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RIASSUNTO DELLA TESI DI RICERCA SULL’IMMAGINE PUBBLICA DEL PAPA BENEDETTO XVI SULLA STAMPA INTERNAZIONALE FRANCESE E STATUNITENSE
Studio svoltosi da maggio a settembre 2010
da Charles Olivier Owono Mbarga Laureato di Comunicazione Sociale Istituzionale Presso la Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale Pontificia Università della Santa Croce - Roma
“IN CHE COSA E PERCHÉ L’IMMAGINE PUBBLICA O LA FIGURA DEL PAPA BENEDETTO XVI È NEGATIVA SULLA STAMPA?”
Problematica:
A. COSTRUZIONE DELLA PROBLEMATICA
2009 : Catena di polemiche e controversie avvenute sulla stampa internazionale intorno ad argomenti concernenti il Santo Padre, Benedetto XVI
Le polemiche riguardavano: la deroga a gennaio 2009 della scomunica a quattro
vescovi scismatici (lefebvriani); la tristemente famosa vicenda di uno di loro, il
negazionista britannico Williamson; la controversia intorno all’uso del preservativo nella lotta
contro l’Aids in Africa nata in seguito alla conferenza stampa nell’aereo che portava il Papa in Camerun il 13 marzo 2009
A. COSTRUZIONE DELLA PROBLEMATICA
Oscuramento dei temi importanti per l’Africa e per il mondo, sollevati dallo stesso Papa durante il suo primo viaggio in Africa da parte della stampa occidentale
Visibilità mediatica del viaggio stesso ostacolata soprattutto dalla stampa laica europea
Due documenti decisivi: il mensile d’informazione francese Le Point, numero 1906 del 26
marzo 2009; il libro dell’ex giornalista (Vaticanista) del quotidiano cattolico
francese La Croix, Bernard Lecomte, pubblicato a ottobre del 2009 intitolato : Pourquoi le Pape a mauvaise Presse
A. COSTRUZIONE DELLA PROBLEMATICA
Mentre il primo presenta Papa Ratzinger in primo piano in copertina, con la domanda “Perché moltiplica gli scandali”, il secondo da spiegazioni sul “Pourquoi le pape a mauvaise presse”, che in Italiano può significare: “Perché l’immagine del papa sulla stampa è negativa”
A. COSTRUZIONE DELLA PROBLEMATICA
Problematica fondamentale della mia ricerca:
“In che cosa e perché l’immagine pubblica o la figura del Papa è negativa sulla stampa?”
B. OGGETTO DELLA RICERCA
La figura del Papa sulla stampa internazionale francese e statunitense tramite lo studio dei titoli giornalistici
Perché parlare della figura invece dell’immagine ? Per evitare la trappola della superficialità
dell’immagine. La figura è un sostantivo più ricco perché
andando aldilà delle apparenze o del riflesso della persona meramente costruito dalla stampa.
B. OGGETTO DELLA RICERCA
La figura traduce non solo il modo di apparire agli occhi della gente, o l’impressione che si suscita, ma anche aspetti della personalità, quello che un dato personaggio rappresenta (statura intellettuale, morale o culturale) in un dato luogo geografico e in un periodo storico ben preciso.
B. OGGETTO DELLA RICERCA
La chiave di lettura degli articoli giornalistici:
Indagare sui giornali necessita una chiave di lettura, un prisma à partire dal quale tirare fuori i vari meccanismi o le tecniche giornalistiche, retoriche, sintattiche e pragmatiche usate dai redattori per comunicare l’informazione sul Papa.
B. OGGETTO DELLA RICERCA
Ecco perché abbiamo intitolato questa ricerca:
“La figura di Benedetto XVI sulla stampa internazionale da 2005 a 2009. Un’analisi secondo la teoria del framing”
C. DIVISIONE E METODO DEL LAVOROA. DIVISIONE DEL LAVORO
Quattro capitoli:1. Studio della teoria del framing in comunicazione
giornalistica2. Il titolo giornalistico3. Linee e percezione della personalità e
dell’operato di Benedetto XVI4. Risultati dell’analisi dei titoli di quattro quotidiani
internazionali, tra cui due francesi – Le Figaro e Le Monde – e due statunitensi – The New York Times e The Washington Post.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Si è costruito intorno a cinque parti: Definizione dei concetti di frame e framing e certe
considerazioni generali; Concetti correlativi (i generi giornalistici e i valori
notiziosi o news values; L’angolatura dell’informazione); I campi d’applicazione dei frame; I meccanismi del framing: tra news making (produzione
dell’informazione), interpretazione e implicazione soggettiva del redattore che smentisce le pretese del mito giornalistico dell’obiettività;
Il rapporto tra Framing, News Values e l’informazione sulla Chiesa Cattolica.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Definizione dei concetti di frame e framing nella comunicazione giornalistica
Tra le varie definizioni del frame – tanto per capire di che si tratta – riteniamo conveniente presentare quella di Eugenio IORIO, che stabilisce un legame inattaccabile tra il processo di framing e il news making; e secondo cui “Sotto l’apparenza di stare informando in maniera dettagliata sopra una gran quantità di fatti di attualità, i media stabiliscono, in realtà, una gerarchizzazione interessata degli stessi, secondo la loro localizzazione ed estensione, che privilegia quindi certe notizie ed emargina e quasi ne occulta altre”.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Il ché lo porta a definire il frame come “una cornice che definisce gli schemi percettivi di relazionamento con la realtà.”In altri termini, “Nell'analisi del discorso dei media, il concetto di frame viene utilizzato per descrivere e spiegare come i giornalisti riferiscono gli eventi, guidandone la percezione da parte del pubblico”
Per Diego Contreras (Decano della Facoltà di Comunicazione
Istituzionale – Pontificia Università della Santa Croce – Roma) « Il frame è quello che rimane » dopo essersi dimenticato del contenuto della notizia.
Per Paolo Rodari e Andrea Tornielli (Autori del libro intitolato: Attacco a Ratzinger. Accuse e scandali, profezie e complotti
contro Benedetto XVI, Piemme, Milano, 2010, p. 313) il frame è un “concetto che finisce per essere impiantato nel subconscio collettivo: quando lo si evoca, provoca una reazione automatica”.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Il teorico americano dei media Robert Entman pensa che « Framing implica essenzialmente selezione e salienza. Fare frame è selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti in un testo comunicativo, in modo da promuovere una particolare definizione del problema, interpretazione causale, valutazione morale e/o indicazione del trattamento per l’elemento descritto » (cfr. p. 12 della tesi).
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Un secondo elemento fondamentale nel processo di fabbricazione dell’informazione giornalistica : i News Values (valori notiziosi) – fattori fondamentali e costitutivi oppure secondari ma presenti che determinano la scelta di pubblicazione nel processo di fabbricazione della notizia.
Esempi: il conflitto e la negatività, l’interesse umano, la novità o l’inaspettato, l’attualità, l’impatto, la prossimità (geografica, fisica, psicoaffettiva, sociale, cronologica, culturale, generazionale, la rarità, la notorietà, …), la salienza, la stranezza, la tempestività, le emozioni, ecc.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Un terzo elemento fondamentale nel processo di fabbricazione dell’informazione giornalistica : News, views, frames e il mito giornalistico dell’obiettività
Infatti, la semplice selezione o esclusione della notizia, l’accostamento di due notizie nella stessa pagina o in servizi contigui, la scelta delle immagini visive o del tipo di intervistati, e perfino la semplice titolazione, sono tutti elementi che non possono sottrarsi a una più o meno implicita valutazione soggettiva del giornalista.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III I. CAPITOLO PRIMO
Il che, nel pensiero teorico della comunicazione implica la fusione delle "views" nelle “news” (punti di vista, opinioni personali del giornalista e influenza dell’orientamento editoriale della testata) e mette in dubbio il sacrosanto principio di obiettività della professione giornalistica (“I fatti sono sacri, le opinioni sono libere” (facts are sacred, opinions are free).
In quel caso, il framing è inteso come introduzione implicita di views entro le news.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO II
Il Titolo giornalisticoSette parti:
1. le definizioni
2. la posizione del titolo nell’apparato iconico del giornale (l’insieme costituito dalla posizione in cui è collocato l’articolo, dalle immagini di cui è corredato, dai titoli che gli sono stati premessi, dal corpo di carattere in cui è stato stampato e cosi via);
3. la posizione e il grado d’importanza del titolo all’interno di una pagina;
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO II
4. lo schema classico del titolo giornalistico (occhiello, il titolo vero e proprio, il sommario, il catenaccio). Tutto questo si traduce attraverso una certa configurazione del titolo nel testo, che ha una sua importanza sugli effetti che si vuole suscitare sul lettore (svegliare la sua curiosità, richiamare la sua attenzione, interpellare o emozionarlo; con l’intento chiaro di dare rilievo a certi aspetti dell’informazione invece di altri).
5. il rapporto tra il titolo, l’angolatura di redazione e il messaggio essenziale che il redattore intende comunicare al pubblico.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO II
6. l’uso e l’impaginazione (che nel giornalismo moderno dipende molto dai software usati in redazione) che incidono inevitabilmente sulla visibilità e l’estetica della notizia e del giornale.
7. le tipologie dei titoli, che dipendono molto dai generi giornalistici e quindi possono essere informativi, espressivi, appellativi o incitativi.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
“Linee e percezione della personalità e dell’operato di Benedetto XVI”
Doppio obbiettivo:
Migliorare la conoscenza su Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, presentandone una breve biografia
Presentare nel modo condensato il pensiero di scrittori – prevalentemente giornalisti e storici avendo un’ampia conoscenza del personaggio, del suo pensiero e del Vaticano – à partire da libri pubblicati tra 2005 e 2009 e trattando temi riguardanti il loro giudizio sull’operato di Benedetto XVI e sul modo in cui viene presentato al pubblico dai media nel periodo andando dall’elezione fino alla fine del 2009.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
Sostanza del capitolo:
Abbiamo tirato fuori il fatto che l’immagine pubblica del Papa sia anteriore alla sua elezione al soglio pontificio; in altre parole, la lunga permanenza di ventidue anni a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede avrà sigillato per sempre la percezione che la stampa si è fatta di lui e che si è poi radicalizzata con la sua elezione.
Avrà ereditato dalla stampa alcuni sopranomi, quali: “il Grande Inquisitore”; “il Panzerkardinal”; “Il Pastore tedesco”; “The Watchdog”, “le Pape à Réaction”…
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
Una comunicazione vaticana del dopo Giovanni Paolo II inadempiente:
Una lettura esperta di due autori francesi rivela la seguente diagnosi : una comunicazione vaticana del dopo Giovanni Paolo II in difficoltà seria per causa
dei cambiamenti al vertice della Sala Stampa Vaticana;
della concezione che il papa stesso ha della comunicazione e del suo modo di relazionarsi con i giornalisti
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
Influenza della secolarizzazione sulla comunicazione sul Papa e sulla Chiesa:
Dal dialogo tra due altri esponenti francesi (un giornalista-scrittore e un altro scrittore) risultano quattro argomenti fondamentali nella comprensione nel modo in cui si evolvono i processi di comunicazione sul Papa e sulla Chiesa negli organi di stampa laica:
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
I fondamenti e le radici culturali di un disaccordo/disamore tra la natura e l’essenza stessa della Rivelazione cristiana che la Chiesa e il Papa annunciano e rappresentano da una parte; dall’altra, una cultura secolarizzata o in corso di secolarizzazione in seno alla quale l’insegnamento della religione è stato escluso dalle scuole pubbliche (specialmente in Francia);
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
L’incultura religiosa che caratterizza il lavoro giornalistico odierno incide sui giudizi espressi dai professionisti dell’informazione nella copertura mediatica sulla Chiesa e sul Papa.
L’eredità anticlericale de la cultura moderna, che fa si che “il secolarismo, l’incultura e le derive della comunicazione” spieghino in buona parte la negatività dell’immagine del Papa sulla stampa.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
Secondo Marc Leboucher, infatti, l’anticlericalismo sottostante al dibattito pubblico francese e persino tra certi ambienti cattolici genera un antipapismo caratterizzato dalla diffidenza anche di cristiani cattolici nei confronti del Papa.
Sempre in questa prospettiva, gli stessi autori sostengono che l’individualismo, il relativismo, l’edonismo e il nihilismo minaccino seriamente l’esistenza stessa della Chiesa (dei suoi rappresentanti, dei fedeli, del suo messaggio e dei suoi simboli)
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-IIICAPITOLO III
Questo da chiarezza al fatto che le posizioni di Benedetto XVI riguardo a certe public issues etiche, familiari e sociali di notorietà internazionale (come la crociata al relativismo, la difesa della verità, l’uso dei contraccettivi, le unioni omosessuali, il richiamo al rispetto della vita dalla nascita alla morte naturale) suscitino generalmente delle reazioni clamorose nei media.
D. CONTENUTI DEI CAPITOLI I-III CAPITOLO III
La dittatura del “politicamente corretto” (la citazione sul rapporto tra Islam e violenza a Ratisbonna il 12 settembre 2006, che ha scatenato la prima controversia dell’era Benedetto XVI),
che rispecchia conformismo alla moda e alle idee correntemente ammesse da tutti; in altri termini, il pensiero unico che esclude voci diverse. Applicato ai media, questo crea un conformismo mediatico tradotto attraverso la diffusione in tutto il mondo delle stesse informazioni (stessi servizi e immagini) nello stesso formato e il marketing, che, tramite i sondaggi di opinione, si è impossessato della stampa, imponendo una dittatura dell’immagine sulla realtà o sull’essere diversi.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIA. METODO DI RICERCA
Campione : Studio dei titoli giornalistici di 4 Testate :
Le Figaro e Le Monde (Francia) – The New York Times e The Washington
Periodo di pubblicazione : dal 19 aprile 2005 al 31 dicembre del 2009
Oggetto dello studio : l’informazione su Benedetto XVI
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIA. METODO DI RICERCA
Metodo: scheda analitica proposta dalla Facoltà nell’ambito dell’analisi e della pratica dell’informazione giornalistica
Divisione dello studio in 2 parti principali: la copertura informativa dell’intero
campione; l’analisi dei titoli dell’elezione, dei viaggi
internazionali e delle polemiche e controversie mediatiche
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIA. METODO DI RICERCA
Lo studio dei titoli si è eseguito su cinque aspetti:
i contenuti (temi e argomenti); la prospettiva giornalistica; la prospettiva istituzionale; la prospettiva retorica e
pragmatica.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
I. LA COPERTURA INFORMATIVA totale di 1917 (mille novecento diciassette)
titoli sul Papa ripartiti nel seguente ordine: Le Figaro, 772 titoli (40,27% del totale); The New York Times, 472 titoli (24,62%); Le Monde, 444 (23,16%); The Washington Post, 229 titoli (11,94%).
Dal raggruppamento per singolo paese risulta che i due giornali francesi sommano 1216 titoli (63,43%), mentre quelli statunitensi accumulano 701 titoli.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Per quanto riguarda la copertura informativa degli avvenimenti, tutti e quattro i giornali sommano: 240 titoli per l’elezione del Papa e 840 per i tredici viaggi internazionali, le
polemiche e le controversie.
Il ché ammonta a 1080 il numero di titoli riguardanti le tematiche studiate (il 56,33% del campione).
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Per quanto riguarda il modo in cui il Papa viene chiamato nei titoli, abbiamo osservato che i giornali americani preferiscono il nome
“Pope” (492 volte su 701 titoli); mentre quelli francesi usano “Benoît XVI”
(476 volte su 1216 titoli).
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Trattandosi degli autori, lungo il periodo stabilito, tutti e quattro i quotidiani hanno impiegato 428 autori per una media generale di 3,4 titoli per singolo autore.
Ci sono 9 firme dominanti per i quattro quotidiani che punteggiano da 177 a 10 firme (cf. tabelle p. 130).
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
TITOLI E AUTORI TOTALI %
Totale titoli delle 4 Testate 1917
Total Titoli firmati 1456 75,95
Totale Titoli non firmati 461 24,04
Brevi 372 19,40
Non firmati 89 4,64
Totale Autori delle Testate 428
Media generale di titoli /autore 3,4
Tabella 7 : dati generali sui titoli e gli autori
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Nome e Cognome Testata Frequenza
Hervé Yanou* Le Figaro 177
Henri Tincq* Le Monde 135
Jean-Marie Guenois Le Figaro 89
Ian Fisher* The New York Times 82
Stéphanie Le Bars* Le Monde 62
Rachel Donadio The New York Times 42
N/A Le Figaro 38
Sophie de Ravinel* Le Figaro 33
Alan Cooperman* The Washington Post 10
Tabella 8 : Firme dominanti
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
ANN0Le Figaro The New York Times Le Monde The Washington
Post TOTALE/ ANNO
Frequenza % Frequenza % Frequenza % Frequenza %
2005 170 22,02 131 27,75 96 21,62 55 24,01 452
2006 183 23,70 96 20,33 106 23,87 36 15,72 421
2007 103 13,34 68 14,40 78 17,56 25 10,91 274
2008 157 20,33 85 18,00 86 19,36 68 29,69 396
2009 159 20,59 92 19,49 78 17,56 45 19,65 374
TOTALE/ TESTATA
772 40,27 472 24,62 444 23,16 229 11,94 1917
Tabella 2 riepilogativa delle frequenze informative di tutte e 4 le testate da 2005 a 2009 su Benedetto XVI
ANNOLe Figaro Le Monde The New York Times The Washington Post TOTALE VIAGGI
/4 TESTATE
Frequenza %* Frequenza % Frequenza % Frequenza %
GMG Cologna18-21/08/2005
30 44,77 20 29,85 11 16,41 6 8,95 67
Polonia25-28/05/2006
12 27,90 15 34,88 12 27,90 4 9,30 43
Valenzia (Spa)08-09/07/2006
3 27,27 4 36,36 3 27,27 1 9,09 11
Baviera (Ger.)09-14/09/2006
50 40,32 36 29,03 29 23,38 9 7,25 124
Turchia28/11-
01/12/2006
33 49,25 15 22,38 14 20,89 5 7,46 67
Brasile09-14/05/2007
13 30,23 13 30,23 13 30,23 4 9,30 43
Austria07-09/09/2007
3 30 2 20 5 50 0 0 10
USA15-20/04/2008
18 14,87 7 5,78 46 38,01 50 41,32 121
GMGSydney12-20/07/2008
11 44 7 28 4 16 3 12 25
Francia12-15/09/2008
74 67,27 30 27,27 4 3,63 2 1,81 110
Camerun/Angola
17-23/03/2009
26 44,82 14 24,13 11 18,96 7 12,07 58
TERRA SANTA08-15/05/2009
31 38,27 19 23,45 21 25,92 10 12,34 81
Rep. Ceca26-28/09/2009
2 20 2 20 5 50 1 10 10
TOTALI COPERTURA INFORMATIVA
306 39,74 184 23,89 178 23,11 101 13,11 770
Tabella 12 : Frequenze dei titoli per viaggio e per testata
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
II. Studio tematico e analisi giornalistica, istituzionale, retorica e pragmatica
Contenuti (Aria tematica)Una sovrabbondanza di temi censiti
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Per l’elezione del Papa, tre categorie tematiche sono frequenti nei quattro giornali: la Persona di Benedetto XVI (zoom sul
conservatorismo), i temi di Vita cristiana e la Proiezione esteriore
(i rapporti tra Chiesa e Stato o i mezzi di comunicazione sociale)
Al livello della Vita cristiana vengono illustrati soprattutto temi relativi alle divisioni e i contrasti nelle reazioni dentro l’opinione cattolica; mentre i giornali francesi segnalano l’inquietudine dei Protestanti di Francia per il futuro dell’Ecumenismo.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Sui viaggi e le controversie invece saltano fuori soprattutto temi riguardanti la Persona del Papa (11 volte su 14 avvenimenti), Temi di Vita cristiana (Pastorale, Spiritualità,
Moralità) che appaiono 10 volte; Proiezione esteriore (Relazione Chiesa-Stato, Sacro
nella sfera pubblica, Politica e Diplomazia), 10 volte; il Dialogo interreligioso, 6 volte; l’Ecumenismo 3
volte; Temi sulla Vita (Aborto, Eutanasia), 3 volte; e infine Temi sull’Azione sociale (Ambiente, Pace), 3 volte.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Prospettiva giornalistica
I valori notiziosi (news values) dominanti sono: la Personalità (del Cardinale
Ratzinger/Benedetto XVI) e l’Interesse umano per l’Elezione;
il Conflitto e l’Interesse umano per i viaggi, le polemiche e le controversie
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Mentre le tipologie di titoli più frequenti sono: il titolo descrittivo per l’Elezione e il titolo interpretativo per i viaggi, le polemiche e
controversie. Per quanto riguarda il framing degli
avvenimenti, ci siamo accorti che ogni singolo evento ubbidisce a un’inquadratura propria al contesto geografico e socioculturale della regione visitata e agli interessi politici, geostrategici, diplomatici e religiosi in gioco.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Certi framing personali corrispondono a giudizi morali prestabiliti (stereotipi) e proiettati sulla persona di Benedetto XVI, ad esempio:
il suo conservatorismo, il dogmatismo, l’intransigenza, le origini tedesche e il passato nella Hitlerjugend, sottointeso nemico
degli Ebrei, spesso usato in grandi appuntamenti come il passaggio ad Auschwitz nel 2006, la vicenda Williamson o la visita al Memoriale della Shoah a Gerusalemme nel 2009)
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Prospettiva istituzionaleNumero di frame individuati sia per
la copertura informativa dell’elezione sia per quella dei viaggi, delle polemiche e controversie: 15 frame tra cui
9 negativi, 4 positivi e 2 neutri
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
I frame (inquadratture dell’informazione) dell’Elezione (decisivi per il resto delle notizie su Benedetto XVI) e delle polemiche : Entrambi i frame dell’elezione sono negativi così come quelli applicati alle polemiche e controversie
“Il Papa conservatore/ dogmatico e intransigente”.
Si tratta di un’etichetta che identifica in permanenze la personalità dell’uomo Ratzinger/Benedetto XVI qualunque sia quello che fa o quello che dice.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Il frame conflittuale “Conservatore vs progressisti/ liberali”.
Molto usato all’indomani dell’elezione di Benedetto XVI per giustificare la delusione dentro e fuori dalla Chiesa dopo l’elezione di un Papa europeo conservatore in un’Europa culturalmente secolarizzata, che avrebbe preferito un Progressista.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Prospettiva Retorica e pragmaticaLo studio delle forme d’interpretazione delle
azioni e parole del Papa (verba dicendi e stile) nei titoli dei diversi eventi abbondantemente evocati nelle parti precedenti rivela due prospettive:
da una parte un Papa “presente ma passivo” nella copertura informativa dell’elezione e
un Papa “iperattivo” nei viaggi; “attivo, espressivo” e minimamente “reattivo” nelle polemiche e le controversie.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Conclusione
Nel concludere questo studio, segnaliamo due aspetti contrastanti individuati lungo la ricerca sulla figura di Benedetto XVI sui quattro quotidiani internazionali studiati:
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
1) I frame (le cornice/inquadrature dell’informazione):
Perché ideologicamente o intenzionalmente creati a scopo interpretativo, orientativo e cognitivo, i frame (negativi) comportando un giudizio, una valutazione morale o un interesse umano dell’azione e delle parole di Benedetto XVI, così come quelli a orientamento religioso e/o etnico condizionano le notizie in modo da riprodurre un’immagine pubblica negativa del Papa; del tipo proprio arcigno e inumano, in altre parole, l’immagine di un Papa fuori dal suo tempo e lontano dalle realtà umane.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
A questo proposito, Paolo Rodari e Andrea Tornielli concludono la loro ricerca dicendo: “Il frame su Benedetto XVI è negativo e lo dipinge come nemico della libertà di coscienza, della modernità, della scienza. Tutto ciò che il Papa dice o fa e che non può essere fatto rientrare in questa chiave interpretativa, fatica a passare nel circuito mediatico e ad arrivare all’opinione pubblica”. (p. 313)
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
2) L’interpretazione delle sue azioni e dei suoi discorsi, tradotti attraverso l’uso dei verba dicendi rivela invece una figura completamente diversa dello stesso Papa. Per esempio nei viaggi, si vede un Papa attivo, che dice, fa, va, incontra, visita, fa visita, prega con, seduce, parla, dichiara, chiarisce, spiega, critica, affronta, condanna, difende, avvisa, interpella, richiama l’attenzione su (…) loda, consola, sostiene, riconforta, cerca di consolidare, etc.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Insomma, le azioni positive sono più numerose che quelle negative. Anche quando si oppone a qualcosa, lo si vede in atti illocutivi (le azioni intenzionali al dire…) dichiarativi, tipo condannare; egli in effetti, condanna non le persone ma fenomeni e fatti che danneggiano seriamente o mettono in pericolo la vita umana o il pianeta, quali la violenza, il terrorismo, l’antisemitismo, il razzismo oppure i lati eccessivi o incontrollabili del capitalismo e del relativismo.
E. CAPITOLO IV: RICERCA SUI GIORNALIB. RISULTATI DELLA RICERCA
Ho anche potuto osservare che ci sono argomenti riservati come certi social issues (grande problematiche sociali e politiche odierne), che non vanno mai toccati (morale sessuale e familiare, ecc.) al rischio di scatenare una bufera mediatica in cui viene spesso rimessa in questione proprio la legittimità del Papa a trattare temi simili.