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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 37 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA L'Oscar del giorno lo asse- gniamo ad Arturo Messere. Al- tro bel colpo quello piazzato in Cassazione dall'avvocato cam- pobassano. E' riuscito a smon- tare le argomentazioni sul caso Bain e Co riposizionando Mi- chele Iorio in Consiglio regio- nale. Vero cultore della materia giuridica, Arturo Messere ha dimostrato che lo studio e il la- voro e la scrupolosità nella let- tura dei fatti sono il fonda- mento dell'azione del legale per il trionfo della giustizia. Ancora una volta i risultati hanno dato ragione all'avvocato campobassano. Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Il presidente della Regione, dimenticando quanto scritto nel recente pas- sato su Michele Iorio, dipinto in tutte le salse fino a farne una specie di mascalzone, ora lo di- pinge con altri tratti. Auspi- cando, oggi, la possibile colla- borazione con lo stesso Iorio sui principali problemi. Ma non era stato lo stesso Frattura a non aprire mai il confronto sui temi afferenti la Regione quando Io- rio era presidente della Giunta? E, oggi, dopo la decisione della Cassazione, fa l'esatto contrario. Mistero. Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura L’Oscar del giorno ad Arturo Messere di Tommaso Di Domenico Per noi, nati in Lotta Continua e transitati in mis- sione nella Democrazia Cristiana, di cui non rinne- ghiamo nulla, amministratori per lungo tempo, è stato un vero dramma oltre che trauma la scom- parsa di quasi tutti i movimenti veramente comunisti nei valori e nella vita. Pur non volendo entrare nel merito di questioni interne dei Democratici di Sinistra soprattutto nell’attuale ricerca di un nuovo Governo nazionale e di una nuova guida regionale, sentiamo la necessità di esprimere le nostre personali rifles- sioni. Andando al sodo, non abbiamo mai sentito Renzi parlare di supremazia del pubblico, nei servizi essenziali rispetto ai privati, né l’abbiamo mai sentito alzare la voce contro i poteri forti finanziari, econo- mici e multinazionali. Anzi, la sua ricerca spasmodica dell’uomo della provvidenza necessario a rimettere ordine nella democrazia rappresentativa su cui si regge la Repubblica, nata dalle lotte partigiane e dalla Resistenza tutta, fa scendere un brivido di gelo lungo la schiena. I veri protagonisti della sinistra hanno sempre ricordato il loro profondo dissenso contro l’annacquamento dei poteri derivanti dal po- polo espressi dal Parlamento sovrano e da un presi- dente della Repubblica garante della Costituzione. La democrazia in Italia sarà compiuta quando una destra, un centro e una sinistra avranno la loro col- locazione chiara e netta nella società. Cioè, il segre- tario del partito maggioritario di sinistra non può che essere uomo legato ai valori sociali, economici e cul- turali di una filosofia che politicamente si richiami alle norme della nostra Magna Carta. Così come gli altri non possono che essere legati al loro back- ground culturale del mondo di appartenenza. La loro mescolanza potrà dar luogo solo a miscugli e mai a composti. Infatti, nei primi possono essere separati con mezzi fisici i singoli componenti, mentre nei com- posti ciascun componente perde parte di sé e dà luogo a cosa diversa da ciascuno di essi. In definitiva, partiti progressisti e partiti conservatori. Solo così, con le loro proposte per governare il Paese gli elettori sa- pranno decidere il loro futuro.Va da sé che elemento essenziale per la libertà di scelta vi sia il diritto espresso anche con la preferenza, così come recita l’articolo 48 della Costituzione “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”, il che significa che il voto del più povero dei braccianti agricoli deve valere quanto quello di De Benedetti o Berlusconi, “libero”, non condizionabile, “segreto”, non controllabile. Anche nel Molise, in questa tornata di elezione per la segreteria e dirigenza del Pd avvertiamo la neces- sità che venga fuori una connota- zione chiara e lineare di sinistra altri- menti diventa complessa la dialettica e la distinzione con gli schieramenti politici av- versi. Domenica sa- premo se avranno votato persone di sinistra per un partito di sinistra o non piuttosto “agit- prop” di centrodestra che inevitabilmente inquine- ranno la storia, la cultura e le proposte di uno schieramento che guarda al mondo del lavoro, ai gio- vani e non al mondo delle imprese e al profitto a tutti i costi. Il vero povero si vergogna a farsi ricono- scere ma un partito che sia di sinistra lo deve inter- cettare per i valori che vuole interpretare. Per un partito veramente progressista gli anziani sono parte necessaria della memoria storica di un Paese, di una regione che vogliono guardare al futuro e restituire speranza alle nuove generazioni. Pd, i sinistri e le sinistre

14 gennaio 2014

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Page 1: 14 gennaio 2014

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 37 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

L'Oscar del giorno lo asse-gniamo ad Arturo Messere. Al-tro bel colpo quello piazzato inCassazione dall'avvocato cam-pobassano. E' riuscito a smon-tare le argomentazioni sul casoBain e Co riposizionando Mi-chele Iorio in Consiglio regio-nale. Vero cultore della materiagiuridica, Arturo Messere hadimostrato che lo studio e il la-voro e la scrupolosità nella let-tura dei fatti sono il fonda-mento dell'azione del legaleper il trionfo della giustizia.Ancora una volta i risultatihanno dato ragione all'avvocatocampobassano.

Il Tapiro del giorno lo diamo aPaolo Frattura. Il presidentedella Regione, dimenticandoquanto scritto nel recente pas-sato su Michele Iorio, dipinto intutte le salse fino a farne unaspecie di mascalzone, ora lo di-pinge con altri tratti. Auspi-cando, oggi, la possibile colla-borazione con lo stesso Iorio suiprincipali problemi. Ma non erastato lo stesso Frattura a nonaprire mai il confronto sui temiafferenti la Regione quando Io-rio era presidente della Giunta?E, oggi, dopo la decisione dellaCassazione, fa l'esatto contrario.Mistero.

Il Tapiro del giorno

a Paolo FratturaL’Oscar del giorno

ad Arturo Messere

di Tommaso Di Domenico

Per noi, nati in Lotta Continua e transitati in mis-sione nella Democrazia Cristiana, di cui non rinne-ghiamo nulla, amministratori per lungo tempo, èstato un vero dramma oltre che trauma la scom-parsa di quasi tutti i movimenti veramente comunistinei valori e nella vita. Pur non volendo entrare nelmerito di questioni interne dei Democratici di Sinistrasoprattutto nell’attuale ricerca di un nuovo Governonazionale e di una nuova guida regionale, sentiamola necessità di esprimere le nostre personali rifles-sioni. Andando al sodo, non abbiamo mai sentitoRenzi parlare di supremazia del pubblico, nei serviziessenziali rispetto ai privati, né l’abbiamo mai sentitoalzare la voce contro i poteri forti finanziari, econo-

mici e multinazionali. Anzi, la sua ricerca spasmodicadell’uomo della provvidenza necessario a rimettereordine nella democrazia rappresentativa su cui siregge la Repubblica, nata dalle lotte partigiane edalla Resistenza tutta, fa scendere un brivido di gelolungo la schiena. I veri protagonisti della sinistrahanno sempre ricordato il loro profondo dissensocontro l’annacquamento dei poteri derivanti dal po-polo espressi dal Parlamento sovrano e da un presi-dente della Repubblica garante della Costituzione.La democrazia in Italia sarà compiuta quando unadestra, un centro e una sinistra avranno la loro col-locazione chiara e netta nella società. Cioè, il segre-tario del partito maggioritario di sinistra non può cheessere uomo legato ai valori sociali, economici e cul-turali di una filosofia che politicamente si richiami

alle norme della nostra Magna Carta. Così come glialtri non possono che essere legati al loro back-ground culturale del mondo di appartenenza. La loromescolanza potrà dar luogo solo a miscugli e mai acomposti. Infatti, nei primi possono essere separaticon mezzi fisici i singoli componenti, mentre nei com-posti ciascun componente perde parte di sé e dàluogo a cosa diversa da ciascuno di essi. In definitiva,partiti progressisti e partiti conservatori. Solo così, conle loro proposte per governare il Paese gli elettori sa-pranno decidere il loro futuro. Va da sé che elementoessenziale per la libertà di scelta vi sia il dirittoespresso anche con la preferenza, così come recital’articolo 48 della Costituzione “Il voto è personale edeguale, libero e segreto”, il che significa che il votodel più povero dei braccianti agricoli deve valerequanto quello di De Benedetti o Berlusconi, “libero”,non condizionabile, “segreto”, non controllabile.Anche nel Molise, in questa tornata di elezione perla segreteria e dirigenza del Pd avvertiamo la neces-

sità che venga fuori una connota-zione chiara e lineare di sinistra altri-menti diventa complessa ladialettica e la distinzione con glischieramenti politici av-versi. Domenica sa-premo se avranno votatopersone di sinistra per unpartito di sinistra o non piuttosto “agit-prop” di centrodestra che inevitabilmente inquine-ranno la storia, la cultura e le proposte di unoschieramento che guarda al mondo del lavoro, ai gio-vani e non al mondo delle imprese e al profitto atutti i costi. Il vero povero si vergogna a farsi ricono-scere ma un partito che sia di sinistra lo deve inter-cettare per i valori che vuole interpretare. Per unpartito veramente progressista gli anziani sono partenecessaria della memoria storica di un Paese, di unaregione che vogliono guardare al futuro e restituiresperanza alle nuove generazioni.

Pd, i sinistri e le sinistre

Page 2: 14 gennaio 2014

CAMPOBASSO. Lo aveva detto, lo aveva motivato

anche nel procedimento di appello a Campobasso. Nel

processo Bain & Co. c’era un’errata individuazione del

termine iniziale di decorrenza della prescrizione ed

estinzione dei reati contestati. Secondo i giudici il ter-

mine di prescrizione decorreva dal mandato di paga-

mento della Regione Molise alla multinazionale,

secondo Arturo Messere, avvocato difensore di Iorio, il

termine da prendere in considerazione è quello delle

delibere di Giunta. Lo aveva ribadito nel processo di

Appello a Campobasso senza successo.

Lo ha riprecisato alla Corte di Cassazione che invece

ha ritenuto valida la tesi della difesa. Messere, nella sua

impostazione, è chiaro: “Secondo dell’accusa l’allora

presidente della giunta regionale si sarebbe dovuto

astenere dal proporre e votare le anzidette delibere in

quanto, all’epoca dei fatti, suo figlio Davide aveva in es-

sere rapporti di lavoro (prima come stagista, poi come

dipendente ed infine come dirigente) con la società e,

dunque, lo strettissimo congiunto aveva interesse al-

l’adozione delle delibere. L’imputato (Iorio), invece, non

astenendosi, “intenzionalmente procurava un ingiusto

vantaggio patrimoniale direttamente alla società Bain &

Company Italy”, con la precisazione che l’ingiusto van-

taggio patrimoniale per la Bain & Company è stato spe-

cificato, sempre nell’imputazione, nei termini che

seguono: “perché la Regione stanziava un cospicuo im-

pegno di spesa per le casse dell’erario pubblico regio-

nale, affidando incarichi di consulenza strategica ed

organizzativa … … in favore della Bain & Company Italy

Inc”. A questo si aggiunge il fatto che, l’affidamento del

secondo incarico viene definito come “premio” fatto dal

papà alla società medesima nel dicembre 2004 e rappre-

senta il momento ultimo del reato.

“L’imputazione, quindi – spiega Arturo Messere - ha

individuato come ingiusto vantaggio patrimoniale e,

dunque, come evento del reato, l’affidamento dei due in-

carichi di consulenza”. Tanto che il legale parla di “mo-

tivazione illogica e contradditoria dell’accusa – perché -

da una parte individua l’evento del reato, quale ingiusto

vantaggio patrimoniale, nell’affidamento dell’incarico

non preceduto da una pubblica gara e dall’altra fa de-

correre il termine di prescrizione da un momento di-

verso e successivo, ossia dal pagamento per il (secondo)

lavoro svolto. Ed ancora, da una parte afferma l’irrile-

vanza del prezzo pagato dall’amministrazione e dall’al-

tra che il pagamento stesso avrebbe perfezionato il

momento consumativo del reato da cui far decorrere il

termine di prescrizione.

In realtà rispetto alla descrizione dei fatti in imputa-

zione, ed alla loro valutazione di rilevanza giuridica of-

ferta in sentenza, il pagamento della seconda

consulenza è un fatto estraneo al reato”.

TAagliolto

214 febbario 2014

Il principe del foro esulta: era palese già dalla sentenza della Corte d’Appello

Serve l’unità per salvare il territorio da insediamenti

come la grande stalla della Granarolo o la realizzazione

di un’autostrada, che non serve al Molise, e altro ancora

che è nella mente e nelle mani della politica che rap-

presenta o governa il Molise.

Il problema non è il Vescovo, che pure ha la colpa di

non aver capito o riflettuto più di tanto sul significato e

il valore strategico del territorio per il futuro del Molise,

nel momento in cui ha messo a disposizione della

grande stalla della Granarolo i terreni del Seminario di

Larino, ma il modo in cui Ruta & Co. hanno ritirato la

mano dopo aver lanciato il progetto e verificato che la

strada non era così spianata come pensavano.

E, c’è di più, pesa la mancanza d’iniziativa del go-

verno regionale, che sa bene che il progetto sta andando

avanti e ogni giorno che passa rende più difficile espri-

mere e far valere la propria contrarietà.

Il consiglio regionale, stimolato dalla sola opposizione

del M5S, ha mostrato solo un gran silenzio sui suoi com-

ponenti, a dimostrazione che c’è un quadro della poli-

tica molisana indifferente ai problemi veri, anche quelli

più gravi e pesanti qual è quello dell’insediamento di

una stalla di 12.000 manze che soffocherà il Molise.

Per noi del Comitato No Stalla, Si Molise bene co-

mune la preoccupazione è stata, e resta, quella della

realizzazione del progetto della Granarolo per le sue

conseguenze negative per il territorio molisano.

Sta in questa preoccupazione il nostro appello al-

l’unità, essenziale per far tornare al mittente il progetto

e, anche, per rimuovere il silenzio e mettere a nudo il

comportamento della politica molisana, che questo pro-

getto della “stalla” della Granarolo l’ha importato nel

Molise. Il nostro No stalla è sempre più forte, sapendo

che il progetto sta andando avanti e troverà la strada

spianata se diamo spazio alle divisioni e non all’unità

del popolo molisano, essenziale – lo ripetiamo -per con-

trastare questa operazione, che ruba solo al Molise

senza dare nulla in cambio, se non rischi seri per l’am-

biente, la salute, l’agricoltura e la zootecnia molisana.

Ed e’ questa una verità sostenuta non solo dal buon

senso, ma anche da esperti e illustri studiosi che di al-

levamenti se ne intendono e sanno che da quelli inten-

sivi o, meglio, industriali, si ottengono solo conseguenze

negative per il territorio e, nel momento in cui viene a

ridursi la qualità del latte, per la salute del consuma-

tore.

In questo senso il nostro Si all’unità per un rilancio

della zootecnia nel Molise e, con essa, delle produzioni

di eccellenza nel campo dei latticini e dei formaggi; la

disponibilità della sostanza organica indispensabile per

programmare un Molise sostenibile, con tutt’i suoi pro-

dotti contrassegnati dal marchio biologico.

Restiamo in attesa, come abbiamo già avuto modo di

affermare con la nostra nota pubblicata subito dopo

l’intervista rilasciata dal Vescovo, dell’atto di rinuncia

della concessione, in modo da lavorare tutt’insieme

nella difesa del territorio molisano da tutti gli insedia-

menti che non aiutano il Molise a costruire il suo do-

mani, e, la stalla è solo un esempio come lo è

l’autostrada.

Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune”

Alta la difesa contro la stalla delle Gran ManzeL'intervento.

Bain & Co, confermata la tesi di Messere: reato prescritto

Page 3: 14 gennaio 2014

CAMPOBASSO. Finisce l’esilio di Angelo Mi-

chele Iorio. La notizia del suo rientro in Consi-

glio regionale, per la fine del processo Bain &

Co ha fatto il giro d’Italia. In Cassazione è pas-

sata la tesi della prescrizione del reato presen-

tata dall’avvocato Messere. Quindi, addio

applicazione della legge Severino che ha tenuto

Iorio lontano da Palazzo Moffa dopo la sconfitta

elettorale di febbraio 2013. E lui, Iorio, si dice

“felice” non solo per l’aspetto politico ma anche

umano. “Io ho la coscienza pulita e soprattutto

le mani pulite molto più di quanti invece vanno

decantando per se stessi”. La notizia non poteva

non provocare reazioni. Il telefonino sembra

impazzito: amici, colleghi di partito nazionali e

locali che si diversificano territorialmente tra

Molise, Lazio e Puglia.

Colleghi di coalizione, avversari politici. E poi

la reazione del popolo che, come sempre

quando si tratta di Iorio, in perfetto stile “curva

Sud” si divide tra “Stem appost, questa è la giu-

stizia in Italia” e “speriamo che adesso qualcuno

faccia opposizione in Consiglio”.

Quest’ultima sembra essere la fazione preva-

lente. Il reintegro di Michele Iorio a Palazzo

Moffa ha scatenato, insomma, un vero e proprio

putiferio di speranza che qualcuno riesca a

mettere in riga questo governo regionale tar-

gato Frattura. Ma parlare con Iorio ieri era pra-

ticamente impossibile. E’ stato necessario

prelevarlo dal suo studio a via Duca degli

Abruzzi a Campobasso, farlo salire su un’auto,

costringerlo a spegnere il telefonino. Solo in

questo modo si è riusciti a fare due chiacchiere

sincere in tranquillità. Un giro in macchina per

parlare soprattutto di futuro. Il suo volto era im-

perscrutabile, come sempre. Se non per quel

sorriso che è apparso sul volto nel commentare

le reazioni con un “non me lo aspettavo tutto

questo calore”. In effetti la lontananza di circa

un anno dall’istituzione regionale ha generato

una sorta di riabilitazione popolare della figura

di Iorio. Criticato dal popolo tanto da punirlo

con la sconfitta elettorale, in circa 12 mesi sono

molti i molisani che hanno rimpianto la scelta

del non voto. Merito di Iorio o demerito di Frat-

tura? Poco importa. Il passato non si può cam-

biare, la democrazia è questa, ma ora è

necessario andare oltre. E osservare i tanti fe-

steggiamenti di recupero del ruolo di consi-

gliere, manco fosse alla sua prima elezione,

pare dare a Iorio una sorta di carica in più.

Quella propria di un animale politico, su una

scena politica dove di Politica non c’è rimasto

quasi nulla.

TAagliolto

314 febbario 2013

Si torna in campo: Iorio c’èIl rientro in Consiglio regionale parte con le priorità: riduzione dei costi della politica, azioni per l’occupazione e promulgazione dello Statuto

Prime bordate anche al governatore Frattura: è vittima della sua presunzione

“Mamma che giornata – esordisce mettendo in moto

l’auto facendo d’autista in questa intervista alternativa

– mi sento quasi imbarazzato per l’affetto che sto rice-

vendo e per il ruolo che la gente vuole affidarmi”.

Eh già. Lei si rende conto che la vedono come

l’Opposizione per eccellenza?

“Spero di essere all’altezza. Comunque mi impegnerò

al massimo” risponde mentre svolta a destra e chiede

lui “dove devo andare, dritto?”.

In questo anno, anche se è stato fuori dal Consi-

glio, fondamentalmente lei è stato comunque l’unica

voce dell’opposizione. Adesso che rientra si omolo-

gherà al silenzio degli eletti?

Lo sguardo s’incupisce come a dire: ma come ti viene

in mente? E continua: “Io mi impegnerò anche per re-

stituire un ruolo al Consiglio regionale perché in questo

periodo, soprattutto l’opposizione, credo che abbia

avuto anche difficoltà a misurarsi sui problemi e sulle

questioni. In Consiglio non s’è parlato quasi mai di pro-

blemi reali e della ricerca delle soluzioni. Anche in base

alla mia esperienza e alla conoscenza dei fatti, il mio

compito sarà quello di riportare il dibattito in una sede

istituzionale sperando di cogliere anche dei risultati ef-

fettivi come azione politica. Perché anche l’opposizione

ha il dovere di fare proposte. E adesso noi sicuramente

ne faremo tante”.

Si riferisce a questioni Gam, Ittierre, Zuccherificio

di cui in Consiglio praticamente non si parla?

“Io prendo atto del fatto che tutte le emergenze oc-

cupazionali e di crisi, in questa Regione, hanno trovato

solo risposte in termini di cassa integrazione. La que-

stione invece deve essere affrontata per vedere qual è

l’effettivo ruolo che la Regione può svolgere per risol-

vere i problemi. Non tamponarli. E i problemi sono tutti

sul tappeto, nessuno escluso”.

Presidente, è passata una settimana da quando il

governatore Frattura l’ha descritta quasi come se lei

fosse un “delinquente abituale”. Oggi invece alla

notizia del suo ritorno in Consiglio le chiede te-

stualmente: “adesso il dibattito si rassereni”.

“Mah. Finora ho visto che Frattura è stato molto vit-

tima della sua presunzione, intesa come chi ha la solu-

zione per tutto denigrando il passato. Se modificherà

questo atteggiamento forse ci guadagnerà il Molise. Io

spero che lo faccia”.

Ma lei è consapevole che, una volta che si siederà

al suo posto a Palazzo Moffa, qualunque sarà il suo

intervento, su qualunque tema, si sentirà replicare

dalla maggioranza che la colpa di tutto ciò che non

va in Molise è sua?

“Si sono già preparato a questo. Ma probabilmente il

mio ruolo in Consiglio regionale darà anche l’opportu-

nità di conoscere realmente come stanno le cose, di ca-

pire i documenti di bilancio che si stanno preparando,

e anche di rispondere, con documenti alla mano, alle

accuse e alle denigrazioni finora fatte nei miei con-

fronti”.

Costi della politica: lei da cittadino semplice ha

criticato quanto accaduto in Consiglio, ha parteci-

pato alla raccolta firme per la proposta di riduzione

delle indennità presentata dagli indignati. Ora da

consigliere continuerà su questa strada?

“Certamente. Io sono dell’avviso che i costi della po-

litica vadano effettivamente ridotti. La Regione Molise

è partita con il piede sbagliato. Il minimo che ci si possa

aspettare è che, prima di una verifica generale che già

si annuncia a livello nazionale, il Molise faccia un atto

immediato per essere la Regione più virtuosa d’Italia.

Fosse anche per un euro in meno rispetto all’istituzione

regionale che oggi è la più virtuosa”.

Quinto assessore e Statuto regionale.

“E’ una vergogna. Lo Statuto regionale doveva essere

promulgato subito. Credo che tutta la speculazione fatta

per arrivare al quinto assessore sia stato un altro errore

di questa regione. Tanto che, anche su questa vicenda,

il Molise non ha espresso il meglio di sé. Anzi. Ha agito

in maniera scorretta”.

Tommaso Di Domenico

Page 4: 14 gennaio 2014

Strano, molto strano, che la lunga e bene articolata e

motivata lettera indirizzata al ministro dei Beni e delle

Attività culturali, alle Commissioni parlamentari Cul-

tura; Ambiente; Pubblica Istruzione; Territorio, Am-

biente e Beni Ambientali; e, per conoscenza, alla Cisl,

Cgil e Uil del Molise e, udite! udite!, al capo di gabinetto

della presidenza della giunta regionale, porti le firme

dell’assessore all’Ambiente e all’Agricoltura, Vittorino

Facciolla; del vice presidente della giunta, Michele Pe-

traroia, e del consigliere regionale delegato alla Cul-

tura, Domenico Ioffredi, e non quella del presidente

della giunta Paolo di Laura Frattura. Stranezze di que-

sto governo di neofiti, di improvvisatori e d’improvvi-

sati, che non sa quanto valga e possa valere,

soprattutto nei palazzi ministeriali, e per questioni isti-

tuzionali, il timbro del legale rappresentante.

Il quale, dobbiamo arguire, sarà stato informato del-

l’iniziava dei tre dal suo capo di gabinetto, Mariaolga

Mogavero, cui, infatti, è stata indirizzata per conoscenza

copia della missiva con la quale al ministro e alle pre-

sidenze delle commissioni parlamentari è stata comu-

nicata la ferma opposizione della Regione Molise

all’ipotesi di riorganizzazione prefigurata l’aggrega-

zione della soprintendenza del Molise alla Regione

Abruzzo.

I tre regionali molisani, sapientemente assistiti nelle

loro argomentazioni da mani e menti esperte (la cono-

scenza olistica del territorio, verso un approccio coordi-

nato di diversi punti di osservazione privilegia un

approccio non più puntiforme, per singoli beni, ma esteso

a tutto il territorio valorizzando le interazioni e la visione

diacronica), a difesa del mantenimento della Soprinten-

denza nel Molise, ne hanno disegnato il profilo storico

(resti archeologici di antichi insediamenti; presenza di

coltivazioni e di tecniche colturali tradizionali; stratifi-

cazione del sistema insediativo; presenza di singoli mo-

numenti), hanno evidenziato ciò che lo distinguono in

assoluto da ogni altra assimilazione, ovvero la specifi-

cità della situazione in cui versa il patrimonio ambien-

tale, paesaggistico, archeologico, storico, archivistico,

bibliotecario e museale della regione, ed hanno soprat-

tutto posto in risalto quanto sia stata importante ed

utile la presenza della direzione regionale della Soprin-

tendenza nel contenere e contrastare “L’invasiva ri-

chiesta di realizzazione di <parchi> eolici o di impianti

fotovoltaici”.

Presi dalla necessità di sostenere la validità culturale,

strutturale e operativa delle Soprintendenze riferite

alle realtà in cui operano, Facciolla, Petraroia e Ioffredi

(per l’occasione elevato implicitamente al rango asses-

sorile), non si sono fatti scrupolo di ammettere che se

non ci fosse stata la Soprintendenza dei Beni e delle At-

tività culturali, probabilmente il Molise non avrebbe

capito l’importanza di “limitare il consumo di suolo e di

riutilizzare il patrimonio costruito contro l’uso indiscri-

minato che se ne è fatto dal secondo dopoguerra”.

Né molte altre cose. Tra cui - giova ribadirlo - (il

Museo Nazionale di Castello Pandone; i Musei di Cam-

pobasso e Venafro; il Museo paleolitico di Isernia; il ri-

pensamento e la progettazione dei musei archeologici

di Isernia e Larino; il sito di S. Vincenzo al Volturno e

l’anfiteatro di Venafro) e sul determinante contributo

avuto dalla Soprintendenza.

Con un corredo così ricco di motivazioni, così denso

di cultura, ma anche così esposto alle mire speculative,

dovrebbe essere davvero un atto d’imperio, oltre che

vessatorio, ancora una volta a danno del Molise, sot-

trarci la Soprintendenza per ritornare ad oltre 40 anni

data alla corte dell’Abruzzo.

Una situazione poco allegra se solo si ricorda la fatica

con cui, dipendendo da Chieti, è stato possibile liberare

gli scavi di Sepino dalle avarizie della Soprintendenza

di Chieti e del Soprintendente Cianfarani; se solo si ri-

corda come ci sono stati sottratti la Venere di Venafro e

il Guerriero di Capestrano. Una battaglia sacrosanta,

questa ingaggiata dalla Regione Molise. Ma scoperta-

mente e colpevolmente difettosa, e vulnerabile, per

l’assenza della firma del presidente della Regione la cui

titolarità in queste circostanze è assolutamente impre-

scindibile. Né può valere la firma del presidente facenti

funzioni, Michele Petraroia.

Dardo

4 TAaglio

lto14 febbario 2013

Stranezze del governo regionale di neofiti, di improvvisatori e d’improvvisati,

che non sa quanto valga e possa valere, soprattutto nei palazzi ministeriali,

e per questioni istituzionali, il timbro del legale rappresentante

Battaglia sacrosanta, ingaggiata dalla Regione Molise col ministero dei Beni e della Attività culturaliCi vogliono togliere anche la Soprintendenza e Fratturanon firma la lettera di protesta

di Filippo Poleggi

La notizia di un incidente stradale, avvenuto ieri l’al-

tro, tra un camion ed un bus sostitutivo di Trenitalia

non ci sorprende affatto. La prevedibile incidentalità

su quella strada, la cui struttura risulta limitativa alla

circolazione dei mezzi pesanti del trasporto merci e

viaggiatori è uno degli elementi che ha indotto i rap-

presentanti dei lavoratori, i rappresentanti degli utenti

e l’Assessore ai Trasporti della Regione Molise, a chie-

dere a Trenitalia, alcuni mesi fa, di rivedere la discuti-

bile decisione di chiudere totalmente la linea

Termoli-Campobasso per l’effettuazione dei preventi-

vati lavori di ammodernamento.

Infatti la giustificata ostinazione delle Parti coinvolte,

ha permesso di tenere parzialmente aperta la linea, al-

meno tra Campobasso e Larino e ciò ci induce a potere

affermare, che seppur in condizioni non critiche di via-

bilità, merito di questa stagione invernale particolar-

mente clemente, di aver evitato numerosi incidenti.

Tutto ciò porta un elemento di riflessione sulle pos-

sibili future decisioni di inopportune chiusure delle

linee ferroviarie: considerare i costi indiretti di danni

a cose ma soprattutto a persone dovuti alla incidenta-

lità stradale ed i danni ambientali dovuti ad inquina-

mento anche essi non direttamente ed

immediatamente quantificabili. Ricordare quindi la

minore incidenza di incidenti(Ci si perdoni il gioco di

parole) nel trasporto ferroviario ed agire con provve-

dimenti anche se temporanei, consequenziali ci pare

buona pratica.

*Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale

Ecco cosa succede con la chiusura Lettera aperta.

della linea per Termoli

Page 5: 14 gennaio 2014

Da casa delle cultura a contenitore degli uffici regio-

nali. Lo scadimento della struttura ex Gil di Via Milano

è l’ennesima dimostrazione che alla Regione Molise la

pronuncia della parla “cultura” procura non poche al-

lergie, una delle quali, quella di cui è affetto il consi-

gliere delegato al settore, Domenico Ioffredi, cognato

del presidente Frattura, ha già prodotto la scomparsa

dell’orchestra stabile del Molise.

L’orchestra: una scelta di alto profilo, per un anno e

passa capace di tradursi in una produzione musicale di

buon livello e un’apertura professionale ai concertisti

molisani, per poi scomparire, come diciamo, rilevando

quando poi, in sostanza, fosse poco aderente alla sensi-

bilità dei musicisti molisani i quali, infatti, hanno accet-

tato la fine dell’orchestra senza sollevare un lamento.

Eppure, nella fase di costruzione, si erano dilaniati pur

di farne parte. Sta di fatto che l’orchestra è finita, la mu-

sica colta è tornata nei recessi dei programmi culturali

regionali, la ex Gil è diventato uno dei palazzi regionali

nel quale far convivere impiegati, avventori, e, di tanto

in tanto, qualche manifestazione d’arte.

I grillini di Palazzo Moffa, dopo un anno di rodaggio,

anche loro affetti da allergia da cultura, hanno mosso

un attacco frontale alla Fondazione Molise Cultura

chiedendo di conoscere la destinazione delle risorse fi-

nanziarie con un corredo di valutazioni a dir poco so-

spettose, se non proprio scandalistiche, sul compenso

del direttore generale e sui gettoni di presenza (30 euro

lordi a seduta) degli amministratori (due consiglieri più

il presidente). Questi parvenu nell’arengo dei legisla-

tori, se appena fossero informati che esiste una legge

sulla trasparenza che fa obbligo alle pubbliche ammini-

strazioni di mettere tutto in rete, si sarebbero evitato la

fatica di scrivere le quattro righe dell’interrogazione.

Andando infatti sul sito della Fondazione Molise avreb-

bero trovato tutto ciò che vogliono sapere.

A meno che, con l’interrogazione, non hanno inteso

procurasi un piccolo spazio sui media, visto che della

loro presenza a Palazzo Moffa sono rari e radi gli epi-

sodi meritevoli di attenzione. La sortita comunque è si-

gnificativa di come si voglia incrementare le attività

culturali, ovvero creando apprensioni e non occasioni.

Diversamente i grillini avrebbero dovuto preoccuparsi

di chiedere maggiori risorse, più incentivi, più disposi-

zioni per fare della Fondazione il motore della cultura

molisana. Come peraltro è previsto nella legge istitu-

tiva. Gli attacchi allergici portano invece a chiedere

l’eliminazione della causa. Difatti, la ex Gil nata per ac-

cogliere le associazioni, gli organismi, i soggetti istitu-

zionali e non istituzionali che si preoccupano di creare

e fare cultura, è stato ridotto a ricettacolo d’uffici, ad un

misto di impiegati, uscieri, centralinisti, di avventori e,

in misura marginale, di cultori delle arti figurative,

della storia patria, delle tradizioni popolari, della mu-

sica. Finora sono parzialmente salvi l’auditorium

(quantunque un giorno sì e l’altro pure più che concerti

e teatro, accoglie convegni, incontri e dibattiti pubblici),

e lo spazio espositivo dove, vogliamo ricordarlo anche

ai grillini, è ancora in atto, ma agli sgoccioli, la Mostra

antologica del grande pittore e scultore molisano, il

compianto Gino Marotta.

Con la Mostra è stata posta un’asticella alla qualità

delle iniziative che vorranno e potranno seguire. Abbas-

sare la quale equivarrebbe ad abbassare l’idea di ali-

mentare nel Molise il seme della crescita culturale, idea

nata anche per evitare che in futuro vi siano consiglieri

regionali che diano l’ostracismo alla musica classica

(Ioffredi), altri che attacchino frontalmente l’istituto per

destinazione (i grillini Manzo e Federico), e altri ancora

che la Casa della cultura la trasformino in anonimi uf-

fici regionali.

Dardo

CAMPOBASSO. "In merito all’accordo stipulato in data10.02.2014 presso la Prefettura di Campobasso tra alcuneOrganizzazioni Sindacali, parlamentari, Assessori Regionali, ilDirettore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile ed altri,riguardante il personale precario dell’Agenzia predetta, il Sin-dacato CSA REGIONI AUTONOMIE LOCALI, che non hasottoscritto tale accordo, ha incontrato i precari presso lasala della Provincia di Campobasso diffida gli Organismi anon a dare alcun seguito al citato accordo". Così la segreteria del Csa in merito a quanto deciso a li-

vello sindacale. "In quella sede i precari hanno dato mandato

al CSA di diffidare codesta Agenzia e la Regione Molise a nondare alcun seguito al citato accordo fino a quando non ver-ranno chiariti i diversi aspetti dell’accordo stesso ed in par-ticolare: quali sono i criteri di assunzione/rinnovo deicontratti e/o loro proroga; se tale accordo è legittimo oppurecontrasta con la legge e con il CCNL dei dipendenti degli EE.LL.; se detto personale manterrà il proprio rapporto di la-voro alle dipendenze dell’Agenzia durante il biennio al qualefa riferimento l’accordo; se non vi è discriminazione relativa-mente alla eventuale assunzione di personale “infungibile” e“microzonazione”.

TAagliolto

514 febbario 2013

Protezione, parte la diffida

Alimentare il seme della crescita culturale per evitare che in futuro vi siano consiglieri regionali che diano l’ostracismo alla musica classica (Domenico Ioffredi), altri che attacchinofrontalmente l’istituto per destinazione (i grillini Manzo e Federico), e altri ancora che la Casa della cultura la trasformino in anonimi uffici regionali (Paolo di Laura Frattura)

A quando lo sfratto della Fondazione Molisecultura dall’ex Gil ?

Il sindacato Csa non ritiene valido l'accordo raggiunto in Regione per i precari

Page 6: 14 gennaio 2014

La partecipazione di Adriana Izzi alle primarie

civiche organizzate dal centrodestra ancora è for-

temente in bilico. L’esponente di Citt@DiNoi non

si sbottona ma sono sempre più numerosi gli inviti

che le vengono rivolti e che la invogliano a non ti-

rarsi indietro e a partecipare alle consultazioni

primarie con cui i citta-

dini potranno scegliere

il candidato sindaco da

contrapporre al vinci-

tore delle primarie del

centrosinistra e ai can-

didati che correranno

da soli, per ora sono

certi solo Pino Saluppo

e il “prescelto” dal mo-

vimento Cinque Stelle.

La principale motiva-

zione che dovrebbe

spingere Izzi a candi-

darsi alle primarie è lo

spirito civico che sta

muovendo il comitato

promotore e che in

questa fase esclude,

categoricamente, la

presenza di simboli

politici. I partiti della

coalizione di centrode-

stra, infatti, hanno de-

ciso di fare un passo

indietro e solo dopo la proclamazione del vincitore

garantiranno al candidato, scelto democratica-

mente dai cittadini e proveniente da qualsiasi

area , la condivisione del programma e, di conse-

guenza, pieno sostegno attraverso liste che

avranno il simbolo del partito. Per questo agli or-

ganizzatori non appare affatto fuori luogo la par-

tecipazione alle primarie di esponenti di movi-

menti civici che potranno presentare ai cittadini

un programma con punti precisi e proposte con-

crete e in caso di vittoria potranno opporsi a

quello che definiscono il “modello Frattura” e pun-

tare alla conquista di Pa-

lazzo San Giorgio.

Altrettanto indefinita è

la posizione di Nicola

Cefaratti. L’attuale as-

sessore alla Mobilità e

all’Ambiente del Co-

mune di Campobasso

non disdegna le prima-

rie ma per partecipare

alla consultazione do-

vrebbe lasciare l’Esecu-

tivo e prendere una

posizione netta contro

il “suo sindaco” Gino Di

Bartolomeo che, invece

, non ne vuole proprio

sapere di primarie e

vuole ricandidarsi con o

senza il sostegno dei

partiti della coalizione

di centrodestra. Di Bar-

tolomeo esclude le pri-

marie, non solo perché

in qualità di uscente

sente di avere tutto il diritto di andare diretta-

mente al voto di maggio ma, anche perché, a suo

parere, sarebbe assurdo essere sfidato alle pre

elezioni da esponenti dell’attuale Esecutivo come

Cefaratti o dell’attuale opposizione come Izzi.

Teresa Manara

di Rosamaria Lalli

La scelta di destinare alla Bi-

blioteca P. Albino il cospicuo la-

scito documentario di mio marito

Renato è stata motivata dall’in-

tenzione, con lui condivisa, di

rendere fruibile il suo ricco,

ampio e vario patrimonio cultu-

rale, a più livelli da quello didat-

tico a quello della ricerca.

È un prezioso patrimonio con-

sistente in ricerche e studi docu-

mentari con dovizia di

annotazioni e anche riflessioni

personali. Preziosi tra l’altro sono

i diari, memoria personale e me-

moria collettiva, memoria storica

perché documento di casi, vi-

cende, avvenimenti, fatti minu-

ziosamente descritti e

commentati. I suoi diari sono

“una finestra sul mondo”, attento

come era Renato ad ogni solleci-

tazione e suggestione provenienti

dal mondo esterno. Importanti

sono il nutritissimo epistolario, la

fittissima corrispondenza con fa-

miliari, amici, uomini di cultura

dai toni rigorosi ma pur sempre

affezionati. Renato ha dedicato la

sua energia intellettuale a rico-

struire la storia del Molise con

documentate indagini in rapporto

tra cultura regionale e cultura

meridionale. L’interesse dei suoi

studi ha spaziato in tutti gli ambiti

disciplinari. Per l’indagine storica,

fondamentale è stata la consulta-

zione del materiale raccolto negli

archivi e nelle biblioteche, cro-

giuolo del sapere.

La Biblioteca Albino è stata, nel

suo lungo e proficuo corso di

studi e di ricerche, un punto di ri-

ferimento, considerandola la

struttura culturale più autorevole

della regione, stabilendo con il

gruppo dirigente sempre veri

rapporti amichevoli.

Di Pasquale Albino traccia la

biografia in “Profili di personaggi

Molisani” rilevandone i molteplici

interessi culturali e il merito di

avere istituito la biblioteca pub-

blica che porta il suo nome.

Renato ha messo il suo sapere

a disposizione di tutti con umile e

generoso spirito di servizio, con

fede nei valori della cultura e

della verità, guida necessaria

nella ricerca e negli studi.

“Negli studi ho ritrovato la mia

libertà”, così scrive su una pagina

dei suoi diari nella quale riporta

un pensiero di Gramsci: “La cul-

tura è organizzazione, disciplina

del proprio io interiore, è presa di

possesso della propria persona-

lità e conquista di coscienza su-

periore per la quale si riesce a

comprendere il proprio valore

storico, la propria funzione nella

vita, i propri diritti, i propri do-

veri” (da Socialismo e cultura, “Il

Grido del popolo”, 29 gennaio

1916).

614 febbraio 2014 Campobasso

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

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Polizia, nuovi dirigentiIl Questore di Campobasso ha presentato

al Prefetto i funzionari nominati dal Ministro

CAMPOBASSO. Il Questore

della provincia di Campo-

basso ha presentato al Pre-

fetto i nuovi Dirigenti degli

Uffici della Polizia di Stato. Il

nuovo Dirigente della Divi-

sione Polizia Anticrimine è il

Primo Dirigente della Polizia

di Stato Dott. Claudio Castel-

lan, proveniente da Roma.

Cambio anche alla direzione

della Divisione Polizia Am-

ministrativa e Sociale, as-

sunta dal Primo Dirigente

della Polizia di Stato Dott.ssa

Alessandra Giansante, anche

lei proveniente dal Diparti-

mento della Pubblica Sicu-

rezza ove ha prestato servi-

zio, dal 2006 al 2013, presso

la Segreteria – Affari Gene-

rali e Personale. Il Commis-

sario Capo della Polizia di

Stato Dott. Raffaele Iasi, in-

vece, è il nuovo Dirigente

della Squadra Mobile. Il

nuovo Dirigente dell’Ufficio

Immigrazione è la Dott.ssa

Teresa Mastrolitto. Il Com-

missario Capo Dott. Vincenzo

Fratamico ha assunto, invece,

la Dirigenza del Comparti-

mento di Polizia Postale e

delle Comunicazioni.

Il perchè del lascito alla Bibliotecadei documenti di Renato Lalli

Primarie civiche, cresce il pressing su Adriana Izzi

Page 7: 14 gennaio 2014

CAMPOBASSO. In gergo la

chiamano ancora maturità. Sì,

perché l’esame di stato è ancora

il giro di boa per eccellenza che

tutti sono inesorabilmente chia-

mati a fare per dimostrare che

cinque anni tra i banchi di scuola

sono serviti a diventare adulti. Un

sogno, o per la maggior parte

delle persone, un incubo, che an-

cora agita il sonno di molti. Ecco

perché in Il Fu Mattia Bazar An-

tonella Presutti e Licia Vigliardi

hanno deciso di raccontarlo in

base alla loro lunga esperienza

sul campo. Ne hanno viste di

cotte e di crude, le due professo-

resse di Campobasso, tanto

quanto basta a raccontare la ma-

turità in maniera attenta e diver-

tente, offrendo un’interessante

chiave di lettura per compren-

dere meglio ansie, paure e aspet-

tative delle giovani leve che si

apprestano a timbrare il cartel-

lino verso l’età della responsabi-

lità. Ma Il Fu Mattia Bazar offre

anche un’altra prospettiva, inso-

lita, perché la scuola di rado è

raccontata da chi ogni giorno si

prepara ad un’autentica corsa ad

ostacoli. Alle prese con riforme

promesse e mai effettivamente

realizzate, quello degli insegnanti

è davvero un esercito di corag-

giosi a vario livello. Perché non

solo deve combattere con risorse

sempre più all’osso, ma deve farlo

anche contro il disinteresse dila-

gante, genitori a volte poco im-

parziali e, perché no, colleghi

meno devoti che rischiano di

mandare in fumo il lavoro di chi

invece questo lavoro lo fa seria-

mente e soprattutto credendo che

ne valga la pena. L'esame di stato

diventa quindi l'occasione per

una riflessione divertita e seria,

irridente e, di tanto in tanto, do-

lente sulla scuola, sulla didattica,

sul processo di formazione dei

giovani di oggi, adulti di domani.

Le due autrici presenteranno il

loro libro nell’ambito dell’ante-

prima 2014 di Ti racconto un libro

-laboratorio permanente sulla

lettura e sulla narrazione, ideato

e organizzato dall’Unione Lettori

Italiani con la direzione artistica

e organizzativa di Brunella San-

toli, e sostenuto dalla Provincia di

Campobasso. L’appuntamento è

in programma in serata alle ore

18.30 nella sala conferenze della

Biblioteca provinciale “P.Albino”

di Campobasso.

Il male delle liste d’attesa. Sembra in-

curabile; anzi lo è. Diversamente si sa-

rebbe dovuto avere un miglioramento

dopo la sequenza impressionante di de-

nunce di casi limite (mesi e mesi per un

elettrocardiogramma; per una visita dal-

l’endocrinologo in media dai quattro ai

cinque mesi; per un’ecografia ortopedica

non meno di tre). Tempi biblici, ai quali

vengono sottomesse, al solito, le fasce so-

ciali più deboli. Chi può, s’avvale delle

strutture sanitarie private, anche non

convenzionate. E’ il frutto di una accertata

disorganizzazione dei servizi ospedalieri

e territoriali, complice la flebile risposta

ai bisogni e alle necessità anche del per-

sonale che a sua volta difetta di numero e,

spesso, di qualità. L’attenzione della gente

sulla sanità è tutta obbligata dai media sul

Piano di rientro dal deficit, mentre dalla

cronaca giornalistica restano fuori i pro-

blemi veri, tra cui, ribadiamo, l’abbatti-

mento delle liste d’attesa e la

riorganizzazione della medicina territo-

riale. E’ il caso che il sistema dell’infor-

mazione allenti, dunque, la presa sul

deficit e sull’andirivieni di commissari e

sub commissari, e si dedichi con maggiore

impegno alle faccende della sanità regio-

nale raccogliendo le doglianze, le preoc-

cupazioni, le paure, talvolta i drammi di

gente che in attesa di un esame, di un’in-

dagine diagnostica ci lascia la pelle. Una

situazione che s’aggrava di giorno in

giorno favorita, lo ribadiamo, dalla disat-

tenzione generale e dalla capacità del si-

stema sanitario a coprire le proprie

magagne salvo quando, caso raro però,

non si levi una voce dall’interno a farsi

sentire. E dall’interno del sistema è tor-

nata ad alzarsi la voce contro le liste d’at-

tesa e le insufficienze organizzative

dando anche conto del perché e del per

come. Abbiamo letto, infatti, con atten-

zione, una delle cause e l’ostilità che trova

ad essere rimossa. E’ buona regola dove

la sanità è gestita con criterio e senso di

responsabilità che i responsabili dei vari

poliambulatori ogni qualvolta che si for-

mano ritardi esagerati nelle liste d'attesa

trasmettono la richiesta all'Asrem regio-

nale attraverso il responsabile di zona.

L'Asrem provvede a pubblicare l'elenco

di queste richieste e nell'arco di poche

settimane gli stessi poliambulatori si av-

valgono di specialisti 'ingaggiati' apposi-

tamente per aumentare il numero delle

visite e quindi ridurre i tempi di attesa.

Nel Molise invece le richieste dei poliam-

bulatori si infrangono contro un muro di

silenzio e finiscono nel nulla. Nella casi-

stica delle richieste finite nel nulla c’è

stato un tempo in cui i Distretti sanitari

della provincia di Campobasso hanno

chiesto ore di medicina specialistica am-

bulatoriale nella misura necessaria, poi

responsabilmente ridotta in base alla ve-

rifica delle risorse finanziarie disponibili,

comunque ore sufficienti a coprire al-

meno in parte i turni e a ridurre le liste

d’attesa. Tutto inutile. Il muro del silenzio

si sta dimostrando più tetragono del muro

di Berlino. Infatti, non crolla. Per cui le

liste s’ingrossano, i tempi d’attesa si dila-

tano, le necessità dei pazienti restano ine-

vase, il malcontento si radica sempre più

a fondo nella coscienza collettiva. Situa-

zione cristallizzata sulla insensibilità di

chi gestisce il sistema sanitario nel quale

- diciamolo apertamente - in nessun

Piano di rientro del disavanzo è scritto di

tagliare i servizi agli utenti. Eppure ac-

cade. Ciò in quanto si preferisce stare die-

tro alle polemiche della politica, all’utilità

o meno dei commissari ad acta, e alla fan-

faluche dei tanti soloni che s’improvvi-

sano maestri, e sono semplici apprendisti

stregoni. Accade. Intanto non viene sciolto

il nodo degli errori, le cui conseguenze ri-

cadono solamente sulla pelle dei cittadini.

Mentre taluni assurdi privilegi economici

continuano ad essere elargiti; taluni at-

teggiamenti incoerenti con lo stato di sa-

lute della sanità e delle risorse finanziarie

continuano a restare in piedi, contraltari

insopportabili agli occhi di chi deve atten-

dere mesi e mesi, e forse morire, prima di

un elettrocardiogramma, di un’ecografia,

di una visita dell’endocrinologo.

Dardo

714 febbraio 2014Campobasso

Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità

“Io non sonocandidato a Sindaco”

Inps, assemblee nelle sedi

L’esame di Stato nel Il Fu Mattia Bazar

Rosario De Matteis smentisce le voci

della sua possibile candidatura

Antonella Presutti e Licia Vigliardi offrono un'altra prospettiva

Lunedì chiuse tutte le sedi

dell'Istituto di Previdenza

Continua lo stillicidio delle liste d’attesae la disorganizzazione territorialeIl muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla

CAMPOBASSO. Il Presidente della Provincia di Cam-

pobasso Rosario De Matteis, in merito ad alcune notizie

diffuse da organi di informazione regionali circa la spen-

dibilità del suo nome nella rosa dei candidati a sindaco

di Campobasso, dichiara di non aver chiesto la candida-

tura per tale veste e di cadere dalle nuvole. "Sinora, dun-

que, non ho mai ritenuto di dover pensare ad

amministrare la città di Campobasso e non ritiengo di

farmi avanti come candidato di Palazzo San Giorgio". Tali

voci, quindi, ad oggi, non possono trovare concretezza e

conferma nei desideri e nelle volontà del presidente.

CAMPOBASSO. Si rende noto che, a causa dell’as-

semblea del personale indetta dalle organizzazioni

sindacali CGIL, CISL, UIL, CISAL, USB e RSU le sedi

Inps di Campobasso, Termoli e Larino saranno chiuse

per l’intera giornata di lunedì 17 febbraio.

Si informa che sarà possibile chiedere informazioni

di carattere generale o sullo stato delle pratiche tele-

fonando al numero verde gratuito 803164 o al numero

08744801. Saranno comunque garantiti gli accessi già

programmati per le visite mediche e gli accertamenti

sanitari.

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Page 9: 14 gennaio 2014

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 37 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Page 11: 14 gennaio 2014

ISERNIA. L'Associazione Sindacale

F.I.A.D.E.L. dopo avere effettuato i dovuti

controlli ritiene che la postazione Auto-

velox Fissa installata dal Comune di Sesto

Campano lungo la SS. 85 direzione Na-

poli, era ABUSIVA, al pari di quella di

Macchia di Isernia.

"Immediatamente segnalava l’abuso al

Prefetto di Isernia che è competente per

territorio ed al Sindaco di Sesto Campano

chiedeva la immediata sospensione delle

verbalizzazioni con contestuale restitu-

zione dei soldi a chi, contando sulla legit-

timità degli atti posti in essere dalla

Pubblica Amministrazione, aveva pagato

le multe. Il Prefetto di Isernia,

però, si è ben guardato dall’adottare qual-

sivoglia provvedimento a carico del Co-

mune compreso quello di fargli

rimuovere la postazione, che come detto

era abusiva e così, il Comune ha conti-

nuato indisturbato ad elevare verbali a

carico dei cittadini ed ad incassare soldi.

Se qualcuno provava a fare ri-

corso avverso i verbali ecco che interve-

niva il Vice Prefetto Aggiunto (da non

confondere con il Vice Prefetto Vicario

Dott.ssa Caterina Valente funzionario al-

tamente preparato e disponibile verso la

collettività) il quale puntualmente boc-

ciava i ricorsi e raddoppiava le sanzioni.

Sennonchè questa Associazione FIADEL

ha impugnato una Ordinanza Ingiunzione

emessa dalla Prefettura di Isernia per il

tramite del bravissimo Avvocato Daniele

Petrecca del Foro di Isernia, rivolgendosi

al Giudice di Pace di Venafro. Ed ecco

che il Giudice, con Sentenza n. 336/13 del

10.02.2014, ha accolto il ricorso e bocciato

l’Ordinanza prefettizia, sentenziando

proprio quello che avevamo detto noi e

cioè che la Postazione Autovelox di Sesto

Campano non è autorizzata e dunque è

abusiva".

1114 febbraio 2014Isernia

di Massimo Saluppo

Cambia il giudice che dovrà decidere l’ammissione a con-

cordato preventivo di Ittierre e dunque si allungano i tempi

della decisione a favore o contro l’ammissione alla proce-

dura concorsuale. Ma questo consente alla fabbrica di Pet-

toranello del Molise di disporre di una chance in più, in

quanto lo slittamento della decisione consente alla società di

investimento Ikf, interessata a entrare nella partita (vedere

MFF del 30 gennaio) di avere a disposizione il tempo neces-

sario per decidere se formulare o meno, e in che termini,

un’offerta irrevocabile del ramo d’azienda di Ittierre rap-

presentato sostanzialmente dalla fabbrica e da una parte dei

dipendenti, previa verifica di quali licenze resterebbero in

capo alla newco. Secondo quanto riportato dalla stampa lo-

cale, il giudice Valeria Battista, in linea con quanto già

emerso alla fine dello scorso anno, è stato trasferito ad altra

sede e sarà sostituito da un nuovo magistrato. Il cui nome

non è stato reso noto ma che, secondo quanto riferito dalla

stampa locale, si insedierà il 17 febbraio e ha già convocato

il consiglio di amministrazione di Ittierre per il 21, per fare

il punto sul piano e sulle sue possibilità attuative. Mettendo

assieme il puzzle delle poche informazioni emerse sullo stato

attuale della situazioni di Ittierre, il piano industriale e fi-

nanziario a sostegno della richiesta di concordato prevede la

ripartenza dell’attività sotto le insegne di una newco che ri-

partirebbe con un numero ridotto di dipendenti e poche li-

cenze, la cui effettività è oggetto di verifica da tutte le parti

a vario titolo interessate. La newco potrebbe segnare l’uscita

di scena del presidente di Ittierre Antonio Bianchi, al cui

posto arriverebbe Ikf; oppure un nuovo tentativo da parte

dell’imprenditore lombardo, secondo quanto ha dichiarato

lo stesso Bianchi (vedere MFF del 29 gennaio scorso) nel

rendere nota la sua disponibilità sia a farsi da parte, sia a

sostenere il piano concordatario. Intanto i dirigenti di Ikf

sono stati visti lo scorso fine settimana a Pettoranello, per

una valutazione più precisa e ravvicinata della situazione.

Ikf per ora ha allegato al piano industriale presentato da

Bianchi al tribunale una propria manifestazione di interesse,

riservandosi appunto di trasformarla o meno in offerta ir-

revocabile di acquisto, una volta effettuati i dovuti appro-

fondimenti.

“L’Autovelox di SestoCampano è abusivo”La Fiadel denuncia l'istallazione del nuovo impianto e scrive al prefetto di Isernia

L'intervento

di Emilio Izzo*L’allarme lanciato qualche mese addie-

tro sul progetto “Elimina Molise”, all’indo-mani della manifestazione da meorganizzata per scongiurare l’eliminazionedell’ente provincia di Isernia, studiata a ta-volino anche e, a volte, soprattutto da no-stri amministratori eletti dai molisani, nonera pur nulla peregrino. Infatti, ogni giornoassistiamo agli scippi del nostro tessutoamministrativo, unica ragione d’essere diun territorio giustamente ambizioso e cosìcome già ampiamente gridato ai quattroventi dai padri costituenti quando immagi-narono di riscrivere la storia per il rispettodelle identità. Un pezzo per volta ci ritro-veremo senza terra, senza forza, senzageografia, senza confini, senza amor di ra-dici, senza dialetti, senza storia, senza cul-tura, senza nulla, perché qualcuno hadeciso per noi che non dobbiamo più esi-stere per logiche di affari e di perversione,che solo le future generazioni potrannocapire quando si troveranno a piangere suuna regione che fu! E così, per non farcimancare nulla (o meglio, per farci mancaretutto), così come preannunciato, a giorniperderemo anche quella rappresentanzaamministrativa della cultura che, anche se

non all’altezza del proprio compito, testi-monia al mondo intero dell’importanzastorica, archeologica e paesaggistica di unaterra ancora per poco chiamata Molise!Purtroppo non si tratta di indiscrezioni, diallarmismi senza fondamento, la bozza diriordino del Ministero per i Beni e le Atti-vità Culturali e del Turismo, che il ministroBray ha fatto giungere sui tavoli delleOO.SS. nazionali di categoria (ed io nevengo a conoscenza diretta in quantomembro della direzione nazionale) non la-scia spazio ad interpretazioni: la direzioneregionale per i beni culturali e paesaggisticidel Molise verrà accorpata all’Abruzzo,prefigurando scenari facilmente immagina-bili. Il Molise è una piccola realtà, sarebbeagevolmente fagocitata, l’Abruzzo ha ilgrave problema della ricostruzione postsisma; chi potrà dare le dovute attenzionial nostro patrimonio culturale, tra l’altronotevole, riconosciuto dal mondo scienti-fico, nonostante i vari funzionari e dirigentiapprodati in Molise ne abbiano solo sfrut-tato il valore ad appannaggio delle loro tri-stissime carriere? Falsamente il ministeroMiBACT giustificherebbe l’accorpamentocon motivi di spending review. Niente di

più falso. Intanto, se la ragione fosse questa,basterebbe ridurre i lauti compensi dei di-rigenti, in modo tale che con la stessa cifrasi potrebbero retribuire due figure, ap-punto, un direttore per il Molise ed unaltro per l’Abruzzo. Purtroppo in Italiasiamo abituati ad assistere a difese dellecaste mai sazie, mai pronte a rinunce logi-che così come si converrebbe in una na-zione democratica e, ancor più, coinvoltain una crisi che sta mettendo in ginocchiomigliaia di lavoratori. La casta dei dirigentiè la peggiore, parimenti a quella dei politiciche venderebbero la propria madre piut-tosto che percepire retribuzioni rispet-tose del loro ruolo e di chi non hanemmeno di che mangiare! Ma dietroquesta decisione si nasconde ben altro. E’ampiamente risaputo che l’attuale diret-tore regionale del Molise, avv. Famiglietti,da tempo ambisce a lidi più importanti, ap-prodi che ormai da più di quattro anni nonriesce ad ottenere per motivi che facil-mente si intuiscono. Tra l’altro, sfumatol’incarico prestigioso che qualcuno(amico) faceva prefigurare, quello di supermanager per Pompei, è rimasto ancorauna volta a bocca asciutta in Molise, terra

che gli sta chiaramente stretta, nonostantesia l’unico in Italia a reggere una direzioneregionale ai beni culturali più una soprin-tendenza archeologica con la laurea inlegge! E allora non sarebbe difficile imma-ginare il suo lavorio verso il ministero perottenere un accorpamento tra le due re-gioni così da poter occupare la poltronain Abruzzo, che comprenderebbe anche ilMolise, e gestire in un sol colpo tutta la ri-costruzione del patrimonio culturale du-ramente minato dal terremoto aquilano econtinuare a dirigere dispoticamente ilMolise. Credo fermamente che l’apparatopolitico parlamentare e regionale moli-sano debba opporsi con veemenza a taleprefigurata sciagurata decisione e faretutto il possibile per allontanare Famigliettidal Molise. E magari, perché no, approfit-tando dell’occasione, qualcuno potrebbeanche seguirlo visto come si è speso persostenerlo e come si è agitato in campa-gna elettorale per affossare la provincia diIsernia e chiedere contestualmente l’eli-minazione del Molise! E non mi dite chenon conoscete i nomi, ma se così fosse, abreve un bell’incontro con la stampa perchiarire alcuni tristi retroscena!* Segretario regionale UILBAC Molise

ISERNIA. Arrestata ad Iserniadagli uomini della Squadra Mobiledella Polizia di Stato una donna ri-cercata a livello europeo. Nei con-fronti della donna, di originepolacca, pendeva un mandato d’ar-resto per reati contro la famiglia. Atermine di minuziose indagini, la cit-tadina polacca è stata identificatanel capoluogo pentro dove gliagenti hanno provveduto ad amma-nettarla. La Corte d’Appello diCampobasso ne ha poi convalidatol’arresto ma la donna (da tempo re-sidente in Italia dove ha anche tro-vato lavoro) è stata poi rimessa inlibertà poichè madre di due minori.

Crimini contro la famiglia, arrestataLa Polizia ha fermato una donna di origine polacca sulla quale pendeva un mandato di cattura

Ittierre, nuovo scenario con l’Ikf

Addio Molise!L'intervento

Page 12: 14 gennaio 2014

TERMOLI - Si terrà domenica

16 febbraio a partire dalle ore

10 nella Galleria Civica la pre-

miazione ufficiale degli allievi

che si sono distinti negli ultimi

5 anni di attività e nelle gare in-

ternazionali. La I.K.K.A., Asso-

ciazione Internazionale creata

dal GranMaster Ed Parker negli

anni ‘50, è presente in 25 Paesi

e dal 2013 è presente anche in

Italia; il rappresentante Italiano

è il maestro termolese

Carlo Antonelli, che

tiene i suoi corsi di

American kenpo ka-

rate a Termoli e Cam-

pobasso. Saranno

proprio il maestro An-

tonelli e il consigliere

comunale Angelo Fa-

rina, presidente della

consulta dello sport

del Comune di Termoli,

a premiare gli atleti

meritevoli.

La manifestazione sarà un’in-

teressante vetrina in vista dei

prossimi appuntamenti che ve-

dranno protagonisti i nostri

atleti: il Campionato di forme e

difesa personale Olandese, che

si terrà ad Utrecht il prossimo

30 marzo, la seconda edizione

del Memorial “Ed Parker” che si

terrà a Termoli i prossimi 28 e

29 giugno e, infine, il presti-

gioso “50° International Karate

Championship”, storico cam-

pionato a cui hanno partecipato

atleti del calibro di Bruce Lee e

Chuck Norris, che si terrà a

Long Beach, California, i pros-

simi 1-3 agosto.

1214 febbraio 2013 Termoli

Il coordinamento 9 dicembre manifestaa Roma

“M’illumino di meno”: il comune aderiscealla campagna di sensibilizzazione

Riforma piano sanitario,presentata querela

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brinoesprime soddisfazione per l'esito della seduta delConsiglio comunale, specie per ciò che concerne l'ap-provazione della delibera inerente il riconoscimentodello stato di crisi dell'area industriale, ma anche perl'approvazione dell'Accordo di Programma denomi-nato "Sistema Turistico Integrato Riviera Molisana" eper l'adesione all'Associazione "Cittaslow". "Sono par-ticolarmente soddisfatto per l'esito del Consiglio co-munale - ha dichiarato il sindaco Di Brino - in quantoritengo che questa Amministrazione abbia dato ulte-riore prova di attenzione alle reali esigenze del terri-torio, senza partire da posizioni preconcette efornendo risposte concrete ai termolesi e ai cittadinidelle zone limitrofe. Esprimo innanzitutto la mia sod-disfazione per l'approvazione della delibera relativa alriconoscimento dello stato di crisi dell'area industriale.Nonostante il tentativo della minoranza consiliare dirinviare la discussione su questo tema, il Consiglio hapreso atto della complessa situazione di crisi che ha

colpito il nucleo industriale e le realtà produttive piùimportanti in esso allocate, come la Fiat e lo Zucche-rificio del Molise, oltre alle piccole e medie imprese. Lanostra iniziativa trova la sua ratio nella volontà di sal-vaguardare le risorse occupazionali e sociali di que-st'area, attraverso l'adozione di misure urgenti daparte del Governo sull'area industrialmente più signi-ficativa dell'intero Molise. Il Consiglio ha quindiespresso il suo voto favorevole affinché si impegni ilGoverno, in particolare il Ministero per lo SviluppoEconomico, ad attivare un tavolo istituzionale per il ri-conoscimento dello stato di crisi del distretto indu-striale di Termoli. Per quanto mi compete, ho datoimmediatamente seguito a quanto deciso, avviando icontatti con il presidente del Cosib Luigi Mascio, conl'Unione dei Comuni del Basso Biferno e con l'asses-sore regionale Michele Petraroia, provvedendo a coin-volgere a breve il Parlamento attraverso l'On. LauraVenittelli e il Sen. Ulisse Di Giacomo, e lo stesso Go-verno per il tramite del Sottosegretario al Ministero

per i Rapporti con il Parlamento Sabrina DeCamillis. Seguirò con grande attenzione gli svi-luppi di questa vicenda, stimolando personal-mente i sindaci dei comuni limitrofi, anch'essisicuramente interessati al riconoscimentodelle stato di crisi dell'area industriale di Ter-moli. Ulteriori motivi di soddisfazione sonostati dati dall'approvazione delle delibere sul Tu-rismo, con l'adesione all'Associazione "Cittaslow"che è finalizzata, come si ricorderà, alla promozionee alla diffusione della cultura del buon vivere attra-verso la ricerca, la sperimentazione e l'applicazione disoluzioni organizzative della città, e della delibera sul-l'Accordo di Programma denominato Sistema Turi-stico Integrato Riviera Molisana, teso a promuoverel’intero territorio della Costa Molisana, precisamentedei Comuni di Termoli, Petacciato, Montenero di Bisac-cia e Campomarino, mirando a consolidare il partena-riato e agevolando la realizzazione di progetti comunial fine di potenziare le capacità di promozione e com-

merciali dei singoli territori. Con questi atti, che si co-niugano ad una seria programmazione di interventi sulterritorio, come la riqualificazione dell'intero lungo-mare nord e del centro di Termoli, siamo certi di poterdare un nuovo volto a questa città e di poter avviareun nuovo percorso per la promozione turistica di Ter-moli e dell'intera costa molisana".

TERMOLI - La protesta continua contro questo governo e contro la classe politicache ha ormai tolto la dignità agli italiani. A Roma dal 9 di febbraio una delegazione dimolisani, attivisti del coordinamento 9 dicembre di Termoli, partecipa alle manifestazioniche vengono man mano svolte. Il sindaco di Roma , ha vietato di accamparsi nellacittà anche in zone periferiche come piazzale dei partigiani, tanto che i manifestantihanno dovuto alloggiare in strutture private. I politici italiani danno ospitalità a tuttitranne a chi vuole manifestare contro di loro. Nelle notti dell’11 e 12 febbraio una de-legazione di manifestanti, tra cui i molisani Michele Ricci e Domenico Zeoli, sono statiaccolti nella basilica di S.Maria Maggiore in Roma, dove gli è stato offerto una calorosaospitalità. Dopo diverse assemblee è stata scritta una lettera aperta che è stata con-segnata nelle mani di Papa Francesco e letta mercoledì 12 febbraio all’Angelus. Il SantoPadre si è commosso leggendo, quel foglio scritto da gente che ormai ha il cuore spez-zato, che vede suicidare persone oneste, che vede mamme o papà che gli tolgono i figli,non vede futuro, perde speranze. Con la Chiesa, il coordinamento 9 dicembre ha apertoun’ ottimo rapporto diplomatico, una grande speranza, la più grande é riaffermare ladignità dell’uomo e non l’uomo merce di scambio, schiacciato dai poteri forti e occultidella finanza e di interessi di poche lobby.

Domenico ZeoliCoordinatore nazionale 9 dicembre 2013

Chiamata d’imbarco per un marittimoTERMOLI – La Capitaneria di porto ha diramato una chiamata

per un marittimo con la qualifica di marinaio da imbarcare a bordo

del Motopeschereccio “Nuovo Kopndor” iscritto nei registri navi

minori e galleggianti della Capitaneria di Porto di Termoli. Il ma-

rittimo interessato dovrà presentarsi presso gli uffici della Capita-

neria entro le ore 11 di venerdì 14 febbraio munito di: Libretto di

navigazione di prima categoria o foglio di ricognizione di terza ca-

tegoria; Tesserino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato

medico di visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti

di libretto di navigazione (prima categoria della gente di Mare), vi-

sita biennale in corso di validità.

Termolimusica, concerto del Trio di ViennaTERMOLI – Sabato nuovo ap-

puntamento con TermoliMusica,

concerto che vedrà esibirsi il Trio

di Vienna con Gernot Winischo-

fer al violino, Anton Niculescu al

violoncello e Irén Seleljo al pia-

noforte. Geront Winischofer è

professore di violino nel conser-

vatorio di Vienna e ha girato il

mondo come solista proponendo

un gran numero di concerti ac-

compagnato dalle più grandi or-

chestre del mondo e

partecipando a diversi festival in-

ternazionali della musica; Anton

Niculescu è stato violoncello so-

lista al "Teatro alla Scala" di Mi-

lano, al "Teatro Comunale" di Fi-

renze e al "Teatro V. Bellini" di

Catania; Irén Seleljo al pianoforte

ha ottenuto grandi riconosci-

menti anche oltreoceano, con

borsa di studio al Bard College

negli Stati Uniti.

TERMOLI - Il presidente e il direttivo dell'asso-

ciazione Cuore Molisano hanno convocato per

oggi alle 9,45, una conferenza stampa unitamente

all'avvocato Annibale Ciarniello nello studio legale

di via Mascilongo al civico 50. Oggetto dell'incon-

tro con gli organi d'informazione locali l'aggiorna-

mento dell'iter sulla denuncia-querela sulla

riforma del piano sanitario regionale.

TERMOLI – Il Comune di

Termoli aderisce anche que-

st'anno alla Giornata nazionale

del risparmio energetico deno-

minata "M'illumino di Meno",

proposta da Caterpillar, la nota

trasmissione di Rai Radio 2.

L'Amministrazione comunale,

nello specifico, parteciperà al-

l'evento oggi con lo spegni-

mento, dalle ore 18 alle 19,30,

delle luci del Castello Svevo e

del Municipio. L'iniziativa,

giunta alla sua decima edizione,

mira a sensibilizzare istituzioni

e privati cittadini alla riduzione

dei consumi energetici, con lo

spegnimento coordinato delle

luci e dei dispositivi elettrici

non indispensabili. Si tratta di

un gesto simbolico, cui da qual-

che anno si affianca anche l’in-

vito ad accendere, laddove

possibile, luci “pulite”, facendo

ricorso a fonti rinnovabili e si-

stemi intelligenti di illumina-

zione.

Richiesta crisi per l’area industriale,soddisfazione del sindaco

La a.s.d. Italia, InternationalKenpo Karate Associationpremia i migliori atleti

Page 13: 14 gennaio 2014

1314 febbraio 2014Termoli

MONTENERO FI BOSACCIA - Ancora in azione

i Carabinieri della Stazione di Montenero di Bisac-

cia, che unitamente a quelli di Petacciato, hanno

tratto in arresto in flagranza di reato M.V. 55enne e

denunciato a piede libero F.V. 44enne entrambi

provenienti dal capoluogo partenopeo, censurati,

perché responsabili in concorso di furto aggravato.

Il fatto è avvenuto nella serata del 12 febbraio,

quando il personale addetto alla vigi-

lanza presso un centro commerciale del

luogo, hanno richiesto l’intervento dei

Carabinieri poiché insospettiti dal com-

portamento dei suddetti e ritenuto che

gli stessi con tutta probabilità, si erano

resi responsabili di un furto. L’imme-

diato intervento dei militari infatti, con-

sentiva di fugare ogni dubbio in quanto

i due appena accortisi della loro pre-

senza tentavano di dileguarsi e mentre

uno veniva subito bloccato, l’altro salito

a bordo di autovettura riusciva a guada-

gnare la fuga. La refurtiva consistente

in numerose confezioni di profumi, co-

smetici e superalcolici, per un valore di

circa 2000 euro, in parte recuperata, veniva resti-

tuita al proprietario. A seguito di ulteriori indagini,

i militari identificavano anche il fuggitivo F.V. il

quale è stato denunciato in stato di irreperibilità,

mentre per M.V. tratto in arresto, si sono aperte le

porte delle camere di sicurezza della Caserma di

via Martiri della Resistenza, per restare a disposi-

zione dell’Autorità Giudiziaria.

Raddoppio ferroviario,

Nagni incontra i sindaci

di Termoli e CampomarinoLITORALE - L’assessore re-

gionale ai trasporti Pierpaolo

Nagni oggi alle 16 incontrerà,

presso la sede di via Elena 1 a

Campobasso, le strutture delle

amministrazioni comunali di

Termoli e Campomarino gui-

date dai rispettivi sindaci Anto-

nio Di Brino e Francesco

Camilleri, per discutere in me-

rito al raddoppio ferroviario

Termoli - Lesina. Un incontro,

quello con le amministrazioni

interessate, che sarà prelimi-

nare alla riunione che si terrà

martedì prossimo venturo

presso la sede di Rfi a Roma tra

l’amministratore delegato ing.

Michele Mario Elia e lo stesso

assessore Nagni. L’incontro

sarà utile a chiarire la posi-

zione della Regione Molise in

merito al progetto che ri-

guarda il raddoppio del tratto

ferroviario Termoli – Lesina,

con particolare riferimento ai

lavori del terzo lotto che inte-

ressano il territorio molisano.

LARINO - Il coordinamento re-

gionale per il Molise di Rete Civica

Nazionale fa presente che “da al-

cuni giorni, molti agricoltori del

medio - basso Molise, stanno rice-

vendo da parte del Consorzio di

Bonifica Integrale Larinese, delle

proposte di accordo per imposi-

zione di esproprio o servitù perpe-

tua, relativa al realizzando

acquedotto di irrigazione del basso

Molise, con acque dei fiumi Bi-

ferno e Fortore. Nel precisare che

riteniamo tali opere ovviamente

utili per le imprese agricole che

beneficeranno di tale infrastrut-

tura (e per tutta la collettività) –

scrivono dal coordinamento Rete

Civica -, evidenziamo il Consorzio

di Bonifica, relativamente alla va-

lutazione degli indennizzi, “accol-

late”, tra l’altro (unitamente “tutti

gli adempimenti per le espropria-

zioni”), come si legge nella “Deli-

berazione del comitato esecutivo”

n. 237/2013, all’Appaltatore, ivi

compresa la determinazione delle

relative indennità”, dovrebbe con-

siderare il cosiddetto “giusto va-

lore di mercato” dei terreni in

oggetto risultante dalla normativa

vigente. L’impresa appaltatrice, at-

traverso operazioni di stima ope-

rate da un tecnico privato, all’uopo

incaricato, i cui “criteri di calcolo e

di determinazione”sono stati con-

divisi dallo stresso Consorzio di

bonifica, è pervenuta, per le aree

non edificabili, alla determina-

zione dei valori di esproprio in

una misura compresa tra 1,91 e

3,69 euro a mq per le aree oggetto

di esproprio, mentre per quelle

oggetto di asservimento si è stabi-

lito un importo compreso tra il

50% e il 65% di detti valori. Ciò

posto – continua la nota - con puro

spirito propositivo e collaborativo

istituzionale, che contraddistingue

la nostra azione politica - ammini-

strativa, che le suddette valuta-

zioni di esproprio e di

asservimento, potrebbero non es-

sere rispondenti al “giusto prezzo

di mercato” costituzionalmente

garantito, che a sua volta, come è

noto, deve concretizzarsi in un

“giusto” ristoro per il depaupera-

mento ed i danni subiti dagli

espropriati/asserviti e non in

somme meramente simboliche.

Inoltre, continua la rete «nella de-

liberazione di cui sopra si legge

che tali valori sono applicabili a

“un’area non edificabile” e, dun-

que, utilizzate ad uso agricolo

(forse), senza valutare però che, in

ragione della legge regionale n.

30/2009 sul Piano Casa, alcuni di

questi fondi soggetti ad esproprio

- asservimento, di fatto, potreb-

bero essere divenuti edificabili, ai

sensi dell’art. 6 della citata legge

regionale, che prevede, a determi-

nate condizioni, la realizzazione di

“edilizia sociale”, con una cubatura

di 1,5 mc/mq, con evidente, note-

vole, maggiore valore di inden-

nizzo, rispetto a quello viceversa

proposto dall’amministrazione

procedente. Senza dire che agli in-

viti di accordo inviati non viene al-

legato il contratto che gli

agricoltori dovrebbero sottoscri-

vere, il che impedisce agli stessi di

conoscere ed esaminare con i

tempi dovuti i termini della que-

stione. Pertanto – conclude il coor-

dinamento - in un momento di

grave crisi generale in cui versa la

nostra Regione e l’intero Paese, in-

vitiamo il Consorzio di Bonifica

competente, a rivedere tali valuta-

zioni, nell’interesse dei propri

consorziati e, più in generale del-

l’intera collettività, in ossequio ai

principi di trasparenza, corret-

tezza, imparzialità ed efficienza

dell’azione amministrativa”.

Liceo sportivo, consigliericomunali di opposizioneintervengo sul ricorso al TAR LARINO- I consiglieri comunali di opposizione intervengo sul ricorso al TAR

della Provincia di Campobasso a seguito dell’approvazione del piano di dimensio-namento scolastico da parte del consiglio regionale. In particolare sulla localizza-zione del liceo sportivo in Larino. “Riteniamo, quello messo in atto dalla Provinciadi Campobasso, un comportamento anomalo e assolutamente scorretto. La Pro-vincia non può pensare che Larino faccia parte di un’altra provincia ma dovrebbegarantire e tutelare tutto il territorio. Questo atteggiamento è assolutamente inam-missibile. Vogliamo ricordare al Presidente De Matteis che non siamo cittadini diserie B e la nostra diventa una battaglia di principio a tutela della nostra comunità. Signor Presidente De Matteis, ci rivolgiamo a Lei direttamente, ritiene che le sueosservazioni possano considerarsi di responsabilità per Larino e il territorio in-terno? Forse sarebbe addirittura meglio appartenere ad un’altra Provincia, visto iltrattamento che ci viene riservato. In questo modo Larino viene ad essere total-mente abbandonato dalle istituzioni e non si fa altro che agire a danno delle zoneinterne senza pensare alle conseguenze disastrose. Allora, signor Presidente, se sicontinuano a preferire altre cittadine per i collegamenti, la vicinanza con altre re-gioni, la popolazione e le prospettive, le nostre zone interne cosa devono fare?!?Pos-sono solo continuare a morire?!? Le considerazioni che ne derivano sonovalutazioni di tipo politico e partitiche. Pertanto riteniamo questo ricorso al TARestremamente punitivo per Larino e l’area finalizzato solo ad accontentare i desi-derata dei politici termolesi di centro – destra che hanno come unico problemaquello di dover affrontare a breve nuove campagne elettorali. Ci meravigliamo delcomportamento del Presidente De Matteis ma probabilmente ha dovuto cederea problematiche legate ad equilibri interni alla sua maggioranza. Ricordiamo cheLarino non merita una disparità di trattamento e ci auguriamo che si riveda il tuttoimmediatamente e che quindi non si presenti e si annulli il ricorso al TAR. Inoltreriteniamo opportuno che l’amministrazione comunale di Larino si costituisca nel-l’istaurando giudizio amministrativo. Continueremo ad apportare il nostro contri-buto alla causa mediando e confidando nel supporto attivo dei nostri rappresentantiai vari livelli istituzionali”.

Rossella Mammarella - Michele Urbano - Giulio Pontico

Raduno nazionale sanda centro sud ItaliaLITORALE - Si terrà il 15 febbraio, presso la

nuova sede decentrata di Vasto nella PalestraCFP GYM in via Circonvallazione Histoniensedella Scuola di Kung Fu Shaolin Sanda del M°Carmine De Palma, il raduno Nazionale Sanshou– Libertas. Si tratta del primo raduno, del 2014,aperto a tutte le società per formare una rosa diatleti fra cui selezionare la squadra che parteci-perà ai vari Eventi sia in Italia che all’estero,

prima di tutto la Gara Europea in Belgio a fineMarzo. Il raduno organizzato con il supporto deitecnici nazionali, è un evento sportivo molto im-portante ed impegnativo dove gli atleti sarannovalutati e scelti per rappresentare l’Italia in com-petizioni Europee e Mondiali. Come spiegato dalM° De Palma, il raduno si svolgerà, per adessosolo sabato, ma sarà ripetuto in un altro fine set-timana con sessioni di allenamento da 3 ore

ognuna che permetteranno e determinerannotutti i presupposti di valutazione per le succes-sive scelte. L’evento si svolgerà con un lavoro in-tensivo e massimale con esercizi mirati e concombattimenti anche col K.O. Gli atleti avrannoa disposizione, oltre tutte le protezioni obbliga-torie, tutto lo staff tecnico, gli arbitri nazionalie anche un’ equipe di medici sportivi che con-trolleranno tutti gli atleti durante il raduno.

Furto in un centro commerciale:un arresto e una denuncia

Realizzazione acquedotto di irrigazione, interviene Rete Civica

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - Dopo il suc-cesso ottenuto dalla prima edizione della Rassegna Cine-matografica organizzata lo scorso anno, l'associazione SanGiacomo UnicaMente ha organizzato una seconda rassegnache, iniziata lo scorso 7 febbraio, proseguirà fino al 6 aprilecon film di grande successo. Le proiezioni si effettuerannosempre nella sala della Casa Canonica tutte le domenichepomeriggio alle ore 17,30. Il prossimo film "Viva l'Italia" saràproiettato domenica 16 febbraio.

Al via domenica al cinema

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1414 febbraio 2014 Spettacolo

CAMPOBASSO - Oggi alle 18.30 alla bi-

blioteca Albino, Antonella Presutti e Licia

Vigliardi presentano il libro “Il fu Mattia

bazar”, racconto/riflessione, seria e ir-

rienta da parte di chi la scuola l’ha vissuta

per anni dalla cattedra. L’incontro roien-

tra in “Ti racconto un libro” a cura Del-

l’Uli.

“Il fu Mattia Bazar”

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Stiamo a parlare di fatti

che non dovrebbero essere raccontati. Si

disquisisce su argomenti che non dovreb-

bero esistere nell’eloquio civile di questa

società.

Eppure, ogni giorno, si racconta di donne

violate, nella loro dignità, nella loro femmi-

nilità, nella loro intimità.

E stiamo poi qui, a raccontare di eventi

che portano l’attenzione su questa catena

misogina, che vede donne maltrattate o uc-

cise. Contro la violenza sulle donne, ne ha

fatto motivo di vita Eve Ensler, l’autrice de

“I monolghi della vagina”, scritto nel 1996

e da allora portato in scena in 49 lingue:

“La Ensler scrisse i Monologhi per cele-

brare la vagina, che è descritta come ses-

sualmente superiore al pene, in quanto di

essa fa parte il clitoride, considerata la sola

parte del corpo umano specificamente ed

esclusivamente volta al piacere”.

Insomma, come ogni storia bella oi brutta

che accade nel mondo, ne consegue che di-

venti spettacolo, o per esorcizzare il male,

o perchè la storia possa essere d’insegna-

mento e preventiva per molti altri.

Fatto sta che la Ensler dal ‘96 con i suoi

Monologhi intasca royalties su testi e spet-

tacoli teatrali, ed oggi, si preoccupa di in-

tervenire sulla festa degli innamorati, vo-

lendole dare un altro significato, o perlo-

meno, uno in più.

Sicuramente “One billion rising” va sup-

portato, perchè se si abbassa la guardia su

accadimenti di cronaca con oggetto le

donne, si perde di vista il problema e cosa

fare.

Va dunque ricordato che “One billion ri-

sing” oggi, sraà una manifestazione spetta-

colo, per meglio dire, un flash-mob che si

terrà in piazza Vittorio Emanuele alle

19.30. Una coreografia sarà la base del

flash-mob, e tutta l’attenzione, come ovvio

che sia, va data a chi, oggi, esce dall’anoni-

mato e ha il coraggio di parlare, di denun-

ciare orchi e assassini.

“One billion rising” è una campagna in-

ternazionale del movimento V-Day contro

la violenza su donne e bambine. L’inva-

sione pacifica e festosa dell’evento, è al suo

secondo anno di vita e si terrà in tutto il

mondo.

Va specificato che non deve essere pre-

sente alcun simbolo politico, devono preva-

lere i colori rosso e nero, e devono essere

ben visibili i loghi di OBR. Sarà presente

un operatore dell’organizzazione per le ri-

prese.

Donne violate“One billion rising” è il flash mobche si terrà in centro a Campobasso

CAMPOBASSO - La nuova moda in questo periodo, vede

il successo della formula cena con spettacolo. Il sabato è tra-

dizionalmente la serata delle famiglie, quella in cui tutti

escono a cena. L’offerta di gestori attenti, quella della cena-

spettacolo, gratifica imprenditori che scommettono su que-

sta formula. Il pubblico gradisce, visto che con la stessa

cifra della sola cena, si ha anche la presenza di un cabaret-

tista. Artisti figli di “Zelig”, “Colorado” e “Made in sud”. Le

prime due, figlie di Meadiaset, la terza nata in Rai e diretta

concorrente delle altre. Gli ascolti in calo perchè l’offerta è

aumentata, e “Made in sud” che rastrella gratificazioni e

share, appena passato in prima serata su Rai2. La corazzata

di Tunnel si contrappone a Bananas e ottiene gran ascolto

al sud mentre stenta al nord. Sulla scia del successo, molti

volti nuovi, trovano successo al di fuori delle trasmissione.

Tra i molti, Mariano Bruno, quello di “A cett, cett”, domani al

ristorante Aciniello di Fossato cupo.

Cabaret a cena

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

CAMPOBASSO - Dalle 19.30, al Gran Caffè Lupacchioli, Sunset bou-

levard, aperitivo e live. Play Jackie Brown&Pietro Mignogna.

CAMPOBASSO - Al Move club, cena dalle 20.30, pre serata live con

la cover band di Rino Gaetano Nun te reggae band. A seguire disco

dance. In consolle Alex C., Andrea Barletta, Nian Project.

CAMPODIPIETRA - Il duo musicale Cristina e Michele, allieteranno

la serata di San Valentino alla pizzeria Lowfield.

LARINO - All’agriturismo I dolci grappoli, serata a giro di valzer.

CAMPOBASSO - Il Mama’ s presenta l’aperitivo con dj Helveg.

CAMPOBASSO -Da Mari&Monti cena e live, con Stefano Di Nucci.

CAMPOBASSO - Aynamà, la balera del Molise, realizza il “Party degli

innammorati”. Serata caraibica, revival e balli di gruppo. Play Tony B.

CAMPOBASSO -Oggi serata di punta al Kamaloca club. Il sound di

Andrea Palazzo, con Diego Colangelo. Ingresso libero.

CAMPOBASSO -Il Ragnarokpropone il live della tribute band di Nek.

CAMPOBASSO - Alla Cioccolateria Partenope, live del trio Suona

Napoli.

CAMPOBASSO - Cena romantica, con musica e menù dedicato, da

Aciniello a Fossato cupo

S.Valentino, tra live e disco.

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