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Relazione rapporto cinema-vclip-vart

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Musicista;Regista di videoclip;Regista cinematografico;Sceneggiatore;

...e considerato da molti, Videoartista.

I suoi sono mondi fantasiosi e spesso autonomi: città, boschi e case prive di regole. Le leggi geometriche, la legge di gravità, le proporzioni sono ignorate e stravolte.

Credo che lo si possa

considerare un artista

“punto d’incontro” tra il cinema,

il videoclipe la

videoarte.

Sul finire degli anni 80 Michel Gondry è il batterista degli Oui Oui, una band formata al college di Parigi.Per le tracce della band creerà e produrrà i videoclip, cogliendo l’occasione di sfoggiare la sua vena artistica.Già da questi progetti trapelano alcuni temi chiave del regista che diverranno poi suoi autentici marchi di fabbrica.

Giocattoli animati e disegni abbozzati. Inoltre proponeanimazioni create dagli abbinamenti di vari materiali, come la lana, la carta e persino le insegne pubblicitarie.

gioco

collage

onirismo

Da sua stessa ammissione, molti suoi lavori sono elaborazioni dei suoi sogni.Ci troviamo spesso di fronte a scatole

cinesi, continui passaggi tra il reale e l’immaginario, fra l’uomo e la natura..

Stéphane è un ragazzo timido, impacciato e con una particolarità: vive in un mondo in cui sogno e realtà si confondono. Va a Parigi con la speranza di diventare un grande illustratore, ma troverà solo un lavoro noioso. Instaura quasi un rapporto amoroso con Stephanie, la sua vicina di casa ma...nella realtà o soltanto nel mondo dei sogni ?

Il film si evolve su una trama non lineare, anzi, molte scene sembrano essere poste in modo incoerente.Di fatto, la storia scorre davanti agli occhi del pubblico semplicemente attraverso la sua proiezione e in effetti emula il sogno, privo sia di struttura narrativa che di coerenza di ambientazione.

Ecco quindi un cavallo di pezza che si anima e cavalca o un rubinetto dal

quale sgorga acqua fatta da carte di caramelle.

(vedi collage di Gondry)

E’ scontato che l’astrattismo, con un tema come il sogno, sia un altro concetto base del film. In più, la pellicola riporta un ulteriore aspetto della video arte: viene palesato il mezzo. In questo caso in modo originale: il mondo viene visto dalla finestra di uno studio tv. Lo studio è la mente di Stephane.La finestra i suoi occhi.

Gondry si permette anche di giocare con il pubblico.Si autocita in Stephane quando suona la batteria.Richiama il regista Fritz Lang con il suo Metropolis e, tramite le invenzioni del protagonista,un marchingegno che permette di collegare un cervello ad un altro.

Come accennato all’ inizio nelle poche righe biografiche su Gondry,

Science of Sleep non è la sua unica opera artistica.

Il suo incontro collaborativo con la cantante Bjork fu la chiave

di volta della sua carriera: entrò nel grande circuito videomusicale dando sfogo alla sua vena

creativa.

E con ottimi risultati: riuscì ad inserire nel mondo dei

videoclip elementi e concetti già proposti dalla videoarte.

(Bjork)

(Stephane)

Emblematica è la rete di relazioni che si instaurano per il film Human Nature.Diretto sempre da Gondry, anima una commedia in cui ci illustra la sua visione frenetica sul rapporto tra l’uomo e lanatura.

Ci troviamo di fronte ad una pellicola dove gli attori spesso cantano, avvicinandosi alla categoria del musical.La scena che sopra ho linkato, oltre ad avere tutto per essere considerata un videoclip, ha nella scenografia continue allusioni al video“Human Behavior”di Bjork.

Inutile precisare che il v-clip sia stato diretto dal francese, dove qui presenta anche il tema della favola. La scenografia

(realizzata con cartoni volutamente “finti”) e alcuni effetti usati come sovrapposizioni e animazioni in stop motion, rendono il video quasi tattile. L’orso cattivo, un peluche, è un altro paradosso che vuol far pensare sul con-flitto uomo-natura.

Abbiamo quindi un reticolato di connessioni tra i tre mondi, v-art, v-clip e cinema, il tutto grazie alla mente eccentrica di Gondry.

E’ curioso che il regista, sebbe-ne abbia fatto sempre film di ottima qualità, non abbia raccolto quanto seminato, riscuotendo bassi incassi al botteghino (eccezion fatta per “Eternal Sunshine”).Proprio come il destino di molti videoartisti: non un grande successo commerciale.Ma è altrettanto giusto che abbia riscosso enorme successo nei videoclip, con le notevoli e numerose collaborazioni (Chemical

Brothers, Daftpunk, Foo fighters, Radiohead, Rol-

ling Stone, White Stripes tanto per citarne alcuni)