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ANNO ACCADEMICO 2016 - 2017
Pratiche filosofiche
e cura di sé - 3
Filosofia preventiva
del distress e del burn-out
Carlo E. L. Molteni
www.counselingfilosofico.it
cel.molteni@gmail.com
Respiro, dunque sono!
Shao Chou T’ien
Prendiamoci cura
della dimensione
corporea
Alle origini dello stress
Hans Selye, medico di origine ungherese, nel 1936 inviò uno scritto alla rivista Nature in cui comunicava la scoperta della Sindrome Generale di Adattamento, che descriveva così:
“[…] se l’organismo è severamente aggredito [damaged] da agenti nocivi a-specifici acuti quali l’esposizione al freddo, ferite chirurgiche, la produzione di shock spinale, eccessivo esercizio muscolare, o intossicazione con dosi sub-letali di varie droghe, compare una sindrome tipica, i cui sintomi sono indipendenti dalla natura dell’agente offensivo […]”. Anche se Selye non usa la parola stress quella comunicazione è generalmente considerata il momento fondativo della conoscenza e della ricerca sullo stress.
Secondo la teoria di Hans Selye, lo stress va inteso come la risposta fisiologica dell’organismo ad ogni richiesta di modificazione effettuata su di esso. Tale “Sindrome generale di adattamento” è la risposta aspecifica a qualsiasi richiesta (stressor) proveniente dall’ambiente esterno o interno.
Stress e Stressor
Eustress e Distress
Ora il soggetto può ben adattarsi nell’affrontare un’esposizione a STRESSOR per un tempo limitato, il che può anche essere considerato positivo (EUSTRESS); pensiamo alla tensione che prova un’atleta prima e durante una partita importante, che lo spinge a dare il massimo di sé. Tuttavia un’esposizione prolungata e/o intensa a stressor può produrre reazioni di adattamento negative (DISTRESS), poiché l’individuo ha la sensazione di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative. Ciò può portare anche a sviluppare malattie psicosomatiche.
Allarme Resistenza esaurimento
“Lo stress non è una malattia, ma un’esposizione prolungata ad esso può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare malattie” INAIL 2005
Già dagli anni sessanta, comincia a risultare evidente che lo stress non può essere definito esclusivamente dalla situazione in quanto la capacità di qualsivoglia situazione di produrre una reazione di stress dipende dalle caratteristiche dell’individuo.
Naturalmente non conta solo la qualità e l’intensità oggettiva dello stimolo: Lazarus ha evidenziato che gli stimoli esterni, soprattutto se lievi e di tipo psicosociale, vengono valutati soggettivamente.
Infatti i singoli individui possono reagire in modo diverso ad una stessa situazione data oppure possono reagire diversamente a situazioni simili in momenti diversi della propria vita, attribuendo valore diverso ai singoli stressor.
Ciò permette di introdurre il concetto di definizione dello stimolo e di interpretazione della situazione, di grande interesse per un approccio filosofico.
Ma che c’entra la filosofia?
«Noli foras ire.
In te ipsum redi…» (Agostino)
Pratiche
di concentrazione e meditazione
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EPOCHÈ: sospendo il giudizio, divento spettatore disinteressato
PROSOCHÈ al tema di meditazione
PARRESÌA e libertà emotiva
Elenco indicativo dei settori potenzialmente associati allo S.L.C.
• Sanità
• Trasporti terrestri
• Trasporti marittimi
• Trasporti aerei
• Forze di polizia
• Scuola
• Call center
• Credito
(Elaborazione “Il sole 24 ore Guida lavoro” del gennaio
2011 relativa alla Valutazione e gestione del rischio stress
lavoro-correlato Guida operativa del Coord. Tecnico
Interreg. della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro del marzo 2010)
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Pratiche dialogiche: le regole di comunicazione biografico-solidale
(R. Madera)
1. Il riferimento all’esperienza biografica è sempre presente
2. no agli interventi oppositivi che escludono la verità dell’altro
3. ascolto non sospettoso o giudicante
4. “offerta anamorfica” di ciascuno che fa scoprire altri aspetti di ciò che uno ha detto (la tua prospettiva è solo una tra le tante prospettive)
5. la tentazione all’opposizione sospesa e riesaminata autoanaliticamente
E lo stress di chi non «lavora»? Un episodio stressante che mi sento di condividere
•
Dal distress al Burn-out
Sintomi (Maslach):
1. Affaticamento fisico ed emotivo (esaurimento)
2. Atteggiamento distaccato e apatico nei rapporti interpersonali (depersonalizzazione)
3. Sentimento di frustrazione dovuto alla mancata realizzazione delle proprie aspettative (mancata realizzazione personale)
4. Perdita della capacità di controllo sul lavoro; non si riesce più a staccare (Folgheraiter)
Fasi della B.O.S.
(Malagutti, psichiatra, 2002)
1. Entusiasmo idealistico
2. Stagnazione
3. Frustrazione
4. Apatia
Cause principali della B.O.S. (G. Contessa)
Eccessiva idealizzazione della professione d’aiuto precedente all’entrata nel lavoro
Mansione frustrante o inadeguata alle aspettative
Organizzazione del lavoro disfunzionale o patologica
Ci sono due nodi principali il cui superamento preverrebbe e curerebbe il burn-out, migliorando la qualità del servizio dato:
reclutare, selezionare e formare gli operatori;
riorganizzare il lavoro nelle organizzazioni
Stress e Burn-out: i percorsi possibili
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Patologia
Psichiatrica
Eustress
Bassa capacità
reattiva individuale
Alta capacità
reattiva individuale
BURNOUT
Isolamento
EUSTRESS/DISTRESS
Reiterati / Protratti
Supporto Sociale
Pos. Coping Strategies
Imbarazzo - Regressive
Coping Strategies
Esclusione/
Espulsione sociale
Normalità
Recupero/
Reinserimento
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SALUTE: "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di
malattia" (OMS 1948)
PREVENZIONE
Primaria:
effettuata prima che sorga il problema,
diretta a tutto il gruppo-bersaglio
Secondaria:
su un problema che ha già dato segnali di manifestazio ne. E' finalizzata a bloccare
le complicazioni su un target ritenuto a rischio.
Terziaria:
effettuata col problema già manifestato. E' diretta ad evitare peggioramenti in sottogruppi specifici che manifestano pienamente
i sintomi
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Prevenire, non solo curare
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DISAGIO
PSICHICO
Supporto
psicologico
Supporto
psichiatrico/
farmacologico
Formazione
didattica/psico-
pedagogica
Tempo Libero
Sport/Cultura/
Musica/Cinema
Alimentazione
Supporto
tecnico/informatico
Alcool,
fumo, caffé Altro ……
Disagio
Psichico
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- far partorire il filosofo implicito in ogni corsista - trascendere: “alzare la lampada” - dar prova di abling profession verso soggetti in formazione
Risultati attesi dalle
pratiche filosofiche in
funzione preventiva:
Qualche suggerimento preventivo
1. Conosci te stesso
Qualche suggerimento preventivo
2. Cura le relazioni
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