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// CICLOVACANZA: la Puglia in bici // CICLABILITà CITTADINA: nuove piste a Mestre // SALVAICICLISTI: la bicifestazione di Roma // ULTIMISSIME: ciclabile ex Valsugana Mestre Amici della Bicicletta In bici per l’ambiente CicloStile numero 52 - agosto 2012 FIAB Mestre - Amici della Bicicletta in bici per l’ambiente

CiClovaCanza: la Puglia in bici // CiClaBiliTà ...Rendering di presentazione della soluzione ipotizzata a cura dell’ing. Roberto Di Bussolo, Responsabile del Servizio Mobilità

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Page 1: CiClovaCanza: la Puglia in bici // CiClaBiliTà ...Rendering di presentazione della soluzione ipotizzata a cura dell’ing. Roberto Di Bussolo, Responsabile del Servizio Mobilità

// CiClovaCanza: la Puglia in bici // CiClaBiliTà CiTTaDina: nuove piste a Mestre// salvaiCiClisTi: la bicifestazione di Roma// ulTiMissiMe: ciclabile ex valsugana

Mestre

Amici della Bicicletta

In bici per l’ambiente

Ciclostile numero 52 - agosto 2012 FIAB Mestre - Amici della Biciclettain bici per l’ambiente

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// eDiToRiale2 352 52

Ciclostilenumero52

Mestre

Amici della Bicicletta

In bici per l’ambiente

Cari lettori,Questo numero di CicloStile, il 52, esce nel bel mezzo dell’estate quando il pensiero di molti è rivolto alle vacanze o, meglio ancora, alle “Ciclovacanze”. La primavera, con un meteo spesso avverso, non ha favorito le escursioni in bici e il nostro calendario associativo, in origine ricco di proposte e di varie attività, ha visto l’annullamento o il ridimensionamento di molti appuntamenti; speriamo che il futuro sia un po’ più roseo e, soprattutto, meno umido. Sfogliando le pagine del-la rivista, oltre alle consuete rubriche collegate alla ciclabilità della nostra città e ad altri contributi, troverete il resoconto della ciclovacanza di primavera in Puglia svoltasi a cavallo tra il 25 aprile e il 1 maggio che ha visto la partecipazione di oltre 50 soci. Una proposta che potrebbe sembrare nuova per la nostra associazione ma è il gradito “rispolvero” di vecchie usanze. Tornando all’estate e alle vacanze è assai probabile che molti dei nostri lettori abbiano deciso di usare la bici per escursioni, viaggi o semplici gite fuori porta: sarebbe simpati-co che le pagine del prossimo numero di CicloStile potessero ospitare qualche racconto, la descrizione di qualche viaggio o più semplicemente consigli o suggestioni.Con questo invito la redazione augura a tutti buona bici!

CICLOSTILE | FIAB Mestre

Ciclostilen° 52 - agosto 2012

Pubblicazione periodica FIAB Mestre - Amici della Bicicletta

sommarioEditorialeCicloStile numero52SpecialeEx Valsugana - nuovo percorso ciclabileManifestazioni - eventi - progettiGreen MileBimbimbiciCiclicamente 2Giretto d’ItaliaImpressioni di viaggioBicitalia day - Due giorni sul PoCiclovacanza di Primavera - la Puglia in biciSalvaiciclistiBicifestazione di RomaGli 8 punti del TimesInfortunio in itinereCiclabilità: Biciplan e non soloPedalaVenezia: nuovamente sul Ponte della LibertàTerraglio: pedalare in sicurezzaLa ciclabile di via FapanniVia Colombo: ecco le alternativeEuropean Mobility WeekI prossimi appuntamentiBicistaffetta da Tarvisio a RavennaPensieri a ruota liberaAcqua, fango e GPS

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FIAB Mestre - Amici della Bicicletta

CONSIGLIO DIRETTIVO 2012

PRESIDENTE:

TRENTIN VIVIANA

CONSIGLIERI:

ALBERTINI GIANFRANCO ARMANI GIULIANA CONTERIO LUCA GUGLIELMI MAURO PRENCIPE GERMANA QUARESIMIN GIAMPAOLO SAMORINI MASSIMO SIMEONI SANDRA VIO UMBERTO

Hanno collaborato per i testi:Ass. Ugo Bergamo, Viviana Trentin, Gianfranco Albertini, Chiara Maria Leonardi, Germana Prencipe, Patrizia Del Monte, Claudio Cesca, Riccardo Righetti, Aldo Marinello, Stefano Gerosa, Redazione CicloStile

Fotografie di:Viviana Trentin, Germana Prencipe, Stefano Gerosa, Gianfranco Albertini, Carlo Albertini, Roberto Di Bussolo e archivio fotografico di FIAB Mestre

Progetto grafico di:FIAB Mestre - Amici della Bicicletta

Stampa di:Pixart - www.pixartprinting.it

Negli ultimi mesi abbiamo visto e partecipato a molte iNiziative, dalle più ludiche come la ciclovacaNza primaverile iN puglia che è stata uN graN successo sia di partecipazioNe ma aNche di soddisfazioNe dei soci partecipaNti e delle socie or-gaNizzatrici a cui mi seNto di fare uN'ovazioNe per l'impegNo messoci coN taNto eNtusiasmo, alle più utili per la sottoliNeatura delle criticità aNcora esisteNti.abbiamo pedalato NuovameNte per il poNte della libertà e per la ex-valsugaNa e abbiamo creato uN costaNte dialogo coN l'ammiNistrazioNe locale coN cui esiste uN rapporto di collaborazioNe effettiva taNto che partecipiamo spesso ai tavoli tecNici e alcuNe risposte alle Nostre richieste -aNNali- si staNNo fiNal-meNte coNcretizzaNdo meNtre per altre possiamo comiNciare ad iNtravedere il traguardo.iNfatti abbiamo partecipato all'iNaugurazioNe del secoNdo lotto della pista ci-clabile su via terraglio (itiNerario biciplaN N.9) e all'iNaugurazioNe del tratto via fapaNNi-p.le altiNate (itiNerario biciplaN N.3) e per settembre i ciclisti avraN-No fiNalmeNte l'attraversameNto Nord-sud del ceNtro di mestre, che dopo le chiusure e i divieti su via palazzo, piazza ferretto e via colombo sembrava diveNtato impossibile per i Numerosi peNdolari che quotidiaNameNte scelgoNo la bici come mezzo di trasporto.abbiamo visto iNserito Nei piaNi di lavoro degli uffici addetti il Nostro dossier critical poiNt 2011 e taNte delle criticità segNalate haNNo visto la risoluzio-Ne, quiNdi ci aspettiamo che aNche le segNalazioNi che iNviate quest'aNNo al [email protected] veNgaNo accolte come strumeNto di lavoro per risol-vere i Nei della ciclabilità del Nostro comuNe.ovviameNte siamo felici che il comuNe che ha viNto Il GIretto d'ItalIa 2012 (Gara nazIonale promossa da FIaB, leGamBIente e CIttà In BICI) abbia ulterior-meNte affiNato la propria seNsibilità verso la moBIlItà sostenIBIle ascoltaNdo aNche le esigeNze di chi pedala per l'amBIente come Noi, ma NoN ci fermiamo Nel-la Nostra proselity poiché taNto aNcora c'è da fare sia iN termiNi fisici, coN la realizzazioNe delle iNfrastrutture, che iN termiNi educativi, coNsideraNdo l'uso della bicicletta come azioNe di uNa coscieNza ambieNtalista che è di aiuto a tutti i cittadiNi perché è fiNalizzata ad uNa realtà urbaNa a misura d'uomo.aNche questi ultimi mesi ci haNNo visto,duNque, impegNati iN azioNi di seNsibilizza-zioNe oltre che a pedalare per l'amBIente come ci iNsegNa la federazioNe italiaNa amici della bicicletta, e i risultati che stiamo vedeNdo ci coNfermaNo che il lavoro che stiamo faceNdo da 20 aNNi è apprezzato.come presideNte ho però uN rammarico Nel vedere che la vita associativa ha subito uN'arresto e alcuNi soci soNo meNo preseNti. sicurameNte alcuNi cam-biameNti della realtà persoNale haNNo reso meNo frequeNtabile l'associazioNe, così come il meteo e la scarsa dispoNibilità di mezzi di trasporto a buoN prezzo haNNo Negato molte iNiziative domeNicali, ma mi domaNdo cosa si può migliorare o cambiare e vi chiedo come socia coN la respoNsabilità dell'associazioNe di aiutarmi a trovare la risposta.

viviana trentin

presidente fiab mestre - amici della bicicletta

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452 552CICLOSTILE | FIAB Mestre

Finalmente è certo! La pista cicla-bile lungo l’ex ferrovia della Val-sugana si farà. E’ scritto nero su bianco tra le righe del nuovo bilan-cio del Comune di Venezia appena approvato. Si farà presto e bene, spendendo il minimo tecnicamente possibile per rendere fruibile que-sto percorso tanto atteso. Così come era previsto nel BiciPlan di prima fase collegherà in completa sicurezza l’abitato di Asseggiano ai servizi di via Miranese e poi, at-traverso il nuovo sottopasso della Giustizia, aperto da qualche mese,

permetterà di arrivare fino al centro di Mestre. Un nuovo percorso lun-go quasi 4 chilometri che si con-netterà alla rete ciclabile esistente, incrociando la pista di via Risor-gimento e la futura pista ciclabile, prevista sempre dal BiciPlan, lungo il rio Cimetto. Diventerà l’itinerario n° 4 tra i 16 principali previsti dal Piano per collegare tutti i quartieri di periferia al centro città. Questo avrà sicuramente un fascino unico e irripetibile. Correrà perfettamente rettilineo, attraversando i campi, i giardini e le stradine che caratte-

rizzano la campagna veneziana, come solo i tracciati ferroviari san-no fare. Correrà lungo la stessa li-nea percorsa per circa un secolo dai treni della ferrovia della Valsu-gana, che univa Trento a Venezia. Una ferrovia storica, costruita tra il 1906 e il 1910 dalla Società Veneta. L’intervento previsto per la realizza-zione della pista ciclabile rispetterà storia e forme di questa infrastrut-tura: sarà rettilinea e leggermente rialzata sopra la vecchia massiccia-ta ferroviaria. Tutti gli elementi che ricordano le caratteristiche legate

CICLOSTILE | FIAB Mestre

ex valsugana: da ferroviadismessa a percorso ciclabile

L’incrocio con la pista ciclabile di via Risorgimento: sopra la fotografia dello stato attuale delle cose; sotto la simulazione di come potrebbe risultare il nuovo intervento a fine lavori.

La situazione dell’area oggetto dell’intervento appena a sud dell’incrocio con vicolo Pendini: sopra la fotografia dello stato attuale delle cose; sotto la simulazione di come potrebbe risultare il nuovo intervento a fine lavori.

Rendering di presentazione della soluzione ipotizzata a cura dell’ing. Roberto Di Bussolo, Responsabile del Servizio Mobilità Sostenibile del Comune di Venezia.

al trasporto ferroviario verranno mantenuti: i tralicci dell’elettrificazione diventeranno punti luce per illu-minare il percorso anche di notte; i piccoli box a lato del tracciato saranno punti di sosta per riparare la bici (attrezzandoli con pompe e chiavi); i pali della segnaletica ferroviaria saranno utilizzati per la nuova segnaletica dedicata al percorso ciclabile.L’obiettivo più importante è stato raggiunto: gli abi-tanti di Asseggiano che devono raggiungere via Miranese oppure il centro di Mestre scegliendo il mezzo di trasporto in assoluto più sostenibile, la bicicletta, non saranno più costretti a percorrere la pericolosissima via Asseggiano, per diversi tratti sprovvista anche di marciapiede. I lavori previsti permetteranno anche di evitare che questo spazio periurbano diventi un luogo abban-donato, sporco e pericoloso per le abitazioni limi-trofe. Per realizzarla saranno dedicati nel bilancio del Co-mune 400.000 Euro, sufficienti a coprire i costi della nuova superficie asfaltata larga 4,5 metri lungo tutto il percorso. Per l’opera completa di tutti gli elementi d’arredo e di qualità in grado di farla diventare un vero e proprio parco lineare, si cercheranno nel frat-tempo ulteriori fondi. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti. L’Assessorato alla Mobilità ci ha sempre creduto, sviluppando le prime soluzioni progettuali che qui vedete, anche quando non c’erano ancora fondi per realizzarla; Fiab-Me-stre, Cicloliberi e tutti i cittadini che liberamente, o attraverso i loro rappresentanti sul territorio, hanno sollecitato questo intervento contribuendo ad acce-lerarne i tempi. Non ultima, la disponibilità di RFI che ha permesso di chiudere il cerchio già entro questo 2012. I primi interventi, infatti, quelli propedeutici alla messa in sicurezza del sedime e alle successive lavorazioni di realizzazione della pista ciclopedona-le, saranno avviati da RFI al fine di recuperare (per eventuali riutilizzi) la doppia fila di rotaie e le traverse in cemento di recente posa.Il Comune ha avviato una stretta ed efficace colla-borazione con RFI che comprende, oltre alla ces-sione del sedime per realizzare quest’opera, anche la disponibilità dello spazio per realizzare il nuovo BiciPark e la consegna “chiavi in mano” del nuovo sottopasso ciclabile della Giustizia. Parti e funzioni di città strategiche per incrementare la sostenibilità degli spostamenti nella nostra città.

Ugo BergamoAssessore Mobilità e Trasportidel Comune di Venezia

In rosso il tracciato dismesso della ferrovia Valsugana nel tratto tra Mestre e Asseggiano

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652 752CICLOSTILE | FIAB Mestre

Con il 44 per cento di persone che usano la bi-cicletta per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola, Mestre vince il “Giretto d’Italia”. I dati positivi di venerdì 11 maggio, raccolti contando auto e bici transitate a Mestre, sono valse alla cit-tà il primo posto nella classifica dei grossi centri tra cui Milano, Torino, Genova, Verona, Firenze, Bologna, Roma e Bari, che hanno partecipato al campionato della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente, Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) e “Città in bici”, segnbo eviden-te di quanto vengano usate le ciclabili cittadine. «Siamo i primi d’Italia», commenta a caldo l’as-sessore alla Mobilità, Ugo Bergamo, «siamo bra-vi, abbiamo fatto un bel lavoro. I dati sono stati raccolti non solo da volontari, ma anche da per-sonale degli uffici Mobilità, quindi veritieri e resti-tuiscono una immagine non falsata dell’effettiva natura della circolazione. È un dato incoraggian-te, in pochi anni c’è stata una rivoluzione ed è evi-dente che anche la pista di viale Garibaldi funzio-na. Dobbiamo continuare su questa strada». Alla fine la pedonalizzazione, le tanto criticate (per chi non ci abita in mezzo) Ztl e la politica di mobilità che fa dire a molti che in città in auto non si può più circolare, hanno raggiunto l’obiettivo, quello cioè di far montare anche i mestrini più pigri in bici, optando per un mezzo meno inquinante e più salutare. È questo il dato che l’assessore Ugo Bergamo ha definito “sconcertante” in positivo, che emerge dalla seconda edizione del “Giretto d’Italia”. Dai dati raccolti emerge che quasi il 50 per cento di persone usano la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola: così Me-stre entra a piano titolo tra i “pesi massimi” delle 26 città italiane che hanno partecipato all’evento. In sostanza in mattinata, dalle 7,30 alle 11,30, in via Castellana, viale San Marco e viale Garibaldi, sono stati collocati tre check point, che hanno ri-levato quanti mezzi a motore (auto, motorini, au-tocarri) e biciclette sono transitati in direzione del centro. Complessivamente è stato registrato un 44 per cento di transiti in bicicletta e un 56 per cento con mezzi a motore. Come FIAB Mestre Siamo soddisfatti perché è il frutto di un impegno che stiamo portando avanti in collaborazione con il Comune; questo risultato sta a significare che la nostra politica di spingere le persone a usare la bici in alternativa ad altri mezzi è vincente.

a vEnEzIa La MagLIa rOSa

Da poco più di un mese si è con-clusa la seconda edizione di “Green Mile” (Miglia Verdi), un progetto di educazione attiva alla mobilità so-stenibile che il Comune di Venezia ha promosso in collaborazione con Fiab Mestre. L’iniziativa era rivolta ai bambini delle scuole elementari della terraferma ed ha ottenuto l’entusia-sticaa adesione di oltre 1500 allievi di IV e V elementare, insieme ai loro genitori ed insegnanti. Green Mile si pone l’obiettivo di portare all’atten-zione di bambini e genitori il tema della riduzione delle emissioni di ani-dride carbonica (CO2) e fornisce ai giovanissimi nel modo divertente del gioco gli elementi necessari affinché possano esercitare autonomamente il rapporto con la città. Questa espe-rienza rappresenta un’occasione

buona per provare quanto sia im-portante decidere e scegliere come e con quali mezzi fare i percorsi brevi e medi come sono spesso quelli per andare da casa a scuola. Durante la gara tra le settanta classi partecipan-ti, svoltasi dal 26 marzo all’8 maggio, ogni bambino ha guadagnato “Miglia Verdi”, ovvero bollini di colore verde, ogni volta che è andato e tornato da scuola in bicicletta, a piedi, con i mezzi pubblici o anche organizzan-dosi con un car-pooling, cioè un'uni-ca auto con più bambini a bordo. Domenica 3 giugno si sonosvolte le premiazioni di Green Mile, all’interno della manifestazione Bim-bimbici 2012. Il primo premio, una bicicletta per ogni alunno, è stato vin-to dalla V A della scuola Munaretto, che ha utilizzato il maggior numero

di mezzi a impatto nullo sull'ambien-te. I caschetti sono andati alla classe IV della scuola M. di Canossa che si è classificata seconda per aver pro-dotto il maggior risparmio di CO2 ri-spetto a quanto dichiarato prima del progetto. Infine la IV B della scuola Virgilio ha vinto il terzo premio, le casacche ad alta visibilità, per aver prodotto un cambiamento progres-sivo delle abitudini negli spostamen-ti incrementando l'utilizzo di mezzi pubblici o di mezzi a impatto zero. E un premio l’abbiamo guadagnato tutti noi. Durante il periodo di dura-ta della gara, grazie ai partecipanti di Green Mile, nell’aria si è verificata una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria (calcolata in 55.340 kg di CO2 al giorno)!

GREEN MILE 2012: RACCOGLIAMO MIGLIA VERDI ANDANDO A PIEDI O IN BICICLETTA SUL PERCORSO CASA-SCUOLA

BIMBIMBICI domenica 13 maggio/ 3 giugno

La mattina di domenica 13 maggio tutto era pronto per accogliere i parte-cipanti a Bimbimbici 2012 ma, come lo scorso anno, al posto di bambini e genitori è arrivata la pioggia. Non rimaneva altro da fare che rientrare mestamente alla base. Tenuto conto che collegate a BBB c’erano anche le premiazioni del progetto “Green Mile” l’iniziativa è stata riproposta nel pomeriggio di domenica 3 giugno. Sotto un cielo grigio che non promette-va nulla di buono, il corteo di bici ha preso il via dal Parco di san Giuliano in direzione Parco Albanese lungo un percorso cittadino: nell’arena erano pronti i giochi e un piccolo rinfresco per tutti. Purtroppo, per una serie di contingenze che vanno dal maltempo al forzato rinvio, è stata un’edizione un po’ dimessa ma siamo pronti per ripartire e tornare il prossimo anno con una nuova organizzazione e nuove proposte.

Nel fine settimana del 19/20 maggio si è tenuta la se-conda edizione della manifestazione Ciclicamente, anche quest’anno ospitata nelle strutture di Forte Mezzacapo. Le suggestive sale dell’ex polveriera hanno fatto da sce-nario a mostre di bici d’epoca, a realizzazioni artistiche e a eventi culturali di vario genere. Anche FIAB Mestre era presente per ricordare i suoi 20 anni di vita: in una sala appositamente allestita i visitatori, attraverso immagini e qualche “cimelio”, come il primo numero della rivista Ci-cloStile, hanno potuto ripercorrere la storia della nostra associazione. Purtroppo, le avverse condizioni meteo e la coincidenza sul territorio di numerose altre manifestazioni non hanno premiato gli sforzi degli organizzatori con l’af-flusso di pubblico che ci si attendeva. Peccato, sarà per il prossimo anno quando Ciclicamente 3 tornerà nel mese di aprile, come per l’edizione 2011, con interessanti novi-tà e l’entusiasmo di sempre per creare un evento in cui la bicicletta, declinata in ogni maniera, la faccia da padrona.

essere conoscere vivere la bicicletta

Ciclica Mente

// ManifesTazioni evenTi PRogeTTi

DI CHIARA MARIA LEONARDI

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952852 CICLOSTILE | FIAB Mestre

Mi ha molto interessato questa ci-cloescursione, per il numero dei km, il tipo di percorso pianeggiante adatto per un allenamento fuori por-ta, prima di effettuare giri più lunghi. La possibilità, inoltre di abbinare il giro in barca, mi ha molto attratto. Mi sono subito iscritta con la certez-za di una bella esperienza. Di fatti sono stata la prima a farlo; il grup-po che poi si é formato non è stato molto numeroso. Eravamo 17 e tut-to è filato liscio fin dall'inizio, nono-stante la superstizione per il nume-ro. Perfino il tempo, a dispetto delle previsioni infauste, ci ha dato una mano regalandoci due belle giorna-te di sole. Siamo partiti da Mestre in auto, con furgone al seguito per trasporto bici e bagagli. Tale solu-zione si è di fatto rivelata molto co-moda. Abbiamo fatto “car pooling” con 3 auto per tutti passeggeri, un amico autista dei capogita ha gui-dato il furgone e ha poi pedalato con noi. In auto si creato un buon clima di conoscenza per chi come me è nuova dell’ambiente. Ma ec-coci a Berra, comune emiliano ai confini con il Veneto, in provincia di Ferrara, che sorge a ridosso del Po, nei pressi della diramazione del Po di Goro. Si scaricano le bici e dopo un buon caffè si monta in sella pron-ti a pedalare. Si costeggia la destra Po, davvero maestoso. Si passa Ariano Polesine, Massenzatica e si arriva a Mesola. Il paesaggio è tra i più rilassanti. Alberi che lambiscono il fiume, distese di campi a perdita d'occhio. Qualche casa colonica. Siamo avvolti dalla natura. Mesola ci accoglie col suo castello forma-to da quattro imponenti torri, mura

merlate e grandi finestre che danno l'idea di una struttura a metà tra una fortezza e una dimora di lusso. At-torno, una corona di portici e locali ora adibiti a bar, simpatiche osterie, piccoli negozi. Ci si ritempra all'om-bra del castello per chi ha scelto il pranzo al sacco, oppure si coglie l'occasione per assaporare preli-batezze locali. Da qui ci portiamo a Gorino Ferrarese per imbarcarci verso il Faro di Goro, raggiungibile solo via mare, l'Isola dell' Amore, Po di Gnocca, Sacca degli Scardo-vari. Avvolti dal silenzio, ci lasciamo cullare dalle calme acque. L'Isola dell'Amore e ' una lingua di sabbia dove si formano dune che si muo-vono a causa delle maree e del ven-to. Oltre ai canneti che si sviluppano nelle zone acquitrinose interne, sulle dune crescono alcune vegetazioni tipiche, come il Calichieto e l'Agripi-reto. Alcune specie di uccelli trova-no in quest'isola, così particolare, il loro habitat per nidificare: tra gli altri la beccaccia di mare, il fraticello e la rondine di mare. Si toccano poi Po di Gnocca o della Donzella, le cui rive sono caratterizzate, alme-no nel primo tratto, da vegetazione selvaggia con salici, pioppi bianchi, canneti e la Sacca degli Scardovari: qui si allevano le cozze, che a cen-tinaia si attaccano alle reti arancioni sostenute da robusti pali di legno conficcati nel fondale assieme alla raccolta delle vongole costituisco-no una valida risorsa economica. Suggestivi gli edifici che spuntano dall'acqua: erano dei magazzini di riso oramai sommersi. Complice il tranquillo paesaggio, il fruscio del vento, il dondolio dell'acqua e ci

siamo piacevolmente rilassati. La baldanza iniziale sta per lasciare il posto alla stanchezza. La giornata volge al termine ma ci aspettano altri 20 km. prima di raggiunge-re Pomposa e il vicino ostello che ci ospiterà per la notte ristoratrice. L'indomani alle 9, domenica, siamo già presso l'Abbazia di Pomposa. A quell'ora possiamo ammirare l'in-tero complesso con tutta la calma necessaria. L'antico monastero be-nedettino comprende oggi la Basi-lica con l'Atrio, il Campanile roma-nico, la Sala del Capitolo, la Sala a Stilate, il Refettorio, il Dormitorio ed il Palazzo della Ragione. Questi edifici ospitarono nel Medio Evo un centro di spiritualità e cultura tra i più importanti al mondo. Fiorirono le arti architettoniche e pittoriche. Meravigliosi i cicli trecenteschi della Basilica, del Refettorio e della Sala del Capitolo. Di nuovo in sella verso Codigoro, Massa Fiscaglia, Migliari-no Tresigallo, Final di Rero, con la sua vecchia osteria dalle buone pre-libatezze locali come lo gnocco frit-to, Copparo ed infine nuovamente Berra. Tutti piccoli paesi adagiati tra immense distese di campi coltivati o immersi nel folto verde degli alberi. A spezzare questo paesaggio ora una torre, ora una chiesetta o un piccolo ponte. Da Berra inizia il viaggio di rientro in auto. Ce l’abbiamo fatta. I km sono stati un po’ di più del previsto ma n’è valsa la pena, anche per chi par-tecipava per la prima volta.Sono state due giornate molto pia-cevoli, una bella esperienza. Grazie di cuore a chi ha organizzato il viag-gio e a chi vi ha partecipato!

Ogni anno in una data stabilita, in tutta Italia le associazioni FIAB cer-cano di realizzare delle cicloescur-sioni lungo i percorsi ciclabili traccia-ti nel portale http://www.bicitalia.org/. Questi percorsi sono censiti dai volontari della FIAB e seguono determinati criteri di rilevazione dei carichi di traffico e del fondo strada-le al fine di privilegiare percorrenze con il minor traffico possibile e stra-de accessibili a biciclette da ciclo-turismo. La ciclovia Destra Po (BI 2 inserita in Euro Velo 8), che com-prende circa 770 km di percorso rilevato dalla sorgente fino alla foce del Po, è stata quella scelta per il calendario FIAB Mestre. Una picco-la parte del percorso, quella verso la

foce del Po, è stata scaricata gratui-tamente e studiata in tutta comodità a tavolino, segnando il numero dei km da percorrere al giorno e indivi-duando le tappe principali, i luoghi da visitare, i punti di ristoro. Si è co-struita per l’occasione un percorso ad anello: da Berra (FE) fino a Po di Goro (con tour in barca), poi da lì attraversamento del bosco Mesola in stradine secondarie fino a Pom-posa. Pernottamento in ostello, in strategica localizzazione sull’antica via dei Romei o Francigena Adria-tica. Il giorno dopo rientro lungo le cittadine interne del ferrarese e nella stupenda ciclabile del Po di Volano. L’esperienza del capogita Stefano ha permesso di inserire i percorsi

in un navigatore da bici e di trovare anche possibili strade alternative e scorciatoie in corso d’opera. Il per-corso ad anello con le mappe ha fatto sfruttare al massimo il tempo a disposizione e permesso di apprez-zare il paesaggio locale con acqua dolce e salmastra, con i caratteristi-ci paesi rurali, le chiesette e le torri estensi poste qua e là come doga-ne. La provincia di Ferrara, più di al-tre, offre anche interessanti mappe che facilitano l’orientamento a chi non è esperto di ciclabili. Alcuni ri-ferimenti utili: www.ferrarabike.com a cui si può chiedere gratuitamente in cartaceo copia di “Ruote Pano-ramiche” percorsi cicloturistici dal sapore estense.

3 giugno 2012

DI GERMANA PRENCIPE E PATRIZIA DEL MONTE

Due giorni sul Po

// iMPRessioni Di viaggio

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1052 1152CICLOSTILE | FIAB MestreCICLOSTILE | FIAB Mestre

Ciclovacanza di primavera:terre di Puglia DI RICCARDO RIGHETI E CLAUDIO CESCA

Dal 25 aprile al 1° maggio siamo andati in ciclo vacanza in Puglia. Siamo partiti con la convinzione che la Puglia sia “prevalentemente pianeggiate” ed abbiamo scoper-to invece che: La Puglia è decisa-mente … ONDULATAUn’allegra e eterogenea brigata; la cosa più bella è che con noi ci sono parecchi visi nuovi e belli: la più giovane, Chiara, con le sue due amiche in gambissima, due amici di Trieste, una bolzancala-brese, una bresciana di origini ve-nete e, tutti con tanta, tanta voglia di correre in bici. 50 volonterosi ed appassionati pedalatori alcuni dei quali provenienti da confini non ita-lici, raggiunge in bus granturismo e bici al seguito la generosa terra di Puglia la sera del 25 Aprile. Giunti la sera a Trani viuzze strette e cur-ve a gomito fanno venire i capelli dritti al nostro autista Danilo (anche per parcheggiare)!! Arriva colui che sarà la nostra guida per tutta la ciclo-vacanza: impareremo a co-

noscerlo prima, poi a stimarlo per le sue capacità, poi ad ammirarlo per le sue conoscenze, alla fine a comprendere la sua commozione al momento del saluto finale: Ema-nuele è stato, nel viaggio, un ami-co, sempre modesto, ma sicuro ed instancabile, paziente e gene-roso, al servizio di tutti. Il tempo è splendido e promettente : sole, aria frizzante e cielo turchino intenso. Il giorno seguente, al mat tutti in bici: Trani ci accoglie con il suo biancore splendido e la sua Cattedrale, un gioiello dell’architettura romanica pugliese e uno scrigno bianco tro-neggiante sul mare, imbocchiamo le prime stradine della splendida campagna murgese. Le indicazioni di un percorso, “ prevalentemente pianeggiante ” o “ prevalentemente ondulato “ sono sì , per così dire, semanticamente veritiere, ma non rendono giustizia dell’intensità dell’impegno fisico richiesto, ma comunque alla fin fine ben tolle-rato da tutti (anziani e giovani) an-

che grazie del prezioso supporto del bus al seguito. Lasciata Trani, il plotoncino si muove in direzione di Andria; a giusto premio di una non indifferente sforzo pedalatorio sotto la canicola di mezzodì, rag-giungiamo in salita l’enigmatico ed affascinante Castel del Monte, pro-babile residenza di caccia dell’im-peratore Federico II di Svevia. Il castello ottagonale, simbolo fisico e metafisico, ricco di leggende e di richiami esoterici, domina la valle dall’alto di un colle. Vista la como-dità del pullman al seguito, alcuni ciclisti scelgono di approfittarne, dichiarando, alternandosi, di non voler lasciare mai solo l’autista... In serata, con una nuova salitella (in tutto, oggi, 625 m), si raggiunge Ruvo di Puglia per cenare e dor-mire. La cittadina, bella e tranquilla, è il punto di partenza del secondo itinerario per un tour che attraversa il cuore della campagna e del terri-torio murgese (Bitetto in festa pa-tronale, Cellamare, Rutigliano con

le nostre 2 splendide cariatidi domatrici di leoni, ….). La nostra guida è un amico di Bari e socio FIAB. Ci conduce con abilità e precisione in tranquille stradine immerse nella ancora verdeggiante campagna puglie-se, coltivata a olivi e mandorli. Baldi giovani, mediani e scope, ci controllano ed indirizzano per un percorso lievemente ondulato. Si alternano, tra una foratura e l’altra, paesini addobbati a festa con i loro tipici fe-stoni, campi di olivi e vigneti (molti sotto i teli di nylon per anticipare la maturazione dell’uva da tavola). Si at-traversano Bitetto, Adelfia, Cellamare: indimenticabile l’abbazia di S.Vito, dopo quasi 80 km, alle porte di Polignano, antica cittadina a vocazione commerciale abbarbicata su uno scosceso sperone a mare, dove prendiamo alloggio in un vero Resort: “Pietra blu”, qualche chilometro fuori porta. Danilo ci accompagna nel paese di Domenico Modugno a prendere l’aperi-tivo (oggi 345 m. circa). Il quarto giorno finalmente … salita. Da Polignano su verso le grotte di Castellana, una fantastica cavità carsica, franata nella parte api-cale, ricca di concrezioni stalagmitiche e stalattitiche dalle forme più strane e immaginifiche che abbiamo modo di visitare con la guida. A briglie sciolte, andia-mo su e giù per viuzze a scattare foto e ad acquistare oggetti di artigianato locale; poi su verso Putignano. Il pomeriggio ci offre nella sua splendente vivacità ed unicità Alberobello: antico borgo medievale della Valle d’Itria, intessuto di stupefacenti trulli inalzati a secco in pietra calcare locale. Anche se meta turistica, so-prattutto arrivando in bicicletta, ti accoglie con il suo splendore bianchissimo e la sua architettura unica. Già sulle rampe, ora a destra, ora a sinistra, appari-vano trulli e masserie circondate da papaveri e mal-voni. Ma il bello doveva ancora venire, perché per il pernotto dobbiamo raggiungere la masseria Torricella, splendido agriturismo … ma in cima a un colle. Cena “al lume di candela” dopo l’aperitivo in terrazza (oggi 900 m). Ecco ora Martina Franca, dove giriamo in bicicletta per il centro storico, ricchissimo di palazzi barocchi e rococò: tutto in festa perché è domenica. Lasciata la città capitakle della Valle d’Itria, famosa in estate per le sue rassegne artistiche, ci inoltriamo nel territorio conosciuto come Messapico (Locorotondo e Cisternino) . Il percorso ciclistico è sempre piacevol-mente ondulato e si snoda tra masserie “trullesche” e infinite distese di olivi. Alcuni sono plurisecolari e così contorti e imprevedibili da sembrare sculture surreali. La sera ci accoglie Ostuni con le sue candide e fia-besche sembianze. Qui è prevalso il cuore sognante dei nostri rudi pedalatori attratti da romantiche pas-seggiate crepuscolari tra antiche mura e soffuse luci ammalianti. Il penultimo giorno, inforcate le bici, rag-giungiamo l’Oasi naturalistica di Torre Guerceto, dove visitiamo una zona umida di acque dolci e salmastre a due passi dal mare, ricche di ecosistemi naturali di grande pregio e varietà. Dalla torre normanna si gode un magnifico panorama del parco: ma niente bagno

però, perché la zona è protetta visto che alcuni tipi di pesci vengono a riprodursi. A pranzo, finalmente, largo sfogo ai nostri consueti bassi istinti di gola! In un’azienda agricola locale a vocazione biologica gu-stiamo un’indimenticabile buffet di prodotti tipici: stuz-zichini a base di salumi e formaggi , salsine con cime di rape, lampuscioni (cipolline selvatiche sott’olio), farro e ….. tanto vino rosso di Puglia da far girare la testa. Visto che il pulman è lì che ci aspetta, possiamo recuperare molti souvenir gastronomici. L’atmosfera è gioiosa, c’è tanta allegria per aver condiviso una vacanza così: gruppo favoloso, giornate splendide, luoghi incantevoli, una guida dolcissima, anche se le Murge, la valle d’Itria e il Messapico continuano ad essere … “ondulate”. Sazi ma non domi, sulla strada di ritorno, pernottiamo a Termoli, in un hotel in riva al mare. I più audaci, o forse i più accaldati, d’istinto si spogliano e si tuffano nelle fresche acque marine, co-ronando con un bel bagno liberatorio una settimana di intense pedalate sotto il cocente sol leone. Il primo maggio rientriamo a Mestre, lieti ed appagati, salu-tandoci ed abbracciandoci l’un l’altro. L’ultimo nostro pensiero va riconoscente alle nostre amiche che con tanta sapienza, impegno e generosità hanno organiz-zato questa nostra indimenticabile vacanza. In defi-nitiva, in questa terra “prevalentemente pianeggiate” abbiamo macinato circa 2.330 m. di dislivello.

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1252CICLOSTILE | FIAB Mestre 1352CICLOSTILE | FIAB Mestre

Alla Campagna lanciata dal “Ti-mes” e diffusa da vari network, che nel nostro paese ha preso il nome di #Salvaiciclisti, ha tem-pestivamente aderito la FIAB, chiamata poi dagli stessi blogger a partecipare al coordinamento operativo, per apportare le proprie idee ed esperienze. #Salvaiciclisti è stato innanzitutto un “tam tam informativo” senza precedenti, che ha attraversato Facebook, Twitter e ogni mezzo digitale per arrivare fino a casa di molti italiani, soprattutto di tanti giovani, pedo-ni e ciclisti urbani che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita sulle strade italiane. Sono vera-mente troppe le persone che per-dono la vita sulle strade, investite per lo più dalle auto in eccesso di velocità. Potremmo chiamarle le “morti grigie” sull’asfalto. La mo-derazione del traffico non può es-sere più un optional, serve un pia-no di mobilità ciclistica del Paese, con azioni da stabilire e attuare ogni anno…fino al 2020. E’ stata un’esperienza molto intensa e an-che un po’ sorprendente parteci-pare allo scambio di informazioni e agli aggiornamenti che in tempo reale imperversavano senza inter-ruzione sui nostri pc e cellulari. In un sussulto di sopravvivenza e in un risveglio di coscienza, mi-gliaia di cittadini, pedoni, ciclisti urbani, hanno chiesto una mag-giore sicurezza sulle strade per sé, per i propri figli, per il futuro, e per tutti. Una volontà di impe-gno ha accomunato finalmente in modo corale tante persone, si sono tutte riconosciute in un di-ritto leso e nel desiderio di creare città, strade più sicure, a misura di persona. La “bicifestazione” del 28 a Roma ha finalmente messo

la bici sotto i riflettori dei media, della politica e di molta gente. A Roma si sono incontrati semplici cittadini che usano la bicicletta, persone appartenenti a diverse realtà aggregative o associative (ciclistiche, ambientaliste, per la sicurezza stradale). Tutti insieme per affermare: “Non siamo ciclisti ma cittadini che si muovono (an-che) in bicicletta”. In una splen-dida, soleggiata e pulita giornata abbiamo visto una Roma inedita, senz’auto, non congestionata dal traffico motorizzato, con vigili contenti di essere insieme a noi. Il numero dei partecipanti riportato dalla stampa il giorno dopo era di 50 mila persone, se anche fossi-mo stati la metà era al di sopra di ogni attesa. Abbiamo vissuto un sogno: una manifestazione paci-fica ed ecologica, in compagnia di pedoni e tanti ciclisti urbani, con bandiere gialle FIAB, striscio-ni arancioni, cartelli e immagini di creatività libera. I Fori Imperiali sono rimasti puliti e spettacolari come li abbiamo trovati: il senso civico non riguarda solo la mobi-lità, ma in generale il saper vivere la città nel rispetto degli altri e del bene comune. Adesso l’impegno di SIC e di FIAB continua, con nuove manifestazioni e proposte, soprattutto con l’indizione degli “Stati Generali della Bicicletta” a Reggio Emilia per ottobre 2012, dopo un primo appuntamento “di preparazione” svoltosi il 16 giu-gno, con lo scopo di costruire una grande alleanza per convincere Parlamento, Governo ed Enti Lo-cali a predisporre tutte quelle mo-difiche legislative, finanziamenti e provvedimenti necessari affinché, come si è detto il 28, “l’Italia cam-bi strada”.

DI GERMANA PRENCIPE E STEFANO GEROSA

Adesso è lo stesso capo del governo, il prof. monti, a dar forza e credibilità alle nostre ri-chieste. la fonte è un messaggio che lo stesso premier ha inviato ai promotori della campagna #salvaiciclisti, a cui FIAB aderisce fin dall'inizio.Ma lasciamo parlare il professore.

“Prima che Presidente del Consiglio sono stato un appassionato di ciclismo e un cicloamatore io stesso. Anche se non ho più, come un tempo, l’opportunità di muovermi in bicicletta come vor-rei, conosco le problematiche che devono affron-tare coloro che utilizzano la bicicletta per muo-versi, soprattutto nelle grandi città. La bicicletta è un mezzo di trasporto “intelligente”, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello eco-nomico, dato che riduce sensibilmente i costi le-gati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui. Come già fatto in Europa, finanziando diversi progetti legati alle piste ciclabili, anche in Italia è necessario ri-servare maggiore attenzione alla “mobilità legge-ra”. In questo senso il governo è impegnato a fa-vorire politiche di mobilità sostenibile, anche con l’obiettivo di ridurre il tasso di incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti. Mi rendo tuttavia con-to che molto resta ancora da fare. Vi incoraggio dunque ad andare avanti, oserei dire a “pedala-re”, per attirare l’attenzione su quanto si può fare a tutti i livelli per migliorare le condizioni di mobi-lità di chi usa la bicicletta per muoversi in città.”

Mario MontiPresidente del Consiglio dei Ministridella Repubblica Italiana

1. GLI AUTOARTICOLATI ChE ENTRANO IN UN CEN-TRO URBANO DEVONO, PER LEGGE, ESSERE DOTA-TI DI SENSORI, ALLARMI SONORI ChE SEGNALINO LA SVOLTA, SPECChI SUPPLEMENTARI E BARRE DI SICUREzzA ChE EVITINO AI CICLISTI DI FINIRE SOTTO LE RUOTE.

2. I 500 INCROCI PIù PERICOLOSI DEL PAESE DEVONO ESSERE INDIVIDUATI, RIPENSATI E DOTATI DI SEMAFO-RI PREFERENZIALI PER I CICLISTI E DI SPECCHI CHE PERMETTANO AI CAMIONISTI DI VEDERE EVENTUALI CICLISTI PRESENTI SUL LATO.

3. DOVRà ESSERE CONDOTTA UN’INDAGINE NAzIO-NALE PER DETERMINARE qUANTE PERSONE VAN-NO IN BICICLETTA NEL REGNO UNITO E qUANTI CICLISTI VENGONO UCCISI O FERITI.

4. IL 2% DEL BUDGET DELLA SOCIETà CHE CONTROLLA LE AUTOSTRADE DOVRà ESSERE DESTINATO ALLA CREAZIONE DI PISTE CICLABILI DI NUOVA GENERA-ZIONE.

5. LA FORMAzIONE DI CICLISTI E AUTISTI DEVE ES-SERE MIGLIORATA E LA SICUREzzA DEI CICLISTI DEVE DIVENTARE UNA PARTE FONDAMENTALE DEI TEST DI GUIDA.

6. I 30 kM/H DEVONO ESSERE IL LIMITE DI VELOCITà MASSIMA NELLE AREE RESIDENZIALI SPROVVISTE DI PISTE CICLABILI.

7. I PRIVATI DEVONO ESSERE INVITATI A SPONSORIz-zARE LA CREAzIONE DI PISTE CICLABILI E SUPER-STRADE CICLABILI PRENDENDO AD ESEMPIO LO SChEMA DI NOLEGGIO BICI LONDINESE SPONSO-RIzzATO DALLA BARCLAyS.

8. OGNI CITTà DEVE NOMINARE UN COMMISSARIO ALLA CICLABILITà PER PROMUOVERE LE RIFORME.

Roma 28 maggio 2012l’italia cambia strada

“Salviamo i ciclisti” è il titolo del-la campagna partita dal Times “Cities fit for cycling” (Città adat-te alle biciclette”), che propone 8 punti concreti a favore della mo-bilità ciclistica e della sicurezza.

Con una lettera indirizzata al Presidente del Con-siglio Mario Monti, al Ministro Elsa Fornero e ai Presidenti di Camera e Senato i ciclisti italiani chie-dono a gran voce nuove tutele per chi si muove in bicicletta. La campagna è frutto di una collabora-zione tra FIAB, ECF e il movimento #salvaiclisti, ma è a disposizione di tutti coloro che la condividono e che lavorano in favore di un maggior uso della

bicicletta. La proposta della Fiab “bici in itinere” ha già raccolto oltre diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la bi-cicletta senza poter garantire nel contempo ade-guate tutele.

Per chi vuole rimanere aggiornato:http://fiab-onlus.it/salvaiciclisti/

PIù TUTELA PER ChI VA AL LAVORO IN BICI,MODIFIChIAMO LA LEGGE SULL’INFORTUNIO IN ITINERE

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15521452// CiClaBiliTà: BiCiPlan e non solo

Si sono ritrovati puntuali alle 9.30 di domenica 3 giugno in Parco san Giuliano, partenza un quarto d’ora dopo direzione piazzale Roma. Duecento ciclisti hanno pedala-to lungo il Ponte della Libertà, per dar voce ai tantissimi cittadini che ogni giorno si ritrovano a macinare lo stesso tragitto. Obiettivo, in atte-sa di una vera pista ciclabile lungo il Ponte della Libertà, la messa in si-curezza dell’attuale in vista dei lavori di posa in opera dei binari del tram destinato a congiungere Mestre con Venezia. In testa al corteo, scortato dagli agenti della municipale, i rap-presentanti delle tante associazioni che hanno organizzato l’iniziativa. Prima tappa il Tronchetto, fermata people-mover, poi pit-stop a piaz-zale Roma e di seguito nuovamente alla porta Rossa, dove sono arrivati

attorno alle 11.30. La mancanza di un collegamento ciclabile in sicurez-za tra Venezia e la terraferma è un problema molto sentito che investe decine di migliaia di persone: dai turisti stranieri che in numero sem-pre crescente chiedono di raggiun-gere in bicicletta il centro storico ai semplici cittadini che desiderano pedalare lungo i litorali del Lido o di Pellestrina o si recherebbero vo-lentieri sul posto di lavoro usando la due ruote. Si è parlato tanto, ma-gari presentando progetti sbalordi-tivi, ma non si è fatto praticamen-te nulla: speriamo che un incontro con le amministrazioni competenti (in primo luogo Comune e Regione) possa chiarire le posizioni e dare qualche buona notizia a chi deside-ra muoversi in sicurezza tra la terra ferma e Venezia.

ore 9.30: ritrovo in Parco San Giuliano ingresso principale - porta rossa

ore 11.00: arrivo a Veneziaore 11.30: rientro in terraferma

Associazione Amici delle Arti

PedalaVeneziamille ruote sul Ponte della Libertà

pedalate con noidomenica 3 giugno 2012

Quali sono le prospettive future del collegamento ciclo pedonale tra Venezia e la Terraferma?Quali sono state le risposte date da Regione e Comune alle richieste dei cittadini?Quali le proposte immediate per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni?Quali possibilità ci saranno di raggiungere Venezia in bicicletta quando sarà attivo il tram?

Municipalità di Mestre Carpenedo

CITTA’ DIVENEZIA

TERRAGLIO: PEDALARE IN SICUREzzA

NUOVAMENTE SUL PONTE DELLA LIBERTà

Si è allungata di un altro chilometro la pista cicla-bile lungo il Terraglio.È stato inaugurato dagli assessori alla Mobilità, Ugo Bergamo, ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, e allo Sport, Andrea Ferrazzi, il nuovo tratto che da via Gibellina arriva sino a via Pe-nello, attraversando a raso la ferrovia “dei Bivi”. «Si tratta», ha detto Maggioni, «di un intervento atteso da tempo dai residenti e sollecitato anche dagli “Amici della bicicletta” e dall’associazione “Terraglio e dintorni”. Sono stati mantenuti i tem-pi (8 mesi) e i costi (540 mila euro)». La pista, larga 2,50 metri, è bidirezionale ed è dotata di un nuovo impianto di illuminazione che, in particolare nelle vie Quarto e dei Mille, ha permesso di eliminare i pali esistenti e interrare la linea aerea. Oltre al mantenimento del verde esistente, sono stati piantumati 21 nuovi carpini. Lungo il percorso è stato inoltre realizzato anche un ponticello in legno con struttura portante in acciaio per permettere l’attraversamento del fos-sato, e predisposto un parapetto di legno per la sicurezza dei ciclisti. «Ora», sottolinea Bergamo, «è possibile per i ciclisti percorrere in sicurezza il Terraglio dal centro di Mestre, ai Quattro Cantoni, sino alla Favorita. L'obiettivo finale è far diventa-re il Terraglio una strada dedicata al solo traffico urbano. Entro l'anno saranno installate le teleca-mere anti-tir».

VIA FAPANNI:INAUGURATA LA NUOVA CICLABILE

«ALMENO IL 50% DEGLI SPOSTAMENTI IN CENTRO A MESTRE DOVRà AVVENIRE IN BICICLETTA».

È l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo a fissare l’obiettivo dei prossimi anni, nel corso dell’inaugurazio-ne della pista ciclabile che si snoda dall’incrocio di via Fapanni con le vie Caneve e Slongo e procede fino a via Poerio, attraversando piazzale Altinate e via San Pio X. Una pista già aperta e piuttosto frequentata. «Molti temevano che questo progetto sarebbe rimasto solo una promessa» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni «invece siamo qui per dimostrare il contrario». La pista che parte da via Fapanni permet-terà di raggiungere sui pedali via Poerio, attraverso il piazzale del centro Le Barche, che da pedonale diverrà ciclopedonale semplicemente cambiando i cartelli, la cui sostituzione è prevista nell’arco di una settimana. «Una pista che ha portato anche una riqualificazione dell’area», dice il presidente di Municipalità, Massimo Venturini che aggiunge con una coda polemica: «Una delle poche che non ha eliminato posti auto». Nel futuro potrebbero arrivare altri 20 chilometri di piste, compre-sa quella sulle rive dell’Osellino.

La giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla Viabilità Emanuele Prataviera, ha approvato il proget-to preliminare e lo schema di accordo di programma con il Comune relativo ai lavori di realizzazione della pista ciclabile lungo via Altina, inserita nel Biciplan del Comune. La spesa complessiva stimata per la rea-lizzazione del percorso ammonta a circa 2 milioni di euro così ripartita: 600 mila euro a carico della Re-gione; 600 mila a carico della Provincia; 800 mila a carico del Comune.«Per la realizzazione di questa infrastruttura gli enti coinvolti», spiega l’assessore Prataviera, «hanno rite-nuto di sottoscrivere un accordo di programma per la regolamentazione dei rapporti e per la disciplina degli impegni. La Provincia provvederà allo stanziamento di 600 mila euro, quale quota-parte delle risorse fi-nanziarie necessarie a dare copertura finanziaria al progetto, provvederà a rilasciare l’autorizzazione e concederà l’uso gratuito al Comune delle aree ne-cessarie alla realizzazione dell’intervento».Avm spa ha redatto un progetto preliminare che se-gue prevalentemente il tracciato della strada provin-ciale. Un iter lungo e tortuoso: i cittadini attendono la pista da anni. Senza contare che il percorso consen-tirebbe l’accesso in sicurezza al Bosco di Ottolenghi e al Bosco Zaher.

IN SICUREzzA DA FAVARO A DESE:AL VIA LA NUOVA CICLABILE

Quando fai acquisti in qualsiasi punto vendita ricordati di abbinare la tua tessera con quella di FIaB Mestre in modo da accumulare punti su entrambe.

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17521652CICLOSTILE | FIAB Mestre

«C’è un’alternativa a via Colombo per i ciclisti: sarà pronta entro set-tembre la nuova pista ciclabile da via Poerio a via Caneve». Lo ha as-sicurato l’assessore comunale alla Mobilità, Ugo Bergamo, presentan-do il piano d’azione (BiciPlan) per il prossimi due anni. Lo stop alle bici e alle auto in via Colombo è stato istituito (e resterà in vigore a) per «motivi di sicurezza» in quanto la sede stradale di via Colombo, dove passano autobus e la linea del tram è stretta e non si può realizzare una nuova pista ciclabile sufficiente-mente protetta.«I ciclisti che continuano a transita-re lungo via Colombo nonostante il divieto», ha spiegato Bergamo nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata a Villa Ceresa, «presto avranno un’alterna-tiva perché entro l’inizio del nuovo anno scolastico sarà pronto il per-corso ciclabile alternativo che, inne-standosi dalla pista ciclabile di via Ca’ Rossa, permetterà di arrivare in

piazza Barche, lato via Poerio, per-correndo via Caneve, via Fapanni e via Lazzari».Alla presentazione del progetto ol-tre all’assessore Bergamo c’erano il dirigente Mobilità e Trasporti del Comune, Loris Sartori, il direttore dell'Azienda veneziana della Mo-bilità (Avm), Alessandra Bolognin, il presidente di FIAB Mestre, Vivia-na Trentin. La nuova pista ciclabile sarà lunga in totale 1.200 metri e comporterà una spesa prevista di 300.000 euro, costo comprensivo del collegamento, attraverso via Spalti, con la pista di viale Garibaldi, che sarà tracciato con un interven-to leggero già entro settembre e poi realizzato in via definitiva nel 2014.«Per favorire ulteriormente i cittadini che si recano al lavoro tutti i giorni con la loro bicicletta», ha spiegato ancora l’assessore Ugo Bergamo «stiamo inoltre pensando di consen-tire il transito dei ciclisti, sino alle 9 del mattino, lungo tutta via Palazzo. Si tratta di una soluzione che sarà

sicuramente molto utilizzata soprat-tutto di mercoledì e di venerdì, ov-vero nei due giorni di mercato riona-le, in cui la pista per le biciclette di via Fapanni non sarà percorribile». Un nuovo percorso ciclabile nasce-rà anche ad est di via Colombo: nel marzo prossimo partiranno infatti i lavori per il collegamento tra l’attua-le pista di riviera Marco Polo e via Zanotto, grazie alla realizzazione di una passerella sul Marzenego, con arrivo sempre in piazza Barche, lato via forte Marghera. L’opera avrà un costo complessivo di 380.000 euro e sarà realizzata entro il settembre 2013. L’obiettivo del Bici Plan è di «raddoppiare nel periodo di 5 anni la rete ciclabile portando i chilometri di piste da 53 a 99 e conseguente-mente di aumentare la mobilità cicli-stica - attualmente attestata attorno al 16% degli spostamenti urbani - fino ad arrivare a una quota attorno al 25%, in linea quindi con la media europea».

via Colombo: ecco le alternative

come di coNsueto, da diversi aNNi a questa parte, settem-bre dà spazio al “european mobility week” (settimaNa eu-ropea della mobilità), eveNto iNterNazioNale dedicato alla mobilità iN seNso lato: soste-

Nibilità, sicurezza, rispetto per l’ambieNte soNo alcuNi dei temi trattati. dal 15 al 23 settembre fiab mestre affiaN-cherà l’assessorato alla mobilità e trasporti del comuNe

di veNezia iN uNa serie di iNiziative rivolte alla bicicletta, al suo impiego respoNsabile iN città come alterNativa all’au-tomobile e alle sue peculiarità di mezzo di trasporto ideale per coNquistare iN maNiera “dolce” il territorio. di seguito il programma degli appuNtameNti più rilevaNti che saraNNo accompagNati da uNa serie di altre maNifestazioNi e iNiziative. duraNte l’iNtera settimaNa saraNNo prteseNti Nel ceNtro cittadiNo puNti iNformativi. il programma completo verrà reso Noto a breve coN uN’apposita comuNicazioNe dal comuNe di veNezia e sarà riportato Nel Nostro sito.

venerdì 7: presso il municipio di Mestre conferenza stampa di presentazione da parte del Comune di Ve-nezia in collaborazione con FIAB Mestre dell’European Mobility Week venerdì 14: a Villa Erizzo conferenza stampa di presen-tazione del Biciplan fase 3 dedicato al piano delle piste ciclabili dei Forti, dei Boschi e dei Parchi organizzata dal Comune di Venezia. Presentazione della Pedalonga dei Forti e dei Boschi.domenica 16: La Pedalonga dei Forti e dei boschi di Mestre. Partendo dal centro cittadino, attraversando le aree verdi che contraddistinguono la periferia, verran-no toccati alcuni dei forti che compongono il Campo Trincerato di Mestre con l’obiettivo di creare un per-corso ciclabile ad anello, sempre aperto e sicuro, che unisca storia e natura. lunedì 17: in piazzetta Coin “Flash Mob”martedì 18: conferenza stampa sui seguenti temi: ana-lisi realizzata da un gruppo di soci FIAB del Biciplan 1; situazione della ciclabilità veneziana; presentazione della seconda parte di Critical Point; presentazione dei progetti futuri dedicati alla mobilità sostenibile svolti in collaborazione tra il Comune di Venezia e di FIAB Me-stremercoledì 19: “chi usa la bici merita un premio”, la campagna che FIAB conduce da tempo per diffonde-re l’uso della bici come mezzo di trasporto urbano per eccellenza.

giovedì 20: “in bici in sicurezza” gimcana e giochi per bambini dedicati all’uso consapevole della bicicletta in collaborazione con la Polizia Localesabato 22: Inaugurazione Ciclostazione Bike Sharing di P.zza Carpenedo. Gara di Mobilità Sostenibile da P.zza Carpenedo a P.le Favretti tra diversi mezzi per confrontare i tempi di percorrenza e le quantità di CO2 prodotta. Inaugurazione della pista ciclabile di collega-mento Nord-Sud.domenica 23: la classica pedalata tra Mestre e Altino, organizata in collaborazione con la Pastorale per gli Stili di vita e il Comune di Quarto d’Altino, concluderà l’Eu-ropean Mobility Week

CICLOSTILE | FIAB Mestre

FIAB Mestre - Amici della Bicicletta via Col di Lana, 9/a Mestretel. 041921515 [email protected]

Direzione Ambiente e Politiche Giovanili

orari9.30 ritrovo in Piazzetta Pellicani

(Torre di Mestre)10.00 partenza10.30 Bosco di Carpenedo 11.15 Forte Carpenedo13.00 sosta pranzo a Forte Cosenz15.30 Forte Rossarol17.00 conclusione a Forte Marghera

PercorsoKm. 35 circa, asfalto e sterratosu ciclabili e strade secondariecon scarso traffico

Biciclettadi qualsiasi tipo in buono statodi funzionamento e con camerad’aria di scorta

Pranzoal sacco o con menù tipico a basedi prodotti locali (su prenotazione)

contriButoeuro 6 (comprensivi di assicurazione)euro 4 soci FIABgratuito fino a 8 anni

iscrizionisede FIAB Mestre:martedì e venerdì ore 15.00/18.00giovedì ore 18.00/19.30alla partenza entro le ore 9.45

Assessorato allaMobilità e Trasporti

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// PensieRi a RuoTa liBeRa1852 1952

Non si può dire che quest’anno il clima sia stato cle-mente con gli amici della bicicletta: dalla fine di marzo ai primi di giugno sono state rare le domeniche senza pioggia. Ma all’uscita di questa domenica non posso mancare. A parte il paesaggio suggestivo c’è la curiosi-tà di vedere all’opera questo nuovo marchingegno che si chiama GPS e soprattutto il collaudo della mia nuova MTB tutta bella sgargiante.Nonostante il cielo nuvoloso e il bollettino meteo nemi-co, ci si ritrova in un manipolo di “eroi”. Dopo circa 20 km incontriamo il primo forte acquazzone, ma siamo in macchina e si spera nel sole. A Sernaglia, punto di partenza della nostra escursione, un pallido sole c’in-coraggia.Luigi, il nostro amico che ci guiderà nell’avventura, pa-zientemente c’illustra l’apparecchio GPS, con l’itinera-rio programmato, che ci guiderà nel lungo dedalo di sentieri più o meno sperduti ed immersi nel magnifico paesaggio collinare tra boschi, vigneti ed alberi da frut-to lungo il corso del Piave. Si parte puntuali alle 9. Dopo 10 minuti si sente forte una parola che viene sempre accolta con un moto di silenziosa stizza da parte dei ciclisti: FORATURA! Grazie agli abili ciclisti-meccanici, si riparte. Trascorsa in sella mezz’ora circa si raggiunge un paesino: il cielo si fa sempre più scuro e si comincia-no a sentire forti spari, come cannonate. Un uomo del luogo che ci osserva, con cui l’amico Gastone partico-larmente portato alle relazioni pubbliche comincia a dia-logare, ci spiega che questi spari d’obice sono destinati

a “rompere” i corpi nuvolosi portatori di grandine che sarebbe deleteria in queste colline ricoperte di vigneti del famoso “prosecco”; poi ci assicura che da qualsiasi parte ci dirigiamo siamo destinati “a prender tanta ac-qua”, prima di salutarci, grazie all’abilità diplomatica di Gastone, ci regala due bottiglie di “prosecco”.Trovati i tre amici dispersi, si riparte ma dopo un quar-to d’ora, su un impervio sentiero di sassi e fango, si scatena l’uragano: fuggi, fuggi generale... si salvi chi può! Mi ritrovo con altri sei amici al riparo di un terraz-zino di un casa: stretti, stretti, ma così si evita una non desiderata doccia. Esaurito l’acquazzone, si riprende la marcia; subito ci si accorge quanto sia impervio pro-cedere sui piccoli sentieri che, quando ci sono giornate di sole si definiscono “sterrati, ma dopo tanta pioggia si trasformano in piccoli laghetti contornati da melma e fango. Ed allora tutti in fila: chi attraversa i 4-5 metri di laghetto “a motoscafo”, chi preferisce circoscriverlo correndo sui bordi, cercando di non finire in acqua con la ruota posteriore.Sono ormai le 11,30. Ci si ferma anche per ammirare il paesaggio ed il gruppo del monte Cesen ma il conta-chilometri di un amico ci fa ritornare alla realtà: due ore e mezza di viaggio solo 8 chilometri percorsi e dobbia-mo farne ancora 37 in queste condizioni. Via in sella, ogni tanto la ruota della bici che ti sta davanti ti lancia schizzi di fango sul viso. Improvvisamente il nostro sen-tiero è tagliato da un piccolo torrente di 3-4 metri di larghezza, l’acqua scorre velocemente a valle, non si sa quanto sia profondo. Attimi di smarrimento: si deve attraversarlo. Io che di carattere sono quello che vede sempre “il bicchiere mezzo vuoto” mi rattristo, Laura, anche se non è più giovane ma amante dell’avventura, è felicissima: si toglie le scarpe ed i calzini, prende la bici sulla spalla e seguita da 34 occhi attraversa ridendo, in fondo l’acqua arriva fino alle ginocchia. In poco tempo tutti seguiamo il suo esempio. La difficoltà maggiore ar-rivati sull’altra sponda è quella di infilare nei piedi umidi i calzini non potendosi sedere sul terreno bagnato.Dopo un’altra oretta di fango e pozzanghere e qualche ripida salitina ci troviamo a Vidor per “la sosta pranzo”. Qui si presenta finalmente l’occasione di stappare le bottiglie di “prosecco”, che pur essendo gli amici della bicicletta, come mi dice Gastone, un popolo d’astemi, presto rimangono vuote.Il nostro itinerario è terminato ed approfittiamo della fontana del cimitero di Sernaglia per toglierci il fango da gambe, scarpe calzini e bici, infatti, la mia bici nuova non aveva più i suoi bei colori sgargianti della partenza, ma aveva un colore grigio-fango in armonia con le mie scarpe e calzini, qualche schizzo di fango anche sul cinturino dell’orologio.Nonostante tutto grazie Luigi per questa bell’esperienza!

di aldo marinello

acqua, fango e gps

// i PRossiMi aPPunTaMenTi

Numerosi sono gli appuntamenti che ci riservano i mesi di settembre e ottobre. Il calendario delle attività è ricco di proposte: si comin-cia domenica 2 con un’uscita tra le colline del Prosec-co. Domenica 9 sarà la volta dell’ultimo appunamento di Bicinfamiglia e della pedalata intorno ai colli di Maro-stica tra vigne e frutteti. Nel fine settimana tra il 21 e il 23 ricordiamo la tre giorni lungo l’Isonzo, da Caporetto al Golfo di Trieste mentre dal 28 al 30 si potrà parte-cipare all’iniziativa del Coordinamento Regionale FIAB lungo il litorale da Rovigo a Caorle. Il mese di ottobre vedrà poi la fine delle uscite con un’allegra pedalata, domenica 7, sui Colli Euganei per la “Sagra della Giuggiola” di Arquà Petrarca e, la dome-nica successiva, l’appuntamento con la “Barcolana” in quel di Trieste. Concluderemo domenica 21 con l’ulti-ma escursione dedicata all’uso del GPS.Non potrà mancare infine la bicchierata di san Marti-no, sabato 10 novembre, e vedremo l’avvio della nuova edizione di “Bicidinverno”.Troverete come sempre le informazioni e gli aggiorna-menti visitando la nostra sede negli orari di apertura e nel nostro sito www.amicidellabicicletta.org

la bicistaffetta è uN’ iNiziativa di fiab oNlus che ogNi aNNo si sNoda luNgo le strade di bicitalia, uNa rete di 17 itiNe-rari di luNga percorreNza che copre tutto il territorio NazioNale per uN totale di migliaia di km realizzati preva-leNtemeNte sul recupero di argiNi di fiumi, sedimi ferro-viari dismessi e strade viciNali.parteNdo da tarvisio pedaleremo siNo a raveNNa per pro-muovere il percorso N.5 di bicitalia “via romea” seNsibi-lizzaNdo le autorità istituzioNali di regioNi, proviNce e comuNi iNteressati e per portare alla loro atteNzioNe la Necessità che il Nostro paese si doti di uN piaNo geNerale della mobilità ciclistica.di seguito il programma:

12/9: tarvisio – udiNe km 95 per graN parte luNgo la suggestiva ciclabile “alpeadria” sul sedime dell’ex ferrovia poNtebbaNa 13/9: udiNe – grado – caorle km 9014/9: caorle – chioggia km 6015/9: chioggia - comacchio km 6516/9: comacchio – raveNNa km 45

l’itiNerario può essere percorso per iNtero o solo par-zialmeNte (aNche uNa siNgola tappa). È prevista uNa quota di iscrizioNe miNima, che dà diritto a ricevere l’eleNco sistemazioNi e la maglietta della staffetta e a partecipare a eveNtuali riNfreschi offerti a tutti i partecipaNti sul tragitto. spese di vitto e alloggio restaNo a carico di ogNi partecipaNte. iNfo su: http://www.fiab-onlus.it/staffett/index.htm

LE NOSTRE PROPOSTE FUTURE

Page 11: CiClovaCanza: la Puglia in bici // CiClaBiliTà ...Rendering di presentazione della soluzione ipotizzata a cura dell’ing. Roberto Di Bussolo, Responsabile del Servizio Mobilità

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