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Osservatorio Europalab presenta Seminari Verso Europa 2020 Napoli, ottobre - dicembre 2012 www.europalab.net
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LE RELAZIONI POLITICHE E DIPLOMATICHE TRA I PAESI DELL’AFRICA DEL NORD E LE GRANDI POTENZE MONDIALI
DOTT. FILIPPO BATTILORO www.europalab.net
La Primavera Araba: un evento che ha causato la trasformazione e il rovesciamento di vecchi regimi autoritari e la nascita di nuovi apparati di governo “democratici”.
Inizio: 17 dicembre 2010 nella regione di Sidi Bouzid, centro amministrativo regionale e importante luogo di commercio agricolo della Tunisia, in seguito al suicidio di Mohamed Bouazizi, giovane venditore ambulante di frutta e legumi.
Cause fondamentali della Primavera Araba: analogie e differenze
1) Alto tasso di corruzione; 2) Alto tasso di disoccupazione giovanile; 3) Alto tasso d’inflazione; 4) Rapporto centro-periferia.
Corruzione (causa comune)
•«KLEPTOCRATIE», dal greco kleptos-(furto) e -kratos (potere), significa: «governo dei ladri».
Questo termine è utilizzato soprattutto nella lingua francese per definire sistemi politici come quello tunisino e libico pre-Primavera Araba, governati da una o più persone che praticano la <<corruzione su larga scala>> e il riciclaggio di denaro in modo da dissimulare l’origine delle loro ricchezze.
Disoccupazione (causa comune)
•Un’altra causa comune degli eventi rivoluzionari in tutti i paesi dell’Africa del Nord è l’alto tasso di disoccupazione giovanile.
Ad esempio in Tunisia raggiungeva il 21,1% dei giovani mentre il tasso medio di disoccupazione era del 13,3%.
Inflazione (causa comune)
L’alto tasso di inflazione in tutti i Paesi dell’Africa del Nord ha creato malcontenti soprattutto nelle periferie urbane e ha riguardato soprattutto i prezzi delle materie prime.
Rapporto centro-periferia (causa comune ma con differenze)
• Egitto e Tunisia: stesso tipo di rapporto tra centro e periferia. Esempio:Egitto. 1)Popolazioni urbane: le grandi città come Il Cairo e Alessandria hanno
centrato i loro slogan sul cambiamento istituzionale e sull’affermazione della democrazia;
2)Periferie: evidenziavano, come in Tunisia, l’importanza di problemi quali l’alto tasso di disoccupazione, un sistema educativo chiuso, inflazione e la critica nei confronti degli USA e Israele.
3)Aree desertiche: le popolazioni di queste aree ponevano l’accento sul disprezzo da parte delle élites al potere nei confronti delle comunità meridionali.
Rapporto centro-periferia (Libia) -In Libia il rapporto centro-periferia si esplica a parti rovesciate. -Kleptocrazia e Beduinocrazia. • BEDUINOCRAZIA: questo termine deriva dall’unione di “Beduini”, ovvero i
nomadi di cultura araba che vivono nella regione desertica mediorientale, e “-kratos”, parola derivante dal greco il cui significato è “potere”.
Per comprendere il significato di tale parola occorre risalire alla presa del potere il 1 settembre 1969 da parte degli “ufficiali liberi” in Libia, quando questo Paese, ricco di petrolio e di gas, contava due milioni e mezzo di abitanti, che formavano una società tribale composta per il 75% dai Beduini.
Tale sistema è caratterizzato dall’assenza dello Stato, di un Presidente che viene rimpiazzato da una Guida, e di partiti che sono sostituiti da comitati popolari che dirigono l’amministrazione, e dall’altro lato, dalla costituzione di comitati rivoluzionari e di comitati di controllo con il compito di regolare le differenze tra comitati popolari e comitati rivoluzionari.
Secondo il ricercatore tunisino Taoufik Monastiri, il colonnello Gheddafi sarebbe stato influenzato per l’instaurazione di una “beduinocrazia” in Libia dal filosofo francese Jean Jacques Rousseau.
La reazione delle Grandi Potenze Mondiali alla crisi
• Reazione ambigua dei governi europei (in primis di quello italiano);
• Ruolo determinante della Francia; • Il ruolo “secondario” degli USA di Obama.
Fonte: wikipedia
Transmed/gasdotto Enrico Mattei