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Hojas de mi noche larga
Foglie della mia lunga notte
Damia Mendoza Zambrano
Traduzioni a l’italiano di: Giulia Spagnesi
Montreal, Canadá 2011
Hojas de mi noche larga / Foglie della mia lunga notte ©Damia Mendoza Zambrano Montreal, Quebec, Canadá 2011 Fotografías y diseño de Portadas / Immagine e progettazione delle copertine: Y. Duque Vidal Montaje y edición / Montaggio e edizione: Y. Duque Vidal Traducción / Traduzioni: Giulia Spagnesi : [email protected] Depósito legal / Deposito legale: Biblioteca nacional de Quebec / Biblioteca nazionale del Quebec Biblioteca nacional de Canadá / Biblioteca nazionale del Canadá Biblioteca nacional de Ecuador / Biblioteca nazionale dell’ Ecuador
ISBN : 978-2-923143-22-4
EAN : 9782923143224 Éditions "Alondras" Montreal, Quebec, Canadá Correo electrónico (E-mail): [email protected] E-mail autore: [email protected]
© TODOS LOS DERECHOS RESERVADOS Ninguna parte de la presente publicación, incluido el diseño de las portadas, puede ser reproducida ni almacenada, ya sea en forma electrónica, óptica, de grabación, fotocopia ni re-impresión, sin el permiso Legal de su autora.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI Nessuna parte di questo libro, compresa la struttura della copertina, può essere riprodotta o trasmessa, nè mediante mezzi elettronici, meccanici nè mediante fotocopie, senza autorizzazione legale da parte dell'autore. Impreso en Canadá Stampati in Canada
Mustios tu amor y mi amor
esperando el milagro de la piel
dmzl
Appassiti il tuo amore e il mio amore
aspettando il miracolo della pelle
dmzl
PRÓLOGO I
Estando en Quito una fría mañana de agosto de 2010,
conocí de los versos que hoy se recogen en este
poemario, eran muchos más, su tema los hacía
coherentemente estructurales, su forma (algunos en prosa
poética, no se incluyeron) indicaban que su autora Damia
Mendoza Zambrano, había obedecido a su impulso y
junto al conocimiento de las Vanguardias, en la región, se
proponía legarnos un cuaderno infaltable para la lírica del
siglo XX en lengua española.
Hojas de mi noche larga es un poemario que, además de
contarnos -entre líneas- la historia de una pasión, resulta
expresión fresca y lúcida de lo mejor de la poética
latinoamericana contemporánea. Damia juega con el
verso y él, sin oponer resistencia, es su cómplice.
Cómo decir adiós a un amor y quedarnos con su recuerdo
para protegernos de “vientos y mareas”, cómo hacer para
que no se pierdan en la piedra el vacío, la espuma del mar
o los versos que nacieron y crecieron durante años
esperando ser compartidos y conocidos por los amantes
de la poesía, que nunca dejan a un lado la temática del
amor y el desamor.
Para nada pretendo engañar al lector, “traduciendo”
desde mi conocimiento y experiencia una obra, obviando
su condición de coprotagonista de esta
travesía por las avenidas del adiós a que nos convida
Damia Mendoza Zambrano, pues abriguémonos y
sumerjámonos en ellas.
Julia M Fdez Trujillo, Cuba 2011
INTRODUZIONE I
A Quito, in un freddo mattino dell’agosto 2010, ho
conosciuto i versi che oggi sono raccolti in questo libro.
Erano molti di più, il loro tema li rendeva coerentemente
strutturati, la loro forma (alcuni in prosa poetica non sono
stati inclusi) indicava che l’autrice aveva obbedito a un
impulso e che, grazie alla sua conoscenza delle
Avanguardie Ispanoamericane, si proponeva di
trasmetterci un quaderno necessario per conoscere la
poesia in lingua spagnola del XX secolo.
Foglie della mia lunga notte è una raccolta che oltre a
raccontarci- tra le righe-la storia di una passione, si pone
come espressione fresca e lucida della parte migliore
della poetica latino americana contemporanea. Damia
gioca con il verso, e il verso, senza opporre alcuna
resistenza, è suo complice.
Come dire addio a un amore e rimanere comunque con il
suo ricordo per proteggerci da “venti e maree”, come fare
perché non si perdano nella roccia, nel vuoto e nella
schiuma del mare i versi che erano nati e che sono
cresciuti nel corso degli anni nell’attesa di essere
conosciuti e condivisi con gli amanti della poesia, che
non abbandonano mai il tema dell’amore e del disamore.
Non è mia intenzione dare dell’ignorante al lettore
“traducendo” attraverso la mia conoscenza e la mia
esperienza un’intera opera, sarebbe come dimenticarsi
della sua condizione di coprotagonista nella traversata
per i lunghi viali dell’addio a cui ci invita Damia
Mendoza Zambrano, per cui, via, forza, copriamoci bene
e tuffiamoci dentro.
Julia M Fdez Trujillo, Cuba 2011
PRÓLOGO II
En Damia Mendoza, fluye la poesía como la vertiente
transparente que cruza los espejos. En “Hojas de mi
noche larga”, se refugia la palabra con su tono de fuego
donde amor, pasión y muerte vuelan como pájaros de
luces en su semilla contagiosa donde “… mis pasos/
temerosos/ muestran el regreso/ a las llamas silenciosas/
que me volvieron ceniza”. La ceniza es el resultado del
fuego, de la pasión que abre su pecho en todos los
horizontes de los atardeceres.
Porque Damia sustenta la palabra de su mundo poético
en el “…aire, o Quetzal/ más también fuiste Mar con
todos los nombres. Precisamente, la poesía de esta poeta
Latinoamérica, tiene la fuerza, que dicho por García
Huidobro, abre todas las puertas del Universo para
instalarse en el corazón de una América que requiere de
las palabras como instrumento para la construcción del
edificio poético donde “la llave del verso” sirve de nexo
entre los mundos exteriores y las dimensiones de la
interioridad que hacen posible que la poesía sea alimento
de los pueblos, ,porque tiene el agua que hace germinar
los sentimientos, y recoge las realidades como un espejo
de los tiempos porque la poeta sembró su acento y dice:
“Soy yo/ La luna no se opone/ No te muevas de allí …”
porque tú eres la esencia, eres la vida.
Eduardo Aramburo G.
Chile 2011
INTRODUZIONE II
In Damia Mendoza la poesia scorre come il trasparente
punto di vista che attraversa gli specchi. In “Foglie della
mia lunga notte si rifugia la parola con il suo tono di
fuoco laddove amore, passione e morte volano come
uccelli di luce dall’origine contagiosa “…I miei passi/
paurosi/mostrano il ritorno/alle fiamme silenziose/che mi
ridussero cenere.” La cenere è il risultato del fuoco, della
passione che apre il suo petto a tutti gli orizzonti
d’infiniti tramonti.
Perchè Damia sostiene la parola del suo mondo poetico
in “…Aria, o/Quetzal/sei stato anche altro/Mare di tutti i
nomi”. Per essere più precisi, la poesia di questa poetessa
Latino americana possiede la forza, che, come afferma
García Huidobro, apre tutte le porte dell’Universo, per
sistemarsi nel cuore di un’America che anela alle parole
come strumento per la costruzione della struttura poetica,
dove “la chiave del verso” serve come nesso tra il mondo
esterno e la dimensione intima, che permette che la
poesia sia anche alimento per i popoli, per esser ricca di
quell’acqua che fa germogliare i sentimenti, per
raccogliere la realtà come uno specchio dei tempi e,
infine, perché la poetessa stessa seminò la sua importanza
dicendoci: “Sono io/ La luna non si oppone/ Non ti
muovere di lì …” perché tu sei l’essenza, tu sei la vita.
Eduardo Aramburo G.
Cile 2011
Hojas de mi noche larga
Foglie della mia lunga notte
hojas de mi noche larga felinos reposan cuerpos resentidos al corazón agrietan desatinos
siento ido aquello que brama apuros y bretes ahogos conocidos aliento hojas de mi noche larga tras la ventana no yo no él se apagó la luz. Nunca más sus ojos en amanecer
Foglie della mia lunga notte felini riposano corpi sdegnati screpolano al cuore follie
percepisco come andato colui che brama difficoltà, catene oppressioni conosciute alito foglie della mia lunga notte dietro la finestra non io nemmeno lui si spense la luce. Mai più i suoi occhi albeggiando.
libre busco sin dueño trémula desguarnecida parto Me entrego toda Marcho SOY
libera ricerco senza padrone tremante disarmata parto Mi consegno intera Vado via SONO
Verbo: Puro grito. Rebeldía de la tierra me sé
Verbo: grido totale. Rivolta della terra mi conosco
Empecé a cantarte igual a esas tus voces otras que amas tus pupilas y mis pestañas cicatrizan despierta nuestro sueño dormido te busco cerca de tu pecho que crece Nunca más a medias si vienes, ven entero Te haré nuevo…
Iniziai a cantarti come quelle tue voci altre che ami gli occhi tuoi e le mie ciglia si rimarginano si sveglia il nostro sogno addormentato ti cerco vicino al tuo petto che cresce Mai più a metà se vieni, vieni tutto. Ti farò nuovo…
En la mañana dudé, darte la espalda mis flores de alba. Develé en la pregunta del hombre sus ideas Las raíces de tu patria ascendieron Están en mí Te elevan, te dan alas
Nel mattino dubitai, darti le spalle miei fiori dell’ alba. Svelai nella domanda dell’uomo le sue idee Ascesero le radici della tua patria Sono dentro di me Ti alzano, ti danno ali
TENGO Tengo un beso de cielo para tus ojos de agua para tus cabellos de vuelo para tu espalda Un beso de fuego para tu centro No me preguntes por los besos otros te los debo…
HO Ho un bacio di cielo per i tuoi occhi di acqua per i tuoi capelli di volo per la tua spalla Un bacio di fuoco per il tuo centro Non mi domandare degli altri baci te li devo…
Hacerte un cariño enviarte palomas que te canten lindo endulzarte navegar tu nido verte cuerpo de hombre niño jugando a mimos envolver tus alturas con mi boca… con mis latidos… digo, si te dejas !
Accarezzarti inviarti colombe che per te gorgheggino addolcirti navigare il tuo nido vederti corpo di uomo bambino le coccole come un gioco avvolgere le tue altezze con la bocca… con i miei battiti… dico, se lo permetti!
Me consume la vela dudas me liquidan Me pierdo en esta línea sin tiempo Quién soy? Quien eres? Quienes fuimos? los de ayer que desprendidos de pasión recrearon este mundo a verso y llanto
Si strugge la candela i dubbi mi sciolgono Mi perdo in questa linea senza tempo Chi sono? Chi sei? Chi siamo stati? Quelli di ieri che liberi di passione ricrearono questo mondo a colpi di pianto e di verso
Aire, o Quetzal más también fuiste Mar con todos los nombres cielo de todos los espacios Fuiste. Que ya no…….
Aria, o Quetzal sei stato anche altro Mare di tutti i nomi cielo di tutti i posti. Sei stato. Adesso non più….
Los mástiles de tu barco se quebraron
se perdieron se descollaron
en esta huida Sabes? me supiste desprendida hoy habrás de sentir como se muere la vida Hijos de la soledad después de amarnos tanto
Gli alberi della tua nave si spezzarono
si persero si eressero
nella fuga Sai? mi conoscesti indifesa oggi dovrai sentire come muore la vita Figli della solitudine dopo aver amato tanto
Nada Anda,
Corre. No siento tu sol ese, el del amor. Vivimos de lo inestable la huida es salvación. Sufrimos, nuestra propia historia perenne, infinita intemporal pálida y sombría Asida en las venas.
Nuota Vai,
Corri. Non sento il tuo sole questo, quello dell’amore. Di instabilità vissuti la fuga è salvezza. Soffrimmo La nostra propia storia perenne, infinita atemporale pallida e oscura Cucita nelle vene.
La sangre hierve Y son escasos Los días de luna …se descubrieron locos…
Il sangue ribolle E sono scarsi I giorni di luna …si scoprirono pazzi…
Todo te lo llevaste Y hasta parí palomas Avivada en el sueño de un balcón frente al mar Todo lo hemos perdido borré el discurso No hay coloquio sin propuesta Ni culpables en este juicio Todo es nada En la tormenta me picó la abeja y la piola umbilical se quemó perdí mi utopía
Tutto ti sei portato via partorii perfino colombe animata nel sogno di un balcone davanti al mare Abbiamo perso tutto cancellai il discorso Non c’è dialogo senza proposta Nè colpevoli in questo giudizio Tutto è nulla Nella tempesta mi punse l’ape e la sagola ombelicale si bruciò persi la mia utopia.
Quédate con mi colchita alpahaca, mis vestidos en tus fotos ahorita el cosquilleo y de a poquito la toalla que tejió mi madre… y más Bota mis zapatos en ellos tracé un camino en Itaca fundaba desenfundaba hilos henchida en la promesa.
Rimani con la mia coperta alpaca, i miei vestiti nelle tue foto adesso il solletico e tra poco L’asciugamano intessuto da mia madre… e ancora Butta le mie scarpe dentro ho tracciato una strada a Itaca creavo disfacevo fili riempita nella promessa.
Ha muerto mi ego No huiré
Enfrentaré su muerte sin duelos conciencia iluminada yo, recién nacida _en cuestiones de amor_
È morto il mio ego Non fuggirò
Affronterò la sua morte senza lutti coscienza illuminata io, appena nata _ in questioni d’amore_
Amor dormido ojos que confiesan Duermes mi montaña te canta Sueñas tus besos son mi nueva canción
Addormentato amor,
occhi che confessano Dormi a te la mia montagna canta Sogni i tuoi baci la mia canzone nuova
Perdidas Amarillas estas pupilas mías las que ves. Hostilidad de infierno esa la soledad tuya que muestras Excluyo todo discurso
─palabras depravaditas─ las tuyas las mías.
Perduti Gialli Questi miei occhi quelli che vedi. Ostilità d’inferno questa la tua solitudine che mostri Escludo tutto il discorso
─parole corrotte─ Le tue le mie.
Mis pasos temerosos muestran el regreso a las llamas silenciosas que me volvieron ceniza
I miei passi paurosi mostrano il ritorno alle fiamme silenziose che mi ridussero cenere.
Este tiempo huidizo Dees vaaa neee ceee ráaa en ruinas La gracia de tu arcilla
Questo tempo fugace Siii diii leee guee ráaa sarà rovina La grazia della tua creta
La distancia… Sustantivo torpe como la muerte. Mudo el papiro sin tus gemidos Muda se extinguió la noche Difunto el suspiro
La distanza… Osceno sostantivo come la morte. Muto il papiro senza i tuoi gemiti Muta si estinse la notte Defunto il sospiro
Todo viene Va... llama que abraza ojos al cielo pensamiento sonrisa mar corazón constante como hago para volar partir llegar...
Tutto viene Va... fiamma che abraccia occhi al cielo pensiero sorriso mare cuore incessante come faccio per volare partire arrivare...
Si hoy me agarra la muerte Qué puedo decirle al Mar… ¡Que recoja tu escritura del agua hasta que me alcances!...
Se oggi mi afferrasse la morte Cosa potrei dire al Mare… Dall’acqua la tua scrittura raccogliesse finchè non mi avrai raggiunta!...
A esta edad No andemos por las ramas …la piel cubre lo infiel… Aposté por ti. Ese día Cambié de océano
A questa età Non divaghiamo …la pelle copre le falsità… Scommisi su di te. Quel giorno Traslocai di oceano.
Fuerza secreta Tú , el piano, o la fogosa inmensa poesía, tus manos…
Forza segreta Tu , e il piano, o l’ardente immensa poesia, le tue mani…
Saudades alojadas llegaron a salvarme retorno a ti chiquita hilo clarín ortiga dánzame agua bébeme… los impulsos llegan traspasan la luz y la vela
Nostalgie ospiti Arrivarono a salvarmi Ritorno a te piccola filo clarinetto ortica danzami acqua bevimi… gli impulsi arrivano attraversano la luce e la candela
En madrugada nevando triste Intocable Palideciste Arde la candela Y allá, fotocopia flor azul arranca la piel canela Maja dormida en rogativa un vacio… manos que señalan sima sin lluvia
All’alba nevicando triste Intoccabile Impallidisti Arde la candela E là, fotocopia fiore azurro strappa la pelle cannella Bellezza addormentata In preghiera un vuoto… mani che segnalano grotta senza pioggia.
Cuerpos rojos… dilatados, enmudecidos rostros ocultos. Los pies no se mueven hombre y mujer dañan sus propias uñas …ya no es lo mismo
Corpi rossi… dilatati, ammutoliti volti nascosti. I piedi non si muovono uomo e donna rovinano le proprie unghie … non è più lo stesso
El pasado es un paso a la muerte
Desvanecida cae la mujer materia ausente llévala al cielo sostén el pecado sin besar prefiere al relámpago
Il passato è un passo verso la morte
Svenuta cade la donna materia assente portala in cielo sostieni il peccato senza baciare preferisce il lampo che dona sapore
Soy yo La luna no se opone No te muevas de allí vengo a buscarte, quizás más tarde, o no sé……….. ……….
Sono io La luna non si oppone Non ti muovere di lì vengo a cercarti, forse più tardi, o non so...………. ……….
Apuntaste en la barranca –Abandonaste el sueño – Qué hacemos con el secreto – Nunca adiós – Escrito en el penco
Annotasti nel burrone - Hai abbandonato l’illusione - Che cosa facciamo del segreto -Mai più addio – Scritto sulla foglia
la intensión… –dos puntas tiene el camino – reflexiones en madrugada
L’intenzione… -due suggerimenti ha la strada- riflessioni nell’alba
MIS RAICES Soy sudamericana. Trigueña, mestiza Quemada por el sol de mis ancestros. Soy campesina, como imaginas De arcilla, de arena, De los llanos de la Costa y de los Andes. Amo con mi alma, con mis manos Con mis ojos, con ternura Amo con mis venas. Y toda mi esencia Orgullosa de mi tierra Soy simplemente mujer Mujer, con geografía ecuatoriana Y fuerza latinoamericana --------------- Ñuca llactamanta mi kani Nishpa sumakta cuchiyasrini Warmilla mi kani Ecuador mama llaktapak shuyuman Sinchi Latinoamérica manta.
LE MIE RADICI
Sono sudamericana. Bionda, mestiza
Bruciata dal sole dei miei antenati.
Sono contadina, come ti puoi immaginare
Di creta, di sabbia, Delle pianure, della Costa e delle Ande.
Amo con la mia anima, con le mie mani Con i miei occhi, con tenerezza
Amo con le mie vene. E con tutta la mia esistenza
Orgogliosa della mia terra
Sono semplicemente donna Donna, con geografía equatoriana
E forza latinoamericana
--------------- Ñuca llactamanta mi kani Nishpa sumakta cuchiyasrini Warmilla mi kani Ecuador mama llaktapak shuyuman
Sinchi Latinoamérica manta.
Damia Marilú Mendoza Zambrano (Ecuador). Poeta, Relacionista Público y docente. Realiza periodismo cultural y diseño de producto educomunicacional. Ha representado a Ecuador en Eventos internacionales en Asia, varios países de Latinoamérica, el Caribe y EE.UU. Actualmente labora en la Universidad Laica Eloy Alfaro, de Manabí, asumiendo un fuerte compromiso ético y cultural. Ha publicado: Sueños de Gaviota (1986,) El Despertar de Gaviota (2001), Desliz (2002), Tras los cristales de mi mar (2006). Su poética aparece en varias
Antologías: La palabra y el viento. (México 2002), Apasionados semidioses (Cuento y poesía, Argentina 2004) Municipio de Manta (2005), Grupo Cultural Manta (2007), Oscar Guiñazù Álvarez (Argentina 2008), y otras.
Incursiona en el ensayo, testimonio, biografía, poesía, narrativa y realización para la televisión.
Damia Marilú Mendoza Zambrano (Ecuador). Poetessa,
esperta in relazioni pubbliche e docente. Si occupa di giornalismo culturale e di disegno di prodotti comunicativi a scopo educativo. Ha rappresentato l’Ecuador in eventi internazionali in Asia, in diversi paesi dell’America Latina e dei Caraibi e negli Stati Uniti. Lavora all’Università Laica Eloy Alfaro, di Manabí, impegnandosi culturalmente e politicamente. Ha pubblicato: Sueños de Gaviota (1986) El Despertar de Gaviota (2001), Desliz (2002) Tras los cristales de mi mar (2006). La sue poesie e la sua poetica sono inserite all’interno di diverse
antologie: La palabra y el viento. (México 2002), Apasionados semidioses, (Cuento y poesía, Argentina 2004) Municipio de Manta (2005) Grupo Cultural Manta (2007) Oscar Guiñazù Álvarez (Argentina 2008) e altre. Si avventura inoltre nei generi letterari del saggio, della testimonianza, della biografia, della poesia e della narrativa e realizza opere per la televisione.
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