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é uno dei dialoghi più celebri di Platone , inseribile all’interno dei dialoghi giovanili. Gli argomenti maggiormente trattati nel dialogo sono: l’immortalità dell’anima, la differenza sostanziale tra anima e corpo e varie cosiderazioni sull’idea di vita e quella di morte.

Platone i sensi e le idee

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Liceo Scientifico G. Vailati A.S. 2010 - 2011 Classe III A

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Page 1: Platone i sensi e le idee

é uno dei dialoghi più celebri di Platone , inseribile all’interno dei dialoghi giovanili. Gli argomenti maggiormente trattati nel dialogo sono: l’immortalità dell’anima, la differenza sostanziale tra anima e corpo e varie cosiderazioni sull’idea di vita e quella di morte.

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La seconda navigazioneLa seconda navigazione

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Platone nel Fedone per la prima volta dà una definizione completa e articolata di idea e di seconda navigazione.

Comincia con il differenziare ….

vs

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CAUSE MECCANICHE: sono le cause fisiche per cui una determinata cosa può accadere o un dato oggetto esistere. Si possono studiare attraverso una disciplina: la fisica.

Es. Socrate può sedersi in quanto il complesso sistema di ossa, muscoli, nervi e tessuti vari gli permette di flettere le giunture, così da potersi sedere.

CAUSE FINALI: sono le motivazioni per cui una data cosa accade o esiste.

Es. Socrate si siede perché è stanco e vuole riposarsi.

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DIFFERENZE TRA I DUE TIPI DI CAUSE

Nel primo caso (cause meccaniche) all’interno dell’ esempio è evidenziata la parola può poiché Socrate nonostante gli è permesso può benissimo decidere di non sedersi.

Invece nel secondo caso (cause finali) la parola evidenziata è vuole, il verbo volere implica che la cosa in questo caso accada, se le condizioni lo permettono, poiché la mente di Socrate ha imposto al corpo di sedersi.

Da queste considerazioni deriva che: le cause meccaniche e le cause finali sono legate e che le prime appartengono alla realtà sensibile, le seconde in quanto legate alla mente in un certo senso sono legate alla realtà intelligibile.

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Platone giustifica il fatto che diamo determinate qualità alle cose, gli diamo dei nomi e le identifichiamo attraverso delle caratteristiche con la …

Quindi noi riconosciamo in una determinata cosa un data qualità in quanto conoscendo l’idea corrispondente a quella qualità riconosciamo la partecipazione di quella cosa all’idea.

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ESEMPIO

Partiamo del presupposto che esista l’idea di bello in sè.

Guardando una cosa possiamo dire che è bella, poiché ad esempio una bella forma o un bel colore. Platone però afferma che noi la diciamo bella solo poiché noi riconosciamo la sua partecipazione all’idea di bello.

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PRIMA NAVIGAZIONE: ricercare la verità e conoscere attraverso la realtà sensibile.

SECONDA NAVIGAZIONE: coinvolgimento personale per il raggiungimento di una conoscenza “vera” quindi non legata alla realtà sensibile. In poche parole consiste nella ricerca e conoscenza attraverso il ragionamento, attraverso la realtà intelligibile.

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Concetto di uguale:

Platone distingue le cose uguali ( legno a legno, pietra a pietra,etc.) dall’uguale “in sé”, ovvero dall’idea di uguale.

Ad essa possono partecipare le singole cose purché abbiano l’uguaglianza come predicato.

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L’idea di uguaglianza:

non possiamo parlare di cose perfettamente uguali in quanto esse possono apparire tali ad alcuni e non ad altri.

Di conseguenza nella realtà, e quindi nelle cose, non troviamo l’uguaglianza perfetta.

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Pertanto, non conosciamo l’uguale tramite le cose, ma in esse riconosciamo l’uguale in sé.

Non possiamo, tuttavia, aver conosciuto l’idea di uguale in sé tramite l’esperienza sensibile.

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Se non possiamo ricavare l’idea di uguale dalle cose stesse, allora l’idea di uguaglianza è già contenuta in ognuno di noi, essendo anteriore all’esperienza.

Mediante questa idea dobbiamo interpretare la realtà, definendo uguali le cose che sono riconducibili ad essa.

CONCLUSIONE

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Platone afferma che le idee(verità assolute) non si trovano nelle cose

e non derivano dalle esperienze terrene.

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Prima della nascita …

L’anima infatti, essendo immortale, le ha contemplate in una vita precedente.

L’uomo possiede già alcune idee.

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Con la crescita …

L’uomo grazie ai sensi ricorda

queste verità assolute.

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chiama conoscenza,quindi,non è altro che reminescenza(ricordo).

Ciò che Platone

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“Sapere” per il filosofo di Atene significa: ricordare un’ idea e mantenerla per tutta la vita.

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realizzato da A. Cianfanelli, L. De Angelis, L. Ippoliti nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones

Liceo scientifico G. VailatiA.S. 2010 – 2011

Classe III A