02. Impresa, Mercato e Strategia

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    POLITECNICO DI MILANO

    Economia e OrganizzazioneAziendale

    Impresa, Mercato e Strategia

    Prof. Mariano CorsoDipartimento di Ingegneria Gestionale e Sede di Cremona

    [email protected] 02 2399 2772 / 7747

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    Indice degli argomenti trattati

    Introduzione Cenni alle forme di mercato Definizioni di strategia Livelli di pianificazione: business, funzionale e corporate Il processo di pianificazione strategica

    La strategia a livello di business Lidentificazione dei confini del business e il modello di Abell Lanalisi esterna a livello business (opportunit e minacce) Lanalisi interna a livello business (punti di forza e debolezza)

    La pianificazione strategica a livello corporate Le matrici di portafoglio: la matrice BCG Lottica basata sulle risorse competenze

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    Cenni alle forme di mercato

    Mercato

    Luogo virtuale nel quale domandae offertadi un certo bene siincontrano e si effettuano scambi e interazioni tra gli

    attori del Sistema Economico

    Leconomia classica distingue tre modelli fondamentali di

    forme di mercato

    Concorrenza perfetta Monopolio

    Oligopolio

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    Concorrenza perfetta

    Ipotesi di base Grande numero produttori e acquirenti Omogeneit di prodotto Libert di entrata e uscita Perfetta mobilit dei fattori produttivi Perfetta informazione

    Equilibrio tra domanda e offerta

    Profitti minimi (di sopravvivenza) Impossibilit di manovrare il prezzo

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    Lequilibrio tra domanda e offerta e laformazione del prezzo di mercato

    Q

    p

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    Monopolio

    Ipotesi di base Un solo produttore Assenza di prodotti/servizi succedanei Forti barriere allentrata Posizione dominante

    Fissazione del prezzoEsigenza di regolamentazioni antitrust

    Possibili cause di un regime di monopolio Controllo proprietario degli input Controllo della tecnologia (brevetti) Concessioni governative Economie di scala o insufficiente estensione del mercato:

    monopoli naturali

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    Oligopolio

    Condizioni delloligopolio Pochi produttori

    Forti barriere allentrata

    Comportamenti spesso collusivi

    Manovre sul prezzo e le caratteristiche del prodotto- servizio

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    Concorrenza in condizioni reali

    Produttori e acquirenti in numero limitato e spesso disomogenei Prodotti differenziati Barriere di entrata e uscita dal mercato Fattori produttivi soggetti a costi di mobilit o non commerciabili

    Informazione e razionalit limitata e valore dellinnovazioneIMPERFEZIONI DEL MERCATO

    OPPORTUNIT DI EXTRA PROFITTI PER LE IMPRESE

    STRATEGIA AZIENDALE

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    Strategia di Impresa:una definizione eclettica

    STRATEGIAAZIENDALE

    MODELLO DECIS. DI BASEEMERGENTE DA SCELTE

    (1) Mintzberg

    (4) Porter

    RICERCA VANTAGGIO COMPETITIVOATTRAVERSO ACCOPPIAMENTO TRA

    OPPORTUNIT/MINACCE ESTERNE E PUNTI DIFORZA/DEBOLEZZA INTERNI

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    Strategia di Impresa:una definizione eclettica

    Strategia come Mintzberg: Pattern coerente, unitario ed integrato di

    decisioni

    Chandler: Modalit per stabilire le finalit dellimpresa (fini

    obiettivi mezzi) Harvard B.S.: Definizione dellambito competitivo (aree

    prodotto/mercato in cui operare)

    Porter: Ricerca di vantaggi competitivi sostenibili(analisi forze esterne ed interne)

    Lorange: Differenziazione dei compiti gestionali a livellocorporate, business e funzionale

    Ansoff: Definizione del contributo economico e non chelimpresa intende dare ai propri stakeholder

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    IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONESTRATEGICA

    PIANIFICAZIONE STRATEGICAinsieme di attivit e decisioni che portano alla formulazione della strategia e

    alla assegnazione delle risorse e delle responsabilit per la suarealizzazione

    APPROCCI DI ANALISI FONDAMENTALIA. (Porter, Lorange, HBS) pianificazione strategica come processo

    formale: la strategia deve essere intenzionale e coerente occorre definire formalmente passi, procedure e strumenti compiti eresponsabilit degli attori coinvolti

    B. (Mintzberg Quinn) la strategia un processo emergentein modonaturale ed frutto dei modelli cognitivi e dellesperienza dei decisorii PPS devono limitarsi a fornire linee guida e comunicare valori evisione

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    Aspetti da analizzare nello studio delprocesso di Pianificazione strategica

    Prospettive di analisi:

    Aspetti politici: PPS processo formalizzato o emergente

    Aspetti cognitivi: PPS come processo decisionale

    Aspetti organizzativi: i principi organizzativi per lefficacia del PPS

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    Aspetti politici: vantaggi e svantaggi di unastrategia ed un processo formalizzati

    VANTAGGI: supporto al processo di allocazione di risorse coerenza tra obiettivi a diversi livelli e in diverse parti della struttura possibilit di raccordo con programmazione di medio-breve periodo focalizzazione dellattenzione manageriale su problemi chiave esplorazione e valutazione sistematica delle opportunit

    SVANTAGGI: costi e tempi necessari

    burocratizzazione ed enfasi sugli staff sporadicit inopportunit politica --> strategia formale strategia reale

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    Aspetti cognitivi: PPS come processodecisionale

    Il PPS processo decisionale in condizione di razionalit limitata

    DEFINIZIONEOBIETTIVI / VINCOLI

    ANALISI SCOSTAMENTI EGENER. ALTERNATIVE

    VALUTAZIONEALTERNATIVE E SCELTA

    MISURA RISULTATIE APPRENDIMENTO

    REALIZZAZIONE

    MISSION ANALISI INTERNA EANALISI ESTERNA

    PROIEZIONE DIRIFERIMENTO

    MODELLIZZAZIONE

    FEEDBACK

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    Aspetti organizzativi del processo dipianificazione strategica

    PRINCIPI ORGANIZZATIVI DI EFFICACIA DEL PPS CONTINUIT: coerenza con il passato e con levoluzione

    dellambiente processo non sporadico ma continuo

    PARTECIPAZIONE: coinvolgimento degli attori per: verificare

    fattibilit, aumentare comunicazione, ridurre inerzia, crearemotivazione, stimolare creativit e innovazione

    OLISMO: visione sistemica e integrazione nello spazio (tra diversestrategie e nel tempo)

    ECONOMICIT: lo sforzo da effettuare va sempre stabilito inrelazione a tempi e costi necessari mediante una analisi di costi-benefici

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    Aspetti organizzativi: ruolo delmanagement e livelli del PPS

    Vertice Strategico:

    Strategie Corporate

    Resp. Business Unit

    Strategie di BusinessResp. Funzione

    Strategie funzionali

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    Livelli gerarchici del processo

    Corporate in quali campi operare (aree di prodotto/mercato) come allocare le risorse

    Business come competere nellarea prodotto/mercato

    Funzionale come sviluppare le esigenze a livello funzione del business e

    sviluppare le competenze esclusive

    Ruolo dei responsabili aziendali (funzionali e di unit di

    business) come punto di collegamento tra i livelli di

    pianificazione

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    POLITECNICO DI MILANO

    Economia e Organizzazione Aziendale

    La strategia a livello Business

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    Le Unit Strategica di Business (SBU)

    Strategic Business Unitunit operativa o centro di pianificazione che gestisce il business con

    sufficiente autonomia

    Unit Operativadivisione con un responsabile di linea Centro di Pianificazioneruolo di integratore volto ad orientare le

    risorse delle varie unit funzionali

    Genesi storica del concetto di business e SBU (GE 70) Rapporto tra SBU e unit organizzative

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    Il processo di pianificazionestrategica a livello Business

    DEFINIZIONEOBIETTIVI / VINCOLI

    ANALISI SCOSTAMENTI E

    GENER. ALTERNATIVE

    VALUTAZIONEALTERNATIVE E SCELTA

    MISURA RISULTATIE APPRENDIMENTO

    REALIZZAZIONE

    DEFINIZIONE DIVISION E MISSION E

    CONFINI DEL BUSINESS

    ANALISI ESTERNA

    FEEDBACK

    ANALISI INTERNA

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    Vision(industry foresight): la migliore ipotesi sul futuro in termini di bisognidei clienti, trend tecnologici, ecc.; la sua individuazione richiede creativit eimmaginazione (Prahalad e Hamel, 1994)

    Miss ion(strategic intent): ambiziosa e avvincente viaal futuro(Prahalade Hamel, 1994)

    Vision e missionconsentono di:

    dare un senso di direzione allimpresa trasmettere un senso di scoperta e di sfida (challenge)

    motivare le persone coinvolte nello start-up

    orientare la cultura aziendale

    Definizione e comunicazione diVision e Mission

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    anni 70: a PC in every home and in every

    office

    anni 90: Computers that see, listen,

    learn: IT as the worlds DigitalNervous System

    MicrosoftWire every enterprise, Link

    businesses one to another,Link million of people tobusinesses

    Netscape, 1997

    Anywhere, anytime

    computing

    Digital, 1997

    From consumers to consumernetsLotus, 1997

    Internet come strumento utileInternet come servizio locale

    Volendo.com, 2000

    Vision: esempi

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    Usare le tecnologie e i mezzi telematici per offriresempre nuovi servizi agli utenti al fine di migliorarela loro gestione del tempo e di agevolarli nella vitaquotidiana

    Virtual assistant

    Contribuire alla cultura di una alimentazione sana e

    bilanciata, ricca di tutti i principi nutritivi necessari per

    il corretto sviluppo e mantenimento delle funzioni vitali

    delluomo

    E-commerce B2C prodotti biologici

    Vogliamo aiutare i nostri clienti sia a migliorare laredditivit dellattivit alberghiera, sia a

    conseguire un vantaggio competitivo nei confrontidella concorrenza

    E-procurement B2B settore alberghiero

    Vogliamo garantire esperienze di

    shopping emozionale attraverso un

    processo transativo arricchito e

    coinvolgente

    E.commerce B2C multichannel

    Essere leader in Italia nel fornire

    gratuitamente informazioni ai giovani sul

    divertimento, nei centri metropolitani

    Content provider

    Donare tempo ai nostri clientiattraverso soluzioni online alle

    esigenze quotidiane

    Volendo.com, 2000

    Mission: esempi

    Accenture is able to consistently deliver leading-edgesolutions to our clients by bringing together higly

    talented people in a creative, collaborative environment.

    Its what makes daily challenges enjoyable and rewardingand is one of the reasons why Accenture is a great placeto work.

    Accenture

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    Lidentificazione del business:analisi del Business Scope

    BISOGNI SODDISFATTI

    attuali nuovi

    attuali

    CLIENTI SERVITI

    nuovi

    Analisi del business scope (ampiezza del business)Serve a chiarire ed esplicitare i confini attuali del business in

    cui si compete e a chiarire le politiche di espansione

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    Lidentificazione del business:il modello di Abell

    Funzioni Svolte

    Gruppi di

    Clienti

    Tecnologie

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    Il modello di Abell:definizione del business

    Unazienda definisce il proprio business decidendo:

    Funzioni Svolte

    Gruppi diClienti

    Tecnologie

    famigliaindustria

    vetro

    plastica

    imballo

    conservazione

    ampiezza (n segmenti)

    differenziazione rispetto ai segmenti

    differenziazione rispetto ai concorrenti

    Es: business dei contenitori per alimenti

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    Identificazione del business

    Business con pi funzioni(es.: produzione di rivetti dacciaio,

    pistole pneumatiche ed altri attrezzi peril rivettamento per lindustria

    aerospaziale)

    Business con pi gruppi diclienti serviti(es.: produzione dirivetti dacciaio per vari usi)

    Business con pi

    tecnologie(es.: fornitura di materiali isolanti perledilizia a base di fibra di vetro e

    polistirolo)

    FunzioniSvolte

    Gruppi diClienti

    Tecnologie

    i i d l di

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    Determinanti del successo diunazienda in un business

    La profittabilit di lungo periodo di unazienda dipende da:= set + dove:

    set: attrattivitdel business (redditivit media dei produttori) dipende dacaratteristiche strutturali della concorrenza nel settore

    : posizione competitiva: capacit dellimpresa di ottenere unvantaggio competitivo sostenibileossia un differenziale positivo diredditivit rispetto ai concorrenti

    Per comprenderle M. Porter propone di effettuare rispettivamente:

    Analisi esterna opportunit e minacce derivanti dalla concorrenza

    Analisi interna punti di forza e di debolezza dellazienda rispetto aiconcorrenti

    A li i

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    Analisi esterna:attrattivit del settore

    Lattrattivit nel lungo periodo di un settore dipende dallecondizioni strutturali che ne condizionano la concorrenza:

    maggiore concorrenza minore attrattivit in quanto: la concorrenza tende a spingere il tasso di rendimento del capitale

    investito verso un tasso limite minimo (rendimento titoli stato picorrettivo per il rischio)

    PORTER: il livello di concorrenza (allargata) dipendedallintensit di CINQUE FORZE COMPETITIVE la cui intensitdipende da condizioni strutturali (relativamente stabili) del

    settore e determina: prezzi praticabili costi da sostenere investimenti necessari

    REDDITIVIT

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    1 A li i d ll

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    1. Analisi della concorrenzainterna tra produttori

    La concorrenza tra i produttori di un settore pi intensa se: prodotti indifferenziati scarsa identit di marca bassa concentrazione basso livello di crescita costi fissi e di magazzino alti rispetto al fatturato recenti ristrutturazioni tecnologiche alte barriere alluscita

    - impianti specializzati con basso valore di riutilizzo- costi fissi di uscita (es. ricambi)- interdipendenze strategiche (economie di scopo)- vincoli sociali e politici- barriere emotive

    2 A li i d ll i i di

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    2. Analisi della minaccia di nuoveentrate

    POTENZIALI ENTRANTIimprese (anche attualmente non esistenti) che potrebbero avere

    interesse a entrare nel settore

    La sola minaccia credibile che ci avvenga costituisce una forzacompetitiva in quanto costringe le imprese a:

    mantenere i prezzi pi bassi di quanto la domanda consentirebbe

    sostenere costi e investimenti per scoraggiare tali entrate

    Le aziende devono mantenere i prezzi di mercato sotto il livello del Prezzo di dissuasione: livello dei prezzi di mercato per il quale

    gli extra profitti di un potenziale entrante compensano i costi diingresso nel settore

    2 A li i d ll i i di

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    2. Analisi della minaccia di nuoveentrate

    Livello Prezzi Comportamento previstopotenziali entranti

    P

    Se il prezzo superiore il

    Potenziale entrante EntraPrezzo didissuassione

    Se il prezzo inferiore ilPotenziale entrante Non entra

    Tale livello e quindi lintensit della minaccia di nuove entratedipende dal costo di ingresso:

    1. Barriere allentrata2. Reazione attesa

    2 D t i ti d ll i i di

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    2. Determinanti della minaccia dinuove entrate

    1. Barriere allentrata economie di scala differenziazione del prodotto e identificazione della marca fabbisogno di capitale (immobilizzi tecnici o circolante) costi di riconversione economie di apprendimento accesso privilegiato a materie prime o ai canali distributivi tecnologie di prodotto o di processo esclusive politiche governative

    2. Reazione attesa precedenti (tradizione di reazione forti) imprese con risorse libere (capacit produttiva, liquidit) recenti investimenti rilevanti e dedicati

    Eff tti d ll i t di

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    Effetti della presenza congiunta dibarriere allentrata e alluscita

    BARRIERE ALLUSCITA

    ALTE BASSE

    ALTE

    BARRIEREALLENTRATA

    BASSE

    REDDITIVITA

    ALTA ESTABILE

    REDDITIVITA

    ALTA EINSTABILE

    REDDITIVITA

    BASSA ESTABILE

    REDDITIVITA

    BASSA ERISCHIOSA

    3 A ali i della i a ia di

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    3. Analisi della minaccia diprodotti sostitutivi

    PRODOTTI SOSTITUTIVIprodotti di imprese esistenti operanti in altrisettori (tecnologie

    diverse), ma che risultano sostituibilirispetto alsoddisfacimento dei bisognidei clienti

    Esempi di prodotti sostitutivi

    servizi guardiania antifurti elettronicivino birra

    orologi meccanici orologi elettronicibottiglie in vetro bottiglie in PVC

    Determinanti dellintensit della

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    Determinanti dellintensit dellaminaccia di prodotti sostitutivi

    La minaccia altase: rapporto prezzo/prestazioni a favore del prodotto

    sostitutivo trenddel rapporto prezzo/prestazioni a favore del prodotto

    sostitutivo bassi costi tecnici di conversione bassi costi o barrierepsicologiche e di immagine alla

    conversione

    4 Potere contrattuale dei

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    4. Potere contrattuale deifornitori

    Il potere contrattuale dei fornitori agisce come forzacompetitivain quanto costringe ad aumentare: costi investimenti

    Il potere contrattuale dei fornitori forte se: differenziazione degli inputforniti e loro influenza sui costi o

    sulla differenziazione costi di conversione assenza di prodotti sostitutivi concentrazionedel settore dei fornitori minacce credibili di integrazione a valle

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    5. Potere contrattuale dei clienti

    Il potere contrattuale dei clienti agisce come forzacompetitivain quanto costringe a: aumentare costi o investimenti diminuire i prezzi

    Il potere contrattuale dei clienti forte se: indifferenziazionedei prodotti rilevanza acquistirispetto a fatturato complessivo dellimpresa assenza costi di conversione presenza di prodotti sostitutivi concentrazionedel settore cliente minacce credibili di integrazione a monte

    Critiche al modello delle 5 Forze di

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    Critiche al modello delle 5 Forze diPorter: limpresa estesa

    Secondo Porteril rapporto verso stakeholder e conflittuale occorreproteggersi, neutralizzare il loro potere contrattuale

    Visione alternativa a Porter: partnership

    verso clienti: cliente Re

    verso fornitori: azienda estesa

    Verso i concorrenti:Accordi di cooperazione/competizione con

    alleanze strategiche (joint venture, licenze, accordi tecnologici, di

    fornitura) creazione di vantaggi condivisi

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    Analisi interna

    A parit di settore la redditivit delle aziende varia in misurasostanziale a seconda dalla loro capacit di acquisire

    vantaggi competitivi sostenibili

    Le imprese devono comprendere i propri punti di forza e didebolezzain modo modificarli nel tempo e rispondere almeglio alle opportunit e minacceprovenienti dallambienteesterno

    Per far ci occorre secondo Porter:1. definire la propria strategia competitiva di base,2. identificare le fonti di differenziali competitivirispetto ai

    concorrenti di riferimento guardando ai processi e alle lorointerazioni (punti di forza e debolezza)

    Definizione delle strategie

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    Definizione delle strategiecompetitive di base

    Per cercare il vantaggio competitivo lazienda deve scegliere, secondoPorter, tra un numero limitato di strategie competitive di baseche si

    distinguono per: forma di vantaggio competitivoperseguito ambitoo target nel quale si intende perseguire il vantaggio

    competitivo VANTAGGIO COMPETITIVOCOSTI UNICITA

    MERCATOCOMPLESSIVO

    AMBITOCOMPETITIVO

    SEGMENTOSPECIFICO

    FOCALIZZAZIONESUI COSTI

    LEADERSHIPDI COSTO

    FOCALIZZAZIONE SUDIFFERENZIAZIONE

    DIFFERENZIAZIONE

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    Determinanti della Leadership sui

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    Determinanti della Leadership suicosti

    Economie di scala Economie di apprendimento Modalit di utilizzo della capacit produttiva (stagionalit, scorte,

    subfornitura)

    Collegamenti (legami interni e verticali) Grado di integrazione verticale Sinergie (stesso canale informativo per 2 S.B.U) Tempo (essere i primi) Localizzazione Politiche discrezionali (prodotto, mix, livello di servizio, politiche del

    personale) Fattori istituzionali (leggi, incentivi, tariffe)

    Strategia competitive di base:

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    Strategia competitive di base:differenziazione

    Prodotto percepito dai clienti come unicorispetto ad una opi caratteristiche:

    qualit/design/tecnologia immagine di marca assistenza ai clienti livello di servizio rete di vendita

    Vantaggirispetto alle forze competitive Protezione rispetto a concorrenza

    Fedelt clientela Riduzione del potere dei fornitori Creazione barriere allentrata Resistenza ai prodotti sostitutivi

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    Determinanti di differenziazione

    Scelte di politica aziendale Caratteristiche e prestazioni dei prodotti Servizi assicurati Qualit input Competenze e livello di esperienza del personale e formazione

    Collegamenti Interni (integrazione) Verticali (clienti e fornitori)

    Tempo (essere i primi) Localizzazione (copertura geograficaes. banche)

    Interrelazioni (economie di scopovendita congiunta diservizi finanziari ed assicurativi) Apprendimento

    Strategia competitive di base:

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    Strategia competitive di base:focalizzazione

    Presupposto: esistono dei segmenti diversi di mercato Focalizzazione sui costi(concorrenti a largo spettro hanno costi

    superiori, e.g. di distribuzione) Focalizzazione sulla differenziazione(i concorrenti danno prodotti

    al di sotto delle esigenze del segmento)

    Rischi delle strategie competitive di

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    Rischi delle strategie competitive dibase

    Leadership su Costiimitazione deiconcorrenti

    cambiamenti di

    tecnologiaperdita degli altrivantaggi di costo

    perdita della prossimit

    alla differenziazionefocalizzatori sui costi

    hanno successo

    Differenziazioneimitazione deiconcorrenti

    le basi per la

    differenziazionediventano menoimportanti per il

    consumatore

    si perde la prossimit aicosti

    focalizzatori hannosuccesso

    Focalizzazioneimitazione deiconcorrenti

    il segmento diminuisce

    di rilevanzaaumentano i vantaggidi una linea pi ampia

    focalizzatori nei

    sottosegmenti hannosuccesso

    Definizione delle strategie

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    Definizione delle strategiecompetitive di base: osservazioni

    Le strategie di base secondo Porter non possonoessere perseguite congiuntamente:

    Chi persegue pi strategie di base ha una redditivit pibassa della media (bloccati a met del guado)

    Eccezioni:

    Esistono vantaggi di costo molto forti checonsentono anche di differenziare

    Limpresa realizza unimportante innovazionetecnologicae/o organizzativa.

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    La ricerca dei differenziali

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    La ricerca dei differenzialicompetitivi: la catena del valore

    processi DI SUPPORTO

    attivit infrastrutturali

    gestione delle risorse umane

    sviluppo della tecnologiaapprovvigionamenti

    LOGISTICA ATTIVIT LOGISTICA MARKETING SERVIZI

    ENTRATA OPERATIVE USCITA VENDITE

    processi PRIMARI

    Ricerca dei differenziali competitivi:

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    Ricerca dei differenziali competitivi:analisi della Catena del Valore

    Passi da seguire nellanalisi della catena delvalore1. A partire dallo schema di base (es. catena del valore) si

    procede ad una ulteriore disaggregazionein attivitelementaridi dimensioni e specificit ritenute rilevanti

    2. Si fa un confronto con i concorrenti di riferimento ditali attivit con quelle per cercare, in funzione della strategiacompetitiva prescelta

    - driver di costo

    - driver di unicit

    3. Si va poi a guardare le relazioni tra le attivite lerelazioni con le catene del valore di altre imprese (sistemadel valore)

    Ricerca dei differenziali competitivi:

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    Ricerca dei differenziali competitivi:relazioni nel sistema del valore

    La catena dellimpresa inserita in un sistema del valore Il vantaggio competitivo non dipende solo dalla catena del valore

    dellazienda (business unit), ma anche da come essa si adatta nel

    sistema del valore complessivo

    Legami verticali ed integrazioni orizzontali sono ricercati

    tramite integrazione o accordi (coordinamento e condivisione delle

    catene del valore tra i partner)

    PROCESSI DI SUPPORTO

    ATTIVIT INFRASTRUTTURALI

    GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

    SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA

    APPROVVIGIONAMENTI

    LOGISTICA ATTIVIT LOGISTICA MARKETING SERVIZI

    ENTRATA OPERATIVE USCITA VENDITE

    PROCESSI PRIMARI

    PROCESSI DI SUPPORTO

    ATTIVIT INFRASTRUTTURALI

    GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

    SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA

    APPROVVIGIONAMENTI

    LOGISTICA ATTIVIT LOGISTICA MARKETING SERVIZI

    ENTRATA OPERATIVE USCITA VENDITE

    PROCESSI PRIMARI

    Accoppiamento tra analisi interna

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    Accoppiamento tra analisi internaed esterna: SWOT analysis

    1. da analisi esterna: identificazione dei principali trend e loroanalisi (rilevanza per il business, probabilit, prossimit)2. da analisi interna: identificazione dei principali punti di forza e

    di debolezza3.costruzione della matrice di sinergia

    E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E9 E10

    F1 +

    F2

    F3

    F4

    F5

    D1

    D2 -

    D3

    D4

    D5

    4.IdentificazioneStrategic issues:

    analisi per riga analisi per colonna analisi per cluster

    Esempio di matrice di sinergia per una

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    Esempio di matrice di sinergia per unaazienda di elettronica di consumo

    Cambiamenti Esterni

    Convergenza

    tecnologie

    Entertainment

    Diffusioneinternet

    Integrazione

    Europea

    anar

    zzazone

    Hardwaree

    concorrenzasu

    Aumentocosti

    Materieprime

    posizionamento rispetto

    a concorrenti di

    riferimento

    Punti di Forza/debolezza

    Ricerca e Innovazione + +

    Diversificazione gamma nell'Entertainment + + + +

    Presenza capillare sul territorio +

    Rapporto elevato prezzo/qualit (reale) - - - - -

    Poca integrazione tra Sales Company EU - - - -

    Mancanza di spirito di squadra - -

    Azienda

    Concor.

    Tendenza

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    POLITECNICO DI MILANO

    Economia e Organizzazione Aziendale

    La pianificazione strategica a livelloCorporate

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    Strategia a livello corporate

    ANALISI INTERNA- MISSION- SEGMENTAZIONE PER BUSINESS- STRATEGIE ORIZZONTALI- INTEGRAZIONE VERTICALE- FILOSOFIA AZ.

    FORMULAZIONE STRATEGIE

    - ORIENTAMENTI STRATEGICI DI FONDO- SENTIERI DI CRESCITA E DIVERSIFICAZIONE- LINEE GUIDA E OBIETTIVI AZIENDALI- FILOSOFIA AZ.

    ANALISI ESTERNA- SCENARI ECONOMICI GENERALI- ANALISI SETTORI PRINC.- SCENARI RISORSE UMANE- SCENARI TECNOLOGIE

    GESTIONE RISORSE FUNGIBILI

    - FINANZIARIE- PERSONALE CHIAVE- TECNOLOGIE CHIAVE

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    La segmentazione per business Azienda come insieme di Strategic Business Unit (SBU): Unit

    operative che raggruppano una serie ben precisa di prodotti e servizivenduti ad un gruppo uniforme di clienti e in competizione con un gruppo diconcorrenti ben definito

    A.D. Little: La SBU una parte dellimpresa che dispone di un mercato esternoper i propri beni e servizi e per il quale possibile/opportuno determinareobiettivi e strategie indipendenti

    Elementi da considerare nella segmentazione: concorrenti di riferimento comportamento rispetto al prezzo clienti approcci a qualit-stile sostituibilit

    possibilit di separazione

    N.B.: attenzione perch limpresa diversificata abbia senso devonoesistere interdipendenze/sinergietra SBU.

    Percorsi di crescita e

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    Percorsi di crescita ediversificazione

    Penetrazione inbusiness esistenti

    Ampliamentobusiness

    Prod. esistentiin nuovi mkt

    Nuovi prod.in mkt esist

    Integrazioneverticale

    A valle

    A monte

    Correlata

    Non correlata

    Diversificazione

    Espansionebusiness attuali

    Mercato

    Prodotto

    Competenze

    Crescita

    Allocazione e gestione delle

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    Allocazione e gestione dellerisorse finanziarie

    Problema: gestire lallocazione di risorse finanziarie a livello di insiemecomplessivo di business (portafoglio)

    Passi logici

    analizzare e confrontare la posizione competitiva di ciascun business e delportafoglio complessivo

    suggerire orientamenti strategici generali per ciascun business definire criteri e priorit nellallocazione di risorse finanziarie

    Matrici di portafoglio (anni 70)

    Boston Consulting Group McKinsey

    A.D. Little Ipotesi di fondo

    la profittabilit di una SBU nel LP dipende da due dimensioni attrattivit del settore posizione competitiva dellunit di business in quel settore

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    Posizione competitiva

    Attrattivit

    Matrici di Portafoglio

    La posizione di ununit di business sulla matrice suggerisceuna strategia ad essa coerente

    La posizione spiega la capacit di generare risorse o lanecessit di impiegarle

    Suggerisce priorit e criteri di allocazione delle risorse

    Consente di valutare il bilanciamento del portafoglio aziendale

    La matrice BCG: ipotesi e passi

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    La matrice BCG: ipotesi e passidellanalisi

    Ipotesi:

    Lattrattivit pu essere misurata dal tasso di crescita del mercato, in

    quanto: minore probabilit guerre di prezzo

    effetto di trascinamento della domanda sullofferta La posizione competitiva pu essere misurata dalla quota relativa

    della SBU, in quanto: economie di scala

    economie di apprendimento

    Importanza/convenienza autofinanziamento (imperfezione delmercato dei capitali)

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    La matrice BCG

    Quota di Mercato relativa

    TassoCrescita

    Mercato

    Elevato

    Ridotto

    Elevata Ridotta

    StarsQuest ionmarks

    Cash Cows

    Dogs

    1

    10%

    Analisi e utilizzo della matrice

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    a s e u o de a a ceBCG

    La variabile fondamentale da analizzare il Net Cash Flow NCF=CF - IM - CC CF = (R-C) + Amm

    Passi da seguire Classificazione delle SBU sulla matrice crescita - quota relativa

    Star Dog

    Cash cow

    Question mark

    Definizione strategie generali per ogni SBU: build: investire per aumentare quota mkt (Stars o Question marks) hold: mantenere quota mkt (Cash cows o Stars) harvest: non investire e raccogliere liquidit (Dog o Question marks)

    Verifica bilanciamento NCF.

    Matrice BCG: bilanciamento di

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    portafoglio

    Quota relativa di Mercato

    TassoCrescitaMercato

    Elevato

    Ridotto

    Elevata Ridotta

    Star

    NCF0

    Quest ion mark

    NCF0

    Dog

    NCF0

    t

    Investimenti Bilanciamento: ripartizione tra Stars, Cash cows e Question marks

    in modo da garantire equilibrio nel NCF e crescita nel LP

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    Matrice BCG: limiti di validit

    Assunzionidi base non sempre valide Crescita non sempre implica attrattivit

    Quota non sempre indica vantaggio competitivo es strategie dinicchia e differenziazione

    Lautofinanziamento non sempre conveniente/necessario spesso

    in mercati finanziari avanzati

    Ottica puramente finanziaria

    Non vede sinergie tra business

    Rischinellutilizzo di matrici di portafoglio

    Limiti dellapproccio tradizionale

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    ppalla strategia

    Gli strumenti tradizionali di strategia business e corporate sirifanno a un modello ben preciso: limpresa come insieme diBusiness

    Implicazioni A livello Corporate: Enfasi su fattori esterni

    A livello Business: Enfasi su rapportoPrestazioni/Costo nei business attuali

    Pregi: Operativo

    Difetti: Si riferisce ad una situazione stabile Analisi statica, ma non dinamica

    Lapproccio orientato alle risorse-

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    ppcompetenze

    Le differenze di prestazioni tra le imprese sono legate allaloro eterogeneit rispetto al modo con cui accumulano eusano risorse diverse per: Imitabilit

    unicit fisica (esempio localizzazione, brevetti) path dependency (esempio accumulo di immagine e conoscenze) ambiguit causale (esempio segreti industriali o approcci organizzativi) deterrenti economici (es reazione attesa)

    Durata

    Appropriabilit Sostituibilit Superiorit competitiva

    Le radici dellapproccio orientato alle

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    Le radici dell approccio orientato allecompetenze nella teoria economica

    Ricardo (1817): le rendite da fattori produttivi superiori

    Penrose (1959): le risorse in eccesso come determinante

    della crescita e diversificazione

    Richardson (1964): Competenze e accordi tra imprese

    Williamson (1979): I costi transazionali

    Nelson e Winter (1982): Teoria evoluzionista

    Teece (1987): Gli assets complementari

    Orientamento alle risorse e

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    Obiett ivocomprendere e sviluppare le fonti di vantaggio

    competitivo sostenibile

    Prahalad e Hamel: Limpresa come albero:

    Frutti e Foglie = Prodotti commerciali Rami e Tronco = Componenti chiave

    Radici = Core competence

    Esempi

    Canon 3M

    Black&Decker

    Honda

    competenze

    Implicazioni dellorientamento alle

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    p ca o de o e ta e to a ecompetenze per la strategia

    Le competenze diventano loggettoprincipale dellapianificazione, in quanto: input da utilizzare fattib./costo output da sviluppare rilevanza

    Problemipratici nellapplicazione: Identificare competenze distintive Definire il proprio stato attuale in termini di tali competenze Definire competenze obiettivo in relazione a evoluz. ambiente,

    Definire piani di sviluppo analizzandone rilevanza (risorse sviluppate)e fattibilit (presenza attuale delle risorse necessarie) Definire coerentemente il sistema di programmazione e controllo e

    di gestione del personale

    Vantaggi e limiti di un approccio

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    gg ppbasato sulle competenze

    Vantaggidellapproccio basato sulle competenze: Aiuta a focalizzare le fonti di vantaggi competitivi sostenibili Orienta/interpreta il processo di costruzione -sfruttamento - trasferimento

    dei Vantaggi Competitivi

    Fenomeniche si interpretano meglio: Sentieri di crescita/diversificazione Politiche internazionalizzazione Accordi tra imprese (es Sony-Ericsson, HP-compaq) Strategie di Outsourcing (es. Fiat-TNT traco) Strategie di OEM (Es. Canon, Iveco, IBM)

    Limitidei modelli attuali basati su competenze Prevalentemente interpretativi Difficili da tradurre in strumenti operativi