Corso addetti ai lavori su fune

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FORMAZIONE PER I LAVORATORI

OPERATORI ADDETTI AI SISTEMI DI ACCESSO E

POSIZIONAMENTO MEDIANTE FUNI PER

LAVORI IN SITI NATURALI E ARTIFICIALI

Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08

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© 2015 SISTEMA SRL - All Rights Reserved2

Utilizzo dei dispositivi di protezione

individuale per il posizionamento e la prevenzione della

cadute dall’alto nei lavori temporanei in

quota con l’impiego di sistemi di accesso e

posizionamento mediante funi.

Argomento del corso

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Premessa

Qualora lavori temporanei in quota non possono essere

eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate devono essere scelte le attrezzature di lavoro

più idonee a garantire e mantenere condizioni di

lavoro sicure.

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Premessa

- Operatore al lavoro in fune su facciata di edificio.Ponteggio: quando l’allestimento di un ponteggio è particolarmente problematico da un punto di visto tecnico (inclinazione del terreno), quando l’opera da compiere è limitata.

- Operatore al lavoro in fune.Cesto meccanico: quando la piattaforma non arriva al punto di lavoro, quando non ho una buona base di appoggio.

- Operatore al lavoro in fune su ponti e viadotti.Impegno economico di allestimento di un ponteggio è enormemente maggiore di quello necessario alla sua alternativa in fune

- Operatore al lavoro su antenne e tralicci.Tanto per aspetto burocratico relativo ai permessi (occupazione di suolo pubblico) tanto per l’aspetto economico e quello relativo alla tempistica di intervento.

- Alcune tipologie dove i lavori in fune sono più impiegati:Manutenzione edifici;Manutenzione antenne;Pulizia gronde;…

Quando lavorare appesi a fune?

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PremessaDispositivi di protezione individuale

I CategoriaRischi minori

DPI di progettazione semplice destinati a

salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve

entità. Nel progetto deve presupporsi che la

persona che usa il DPI abbia la possibilità di

valutarne l’efficacia e di percepire, prima di

riceverne pregiudizio, la progressiva

verificazione di effetti lesivi

(guanti, scarpe ecc.)

Tutti i DPI che non rientrano nelle altre

due categorie

III Categoria

Rischi graviDPI di progettazione

complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di

carattere permanente.Nel progetto deve

presupporsi che la persona che usa il DPI non abbia la

possibilità di percepire tempestivamente la

verificazione istantanea di effetti lesivi

(maschere anti gas, semifacciali, tuta

aluminizzata, cinture di sicurezza ecc.)

II Categoria

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Il fattore di caduta è un valore che descrive la gravità della caduta ed è definito dal rapporto tra la quota persa nella caduta e la lunghezza della corda tra la persona ed il punto di assicurazione. Più è alto il fattore di caduta (Fc) e più è il rischio di ferite è alto, i valori sono compresi tra 0 e 2 dove 2 rappresenta il rischio massimo.

FC=Q/LQ = quota persa nella cadutaL = lunghezza della corda

Fattore di caduta

Cordino senza assorbitoreCordino con assorbitore

http://it.wikipedia.org/wiki/Corda_(alpinismo)

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Tirante d’aria

Il tirante d’aria minimo si calcola sommando

A - Lunghezza del cordino (più moschettoni) m. 1,5+

B – Estensione assorbitore m. 1+

C – distanza tra l’attacco dell’imbracatura e i piedi dell’operatore m. 1,5

+D – distanza minima di sicurezza sopra il suolo m. 1

Rappresenta la distanza minima dal suolo per garantire la sicurezza dell’operatore in caso di caduta

Distanza minima da terra m. 5

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Forza d’impatto in funzione dell’altezza della caduta:

è’ stato accertato che la massima sollecitazione che il corpo umano può sopportare senza che si verifichino lesioni interne è di circa 12 kN.

Forza d’impatto in funzione dell’altezza della caduta ed effetto pendolo

Effetto pendolo

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Lavoro in trattenuta

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Lavoro su traliccio senza e con linea vita

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Lavoro su falda (senza protezioni) non superiore ai 30° di inclinazione

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Lavoro su falda sistemi di assicurazione

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Cantiere AA; AB; BB

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Sempre il Kit emergenza pronto

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Manutenzione dei DPIFondamentale è il controllo e la manutenzione di ogni D.P.I.

Esempio di controllo dell’imbragatura: 1- presenza di tagli, bruciature, abrasioni e sfilacciamenti sulle fettucce portanti2- presenza di tagli, bruciature, abrasioni e sfilacciamenti sulle cuciture di sicurezza 3- presenza di deformazioni e/o di fessure sulle fibbie di sicurezza4- difficoltà di scorrimento della fettuccia nella fibbia5- errata chiusura delle fibbie6- corrosione che altera gravemente lo stato superficiale delle fibbie di sicurezza7- modifiche non autorizzate all’imbracatura8- marcatura illeggibileSe si riscontra anche uno solo dei difetti sopracitati l’imbracatura deve essere messa fuori servizio, Come anche dopo uno dei seguenti eventi eccezionali, :A- grave caduta (es. Attivazione dell’assorbitore di energia)B- contatto con reagenti chimici, solventi o carburanti C- temperature elevate (esposizione prolungata sopra a 80°C)

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Parte pratica

…Alcune dimostrazioni nella fase pratica:

Engineering

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