02 Grassi - Wake UPPARK - 14 lug 2016

Innovativi modelli di promozione dal basso delle aree naturali protette

Wake-UP PARK 14 LUGLIO 2016

Ing. Giovanni GRASSI – WWF Trulli e Gravine

Wake-UP PARK! Il parco che vorrei

Salone delle rappresentanze della Provincia di Taranto 14 LUGLIO 2016 www.uppark.it [email protected]

Il Progetto:

Uppark! Strategie di rete per il PNR Terra delle Gravine:

tutela, valorizzazione, partecipazione



Abstract:

Il proge)o Uppark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine è concepito per rendere il Parco Terra delle Gravine un fondamento di poli8ca territoriale, ambientale e culturale per costruire un orizzonte di consapevolezza, di inversione di tendenza economico-‐ambientale e culturale.



Sintesi: E’ un proge)o colle>vo che coinvolge partner is8tuzionali e associazioni, volto a valorizzare e tutelare un territorio di straordinaria importanza, che si estende su 13 Comuni della Provincia di Taranto e Villa Castelli, per un totale di circa 25.000 e)ari, e coincide con l’area del Parco omonimo is8tuito il 20 dicembre 2005 con L.R. n. 18. Non esiste altrove, in tu6a l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamen: rupestri e si: archeologici, con ricchezze naturalis:che e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità. Il Parco Terra delle Gravine comprende al suo interno l’Area delle Gravine che è Sito di Importanza Comunitaria-‐Zona di Protezione Speciale.



I Partner: WWF Trulli e Gravine Provincia di Taranto

CNR - IAMC Casa Circondariale di Taranto

Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Learning Cities

Nucleo Volontariato e Protezione Civile 25 Palagiano Associazione La Mediana

Gruppo Speleologico Martinese Club per l’Unesco di Taranto

Federazione Speleologica Pugliese



I numeri…. Area di intervento : PNR Terra delle gravine Organismo di ges:one: Provincia di Taranto

Estensione del PNR Terra delle Gravine: 25.000 ha Comuni: 14

Budget complessivo di proge6o: € 360.232 Contributo Fondazione con il Sud: € 270.000

Cofinanziamento 25% La quota di cofinanziamento complessiva per il proge)o è in capo a tu> i partner ad eccezione della provincia di Taranto e della Casa Circondariale Carmelo Magli che sono des8natari di intervento, ma non ges8scono budget.



Le Azioni: 1. Attivazione task force di progetto 2.  Interventi volti alla valorizzazione e fruibilità del Parco 3.  Valutazione livello rischio da inquinamento 6.  Potenziamento sistemi di prevenzione rischi e intervento nel Parco 7.  Attivazione centro visite presso l’Oasi WWF Monte Sant’Elia 6. Attivazione collaborazioni pubblico private per un uso appropriato

del territorio 7. Monitoraggio razze locali a rischio 8. Protezione partecipata delle aree del Parco 9. Strategie educative per la prevenzione del rischio idrogeologico 10. Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento soggetti svantaggiati 11. Rafforzamento azioni di sorveglianza area parco e mappatura

sentieri



Attivazione task force di progetto: In questa azione sono incluse le azioni trasversali d i proge)o: a>vità di comunicaz ione, coordinamento, monitoraggio e valutazione degli interven8. Sarà a)uato il coordinamento di proge)o che consiste nel monitorare, valutare gli esi8 ed eventualmente re>ficare le a>vità sulla base di una valutazione del proge)o in i8nere a)raverso l’applicazione della metodologia del project cycle management.



Interventi volti alla valorizzazione e fruibilità del Parco:

Si prevedono azioni a cura della FSP e del GSM des8nate ai principali stakeholder per consen8re la fruibilità e la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggis8co ed escursionis8co del Parco. Saranno realizzate mappe tema8che con gli elemen8 antropologici, storici, culturali, ar8s8ci e ambientali di rilievo, con riferimento par8colare alle gro)e e alle cavità ar8ficiali, con il duplice obie>vo di consen8re la divulgazione, fruizione e conservazione delle informazioni sul patrimonio speleologico del Parco e garan8re la tutela delle risorse idriche so)erranee.



Valutazione livello rischio da inquinamento

Sarà eseguito un biomonitoraggio dei contaminan8 atmosferici a cura del CNR IAMC di Taranto, al fine di poter disporre di rilevazioni che abbiano validità scien8fica e che possano essere impegnate per l’adozione di strumen8 e provvedimen8 adegua8. Lo scopo principale dello studio è quello di valutare, all’interno del PNR Terra delle Gravine l’influenza delle aree industriali limitrofe mediante la valutazione delle ricadute al suolo per mezzo di “moss bags”. Per fornire una migliore interpretazione dei risulta8 sarà analizzato anche il suolo. Gli inquinan8 sono sta8 scel8 in relazione alla loro pericolosità considerando quale obie>vo finale la salvaguardia della salute delle specie animali e vegetali e dell’uomo.



Potenziamento sistemi di prevenzione rischi e di intervento:

Previsto l’acquisto di un mezzo da parte del NVePC 25 Palagiano (che ha in dotazione a)ualmente l’unico mezzo an8ncendi del Parco) che sarà impiegato per la prevenzione del rischio incendi boschivi, del rischio idrogeologico e per il monitoraggio del territorio. Sono previste azioni di formazione e informazione a cura del CNSAS su tema8che della sicurezza in escursionismo (23 o)obre – Gravina di Laterza).



Attivazione centro visite presso l’Oasi WWF Monte Sant’Elia

L’an8ca masseria sita presso l’Oasi WWF Mon t e S a n t ’ E l i a è c o n c ep i t a p e r rappresentare il centro nevralgico delle a>vità di animazione del proge)o: si intende recuperare una porzione (Sala Comune e vecchia stalla) dell’immobile che sarà des8nato ad a>vità di ospitalità per i fruitori del Parco divenendo Centro Visite del PNR Terra delle Gravine.



Attivazione collaborazioni pubblico private per un uso appropriato del territorio L’azione curata dal WWF Trulli e Gravine e dal CNSAS è indirizzata ai principali stakeholder del Parco con par8colare riferimento alle Aziende Agricole e Zootecniche e consiste: -‐ nel censimento ed individuazione dei potenziali stakeholder: comuni, gestori del servizio pubblico, consorzi agrari, associazioni di categoria; -‐ nell’organizzazione di n. 3 workshop forma8vi ineren8:

o analisi di esperienze e buone pra8che sulla ges8one dei rifiu8 agricoli; o aspe> norma8vi: classificazione dei rifiu8, obblighi ed adempimen8 per la loro ges8one; o possibili modalità tecnico/organizza8ve di un servizio di ri8ro dei rifiu8 agricoli e s8ma dei cos8

-‐ realizzazione di un censimento e georeferenziazione delle microdiscariche presen8 all'interno del Parco delle Gravine e res8tuzione grafica della rela8va tavola tema8ca anche in ambiente GIS.



Monitoraggio razze locali a rischio: L'obie>vo dell’azione ges8ta dal WWF Trulli e Gravine è quello di avviare il monitoraggio della fauna nell’area Parco focalizzando in special modo su lupo e chiro)erofauna (FSP): di recente alcuni esemplari di Canis Lupus Italicus hanno ricolonizzato il Parco Terra delle Gravine, con danni agli allevatori, ma sopra)u)o ingenerando un panico irrazionale tra la popolazione. L’azione è volta a ridurre il confli)o tra la presenza del lupo e le a>vità antropiche nelle aree rurali mediante: -‐ indagine conosci8va sulla popolazione di lupo italico (distribuzione, s8ma di popolazione, dieta e impa)o sugli allevamen8); -‐ corsi di formazione per gli stakeholder; -‐ definizione e realizzazione di strategie a)e alla prevenzione dei danni agli allevamen8 zootecnici da parte del lupo italico



Protezione partecipata delle aree del Parco:

L’intervento di Learning Ci8es è finalizzato a stru)urare un sistema di controllo e monitoraggio per la protezione partecipata delle aree. Il sistema si basa su esperienze di proge)azione partecipata e monitoraggio civico realizzate su altri campi tema8ci: lo strumento e le modalità del monitoraggio, non vengono calate dall’alto, ma vengono co-‐proge)a8 anch’essi con chi dovrà realizzare il monitoraggio. Il processo di valutazione, a cura dei ci)adini, avviene a)raverso il reperimento di da8 ogge>vi a)raverso un monitoraggio con8nua8vo dell’Area naturale prote)a. L’azione prevede una fase iniziale di definizione partecipata degli indicatori, che porterà alla redazione di uno strumento di monitoraggio che potrà considerare vari aspe> come la qualità tecnica dello “spazio naturale” e/o i modelli di ges8one specifica ado)a8 dall’amministrazione. Seguirà una fase di monitoraggio e di raccolta dei da8, a)raverso gruppi di "ci)adini-‐monitori" che effe)ueranno un monitoraggio sistema8co ed una raccolta di da8 quan8ta8vi e di informazioni di contesto. Learning Ci8es organizzerà un’a>vità di controllo e monitoraggio per la protezione partecipata del territorio di riferimento, a)raverso workshop di co-‐proge)azione e seminari per l’implementazione, l’avvio il coordinamento delle a>vità di monitoraggio. La parte conclusiva del proge)o si concentrerà sull’elaborazione dei da8 raccol8 e sulla individuazione partecipata di azioni di miglioramento e sulla condivisione, anche a livello locale, dei risulta8 della sperimentazione .



Strategie educative per la prevenzione del rischio idrogeologico

L’intervento forma8vo, coordinato dal Club per l’Unesco di Taranto in partenariato con l’USP è rivolto alle classi di scuole di diverso ordine e grado ed è finalizzato a migliorare le conoscenze di base sulla prevenzione e tutela del Parco e ad accrescere la sensibilità verso di esso. Ciò serve proprio a dare ai ragazzi strumen8 di analisi che li aiutano a leggere situazioni reali complesse e a superare una cultura di passività verso ciò che accade. La salvaguardia ambientale e la prevenzione del rischio non può prescindere dall’educazione ambientale. Gli argomen8 saranno propos8 agli alunni in maniera divertente per agevolare l’approccio a tema8che comunque complesse e, a)raverso il gioco e la realizzazione di semplici schede lavoro, si insegnerà loro l’importanza della valorizzazione dei beni ambientali: -‐ Usiamo la cartografia (dalle carte topografiche ai sistemi GIS mediante l’u8lizzo dei principali sonware geografici); -‐ Mini-‐percorso dida>co sul rischio idrogeologico



Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento soggetti svantaggiati:

La Mediana, che già ha a>vato da tempo sinergie con la Casa Circondariale Carmelo Magli di Taranto, opererà con 4 detenu8, a)raverso la collaborazione con n. 3 archite> designer che si occuperanno della formazione dei detenu8 in laboratorio di falegnameria su recupero e riuso appositamente alles8to presso la Casa Circondariale: i detenu8 realizzeranno gli arredi del Centro Visite presso l’Oasi WWF di Monte Sant’Elia mediante l’u8lizzo di materiali di recupero.



Rafforzamento azioni di sorveglianza area parco e mappatura sentieri

Il CNSAS è impegnato in attività di mappatura dei sentieri nelle aree del Parco per le quali è carente la cartografia attuale. Tale mappatura, attuata attraverso sistemi GPS, andrà a rafforzare gli elementi preesistenti delle cartografie a disposizione degli enti di soccorso, di protezione civile e degli stakeholder impegnati in attività nelle aree del Parco e comprenderà la individuazione di key points ovvero luoghi ad alta criticità i quali saranno oggetto di un monitoraggio più attento in relazione ai soggetti della protezione civile impegnati nel presente progetto. Il CNSAS; attraverso l’installazione di un ponte radio presso l’Oasi WWF di Monte Sant’Elia garantirà la gestione delle comunicazioni di emergenza e l'integrazione dell’intera rete radio regionale realizzata dalla Protezione Civile Regionale.



GRAZIE PER L’ATTENZIONE

www.uppark.it

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