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Comunicazione tenuta di fessina _ presentazione e attività bis

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1. L’impresa e i suoi protagonisti1.A Tenuta di Fessina

Silvia Maestrelli, produttrice di vino toscano nella sua tenuta Villa Petriolo di Cerreto Guidi, suo marito Roberto Silva e Federico Curtaz hanno deciso di scommettere con passione sulla Sicilia per saldare la loro collaborazione all’insegna della qualità. Nel 2007, affascinati da questa terra dalla straordinaria ricchezza,  acquistano  un vecchio palmento del XVIII secolo in pietra lavica, che si affaccia su un vigneto del secolo scorso, circa 7 ettari di Nerello Mascalese.

 “I’ vigne di Fessina”, come la gente di queste parti definisce i vigneti della tenuta, sono  sorvegliate da un grande albero maestoso, con le radici che, come una serpe, avvolgono i blocchi del muro di cinta del borgo di Rovittello, i cui rami volano verso il cielo a guardare i Nebrodi. Il Millicucco lo chiamano, fascinoso e ieratico custode del borgo.  “A salire verso il cielo in questo piccolo ombelico verde, tra sciare nere che scendono dall’alto, ci sono molte cose. La più appariscente è quel pennacchio di fumo che si vede quando si alza lo sguardo, sale dal cappello da gnomo che sta in cima al monte. Non smette mai di sbuffare, da cinquecentomila anni e forse più, e riversa cenere e lapilli che si depositano e si distribuiscono nel fluire delle stagioni, a volte accumulati, altre volte spazzati via dall’acqua. A volte rimescolati e coperti da lava fluente, nascosti al verde ed alla coltivazione per centinaia di anni, fino a quando, paziente, la natura ricomincia il suo lavoro di conquista della roccia e ci regala conche irregolari, piccoli vasi di terra che, coltivati per bene, danno frutti meravigliosi. I’ vigne di Fessina sono uno di questi vasi di terra particolare,  ricca della sua povertà. Tra Linguaglossa e Randazzo si incontrano molte di queste forme che coccolano i vigneti come balie generose. Vigneti che per destino danno vini molto diversi, generati da suoli e microambienti talmente particolari da renderli unici” (Federico Curtaz).

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1.B Management aziendale

_ Roberto Silva _ Imprenditore milanese, si cimenta con passione, oltre che nel mondo delle bolle di sapone per il gruppo Italsilva – cento anni di storia dei detergenti in Italia -,  anche nelle vigne dell’Etna, per cui finanzia dal 2007, insieme alla moglie Silvia Maestrelli e a Federico Curtaz, il progetto nella Tenuta di Fessina. Roberto ama la straordinaria terra che ospita la tenuta etnea. La condivisione della passione per il vino con la moglie Silvia Maestrelli, proprietaria dell’azienda vinicola Villa Petriolo a Cerreto Guidi (FI), lo porta, nel tempo, ad apprendere e favorire i meccanismi della valorizzazione del territorio d’origine per la promozione dei prodotti. L’esperienza maturata in Toscana, nelle intenzioni, porterà l’imprenditore Roberto Silva ad indirizzare buona parte degli sforzi aziendali di Tenuta di Fessina verso la promozione dell’enogastronomia e dell’enoturismo di qualità, laddove una terra florida come la Sicilia consentirà, una volta messi a punto gli strumenti indispensabili alla valorizzazione territoriale, di raggiungere soddisfacenti risultati per la propria azienda e tutto l’ ambiente nel quale essa è situata ed opera.

_ Silvia Maestrelli _ “Produrre vino significa per me continuare una vocazione di famiglia. Da quando mio padre Moreno Maestrelli, imprenditore, acquistò, negli anni Sessanta, quella che è stata per anni soltanto la “residenza di delizia” di Cerreto Guidi, Villa Petriolo, oggi quell’operosità è ricordata dalla passione con cui noi, le donne della famiglia – mamma Giovanna, io e mia sorella Simona, le piccole Lavinia e Margherita – raccontiamo il nostro vino ed il nostro mondo. Tenuta di Fessina, in Sicilia, la mia ultima avventura. L’ho acquistata nel 2007 insieme a mio marito Roberto Silva e all’enologo Federico Curtaz, sulla scia di un innamoramento per questa terra dalla straordinaria ricchezza, ambientale, storica e culturale. Sette ettari di Nerello Mascalese, Cappuccio, Carricante e di cosiddette “impurità” alle pendici dell’Etna, autentico giardino dai frutti d’oro che mi ha già regalato bellissime soddisfazioni. La Sicilia è una terra nutriente, ricchissima di arte, cultura, e di una natura rigogliosa. Natura straripante, civiltà sovrapposte, cultura profonda e complessa. Luogo di terra, di cielo, d’acqua e di fuoco, la Sicilia. E terra di “fimmine”, eminentemente. Anche la Muntagna per me è “fimmina”. Guardo all’Etna come una figlia guarda a sua madre, che genera “come un poeta”. Privilegio tutto materno.  Irruenta, imprevedibile, generosa, elegante, proprio come una donna, la Muntagna. E unica”. A Fessina Silvia si occupa del comparto commerciale e di marketing e comunicazione.

_ Federico Curtaz_ Valdostano d’origine e piemontese d’adozione, vanta un’esperienza più che ventennale nel mondo del vino. Si è formato come agrotecnico in Piemonte, frequentando successivamente corsi di aggiornamento e specializzazione in Italia e all’estero. Ha lavorato per Gaja ed altre importanti cantine . Dal 2006 è libero professionista  in viticoltura ed enologia. Dal 2005 inizia la sua collaborazione con Silvia Maestrelli, in qualità di agronomo di Villa Petriolo, a Cerreto Guidi (Firenze), divenendone nel  gennaio 2006 anche consulente del settore enologico. Con Tenuta di Fessina, Federico Curtaz a cinquant’anni ha aperto un nuovo capitolo della sua vita: “Tenuta di Fessina è per me l’esperienza più profonda, un ritorno all’austerità e all’atmosfera piemontese. L’Etna è stata una scoperta, una vera e propria folgorazione. Lì, tra le rocce che rievocano la mie origini in Val d’Aosta, mi sento a casa”.

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1.C UbicazioneL’Etna

Etna, un grande vulcanoRacchiuso tra la valle dell’ Alcantara, il bacino del Simeto e la piana di Catania da un lato, il mare dall’ altro, si trova il massiccio dell’ Etna, esteso per 1570 Km2 e con un perimetro di 110 Km. La sua vetta sfiora i 3350 m. con falde dolci, fino i 1550 m., coltivate ed abitate. Si evidenziano colate di lava scura con chiazze di bosco e macchie di ginestre fino ai 2400 m. e poi, a finire, nuda roccia. La base del vulcano appare ben rilevata sul livello marino, mentre il cono si erge fino ai 2900 m., dove si appiattisce in un altipiano ellittico come il residuo di un vecchio cratere, per arrivare al cono terminale, ancora attivo. Centinaia di coni lavici secondari si trovano sparsi lungo il pendio, dai quali occasionalmente fuoriesce materiale lavico che arriva spesso fino alla zona popolata. Nel 1669 una colata raggiunse Catania distruggendone alcuni quartieri, mentre nel 1928 distrusse Mascali. Il terreno vulcanico è costituito da lava, basalti, tufi, lapilli e ceneri molto permeabili all’ acqua. Sulla cima è sempre presente la neve nel periodo invernale, ma la zona risulta essere arida in quanto priva di fiumi e ruscelli. Questi ultimi si trovano abbondanti in basso, insieme a sorgenti e pozzi.

I vitigni dell’Etna

La viticoltura etnea, da sempre,  si sviluppa su tre quarti della circonferenza del cono vulcanico, dal versante sud che guarda la piana di Catania ad est volto al mare, fino al nord rivolto ai Nebrodi, occupando 2900 ha,  per lasciare spazio ai pascoli sulla parte rimanente del versante ovest.

Nel versante sud  si trovano i vigneti più alti dell’isola, che in alcuni casi superano i 1000 metri di altitudine. La viticoltura di questo versante rappresenta solo una piccola fetta della notevole estensione presente nel passato, il territorio di Santa Maria di Licodia, che rappresenta una enclave:  in contrada Cavaliere la vite raggiunge quota 1050 metri. Vengono  coltivati Nerello Mascalese, il Carricante e, qualche volta, il Grenache.  Ma è opinione diffusa, e cultura tramandata,  che nella parte nord del vulcano, tra Piedimonte e Randazzo, si producano i migliori vini rossi dell’Etna. Qui il vitigno per eccellenza è il Nerello Mascalese, affiancato dal Nerello Cappuccio. I noccioleti si alternano alla vite; qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica. Circa  il 45% della produzione enologica etnea è concentrato in questo areale, in particolare nei comuni di Castiglione di Sicilia e Randazzo.Citiamo da una descrizione di Salvo Foti  del 2001: “le contrade migliori per la coltivazione della vite, tra cui citiamo Verzella, Rovittello e Valcerasa, ricadono nei comuni di Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia. Qui si trovano i vigneti più vecchi e migliori di Nerello Mascalese, che danno dei vini rossi di buona alcolicità, molto eleganti e dal profumo speziato”.

Anche il Carricante è un vitigno esclusivamente coltivato sull’Etna, originario – si pensa - della zona di Viagrande. Molto fertile e molto produttivo, ha grappolo grande e alato, apparentemente neutro sul piano aromatico. Produce vini all’elevata acidità fissa, da un pH basso (2.9/3.0) e da un alto contenuto in acido malico. Le uve della varietà Carricante, con l’invecchiamento, manifestano note complesse. Gli ettari di Carricante iscritti oggi all’Albo dei vigneti Etna a D.O.C. sono circa 80, di cui quasi la metà con oltre 30 anni d’età.

Tutto ciò che la natura ha di grande,tutto ciò che ha di piacevole,tutto ciò che ha di terribilesi può paragonare all’ Etna

e l’Etna non si può paragonare a nulla.

Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile

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RovittelloÈ a Rovittello che sono adagiati i vigneti della Tenuta di Fessina, una piccola frazione del comune di Castiglione di Sicilia, paese fondato dai greci, il cui impianto urbano ricalca ancora, con l’agorà e le altre chiavi architettoniche, l’ispirazione ateniese. Lungo la statale 120, all’altezza della chiesa e dell’incrocio con la strada provinciale che sale a “quota mille”, un viottolo scende, oltrepassandola, la ferrovia circum etnea. È lì che vi aspetta il piccolo borgo di case e palmenti che in origine appartenevano al signor Musmeci. Un palmento storico a cui avevano, ed hanno tutt’ora, accesso le famiglie confinanti. Rovittello è un luogo tranquillo, posto a 650 metri sul livello del mare. Ha un inverno rigido, siamo in montagna, nevica di frequente, una primavera fresca e piovosa, una estate calda e asciutta, un autunno, lungo, tiepido con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. Cinque grandi millicucchi, alberi centenari, caratterizzano il centro della frazione e proteggono le case ed il pozzo al centro del cortile della tenuta. A destra e al disotto delle case, guardando verso i Nebrodi e l’Alcantara, i vigneti digradano verso valle, perdendo quota armonicamente, ritmati dalla presenza dei muretti a secco, che da sempre svolgono molteplici funzioni. Servono infatti a delimitare le proprietà, costituiscono dei livelli di contenimento della fine terra etnea, ma sono anche veri e propri sentieri utilizzati per la coltivazione dei vigneti. Sono muretti neri, in pietra lavica, che nel dialetto locale prendono il nome di “rasole”.

I vigneti di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio sono situati tra due antiche sciare semicircolari, che come due grandi braccia li cingono in un gesto quasi materno, sono colate laviche del passato, che si susseguono da 500.000 anni. Il vigneto, che per la maggior parte è situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, ricco di piccole pomici e di fini argille destrutturate, sembra prendere origine dal fronte terminale di una colata posta al centro di queste ali, ormai coltivate a noccioleto, in parte a oliveto o ricoperte di vegetazione spontanea, dove la ginestra aetnensis, dalla lunghissima fioritura primaverile, la fa da padrone, con la presenza di castagni sporadici.

La coltivazione è assai semplice. In inverno la potatura e il ripristino dei pali di castagno usurati, in primavera la spollonatura che lascia 6-7 tralci, la pulizia dell’erba con piccole motozappe e la rifinitura a mano, il diradamento e una sfogliatura a luglio inoltrato. Gli alberelli sono sculture del tempo, potati da generazioni diverse, a volte sono forti ed eretti, a volte sono contorti e avvitati su se stessi.

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MiloMilo, il secondo cuore pulsante di Fessina, da cui si produce Carricante in purezza da vigneti di un secolo d’età per l’Etna DOC Bianco Superiore aziendale. Allevato anch’esso ad alberello, il Carricante possiede un’ elevata acidità fissa che lo rende particolarmente adatto all'affinamento in legno e alla conservazione nel tempo. Come vuole la migliore tradizione etnea per questa antica varietà a bacca bianca, la fermentazione del Carricante di Fessina avviene direttamente in botte grande.

Milo è un’incantevole terrazza sulla sottostante costa jonica. Il Comune più piccolo del Parco dell’Etna sorge a circa 750 mt. slm (la massima altitudine raggiunge quota 1.804 mt., sito classificato come “montagna litoranea”), a poca distanza da alcuni dei luoghi più interessanti del versante orientale del vulcano. L’origine del suo nome deriva dalle acque di una sorgente che, scorrendo sulle lave dell’Etna, assumevano colorazione nericcia: Milo deriva dal greco e significa, infatti, nero, scuro. Il primo nucleo urbano di Milo – risparmiata dalla violenza dell’Etna due volte, nel 1852 e nel 1950, quando le lave si arrestarono a soli trecento mt. dall’abitato – è stato fondato nel 1340 da Giovanni infante D’Aragona.

Milo possiede oggi un notevole complesso di ville e masserie risalenti agli Venti e Trenta del secolo scorso, veri e propri musei della civiltà contadina.La tradizione enologica a Milo è importante: vi si producono ottimi vini, sia rossi che bianchi, i quali, per la loro particolare fragranza, hanno ottenuto il decreto di riconoscimento dei vini “Etna DOC” e la qualifica “Bianchi Superiori”. Milo nasce sulla frana vulcanica precipitata nel mare oltre 10.000/15.000 anni fa: i terreni scuri di Milo sono dunque costituiti da una miscela di detriti con molti strati differenziati, prodotti del disfacimento del vulcano e fonte di una ricchezza straordinaria come nutrimento della vite.

A Milo… “il vulcano in mezzo al mare sprofondava. E l’acqua con il fuoco si scontrava”

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La Sicilia di Tenuta di Fessina: Castiglione di Sicilia, Milo, Noto

Tenuta di Fessina si compone di più anime: oltre al vigneto alle pendici dell'Etna, possiede un vigneto in Val di Noto, da cui si vinifica Nero d'Avola al 100%, e vecchie vigne a Milo, dove si alleva Carricante, da alberelli di cent’ anni d’età.

Decantata nel mondo classico da politici-legislatori, poeti, drammaturghi, filosofi, storici, naturalisti, fu considerata il fulcro di tutti gli avvenimenti politici, religiosi e socio culturali durante la dominazione araba, come tramite  tra mondo cristiano e musulmano. Aperta alla cultura italiana ed europea sotto i Normanni, periodo florido che si spense nel 1500, dopo la scoperta dell’ America, quando si spostarono gli interessi nell’ Europa occidentale. Con il passare degli anni, la Sicilia è rimasta tagliata fuori dai maggiori interessi politici ed economici, lontana dai grandi nodi commerciali e finanziari.

“Gelsi di un verde neonato, oleandri sempre fioriti, spalliere di agrumi (…) splendore di grandi giardini”Wolfgang Goethe

CASTIGLIONE DI SICILIACastiglione porta la sua storia nel nome, Castel Leone, antica fortificazione che dominava la valle dell'Alcantara. I Greci la abitano sin dal 403 a.C. per la posizione strategica che occupa: sulla rocca vi costruiscono un punto d'avvistamento fortificato a controllo dell'unica via d'accesso per l'interno della Sicilia. Nel corso dei secoli si avvicendano i Romani, che costruiscono ponti, poi Arabi, determinanti nell’innovazione dei sistemi d'irrigazione, Normanni e Svevi, sotto i quali Castiglione diventa città regia. L’attuale Castiglione sorge nel pieno Medievo, in seguito alla cacciata degli Arabi da parte dei Normanni: portano testimonianza di questo periodo la pianta irregolare del paese e varie testimonianze architettoniche - tra cui il Castello, o Cannizzu, torre d'avvistamento che si racconta sia stata spaccata in due da un terribile fulmine – di solidi baluardi difensivi. Il paese, collocato a 621 mt. s.l.m., controlla visivamente un vasto territorio e domina il fiume dell'Alcantara con gran parte della valle omonima. Ad oggi Castiglione di Sicilia comprende sette frazioni: Rovittello, Solicchiata, Passopisciaro, Verzella, Gravà, Mitogio e Castrorao.

MILOIntorno al 1340, fu il duca Giovanni d’Aragona che fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant’Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che divenisse Priorato della Chiesa di Catania. Poiché Giovanni trascorreva parte della stagione estiva a Milo, dove venivano spesso i potenti per incontrarsi con lui, Milo assunse saltuariamente il ruolo di centro politico estivo della Sicilia. Posta alle pendici orientali dell’Etna, visse nel 1950/195 l’ esperienza più terribile della sua storia: si aprirono due bocche eruttive a quota 1800 metri ed i milesi furono costretti a rifugiarsi nei centri vicini. L’anno successivo, passata la grande paura, il paese si ripopolò, ma le ferite inferte al territorio rimasero per sempre. Località turistica molto frequentata per il clima fresco che la contraddistingue in estate, deve la sua prima popolarità al soggiorno del fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden, che venne a stabilirsi a Rinazzo, quartiere fra Milo e Fornazzo, dopo la prima guerra mondiale.

NOTOTra le più interessanti città del Siracusano per storia e impianto urbano, con un territorio caratterizzato da cave e pantani e rivestito da vigneti, mandorleti e agrumeti, si trova in posizione quasi equidistante da Pachino e Siracusa. Impreziosito dalla lavorazione decorativa del calcare, il barocco delle sue architetture si dispiega, per scenografiche prospettive e panorami della costa jonica, su un ordinato reticolo di strade nelle terrazze digradanti di un colle, al piede delle pendici meridionali dei monti Iblei. E’ il frutto di un secolo di ricostruzione, in nuovo sito, della città annientata dal terremoto dell’11 gennaio 1693. L’antica Noto è a una decina di chilometri a nord-ovest, le rovine sommerse nella vegetazione.

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2. Attività2.A Produzione vinicola

Il nostro progetto nella Tenuta di Fessina aspira a realizzare un percorso alla ricerca di qualcosa di nuovo, dare una nuova interpretazione ai vini siciliani. L’eleganza come obiettivo decisivo, come stile. Il protagonista assoluto il territorio, la Sicilia, con la sua terra ed i suoi vigneti, il suo sole ed il suo calore, i colori delle terre, delle albe e dei tramonti, i luoghi noti e quelli ancora non trovati.

La Tenuta di Fessina, alle pendici dell’Etna, acquistata nel 2007, ci sta già regalando grandi soddisfazioni: la partecipazione, con i nostri prodotti, alle manifestazioni dedicate all’eccellenza di Sicilia ha innescato un lusinghiero passaparola che ha già sortito buoni frutti. Il terroir della Trinacria, ed in particolare gli autentici “cru” in cui è diviso il territorio etneo, sta godendo di un grande momento di entusiasmo, che ci incoraggia a proseguire la strada imboccata con ancora più impegno e passione.

Quantità di vino in produzione:

- IL MUSMECI, ETNA DOC ROSSO, cru di Nerello Mascalese: 20.000 bottiglie- A’ PUDDARA, ETNA DOC BIANCO, Carricante in purezza: 7.000 bottiglie- ERSE, ETNA DOC ROSSO, blend di Nerello Mascalese e Cappuccio: 25.000 bottiglie- LAENEO, IGT Sicilia, Nerello Cappuccio 100%: 4.000 bottiglie- ERO, IGT Sicilia, Nero d’Avola in purezza: 10.000 bottiglie- NAKONE, IGT Sicilia, Chardonnay monovitigno: 15.000 bottiglie

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Riconoscimenti

Dal nostro “cru” di Nerello Mascalese – circa 7 ettari ai piedi dell’Etna, con viti di oltre ottant’anni - abbiamo ottenuto IL MUSMECI, l’annata 2007 del quale, la prima sul mercato, si è meritata  i Tre Bicchieri Verdi del Gambero Rosso 2010 e l’Eccellenza de L’Espresso 2010 e, anche per l’annata 2008,  l’Eccellenza 2011. Tra i migliori cento vini d’Itali per Ian D’Agata, l’annata 2009 de Il Musmeci è stata insignita della “CORONA” della Guida ViniBuoni d’Italia 2013.

Per ERSE, il secondo Etna DOC della Tenuta di Fessina, incoraggianti i risultati alla prima uscita, l’annata 2008: la Guida Vini di Sicilia ha conferito le “cinque stelle” – rinnovate nel 2012 all’annata 2010 di ERSE - e la Guida del Golosario l’ha inserito tra i Top Hundred.

Tenuta di Fessina si compone di più anime: oltre al vigneto alle pendici dell’Etna in Contrada Rovittello nel Comune di Castiglione di Sicilia, e ai filari di Carricante di Milo, possediamo un appezzamento in Val di Noto, da cui siamo felici di poter vinificare Nero d’Avola al 100%, producendo ERO, la cui annata 2009 ha ricevuto la “Golden Star” di ViniBuoni nel 2010.

LAENEO è il nostro Nerello Cappuccio in purezza, annoverato tra i “vins dei soif” dalla Guida dell’Espresso 2011.

A Milo produciamo un Bianco ETNA DOC da Carricante monovitigno, A’ PUDDARA, l’annata 2009 del quale, nelle ultime tornate di assaggi delle Guide 2012, ha conseguito l’Eccellenza dell’Espresso, i Tre Bicchieri” del Gambero Rosso e la menzione “grande vino” di Slow Wine. All’annata 2010 di A’ Puddara sono stati appena conferiti i “Tre Bicchieri Verdi” del Gambero Rosso, L’ “Eccellenza” dell’Espresso e la menzione “Grande Vino” di Slow Wine 2013.

"Ciò che vogliamo mettere in tavola sono dei vini semplici, che sappiano accompagnare i cibi.

Il bello di una cena è il cibarsi. Cerchiamo di premiare nei vini la scelta dell'eleganza, la verticalità, l'acidità.Il vino deve essere una compagnia per la tavola".(Federico Curtaz)

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Ritorno consapevole alla terra online:I terreni da cui i nascono i vini della Tenuta di Fessina

http://www.cuntu.it/?p=449

Il wineblog di Tenuta di Fessina CUNTU ospita una rassegna dei suoli da cui nascono i vini della Tenuta di Fessina.La foto a lato ha come oggetto due campioni di terreno prelevati in vigneti molto vecchi, in zone viticole relativamente vicine nella Sicilia orientale e sud orientale, più precisamente in Contrada Rovittello a Castiglione di Sicilia (sulle pendici dell’Etna) e l’altro in Valle di Noto.

TERRENO VULCANICO DELL’ETNA (SCURO): Il terreno più scuro proveniente dalle pendici del vulcano è sciolto con una importante presenza di sabbia, molto ricco di scheletro miscelato con ceneri vulcaniche di colore molto scuro, tipico delle colate laviche. Questo terreno è molto ricco di oligoelementi (ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese) e ha come matrice prevalente la lava di antiche eruzioni. Dopo il raffreddamento e la solidificazione, il materiale lavico, nel corso dei millenni, è stato sgretolato dagli agenti atmosferici. In questo lungo processo di pedogenesi, tali materiali sono stati più volte ricoperti da ceneri derivanti da eruzioni successive.  I vini ottenuti dalle uve prodotte su suoli vulcanici sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessità dei profumi accompagnati da un’ interessante ed elegante struttura. Sia attraverso il profumo che attraverso il sapore, è percettibile la spiccata mineralità.Dai suoli etnei nascono i nostri Etna DOC Il Musmeci ed Erse, da viti di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ad alberello in Contrada Rovittello, oltre che LAENEO, Nerello Cappuccio 100%, e A’ PUDDARA, Carricante in purezza, prodotto a Milo da viti di oltre cinquant’anni d’età.

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2.B Turismo rurale

L’esperienza maturata a Villa Petriolo, in Toscana, e a Tenuta di Fessina, dal 2007 ad oggi, nei prossimi anni porterà l’imprenditore Roberto Silva - coadiuvato da Silvia Maestrelli e Federico Curtaz – a concentrare l’impegno aziendale di Tenuta di Fessina verso lo sviluppo del turismo agricolo e l‘accoglienza, promuovendo progetti di enoturismo di qualità, Ottimizzati gli strumenti indispensabili alla valorizzazione territoriale – sinergia con gli Enti locali di promozione turistica, realizzazione e restauro di strutture aziendali atte ad accogliere turisti, collaborazione con risorse umane (artistiche, commerciali, didattiche) presenti sul territorio, etc.- si punta a raggiungere soddisfacenti risultati per la propria azienda e tutto l’ ambiente nel quale essa è situata ed opera, similmente a come è accaduto in Toscana con l’azienda vinicola Villa Petriolo, che nel 2011 ha meritato, per il terzo anno consecutivo, il prestigioso premio “Best of wine tourism” dalla rete Great Wine Capitals.

  ”Nostra intenzione è promuovere il territorio dell'Etna,

unico per le condizioni pedoclimatiche eccezionali che lo caratterizzano, capaci di donare vini di una qualità eccellente. Il nostro desiderio è valorizzare quanto possibile la terra meravigliosa che ci ha accolti, quest'isola così ricca di cultura e natura rigogliosa che sta in mezzo al mare e alle terre. 'In-mezzo-alle-terre' non è semplicemente una constatazione geografica. Mediterraneo significa 'stare in mezzo' a popoli, civiltà, comportamenti diversi che in questo 'mezzo' si relazionano. Ed il vino è un ambasciatore straordinario, e grande connettore, di culture differenti... “

Flussi turistici Tenuta di Fessina anno 2011/2012:

Presenze registrate: circa 700

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I progetti di accoglienza turistica in azienda

"Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l'ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo”. Mario Soldati, “Vino al vino”

Tenuta di Fessina aderisce costantemente, durante tutto l’anno, ai numerosi eventi organizzati dal Movimento Turismo del Vino, Associazione nazionale di cui l’azienda fa parte dal 2010 e in collaborazione con la quale organizza in azienda “Cantine aperte” e, ad agosto, “Calici di stelle”.

“Per Cantine aperte 2011, nel suggestivo palcoscenico naturale delle vigne di Fessina, a ridosso dell’antico palmento del Settecento che appare sospeso nel tempo in un’atmosfera altalenante tra il presente e il passato, si potranno camminare i nostri vigneti centenari di Nerello Mascalese.Le sculture viventi dei nostri alberelli, le cui silhouettes stagliate nel blu dell’Etna amplificano quella dimensione doppia, quasi magica, che a Fessina si respira – la dimensione della realtà e del sogno -, raccontano tutta la cura e l’amore che occorrono per preservare intatta negli anni la terra con tutta la propria ricchezza. Gli ospiti che accoglieremo nella Tenuta di Fessina per ‘Cantine aperte’ potranno godere di una degustazione guidata dei nostri vini Nerelli, Mascalese e Cappuccio, e del Carricante, tutte varietà autoctone etnee, con assaggi di salumi e formaggi locali nell’antica bottaia della tenuta. Accanto ad Erse ed Il Musmeci, i due Etna DOC da Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, anche Laeneo, IGT Sicilia prodotto da Nerello Cappuccio in purezza, e il nostro Carricante 100% A’ Puddara, Etna DOC Bianco. In aggiunta, il Nero d’Avola in purezza Ero, prodotto nei vigneti aziendali in Val di Noto, terra d’elezione di questo vitigno autoctono siciliano dall’origine misteriosa.

Iniziative come “Cantine aperte” sono determinanti per promuovere il territorio dell’Etna, unico per le condizioni pedoclimatiche eccezionali che lo caratterizzano, capaci di donare vini di una qualità eccellente.

Recente la partecipazione al ciclo “Il Circuito di Bacco 2012”, in occasione del quale Tenuta di Fessina ha ospitato un “Cuntu culinario” in forma di spettacolo e una lezione di cucina siciliana tenuta dallo chef Turi dell’Osteria Nero d’Avola di Taormina.

Tenuta di Fessina è affiliata dell’IRVV (Istituto Vite Vino) della Strada del vino dell’Etna, ulteriori garanzie di qualità del percorso produttivo ed enoturistico intrapreso.

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Prodotti/servizi di turismo rurale

“L’ospitalità deve essere talmente inventiva, regolata sull’altro e sull’accoglienza dell’altro, che ogni esperienza dell’ospitalità deve inventare un nuovo linguaggio”. Jacques Derrida

Tenuta di Fessina presenta proposte turistiche, enogastronomiche, e didattiche variamente componibili, in base alle diverse esigenze e alla stagionalità dei prodotti. Ottima sosta di ristoro dopo un’escursione ai suggestivi crateri, alle valli e alle grotte di scorrimento lavico dell’Etna – da pianificarsi in collaborazione con gli Enti di tutela del parco naturalistico dell’Etna -, Tenuta di Fessina offre degustazioni di vino e prodotti locali personalizzabili, alla scoperta dei sapori e colori più autentici d questo paradiso naturale che è la “Muntagna” incantata dell’Etna. La valorizzazione della filiera corta e la destagionalizzazione delle offerte sono i principi alla base dell’ideazione dei prodotti turistici dell’azienda.

Attività disponibili in ogni stagione dell’anno:

visita ai vigneti, visita alle cantine di vinificazione e alla bottaia della Tenuta degustazione in vigneto degustazione in bottaia merende e “picnic” in vigna pranzi e cene a base di prodotti locali Cene-evento con intrattenimento musicale e/o teatrale sul tema del vino “Music&Wine”, degustazione con innovative schede di abbinamento musica-vino. A richiesta, musica live. “I poeti vignaioli. Contastorie in vigna”, percorsi di terra e di teatro in vigna, in cantina, in bottaia. “Motti…divini”, laboratorio di scrittura creativa e lezione-spettacolo sul vino nella letteratura “Il mistero del vino”, aperitivo con prove di riconoscimento del vino, condotte da sommeliers professionisti Foodshow e Cooking class, dimostrazioni e corsi di cucina per adulti e bambini “Satisfaction”, degustazione dei vini di Tenuta di Fessina e prodotti locali a domicilio.

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Progetti didattici per i più piccoli, la scuola e la famiglia:

Sensibile ai temi della natura e dell’ ecosostenibilità, Tenuta di Fessina propone progetti enoturistici dedicati alla formazione culturale delle nuove generazioni, soprattutto in materia di educazione alimentare e rispetto del paesaggio.

“L’alchimia del vino”, Laboratorio di pittura…al vino (le mani ed il vino al posto di pennelli

e colori). Sulla tavola da cucina, o sotto al bel patio all’aperto, si apparecchiano cartoncini di forme diverse….e si “macchiano” col vino e le mani! Si utilizzano solo pigmenti naturali del vino, il tannino e gli antociani del vino rosso e i flavoni del vino bianco che, penetrando nel cartoncino, dopo l'evaporazione della parte alcolica e acquosa, regalano il colore definitivo, il quale, asciugando, si ossida e si fissa nella cellulosa. La gamma dei colori è naturalmente dettata dal colore del vino di partenza. Una tecnica pittorica già sperimentata da vari artisti, consapevoli dei simbolismi contenuti nel cibo e nelle bevande, e nel vino in particolare. Si possono riprodurre  soggetti  diversi, dai paesaggi agli ambienti marini, da bizzarri soggetti astratti a splendidi volti e silhouettes, animali, impronte, con tutte le sfumature possibili, donate dai vari vitigni coltivati a Tenuta di Fessina.

“A scuola dagli alberelli”. Corso di fotografia naturalistica, per adulti e bambini. Alla scoperta della fotografia naturalistica nelle vigne di Fessina, alle pendici del vulcano Etna. Come catturare in foto le emozioni che la natura trasmette? Gli alberelli centenari di Tenuta di Fessina sono autentiche sculture viventi, su cui il tempo ha impresso i propri segni. Potati da generazioni diverse, a volte sono forti ed eretti, talvolta contorti e avvitati su se stessi. Scoprire ed immortalare le connessioni tra diverse forme di vita può risultare un utile esercizio di fantasia e creatività, oltre che un’occasione per conoscere lo straordinario patrimonio vitivinicolo e la cultura agricola etnei. Il tutto in un ambiente naturale particolarissimo e ricco di fascino quale è il Monte Etna.

“Baby-vendemmia”. I bambini diventano i protagonisti attivi del processo di trasformazione di uno dei prodotti più importanti e ricchi di cultura della terra, l'uva, da sempre legata ad uno stile di vita semplice ed in armonia con l'ambiente, nei luoghi nei quali l'uomo ha saputo preservare quell'equilibrio oggi così minacciato dallo sviluppo indiscriminato, non rispettoso dei ritmi della terra e dei suoi abitanti. Durante la raccolta, la cernita dei grappoli migliori, l’antico metodo di pigiatura e la merenda contadina con pane, vino e zucchero, si racconta ai nostri bambini la magia del vino... Alla fine della giornata di vendemmia, realizzazione dell’impronta del vino: i bambini lasciano la propria firma "al vino". L’impronta andrà ad abbellire la bottiglia del vino prodotto dall’uva raccolta in questa occasione.

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Prodotti/servizi già realizzati da Tenuta di Fessina e collegamenti con i nuovi

Tenuta di Fessina ha già realizzato, dal 2007 ad oggi, diversi eventi dedicati alla promozione del turismo rurale sull’Etna. Su tutti, “Cantine aperte” e “Calici di stelle”, manifestazioni che si ripeteranno in futuro, in collaborazione con MTV Sicilia.

“Cantine aperte” edizione 2010:“A Tenuta di Fessina ben 150 le persone che hanno camminato i nostri vigneti, visitato la bottaia, assaggiato i nostri vini. Ad accogliere tutti questi enoturisti il nostro Federico. Tanti i giovani appassionati e gli operatori del settore giunti in Contrada Rovittello, a Castiglione di Sicilia, nel wine day nazionale”. Cfr: http://divinando.blogspot.com/2010/06/cantine-aperte-2010-fessina.html

Teatro "domestico" a Fessina per Calici di stelle 2010..."La natura debb’essere il modello, l’arte debbe essere il mezzo per imitarla”.

“Ci ha dato una grande emozione l’esperimento di "teatro domestico" ambientato per Calici stelle a Fessina. Filippo Renda, giovane e bravo talento palermitano, ha regalato ai nostri winelovers una vibrante interpretazione della famosa tirata della lucertola in “Non si sa come”, una delle ultime opere di Pirandello. Suggestivo palcoscenico naturale il nudo pozzo di pietra lavica a ridosso dell’antico palmento di Fessina, sospeso nel tempo, in un’atmosfera altalenante tra il presente e il passato, che ha amplificato quella dimensione doppia, quasi magica, che a Fessina si respira, la dimensione della realtà e del sogno, elementi alla base anche del magnifico testo del grande drammaturgo girgentino. Una magia naturale che abbiamo cercato di far emergere, per Calici di stelle, attraverso l’abbinamento del vino dell'Etna col teatro, perché ci piacerebbe che Fessina divenisse, negli anni, una sorta di palcoscenico "domestico", come era in uso, mutatis mutandis, nelle residenze patrizie di tutti i secoli, dove si recitava in spazi teatrali improvvisati e dove un “semipubblico” di amici sensibili riusciva a godere di un’accoglienza familiare e del piacere di una recita privata, tutto allo stesso tempo. Questo il nostro sogno per Fessina, un continuo CUNTU...per rintracciare e trasmettere la complessità avvolgente della cultura mediterranea!”.

Ancora ansante, il cuore in gola, mirai esterrefatto, addossato alla muriccia, quell’incredibile immobilità silenziosa della campagna sotto la luna….Un sogno lasciato lassù, sotto la luna. Dalla “tirata della lucertola” (“Non si sa come” di Luigi Pirandello)

Al fine di arricchire ulteriormente l’offerta, Tenuta di Fessina intende promuovere il turismo rurale sull’Etna attraverso la realizzazione delle seguenti strutture:

Punto ristoro all’interno della Tenuta, dove favorire conoscenza, degustazione commercializzazione di prodotti agroalimentari locali, promuovendo il meccanismo della filiera corta.

Creazione di n. 13 posti-letto dove accogliere per il soggiorno i turisti di Tenuta di Fessina e della zona dell’Etna

Restauro dell’antico palmento del Settecento in pietra lavica, tesoro nascosto di Fessina, dove realizzare visite guidate alla scoperta di antiche tecniche di vinificazione in uso sull’Etna.

“In uso sino a un decennio fa, vi compare ancora intatto il torchio a vite per la pressatura delle vinacce. Speriamo di riuscire presto a rendere disponibile la visita del nostro scrigno sotterraneo per tutti i winelovers giunti a Tenuta di Fessina”.

“Caratteristica peculiare nella fabbricazione del palmento etneo, oltre l’utilizzo della pietra lavica, è quella di essere costruito in modo da sfruttare, nelle operazioni di vinifìcazione, la forza di gravità, senza utilizzo di nessuna attrezzatura di sollevamento del liquido. (…) Attraverso stretti canali in pietra lavica il mosto defluiva in un’altra vasca sottostante detta “tina”, costruita con lastroni di pietra lavica, in cui, durante la pigiatura, si rimettevano di volta in volta i grappoli già pressati (bucce e raspi) della pista. Nella tina avveniva la prima fermentazione a contatto con le bucce ed i raspi che durava, a seconda del tipo di vino e della zona, da un minimo di 24 ore ad una settimana. Con la svinatura, dalla tina, sempre attraverso tutto un circuito di canali in pietra, il mosto in fermentazione veniva fatto defluire nel “ricevituri”, altra vasca in pietra lavica ubicata sotto la tina, oppure direttamente nelle botti che si trovavano in un altro locale adiacente e sottostante al palmento, più basso, rispetto al palmento, di 3,5 – 4 m, detto ispensa, cioè la cantina”.

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Progetto di ristrutturazione a fini turistici

Il terreno su cui si sviluppa l’azienda si trova ad una quota altimetrica media di circa 670 metri s.l.m. ed è prevalentemente coltivato a vigneto. L’intervento riguarda circa 620 mq di superficie coperta relativa ai fabbricati rurali presenti sul terreno, per un totale di circa 2200 mc che sono distribuiti su due livelli (circa 750 mq di superfici lorda) con considerevoli aree a tutt’altezza. L’intervento principale consiste dunque nella realizzazione di una struttura ricettiva, inserita nel complesso destinato originariamente a depositi e palmenti, con i seguenti interventi supplementari:

SPAZI COMUNI UNITÀ ABITATIVE PER

L’OSPITALITÀ TURISTICA (alloggi per turismo rurale)

RISTORAZIONE degustazione prodotti tipici

SPAZI LUDICO RICREATIVI ATTREZZATI

APPROVVIGIONAMENTO IDRICO e SMALTIMENTO RIFIUTI

ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

USO DI TECNOLOGIE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

IMPIANTO PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE

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4. ComunicazioneParola d’ordine di Tenuta di Fessina 2.0:

beta perpetuo (sperimentare)

Tenuta di Fessina è presente sul web un maniera attiva: due i blog nutriti quasi quotidianamente (www.divinando.blogspot.com e www.cuntu.it) con notizie inerenti la tenuta, numerosi i social media cui contribuisce - tematici, quali Vinix, Open Wine Consortium, forum del TCI, Paperblog Italia Cucina, etc.., ma non solo, quali Facebook (profilo di Silvia Maestrelli), Twitter, youtube, e tutti i nuovi strumenti che si affacciano al panorama della rete. Parola d’ordine di Tenuta di Fessina 2.0: beta perpetuo (sperimentare).

Giornalmente, si approntano progetti di

comunicazione indirizzati sia alla stampa - quella tradizionale e quella della rete - che ai collaboratori interni e ai winelovers diffusi un po' ovunque. I comunicati, infatti, vengono redatti anche in lingua inglese, così da coinvolgere, eventualmente,  potenziali clienti esteri, oltre che i distributori stranieri. E' risultata di determinante importanza, anche a fini commerciali, la possibilità di trasmettere direttamente il progetto, dinamico, che anima questa realtà aziendale.

Che cosa ci dice l'odorato, e il palato, quando sorseggiamo un vino prodotto in un luogo, in un paesaggio che non abbiamo mai visto, da una terra in cui non abbiamo mai affondato il piede, e da gente che non abbiamo mai guardato negli occhi, e alla quale non abbiamo mai stretto la mano? Poco, molto poco". Mario Soldati, "Vino al vino“

Marketing relazionale: Tenuta di Fessina, lovemark

Tenuta di Fessina sperimenta costantemente le modalità del web per intercettare nuove nicchie di mercato, da “motivare” in maniera originale - parola chiave di questa epoca di viaggi targati 2.0 – per condurle alla scoperta di identità uniche ed irripetibili. Da brand a lovemark, attraverso la strategia di engagement di turisti, ossia attraverso leve emotive che rendano partecipative e co-creative le esperienze di viaggio.

Fondamentale il rispetto delle attuali linee direttrici di sviluppo turistico:- una maggiore attenzione al cliente/ospite;- necessità di adattare gli attuali prodotti allo sviluppo di nuovi prodotti turistici;- indispensabile adattare i processi di marketing all'evoluzione avvenuta, fortemente condizionati, oggi, dalle potenzialità della rete;- definizione di un nuovo concetto di "qualità esperienziale" e sviluppo della cultura del dettaglio.

Nell'esperienza di viaggio 2.0 molteplici sono gli aspetti che Tenuta di Fessina valuta per incrementare la resa della propria attività turistica alla luce dei nuovi comportamenti di consumo:

- PRE-ESPERIENZA: creare l'aspettativa di esperienza, indizi, pianificazione, decisione d'acquisto, transazione, ascolto delle storie, influenza UCG di altri.- ESPERIENZA: interazione con il network locale, geolocalizzazione, condivisione realtime grazie al dispositivo mobile.- POST-ESPERIENZA: rielaborazione, sharing (foto/video), recensioni, narrrazione delle storie.

Tenuta di Fessina, one to one. Promozione e fidelizzazione enoturistica online:

“Poiché la qualità intima di un vino dipende dalla personalità di chi lo ha prodotto, per noi è determinante che a condurre il wine-tour in azienda sia il produttore in prima persona. E' l'emozione che fa la differenza oggi, non più solo la destinazione. E questa emozione la donano la cura dei particolari, la capacità di coinvolgimento, l'espressione della nostra identità, unica ed irripetibile come lo sono le singole persone. Per raccontarsi. One to one”. Agli enoturisti e le scolaresche in visita a Tenuta di Fessina viene illustrata la possibilità di un ritorno consapevole alla terra: il metodo di cura della vigna (nelle varie stagioni e fasi di lavorazione, documentate successivamente con video su youtube)), narrata la storia e la cultura di queste terre, mostrato il sistema di vinificazione in purezza di antichi vitigni autoctoni. Il percorso enoturistico, promosso in sinergia con gli Enti istituzionali di valorizzazione territoriale per la qualificazione dell'intera area, si sviluppa attraverso wine-tours tradizionali, condotti dal produttore in prima persona, oppure mediante innovativi progetti quali l’ enoteatro de “I poeti vignaioli. Contasorie in vigna”. I progetti di promozione enoturistica mirati alla valorizzazione della filiera corta (il cibo in abbinamento ai vini proviene dai poderi di Tenuta di Fessina o da aziende agricole e produttori agroalimentari etnei), sono veicolati costantemente attraverso il wineblog CUNTU www.cuntu.it (attraverso immagini, video, …) e la pubblicazione di materiale cartaceo, tra cui una brochure attualmente in rielaborazione. Ad esperienza ultimata, l’invio del materiale di documentazione in digitale e la condivisione realtime sui social media.

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4.A Il wineblog di Tenuta di Fessina CUNTUwww.cuntu.it

L’organo principale di comunicazione di Tenuta di Fessina rimane comunque il wineblog CUNTU (indicizzato su numerosi aggregatori di notizie):

“La Sicilia è da sempre una terra di racconti e di sfide.Mille storie di uomini e donne. Un approdo per viaggiatori di mari in tempesta, una terra che è stata l’obiettivo di  conquistatori orgogliosi e il  miraggio  per fuggiaschi  impauriti e affannati nella ricerca di luoghi sicuri per il corpo e per l’anima, un luogo magico fonte di ispirazione per poeti e filosofi erranti. Terra che unisce principi e popolani  nell’isola che ha l’infinito per confine. Terra ricca, natura straripante, civiltà sovrapposte, cultura profonda e complessa. Luogo di terra, di cielo, d’acqua e di fuoco.Siamo arrivati sull’Etna in punta di piedi, a Rovittello,  come visitatori curiosi, affascinati dalle forme, queste forme vive e  mutevoli dei luoghi. Amanti e appassionati del vino, abbiamo trovato un angolo per metterci alla prova, sotto lo sguardo severo del Vulcano, sapendo certamente che vogliamo interpretare a modo nostro  questo destino.I siciliani ci hanno accolto bene. Abbiamo incontrato persone di grande cultura e persone semplici, tutti ci hanno aiutato a insediarci e di questo saremo sempre riconoscenti, per tutti nutriamo un profondo rispetto.Cuntu sarà un contenitore di racconti, un luogo dove ognuno potrà accomodarsi per dire la sua, noi saremo solo maestri del cerimoniale. Sarà uno strumento per parlare dello stupore che suscita risvegliarsi a Fessina la mattina e lavorare il giorno ai nostri vini. Sarà lo strumento per raccontare dei nostri incontri e di quello che ci emoziona della storia e della cultura di questa meravigliosa montagna in mezzo al mare. La Sicilia è da sempre terra di paradossi, un luogo dove coesistono e si attorcigliano, in un forte sentimento di vita, il bello  e il brutto, l’infimo e il sublime, amore e violenza, arte e abbandono, nobiltà e miseria. Rimane di fronte a tutto questo il desiderio di capire, ogni giorno molta emozione, insomma tutto  quel che serve per sentirsi vivi.Da Euripide ai cantastorie, la Sicilia è anche un luogo in cui la ritualità e la teatralità aiutano in chiave psicanalitica a far proprie le inquietudini del vivere, e a guardare al futuro con la voglia di diventare più forti. Cuntu, un diario che racconterà quel che avviene sul palcoscenico delle Vigne di  Fessina, dove  i personaggi reciteranno la vita di tutti i giorni con l’obiettivo di fare vini che trasmettano emozioni forti. Idee, incontri e progetti troveranno uno spazio per svilupparsi all’ombra della montagna che, infinitamente più forte di noi, ci restituirà la nostra vera dimensione”.

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4.B Trasferimento in Sicilia dell’edizione 2012 del concorso letterario di Silvia Maestrelli

Con l’intenzione di contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico del territorio dell’Etna, il concorso letterario di Villa Petriolo – attualmente in corso, la cui edizione 2011 si intitola “Wine on the raad. Appunti di viaggio…per cantine” - sarà trasferito nel 2012, per la VI edizione, in Sicilia. La cerimonia di premiazione dei racconti vincitori è prevista per metà luglio 2012 ed ambientata nella Tenuta di Fessina, con il coinvolgimento degli Enti di valorizzazione territoriale ed il contributo di risorse umane, artistiche e produttive presenti in Sicilia, sulla scia dell’esperienza maturata in Toscana.Il progetto del concorso letterario 2012 promuoverà il legame tra vino e la cultura/scrittura teatrale, tra le cui remote origini compare l’ebbrezza dei riti dionisiaci, nei quali l’attore, con sacralità sacerdotale, officiava con i partecipanti la ricerca di un contatto con l’Oltre. In tema anche la cerimonia di premiazione: l’evento riaccentuerà in chiave siciliana il teatro "domestico" o "da camera", in uso nelle residenze patrizie di fine '700 anche a Firenze, in cui si realizzavano recite private in spazi teatrali improvvisati. Per proseguire la consuetudine di Silvia Maestrelli di promuovere”in tandem” i territori da cui si producono i suoi vini.

Finalità generali: Potenziare il “sistema cultura e territorio”, in una

prospettiva di marketing integrato, manifestando la presenza di una coalizione di forze, sia istituzionali che provenienti direttamente dalla comunità, intesa a promuovere una concezione dei momenti ricreativi che sia anche veicolo di cultura, aggregazione e dialogo, valorizzando il patrimonio già esistente e attivando, dove possibile, risorse potenziali.

Diffondere e vivificare la conoscenza della cultura del vino, in un’ottica letteraria e spettacolare.

Valorizzare le radici e, in particolare, la cultura ed il patrimonio enogastronomico locale.

Obiettivi specifici: Comunicare l’importanza del vino come mezzo di

comunicazione universale, fonte di piacere e conoscenza, da apprezzare direttamente nel territorio di origine (attraverso la promozione di progetti di accoglienza ad hoc)

Scoprire e valorizzare talenti letterari emergenti. Ripristinare una concezione del vino che, in contrasto con la moda

odierna – che ne fa spesso un prodotto per pochi e, di frequente, lo piega ad esigenze del mercato, snaturandolo – renda giustizia della sua natura di organismo “vivente”, autentico, frutto della propria terra, da rispettare nella sua evoluzione, dalla gioventù alla vecchiaia, e nella sua irriproducibile personalità, che lo accomuna al carattere di chi lo produce alla fisionomia del territorio da cui nasce e cresce.

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4.C Progetti di comunicazione online su www.cuntu.it:

“All’ombra del Millicucco…l’Etna si racconta”.

L’arte della connessione. Conversazione 2.0 e convivialità.

Only connect (Edward Morgan Forster). Basta cercare le connessioni. Saper mettere in relazione le cose, tentare, cercare di mettere in relazione le cose e di non lasciare che si perdano, si disperdano. E' l'unico modo per costruirsi una rete di senso all'interno della quale poter vivere con la sensazione di avere un significato. E condividerlo. ONE TO ONE

I vigneti della Tenuta di Fessina sono sorvegliati da un  albero maestoso, con le radici che, come una serpe, avvolgono i blocchi del muro di cinta del borgo di Rovittello, i cui rami volano verso il cielo a guardare i Nebrodi. Il Millicucco lo chiamano, fascinoso e ieratico custode del borgo.All’ombra del Millicucco, ogni fine mese, l’incontro con un produttore o un ristoratore, per il piacere di narrare a viva voce l’unicità della Muntagna e della straordinaria terra che l’accoglie. Con il gusto di esercitare quella speciale arte che è all’origine della società civile moderna, la conversazione, in cui lo scambio consenta di capire gli altri e noi stessi, informarci, intrattenerci, arricchirci. CUNTU diverrà così un diario, dove si racconterà quel che avviene sul palcoscenico delle Vigne di  Fessina. I personaggi vi reciteranno la vita di tutti i giorni con l’obiettivo di fare vini ed elaborare piatti che trasmettano emozioni forti. Idee, incontri e progetti troveranno uno spazio per svilupparsi all’ombra della montagna che, infinitamente più forte di noi, ci restituirà la nostra vera dimensione.

La data di nascita dei racconti dall’Etna su CUNTU? Coincide con il periodo delle Laenee, feste private che si svolgevano ad Atene e nell’antica Grecia per onorare il giovane Dioniso, nel mese di Gamelione, ossia gennaio-febbraio del calendario giuliano. L’iconografica vascolare classica ci tramanda scene di aristocratici rituali al centro dei quali vi era la mescita del vino.  Durante queste celebrazioni liturgiche, poeti comici e tragici erano chiamati a gareggiare in agoni creati appositamente per le Laenee.

“All’ombra del Millicucco…l’Etna si racconta” è stato inaugurato con l’incontro, a Linguaglossa (CT), con i cugini Leonardo e Luciano Pennisi, giovani e dinamici imprenditori dell’Etna, autentico cuore pulsante dell’accoglienza alle pendici della Muntagna con il loro  elegante e caldo Shalai Resort. Gestito dalle due famiglie Pennisi, insieme al bar pasticceria Sympathy e la locale e fornitissima macelleria, Shalai Resort costituisce un’importante risorsa del territorio per tutti coloro che intendano promuovere in sinergia questa splendida terra che abbraccia l’Etna.

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4.D La promozione turistica online:Le meraviglie dell’Etna viste dalla littorina

http://www.cuntu.it/?p=458

Su La Stampa di qualche tempo fa, nell’articolo firmato dal giornalista Sergio Miravalle,  si parla degli straordinari paesaggi tra vigneti e aranceti all’ombra del Vulcano: un invito a visitare l’Etna dalla littorina della linea Circumetnea. “E’ un modo unico di approcciarsi all’Etna: 110 chilometri di binari da Catania Borgo a Riposto, l’antico porto dove si raccoglievano vini, arance, mandorle destinate via nave a raggiungere i mercati del Nord. Un viaggio straordinario tra aranceti, vigne, colate laviche, paesi che sembrano greggi al pascolo sulle pendici del vulcano”.

“(…) e a Rovittello ecco il palmento del Seicento della Tenuta di Fessina: straordinaria la rete ‘idraulica’ scavata nella pietra che portava il mosto fino alle botti. Oggi sono sei giganti da 35 ettolitri l’uno assemblati in Piemonte dallo storico bottaio Gamba di Castell’Alfero. Li ha voluti un altro piemontese: Federico Curtaz, approdato ai piedi dell’Etna, dopo anni di esperienza vitivinicola in giro per l’Italia, da Gaja a scendere. Sull’aia il silenzio è rotto dallo sferragliare della littorina della linea Circumetnea”.

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4.E Promozione della cultura siciliana online:Le misure agrarie del sistema metrico-siculo sulle

confezioni dei vini di Tenuta di Fessinahttp://www.cuntu.it/?p=732

Valorizzare il territorio di origine dei nostri vini significa anche conoscerne e valorizzarne le tradizioni. La Sicilia, alla vigilia della diffusione in tutta Italia del sistema metrico decimale francese, godeva di un sistema metrico che si poteva considerare il più pregevole tra i tanti altri presenti in altre Nazioni. Il sistema metrico dell’isola, che stabiliva le varie misure dalla sola lineare, è stato tramandato alla posterità col nome di sistema metrico-siculo.Conservato nella sua integrità per vari secoli, cominciò ad esser modificato sotto i Normanni,  i quali vi apportarono alcune correzioni. Dopo anni di ricerche, di analisi e di confronti, il 1° febbraio 1809 i Deputati riformatori presentarono il Codice Metrico-Siculo:“Esisteva in Sicilia un sistema metrico comune a tutta l’Isola: noi ne abbiamo a parte a parte rintracciati, esaminati e discussi i suoi diversi rami : abbiamo  restituito il palmo nella sua integrità, rinvenuta la corda originale per la misura delle terre, tolte alcune lacune, verifìcate e riordinate le altre misure, in miglior forma ristabiliti i campioni, e tutto raccolto in un solo corpo. Perché la Sicilia rientri nel possedimento di questo suo antico pregevolissimo retaggio altro non manca che una legge ferma, severa, durevole, da cui le venga stabilmente assicurato”.Questa legge fu promulgata il 31 dicembre 1809.

Per i vini di Tenuta di Fessina abbiamo ideato una confezione che rende omaggio alle antiche misure agrarie del sistema siculo:

Coppo (Coppu), pari a circa m² 68,21322.4 Coppo fanno unMondello (Munnìu), pari a circa m² 272,85289.4 Mondello fanno unTumulo (Tùmminu) pari a circa m² 1091,41155.16 Tumuli fanno unaSalma (Sarma) pari a m² 17.462,584768.100 Salme sono un Feudo.

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4.F Co-marketing online

Al fine di segnalare ai consumatori finali le enoteche, i ristoranti, i wine-bar dove reperire i prodotti aziendali in Italia e in tutto il resto del mondo, su CUNTU si realizzano periodicamente post dedicati ai distributori di Tenuta di Fessina. Grazie alla collaborazione degli agenti di vendita, che forniscono le informazioni necessarie, si segnalano online storia del locale e dei gestori, ubicazione e contatti, disponibilità di prodotti, prezzi, menu, curiosità. Al contempo, si fidelizzano sia il consumatore finale che il cliente che distribuisce il prodotto.

Di recente acquisizione la lista dei locali che distribuiscono Fessina in USA grazie alla collaborazione di Winebow, in Inghilterra con FortyFive10, e in Russia e Oriente con D&P Selezioni.

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4.G Tenuta di Fessina IS…Winelovers project

http://www.cuntu.it/?tag=tenuta-di-fessina-is

Tenuta di Fessina is… Raccontateci le degustazioni dei nostri siciliani. Come, dove, con chi, avete assaggiato i vini di Fessina? I Vostri racconti troveranno comodo spazio sul nostro CUNTU: www.cuntu.it.

Tenuta di Fessina è un progetto emozionale.Siamo arrivati sull’Etna in punta di piedi, a Rovittello,  come visitatori curiosi, affascinati dalle forme, queste forme vive e  mutevoli dei luoghi. Amanti e appassionati del vino, abbiamo trovato un angolo per metterci alla prova, sotto lo sguardo severo del Vulcano, sapendo certamente che vogliamo interpretare a modo nostro  questo destino.

La Sicilia è da sempre una terra di racconti e di sfide.Idee, incontri e progetti trovano spazio per svilupparsi all’ombra della montagna che, infinitamente più forte di noi, ci restituisce la nostra vera dimensione.Aiutateci ad emozionarci e crescere con Voi. I Vostri reportages saranno graditissimi pensieri.

Silvia Maestrelli

“Sull’Etna bisogna essere rigorosi. Il Nerello Mascalese ha una

personalità spaventosa. Che ti conduce”.(Federico Curtaz)

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Contatti:Tenuta di Fessina

Contrada Rovittello – Via Nazionale SS 120, 22 – Castiglione di Sicilia (CT)www.cuntu.it

Silvia Maestrelli_ mob. +39 3357220021e.mail: [email protected]

Video Tenuta di Fessina: http://it.youtube.com/watch?v=YiYrcn0H08ghttp://it.youtube.com/watch?v=hQGVZcu35cohttp://www.youtube.com/watch?v=-a_qC7bmS_khttp://www.youtube.com/watch?v=ma9wWwngUfc  

Video-interviste:A Silvia Maestrelli: http://www.youtube.com/watch?v=8cgUvUgMTrE&feature=relatedA Federico Curtaz: http://www.youtube.com/watch?v=5Hqo4oO5DJc&feature=related

  

Note di degustazione dei vini di Tenuta di Fessina a cura di Federico Curtaz:http://www.youtube.com/watch?v=gg_VYVDchZc&feature=relatedhttp://www.youtube.com/watch?v=Dep232607R0http://www.youtube.com/watch?v=S_x9ZYmXic0http://www.youtube.com/watch?v=HaPQpCZ4t7k&feature=related   Rassegna stampa Tenuta di Fessina, scaricabile al seguente link (in raccolta e per singoli articoli): http://www.cuntu.it/?page_id=53  

Vini Tenuta di Fessina (schede tecniche e foto delle bottiglie e delle etichette in alta definizione): http://www.cuntu.it/?page_id=47

Flickgroup I’ vigne di Fessina: http://www.flickr.com/photos/ivignedifessina/

Picasa Web Album I’ vigne di Fessina: https://picasaweb.google.com/home?hl=it

Canale You Tube Tenuta di Fessina/Villa Petriolo:http://www.youtube.com/user/Villapetriolo08

Facebook:http://www.facebook.com/people/Silvia-Maestrelli/1623907066_ http://www.facebook.com/pages/TENUTA-DI-FESSINA/206945449367776?ref=hl

Twitter:http://twitter.com/#!/villapetriolo