View
221
Download
0
Category
Preview:
DESCRIPTION
Highlander
Citation preview
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.itE-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.itUfficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 37 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
L'Oscar del giorno lo asse-gniamo ad Arturo Messere. Al-tro bel colpo quello piazzato inCassazione dall'avvocato cam-pobassano. E' riuscito a smon-tare le argomentazioni sul casoBain e Co riposizionando Mi-chele Iorio in Consiglio regio-nale. Vero cultore della materiagiuridica, Arturo Messere hadimostrato che lo studio e il la-voro e la scrupolosità nella let-tura dei fatti sono il fonda-mento dell'azione del legaleper il trionfo della giustizia.Ancora una volta i risultatihanno dato ragione all'avvocatocampobassano.
Il Tapiro del giorno lo diamo aPaolo Frattura. Il presidentedella Regione, dimenticandoquanto scritto nel recente pas-sato su Michele Iorio, dipinto intutte le salse fino a farne unaspecie di mascalzone, ora lo di-pinge con altri tratti. Auspi-cando, oggi, la possibile colla-borazione con lo stesso Iorio suiprincipali problemi. Ma non erastato lo stesso Frattura a nonaprire mai il confronto sui temiafferenti la Regione quando Io-rio era presidente della Giunta?E, oggi, dopo la decisione dellaCassazione, fa l'esatto contrario.Mistero.
Il Tapiro del giorno
a Paolo FratturaL’Oscar del giorno
ad Arturo Messere
di Tommaso Di Domenico
Per noi, nati in Lotta Continua e transitati in mis-sione nella Democrazia Cristiana, di cui non rinne-ghiamo nulla, amministratori per lungo tempo, èstato un vero dramma oltre che trauma la scom-parsa di quasi tutti i movimenti veramente comunistinei valori e nella vita. Pur non volendo entrare nelmerito di questioni interne dei Democratici di Sinistrasoprattutto nell’attuale ricerca di un nuovo Governonazionale e di una nuova guida regionale, sentiamola necessità di esprimere le nostre personali rifles-sioni. Andando al sodo, non abbiamo mai sentitoRenzi parlare di supremazia del pubblico, nei serviziessenziali rispetto ai privati, né l’abbiamo mai sentitoalzare la voce contro i poteri forti finanziari, econo-
mici e multinazionali. Anzi, la sua ricerca spasmodicadell’uomo della provvidenza necessario a rimettereordine nella democrazia rappresentativa su cui siregge la Repubblica, nata dalle lotte partigiane edalla Resistenza tutta, fa scendere un brivido di gelolungo la schiena. I veri protagonisti della sinistrahanno sempre ricordato il loro profondo dissensocontro l’annacquamento dei poteri derivanti dal po-polo espressi dal Parlamento sovrano e da un presi-dente della Repubblica garante della Costituzione.La democrazia in Italia sarà compiuta quando unadestra, un centro e una sinistra avranno la loro col-locazione chiara e netta nella società. Cioè, il segre-tario del partito maggioritario di sinistra non può cheessere uomo legato ai valori sociali, economici e cul-turali di una filosofia che politicamente si richiami
alle norme della nostra Magna Carta. Così come glialtri non possono che essere legati al loro back-ground culturale del mondo di appartenenza. La loromescolanza potrà dar luogo solo a miscugli e mai acomposti. Infatti, nei primi possono essere separaticon mezzi fisici i singoli componenti, mentre nei com-posti ciascun componente perde parte di sé e dàluogo a cosa diversa da ciascuno di essi. In definitiva,partiti progressisti e partiti conservatori. Solo così, conle loro proposte per governare il Paese gli elettori sa-pranno decidere il loro futuro. Va da sé che elementoessenziale per la libertà di scelta vi sia il dirittoespresso anche con la preferenza, così come recital’articolo 48 della Costituzione “Il voto è personale edeguale, libero e segreto”, il che significa che il votodel più povero dei braccianti agricoli deve valerequanto quello di De Benedetti o Berlusconi, “libero”,non condizionabile, “segreto”, non controllabile.Anche nel Molise, in questa tornata di elezione perla segreteria e dirigenza del Pd avvertiamo la neces-
sità che venga fuori una connota-zione chiara e lineare di sinistra altri-menti diventa complessa ladialettica e la distinzione con glischieramenti politici av-versi. Domenica sa-premo se avranno votatopersone di sinistra per unpartito di sinistra o non piuttosto “agit-prop” di centrodestra che inevitabilmente inquine-ranno la storia, la cultura e le proposte di unoschieramento che guarda al mondo del lavoro, ai gio-vani e non al mondo delle imprese e al profitto atutti i costi. Il vero povero si vergogna a farsi ricono-scere ma un partito che sia di sinistra lo deve inter-cettare per i valori che vuole interpretare. Per unpartito veramente progressista gli anziani sono partenecessaria della memoria storica di un Paese, di unaregione che vogliono guardare al futuro e restituiresperanza alle nuove generazioni.
Pd, i sinistri e le sinistre
CAMPOBASSO. Lo aveva detto, lo aveva motivato
anche nel procedimento di appello a Campobasso. Nel
processo Bain & Co. c’era un’errata individuazione del
termine iniziale di decorrenza della prescrizione ed
estinzione dei reati contestati. Secondo i giudici il ter-
mine di prescrizione decorreva dal mandato di paga-
mento della Regione Molise alla multinazionale,
secondo Arturo Messere, avvocato difensore di Iorio, il
termine da prendere in considerazione è quello delle
delibere di Giunta. Lo aveva ribadito nel processo di
Appello a Campobasso senza successo.
Lo ha riprecisato alla Corte di Cassazione che invece
ha ritenuto valida la tesi della difesa. Messere, nella sua
impostazione, è chiaro: “Secondo dell’accusa l’allora
presidente della giunta regionale si sarebbe dovuto
astenere dal proporre e votare le anzidette delibere in
quanto, all’epoca dei fatti, suo figlio Davide aveva in es-
sere rapporti di lavoro (prima come stagista, poi come
dipendente ed infine come dirigente) con la società e,
dunque, lo strettissimo congiunto aveva interesse al-
l’adozione delle delibere. L’imputato (Iorio), invece, non
astenendosi, “intenzionalmente procurava un ingiusto
vantaggio patrimoniale direttamente alla società Bain &
Company Italy”, con la precisazione che l’ingiusto van-
taggio patrimoniale per la Bain & Company è stato spe-
cificato, sempre nell’imputazione, nei termini che
seguono: “perché la Regione stanziava un cospicuo im-
pegno di spesa per le casse dell’erario pubblico regio-
nale, affidando incarichi di consulenza strategica ed
organizzativa … … in favore della Bain & Company Italy
Inc”. A questo si aggiunge il fatto che, l’affidamento del
secondo incarico viene definito come “premio” fatto dal
papà alla società medesima nel dicembre 2004 e rappre-
senta il momento ultimo del reato.
“L’imputazione, quindi – spiega Arturo Messere - ha
individuato come ingiusto vantaggio patrimoniale e,
dunque, come evento del reato, l’affidamento dei due in-
carichi di consulenza”. Tanto che il legale parla di “mo-
tivazione illogica e contradditoria dell’accusa – perché -
da una parte individua l’evento del reato, quale ingiusto
vantaggio patrimoniale, nell’affidamento dell’incarico
non preceduto da una pubblica gara e dall’altra fa de-
correre il termine di prescrizione da un momento di-
verso e successivo, ossia dal pagamento per il (secondo)
lavoro svolto. Ed ancora, da una parte afferma l’irrile-
vanza del prezzo pagato dall’amministrazione e dall’al-
tra che il pagamento stesso avrebbe perfezionato il
momento consumativo del reato da cui far decorrere il
termine di prescrizione.
In realtà rispetto alla descrizione dei fatti in imputa-
zione, ed alla loro valutazione di rilevanza giuridica of-
ferta in sentenza, il pagamento della seconda
consulenza è un fatto estraneo al reato”.
TAagliolto
214 febbario 2014
Il principe del foro esulta: era palese già dalla sentenza della Corte d’Appello
Serve l’unità per salvare il territorio da insediamenti
come la grande stalla della Granarolo o la realizzazione
di un’autostrada, che non serve al Molise, e altro ancora
che è nella mente e nelle mani della politica che rap-
presenta o governa il Molise.
Il problema non è il Vescovo, che pure ha la colpa di
non aver capito o riflettuto più di tanto sul significato e
il valore strategico del territorio per il futuro del Molise,
nel momento in cui ha messo a disposizione della
grande stalla della Granarolo i terreni del Seminario di
Larino, ma il modo in cui Ruta & Co. hanno ritirato la
mano dopo aver lanciato il progetto e verificato che la
strada non era così spianata come pensavano.
E, c’è di più, pesa la mancanza d’iniziativa del go-
verno regionale, che sa bene che il progetto sta andando
avanti e ogni giorno che passa rende più difficile espri-
mere e far valere la propria contrarietà.
Il consiglio regionale, stimolato dalla sola opposizione
del M5S, ha mostrato solo un gran silenzio sui suoi com-
ponenti, a dimostrazione che c’è un quadro della poli-
tica molisana indifferente ai problemi veri, anche quelli
più gravi e pesanti qual è quello dell’insediamento di
una stalla di 12.000 manze che soffocherà il Molise.
Per noi del Comitato No Stalla, Si Molise bene co-
mune la preoccupazione è stata, e resta, quella della
realizzazione del progetto della Granarolo per le sue
conseguenze negative per il territorio molisano.
Sta in questa preoccupazione il nostro appello al-
l’unità, essenziale per far tornare al mittente il progetto
e, anche, per rimuovere il silenzio e mettere a nudo il
comportamento della politica molisana, che questo pro-
getto della “stalla” della Granarolo l’ha importato nel
Molise. Il nostro No stalla è sempre più forte, sapendo
che il progetto sta andando avanti e troverà la strada
spianata se diamo spazio alle divisioni e non all’unità
del popolo molisano, essenziale – lo ripetiamo -per con-
trastare questa operazione, che ruba solo al Molise
senza dare nulla in cambio, se non rischi seri per l’am-
biente, la salute, l’agricoltura e la zootecnia molisana.
Ed e’ questa una verità sostenuta non solo dal buon
senso, ma anche da esperti e illustri studiosi che di al-
levamenti se ne intendono e sanno che da quelli inten-
sivi o, meglio, industriali, si ottengono solo conseguenze
negative per il territorio e, nel momento in cui viene a
ridursi la qualità del latte, per la salute del consuma-
tore.
In questo senso il nostro Si all’unità per un rilancio
della zootecnia nel Molise e, con essa, delle produzioni
di eccellenza nel campo dei latticini e dei formaggi; la
disponibilità della sostanza organica indispensabile per
programmare un Molise sostenibile, con tutt’i suoi pro-
dotti contrassegnati dal marchio biologico.
Restiamo in attesa, come abbiamo già avuto modo di
affermare con la nostra nota pubblicata subito dopo
l’intervista rilasciata dal Vescovo, dell’atto di rinuncia
della concessione, in modo da lavorare tutt’insieme
nella difesa del territorio molisano da tutti gli insedia-
menti che non aiutano il Molise a costruire il suo do-
mani, e, la stalla è solo un esempio come lo è
l’autostrada.
Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”
Alta la difesa contro la stalla delle Gran ManzeL'intervento.
Bain & Co, confermata la tesi di Messere: reato prescritto
CAMPOBASSO. Finisce l’esilio di Angelo Mi-
chele Iorio. La notizia del suo rientro in Consi-
glio regionale, per la fine del processo Bain &
Co ha fatto il giro d’Italia. In Cassazione è pas-
sata la tesi della prescrizione del reato presen-
tata dall’avvocato Messere. Quindi, addio
applicazione della legge Severino che ha tenuto
Iorio lontano da Palazzo Moffa dopo la sconfitta
elettorale di febbraio 2013. E lui, Iorio, si dice
“felice” non solo per l’aspetto politico ma anche
umano. “Io ho la coscienza pulita e soprattutto
le mani pulite molto più di quanti invece vanno
decantando per se stessi”. La notizia non poteva
non provocare reazioni. Il telefonino sembra
impazzito: amici, colleghi di partito nazionali e
locali che si diversificano territorialmente tra
Molise, Lazio e Puglia.
Colleghi di coalizione, avversari politici. E poi
la reazione del popolo che, come sempre
quando si tratta di Iorio, in perfetto stile “curva
Sud” si divide tra “Stem appost, questa è la giu-
stizia in Italia” e “speriamo che adesso qualcuno
faccia opposizione in Consiglio”.
Quest’ultima sembra essere la fazione preva-
lente. Il reintegro di Michele Iorio a Palazzo
Moffa ha scatenato, insomma, un vero e proprio
putiferio di speranza che qualcuno riesca a
mettere in riga questo governo regionale tar-
gato Frattura. Ma parlare con Iorio ieri era pra-
ticamente impossibile. E’ stato necessario
prelevarlo dal suo studio a via Duca degli
Abruzzi a Campobasso, farlo salire su un’auto,
costringerlo a spegnere il telefonino. Solo in
questo modo si è riusciti a fare due chiacchiere
sincere in tranquillità. Un giro in macchina per
parlare soprattutto di futuro. Il suo volto era im-
perscrutabile, come sempre. Se non per quel
sorriso che è apparso sul volto nel commentare
le reazioni con un “non me lo aspettavo tutto
questo calore”. In effetti la lontananza di circa
un anno dall’istituzione regionale ha generato
una sorta di riabilitazione popolare della figura
di Iorio. Criticato dal popolo tanto da punirlo
con la sconfitta elettorale, in circa 12 mesi sono
molti i molisani che hanno rimpianto la scelta
del non voto. Merito di Iorio o demerito di Frat-
tura? Poco importa. Il passato non si può cam-
biare, la democrazia è questa, ma ora è
necessario andare oltre. E osservare i tanti fe-
steggiamenti di recupero del ruolo di consi-
gliere, manco fosse alla sua prima elezione,
pare dare a Iorio una sorta di carica in più.
Quella propria di un animale politico, su una
scena politica dove di Politica non c’è rimasto
quasi nulla.
TAagliolto
314 febbario 2013
Si torna in campo: Iorio c’èIl rientro in Consiglio regionale parte con le priorità: riduzione dei costi della politica, azioni per l’occupazione e promulgazione dello Statuto
Prime bordate anche al governatore Frattura: è vittima della sua presunzione
“Mamma che giornata – esordisce mettendo in moto
l’auto facendo d’autista in questa intervista alternativa
– mi sento quasi imbarazzato per l’affetto che sto rice-
vendo e per il ruolo che la gente vuole affidarmi”.
Eh già. Lei si rende conto che la vedono come
l’Opposizione per eccellenza?
“Spero di essere all’altezza. Comunque mi impegnerò
al massimo” risponde mentre svolta a destra e chiede
lui “dove devo andare, dritto?”.
In questo anno, anche se è stato fuori dal Consi-
glio, fondamentalmente lei è stato comunque l’unica
voce dell’opposizione. Adesso che rientra si omolo-
gherà al silenzio degli eletti?
Lo sguardo s’incupisce come a dire: ma come ti viene
in mente? E continua: “Io mi impegnerò anche per re-
stituire un ruolo al Consiglio regionale perché in questo
periodo, soprattutto l’opposizione, credo che abbia
avuto anche difficoltà a misurarsi sui problemi e sulle
questioni. In Consiglio non s’è parlato quasi mai di pro-
blemi reali e della ricerca delle soluzioni. Anche in base
alla mia esperienza e alla conoscenza dei fatti, il mio
compito sarà quello di riportare il dibattito in una sede
istituzionale sperando di cogliere anche dei risultati ef-
fettivi come azione politica. Perché anche l’opposizione
ha il dovere di fare proposte. E adesso noi sicuramente
ne faremo tante”.
Si riferisce a questioni Gam, Ittierre, Zuccherificio
di cui in Consiglio praticamente non si parla?
“Io prendo atto del fatto che tutte le emergenze oc-
cupazionali e di crisi, in questa Regione, hanno trovato
solo risposte in termini di cassa integrazione. La que-
stione invece deve essere affrontata per vedere qual è
l’effettivo ruolo che la Regione può svolgere per risol-
vere i problemi. Non tamponarli. E i problemi sono tutti
sul tappeto, nessuno escluso”.
Presidente, è passata una settimana da quando il
governatore Frattura l’ha descritta quasi come se lei
fosse un “delinquente abituale”. Oggi invece alla
notizia del suo ritorno in Consiglio le chiede te-
stualmente: “adesso il dibattito si rassereni”.
“Mah. Finora ho visto che Frattura è stato molto vit-
tima della sua presunzione, intesa come chi ha la solu-
zione per tutto denigrando il passato. Se modificherà
questo atteggiamento forse ci guadagnerà il Molise. Io
spero che lo faccia”.
Ma lei è consapevole che, una volta che si siederà
al suo posto a Palazzo Moffa, qualunque sarà il suo
intervento, su qualunque tema, si sentirà replicare
dalla maggioranza che la colpa di tutto ciò che non
va in Molise è sua?
“Si sono già preparato a questo. Ma probabilmente il
mio ruolo in Consiglio regionale darà anche l’opportu-
nità di conoscere realmente come stanno le cose, di ca-
pire i documenti di bilancio che si stanno preparando,
e anche di rispondere, con documenti alla mano, alle
accuse e alle denigrazioni finora fatte nei miei con-
fronti”.
Costi della politica: lei da cittadino semplice ha
criticato quanto accaduto in Consiglio, ha parteci-
pato alla raccolta firme per la proposta di riduzione
delle indennità presentata dagli indignati. Ora da
consigliere continuerà su questa strada?
“Certamente. Io sono dell’avviso che i costi della po-
litica vadano effettivamente ridotti. La Regione Molise
è partita con il piede sbagliato. Il minimo che ci si possa
aspettare è che, prima di una verifica generale che già
si annuncia a livello nazionale, il Molise faccia un atto
immediato per essere la Regione più virtuosa d’Italia.
Fosse anche per un euro in meno rispetto all’istituzione
regionale che oggi è la più virtuosa”.
Quinto assessore e Statuto regionale.
“E’ una vergogna. Lo Statuto regionale doveva essere
promulgato subito. Credo che tutta la speculazione fatta
per arrivare al quinto assessore sia stato un altro errore
di questa regione. Tanto che, anche su questa vicenda,
il Molise non ha espresso il meglio di sé. Anzi. Ha agito
in maniera scorretta”.
Tommaso Di Domenico
Strano, molto strano, che la lunga e bene articolata e
motivata lettera indirizzata al ministro dei Beni e delle
Attività culturali, alle Commissioni parlamentari Cul-
tura; Ambiente; Pubblica Istruzione; Territorio, Am-
biente e Beni Ambientali; e, per conoscenza, alla Cisl,
Cgil e Uil del Molise e, udite! udite!, al capo di gabinetto
della presidenza della giunta regionale, porti le firme
dell’assessore all’Ambiente e all’Agricoltura, Vittorino
Facciolla; del vice presidente della giunta, Michele Pe-
traroia, e del consigliere regionale delegato alla Cul-
tura, Domenico Ioffredi, e non quella del presidente
della giunta Paolo di Laura Frattura. Stranezze di que-
sto governo di neofiti, di improvvisatori e d’improvvi-
sati, che non sa quanto valga e possa valere,
soprattutto nei palazzi ministeriali, e per questioni isti-
tuzionali, il timbro del legale rappresentante.
Il quale, dobbiamo arguire, sarà stato informato del-
l’iniziava dei tre dal suo capo di gabinetto, Mariaolga
Mogavero, cui, infatti, è stata indirizzata per conoscenza
copia della missiva con la quale al ministro e alle pre-
sidenze delle commissioni parlamentari è stata comu-
nicata la ferma opposizione della Regione Molise
all’ipotesi di riorganizzazione prefigurata l’aggrega-
zione della soprintendenza del Molise alla Regione
Abruzzo.
I tre regionali molisani, sapientemente assistiti nelle
loro argomentazioni da mani e menti esperte (la cono-
scenza olistica del territorio, verso un approccio coordi-
nato di diversi punti di osservazione privilegia un
approccio non più puntiforme, per singoli beni, ma esteso
a tutto il territorio valorizzando le interazioni e la visione
diacronica), a difesa del mantenimento della Soprinten-
denza nel Molise, ne hanno disegnato il profilo storico
(resti archeologici di antichi insediamenti; presenza di
coltivazioni e di tecniche colturali tradizionali; stratifi-
cazione del sistema insediativo; presenza di singoli mo-
numenti), hanno evidenziato ciò che lo distinguono in
assoluto da ogni altra assimilazione, ovvero la specifi-
cità della situazione in cui versa il patrimonio ambien-
tale, paesaggistico, archeologico, storico, archivistico,
bibliotecario e museale della regione, ed hanno soprat-
tutto posto in risalto quanto sia stata importante ed
utile la presenza della direzione regionale della Soprin-
tendenza nel contenere e contrastare “L’invasiva ri-
chiesta di realizzazione di <parchi> eolici o di impianti
fotovoltaici”.
Presi dalla necessità di sostenere la validità culturale,
strutturale e operativa delle Soprintendenze riferite
alle realtà in cui operano, Facciolla, Petraroia e Ioffredi
(per l’occasione elevato implicitamente al rango asses-
sorile), non si sono fatti scrupolo di ammettere che se
non ci fosse stata la Soprintendenza dei Beni e delle At-
tività culturali, probabilmente il Molise non avrebbe
capito l’importanza di “limitare il consumo di suolo e di
riutilizzare il patrimonio costruito contro l’uso indiscri-
minato che se ne è fatto dal secondo dopoguerra”.
Né molte altre cose. Tra cui - giova ribadirlo - (il
Museo Nazionale di Castello Pandone; i Musei di Cam-
pobasso e Venafro; il Museo paleolitico di Isernia; il ri-
pensamento e la progettazione dei musei archeologici
di Isernia e Larino; il sito di S. Vincenzo al Volturno e
l’anfiteatro di Venafro) e sul determinante contributo
avuto dalla Soprintendenza.
Con un corredo così ricco di motivazioni, così denso
di cultura, ma anche così esposto alle mire speculative,
dovrebbe essere davvero un atto d’imperio, oltre che
vessatorio, ancora una volta a danno del Molise, sot-
trarci la Soprintendenza per ritornare ad oltre 40 anni
data alla corte dell’Abruzzo.
Una situazione poco allegra se solo si ricorda la fatica
con cui, dipendendo da Chieti, è stato possibile liberare
gli scavi di Sepino dalle avarizie della Soprintendenza
di Chieti e del Soprintendente Cianfarani; se solo si ri-
corda come ci sono stati sottratti la Venere di Venafro e
il Guerriero di Capestrano. Una battaglia sacrosanta,
questa ingaggiata dalla Regione Molise. Ma scoperta-
mente e colpevolmente difettosa, e vulnerabile, per
l’assenza della firma del presidente della Regione la cui
titolarità in queste circostanze è assolutamente impre-
scindibile. Né può valere la firma del presidente facenti
funzioni, Michele Petraroia.
Dardo
4 TAaglio
lto14 febbario 2013
Stranezze del governo regionale di neofiti, di improvvisatori e d’improvvisati,
che non sa quanto valga e possa valere, soprattutto nei palazzi ministeriali,
e per questioni istituzionali, il timbro del legale rappresentante
Battaglia sacrosanta, ingaggiata dalla Regione Molise col ministero dei Beni e della Attività culturaliCi vogliono togliere anche la Soprintendenza e Fratturanon firma la lettera di protesta
di Filippo Poleggi
La notizia di un incidente stradale, avvenuto ieri l’al-
tro, tra un camion ed un bus sostitutivo di Trenitalia
non ci sorprende affatto. La prevedibile incidentalità
su quella strada, la cui struttura risulta limitativa alla
circolazione dei mezzi pesanti del trasporto merci e
viaggiatori è uno degli elementi che ha indotto i rap-
presentanti dei lavoratori, i rappresentanti degli utenti
e l’Assessore ai Trasporti della Regione Molise, a chie-
dere a Trenitalia, alcuni mesi fa, di rivedere la discuti-
bile decisione di chiudere totalmente la linea
Termoli-Campobasso per l’effettuazione dei preventi-
vati lavori di ammodernamento.
Infatti la giustificata ostinazione delle Parti coinvolte,
ha permesso di tenere parzialmente aperta la linea, al-
meno tra Campobasso e Larino e ciò ci induce a potere
affermare, che seppur in condizioni non critiche di via-
bilità, merito di questa stagione invernale particolar-
mente clemente, di aver evitato numerosi incidenti.
Tutto ciò porta un elemento di riflessione sulle pos-
sibili future decisioni di inopportune chiusure delle
linee ferroviarie: considerare i costi indiretti di danni
a cose ma soprattutto a persone dovuti alla incidenta-
lità stradale ed i danni ambientali dovuti ad inquina-
mento anche essi non direttamente ed
immediatamente quantificabili. Ricordare quindi la
minore incidenza di incidenti(Ci si perdoni il gioco di
parole) nel trasporto ferroviario ed agire con provve-
dimenti anche se temporanei, consequenziali ci pare
buona pratica.
*Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale
Ecco cosa succede con la chiusura Lettera aperta.
della linea per Termoli
Da casa delle cultura a contenitore degli uffici regio-
nali. Lo scadimento della struttura ex Gil di Via Milano
è l’ennesima dimostrazione che alla Regione Molise la
pronuncia della parla “cultura” procura non poche al-
lergie, una delle quali, quella di cui è affetto il consi-
gliere delegato al settore, Domenico Ioffredi, cognato
del presidente Frattura, ha già prodotto la scomparsa
dell’orchestra stabile del Molise.
L’orchestra: una scelta di alto profilo, per un anno e
passa capace di tradursi in una produzione musicale di
buon livello e un’apertura professionale ai concertisti
molisani, per poi scomparire, come diciamo, rilevando
quando poi, in sostanza, fosse poco aderente alla sensi-
bilità dei musicisti molisani i quali, infatti, hanno accet-
tato la fine dell’orchestra senza sollevare un lamento.
Eppure, nella fase di costruzione, si erano dilaniati pur
di farne parte. Sta di fatto che l’orchestra è finita, la mu-
sica colta è tornata nei recessi dei programmi culturali
regionali, la ex Gil è diventato uno dei palazzi regionali
nel quale far convivere impiegati, avventori, e, di tanto
in tanto, qualche manifestazione d’arte.
I grillini di Palazzo Moffa, dopo un anno di rodaggio,
anche loro affetti da allergia da cultura, hanno mosso
un attacco frontale alla Fondazione Molise Cultura
chiedendo di conoscere la destinazione delle risorse fi-
nanziarie con un corredo di valutazioni a dir poco so-
spettose, se non proprio scandalistiche, sul compenso
del direttore generale e sui gettoni di presenza (30 euro
lordi a seduta) degli amministratori (due consiglieri più
il presidente). Questi parvenu nell’arengo dei legisla-
tori, se appena fossero informati che esiste una legge
sulla trasparenza che fa obbligo alle pubbliche ammini-
strazioni di mettere tutto in rete, si sarebbero evitato la
fatica di scrivere le quattro righe dell’interrogazione.
Andando infatti sul sito della Fondazione Molise avreb-
bero trovato tutto ciò che vogliono sapere.
A meno che, con l’interrogazione, non hanno inteso
procurasi un piccolo spazio sui media, visto che della
loro presenza a Palazzo Moffa sono rari e radi gli epi-
sodi meritevoli di attenzione. La sortita comunque è si-
gnificativa di come si voglia incrementare le attività
culturali, ovvero creando apprensioni e non occasioni.
Diversamente i grillini avrebbero dovuto preoccuparsi
di chiedere maggiori risorse, più incentivi, più disposi-
zioni per fare della Fondazione il motore della cultura
molisana. Come peraltro è previsto nella legge istitu-
tiva. Gli attacchi allergici portano invece a chiedere
l’eliminazione della causa. Difatti, la ex Gil nata per ac-
cogliere le associazioni, gli organismi, i soggetti istitu-
zionali e non istituzionali che si preoccupano di creare
e fare cultura, è stato ridotto a ricettacolo d’uffici, ad un
misto di impiegati, uscieri, centralinisti, di avventori e,
in misura marginale, di cultori delle arti figurative,
della storia patria, delle tradizioni popolari, della mu-
sica. Finora sono parzialmente salvi l’auditorium
(quantunque un giorno sì e l’altro pure più che concerti
e teatro, accoglie convegni, incontri e dibattiti pubblici),
e lo spazio espositivo dove, vogliamo ricordarlo anche
ai grillini, è ancora in atto, ma agli sgoccioli, la Mostra
antologica del grande pittore e scultore molisano, il
compianto Gino Marotta.
Con la Mostra è stata posta un’asticella alla qualità
delle iniziative che vorranno e potranno seguire. Abbas-
sare la quale equivarrebbe ad abbassare l’idea di ali-
mentare nel Molise il seme della crescita culturale, idea
nata anche per evitare che in futuro vi siano consiglieri
regionali che diano l’ostracismo alla musica classica
(Ioffredi), altri che attacchino frontalmente l’istituto per
destinazione (i grillini Manzo e Federico), e altri ancora
che la Casa della cultura la trasformino in anonimi uf-
fici regionali.
Dardo
CAMPOBASSO. "In merito all’accordo stipulato in data10.02.2014 presso la Prefettura di Campobasso tra alcuneOrganizzazioni Sindacali, parlamentari, Assessori Regionali, ilDirettore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile ed altri,riguardante il personale precario dell’Agenzia predetta, il Sin-dacato CSA REGIONI AUTONOMIE LOCALI, che non hasottoscritto tale accordo, ha incontrato i precari presso lasala della Provincia di Campobasso diffida gli Organismi anon a dare alcun seguito al citato accordo". Così la segreteria del Csa in merito a quanto deciso a li-
vello sindacale. "In quella sede i precari hanno dato mandato
al CSA di diffidare codesta Agenzia e la Regione Molise a nondare alcun seguito al citato accordo fino a quando non ver-ranno chiariti i diversi aspetti dell’accordo stesso ed in par-ticolare: quali sono i criteri di assunzione/rinnovo deicontratti e/o loro proroga; se tale accordo è legittimo oppurecontrasta con la legge e con il CCNL dei dipendenti degli EE.LL.; se detto personale manterrà il proprio rapporto di la-voro alle dipendenze dell’Agenzia durante il biennio al qualefa riferimento l’accordo; se non vi è discriminazione relativa-mente alla eventuale assunzione di personale “infungibile” e“microzonazione”.
TAagliolto
514 febbario 2013
Protezione, parte la diffida
Alimentare il seme della crescita culturale per evitare che in futuro vi siano consiglieri regionali che diano l’ostracismo alla musica classica (Domenico Ioffredi), altri che attacchinofrontalmente l’istituto per destinazione (i grillini Manzo e Federico), e altri ancora che la Casa della cultura la trasformino in anonimi uffici regionali (Paolo di Laura Frattura)
A quando lo sfratto della Fondazione Molisecultura dall’ex Gil ?
Il sindacato Csa non ritiene valido l'accordo raggiunto in Regione per i precari
La partecipazione di Adriana Izzi alle primarie
civiche organizzate dal centrodestra ancora è for-
temente in bilico. L’esponente di Citt@DiNoi non
si sbottona ma sono sempre più numerosi gli inviti
che le vengono rivolti e che la invogliano a non ti-
rarsi indietro e a partecipare alle consultazioni
primarie con cui i citta-
dini potranno scegliere
il candidato sindaco da
contrapporre al vinci-
tore delle primarie del
centrosinistra e ai can-
didati che correranno
da soli, per ora sono
certi solo Pino Saluppo
e il “prescelto” dal mo-
vimento Cinque Stelle.
La principale motiva-
zione che dovrebbe
spingere Izzi a candi-
darsi alle primarie è lo
spirito civico che sta
muovendo il comitato
promotore e che in
questa fase esclude,
categoricamente, la
presenza di simboli
politici. I partiti della
coalizione di centrode-
stra, infatti, hanno de-
ciso di fare un passo
indietro e solo dopo la proclamazione del vincitore
garantiranno al candidato, scelto democratica-
mente dai cittadini e proveniente da qualsiasi
area , la condivisione del programma e, di conse-
guenza, pieno sostegno attraverso liste che
avranno il simbolo del partito. Per questo agli or-
ganizzatori non appare affatto fuori luogo la par-
tecipazione alle primarie di esponenti di movi-
menti civici che potranno presentare ai cittadini
un programma con punti precisi e proposte con-
crete e in caso di vittoria potranno opporsi a
quello che definiscono il “modello Frattura” e pun-
tare alla conquista di Pa-
lazzo San Giorgio.
Altrettanto indefinita è
la posizione di Nicola
Cefaratti. L’attuale as-
sessore alla Mobilità e
all’Ambiente del Co-
mune di Campobasso
non disdegna le prima-
rie ma per partecipare
alla consultazione do-
vrebbe lasciare l’Esecu-
tivo e prendere una
posizione netta contro
il “suo sindaco” Gino Di
Bartolomeo che, invece
, non ne vuole proprio
sapere di primarie e
vuole ricandidarsi con o
senza il sostegno dei
partiti della coalizione
di centrodestra. Di Bar-
tolomeo esclude le pri-
marie, non solo perché
in qualità di uscente
sente di avere tutto il diritto di andare diretta-
mente al voto di maggio ma, anche perché, a suo
parere, sarebbe assurdo essere sfidato alle pre
elezioni da esponenti dell’attuale Esecutivo come
Cefaratti o dell’attuale opposizione come Izzi.
Teresa Manara
di Rosamaria Lalli
La scelta di destinare alla Bi-
blioteca P. Albino il cospicuo la-
scito documentario di mio marito
Renato è stata motivata dall’in-
tenzione, con lui condivisa, di
rendere fruibile il suo ricco,
ampio e vario patrimonio cultu-
rale, a più livelli da quello didat-
tico a quello della ricerca.
È un prezioso patrimonio con-
sistente in ricerche e studi docu-
mentari con dovizia di
annotazioni e anche riflessioni
personali. Preziosi tra l’altro sono
i diari, memoria personale e me-
moria collettiva, memoria storica
perché documento di casi, vi-
cende, avvenimenti, fatti minu-
ziosamente descritti e
commentati. I suoi diari sono
“una finestra sul mondo”, attento
come era Renato ad ogni solleci-
tazione e suggestione provenienti
dal mondo esterno. Importanti
sono il nutritissimo epistolario, la
fittissima corrispondenza con fa-
miliari, amici, uomini di cultura
dai toni rigorosi ma pur sempre
affezionati. Renato ha dedicato la
sua energia intellettuale a rico-
struire la storia del Molise con
documentate indagini in rapporto
tra cultura regionale e cultura
meridionale. L’interesse dei suoi
studi ha spaziato in tutti gli ambiti
disciplinari. Per l’indagine storica,
fondamentale è stata la consulta-
zione del materiale raccolto negli
archivi e nelle biblioteche, cro-
giuolo del sapere.
La Biblioteca Albino è stata, nel
suo lungo e proficuo corso di
studi e di ricerche, un punto di ri-
ferimento, considerandola la
struttura culturale più autorevole
della regione, stabilendo con il
gruppo dirigente sempre veri
rapporti amichevoli.
Di Pasquale Albino traccia la
biografia in “Profili di personaggi
Molisani” rilevandone i molteplici
interessi culturali e il merito di
avere istituito la biblioteca pub-
blica che porta il suo nome.
Renato ha messo il suo sapere
a disposizione di tutti con umile e
generoso spirito di servizio, con
fede nei valori della cultura e
della verità, guida necessaria
nella ricerca e negli studi.
“Negli studi ho ritrovato la mia
libertà”, così scrive su una pagina
dei suoi diari nella quale riporta
un pensiero di Gramsci: “La cul-
tura è organizzazione, disciplina
del proprio io interiore, è presa di
possesso della propria persona-
lità e conquista di coscienza su-
periore per la quale si riesce a
comprendere il proprio valore
storico, la propria funzione nella
vita, i propri diritti, i propri do-
veri” (da Socialismo e cultura, “Il
Grido del popolo”, 29 gennaio
1916).
614 febbraio 2014 Campobasso
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo
336 pagine€ 19,90
Polizia, nuovi dirigentiIl Questore di Campobasso ha presentato
al Prefetto i funzionari nominati dal Ministro
CAMPOBASSO. Il Questore
della provincia di Campo-
basso ha presentato al Pre-
fetto i nuovi Dirigenti degli
Uffici della Polizia di Stato. Il
nuovo Dirigente della Divi-
sione Polizia Anticrimine è il
Primo Dirigente della Polizia
di Stato Dott. Claudio Castel-
lan, proveniente da Roma.
Cambio anche alla direzione
della Divisione Polizia Am-
ministrativa e Sociale, as-
sunta dal Primo Dirigente
della Polizia di Stato Dott.ssa
Alessandra Giansante, anche
lei proveniente dal Diparti-
mento della Pubblica Sicu-
rezza ove ha prestato servi-
zio, dal 2006 al 2013, presso
la Segreteria – Affari Gene-
rali e Personale. Il Commis-
sario Capo della Polizia di
Stato Dott. Raffaele Iasi, in-
vece, è il nuovo Dirigente
della Squadra Mobile. Il
nuovo Dirigente dell’Ufficio
Immigrazione è la Dott.ssa
Teresa Mastrolitto. Il Com-
missario Capo Dott. Vincenzo
Fratamico ha assunto, invece,
la Dirigenza del Comparti-
mento di Polizia Postale e
delle Comunicazioni.
Il perchè del lascito alla Bibliotecadei documenti di Renato Lalli
Primarie civiche, cresce il pressing su Adriana Izzi
CAMPOBASSO. In gergo la
chiamano ancora maturità. Sì,
perché l’esame di stato è ancora
il giro di boa per eccellenza che
tutti sono inesorabilmente chia-
mati a fare per dimostrare che
cinque anni tra i banchi di scuola
sono serviti a diventare adulti. Un
sogno, o per la maggior parte
delle persone, un incubo, che an-
cora agita il sonno di molti. Ecco
perché in Il Fu Mattia Bazar An-
tonella Presutti e Licia Vigliardi
hanno deciso di raccontarlo in
base alla loro lunga esperienza
sul campo. Ne hanno viste di
cotte e di crude, le due professo-
resse di Campobasso, tanto
quanto basta a raccontare la ma-
turità in maniera attenta e diver-
tente, offrendo un’interessante
chiave di lettura per compren-
dere meglio ansie, paure e aspet-
tative delle giovani leve che si
apprestano a timbrare il cartel-
lino verso l’età della responsabi-
lità. Ma Il Fu Mattia Bazar offre
anche un’altra prospettiva, inso-
lita, perché la scuola di rado è
raccontata da chi ogni giorno si
prepara ad un’autentica corsa ad
ostacoli. Alle prese con riforme
promesse e mai effettivamente
realizzate, quello degli insegnanti
è davvero un esercito di corag-
giosi a vario livello. Perché non
solo deve combattere con risorse
sempre più all’osso, ma deve farlo
anche contro il disinteresse dila-
gante, genitori a volte poco im-
parziali e, perché no, colleghi
meno devoti che rischiano di
mandare in fumo il lavoro di chi
invece questo lavoro lo fa seria-
mente e soprattutto credendo che
ne valga la pena. L'esame di stato
diventa quindi l'occasione per
una riflessione divertita e seria,
irridente e, di tanto in tanto, do-
lente sulla scuola, sulla didattica,
sul processo di formazione dei
giovani di oggi, adulti di domani.
Le due autrici presenteranno il
loro libro nell’ambito dell’ante-
prima 2014 di Ti racconto un libro
-laboratorio permanente sulla
lettura e sulla narrazione, ideato
e organizzato dall’Unione Lettori
Italiani con la direzione artistica
e organizzativa di Brunella San-
toli, e sostenuto dalla Provincia di
Campobasso. L’appuntamento è
in programma in serata alle ore
18.30 nella sala conferenze della
Biblioteca provinciale “P.Albino”
di Campobasso.
Il male delle liste d’attesa. Sembra in-
curabile; anzi lo è. Diversamente si sa-
rebbe dovuto avere un miglioramento
dopo la sequenza impressionante di de-
nunce di casi limite (mesi e mesi per un
elettrocardiogramma; per una visita dal-
l’endocrinologo in media dai quattro ai
cinque mesi; per un’ecografia ortopedica
non meno di tre). Tempi biblici, ai quali
vengono sottomesse, al solito, le fasce so-
ciali più deboli. Chi può, s’avvale delle
strutture sanitarie private, anche non
convenzionate. E’ il frutto di una accertata
disorganizzazione dei servizi ospedalieri
e territoriali, complice la flebile risposta
ai bisogni e alle necessità anche del per-
sonale che a sua volta difetta di numero e,
spesso, di qualità. L’attenzione della gente
sulla sanità è tutta obbligata dai media sul
Piano di rientro dal deficit, mentre dalla
cronaca giornalistica restano fuori i pro-
blemi veri, tra cui, ribadiamo, l’abbatti-
mento delle liste d’attesa e la
riorganizzazione della medicina territo-
riale. E’ il caso che il sistema dell’infor-
mazione allenti, dunque, la presa sul
deficit e sull’andirivieni di commissari e
sub commissari, e si dedichi con maggiore
impegno alle faccende della sanità regio-
nale raccogliendo le doglianze, le preoc-
cupazioni, le paure, talvolta i drammi di
gente che in attesa di un esame, di un’in-
dagine diagnostica ci lascia la pelle. Una
situazione che s’aggrava di giorno in
giorno favorita, lo ribadiamo, dalla disat-
tenzione generale e dalla capacità del si-
stema sanitario a coprire le proprie
magagne salvo quando, caso raro però,
non si levi una voce dall’interno a farsi
sentire. E dall’interno del sistema è tor-
nata ad alzarsi la voce contro le liste d’at-
tesa e le insufficienze organizzative
dando anche conto del perché e del per
come. Abbiamo letto, infatti, con atten-
zione, una delle cause e l’ostilità che trova
ad essere rimossa. E’ buona regola dove
la sanità è gestita con criterio e senso di
responsabilità che i responsabili dei vari
poliambulatori ogni qualvolta che si for-
mano ritardi esagerati nelle liste d'attesa
trasmettono la richiesta all'Asrem regio-
nale attraverso il responsabile di zona.
L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco
di queste richieste e nell'arco di poche
settimane gli stessi poliambulatori si av-
valgono di specialisti 'ingaggiati' apposi-
tamente per aumentare il numero delle
visite e quindi ridurre i tempi di attesa.
Nel Molise invece le richieste dei poliam-
bulatori si infrangono contro un muro di
silenzio e finiscono nel nulla. Nella casi-
stica delle richieste finite nel nulla c’è
stato un tempo in cui i Distretti sanitari
della provincia di Campobasso hanno
chiesto ore di medicina specialistica am-
bulatoriale nella misura necessaria, poi
responsabilmente ridotta in base alla ve-
rifica delle risorse finanziarie disponibili,
comunque ore sufficienti a coprire al-
meno in parte i turni e a ridurre le liste
d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio
si sta dimostrando più tetragono del muro
di Berlino. Infatti, non crolla. Per cui le
liste s’ingrossano, i tempi d’attesa si dila-
tano, le necessità dei pazienti restano ine-
vase, il malcontento si radica sempre più
a fondo nella coscienza collettiva. Situa-
zione cristallizzata sulla insensibilità di
chi gestisce il sistema sanitario nel quale
- diciamolo apertamente - in nessun
Piano di rientro del disavanzo è scritto di
tagliare i servizi agli utenti. Eppure ac-
cade. Ciò in quanto si preferisce stare die-
tro alle polemiche della politica, all’utilità
o meno dei commissari ad acta, e alla fan-
faluche dei tanti soloni che s’improvvi-
sano maestri, e sono semplici apprendisti
stregoni. Accade. Intanto non viene sciolto
il nodo degli errori, le cui conseguenze ri-
cadono solamente sulla pelle dei cittadini.
Mentre taluni assurdi privilegi economici
continuano ad essere elargiti; taluni at-
teggiamenti incoerenti con lo stato di sa-
lute della sanità e delle risorse finanziarie
continuano a restare in piedi, contraltari
insopportabili agli occhi di chi deve atten-
dere mesi e mesi, e forse morire, prima di
un elettrocardiogramma, di un’ecografia,
di una visita dell’endocrinologo.
Dardo
714 febbraio 2014Campobasso
Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità
“Io non sonocandidato a Sindaco”
Inps, assemblee nelle sedi
L’esame di Stato nel Il Fu Mattia Bazar
Rosario De Matteis smentisce le voci
della sua possibile candidatura
Antonella Presutti e Licia Vigliardi offrono un'altra prospettiva
Lunedì chiuse tutte le sedi
dell'Istituto di Previdenza
Continua lo stillicidio delle liste d’attesae la disorganizzazione territorialeIl muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla
CAMPOBASSO. Il Presidente della Provincia di Cam-
pobasso Rosario De Matteis, in merito ad alcune notizie
diffuse da organi di informazione regionali circa la spen-
dibilità del suo nome nella rosa dei candidati a sindaco
di Campobasso, dichiara di non aver chiesto la candida-
tura per tale veste e di cadere dalle nuvole. "Sinora, dun-
que, non ho mai ritenuto di dover pensare ad
amministrare la città di Campobasso e non ritiengo di
farmi avanti come candidato di Palazzo San Giorgio". Tali
voci, quindi, ad oggi, non possono trovare concretezza e
conferma nei desideri e nelle volontà del presidente.
CAMPOBASSO. Si rende noto che, a causa dell’as-
semblea del personale indetta dalle organizzazioni
sindacali CGIL, CISL, UIL, CISAL, USB e RSU le sedi
Inps di Campobasso, Termoli e Larino saranno chiuse
per l’intera giornata di lunedì 17 febbraio.
Si informa che sarà possibile chiedere informazioni
di carattere generale o sullo stato delle pratiche tele-
fonando al numero verde gratuito 803164 o al numero
08744801. Saranno comunque garantiti gli accessi già
programmati per le visite mediche e gli accertamenti
sanitari.
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it30.000 copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 37 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. L'Associazione Sindacale
F.I.A.D.E.L. dopo avere effettuato i dovuti
controlli ritiene che la postazione Auto-
velox Fissa installata dal Comune di Sesto
Campano lungo la SS. 85 direzione Na-
poli, era ABUSIVA, al pari di quella di
Macchia di Isernia.
"Immediatamente segnalava l’abuso al
Prefetto di Isernia che è competente per
territorio ed al Sindaco di Sesto Campano
chiedeva la immediata sospensione delle
verbalizzazioni con contestuale restitu-
zione dei soldi a chi, contando sulla legit-
timità degli atti posti in essere dalla
Pubblica Amministrazione, aveva pagato
le multe. Il Prefetto di Isernia,
però, si è ben guardato dall’adottare qual-
sivoglia provvedimento a carico del Co-
mune compreso quello di fargli
rimuovere la postazione, che come detto
era abusiva e così, il Comune ha conti-
nuato indisturbato ad elevare verbali a
carico dei cittadini ed ad incassare soldi.
Se qualcuno provava a fare ri-
corso avverso i verbali ecco che interve-
niva il Vice Prefetto Aggiunto (da non
confondere con il Vice Prefetto Vicario
Dott.ssa Caterina Valente funzionario al-
tamente preparato e disponibile verso la
collettività) il quale puntualmente boc-
ciava i ricorsi e raddoppiava le sanzioni.
Sennonchè questa Associazione FIADEL
ha impugnato una Ordinanza Ingiunzione
emessa dalla Prefettura di Isernia per il
tramite del bravissimo Avvocato Daniele
Petrecca del Foro di Isernia, rivolgendosi
al Giudice di Pace di Venafro. Ed ecco
che il Giudice, con Sentenza n. 336/13 del
10.02.2014, ha accolto il ricorso e bocciato
l’Ordinanza prefettizia, sentenziando
proprio quello che avevamo detto noi e
cioè che la Postazione Autovelox di Sesto
Campano non è autorizzata e dunque è
abusiva".
1114 febbraio 2014Isernia
di Massimo Saluppo
Cambia il giudice che dovrà decidere l’ammissione a con-
cordato preventivo di Ittierre e dunque si allungano i tempi
della decisione a favore o contro l’ammissione alla proce-
dura concorsuale. Ma questo consente alla fabbrica di Pet-
toranello del Molise di disporre di una chance in più, in
quanto lo slittamento della decisione consente alla società di
investimento Ikf, interessata a entrare nella partita (vedere
MFF del 30 gennaio) di avere a disposizione il tempo neces-
sario per decidere se formulare o meno, e in che termini,
un’offerta irrevocabile del ramo d’azienda di Ittierre rap-
presentato sostanzialmente dalla fabbrica e da una parte dei
dipendenti, previa verifica di quali licenze resterebbero in
capo alla newco. Secondo quanto riportato dalla stampa lo-
cale, il giudice Valeria Battista, in linea con quanto già
emerso alla fine dello scorso anno, è stato trasferito ad altra
sede e sarà sostituito da un nuovo magistrato. Il cui nome
non è stato reso noto ma che, secondo quanto riferito dalla
stampa locale, si insedierà il 17 febbraio e ha già convocato
il consiglio di amministrazione di Ittierre per il 21, per fare
il punto sul piano e sulle sue possibilità attuative. Mettendo
assieme il puzzle delle poche informazioni emerse sullo stato
attuale della situazioni di Ittierre, il piano industriale e fi-
nanziario a sostegno della richiesta di concordato prevede la
ripartenza dell’attività sotto le insegne di una newco che ri-
partirebbe con un numero ridotto di dipendenti e poche li-
cenze, la cui effettività è oggetto di verifica da tutte le parti
a vario titolo interessate. La newco potrebbe segnare l’uscita
di scena del presidente di Ittierre Antonio Bianchi, al cui
posto arriverebbe Ikf; oppure un nuovo tentativo da parte
dell’imprenditore lombardo, secondo quanto ha dichiarato
lo stesso Bianchi (vedere MFF del 29 gennaio scorso) nel
rendere nota la sua disponibilità sia a farsi da parte, sia a
sostenere il piano concordatario. Intanto i dirigenti di Ikf
sono stati visti lo scorso fine settimana a Pettoranello, per
una valutazione più precisa e ravvicinata della situazione.
Ikf per ora ha allegato al piano industriale presentato da
Bianchi al tribunale una propria manifestazione di interesse,
riservandosi appunto di trasformarla o meno in offerta ir-
revocabile di acquisto, una volta effettuati i dovuti appro-
fondimenti.
“L’Autovelox di SestoCampano è abusivo”La Fiadel denuncia l'istallazione del nuovo impianto e scrive al prefetto di Isernia
L'intervento
di Emilio Izzo*L’allarme lanciato qualche mese addie-
tro sul progetto “Elimina Molise”, all’indo-mani della manifestazione da meorganizzata per scongiurare l’eliminazionedell’ente provincia di Isernia, studiata a ta-volino anche e, a volte, soprattutto da no-stri amministratori eletti dai molisani, nonera pur nulla peregrino. Infatti, ogni giornoassistiamo agli scippi del nostro tessutoamministrativo, unica ragione d’essere diun territorio giustamente ambizioso e cosìcome già ampiamente gridato ai quattroventi dai padri costituenti quando immagi-narono di riscrivere la storia per il rispettodelle identità. Un pezzo per volta ci ritro-veremo senza terra, senza forza, senzageografia, senza confini, senza amor di ra-dici, senza dialetti, senza storia, senza cul-tura, senza nulla, perché qualcuno hadeciso per noi che non dobbiamo più esi-stere per logiche di affari e di perversione,che solo le future generazioni potrannocapire quando si troveranno a piangere suuna regione che fu! E così, per non farcimancare nulla (o meglio, per farci mancaretutto), così come preannunciato, a giorniperderemo anche quella rappresentanzaamministrativa della cultura che, anche se
non all’altezza del proprio compito, testi-monia al mondo intero dell’importanzastorica, archeologica e paesaggistica di unaterra ancora per poco chiamata Molise!Purtroppo non si tratta di indiscrezioni, diallarmismi senza fondamento, la bozza diriordino del Ministero per i Beni e le Atti-vità Culturali e del Turismo, che il ministroBray ha fatto giungere sui tavoli delleOO.SS. nazionali di categoria (ed io nevengo a conoscenza diretta in quantomembro della direzione nazionale) non la-scia spazio ad interpretazioni: la direzioneregionale per i beni culturali e paesaggisticidel Molise verrà accorpata all’Abruzzo,prefigurando scenari facilmente immagina-bili. Il Molise è una piccola realtà, sarebbeagevolmente fagocitata, l’Abruzzo ha ilgrave problema della ricostruzione postsisma; chi potrà dare le dovute attenzionial nostro patrimonio culturale, tra l’altronotevole, riconosciuto dal mondo scienti-fico, nonostante i vari funzionari e dirigentiapprodati in Molise ne abbiano solo sfrut-tato il valore ad appannaggio delle loro tri-stissime carriere? Falsamente il ministeroMiBACT giustificherebbe l’accorpamentocon motivi di spending review. Niente di
più falso. Intanto, se la ragione fosse questa,basterebbe ridurre i lauti compensi dei di-rigenti, in modo tale che con la stessa cifrasi potrebbero retribuire due figure, ap-punto, un direttore per il Molise ed unaltro per l’Abruzzo. Purtroppo in Italiasiamo abituati ad assistere a difese dellecaste mai sazie, mai pronte a rinunce logi-che così come si converrebbe in una na-zione democratica e, ancor più, coinvoltain una crisi che sta mettendo in ginocchiomigliaia di lavoratori. La casta dei dirigentiè la peggiore, parimenti a quella dei politiciche venderebbero la propria madre piut-tosto che percepire retribuzioni rispet-tose del loro ruolo e di chi non hanemmeno di che mangiare! Ma dietroquesta decisione si nasconde ben altro. E’ampiamente risaputo che l’attuale diret-tore regionale del Molise, avv. Famiglietti,da tempo ambisce a lidi più importanti, ap-prodi che ormai da più di quattro anni nonriesce ad ottenere per motivi che facil-mente si intuiscono. Tra l’altro, sfumatol’incarico prestigioso che qualcuno(amico) faceva prefigurare, quello di supermanager per Pompei, è rimasto ancorauna volta a bocca asciutta in Molise, terra
che gli sta chiaramente stretta, nonostantesia l’unico in Italia a reggere una direzioneregionale ai beni culturali più una soprin-tendenza archeologica con la laurea inlegge! E allora non sarebbe difficile imma-ginare il suo lavorio verso il ministero perottenere un accorpamento tra le due re-gioni così da poter occupare la poltronain Abruzzo, che comprenderebbe anche ilMolise, e gestire in un sol colpo tutta la ri-costruzione del patrimonio culturale du-ramente minato dal terremoto aquilano econtinuare a dirigere dispoticamente ilMolise. Credo fermamente che l’apparatopolitico parlamentare e regionale moli-sano debba opporsi con veemenza a taleprefigurata sciagurata decisione e faretutto il possibile per allontanare Famigliettidal Molise. E magari, perché no, approfit-tando dell’occasione, qualcuno potrebbeanche seguirlo visto come si è speso persostenerlo e come si è agitato in campa-gna elettorale per affossare la provincia diIsernia e chiedere contestualmente l’eli-minazione del Molise! E non mi dite chenon conoscete i nomi, ma se così fosse, abreve un bell’incontro con la stampa perchiarire alcuni tristi retroscena!* Segretario regionale UILBAC Molise
ISERNIA. Arrestata ad Iserniadagli uomini della Squadra Mobiledella Polizia di Stato una donna ri-cercata a livello europeo. Nei con-fronti della donna, di originepolacca, pendeva un mandato d’ar-resto per reati contro la famiglia. Atermine di minuziose indagini, la cit-tadina polacca è stata identificatanel capoluogo pentro dove gliagenti hanno provveduto ad amma-nettarla. La Corte d’Appello diCampobasso ne ha poi convalidatol’arresto ma la donna (da tempo re-sidente in Italia dove ha anche tro-vato lavoro) è stata poi rimessa inlibertà poichè madre di due minori.
Crimini contro la famiglia, arrestataLa Polizia ha fermato una donna di origine polacca sulla quale pendeva un mandato di cattura
Ittierre, nuovo scenario con l’Ikf
Addio Molise!L'intervento
TERMOLI - Si terrà domenica
16 febbraio a partire dalle ore
10 nella Galleria Civica la pre-
miazione ufficiale degli allievi
che si sono distinti negli ultimi
5 anni di attività e nelle gare in-
ternazionali. La I.K.K.A., Asso-
ciazione Internazionale creata
dal GranMaster Ed Parker negli
anni ‘50, è presente in 25 Paesi
e dal 2013 è presente anche in
Italia; il rappresentante Italiano
è il maestro termolese
Carlo Antonelli, che
tiene i suoi corsi di
American kenpo ka-
rate a Termoli e Cam-
pobasso. Saranno
proprio il maestro An-
tonelli e il consigliere
comunale Angelo Fa-
rina, presidente della
consulta dello sport
del Comune di Termoli,
a premiare gli atleti
meritevoli.
La manifestazione sarà un’in-
teressante vetrina in vista dei
prossimi appuntamenti che ve-
dranno protagonisti i nostri
atleti: il Campionato di forme e
difesa personale Olandese, che
si terrà ad Utrecht il prossimo
30 marzo, la seconda edizione
del Memorial “Ed Parker” che si
terrà a Termoli i prossimi 28 e
29 giugno e, infine, il presti-
gioso “50° International Karate
Championship”, storico cam-
pionato a cui hanno partecipato
atleti del calibro di Bruce Lee e
Chuck Norris, che si terrà a
Long Beach, California, i pros-
simi 1-3 agosto.
1214 febbraio 2013 Termoli
Il coordinamento 9 dicembre manifestaa Roma
“M’illumino di meno”: il comune aderiscealla campagna di sensibilizzazione
Riforma piano sanitario,presentata querela
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brinoesprime soddisfazione per l'esito della seduta delConsiglio comunale, specie per ciò che concerne l'ap-provazione della delibera inerente il riconoscimentodello stato di crisi dell'area industriale, ma anche perl'approvazione dell'Accordo di Programma denomi-nato "Sistema Turistico Integrato Riviera Molisana" eper l'adesione all'Associazione "Cittaslow". "Sono par-ticolarmente soddisfatto per l'esito del Consiglio co-munale - ha dichiarato il sindaco Di Brino - in quantoritengo che questa Amministrazione abbia dato ulte-riore prova di attenzione alle reali esigenze del terri-torio, senza partire da posizioni preconcette efornendo risposte concrete ai termolesi e ai cittadinidelle zone limitrofe. Esprimo innanzitutto la mia sod-disfazione per l'approvazione della delibera relativa alriconoscimento dello stato di crisi dell'area industriale.Nonostante il tentativo della minoranza consiliare dirinviare la discussione su questo tema, il Consiglio hapreso atto della complessa situazione di crisi che ha
colpito il nucleo industriale e le realtà produttive piùimportanti in esso allocate, come la Fiat e lo Zucche-rificio del Molise, oltre alle piccole e medie imprese. Lanostra iniziativa trova la sua ratio nella volontà di sal-vaguardare le risorse occupazionali e sociali di que-st'area, attraverso l'adozione di misure urgenti daparte del Governo sull'area industrialmente più signi-ficativa dell'intero Molise. Il Consiglio ha quindiespresso il suo voto favorevole affinché si impegni ilGoverno, in particolare il Ministero per lo SviluppoEconomico, ad attivare un tavolo istituzionale per il ri-conoscimento dello stato di crisi del distretto indu-striale di Termoli. Per quanto mi compete, ho datoimmediatamente seguito a quanto deciso, avviando icontatti con il presidente del Cosib Luigi Mascio, conl'Unione dei Comuni del Basso Biferno e con l'asses-sore regionale Michele Petraroia, provvedendo a coin-volgere a breve il Parlamento attraverso l'On. LauraVenittelli e il Sen. Ulisse Di Giacomo, e lo stesso Go-verno per il tramite del Sottosegretario al Ministero
per i Rapporti con il Parlamento Sabrina DeCamillis. Seguirò con grande attenzione gli svi-luppi di questa vicenda, stimolando personal-mente i sindaci dei comuni limitrofi, anch'essisicuramente interessati al riconoscimentodelle stato di crisi dell'area industriale di Ter-moli. Ulteriori motivi di soddisfazione sonostati dati dall'approvazione delle delibere sul Tu-rismo, con l'adesione all'Associazione "Cittaslow"che è finalizzata, come si ricorderà, alla promozionee alla diffusione della cultura del buon vivere attra-verso la ricerca, la sperimentazione e l'applicazione disoluzioni organizzative della città, e della delibera sul-l'Accordo di Programma denominato Sistema Turi-stico Integrato Riviera Molisana, teso a promuoverel’intero territorio della Costa Molisana, precisamentedei Comuni di Termoli, Petacciato, Montenero di Bisac-cia e Campomarino, mirando a consolidare il partena-riato e agevolando la realizzazione di progetti comunial fine di potenziare le capacità di promozione e com-
merciali dei singoli territori. Con questi atti, che si co-niugano ad una seria programmazione di interventi sulterritorio, come la riqualificazione dell'intero lungo-mare nord e del centro di Termoli, siamo certi di poterdare un nuovo volto a questa città e di poter avviareun nuovo percorso per la promozione turistica di Ter-moli e dell'intera costa molisana".
TERMOLI - La protesta continua contro questo governo e contro la classe politicache ha ormai tolto la dignità agli italiani. A Roma dal 9 di febbraio una delegazione dimolisani, attivisti del coordinamento 9 dicembre di Termoli, partecipa alle manifestazioniche vengono man mano svolte. Il sindaco di Roma , ha vietato di accamparsi nellacittà anche in zone periferiche come piazzale dei partigiani, tanto che i manifestantihanno dovuto alloggiare in strutture private. I politici italiani danno ospitalità a tuttitranne a chi vuole manifestare contro di loro. Nelle notti dell’11 e 12 febbraio una de-legazione di manifestanti, tra cui i molisani Michele Ricci e Domenico Zeoli, sono statiaccolti nella basilica di S.Maria Maggiore in Roma, dove gli è stato offerto una calorosaospitalità. Dopo diverse assemblee è stata scritta una lettera aperta che è stata con-segnata nelle mani di Papa Francesco e letta mercoledì 12 febbraio all’Angelus. Il SantoPadre si è commosso leggendo, quel foglio scritto da gente che ormai ha il cuore spez-zato, che vede suicidare persone oneste, che vede mamme o papà che gli tolgono i figli,non vede futuro, perde speranze. Con la Chiesa, il coordinamento 9 dicembre ha apertoun’ ottimo rapporto diplomatico, una grande speranza, la più grande é riaffermare ladignità dell’uomo e non l’uomo merce di scambio, schiacciato dai poteri forti e occultidella finanza e di interessi di poche lobby.
Domenico ZeoliCoordinatore nazionale 9 dicembre 2013
Chiamata d’imbarco per un marittimoTERMOLI – La Capitaneria di porto ha diramato una chiamata
per un marittimo con la qualifica di marinaio da imbarcare a bordo
del Motopeschereccio “Nuovo Kopndor” iscritto nei registri navi
minori e galleggianti della Capitaneria di Porto di Termoli. Il ma-
rittimo interessato dovrà presentarsi presso gli uffici della Capita-
neria entro le ore 11 di venerdì 14 febbraio munito di: Libretto di
navigazione di prima categoria o foglio di ricognizione di terza ca-
tegoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato
medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti
di libretto di navigazione (prima categoria della gente di Mare), vi-
sita biennale in corso di validità.
Termolimusica, concerto del Trio di ViennaTERMOLI – Sabato nuovo ap-
puntamento con TermoliMusica,
concerto che vedrà esibirsi il Trio
di Vienna con Gernot Winischo-
fer al violino, Anton Niculescu al
violoncello e Irén Seleljo al pia-
noforte. Geront Winischofer è
professore di violino nel conser-
vatorio di Vienna e ha girato il
mondo come solista proponendo
un gran numero di concerti ac-
compagnato dalle più grandi or-
chestre del mondo e
partecipando a diversi festival in-
ternazionali della musica; Anton
Niculescu è stato violoncello so-
lista al "Teatro alla Scala" di Mi-
lano, al "Teatro Comunale" di Fi-
renze e al "Teatro V. Bellini" di
Catania; Irén Seleljo al pianoforte
ha ottenuto grandi riconosci-
menti anche oltreoceano, con
borsa di studio al Bard College
negli Stati Uniti.
TERMOLI - Il presidente e il direttivo dell'asso-
ciazione Cuore Molisano hanno convocato per
oggi alle 9,45, una conferenza stampa unitamente
all'avvocato Annibale Ciarniello nello studio legale
di via Mascilongo al civico 50. Oggetto dell'incon-
tro con gli organi d'informazione locali l'aggiorna-
mento dell'iter sulla denuncia-querela sulla
riforma del piano sanitario regionale.
TERMOLI – Il Comune di
Termoli aderisce anche que-
st'anno alla Giornata nazionale
del risparmio energetico deno-
minata "M'illumino di Meno",
proposta da Caterpillar, la nota
trasmissione di Rai Radio 2.
L'Amministrazione comunale,
nello specifico, parteciperà al-
l'evento oggi con lo spegni-
mento, dalle ore 18 alle 19,30,
delle luci del Castello Svevo e
del Municipio. L'iniziativa,
giunta alla sua decima edizione,
mira a sensibilizzare istituzioni
e privati cittadini alla riduzione
dei consumi energetici, con lo
spegnimento coordinato delle
luci e dei dispositivi elettrici
non indispensabili. Si tratta di
un gesto simbolico, cui da qual-
che anno si affianca anche l’in-
vito ad accendere, laddove
possibile, luci “pulite”, facendo
ricorso a fonti rinnovabili e si-
stemi intelligenti di illumina-
zione.
Richiesta crisi per l’area industriale,soddisfazione del sindaco
La a.s.d. Italia, InternationalKenpo Karate Associationpremia i migliori atleti
1314 febbraio 2014Termoli
MONTENERO FI BOSACCIA - Ancora in azione
i Carabinieri della Stazione di Montenero di Bisac-
cia, che unitamente a quelli di Petacciato, hanno
tratto in arresto in flagranza di reato M.V. 55enne e
denunciato a piede libero F.V. 44enne entrambi
provenienti dal capoluogo partenopeo, censurati,
perché responsabili in concorso di furto aggravato.
Il fatto è avvenuto nella serata del 12 febbraio,
quando il personale addetto alla vigi-
lanza presso un centro commerciale del
luogo, hanno richiesto l’intervento dei
Carabinieri poiché insospettiti dal com-
portamento dei suddetti e ritenuto che
gli stessi con tutta probabilità, si erano
resi responsabili di un furto. L’imme-
diato intervento dei militari infatti, con-
sentiva di fugare ogni dubbio in quanto
i due appena accortisi della loro pre-
senza tentavano di dileguarsi e mentre
uno veniva subito bloccato, l’altro salito
a bordo di autovettura riusciva a guada-
gnare la fuga. La refurtiva consistente
in numerose confezioni di profumi, co-
smetici e superalcolici, per un valore di
circa 2000 euro, in parte recuperata, veniva resti-
tuita al proprietario. A seguito di ulteriori indagini,
i militari identificavano anche il fuggitivo F.V. il
quale è stato denunciato in stato di irreperibilità,
mentre per M.V. tratto in arresto, si sono aperte le
porte delle camere di sicurezza della Caserma di
via Martiri della Resistenza, per restare a disposi-
zione dell’Autorità Giudiziaria.
Raddoppio ferroviario,
Nagni incontra i sindaci
di Termoli e CampomarinoLITORALE - L’assessore re-
gionale ai trasporti Pierpaolo
Nagni oggi alle 16 incontrerà,
presso la sede di via Elena 1 a
Campobasso, le strutture delle
amministrazioni comunali di
Termoli e Campomarino gui-
date dai rispettivi sindaci Anto-
nio Di Brino e Francesco
Camilleri, per discutere in me-
rito al raddoppio ferroviario
Termoli - Lesina. Un incontro,
quello con le amministrazioni
interessate, che sarà prelimi-
nare alla riunione che si terrà
martedì prossimo venturo
presso la sede di Rfi a Roma tra
l’amministratore delegato ing.
Michele Mario Elia e lo stesso
assessore Nagni. L’incontro
sarà utile a chiarire la posi-
zione della Regione Molise in
merito al progetto che ri-
guarda il raddoppio del tratto
ferroviario Termoli – Lesina,
con particolare riferimento ai
lavori del terzo lotto che inte-
ressano il territorio molisano.
LARINO - Il coordinamento re-
gionale per il Molise di Rete Civica
Nazionale fa presente che “da al-
cuni giorni, molti agricoltori del
medio - basso Molise, stanno rice-
vendo da parte del Consorzio di
Bonifica Integrale Larinese, delle
proposte di accordo per imposi-
zione di esproprio o servitù perpe-
tua, relativa al realizzando
acquedotto di irrigazione del basso
Molise, con acque dei fiumi Bi-
ferno e Fortore. Nel precisare che
riteniamo tali opere ovviamente
utili per le imprese agricole che
beneficeranno di tale infrastrut-
tura (e per tutta la collettività) –
scrivono dal coordinamento Rete
Civica -, evidenziamo il Consorzio
di Bonifica, relativamente alla va-
lutazione degli indennizzi, “accol-
late”, tra l’altro (unitamente “tutti
gli adempimenti per le espropria-
zioni”), come si legge nella “Deli-
berazione del comitato esecutivo”
n. 237/2013, all’Appaltatore, ivi
compresa la determinazione delle
relative indennità”, dovrebbe con-
siderare il cosiddetto “giusto va-
lore di mercato” dei terreni in
oggetto risultante dalla normativa
vigente. L’impresa appaltatrice, at-
traverso operazioni di stima ope-
rate da un tecnico privato, all’uopo
incaricato, i cui “criteri di calcolo e
di determinazione”sono stati con-
divisi dallo stresso Consorzio di
bonifica, è pervenuta, per le aree
non edificabili, alla determina-
zione dei valori di esproprio in
una misura compresa tra 1,91 e
3,69 euro a mq per le aree oggetto
di esproprio, mentre per quelle
oggetto di asservimento si è stabi-
lito un importo compreso tra il
50% e il 65% di detti valori. Ciò
posto – continua la nota - con puro
spirito propositivo e collaborativo
istituzionale, che contraddistingue
la nostra azione politica - ammini-
strativa, che le suddette valuta-
zioni di esproprio e di
asservimento, potrebbero non es-
sere rispondenti al “giusto prezzo
di mercato” costituzionalmente
garantito, che a sua volta, come è
noto, deve concretizzarsi in un
“giusto” ristoro per il depaupera-
mento ed i danni subiti dagli
espropriati/asserviti e non in
somme meramente simboliche.
Inoltre, continua la rete «nella de-
liberazione di cui sopra si legge
che tali valori sono applicabili a
“un’area non edificabile” e, dun-
que, utilizzate ad uso agricolo
(forse), senza valutare però che, in
ragione della legge regionale n.
30/2009 sul Piano Casa, alcuni di
questi fondi soggetti ad esproprio
- asservimento, di fatto, potreb-
bero essere divenuti edificabili, ai
sensi dell’art. 6 della citata legge
regionale, che prevede, a determi-
nate condizioni, la realizzazione di
“edilizia sociale”, con una cubatura
di 1,5 mc/mq, con evidente, note-
vole, maggiore valore di inden-
nizzo, rispetto a quello viceversa
proposto dall’amministrazione
procedente. Senza dire che agli in-
viti di accordo inviati non viene al-
legato il contratto che gli
agricoltori dovrebbero sottoscri-
vere, il che impedisce agli stessi di
conoscere ed esaminare con i
tempi dovuti i termini della que-
stione. Pertanto – conclude il coor-
dinamento - in un momento di
grave crisi generale in cui versa la
nostra Regione e l’intero Paese, in-
vitiamo il Consorzio di Bonifica
competente, a rivedere tali valuta-
zioni, nell’interesse dei propri
consorziati e, più in generale del-
l’intera collettività, in ossequio ai
principi di trasparenza, corret-
tezza, imparzialità ed efficienza
dell’azione amministrativa”.
Liceo sportivo, consigliericomunali di opposizioneintervengo sul ricorso al TAR LARINO- I consiglieri comunali di opposizione intervengo sul ricorso al TAR
della Provincia di Campobasso a seguito dell’approvazione del piano di dimensio-namento scolastico da parte del consiglio regionale. In particolare sulla localizza-zione del liceo sportivo in Larino. “Riteniamo, quello messo in atto dalla Provinciadi Campobasso, un comportamento anomalo e assolutamente scorretto. La Pro-vincia non può pensare che Larino faccia parte di un’altra provincia ma dovrebbegarantire e tutelare tutto il territorio. Questo atteggiamento è assolutamente inam-missibile. Vogliamo ricordare al Presidente De Matteis che non siamo cittadini diserie B e la nostra diventa una battaglia di principio a tutela della nostra comunità. Signor Presidente De Matteis, ci rivolgiamo a Lei direttamente, ritiene che le sueosservazioni possano considerarsi di responsabilità per Larino e il territorio in-terno? Forse sarebbe addirittura meglio appartenere ad un’altra Provincia, visto iltrattamento che ci viene riservato. In questo modo Larino viene ad essere total-mente abbandonato dalle istituzioni e non si fa altro che agire a danno delle zoneinterne senza pensare alle conseguenze disastrose. Allora, signor Presidente, se sicontinuano a preferire altre cittadine per i collegamenti, la vicinanza con altre re-gioni, la popolazione e le prospettive, le nostre zone interne cosa devono fare?!?Pos-sono solo continuare a morire?!? Le considerazioni che ne derivano sonovalutazioni di tipo politico e partitiche. Pertanto riteniamo questo ricorso al TARestremamente punitivo per Larino e l’area finalizzato solo ad accontentare i desi-derata dei politici termolesi di centro – destra che hanno come unico problemaquello di dover affrontare a breve nuove campagne elettorali. Ci meravigliamo delcomportamento del Presidente De Matteis ma probabilmente ha dovuto cederea problematiche legate ad equilibri interni alla sua maggioranza. Ricordiamo cheLarino non merita una disparità di trattamento e ci auguriamo che si riveda il tuttoimmediatamente e che quindi non si presenti e si annulli il ricorso al TAR. Inoltreriteniamo opportuno che l’amministrazione comunale di Larino si costituisca nel-l’istaurando giudizio amministrativo. Continueremo ad apportare il nostro contri-buto alla causa mediando e confidando nel supporto attivo dei nostri rappresentantiai vari livelli istituzionali”.
Rossella Mammarella - Michele Urbano - Giulio Pontico
Raduno nazionale sanda centro sud ItaliaLITORALE - Si terrà il 15 febbraio, presso la
nuova sede decentrata di Vasto nella PalestraCFP GYM in via Circonvallazione Histoniensedella Scuola di Kung Fu Shaolin Sanda del M°Carmine De Palma, il raduno Nazionale Sanshou– Libertas. Si tratta del primo raduno, del 2014,aperto a tutte le società per formare una rosa diatleti fra cui selezionare la squadra che parteci-perà ai vari Eventi sia in Italia che all’estero,
prima di tutto la Gara Europea in Belgio a fineMarzo. Il raduno organizzato con il supporto deitecnici nazionali, è un evento sportivo molto im-portante ed impegnativo dove gli atleti sarannovalutati e scelti per rappresentare l’Italia in com-petizioni Europee e Mondiali. Come spiegato dalM° De Palma, il raduno si svolgerà, per adessosolo sabato, ma sarà ripetuto in un altro fine set-timana con sessioni di allenamento da 3 ore
ognuna che permetteranno e determinerannotutti i presupposti di valutazione per le succes-sive scelte. L’evento si svolgerà con un lavoro in-tensivo e massimale con esercizi mirati e concombattimenti anche col K.O. Gli atleti avrannoa disposizione, oltre tutte le protezioni obbliga-torie, tutto lo staff tecnico, gli arbitri nazionalie anche un’ equipe di medici sportivi che con-trolleranno tutti gli atleti durante il raduno.
Furto in un centro commerciale:un arresto e una denuncia
Realizzazione acquedotto di irrigazione, interviene Rete Civica
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - Dopo il suc-cesso ottenuto dalla prima edizione della Rassegna Cine-matografica organizzata lo scorso anno, l'associazione SanGiacomo UnicaMente ha organizzato una seconda rassegnache, iniziata lo scorso 7 febbraio, proseguirà fino al 6 aprilecon film di grande successo. Le proiezioni si effettuerannosempre nella sala della Casa Canonica tutte le domenichepomeriggio alle ore 17,30. Il prossimo film "Viva l'Italia" saràproiettato domenica 16 febbraio.
Al via domenica al cinema
1414 febbraio 2014 Spettacolo
CAMPOBASSO - Oggi alle 18.30 alla bi-
blioteca Albino, Antonella Presutti e Licia
Vigliardi presentano il libro “Il fu Mattia
bazar”, racconto/riflessione, seria e ir-
rienta da parte di chi la scuola l’ha vissuta
per anni dalla cattedra. L’incontro roien-
tra in “Ti racconto un libro” a cura Del-
l’Uli.
“Il fu Mattia Bazar”
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Stiamo a parlare di fatti
che non dovrebbero essere raccontati. Si
disquisisce su argomenti che non dovreb-
bero esistere nell’eloquio civile di questa
società.
Eppure, ogni giorno, si racconta di donne
violate, nella loro dignità, nella loro femmi-
nilità, nella loro intimità.
E stiamo poi qui, a raccontare di eventi
che portano l’attenzione su questa catena
misogina, che vede donne maltrattate o uc-
cise. Contro la violenza sulle donne, ne ha
fatto motivo di vita Eve Ensler, l’autrice de
“I monolghi della vagina”, scritto nel 1996
e da allora portato in scena in 49 lingue:
“La Ensler scrisse i Monologhi per cele-
brare la vagina, che è descritta come ses-
sualmente superiore al pene, in quanto di
essa fa parte il clitoride, considerata la sola
parte del corpo umano specificamente ed
esclusivamente volta al piacere”.
Insomma, come ogni storia bella oi brutta
che accade nel mondo, ne consegue che di-
venti spettacolo, o per esorcizzare il male,
o perchè la storia possa essere d’insegna-
mento e preventiva per molti altri.
Fatto sta che la Ensler dal ‘96 con i suoi
Monologhi intasca royalties su testi e spet-
tacoli teatrali, ed oggi, si preoccupa di in-
tervenire sulla festa degli innamorati, vo-
lendole dare un altro significato, o perlo-
meno, uno in più.
Sicuramente “One billion rising” va sup-
portato, perchè se si abbassa la guardia su
accadimenti di cronaca con oggetto le
donne, si perde di vista il problema e cosa
fare.
Va dunque ricordato che “One billion ri-
sing” oggi, sraà una manifestazione spetta-
colo, per meglio dire, un flash-mob che si
terrà in piazza Vittorio Emanuele alle
19.30. Una coreografia sarà la base del
flash-mob, e tutta l’attenzione, come ovvio
che sia, va data a chi, oggi, esce dall’anoni-
mato e ha il coraggio di parlare, di denun-
ciare orchi e assassini.
“One billion rising” è una campagna in-
ternazionale del movimento V-Day contro
la violenza su donne e bambine. L’inva-
sione pacifica e festosa dell’evento, è al suo
secondo anno di vita e si terrà in tutto il
mondo.
Va specificato che non deve essere pre-
sente alcun simbolo politico, devono preva-
lere i colori rosso e nero, e devono essere
ben visibili i loghi di OBR. Sarà presente
un operatore dell’organizzazione per le ri-
prese.
Donne violate“One billion rising” è il flash mobche si terrà in centro a Campobasso
CAMPOBASSO - La nuova moda in questo periodo, vede
il successo della formula cena con spettacolo. Il sabato è tra-
dizionalmente la serata delle famiglie, quella in cui tutti
escono a cena. L’offerta di gestori attenti, quella della cena-
spettacolo, gratifica imprenditori che scommettono su que-
sta formula. Il pubblico gradisce, visto che con la stessa
cifra della sola cena, si ha anche la presenza di un cabaret-
tista. Artisti figli di “Zelig”, “Colorado” e “Made in sud”. Le
prime due, figlie di Meadiaset, la terza nata in Rai e diretta
concorrente delle altre. Gli ascolti in calo perchè l’offerta è
aumentata, e “Made in sud” che rastrella gratificazioni e
share, appena passato in prima serata su Rai2. La corazzata
di Tunnel si contrappone a Bananas e ottiene gran ascolto
al sud mentre stenta al nord. Sulla scia del successo, molti
volti nuovi, trovano successo al di fuori delle trasmissione.
Tra i molti, Mariano Bruno, quello di “A cett, cett”, domani al
ristorante Aciniello di Fossato cupo.
Cabaret a cena
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo
336 pagine€ 19,90
CAMPOBASSO - Dalle 19.30, al Gran Caffè Lupacchioli, Sunset bou-
levard, aperitivo e live. Play Jackie Brown&Pietro Mignogna.
CAMPOBASSO - Al Move club, cena dalle 20.30, pre serata live con
la cover band di Rino Gaetano Nun te reggae band. A seguire disco
dance. In consolle Alex C., Andrea Barletta, Nian Project.
CAMPODIPIETRA - Il duo musicale Cristina e Michele, allieteranno
la serata di San Valentino alla pizzeria Lowfield.
LARINO - All’agriturismo I dolci grappoli, serata a giro di valzer.
CAMPOBASSO - Il Mama’ s presenta l’aperitivo con dj Helveg.
CAMPOBASSO -Da Mari&Monti cena e live, con Stefano Di Nucci.
CAMPOBASSO - Aynamà, la balera del Molise, realizza il “Party degli
innammorati”. Serata caraibica, revival e balli di gruppo. Play Tony B.
CAMPOBASSO -Oggi serata di punta al Kamaloca club. Il sound di
Andrea Palazzo, con Diego Colangelo. Ingresso libero.
CAMPOBASSO -Il Ragnarokpropone il live della tribute band di Nek.
CAMPOBASSO - Alla Cioccolateria Partenope, live del trio Suona
Napoli.
CAMPOBASSO - Cena romantica, con musica e menù dedicato, da
Aciniello a Fossato cupo
S.Valentino, tra live e disco.
Recommended