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Corso di Guida Ambientale Estratti delle lezioni del corso MODULO: TECNICHE ESCURSIONISTICHE

Estratto del Corso di Guida Ambientale

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Corso di Guida AmbientaleEstratti delle lezioni del corso

MODULO: TECNICHE ESCURSIONISTICHE

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PRIMA DI PARTIRE PER UN ESCURSIONE…Cura la preparazione fisica: essere allenati è importante per chiunque voglia dedicarsiall'attività escursionistica (la stanchezza è all'origine di molti incidenti). Per una GAE è unobbligo!Procurati l'abbigliamento adeguato: la scelta dei capi e dei materiali corretti permettedi modulare la protezione agli agenti atmosferici e mette al riparo da vesciche, abrasioni,ecc. Calze e scarpe sono fondamentali (ricordati che i piedi sono il tuo principalestrumento di lavoro!).Procurati l'equipaggiamento adeguato: lo zaino è importante quanto l'abbigliamento eil contenuto anche di più (acqua, kit pronto soccorso, ecc ...)

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Studia l'itinerario su carta: verifica la lunghezza, il dislivello, stima i tempi di percorrenza e il grado di difficoltà, individua punti sosta e vie di fuga.

Effettua un sopralluogo (nel caso tu stia organizzando un'escursione oppure un trekking): evita di organizzare escursioni su sentieri che non percorri da molto tempo. Frane, alberi caduti, vegetazione incolta, interventi umani, ecc… possono modificare in maniera drastica anche un percorso molto familiare. Ripassa i punti dubbi e verifica che la segnaletica (se presente) sia ancora in buono stato. Evita di andare solo/a e lascia sempre detto a amici e/o parenti dove stai andando.

Consulta le previsioni del tempo: considera che in montagna le condizioni meteo variano repentinamente.

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L’ABBIGLIAMENTOA seconda delle variazioni climatiche o del livello di attività, il nostro organismo risponde inmaniera diversa per cercare di mantenere inalterata la temperatura interna.Ad esempio, l'attività muscolare connessa con l'esercizio fisico provoca un innalzamento dellatemperatura corporea, che viene contrastato tramite la vasodilatazione e la traspirazionecutanea.

In caso di abbassamento della temperatura cutanea, invece, l'organismo reagisce con lavasocostrizione e la produzione di vibrazioni involontarie (i brividi).L'abbigliamento permette regolare la temperatura corporea e aiuta a mantenerla prossima alvalore normale, che è di circa 37°C.

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LE SCARPELe scarpe sono l'elemento più importante nella pratica escursionistica, sia per questioni dicomfort (evitare fastidiose vesciche), che di sicurezza (evitare scivolamenti, distorsioni allecaviglie, ecc…).Nel nostro ambito, le scarpe più adatte, a seconda dei tipi di percorsi, rientrano nelle seguenticategorie: scarpe da hiking (piuttosto morbide, talvolta basse, per passeggiate semplici),scarpe da trekking leggero (pedule), scarpe da trekking impegnativo (backpacking,semirigide).Le prime sono indicate solo per percorsi brevi e semplici in piano, mentre le scarpe da trekkingimpegnativo vanno bene per la maggior parte delle situazioni.

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LO ZAINOLo zaino è importante quanto l'abbigliamento e non va mai acquistato senza averlo primaprovato, facendolo anche riempire dal negoziante con qualcosa di pesante.Verificate che il peso sia distribuito equamente e che lo schienale si adatti alla vostra schiena,che deve comunque poter respirare.Gli spallacci devono adattarsi alla forma delle proprie spalle ed essere morbidi esufficientemente imbottiti.Molti modelli hanno una cinghia pettorale che contrasta la tendenza ad allargarsi degli spallacci, rendendo lo zaino più stabile (se non regolabile, questa cinghia risulta scomoda per le donne). Tutti gli zaini da trekking hanno anche una fascia addominale, opportunamente imbottita, che permette di trasferire parte del peso al bacino.

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CONSIGLI IMPORTANTI1. Gli scarponi proteggono maggiormente da rovi e ricci di castagne rispetto a scarpe basse2. Nei boschi decidui, camminando sulla lettiera di foglie, cercare di comprendere lamorfologia del terreno con passi brevi e saldi. Evitare di strascicare i piedi per noninciampare in radici o pietre nascoste dalla foglie. Attenzione al pietrisco che potrebbeessere nascosto dalla lettiera. Alcune foglie sono più scivolose di altre (es. faggio ecastagno).3. Boschi di sempreverdi pongono meno problemi.4. Nei boschi molto fitti attenzione al fondo che rimane umido a lungo, alla possibilepresenza di pozze ghiacciate anche nelle ore più calde e, verso l'imbrunire, alla luce checala più rapidamente.

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In Salita1. Se il terreno è a “zolle”, posizionare bene il piede nei gradini naturali che esse formano.Se il pendio è più omogeneo, andare in appoggio preferibilmente con il bordo del piede,tenendolo il più orizzontale possibile.2. Tenere i bastoncini piuttosto corti.3. Addolcire la salita progredendo con una serie di serpentine.

In Traversata1. Mantenere il busto molto verticale, la gamba a valle distesa garantisce gran parte dellatenuta, mentre la gamba a monte, leggermente piegata, riequilibra l'assetto corporeo.2. Mai aggrapparsi al pendio erboso: il corpo si troverebbe quasi parallelo al pendiofacendo perdere aderenza ai piedi.3. Utilizzare un solo bastoncino tenuto corto in appoggio con la mano verso monte.