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Un progetto editoriale realizzato da: CONDIVISIO NE FORZA della la NUMERO SPECIALE IN DISTRIBUZIONE GRATUITA ALEX ZANARDI - Alla scoperta dell’uomo che un destino ostile ha reso più forte pag.10

20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

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20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

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Un progetto editoriale realizzato da:

CONDIVISIONEFORZAdella

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NUMERO SPECIALE IN DISTRIBUZIONE GRATUITA

ALEX ZANARDI - Alla scoperta dell’uomo che un destino ostile ha reso più forte pag.10

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Il Comune di Cervia è incastonato nel cuore della costa Adriatica, a circa 20 chilometri a sud della città d’arte di Ravenna, con un litorale

di 10 chilometri caratterizzato da fondali bassi e un arenile di sabbia finissima in-corniciato dal verde rigoglioso di una se-colare pineta.L’antica “città del sale” ed il vecchio “bor-go di pescatori” si sono trasformati, nel corso dei secoli, in funzione di un vigo-roso sviluppo turistico che si è realizzato in modo pionieristico dalla fine del 1800 fino ad avere un impulso decisivo con la nascita, nel 1912, della “città giardino” di Milano Marittima, oggi epicentro by-night

della movida romagnola. Il bene più pre-ziosa di questa terra resta comunque il sale, definito - non a caso - anche “oro bianco”. Soprattutto nei tempi antichi il sale era il prodotto che maggiormente si esportava o si barattava e che quindi costituiva una ricchezza per chi ne pote-va disporre. Le prime notizie sulle saline risalgono al 965.Oggi Cervia con le sue località di Milano Marittima, Pinarella e Tagliata, è uno dei più rinomati centri turistici italiani, gode di fama internazionale e conta ogni anno circa 4 milioni di giornate di presenza di italiani e stranieri. Dal 1973 è sede della Fondazione CerviaAmbiente, nata per la

valorizzazione e la salvaguardia dell’am-biente. Ad accogliere i turisti un territorio ricco di bellezze naturali, di tradizioni, di cultura, di storia e di luoghi ospitali ca-paci di offrire innumerevoli attrattive per una vacanza all’insegna del benessere, del divertimento e del relax.Cervia, che in passato era chiamata Fi-cocle, è anche una location privilegiata per gli amanti della bicicletta. Nel mese di aprile, infatti, ospita la Gran Fondo Via del Sale, una delle più prestigiose rasse-gne italiane, mentre la lunga “lingua” ver-de della sua secolare pineta rappresenta un itinerario ideale per gli amanti dello sterrato.

CER VIA

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BICICLETTACITTÀ DELLA

Da antico borgo salinaroa rinomato centro turistico dell’Adriatico: alla scopertadi Zirvia, accogliente paradiso per gli amantidel verde e del pedale

Il tramonto visto dalle Saline di Cervia

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Un cordiale benvenuto a nome della città a tutti coloro che par-tecipano alla Granfondo Via del Sale e un elogio al grande entu-

siasmo e alla voglia di mettersi in gioco in questa ormai famosissima e consolidata manifestazione sportiva. Nel ventennale dell’evento un plauso ancora più forte va a Sportur con tutto lo staff organizzativo che edizione dopo edizione ha saputo far cre-scere e diversificare l’evento offrendo sem-pre più attività e percorsi adatti ad ogni tipo di amante dello sport dal più al meno dinamico. Un benvenuto naturalmente va a chi è qui in occasione della Granfondo ma in generale a tutti coloro che frequen-tano la nostra località ai quali ogni giorno i nostri operatori offrono ospitalità ed ac-coglienza.Ambiente natura e sport sono parole ma-giche per la città di Cervia e la bicicletta è

il mezzo di locomozione di gran lunga più amato e utilizzato nella nostra area.Il paesaggio fatto di storia, mare, pineta, aree verdi ben si coniuga con la passione per le due ruote e con la tradizione salina-ra. La città crede nel benessere in senso lato, ha investito e continua ad investire su quanto può contribuire allo “ stare bene” compreso sport, piste ciclabili ed aree ver-di. A Cervia è disponibile una importante rete di piste ciclabili intitolate a grandi cam-pioni delle due ruote fra cui Coppi, Bartali, Girardengo e alcune campionesse come Michela Fanini e Alfonsina Morini Strada. Il cicloturismo è una attività che offre emo-zionanti opportunità di scoperta di luoghi e paesaggi meravigliosi, fra pinete, corsi d’acqua, la spiaggia e, a poca distanza da Cervia, la campagna e l’area collinare dove è possibile apprezzare profumi, colori, sto-ria, cultura, arte e gastronomia. La città sta

lavorando molto sulle opportunità sporti-ve e sulla filosofia di una vita sana. L’attività fisica come sappiamo è molto importante, alcuni hotel della nostra area offrono ai ciclisti spazi ed assistenza su misura per il mezzo oltre ad una equilibrata dieta stu-diata appositamente per lo sportivo.Cervia naturalmente offre variegate pos-sibilità per ogni ospite: da eventi di livello nazionale ed internazionale a spiaggia, na-tura, cultura, storia, tradizioni, enogastro-nomia, sport, benessere e naturalmente divertimento.La città non è mai ferma e cerca di prose-guire sulla via dell’innovazione e del mi-glioramento, anche perché...... seguiamo il consiglio di Albert Einstein che diceva: “La vita è come andare in bicicletta. Per mante-nere l’equilibrio devi muoverti.”

Luca Coffari Sindaco di Cervia

Il sindaco Luca Coffari incontra Papa Francesco

BENVENUTI NELLACITTÀ DELLO SPORT

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Torre San Michele - Cervia

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Oggi è Cervia, un tempo era Fi-cocle. Fondata forse da colo-ni greci, quando il suo nome compare per la prima volta nei

documenti storici - alla fine del V secolo - è già città di una certa importanza, in quanto sede vescovile. Situata fra Ravenna, Rimini e Cesena, si sviluppa notevolmente in età bizantina come conseguenza della lotta politica e religiosa fra la chiesa di Roma, a cui Ficocle apparteneva, e quella di Raven-na.Secondo la tradizione, l’abitato di Ficocle sorgeva all’interno della salina, in quella che è oggi la zona archeologica del Prato della Rosa. Ed è proprio l’inizio della lavo-razione del sale (databile VIII - IX secolo) a rendere questa piccola città protagonista di numerose vicende storiche.Nell’antichità, quando il sale era quasi l’uni-co metodo di conservazione degli alimen-ti, la sua importanza commerciale ed il suo valore erano enormi, la città prosperava quando il raccolto era abbondante e sten-tava quando le annate erano cattive. Nel corso dei secoli la città di Cervia fu così og-getto della bramosìa di coloro che si dispu-tarono il possesso ed il controllo delle sue Saline. Successivamente appare in una let-tera papale del 997 l’espressione “ad locum qui dicitur Cervia” (in quel luogo che viene chiamato Cervia...). Da questo momento scompaiono le tracce dell’antica Ficocle e comincia la storia di Cervia.

Posta al centro delle saline, Cervia vecchia occupava una superficie di 20 ettari. Era circondata da un alto terrapieno che fun-geva da argine al canale perimetrale, lungo circa 1800 metri. Cervia vecchia fu demolita in seguito alle pressioni degli abitanti della città, decimati dalla malaria e dalle condizioni di vita insa-lubri. Posto di fronte alla minaccia di perde-re la lavorazione del sale, il papa assecon-dò le richieste dei cervesi e fece trasferire la città ad est, nella posizione attuale, utiliz-zando tutto il materiale di Cervia vecchia e facendone giungere altro via mare. Papa Innocenzo XII firmò il decreto di tra-slazione della città il 9 novembre 1697.Scelto il luogo idoneo (la più alta delle dune costiere), preparato il terreno, chiamati gli operai da varie città, il 24 gennaio 1698 il vescovo Francesco Riccamonti poneva la prima pietra di Cervia nuova. Cervia nuova sorse su disegno del romano

Bellardino Preti a forma di rettangolo, con un perimetro di circa 800 metri. La cinta esterna, comprendeva 48 abitazioni che potevano ospitare oltre 150 famiglie di sali-nari, un piccolo ospedale, una caserma, un macello ed il teatro.Sulla via principale vennero costruite la chiesa del Suffragio ed altre 15 case con vasti cortili per il clero e le famiglie nobili. Una piazza minore ad uso mercato venne lasciata dietro la piazza principale. Nel re-sto del quartiere centrale trovarono posto un convento ed altre case private.Poco all’esterno del quadrilatero sorsero i due grandi magazzini del sale, mentre dal-la Torre San Michele le guardie avvertivano con una campana la popolazione in caso di incursioni piratesche. La costruzione della nuova città fu pressoché ultimata nel giro di dieci anni. Nel 1708 il tesoriere di Ro-magna Matteo Conte ne prese possesso a nome della Camera Apostolica.

Il sale di Cervia

PERCHÉ “VIA DEL SALE”?

DI UN NOMEL’IDENTITÀ DI UN POPOLO

IL MUSEO DEL SALEIn un’ampia ala del seicentesco Magazzino del sale trova spazio Musa :il Museo del Sale di Cervia. Un piccolo grande museo dove i volti e le storie dei salinari, ci portano den-tro all’avventura e alla magia del sale. Un percorso guidato fa capire perché il sale fosse chiamato oro bianco e presenta gli elementi che hanno caratterizzato la storia di Cervia e della sua salina. Per illustrare e semplificare questi temi sono stati utilizzati audiovisivi, pannelli, immagini e plastici. Non manca una sala con gli strumenti utilizzati in passato per la produzione del sale col sistema artigianale a raccolta multipla.Qui è possibile anche ammirare la burchiella:barca in metallo a fondo piatto capace di contenere fino a 80 quintali di sale.

Nelle origini

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Salina di Cervia

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L’anno della genesi è il 1996, quando Claudio Fantini - uno degli imprenditori turistici più avanguardisti della costa roma-

gnola - dopo aver “importato” anni prima il beach volley sulle spiagge della Riviera (un sacrilegio, a quei tempi, sottrarre la battigia agli ombrelloni!), decise di puntare su un nuovo filone. Spigolando, come sempre, tra sport e turismo, saldando la passione con le ricerche di mercato, Fantini ebbe un’intu-izione che - col senno di poi - si rivelò vin-cente: “Puntiamo sul ciclismo amatoriale”.Negli anni in cui - Nove Colli a parte - le Gran Fondo non erano così inflazionate, Fantini

costruì - pettorale dopo pettorale - quella che oggi rappresenta, per numeri e qualità, una delle manifestazioni ciclo-amatoriali più importanti d’Italia. E, come nel suo stile, abbinò all’evento sportivo un ricco campio-nario di servizi ed eventi collaterali, “perché - come ama ripetere - è giusto pensare ai ciclisti, ma è doveroso non dimenticare le loro famiglie”.Fantini, ne é passato di tempo da quel 1996…“Sì, abbiamo fatto tanta strada e oggi, vent’anni dopo, possiamo dire che i nostri sogni si sono realizzati. Siamo partiti come pionieri di un format che, in quegli anni,

aveva pochi riferimenti. Oggi la Gran Fondo Selle Italia - Via del Sale è una delle mani-festazioni più apprezzate del calendario granfondistico nazionale. Un risultato affat-to scontato, che abbiamo ottenuto, anno dopo anno, con la costanza di un lavoro che, ci tengo a precisare, ci impegna dura-mente 365 giorni l’anno”. Decisiva, in quegli anni, la collaborazio-ne fra Sportur e la Società Ciclistica Cer-vese…“Sì gli Aquilotti ci fornirono tutto il know-how necessario per cominciare quell’av-ventura. Poi, nel corso degli anni, abbiamo aggiunto nuove idee”.

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20ANNI DARICORDARE

ALLA CONSOLLE

Claudio Fantini con Nerio Alessandri presidente di Technogym in occasione del Premio Sportur

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Ad esempio?“In base alla mia esperienza turistica, sa-pevo che per fidelizzare il ciclista bisogna-va offrire dei servizi innovativi e di qualità. E così siamo stati i primi ad introdurre il ‘Pasta party’. Inoltre, in quegli anni, le Gran Fondo si preoccupavano esclusivamente dell’organizzazione della corsa, dimenti-candosi che, molto spesso, l’atleta arrivava il giorno prima in compagnia di moglie e figli, che non potevano trascorrere tutto il tempo ad annoiarsi dietro le transenne. Era necessario quindi organizzare alcune attivi-tà anche per le famiglie. Oggi la Selle Italia

- Via del Sale non è solo una Gran Fondo, ma un evento di tre giorni che propone un calendario eventi calibrato per le esigenze di tutti”. E’ per questo che le iscrizioni sono sem-pre aumentate?“Per la verità, anche il mondo delle Gran Fondo ha risentito della crisi economica e dunque, anche noi, abbiamo avuto anni interlocutori. Nelle ultime edizioni, però, il trend è positivo e i partecipanti sono tor-nati a crescere. Da qui l’idea di introdurre il ‘numero chiuso’, ovvero fermarci a 4500 pettorali per garantire servizi sempre più puntuali e qualificati”. Negli ultimi anni le Gran Fondo sono spuntate come funghi. Come valuta il proliferare di tante manifestazioni?“Mah, l’unica cosa che posso dire è che, se io dovessi partire oggi, ci penserei molto bene prima di imbarcarmi in questa avven-tura. Certo, dal punto di vista del ciclista, avere tante alternative in un fine settimana può essere stimolante. Ma organizzare una Gran Fondo è un’impresa molto comples-sa, che richiede un impegno costante ed un notevole dispendio di energie e di risorse”. Lo scorso anno, anche in omaggio all’Expò, il tema dell’edizione fu il cibo. Quest’anno parlerete di...“Abbiamo scelto una parola, che è anche un impegno: condivisione. E’ un concetto che ben interpreta i valori della parteci-pazione e dell’aggregazione che, in fondo, sono sempre stati alla base della nostra rassegna. Vogliamo soffermarci sul piacere di condividere piccole e grandi cose di que-sta esperienza. Ad esempio, condividere il piacere di una pedalata o di una colazione. A tal riguardo, ricordo che, quest’anno, pri-ma della corsa, su viale dei Mille, offriremo una prelibata colazione a tutti i partecipan-ti. Sarà un modo semplice, ma mi auguro gradito, per riflettere sull’importanza dello stare insieme”. La Gran Fondo ha sempre avuto un oc-chio di riguardo per la beneficenza. Quest’anno dove destinerete i vostri fondi?“Avremo il piacere di avere come ospite Alex Zanardi, un personaggio che non ha biso-gno di presentazioni, la cui esperienza di vita rappresenta, già di per sé, un prezioso messaggio di speranza. Doneremo par-te dei nostri introiti alla sua associazione Bambini in gamba”. Quali saranno le grandi novità dell’edi-zione 2016?

“Ce ne saranno tante e, in parte, le ho già anticipate. Un momento molto significa-tivo sarà la Cena di Galà del venerdì sera che, quest’anno, si svolgerà nella suggesti-va cornice dei Magazzini del Sale. Sarà un momento emozionante, nel corso del qua-le rievocheremo vent’anni di storia, soffer-mandoci in particolare sulle prime edizioni, compresa quella del 2005 ammantata da un velo di tristezza per la morte il giorno prima di Papa Giovanni Paolo II. Avremo un filmato che ci accompagnerà in questo po-etico viaggio a ritroso nella storia della Gran Fondo. Invito tutti a prenotare in anticipo perché, alla presenza di grandi personaggi del ciclismo di oggi e di ieri, sarà una serata indimenticabile”. Confermato anche il campionato riser-vato alle forze dell’ordine?“Sì, al quale lo scorso anno abbiamo ag-giunto il campionato dedicato ai medici. Quest’anno, invece, avremo anche una classifica speciale riservata ad avvocati, notai e magistrati”. La Gran Fondo sembra sempre più pro-iettata verso i mercati esteri…“E’ un’impressione corretta perché, in effet-ti, tra i nostri obiettivi prioritari c’è proprio l’internazionalizzazione. Ci stiamo aprendo verso nuovi mercati turistici, penso al Cana-da, agli Stati Uniti e all’Asia, dove il ciclismo amatoriale è in vigorosa espansione”. L’ente pubblico, in queste azioni di mar-keting turistico, vi sta vicino?“I Comuni hanno evidenti problemi di risor-se e operano in regimi di grandi ristrettezze economiche. Devo dire però che il rappor-to con la nuova amministrazione, formata da gente giovane e dinamica, è ad oggi di grande collaborazione. E dunque, almeno sul piano della logistica, l’amministrazione ci sta venendo incontro”. Quest’anno celebrate l’edizione del ven-tennale. Ma lei, che è abituato a ragiona-re sempre in prospettiva, come vede la cinquantesima edizione della Gran Fon-do Via del Sale?“Secondo gli studiosi, in futuro la gente lavorerà sempre meno e dunque avrà più tempo a disposizione. Dunque, fra 30 anni, non mi pare da visionari pensare ad un’edi-zione con 50mila partecipanti. Immagino una kermesse sempre più globale, con ci-nesi, indiani ed africani. Ma ciò che mi augu-ro è che rimanga sempre intatta la passione genuina che contraddistingue, da sempre, tutti gli appassionati di ciclismo”.

Claudio Fantini, patron di Sportur, racconta genesi e prospettive della manifestazione cervese: “Quest’anno il fiore all’occhiello sarà Alex Zanardi”

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Saline di Cervia - Il tramonto

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Con la voglia di vivere e con la voglia di vincere: così pedala Alex Zanardi, vero prodigio della natura, l’uomo che il de-

stino ostile ha reso più forte.Zanardi ci ricorda che, più degli albi d’oro, nella vita contano le biografie. Ecco per-ché sarà lui - ad honorem - la guest-star della 20ª edizione della Gran Fondo Via del Sale. E a lui, sempre disponibile al dialogo, abbiamo rivolto qualche domanda.

Alex, come è nata l’associazione Bimbi-gamba?E’ nata prima come progetto e non subi-to come Onlus. Un progetto di solidarietà partito nel 2005 con l’equipe di ortopedici e fisioterapisti del centro RTM di Budrio. La reazione a quella proposta, che voleva aiutare i bambini, è stata di grande slan-cio. Da quel momento, unendo con entu-siasmo le nostre forze, siamo riusciti a cre-scere molto grazie ai contatti che abbiamo

aperto sul territorio. Quando non c’erano i social, abbiamo puntato sul passaparola ed i risultati sono arrivati lo stesso. Oggi siamo onorati di essere a fianco di grandi eventi, come la Maratona delle Dolomiti, o di grandi aziende, come Adecco e Barilla. Inoltre, devo ringraziare anche l’Udinese Calcio che ha fatto una grossa donazione di 20.000 euro.Cosa hai “importato” nel para-ciclismo dal mondo delle auto?

LA VOGLIA DI VIVERE E

ALEX ZANARDI

LA VOGLIA DI VINCERE

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Alla scoperta dell’uomo che un destino ostile ha reso più forteA cura di Luca Alò

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In primis, l’attenzione maniacale per i dettagli. I miei compagni mi vedono sem-pre impegnato nella cura scrupolosa del mio mezzo. A volte mi guardano anche in modo strano, si chiedono perché limo lo spigolo, perché perdo tanto tempo a sce-gliere la posizione migliore per la borrac-cia nella cronometro, perché scelgo un ca-sco anziché un altro… Sono tutti dettagli che, presi singolarmente, non fanno vince-re o perdere una gara ma, nel loro insieme,

possono rappresentare una differenza importante. Poi è logico che alla base c’è il “motore” e dunque la necessità di allenarsi duramente.E, a quel punto, sono io che imparo dai miei compagni le metodologie più efficaci per prepararsi alle gare nel modo ottimale.Oggi tuo figlio ha 17 anni: come ha rea-gito all’incidente? Quando è accaduto lui aveva appena 3 anni. E’ stata splendida mia moglie a spie-

gargli la situazione nel modo e nei toni più giusti. Dopo l’incidente, all’ospedale Nico-lò ha trascorso molto tempo a guardare le mie gambe. Il tempo poi ha aggiustato tutto.E a lui che sport consiglieresti? Al di là della disciplina, mi sforzerei in pri-mis di spiegargli l’importanza di “fare fa-tica” e di inseguire i suoi obiettivi senza ricorrere mai alle scorciatoie. Le mie sfide le ho sempre portate avanti in un mondo sano che non faceva sconti, ma che mi ha sempre consentito di sentirmi appagato. Noi dobbiamo dare ai ragazzi delle buone possibilità per far realizzare i loro desideri. Ma il resto lo devono fare loro. Da dove nasce questa tua voglia di alza-re sempre l’asticella delle tue imprese sportive? E’ tutta una questione di atteggiamento mentale, una forza interiore che io e tut-ti i miei compagni della nazionale siamo riusciti a tirar fuori senza porci dei limiti. Io vivo la competizione senza paura di perdere. Ho voglia di giocarmi al meglio le mie capacità e non subire la non-vittoria in maniera frustrante.E poi vestendo la maglia azzurra c’è la vo-glia di onorare al massimo i colori dell’Ita-lia.La vittoria più grande è quella di essere riuscito a tornare a vivere una vita nella quale, anche senza gambe, mi sento co-modissimo. In ogni caso, qualunque cosa ti capiti, non bisogna mai smettere di cre-dere in noi stessi. In tante occasioni hai lanciato appelli agli automobilisti…“Sì, perché nella vita non esiste il rewind. Dunque, bisogna riflettere molto prima di agire. Sulla strada bisogna guidare sempre in modo attento e ragionato, rispettando la propria vita e quella degli altri.Se non fossi stato un corridore di para-ciclismo che sport avresti praticato?Lo sci mi piace molto, anche perché, sen-za falsa modestia, sono sempre stato uno sciatore di buon livello. Ho fatto anche mono-sci nel periodo post incidente. Il nuoto mi piace, direi che ho buona acqua-cità, i quattro chilometri nell’ironman, ad esempio, sono stati una passeggiata per-ché le braccia ed il mio corpo sono alle-nati bene. Infatti nuoto parecchio durante l’estate come forma di recupero attivo. Lo sport, insomma, mi piace tutto e lo sport, per tutta la mia vita, mi ha reso una perso-na migliore.

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UN SUCCESSO

VISTA DAL CT

Fin dagli albori, il nome di Davide Cassani è legato a doppio filo a quello della Via del Sale. Negli anni pionieristici delle Gran Fon-

do, quando in Romagna c’era la Nove Colli e poco altro, il commissario tecnico degli azzurri, anche in virtù dell’amicizia che lo lega a Claudio Fantini, è stato uno dei pri-mi a scommettere sulla manifestazione cervese: “E’ un evento al quale sono par-ticolarmente affezionato - ammette Cas-sani - ho vissuto con Claudio i primi anni della Via del Sale, quando la rassegna muoveva i suoi primi passi. Era un evento

molto più contenuto, con un respiro me-diatico circoscritto alla Romagna, anche se le potenzialità, già da allora, si vedeva-no tutte perché quando parli di ciclismo la Romagna sa sempre offrire qualcosa di unico. Oggi sono davvero felice di con-statare che, passo dopo passo, la Via del Sale è diventata una delle manifestazio-ni granfondistiche più belle d’Italia, con numeri importanti ed un’organizzazione strutturata da grande evento. So quanto impegno e quanta passione Fantini ha sempre messo in questo progetto. Oggi, 20 anni dopo la prima edizione, è giusto

fargli i complimenti per aver creduto fin da subito al settore delle Gran Fondo, confermandosi per l’ennesima volta un precursore”.Tanti gli aneddoti per il Ct, dall’edizione in cui portò Marco Pantani alle pedalate con gli amici, alcuni di grande prestigio: “E’ una corsa che ho fatto poche volte - dice - e quelle poche volte non sono mai stato particolarmente fortunato. Mi sono trova-to tante volte controvento e la mia unica preoccupazione è sempre stata quella di trovare qualche buon passista a cui met-termi a ruota”.

Davide Cassani è un ‘vecchio amico’ della Via del Sale: “Ho seguito di persona la nascita e la crescita della manifestazione cervese. Sapevo che sarebbe diventata una delle Gran Fondo più importanti d’Italia”

ANNUN CIATO

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Il CT della Nazionale di ciclismo Davide Cassani

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IL TEMA 2016

Un’idea nasce da una passione. E viceversa. Questa splendida storia sui pedali sboccia nella primavera del 1996.

Sportur, che allora si chiamava BVC Sport, aveva appena consegnato i premi ai “Ma-estri dello Sport”. L’estate, con le sue di-scipline da spiaggia, doveva ancora co-minciare. Il beach-volley, portato sugli arenili romagnoli tra mille diffidenze, era una scommessa già vinta. Nacque così l’i-dea di legare un appuntamento sportivo ad un premio. La scelta fu quasi immedia-ta: il ciclismo. Il fuoco era stato acceso.Tante idee, una sola certezza condivisa:

Cervia deve essere la partenza e l’arrivo. Le colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo il percorso. Proprio come facevano gli anti-chi salinari che, partendo dalle saline, an-davano a consegnare l’oro bianco nei pa-esini più lontani. A suggerirlo fu Massimo Carli, memoria storica del ciclismo e delle tradizioni cervesi. Nacque l’Antica via del Sale. Per tutti, poi sarà la Via del Sale.IL PERCORSO Certo, i salinari partivano da Cervia e, a piedi o col calesse, andavano verso gli Appennini, ma qui il tragitto si do-veva fare in bicicletta.Da Cervia alle colline di Cesena e Forlì ci sono percorsi naturali bellissimi, come

suggerì Smeraldo Balzani, buon ciclista dilettante e grande appassionato delle due ruote. Nasce così il primo tracciato della granfondo. Partenza da Cervia, davanti al Magazzino del Sale alle 8 in punto. 165 chi-lometri per il percorso lungo, 130 per il me-dio e 70 chilometri per quello più corto. Al via della prima edizione 750 iscritti. Era il 6 aprile del 1997 e, in una primavera appena sbocciata, nacque la corsa del sale.L’ATTUALITA’ Da quel giorno sono trascorsi quasi due decenni e tanti chilometri sono stati percorsi. Claudio Fantini - supportato dalla preziosa collaborazione di Dario Fan-tini - ci ha messo la passione, le idee e l’im-

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LA FORZADELLA CONDIVI SIONE

I ciclisti sulle rampe di Formignano

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printing imprenditoriale. Il resto l’hanno fatto i ciclisti che hanno ormai eletto la Via del Sale come la vera gara d’apertura del calendario granfondistico nazionale. Ogni edizione, per ribadire al grande pub-blico di appassionati che l’evento cervese va ben oltre i confini dello sport, l’orga-nizzazione sceglie un tema identificativo. Quest’anno sarà “la condivisione”, intesa come desiderio di stare insieme e vivere “in gruppo” momenti irripetibili. Per questo gli organizzatori della Gran-fondo Via del Sale hanno scelto di aprire la partecipazione alla ventesima edizione davvero a tutti, con qualunque tipo di bi-

cicletta: dalle citybike ai tandem, fino alla mitica Graziella! Chiunque vorrà provare l’emozione di pedalare sul percorso della Via del Sale, potrà iscriversi come cicloturi-sta e partire in coda al serpentone dei 4500 ciclisti.Condivisione significa anche non dimen-ticare gli amici. E così, il weekend dell’edi-zione 2016, si aprirà con un’emozionante serata per rivivere - tutti insieme - i vent’an-ni di storia della Granfondo Via del Sale, attraverso foto, video, aneddoti ed i tanti personaggi del mondo del ciclismo che ne-gli anni, per tante ragioni, sono entrati a far parte della storia dell’evento. In occasione

del Gran Galà saranno premiati i fedelissi-mi che hanno partecipato a tutte le venti edizioni e tutti gli iscritti che compiono vent’anni nel 2016.Condivisione, infine, significa anche l’atten-zione verso il prossimo. Per ogni bambino, ad esempio, la bicicletta è il regalo più bel-lo che si possa ricevere, ma per tanti piccoli nel mondo, una bici è anche l’unico mezzo per poter raggiungere la scuola ed avere accesso all’istruzione. La 20ª Granfondo Selle Italia Via del Sale sceglie di pedalare per la solidarietà, con un nuovo progetto charity che consentirà di regalare una bici-cletta a chi è stato meno fortunato.

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PERCO

RSILUNGO - 150 KM

4 salite e 1300 mt di dislivello. Per chi ha energia e forza per pedalare un lungo percorso che regala grandi emozioni. Da quest’anno il per-corso, si arricchisce della sfida speciale Cima Pantani - Cronoscalata da vivere in 60 SECONDI

MEDIO - 107 KM

2 salite, per una prova divertente, ma non troppo impegnativa, adat-ta anche a gambe non troppo allenate, su strade che regalano emo-zioni e paesaggi fantastici. Taglio di 47 km rispetto al percorso lungo, che lascia invariate la prima e l’ultima parte del tracciato.

CORTO - 77 KM

Una passeggiata da fare tutta d’un fiato, con una sola salita per scal-dare un pò la gamba. Adatta a chi non vuole strafare e ama pedalare godendosi il bellissimo e colorato panorama che la terra di Romagna regala in primavera.

Abbiamo realizzato percorsi adatti a tutti i ciclisti. Il mare, la collina, le salite, le discese...abbiamo disegnato ogni emozione per farvi passare una giornata di sport da non dimenticare.

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Per la “Via del Sale”, il marchio Selle Italia è sempre stato mol-to più di un semplice sponsor. E’ un fedele compagno di viag-

gio, un partner prestigioso che, in virtù di un rapporto inossidabile, vive - da 20 anni - in simbiosi geometrica con l’even-to. Quando la corsa era ancora una scom-messa, la famiglia Bigolin ha accettato il rischio; e quando serviva il salto di qua-lità, l’azienda ha sempre teso la mano. Per questo, e per mille altri motivi, nell’e-dizione del ventennale, il brindisi tra Via del Sale e Selle Italia ha un sapore tutto particolare. Riccardo Bigolin, siete uno dei pochi brand in Italia che, per ben 20 anni, è rimasto fedele ad un evento: quali sono le ragioni di questa longevità?

Le ragioni di questo lungo sodalizio sono da ricercare in diversi aspetti; prima di tutto abbiamo scelto una regione che ha dato i natali a molti campioni del ciclismo (uno su tutti per la nostra famiglia è pro-prio Marco Pantani) e nella quale si respi-ra per questo sport una passione senza eguali. Potremmo dire che il paesaggio e la cucina non ci hanno mai traditi, ri-servandoci sempre cornici e profumi da sogno.Anche le persone che ci hanno accom-pagnato in questa avventura sono state fondamentali per far diventare la Gran-fondo Selle Italia uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati. Questi sono solo alcuni dei più importanti motivi che hanno portato Selle Italia a rimanere fe-dele ad un evento come questo.

Cosa rappresenta per Voi la Gran Fon-do Selle Italia?Per la nostra azienda è l’appuntamento più importante, quello che dà ufficial-mente il via a tutte le nostre attività ago-nistiche. La partecipazione che Selle Ita-lia ha messo in questa manifestazione è sempre stata importante sia a livello di in-vestimento che di persone impiegate. Na-turalmente la collaborazione con Sportur e la famiglia Fantini è stata fondamentale per far davvero decollare questo evento. Inoltre nel tempo il riscontro è stato sem-pre crescente, i partecipanti sono sempre di più, così come la loro soddisfazione è in costante crescita. Ormai la Granfondo Selle Italia è diventata davvero una vera festa dello sport.Voi siete impegnati in Katusha e Lotto

20 ANNI CONSELLEITALIA

MOLTO PIÙ DI UNO SPONSOR

L’amministratore delegato di Selle Italia Riccardo Bigolin con il campione Claudio Chiappucci

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Soudal ai massimi livelli sportivi mon-diali: cosa rappresenta e quanto vale in termini di fatturato per la vostra azien-da il settore ciclo-amatoriale?Sicuramente la Granfondo ci dà la pos-sibilità di essere a contatto con i nostri consumatori, in mezzo a quelle persone che utilizzano da anni i nostri prodotti e rinnovano ogni giorno la loro fedeltà nei nostri confronti. La loro importanza è paragonabile a quella dei nostri corridori professionisti impiegati nelle gare World Tour che ci permettono di migliorare sta-gione dopo stagione i dettagli e le carat-teristiche dei prodotti più amati dai cicli-sti amatoriali e non. Per un marchio come il nostro, che detiene la fetta più grande del comparto performance, i ciclisti che partecipano a queste competizioni ama-

toriali sono fondamentali in tutti i termini.Che fase sta attraversando, in questo momento, Selle Italia sui mercati della bicicletta?Direi un ottimo periodo, sia in termini di innovazione che di mercato. Ad Eurobike abbiamo dato un assaggio di quello che sta maturando all’interno del nostro “cen-tro stile”, e le nostre continue innovazioni nella tecnologia idmatch stanno dimo-strando ai nostri clienti ed ai consumatori che da anni ci seguono, quanto la nostra azienda sia sempre di più sinonimo di eccellenza ed innovazione. Per quel che riguarda poi l’aspetto puramente indu-striale, grazie all’acquisizione di un mar-chio storicamente concorrente come San Marco, ci troviamo a detenere oltre il 50% del mercato mondiale delle selle perfor-mance, e questo ci permette di guardare al futuro con sempre più slancio.Più in generale, come sta cambiando per le aziende il mercato della biciclet-ta?Il mercato della bici sta vivendo un perio-do di forte espansione. Il ciclismo, ora più che mai, sta diventando uno sport vicino a tutte le fasce di età e che tocca diverse tipologie di sportivi, sia in termini di ca-pacità di spesa, sia in termini atletici. Le sempre più importanti innovazioni hanno permesso al mercato delle due ruote di differenziarsi e andare a toccare gli inte-ressi di quelle che, fino a poco tempo fa, erano solo delle nicchie. Le bici elettriche, le fat bike, il ritorno delle scatto fisso si sono aggiunte a quei comparti da sempre forti come le bici da strada e le MTB.Quali sono i nuovi prodotti dei campio-nari Selle Italia?

Alle ultime fiere internazionali abbiamo presentato una serie di novità che spa-ziano dalle selle da “crono” a quelle vin-tage, che strizzano l’occhio ai ciclisti più “modaioli”, fino ad arrivare alla Novus Su-perflow che segue una tecnologia molto importante per noi come il FLOW. Selle Ita-lia è stata infatti la prima azienda al mondo a sviluppare e produrre selle con il sistema che garantisce ai ciclisti uno scarico della pressione sviluppata sulla sella. Leggerezza e confort sono comunque i punti di parten-za per la realizzazione di ogni nuovo mo-dello Selle Italia, caratteristiche che hanno rinforzato i nostri prodotti e il nostro DNA.

LA STORIALa storia di Selle Italia è fatta di vittorie sognate, inseguite, conquistate. Anche il traguardo dei 120 anni di attività (1897-2017), che verrà celebrato il prossimo anno, avrà il sapore della vittoria, di un’avventura industriale e sportiva vissuta giorno per giorno con la stessa inesauribile passione. Innovare rimanendo fedeli alla propria tradizione è facile quan-do la propria natura è quella di inventare, esplorare continuamente nuovi concetti, nuove tecniche costruttive, nuovi materiali. Abbiamo imparato lavorando il cuoio e l’acciaio e siamo diventati interpreti dell’evoluzione della sella attra-verso i decenni. Selle Italia è stata l’apripista nella realizzazione di ritrovati tecnologici studiati in modo specifico per la conformazione anatomica maschile e per quella femminile, ha introdotto l’uso del gel, ha raggiunto livelli di comfort e leggerezza prima impensabili e ha stabilito nuovi canoni nell’estetica della sella. Ma soprattutto, ha trasformato la sella da semplice componente della bicicletta a fattore di benessere per chi pedala, sino a renderla un oggetto di culto per gli agonisti. Abilità manuale e tecnologia, tradizione e ricerca sono, ora come cent’anni fa, i punti di forza che fanno di Selle Italia un emblema del Made in Italy nel mondo.

I NUMERI DI SELLE ITALIA

2.200.000 selle prodotte all’anno •

9.500 selle prodotte al giorno•

90% esportazioni in tutto il mondo 95 Paesi stranieri coinvolti

•100 brevetti mondiali registrati

+120 Design award•

+50 Team Sponsorizzati•

+30% del mercato performance

Riccardo Bigolin: “Nella magìa di un terra unica il segreto della nostra fedeltà”

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Q uando si arriva alla 20a edi-zione di un evento così segui-to e partecipato, quale è la Granfondo Via del Sale, vuol

dire che si è seminato bene.Vuol dire che l’idea originaria che ha dato il via alla manifestazione ha colto nel se-gno, facendo della Granfondo una delle manifestazioni più apprezzate del calen-dario nazionale di settore.Ma vuol dire anche che si è riusciti a co-niugare lo sport, volano trainante ma non esclusivo, con i tanti aspetti che, nel loro insieme, contribuiscono a creare la dimensione di comunità.E se il tema della manifestazione di quest’anno è “la condivisione”, intesa

come desiderio di stare insieme e vivere insieme momenti importanti, vuol dire che è stato davvero raggiunto l’obiettivo di dare valore aggiunto ad un evento che non ha solo una matrice sportiva.Sono principi che apprezzo e che – come Regione – abbiamo voluto rendere con-creti attraverso un impegno, anche eco-nomico, teso a valorizzare e moderniz-zare il patrimonio impiantistico sportivo dell’Emilia-Romagna, per rendere sem-pre più efficace la straordinaria azione educativa e sociale messa in campo dal-le tantissime società sportive che opera-no nella nostra regione.Sono particolarmente felice di porgere il benvenuto ai tantissimi ciclisti – esperti

e meno esperti – che animeranno que-sta ventesima edizione della Granfondo, manifestazione che, al di là degli aspetti agonistici, non dimentica di esprimere concretamente la propria solidarietà a chi ne ha più bisogno.Un ringraziamento agli organizzatori dell’evento, per la professionalità con la quale hanno fatto crescere negli anni questo evento e un grosso in bocca al lupo a tutti i partecipanti.

Stefano BonacciniPresidente

della Regione Emilia-Romagna

STEFANO BONACCINIPRESIDENTE DELLA REGIONEEMILIA ROMAGNA

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Page 23: 20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

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Page 24: 20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

La Granfondo Selle Italia di Cervia è una delle competizioni più affa-scinanti del panorama nazionale dedicato alle due ruote.

La manifestazione, che si svolge sotto l’e-gida di ACSI Ciclismo, è valevole per molti ambiti circuiti, tra i quali Zero Wind Show – il circuito che premia la passione ed il Cam-pionato Nazionale ACSI, l’ente di promozio-ne sportiva e sociale capace di regalare agli appassionati cicloamatori oltre 1500 even-ti in tutta Italia, dalle sfide più curiose e sti-molanti alle più consolidate, come nel caso della granfondo romagnola del prossimo 3 aprile. Queste le parole del responsabile nazionale di ACSI Ciclismo Emiliano Bor-gna al riguardo: “La Granfondo Selle Italia è la manifestazione ciclistica più partecipa-

ta che abbiamo. Al timone c’è un pioniere, quel Claudio Fantini che vent’anni fa s’in-ventò il Pasta Party, dal quale tutte le altre gare presero esempio in futuro, organizza-tore e proprietario di Sportur, una struttura ricettiva legata a 360 gradi al mondo dello sport nella costa romagnola. L’area expo della Granfondo Selle Italia Via del Sale è straordinaria ed è molto di più di un villag-gio espositivo. Saranno tre giorni di puro divertimento, celebrati venerdì in occasio-ne dei festeggiamenti per il ventennale del-la gara e non posso che invitare tutti i ciclo-amatori ad iscriversi e a celebrare assieme a noi questo prestigioso anniversario”. Con ACSI Ciclismo si ha la possibilità di pedalare in assoluta serenità, liberi da qualsiasi tipo di “ansia da prestazione”. ACSI garantisce

una realizzazione in sicurezza delle com-petizioni cui lega la propria partnership, ed una garanzia di successo delle stesse ab-binata agli emozionanti palcoscenici in cui si svolgono i contest agonistici. Migliaia di organizzatori hanno deciso di “fidelizzarsi”, legando le rispettive società di riferimento al mondo ACSI, spinti dalle vantaggiose coperture assicurative e dalle condizioni contrattuali senza termini di paragone. Un ente che si avvia a ripetere gli strepitosi nu-meri che hanno contraddistinto l’annata 2015, raggruppando circa 45000 affiliati e 1800 società, arricchendo costantemente e settimanalmente il programma di even-ti per gli appassionati e garantendosi un posto in prima fila negli ambiti agonistico, amatoriale, formativo e ricreativo.

Photo by Newspower

SOTTOL’EGIDAdell’ACSI

Il responsabile nazionale Borgna: “La Via del Sale è il nostro fiore all’occhiello e Claudio Fantini un precursore del mondo delle gran fondo”

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Dopo vent’anni di corsa, una serata per rifiatare e, una volta tanto, guardarsi indietro. Que-sto è l’obiettivo della Cena di

Gala in programma venerdì 1° aprile nella suggestiva cornice degli antichi Magaz-zini del Sale di Cervia. Un luogo simbolo dell’identità salinara, scelto non a caso da Claudio Fantini per ribadire il rapporto simbiotico che, da sempre, lega l’evento al suo territorio. Una serata emozionante, consacrata all’a-marcord, nel corso della quale saranno rievocati - con documenti, immagini e fil-mati - vent’anni di storia della Gran Fondo Via del Sale. Ci si soffermerà, in particola-re, sulle prime edizioni, compresa quella del 2005 ammantata da un velo di tristez-za per la morte il giorno prima di Papa Giovanni Paolo II.Per l’occasione è stato registrato un fil-mato che accompagnerà gli ospiti in un poetico viaggio a ritroso nella storia della Gran Fondo, partendo dagli albori, condi-videndo i ricordi con chi, quella mattina di

vent’anni fa, inforcò la bicicletta per corre-re la prima edizione. Presenti, come al solito, anche personag-gi del mondo del ciclismo e dello sport, che nobiliteranno la serata con le loro sto-rie e la loro presenza. Guest star della serata sarà ovviamen-te Alex Zanardi, punto di riferimento per chiunque ami lo sport. Con la sua deter-minazione e la sua grande umiltà, Alex rappresenta l’esempio più nobile per il tema scelto quest’anno dalla Granfondo Via del Sale, ossia la Condivisione.L’ex pilota di Formula Uno racconterà la sua storia e la sua ‘rinascita’, che ha com-mosso l’intero mondo sportivo ancor più del dramma vissuto per l’incidente, e pre-senterà la sua associazione BIMBINGAM-BA Onlus.Con Alex Zanardi, saliranno sul palco tanti altri ospiti: il campione di sci di fondo Cri-stian Zorzi, medaglia d’oro a Torino 2006, il CT della Nazionale Ciclismo Davide Cas-sani, il ciclista Alessandro Petacchi, velo-cista tra i migliori di sempre, l’ex ‘Penna

Bianca’ del calcio Fabrizio Ravanelli ed al-tri personaggi dello sport, del giornalismo e dello spettacolo.Condurrà la serata Riccardo Magrini, ex ci-clista professionista, oggi commentatore televisivo ed opinionista per Eurosport.Il ricavato dell’evento sarà devoluto all’As-sociazione Alex Zanardi BIMBINGAMBA Onlus per la realizzazione di protesi per i bambini che hanno subito amputazioni e che non possono usufruire dell’assistenza sanitaria.

La partecipazione è aperta a tutti solo su prenotazione. La quota comprensiva di ingresso e cena con menù completo di pe-sce (o menu alternativo su richiesta) è di 45 euro a persona. Per gli iscritti alla 20ª Granfondo Via del Sale e per gli accompa-gnatori quota ridotta di 35 euro.I posti sono limitati; per motivi organizza-tivi si richiede la prenotazione al numero di telefono 0544 974395o alla mail [email protected]

PER UNA SERA GUARDIAMOCI INDIETRO

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Il 1° aprile negli antichi Magazzini del Sale di Cervia

serata amarcord aperta a tutti con i protagonisti di oggi e di ieri. E l’incasso sarà devoluto

all’associazione di Alex Zanardi

DELGALÀ

CICLISMO

PARTECIPAANCHE TU AL

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Tutti i bambini sognano. Ma grazie all’associazione Bimbingamba di Alex Zanardi, tutti i bambini pos-sono anche inseguire i loro sogni

e trasformarli in realtà. Benvenuti in una onlus che sembra uno spicchio di paradiso. La mission è da brividi: realizzare protesi per i bambini che hanno subito amputa-zioni e che non possono usufruire dell’as-sistenza sanitaria. Sono bambini che pro-vengono da ogni parte del mondo e hanno perso uno o più arti per incidenti, malattie o per lesioni provocate da esplosioni o armi

da fuoco in zone di guerra. Ne parliamo in maniera più approfondita con l’avvocato Andrea Ferri, presidente della Onlus.

Dottore Ferri, qual è la mission dell’O.N.L.U.S Alex Zanardi Bimbingam-ba?Ho ereditato da mio padre la passione per le protesi e per la solidarietà. Partendo da tale binomio, la O.N.L.U.S., di cui ho l’onore di ricoprire la carica di Presidente, si pone come finalità quella di consentire ai bambi-ni di tutto il mondo (comunque minorenni)

ed appartenenti a nuclei familiari economi-camente disagiati, l’utilizzo di protesi orto-pediche sostenendo sia i costi di creazione del presidio sia quelli successivi, quali ad esempio l’adattamento dell’impianto pro-tesico nel corso della crescita e la relativa deambulazione. La O.N.L.U.S. Bimbingam-ba si prefigge lo scopo di offrire alle famiglie bisognose la possibilità di reagire al proble-ma della perdita degli arti superiori o infe-riori, affiancandole e sostenendo il costo di produzione, adattamento e manutenzione delle protesi ortopediche.

TUTTII BIMBIHANNO ILDIRITTO DIINSEGUIRE I LORO SOGNI

BIMBINGAMBA ONLUS

Il presidente dell’associazione Bimbingamba Onlus Andrea Ferri

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Da dove arrivano i bambini?Molti dall’Est Europa, ma anche da zone di guerra e dai paesi africani. Ci sono anche al-cuni bambini italiani, ma per i quali il nostro aiuto è più che altro di carattere logistico e burocratico. In molti Paesi, per fortuna l’Ita-lia non è tra questi, i costi rimangono a tota-le carico dei pazienti, poiché l’applicazione di protesi non è classificata tra le “terapie salvavita”.Ci può indicare qualche numero dell’As-sociazione?Dal 2010 al 2015 sono state impiantate pro-

tesi ad un centinaio di bambini provenienti da tutto il mondo. Quando sono diventato Presidente dell’Associazione Bimbingamba ho cercato di ottimizzare, al fine di reperire ulteriori risorse, le mie attitudini professio-nali cercando di fornire un utile asset per tale attività istituzionale. Grazie all’entu-siasmo dei padri fondatori dell’Associazio-ne, Alex Zanardi, il Dott. Claudio Costa e la società RTM ed alle numerose donazioni ricevute durante questi cinque anni, è sta-to possibile sostenere spese di intervento per oltre € 452.000. Nonostante il fatto che i bambini bisognosi che si rivolgono a Bim-bingamba siano sempre più numerosi, rice-viamo offerte sufficienti per far fronte agli impegni di spesa necessari e ci auguriamo di poter incrementare le donazioni per po-ter continuare a migliorare.Un esempio di dovere sociale in un conte-sto attuale di crisi e tensione sociale a livel-lo globale...E’ proprio nei momenti più “difficili” che occorre rimboccarsi le maniche e fare. Nel caso specifico, poi, si parla di bambini senza arti, ai quali ancor più deve essere riconosciuta la possibilità di vivere digni-tosamente. Come si può rimanere inerti di fronte a siffatti problemi? Donare loro la possibilità di affrontare le giornate con il miglior approccio riempie il cuore di tutti i volontari che prestano la loro attività per Bimbingamba.Che rapporto ha con Alex Zanardi?Il rapporto fra me e Alex è ottimo. La stima reciproca che ci accompagna ha consen-tito la prosecuzione del progetto Bimbin-gamba, ottenendo risultanti importanti. Infatti grazie alla sua figura di famoso sportivo, l’Associazione riesce ad incame-rare donazioni sufficienti per portare avan-ti gli interventi verso i bimbi bisognosi. Vi racconto un breve aneddoto che testimo-nia il calore di cui gode Alex Zanardi tra il pubblico. Mi trovavo in compagnia di Alex e delle rispettive mogli, per un pranzo in un piccolo ristorantino nel rovigotto, spartiac-que mediano, causa la nebbia fittissima, tra Bologna e Padova. Il nostro incontro è stato continuamente ed affettuosamente interrotto dagli avventori del ristorante che desideravano manifestargli la loro stima immortalandolo con foto o, come oggi si usa dire, con selfie e chiedendo autografi. Nonostante conosca Alex da tanto tem-po, vedere l’entusiasmo che suscita nella gente e la disponibilità con cui risponde a tale entusiasmo, mi carica a portare avanti il progetto Bimbingamba nel migliore dei

modi. Una bellissima realtà del territorio del Comune di Budrio...Si proprio così. L’Associazione “Alex Za-nardi” BIMBINGAMBA opera con un fiore all’occhiello nel campo della protesica. R.T.M. Ortopedia Personalizzata partecipa al Progetto Bimbingamba fin dalla sua na-scita mettendo a disposizione la struttura, gli strumenti e l’abilità dei propri tecnici ortopedica - Moreno Marchesini, Paolo Ri-mondini e Franco Tedeschi - in modo da consentire che la realizzazione di queste protesi avvenga sempre al minimo dei co-sti. Perché proprio Budrio?Perché è da sempre un polo attrattivo nel settore protesico; basti pensare che già nel 1963 un gruppo di artigiani dotati di buona manualità, permise al genio austriaco Prof. Johannes Schmidl incaricato dalla Direzio-ne Generale INAIL, di realizzare il Centro protesico a Budrio. Io stesso, proprio per il ruolo che mio padre rivestiva in quegli anni e per l’imprinting da lui ricevuto, sono cre-sciuto tra tecniche riabilitative e l’impegno profuso da quei “restauratori di uomini”, che rimettevano in piedi i propri pazienti con manufatti tecnologici, già allora unici nel loro genere. Ho visto la gioia e la sod-disfazione nell’aver contribuito a ridare speranza a chi, a causa di gravi menoma-zioni, l’aveva perduta. È proprio quel ma-nipolo di uomini che rappresenta il futuro del Centro e della filiera protesica budriese nei successivi anni 70 e 80, assorbendo le conoscenze tecniche e l’energia del Prof. Schmidl. Attualmente, anche Ottobock, leader mondiale nella produzione e pro-gettazione di articoli protesici ed il centro riabilitazione Casalino, tramite le proprie strutture e personale qualificato, sosten-gono e promuovono l’attività istituzionale della O.N.L.U.S. Oggi, i media hanno dichia-rato la protesica budriese un’eccellenza a livello mondiale per innovazione e tecno-logia. Il mix di queste eccellenze ci consen-te di offrire ai bambini protesi di altissima qualità unitamente ad un servizio di imple-mentazione e riabilitazione completo.Prospettive per il futuro?Per il momento Bimbingamba, grazie ai numeri ed agli obbiettivi raggiunti, ci re-gala tante soddisfazioni. Certamente l’o-biettivo futuro è quello di fornire protesi ed aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini bisognosi, allargando le donazio-ni ad altri soggetti, imprenditori e famiglie, che comprendano e possano amplificare il messaggio di solidarietà.

Il presidente dell’associazione Andrea Ferri: “In collaborazione con Alex Zanardi realizziamo protesi per minorenni che hanno subito amputazioni e che non possono usufruire dell’assistenza sanitaria”

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Sembra uscita da un campionario prêt-à-porter la maglia tecnica celebrativa firmata “Selle Italia” che verrà regalata ai cinquemila

partecipanti della Gran Fondo Via del Sale. Elegantissima nel suo concept, è firmata da un designer di grande prestigio, Jon-ny Moletta - il Karl Lagerfeld del ciclismo - l’uomo che ha disegnato, per dirne un paio, la divisa ufficiale del Team Astana e la maglia rosa del Giro d’Italia.I cicloamatori della Gran Fondo troveran-no dunque nel pacco-gara di quest’anno un cadeau di gran classe, che l’azienda Selle Italia - in condivisione con l’organiz-zazione della kermesse cervese - ha forte-mente voluto per celebrare i 20 anni della manifestazione. Assemblata su uno sfondo bianco latte con bordature e pantaloncino nero pece,

la divisa tecnica ha una linea molto pulita e minimal, impreziosita da sottili linee ros-se sul colletto.Nella banda anteriore, sui pettorali, la scritta a destra “20ª Gran Fondo Selle Ita-lia” e a sinistra lo storico logo dell’azienda della famiglia Bigolin. Particolarmente originale la parte posteriore che presenta un’elegante geometria dorsale nera con, al centro, il brand aziendale. Una maglia tecnica dunque di grande va-lore, ma anche un cimelio da conservare in ricordo dei 20 anni della Via del Sale. La divisa sarà l’articolo clou di un pacco gara che, come al solito, presenta un ricco cam-pionario di regali.Come ad esempio il kit borraccia & barret-te di Enervit, il buono servizio spiaggia da “spendere” al Fantini Club, l’immancabile Sale di Cervia, prodotto artigianalmente

nelle antiche saline locali, e infine un buo-no da 10 euro per partecipare alla cena di gala del 1 aprile (35 euro anziché 45).

SELLE ITALIA DONA LA MAGLIATECNICA CELEBRATIVAPer i 20 anni della Gran Fondo l'azienda della famiglia Bigolin ha voluto regalare ai cinquemila partecipanti un'elegante divisa disegnata dalla penna prestigiosa di Jonny Moletta

IL PACCO GARA

10€ DI SCONTO AGLI ISCRITTI DELLA GF

E 10€ DI SCONTOAGLI ACCOMPAGNATORI

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BENE SSERE

L’ELDO RADO

FANTINI CLUB

Tra sport e relax, sulla spiaggia di Cervia, concedetevi una vacanza all’insegna del wellness e del mo-vimento

E’ l’epicentro dell’evento, l’ombelico della grande festa consacrata al ciclismo.Sulla spiaggia dorata di Milano Marittima, una delle località più glamour della Riviera Adriatica, lo stabilimento balneare Fantini Club si colloca su un’area complessiva di 15.000 mq e con un’ampiezza fronte mare di oltre 100 mt.Fantini Club è molto più di uno stabilimen-to balneare. Organizzato con la formula del “villaggio vacanze”, rappresenta - ormai da decenni - un punto di riferimento per gli amanti dello sport, del wellness, del mare e delle vacanze all’insegna del buon vivere.Una struttura moderna, ricca di comfort e servizi, ma sempre all’insegna della rino-mata ospitalità romagnola. Al Fantini Club vivrete le vostre vacanze e il vostro tempo libero godendo di servizi di lusso, senza

rinunciare però ai piaceri e alle eccellen-ze che il territorio offre: buon cibo, locali, eventi, natura, comfort di prima qualità.All’interno del Fantini Club campi e attrez-zature per ogni tipo di sport: palestra at-trezzata Technogym, campi beach sulla sabbia, basket, windsurf, canoa e vela. E per gli amanti del wellness, da non perdere il centro benessere & Spa in riva al mare (il “Fantini Wave Spa), vera oasi di relax su 500 mq di green, dove lasciarsi coccolare, con percorso sensoriale, massaggi e trattamen-ti. In occasione della Granfondo al Fantini Club sono a disposizione tutti i servizi pre e post gara: ritiro dei pacchi gara, segreteria, sala stampa con diretta tv, area hospitality, premiazioni, parcheggio bici e pasta party finale (aperto anche agli accompagnatori). Da marzo ad ottobre Fantini Club vi offre un ricco calendario di eventi e attività, sporti-ve e non, tutte all’insegna del divertimento sulla spiaggia di Milano Marittima.I prossimi appuntamenti sono il 9 e 10 apri-

le la rassegna equestre, in versione prima-verile, de “A cavallo del mare”. In program-ma il “battesimo della sella” per i più piccoli, passeggiate a cavallo sulla spiaggia per i principianti e, per i più esperti, escursioni tra mare, valli e pinete nell’ineguagliabile atmosfera che solo il mare sa regalare.Il 23-24 e 25 aprile la primavera cinofila sulla spiaggia del Fantini, ovvero esibizioni, spet-tacoli e tanto divertimento con i nostri ami-ci a quattro zampe. Il 12 maggio è in programma il meeting dal titolo “La crescita del turismo sportivo” ed il 14 maggio il convegno dell’Ail (Associazione Italiana Leucemie). Il 21 e 22 maggio lo Sportur Triathlon Cervia riservato a uomini e donne. Dal 22 al 29 maggio “Cervia Sport Activity - Sportur Beach Games”, un’intera settimana all’insegna dell’attività sportiva sulla spiag-gia, abbinata ad un’alimentazione genuina e bilanciata. In programma tornei di Foot Volley, Beach Tennis e Beach Volley.

DEL

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MOLTO PIÙ DI UN BIKE-VILLAGE

Èl’Expò del pedale, l’emporio che espone, in uno scenario unico, tutto lo scibile legato al mondo del ciclismo. Da venerdì 1 a do-

menica 3 aprile, torna - più ricco che mai - l’appuntamento con l’area espositiva della Granfondo Selle Italia ‘Via del Sale’.Riduttivo definirlo un semplice “bike vil-lage”. Con oltre cento aziende tecniche, si tratta della più grande ciclo-fiera all’a-perto d’Italia, dove trovare tutte le ultime novità del settore.Il pubblico dei granfondisti potrà testare direttamente le innovazioni, confrontar-

si con i produttori e chiedere consigli ai grandi campioni delle due ruote ospiti nelle aree delle aziende. Tutte le caratte-ristiche di una fiera tecnica, insomma, ma senza biglietto di ingresso e con il vantag-gio di poter visitare gli stand delle aziende direttamente con la propria bicicletta, per farla “testare” dai tecnici più esperti del settore ed avere i giusti consigli per mi-gliorare la performance, l’assetto postu-rale e correggere i piccoli difetti.Ricca anche l’offerta legata agli integrato-ri per modulare la dieta perfetta ed otte-nere la massima prestazione in gara, così

come non mancheranno le aziende spe-cializzate nell’abbigliamento tecnico. Ai ciclisti non resta quindi che parcheggia-re l’auto in una delle tante aree di sosta in prossimità del villaggio (tutte ben indicate dalla segnaletica all’ingresso della città), scaricare il “ferro” e pedalare attraverso gli stand dell’expò che si snoda per oltre un chilometro sul suggestivo lungomare di Cervia.Questi gli orari dell’expò: venerdì dalle ore 15.00 alle 20.00, sabato dalle ore 9.00 alle 20.00 e domenica dalle ore 9.00 alle 19.00.

Dal 1 al 3 aprile, sul lungomare di Cervia, la più grande fiera sul ciclismo all’aperto d’Italia

DELPEDALE

L’EXPÒ

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La macchina organizzativa di Ve-ronafiere e di CosmoBike Show continua a pedalare a pieno ritmo verso la prossima edizione del Sa-

lone Internazionale dedicato alla biciclet-ta, in Fiera a Verona, dal 16 al 19 settembre 2016. Con oltre 50mila visitatori, 500 azien-de e marchi provenienti da 24 paesi, quat-tro padiglioni, per un totale di 43mila metri quadrati espositivi, oltre 3.000 bike test effettuati in fiera, la 1° edizione accredita ufficialmente CosmoBike Show come ras-segna di riferimento in Italia nel panorama della bici e unica anteprima nazionale del-le novità 2017 del settore. Grazie all’ottimo riscontro ottenuto nella scorsa edizione sono già arrivate le prime importanti con-ferme di aziende e marchi internazionali del mondo bici che hanno scelto Cosmo-Bike Show come vetrina del loro business.Veronafiere e CosmoBike Show portano avanti l’ambizioso progetto di dare al set-tore ciclo una manifestazione di rilievo internazionale, un punto di riferimento per buyers e dealers esteri. Per le imprese italiane infatti le fiere internazionali danno origine a un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro l’anno, e rappresentano il principa-le strumento di valorizzazione del “Made in Italy” nel mondo (Fonte AEFI – Associa-zione Esposizione Fiere Italiane). Sempre secondo AEFI la partecipazione a mani-festazioni espositive propizia circa il 50%

dell’export globale delle imprese italiane. Dalla bici tradizionale alle mountain bike, da quelle da corsa a quelle elettriche, dalle fat-bike alle “special needs bike”, fino agli accessori e all’abbigliamento per ciclisti: i visitatori potranno toccare con mano i prodotti e provare i nuovi modelli novità 2017 nelle aree esterne che si ampliano nei tracciati appositamente realizzati e che, in particolare, vedranno la pista prova di moutain bike arricchirsi di percorsi e trac-ciati con diversi livelli di difficoltà.Anche quest’anno tecnologia, innovazione e stile di vita sono le linee guida del premio CosmoBike Tech Award che ricerca idee, progetti e prodotti che si distinguono nel settore ciclo per creatività ed originalità.La bicicletta diventa sempre di più il sim-bolo di uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente e CosmoBike Show è un evento che ha come unico obiettivo fare della bicicletta il mezzo di trasporto più utilizzato per gli spostamenti urbani a cor-to e medio raggio. Le tematiche inerenti la mobilità urbana, la sostenibilità ambienta-le e l’educazione civica saranno sviluppate all’interno di CosmoBike Mobility: Verona-fiere sarà il luogo di incontro e di confron-to di progettisti, tecnici, amministratori, aziende e associazioni su tutto quanto ri-guarda la progettazione e realizzazione di città a misura di bicicletta.La sostenibilità dunque è il cuore portante

della manifestazione: sull’onda del succes-so dell’edizione 2015, si potenzia il settore CosmoBike Tourism dedicato al cicloturi-smo. Sono circa mezzo milione i turisti che visitano l’Italia in sella a una bici e lo fanno soggiornando in una delle oltre ventimila aziende agrituristiche del Paese. Il ciclo-turismo rappresenta il 31% dell’attività tu-ristica italiana, il 61% circa è costituito da turisti stranieri, il restante 39% da turismo interno. Oggi il cicloturismo in Italia rap-presenta il 12% del PIL: un’attività turisti-ca destagionalizzata, che si pratica per il 70% dell’anno, eco-sostenibile, sulla quale credere ed investire. E’ questo il peso del cicloturismo in Italia, un segmento che ne-gli ultimi anni è cresciuto massicciamente confermando una tendenza alla vacanza “slow”, da assaporare lentamente lungo le caratteristiche strade bianche e percor-si ciclabili. Non è un caso che l’Italia, terra vocata al turismo, sia uno dei paesi leader nella produzione di biciclette (circa 25 mi-lioni all’anno).Tra le novità di questa seconda edizione di CosmoBike Show è il settore “Legend”, un’intera area espositiva dedicata alla grande tradizione italiana ed europea del ciclismo, delle aziende che hanno fatto la storia della bicicletta nel mondo, dei modelli, lo stile, lo spirito che ancora oggi ispirano e attraggono appassionati e colle-zionisti.

Partecipare a fiere internazionali porta alle imprese italiane un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro l’anno

COSMOBIKE SHOW 2016

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LA BICI COME STILEDI VITA

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IL 69% DICE SÌ”

“GRAN FONDO SICURE?

La sicurezza nelle Gran Fondo è un tema serio che va gestito da veri professionisti. Quando poi ai na-stri di partenza si allineano qua-

si cinquemila ciclisti, ogni dettaglio deve essere curato con la massima attenzione. Serve dunque personale altamente quali-ficato che, spigolando tra esperienza e co-noscenza dei codici, sappia garantire i più alti standard di sicurezza.Anche alla Gran Fondo Via del Sale, seppur con la collaborazione delle staffette di Sel-le Italia, alla consolle del piano sicurezza ci sarà Silvano Antonelli, presidente e fonda-tore del G.S. Progetti Scorta, direttore di corsa, autore di manuali e pubblicazioni sulla sicurezza nelle gare ciclistiche.Ispiratore della introduzione nel Codice della Strada delle Scorte Tecniche e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive, orga-nizzatore del “Giorno della Scorta” e del “Premio Sicurezza”, Consigliere regionale della FCI Emilia-Romagna, Antonelli è l’uo-mo che - ciclisticamente parlando - fa rima con sicurezza. Presidente Antonelli, oggi le Granfondo sono “sicure”?In una recente indagine svolta dal nostro Gruppo, su un campione di 2.388 cicloa-matori, il 69% di questi ha giudicato “suffi-ciente” il livello di sicurezza nelle Granfon-

do. Un dato incoraggiante, che premia lo sforzo sostenuto dagli organizzatori, che tranquillizza le Forze di Polizia e che rende merito a chi si è battuto in questi anni per-ché le manifestazioni ciclistiche avessero una loro specifica considerazione nel Co-dice della Strada.Segnalo però che in alcune aree del Paese, sono ancora troppi i casi dove la sicurezza è sottovalutata tanto dagli organizzatori quanto dai “pedalatori”.Quali sono state le tappe più significati-ve che hanno portato ad un apprezzabi-le grado di sicurezza nelle Granfondo e nelle gare ciclistiche in genere?Il momento-chiave è stata l’introduzione delle figure della Scorta Tecnica e degli Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive inse-rite nel C.d.S. rispettivamente nel 2003 e nel 2008.Molto importante è stato poi il successivo processo formativo ed abilitativo di mi-gliaia di volontari (motociclisti e personale appiedato) che un tempo svolgevano la loro funzione di scorta attrezzati solo di passione mista a tanta improvvisazione. Di straordinaria efficacia, infine, è stata l’introduzione della sospensione tempo-ranea del traffico in occasione del transito della gara ciclistica.Attualmente, si sta facendo qualcosa di

particolare per migliorare ulteriormen-te la sicurezza?Si sta facendo tanto e un po’ ovunque ma, dovendo scegliere qualcosa di strategico, indicherei la scelta recentemente fatta dal Coni di obbligare tutti gli Enti di Promozio-ne Sportiva ad adottare regolamenti tec-nici simili tra loro ed in perfetta sintonia con quello della Federazione di riferimen-to, allo scopo di realizzare ovunque stan-dard organizzativi sufficienti per qualità e sicurezza.Ci saranno novità nel prossimo futuro?Mi auguro fortemente di sì, in particolare pensando alla riforma del Codice della Strada attualmente in discussione al Se-nato. Sono ipotizzate misure innovative a favore di tutti gli “utenti deboli”, tra cui i ci-clisti. Accogliamo con favore anche la spin-ta da parte del Ministero dell’Interno che intende ampliare le figure con compiti au-siliari di Polizia, con riferimento specifico anche alle gare ciclistiche, che in tal modo verrebbero a beneficiare di maggiore sicu-rezza in conseguenza del riconoscimento giuridico e dei maggiori poteri attribuiti al personale addetto ai servizi di scorta. Un processo fortemente sostenuto dalla stessa Polizia Stradale, che in ogni caso re-sterà sempre il riferimento assoluto per la sicurezza delle nostre manifestazioni.

PEDALARE A “RISCHIO ZERO”

La sicurezza nelle corse è un tema serio che va gestito e curato da personale altamente qualificato. Ne parliamo con Silvano Antonelli, presidente e fondatore del G.S. Progetti Scorta, direttore di corsa, autore di manuali e pubblicazioni sulla sicurezza nelle gare ciclistiche

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PEDALATENELLANOSTRA

Eventi come questa Gran Fondo di cicloturismo Via del Sale Selle Italia consentono di esaltare lo spirito sportivo della Romagna,

ma al tempo stesso mettono in risalto il desiderio di esplorazione del territorio, sia immergendosi nella natura, sia speri-mentando una delle caratteristiche della nostra gente: il vivere bene e sano in Ro-magna, la nostra Wellness Valley.Trovo sia un’ottima scelta quella di in-dividuare nella “condivisione” il tema del ventennale. Mai come in questo mo-mento, infatti, lo sport in generale e il cicloturismo in particolare possono rap-presentare un importante stimolo alla partecipazione, abbattendo da un lato tante barriere ed esaltando dall’altra la capacità di apprezzare, tutti insieme, ciò che di bello ci sta intorno. Condividendo, appunto, una passione.E di bello la Romagna ha davvero tanto.

Ne rimangono colpiti i turisti che sempre più numerosi vengono a trascorrere da noi una vacanza. Apprezzano la natura incontaminata, la calda accoglienza unita alla professionalità dei nostri operatori, la qualità delle eccellenze gastronomiche del territorio e la nostra capacità di farli sempre sentire protagonisti.Coniugare la passione per lo sport con la tutela ambientale è poi una delle priorità dell’Emilia-Romagna. Basta pensare, ad esempio, alle grandi opportunità turisti-che che offrono i parchi e le riserve natu-rali, le spiagge, le piste ciclabili e i percor-si sterrati, le nostre città d’arte e i borghi storici incastonati in un entroterra tutto da esplorare. E penso anche al percorso della Via del Sale, un evento che fa ormai parte della nostra tradizione ciclistica e che si snoda lungo strade che, negli anni, hanno visto protagonisti non solo migliaia di cicloturisti, ma anche gran-

di campioni. Esaltando anche un pezzo della nostra storia, quella che ci riporta alla vita dei “salinari” che, partendo dal-le Saline, andavano a consegnare il loro prodotto attraversando borghi e colline.Qualità e tipicità dell’offerta, ecco due parole chiave che caratterizzano le pro-poste turistiche dell’Emilia-Romagna, ma che sono anche alla base di eventi come quello che vede protagonista Cervia e un “pioniere” della vacanza attiva come Claudio Fantini. Con la ventesima edi-zione della Gran Fondo, Cervia sale alla ribalta della Riviera dello Sport, la Riviera che in ogni momento dell’anno è in grado di offrire attività fisica e benessere. E che, da sempre, accoglie col sorriso tutti i suoi ospiti.

Andrea CorsiniAssessore al Turismo

Regione Emilia-Romagna

WELL NESS VALLEY

Andrea Corsini Assessore al Turismo Regione Emilia-Romagna

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Cervia - Citta giardino

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Sulle strade della Via del Sale, ol-tre al mitico Marco Pantani, ha pedalato anche un altro monu-mento del ciclismo moderno:

Miguel Indurain.A raccontare l’aneddoto è Riccardo Ma-grini, ex professionista, oggi commenta-tore per Eurosport, l’uomo che condurrà il Gran Galà per i 20 anni della Via del Sale in programma a Cervia il prossimo 1° apri-le: “Di Indurain a Cervia - spiega Magrini - ricordo in particolare l’atteggiamento da gentleman che, per la verità, ha sempre contraddistinto tutta la sua vita perso-nale e sportiva. Anche in quel frangente, correndo vicino a lui, ho avuto l’impres-sione di pedalare dietro ad una ‘moto’. In pianura era in grado di sviluppare una velocità impressionante. Ricordo che, ad un certo punto della corsa, restò davanti per decine di chilometri senza mai chie-dere il cambio. ‘Ehi Miguel’, gli dissi ad un certo punto… ‘guarda che possiamo an-dare anche più piano’. ‘Più piano di così?’, rispose lui”.Ma la partecipazione di Riccardo Magrini all’edizione 2001 della Via del Sale pas-

serà anche agli annali della corsa per l’a-neddoto spassosissimo del “sasso nero”, il soprannome che, dopo quella giorna-ta, gli resterà appiccicato addosso per tutta la vita: “Noi eravamo reduci da un ‘camp’ con Davide Cassani - prosegue Magrini - e dunque avevamo maturato il diritto di partire in griglia. Un’occasio-ne irripetibile e, infatti, la mattina della partenza eravamo tutti un po’ gasati. Io, a quei tempi, come oggi del resto, ero ovviamente un tantino sovrappeso e dunque, stanco delle prese in giro dei compagni, ad un certo punto lanciai una sfida: ‘Se io, alla prima salita, sono trai i primi dieci, mi offrite tutti da bere’. Loro accettarono la scommessa, convinti che, con quel fisico appesantito, non avrei mai avuto la possibilità di stare davanti. E invece andò in maniera diversa. Agevo-lato anche dalla partenza in griglia, andai su col mio passo e, dopo una quindicina di chilometri, all’imbocco della prima sa-lita del percorso, sfruttando anche la mia esperienza da ex professionista, sfilai tra i primi dieci”. Ma come nasce la leggen-da del “sasso nero”? “Io quella giornata

- ricorda ancora Magrini - indossavo una divisa grigia. Dopo aver vinto la mia per-sonale scommessa, mi alzai sui pedali per rifiatare. Volevo sfilarmi dai battistra-da guadagnando il margine della carreg-giata, ma ad un certo punto, rallentando all’improvviso, mi sfrecciarono sia da de-stra che da sinistra centinaia di corridori. In pratica, per qualche minuto, restai al centro della carreggiata, impalato come un sasso. Purtroppo la scena non pas-sò inosservata ai miei compagni che, da quel giorno, coniarono il nomignolo di ‘Sasso Nero’”. Dopo quell’esperienza, a causa dei con-comitanti impegni di telecronaca (in quei giorni si corre sempre il Giro delle Fiandre o la Parigi Roubaix), Riccardo Magrini la Via del Sale non l’ha più corsa. Quest’an-no, però, tornerà nelle vesti di cronista, conducendo il Gran Gala per i 20 anni: “Sarà un’occasione importante - spiega - nobilitata dalla presenza di Alex Zanardi, uno sportivo che amo particolarmente e che, ne sono certo, anche quella sera, sarà in grado d’insegnarci qualcosa d’im-portante”.

IO C’ERO

LA MIAVIA DEL SALE conINDURAINNell'edizione 2001, Riccardo Magrini partecipò alla Gran Fondo cervese assieme al Navarro: "E anche quella volta ebbi l'impressione di pedalare dietro ad una moto"

Riccardo Magrini ex professionista di ciclismo, oggi opinionista di Eurosport

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ben precisa: il turismo sportivo. Questo e tanto altro è Sportur, il progetto nato nel 1996 dall’intuito avanguardista di Claudio Fantini, imprenditore cervese che ha fatto dell’ospitalità e dello sport un marchio di fabbrica.Dopo aver ereditato dai genitori il “bagno” di famiglia (acquistato nel 1959 dalla ma-dre Fiorina e dal padre Antonio sul Lungo-mare di Cervia), negli anni ‘80 Claudio Fan-tini trasforma questo spicchio di spiaggia nell’Eldorado degli sportivi e degli amanti del benessere. E così, nel 1984, sugli arenili di Romagna, compare uno sport nuovo: il beach volley. Da quel momento nasce un fenomeno e, quello stesso anno, proprio

al Fantini Club, si disputa il primo torneo ufficiale di beach volley in Europa. Nel 1996 Claudio Fantini ha un’altra felice intuizione: unire al mondo dello sport le politiche promozionali del turismo. E vice-versa. Fonda così Sportur, per organizzare e promuovere eventi sportivi: gare, tornei, scuole e camp con grandi campioni. Fiore all’occhiello di Sportur è la Granfondo Sel-le Italia Via del Sale, che ogni anno coin-volge migliaia di ciclisti e che è fra le più importanti granfondo d’Italia.Nel 2009, logica emanazione di un proget-to sempre più strutturato, nasce Sportur Club Hotel, un concept innovativo di ri-cettività per la riviera dell’Emilia Romagna dedicato a tutti coloro che amano lo sport e le vacanze dinamiche. Nel 2013 Claudio Fantini lancia HQ. Non un nuovo spazio, ma una filosofia sempli-

ce da capire e da usare, dove HQ sta per High Quality. Un modo per gustarsi la vita al 100% in piena forma, benessere e posi-tività. Uno stile di vita che a Cervia-Milano Marittima diventa un vero e proprio stile di vacanza. Nel 2015 da questo inesauribile terreno di idee, nuove visioni e servizi trae energia SPORTUR TRAVEL, nuovo Tour Operator e agenzia viaggi dedicato a chi si muove per passione dello sport.Pacchetti, destinazioni ed eventi per pra-ticare in libertà il proprio sport e per vive-re vacanze all’insegna dello Star Bene, in linea con un Italian Lifestyle che abbina movimento e relax, alimentazione equili-brata e sano divertimento.E’ la nuova frontiera di una multi-utility della vacanza. E sicuramente non sarà l’ul-tima.

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I mmaginiamo cos’era il ciclismo fino a pochi anni fa. Ricordiamoci di cosa significava dedicarsi alla pro-pria passione. Cos’è cambiato? La

fatica è la stessa, la passione anche. Ciò che è radicalmente diverso è l’approccio del ciclista nell’organizzazione del proprio tempo. In un’epoca dove non corri solo in bici ma anche nella vita di tutti i giorni, è fondamentale organizzare, informarsi e acquistare in modo semplice e immedia-to. Sembra incredibile ma nessuno fino ad ora aveva realizzato una APP che davvero riassumesse tutte le esigenze del ciclista di oggi. Quando abbiamo scoperto Bike Master inizialmente il nostro approccio è stato scettico, non ne comprendevamo a pieno le potenzialità. Abbiamo dovu-to ricrederci. Come per le grandi rivolu-zioni, Bike Master è quel servizio che ti sembrava inutile fino a che non lo provi. Poi diventa indispensabile. Dagli aspet-

ti più semplici come il calendario gare, fino all’acquisto dell’attrezzatura. Basta prendere il proprio smartphone e in pochi attimi collegarsi alla propria passione. Di-verse sezioni dedicate e tante possibilità per l’utente: monitorare le performance, ricordare gare, allenamenti e manutenzio-ne della bici, trovare centri d’assistenza e negozi specializzati. Insomma, tutte que-gli aspetti organizzativi che deleghere-sti volentieri a qualcun altro, ma che ora sono a portata di click. Con Bike Master è possibile accedere al calendario delle competizioni - grazie alla collaborazione con dalzero.it - e collegarsi direttamente alle attività commerciali del territorio di riferimento, in modo da sape-re da subito dove mangiare, dove dormire e dove trovare assistenza specializzata. E mentre ci si organizza si può dare uno sguardo alla sezione Articoli, in collabo-razione con InBici Magazine. Redazionali

e news sul mondo bici: tutto quello che si ha voglia di leggere con una praticità del tutto nuova. Gli operatori del settore troveranno interessante sapere che è pos-sibile sdoppiare la propria presenza all’in-terno della rivista cartacea InBici Magazi-ne usufruendo al tempo stesso dei servizi di Bike Master per una visibilità ottimale. Un servizio magnifico per gli utenti e una grande opportunità per gli investitori che non vogliono farsi scappare la possibili-tà di creare un matching commerciale di sicura efficacia, grazie anche alla vetrina prodotti a loro dedicata, dove è possibi-le comunicare le ultime novità ed propri prodotti di punta. Un’unica applicazione per aprire un nuovo scenario sul mondo del ciclismo. Non resta che provarla!

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L’anno scorso, sul traguardo del lungomare, sfrecciarono Tiziano Lombardi (per il lungo) e Iader Fabbri (per il me-dio). Al termine di una corsa come sempre vibrante ed avvincente, furono loro a spuntarla diventando i 19esi-

mi vincitori della Gran Fondo via del Sale. Prima di loro altre impre-se ed altre storie, anche se nell’albo d’oro che troverete in queste pagine, siamo partiti dall’anno 2004, l’edizione cioè che - in termini organizzativi - segnò per la Via del Sale il definitivo salto di qualità.

Due campioni del nostro ciclismoMassimiliano Max Lelli e Mario Cipollini al via nella 16ª Edizione

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L’ALBO D’ORO

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2015PERCORSO LUNGO1 Lombardi Tiziano 03:59:32.62 media 38,072 Zanetti Igor 03:59:32.63 38,073 Busbani Giampaolo 04:03:42.49 37,421F Gentili Claudia 04:23:05.95 34,67

PERCORSO MEDIO1 Fabbri Jader 02:37:39.64 40,722 Borgese Stefano 02:37:39.65 40,723 Viglione Leonardo 02:37:39.84 40,72

2014PERCORSO LUNGO1 Castagnoli Federico 04:01:47.60 37,222 Farlzarano Alfonso 04:01:49.25 37,223 Morrone Marco 04:01:52.81 37,211F Ciuffini Chiara 04:17:17.80 34,98

PERCORSO MEDIO1 Amerighi Fabrizio 2:38:08.88 40,602 Giulianelli Moreno 2:38:10.13 40,59 3 Magon Davide 2:38:12.88 40,581F Shartmueller Astrid 2:42:39.87 39,47

2013PERCORSO LUNGO1 Di Salvo Giuseppe 04:06:05.00 36,57 2 Magazzini Enrico 04:06:05.20 36,57 3 Bertuola Alessandro 04:06:06.00 36,57 1F Rinaldi Ilaria 04:17:26.80 34,96

PERCORSO MEDIO1 Anzalone Mattia 02:41:45.00 38,21 2 Borgese Stefano 02:41:45.10 38,21 3 Viglione Leonardo 02:41:45.34 38,21 1F Schartmuller Astrid 02:52:20.00 35,86

2012PERCORSO LUNGO1 Pinizzotto Leonardo 04:09:59.00 37,2 2 Calo’ Euprepio 04:09:59.90 37,2 3 Caddeo Manuele 04:10:00.10 37,2 1F Gentili Claudia 04:22:01.50 35,49

PERCORSO MEDIO1 Guizzaro Angelo 02:48:22.10 38,13 2 Bruschi Matteo 02:48:22.32 38,13 3 Barbetta Stefano 02:48:22.34 38,13 1F Prati Maria Cristina 02:59:03.30 35,86

2011PERCORSO LUNGO1 Fioretti Luca 04:29:37.20 36,72 2 Cavalli Gianluca 04:29:38.40 36,72 3 Fanelli Ivan 04:29:39.60 36,72 1F Luperini Fabiana 04:47:08.80 34,48

PERCORSO MEDIO1 Nicoletti Stefano 02:47:58.10 38,22 2 Lazzari Silver 02:48:05.40 38,19 3 Benedetto Davide 02:48:05.45 38,19 1F Gentili Claudia 02:56:54.70 36,28

2010PERCORSO LUNGO1 Bertuola Alessandro 04:29:25.00 36,75 2 Centenaro Andrea 04:31:54.40 36,41 3 Miorin Devis 04:32:21.70 36,35 1F Luperini Fabiana 04:43:49.40 34,88

PERCORSO MEDIO1 Nicoletti Stefano 02:41:06.10 39,85 2 Guizzarro Angelo 02:41:07.80 39,85 3 Volpe Daniele 02:41:13.00 39,82 1F Prati Maria Cristina 02:56:12.70 36,44

2009PERCORSO LUNGO1 Sacchi Fabio 03:57:55.00 37,83 2 Bajenov Alexander 03:57:55.41 37,83 3 Jones Timothy 03:57:55.45 37,83 1F Lancioni Barbara 04:16:28.10 35,09

PERCORSO MEDIO1 Saccomanni Enrico 02:45:41.00 38,75 2 Bucci Emanuele 02:47:05.00 38,42 3 Lazzari Silver 02:47:21.40 38,36 1F Merloni Melissa 02:59:57.00 35,68

2008PERCORSO LUNGO1 Bazhenov Alexander 04:06:58.60 36,93 2 Chocol Michel 04:09:24.60 36,57 3 Frigo Maurizio 04:11:20.14 36,29 1F Lancioni Barbara 04:23:48:70 34,57

PERCORSO MEDIO1 Nencini Andrea 02:36:13.10 38,41 2 Saccomanni Enrico 02:36:13.30 38,41 3 De Bastiani Alex 02:39:53.10 37,53 1F Merloni Melissa 02:52:29.20 34,79

2007PERCORSO LUNGO1 Rumsas Raimondas 04:02:26.50 37,122 Jones Thimothy David 04:02:26.80 37,12 3 Chaburka Anatoli 04:05:42.71 36,631F Lancioni Barbara 04:26:03.14 33,75

PERCORSO MEDIO1 Kivishev Eduard 02:35:20.10 38,63 2 Panichi Mario Mariano 02:34:55.30 38,58 3 Alberti Antonio 02:35:53.29 38,491F Prati Maria Cristina 02:51:10.80 35,05

2006PERCORSO LUNGO1 Rumsas Raimondas 04:03:58.6 38,122 Cavalli Gianluca 04:06:37.0 37,71 3 Torres Juan 04:05:27.7 37,661F Lancioni Barbara 04:27:23.3 17,31

PERCORSO MEDIO1 Toni Paolo 02:38:19.2 37,79 2 Saccomanni Enrico 02:38:38.8 37,763 Sergenti Massimo 02:38:49.3 37,751F Merloni Melissa 02:52:33.8 34,77

2005PERCORSO LUNGO1 Balducci Mirco 04:26:32.0 34,892 Ceralli Christian 04:26:32.0 34,893 Rezzani Michele 04:26:32.0 34,891F Bandini Monica 04:40:51.0 33,11

PERCORSO MEDIO1 Pareschi Alessio 02:43:04.0 36,792 Fabbri Marco 02:42:45.0 36,793 Baldassarri Renato 02:42:31.0 36,791F Merloni Melissa 02:54:32.0 34,36

2004PERCORSO LUNGO1 Biasci Simone 04:24:03.0 36,262 Stybar Zdenek 04:48:03.0 36,263 Tani David 04:49:45.0 36,25 1F Bandini Monica 05:12:24.0 33,82

PERCORSO MEDIO1 Baldassarri Renato 02:43:11.0 36,772 Pareschi Alessio 02:43:11.0 36,773 Muratori Dario 02:43:14.0 36,761F Merloni Melissa 02:53:25.0 34,6

L’ALBO D’ORODELLA GRAN FONDO VIA DEL SALE

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Cervia - Sposalizio del Mare

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Spigolando tra sport e gastro-nomia, il 3 aprile - tra gli eventi collaterali della Gran Fondo via del Sale - è in programma il “Per-

corso Gourmet: le strade dei sapori”, una pedalata ciclo-gastronomica non compe-titiva aperta a tutti.L’itinerario si snoderà attraverso i punti più suggestivi della costa e dell’entroterra cervese, con soste e degustazioni dei pro-dotti caratteristici locali. Il percorso, che

misura 40 chilometri (interamente pia-neggianti), è adatto a tutti - esperti e prin-cipianti - con qualsiasi tipo di bicicletta.

Il programma prevede la partenza dal Fantini Club alle ore 10.00 di domenica 3 Aprile con arrivo previsto alle ore 14.00 circa. La quota di iscrizione è di euro 10 ed è possibile pre-iscriversi direttamente sul posto fino a domenica mattina alle ore 9.00 presso lo stand informazioni Sportur.

LA QUOTA COMPRENDE

1) assistenza lungo il percorso,2) gadget Gourmet,3) 5 punti gourmet con buffet nei se-guenti locali:Ristorante Trattoria Tantlòn,Piadineria Al Chiosco,Apicoltura Brusi Cervia,Ristorante Pizzeria Genny Ristorante Pizzeria La Taverna.

PERCORSO GOURMET

LE STRADEDEI SAPORI

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Page 55: 20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

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Page 56: 20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

C’è un modo - soltanto uno - per regalarvi un presti-gioso pettorale in griglia d’onore alla Gran Fondo

Selle Italia. Non bastano raccomandazioni né corsie preferenziali. Per guadagnarvelo dovete pedalare più veloce degli altri.Si chiama “Jet man - Via del Sale” ed è una gara a cronometro di due chilometri che mette in palio trenta ingressi in griglia d’o-nore alla Gran Fondo Via del Sale. Una gara contro il tempo per ritagliarsi una partenza da vip, con la strada sgombra davanti e la possibilità, almeno per i primi metri, di elu-

dere la ressa dei cinquemila. Il challenge si svolgerà sabato 2 aprile alle ore 17.30 con ritrovo in viale Roma, nel centro di Cervia e, come al solito, promette grande spettaco-lo. Per chi gareggia infatti con velleità ago-nistiche la partenza in griglia d’onore è un vantaggio tutt’altro che trascurabile.L’iscrizione alla prova è totalmente gratuita per gli iscritti alla Granfondo, mentre per i non iscritti la quota è di 10 euro. Sono ac-cettate le prime 100 iscrizioni che devono pervenire entro sabato 2 aprile alle ore 16.00.La gara è aperta a tutti i tesserati ed enti

di promozione ciclistica dai 19 anni in su (indispensabile la tessera da cicloamato-re). I partecipanti verranno suddivisi in tre fasce: Fascia A (categorie Junior, Cadetti e Senior), Fascia B (categorie Gentleman e Super-gentleman) e Donne (tutte le parte-cipanti femminili appartenenti a qualun-que categoria). I primi dieci miglior tempi di ognuna delle tre fasce verranno premiati con l’inseri-mento in griglia d’onore alla 20ª edizione della Granfondo Selle Italia Via del Sale. Una poltrona d’onore per vivere da prota-gonisti gli attimi cruciali della corsa.

PEDALA CONTROIL TEMPO E

VINCI LA GRIGLIA D’ONORE

Sabato 2 aprile nel centro storico di Cervia una gara a cronometro di 2 chilometri assegnerà trenta pettorali per partire davanti a tutti

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JET-MAN

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L’organizzazione della Gran Fondo Via del Sale da sempre promuove iniziative finalizzate alla promozione della mobilità

sostenibile tra le giovani generazioni. Un impegno che ha un obiettivo ben preciso: educare i ciclisti del domani. Per questo, in stretta sinergia con la Polizia Municipale di Cervia, tra gli eventi collate-rali della Gran Fondo figurano anche prove di abilità e conoscenza della regolamen-tazione stradale e pedalata su un circuito urbano di 11 chilometri aperto a tutti i ra-gazzi.L’iscrizione è gratuita e ai partecipanti si

richiede esclusivamente l’utilizzo obbliga-torio di un casco omologato. Il gruppo sarà scortato dagli agenti della Polizia Municipale di Cervia e, lungo il per-corso, verranno spiegate ai piccoli atleti le regole basiche della circolazione stradale. Al termine, a tutti i partecipanti verrà rila-sciato un diploma di partecipazione, oltre a gadget omaggio e premi in sorteggio. Le iscrizioni si ricevono direttamente sul posto, sabato 2 Aprile, dalle ore 13.00. La giornata si aprirà alle ore 14,30 con il ritro-vo al Fantini Club (spiaggia 182, Lungomare G.Deledda, Cervia). Alle ore 15,30 partenza della “Pedalata dei Piccoli Atleti” (lungo il

percorso, sosta degustazione presso il ri-storante “L’Azdora del Mare” di Milano Ma-rittima). Alle ore 17,00 l’arrivo presso Fantini Club dove ad attenderli ci sarà un prelibato ristoro (gelato-merenda) e alle ore 17,30 gran finale con le premiazioni a sorteggio. Sabato 11 aprile (ore 15-18,30) e domenica 12 aprile (ore 10-18.30) è prevista anche una “gimcana”, ovvero una prova di abi-lità per i bimbi dai 4 anni in su sempre in collaborazione con la Polizia Municipale di Cervia. I baby ciclisti si cimenteranno su un percorso ad ostacoli aperto a tutti. Iscrizio-ne gratuita direttamente sul posto. Gadget per tutti i partecipanti.

VIETATO AI MAGGIORI

Tra le iniziative collateralidella Via del Sale una provadi educazione stradaleriservata ai giovanissimied un percorso-gimcanain collaborazione con laPolizia Municipale di Cervia

EDUCHIAMO I CICLISTI DELDOMANI

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Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi… atmosfere da vivere

Partecipa a La Leggendaria Charly Gaul UCI Gran Fondo World Series, unica tappa ita-liana dell’UCI World Cycling Tour per qualificarsi alla Finale del Campionato Mondiale per Cicloamatori! La Leggendaria Charly Gaul, intitolata all’Angelo della Montagna e alla sua mitica impresa al Giro d’Italia dell’8 giugno 1956, vi aspetta dal 15 al 17 luglio nell’af-fascinante territorio di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi. Venerdì 15 si terrà la gara a cronometro attraverso i caratteristici borghi della Valle dei Laghi e domenica 17 la gran-

fondo e mediofondo con partenza dalla bellissima Piazza Duomo, passaggio fra incantevoli specchi d’acqua, vigneti e borghi della Valle dei Laghi e Valle di Cembra fino alla scalata degli avvincenti e decisivi tornanti del Monte Bondone. www.laleggendariacharlygaul.it LaleggendariaCharlyGaul

In onore di Francesco Moser e della sua famiglia, che ha scritto la storia del ciclismo dagli anni ‘50 ai giorni nostri, La Moserissima - La Ciclostorica di Trento festeggia il prossimo 16 luglio la sua seconda edizione ed è unica tappa del Trentino Alto Adige del Giro d’Italia d’Epoca. Il fascino vintage per una ciclopedalata internazionale con biciclette da corsa d’e-

poca costruite prima del 1987 attraverso Trento e la Valle dell’Adige lungo le cui sponde si snodano una fitta rete di piste ciclabili, suggestive strade bianche immerse nella natura alla scoperta di caratteristici borghi e passaggi nella storia della Via Claudia Augusta, l’antica strada romana. www.lamoserissima.it LaMoserissimaCiclostoricaTrento

Foto Archivio APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi (Newspower, M. Miori, A. Grassini)

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INFO E ORGANIZZAZIONEASD Charly Gaul [email protected]. +39 0461 216000

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Èil 2 aprile del 2005. Sabato po-meriggio. Nel villaggio-gara la solita frenesia brulicante che contraddistingue ogni vigilia: i

ciclisti, con la bici accanto, controllano il numero di pettorale nel grande tabello-ne davanti alla segreteria. Tutto attorno il caotico “via vai” di pacchi-gara, gli iscritti che si scambiano le ultime impressioni e con le mani disegnano nell’aria quella parte decisiva del tracciato. L’atmosfera però non è quella di sempre.

I telegiornali raccontano in mondovisio-ne gli ultimi istanti di vita terrena di Papa Giovanni Paolo II, un pontefice molto le-gato a Cervia che, in una giornata storica per questa comunità, lo aveva ospitato l’11 maggio del 1986.Alle ore 21,37 arriva la ferale notizia: il Papa è morto. Il paese intero si ferma e si inginocchia in preghiera. E lo sport non fa eccezione.A Cervia ci sono 5000 ciclisti. E mentre l’organizzazione della Via del Sale ragio-

na sul da farsi, a dirimere ogni incertezza, ci pensa l’indicazione ineludibile del Pre-fetto: per questioni di sicurezza ed ordine pubblico la manifestazione si deve fare.Alla mattina alle 8 sono tutti allineati sul lungomare. L’atmosfera è irreale: un grande silenzio accompagna l’ingresso in griglia dei ciclisti. Il microfono si accende solo per annunciare che la manifestazio-ne si farà, ma non sarà una gara. Nessuna classifica. Nel silenzio si alza piano, poi sempre più forte, l’applauso spontaneo della gente.Sul percorso, “radio corsa” racconta in-vece di una gara vera, con fughe, scatti ed inseguimenti. A 10 chilometri dall’ar-rivo succede però l’impensabile. I primi rallentano. Il gruppo si compatta. Gli ul-timi chilometri sono l’omaggio che i ci-clisti della Granfondo tributano al Papa scomparso.Senza alcun accordo, ma con la stessa emozione, il gruppo imbocca compatto il lungo rettilineo d’arrivo del lungomare. In silenzio e nel silenzio. Tutti con le brac-cia alzate. Hanno vinto tutti, disse all’arri-vo un grande amico della granfondo.Ciao Armando Zamprogna.E grazie di tutto Sua Santità.

IN OMAGGIO AL PAPA SCOMPARSO

ARRIVOSENZAVINCITORI

2 APRILE 2005

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Giovanni Paolo II in visita a Cervia 1986 - Photo by Crepaldi

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LA VISITA DI PANTANI

“CONTRO MANO”

C’È UN PIRATA

Tantissimi “amici”, in questi vent’anni, hanno pedalato sulle stra-de della Via del Sale. Personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo, della politica. Volendoli citare tutti, rischieremmo sicuramente di dimenticarne qualcuno. Qui però vogliamo ricor-

darne uno, come si dice “uno per tutti”.È il 6 aprile del 1997 e sono le 7,45. Mancano 15 minuti alla partenza.E’ la prima edizione della granfondo. Ogni anno, quando lo speaker inizia il conto alla rovescia, l’emozione sale forte. Tutto è pronto: i ciclisti impugna-no forte il manubrio, le moto si scaldano, la bandiera a scacchi è pronta ad abbassarsi. Poi, all’improvviso, il personale di servizio, quello collocato alla prima curva, comincia ad agitarsi. C’è un gruppo di ciclisti che sta ve-nendo incontro alla gara. Non sono riusciti a fermarli. Avranno sbagliato le indicazioni, pensa qualcuno. Fermateli. Vengono dalla parte sbagliata! Effettivamente un gruppo di una decina di ciclisti imbocca il viale e, con piglio sicuro, viene incontro al gruppo fermo, in attesa del via. Sono tutti vestiti con un’inconfondibile divisa gialla. Arrivano e si posizionano davanti al gruppo, in attesa dello start “Mi hanno detto che c’è una gara, sono venuto con un gruppo di amici. Possiamo far-la anche noi?”. Quel giorno Cervia conobbe Marco Pantani

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La Squadra Mercatone Uno a Parigidopo la vittoria del Tour de France

Il Campione Marco Pantani

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Page 64: 20° Granfondo Selle Italia Via del Sale

In quella memorabile mattinata primaverile del 1997, Marcello Sibo-ni - il più fedele gregario del Pirata - c’era. Per lui, Marco e gli uomini

Mercatone una sgambata come tante. Per la rassegna cervese appena nata, una pietra miliare della sua storia: “Fu Cassa-ni - ricorda oggi Siboni - ad organizzare quella situazione. Con Davide, in quegli anni, quando eravamo a casa, ci si ritro-vava spesso per una pedalata sulle strade di Romagna. L’appuntamento era al se-maforo della statale, quello delle saline di Cervia. In quel punto, Pantani, Fontanelli, Gasperoni, Conti e il sottoscritto, molto spesso, ci ritrovavamo col gruppo Cassa-ni per delle uscite che, a volte, duravamo un’intera giornata. L’idea di partecipare alla Gran Fondo del Sale nacque in una di quelle adunate. Davide ci disse: ‘Ragazzi, domenica andiamo a Cervia’. E così fu”. Cosa ricorda di quella mattinata quan-do, con tutti i ciclisti già ai blocchi di partenza, voi imboccaste contromano il rettilineo?“Ricordo gli occhi sorpresi della gente, che ci scrutava come fossimo marziani. Del re-

sto, in quegli anni, avere Marco Pantani ad una gran fondo era come se oggi, durante una partita di terza categoria, all’improv-viso scendesse in campo Messi”. Durante la corsa ci furono problemi?“Al di là di qualche legittima curiosità, nessun problema. I cicloamatori conosco-no le regole ed il rispetto, per cui nessuno diede fastidio a Marco”. Per voi fu una sgambata come tante...“Sì, nessuno fece il fenomeno, anche se, per scherzare, qualcuno allungò un po’. Ma ovviamente solo per farci due risate”. E sotto il traguardo?“A dire il vero, se ricordo bene, sotto il tra-guardo non ci arrivammo. Con Marco ci sarebbero stati sicuramente problemi di ‘ordine pubblico’, quindi nei pressi di Ce-sena ci defilammo dalla corsa e tornam-mo tutti a casa”. Pedalare sulle strade romagnole con Pantani era un problema?“Mah, noi ci avevamo ormai fatto l’abitudi-ne, ma attorno a noi, qualche volta, acca-deva l’inverosimile. Le auto che facevano inversione a ‘u’, i cicloamatori che rischia-vano l’infarto per mantenere il nostro

passo e la gente che ti salutava come se fossimo in gara. Ricordo che, quando arri-vavamo dalle parti di Novafeltria, puntual-mente il traffico impazziva e si formavano 2-3 chilometri di coda”. E Marco come reagiva a queste situa-zioni?“Lui era tendenzialmente molto dispo-nibile, sapeva che quello era il prezzo da pagare per la sua notorietà planetaria e dunque il più delle volte reagiva senza particolari fastidi. Del resto, questo è il bello del ciclismo che, a differenza di altre discipline sportive, ti porta sempre tra la gente”. E quando qualcuno esagerava?“Quando ci allenavamo, in alcune circo-stanze, proteggevamo Marco con una sorta di cordolo. Talvolta capitava di in-contrare qualche ciclista un po’ troppo eccitato, in quel caso - a turno - uno dei gregari lo avvicinava e, sempre con modi educati, gli spiegava che Marco, in quel momento, si stava allenando seriamente e dunque non poteva essere disturbato. Ancora oggi mi sembra di sentire la sua voce: ‘Vai Sibo, pensaci tu’…”.

MARCELLO SIBONI:“QUELLA GRAN FONDO CONPANTANI”

IO C’ERO

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Il gregario più fedele ricorda quella memorabile mattinata:“Fu Cassani ad avere l’idea. Ma per non creare problemi di ordine pubblico, alla fine, evitammo di tagliare il traguardo”

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Cervia è anche soprannomina-ta “Città dello Sport”, per le infinite opportunità sportive che le quattro località e i loro

immediati dintorni offrono a professioni-sti e amatori. Dalla bicicletta alla vela, al tennis, alle attività sportive sulla sabbia e sull’acqua, al golf, all’equitazione, fino alle immersioni subacquee e al paraca-dutismo, il raggio di possibilità per pra-ticare la propria passione o per provarne

una nuova è amplissimo. La vacanza può così diventare “attiva”, grazie ad esem-pio all’Adriatic Golf Club Cervia, centro golfistico che può considerarsi in Italia fra i più attrezzati, con le 27 buche del tracciato (il primo a nascere sulla costa romagnola) che si snodano su un’area di quasi 100 ettari costeggiante la pineta e il mare. O grazie al Centro Ippico “Le Siepi” di Milano Marittima, che costituisce una delle strutture all’avanguardia in campo

nazionale ed internazionale, in cui si pos-sono seguire eventi di grande prestigio. Inoltre vari maneggi offrono la possibilità di scegliere suggestivi percorsi a cavallo.Naturalmente poi, il mare.Gli amanti della nautica trovano a Cervia un porto turistico dotato di circa 350 po-sti barca e tre circoli velici in grado di assi-curare raduni, regate e tutto quanto ruota intorno al mondo della nautica.Il panorama acquatico continua con le

PAROLAD’ORDINE… MOVIMENTO

CERVIA CITTÀ DELLO SPORT

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scuole di vela, di windsurf, di sci nautico, di catamarano, di nuoto, di acquagym e di canoa.Proprio con le canoe, a disposizione pres-so il Club Canoa Kajak Cervia, si possono effettuare escursioni in mezzo alla pine-ta, fino ad arrivare alle saline.Per gli amanti delle immersioni subac-quee basta poi spostarsi di qualche chi-lometro verso nord ed ecco un ecosiste-ma marino unico nell’Adriatico, in cui è

possibile vedere specie ittiche del tutto inaspettate. Mare però vuol dire anche spiaggia.E’ a Cervia, ad esempio, che il beach vol-ley è esploso nel 1984 con il primo torneo europeo. Via via, oggi questo famosissi-mo e super-praticato sport è diventato addirittura disciplina olimpica, e pratica-mente tutti gli stabilimenti balneari della costa cervese hanno attrezzato un’area della spiaggia per gli amanti del volley,

ma anche degli altri beach sport.E proprio sul mare, nel “Beach Park” è possibile seguire il World Master di Scul-ture di Sabbia ed ammirare le sculture create sull’arenile fino a metà ottobre. L’energia estiva continua con altri sport di spiaggia, quali il beach soccer, il beach basket, il beach tennis, la pallamano, il beach rugby e il foot volley. Le ultimissi-me novità da spiaggia danno inoltre la possibilità di praticare il beach golf.

PAROLAD’ORDINE… MOVIMENTO

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I talia Via del Sale aprirà ufficialmen-te la prima edizione dell’InBici Top Challenge, il nuovo circuito granfon-distico nazionale che riunisce, sotto

un’unica insegna, sei tra le più importan-ti granfondo d’Italia, oltre ad una prova jolly in terra austriaca: la Kufsteiner Land Radmarathon, in programma l’11 settem-bre 2016 nella località tirolese di Kufstein. Tutti gli abbonati del circuito potranno infatti partecipare gratuitamente anche a questa prova. Un’altra promozione particolarmente al-lettante, che si aggiunge a quella legata

alla Spagna: a tutti i vincitori delle nove classifiche verranno infatti assegnate le maglie di leader “Inbici Top Challenge” che daranno diritto a partecipare gra-tuitamente alla Granfondo di Tarragona - prova valida per il World Tour Cham-pionship - che si disputerà in Spagna il prossimo mese di ottobre. Dopo la Gran Fondo Selle Italia Via del Sale, l’InBici Top Challenge tornerà l’8 maggio sul Colle Val D’Elsa, nel cuore della campagna senese, teatro della Gran Fon-do della Vernaccia. Terza frazione del ca-lendario (il 29 maggio) con la Gran Fondo

di San Benedetto, disegnata tra le palme del suggestivo lungomare marchigiano. A giugno (5) il circuito fa tappa sugli appen-nini romagnoli, dove a Bagno di Romagna si corre la Gran Fondo del Capitano. Poi si torna nelle Marche, tra i tesori Unesco di Urbino che, il 26 giugno, ospita la Gran Fondo Straducale. Gran finale il 17 luglio a Trento con la Gran Fondo Charly Gaul, prova regina del 1° INBICI TOP CHALLEN-GE, che assegnerà punteggio doppio nella classifica finale. L’11 settembre, infine, tut-ti in Austria per la prova jolly della Kufstei-ner Land Radmarathon.

INBICI TOP CHALLENGE

BUONA LAPRIMA!

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Se vuoi provare a vincere la Gran Fondo del Sale, Iader Fabbri è uno che, per almeno due ragioni, qualche consiglio prezioso te lo

può dare. Primo, è il vincitore dell’ultima edizione (percorso medio); secondo, è il nutrizionista della Nazionale Italiana di Ciclismo e dunque, sul piano dell’alimen-tazione, nessuno più di lui è in grado di disegnare la “dieta perfetta” per affrontare le fatiche di una Gran Fondo. Iader, ci racconta l’impresa dello scorso anno?“E’ stata una gara molto veloce, decisa - per quanto mi riguarda - da una serie di

circostanze favorevoli. Non ero il più forte in gara e, rispetto a venti giorni prima, ero meno in forma, ma me la sono giocata con l’esperienza. E poi la fortuna ha fatto il re-sto…”. In che senso?“La prima salita l’abbiamo affrontata con gli atleti del ‘lungo’ che hanno alzato sen-sibilmente la nostra andatura.Uno dei momenti cruciali è stato alla fine della pri-ma discesa, quando i percorsi del ‘lungo’ e del ‘medio’ si dividevano. Per il ‘medio” eravamo una ventina di corridori. Il grup-po si è un po’ frazionato, ho perso terreno nei confronti dei battistrada e la mia corsa

poteva finire lì. Invece, in fondo all’ultima discesa, mi sono ritrovato in un gruppet-to veramente forte con passisti di grande valore. Ricordo, ad esempio, Fabrizio Ame-righi, uno che in pianura è in grado di svi-luppare velocità molto elevate. Sta di fatto che, nel giro di pochi chilometri, abbiamo ripreso il plotoncino dei battistrada frena-to, a sua volta, dal forte vento contrario.A quel punto, un po’ con la gamba e molto con l’esperienza, sono partito nell’attimo giusto e ho portato a casa la corsa”.Dunque, che consiglio darebbe ai parte-cipanti della Gran Fondo del Sale?“Per affrontare una corsa del genere, an-

“CERVELLO,FORTUNA E DIETA CORRETTA:LA VIA DEL SALESI VINCE COSÌ”

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Iader Fabbri con Barry Sears l’ideatore della dieta a Zona

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che se il percorso non è molto impegna-tivo, bisogna essere molto ben allenati. Anche perché veniamo da un inverno piuttosto mite e dunque gli amatori, che hanno avuto condizioni meteo ideali per prepararsi, in questa edizione saranno particolarmente in forma”. Dunque, sarà difficile fare il bis?“Io direi impossibile. Per altro, il livello medio dei cicloamatori, negli ultimi anni, si è sensibilmente alzato.Una volta, per gli ex professionisti o per chi era stato un buon dilettante, vincere queste gare era relativamente semplice. Oggi la musica è cambiata”.

Perché secondo lei?“C’è un’attenzione più scrupolosa nella preparazione atletica. Una volta, tra i ci-cloamatori, parlare di assetto posturale, di biomeccanica e, soprattutto, di alimenta-zione era fiato sprecato.Oggi, invece, sono tematiche familiari per-ché è cresciuta la cultura dell’allenamento e ogni atleta di granfondo segue protocolli di allenamento molto vicini a quelli di un corridore professionista”.E allora, sul piano nutrizionale, che tipo di consigli vogliamo dare ai partecipan-ti della Via del Sale?“Come ripeto sempre, il discorso alimen-

tare va calibrato in base alle tre fasi del-la corsa: il prima, il durante e il dopo. Tre situazioni radicalmente diverse che, dun-que, richiedono ragionamenti diversi”. Cominciamo dal “prima”…“Il segreto è mantenere controllata la glicemia, preservando con il giusto equi-librio gli zuccheri di scorta senza ‘ingol-farsi’. Molti atleti insistono con il ‘solito’ piatto di pasta abbinato alle proteine di qualche affettato. Non è sbagliato, ma si può optare anche per regimi dietetici più leggeri che assolvono esattamente la stessa funzione. Penso ad un toast o ma-gari a delle fette biscottate con miele o marmellata, abbinandoci sempre un po’ di prosciutto o affettato.Oppure, per dosare in maniera precisa le sostanze che ci occorrono per affronta-re la gara, si può ricorrere a dei prodotti già pronti che, pur mantenendo basso il glucosio, garantiscono il giusto apporto di energie. Oggi esistono prodotti al ca-cao molto validi a base di zuccheri che non alterano la glicemia e sono ricchi di flavonoli per migliorare l’ossigenazione muscolare”. Passiamo alla fase della corsa vera e propria…“Qui la parola d’ordine è alimentarsi nel modo giusto ad intervalli regolari. L’o-biettivo è scongiurare le cosiddette ‘crisi di fame’ che, in molti casi, possono pre-giudicare la tua performance. L’apporto nutrizionale va ovviamente calibrato in rapporto allo sforzo richiesto e, dunque, nel caso della Via del Sale, occorre fare un distinguo tra percorso medio e percorso lungo. In ogni caso, sono necessari zuc-cheri liquidi, gel o altri prodotti pronti. E, ovviamente, nella borraccia, sono d’ob-bligo gli integratori salini per una corretta idratazione”.Infine, il dopo…“Qui bisogna unire l’utile al dilettevole e dunque il carattere conviviale del pasta party è una situazione, per certi aspetti, ideale. Oltre ai carboidrati della pasta, bisogna ripristinare velocemente le fonti proteiche e, anche in questo caso, esi-stono integratori in grado di offrire una risposta nutrizionale perfetta”. Seguendo questi consigli, si può spera-re di vincere la Via del Sale?“Certo, a patto che, come nel mio caso, l’oroscopo sia con voi e il treno giusto vi traini generosamente fino al traguar-do…”.

Iader Fabbri, nutrizionista della Nazionale Italiana di Ciclismo, è l’ultimo vincitore del percorso medio.Ecco i suoi (preziosi) consigli per correre un’edizioneda protagonista

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Notti d’estate al Fantini Club

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C ervia - Milano Marittima, fede-le alla sua vocazione artistica e culturale, offre anche nella stagione primaverile un ricco

campionario di eventi. Per chi, dunque, dopo le fatiche della Gran Fondo, vuole concedersi qualche giorno di relax, ecco un elenco di eventi che, da aprile a giugno, offre quella che - per ragioni storiche - vie-ne soprannominata da sempre “la città del sale”. Per gli appassionati d’arte, il 15 aprile Milano Marittima ospita la mostra d’arte contemporanea en plein air nelle vetrine del centro. Dal 22 aprile al 1° maggio, in-vece, sulla spiaggia di Pinarella, si svolge la 36ª edizione del Festival Internazionale dell’Aquilone. Dal 1981, ogni primavera, gli

aquiloni di tutto il mondo volano insieme sulla spiaggia in un incontro di creatività e fantasia. Sono presenti stand legati agli aquiloni e laboratori “interattivi”. Inoltre, opere eoliche, concerti e voli in notturna con gli “artisti del vento” provenienti da tutto il mondo. Uno spettacolo imperdibi-le fra cielo e mare.Dall’1 al 31 maggio parte “Sportactivity”, ovvero un intero mese dedicato allo sport con eventi, convegni, escursioni, corsi e outdoor activities. Per gli appassionati di musica, invece, nelle giornate del 7, 14, 21 e 28 maggio torna, al teatro Comunale, il 21° Festival Chitarristi-co Internazionale “Luigi Legnani”. Durante i suoi appuntamenti si susseguiranno sul palcoscenico ospiti di grande fama prove-

nienti da tutto il mondo: una vetrina per giovani talenti e chitarristi di fama mon-diale. Gli amanti delle tradizioni, invece, si segnino queste due date: 7 ed 8 maggio, la “due giorni” consacrata alla 572ª edizione dello Sposalizio del Mare. Un appuntamen-to estremamente suggestivo, sospeso fra realtà e leggenda. Il voto fatto nel 1445 dal Vescovo di Cervia Pietro Barbo, sorpreso da una terribile tempesta in mare, da allora è stato sempre rispettato e la tradizionale cerimonia del giorno dell’Ascensione, è giunta - con i suoi riti secolari - fino a noi. Nel 1986 Papa Giovanni Paolo II ha celebra-to questo singolare matrimonio ed è stato ospite d’eccezione della tradizionale festa cervese. Cornice e, al tempo stesso, prota-gonista di questa antica festa è il mare che

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Festival Internazionale dell’Aquilone

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viene esortato ad unire in un abbraccio fraterno tutte le etnie che vi si affacciano e, con un pizzico di campanilismo, a propi-ziare una stagione favorevole per Cervia e i suoi abitanti. Il 7e 8 maggio inoltre si svolgerà il tradizio-nale raduno di barche storiche armate al terzo che si concluderà l’8 maggio con la “Cursa di Batel” intitolata a Paolo Puzzarini.Il 12 maggio (fino a settembre inoltrato) si accendono le luci su “Borgomarina Vetrina di Romagna”. Durante tutto il periodo esti-vo - tutti i giovedì sera in via Nazario Sauro (dalle 17 all’1), il caratteristico borgo dei pescatori offre una piacevole passeggiata per scoprire sapori e tradizioni locali. Ogni settimana prodotti gastronomici e dell’ar-tigianato parleranno della cultura e della

laboriosità della terra di Romagna. Dall’an-tico faro al moderno ponte mobile sarà un alternarsi di esposizioni enogastronomi-che, elaborazioni di artigianato artistico, degustazioni di prodotti tipici e menù della tradizione nei ristoranti del borgo. Previste anche alcune edizioni speciali: dal 13 al 15 maggio in occasione di Festa dello Sport In Acqua, 10/ 12 giugno in occasione della Sa-gra della Cozza e dal 9 all’11 settembre per Sapore di Sale.Abbina invece sport ed ecologia la “Ecoma-ratona” in programma il 13, 14 e 15 maggio, una maratona che attraversa gli ambien-ti più caratteristici della natura cervese: spiaggia, pineta e salina. Dal 21 maggio al 18 giugno, spazio ai bam-bini con “Familyland”. Questo periodo propone eventi e iniziative rivolte ai gio-vani ospiti e alle famiglie: animazione per bambini, eventi, mini competizioni, mostre dedicate, incontri e corsi sportivi, mercati-ni e altre iniziative pensate per il mondo dei giovanissimi.Per i patiti della movida, ecco il 28 maggio “Milano Marittima Fashion Night”; tra i fiori e colori della meravigliosa città giardino, musica, eventi, prezzi ed occasioni speciali per lo shopping nelle migliori boutique. Il 28 maggio si apre il sipario su “Cervia Città

Giardino”, la mostra di allestimenti floreali più importante d’Italia. Migliaia le piante e i fiori utilizzati per dar vita alla mostra a cielo aperto di aiuole e giardini realizza-ti da “architetti del verde” provenienti da ogni parte del mondo. Il grande evento di apertura ufficiale dei giardini del 28 mag-gio viene arricchito da una mostra mercato (28 e 29maggio) dedicato agli appassionati di giardinaggio e di erboristeria. Il mercato, aperto dal mattino fino alle 23, in centro storico propone piante, fiori, prodotti natu-rali, vasi, arredo per esterni. Inoltre Prima-vera in Bonsai e Estemporanea d’Arte.Domenica 29 maggio la 5ª edizione del-la “Running in Milano Marittima”, evento podistico non convenzionale. L’iniziativa, aperta ad atleti e ad amatori, permette di percorrere aree particolarmente sugge-stive della località. L’azzurro del mare, il colore dorato della sabbia, il verde intenso della pineta e i pastelli delicati delle vie di Milano Marittima fanno da suggestivo con-torno alla competizione.Infine, il mese di maggio si conclude con l’evento “Cervialumedicandela”. Tutti i martedì sera, dalle ore 18 alle 24, il centro di Cervia e il borgo dei pescatori ospitano - sotto una luce abat-jour - artigiani e artisti locali.

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Festival musicali,aquiloni, l’antico Sposalizio del Mare, la fashion-night e la kermesse floreale più importante d’Italia.Tra aprile e maggio,Cervia - Milano Marittima propone un ricco campionario di eventi

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Lo Sposalizio del Mare si ripropone a Cervia dal 1445

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Il gruppo nelle prime rampe di Monte Bellino - Formignano

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Granfondo Via del Sale Selle Italia, La Classica di Primavera

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NUMERI UTILI

Radio taxi 0544 973737Municipio 0544 979111Cervia informa cittadini/urp 0544 979350Informagiovani sportello donna 0544 979355-974356Cooperativa bagnini 0544 72011Federalberghi 0544 913913Iat 0544 974400Cattedrale 0544 971102Poste 0544 971000Stazione fs 0544 973737

EMERGENZECarabinieri 0544 997000 - 112Polizia 0544 299111 - 113Guardia di finanza 0544 972123Polizia municipale 0544 979251Guardia costiera 0544 72355Corpo forestale dello stato 0544 980193Vigili del fuoco 0544 451759 - 281511 - 115 Ufficio oggetti smarriti 0544 979240Pronto soccorso 118Ass. medico generica turistica 0544 917613Guardia medica veterinaria 0544 693099Ospedale civile 0544 917650Farmacia comunale 0544 977650Emergenza aci 116Officine 0544 992395 - 970792/3

CULTURABiblioteca 0544 979315Teatro comunale 0544 975166

AMBIENTEMuseo della civiltà salinara 0544 71270Casa delle farfalle 0544 995671Parco della salina 0544 971765Terme di cervia 0544 990111Stadio germano todoli 0544 993003Palazzetto dello sport 0544 971017Centro parco del delta del po 0544 973040Parco naturale 0544 973613Fondazione cervia ambiente 0544 71921

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