L’AGRICOLTURA BIODINAMICA

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L’AGRICOLTURA BIODINAMICA

DEL DOTT. AGR. SARA CIAVOLINO

Cos’è l’antroposofia?

• E’ una via di conoscenza dei mondi spirituali creatori dei mondi materiali e della vita che in essi si sviluppa. Porta al superamento di quei limiti che la scienza moderna ritiene invalicabili.

Il suo fondatore è Rudolf Steiner

Egli dà vita a questa definizione dopo una conferenza tenutasi

all’Associazione “Giordano Bruno” l’8

Ottobre del 1902.

Da quel momento in poi la vita di Steiner sarà un vortice di

nuove idee.

Dopo la seconda guerra mondiale, enuncia la sua idea di tripartizione

dell’organismo sociale • Egli afferma come la vera causa

della guerra non sia l’aggressività di certi stati, bensì la rovinosa confusione tra gli interessi politici, economici e culturali che regnava in questi paesi. Soltanto la formazione per ciascuno di quei domini poteva permettere quindi il perdurare della pace.

In risposta poi del disagio degli operai afferma che la

politica dovrebbe avere unicamente la funzione di

stabilire sulla base dell’eguaglianza le relazioni

giuridiche fra i cittadini e farle rispettare.

Quindi la vita economica basata sulla collaborazione

e sull’associazionismo risulterebbe compenetrata da sentimenti fraterni e non sarebbe più una lotta per il

profitto.

Altre figlie dell’antroposofia sono:

• La pedagogia steineriana • L’euritmia curativa • La medicina antroposofica • L’agricoltura biodinamica

La pedagogia steineriana • Steiner non diede una serie di “ricette

pedagogiche”, al contrario dimostrò come la pedagogia non debba essere applicata in maniera stereotipata. Ogni educatore deve percorrere il cammino per una severa educazione di se stesso. A colui che segue tale via saranno gli stessi fanciulli quindi ad insegnare come egli debba insegnare.

L’euritmia curativa

• Si basa sugli elementi del linguaggio, si collega quindi con la fisiologia della parola ed investe l’essere umano intero. Quando si ha un irregolare funzionamento, l’euritmia curativa può agire sulle varie parti dell’organismo per mezzo dell’esecuzione euritmico terapeutica delle vocali e delle consonanti.

La medicina antroposofica

• Si basa su una concezione unitaria di fisiologia, patologia e terapia e sulla comprensione della corrispondenza esistente tra i processi umani e i processi della natura.

La malattia è una parte ineliminabile del destino terreno dell’uomo, una

componente essenziale della condizione umana.

Senza la malattia l’uomo non potrebbe essere sano

in un senso veramente umano, cioè cosciente di

sé; anche la guarigione non deve venire dall’esterno,

ma è a sua volta una potenzialità intrinseca.

La realtà quadripartita dell’uomo

• Corpo fisico • Corpo eterico • Corpo astrale • Organizzazione dell’io

La polarità tra forze costruttive e distruttive

nell’organismo umano è il punto di partenza per una

reale comprensione di malattia, salute e

guarigione.

Sulla realtà quadripartita dell’uomo si fondano le tre facoltà fondamentali che

riconosciamo nella vita della nostra anima:

• Sistema neuro-funzionale • Sistema ritmico • Sistema del ricambio e delle

membra

Lo squilibrio tra queste tre facoltà può

essere causa di malattia

L’AGRICOLTURA BIODINAMICA

• L’agricoltura biodinamica nacque formalmente nel 1924 a seguito di un meeting organizzato da agricoltori tedeschi, i quali invitarono Rudolf Steiner per divulgare le sperimentazioni con le quali veniva cercata una risposta ai problemi emergenti dell’agricoltura chimica allora incipiente.

Furono dunque gettate le basi per una concezione dell’azienda agricola che

sia in relazione con l’ambiente circostante, con la Terra intera ed infine con

il cosmo.

In biodinamica quindi si parla di agricoltura organica

intendendo con ciò l’attenzione verso tutti quei sistemi compiuti di relazioni

viventi che individuiamo nella nostra osservazione,

non solo materiale.

L’agricoltura biodinamica non è

quindi una metodica, ma un metodo!

Quali sono gli scopi dell’agricoltura biodinamica?

La fertilità della terra La qualità come compimento Rigenerazione delle sementi La sana alimentazione

• Una visione

globale della vita del pianeta consente al biodinamico di poter operare con gli elementi minerali, vegetali e animali in maniera da inserirsi nei fenomeni della natura in modo mirato e rispettoso.

• L’applicazione di concetti ed esperienze derivate dall’approccio sperimentale della chimica e della fisica di laboratorio, ha il limite di costituire un solo punto di vista parziale, quindi l’uso delle nostre percezioni acquista un posto di rilievo.

Ciò che vive ha bisogno di ciò che è vivo!

L’agricoltura biodinamica è perciò un importante

tentativo di governo di parte della natura

attraverso strumenti generati dai processi di vita

della natura stessa.

• Sulla scorta di queste riflessioni un nucleo di ricercatori, agricoltori e allevatori diede vita nei primi anni venti del Novecento, ha un diverso approccio alla produzione agricola applicando la teoria gnoseologica elaborata alla fine del XIX secolo da Rudolf Steiner.

E’ necessario conoscere

filosoficamente l’agricoltura

biodinamica per praticarla?

GLI STRUMENTI

Le rotazioni agricole I preparati biodinamici Il compostaggio Il calendario lunare e planetario Le lavorazioni non distruttive del terreno La concimazione di qualità

LE ROTAZIONI AGRICOLE

Lo schema delle rotazioni agricole tiene conto della realtà tripartita: Dell’organismo umano Dell’organismo suolo Della pianta

L’organismo

umano: Testa Addome e membra Torace

L’organismo del suolo: Sottosuolo Sopra il suolo Suolo

La pianta: Radice Fiore Foglia

La vita della pianta si articola, quindi, in quattro funzioni principali:

Funzione Radice, legata all’elemento Terra Funzione Foglia, legata all’elemento Acqua Funzione Fiore, legata all’elemento Aria Funzione Frutto/Seme, legata all’elemento Calore

Terra e Acqua sono elementi centripeti, quindi le due funzioni corrispondenti (Radici e Foglie) tendono alla gravità

Aria e Calore sono elementi centrifughi e quindi le due funzioni corrispondenti (Fiore e Frutto/Seme) tendono alla levità, all’espansione

• Alla funzione Radice è quindi legato il deposito dei sali minerali,

alla funzione Foglia è legato il chimismo della pianta, alla

funzione Fiore è legato il mondo dei profumi e degli aromi, alla

funzione di Frutto/Seme è legata la maturazione e la serbevolezza

degli stessi

Si forma così una polarità nella vita della pianta:

• Il polo della vitalità, conformato da Terra e Acqua

• Il polo del valore nutrizionale, conformato da Aria e Calore

• Il polo riproduttivo, conformato dal Calore

Quindi si può dire al polo delle forze riproduttive

corrispondono processi di Quantità e al polo nutrizionale corrispondono invece processi

di Qualità

Il polo riproduttivo si appoggia all’azione del CalcareCalcare, mentre il polo nutrizionale viene esaltato dall’azione della SiliceSilice; un terzo elemento, l’ArgillaArgilla, ha il compito

di equilibrare e far dialogare questi due principi

• Lo schema della rotazione sull’appezzamento e tra gli appezzamenti in cui suddividiamo la nostra superficie coltivabile tiene conto della parte della pianta che per noi è l’obiettivo da raggiungere e del fatto che osservando la pianta osserviamo quale fenomeno dominante si manifesta in lei.

L’alternarsi di questi organi segue questo schema generale: FRUTTO – FIORE – FOGLIA – RADICE – FRUTTO – FIORE – FOGLIA – RADICE e

così continuando durante l’anno.

• Se noi sostituiamo gli organi

della pianta prima menzionati con gli elementi e le forze che li governano otteniamo il corrispondente schema: CALORE – LUCE – ACQUA – TERRA – CALORE – LUCE – ACQUA – TERRA.

E’ necessario cercare di seguire il più possibile nella rotazione questo schema,

perché ciò consente di prevenire l’instaurarsi di

malattie, di mantenere nel tempo la fertilità del terreno e

di rendere più costanti le produzioni.

I preparati biodinamici vengono prodotti a partire da sostanze

naturali e sono:

Preparato 500 cornoletame Preparato 501 cornosilice Preparato 502 achillea Preparato 503 camomilla

Preparato 504 ortica Preparato 505 quercia Preparato 506 tarassaco Preparato 507 valeriana

500 CORNOLETAME • E’ il preparato principale, stimola e armonizza

i processi di formazione dell’humus nel suolo. Gli elementi di partenza sono: letame freschissimo senza lettiera e senza alcuna fibra esterna; corna di vacca che abbia figliato almeno una volta. Il letame viene messo dentro le corna e queste vengono quindi interrate in luogo adatto verso la fine di Settembre-Ottobre. Intorno al periodo pasquale vengono dissotterrate; tutto il preparato viene quindi conservato in contenitori che consentano la traspirazione.

Al momento dell’utilizzo il preparato deve essere

miscelato e dinamizzato con acqua di sorgente, di pozzo o

piovana. Le quantità da utilizzare variano tra gli 80g/ha

e i 250g/ha

501 CORNOSILICE

• E’ il secondo preparato fondamentale; si prepara frantumando, triturando e setacciando cristalli di quarzo bianco con mortaio e setaccio. In seguito la polvere finissima che se ne ottiene viene inumidita per fare un pastone che viene poi inserito in corna di vacca e così posto sotto terra, da fine Aprile fino all’autunno. Dopo aver dissotterrato le corna, il preparato viene conservato alla luce e dinamizzato con acqua al momento dell’utilizzo.

502 ACHILLEA MILLEFOLIUM • L’achillea è ricca di zolfo e potassio ed ha

capacità di regolare i processi legati a queste due sostanze. Lasciati leggermente appassire, i fiori si pongono dentro una vescica di cervo maschio fino a formare un sacchetto ben pieno che viene chiuso con un legaccio e appeso all’aria aperta per tutta l’estate fino a metà Ottobre, poi viene sotterrato a una profondità di 30 cm e dissotterrato a fine Aprile. Il preparato viene quindi conservato in un recipiente di vetro, rame o cotto all’interno di una cassa imbottita di torba. Se ne otterrà alla fine un materiale con consistenza scura e umica da utilizzare tal quale.

503 MATRICARIA CHAMOMILLA • Questa pianta ha un particolare legame col

metabolismo del calcio e dello zolfo. Per l’allestimento del preparato, vengono colti i capolini la mattina quando sbocciano, con tempo soleggiato. Questi vengono lasciati essiccare all’ombra e in autunno vengono inumiditi con infuso di camomilla e inseriti in un intestino medio fresco di bovino. Il tutto viene sotterrato in giornata a 30-40 cm di profondità. Rimarrà lì tutto l’inverno fino alla fine di Aprile; una volta dissotterrato viene inserito in una cassa imbottita di torba, di modo da ottenere alla fine così una sostanza umica e scura da utilizzare tal quale.

504 URTICA DIOICA • La presenza di questa essenza

migliora i processi di formazione dell’humus e sottrae l’eccesso di azoto e ferro. Quando l’ortica verso giugno inizia a fiorire, viene sfalciata l’intera pianta e, dopo essere stata lasciata ad appassire per alcune ore, viene interrata a 30-40 cm di profondità per un anno. Può essere anche utilizzata come macerato di 24 h contro gli afidi o come concime pronto.

505 QUERCUS ROBUR • Il preparato è costituito dalla corteccia, la

quale è ricca di calcio. Si usa la corteccia esterna dei rami giovani, prelevata in primavera da alberi con un tronco di almeno 30-40 cm di diametro. La corteccia viene quindi sminuzzata e posta verso la fine di Settembre in un cranio di animale domestico, il quale viene poi posto ben legato in una pozza d’acqua che scorra sempre ma lentamente. A primavera viene prelevato dal cranio e conservato.

506 TARAXACUM OFFICINALIS

• Quest’essenza equilibra il rapporto tra silice e potassio. In primavera i capolini vengono prelevati e lasciati a seccare; in autunno poi vengono bagnati con un infuso di tarassaco e inseriti così in un mesentere bovino. Il tutto è quindi interrato ed estratto successivamente in primavera per essere conservato in appositi contenitori.

507 VALERIANA OFFICINALIS

• La Valeriana stimola i processi del fosforo. A partire da Maggio si raccolgono i fiori appena sbocciati, si tritano e se ne fa una spremuta che viene diluita con acqua e conservata in bottiglia.

CALENDARIO DELLE SEMINE

Gli influssi cosmici sono uno dei fattori che

influenzano la riuscita o meno delle colture

• La Luna nella sua orbita mensile influenza la terra in quattro fasi corrispondenti ai quattro elementi terra, acqua, aria-luce, calore. Spesso essa è influenzata dai pianeti , la cui forza è maggiore di quella della luna. I più forti effetti si registrano in presenza di congiunzioni, opposizioni o trigoni. L’attività sugli elementi cambia poi quando Sole, Luna e pianeti si spostano nelle varie case dello Zodiaco.

La Luna passa davanti alle dodici regioni zodiacali e

trasmette alla Terra le forze collegate agli elementi. Queste forze operano la maturazione della pianta in quattro diversi

organi, quindi attraverso i tempi di semina si può favorire lo

sviluppo di un organo rispetto ad un’altro

Costellazione dell’Ariete, Sagittario e Leone→Calore→Caldo→Frutto Costellazione del Toro, Capricorno e Vergine→Terra→Fresco/Freddo→Radice Costellazione della Bilancia, Acquario e Gemelli→Luce→Arioso→Fiori Costellazione dei Pesci, Cancro e Scorpione→Acqua→Umido→Foglie

Apogeo e Perigeo della Luna rispetto alla Terra

In perigeo sono sfavorite la semine, mentre

seminando in apogeo la produzione sarà più

abbondante e il seme sarà più sano.

Ciclo lunare siderale In fase di Luna ascendente la pianta è più rigogliosa e forte nella parte superiore, quindi è preferibile prelevare rami da innesto e raccogliere frutti

In fase di Luna discendente è favorita la parte inferiore della pianta, quindi è preferibile trapiantare

Ciclo lunare sinodico • In fase di Luna

crescente è consigliabile seminare cereali, ortaggi da frutto, ortaggi da foglia, tagliare legna da ardere, potare alberi deboli, fare innesti a spacco, raccogliere ortaggi da radice e da frutto

• In fase di Luna calante è consigliabile seminare ortaggi da radice e bulbi, potare alberi vigorosi, fare innesti a gemma, prelevare le marze, fare la vendemmia, la mietitura, raccogliere fiori da bulbo, operare la sfrondatura

Il mantenimento della fertilità del suolo

In agricoltura biodinamica non

vengono utilizzati i tradizionali metodi di analisi dei terreni, ma

metodologie particolari

Cristallizzazione

sensibile Dinamolisi capillare Cromatografia

CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE

• Prevede l’utilizzo del cloruro di rame come reagente da mescolarsi ad acqua e alla sostanza da analizzare. Si distribuisce poi una quantità specifica del composto su una lastra di vetro e si pone il tutto in una camera di cristallizzazione affinchè non subisca vibrazioni, né variazioni di temperatura o di umidità. Dopo alcune ore il composto si asciuga lasciando un immagine creata dai cristalli essiccati che sarà dipendente dalle caratteristiche qualitative del campione.

DINAMOLISI CAPILLARE • Si esegue servendosi di una carta

cromatografica assorbente, la si arrotola a cilindro e la si pone in verticale sopra un piattino. Viene quindi fatto salire lungo la carta per assorbimento l’estratto della soluzione campione e lo si lascia asciugare per un paio d’ore. Successivamente, si fa assorbire sulla stessa carta una soluzione di nitrato d’argento fino a 1 cm più in alto della posizione raggiunta i precedenza. Dopo qualche ora di asciugatura, si fa assorbire una soluzione di solfato di ferro che raggiungerà circa 12 cm di altezza. L’ultima essiccazione mostrerà quindi un’immagine ottenuta dalle linee di risalita dei due tipi di cristalli, ciò ci darà indicazioni sul contenuto di sostanza organica.

CROMATOGRAFIA • Si utilizza una carta cromatografica

rotonda la quale viene posta in orizzontale per un diametro di 8 cm in una soluzione di nitrato d’argento. La soluzione chimica viene fatta assorbire partendo dal centro per andare verso la periferia. Raggiunta l’essiccazione completa dei sali d’argento, si procede all’assorbimento del campione da analizzare per un diametro di 12 cm. Si delineerà quindi un’immagine dei cristalli essiccati.

Alcune immagini ….

Cristallizzazione sensibile

Dinamolisi capillare

• Zona centrale: rappresenta la componente più minerale del suolo.

• Zona interna: rappresenta la componente inorganica del suolo

• Zona mediana: rappresenta la componente organica del suolo.

• Zona periferica: rappresenta l'attività della flora batterica.

L’UOMO E’ PADRONE DELLA PARTE MIGLIORE

DI SE’ STESSO

GRAZIE PER LA CORTESE

ATTENZIONE!

Plutarco

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