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1
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di sapercollaborare nelle attività di gioco
Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo
Gioco: ruba coloriMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Dischetti colorati o carte colorate; qualunque materiale colorato che possa essere ripartito tra i bambini, almeno cinque colori
I bambini vengono suddivisi in sottogruppi di 4 o 5 bambini. In ogni caso tanti quanti sono i colori delmateriale. Giocheranno due squadre alla volta che saranno poste frontalmente su due lineecontrapposte. Il gioco è l stesso del ruba bandiera con la variante dei colori.
Ogni bambino della squadra dovrà avere tre carte o dischetti dello stesso colore. I bambini delle duesquadre, che si sfidano e hanno lo stesso colore, si metteranno uno di fronte all’altro e sarannoavversari diretti.
UNITÀ55
Argomento:
Giochi di gruppo
2
Al centro del campo si mette l’insegnante con un fazzoletto teso in avanti. A turno e in modo casualel’insegnante chiamerà i bambini per colore:
I due bambini chiamati per colore dovranno cercare di strappare la bandiera dalla mano dellamaestra, il bambino che la strappa per primo, guadagnerà un gettone dal bambino avversario.
Vincerà la squadra che avrà guadagnato tutti i gettoni
Una variante del gioco potrà essere l’utilizzo di carte con forme geometriche anziché colori
Pronti, il rosso!!!
Ho preso il fazzoletto, dammi il gettone
Tieni!!
UNITÀ55
Argomento:
Giochi di gruppo
3
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di sapercollaborare nelle attività di gioco
Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo
Gioco: palla volanteMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
palloncini gonfiabili
L’insegnante preparerà il campo da gioco secondo lo schema sotto riportato
Campo 1 Campo 2
Fu
ori c
am
po
1
Fu
ori cam
po
2
Il campo sarà identico a quelloutilizzato per la palla prigioniera.
I bambini saranno suddivisi in duesquadre A e B
Per giocare sarà necessario unpalloncino di quelli gonfiabili.
Le due squadre si schiereranno nei due campi, la squadra A nel campo 1, la squadra B nel campo 2
Fu
ori c
am
po
1F
uori ca
mp
o 2
1 2
A B
UNITÀ56
Argomento:
Giochi di gruppo
4
Al via l’insegnante lancerà il palloncino. I giocatori di ogni squadra dovranno cercare di spingere ilpallone nella zona fuori campo della squadra avversaria. Ogni volta che una squadra spingerà lapalla in tale zona segnerà un goal.
La palla dovrà essere sospinta e passata senza mai trattenerla con le mani, ma lanciata con deicolpetti che dovranno tenere in aria sempre la palla. Se il palloncino dovesse toccare terra, dovràessere rinviato dalla squadra avversaria a quella a cui appartiene il bambino che ha fatto cadere il pallone
Vince la squadra che alla fine del tempo 20- 30 minuti avrà fatto più goal
UNITÀ56
Argomento:
Giochi di gruppo
5
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Portare il bambino a scoprire l’importanza e la necessità di sapercollaborare nelle attività di gioco
Avviare i bambini a saper partecipare in modo attivo a semplici giochi di gruppo
Gioco: palla prigionieraMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Pallone di plastica leggero o di gomma piuma.
2
1
L’insegnante dovrà preparare il campo da giococome da schema. Il campo potrà essere tracciatoutilizzando gesso o nastro colorato.
La grandezza del campo e delle varie zone potràessere adattata alla numerosità della classe.
I bambini dovranno essere divisi in duesottogruppi che formeranno due squadre: lasquadra A e la squadra B. Per il gioco sarànecessario un pallone leggero.
3 m.
Prigionieri squadra A
campo gioco 1 squadra A
campo gioco 2 squadra B
Prigionieri squadra B
1,5 m
3 m
3 m
1,5 m
Le due squadre prenderanno posizione nelle due zone ( campo da gioco) 1 e 2. Il pallone saràassegnato a caso a una delle due squadre
PR
IGIO
NIE
RI P
RIG
ION
IER
I
UNITÀ57
Argomento:
Giochi di gruppo
6
La squadra lancia la palla dentro il campo avversariocercando di non farla prendere ai bambini della squadra B
BA
BA
BA B
A
PR
IGIO
NE
PR
IGIO
NE
Se invece la palla viene presa, il bambino che l’ha trovata
Le parti si invertono, è la squadra B a lanciare e quella Adovrà cercare di prendere il pallone.
diventa prigioniero della squadra B e va nella prigione diquesta squadra
La squadra A potrà tirare la palla in modo tale da farlaprendere al compagno prigioniero che se la prende,saràlibero di tornare nella sua squadra
Prendi
Bravo
Il bambino prigioniero che ha afferrato la palla, tirata daisuoi compagni, torna al suo campo
VINCERA’ la squadra che riesce a fare prigioniera tuttal’altra squadra o quella che in un certo tempo ha fatto piùprigionieri
Ho preso la palla, torno libero
Presa!!Prigioniero
Mi hai preso vado in prigione
UNITÀ57
Argomento:
Giochi di gruppo
7
OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE:
Fornire al bambino le prime conoscenze utili per una corretta gestione del proprio corpo,In modo da promuovere l’assunzione di positive attitudini igienico - sanitarie
NOTA: l’educazione alla salute è divenuto uno degli argomenti di attualità in questi ultimi tempi. Le discussioni si sono incentrate sul come un tema così rilevante per la salute dell’uomo possa divenireoggetto di ordinaria “educazione” al fine di creare una naturale formazione alla prevenzione, alla difesae se necessario, alla cura della propria e dell’altrui salute..
COSA SI DEVE INTENDERE PER EDUCAZIONE ALLA SALUTE
L’espressione “educazione alla salute” deve essere intesa in modo allargato e non ristretta solo allaprevenzione delle malattie.Pertanto va interpretata in modo ampio e articolato.Schematizziamo.
EDUCAZIONE ALLA SALUTEEDUCAZIONE ALLA SALUTE
STATO DI SALUTE FISICAprevenzione, conservazione dello stato di salute fisica
STATO DI SALUTE FISICAprevenzione, conservazione dello stato di salute fisica
AMBIENTE PSICOLOGICOprevenzione e conservazione dello stato di salute psichico
AMBIENTE PSICOLOGICOprevenzione e conservazione dello stato di salute psichico
AMBIENTE ECOLOGICOprevenzione e conservazione di un ambiente fisico che siain sintonia con i reali bisogni dell’uomo
AMBIENTE ECOLOGICOprevenzione e conservazione di un ambiente fisico che siain sintonia con i reali bisogni dell’uomo
AMBIENTE SOCIALEprevenzione e conservazione di un ambiente sociale chesappia rispondere alle reali esigenze di vita dell’uomo
AMBIENTE SOCIALEprevenzione e conservazione di un ambiente sociale chesappia rispondere alle reali esigenze di vita dell’uomo
In una società come la nostra si intuisce sempre più la stretta interrelazione esistente tra UOMO e AMBIENTI.La migliore cura, come spesso si dice, è la prevenzione. E la migliore prevenzione si realizza attraversouna naturale educazione, una permanente e spontanea abitudine a difendere e conservare gli ambienti in cui vive l’uomo. Ed è per questo che un vero intervento preventivo trova le basi fin dalla scuola dell’infanzia.Non si tratta solo di insegnare, informare, illustrate, si tratta soprattutto di introdurre nella prassi di vitaquotidiana quelle minime regole comportamentali che portano ad assumere, a far proprie, come retaggio educativo-culturale, atteggiamenti di vera prevenzione e difesa della propria e dell’altrui salute.Vediamo quali possono essere i temi di interesse generale per i bambini della scuola dell’infanzia su cui l’educatore possa centrare il proprio interesse.
UNITÀ58
Argomento:
Educazione
8
educazione socialela convivenza
educazione socialela convivenza
educazionestradale
educazionestradale
igiene personalela pulizia
igiene personalela pulizia
igiene alimentareil cibo
igiene alimentareil cibo
educazioneecologica
educazioneecologica
difesa personalepericoli in casa
difesa personalepericoli in casa
difesa personale pericoli in giardino
difesa personale pericoli in giardino
ARGOMENTI DI EDUCAZIONE SANITARIA PER I BAMBINI DAI 3 AI 6 ANNI
Lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi i denti la mattina e dopo i pasti
Lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi i denti la mattina e dopo i pasti
Saper rispettare gli altri, evitare scherzi e comportamentipericolosi con i compagni, non tirare giocattoli, saper dareanche un piccolo aiuto ad un compagno: se si fa male, sepiange, se vuole un bicchiere d’acqua
Saper rispettare gli altri, evitare scherzi e comportamentipericolosi con i compagni, non tirare giocattoli, saper dareanche un piccolo aiuto ad un compagno: se si fa male, sepiange, se vuole un bicchiere d’acqua
Mangiare tutti i cibi, variare l’alimentazione, la masticazione, non mangiate eccessivamente
Mangiare tutti i cibi, variare l’alimentazione, la masticazione, non mangiate eccessivamente
pericoli in casa: dagli elettrodomestici, alla corrente elettrica, dalle finestre, al fuoco
pericoli in casa: dagli elettrodomestici, alla corrente elettrica, dalle finestre, al fuoco
I pericoli che, si possono creare nei giochi all’aperto: dalloscivolo all’altalena, dalla bici, ai sassi, dai cani alle siringhe
I pericoli che, si possono creare nei giochi all’aperto: dalloscivolo all’altalena, dalla bici, ai sassi, dai cani alle siringhe
I pericoli della strada: attraversare sempre con la manoe sulle strisce, non correre in mezzo alla strada
I pericoli della strada: attraversare sempre con la manoe sulle strisce, non correre in mezzo alla strada
Conservare pulito l’ambiente dove si vive, rispettare le aiuolee i fiori nei giardini, non buttare carte in terra o nei boschi
Conservare pulito l’ambiente dove si vive, rispettare le aiuolee i fiori nei giardini, non buttare carte in terra o nei boschi
Nelle pagine che seguono sono proposte alcune unità didattiche, le relative schede di lavoro sono presenti sul CD-ROM nella sezione “Educazione alla salute”. Le schede potranno essere stampate per i bambini.
NOTA: se possibile, sarebbe opportuno avere una serie di incontri con i genitori per discutere gli argomenti che via via l’educatore affronterà, sarà questo un modo per approfondire le diverse abitudini e comportamenti dei bambini nei diversi settori: alimentare, igienico, ecc.
Si potrà chiedere agli operatori ASL, medico e psicologo, di avviare una serie di incontri con i genitori su temi di educazione sanitaria.Si ricorda che le ASL sono tenute per Legge a svolgere attività di educazione sanitaria nelle scuole.
UNITÀ59
Argomento:
Educazione
9
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a saper rispettare e mettere in atto quei comportamenti alimentari che garantisco una crescita sana e salvaguardano la propria salute.
Mangiare tutti i cibi, variare l’alimentazione, la masticazione, non mangiate eccessivamente
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre raccontale figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda su “BAMBINO PASTICCIONE”Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
UNITÀ60
Argomento:
Igiene personale pulizia
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Racconto delle vignette su “BAMBINO PASTICCIONE”
VIGNETTA 1Marco ama molto pitturare, tutto vuol scarabocchiare
VIGNETTA 2Se un bambino gli va vicino, lo dipinge da Arlecchino..
VIGNETTA 3Crede che per diventare pittori bisogna mangiare pennelli e colori
VIGNETTA 4…e la minestra è più saporita se con il giallo viene condita.
VIGNETTA 5Ma che succede? A Marco è venuta una strana malattia: il morbillo del pasticcione.” ha pieno il viso di ogni colore”.
VIGNETTA 6Il medico lo visita bene, e segna la cura per farlo guarire: “Dovrai lavarti per tre anni interi : le mani i denti e pure il sedere!”
UNITÀ60
Argomento:
Igiene personale pulizia
11
BAMBINO PASTICCIONE STAMPA DA FOTOCOPIARE
Argomento:
Igiene personale puliziaSCHEDA OPERATIVA
UNITÀ 60
12
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a saper rispettare e mettere in atto quei comportamenti che garantiscono l’igiene e la pulizia del proprio corpo come salvaguardia della propria salute.
Lavarsi le mani prima di mangiare, lavarsi i denti la mattina e dopo i pasti
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrandolo, mentre raccontale figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda sul “BAMBINO PORCELLO”Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI
UNITÀ61
Argomento:
Igiene alimentare il cibo
13
Racconto delle vignette sul “BAMBINO PORCELLO”
VIGNETTA 1Un tal bambino, chiamato Porcellino, mangiava con le mani il suo budino.
VIGNETTA 2Quando mangiava il minestrone faceva più rumore di un motore.
VIGNETTA 3Il muso strofinava su tutto quello che incontrava.
VIGNETTA 4“Non è un bambino, è un animale, nel trogolo del maiale deve mangiare”.
VIGNETTA 5“Come trasformare Porcellino in un educato bambino?”
VIGNETTA 6Magìa! Con qualche piccola ripetizione imparò l’educazione.
UNITÀ61
Argomento:
Igiene alimentare il cibo
14
BAMBINO PORCELLO SCHEDA DA FOTOCOPIARE
Argomento:
Igiene alimentare il ciboSCHEDA OPERATIVA
UNITÀ 61
15
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienzaevitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possonoprocurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarloa creare le condizioni che facilitano il mantenimento e laprotezione della propria e altrui salute.
Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli casalinghi
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta,le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda sui PERICOLI DELLA CASAOgni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI
UNITÀ62
Argomento:
I pericoli della casa
16
Racconto delle vignette su “I PERICOLI DI CASA”
VIGNETTA 1I bambini sono stati sempre molto curiosi, gli piace toccare, guardare, osservare; ma la cosa chepreferiscono di più è FARE LE COSE QUANDO NESSUNO LI GUARDA.Così pensano di essere grandi e scoprire chissà quale meraviglia.Chiedere ai bambini: “Quali sono le cose che vi piace fare mentre nessuno vi guarda? Cosa vi piacerebbe fare, ma non lo fate per paura? (sollecitare tutti i bambini a parlare)In questo disegno, vediamo il bambino Leo che, con grande curiosità vuole scoprire cosa c’è dentrouna presa elettrica.Guardate cosa ha preso: un piccolo bastoncino di ferro. Sta facendo un cosa PERICOLOSISSIMA!Dentro le prese elettriche c’è proprio la corrente elettrica, e l’elettricità è terribile! Se una persona unbambino, una bambina, il papà o la mamma, la toccano si possono bruciare le dita e possono avere un dolore terribile. NON SI DEVE MAI, PROPRIO MAI, INFILARE QUALCOSA O LE DITA NELLE PRESE ELETTRICHE O TOCCARE LE LAMPADE; E’ PERICOLOSISSIMO.
VIGNETTA 2Leo pensa di essere un pompiere alla rovescia, anziché spegnere lui il fuoco, lo appicca. Guardate cosa sta facendo. Ha preso un cerino e sta dando fuoco ad un pezzo di carta, Sicuramente lui pensa di fare una grande scoperta; ma il fuoco può essere pericoloso. Leo potrebbe bruciarsi una mano, oppure lacarta potrebbe finire su un tappeto, su di una poltrona, su una tenda della finestre e appiccare il fuoco atutta la casa che verrebbe distrutta con tutte le persone che ci sono dentro. Con il fuoco non si gioca mai: né in casa ne all’aperto (parlare degli incendi nei boschi)
VIGNETTA 3“Uhm, che bel fuoco! Che bella pentola! Cosa ci sarà dentro?” La curiosità di Leo è arrivata alle stellesicuramente vorrebbe dare una sbirciatina dentro la pentola e scoprire cos’è che fa uscire tutto quelvapore. Speriamo che non lo faccia mai! Se Leo prendesse la pentola si potrebbe bruciare anche tutto ilcorpo. E sì, perché nella pentola c’è l’acqua bollente e se questa cade sulla pelle la brucia tutta.
VIGNETTA 4Qui Leo, visto che la pentola non c’è, vuole scoprire come si accende il fuoco dei fornelli a gas.Guardate la smorfia di curiosità del viso! Guai se aprisse il gas muovendo la chiavetta! Il gas uscirebbedal fornello e tutta la casa si riempirebbe di velenoso gas metano. Il gas è pericoloso perché se unapersona, ma anche qualsiasi animale, lo respira, può morire.
VIGNETTA 5“Chissà cosa si vede dalla finestra!” E così Leo cerca di arrampicarsi sul davanzale per dare un’occhiatina giù. Se siete curiosi di guardare dalla finestra chiedetelo a mamma o a papà, chesicuramente vi faranno dare un’occhiatina in strada o nel cortile. Ma MAI farlo da soli: Non vi dovetemai affacciare da soli alle finestre o dai balconi, o arrampicarvi sui davanzali: potreste precipitare nelvuoto e cadere e sbattere con il corpo giù in strada.
VIGNETTA 6Eccolo pronto a tentare un’altra impresa: Leo questa volta vuole fare lo scalatore di mobili, anziché dimonti. La mamma gli ha nascosto un giocattolo proprio là in alto, nella libreria, e lui vorrebberiprenderlo. Un bel problema! lui è basso e non arriva. E allora ecco l’idea di arrampicarsi sui pianidella libreria.Purtroppo anche questa idea non è molto buona perché la libreria, con il peso di Leo, potrebbeprecipitare giù e cadere sul corpo di Leo, facendogli molto male.
UNITÀ62
Argomento:
I pericoli della casa
17
I PERICOLI DELLA CASA SCHEDA DA FOTOCOPIARE
SCHEDA OPERATIVAUNITÀ 62
Argomento:
I pericoli della casa
18
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienzaevitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possonoprocurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarloa creare le condizioni che facilitano il mantenimento e laprotezione della propria e altrui salute.
Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli della strada
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre raccontale figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda sull’ EDUCAZIONE STRADALEOgni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROMA, SEZIONE EDUCAZIONI
UNITÀ63
Argomento:
I pericoli della strada
19
Racconto delle vignette su “EDUCAZIONE STRADALE”
VIGNETTA 1
Attraversare la strada in città è diventato molto pericoloso: le automobili sfrecciano da tutte le parti, le moto ci sfiorano rombando. E’ come essere in una giungla con tanti MOTORI FEROCI.Allora per stare più sicuri bisogna imparare a rispettare i segnali stradali e fare le cose con molta calma. Leo deve attraversare la strada; il semaforo però è rosso, la scritta dice “ALT”, vietato attraversare: Leo ancora non è molto esperto e non sa leggere. Cosa farà? Speriamo che non attraversi con il rosso! potrebbe anche essere investito da un autoveicolo.
VIGNETTA 2
Leo sta attraversando la strada, però se guardi bene sta facendo una cosa che non va fatta: attraversa la strada senza passare sulle strisce pedonali. E’ molto importante attraversare sempre dove c’è un semaforo per i pedoni o dove ci sono le strisce pedonali; infatti gli automobilisti e i motociclisti solo in questi punti sono più prudenti e rispettano i pedoni.
VIGNETTA 3
Cosa sta facendo Leo? Attraversa la strada correndo in mezzo alle automobili in corsa. Che cosa pericolosa sta facendo! Per nessun motivo si deve attraversare la strada in questo modo, si corre il rischio di venire investiti dalle automobili, o da qualche moto.
VIGNETTA 4
Qualche volta capita che mentre si gioca a palla, il pallone finisce in mezzo alla strada; naturalmente i bambini senza pensarci due volte si precipitano a raccoglierlo. Così sta facendo anche Leo. Se anche il pallone finisce in mezzo alla strada non si deve mai andare a raccoglierlo. E’ meglio perdere un pallone, che finire sotto una macchina.
VIGNETTA 5
Anche qui Leo ha mandato il pallone in mezzo alla strada, proprio dietro una macchina che si sta muovendo a marcia indietro. Brrr! Che cosa pericolosa! Mai e poi mai mettersi dietro ad una automobile.
VIGNETTA 6
Molte volte andrete in auto con i vostri genitori. In macchina di solito i bambini sono sempre un po’ scalmanati: si muovono, si alzano, vogliono aprire i finestrini, poi li vogliono chiudere; mettono le mani fuori, fanno dei versacci alle persone che passano, insomma sono dei veri e propri monelli. A Leo, in questo disegno, è venuta proprio una cattivissima idea: quella di aprire lo sportello della macchina mentre l’automobile si muove ancora. Non si deve mai fare: potrebbe precipitare dall’auto e finire sotto le ruote, e sbattere sulla strada.
Certo che Leo è un bambino proprio un po’ birichino! Ma è anche un bambino intelligente e saggio.
Adesso che sa come ci si deve comportare non sbaglia più, e non fa più cose pericolose: ha capito che farsi male è molto doloroso e pericoloso.
UNITÀ63
Argomento:
I pericoli della strada
20
EDUCAZIONE STRADALE SCHEDA DA FOTOCOPIARE
Argomento:
I pericoli della stradaSCHEDA OPERATIVA
UNITÀ 63
21
OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a percepire, conoscere, avere coscienzaevitare e prevenire tutte quelle cause ed eventi che possonoprocurare danno, dolore, malattia al proprio corpo e abituarloa creare le condizioni che facilitano il mantenimento e laprotezione della propria e altrui salute.
Avviare il bambino a saper percepire, riconoscere avere coscienza, a evitare e prevenire tutti i pericoli che si possono presentare nel parco giochi
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta,le figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda sui PERICOLI NEL PARCO GIOCHI.Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROMA, SEZIONE EDUCAZIONI
UNITÀ64
Argomento:
I pericoli nel parco
22
Racconto delle vignette su “I PERICOLI NEL PARCO GIOCHI”
VIGNETTA 1Ai bambini il parco piace proprio tanto. A voi? (lasciar parlare i bambini)Naturalmente i giochi che si possono fare in un bel parco con tanto di alberi, di giochi, di pista per la bici,sono veramente tanti. La fantasia dei bambini è libera di inventare qualunque gioco, anche il più fantastico. Naturalmente occorre sempre essere prudenti. Leo oggi è andato nel parco con due suoi amici di classe. Loro non lo conoscono, ma lui subito gli fa capire che ama i giochi molto pericolosi, che fanno tremare anche i bambini più spericolati.Guardate dove è finito Leo, sul ramo di un albero. Un bambino può anche arrampicarsi su di un albero, ma deve stare sempre molto attento, non deve mai assolutamente mettersi a cavalcioni sulla punta di un ramo: questo potrebbe spezzarsi e Leo precipiterebbe in terra. Si potrebbe fare molto male. VIGNETTA 2Lo scivolo è la passione di Leo; qui può far vedere ai suoi compagni quanto sia bravo a restare in equilibrio scivolando in piedi. Sapete che è vietato fare queste cose al parco? E’ pericoloso sia per se stessi sia per gli altri. Infatti Leo potrebbe scivolare, perdere l’equilibrio e cadere sopra qualche altro bambino che sta scivolando, e lui stesso potrebbe battere la testa.
VIGNETTA 3Mentre gioca Leo corre di qua e di là, sta per andare a prendere la bicicletta, e mentre corre non si rende conto che sta passando davanti a un’altalena con sopra una bambina che dondola. E’ pericoloso passare davanti a un’altalena con un bambino, perché mentre dondola ti potrebbe colpire con i piedi e farti molto male, e lo stesso bambino che dondola potrebbe finire in terra e fare qualche brutta caduta.
VIGNETTA 4Leo ha preso la sua bici, ci salta su, e via come un fulmine a correre. Ma con tanta strada va a finire proprio in mezzo a un viottolo con tanti sassi. Le ruote della bici sui sassi non girano bene e potrebbero bloccarsi, oppure la bici potrebbe capovolgersi all’improvviso e Leo potrebbe finire con il corpo su tutti quei sassi, facendosi delle dolorose sbucciature alle gambe e alle mani.
VIGNETTA 5Nel giardino, dove va Leo, c’è anche un bel laghetto con dei pesciolini rossi dentro. Nel disegno si vede un bambino che si sporge sull’orlo del laghetto. Ma che fa? Cerca di prendere i pesci con le mani. Ma che birba! E se cade dentro? Si farebbe un bagno vestito, per fortuna l’acqua non è molto alta. I pesciolini saranno terrorizzarti da questo pescatore senza canna da pesca. A proposito, se un vigile urbano lo scopre gli farà una multa molto salata, perché nei giardini pubblici è vietato pescare pesci, calpestare fiori, distruggere gli alberi.
VIGNETTA 6Toh! Che fa questo bambino? Tira un sasso! E’ un gesto molto pericoloso, perché può colpire la testa, il viso, di una persona e ferirla, anche gravemente.
VIGNETTA 7Un altro scherzo che non va mai fatto: dare una spinta ad un bambino che sta per fare lo scivolo; potrebbe precipitare in malo modo e farsi male.
VIGNETTA 8Anche andare su dei pattini a rotelle su una strada con sassi. Si deve pattinare solo su strade e piste ben lisce.
OBIETTIVO SPECIFICO :
UNITÀ64
Argomento:
I pericoli nel parco
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I PERICOLI DEL PARCO
Attento, è un ramo sottile!
Attento ai sassi!!Attento!!
SCHEDA DA FOTOCOPIAREOBIETTIVO SPECIFICO :
Argomento:
I pericoli nel parcoSCHEDA OPERATIVA 1
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I PERICOLI DEL PARCO.
Aiuto!!
SCHEDA DA FOTOCOPIARE
Argomento:
I pericoli nel parcoSCHEDA OPERATIVA 2
UNITÀ 64
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Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a saper assumere comportamenti ed atteggiamenti educati e rispettosi nei confronti degli altri bambini e delle persone in genere.
Saper rispettare gli altri, evitare scherzi e comportamentipericolosi con i compagni, non tirare giocattoli, saper dareanche un piccolo aiuto ad un compagno: se si fa male, sepiange, se vuole un bicchiere d’acqua
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre raccontale figure ai bambini (le schede stampate dal CD-ROM e consegnate)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso della scheda BAMBINA DISPETTOSA.Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI
OBIETTIVO SPECIFICO :
UNITÀ65
Argomento:
Educazione sociale: la convivenza
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Racconto delle vignette: “BAMBINA DISPETTOSA”
VIGNETTA 1Lia era una bambina burbera, scontrosa. Non diceva mai a nessuno “Per cortesia”. Ma prendeva, arraffava e scappava via. VIGNETTA 2Se un compagno le si avvicinava per darle un bacino, lei gli dava una spinta sul pancino. Se un altro la invitava a giocare, gli faceva uno sgambetto e lo faceva ruzzolare.
VIGNETTA 3Non diceva grazie mai,neppure a Natale, quando riceveva un regalo speciale .
VIGNETTA 4Ma i compagni, un giorno, stanchi di tanta maleducazione, trovarono un sistema per darle una bella lezione: “Noi non ti guarderemo più finché, chiedendo per cortesia, non ce lo chiederai tu!”
VIGNETTA 5Lia per due giorni riuscì a sopportare, ma poi capì che soli si sta proprio male .
VIGNETTA 6E allora, seppure a malincuore, disse ai compagni: “Per cortesia, per gentilezza, ho tanto bisogno della vostra amicizia.”
UNITÀ65
Argomento:
Educazione sociale: la convivenza
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SCHEDA DA FOTOCOPIAREBAMBINA DISPETTOSA
Argomento:
Educazione sociale: la convivenzaSCHEDA OPERATIVA
UNITÀ 65
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OBIETTIVO SPECIFICO :
Obiettivo intermedio :
Avviare il bambino a saper assumere comportamenti ed atteggiamenti rispettosi e di salvaguardia dei diversi ambienti: città, campagna, mare, animali.
Saper rispettare gli ambienti naturali (campagna, mare, monti) e artificiali, creati dall’uomo (città, giardini, ecc.).
Osservazioni, riflessioni, verbalizzazione, disegnoMetodo o tecnica :
Materiale :
FASI DELL’UNITA’ DIDATTICA
1) L’insegnante leggerà il breve racconto riportato alla pagina appresso, mostrando, mentre racconta,le figure ai bambini (stampare le schede dal CD-ROM SEZIONE EDUCAZIONI)
2) Terminato il racconto i bambini potranno colorare le vignette della storia. 3) Ultimata quest’ultima fase l’insegnante potrà far raccontare di nuovo la storia ai bambini in modoanche corale. Il racconto potrà essere interrotto ogni tanto per chiedere ai bambini se a loro è maicapitato un fatto simile a quello della storia.
4) Si passerà all’uso delle schede: “LE MANI CHE SPORCANO”Ogni bambino dovrà avere le schede stampate dal CD-ROM.Ogni vignetta dovrà essere analizzata e descritta.Quindi si farà una riflessione sulla opportunità o meno di fare alcune azioni.I bambini più grandi potranno ripassare la scritta SI o NO con un pennarello rosso, mentre tuttipotranno cerchiare di rosso l’oggetto o l’azione pericolosa.
5) Il lavoro proseguirà con la riflessione fatta con le schede CHE SUCCEDE SE, di cui i bambinidovranno avere la copia (stampata dal CD-ROM)In questo caso dopo un’attenta descrizione dell’azione pericolosa, si passerà a riflettere sulleconseguenze che si possono avere.I bambini dovranno colorare il disegno che descrive l’azione e la vignetta che ne illustra le conseguenze.
6) Per lasciare una testimonianza percettiva del lavoro fatto, l’insegnante potrà preparare un grandecartellone su cui potrà ritagliare e incollare le vignette delle schede.
Stampare schede da CD-ROM, SEZIONE EDUCAZIONI
UNITÀ66
Argomento:
Educazione sociale: la convivenza
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Racconto delle vignette: “LE MANI CHE SPORCANO”
Un giorno, una certa Fata fece un magico scherzetto a un bambino pulitino. Gli cambiò in fretta in fretta, con la magica bacchetta, il talento delle mani: anziché mettere a posto rovesciano sul posto tutto quel che capitava. Questo è il nome del bambino: FLIC-FLO dispettosino.Diventò così monello che gli fecero un fumetto con le scritte un po’ rimate delle grosse birbonate che faceva alla natura.Ve le leggo con paura, son talmente impressionata che ho paura di incontrarlo; mi potrebbe mettere in testa una insalata di ministra. VIGNETTA 1Il bambino FLIC-FLO quando mangia sporca un po’; le lattine di aranciata lui le lancia sulla strada. VIGNETTA 2Quando fa una gita al parco lui per primo lo fa sporco.
VIGNETTA 3Poi con gran divertimento strappa fogliecome il vento.
VIGNETTA 4E per completare i giochi giocherella con i fuochi.
VIGNETTA 5E se vede un uccellino lui gli tira un sassolino.
VIGNETTA 6Ma la cosa che più piace al bambino FLIC-FLO é vedere galleggiare la sporcizia fino al Po.
Un bambino un po’ monello! Detto fatto un certo gatto richiamò la fata in terra, minacciandola con una scodella, il bambino sistemò. La magia, grazie al gatto, fu lavata dalle mani del bambino FLIC-FLO.Che pentito veramente tutto il mondo sistemò. Mise in ordine le cose, profumò fiori e mimose, e per chiedere perdono si arruolò nei netturbini; diventò così famoso che adottò tutti i gattini.
UNITÀ66
Argomento:
Educazione sociale: la convivenza
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SCHEDA DA FOTOCOPIARELE MANI CHE SPORCANO
Argomento:
Educazione sociale: la convivenzaSCHEDA OPERATIVA 1
UNITÀ 65