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19 N on si tratta di nu- meri, ma di storie vere. Dietro le ci- fre ci sono vicende umane e, purtroppo, tanto do- lore. Perché sono tanti, troppi scomparsi in Italia. E sono tan- te le famiglie che aspettano il ritorno dei loro cari. VITE SO- SPESE, nasce con l’obiettivo di promuovere percorsi di for- mazione ed informazione dei cittadini sulle problematiche inerenti la scomparsa delle per- sone con relative conseguenze giuridiche e psicologiche che coinvolgono le famiglie degli scomparsi. Ne parliamo con l’avvocato Patrizia Trapella, presidente dell’associazione, che alle nostre pagine rac- conta: “sono convinta che la scomparsa non debba essere considerata un mero problema di ordine pubblico, bensì socia- PATRIZIA TRAPELLA UN AIUTO CONCRETO ALLE VITE SOSPESE Esclusivo L’INTERVISTA DEL MESE Non si tratta di una semplice constatazione del dramma, ma occorre andare alle radici per studiare le cause e poter operare in prevenzione le nel quale le famiglie vanno aiutate”. Come e quando nasce VITE SOSPESE? Materialmente VITE SO- SPESE è venuta alla luce da un mese circa. Tuttavia il suo progetto viveva nel cuore mio e dei soci fondatori da parecchio tempo, in quan- to ogni fenomeno sociale che riguarda l’uomo merita costantemente la nostra at- tenzione. Ciascuno di noi è un componente importante della collettività. La mia per- sonale conoscenza del feno- meno persone scomparse nel corso di questi ultimi anni si è alleata alla conoscenza di altre figure professionali, apparentemente diverse tra loro ma in realtà in grado di cooperare insieme. Da qui è nato un evento nel 2012 a Padova, ideato da me e dal dottor Luca Massaro medico legale. Ritengo si tratti di uno dei più importanti eventi in materia per il suo contenuto, ossia l’analisi a 360 gradi del- le radici del fenomeno. Qual è l’obiettivo principale dell’Associazione? VITE SOSPESE opera sull’intero territorio nazio- nale e si propone di opera- re anche in ambito interna- zionale. L’obiettivo è quello di promuovere percorsi di formazione ed informazione dei cittadini sulle problema- tiche inerenti la scomparsa delle persone con relative conseguenze giuridiche e psicologiche che coinvolgo- no le famiglie degli scom- parsi. E non solo: il nostro interesse è anche rivolto alla conoscenza di fenomeni cor- relati alla scomparsa quali la sottrazione dei minori, gli omicidi, i suicidi/istiga- zione al suicidio, violenza di genere, comportamenti devianti degli adolescenti e isolamento degli anziani. Le “Vite Sospese” sono quelle dei familiari coinvolti nella scomparsa di un loro caro e anche quelle di chi scompa- re. Pertanto, l’associazione è finalizzata alla creazione di una rete di supporto, che noi vorremo chiamare “ tele”, a tutte queste persone purtrop- po coinvolte in questi feno- meni. Quindi, non si tratta di una semplice constatazione del dramma, ma occorre an- dare alle radici per studiarne le cause e poter operare in prevenzione visto e consta- tato che, dalle relazioni del commissario straordinario, questo è un fenomeno in crescita. Sono convinta che la scomparsa non debba es- sere considerata un mero problema di ordine pubbli- co, bensì sociale nel quale le famiglie vanno aiutate. Con- cretamente, oltre al supporto di Maria Tridico Nasce VITE SOSPESE una rete di supporto a chi è coinvolto nella scomparsa di un familiare IL FENOMENO DELLE PERSONE SCOMPARSE IN ITALIA È IN CONTINUO AUMENTO Patrizia Trapella nel 2012 ha organizzato una giornata di studi dedicata al fenomeno delle persone scomparse in Italia. Dichiarava allora Michele Penta, Alto Commissario del governo per le persone scomparse: “Immaginate che in questo paese, che non è poi certamente quello primo al mondo per il fenomeno degli scomparsi, le denunce di scomparsa sono state circa 105.000. E 105.000 denunce di scomparsa significa 700 persone al mese; e 700 persone al mese, perché praticamente noi ne abbiamo 24.000 da doverne trovare, la media è 9.000 casi in più all’anno, che sono 700 casi in più al mese: scompaiono in questo paese tra le 20 e le 25 persone al giorno. Il saldo, pur essendo positivo, perché di questi 22-23 ne trovi 20, ne perdi mediamente 2-3 al giorno. Peraltro è un fenomeno in continuo aumento. E 10.000 denunce, 9.500 denunce, sono comunque un problema”. continua ❱❱

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Non si tratta di nu-meri, ma di storie vere. Dietro le ci-fre ci sono vicende

umane e, purtroppo, tanto do-lore. Perché sono tanti, troppi scomparsi in Italia. E sono tan-te le famiglie che aspettano il ritorno dei loro cari. VITE SO-SPESE, nasce con l’obiettivo di promuovere percorsi di for-mazione ed informazione dei cittadini sulle problematiche inerenti la scomparsa delle per-sone con relative conseguenze giuridiche e psicologiche che coinvolgono le famiglie degli scomparsi. Ne parliamo con l’avvocato Patrizia Trapella, presidente dell’associazione, che alle nostre pagine rac-conta: “sono convinta che la scomparsa non debba essere considerata un mero problema di ordine pubblico, bensì socia-

PATRIZIA TRAPELLA UN AIUTO CONCRETO ALLE VITE SOSPESE

Esclusivo ❙ L’INTERVISTA DEL MESE

Non si tratta di una semplice constatazione del dramma, ma occorre andare alle radici per studiare le cause e poter operare in prevenzione

le nel quale le famiglie vanno aiutate”.

Come e quando nasce VITE SOSPESE?Materialmente VITE SO-SPESE è venuta alla luce da un mese circa. Tuttavia il suo progetto viveva nel cuore mio e dei soci fondatori da parecchio tempo, in quan-to ogni fenomeno sociale che riguarda l’uomo merita costantemente la nostra at-tenzione. Ciascuno di noi è un componente importante della collettività. La mia per-sonale conoscenza del feno-meno persone scomparse nel corso di questi ultimi anni si è alleata alla conoscenza di altre fi gure professionali, apparentemente diverse tra loro ma in realtà in grado di cooperare insieme. Da qui è nato un evento nel 2012 a Padova, ideato da me e dal dottor Luca Massaro medico legale. Ritengo si tratti di uno

dei più importanti eventi in materia per il suo contenuto, ossia l’analisi a 360 gradi del-le radici del fenomeno.

Qual è l’obiettivo principale dell’Associazione?VITE SOSPESE opera sull’intero territorio nazio-nale e si propone di opera-re anche in ambito interna-zionale. L’obiettivo è quello di promuovere percorsi di formazione ed informazione dei cittadini sulle problema-tiche inerenti la scomparsa delle persone con relative conseguenze giuridiche e psicologiche che coinvolgo-no le famiglie degli scom-parsi. E non solo: il nostro interesse è anche rivolto alla conoscenza di fenomeni cor-relati alla scomparsa quali la sottrazione dei minori, gli omicidi, i suicidi/istiga-zione al suicidio, violenza di genere, comportamenti devianti degli adolescenti e

isolamento degli anziani. Le “Vite Sospese” sono quelle dei familiari coinvolti nella scomparsa di un loro caro e anche quelle di chi scompa-re. Pertanto, l’associazione è fi nalizzata alla creazione di una rete di supporto, che noi vorremo chiamare “ tele”, a tutte queste persone purtrop-po coinvolte in questi feno-meni. Quindi, non si tratta di una semplice constatazione del dramma, ma occorre an-dare alle radici per studiarne le cause e poter operare in prevenzione visto e consta-tato che, dalle relazioni del commissario straordinario, questo è un fenomeno in crescita. Sono convinta che la scomparsa non debba es-sere considerata un mero problema di ordine pubbli-co, bensì sociale nel quale le famiglie vanno aiutate. Con-cretamente, oltre al supporto

di Maria Tridico

Nasce VITE SOSPESE una rete di supporto a chi è coinvolto nella scomparsa di un familiare

IL FENOMENO DELLE PERSONE SCOMPARSE IN ITALIA È IN CONTINUO AUMENTOPatrizia Trapella nel 2012 ha organizzato una giornata di studi dedicata al fenomeno delle persone scomparse in Italia. Dichiarava allora Michele Penta, Alto Commissario del governo per le persone scomparse: “Immaginate che in questo paese, che non è poi certamente quello primo al mondo per il fenomeno degli scomparsi, le denunce di scomparsa sono state circa 105.000. E 105.000 denunce di scomparsa signifi ca 700 persone al mese; e 700 persone al mese, perché praticamente noi ne abbiamo 24.000 da doverne trovare, la media è 9.000 casi in più all’anno, che sono 700 casi in più al mese: scompaiono in questo paese tra le 20 e le 25 persone al giorno. Il saldo, pur essendo positivo, perché di questi 22-23 ne trovi 20, ne perdi mediamente 2-3 al giorno. Peraltro è un fenomeno in continuo aumento. E 10.000 denunce, 9.500 denunce, sono comunque un problema”.

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