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■ Marco Sansiviero C on l’approssimarsi delle imminenti elezioni amministrati- ve i cittadini di Centola saranno chiamati ancora una volta ad esprimere il proprio consenso per dare vita alla compagine che governerà il nostro Comune nel prossimo quinquennio. Il Movimento “Il Paese che Vorrei”, in vista di questo impor- tante appuntamento, vuole mettere a disposizione della colletti- vità le proprie risorse, le proprie energie e le proprie idee per la costruzione di un percorso politico-amministrativo nuovo, con- creto e fattivo, che speriamo riesca a ridare fiducia e speranza ai cittadini del Comune di Centola. Siamo convinti che una nuova proposta amministrativa per il nostro comune potrà essere seria solo se sarà capace di mettere al centro della discussione, del confronto e dell’azione politica tutte le problematiche legate al turismo, in quanto è dal turismo che dipendono le sorti di tutti: siano essi imprenditori, lavora- tori dipendenti, artigiani, professionisti, commercianti, giovani, pensionati, cittadini comuni. Si renderà necessario, anzi indi- spensabile, che la futura amministrazione lavori insieme ai cittadini, fianco a fianco con gli imprenditori e di concerto con le associazioni per dare vita ad una nuova stagione di parteci- pazione e condivisione d’intenti. Questo è l‟unico modo per superare le gravi difficoltà del momento e le sfide che saremo chiamati ad affrontare se vo- gliamo che Palinuro ritorni a giocare un ruolo di traino e di primo piano nello scenario turistico cilentano, riappropriandosi di quella leadership e di quella fama di “Perla del Cilento” che un tempo gli apparteneva. Tutto ciò si può raggiungere solo attraverso la partecipazione attiva delle associazioni di categoria, e grazie alla creatività delle singole frazioni. Scelte e decisioni, dunque, non dovranno essere più privilegio assoluto ed esclusivo della politica alla quale spetterà invece il compito di tracciare le linee guida per lo sviluppo e di coordinare le azioni d’intervento. La nostra proposta, che in grandi linee viene qui presentata, ha quindi l’obiettivo di promuovere l’affermazione di un siste- ma turistico integrato e moderno, con elevati e diffusi standard di qualità, che sia capace di esaltare l’estrema diversificazione dell’offerta che il nostro territorio propone, dalla costa all’in- terno. Il ciclo turistico cominciato negli anni „60 produce oggi risul- tati assai deludenti perché non è mai stato accompagnato nel tempo da un’adeguata valorizzazione dei luoghi, dalla promo- zione e commercializzazione dei territori e da un costante e progressivo percorso di formazione volto alla qualificazione delle figure professionali (e quindi alla qualità dei servizi e dell’accoglienza). Ciò che è puntualmente mancato nelle passate amministrazioni è stato il senso della partecipazione che, unitamente all’egocentri- smo di taluni nostri politici, ha avuto la conseguenza di un insuffi- ciente coinvolgimento del tessuto produttivo, del mondo delle Associazioni e della cittadinanza intera. Ciò che invece è mancato nel corso di quest‟ultima amministra- zione è stata l’azione di governo da parte di un’amministrazione che in quanto a coinvolgimento del tessuto imprenditoriale vanta un record assoluto in termini di presenza tra le proprie fila di ope- ratori turistici. E‟ corretto dunque immaginare per il futuro che l‟azione pubbli- ca riprenda a svolgere, di concerto con tutti gli attori coinvolti, l’indispensabile compito di fare da volano per una filiera turistica che pensi i propri investimenti intorno ad un disegno generale di sviluppo CONDIVISO con tutte le forze in campo: imprenditori, lavoratori, forze sociali, associazioni e cittadini. E’ proprio per queste ragioni che, il punto di partenza della nostra azione (se i cittadini daranno forza alle nostre proposte at- traverso il loro consenso elettorale), sarà innanzitutto la costituzio- ne di un GRUPPO TURISMO, costituito dalle rappresentanze del mondo dell’associazionismo (operatori turistici, commercian- ti, operatori portuali e della pesca, operatori culturali, pro-loco, etc.). Il gruppo così costituito avrà la responsabilità di concorrere, di concerto con l’Amministrazione Comunale nelle figure del Sin- daco, e degli Assessori competenti, al disegno generale di svilup- po ed alla definizione delle scelte di indirizzo strategico che ri- guardano la gestione, la fruizione, la qualità e la promozione dell’intera offerta turistica del Comune di Centola. In una logica partecipativa ed in una visione d‟insieme è assolu- tamente indispensabile superare il modello chiuso, frammentario e poco soddisfacente di intervento scoordinato e non programmato sino ad oggi portato avanti dalle varie amministrazioni. (Segue a pagina 5) IL TURISMO AL CENTRO DELL’AZIONE POLITICA Una nuova stagione di partecipazione e condivisione d’intenti affinché Palinuro ritorni ad essere nuovamente “La Perla del Cilento” Per entrare in contatto con il movimento Facebook: http://www.facebook.com/movimentoilpaesechevorrei Recapiti telefonici: 3476564709 - 3471846054 Centola, 29 gennaio 2012

Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

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Il Paese che Vorrei - Movimento Politico.Per la rinascita e lo sviluppo del Comune di Centola.1) Il turismo al centro dell'azione politica, di Marco Sansiviero.2) 2 milioni per lo sviluppo della costa, di Raffaele Greco.3) Dopo i disastri causati aspirano ad una nuova rielezione, di Antonio Fedullo.4) Il paese possibile, una fiaba reale, di Aniello D'Angelo.

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Page 1: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

■ Marco Sansiviero

C on l’approssimarsi delle imminenti elezioni amministrati-

ve i cittadini di Centola saranno chiamati ancora una volta

ad esprimere il proprio consenso per dare vita alla compagine

che governerà il nostro Comune nel prossimo quinquennio.

Il Movimento “Il Paese che Vorrei”, in vista di questo impor-

tante appuntamento, vuole mettere a disposizione della colletti-

vità le proprie risorse, le proprie energie e le proprie idee per la

costruzione di un percorso politico-amministrativo nuovo, con-

creto e fattivo, che speriamo riesca a ridare fiducia e speranza

ai cittadini del Comune di Centola.

Siamo convinti che una nuova proposta amministrativa per il

nostro comune potrà essere seria solo se sarà capace di mettere

al centro della discussione, del confronto e dell’azione politica

tutte le problematiche legate al turismo, in quanto è dal turismo

che dipendono le sorti di tutti: siano essi imprenditori, lavora-

tori dipendenti, artigiani, professionisti, commercianti, giovani,

pensionati, cittadini comuni. Si renderà necessario, anzi indi-

spensabile, che la futura amministrazione lavori insieme ai

cittadini, fianco a fianco con gli imprenditori e di concerto con

le associazioni per dare vita ad una nuova stagione di parteci-

pazione e condivisione d’intenti.

Questo è l‟unico modo per superare le gravi difficoltà del

momento e le sfide che saremo chiamati ad affrontare se vo-

gliamo che Palinuro ritorni a giocare un ruolo di traino e di

primo piano nello scenario turistico cilentano, riappropriandosi

di quella leadership e di quella fama di “Perla del Cilento” che

un tempo gli apparteneva.

Tutto ciò si può raggiungere solo attraverso la partecipazione

attiva delle associazioni di categoria, e grazie alla creatività

delle singole frazioni. Scelte e decisioni, dunque, non dovranno

essere più privilegio assoluto ed esclusivo della politica alla

quale spetterà invece il compito di tracciare le linee guida per

lo sviluppo e di coordinare le azioni d’intervento.

La nostra proposta, che in grandi linee viene qui presentata,

ha quindi l’obiettivo di promuovere l’affermazione di un siste-

ma turistico integrato e moderno, con elevati e diffusi standard

di qualità, che sia capace di esaltare l’estrema diversificazione

dell’offerta che il nostro territorio propone, dalla costa all’in-

terno.

Il ciclo turistico cominciato negli anni „60 produce oggi risul-

tati assai deludenti perché non è mai stato accompagnato nel

tempo da un’adeguata valorizzazione dei luoghi, dalla promo-

zione e commercializzazione dei territori e da un costante e

progressivo percorso di formazione volto alla qualificazione

delle figure professionali (e quindi alla qualità dei servizi e

dell’accoglienza). Ciò che è puntualmente mancato nelle passate amministrazioni è

stato il senso della partecipazione che, unitamente all’egocentri-

smo di taluni nostri politici, ha avuto la conseguenza di un insuffi-

ciente coinvolgimento del tessuto produttivo, del mondo delle

Associazioni e della cittadinanza intera.

Ciò che invece è mancato nel corso di quest‟ultima amministra-

zione è stata l’azione di governo da parte di un’amministrazione

che in quanto a coinvolgimento del tessuto imprenditoriale vanta

un record assoluto in termini di presenza tra le proprie fila di ope-

ratori turistici.

E‟ corretto dunque immaginare per il futuro che l‟azione pubbli-

ca riprenda a svolgere, di concerto con tutti gli attori coinvolti,

l’indispensabile compito di fare da volano per una filiera turistica

che pensi i propri investimenti intorno ad un disegno generale di

sviluppo CONDIVISO con tutte le forze in campo: imprenditori,

lavoratori, forze sociali, associazioni e cittadini.

E’ proprio per queste ragioni che, il punto di partenza della

nostra azione (se i cittadini daranno forza alle nostre proposte at-

traverso il loro consenso elettorale), sarà innanzitutto la costituzio-

ne di un GRUPPO TURISMO, costituito dalle rappresentanze

del mondo dell’associazionismo (operatori turistici, commercian-

ti, operatori portuali e della pesca, operatori culturali, pro-loco,

etc.). Il gruppo così costituito avrà la responsabilità di concorrere,

di concerto con l’Amministrazione Comunale nelle figure del Sin-

daco, e degli Assessori competenti, al disegno generale di svilup-

po ed alla definizione delle scelte di indirizzo strategico che ri-

guardano la gestione, la fruizione, la qualità e la promozione

dell’intera offerta turistica del Comune di Centola.

In una logica partecipativa ed in una visione d‟insieme è assolu-

tamente indispensabile superare il modello chiuso, frammentario e

poco soddisfacente di intervento scoordinato e non programmato

sino ad oggi portato avanti dalle varie amministrazioni.

(Segue a pagina 5)

IL TURISMO AL CENTRO DELL’AZIONE POLITICA

Una nuova stagione di partecipazione e condivisione d’intenti

affinché Palinuro ritorni ad essere nuovamente “La Perla del Cilento”

Per entrare in contatto con il movimento

Facebook:

http://www.facebook.com/movimentoilpaesechevorrei

Recapiti telefonici:

3476564709 - 3471846054

Centola, 29 gennaio 2012

Page 2: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

2 Il Paese che vorrei

2 milioni per lo sviluppo della costa il tempo dei veti e delle opportunità mancate è finito!

■ Raffaele Greco

I n ballo ci sono quasi 2 milioni di euro, e niente

scuse! Due milioni di euro per cominciare a cam-

biare il volto al Comune di Centola e della costa del

Cilento creando nuove fonti di reddito e posti di la-

voro. Da dove arrivano? Dall’Europa! Sgombriamo

così il campo dalle castronerie dei professorini e tut-

tologi che negli anni si sono ricoperti di vessilli ed

incarichi mentre le opportunità offerte dai fondi

strutturali europei se le sono fatte scivolare addosso

o le hanno perse senza risponderne, politicamente

s’intende, di fronte ai cittadini.

Anche questa volta, badate, le capacità dei nostri

fenomeni della politica locale sono messe alla pro-

va: i due milioni non ci cadranno addosso ma biso-

gna essere bravi ad andarseli a prendere.

POSTILLA: il tema dei fondi europei mai richie-

sti, per non parlare di quelli ottenuti, non spesi e

persi, dovrebbe indurre tutti, da solo, a farsi delle

domande sul perché questo comune non riesce a

ripartire.

Non c’è tempo da perdere: entro il 20 marzo

2012, questi soldi, o ce li prendiamo o li perdia-

mo.

I fondi in questione sono quelli del FEP 2007-

2013, il Fondo Europeo per la Pesca. La misura è la

4.1, destinata a finanziare Piani di Sviluppo Locale

in grado di mettere in moto le economie delle aree

costiere favorendo gli investimenti delle imprese

della pesca e del turismo in sinergia con gli enti lo-

cali.

Gli interventi programmabili sono numerosi, tra l’al-

tro, il finanziamento, ripeto, fino a due milioni di

euro, è a fondo perduto (insomma, i soldi ce li rega-

lano!). Quello che si può fare rende estremamente

appetibile il boccone: possono essere programmati,

infatti, la messa in rete dei nostri prodotti della pe-

sca e dell’agricoltura, la valorizzazione delle attività

extra-alberghiere, la costruzione di imbarcazioni per

l’attività di pesca-turismo e mezzi navali per visite

guidate, attività di promozione dell’offerta turistica,

ricreativa e culturale del territorio, l’attivazione di

corsi di formazione per i giovani nel settore della

pesca e del turismo, l’attivazione di scambi e coope-

razione tra gli operatori locali e forestieri della pesca

e del turismo.

Questi sono solo pochi esempi degli interventi che

il bando FEP consente di realizzare.

Insomma, il piatto è ricco sì, ma per abbuffarci

dobbiamo essere bravi!

Ed essere bravi significa, prima di tutto, uscire

dall’isolamento istituzionale che ci ha tenuti fuori

dalle scelte che contano negli ultimi anni e che ha,

almeno per il momento, compromesso lo sviluppo

locale.

Come intervenire? Già da due settimane in quel di

Agropoli e Castellabate gli amministratori di quei

territori si stanno attrezzando per dare vita ad una

bozza di accordo e sottoscrivere, come richiesto nel

bando FEP misura 4.1, l’accordo di partenariato per

creare il Gruppo di Azione Costiera (detto più sem-

plicemente GAC) che deve occuparsi della elabora-

zione e presentazione del Piano di Sviluppo Locale.

Dubito, e mi auguro con tutto il cuore qualcuno mi

smentisca, che qualcuno dei Nostri abbia già preso

parte ai lavori!

Il Gruppo di Azione Costiera è un passaggio ob-

bligato per avere il finanziamento: si tratta di una

aggregazione di enti locali, imprese della pesca e del

turismo nonché altri soggetti privati attivi sul territo-

rio nel settore ambientale, economico, culturale e

sociale, chiamati ad una cooperazione costruttiva

per elaborare il Piano di Sviluppo Locale.

Non c‟è tempo da perdere, il 20 marzo 2012 è vi-

cino, e questa è una delle ultime occasioni per offri-

re al territorio un barlume di speranza per il rilancio

economico e produttivo. Il mio è un appello accora-

to ad amministratori, imprenditori, operatori del tu-

rismo e della pesca a prendere parte ai lavori per

l’accordo di partenariato ed elaborazione del piano.

Il tempo delle scuse, del benaltrismo, dei veti, il

tempo dell’inettitudine, è finito. Le opportunità in

tutti questi anni ci sono passate davanti agli occhi e,

in troppi casi, un pò per l’incapacità, un pò per i veti

interessati di pochi podestà le abbiamo perse. Con

ricadute gravissime per tutta l’economia locale. Ora,

Page 3: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

3

■ Antonio Fedullo

D opo mesi di silenzio e di giochi sottobanco,

finalmente vengono allo scoperto gruppi e

gruppetti capitanati da faccendieri vari che in nome

di un famigerato rinnovamento, organizzano incontri

per riscuotere consensi e reclutare nuove leve da

inserire nelle liste da presentare nell’imminente

campagna elettorale. La scelta del candidato “tipo”

avviene secondo un criterio ormai ben collaudato:

famiglia e parentela numerosa, purché poi non

pensi con il proprio cervello. Il solito comitato d‟affari è già in piena attività:

amministratori ed ex amministratori, il medico, l’av-

vocato, il tecnico, il faccendiere, il professionista in

genere, il prestanome, lo speculatore edilizio. Una

sorta di P2 locale che fa e disfà liste, organizza

gruppi e gruppetti, determina maggioranze, per poi

rapportarsi con “ambienti” extra comunali, per in-

vestimenti speculativi, soprattutto nel settore edili-

zio, che vanno a incidere negativamente sull’intera

collettività.

Questa tornata elettorale è diversa dalla altre. Il

cittadino onesto pretende un reale cambiamento,

vuole un vero rinnovamento della politica. I gruppi

costituiti ad hoc hanno poca credibilità. Servono per

ingannare l’elettore e raccogliere qualche consen-

so, ma alla fine l’imbroglio viene scoperto. Infatti,

qualcuno di questi quando si costituì, inneggiava al

totale rinnovamento delle liste: “tutti nuovi, tutti

nuovi”, oggi (sostengono) “tutti nuovi, ma il candi-

dato Sindaco un politico d’esperienza che in caso di

vittoria sa dove mettere le mani”. Così sono inizia-

ti i primi scontri e le prime defezioni.

In tutto ciò gli ex DC del PD e gli ex DC dell‟UDC

sono i veri artefici di una regia occulta di gruppi e

gruppetti, per bloccare la nascita di una vera alterna-

tiva. Litigano litigano, ma alla fine troveranno l’in-

tesa per la scelta del loro candidato Sindaco. Nel

frattempo, però, inciuciano anche con esponenti del-

la fazione politica avversaria (si fa per dire), per

raggiungere un accordo elettorale così per poter

completare (in caso di vittoria) il processo di spar-

tizione del territorio, iniziato negli anni ‟70-‟80 e

continuato negli anni ’90 con l’approvazione di un

P.R.G. truccato che tutela solo interessi speculativi

privati, penalizzando, ancora una volta, i cittadini e

l’economia sana e produttiva.

Intanto il nostro comune continua ad arretrare. Il

declino del turismo e di Palinuro è ormai inarresta-

bile. C’è urgente bisogno di politiche adeguate che

invertano la rotta. Perciò non possiamo più riaffi-

darci ad una componente politica, irresponsabile e

affaristica, che per quindici anni ininterrotti ha am-

ministrato a proprio piacimento, causando gran par-

te dello sfascio del nostro comune. E neppure all’at-

tuale maggioranza amministrativa che tra vicissitu-

dini interne e defezioni varie è morta prima di na-

scere. Scontri violenti ed accuse reciproche su inte-

ressi privati da tutelare tra Sindaco e componenti di

maggioranza che sono sfociate nelle dimissioni di

alcuni, passati poi all’opposizione, e di altri invece,

defilati furbescamente, pensando cosi di essere im-

muni da responsabilità su quanto sia avvenuto in

questi ultimi anni. Un’amministrazione retta, molto

spesso, con il solo voto di un componente eletto tra

le file della minoranza.

In cinque anni se ne sono viste di tutti i colori. Im-

piegati comunali contro il Sindaco, senza esclusione

di colpi: esposti e denunce reciproche. Risale a po-

chi giorni fa l’ultimo round tra Sindaco e tecnico

comunale. Uno scontro senza precedenti, uno spetta-

colo indecente. Per cinque anni è stata paralisi totale

anche delle ordinarie attività amministrative. Una

simile amministrazione in simili condizioni che cosa

poteva realizzare? che cosa si poteva attuare in un

clima cosi avvelenato? non era meglio dare subito le

dimissioni?

Intanto è trascorso inutilmente altro tempo prezio-

so. La crisi avanza anno dopo anno. Il turismo, unica

fonte di sostentamento, è in forte recessione. La sta-

gione turistica è ridotta ai minimi storici, insuffi-

ciente per assicurare la sopravvivenza delle imprese

e soddisfare i primari bisogni dei nostri concittadini.

Pochi anni fa, un quotidiano pubblicò i dati di una

statistica, nella quale Centola risultava, assieme ad

altri comuni della Provincia di Salerno, con il

più basso reddito pro capite. Molte sono le

(Segue a pagina 5)

ALCUNI DI ESSI FURONO ELETTI CIRCA MEZZO SECOLO FA

DOPO I DISASTRI CAUSATI ASPIRANO AD UNA NUOVA RIELEZIONE

Il Paese che vorrei

Page 4: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

4 Il Paese che vorrei

IL PAESE POSSIBILE, UNA FIABA REALE…

■ Aniello D’Angelo

C on l’approssimarsi della nuova tornata eletto-

rale, che vedrà una nuova classe dirigente, per

il comune di Centola, per i prossimi cinque anni, c’è

un rischio di negatività che dovrebbe essere immu-

nizzata sul nascere: il rischio endemico dello scolla-

mento, da parte della maggioranza delle persone,

verso una politica attiva e partecipata, di una respon-

sabilità delegata ad altri, con le inevitabili lamentele

per ciò che non risponde alle aspettative.

La crescita di un territorio è, senza dubbio, l‟unio-

ne delle forze e delle competenze, a servizio del be-

ne comune, libera da campanilismi e personalismi,

con l’obiettivo unico della crescita e dello sviluppo,

in ogni ambito sociale.

Affinché questo possa realizzarsi, c‟è un punto di

partenza comune, a mio parere, rappresentato dal

concetto di legalità, prerogativa essenziale per uno

sviluppo oggettivo, senza tornaconti di parte.

Nei discorsi di circostanza elettorale si sente spes-

so ripetere questi concetti, mentre la storia registra

azioni contrarie e conseguenti arretratezze, che im-

prigionano un territorio in una fase di stallo econo-

mico e culturale.

Le amministrazioni che si sono avvicendate, in

questo ultimo trentennio, hanno visto l’impegno di

persone che si sono spese con ogni loro energia, per

un decollo dignitoso di questo territorio; a loro va un

merito ed un plauso, pur tra tante difficoltà derivanti

da una crescente crisi economica nazionale, che ve-

de i comuni sempre più soli, nell’affrontare le emer-

genze, con le proprie risorse economiche.

Nonostante ciò, non sempre lo sforzo è risultato

sufficiente, per aumentare il livello di crescita eco-

nomica e culturale di questo territorio, in modo pro-

porzionale alle sue potenzialità naturali.

Tanto, dovrebbe far emergere una coscienza col-

lettiva di uno sforzo maggiore e partecipato, che ab-

bia come scopo primario lo sviluppo e la rinascita di

un motore trainante come Palinuro, per le realtà ter-

ritoriali che gravitano intorno.

Perché ciò si realizzi, è necessario ripartire da un

concetto di legalità che accomuna l’intera comunità

sociale, che in tal modo mira a difendere la propria

terra da eventuali speculazioni o conquiste, da parte

di forze illegali.

Partecipazione e legalità potrebbero essere un otti-

mo timone (tanto per restare in tema), per un inizio

di ripresa e risalita, verso un benessere che si riflette

su molti e non su pochi.

La partecipazione, gratuita e disinteressata, potreb-

be essere l’espressione più completa di tutte le fasce

sociali, delle competenze e dei bisogni di ognuno,

per la realizzazione di una gestione comunitaria del

proprio territorio.

Una politica attiva, fatta di cittadini protagonisti, che

hanno a cuore la crescita del futuro, per le genera-

zioni a venire.

Una politica che sia espressione delle donne

(troppo assenti e schiacciate da una immagine di-

storta di maschilismo di potere), dei giovani, degli

operai, dei pescatori; prima che dei grandi imprendi-

tori economici.

Una politica che dia voce alle categorie più svan-

taggiate; che trovi la sua ricchezza nelle idee che

vivono sommerse e soffocate, delle intelligenze si-

lenziose e dell’arte soffocata.

Una politica che abbia il coraggio di guardare

avanti e non affossarsi solamente nella propria me-

moria storica, pur se preziosa.

Una politica che segua il passo delle grandi sfide

innovative di una globalizzazione inevitabile; che

trovi il coraggio di rimettersi in gioco, forse già in

ritardo, rispetto a realtà territoriali confinanti.

C‟è una sfida necessaria da mettere in atto, lontana

da ogni personalismo ed illegalità: è la sfida dell’u-

nione di tutte le forze e di tutte le competenze, per

una “cordata di salvataggio”, per evitare che la nave

affondi, inesorabilmente.

Page 5: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

5 Il Paese che vorrei

IL TURISMO AL CENTRO DELL’AZIONE POLITICA

E‟ per questa ragione che intendiamo collocare al centro

della nostra proposta turistica alcuni temi-chiave: il ruolo

dell’impresa, la qualità dell’accoglienza e dei servizi ad essa

collegati, la programmazione, la formazione e la messa in rete

delle informazioni, prevedendo, a questo fine, un complesso di

interventi mirati ad ottenere la nascita di un Sistema Turistico

Locale Coordinato in grado di formulare proposte autonome

ma al tempo stesso legate al territorio cui facciamo parte, con-

vinti del fatto che la moderna competizione turistica si fonda

sul concetto di “Destinazione” che, nel nostro caso, non può

prescindere dal territorio del Parco Nazionale del Cilento.

Premesso che le iniziative da noi individuate dovranno fare i

conti con una grave crisi economica, ma soprattutto con una

situazione di bilancio comunale vicina al dissesto finanziario,

riteniamo comunque che le fonti di finanziamento necessarie

per realizzare i singoli interventi siano varie in quanto diverse

sono le Istituzioni Pubbliche alle quali attingere (Regione,

Provincia, Camera di Commercio, Ente Parco, etc.).

Seppur diverse sono le fonti di finanziamento, non

per questo deve essere frammentata la progettualità (come sino

ad oggi è stato puntualmente fatto). I diversi fondi a disposi-

zione dovranno essere utilizzati secondo una logica di coordi-

namento e di redditività sia in termini di valore aggiunto

apportato che di ricchezza prodotta a vantaggio del territorio.

Per incrementare la nostra competitività è necessario

aprirsi al mercato, riposizionare la nostra immagine e rivedere

la nostra proposta in termini di prodotto e offerta, ripartendo

dalla corretta individuazione dei tratti distintivi e dai punti di

forza del nostro territorio, dalla nostra storia e dalla nostra

cultura. Noi abbiamo cos’ individuato, e proponiamo, 9 aree

tematiche d’intervento:

1) I servizi e l’offerta turistica

2) La natura e l’ambiente

3) La subacquea

4) L’enogastronomia

5) La cultura ed il mito

6) Il congressuale

7) La promozione, la comunicazione e l’internet

8) Gli eventi

9) La formazione

E’ da questi 9 punti strategici che partiranno le nostre

proposte concrete per rilancio turistico di Palinuro e dell’intero

Comune di Centola, attraverso un confronto ed una discussio-

ne aperta a tutte le forze sane che vorranno concorrere insieme

a noi a riempire di contenuti ogni singola area tematica.

Con le straordinarie bellezze ambientali e naturalisti-

che che la natura ci ha regalato, è da stupidi rinunciare al be-

nessere che potrebbe derivare da una gestione intelligente,

organizzata e, soprattutto, sostenibile delle risorse di cui di-

sponiamo.

Siamo convinti che il nostro territorio ce la possa an-

cora fare e per questo ci impegneremo affinché quello che oggi

può apparire come un sogno irraggiungibile, diventi presto una

splendida realtà.

persone ridotte a vivere sulla soglia di povertà, giovani

costretti ad emigrare, chiusura di attività commerciali,

fallimento di importanti strutture turistiche. Una politica

irresponsabile che ha ricondotto l’intero comune alle

condizioni economiche e sociali degli anni ’40. Palinu-

ro, un’importante centro internazionale, per la sua voca-

zione turistica, per l’inestimabile patrimonio storico, cul-

turale ed ambientale; per anni spinta propulsiva dell’inte-

ro comprensorio, oggi ridotta tra le ultime località turisti-

che del Cilento.

L‟alibi della crisi non li giustifica. Località turistiche,

non molto lontane da noi: Acciaroli prima Castellabate

poi, hanno dimostrato come si fa turismo, pur non aven-

do le potenzialità possedute dal nostro paese.

Intanto, in questo triste scenario, i nostri politicanti,

aspirano ad una nuova rielezione: chi da Sindaco chi da

consigliere comunale, convinti di aver governato bene,

nonostante lo sconquasso amministrativo di cui si sono

resi responsabili. Bella faccia tosta!

L‟attuale Sindaco, insieme a qualche altro consi-

gliere, fu eletto la prima volta nel lontano 1975, cir-

ca mezzo secolo fa. Ininterrottamente si è alternato

tra maggioranza e opposizione: prima assessore,

poi Sindaco, poi Consigliere comunale, ancora Sin-

daco, poi consigliere comunale, oggi ancora Sinda-

co. Beh! dopo circa 37 anni, quale artefice di fatti e

misfatti, della vita politico-amministrativa del co-

mune di Centola, non può venirci a raccontare che

non ha responsabilità dello sfascio amministrati-

vo, del nostro territorio e della nostra economia. E

come pure di tutti gli altri, della passata amministra-

zione, (ex Sindaco in testa) che pur ricoprendo im-

portanti incarichi istituzionali alla Provincia, alla

comunità Montana, al Parco Nazionale del Cilento e

Vallo di Diano, al Consorzio degli acquedotti del

Cilento, all’ASL ecc… ecc… non sono stati capaci,

o meglio sono stati molto più attenti a curare ben

altri interessi, anziché quelli della nostra cittadinan-

za. A questo punto è d’obbligo una riflessione: per-

ché dovremmo continuare ancora a votarli? Ci diano

una risposta. Approfitto, per rinnovare l‟appello alle associazioni

culturali, alle associazioni di categoria, ai comitati, a tutti

quei raggruppamenti e a quelle persone che non si identi-

ficano più con i maneggioni della politica locale, per

avviare un nuovo percorso politico-amministrativo unita-

rio, per rilanciare il nostro paese e contrastare i disegni

speculativi che questi si apprestano a rimettere in moto.

(segue dalla prima pagina) ■Marco Sansiviero

DOPO I DISASTRI CAUSATI

(Segue da pagina 3) ■ Antonio Fedullo

Page 6: Il Paese che Vorrei - Movimento Politico

6

IL PAESE CHE VORREI…

“Per una NUOVA proposta politica alle prossime elezioni amministrative”

Vorrei un paese dove i sindaci e gli amministratori di ieri e di oggi, veri responsa-

bili del decadimento attuale, capiscano che è arrivata l’ora di farsi da parte per consentire

così il rinnovamento e la rinascita del nostro comune, attraverso un nuovo Sindaco ed una

nuova amministrazione.

Vorrei un paese dove ognuno possa esprimere il proprio voto liberamente e senza

essere sottoposto a ricatti.

Vorrei un paese dove la legalità rappresenti il principale valore a difesa del territo-

rio, contro le aggressioni e le infiltrazioni della criminalità organizzata.

Vorrei un paese dove il turismo ritorni ad essere l’elemento trainante per lo svilup-

po e la crescita.

Vorrei un paese dove tutte le associazioni possano svolgere le proprie attività in

piena autonomia e senza continui condizionamenti politici.

Vorrei un paese in cui ognuno possa esprimere liberamente il proprio pensiero sen-

za essere sottoposto alla diffamazione di chi vigliaccamente, nascondendosi dietro l’anoni-

mato, diffama attraverso volantini anonimi, condizionando così il libero svolgimento della

vita democratica della nostra comunità.

Vorrei un paese dove i bambini abbiano una scuola moderna e sicura per studiare.

Vorrei un paese dove i giovani, per lavorare e realizzarsi, non siano costretti ancora

oggi ad emigrare.

Vorrei un paese in cui le donne diventino le vere protagoniste della vita politica e

amministrativa.

Vorrei un paese in cui le risorse culturali e ambientali siano valorizzate e tutelate, al

fine di farle diventare un bene prezioso e imprescindibile per lo sviluppo economico, socia-

le e culturale.

Vorrei un paese in cui vi fossero adeguate strutture pubbliche sufficienti a soddisfa-

re le esigenze di tutti coloro che desiderino praticare attività sportive, ricreative e culturali.

Vorrei un paese di pace, un paese unito, un paese moderno, ma al tempo stesso for-

temente legato ai valori della propria tradizione.

Il Paese che vorrei