1

Click here to load reader

Edizione provincia

  • Upload
    lanfree

  • View
    165

  • Download
    2

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Edizione provincia

Aprile 2012 10CRONACHECLa discarica di Cà Filissine all’attenzione del Consiglioregionale, durante la discussione della legge finanziaria2012. L’occasione è stata offerta da un emendamento pre-sentato dal consigliere del Pdl, Giancarlo Conta, con larichiesta di un contributo straordinario di 30 milioni di euroal comune di Pescantina per la messa in sicurezza delladiscarica di Cà Filissine. Spiega il consigliere regionale: «Ilmio emendamento nasce dal voto con il quale il Consiglioregionale, in data 4 febbraio 2012, ha approvato una mozio-ne contraria al progetto di bonifica e messa in sicurezza per-manente della discarica controllata di Cà Filissine e del-l’adiacente fondo denominato vigneto Ferrari. Poiché ilproblema ora è quello di trovare le risorse per la bonificadel sito, in linea con quanto espresso nella mozione sopracitata, ho proposto di concedere al Comune di Pescantinaun contributo straordinario di trenta milioni di euro per lamessa in sicurezza della discarica di Cà Filissine. La cifrache ho proposto non è arbitraria, ma risulta da un calcolodei costi relativi alle varie fasi delle operazioni di bonifica,messa in sicurezza e ripristino ambientale del sito di Ca’Filissine. E’ ovvio che il mio emendamento serviva soprat-tutto a sensibilizzare le Giunta su questo problema priorita-rio che è la messa in sicurezza della discarica». ProsegueConta: «C’è stata una risposta dell’assessore al bilancio,Roberto Ciambetti (Lega nord) il quale ha riferito che, pur-

troppo, non ci sono risorse a disposizione, dato che la cifraè considerevole. Comunque ha assicurato che si farà caricodi portare all’attenzione della Giunta il problema delladiscarica di Cà Filissine». L’emendamento è stato comun-que messo ai voti per l’intervento di un altro consigliereveronese. «Dopo la risposta dell’assessore con la sua dispo-nibilità a occuparsi del problema –precisa Conta -, ho ritira-to l’emendamento pensando che la maggioranza nonl’avrebbe votato dato che mancavano le risorse. Però, in viastrumentale, il consigliere Stefano Valdegamberi (Udc) l’hafatto suo e così l’emendamento è stato messo ai voti. Io hovotato, comunque a favore, ma, come presupponevo, lamisura richiesta è stata respinta. Personalmente sono soddi-sfatto perché ho riaperto la discussione in aula sulla disca-rica ed ho attirato l’impegno e la disponibilità della Giun-ta». Su Cà Filissine e sulla possibile soluzione di questoproblema al centro dell’attenzione di forze politiche e citta-dini, il consigliere Conta conclude: «Probabilmente, a que-sto punto se vogliamo cercare di trovare una soluzione cheporti al risultato per Cà Filissine, credo che bisogneràriprendere in mano il progetto presentato dal Comune, rive-dendolo nelle sue parti di ampliamento, considerate troppoinvasive del territorio, essendo questa l’unica soluzione checi permetterebbe di trovare quelle risorse necessarie permettere in sicurezza la discarica. In secondo luogo si deve

mettere un coperchio definitivo alla discarica e fare quelleoperazioni che ne prevedono la chiusura. Infine occorreriqualificare il sito dal punto di vista ambientale. A livellopersonale ritengo che, comunque l’unica soluzione di buonsenso, e realizzabile, è quella di rivedere il progetto inmaniera che si ottengano quelle risorse che rispondano aitre problemi accennati». Lino Cattabianchi

CA’ FILISSINE. Il Consigliere regionale Giancarlo Conta interviene

«Un coperchio definitivoper questa discarica»

ronache

IL SINDACO ALESSANDRO REGGIANI«Esprimo soddisfazione per l’intervento del consigliere regionale Gian-carlo Conta su una materia così attuale per il nostro Comune. Ribadiscola volontà del’Amministrazione comunale a rivedere completamente ilprogetto nel momento in cui ci siano garanzie certe, sotto l’aspetto eco-nomico, per la bonifica della discarica. Questo a testimonianza che nonc’è la volontà a priori ad intervenire sul vigneto Ferrari: siamo possibi-listi, nei termini ricordati, circa una revisione del progetto per la messain sicurezza della discarica. Ritorno a sollecitare, comunque, l’urgenzadell’intervento sul percolato per il quale, dopo la conferenza di servizicon la Provincia, si sta mettendo a punto lo svincolo delle somme neces-sarie per riprendere l’attività di asportazione».

Si chiama sala operatoria “ibrida”ed è la sala che consente ai chi-rurghi vascolari di eseguire sullostesso paziente nella medesimaseduta interventi chirurgici vasco-lari sia di tipo “convenzionale”che endovascolari. Alla Casa dicura Pederzoli viene utilizzata dal-l’équipe diretta dal dottor Mar-cello Lino. «La sala è dotata di unsofisticato apparecchio angiografi-co che possiamo utilizzare sia afini diagnostici che per trattare, adesempio, le patologie steno-occlusive delle arterie degli artiinferiori tipiche dei pazienti dia-betici - spiega il responsabile del-l’équipe di Chirurgia vascolare -.La sala e la sua dotazione tecno-logica ci permette di intervenirenel corso della stessa seduta conun atto chirurgico tradizionale,ovvero “a cielo aperto”, neldistretto che richiede questo tipodi tecnica e riservare l’approccioendovascolare ad altri distretticome, appunto, quelli più periferi-ci degli arti inferiori o del piede.Un doppio approccio, insomma,che a volte si rende necessarioanche per i pazienti colpiti da

aneurisma dell’aorta addominale:la sala “ibrida” garantisce in questicasi un ambiente di assoluta sicu-rezza sia per il paziente che perl’operatore». E proprio in relazio-ne all’aneurisma dell’aorta addo-minale il dottor Lino ricorda lacampagna di screening promossae messa in atto dall’équipe, in par-ticolare dal dottor Bruno Miglia-ra, in collaborazione con le ammi-nistrazioni dei Comuni vicini allaCasa di Cura Pederzoli. «Stiamolavorando già da qualche mese eci ha consentito di individuareaneurismi candidati a semplicicontrolli periodici ma anche alcu-ni che hanno richiesto l’interven-to chirurgico: poterlo fare in con-dizione di prevenzione è impor-tantissimo perché nelle situazionidi urgenza il rischio per il pazien-te è molto elevato». Un altroambito particolarmente impegna-tivo per i chirurghi vascolari dellastruttura ospedaliera di Peschieradel Garda è quello del Piede dia-betico diretto dal dottor CristianNicoletti. «Il dato più significativoè la multidisciplinarietà dell’équi-pe che segue le persone colpite

da queste patologie - sottolineaLino -. Di fatto quello su cui pos-sono contare è un ambulatoriointegrato, dove i pazienti sonoseguiti in prima istanza per lelesioni ulcerose agli arti inferioripotendo contare su un gruppo diinfermieri e medici specialisti didifferenti discipline - diabetologo,chirurgo vascolare, ortopedico,podologo - in grado di dare larisposta migliore a tutte le pro-blematiche concernenti la patolo-

gia del Piede diabetico. In questosenso la Casa di Cura Pederzoli -conclude il medico - è uno deipochi Centri in Italia riconosciutidi III° livello, ovvero dove questimalati vengono seguiti sotto ogniaspetto, dalla diagnosi alla tera-pia».

Peschiera del Garda (Vr)Centralino 045 644 91 11

www.cdcpederzoli.it

pubbliredazionale

Interventi d’avanguardia con la sala operatoria ibridaCLINICA PEDERZOLI