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BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE LE VITAMINE http://www.scienzamente.com/alimentazione/le-immagini-delle-vitamine-viste-al-microscopio/4961/

MED LEZ 35 VITAMINE

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BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE

LE VITAMINE

http://www.scienzamente.com/alimentazione/le-immagini-delle-vitamine-viste-al-microscopio/4961/

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Sostanze organichestrutturalmente molto diversefra loro.

Maggior parte dei vertebrati (tracui l’uomo) non sono in grado disintetizzarle

Una piccola quota prodotta dallanostra flora batterica intestinale(parte del complesso B, PP, K)

VITAMINE DEVONO ESSERE ASSUNTE ATTRAVERSO GLI

ALIMENTI

Il termine vitamina (dal tedescovitamin, formato dal latino vita- edal tedesco -amin “amina”), siriferisce a quei composti chimiciche partecipano a processiessenziali per la vita.

Termine coniato nel 1911 da CasimiroFunk, biochimico polacco

VITAMINE = AMMINE PER LA VITA

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SONO INDISPENSABILI PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEI SISTEMIENZIMATICI E IN NUMEROSISSIMI PROCESSI METABOLICI.GARANTISCONO IL TRASFERIMENTO DI ENERGIA E L'UTILIZZAZIONE DINUTRIENTI ALL'INTERNO DELL'ORGANISMO ���� COENZIMI = GRUPPI PROSTETICIDEGLI ENZIMI

La grande diversità strutturale e molecolare rende impossibile una vera classificazione dellevitamine, che però possono essere raggruppate come:

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Variabilmente distribuite nei diversi alimenti, spesso perdute in una certa misura nella lavorazioneindustriale, o nella preparazione dei cibi.

Le organizzazioni internazionali hanno stabilito le quantità necessarie giornalmente delle vitamine perle quali più facilmente si possono verificare situazioni di carenza.

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VITAMINE LIPOSOLUBILIIntrodotte con alimentazione, assorbite lungo l’intestino tenue, viaggiano nel plasma: le Vit A e D legate a proteine specifiche (RBP Retinol Binding Protein, transtiretina, e DBP per vit D), le vit. E e K legate alle lipoproteine HDL o LDL

Vit. A: fegato

Vit. D: tessuto adiposo e muscoli

Vit. E: tessuto adiposo, muscoli e fegato

Non è necessario assumerle frequentemente per mantenere corretti i loro livelli

ATT: potenziale tossicità molto elevato per accumulo e ipervitaminosi

Immagazzinatenell’organismo perlungo tempo

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VITAMINA

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Termine generico con cui si indica un gruppo di "retinoidi", ossia di composti che presentanol'attività biologica del RETINOLO e comprendenti anche il retinale e l'acido retinoico.La vitamina A o retinolo è un alcol primario

A base isoprenica, cioè costituiti da un certo numero di molecole di isoprene (retinolo=4 U isopreniche), inclusi i precursori, i caroteni. In particolare, il beta-carotene che può

fornire, teoricamente, due molecole di vitamina A contiene 8 U isopreniche.

Principale provitamina A: Beta-carotene

Ac. retinoico Retinale

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FUNZIONI FISIOLOGICHE DELLA VIT A

�RUOLO ESSENZIALE NEL FUNZIONAMENTO REGOLARE DELLA RETINA

�NECESSARIA PER LA CRESCITA E DIFFERENZIAMENTO DEL TESSUTO EPITELIALE, CRESCITA DELLE OSSA, RIPRODUZIONE E SVILUPPO EMBRIONALE.

�CO-FATTORE NEI SISTEMI ENZIMATICI

�SOSTIENE IL SISTEMA IMMUNITARIO: NELLE INFEZIONI POLMONARI, RIDUCE LE CONSEGUENZE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE. PUÒ PROTEGGERE DALLO SVILUPPO DEI TUMORI

�UTILIZZATA PER USO TOPICO NEL TRATTAMENTO DI ACNE, IMPETIGINE, ULCERE CUTANEE QUANDO APPLICATA ESTERNAMENTE

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RUOLO NELLA VISIONE

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Generalmente la Vit A viene assunta per il 50% sotto forma di retinolo e retinil-estere e il resto come beta-carotene

La vitamina A èpresente nei prodottidi origine animale

fegato, burro, formaggio,latte intero, tuorlod’uovo, pesce (aringhe,tonno, sardine).

Il beta-carotene sitrova nella frutta enelle verdure gialle overdi

carote, meloni, albicocche,pesche, spinaci, foglieverdi di insalata, zucca,pomodori.

FONTI ALIMENTARI

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IPOVITAMINOSI si verifica più facilmente nel corso di malattie croniche che influenzano l’assorbimento dei grassi.

1.Difficoltà nella visione notturna2.Cheratinizzazione della cornea e cecità permanente3.Calo delle difese immunitarie

IPERVITAMINOSIIrritabilità, perdita dell’appetito affaticamento e prurito

Raramente vomito forti mal di testa e desquamazione della pelle

Alterazione delle membrane cellulari con conseguente morte cellulare

In gravidanza quantità elevate possono portare a malformazioni fetali

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La vitamina A presenta una buona stabilità al calore, ma è sensibile allaluce, in particolare a quella UV.

Può essere coinvolta in processi ossidativi che interessano la matricealimentare in cui essa è contenuta �Se un grasso, (burro o margarine),irrancidisce, il contenuto in vitamina A può ridursi considerevolmente.

NEGLI ALIMENTI UN RUOLO DI PROTEZIONE DELLA VIT. A ÈSVOLTO DALLA PRESENZA DI MATERIA GRASSA NON OSSIDATAE DI VIT. E.

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VITAMINA

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LIEVITI

calcitriolo

Una disfunzione epatica o renale può provocare l’incapacità di sintetizzare calcitriolo attivo alterando il

metabolismo del Ca.

VITAMINA D3/Colecalciferolo

PTH

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•inibizione della proliferazione della muscolatura liscia vascolare del sistema cardiovascolare con arresto della calcificazione vascolare.

•regolazione delle citochine pro-infiammatorie,

•controllo del sistema renina-angiotensina,

•miglioramento della sensibilità all'insulina,

•aumento della sintesi proteica e del numero e dimensioni delle fibre muscolari di tipo 2,

•azione antiproliferativa, immunosoppressiva con effetti di pro differenziazione nella cute,

•espressione di peptidi antimicrobici e aumento delle possibilità di azione ossidativa dei macrofagi,

•azione antiproliferativa con pro differenziazione ed aumento dell’apoptosi e diminuzione dell'angiogenesi in specifiche cellule cancerose

ALTRE FUNZIONI

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FONTI ALIMENTARI

Le fonti alimentari di vitamina D sono tutte di origine animale.

Il latte e i suoi derivati, tuorlo d’uovo

Le carni ne garantiscono un piccolo apporto.

Pesci di mare, olio di fegato di merluzzo rappresentano fonti importanti.

La sintesi cutanea soddisfa quasi tutto il fabbisogno dell’organismo

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IPOVITAMINOSI

1. Rachitismo, Osteomalacia, Osteoporosi

2. Cheratinizzazione della cornea e cecità permanente

IPERVITAMINOSI

La tossicità si può constatare in individui ai quali sono stati somministrati

alti dosaggi (terapia del rachitismo o dell'osteoporosi).

Affaticamento, debolezza, nausea e diarrea, ipercalcemia con calcificazione atipiche

a livello renale e polmonare .

La somministrazione di Vitamina D ha effetto benefico sul rachitismo

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VITAMINA

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Questa vitamina comprende quattro composti chiamati tocoferoli, che si differenziano fra loro per una diversa presenza di gruppi metilici. Grazie alla loro idrofobicità si associano alle membrane cellulari, ai lipidi di riserva e alle lipoproteine del sangue

Essa giunge nel sistema circolatorio dopo aver attraversato la via linfatica, in quanto è assorbita con la componente lipidica degli alimenti. Viaggia in circolo con lipoproteine HDL o LDL. I depositi più rilevanti sono nel tessuto adiposo (150 µg/g), nel muscolo (19 µg/g) e nel fegato (13 µg/g).

L’ alfa-tocoferolo è quello più frequente e presenta l’attività biologica più elevata

I beta- e gamma-tocoferoli hanno un’attività vitaminica ridotta

(rispettivamente 30% e 15% circa dell’attività della forma α)Il delta-tocoferolo invece è praticamente inattivo

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La particolare struttura le consente di neutralizzare radicali liberi per cessione di idrogeni e formazione di radicali molto stabili. ���� L’alfa-tocoferolo è uno dei più potenti antiossidanti biologici � Protezione dall’ossidazione degli acidi grassi insaturi delle membrane e delle LDL

MECCANISMO previene la perossidazione degli acidi grassi insaturi delle membrane biologiche neutralizzando i ROS:I radicali liberi reagiscono più velocemente con la Vit E che con gli acidi grassi stessi

ROO• + Vit E-OH ���� Vit E-O• + ROOH

Vit E-O• reagisce con Vit C o altro donatore di idrogeno e ridiventa Vit E-OH

ALTRE FUNZIONI:

Anti-ossidante della Vit ACofattore nei complessi della catena respiratoriaPromuove la regolare formazione dei globuli rossiRuolo nel metabolismo del Selenio

la vitamina E agisce in

sinergismo con altri sistemi

antiossidanti ed in particolare

alcuni enzimi:

glutationeperossidasi,catalasi, superossidodismutasi

.

FUNZIONE della VIT E

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Il fabbisogno di vitamina E è soddisfatto interamente dall’alimentazione

Oli, margarine e altri prodotti che contengono questi oli, le noci, le nocciole, le mandorle, il germe dei cereali, olio di germe di grano (più importante fonte).

L’olio d’oliva extra vergine è l’alimentoideale per il rapporto tra il contenuto %di vitamina E ed acidi grassi poliinsaturi.

Negli alimenti di origine animale si trova nelle uova, nelle carni, nel pesce e nel latte.

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CONTENUTO DI VITAMINA EIN ALCUNI ALIMENTI (MG/100G)

Olio di germe di grano

136.7 caviale 7.0

Olio di girasole

49.2 anguille 5.6

Nocciole 25.0 pomodoro 5.4Olio di oliva ev

21.4 Tuorlo d’uovo

3.1

Olio di mais 17.2 burro 2.0Arachidi 10.1 grana 0.9

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IPOVITAMINOSISi riscontra difficilmente, salvo in casi di malassorbimento.Scarsi livelli plasmatici di tale vitamina possono essere conseguenti a diarrea cronica,fibrosi cistica, celiachia, epatopatie, ecc.Nei bambini una grave e protratta carenza di vitamina E provoca seri danni neurologici.

IPERVITAMINOSILa tossicità dovuta ad eccessiva assunzione di vitamina E è sicuramente meno grave efrequente di altre vitamine liposolubili, in quanto non sono stati segnalati particolarieffetti negativi se non per dosi eccezionalmente alte, come, ad esempio, quellesomministrate direttamente in vena ai neonati prematuri.

Il fabbisogno di vitamina E è legato in particolare all'apporto di acidi grassi poliinsaturi (PUFA), e va quindi definito in rapporto ad essi. Per la popolazione italiana si può suggerire in prima approssimazione un livello raccomandato intorno agli 8 mg/die. In ogni caso i valori non debbono scendere al di sotto di 3 e 4 mg/die, per donne e uomini rispettivamente

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VITAMINA

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da KoagulationSostanze aventi come nucleo base il 2-metil-l,4-naftochinone con una lunga catena lateraleisoprenoide che le rende insolubili in acqua.Nel mondo vegetale è presente la vitamina Kl, o fillochinone, l’unica vitamina K naturaledisponibile per uso terapeuticoI batteri sintetizzano la vitamina K2, o menachinone.Il menadione, o 2-metil-l,4-naftochinone, o vitamina K3, è preparato per via sintetica epresenta ancora attività vitaminica, sebbene una certa tossicità che ne limita l'impiego.

•La vitamina K viaggia in circolo legata alle lipoproteine HDL o LDL

ESSENZIALE NEL PROCESSO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE

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Le fonti alimentari del fillochinonesono gli ortaggi a foglia verde (spinaci, lattuga, broccoli, cavoli).

il menachinone è presente inalimenti di origine animale sebbene inquantità meno rilevanti.

La Vit K è presente anche nei cereali, e nei prodotti caseari.

La dieta media soddisfa i fabbisogni giornalieri;FONTI ALIMENTARI

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Contenuto di vitamina K (mg/100g) di alcuni alimenti.

Alimento Vitamina K Alimento Vitamina K

Cavolo riccioTè verde (bevanda)Cime di rapeSpinaciBroccoliLattugaCavoliFegato di manzoAsparagiPancettaCaffè (bevanda)BurroPiselli freschi

729712650415175129125925746383029

Grano integraleProsciuttoArista di maialeUovaFragoleOlio di girasolePomodoriAvenaMaisFarinaPaneRisoLatte intero

1715111110101010544 3 1

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IPOVITAMINOSI

1. emorragie, allungamento tempo di coagulazione

IPERVITAMINOSINei bambini emolisi

Farmaci con azione antivitaminica

• anticoagulanti: warfarina• antibiotici: cefalosporina inibitore della VIT K-epossido reduttasi

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In comune soltanto la proprietà di essere solubili in acqua.

Inserite in sistemi enzimatici indispensabili per lo sviluppo di processi metabolici alla basedelle funzioni vitali elementari� coenzimi.

indispensabili anche per i batteri, che sono in grado di sintetizzarle.

LE VITAMINE IDROSOLUBILI NON VENGONO IN GENERE ACCUMULATE INQUANTITÀ SIGNIFICATIVE NELL'ORGANISMO E QUINDI DEVONO ESSEREASSUNTE CON REGOLARITÀ ATTRAVERSO LA DIETA QUOTIDIANA ���� UNA LOROCARENZA SI MANIFESTA CON NOTEVOLE RAPIDITÀ.

Una volta assorbite passano nella circolazione portale per essere utilizzate nei vari processimetabolici e la loro eliminazione avviene attraverso le urine.

VITAMINE IDROSOLUBILI

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VITAMINA

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FUNZIONE nell'uomo, legata alla sua proprietà di ossidarsi e trasformarsi, in modoreversibile, in acido deidroascorbico. Che può perdere irreversibilmente la strutturaciclica per formare acido ( ac. dichetogulonico), privo di attività vitaminica.

La stabilità di questa vitamina è estremamente bassa in quanto la sua struttura larende particolarmente sensibile ai processi ossidativi favoriti dalla luce e dal calore.

vitamina C o acido ascorbico, derivata da un esoso ossidato in c-1 e avente un doppio legame fra i carboni 2 e 3.

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Nell’uomo, quindi, l’acido ascorbico è una vitamina (essenziale, per cui va assunta con la dieta) perché carente dell’enzima implicato nella sua sintesi

Prodotta internamente da quasi tutti gli animali, (tranne porcellini d’India, primati, uomo), inuna sequenza di reazioni enzimatiche, a partire da UDP-Glucosio.

la gulonolattone ossidasi trasforma il gulonolattone (che deriva dall’acido glucuronico) in acido ascorbico (vitamina C).

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REAZIONI METABOLICHE IN CUI È NECESSARIA LA VITAMINA C

1) riduce la formazione di nitrosamine intestinali (composti organici con un gruppo nitroso, molti dei quali sono cancerogeni).

2) rigenera la attività antiradicalica della vit E3) favorisce la riduzione dell’acido folico nelle sue forme co-enzimatiche4) favorisce l’assorbimento intestinale di ferro perché ne promuove la riduzione da Fe3+ a Fe2+5) favorisce l’eliminazione di metalli pesanti tossici ( Pb, Ni, Cd) che si legano alla vit C e vengono

escreti6) partecipa alla sintesi della carnitina e della serotonina e alla trasformazione del colesterolo ad

acidi biliari e vit D

7) l'acido ascorbico é il cofattore di enzimi che catalizzano reazioni di idrossilazione:

l’idrossilazione della prolina e della lisina per la formazione del collagene (e quindi favorisce la rimarginazione delle ferite e previene emorragie capillari);

l’idrossilazione della DOPA per la formazione dell’adrenalina;

l’idrossilazione di composti aromatici nel fegato.

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Le fonti alimentari sono rappresentate quasi esclusivamentedalle verdure fresche e dalla frutta, in particolare dagliagrumi.Negli alimenti naturali, accanto all'acido ascorbico, sitrovano spesso flavonoidi, (rutina, esperidina), cherafforzano l'azione vitaminica in quanto agisconopositivamente sulla permeabilità capillare.

La vitamina C è particolarmente arricchita negli agrumi, i kiwi, i peperoni, i pomodori e gli ortaggi a foglia verde.

FONTI ALIMENTARI

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IPOVITAMINOSI

1. SCORBUTO collagene lasso, sanguinamenti compromissione della formazione del tessuto cicatriziale

2. Stanchezza, dolori muscolari, abbassamento difese immunitarie.

IPERVITAMINOSI

Calcolosi da ossalato (calcoli renali di ossalato di calcio

prodotto metabolico finale della vitamina C).

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LO SCORBUTO, MALATTIA DA CARENZA DI VITAMINA C

I primi sintomi sono malessere e debolezza.

Dopo 1-3 mesi, i pazienti accusano debolezza e dolore alle ossa.Inoltre la pelle diventa più ruvida, si ferisce facilmente ecominciano a comparire ecchimosi cutanee, emorragie dellemucose del naso e delle gengive, denti che traballano,difficoltà nel rimarginare le piaghe e irritabilità(“scorbutico”).

Nelle fasi avanzate si osservano ittero, edema generalizzato,ridotta escrezione urinaria, neuropatia, febbre e convulsioni,fino alla morte.

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Lo scorbuto nella storia

Sintomi di scorbuto vengono riportati già nell’antico Egitto (1550 a.C) e in seguito dal celebre medico greco Ippocrate (460-377 a.C.).

Nel XIII secolo, i crociati soffrivano spesso di scorbuto.

Nell’epoca dei grandi viaggi transoceanici in veliero (dalla fine del XV secolo al XIX secolo), in cui si restava per mesi lontani da terra, lo scorbuto divenne una delle piaghe più gravi perché l’alimentazione di bordo era a base di cibi conservati.

Tra il 1928 e il 1933 in collaborazione con Joseph L. Svirbely e in parallelo con il ricercatore USA Charles Glen King dell’Università di Pittsburgh isolarono cristallizzarono e identificarono la Vitamina C, chiamandolo “acido ascorbico” in considerazione delle sue proprietà antiscorbuto

……………………………………..

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VIT B1 TIAMINA

• FUNZIONE coenzima in reazioni didecarbossilazione, metabolismo degliamminoacidi e neurotrasmettitori e nel metabolismodei carboidrati e dei lipidi.

• azione sul tessuto nervoso: vitamina dell’umore, delmorale, della capacità intellettiva, dell’energia.

• utile in gravidanza e allattamento, depressionepost-partum e depressione degli anziani

presenza nella sua struttura di un atomo di zolfo e di un gruppo amminico.

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Nei cereali questa vitamina è localizzata nelle parte periferica della cariosside, per cui ilricorso a cereali raffinati, come il riso brillato o alle loro farine raffinate, come quelle difrumento di tipo 0 e 00, non ne garantisce un buon apporto.

Fra gli alimenti di origine animale sono fonte di vitamina B1 il fegato, le carni (inparticolare quella di maiale magro), le uova, il latte e i suoi derivati.

Un buon contenuto di tale vitamina è presente anche nel lievito di birra.

FONTI ALIMENTARI cereali, legumi e frutta

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IPOVITAMINOSI

1. Perdita appetito, arresto della crescita e perdita di peso

2. BERI BERI degenerazione di alcuni nervi che innervano i muscoli e in alcuni casi complicazioni cardiache

IPERVITAMINOSI

Non si riscontrano effetti collaterali

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VITAMINA B2 RIBOFLAVINA

• FUNZIONE è un componente del FAD e del FMN. Come coenzima (FAD), catalizza diversi processi ossido-riduttivi in particolare quelli che rendono possibile la trasformazione dell'energia chimica, presente nei principi nutritivi, in energia utile per l'organismo.

• il fabbisogno di B2 aumenta proporzionalmente all’aumento delle proteine nella dieta, in quanto è utile per il loro metabolismo e per la formazione di nuovi tessuti.

Forma cristallina rosso/arancio

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Ben distribuita sia in campo vegetale (cavoli, spinaci ed altre verdure a fogliaverde) che animale (fegato, carni, pesce, uova).

In particolare è abbondante nel LATTE e nei LATTICINI, tanto da esserechiamata anche lattoflavina.

Come gran parte delle vitamine del gruppo B è presente in buone quantità nellievito di birra.

Organi più arricchiti: cuore e fegato

FONTI ALIMENTARI

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IPOVITAMINOSILa sua buona distribuzione negli alimenti rende difficile la sua carenza1 lesioni agli angoli della bocca lingua e labbra, infiammazioni della lingua, stanchezza,

fotofobia, variabilità dell'umore. Successivamente: dermatiti, anemie, disturbi cerebrali,

Si ritiene infine che la carenza in gravidanza possa provocare malformazioni nel feto.

IPERVITAMINOSINon si riscontrano effetti collaterali ma in dosi molte elevate può cristallizzarsi a livello

renale .

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VITAMINA PP (NIACINA) VIT B3

• FUNZIONE costituisce i coenzimi NAD e NADPcoinvolti nei processi ossidoriduttivi, nella produzione di energia, nel metabolismo dei grassi, del colesterolo, dei carboidrati nella sintesi di molti componenti dell’organismo, compresi gli ormoni sessuali e surrenali

• Può essere sintetizzata anche a partire dal triptofano

triptofano

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FONTI ALIMENTARI

Legumi ortaggi noci e cereali. Nei cereali è localizzata, come le altre vitamine delgruppo B, nella parte periferica della cariosside e quindi è in gran parte perduta quando lefarine sono raffinate;

Inoltre nei cereali, la niacina è per lo più presente in forma di niacetina non biodisponibile.Fonti alimentari di origine animale sono le carni e il pesce.

Latte e le uova, vanno considerati come fonti del precursore triptofano.Infine una buona fonte di niacina, è il lievito di birra

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IPOVITAMINOSI

La carenza genera nell'uomo la PELLAGRA dermatite molto grave e infiammazione alla bocca e alla lingua astenia, anoressia, dimagrimento, vertigini e cefaleaDiarrea e demenza

IPERVITAMINOSIEscoriazioni della pelle e problemi gastrointestinali.

NIACINA e malattia di Alzheimer

Da uno studio che ha coinvolto quasi 4.000 persone, di età superiore ai 65anni, senza malattia di Alzheimer, è risultato che, la niacina, puòproteggere contro l’insorgenza della malattia di Alzheimer ed il declinocognitivo associato all'età.

Dall’anamnesi di questi pazienti è emerso che coloro che assumevano ridottequantità di Niacina (in media, 12,6 mg/die) avevano una probabilità maggiore(dell'80%) di sviluppare Alzheimer rispetto a coloro che invece assumevanopiù niacina (in media, 22,4 mg/die).Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, Dec 2005

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VITAMINE B5 AC. PANTOTENICO

FUNZIONE costituisce il Coenzima A: L'ACIDO PANTOTENICO, O VITAMINA B5,

entra nella struttura del COENZIMA A (CoA). la funzione del CoA è fondamentale in numerosi e importanti processi metabolici, come la sintesi e la degradazione ossidativa di acidi grassi e amminoacidi.

l’acido pantotenico è essenziale per la sintesi del colesterolo, degli steroidi e degli acidi grassi, e favorisce l’utilizzazione delle altre vitamine, soprattutto la riboflavina.

Page 49: MED LEZ 35 VITAMINE

FONTI ALIMENTARI

Page 50: MED LEZ 35 VITAMINE

IPOVITAMINOSIGli stati di carenza sono piuttosto rari, a meno di casi di evidente malnutrizione, in quanto questa sostanza è distribuita ampiamente in natura ("pantotenico" in greco significa "che è dappertutto").

IPERVITAMINOSI

Non si riscontrano effetti collaterali

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VITAMINA B6 PIRIDOSSINA

• FUNZIONE la VITAMINA B6 entra nella composizione di un derivato metabolico importante: IL PIRIDOSSALFOSFATO, indispensabile nelle reazioni di transaminazione nel metabolismo di proteine e aminoacidi, sintesi dei neurotrasmettitori e glicerolipidi.

• in particolare catalizza la trasformazione del triptofano in vitamina PP. inoltre favorisce la sintesi di emoglobina.

La vitamina B6 è presente negli alimenti in tre forme: piridossina, piridossale e piridossamina.

Page 52: MED LEZ 35 VITAMINE

La vitamina B6 si trova nellaparte periferica dellecariossidi dei cereali, neilegumi, nelle carni, nel pesce,nelle uova, nel latte e nellievito di birra.

FONTI ALIMENTARI

Page 53: MED LEZ 35 VITAMINE

IPOVITAMINOSI

Rara ma in qual caso causa dermatiti dolori alla lingua irritabilità e apatia.Gli stati di carenza, abbastanza rari e conseguenti soprattutto a stati patologici, come l'alcolismo, si manifestano con astenia, apatia, anemia, dermatite, compromissione della formazione di anticorpi e disturbi al metabolismo cerebrale.

IPERVITAMINOSINeurotossica ad alte dosi e per lunghi periodi

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BIOTINA (o VIT B8 o, in passato, Vit H)

• FUNZIONE è un coenzima indispensabile nelle reazioni di carbossilazione(sintesi degli acidi grassi, catecolammine) la vitamina è parte essenziale di enzimi, quali le carbossilasi coinvolte nel metabolismo dei carboidrati, degli aminoacidi e dei grassi.

La Biotina o Vitamina B8 è una molecola

contenente zolfo ed è termostabile

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Molto diffusa:regno animale (carne di bue, vitello, maiale, agnello e pollo) vegetale (cavolfiore, funghi, carote, spinaci fagioli piselli secchi, mele).

La biotina presente negli alimenti di origine vegetale, a causa dei legami molto forti che essa contrae con altri componenti non è completamente biodisponibile

Contenuta sia nel latte e derivati, uova e nei pesci di mare.

FONTI ALIMENTARI

Page 56: MED LEZ 35 VITAMINE

IPOVITAMINOSI

Segnalati pochi casi dovuti a nutrizione artificiale o ingestione di elevate quantità di

albume d’uovo che contiene AVIDINA proteina capace di legare la biotina e di impedire il

suo assorbimento.

La carenza di biotina è molto rara (diete molto ristrette) dermatite nausea depressione,

dolori muscolari

IPERVITAMINOSI

Non sono riportati casi di tossicità anche ad alte dosi

Page 57: MED LEZ 35 VITAMINE

VITAMINA B12 COBALAMMINA

• FUNZIONE coenzima nelle reazioni che comportano il trasferimento del gruppo metilico

• Importante nel mantenimento della guaina mielinica e nella sintesi acidi nucleici

Macromolecola, nucleo tetrapirrolico con un atomo di cobalto al suo centro legato a quattro N.

Ne esistono differenti forme (cianocobalamina, idrossicobalamina, metilcobalamina, adenosilcobalamina.

Nell’uomo, due forme sono particolarmente importanti sul piano metabolico, la METILCOBALAMINA e la ADENOSILCOBALAMINA.

Page 58: MED LEZ 35 VITAMINE

FONTI ALIMENTARI

Quasi esclusivamente di origine animale, carni, pesci uova e, in misura minore, latte e derivati.

Gli unici organismi viventi in grado di sintetizzarla sono i microrganismi anaerobi � animali possiedono vitamina B12 perché ingeriscono microrganismi che la contengono o perché è nell'intestino

Nel mondo vegetale esistono forme non utilizzabili di cobamidi; tranne in alcune alghe che contengono una forma attiva per gli umani, prodotta ancora da batteri.

Nell'intestino umano sintetizzata da microrganismi nel colon ma non assorbita in quel tratto intestinale e quindi perduta nelle feci.

Page 59: MED LEZ 35 VITAMINE

IPOVITAMINOSI

1. Anemia PERNICIOSA

2. Complicazioni neurologiche

IPERVITAMINOSI

Non sono riportati casi di tossicità anche ad alte dosi

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ACIDO FOLICOCol nome di acido folico o di folacina, o vitamina B9 o Bc si indica una serie di composti, i folati, dotati della stessa attività vitaminica. Sono tutti derivati dell'acido folico sostanza complessa formata dall'unione di PTERIDINA, ACIDO P-AMMINOBENZOICO E ACIDO GLUTAMMICO.

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FUNZIONI DELL’ ACIDO FOLICO

Ruolo biologico: interviene nel metabolismo degli aa (metionina) nella sintesidegli anelli purinici e pirimidinici e degli acidi nucleici, sintesi delle proteine,nel metabolismo dei neurotrasmettitori e nella formazione dell’emoglobina neiglobuli rossi.

Importante nei tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione edifferenziamento, tra cui, i tessuti embrionali.

L’apporto di Ac Folico consente la divisione cellulare soprattutto quando ladivisione cellulare deve avvenire frequentemente. È il caso delle celluleematiche e di quelle dell'epitelio intestinale

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Diffuso: fegato, lievito di birra, verdure a foglia larga� da studi clinici 200 microgrammi (1 bicchiere di aranciata o 1 porzione di spinaci) sono sufficienti.

Sintetizzato anche dalla flora intestinale.

FONTI ALIMENTARI

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IPOVITAMINOSICarenza di folati nei paesi occidentali non è quasi mai tale da manifestarsi in modo eclatante. Si può riscontrare in situazioni di malassorbimento (anziano, alcolista, alimentazione parenterale, pillola anticoncezionale) anemia, associata a disturbi nervosi, alterazione della cute e dell'apparato digerente.Carenza di folati si può verificare anche in presenza di una frequente divisione cellulare e quindidurante lo sviluppo fetale.L'anemia megaloblastica, che si può manifestare in gravidanza, è dovuta spesso ad un apportoinsufficiente di folati.

1. In gravidanza SPINA BIFIDA

2. Negli adulti Anemia Megaloblastica e disturbi gastrointestinali

IPERVITAMINOSIMaschera gli effetti della carenza di Vit B12 (anemia perniciosa o megaloblastica)

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ACIDO FOLICO E DIFETTI DEL TUBULO NEURALE

Spina Bifida, malattia del SNC in cui alcune vertebre, non completando il proprio sviluppo, favoriscono la fuoriuscita di meningi e/o midollo spinale da una fessura del rachide

La spina bifida è un'anomalia genetica, influenzata da carenza di acido folico durante la gestazione importante il controllo dei livelli di acido folico in gravidanza e nel periodo precedente

Necessità di folati in gravidanza, in quanto nel feto, in cuivi è una rapida proliferazione cellulare, si ha la necessità disintetizzare una grande quantità di acidi nucleici.Somministrazione di folati prima del concepimento riduce ilrischio di malformazioni e spina bifida

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Fattori che diminuiscono l’apporto vitaminico

Diete non equilibrate

Diete dissociate

Diete ipocaloriche

Diete povere di grassi

Assunzione di alcool

Fumare (Vit C)

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Chi non ama la frutta

può trovare le stesse

sostanze nutritive negli

integratori ????

NO!nella frutta, oltre a vitamine, sali minerali, antiossidanti, fibra, sono presenti anche una serie di oligoelementi non del tutto noti per natura e funzione e quindi insostituibili dagli integratori

X

MITI

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