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Nuova tassa rifiuti TARES discussione in consiglio

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Numero: 57 Data: 19/12/2012

OGGETTO: TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI “TARES” - DISCIPLINA PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO - TERMINI E MODALITA’ DI VERSAMENTO PER L’ANNO 2013.

L’anno Duemiladodici nel mese di Dicembre il giorno Diciannove, alle ore 20:30, nella Sala del Consiglio presso la Sede Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale all’appello risultano presenti:

Presente PresenteFOIETTA FLAVIO S VALBONESI DANIELE S

BOATTINI LUCA N RINALDINI MARIALISA N

LOMBARDI FLEANA S COMANDINI ANDREA S

NERI LUCIANO S BIANDRONNI GIANCARLO N

TOSCHI ANGELO N SAMPAOLI FRANCO N

LUNGHERINI PIERO S CAMPITELLI FLEANA S

MAMBELLI GIOVANNI S VALENTINI ELISA N

GUIDI ISABEL S PINI PINO S

BRAVACCINI MAURIZIO G TOTALE PRESENTI 10

Sono inoltre presenti gli assessori esterni MICHELACCI FABIO.

Partecipa il Segretario Comunale Dott. PUPILLO MARCELLO.

Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della deliberazione, il Sindaco FOIETTA FLAVIO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta.

Vengono nominati scrutatori i Consiglieri Comunali: PINI PINO, MAMBELLI GIOVANNI, VALBONESI DANIELE.

COMUNE DI SANTA SOFIACOMUNE DI SANTA SOFIA Provincia di Forlì - Cesena

COMUNE DI SANTA SOFIAProvincia di Forlì - Cesena

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IL RESPONSABILE DEL SETTORE TRIBUTI

VISTO l’art. 14 del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/211, con il quale viene, tra l’altro, stabilito che :

- comma 1 . A decorrere dal 1° gennaio 2013 è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai comuni, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni” - TARES

- comma 22. Con regolamento da adottarsi ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, il consiglio comunale determina la disciplina per l’applicazione del tributo, concernente tra l’altro: a) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti;b) la disciplina delle riduzioni tariffarie;c) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni;d) l’individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell’obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all’intera superficie su cui l’attività viene svolta;e) i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento del tributo.

- comma 23. Il consiglio comunale deve approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall’autorità competente.

- comma 24. Per il servizio di gestione dei rifiuti assimilati prodotti da soggetti che occupano o detengono temporaneamente, con o senza autorizzazione, locali od aree pubbliche o di uso pubblico, i comuni stabiliscono con il regolamento le modalità di applicazione del tributo, in base a tariffa giornaliera. L’occupazione o detenzione è temporanea quando si protrae per periodi inferiori a 183 giorni nel corso dello stesso anno solare.

- comma 25. La misura tariffaria è determinata in base alla tariffa annuale del tributo, rapportata a giorno, maggiorata di un importo percentuale non superiore al 100 per cento.

- comma 35. Il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, è versato esclusivamente al comune. Il versamento del tributo comunale per l’anno di riferimento è effettuato, in mancanza di diversa deliberazione comunale, in quattro rate trimestrali, scadenti nei mesi di gennaio, marzo, luglio e ottobre, mediante bollettino di conto corrente postale ovvero modello di pagamento unificato. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno.

- comma 46. A decorrere dal 1° gennaio 2013 sono soppressi tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria, compresa l’addizionale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza

EVIDENZIATO pertanto che al 31.12.2012 cessa l’applicazione della (TARSU/TIA)

TENUTO CONTO che i Comuni, con deliberazione del Consiglio Comunale, adottata ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, provvedono a :- disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti.

VISTO l’art. 27, comma 8°, della L. n. 448/2001 il quale dispone che: “Il comma 16 dell’art. 53 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, è sostituito dal seguente: 16. Il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, compresa l’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all’IRPEF, e successive modificazioni, e le tariffe dei servizi pubblici locali, nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento”.

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CONSIDERATO che il passaggio da TARSU/TIA a TARES comporta una serie di adempimenti di riorganizzazione Comunale e/o della forma associativa di riferimento, per la gestione del tributo, di natura tecnica, finanziaria e contabile, nonché di un adeguamento delle banche dati al nuovo sistema di calcolo delle superfici assoggettabili al tributo, che dovranno essere pari all’80 per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 , oltre alla necessità di prestare particolare attenzione ai processi di determinazione dell e tariffe del tributo e dei relativi piani finanziari ;

DATO ATTO che tali adempimenti potranno essere effettuati in maniera adeguata, puntuale ed approfondita, dedicando particolare attenzione ad ogni singola variabile del tributo, entro il mese di Marzo 2013, potendo pertanto ragionevolmente stabilire la scadenza della prima rata di versamento nel mese di Maggio 2013 ;

RITENUTO pertanto opportuno stabilire, ai sensi del comma n. 35, art.14 del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/211, che il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi “TARES”, per l’anno 2013, dovrà essere versato in n. 4 rate, con scadenza :

- prima rata scadenza mese di MAGGIO 2013- seconda rata scadenza mese di LUGLIO 2013- terza rata scadenza mese di SETTEMBRE 2013- quarta rata scadenza mese di NOVEMBRE 2013

mediante bollettino di conto corrente postale ovvero modello di pagamento unificato. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno.

DATO ATTO che tale disposizione sarà integralmente recepita nel regolamento generale da adottarsi ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, per l’applicazione del tributo “TARES”, da approvare entro la scadenza di versamento della prima rata (Maggio 2013) e comunque entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 ;

EVIDENZIATO che sempre entro i termini di versamento della prima rata (Maggio 2013) e comunque entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, ai sensi del comma n. 23, art.14 del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/211, il consiglio comunale provvederà ad approvare le tariffe del tributo, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall’autorità competente ;

TENUTO CONTO che fino alla data di approvazione del regolamento “TARES” saranno applicabili le modalità di versamento del tributo stabilite con il presente atto deliberativo avente natura regolamentare, oltre alle norme legislative inerenti il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, e dell’art. 14 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni con la legge 22 dicembre 2011 n. 214, ed alla Legge 27 Luglio 2000 n. 212 “ Statuto dei diritti del contribuente”, oltre a tutte le successive modificazioni ed integrazioni della normativa regolanti la specifica materia ;

PROPONE

1) di dare atto che le premesse sono parte integrante e sostanziale del dispositivo del presente provvedimento;

di stabilire, ai sensi del comma n. 35, art.14 del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/211, che il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi “TARES”, per l’anno 2013, dovrà essere versato in n. 4 rate, con scadenza :

- prima rata scadenza mese di MAGGIO 2013- seconda rata scadenza mese di LUGLIO 2013- terza rata scadenza mese di SETTEMBRE 2013- quarta rata scadenza mese di NOVEMBRE 2013

mediante bollettino di conto corrente postale ovvero modello di pagamento unificato. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno.

2) di dare atto che tale disposizione sarà integralmente recepita nel regolamento generale da adottarsi ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, per l’applicazione del tributo

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“TARES”, da approvare entro la scadenza di versamento della prima rata (Maggio 2013) e comunque entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 ;

3) di stabilire che, sempre entro i termini di versamento della prima rata (Maggio 2013) e comunque entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, il consiglio comunale provvederà ad approvare le tariffe del tributo, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall’autorità competente ;

4) di dare atto che fino alla data di approvazione del regolamento “TARES” saranno applicabili le modalità di versamento del tributo stabilite con il presente atto deliberativo avente natura regolamentare, oltre alle norme legislative inerenti il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, e dell’art. 14 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni con la legge 22 dicembre 2011 n. 214, ed alla Legge 27 Luglio 2000 n. 212 “ Statuto dei diritti del contribuente”, oltre a tutte le successive modificazioni ed integrazioni della normativa regolanti la specifica materia ;

5) di dare atto che la deliberazione di approvazione del regolamento TARES, da adottarsi nei termini sopra indicati, nel quale saranno recepiti i termini e modalità di versamento del tributo stabilite con il presente atto deliberativo, sarà inviata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, entro il termine di cui all’articolo 52, comma 2, del decreto legislativo n. 446 del 1997, e comunque entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione ;

6) di dichiarare l’immediata esecutività del presente atto deliberativo

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la proposta sopra riportata;

Acquisito il parere favorevole espresso dal Responsabile del Settore Tributi., in ordine alla regolarità tecnica ed amministrativa, ai sensi dell'art.49 TUEL (come modificato da art. 3 D.L. 174/12), (allegato solo all’originale del presente atto e in modo virtuale alle copie dello stesso);

Ritenuto di approvare la sopra riportata proposta di deliberazione

Sentita la discussione per come riportata nell’allegato “A” al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale;

CON VOTI unanimi espressi in forma palese.

DELIBERA

Di approvare la sopra riportata proposta – che viene qui integralmente richiamata unitamente ai suoi allegati.

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All. “A” alla delibera C.C. n. 57 del 19/12/2012Il Segretario comunaleDott. Marcello Pupillo

Foietta: chiedo di passare al punto n. 5, che è “Tributo comunale sui servizi Tares. Disciplina per l’applicazione del tributo. Termini e modalità di versamento per l’anno 2013.” Dato che la Tares è una novità tributaria e non si capisce bene se si tratti di una nuova tassa o di una vecchia modificata, ho chiesto alla Dottoressa Bertini di illustrarci questa Tares, poi, magari il Segretario interverrà in proposito. Prima di cederle la parola, però, vorrei rammentarvi che l’Ufficio Tributi ha perso Marusca Maltoni, che è andata a lavorare a Forlì. In tale Ufficio, pertanto, si è verificato, non dico una rivoluzione, ma un cambiamento, nel senso che Responsabile è diventata la Dottoressa Giulia Bertini, che già lavorava lì, ovviamente, il Responsabile (…), quindi, nella figura della Direttrice Anna Maria Galassi e, come consulente, al momento, c’è la Dottoressa Pirini dell’Ufficio di Meldola. Se vi ricordate, noi avevamo formato due Uffici Tributi, a causa di alcune incompatibilità che si erano create, quindi, a Meldola, Predappio e Civitella, cui, poi, si è aggiunto Castrocaro, c’è l’Ufficio di Meldola con la Pirini, mentre, per i nostri tre Comuni, c’era la Maltoni. Date le dimissioni di quest’ultima, noi abbiamo chiesto di riunire i due Uffici Tributi, soluzione che, al momento, non è stata possibile, perché la Pirini, oltre a quelli personali, ha problemi di tempo e, comunque, gli altri Sindaci temevano che l’altro Ufficio subisse un grosso contraccolpo. Per cui, per adesso, questa è la situazione, poi, non so per quanto si potrà protrarre, ma, a mio giudizio, Giulia Bertini, Ilaria Ravaioli, Caterina Bardi, che, però, rimane a Premilcuore, in qualche modo, riusciranno a risolvere e a darsi le coperture, necessarie a portare avanti questo importantissimo servizio. Le contabilità dei consorzi stradali dovrebbero essere assegnate a una società privata, perciò, escono dalla gestione dell’Ufficio Tributi, pertanto, da un lato, c’è un aggravio, ma, dall’altro, si deve tenere conto che c’è una persona in meno. Poi, mi fa piacere che Giulia abbia accettato quest’incarico e noi del Consiglio le auguriamo un in bocca al lupo e tanti auguri. Penso tu abbia le capacità e la volontà di assumere un ruolo così importante, che è anche un avanzamento di carriera e, quindi, hai fatto bene a non perdere questo treno, che, spesso, passa una volta sola. Bene, in bocca al lupo e adesso ti invito ad illustrarci il tema della Tares.

Bertini: occorre considerare che sono solo emendamenti quelli che ci sono stati fino adesso e, con il Patto di stabilità, dovrebbe uscire qualcosa di attuativo, per disciplinare questo nuovo tributo, perché è ancora tutto molto approssimativo. Per il momento, è disciplinato dall’art. 14 del D.L. 201/2011 ed è un tributo molto simile a un ibrido tra la TIA e la TARSU, perché, rimane soggetto passivo chiunque possieda, occupi o detenga locali o aree scoperte, a qualsiasi uso destinate, suscettibili di produrre rifiuti. Il soggetto attivo è sempre il Comune, che, a differenza degli altri casi, sarà il diretto riscossore del tributo. Perciò, il versamento dovrà essere eseguito tramite F24 o bollettino postale, direttamente incassato sul conto del Comune. Per cui, si potrà mantenere la possibilità di utilizzare un gestore, come ad esempio Hera, che potrà, ancora, almeno per il 2013, mantenere la gestione del servizio. Però, ovviamente, tutte le bollette, le tariffazioni saranno effettuate dal Comune. Quest’ultimo, quindi, dovrà deliberare le tariffe e il regolamento, che sarà prorogato, unitamente al bilancio preventivo, al 30 giugno del 2013, perciò, ancora, è tutto molto da definire. La tariffa sarà sempre composta di una quota fissa e una variabile e nella prima rientreranno tutti i costi relativi alla gestione dello smaltimento dei rifiuti, mentre, la quota variabile sarà determinata dalla quantità dei rifiuti effettivamente conferiti, dal servizio svolto e anche dall’entità dei costi di gestione, ovviamente, sempre per garantire una copertura integrale dei costi. Una differenza rilevabile, rispetto alla TARSU e la TIA, è che ci sarà una “componente S”, così si chiama, relativa ai servizi indivisibili, di competenza del Comune, come ad esempio l’illuminazione pubblica o lo sgombero della neve dalle strade, che comporterà un aumento di 0,30 euro al metro quadro, che il Comune potrà accrescere, fino a un massimo di 10 centesimi, appunto, per coprire questi servizi. Per cui, sicuramente, un aumento, di base, ci sarà, poi, bisognerà vedere, al momento di stabilire le tariffe, ovviamente, a copertura di tutti i costi, come sarà gestita la questione, anche a seguito dei decreti attuativi che usciranno. Quello che, adesso, posso affermare con certezza, è che la Tares rimane molto simile alla TARSU, ma, nella sua precedente versione, non confondetela con la gestione Hera dell’anno scorso, 2011-2012, ritorniamo un po’ indietro, perciò, sarà calcolata in base al numero degli abitanti, ma anche alla superficie calpestabile, con riferimento ai dati vecchi, che avevamo prima. Sarà, inoltre, possibile, da parte del Consiglio, prevedere alcune riduzioni tariffarie, come quella per l’unico occupante; per le abitazioni utilizzate solo per meno di sei mesi all’anno, quindi, stagionali; per la distanza del cassonetto, che sarà superiore a tot metri quadri, poi, decisi dal Comune, perciò, una riduzione è prevista anche per questo, come prima; per le abitazioni rurali ad uso abitativo; per gli abitanti che risiedono all’estero, per più di sei mesi all’anno. L’approvazione delle tariffe seguirà il D.P.R. 158/99, il Decreto Ronchi e, per la loro gestione, occorre, prima di tutto, un Piano finanziario, che, ovviamente, a suo tempo, era già stato predisposto dal gestore, cioè Hera che, adesso, lo ha passato a noi e contiene tutti i costi relativi ai vari servizi. Questo Piano finanziario sarà, approvato dal Comune, che dovrà aggiungere i propri costi, perché, in più, ci saranno quelli relativi alla riscossione, all’accertamento e a un possibile contenzioso. In sede di deliberazione delle tariffe, si dovrà approvare anche il regolamento per la Tares, le eventuali riduzioni e tutto ciò che comporterà questo nuovo tributo. In ogni caso, tale argomento è all’ordine del giorno di questo

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Consiglio per la proroga delle rate, perché, se non l’avessimo prevista, a gennaio sarebbe già uscita la prima bolletta di Hera, probabilmente, o di chi altri non so, perciò, la Dottoressa Pirini, che mi coordina ed io proponiamo le scadenze di maggio, luglio, settembre e novembre. Questo, perché, in base alle disposizioni delle ultime normative, prima di aprile non si può inviare la prima rata, perciò noi abbiamo pensato alle scadenze di maggio e novembre, per evitare una sovrapposizione con l’IMU. Queste sono considerazioni nostre, poi, magari si disporrà diversamente.

Foietta: noi siamo passati dalla TARSU alla TIA e, in due anni, siamo diventati matti per farlo, perché non è stato indolore, dopodiché torniamo indietro, quindi, questo è il primo dato. Il secondo è che noi dobbiamo ricominciare a fare gli esattori per conto dello Stato, ciò significa che i nostri concittadini torneranno a incolpare il Comune, per le tasse che va a riscuotere. In pratica, come nel caso della TARSU e della stessa IMU, i cui introiti, per il 50%, quindi, una grossa fetta, vanno allo Stato.

Bertini: però, tutte le entrate della Tares saranno versate nelle casse comunali, niente andrà allo Stato, al di là che quest’ultimo abbia deciso d’introdurre…

Segretario: torniamo anche a essere i gestori delle banche dati, per cui, è anche vero che, forse, il sistema era sbagliato prima, quando ci hanno tolto il controllo sul territorio, che la gestione della banca dati ti permette. La fiscalità locale, come le questioni del nostro territorio, è bene che rimangano al Comune. Solo, che abbiamo avuto questo traffico, come diceva il Sindaco, siamo stati obbligati a trasferire la gestione e, adesso, dobbiamo tornare indietro, tra l’altro, senza conseguenti risorse umane, che, invece, hanno la Provincia, la Regione o Hera, che si è occupato di tutto, come riscossore, negli ultimi anni.

Foietta: non siamo indovini, purtroppo, perché noi siamo stati tra gli ultimi ad adeguarci alla TIA, insieme a Galeata e Premilcuore, gli altri erano già passati, quasi tutti.

Bertini: per fortuna, così ci siamo risparmiati la querelle sull’IVA della TIA1

Foietta: in questo modo, però, il lavoro è doppio e, d’altra parte, ripeto, non siamo indovini. Poi, tra i servizi in più, che si devono far pagare direttamente ai cittadini, ho capito che c’è la neve, l’illuminazione, la manutenzione delle strade, che non riguarda soltanto la neve, ma è ben di più, perciò costa, quindi, immagino che questi soldi, che i cittadini pagheranno a noi, comporteranno un minor afflusso di denaro da parte dello Stato. Per cui, i cittadini continueranno a pagare allo Stato le stesse imposte, quindi, l’IRPEF sarà sempre quella, l’IVA uguale, e così via, in più dovranno pagare questi servizi al Comune.

Bertini: sì, però, è stata abolita l’ex ECA, che era una tassa comunale… era un 10%, per l’ex ECA, tassa comunale per il coordinamento delle attività assistenziali del Comune.

Foietta: quale introito dava a Santa Sofia, all’incirca?

Bertini: l’ammontare vero e proprio non lo so quantificare.

Foietta: il peso delle tasse che andremo a imporre, temo sarà superiore rispetto a quello dell’ex ECA.

Bertini: sì.

Foietta: i conti, quindi, non credo si pareggeranno.

Bertini: bisogna considerare anche il costo delle scuole, che deve essere coperto.

Foietta: ciò significa che affronteremo un lavoro molto grosso, sia da un punto di vista tecnico, sia politico, perché dovremo andare a rivedere, nei regolamenti, chi paga di più e chi di meno e i relativi motivi. Questo vuol dire che anche Galeata e Premilcuore devono operare le stesse scelte, che dobbiamo sperare siano identiche.

Bertini: sì. Noi cercavamo anche di avvicinarci, ovviamente, alle scelte di Meldola, Predappio e Civitella, alla luce dell’Unione, che non so se ci sarà o no, ma, in quell’ipotesi, almeno quando ci ritroveremo a lavorare insieme.

Foietta: spero sia così, perché noi abbiamo l’esperienza dell’IMU. C’eravamo messi d’accordo per una tariffa uguale per tutti, poi, il Comune di Civitella, per fare il bravo, l’ha abbassata. Noi, nonostante tutto, ci abbiamo rimesso parecchi soldi, però, ce l’abbiamo fatta, mentre loro, che avevano minori introiti, evidentemente dovevano aumentare l’IMU e non potendolo fare, perché il Consiglio comunale l’ha bocciato, adesso, non so come faranno a pareggiare il bilancio, perché, poi, due più due fa sempre quattro! In questo momento, quindi, il Comune di Civitella è nei guai, perché non si è attenuto a quello che avevamo proposto noi, cioè una tariffa unica per tutta la zona.

Pini: hai detto che l’illuminazione e la manutenzione delle strade saranno a carico dei cittadini, prima chi pagava? L’illuminazione non la pagava il Comune?

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Bertini: sì, sempre il Comune.

Pini: il Comune, dal bilancio generale, tirava fuori i soldi, adesso, scaricate la spesa su noi cittadini?

Bertini: non l’ha deciso Foietta.

Foietta: certo che mi faccio dei nemici! Il punto, però, è che, se prima lo Stato trasferiva al Comune, mettiamo, 300.000 euro, per offrire questi servizi, adesso non mi arrivano più, perciò devono pagare i cittadini, altrimenti, io, le strade, non le illumino e i lampioni li lascio spenti.

Segretario: il Comune può decidere soltanto di aumentare il tributo da 30 a 40 centesimi al metro quadro, sempre che sia confermato dalla Legge di Stabilità, ex Finanziaria, l’ultima che deve approvare questo Parlamento, perché, è un problema anche questo, dato che stanno continuando a lavorarci in questi giorni e non è ancora approvata. In ogni caso, attualmente, hanno già introdotto 30 centesimi al metro quadro in più, che servono a pagare questi servizi generali e il fatto che il Comune li incassi lo ha deciso lo Stato. Il margine di discrezionalità che ha il singolo Comune è di aumentare da 30 a 40 centesimi al metro quadro e di lavorare sui regolamenti.

Pini: ho un altro dubbio, io mi ricordo che, ultimamente, abbiamo votato il passaggio del servizio a Hera, adesso ci torna tutto indietro?

Bertini: sì.

Pini: Hera, quindi, non c’entra più con i rifiuti?

Bertini: Hera può mantenere la gestione.

Campitelli: il servizio continua a essere gestito da Hera, che fino adesso ha emesso direttamente le bollette, invece, dal prossimo anno, se ho capito bene, i soldi si verseranno al Comune, che, poi pagherà Hera per il servizio dei rifiuti, come succedeva per la TARSU, con la differenza che il Comune, per riscuotere i soldi necessari a coprire il servizio dei rifiuti, si servirà del Piano finanziario di Hera, che conosce il costo del servizio. Poi, il Comune potrà aumentare l’ammontare del tributo di 10 centesimi al metro quadro, rispetto ai 30 stabiliti, per coprire le spese di illuminazione e della manutenzione delle strade e farà pagare i cittadini. Questi soldi rimangono al Comune, perché non li prende da dove li spendeva adesso, dato che non entreranno più dallo Stato.

Foietta: in pratica, c’è un aumento delle tasse, che si riflette sempre sulla casa.

Bertini: sì, in base ai metri quadrati della casa, dell’attività, di tutto. è calcolato in base ai metri quadri e al numero degli abitanti, però, questo 0,30 euro è rapportato al metro quadro.

Pini: scusa, per capire bene, prima si consideravano i metri quadri, poi, il dato di riferimento è diventato il numero degli occupanti.

Foietta: no, tutti e due.

Bertini: all’inizio, con la TARSU, si consideravano solo i metri quadri, poi, con la TIA ai metri quadri si aggiunto il dato del numero degli occupanti ed è così anche adesso, oltre ad altre componenti.

Neri: se noi analizziamo la questione adesso, nella sua evoluzione, appare chiaro che si è determinata un’inversione di marcia, rispetto all’andamento normale, seguito negli ultimi sette, otto anni, periodo in cui c’é stato un progressivo tentativo di avvicinamento, tra ciò che pagava il cittadino e il rifiuto prodotto, finalità che, probabilmente, permarrà, come indirizzo, per quanto riguarda il Comune. L’altro obiettivo era quello di responsabilizzare, quanto alla riscossione, il gestore del servizio, che avrebbe predisposto la propria banca dati, riscuotendo direttamente dai cittadini il corrispettivo del servizio reso, calcolato progressivamente, in funzione delle quantità di rifiuto prodotto. Adesso, invece, ritroviamo un meccanismo, in base al quale, tutto ritorna in capo al Comune, perciò, il soggetto che gestisce i rifiuti diventa un prestatore d’opera, che emette la fattura nei confronti del Comune, che, a sua volta, paga e, poi, recupera i soldi dai cittadini. Per cui, ritorna in capo ai Comuni il controllo, la certificazione dei metri quadri e delle nuove posizioni che si aprono e tutta una serie di questioni che, sicuramente, appesantiscono la macchina comunale. Immaginiamoci il Comune di Santa Sofia, quattromiladuecento abitanti, che dovrà rifare tutte le delibere, riapprovare le tariffe, con regolamenti che, probabilmente, nel giro di qualche anno, diventeranno anche diversi da quelli del Comune vicino, per poi ognuno tornare a fare le proprie considerazioni, com’è sempre stato in passato. Immaginiamoci anche il Segretario Comunale che dovrà barcamenarsi con queste delibere e non è detto che quella di Premilcuore sarà uguale a quella di Santa Sofia e a quella di Galeata, forse nel 2013, ma nel 2014 gli Amministratori avranno fantasie un po’ differenti e, magari, lei si troverà tre regolamenti diversi…

Bertini: io, poi, mi sparo.

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Neri: il problema è che, mentre la strada precedente era un percorso che ti portava, comunque, a un’omogeneizzazione delle tariffe, dei regolamenti, dei trattamenti, almeno per quanto riguardava il bacino del vecchio ATO, che non esiste più, adesso, invece, tutto è riportato in capo ai singoli Comuni e, quindi, non si capisce, questo Governo tecnico Monti, che strategia abbia perseguito. Prima, per l’energia elettrica, prodotta dall’ENEL e la sua tariffazione, a livello nazionale, sembrava che la prospettiva fosse di avere cinque, sei gestori, relativamente al ciclo idrico e, magari, dieci, quindici, venti gestori, a livello nazionale, per quanto riguardava il ciclo dei rifiuti. Adesso, probabilmente, ci ritroveremo delle parcellizzazioni anche molto più consistenti. Poi, vorrei entrare nel merito, anche perché di questi argomenti se ne sente parlare un po’ in tutte le sedi e, in ognuna di queste, arrivano sempre dei pezzi diversi. Ad esempio, quanto ai servizi indivisibili, ci sono strade e illuminazione pubblica e, a me risulta, poi non so se sarà confermato dalle norme che sono in via di approvazione, che ci saranno anche i servizi cimiteriali, il verde pubblico, cioè, tutti quelli che sono i servizi al cittadino andranno dentro questa Tares. Poi, in merito alle aree produttive, mi sono un po’ informato, per capire quale possa essere l’impatto, in particolare sulle aziende, anche per quanto riguarda l’Assessorato che seguo io e qualcuno mi dice che ci saranno delle ricadute tragiche, perché queste aziende saranno messe a ruolo, anche per tutte le aree scoperte.

Bertini: sì, però, scoperte e suscettibili di produrre rifiuti, per cui, il problema non dobbiamo porcelo noi, come piccolo paese, mentre, potrebbe interessare Forlì, con un centro commerciale enorme, che ha un parcheggio gigantesco, oppure, un giardino molto esteso. Lì, probabilmente, il problema ci sarà.

Neri: no! Noi atteniamoci al nostro piccolo livello. Prendiamo, ad esempio, un artigiano che ha un lotto di terra, con un capannone costruito sopra, per svolgervi la propria attività e, intorno a questo capannone, ci sono x metri quadri di parcheggio e una piccola porzione di verde, obbligatori, per essere in regola rispetto alle norme sull’agibilità, poi, un piccolo piazzale per deposito mezzi e cose di questo genere, queste, dal mio punto di vista, sono tutte aree che saranno assoggettate a Tares.

Bertini: sì.

Neri: per cui, dobbiamo sapere che tutto questo non ha senso! Per le aziende produttive, in particolare, che si troveranno in questa situazione, sarà tragico e il Governo impone tali gravami, senza aver interpellato i Comuni e i Sindaci vanno a fare gli esattori, su criteri non condivisi, che lo Stato ha autonomamente imposto, insomma, ci dovranno essere dei livelli di governo del territorio diversi, in cui ciascuno si assume le proprie responsabilità! Di sicuro, questa non è la strada. Non vedo perché lo Stato debba entrare, in modo così dettagliato, nel meccanismo della gestione dei rifiuti, che è un servizio che deve chiudersi in pareggio. Poi, come si raggiunge tale obiettivo, è un problema dei Comuni, delle Provincie, delle Regioni, perciò, non deve interessare allo Stato, che fa già molto se, dai trasferimenti, toglie lo 0,30, che è stato quantificato prima, imponendo ai Comuni di recuperarlo direttamente dai cittadini. Ha ragione il Sindaco, quando afferma che le tasse statali non diminuiscono. Lo Stato, quindi, dà ai Comuni, fisicamente, una cifra in meno, che continua a incassare, se la tiene e, il Comune, questa differenza, la deve andare a prendere dai cittadini. A mio giudizio, tutto ciò non ha né capo né coda e, soprattutto, non rientra in quella che era la logica della ricerca della specializzazione dei soggetti che dovevano diventare gestori, sia del servizio idrico, sia quello dei rifiuti, prevedendo le privatizzazioni e, quindi, i bandi per la gestione di tali servizi. Dato che, anche in questo caso, i tempi dei bandi si allungano, si fanno delle gran chiacchiere e, poi, il bando per la gestione del servizio idrico non si sa quando verrà fuori, idem per quello della gestione dei rifiuti e, a questo punto, non si capisce nemmeno a quale livello dovrà essere attuato. Immaginiamoci il Comune di Premilcuore, che cosa farà il bando per la gestione dei rifiuti del proprio territorio? Siamo alla follia pura, non si capisce più quale sia il percorso che il Governo vuole seguire. Dalle chiacchiere che ho sentito io, comunque, complessivamente, oltre alla situazione tragica delle attività produttive, arriverà, sulle abitazioni, un aumento, di media, del 30%, su tutto quello che, quest’anno, si è pagato come TIA, il cui ammontare copriva già i costi del servizio. Deve essere chiaro che, con i soldi versati dai cittadini nel 2012, si è coperto interamente il costo del servizio rifiuti e, allora, perché, nel 2013, il cittadino dovrà pagare il 30% in più? Il motivo è che deve assumersi anche l’onere delle spese di manutenzione delle strade, verde pubblico, cimiteriale, illuminazione pubblica, eccetera e lo Stato quei soldi continua a riscuoterli, ma non li dà ai Comuni. Qui c’è qualcuno che gabba e, in questo caso, è il Governo, che sta prendendo in giro, letteralmente, i cittadini. Questo è il gioco dei tre bussolotti: i Comuni diventano gli esattori, i cittadini sono chiamati a contribuire in modo più oneroso, lo Stato incassa la stessa cifra di prima e dà meno soldi ai Comuni. Io non so se soltanto noi, a Santa Sofia, ci accorgiamo di questo o se anche le grandi associazioni che rappresentano i Comuni se ne siano rese conto e che cosa stiano facendo i Comuni grandi, perché non mi sembra sia una questione così tranquilla e scontata.

Foietta: a mio giudizio, Luciano, le tue affermazioni sono sacrosante, ma non è questa la causa, che, alla fine, è l’ultimo anello. In realtà, è l’origine di questa situazione, che mi lascia perplesso, vale a dire, che abbiamo un Parlamento fatto in un certo modo. Abbiamo avuto i Governi che sappiamo e, anche oggi, in Parlamento, si è deciso di aprire non so quante centinaia di migliaia di sale giochi, la cui lobby, pertanto, ha

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vinto. Il problema è che chi legifera è sia di centrodestra, sia di centrosinistra, insomma, un po’ tutti, quindi, purtroppo, dal mio punto di vista, la parte malata è il nostro Parlamento. Se la politica…

Bertini: già con l’IMU, ce n’eravamo accorti.

Foietta: se la politica non è fatta da statisti, ma da certi personaggi mossi dai propri interessi, che si circondano di veline, che sono soltanto degli yes men, non possiamo avere niente di più e questo è quello che emerge, che mi auguro non succeda ancora, però, le premesse lasciano pensare che, la prossima volta, sarà tutto uguale. Io spero non sia così, ma, dall’esito delle riunioni che si vedono in questi giorni, se non è zuppa, è pan bagnato.

Bertini: in ogni caso, Luciano, ti posso assicurare, che le tue conclusioni sono le stesse che abbiamo raggiunto in tutti i corsi sulla TARES, cui abbiamo partecipato, ma purtroppo, di fronte a normative statali, fai ben poco.

Foietta: c’è un Parlamento e una classe politica, sia da una parte, sia dall’altra, che non si è tolta un pelo! Aumenta le tasse, ma che abbiano detto: “Rinunciamo al servizio gratuito del barbiere della Camera”, solo per fare un esempio stupido, oppure: “Rinunciamo a pagare soltanto due euro per il pasto,”, e, invece, no e quello che mi dispiace è che, da questo punto di vista, sono tutti uguali, da Storace a Bertinotti… e “mignottocrazia”, sono uguali, non è cambiato niente, questo mi dispiace veramente. C’è poca speranza in giro, ci fosse qualcuno in cui credere, allora, almeno si potrebbe fare una battaglia per quello., è così, purtroppo, infatti, adesso tutti vogliono andare a Roma, chissà per quale motivo! Non so se ci sarà tanta corsa, quando, tra un anno, si dovrà nominare il Sindaco, proprio non lo so. Oggi, nella Direzione del PD, mi sembra ci sia già, almeno, una decina di persone, tra uomini e donne, pronti ad andare a Roma, poi, il termine per candidarsi, credo sia venerdì sera alle 8, quindi, da qui a quell’ora, sai quanti se ne aggiungeranno? Tutti, per andare a Roma.

A me interessa il principio, le persone sono tutte rispettabili. Bene, mi dispiace della notizia che ci hai dato. Se vuoi rimanere, puoi farlo. Cosa dobbiamo votare?

Segretario: la proroga del termine di pagamento.

Foietta: la proroga, bene, mettiamo ai voti?

Neri: una nota tecnica, noi, come Consiglio Comunale, dopo aver approvato le tariffe e, quindi, avere esercitato in pieno la potestà del Consiglio Comunale, come ci ordina il nostro Governo, potremmo, invece di gestire la tariffazione direttamente, attribuirne il compito al gestore dei rifiuti, relativamente a quel servizio?

Bertini: sia gestire lo smaltimento in sé, ma anche proprio la riscossione, sì.

Segretario: è così. Rispetto a prima, dovrà cambiare il fatto che il bollettino di conto corrente o l’F24 sia intestato al Comune e, al momento, c’è una proroga per l’attuale gestore, cosa che continuerà, a mio parere, perché tanto, Hera rimarrà anche il prossimo anno, che è in scadenza, nel 2013 e, in seguito, ci sarà il nuovo gestore. Poi, a mio avviso, si chiarirà meglio con i decreti attuativi, oltre al fatto, che deve vedere ancora la luce il principale decreto, la Legge di Stabilità, che sarà approvato in questi giorni. Noi, attualmente, non stiamo deliberando nulla, né dal punto di vista regolamentare, né tariffario, stiamo soltanto spostando a maggio la rata, visto che la mannaia della prima rata cadeva a gennaio. Dopodiché, se ne riparlerà entro quella data, con gli uffici e con degli incontri politici, chiaramente, da organizzare. Al momento, il bilancio è stato portato a giugno e, considerate che, se noi abbiamo stabilito la tariffa adesso, a maggio saremo vicini a giugno, ma, evidentemente, dovremo arrivare entro marzo o aprile. poi, si vedrà se sarà possibile fare altre proroghe, in ogni caso, sicuramente non si può spostare, oltre, il bilancio, che attualmente è a giugno, anche se, l’anno scorso è stato protratto fino ad agosto.

Michelacci: una domanda, che si collega a quello che ha detto Luciano. Se, della riscossione, se ne occupa l’attuale gestore dei rifiuti, è un conto, ma se torna in capo ai Comuni, accresce il lavoro della macchina comunale e sono d’accordo, ma aumenta anche la capacità d’indebitamento del Comune o il Patto di stabilità la frena comunque? Da quello che ho capito io, è un’entrata per il Comune.

Segretario: io non farei questo ragionamento, adesso, Fabio. Il punto è che, se non ci sarà l’automatismo, per cui, se ne occuperà il gestore, che attualmente è Hera e, poi, ce ne sarà un altro, stabiliranno che sia il Comune a predisporre la gara, oppure un Ente sovracomunale, per raccordarsi, ma il servizio di riscossione si dovrà affidare. Tra l’altro, questa è una questione che gira da parecchio tempo. Poi, a parte Hera, Equitalia gestisce riscossioni di altro genere, ma, anche in quel caso, siamo in proroga, perché è già da due anni che spostano, affermando che dobbiamo abbandonare l’attuale agenzia di riscossione che è CORIT. Poi c’è la Regione che, in materia, aveva preso delle posizioni, vedremo. In ogni caso, chiaramente, votando a febbraio, noi arriviamo qua, con l’abbrivio di scelte fatte dai Governi precedenti, che erano Berlusconi e Monti. Non ci scordiamo che quest’ultimo ha semplicemente anticipato l’IMU, che era già stata stabilita

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prima. Il nuovo Governo, se dovrà cambiarla, forse avrà qualche margine di manovra, rispetto a quello che sta succedendo, ma, attualmente il treno è partito in questa direzione. Quello che è successo il 17 dicembre con l’IMU, è nato dal fatto che nel primo periodo c’è stato il caos e, per la rata di aprile, si decise di far pagare quello che diceva la legge, risolvendo che le eventuali aliquote aggiuntive si sarebbero saldate a conguaglio, a dicembre e, infatti, sono arrivate le botte.

Michelacci: scusa Flavio, siamo sicuri che la discussione di questa sera sia definitiva? Questa tariffa, insomma, è legata alla Legge di Stabilità, no?

Bertini: no, non è ancora stata approvata.

Michelacci: la TARES sì, però, è legata alla Legge di Stabilità o no?

Segretario: come attuazione, è stata legata al Decreto “Salva Italia” dell’anno scorso.

Michelacci: lo dico perché, io ho anche letto che alcuni Sindaci dell’ANCI, quanto alla Legge di Stabilità, avevano dichiarato anche che, in caso di eventuali dimissioni, poteva essere modificata. Per cui, vorrei sapere se la Legge di Stabilità può essere cambiata, in relazione a questo argomento. Dato che è ancora al vaglio, la Commissione la può cambiare. Poi, superato tale iter, allora si potrà votare la fiducia, ma, in Commissione, la Legge di Stabilità è passibile di modifica o no?

Segretario: sì, ma devono sciogliere le Camere, per votare come si è stabilito con il Governo dimissionario…

Campitelli: vorrei capire un po’ meglio. Per il 2013, sarà concessa una proroga a Hera, che continuerà a gestire anche la riscossione, è così?

Bertini: non si sa.

Campitelli: la bolletta di Hera arriva un mese sì e uno no e noi, qui, diciamo che la prima scadenza l’avremo a maggio, ma, a febbraio riceverò ancora la bolletta di Hera, come prima, o no?

Bertini: no, non ci sarà alcuna scadenza, per quanto riguarda i rifiuti, non fino a maggio, quando, arriverà la prima bolletta dal gestore che nomineremo noi, anche perché, considerato che tutto torna in capo al Comune, non si sa se Hera sia disposta a stare a questi patti e, quindi, svolgere il servizio di gestione e riscossione. Ci sono, pertanto, ancora tanti aspetti da valutare, finché non c’è qualcosa di attuativo.

Foietta: questo significa che i rifiuti non si pagheranno ogni due mesi, ma dopo quattro, come una volta, è così?

Bertini: a maggio… La vecchia TARSU, però, si pagava in quattro rate. Dopo, con Hera, la prima bolletta l’abbiamo mandata a giugno, così, la bollettazione del 2010 è slittata anche nell’anno dopo, purtroppo ci obbligano a procedere in questo modo.

Foietta: ascoltate, siamo obbligati a fare di necessità virtù, tanto ci sarà un nuovo Governo, che applicherà questi aspetti e vedremo come muoverci, perché, intanto, per le riscossioni, dovremo lavorare a livello comprensoriale di Unioni, quindi non saremo più il singolo Comune e, probabilmente, anche la nostra stessa zona non ci sarà più. Poi, potremmo vedere se ci sarà la possibilità di rateizzare il tributo e cercheremo di capire, a livello di regolamento, come fare, perché ci sono delle famiglie che, già oggi, non possono pagare, al limite hanno degli immobili, ma non hanno liquidità e ce ne sono di questi casi.

Bertini: il Comune può decidere anche di ridurre la tariffa, per casi eccezionali, però, se non riguardano una diminuzione della produzione del rifiuto, bisogna aprire un capitolo a parte e prevedere quelle riduzioni in un altro capitolo, nel senso che, se ne deve fare carico il Comune, quindi, non nella gestione della TARES, ma in un altro...

Foietta: se c’è chi non paga, qualcun altro dovrà farlo per lui. Al momento, mettiamo ai voti, chi è favorevole? Chi si astiene? Chi è contrario? Unanime. Siamo a posto così, non c’è bisogno dell’immediata eseguibilità.

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Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto: Il Presidente Il Segretario Comunale

F.to FOIETTA FLAVIO F.to PUPILLO MARCELLO

La presente è copia conforme all'originale ad uso amministrativo.

Lì 24/01/2013 Il Segretario ComunalePUPILLO MARCELLO

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio Online del Comune (www.comune.santa-sofia.fc.it) per gg.15 consecutivi a far data dal 24/01/2013

Lì 24/01/2013 Il Segretario ComunaleF.to PUPILLO MARCELLO

La presente deliberazione:

è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267.

È divenuta esecutiva a far data dal giorno _______________________ , ai sensi dell'art. 134 comma 3 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.

F.to Il Segretario ComunalePUPILLO MARCELLO