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11 - istitutomusicalerivoli.itistitutomusicalerivoli.it/pdf/convergenze_parallele.pdf · 5 Più di seicento allievi, una sede di prestigio accessibile a tutti, attrezzata, aperta

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Musica, benessere dello spirito.

Credo che chiunque parteciperà all’iniziativa sarà d’accordo nel ritenereche la musica ricevuta ascoltata e ancor più cantata e suonata (penso agliincontri di cori appena realizzati e che verranno ripresi durante l’anno, allastagione di concerti Rivolimusica del sabato sera, a manifestazioni estivededicate a bande e fanfare, ad altri momenti musicali in preparazione)arricchisca la nostra possibilità di esistenza riflessiva serena civilmenteconsapevole. La musica è un valore aggiunto di alto significato etico, èbenessere dello spirito, è gioia, è possibile superamento di momenti nonfacili della nostra vita. Questo sarà il tema ricorrente delle conversazioniche si dipaneranno tra note di esperienze personali, aneddoti, osservazionidi vita e d’arte, riflessioni comunque convergenti e parallele al sensocomplessivo degli incontri. Conosceremo meglio persone che giàammiriamo e apprezziamo, ma sotto un’angolazione particolare e spessonuova: quella della “humanitas” e della passione musicale.Abbiamo limitato il diritto di accesso perché il nostro Auditorium è piccoloseppure adatto a espressioni intime raccolte coinvolgenti.Escludendo naturalmente ogni biglietto omaggio, per partecipare bastafissare una prenotazione telefonica e versare una cifra minima di 17,50euro, l’equivalente di quanto l’Istituto spende al lordo per un’ora di lezione.I versamenti confluiranno in un fondo per l’assegnazione di borse di studioper allievi interni ed esterni meritevoli e/o in difficoltà economiche come diràa suo tempo il bando di partecipazione. Riceverete, dal primo versamentoun bollettino periodico che renderà trasparente, l’operazione complessiva.Le borse di studio verranno via via intitolate ai partecipanti agli incontriche ringrazio con gratitudine vivissima per la comprensione immediata, ladisponibilità che spesso mi ha commosso, l’intendimento condiviso conpassione e talvolta persino con sacrificio. Ringrazio con la stessa gratitudineintensa il Sindaco di Rivoli Guido Tallone e l’Assessore alla culturaGiuseppe Misuraca che mi sorreggono e affiancano in questa esperienzanuova e diversa tra le molte del mio passato. Parliamo quindi sempre di musica, parliamone ai giovani, aiutiamoli adavvicinarla in libera scelta di generi e diversificazioni. Con l’ottimismodella volontà faremo loro del bene.

Giorgio BalmasPresidente dell’Istituto

11 incontri

tra un personaggioche abbia ritagliato e ancora identifichi

nella propria vita, professionalmente diversa,

una importante quota esistenziale

di interesse musicale

e un musicistadi dedizione professionale totale,

in generi musicali diversi.

Gli incontri sono rivolti soprattutto

ai giovani, attraverso la raccolta di un fondo

per l’assegnazione di borse di studio presso

l’Istituto Musicale Città di Rivoli.

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Più di seicento allievi, una sede di prestigio accessibile a tutti, attrezzata,aperta a numerosi eventi culturali e promotrice di una ricca stagione concer-tistica. Tutto questo è l’Istituto Musicale Città di Rivoli, un organismostrumentale del Comune senza rilevanza imprenditoriale che propone ladivulgazione, l’incentivazione, lo studio e la pratica della musica, losvolgimento di manifestazioni musicali, l’aiuto ai meritevoli. Il direttoreartistico dell’Istituto è il dottor Andrea Maggiora, responsabile anche dellastagione di concerti Rivolimusica.

Istituto Musicale Città di Rivolivia Capello, 3 - 10098 Rivoli (Torino)

tel. e fax 011 [email protected]

www.comune.rivoli.to.it/istitutomusicale

Alberto Papuzzi / Mario Brunello 31 gennaio

Fabio Capello / Salvatore Accardo 7 febbraio

Plinio Pinna Pintor / Enzo Restagno 4 marzo

Sergio Cofferati / Claudio Desderi 18 marzo

Gian Luigi Beccaria / Milva 6 aprile

Luciana Littizzetto / Evelino Pidò 13 aprile

Alessandro Baricco / Jeffrey Tate 3 maggio

Carlo Petrini / Pietro Bianchi 3 giugno

Tullio Regge / Maurizio Pollini 21 settembre

Alberto Conte / Paolo Conte data da definire

Gabriele Ferraris / Max Casacci data da definire

Tutti gli incontri sono previsti alle ore 21.00, tranne Cofferati/ Desderi

che è alle 17.30 e Baricco/Tate che ha inizio alle 20.30.

Gli incontri: doveGli incontri: quando

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Lunedi 31 gennaio ore 21.00

Alberto Papuzzigiornalista

Nato a Bolzano nel 1942, il suo è un percorso abbastanza tradizionale perun giornalista che si è formato negli anni ‘60. Inizia in un giornale vene-ziano, facendo la cronaca nera, subito dopo la maturità, a diciannove anni.Segue le varie tappe: la cronaca nera, la cronaca bianca, poi il passaggio a ungiornale più importante e l’arrivo a “La Stampa” agli inizi degli anni ‘70.Due momenti importanti in quegli anni: da un lato la scelta avventurosa dilasciare “La Stampa", andare a “L’Unità", fare dei percorsi un po’ fram-mentati; dall’altro l’abbandono temporaneo del giornalismo alla fine deglianni ‘70 e una lunga esperienza presso la casa editrice Einaudi, che glipermette di incontrare grandi personaggi del mondo della cultura.L’ultima tappa, dopo il ritorno a “La Stampa", è stata l’insegnamento diTeorie e tecniche del linguaggio giornalistico all’Università di Torino e ilcorso di giornalismo alla Scuola Holden. Papuzzi è autore dei volumi Il provocatore. Il caso Cavallo e la FIAT,Einaudi, 1976; Portami su quello che canta. Processo a uno psichiatra,Einaudi, 1977; Manuale del giornalista. Tecniche e regole di un mestiere,Donzelli, 1993; Il mondo contro, La Stampa, 1996; con Nando Delai eGiannino Piana, Informazionecomunicazione. Molti soggetti per un’eticamass-mediale, Cittadella, 1997; Letteratura e giornalismo, Laterza, 1998 eha inoltre curato l’Autobiografia di Norberto Bobbio, 1997.

Mario Brunello violoncellista e direttore d’ orchestra

Mario Brunello si è diplomatoal Conservatorio di Venezia nel1982 sotto la guida di AdrianoVendramelli, proseguendo gli studie il perfezionamento con il grandemaestro Antonio Janigro.Fino al 1986 percorre le tappe dellacarriera in orchestra, dapprima conLa Fenice di Venezia e più tardi,come primo violoncello, conl’Orchestra della Scala di Milano.Nel frattempo, si appassiona allamusica da camera e vince numerosiconcorsi in duo e in trio. L’anno disvolta è il 1986 quando partecipa alConcorso Internazionale Cajkovskij e lo vince, primo italiano nella storiadel concorso, ritirando il primo premio assoluto.Da allora Mario Brunello suona il suo Maggini del XVII secolo(appartenuto al grande Franco Rossi) con tutte le più grandi orchestre neicentri più importanti del mondo e con direttori prestigiosi, tra cui ClaudioAbbado, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Valery Gergiev,Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Zubin Mehta.Prosegue con uguale passione la sua attività di musica da cameracollaborando con solisti come Frank Peter Zimmermann, AndreaLucchesini, Gidon Kremer, Salvatore Accardo e il quartetto Alban Berg.Il 1994 lo vede fondatore dell’Orchestra d’Archi Italiana. I primi due annidi vita dell’Orchestra sono dedicati esclusivamente alla preparazione delrepertorio e nel 1996 debutta iniziando un’attività premiata costante-mente da critiche eccellenti e grande successo di pubblico.La sua grande curiosità sul potere eccezionale di comunicazione dellamusica lo ha portato a collaborare con gli attori Maddalena Crippa eMarco Paolini, con il quale ha realizzato numerosi spettacoli di successo, eultimamente ha partecipato a importanti festival di musica jazz, insieme aVinicio Capossela, Uri Caine e Gian Maria Testa.Dal 2002 ha un contratto in esclusiva con la casa discografica giapponeseDJV Victor. Mario Brunello è stato docente dei corsi estivi di perfezio-namento dell’Accademia Chigiana ed è stato nominato, più giovane tratutti, Accademico di Santa Cecilia.

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Lunedi 7 febbraio

Salvatore Accardoviolinista e direttore d’orchestra

Esordisce a 13 anni eseguendo in pub-blico i Capricci di Paganini. A 15 annivince il primo premio al Concorso diGinevra e, due anni dopo, nel 1958, èprimo vincitore assoluto del ConcorsoPaganini di Genova. Il suo vastissimorepertorio spazia dalla musica baroccaa quella contemporanea. Compositoricome Sciarrino, Donatoni, Piston,Piazzolla, Xenakis gli hanno dedica-to loro opere. Suona regolarmentecon le maggiori orchestre e i piùimportanti direttori, affiancandoall’attività di solista quella di diret-tore d’orchestra. In questa veste halavorato con le più importantiorchestre europee e americane e ha effettuato alcune incisioni con laPhilarmonia di Londra.La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hannoportato alla creazione del Quartetto Accardo nel ‘92 e all’istituzione deiCorsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione WalterStauffer di Cremona nel 1986 insieme a Giuranna, Filippini e Petracchi.Nel 1971 ha inoltre dato vita al Festival “Le settimane MusicaliInternazionali” di Napoli e al Festival di Cremona.Oltre alle incisioni dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini perla DGG e alle numerose registrazioni per la Philips tra le quali le Sonate ele Partite di Bach per violino solo e l’integrale dell’opera per violino eorchestra di Max Bruch, Accardo ha inciso per ASV, Dynamic, EMI, SonyClassical, Collins Classic e FONE’.Nel corso della sua prestigiosa carriera, Salvatore Accardo ha ricevutonumerosi premi, tra i quali il Premio Abbiati della Critica Italiana per lesue eccezionali interpretazioni.Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavalieredi Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. In occasione della tournée effettuata in Estremo Oriente nel novembre‘96, il Conservatorio di Pechino lo ha nominato Most HonorableProfessor. Nel 1999 è stato insignito dell’ordine Commandeur dansl’ordre du mérit culturel, la più alta onorificenza del Principato di Monaco.Alla fine del ‘96 Accardo ha ridato vita all’Orchestra da Camera Italiana(O.C.I.), formata dai migliori allievi dei corsi di perfezionamentodell’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Nel 2001 gli è stato conferito il prestigioso premio Una vita per la Musica.Possiede due violini Stradivari, lo Hart ex Francescatti 1727 e l’Uccello diFuoco ex Saint-Exupéry 1718.

Fabio Capello allenatore Juventus F.C.

Fabio Capello nasce a Pieris, in provincia di Gorizia, il 18 giugno 1946.Debutta nel calcio che conta con la Spal a diciotto anni nel 1964. È uncentrocampista centrale roccioso con un’ottima visione di gioco. La Romalo acquista nel 1967. A volerlo è il presidente Franco Evangelisti inpersona. Suo primo allenatore in giallorosso è Oronzo Pugliese. Poi arrivaHelenio Herrera. Nel giro di pochi anni Capello diventa una delle colonnedi una squadra di medio livello, che fatica in campionato, ma nel 1969vince la Coppa Italia, grazie anche ai suoi gol. È una Roma promettente,che fa ben sperare i tifosi. Ma il nuovo presidente Alvaro Marchini si trovaalle prese con un bilancio traballante e decide di vendere i pezzi pregiatidella squadra, tra cui Fabio Capello alla Juventus. Per Capello si apre unastagione di successi. Vince tre scudetti e diventa titolare della Nazionale.Con la maglia azzurra conquista un posto d’onore nella storia del calcio: il14 novembre 1973 sigla il gol del primo successo italiano control’Inghilterra a Wembley. Nel 1976 lascia la Juventus per il Milan. Sono gliultimi due anni di carriera. Dal 1985 al 1991 dirige il settore giovanile delMilan, ma si occupa anche di hockey e di strategie di marketing. Il suoesordio come allenatore in serie A è datato 12 aprile 1987, quandosostituisce Nils Liedholm nella parte finale della stagione. Ma è nel 1991 che arriva la grande occasione: è chiamato alla guida delMilan, dopo la fine del ciclo Sacchi. In cinque stagioni vince quattro scudet-ti, tre Supercoppe di Lega, una Coppa Campioni e una Supercoppa europea. Lascia il Milan nel 1996 dopo uno scudetto vinto facendo convivere duetalenti assoluti come Roberto Baggio e Dejan Savicevic e vola a Madrid dove,al primo tentativo, vince la Liga. Da Milano lo richiamano, ma a fine stagio-ne Don Fabio (come lo chiamano a Madrid) si concede un anno sabbatico.Nel maggio 1999 lo chiama a Roma Franco Sensi. Dopo un avvio promet-tente, la Roma chiude al sesto posto, ma, il 17 giugno 2001 la Roma vinceil suo terzo scudetto. In molti vedono in Capello il vero “valore aggiunto”

della squadra. È lui l’allenatore che havinto di più nel decennio. Tra Milan,Real Madrid e Roma, su otto torneidisputati ne ha vinti sei. E il 19 agosto2001 conquista anche la Supercoppadi Lega battendo la Fiorentina. Nel maggio 2004 diventa allenatoredella Juventus.Fabio Capello non si definisce unintenditore, ma gradisce molto labuona musica. Non ha preferenzeparticolari, ma ascolta quel tipo dimusica che a suo dire gli procurapiacere. Inoltre, a volte, la musica èuna sua alleata nei momenti di relax.

ore 21.00

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Plinio Pinna Pintor medico

Nato a Torino nel 1921 da Arturo, pioniere della ginecologia, ha condottogli studi liceali con maturità classica nel 1939 a Torino. Diplomato in violino al Conservatorio, ha sempre continuato a suonareanche in concerti con professionisti e, recentemente, alla Scuola di Musicadi Fiesole.Chiamato alle armi nel ‘41, compie il servizio militare in Sanità; congedatonel ´43, partecipa alla Resistenza con attività di propaganda clandestina.Ricercato dalla polizia fascista, raggiunge la formazione partigiana 105a

Brigata Garibaldi nell’ottobre del 1944. Congedato alla liberazione con ilgrado di tenente onorario, riceverà numerosi riconoscimenti dallaRepubblica. Ripresi gli studi, si laurea in Medicina nel 1946 e si specializzain Cardiologia nel 1954. Nel 1951, alla morte del padre, assume la direzionedella Clinica, continuando a frequentare l´Istituto di Patologia Medicadell’Università di Torino, che lascerà definitivamente dopo 20 anni nel 1962,al conseguimento della Libera Docenza in Patologia Medica. Da allora sinoai giorni nostri si è dedicato ininterrottamente alla gestione amministrativae alla direzione del Dipartimento di Medicina e Cardiologia della Clinica.Per favorire l´impegno scientifico dell’Istituzione, ha realizzato nel 1977 laFondazione Arturo Pinna Pintor, in collaborazione con alcuni membridella Facoltà di Medicina di Torino, per ricerche di MedicinaMultidisciplinare e negli ultimi anni per la Verifica di Qualità delle Curee delle Tecnologie Mediche. La Fondazione ha finora erogato oltre 70borse di studio e sotto la sua egida sono state condotte più di 200 ricerche.È membro della Società Italiana di Cardiologia, delegato regionale del-l’ANCE, è membro del Comitato direttivo piemontese della Società Italianadi VRQ, del Comitato Organizzatore del Progetto EuroSCORE per l’elabo-razione del modello Europeo di stratificazione del rischio in cardiochirurgia. Per l’ esperienza e le ricerche in questo campo è stato nominato nel 1999membro del Comitato ad hoc della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca.

Nello scorso anno è stato nominatoPresidente del Comitato ScientificoPiemontese dell´AIOP (AssociazioneItaliana Ospedalità Privata), dal 1991è membro dell´ISQA (InternationalSociety for Quality Assurance) edell´ISTAHC (International Societyfor Technology Assessment in HealthCare). Negli ultimi 15 anni ha pro-mosso numerose ricerche, tuttora incorso, nei campi della qualità dellavita degli operati e della stratificazio-ne del rischio dei pazienti e dei costi.

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Enzo Restagnomusicologo

Enzo Restagno ha studiato musica efilosofia a Torino e a Vienna. Da piùdi trent’anni è professore di storiadella musica al Conservatorio G.Verdi di Torino. Ha tenuto corsi alConservatorio centrale di Pechino,all’Università di New York e innumerosi centri musicali di tutto ilmondo. Ha pubblicato vari volumidedicati specialmente agli autori delNovecento (H.W. Henze, JannisXenakis, Luigi Nono, LucianoBerio, Elliott Carter, Steve Reich,Gyorgy Ligeti, Alfred Schnittke,Sofia Gubaidulina, Franco Donatoni,Goffredo Petrassi) alcuni dei qualitradotti in varie lingue. Da una ventina d’anni si occupa anche di organiz-zazione musicale: è stato direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica dellaRAI e dal 1985 del festival Settembre Musica ed è consulente artistico perle edizioni musicali di Casa Ricordi.

Venerdì 4 marzo ore 21.00

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Sergio Cofferati sindaco di Bologna

Sergio Cofferati è nato a Sesto ed Uniti, provincia di Cremona, il 30gennaio del 1948. È sposato e ha un figlio. Componente del Cnel(Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro), dal luglio 2001 è Ufficialedella Legione d’Onore, la più alta onorificenza francese.Dopo il diploma inizia a lavorare alla Pirelli Bicocca di Milano comeimpiegato. Si iscrive alla Filcea, il sindacato dei chimici della Cgil, ecompie un percorso che lo porterà ai vertici dell’organizzazione. Negli anni Ottanta affronta le grandi ristrutturazioni del settore chimico enel 1988 diventa segretario generale della Filcea. Componente dellasegreteria nazionale della Cgil dal 1990, viene eletto segretario generale nel1994, succedendo a Bruno Trentin. Durante la sua gestione, il sindacatosvolge un ruolo fondamentale nelle trasformazioni del paese, nel pienodella ricostruzione dopo la bufera di Tangentopoli e la crisi economicaculminata con la svalutazione della lira. Questi non sono solo anni dibattaglie, ma anche di accordi positivi tra le parti sociali per risanare ilpaese e accompagnarlo nel difficile cammino verso l’ingresso in Europa:dal protocollo sulla concertazione firmato con il governo Ciampi nel1993, alla riforma delle pensioni del 1995, dal Patto per il Lavoro con ilgoverno Prodi nel 1996, alla Carta di Impegni contro lo sfruttamento dellavoro minorile con il ministro Livia Turco nel 1998, alla firma, semprein quell’anno, di un nuovo Patto per il Lavoro con il governo D’Alema. Il 21 settembre del 2002 Cofferati lascia la Cgil per tornare al suo posto inPirelli all’ufficio studi sociali e ambientali, dove si occupa di responsabili-tà sociale d’impresa. Ricopre inoltre la carica di presidente dellaFondazione Di Vittorio, che svolge attività di ricerca in campo storiogra-fico, economico, scientifico e culturale. Nel frattempo, nel capoluogo emi-liano nasce il progetto Bologna2004, che coinvolge partiti, associazioni emovimenti in un’alleanza estesa. Si tratta di un’esperienza innovativa, che

ha lo scopo di coinvolgere forzedella società civile nell’elaborazionedi un progetto per la città e nelladesignazione del candidato sindaco.Il 13 giugno del 2003, Cofferatiufficializza la sua disponibilità a par-tecipare al progetto e compie quellache ha definito “una scelta di vita":a partire dal luglio del 2003 si tra-sferisce con la famiglia a Bologna,nel quartiere Santo Stefano, e rinun-cia a tutte le altre cariche e attivitàper concentrarsi completamente suBologna, dove, alle elezioni ammini-strative del 12 e 13 giugno 2004,viene eletto Sindaco.

Venerdì 18 marzo ore 17.30

Claudio Desdericantante lirico e direttore d’orchestra

Ha debuttato nel 1969 al Festival di Edimburgo interpretando Il SignorBruschino di Rossini. Da allora ha privilegiato il repertorio mozartiano erossiniano, che ha proposto nel corso di importanti festival quali quelli diSalisburgo, Pesaro e Glyndebourne. Dal 1973 è regolarmente ospite delTeatro alla Scala dove interpreta, fra le altre cose, La Cenerentola eL’Italiana in Algeri con la direzione di Claudio Abbado, nonché le opere diMozart su libretto di da Ponte dirette da Riccardo Muti. Il suo repertoriospazia da Monteverdi a Nono, con particolare attenzione per il generecameristico e liederistico e per l’opera di Schumann, Schubert e Brahms.La sua carriera ha portato ad esibirsi all’Opéra di Parigi in Falstaff, alCovent Garden di Londra in Le nozzedi Figaro e Così fan tutte, nonché aNew York e Chicago in altri impor-tanti ruoli mozartiani e rossiniani. Dal 1988, presso la Scuola di Musicadi Fiesole, ha guidato il ProgettoMozart - Da Ponte, un laboratorioconclusosi con la messa in scena diCosì fan tutte, Le nozze di Figaro eDon Giovanni, a cui è seguito, nel1993-1996, un work shop sulla voca-lità di Monteverdi culminato nellaproduzione de L’incoronazione di Poppea,L’Orfeo e Il ritorno di Ulisse in patria.Da diversi anni svolge un’intensaattività come direttore d’orchestrache lo ha portato alla testa di numerose compagini italiane e straniere.Tra le produzioni più significative La scala di seta e L’occasione fa il ladroa Montpéllier nel 1992, Falstaff e La pietra di paragone al Festival diAldeburgh nel 1993 ed Il maestro di cappella di Cimarosa alla Reggia diCaserta in occasione del G7, nel 1994 un trittico composto da Il maestrodi cappella, Il Telefono di Menotti e La voix humaine di Poulenc da luidiretto e interpretato nel 1995 a Napoli. Nel corso dello stesso anno hadiretto i Carmina Burana, La Cenerentola, La pietra di paragone, Rigoletto,Falstaff, La traviata, Macbeth e Carmen a Pisa, Il signor Bruschino e La scaladi seta a Bilbao, Carmen a Rouen e Don Giovanni a Marsiglia.Tra i suoi impegni più recenti lo spettacolo Tout Rossini a Parigi, La fintagiardiniera a Nizza e Il barbiere di Siviglia a Baltimora, Montecarlo eTolosa nel 2001.Tra i prestigiosi incarichi ricevuti, la direzione artistica del Teatro Verdi diPisa dal 1991 al 1997 e quella del Regio di Torino, nominato dall’allorasovrintendente Giorgio Balmas, dal 1998 al 2001. È stato consulenteartistico del Festival Verdi di Parma e dall’agosto 2002 al dicembre 2003sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo.

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Mercoledì 6 aprile

Gian Luigi Beccariaprofessore universitario

Gian Luigi Beccaria è nato a Costigliole Saluzzo il 27 gennaio 1936, si èlaureato in glottologia a Torino, con Benvenuto Terracini (ne ha curatodue raccolte di saggi, I segni, la storia, Napoli 1976, e con M.L. Gernia,Linguistica al bivio, Napoli 1981). Ha insegnato dal 1960 al 1963all’Università di Salamanca, dal 1970 è professore ordinario di Storia della

lingua italiana all’Università diTorino. Ha pubblicato numerosivolumi dedicati alla lingua italianaantica e moderna: momenti e aspettidel Settecento italiano, rapporti lin-guistici Italia-Spagna nel Cinque eSeicento, prosa e poesia del Nove-cento, letteratura e dialetto, linguag-gi settoriali dell’italiano contempo-raneo, linguistica generale, tradizionipopolari, etnolinguistica. Ricordiamo i volumi Ritmo e melodianella prosa italiana. Studi e ricerchesulla prosa d’arte, Firenze, Olschki,1964, Spagnolo e spagnoli in Italia,Torino, Giappichelli 1968 (rist. 1969),

L’autonomia del significante, Torino, Einaudi, 1975 (rist. 1989),Letteratura e dialetto, Bologna, Zanichelli, 1975, La guerra e gli asfodeli.Romanzo e vocazione epica di Beppe Fenoglio, Milano, Serra & Riva, 1974,Italiano. Antico e nuovo, Milano, Garzanti, 1988 (nuova ed. 1992), Leforme della lontananza, Milano, Garzanti, 1989 (nuova ed. 2001), I nomidel mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute, Torino, Einaudi, 1995,Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell’italiano e nei dialetti,Milano, Garzanti, 1999 (nuova ed. 2001), Elogio alla lentezza, Marene,Aragno, 2004; e con altri I linguaggi settoriali in Italia, Milano, Bompiani,1973, Italiano letterario. Profilo storico, Torino, Utet, 1989. Per sua cura hapubblicato Fiabe piemontesi, Milano, Mondatori, 1982, gli Appunti dilingua di V. Alfieri, Asti, ed. naz. delle Opere, 1983, il Dizionario di linguae di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi, 1994, nuova ed. 2004;Tre più due uguale zero, Milano, Garzanti, 2004.Gian Luigi Beccaria è redattore del mensile “L’indice”, condirettore dellarivista “Lingua e stile”, della rivista “Lettere italiane” e collaboratore de“La Stampa”. Condirige l’“Atlante Linguistico Italiano”. È socio nazio-nale dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia delle Scienze di Torino.

Milva cantante e attrice

Nata a Goro in provincia di Ferrara, esordisce nel 1959 vincendo un con-corso per voci nuove indetto dalla Rai e incide Milord, il suo primo disco.Nel 1961 si rivela al Festival di Sanremo con la canzone “Il mare nel casset-to” ottenendo il terzo premio. Nel 1965 inizia la sua lunga collaborazionecon Giorgio Strehler con lo spettacolo brechtiano Poesie e canzoni di BertoldBrecht, seguito nel ‘67 da Io, BertoldBrecht. Nel teatro di prosa esordisceinvece nel ‘68 con Il Ruzante diGianfranco de Bosio mentre nellostesso anno a Roma per la regia diStrehler interpreta La cantata delmostro Lusitano di Peter Weiss. È del1973 il memorabile allestimento diStrehler dell’Opera da tre soldi incui Milva interpreta in manieraindimenticabile Jenny delle Speloncheaccanto a Domenico Modugno,mentre otto anni più tardi è la pro-tagonista della Deutsche Oper diBerlino con I sette peccati capitali diBrecht-Weill, portata poi al TeatroRegio di Torino, all’Accademia Santa Cecilia a Roma, al Comunale diFirenze, all’Opéra Comique di Parigi e nei più importanti teatri europei.Sempre nell’81 per la Rai conduce il varietà del sabato sera Al Paradise.All’anno successivo risale la prima collaborazione con Franco Battiato chescrive per lei le canzoni dell’album Milva e dintorni tra le quali“Alexanderplatz”, mentre nel 1983 è co-protagonista con Nicole Garcia eHeinz Bennet nel film Via degli Specchi, di Giovanna Gagliardo, chepartecipa anche al Festival del Cinema di Berlino.Nel 1990 riceve il Premio Tenco. Tre anni più tardi in Italia parte il tourdello spettacolo teatrale La storia di Zaza, di Giancarlo Sepe, ispirato allacommedia di Berton e Simon; nel ‘95, sempre in Italia, è la volta dellatournée di Tosca, ovvero prima dell’alba di Terence Rattigan e di Milva.Canta un nuovo Brecht rappresentato al Piccolo Regio di Milano con laregia di Giorgio Strehler. Con l’operita Maria de Buenos Aires di AstorPIazzolla e Horatio Ferrer (con la regia di Emmanuel Bohn) in scena nel2001 al Teatro Comunale di Bolzano, Milva ottiene un grande successo dipubblico e stampa interpretando il ruolo di Maria. Nel 2004, dopoundici anni di assenza dal mercato discografico italiano, esce l’albumMilva canta Merini con le poesie di Alda Merini musicate da Giovanni Nuti.

ore 21.00

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Mercoledì 13 aprile ore 21.00

Luciana Littizzetto attrice e autrice

Luciana Littizzetto è nata e vive a Torino. Diplomata al Conservatorio in pia-noforte nel 1984, si è laureata in Lettere alla facoltà di Magistero nel 1990,dedicandosi per nove anni all’insegnamento della musica nelle scuole medie.Tra il 1988 ed il 1990 ha frequentato la scuola di recitazione dell’“I.D.A.S.”(Istituto d’Arte e Spettacolo) e ha cominciato così la sua carriera comedoppiatrice e autrice di testi per i suoi primi spettacoli: Lacrime, Sogni e Sesso.Nell’agosto 1991 ha vinto ad Aosta il premio Ettore Petrolini al Festival dicabaret Bravograzie! con lo spettacolo Videobox, mentre nel ‘92 fa la sua primaapparizione nel programma Avanzi, su Raitre, per poi portare sui palcoscenici ditutta Italia con successo lo spettacolo Parlami d’amore Manù, di cui è anche autrice.Nel 1993 partecipa come autrice alla quarta edizione del festival di Sanscemoed è inoltre tra gli ospiti fissi di Cielito lindo, in onda su Raitre e condottoda Claudio Bisio ed Athina Cenci, dove presenta il personaggio di “Sabrina”.Nel 1995 partecipa a Letti gemelli e TV cumprà in onda su Raitre e interpretasu Radiodue la radiocommedia Giada. Nel 1997 conduce Single con BrunoGambarotta e lavora su Italia 1 in Facciamo cabaret e Ciro-il figlio di Target.Nel frattempo debutta nel cinema in Tutti giù per terra di Davide Ferrario, dalromanzo di Giuseppe Culicchia, uscito nell’aprile 1997, esperienza proseguitain Tre uomini e una gamba di e con Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 1998inizia anche a scrivere una rubrica settimanale su “TorinoSette”, l’inserto di spet-tacolo e cultura de “La Stampa” ed esce il suo secondo libro Ti amo bastardo.Nel settembre 2000 esce il film E allora mambo, scritto e diretto da LucioPellegrini e Fabio Bonifacci. In questi anni propone vari spettacoli in tuttaItalia, tra cui Recital e Bella di notte, racchia di giorno, Nella stagione televisiva2000/2001 è ospite fissa a Quelli che il calcio, il programma di Fabio Fazioin onda la domenica pomeriggio su Raidue. Scrive e recita su Radiodue Rai losceneggiato comico Le parole che non ti ho chiesto. Nel 2001 escono il suo terzolibro Sola come un gambo di sedano e il nuovo film del quale è co-sceneggiatrice

e protagonista Ravanello pallido per laregia di Gianni Costantino.Nel 2002 inizia a condurre con Paolettail programma radio La bomba suRadio Deejay, è testimonial per lacampagna pubblicitaria dell’IstitutoSan Paolo Imi ed esce il libro, edito daMondadori, La principessa sul pisello.Il 2004 è l’anno di Col Cavolo, il suonuovo romanzo, terzo e ultimo capitolodella “Trilogia della verdura” e del film Se devo essere sincera, regia di DavideFerrario, del quale è co-sceneggiatricee protoganista.

Evelino Pidò direttore d’orchestra

Nato a Torino, ha studiato musica al Conservatorio della sua città natale ein seguito ha frequentato i corsi di direzione d’orchestra presso la ScuolaSuperiore di Musica di Vienna. La carriera internazionale ha inizio pocotempo dopo, quando viene chiamato ad inaugurare il Festival dei TreMondi a Melbourne con Madame Butterfly; viene poi invitato a Genova,Venezia, Bari e Palermo; all’Opera di Roma, nell’aprile del 1989, contri-buisce alla resurrezione scenica dellaZelmira di Rossini e nello stessoanno fa una lunga tournée in Australiacon le Orchestre Sinfoniche ABC. Nel 1992 inaugura il Festival diWexford in Irlanda e nel 1993debutta in America partecipando alFestival di Santa Fé e all’Opera diLos Angeles, dove viene invitato perle successive stagioni. Nello stessoanno debutta alla Royal OperaHouse di Londra. Dirige poi congrande successo al Festival di Aix enProvence e all’Opéra Bastille di Parigi.Nelle ultime stagioni ha diretto alThéâtre Municipal di Losanna, alTeatro dell’Opera di Roma, al Teatro Regio di Torino, all’Opéra di Monte-Carlo, a Tel Aviv, al Festival di Orange, al Metropolitan di New York,all’Opéra Bastille Il Pirata di Bellini e la Lucie de Lammermoor alloChâtelet di Parigi. Aveva già trionfalmente presentato quest’operaall’Opéra di Lyon, al Théatre des Champs Elysées e al Grand Théâtre diGinevra, dove tornerà regolarmente ogni stagione fino al 2006. Nel dicembre 2003 il ritorno alla Royal Opera House di Londra, conCenerentola e nel 2004 con Lucie de Lammermoor. Evelino Pidò prepara inoltre il ritorno al Festival d’Orange con Otello, alFestival di Santa Fé con concerti e opere. Nuovi importanti impegni loaspettano negli Stati Uniti e in Europa.Ha collaborato, fra le altre, con le Orchestre Sinfoniche della RAI e delTeatro Regio di Torino, con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia diSanta Cecilia a Roma, con il Teatro San Carlo di Napoli, con l’OrchestrePhilharmonique di Montecarlo, la Royal Philharmonic di Londra,l’Orquestra Simfonica de Barcelona e l’Orchestre Philharmonique deRadio France. Evelino Pidò ha inciso a Lione Elisir d’Amore di Donizettiper la Decca e Rossini con la Royal Philharmonic Orchestra. Nel 1999 haregistrato per la EMI due CD con Roberto Alagna e Angela Gheorghiu.

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1918

Martedì 3 maggio ore 20.30

Jeffrey Tate direttore d’orchestra

Nato in Inghilterra, a Salisbury, nel1943, ha studiato medicina all’Univer-sità di Cambridge, ma l’interesse perla musica lo ha portato a dedicarsi alladirezione d’orchestra, collaborandocon Georg Solti, Colin Davis, CarlosKleiber, Rudolf Kempe. Nel 1976 èstato assistente di Boulez a Bayreuthper il Ring e nel 1978 ha esorditocome direttore all’Opera di Göteborgcon la Carmen. Direttore dagli anniOttanta al Royal Opera HouseCovent Garden di Londra, è statonominato direttore principale dellaEnglish Chamber Orchestra nel 1985e primo direttore ospite dell’Orchestre National de France nel 1989.Jeffrey Tate dirige abitualmente le grandi orchestre londinesi, la BayerischenRundfunk-orchester, i Berliner Philharmoniker, la Filarmonica della Scala, laEnglish Chamber Orchestra, la Filarmonica di Rotterdam, l’Orchestre de laSuisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, laFilarmonica di Los Angeles, le Orchestre Sinfoniche di Boston, Cleveland,Toronto, Montreal. Al Théâtre du Châtelet di Parigi ha diretto nel 1995 PeterGrimes di Britten e il ciclo dell’Anello del Nibelungo di Wagner. Ospite delFestival di Aix-en-Provence con Così fan tutte, ha riaperto con questo titolol’Opéra Garnier di Parigi nel marzo 1996. Ha diretto la Walkiria al TeatroColon di Buenos Aires nel 1997. Nel 2000 ha diretto a Colonia Intolleranza1960 di Luigi Nono e L’Oro del Reno di Richard Wagner e, in Italia, Ariannaa Nasso e Capriccio a Torino, Il Cavaliere della Rosa a Milano e The Turn ofScrew a Genova. La sua intensa attività discografica comprende Arabella,Hänsel und Gretel, Les contes d’Hoffmann, Lulu, i Concerti per pianoforte eorchestra di Mozart, con Mitsuko Uchida, e tutte le Sinfonie dello stessoautore con la English Chamber Orchestra, nonché le principali composizionisinfoniche di Elgar. Nel ruolo di Primo direttore ospite ha guidato l’OrchestraSinfonica Nazionale della Rai in un’importante tournée in Spagna e nel corsodella stagione in due programmi inconsueti: il primo dedicato ad autori inglesidi inizio Novecento, il secondo a Stravinskij, con la Symphonie de psaumes el’opera-oratorio Oedipus rex. Nelle ultime stagioni sinfoniche ha direttol’Orchestra della Rai in importanti produzioni come la Creazione di Haydn,le Scene dal Faust di Schumann e i Maestri cantori di Norimberga di Wagnere la Messa in si minore di Bach, Das Paradies und die Peri di Schumann.Chevalier des Arts et des Lettres e Commander of the British Empire, JeffreyTate ha ottenuto il Premio Abbiati della critica italiana riferito alla suaattività con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella stagione 1998-99. Dal settembre 2002 ne ha assunto l’incarico di direttore onorario.

Alessandro Bariccoscrittore

Alessandro Baricco ha pubblicato con l’editore Rizzoli cinque romanzitradotti in tutto il mondo: Castelli di rabbia (1991); Oceano mare (1993);Seta (1996); City (1999); Senza sangue (2002). Nel 1994 ha pubblicato con l’editore Feltrinelli Novecento, un monologo,testo teatrale rappresentato in Italia, in quasi tutta Europa, in Russia, inGiappone, in Canada e in Sud America. Nel 1998 Giuseppe Tornatore neha tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano.Ha inoltre scritto un breve saggio sulla globalizzazione, Next. Piccolo librosulla globalizzazione e sul mondo che verrà (2002, Feltrinelli) e due saggi dicritica musicale: Il genio in fuga (1988, PBE) sull’opera rossiniana eL’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (1992, Garzanti) sui rapportitra musica e modernità. Gli articoli scritti da Baricco per i quotidiani“La Stampa” e “La Repubblica” sono stati raccolti in Barnum. Cronachedal Grande Show, e Barnum 2. Altre cronache dal Grande Show (1995-98,Feltrinelli). Per Luca Ronconi ha scritto Davila Roa, messo in scena alTeatro di Roma nel 1996.Dal 1997 al 2001 ha portato nei teatri italiani lo spettacolo Totem. Letture,suoni, lezioni, realizzato insieme a Gabriele Vacis e Roberto Tarasco.Alessandro Baricco è stato fra i protagonisti delle precedenti edizioni delFestival Romaeuropa con City Reading Project nel 2002 (i testi e leimmagini degli spettacoli sono raccolti in un volume edito da Rizzoli) econ la prima mondiale del Reading Iliade nel 2004.

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Venerdì 3 giugno ore 21.00

Pietro Bianchietnomusicologo

Nato a Giubiasco in Svizzera nel 1953 da Carlo (architetto) e Trudi(violinista), Bianchi (a destra nella foto) studia dall’età di sei anni il pianofortecon Jean-Jacques Hauser, a Bellinzona, per poi frequentare il liceo di Lugano.Segue un intenso periodo di studi e di concerti a Parigi: nel 1973 è attivocome sonorizzatore dei concerti di Alan Stivell e fa parte dello staff del gruppo.Nel 1974 fonda insieme a musicisti della Bretagna, della Cornovaglia e dellaFrancia la propria formazione Lyonesse dove suona il pianoforte, il clavi-cembalo e il violino. Appassionatosi alle musiche etniche di tutto il mondo,nel 1975 si iscrive all’Accademia di Parigi e studia musicologia, tradizioniorientali (con Tran Van Khe), africane (con Marcel Laloum) ed etnologia (conDyane Rey). Ottiene dall’UniversitàParis VIII una Maîtrise in musica nel1979. A Roma, membro dell’IstitutoSvizzero di Villa Ludovisi, segue uncorso di perfezionamento con DiegoCarpitella, maestro e amico.Mentre continua ininterrotta l’attivitàconcertistica, inizia un lungo lavorodi ricerca nel canto popolare:dapprima in Berry, Creuze e Corrèze,per poi spostarsi definitivamente nelTicino, oggetto della tesi di Maîtrise.Qui raccoglie circa 600 canti, danzee testimonianze orali con mezzitecnici della Radio Svizzera italiana.Dal settembre 1980 entra a far partedella redazione musicale della stessa Radio che lo impiega comeetnomusicologo. Di questo periodo sono anche i film TV della serie A suondi banda e D’altri canti.Dal 1979 al 1985 dirige un festival di musiche popolari in terra di Langa,intitolato Canté j’euv che riscuote un enorme successo di pubblico.Presidente della società svizzera di etnomusicologia, premiato due volte conl’Ascona per la Cultura (1984) e con il Vincenzo Falchetto per la culturapopolare (1990), non perde la voglia di suonare in pubblico: in duo conRoberto Maggini (con Bianchi nella foto) dal 1983; con Padus (un grupposvizzero e italiano sul repertorio del Po) dal 1994, con Martinotti, Coltri,Tombesi e Vitelli; con la sua Orchestrina, formata da Giotto Columberg,Giorgio Lanini e Anna Pacchin; e con molti altri musicisti.Ha suonato nei cinque continenti con importanti tournée in Australia,Canada, Turchia, Emirati Arabi, Russia, Georgia, Scandinavia.Come consigliere artistico, segue regolarmente le rassegne “Tre giornidi musica popolare Acquarossa” e “Musica nel convento delleAgostiniane, Montecarasso”.

Carlo Petrinifondatore e presidente di Slow Food

Nato a Bra il 22 giugno 1949, con studi di sociologia a Trento e unbackground di impegno in politica e nell’associazionismo, Carlo Petrinicomincia a scrivere di enogastronomia nel 1977 sui principali periodicie giornali italiani, attività alla quale presto si aggiunge l’organizzazionedi eventi. È però nel 1983 che Petrini pone la prima pietra dell’associa-zione enogastronomica Arcigola, inizialmente legata alla cultura del buonmangiare, del buon bere e della convivialità: il primo congresso dell’as-sociazione si tiene nel 1986 e ne vede l’elezione a presidente.Il 9 dicembre 1989 a Parigi, dopo tre giorni di confronto e dibattitoall’Opéra Comique, il Manifesto del Movimento Internazionale Slow Food

viene sottoscritto da oltre venti dele-gazioni provenienti da tutto il mondo.Slow Food diventa una fucina diidee che si concretizzano presto ineventi, tra i quali il Salone del Gusto,Cheese, il Premio Slow Food per ladifesa della biodiversità.Attraverso la casa editrice Slow FoodEditore, fondata nel 1990, Petrinipromuove numerose pubblicazioni ecura l’edizione della Guida ai Vinidel Mondo e della rivista “Slow”.Insieme a Daniele Cernilli è fonda-tore e curatore di Vini d’Italia (unacoedizione Gambero Rosso e SlowFood Editore). Tra le altre attività

giornalistiche di Carlo Petrini, la collaborazione come editorialista con ilquotidiano “L’Unità” e dal 1999 con “La Stampa”, con le due rubrichesettimanali Sostiene Carlin, su “TuttoLibri”, e De gustibus disputandum estsulla pagina domenicale dell’agricoltura. Per la sua attività Petrini siaggiudica nel 2000 a Londra il Communicator of the Year Trophy,istituito dalla IWSC (International Wine and Spirit Competition) e nel2002 il Premio Sicco Mansholt, per l’attività intrapresa da Slow Food asupporto e difesa di un nuovo modello di agricoltura sostenibile.Il 10 luglio 2003 l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoligli conferisce la Laurea honoris causa in Antropologia Culturale.Nell’ottobre 2004 Petrini viene inserito come italiano nella categoria“Innovator” nella lista degli European Heroes 2004 stilata dal “TimeMagazine”. Tra i più recenti progetti ideati e promossi da Carlo Petriniall’interno di Slow Food: l’Arca del Gusto e i Presìdi italiani ed interna-zionali, il Premio Internazionale Slow Food per la difesa della biodiversità,l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra) e Colorno(Parma), Terra Madre.

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Mercoledì 21 settembre ore 21.00

Tullio Regge fisico

Nato a Torino nel 1931, frequenta in questa città tutte le scuole finoal conseguimento della laurea in Fisica presso l’Università nel 1952.Nel biennio 1954/56 è alla Rochester University (NY) dove consegueil Ph.D in Fisica teorica. Tornato in Italia, ottiene la cattedra in Fisica Teorica nel 1961. Hainsegnato Teoria Quantistica della Materia presso il Politecnico di Torino.Nel 1958/59 trascorre sei mesi presso il Max Planck Institut di Monaco diBaviera dove interagisce con W.Heisenberg, per poi tornare negli StatiUniti alla Princeton University e all’Institute for Advanced Study di cuidiventa membro nel 1964 e che lascia definitivamente nel 1979ritornando in Italia.Tullio Regge si è interessato di urti ad alte energie sviluppando il concettodi momento angolare complesso e di poli della matrice d’urto nelmomento angolare poi utilizzati nella fisica delle alte energie.In collaborazione con J.A.Wheeler analizza le perturbazioni della metricadi Schwarzchild che caratterizza il buco nero. Infine, introduce il concettodi gravità discreta e lo estende dimostrando che il formalismo deicoefficienti di recoupling angolare è una teoria topologica. Nel 1964 riceveil premio Dannie Heineman della American Physical Society edell’American Institute of Physics, nel 1968 il premio Città di Como dellaFondazione Somaini, nel 1979 la Medaglia Einstein della FondazioneLewis Strauss. Per la sua opera di divulgatore scientifico gli sono conferiti nel 1987 lamedaglia Cecil Powell della Società Europea di Fisica, nel 1988 il Premiodella Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1996 lamedaglia Dirac dell’ICTP, nel 1997 il Premio Marcel Grossman.È membro nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delleScienze di Torino, dell’Accademia dei XL, della American Philosophical

Society, della Academia Chilena deCiencias e della Accademia Russadelle Scienze. È al momento ancheattivo come presidente della sezionetorinese dell’Associazione per laricerca e prevenzione degli handicap(AIRH) e come presidente dell’Isti-tuto per l’Interscambio Scientifico(ISI), una fondazione che vede tra isoci la Regione Piemonte, la Provin-cia di Torino, la Città di Torino e laCassa di Risparmio. Nel periodo1989-94 è stato eletto eurodeputato.

Maurizio Pollinipianista

Maurizio Pollini è nato a Milano nel1942 e ha studiato con Carlo Lonatie Carlo Vidusso.Nel 1960 ha vinto il primo premioal Concorso Internazionale Chopindi Varsavia. Da allora è protagonistain tutti i maggiori centri musicalid’Europa, America e Giappone. Ha suonato con i più celebri direttori,fra cui Boehm, Karajan, Celibidache,Abbado, Boulez, Chailly, Mehta,Muti, Sawallisch e con tutte le piùimportanti orchestre.Nel 1987, in occasione dell’esecu-zione dei Concerti di Beethoven aNew York, i Wiener Philharmoniker gli hanno consegnato l’Ehrenring.Nel 1995 ha ricevuto il Goldenes Ehrenzeichen della città di Salisburgo,nel 1996 a Monaco di Baviera l’Ernst-von-Siemens Musikpreis, nel 1999a Venezia il Premio Una vita per la musica – Artur Rubinstein e nel 2000 ilPremio Arturo Benedetti Michelangeli del Festival di Brescia e Bergamo.Nel 1995 ha inaugurato il Festival che Tokyo ha dedicato a Pierre Boulez.Nello stesso anno, e di nuovo nel 1999, il Festival di Salisburgo gli haaffidato la progettazione di cicli di concerti che, rispecchiando i suoimolteplici interessi musicali, accostano nei programmi epoche e generediversi, dai capolavori della polifonia a prime esecuzioni appositamentecommissionate a compositori contemporanei. Analogo “Progetto”, ampliatoa una trentina di concerti, è stato realizzato quale parte centrale della vitamusicale alla Carnegie Hall di New York nelle stagioni 1999-2001.Cicli di concerti che, oltre a un intervento solistico, prevedono anche unapporto nella ideazione sono stati presentati nel corso del 2002 a Parigi(Cité de la Musique) e a Tokyo e nel 2003 al Parco della Musica di Roma.Nell’estate 2004 è stato Artiste Etoile al Festival Internazionale di Lucerna,partecipando con un recital e concerti con orchestra diretti da ClaudioAbbado e Pierre Boulez.Il repertorio di Maurizio Pollini si estende da Bach ai contemporanei einclude l’integrale delle Sonate di Beethoven, eseguita tra il 1993 e il 1997a Berlino, Monaco, Milano, New York, Londra, Vienna e Parigi.Ha inciso opere del repertorio classico e romantico, tutte le opere per pianofortedi Schoenberg, opere di Berg, Webern, Nono, Manzoni, Boulez e Stockhausen,testimoniando così il suo grande interesse per la musica del nostro secolo.I suoi dischi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali.

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data da definire

Alberto Conteprofessore universitario

Nato ad Asti nel 1942 da una famiglia di notai da tre generazioni, haabbandonato le tradizioni di famiglia per diventare matematico. Ha percorso tutta la sua carriera accademica presso l’Università degli Studidi Torino, della quale è stato prorettore e dove è attualmente ordinario diGeometria Superiore nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Le sue ricerche, che si inseriscono nel filone della grande Scuola torinesedi Geometria Algebrica di Corrado Segre, Gino Fano e AlessandroTerracini, riguardano la teoria e la classificazione delle varietà algebriche atre dimensioni e i relativi problemi di (uni)razionalità.

Ha ricoperto numerosi incarichi in ambitomatematico nazionale e internazionale (èPresidente dell’Unione Matematica Italiana,membro del Consiglio Universitario Nazionale,coordinatore del più importante progetto diricerca matematica - EAGER - dell’UnioneEuropea, membro del Comitato Esecutivo dellaSocietà Matematica Europea, capodelegazioneitaliano presso l’International MathematicalUnion), ed è Socio nazionale dell’Accademiadelle Scienze di Torino. La musica è entrata presto a far parte dei suoiorizzonti culturali, prima nella forma del jazz

classico (influenza di suo cugino Paolo e della sua ricchissima collezione didischi a 78 giri), poi dell’opera lirica (influenza della nonna maternaMaria) e infine della musica classica in senso lato (scoperta per contoproprio, con successiva forte influenza di Giorgio Pestelli). Oltre a essere un assiduo frequentatore delle sale dove si fa musica, è anchestato Vice Presidente del Teatro Regio di Torino ed è membro delConsiglio direttivo dell’Unione Musicale. Baritenore e pianista dilettante,i suoi cantanti preferiti sono Renata Tebaldi, Leontine Pryce, MarioFilippeschi e Cesare Siepi; i suoi pianisti preferiti Arturo BenedettiMichelangeli (il mito dei miti), Giorgio Pestelli e Fats Waller. Il suo costante impegno civile si è tradotto nell’elezione a membro delConsiglio Comunale della Città di Torino per il quinquennio 1985/1990.

Paolo Contecantautore

Nato ad Asti il 6 gennaio 1937, già da ragazzo comincia a coltivare quelle cheancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia, prima insieme al fratello Giorgio, poi da solo, a scrivere canzonisotto la scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dallaletteratura. Arriva la metà degli anni Sessanta ed ecco irrompere nelleclassifiche canzoni “diverse” ed originali, scritte da lui: “La coppia più belladel mondo” e “Azzurro” interpretate da Adriano Celentano, “Insieme a tenon ci sto più” cantata da Caterina Caselli, “Tripoli ‘69” da Patty Pravo,“Messico e nuvole” da Enzo Jannacci, “Genova per noi” e “Onda su onda”da Bruno Lauzi e molte altre. Nel 1974 esce un album, intitolato Paolo Conte,in cui la sua voce casuale e come distrattatratteggia piccole storie private o quasi; e giàl’anno dopo ecco un altro 33 giri con lo stessotitolo e nella stessa vena. Sono il debutto daprotagonista del compositore astigiano. È nel 1979, però, che con Un gelato al limon ilpubblico inizia a scoprire Paolo Conte; nel1981, Paris Milonga, viene presentato nelcorso di un’apposita giornata “contiana” orga-nizzata dal Club Tenco a Sanremo. Nel 1982esce Appunti di viaggio che rappresenterà ungrande serbatoio concertistico. Ormai Paolo Conte è un protagonista. Nel 1984, il suo primo album per la CGD si intitola di nuovosemplicemente Paolo Conte e riscuote grande interesse da parte dei mediae recensioni entusiastiche. Intanto Paolo Conte conquista la Francia.Il 1987 porta un disco di nuove canzoni: Aguaplano con il quale Conteinizia una serie di lunghe tournée all’estero: Canada, Francia, Olanda,Germania, Belgio, Austria, Grecia, Spagna, New York che si accompa-gnano a molti Festival jazz: Montreux, Montreal, Juan les Pins, Nancy,Cagliari e numerosi altri.Il 1990 vede un Paolo Conte nuovo. Nell’album Parole d’amore scritte amacchina troviamo tutti titoli di recente composizione che conferiscono aquesto lavoro un posto assolutamente singolare nel catalogo dell’artista,mentre il disco successivo, Novecento, pubblicato nell’ottobre 1992, èinvece un felice ritorno nel guscio del Conte più classico.Il nuovo album in studio arriva nell’autunno 1995: il disco si intitola Unafaccia in prestito ed è con ogni probabilità il suo lavoro più maturo di sempre.

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Gabriele Ferrarisgiornalista

Gabriele Ferraris è giornalista a “La Stampa” dal 1982. Dal dicembre 1995è responsabile del settimanale “TorinoSette”. Ogni sabato pubblica sulsupplemento “TuttoLibri” la rubrica Rock e dintorni. Si è occupatoprofessionalmente di rock dalla metà degli Anni Ottanta. Ha seguitocentinaia di concerti e 14 edizioni del Festival di Sanremo.

data da definire

CONVERGENZE PARALLELE:

musica e vita

L’Istituto Musicale Città di Rivoli

ringrazia i 22 illustri partecipanti all’iniziativa

e il pubblico di amici

delle nostre borse di studio

che la sostengono

Max Casaccimusicista rock

Max Casacci è il chitarrista, il pro-duttore, il fondatore dei Subsonica el’autore di gran parte delle canzonidel gruppo. Comincia a suonare nellaTorino Anni Ottanta: esordisce comebassista della dark band Deafear, poiforma i Mad in Prague con FrancescoCaudullo, ovvero Madaski, suo futurocompagno d’avventura con gli AfricaUnite. Intanto, diplomatosi in foto-grafia, lavora come assistente pressolo studio cinematografico del padre(l’attuale Casa Sonica). Messi da parte i soldi per un registratoreotto piste, trasforma lo spazio doppiaggiin una piccola sala d’incisione, componendo musiche per documentari, danzacontemporanea, teatro. Nel 1986 firma la colonna sonora del film di suo padreIl giardino degli inganni. Per l’occasione impara a suonare liuto e chitarra classica.Durante il periodo neo-psichedelico suona nei Misfits. Nell’87 collabora conil gruppo The Difference. Infine, entra come chitarrista nel gruppo reggaeAfrica Unite, dove resta fino al ‘95, quando lascia la band per dar vita, l’annosuccessivo, ai Subsonica. Nel ‘97 esce il primo album. La consacrazionedefinitiva arriva con la partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2000, cheimpone i Subsonica all’attenzione dei media e del grande pubblico.

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Giorgio Balmas

Giorgio Balmas fondò l’Unione Musicale (in un primo tempo “studentesca”)nel 1946 mentre diciottenne frequentava la seconda liceo al Cavour.La diresse per trent’anni.Preparò stagioni concertistiche a Ivrea, dal 1960 al 1976, prima per ilCircolo Eporediese e poi per la società musicale del Centro CulturaleOlivetti. Oltre alle normali stagioni tradizionali, organizzò dal ‘57 al ‘64otto incontri internazionali di cori universitari e alcuni incontri con lamusica contemporanea. Fu a lungo membro della Commissione Centrale Musica a Roma, pressoil Ministero del Turismo e Spettacolo.Insegnante durante tutto questo periodo, eletto Consigliere Comunale aTorino nel 1975 fu Assessore per la Cultura per due tornate amministrative.Nel 1976 avviò gli spettacoli nei parchi detti “Punti verdi”, nel 1978 ilfestival Settembre Musica.Strutturò l’Assessorato per la Cultura, aprì biblioteche decentrate,organizzò mostre, si occupò di attività didattiche.Chiamato in seguito da Cesare Romiti ad occuparsi dei concerti delLingotto, preparò due stagioni presso l’auditorium di Renzo Piano(1995/96 e 1997).Eletto nel 1997 per la quarta volta Consigliere Comunale a Torino fu, perbrevissimo tempo Presidente della Commissione Cultura prima didivenire Sovrintendente del Teatro Regio, carica che ricoprì sino allascadenza del mandato consiliare.In più di 50 anni di attività organizzativa ha complessivamente firmato 57stagioni di concerti per un totale di 1386 manifestazioni.Jacques Lang lo ha nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettresdella Repubblica francese nel 1984.Nello stesso anno Giorgio Balmas ha ottenuto il riconoscimento delpremio Abbiati della critica musicale italiana.

Giorgio Balmas sarà presente a ogni incontro, con la massima discrezione.

Come sostenere il fondo per le borse di studio

L’iniziativa “Convergenze parallele: musica e vita” dell’Istituto MusicaleCittà di Rivoli ha l’obiettivo di sostenere un fondo per l’assegnazione di borsedi studio per allievi interni o esterni meritevoli o in difficoltà economiche.

Prenotazioni

Per assistere agli incontri è neccessario fissare una prenotazione telefonicachiamando il numero telefonico 011.956.44.08 dalle 15 alle 22 dallunedì al sabato già a partire dal 25 gennaio 2005 per la prima manifesta-zione e dopo ogni incontro per il successivo.

I versamenti - a partire dalla cifra minima di 17,50 euro – possono essereeffettuati presso:

• la tesoreria dell’Istituto Musicale Città di RivoliMonte dei Paschi di Siena - agenzia di Rivoli - Corso Susa, 27 mediante bonifico bancario sul CCB 22700.09

• gli uffici postalimediante bollettino di conto corrente postale sul CCP n. 26705103

Le donazioni sono deducibili come erogazioni liberali in base al D.P.R. 917/86.

Per ricevere il bollettino con il resoconto sullo stato del fondo per le borsedi studio, è necessario comunicare il proprio indirizzo e il numero di telefono.

È escluso qualsiasi tipo di biglietto omaggio.

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GUIDO GOBINO Cioccolato e Giandujotti - via Cagliari, 15/b - 10153 Torino Tel. e Fax: 011 2476245 [email protected] / www.guidogobino.it

Progetto grafico e realizzazione InedithaStampa Ages Arti Grafiche - Torino

Musica e.... Cioccolato

Una lunga tradizione nella produzione del cioccolato, quella dellafamiglia Gobino. Iniziata oltre quarant’anni fa con GiuseppeGobino e oggi portata avanti da Guido, fondatore del “Laboratorioartigianale del Giandujotto” da cui escono il Giandujotto Classico,il Giandujottino Tourinot, gli Amarissimi e le altre specialità.La Selezione Guido Gobino rappresenta la sinergia tra “fantasiacioccolatiera”, continua ricerca su materie prime di qualità eimportanti investimenti destinati allo studio di tecnologie produttiveche rispettino la tradizione e garantiscano all’intenditore prodotti dialto livello e sensazioni gustative sempre nuove.

L’Istituto Musicale Città di Rivoli ringrazia Guido Gobino per il contributo alla promozione dell’iniziativa

“Convergenze parallele: musica e vita”.

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Istituto Musicale Città di Rivolivia Capello, 3 - 10098 Rivoli (Torino)tel. e fax 011 [email protected]/istitutomusicale

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