16

Click here to load reader

Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico delle abilità sociali, competenze comunicative e del comportamento. Incontro del 12 novembre 2014 - Dr.ssa Susanna Villa

Citation preview

Page 1: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

1

Incontro n°2

o  Modalità e tecniche di osservazione nell’ambiente scolastico delle abilità sociali, delle competenze comunicative e del comportamento

Susanna Villa IRCCS E. Medea Associazione La Nostra Famiglia

o  Assessment: valutazione, accertamento, stima, giudizio

_ il processo attraverso il quale è possibile

conoscere, dare un senso, quantificare realtà e fenomeni.

a la metodologia attraverso la quale vengono utilizzati strumenti standardizzati e misurazioni legate ad un criterio

Page 2: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

2

“Anzichè cercare un’impossibile neutralità di fronte al soggetto, l’osservatore dovrebbe rifarsi alla seguente

regola: è necessario essere sempre consapevoli del criterio che guida il proprio lavoro oltre che dei propri pregiudizi

culturali ed ideologici.”

Moretti, 1982

Osservare: sembra facile!

L’approccio globale-evolutivo

Ø  Valutazione di multiple aree di funzionamento con analisi dell’impatto su abilità e disabilità

Ø  Necessità di una cornice di riferimento, lo sviluppo psicologico globale, all’interno della quale collocare le osservazioni più specifiche

(Klin, Saulnier, Tsatsanis, Volkmar, 2005)

Page 3: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

3

L’approccio globale-evolutivo

1.  LAVORO MULTIDISCIPLINARE.

La necessità di valutare diverse aree di funzionamento richiede il coinvolgimento di diverse competenze, che necessitano uno sforzo di integrazione. Apporti valutativi specifici si devono fondere in una visione complessiva nella quale emergono i punti di forza e di debolezza.

Le aree di assessment nell’autismo

p  Valutazione del linguaggio e della comunicazione

p  Valutazione degli aspetti cognitivi e neuropsicologici

p  Valutazione delle abilità di apprendimento

p  Valutazione del comportamento adattivo

p  Valutazione dell’interazione

p  Valutazione delle risorse famigliari

Filipek et al, 1999, modificato

Page 4: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

4

apporti valutativo specifico

obiettivo specifico di intervento obiettivo specifico di intervento apporto valutativo specifico

obiettivi generali del piano di intervento

quadro funzionale del bambinobisogni propri del bambino nel suo ambiente

valutazione funzionale

apporto valutativo specifico apporto valutativo specifico

Verso un modello “comprehensive”

Villa 1998, modif.

L’approccio globale-evolutivo

2. VARIABILITÀ DEI CONTESTI.

La performance ed il comportamento dei bambini variano a seconda dei contesti nei quali sono inseriti, così come dal loro stato o dal tempo della valutazione. Dunque, la valutazione dovrebbe non solo rilevare livelli di performance e di comportamento attuali ma deve anche rilevare l’influenza delle variabili che promuovono/ostacolano l’apprendimento e incrementano/mitigano i comportamenti disadattivi

Page 5: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

5

L’approccio globale-evolutivo

3. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI

Per capire come il bambino trova un suo adattamento di fronte alle richieste della vita reale. Per validare le osservazioni cliniche Per dare il medesimo significato ai fatti osservati

L’approccio globale-evolutivo

4. VARIABILITÀ DELLE ABILITÀ.

Identificare un profilo delle risorse e dei deficit piuttosto che

presentare solo un risultato riassuntivo. Evitare di generalizzare partendo da una performance isolata

per arrivare ad una impressione globale del livello di funzionamento.

Page 6: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

6

L’approccio globale-evolutivo

5. ADATTAMENTO AL CONTESTO DI VITA.

La rilevazione di abilità o difficoltà specifiche deve trovare significato all’interno del processo di adattamento del bambino all’interno delle richieste del suo contesto di vita.

Ciò implica:

- una valutazione completa del comportamento adattivo del bambino - considerare i risultati della valutazione nei termini del loro impatto sul continuo adattamento, apprendimento e adeguamento funzionale (valutazione ⇒ intervento) - considerare l’impatto delle difficoltà nucleari dell’autismo nel permettere l’espressione di competenze di adattamento

L’approccio globale-evolutivo

6. RITARDI E DEVIANZE.

E’ importante inquadrare in maniera esplicita la valutazione in termini di decorso tipico dello sviluppo e di modelli devianti di sviluppo e comportamento. Lo sviluppo tipico solitamente dispone di norme standardizzate. Nell’Autismo abbiamo anche una peculiarità di sviluppo che non dispone di norme standardizzate sulla popolazione normale ma eventualmente di riferimenti a “campione atipico”à è importante avere ben chiara questa distinzione, soprattutto nella valutazione della comunicazione, delle abilità sociali e del comportamento.

Page 7: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

7

PUNTI DI RIFERIMENTO STANDARD

PUNTI DI RIFERIMENTO SPECIFICI

Le prestazioni sono valutate secondo i normali parametri

evolutivi

Le prestazioni sono valutate secondo i parametri “medi” dei

soggetti affetti dalla patologia

Si evidenzia lo scarto dalla norma

Si evidenziano le caratteristiche interindividuali

all’interno della patologia

L’approccio globale-evolutivo

7. CIRCOLARITA’ DELLA COMUNICAZIONE.

Complessità del quadro a diretto e continuo contatto fra gli attori della valutazione e dell’intervento

Page 8: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

8

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA •  Per classificare i soggetti •  Per includere l’individuo

in un certo tipo di intervento (*)

•  Per individuare strumenti e metodologie secondo criteri EBM

•  Per inserire il soggetto all’interno di studi di efficacia

VALUTAZIONE FUNZIONALE

•  Per evidenziare le

differenze fra i soggetti •  Per scegliere gli obiettivi

dell’intervento individualizzato

•  Per individualizzare strumenti e metodologie

•  Per valutare l’efficacia del lavoro svolto e individuare nuovi obiettivi

*o attribuire benefici di legge

Diagnosi +

Valutazione funzionale = ____________________

Indicazioni per l’intervento

Page 9: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

9

Il contesto della valutazione

o  Valutazione in setting standardizzato: si valuta il soggetto all’interno di un setting opportunamente predisposto (NB: anche l’esaminatore è parte integrante del setting)

o  Valutazione ecologica: valuta il soggetto per come funziona nel suo

contesto di riferimento. La valutazione evidenzia le abilità del soggetto così come si esprimono all’interno delle opportunità offerte dal contesto nel quale è inserito

Gli strumenti per la valutazione

o  Valutazione standardizzata: fa riferimento a test già predisposti nei criteri di somministrazione e nei parametri normativi di riferimento

o  Valutazione criteriale: fa riferimento a checklist organizzate secondo parametri specifici

o  Valutazione informale: fa riferimento alla capacità personale dell’osservatore

Page 10: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

10

Perché è difficile valutare dal punto di vista formale un bambino autistico?

•  Scarsa comprensione del linguaggio •  Scarsa collaborazione alle richieste •  Modalità proprie di problem solving •  Tempi di attenzione limitati •  Problemi di comportamento

PEP-r e PEP3 (Schopler, Reichler, Bashford, Lansing, Marcus, 1990 e 2005)

Ideato nella Division TEACCH per rispondere alle difficoltà di valutazione diretta presentate dai bambini con autismo

à Non esistono bambini invalutabili ma solo strumenti non in grado di valutarli!

Page 11: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

11

•  Costruito a partire da una serie di attività d’insegnamento, suddivise in aree funzionali e ordinate in base alle difficoltà

•  Tarato su bambini normodotati dai 6 mesi ai 7 anni di età.

•  Permette di ottenere un profilo delle abilità

possedute

Le prove

•  concrete •  non necessitano di competenza verbale o

sociale (salvo le specifiche) •  attraenti anche per RMM-RMG

Page 12: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

12

La somministrazione

•  Ordine flessibile •  Non ci sono prove a tempo •  Possibilità di dare aiuti (parte integrante della

valutazione) •  Attenzione nella preparazione dell’ambiente •  Condivisione con i genitori

•  Video: PEP3

E in assenza di strumenti come il PEP-r?

Posso cercare di utilizzare gli stessi principi: •  Creare un ambiente idoneo alla valutazione •  Proporre diverse prove al bambino facendo in modo di

vicariare le difficoltà della patologia e, al contempo, tenendo presente le abilità di sviluppo del bambino normodotato

•  Valutare cosa il bambino sa fare da solo e cosa sa fare con aiuto

•  Tener conto degli aiuti necessari •  Ricordarsi che il valutatore è un elemento della

valutazione

Page 13: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

13

Ed inoltre…..

Devo integrare le valutazioni che derivano da un ambiente “standardizzato” con le valutazioni che mi derivano da un’osservazione “ecologica”

à Questo atteggiamento mi permette di

valutare le opportunità/difficoltà del contesto quotidiano…… e viceversa!

K.A. Quill (ed) comunicazione e reciprocità sociale nell’autismo. Pag 242

Page 14: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

14

E non devo dimenticarmi…

•  Di raccogliere informazioni dal vari contesti di vita dal bambino

•  Di confrontarmi con le valutazioni degli altri attori dell’intervento

La valutazione informale •  La più difficile perchè richiede un altissimo grado di flessibilità

da parte dell’osservatore che in ogni momento deve aver ben chiaro dove si sta collocando

•  la più flessibile poichè permette di osservare il bambino in contesti diversi dal box, e trarre informazioni non previste dal test

•  E’ però fondamentale che l’osservazione segua delle regole: –  Sapere cosa si sta osservando –  Sapere che si è parte del contesto di valutazione

soprattutto bisogna evitare di cadere nella trappola di andare a cercare solo dati che confermano le ipotesi preesistenti o pre-giudizi

Page 15: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

15

Cosa lega la valutazione funzionale all’intervento educativo?

•  La valutazione funzionale acquista il suo vero significato quando inquadra limiti e risorse del bambino orientando l’ambiente verso strategie che sostengono il potenziale evolutivo e l’adattamento all’ambiente di vita.

•  Fotografia statica/processi dinamici

Valutazione come momento pro-attivo

•  Già durante la valutazione è necessario identificare le AZIONI educative, ovvero essenzialmente ciò che facilita il bambino nell’esecuzione di una particolare attività oppure nella comunicazione oppure ancora nel comportamento.

•  Le azioni si realizzano all’interno di CONTESTI educativi: quali

contesti facilitano od ostacolano il bambino …. •  Noi osserviamo una co-occorrenza di fenomeni, non ne

osserviamo la relazione causale. Possiamo però trarne inferenza, avendo ben chiaro che è un’inferenza

Page 16: Modalità e tecniche dell'osservazione nell'ambiente scolastico

16/11/14

16

•  Nella valutazione funzionale, il valutatore dovrebbe essere in grado di modificare la sua proposta (o richiesta) in base alla risposta del bambino

•  Questa modalità di valutazione viene definita ASSESSMENT INTERATTIVO

•  L’assessment interattivo ci aiuta molto nell’osservazione della comunicazione, delle abilità sociali e del comportamento: Posso fare un’osservazione rimanendo esterno (es: numero di scambi relazionali con i compagni) o adottando l’assessment interattivo

L’interpretazione dei dati

•  Classificare e ordinare i dati permette di creare idee che guidano l’operatività

•  Ci sono griglie già predisposte che si possono utilizzare- Solitamente sono griglie che vanno ricercate al di fuori nei normali curricula di apprendimento

•  Possiamo anche predisporne ad hoc