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Quadro evolutivo Dai vecchi ai nuovi media prof. Ugo Guidolin Docente di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Università degli Studi di Padova http://bloogo.oogo.com Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media

1.Quadro Evolutivo

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Quadro evolutivoDai vecchi ai nuovi media

prof. Ugo GuidolinDocente di Teoria e Tecniche dei Nuovi MediaUniversità degli Studi di Padova

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Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media

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© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano

Nuovi media

"La televisione non potrà mai essere un serio contendente per la radio, perchè la gente deve

stare seduta e tenere gli occhi incollati a uno schermo. La famiglia media americana

non ha tempo per queste cose"New York Times, 19 marzo 1939

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Istituzione di un linguaggio universale codificato (framework)

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Il linguaggio universale

Il controllo che l’uomo esercita sullo spazio e il tempo della comunicazione diventa il motore dello sviluppo di nuove forme e tecnologie di comunicazione predisposte a colmare le distanze spazio-temporali.

• La scrittura diventa strumento utile per astrarre l’oggetto dalla sua fisicità, per controllarlo, dargli un senso (virtualità)

• E’ un controllo che conferisce potere a chi lo gestisce (mediazione della realtà)

• E’ soprattutto strumento economico: rappresenta la codifica di un sistema di scambio e di un linguaggio universalmente riconosciuto

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Il linguaggio universale

La scrittura non è semplice trascrizione dell’oralità, ma diventa modello di conoscenza

• L’atto di tradurre un modello concettuale in modello testuale porta la mente a linearizzare il pensiero in un messaggio che esaurisce il suo significato in una sequenza temporale di concetti collegati tra loro da criteri logici.

• L’uomo arriva a convincersi che l’unica verità è quella oggettivata nell’ambito della pratica del linguaggio alfabetico (pensiero analitico/razionale)

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Il linguaggio universale

L’alfabeto, sviluppatosi inizialmente come tecnologia di comunicazione si evolve come tecnologia dell’intelletto (J. Goody)

• Talmente connaturata nel nostro apparato cognitivo che per noi diventa difficile comprendere oggi come possano esser state le parole prima che venissero scritte. “Non è possibile per noi pensare le parole senza vederle” (Walter Ong, 1982)

• E’ una macchina (software) per pensare: opera scelte a partire da un patrimonio di conoscenze (memoria di dati, eventi), le elabora in sequenze di lettere, parole periodi (procedure) che restituisce secondo sequenze di connessioni logiche (informazioni).

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Istituzione di un linguaggio universale codificato (framework)

Trasmissione in rete (ridefinizione delle distanze spazio-temporali)

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Trasmissione in rete

Il secolo elettrico determina la nascita e lo sviluppo di nuove infrastrutture di rete che vanno a in!uire sull'assetto sociale.

• Dalla concentrazione urbana...La rivoluzione del vapore aveva concentrato la struttura sociale e le comunicazioni all'interno dei confini della città e dei centri industriali

• ... all'estensione della città.Il motore a combustione e l'elettrificazione congiungono la città e la campagna e pongono le basi per una riconfigurazione dei confini sociali: si espande la "città" fino a raggiungere tutti membri di una società su più vasta scala.

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Trasmissione in rete

L'elettri"cazione era divenuta l'energia motrice della nuova era industriale e aveva trasformato città e abitazioni nei terminali di un'unica grande rete, ponendo le premesse per la penetrazione dei media nello spazio domestico [Ortoleva, 1995]

• Non è solo espressione di automatizzazione, ma anche di trasmissione di onde elettromagnetiche: essa prende forma nel telefono, nella radio, nella tv.

• Diventa anche rete che permette ai membri di un'ampia e complessa realtà sociale di riconoscersi nell'ambito di una stessa cultura: la cultura di massa.

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Interazione con un terminale domestico (interattività)

Istituzione di un linguaggio universale codificato (framework)

Trasmissione in rete (ridefinizione delle distanze spazio-temporali)

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Il terminale domestico

Fino all'avvento del telefono ("ne sec. XIX) non c'era mai stato bisogno di un dispositivo per la ricezione e decodi"ca del messaggio.

• I media elettrici sono i primi efficaci vettori di una realtà virtuale: implicano una bassa soglia di accesso al mezzo e ampliano i confini della propria vita privata verso una rappresentazione mediata del mondo esterno.

• Essi finiscono col confondere i con"ni della realtà con quelli della "nzione utilizzando le stesse formule narrative (p.e. la notizia televisiva e la fiction).

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Il terminale domestico

Il medium elettrico introduce il concetto di "utilizzo interattivo del mezzo".

• Radio e Televisione• Possibilità di scelta di percorso e definizione delle impostazioni (telecomando)• Possibilità di fruire il messaggio in tempi e spazi differiti (sistemi registrazione)• Possibilità di di scegliere sulla base di un'offerta verticale di contenuto (Sat-TV)

• Telefono• Identificazione persona che chiama• Avviso o rifiuto di una comunicazione• Trasferimento chiamata

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Identificazione e proiezione (virtualità)

Interazione con un terminale domestico (interattività)

Istituzione di un linguaggio universale codificato (framework)

Trasmissione in rete (ridefinizione delle distanze spazio-temporali)

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Identificazione e proiezione

"Quei suoi quadri uno non è contento solamente a vedergli, vi vorrebbe, a dir così, esser dentro,

camminargli a suo talento, cercarne ogni angolo più riposto."

Francesco Algarotti, Saggio sopra la pittura, 1792

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Identificazione e proiezione

Concetto di frameLa cornice di un dipinto, di una fotogra"a, del cinema, della televisione è una "nestra che apre la nostra realtà a nuove dimensioni spazio-temporali.

• Il quadro ha una sua funzione specifica: escludere gli elementi che stanno al di fuori di esso e concentrare l'attenzione dello spettatore esclusivamente sulla rappresentazione in esso contenuta.

• Il coinvolgimento inconscio dello spettatore è tanto maggiore, quanto più egli non avverte lo spazio fisico esterno al quadro.

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Identificazione e proiezione

Cinema e televisione: mondo onirico e mondo veridico.• Il cinema trasferisce l'inconscio dello spettatore in una dimensione

onirica: il cinema evoca un sogno a partire dallo spegnimento delle luci in sala e dal silenzio che isolano completamente lo spettatore dalla sfera del reale

• La televisione è percettivamente meno invasiva, a partire dalle dimensioni del quadro. La continua intrusione di messaggi dalla sfera del reale e la percezione dello spazio esterno illuminato pongono la Tv in un contesto di maggiore veridicità, quotidianità e realismo.

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Quadro evolutivo

Dalla circolarità (one-to-many) alla multidimensionalità (many-to-many)

Identificazione e proiezione (virtualità)

Interazione con un terminale domestico (interattività)

Istituzione di un linguaggio universale codificato (framework)

Trasmissione in rete (ridefinizione delle distanze spazio-temporali)

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La circolarità della comunicazione

Lo sviluppo delle tecnologie a onde radio rimane con"nato a lungo nella comunicazione punto a punto. Con l'avvento della radiodi#usione circolare la comunicazione si sviluppa da un punto verso molti punti.

• E' una comunicazione asincrona tra emittente e ricevente: il messaggio è più unitario e congruente rispetto alla comunicazione bidirezionale, svincolato dalle interferenze di un interlocutore.

• Il messaggio risulta autoreferenziale: il tempo e lo spazio di un'azione cosciente del destinatario, tra emissione e ricezione del messaggio, risultano ridotti.

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La circolarità della comunicazione

Impossibilità per il destinatario di partecipare all'organizzazione dei tempi di lettura del messaggio.

• L'utente diventa spettatore tendenzialmente passivo: non partecipa alla generazione del messaggio, ma delega al mezzo la gestione del proprio percorso cognitivo.

• A differenza di giornali, cd, videocassette, il messaggio radio è un !usso di informazioni che si esauriscono nel momento in cui vengono trasmesse.

Sviluppi successivi e più recenti cercheranno di ristabilire un maggiore scambio di informazioni tra emittente e destinatario.

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Il sistema nervoso esteso

"In quest'era elettrica ci vediamo tradotti sempre più nella forma dell'informazione e avanziamo verso l'estensione

tecnologica della conoscenza. Inserendo con i media elettrici i nostri corpi "sici nei nostri sistemi nervosi estesi, istituiamo

una dinamica mediante la quale tutte le tecnologie precedenti, che sono soltanto estensioni delle mani, dei piedi,

dei denti, dei controlli termici del corpo, saranno tutte tradotte, comprese le città, in sistemi di informazione"

Marshall McLuhan, Understanding Media, 1964