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Pieghevole20140612

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Ci sono situazioni che non arr ivano agl i organi di stampa perché si parla di prevenzione, quindi molto poco appetitose da buttare in piazza e urlando al mostro. Però la prevenzione e le buone pratiche sono q u e l l e c h e f a n n o l a differenza tra evitare un pericolo o fasciarsi le ferite.

A che serve obbligare i cittadini a togliere l'amianto se poi non si sa dove smaltir lo? A che serve vietare l'uso di amianto se poi non esiste ancora oggi una mappatura dei siti contaminati?

Oggi abbiamo discusso di amianto in aula alla Camera con una serie di mozioni a firma del M5S con le quali di fatto abbiamo messo in luce tutte le criticità del piano

naz iona le amianto de l governo.

N o n s o l o . A b b i a m o p r e s e n t a t o l e n o s t r e proposte, nate dall'attento ascolto delle esigenze di cittadini, comitati, attivisti, vittime.

Abbiamo chiesto che il governo si impegni per la mappatura degl i edifici pubblici contaminati, e obblighi le Regioni a dotarsi di siti per lo smaltimento. N o n è p o s s i b i l e c h e l'amianto siciliano viaggi per tutto il Paese per poter e s s e r e s m a l t i t o i n Lombardia. I rischi sono elevatissimi.

Ch ied iamo che per lo smaltimento venga istituita e resa obbligatoria la filiera corta. Inoltre è necessario che il lavoratore affetto da

malattie asbesto-correlate possa immediatamente essere posto in pensione, anche se non ha ancora raggiunto i requisiti.

E a n c o r a , a b b i a m o impegna to i l gove r no affinché siano segnalati con a p p o s i t e e t i c h e t t e i manufatti con amianto, fin dal primo gennaio 2015.Affinché i cittadini siano informati.

Adesso la parola passa al governo che dovrà tenere c o n t o d i q u e s t e osservazioni.

Padoan: "Fisco più semplice, combattere evasione senza blitz".

Caro ministro qui siamo come San Tommaso: vogliamo vedere

per credere

GabrieleSozzani@twitter

Stampato in proprio

Osservazioni sull’amianto

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Il ministro Lupi sa più di quello che vuole far intendere? Prima dice di non conoscere il piano industriale della nuova Alitalia di Etihad e poi, per sopire le polemiche con la Lega Nord, sostiene che Malpensa non solo non verrà ridimensionata ma addirittura valorizzata nel nuovo assetto.Alla stampa, infatti, Lupi ha dichiarato: "Oggi Malpensa con Alitalia ha 11 frequenze intercontinentali alla settimana e trasporta 250 mila passeggeri. Se passa da 11 a 25 frequenze e raddoppia, come scritto nel piano, a 500 mila i passeggeri trasportati, è valorizzazione o depauperamento? È strano però che, nello stesso articolo, quando si tocca il dolente tasto degli esuberi, lo stesso Lupi alzi le mani affermando: "vorrei vedere il piano industriale e poi ci sarà il confronto con i sindacati" . Vorrei vedere il Piano? Insomma, ha l e t t o o p p u r e n o q u e s t o Piano industriale che oggi viene discusso dal Cda di Alitalia?Da un ministro della Repubblica ci si attende maggiore trasparenza e linearità di condotta. Se è a conoscenza delle reali intenzioni di Ethiad, ne deve rendere conto e non può solo limitarsi a divulgare le parti che gli conviene far conoscere. Inoltre se, come dice il ministro, l'accordo con Ethiad comporterà un aumento delle rotte e del numero di passeggeri, perché si parla di 2500/3000 esuberi che la compagnia emiratina non vorrebbe neppure in cassa integrazione, ma fuori dal ciclo produttivo? Oggi, d o p o i l C d A d i A l i t a l i a ,

i sindacati saranno convocati "rapidissimamente".. Cosa bolle in pentola? Quale altri sacrifici si chiederanno ancora ai lavoratori e ai contribuenti italiani?Alla stampa Lupi recentemente ha anche detto che è stato un bene non dare nel 2008 Alitalia ad AirFrance. Ne dovremmo dedurre che, quindi, è stato giusto accollare miliardi di euro di debito sulle spalle degli italiani. Ma il m i n i s t r o r a g g i u n g e il parossismo quando arriva a sos tenere che la rag ione dell'attuale crisi di Alitalia è dovuta al fatto che: "Non ci siamo accorti che, mentre si faceva l'alta velocità e prendeva piede il low c o s t , i l m e r c a t o cambiava profondamente. L'Errore è stato non aver sviluppato un progetto di sistema di trasporti integrato: abbiamo finanziato l'alta velocità e non l'abbiamo collegata ai due più grandi aeroporti, Malpensa e Fiumicino.In pratica lei, dopo aver contribuito ad uno dei più grandi scempi industriali della nostra storia, i n s i e m e a l s u o s o c i o politico Berlusconi, invece di ammettere la sua incapacità  e il  fallimento  del suo operato, ci vuole propinare lo stesso brodo stantio usato per far passare l'operazione capitani coraggiosi. Oggi, però, rispetto a sei anni fa, c'è una differenza: in Parlamento, a controllare i vostri intrallazzi ci sono i portavoce del Movimento 5 Stelle i quali, oltre a denunciare, sanno anche avanzare proposte.

E qui vogliamo sottoporre a lei e a chi ci legge alcuni punti:La cassa integrazione in deroga viene concessa in caso di ristrutturazione aziendale o riconversione, in maniera assolutamente temporanea. Pertanto, operazioni come quella del 2008 (vale a dire 4 anni di cassa integrazione in deroga più tre anni di mobilità), non potranno essere più accettate. Ogni singolo lavoratore posto in cassa integrazione, nell'arco di un anno al massimo, dovrà essere reintegrato nella sua specifica funzione.Il fondo per il trasporto aereo non dovrà essere ulteriormente finanziato attraverso l'aumento  strumentale della tassa sui biglietti aerei e, lo stesso fondo, dovrà garantire la permanenza dei lavoratori all'interno del perimetro aziendale, non al di fuori.All'interno del Piano nazionale aeroporti emanato da Lupi lo scorso anno, ogni azione tesa a favorire gli eventuali desiderata della compagnia straniera che, di fatto, diventerà proprietaria di Alitalia, piuttosto che tendere allo sviluppo armonico dell'intero comparto del trasporto a e r e o , s a r à d a noi stigmatizzata e osteggiata nelle sedi istituzionali.Alla luce della sue dichiarazioni e del suo operato, teso a prosciugare le finanze pubbliche, oggi più che mai porremo attenzione ad ogni sua singola azione politica, chiedendole ogni volta che sarà opportuno, in modo circostanziato, di dimettersi e permettere all'Italia e agli italiani di avere per i Trasporti un degno ministro.

Lupi rassicura gli agnelli

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Anche il ministro Federica Guidi, titolare del dicastero per «lo Sviluppo economico dell'Eni e della delocalizzazione all'estero delle imprese italiane» (la definizione è del portavoce M5S Vito Petrocelli), nel suo viaggio di ieri in Basilicata, cede alla politica della comunicazione di propaganda e disinformante, tipica del governo Renzi e del governo regionale di Pittella.Infatti, dietro il bel titolo dell'evento, "Tavolo tecnico sul rilancio delle intese Stato - Regione Basilicata per l'accelerazione dello sviluppo regionale", altro non si è celato che l'ennesimo tentativo di raddoppiare le estrazioni minerarie che dal 1997 in poi, è notorio, non hanno sviluppato né occupazione diretta né occupazione di filiera. Estrazioni, da portare, secondo il ministro, a 180 mila barili al giorno, pari circa al 12% degli attuali consumi nazionali, e pari, secondo i calcoli del suo ministero, a maggiori entrate nelle casse dello Stato per non meno di 30 miliardi di euro per i prossimi 20 anni.Questa del ministro è stata l'ennesima proposta di sfruttamento del sottosuolo e non di investimenti strutturali in regione, a conferma che questa politica non ha riforme reali da proporre ai cittadini perché ha mani e piedi legati con le banche, le compagnie assicurative, la grande industria, le multinazionali de l pe t ro l i o e l a g rande distribuzione. Perché è accerchiata dal debito pubblico sempre più incontrollabile. Perché è incapace di liberarsi dei lacci e lacciuoli della

polit ica clientelare. Perché è impossibilitata a liberare le economie dei territori locali (altrimenti finisce il potere del ricatto occupazionale verso i lavoratori e i disoccupati). Perché sottende esclusivamente, in Basilicata, a far fare cassa reale all'Eni e fittizia allo Stato.Reale all'Eni, perché più estrae e più incamera profitti. Fittizia allo Stato perché questo Stato ha già rinunciato a farsi adeguatamente pagare dalle società petrolifere il possesso delle concessioni minerarie (costano appena 50 euro a kmq, contro le migliaia di euro delle altre nazioni) e perché la durata ventennale delle estrazioni in Basilicata, checché ne dica il ministro Guidi, è sconfessata dalla principale società di consulenza delle stesse società minerarie, Nomisma energia, la quale ha sempre parlato di mezzo miliardo di barili in Val d'Agri e di 300 milioni a Corleto. Al ritmo di circa 180 mila barili al giorno il conto è presto fatto: non più di 10 anni di estrazioni. Dunque, o mente Nomisma, o mente il ministro Guidi con i 30 miliardi di euro di tasse che, tra l'altro, non lo dice, se ne andranno quasi tutti, ad estrazioni finite, per la bonifica ambientale e sanitaria dell'intera Basilicata. Perché di certo non pagheranno le multinazionali.A parte il fatto che se il governo Renzi rinunciasse, ad esempio, agli F35, di miliardi ne ricaverebbe 50, e non tra 20 anni, ma subito, il M5S fa rilevare che l'equazione sviluppo industriale uguale occupazione ha dimostrato proprio in Basilicata, in questi 30 anni di scelta economica precisa dei governi lucani, di essere falsa, dato che in questa terra si continua a essere o emigranti o

disoccupati o sottoccupati. Bene dunque hanno fatto i portavoce M5S al Senato, Vito Petrocelli, alla Camera, Mirella Liuzzi, e regionali, Gianni Leggieri e Gianni Perrino, a rimproverare al ministro Guidi di essere venuta in Basilicata senza un reale progetto di investimenti economici, ma con la sola volontà di favorire le entrate dell'Eni e quelle clientelari della politica regionale e nazionale.Petrocelli, nel suo intervento al tavolo tecnico, è stato l'unico a formulare una proposta economica alternativa, proponendo di lasciare il petrolio lucano nelle profondità del sottosuolo, a mo' di futura riserva strategica nazionale, e di dare finalmente inizio a una rivoluzione industriale con una seria politica di investimenti nell'energia rinnovabile, per rendere gratuito, autosufficiente e autoproduttivo il fabbisogno energetico delle famiglie, delle aziende agricole e delle piccole e medie imprese della Basilicata. Avendo dal governatore Pittella, come risposta, l'accusa di essere «Fuori tema » a un tavolo per il rilancio dell'economia lucana, quando fuori tema è semmai un governatore e un ministro che non sanno produrre economia oltre i quattro soldi delle royalties. Il cui utilizzo sul territorio, tra l'altro, finora è stato solo clientelare. I PARLAMENTARI DEL M5S Vito PETROCELLI Mirella LIUZZII CONSIGLIERI REGIONALI Gianni LEGGIERI Gianni PERRINO

Vel-Eni

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"Non so se la S e r r a c c h i a n i c o n o s c a i l significato della pa ro l a ones t à intellettuale. "Sulla legalità il nostro nuovo PD non fa sconti a nessuno, come si è visto s u l c a s o Genovese" ha avuto il coraggio di dire la piddina.

P a c a t a m e n t e vorrei ricordarle c h e s e n z a l a presenza del M5S in aula (benvenuta opposizione) il suo "nuovo PD" non avrebbe neppure calendarizzato il v o t o s u l l ' a r r e s t o d e l deputato in questione.

Con educaz ione vor re i rimembrarle che il detenuto PD Genovese percepisce ancora lo st ipendio da p a r l a m e n t a r e d e l l a Repubblica.

Con garbo le faccio presente che il "nuovo PD" sta riformando la Costituzione assieme a un partito che vede tra i suoi fondatori Berlusconi (condannato per f rode fiscale) , Del l 'Utr i (condannato per mafia e latitante in Libano), Scajola (sotto arresto per aver favorito la fuga del latitante Matacena), Galan (presto la

Camera voterà per il suo arresto) e P r e v i t i ( c o n d a n n a t o p e r corruzione e interdetto a vita dai pubblici uffici).

Con galanteria le richiamo alla memoria le leggi del M5S da mesi depositate alla Camera e al Senato (anti-corruzione; conflitto di interessi; ripristino falso in bilancio; introduzione reato auto-riciclaggio; aumento termini di prescrizione).

Con cortesia la informo che il suo "nuovo PD" ha bocciato più volte la proposta M5S di togliere i vitalizi ai condannati per mafia.

Senza mancarle di r i s p e t t o l e p r o p o n g o d i votare con noi una legge per togliere qualsiasi stipendio ai politici arrestati (anche in via cautelare).

C o n g r a z i a l a metto al corrente c h e l ' o n e s t à

intellettuale è un valore che serve più a se stessi che agli altri.

Certo di averle suscitato un moto inter iore la saluto, mantenendo i toni bassi altrimenti i ladri si spaventano!"

Alessandro Di Battista

Attenzione ci troviamo sempre al

venerdì dalle ore 21.00

In piazza Sacro Cuore 5. (zona viale Roma) Come sempre a Novara

Con garbo