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1 GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: IL MODELLO INTEGRATO DEL IL MODELLO INTEGRATO DEL DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE DI AREZZO DELLE DIPENDENZE DI AREZZO GROSSETO, 6 OTTOBRE 2008 VALENTINA COCCI Psicologo psicoterapeuta Resp. gruppo g.a.n.d. - gioco d’azzardo e nuove dipendenze Dip.to dipendenze asl 8 Arezzo CARLA BIAGIANTI CARLA BIAGIANTI sociologo DANIELA CAPACCI DANIELA CAPACCI educatore prof.le M. LUISA CUCINELLI M. LUISA CUCINELLI medico ANNE M. MARIOLI ANNE M. MARIOLI infermiere prof.le M. PATRIZIA SEVERI ass.sociale

Cocci, Valentina. Gioco d'azzardo patologico : il modello integrato del Dipartimento delle dipendenze di Arezzo

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Cocci, Valentina. Gioco d'azzardo patologico : il modello integrato del Dipartimento delle dipendenze di Arezzo. Presentazione effettuata all'interno del progetto: "Gioco d'azzardo: quali rischi? La costruzione di una rete per l'ascolto, l'assistenza e la cura del giocatore problematico e dei suoi familiari" promosso dall' Azienda sanitaria 9 Grosseto. Ser.T zona 4 Area grossetana (edizioni del corso: Massa marittima, 27 settembre 2008 - Grosseto 6 ottobre 2008)

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GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: IL MODELLO INTEGRATO DEL IL MODELLO INTEGRATO DEL

DIPARTIMENTODIPARTIMENTODELLE DIPENDENZE DI AREZZODELLE DIPENDENZE DI AREZZO

GROSSETO, 6 OTTOBRE 2008

VALENTINA COCCI

Psicologo psicoterapeuta

Resp. gruppo g.a.n.d. - gioco d’azzardo e nuove

dipendenze

Dip.to dipendenze asl 8 ArezzoCARLA BIAGIANTICARLA BIAGIANTI sociologo

DANIELA CAPACCIDANIELA CAPACCI educatore prof.le

M. LUISA CUCINELLIM. LUISA CUCINELLI medico

ANNE M. MARIOLIANNE M. MARIOLI infermiere prof.le

M. PATRIZIA SEVERIM. PATRIZIA SEVERI ass.sociale

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GIOCA LEGALE GIOCA LEGALE GIOCA SICURO GIOCA SICURO

(Pubblicità AMS)

LA CORNICE LA CORNICE ISTITUZIONALE…ISTITUZIONALE…

IN ITALIA IL GIOCO D’AZZARDO E’ ILLEGALE...

ECCETTO QUELLO GESTITO DALLO STATO

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Gioco d'Azzardo e Nuove DipendenzePer informazioni,

consulenze o richieste d'aiuto

0575-255942/3Tutti i giorni h 9-13

oppure mandaci un’ E-Mail

all'indirizzo

[email protected]

ti risponderanno gli operatori del “Gruppo

Gioco d’Azzardo e Nuove Dipendenze”

                                           

        

CLINICACLINICATERRITORITERRITORIOO RICERCARICERCA PREVENZIONPREVENZION

EE

www.cedostar.it/gand/gand.htm

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INTEGRAZIONE

TRA

Settembre 2004:

Equipe clinica G.A.N.D.

(Ambulatorio presso Ospedale S. Donato di

Arezzo)

Gennaio 2005:

Gruppo di lavoro interistituzionale G.A.N.D.

Settembre 2007:

Allargamento del Gdl

CLINICACLINICA TERRITORIOTERRITORIO

OTTICA DI OTTICA DI SALUTE SALUTE

PUBBLICAPUBBLICA

PROGETTO G.A.N.D.PROGETTO G.A.N.D.GIOCO D’AZZARDO E NUOVE DIPENDENZEGIOCO D’AZZARDO E NUOVE DIPENDENZE

SER.T. AREZZO DIP.TO DIPENDENZE AZ-USL8SER.T. AREZZO DIP.TO DIPENDENZE AZ-USL8

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L’ottica di salute pubblica analizza l’impatto del gioco d’azzardo sulla qualità della vita dei singoli individui, delle famiglie e della comunità intera (e non solo quella prossima

al giocatore patologico); studia le condizioni affinchè si possano aprire canali di comunicazione costante tra i

ricercatori, i clinici, i politici, le comunità locali, i gestori e le persone interessate al gioco sui vari aspetti del gambling e sulla sua complessità; identifica le strategie di intervento più

efficaci a più livelli (dalla prevenzione primaria al trattamento fino a interventi di riduzione del danno) (Korn e

Shaffer, 1999; Korn et al., 2003).

GIOCO D’AZZARDO: UN PROBLEMA DI SALUTE PUBBLICA

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•LA CLINICALA CLINICA

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IL PERCORSO DI PRESA IN CARICO IL PERCORSO DI PRESA IN CARICO DEL GIOCATORE E DELLA SUA DEL GIOCATORE E DELLA SUA

FAMIGLIAFAMIGLIA

INVIO INVIO PRIMO CONTATTO PRIMO CONTATTO

1° COLLOQUIO1° COLLOQUIO

INCONTRI DI PSICOEDUCAZIONE INCONTRI DI PSICOEDUCAZIONE INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE DI GRUPPODI GRUPPO VALUTAZIONE PSICOLOGICA, SOCIALE E MEDICA DEL GIOCATORE EVALUTAZIONE PSICOLOGICA, SOCIALE E MEDICA DEL GIOCATORE E

VALUTAZIONE FUNZIONAMENTO FAMILIAREVALUTAZIONE FUNZIONAMENTO FAMILIARE

RIUNIONE D’EQUIPE

SCELTA DEL TRATTAMENTO PIU’ UTILE E PRATICABILE PER IL GIOCATORE E LA SCELTA DEL TRATTAMENTO PIU’ UTILE E PRATICABILE PER IL GIOCATORE E LA SUA FAMIGLIASUA FAMIGLIA

psicoterpia tutoraggio consulenza trattamento …… …… di gruppo economico legale farmacologicoFollow-up: a 6 e 12 mesi dalla chiusura del trattamento

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PRIMO PRIMO CONTATTOCONTATTO

Obiettivi:Obiettivi: 1.1. Raccogliere informazioniRaccogliere informazioni 2.2. Fornire informazioniFornire informazioni 3.3. Concordare un primo colloquioConcordare un primo colloquio possibilmente con il giocatore e possibilmente con il giocatore e

la famigliala famiglia

Modalità:Modalità: telefonica / di persona /via mail

Operatore:Operatore: operatori del Gruppo G.A.N.D.operatori del Gruppo G.A.N.D.

Chi chiede aiuto?Chi chiede aiuto?

CONIUGE 39,6%

GIOCATORE 24,5%

GENITORI 13,2%

FRATELLI 9,4%

FIGLI 11,3%

AMICI 2,0%

Strumenti:Strumenti: registro contattiregistro contatti

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PRIMO CONTATTO: PRIMO CONTATTO: PROBLEMA PER CUI SI CHIEDE AIUTO PROBLEMA PER CUI SI CHIEDE AIUTO

(TOT. N. (TOT. N. 110110 CONTATTI anni 2002-2008 CONTATTI anni 2002-2008 dati dati al 31/8/08al 31/8/08))

102

6

1

1

0 20 40 60 80 100 120

numero utenti

gioco d'azzardo

shopping compulsivo

dipendenza da internet

dipendenza da videogiochi

tip

o d

i dip

en

de

nza

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PRIMO PRIMO COLLOQUIOCOLLOQUIO• Operatore: Operatore: psicologo psicologo oo ass. sociale ass. sociale o o educatore prof.le /educatore prof.le /

• Obiettivi: Obiettivi: 1.1. Raccolta anamnesticaRaccolta anamnestica

2.2. Analisi della domandaAnalisi della domanda: chi è presente e chi è effettivamente il richiedente; motivo della consultazione; perché proprio ora al Servizio; notizie sull’eventuale invio

3. Inizio raccolta storia del giocostoria del gioco (sociale - problematico)

4. Indagare disponibilità al coinvolgimento della famigliacoinvolgimento della famiglia (se non presente) o modalità di coinvolgimento se presente

5. Valutare e concordare le modalità di coinvolgimento del giocatorecoinvolgimento del giocatore se non è presente

6. Proporre gli incontri di psicoeducazionepsicoeducazione (se il soggetto non è motivato) oppure iniziare il percorso di valutazionepercorso di valutazione psicologica, sociale e medica.

Chi si presenta?Chi si presenta?

Famiglia e giocatore 56%

Giocatore 24%

Familiari 20%

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• Operatore: Operatore: Educatore Prof.leEducatore Prof.le

• Che cos’è:Che cos’è: una tecnica del campo dell’ educazione degli adultieducazione degli adulti Percorso per il giocatore e il familiare• A chi è rivolto:A chi è rivolto: Utenti non sufficientemente motivati al

trattamento • Tempi:Tempi: N. 3 incontri di 1 h ciascuno• Obiettivi: Obiettivi: 1)Aprire uno spazio di riflessione su di sè e di

informazione sulla specificità della malattia “dipendenza da gioco”

2) nei casi più favorevoli, motiva l’utente al trattamento

• Strumenti: Strumenti: libretto per il giocatore e i familiari con informazioni e “prescrizioni” (rielaborazione del manuale di psicoeducazione di Tazio Carlevaro)

LA PSICOEDUCAZIONELA PSICOEDUCAZIONE

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GLI INCONTRI DI GLI INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE DI GRUPPOSENSIBILIZZAZIONE DI GRUPPO

Modulo ripetuto 4 volte all’anno:Modulo ripetuto 4 volte all’anno:I INCONTRO:I INCONTRO:InformazioneInformazione (30’):(30’): Psicologia del giocatore d’azzardoPsicologia del giocatore d’azzardo Lavoro di gruppo con coordinatore (1 ora)Lavoro di gruppo con coordinatore (1 ora)II INCONTRO:II INCONTRO:Informazione (30’):Informazione (30’): Famiglia e tutoraggio economico. Farmaci.Famiglia e tutoraggio economico. Farmaci.Lavoro di gruppo con coordinatore (1 ora)Lavoro di gruppo con coordinatore (1 ora) 

• Operatori:Operatori: Infermiere Prof.leInfermiere Prof.le (coordinatore gruppo) +

Psicologo, Assistente Sociale e MedicoPsicologo, Assistente Sociale e Medico (docenti)• A chi sono rivolti:A chi sono rivolti: nuovi utenti e loro familiari (aperto anche alle famiglie in trattamento)

• Obiettivi:Obiettivi:

1.1. Condivisione di informazioniCondivisione di informazioni sul gioco d’azzardo (dipendenza,“trappole” psicologiche, distorsioni cognitive, gestione del denaro, ecc.)

2.2. Aggancio relazionaleAggancio relazionale e confronto con altre famiglie (uscita dall’isolamento)

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LA VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE

PSICOLOGICAPSICOLOGICAValutazione del giocatore + valutazione funzionamento familiareValutazione del giocatore + valutazione funzionamento familiare • 1-3 colloqui • somministrazione di test: MMPI-2 per il profilo di personalità; criteri

DSM-IV e SOGS per la diagnosi di gioco d’azzardo; test comorbilità (+test sensation seeking)

• intervista diagnostica sul gioco patologico di R. Ladouceur

SOCIALESOCIALEL’A.S. indaga le aree economiche, sociali, familiari e lavorative.L’A.S. indaga le aree economiche, sociali, familiari e lavorative.

MEDICAMEDICAIl medico valuta la situazione fisica generale, l’eventuale uso di Il medico valuta la situazione fisica generale, l’eventuale uso di alcol o droghe, la necessità di un trattamento farmacologicoalcol o droghe, la necessità di un trattamento farmacologico

TRATTAMENTO

FARMACOLOGICO SI 35 %

NO 65 %

Punteggi al SOGS:Punteggi al SOGS:

85% diagnosi di 85% diagnosi di gioco patologicogioco patologico

15% diagnosi di 15% diagnosi di gioco problematicogioco problematicoTutti i soggetti in

carico per gambling hanno diagnosi

primaria di gioco d’azzardo

9,3% Comorbilità alcol e droghe

81% Comorbilità fumo

Il 53% del campione ha

debiti importanti per cui è

necessario attivare un piano di risanamento

Problemi FdO:

26,1% gioco

9,3 % alcol

2,0 % acol e sostanze

7,4 % dist. umore

55,2% no problemi

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I TRATTAMENTI: I TRATTAMENTI: multiprofessionali e multiprofessionali e

integratiintegrati• Visite mediche, terapie farmacologiche e consulenze specialisticheVisite mediche, terapie farmacologiche e consulenze specialistiche (per es. per uso di alcolici)

• Interventi di “tutoraggio economico”Interventi di “tutoraggio economico” per il piano di risanamento dei debiti

• Interventi socialiInterventi sociali per affrontare le questioni legali e socio-economiche (consulenze del Difensore Civico, della fondazione antiusura, ecc.)

• Attivazione di una rete di sostegno sociale istituzionale e del volontariato rete di sostegno sociale istituzionale e del volontariato (Caritas, Servizio Sociale Comunale, ecc.)(Caritas, Servizio Sociale Comunale, ecc.)

• Interventi psicoterapeuticiInterventi psicoterapeutici (simultaneità o consequenzialità dei setting):1. individuali 2. di coppia e familiari 3. di gruppo: due gruppi psicoterapici multifamiliari con frequenza

quindicinale (sabato mattina e giovedì pomeriggio) condotti dalla psicologa

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•LA RETE LA RETE

TERRITORIALETERRITORIALE

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Ass.Politiche Sociali eGiovaniliProvincia

IL GDL IL GDL INTERISTITUZIONALE INTERISTITUZIONALE

G.A.N.D.G.A.N.D.DipartimentoDipendenze

Asl 8

Guardia di Finanza

Confcommercio

Servizi Sociali Comune

Misericordia Fondazione Antiusura

Confesercenti

Caritas Diocesana

Difensore Civico

Comune

RETE RETE TERRITORIALETERRITORIALE

Quale ottica sul gioco d’azzardo ?

Quale ottica di prevenzione?

Prefettura

AssociazioneMirimettoingioco

Circoscrizioni Comunali

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•LA RICERCALA RICERCA

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PROGETTIPROGETTI• “Mappatura dei giochi leciti e profilo del giocatore nel Comune di Arezzo”Settembre 2005-Settembre 2006Collaborazione con Cedostar SerT Arezzo e Commercianti di

Arezzo (Confcommercio e Confesercenti)

• “Ricerca sulla comorbilità tra gioco d’azzardo e dipendenze da sostanze (sostanze stupefacenti, alcol, farmaci, tabacco) tra gli utenti del SerT di Arezzo”

Luglio 2007-Giugno 2008Collaborazione con ARS Toscana

• “Indagine conoscitiva sui comportamenti di gioco tra i visitatori delle Giornate della Salute del 6 e 7 giugno 2008”

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•LA PREVENZIONELA PREVENZIONE

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L’èquipe interistituzionale di prevenzioneL’èquipe interistituzionale di prevenzione

La gestione della salute di comunità per il gioco d’azzardo non può essere un atto individuale ma

deve essere affrontato attraverso la partecipazione attiva della rete territoriale e della

popolazioneE’ qui che c’è un passaggio complesso: passare da una logica di lavoro individuale a quello con più operatori che appartengono a servizi e istituzioni differenti significa diventare una

èquipe interistituzionale

Nessun operatore socio-Nessun operatore socio-sanitario da solo ha la sanitario da solo ha la possibilità di esercitare possibilità di esercitare

un’azione di trasformazione un’azione di trasformazione della comunitàdella comunità

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Progetto di formazione “Rete territoriale e prevenzione del gioco d’azzardo”

Tempi: gennaio/febbraio 2008

Modalità: N. 4 incontri di formazione teorico/operativa sulla prevenzione del gioco d’azzardo

Rivolto ai membri del GdL G.A.N.D.

Obiettivo: 1) costruire un’èquipe di prevenzione per il gioco d’azzardo2) elaborare un progetto di prevenzione condiviso sul gioco d’azzardo da attuarsi nell’anno 2008

Formatore esterno: dr. Raffaele Fischetti

Finanziamento: Regione Toscana

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PREVENZIONE DEL GIOCO D’AZZARDO PREVENZIONE DEL GIOCO D’AZZARDO E PROMOZIONE DEL BENESSEREE PROMOZIONE DEL BENESSERE

DOVE ?DOVE ?

GLI AMBITI DELLA SCOMMESSA DOVREBBERO DIVENTARE LUOGHI DI PREVENZIONE

LA SCUOLA:

INTERVENTI DI PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA

LA COMUNITA’ LOCALE:

• SENSIBILIZZARE LE “FIGURE CHIAVE”

• COSTRUIRE SPAZI DI CONFRONTO/RIFLESSIONE

Testo rivisitato di G. Lavanco 2007

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PREVENZIONE PRIMARIA ASPECIFICAPREVENZIONE PRIMARIA ASPECIFICA

LA SCUOLALA SCUOLA

• PROGETTO “Il gioco tra crescita e dipendenza” PER LE SCUOLE ELEMENTARI (terze classi) a.s. 2008/2009

• PERCORSO PARALLELO ADULTI (GENITORI E INSEGNANTI) E BAMBINI:

1. ADULTI: 6 INCONTRI DI FORMAZIONE SULLA RELAZIONE ADULTI/BAMBINI E SUL GIOCO COME ELEMENTO DELLA CRESCITA

2. BAMBINI: PERCORSO TEATRALE

Patrocinio: Circoscrizione Comunale, Assessorato Cultura

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PREVENZIONE SECONDARIA SPECIFICAPREVENZIONE SECONDARIA SPECIFICA

I LUOGHI DELLA SCOMMESSAI LUOGHI DELLA SCOMMESSA

• PROGETTO “E’ ANCORA UN GIOCO?”

• Obiettivo: intercettare i giocatori nell’area “grigia”

• Patrocinio: Caritas Diocesana• Collaborazione con Categorie Economiche

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se ti è capitato digiocare più del previsto..... se il gioco ti sta creando problemifamiliari, economici e sociali...

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• Incontri di sensibilizzazione aperti alla popolazione presso le sedi delle Circoscrizioni Comunali

• Sensibilizzazione dei MMG

SENSIBILIZZAZIONESENSIBILIZZAZIONE

LA COMUNITA’ LOCALELA COMUNITA’ LOCALE

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•LA CASISTICALA CASISTICA

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LA CASISTICA: dati sui N. 5LA CASISTICA: dati sui N. 577 soggetti presi in caricosoggetti presi in carico

Presa in carico per g.a.n.d. e identità di genere

44; 77%

13; 23%

maschi

femmine

Delle 13 donne Delle 13 donne prese in carico, prese in carico, 5 hanno 5 hanno diagnosi di diagnosi di shopping shopping compulsivocompulsivo

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LA CASISTICA: tipo di gioco LA CASISTICA: tipo di gioco prevalente per gli utenti prevalente per gli utenti presi in carico per gioco presi in carico per gioco d’azzardo compulsivo (N. d’azzardo compulsivo (N.

51)51)

Profilo medio Profilo medio del giocatore:del giocatore:

• maschiomaschio

•coniugatoconiugato

•scuola media scuola media inferioreinferiore

•operaiooperaio

•fumatorefumatore

•età media età media accesso al accesso al sert 42,3 annisert 42,3 anni

•ha iniziato un ha iniziato un legame legame problematico problematico con il gioco con il gioco circa 6-7 anni circa 6-7 anni prima prima

gratta-e-vinci4%

slotmachine68%

lotto12%

cavalli12%

bingo2%

carte2%

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Tendenze dell’utenza nell’ultimo anno:

• Giovani adulti (< 30 anni)

• Donne giocatrici di slotmachine

• Dipendenza da gratta-e-vinci

• Storia di dipendenza di trading on line precedente il gioco problemtico

• Gioco on-line

• Invio di giocatori da parte dell’UEPE

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IL TRATTAMENTO DEL IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO NEL GIOCO D’AZZARDO NEL

SERVIZIO PUBBLICO: SERVIZIO PUBBLICO: ALCUNE RIFLESSIONIALCUNE RIFLESSIONIIl processo di presa in carico dei giocatori e delle loro famiglie afferenti al Ser.T.

coinvolge:

• l’organizzazione del Servizio l’organizzazione del Servizio con risposte differenziate negli spazi e nei tempi di accesso rispetto all’utenza tradizionale

• la clinicala clinica con risposte “integrate” e flessibili in una sperimentazione di interventi e di contesti terapeutici che vedono, a livelli differenti, il coinvolgimento della

famiglia del giocatore• la rete territoriale la rete territoriale concon risposte “integrate” che vedano una maggior centralità del

concetto di “rete di intervento” in un’ottica di salute pubblica• la prevenzione e la ricercala prevenzione e la ricerca con azioni di prevenzione che risultino da una maggior

conoscenza e comprensione del fenomeno “nuove dipendenze” • la formazionela formazione con la riqualificazione degli operatori del Servizio Pubblico e del

territorio

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GRAZIEGRAZIE

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