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Come si fa a risparmiare consapevolmente energia se non si sa neanche bene che cosa è? E la potenza poi? Assomiglia all’energia o no? Domande superflue? No, affatto. Domande lecite che la provincia di Firenze si è posta per dare attuazione a un programma di sensibilizzazione nelle scuole superiori di propria competenza. Parole sì, ma non solo. Azioni anche, perché i veri protagonisti di questa idea sono i ragazzi, ovvero coloro i quali sono chiamati, per il futuro, a porre rimedio a errori fatti nel passato. Un passato dove non c’erano neanche. È nato così il progetto chiamato “La scuola verso una nuova era solare”, un attività con due valenze: una didattica e una operativa. La prima, quella di natura divulgativa, stimola i ragazzi a prendere coscienza dell’argomento trattato. Si parla prima di energia in generale e dei fondamenti che servono a introdurla (come diceva la nonna… ci vogliano le basi). Si spiega come si misura, come si produce e come si distribuisce. Si parla poi delle varie “energie”, proprio perché di energia non ce n’è una sola. Si parla di quelle fossili, di quelle rinnovabili e più in generale di quelle alternative. All’inizio raccontavamo la lezioncina secondo una scaletta programmata, ma poi ci siamo attrezzati e con un menù interattivo facciamo scegliere a loro di cosa parlare: eolico, fotovoltaico, idroelettrico ma anche idrogeno e nucleare (i due argomenti che maggiormente incuriosiscono). Dal generale poi si passa al particolare. Ogni volta che visitiamo una scuola raccontiamo di come sia fatto l’impianto termico, di come funziona e di come è gestito, delle cose che sono modificabili e di ciò che non lo è. Lo stesso facciamo per l’impianto elettrico. A che serve tutto ciò? Per avvicinarci gli uni agli altri. Noi gestiamo l’edificio in cui ha sede la loro scuola e nella maggior parte dei casi ne siamo anche proprietari, ma quell’edificio non è casa nostra. È casa loro. Loro stanno lì molte ore al giorno, per molti giorni all’anno. Solo vivendo un luogo puoi conoscere i suoi aspetti positivi e le sue criticità. Solo loro hanno queste informazioni, oro puro per un’amministrazione come la nostra. Ecco che la seconda valenza del progetto, quella operativa, assume un’importanza centrale.
Citation preview
Ing. Massimiliano Pancani
venerdì, 11 maggio 2012 “Creatività e innovazione per la sostenibilità”
Ing. Massimiliano Pancani
Palazzo Medici Riccardi
Ing. Massimiliano Pancani
Ing. Massimiliano Pancani
46 istituti scolastici
Ing. Massimiliano Pancani
110 edifici scolastici
Ing. Massimiliano Pancani
1.700 aule
Ing. Massimiliano Pancani
40.000 studenti
Ing. Massimiliano Pancani
7.600 kWh/a energia elettrica
Ing. Massimiliano Pancani
24.000 kWh/a energia termica
Ing. Massimiliano Pancani
3.800 TEP/a
Ing. Massimiliano Pancani Ing. Massimiliano Pancani
26.600 barili mediamente consumati al’anno
Ing. Massimiliano Pancani
LoSaiChe
Il “famoso” barile può
contenere 159 litri di petrolio
Ing. Massimiliano Pancani
27 agosto 1859
Ing. Massimiliano Pancani
4,5 M€ spesa/a
Ing. Massimiliano Pancani
Ing. Massimiliano Pancani
CiSono
modi
Ing. Massimiliano Pancani
Risparmio energetico
Efficienza energetica
Energie rinnovabili
Ing. Massimiliano Pancani
LoSaiChe
Spengere la luce in una classe
all’intervallo (1/4h) fa risparmiare 7,5 € all’anno?
Ing. Massimiliano Pancani
LoSaiChe
…in una scuola di 30 classi il risparmio
varrebbe 225 € all’anno?
Ing. Massimiliano Pancani
LoSaiChe
in 100 scuole di 30 classi
risparmiremmo 22.500 € all’anno?
Ing. Massimiliano Pancani
Con…
22.500 € si potrebbe comprare…
Ing. Massimiliano Pancani
lavagne
multimediali
Ing. Massimiliano Pancani
personal
computer (i7)
Ing. Massimiliano Pancani
locali
bagno
Ing. Massimiliano Pancani
…anche un centimetro
alla volta.
si può giungere alla meta…
Ing. Massimiliano Pancani
The End