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06/05/2013
1
UNICO 2013:ASPETTI PROCEDURALI
a cura di Luca Caramaschi
ASPETTI PROCEDURALI
CASI PARTICOLARI SOC. DI PERSONE
SCIOGLIMENTOSENZA
UTILIZZO I NORMALI TERMINI FISSI DIPRESENTAZIONE, IN QUANTO NON SCATTA LA PREVISIONE DEL TERMINE “MOBILE”
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
SENZALIQUIDAZIONE
PERDITA DELLA
PLURALITA’DEI SOCI
LA PREVISIONE DEL TERMINE MOBILEPREVISTO PER LE OPERAZIONI
STRAORDINARIE
RAPPRESENTA UNA IPOTESI DI CESSAZIONEDELLA ATTIVITA’, CON PRESENTAZIONE IN
TERMINE FISSO
TERMINIEntro il medesimo termine previsto per
la dichiarazione dei redditi.
IRAP NO unificazione
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
IVA – possibilità di separazione
TERMINI 30 settembre 2013
CM 1/E/10 scorporo possibile solo per Dr.IVA a credito
CM 1/E/11 scorporo possibile anche per Dr.IVA a debito
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VERSAMENTO IMPOSTE
Approvazione entro 120 giorni
Entro il giorno 16 del sesto mese successivo la chiusura del periodo d’imposta
Approvazione entro Entro il giorno 16 delmese successivo quello
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
Approvazione entro 180 giorni
Entro il giorno 16 del mese successivo quello di approvazione del bilancio
entro il 31 maggio Versamento entro 16 giugno
entro il 30 giugno Versamento entro 16 luglio
Approvazione oltre il termine stabilito
Versamento entro il giorno 16 del mese successivo quello stabilito per
l’approvazione (16 luglio)
LIQUIDAZIONE
VERIFICARE LA CORRETTA DATA DI EFFETTO
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
Società di capitali
Vale la data di iscrizione al Registro
Imprese
Società diSocietà di personepersone
Vale la data delleVale la data delledeliberazionedeliberazione
DL 16/12 – DR LIQUIDAZIONENorma precedente Norma vigente
“… la dichiarazione relativa al periodocompreso tra l'inizio del periodod'imposta e la data in cui ha effetto la
“… la dichiarazione relativa al periodocompreso tra l'inizio del periodod'imposta e la data in cui si determino
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
d imposta e la data in cui ha effetto ladeliberazione di messa in liquidazioneentro l'ultimo giorno del nono mesesuccessivo a tale data in via telematica.”
d imposta e la data in cui si determinogli effetti dello scioglimento dellasocietà ai sensi degli articoli 2484 e2485 del codice civile, ovvero per leimprese individuali la data indicatanella dichiarazione di cui all'articolo 35del decreto del Presidente dellaRepubblica 26 ottobre 1972, n. 633,entro l'ultimo giorno del nono mesesuccessivo a tale data in via telematica.”
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RM 66/E6.7.2010
La dichiarazione finale assorbe la dichiarazione per l’ultima frazione di liquidazione (non si considera
periodo intermedio)
iscrizione della delibera di liquidazione 28.09.2010
ll
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
Cancellazione 29.12.2012
1° modello 01.01.10 – 27.09.10
2° modello 28.09.10 – 31.12.10 (provvisorio)
3° modello 01.01.11 – 31.12.11 (provvisorio)
4° modello 28.09.10 – 29.12.12 RIEPILOGATIVA
Attenzione NO conguaglio finale per l’IRAP (RM 66/E/10 – CM 263/E/98)
Dichiarazione ante liquidazione “entro la fine del nono mese successivo”
Attenzione ai termini …
UNICO 2013: TERMINI, MODALITÀ E CASI PARTICOLARI
Dichiarazioni intermedie
“entro la fine del nono mese successivo”
Dichiarazione finale “entro nove mesi”
ES: Deposito bilancio finale di liquidazione: 20.12.2012
Dichiarazione riepilogativa entro 20.9.13 (NON 30.9.13)
COMPENSAZIONI E RAVVEDIMENTO
a cura di Luca Caramaschi
RAVVEDIMENTO
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SANZIONI PER IL RAVVEDIMENTO OPEROSO
Norma vigente per le violazioni dal 1/2/2011
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
Per gli omessi, carenti o tardivi versamenti sanati entro 30 giorni dalla scadenza la sanzione è di un decimo del minimo (3% se trattasi di violazioni da controllo ex 36‐bis e 36‐ter del DPR 600/73, altrimenti
necessario verificare la sanzione irrogabile – se dichiarazione infedele, sanzione del 10%)
Nuovo articolo 13, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 472/97
LE NUOVE SANZIONI PER IL RAVVEDIMENTO OPEROSO
Norma vigente per le violazioni dal 1/2/2011
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
Per gli omessi, carenti o tardivi versamenti sanati entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo in cui è commessa la violazione è di un ottavo del minimo (3,75% se trattasi di violazioni da
controllo ex 36‐bis e 36‐ter del DPR 600/73, altrimenti necessario verificare la sanzione irrogabile – se dichiarazione infedele, sanzione del 12,5%)
Nuovo articolo 13, comma 1, lett.b) del D.Lgs. 472/97
IL RAVVEDIMENTO “BREVE”
Articolo 23, c. 31, del DL 98/11
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
La riduzione, per i versamenti effettuati con un ritardo nonsuperiore ai 15 giorni, di 1/15 per ciascun giorno di ritardo,della sanzione amministrativa del 30 per cento per ilritardato od omesso versamento dei tributi è generalizzata
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COSA CAMBIA
Se un versamento è effettuato in ritardo, ma al massimo entro 15giorni dalla relativa scadenza, la sanzione irrogabile è, di fatto, pari al2% per ogni giorno di ritardo, fino ad arrivare, al quindicesimo giorno,
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
alla sanzione del 30%.Esempio:Debito 1.000 euroRitardo di 1 giorno: sanzione irrogabile pari a 20 euroRitardo di 4 giorni: sanzione irrogabile pari a 80 euroRitardo di 10 giorni: sanzione irrogabile pari a 200 euroRitardo di 14 giorni: sanzione irrogabile pari a 280 euroRitardo di 15 giorni: sanzione irrogabile pari a 300 euro
ATTENZIONE
Circolare n. 41 del 2011“Si ricorda infine che, come chiarito dalla circolare n. 138/E del 5l li l di i i i “i di d
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
luglio 2000, la diminuzione in esame spetta “indipendentementedal verificarsi delle condizioni richieste per il ravvedimento”. Ciòsignifica che anche nei casi in cui non opera il ravvedimentooperoso l’ufficio applicherà la sanzione di cui all’articolo 13 delD.Lgs. n. 471 del 1997 tenendo conto, al verificarsi deipresupposti, della riduzione ad un quindicesimo per ciascungiorno di ritardo”.
IN CASO DI RAVVEDIMENTOSe il versamento in ritardo è effettuato con le modalità delravvedimento, ossia con il pagamento anche degli interessi e dellesanzioni previste dalla legge, oltre al calcolo della sanzione nellamisura del 2% giornaliero, si può fruire della riduzione della
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
sanzione nella misura di 1/10Pertanto:Versamento di 1.000 euroRitardo di 1 giorno: sanzione di 2 euroRitardo di 4 giorni: sanzione di 8 euroRitardo di 10 giorni: sanzione di 20 euroRitardo di 14 giorni: sanzione di 28 euroRitardo di 15 giorni: sanzione di 30 euro
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LE IPOTESI
Dichiarazione infedele
Ravvedimento a rate
Interessi e sanzioni
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
Se il ravvedimento riguarda una dichiarazione infedele, si potrà fruire solo delle riduzioni
nella misura di 1/10 (versamento nei 30 gg
successivi) o 1/8 (versamento entro il termine di presentazione della
dichiarazione riferita al periodo di omissione)
Si ricorda che la risoluzione n. 67 del 2011 ha ammesso il ravvedimento a rate quando gli importi dovuti e relativi interessi e sanzioni sono
versati, seppur in più volte, interamente entro la scadenza
di ravvedimento prevista
La circolare n. 41 del 2011 precisa che affinchè si perfezioni il ravvedimento con la riduzione delle sanzioni nella misura dello 0,2% al giorno per i primi 15 gg dalla scadenza, gli interessi e le sanzioni possono essere versate entro i 30 giorni successivi alla
scadenza
RAVVEDIMENTO FRAZIONATO
Risoluzione n. 67 del 2011Il ravvedimento operoso dell’intero importo omesso non è validoqualora:
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
q1. preveda solo il pagamento della “prima rata” entro i termininormativamente previsti (mentre i versamenti delle rate successivesiano effettuati oltre tali termini);2. tra un versamento e l’altro vengono posti in essere controlli fiscali.In tali due ipotesi, infatti, il beneficio del ravvedimento operoso trovaapplicazione solo per le rate pagate (unitamente ai relativi interessi esanzioni) nei termini previsti e prima di eventuali controlli fiscali.
MAGGIORAZIONE 0,40%
Tesi fisco Tesi giurisprudenza di merito
LE REGOLE DEL RAVVEDIMENTO
Se avviene solo il versamento dell’imposta dovuta, senza la maggiorazione dello 0,40%, la sanzione per il versamento in ritardo è
commisurata all’intero importo dell’imposta dovuta. Esempio:
Imposta 100.000;Non versato: 400;Sanzione: 30.000
In una simile evenienza la sanzione deve essere irrogata solo in relazione all’importo non versato, ossia la maggiorazione dello 0,40%.
Nell’esempio, la sanzione deve essere di 120 euro, riferita all’importo omesso di
400 euro
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I 205 STUDI DI SETTORE PER IL PERIODO D’IMPOSTA 2012
a cura di Luca Caramaschi
DECRETI DI APPROVAZIONE E TERRITORIALITA’
4 decreti ministeriali datati 28 dicembre 2012vengono approvati gli studi di settore relativi alle tre categorie di attività
economiche (manifatture, commercio e servizi) e gli studi relativi a talune attività professionali
Nel decreto relativo al comparto commercio all’articolo 6 viene modificato l’articolo 5nel decreto Minieconomia dell’11 febbraio 2008 riguardante la “Semplificazione degliobblighi di annotazione separata dei componenti di reddito rilevanti ai fini degli studidi settore” al fine di :- prevedere per il periodo d’imposta 2012 e per i successivi l’applicazione dellerichiamate ipotesi di sostanziale disapplicazione degli studi di settore
I 68 STUDI IN EVOLUZIONE PER IL 2012
12 studi di settore del comparto manifatture
23 studi di settore del comparto servizi
12 studi di settore relativi alle attività professionali
21 studi di settore del comparto commercio
Per il 2009 gli studi in evoluzione sono stati 69
Per il 2010 gli studi in evoluzione sono stati 68
Per il 2011 gli studi in evoluzione sono stati 69
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CASI DI MANCATA APPLICAZIONE
DEGLI STUDI DI SETTORE EDEGLI STUDI DI SETTORE E CAUSE DI ESCLUSIONE
MODIFICHE AL DM 11.2.2008applicazione solo con riferimento ai periodi d’imposta
2010 e 2011
• società cooperative a mutualità prevalente• soggetti cosiddetti “IAS” che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali;• soggetti che esercitano in maniera prevalente l’attività contraddistinta dal• soggetti che esercitano in maniera prevalente l attività contraddistinta dal codice 64.92.01 – “Attività dei consorzi di garanzia collettiva fidi” – e dal codice 66.19.40 – “Attività di Bancoposta”.
A REGIME DAL PERIODO D’IMPOSTA 2012
MODIFICHE AL DM 11.2.2008
Applicazione con riferimento al solo periodo d’imposta 2011
«2-bis. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche ai soggetti esercenti attività d’impresa, cui si applicano gli studi di settore, per il periodo d’imposta in cui cessa di avere applicazione il regime previsto dai commi da 96 a 117 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ed ai soggetti che esercitano in maniera prevalente l’attività contraddistinta dal codice 68.20.02 –“Affitto di aziende”».
A REGIME DAL PERIODO D’IMPOSTA 2012
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MODIFICHE AL DM 11.2.2008COLLOCAZIONE NEL MODELLO
Dal 2011 tali fattispecie sono state collocate in specifico Quadro V del modello
A differenza di quanto previsto per il periodo d’imposta 2010, dove le casistiche in questione erano riepilogate nel quadro X solitamente destinato ad ospitare iin questione erano riepilogate nel quadro X solitamente destinato ad ospitare i dati rilevanti per l’applicazione dei correttivi contabili.
MODIFICHE AL DM 11.2.2008
• possono essere utilizzati esclusivamente per la selezione delle posizioni soggettive da sottoporre a controllo con le ordinarie metodologie
I RISULTATI DI GE.RI.CO
• non rilevano ai fini dell’applicazione dell’art.10 c.4-bis Legge n.146/98 : cioè non potranno godere dell’esonero dagli accertamenti di tipo presuntivo (analitico-induttivi) in materia di imposte dirette ed IVA
Art.10 c‐4bis disposizione abrogata dal DL 201/11
Cause di esclusione
a) Cessazione/inizio attività nel periodo d’imposta
L’esclusione si verifica anche se l’inizio dell’attività avviene il 1° gennaio o se la cessazione avviene il 31 dicembre.
L’esclusione si verifica anche in caso di modifica in corso d’anno dell’attività esercitata se le due attività (cessata-iniziata) sono soggette a SdS diversi
Eccezioni:
cessazione e inizio da parte del medesimo soggetto entro 6 mesi (se le due attività sono soggette allo stesso studio);
l’attività rappresenti una “mera prosecuzione” di quelle già svolte da altri (acquisto/affitto d’azienda, successione/donazione d’azienda, trasformazione, scissione, fusione).
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b) Limite dei ricavi/compensi
Il limite generale di ricavi/compensi è stato portato dal 2007 da euro 5,16 milioni ad euro 7,5 milioni.
Cause di esclusione
Tuttavia, nei Decreti di approvazione degli SdS non è ancora stato modificato tale limite.
Nota Bene:
I soggetti con ricavi/compensi compresi tra euro 5,16 milioni ad euro 7,5 milioni, sono esclusi ma sono tenuti a compilare il modello degli SdS.
I soggetti con ricavi/compensi superiori ad euro 7,5 milioni, sono esclusi dall’accertamento da SdS e dalla compilazione dei modelli.
c) Periodo di non normale svolgimento dell’attività
Si ha non normale svolgimento dell’attività, in caso di:
Liquidazione ordinaria, coatta amministrativa o fallimentare
Cause di esclusione
Attività produttiva non iniziata (impianti ancora in costruzione, mancano autorizzazioni, ecc.)
Interruzione dell’attività per tutto l’anno per ristrutturazione dei locali (o per provvedimenti disciplinari nel caso di lavoratori autonomi)
Affitto unica azienda
Sospensione dell’attività ai fini amministrativi con comunicazione CCIAA
d) Periodo d’imposta diverso da 12 mesi
Tale causa di esclusione trova applicazione solo per i parametri contabili e non anche per gli studi di settore
Perciò, il soggetto con periodo d’imposta diverso da 12 mesi applicherà gli Sd
Cause di esclusione
e) Altre cause di esclusione
Sds
Determinazione del reddito con criteri forfetari
Incaricati alle vendite a domicilio
Contribuenti minimi - art. 1, commi da 96 a 117, L. n. 244/2007
Classificazione in una diversa categoria reddituale
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LE INDICAZIONI NEL MODELLO
UNICO 2013
Dati da indicare in UNICO 2013
Frontespizio UNICO
Gli SdS dei professionisti non hanno cause di inapplicabilità
Attività prevalenteATECO 2007
Codici cause di esclusione
NOVITA’ 2011 Sono previsti codici specifici per gli studi e per i parametri
Cause di esclusione e modello studiIn presenza di talune cause di esclusione è comunque obbligatorio compilare ilmod. studi di settore
Il contribuente non è accertabile tramite studi di settore, ma è tenuto a compilareugualmente il modello a fini di monitoraggio
Ciò è confermato nelle istruzioni del mod. UNICO che si riportano e nelleistruzioni parte generale degli studi di settore
I contribuenti che indicano la causa di esclusione 11 (modifica in corso d’anno dell’attivitàesercitata) devono compilare il mod. Sds. Chiarimento Circolare Studi di settore 29/E/2009
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Modello Studi o modello INE
StudiAPPLICABILI
ai fini accertativi
StudiNON APPLICABILI ai fini accertativi
CAUSA DI ESCLUSIONENO SI
ai fini accertativi ai fini accertativi
CAUSE DIESCLUSIONE
CODICI 2-3-5-6-7-11-12 CON ALTRI CODICI
CAUSE DI ESCLUSIONE
CON ALTRI CODICI
Obbligo compilazione modello SdS
Obbligo compilazionemodello SdS
Obbligo compilazione
INE
Modello STUDI DI SETTORE
… non sono cause di esclusione
Sono ipotesi in cui l’attività esercitata è diversa da 12 mesi epertanto va indicato il numero di mesi di esercizio della stessa alfine di consentire a GERICO il ragguaglio delle variabili di stock
Nuovi contribuenti minimi
I contribuenti minimi sono esclusi dagli studi di settore (art.27 D.L.n. 98/2011)
Non devono indicare alcun codice di esclusione. Nel nuovoquadro LM non è infatti prevista la possibilità di tale indicazione
Non devono compilare nemmeno il mod. INE, come precisato dalleistruzioni a tale modello
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Regolarizzazione codice attività
Conferme e novità delle istruzioni parte generale SdS
La regolarizzazione del codice attività prevalente errato va effettuata:• indicando il codice corretto nel mod. UNICO e nel mod. SdS• presentando il mod. di variazione dati entro il 30.09.2013
Esclusione codice 7 - Periodo di non normale svolgimento...
Va compilato il campo “note aggiuntive” per spiegare la motivazione dellairregolarità nello svolgimento dell’attività economica (ad eccezione dellaliquidazione ordinaria)
Sanzioni in caso di non allegazione del mod. SdS
VEDI NOVITA’ DL 98/11
ADEGUAMENTO ALLE RISULTANZE DELLO STUDIO DI SETTORE
Adeguamento
Studi nuovio revisionati
(68 studi approvati con DD.MM. 28.12.2012)
Studi “vecchi”
ADEGUAMENTO
con scostamentoricavi/compensi
≤ 10%
con scostamentoricavi/compensi
> 10%
sempre“gratuito”
“gratuito” maggiorazionedel 3%
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Adeguamento Sds e dichiarazioni
AI FINI IRPEF
RF/RG/RE
MAGGIORI RICAVI/COMPENSI
IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI
AI FINI IRAP MAGGIORI RICAVI/COMPENSI
NEL QUADRO IC/IQ/IP
Adeguamento Sds e dichiarazioni
AI FINI IVA
RS
FUORI DICHIARAZIONE(entro 16.6 o 16.7)
con annotazione in dichiarazione REDDITI
6494 rateizzabile: indicare nell’F24 le rate “0105” RIS 18.5.2010 n. 40/E
STUDI STUDI DIDI SETTORE: SETTORE: Soggetti MultiattivitàSoggetti MultiattivitàSoggetti Multiattività Soggetti Multiattività
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A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2008, isoggetti che esercitano due o più attività d’impresa (non rientrantinel medesimo studio) con ricavi, relativi alle attività non prevalenti,superiori al 30% dell’ammontare complessivo dei ricavi conseguiti,
li h l t di di tt l ti ll’ tti ità l t
Studi di settore per i soggetti multiattività
applicheranno lo studio di settore relativo all’attività prevalenteesercitata.
In tal caso il contribuente sarà tenuto all’invio e alla compilazione del relativo modello degli studi di settore riferito all’attività
prevalente.
CRITERIO DI APPLICAZIONEDEGLI STUDI DI SETTOREIMPRESE MULTIATTIVITÀ
ANNOTAZIONE SEPARATA
l’ bbli
Studi di settore per i soggetti multiattività
APPLICAZIONE STUDIO ATTIVITÀ PREVALENTE
Anche ai fini accertativise ricavi attività prevalente
>= 70% dei ricavi complessivi
Solo ai fini di selezionese ricavi attività prevalente
< 70% dei ricavi complessivi
permane l’obbligo per i ricavi
dal 2008
DD.MM. 21-28 marzo 2013
approvazione indicatori di coerenza
modifiche ad alcuni studi di settore
approvazione correttivi congiunturali
modelli definitivi
software GERICO
COSA MANCA ALL’APPELLO
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I 9 indicatori di coerenza
1. incoerenza valore RF / RI relative a opere, forniture e servizi di durata infrannuale
2. valore negativo costo del venduto
3. Valore negativo costo del venduto per prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso
4. Valore del costo del venduto superiore al valore dei corrispondenti ricavi
5 Presenza anomala di costi o ricavi relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso5. Presenza anomala di costi o ricavi relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso
6. Mancata dichiarazione spese beni mobili non in leasing in presenza di valore beni
7. Mancata dichiarazione spese beni mobili in leasing in presenza di valore beni
8. Mancata dichiarazione valore beni strumentali in presenza di ammortamenti
9. Mancata dichiarazione n° / % di lavoro associati in partecipaz. apporto solo lavoro 10. Mancata dichiarazione valore beni in leasing in presenza delle relative spese
Intervallo di confidenza relativo all’analisi di congruità e normalità
RP_C
RM_C
Ricavo di riferimento al di sotto del quale GERICO dà il
responso di non congruità
Intervallo rilevante per essere considerati in linea con gli studi di settore
secondo la Circolare n. 5/E
Intervallo di confidenza ‐ indicatori da c. 13
Intervallo di confidenza relativo all’analisi di congruità
RP_S
RM_S
Legenda:
RP_C = ricavo puntuale con indicatori RP_S = ricavo puntuale senza indicatori RM_C = ricavo minimo con indicatori RM_S = ricavo minimo senza indicatori
La valenza delle modifiche delle variabili per gli indicatori di normalità
È possibile intervenire sulle variabili che incidono sugli indicatori di normalità da comma 13
Tuttavia, tale intervento,non modifica il calcolo di GERICO.
Le modifiche costituiscono delle
semplici comunicazioni di possibili cause giustificative da parte del contribuente della non corretta applicazione nei suoi confronti
dell’indicatore
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Risultato di GERICO ‐ valori evidenziati
GERICO evidenzia i seguenti valori:
• il ricavo minimo e puntuale da CONGRUITÀ
• i maggiori ricavi derivanti da incoerenza agli INE(eventualmente corretti per effetto della crisi)(eventualmente corretti per effetto della crisi)
• i risultati a seguito di disapplicazione/ricalcolo degli INE di cui alpunto precedente
• il ricavo minimo e puntuale da CONGRUITÀ E NORMALITÀ
• l’abbattimento dei ricavi a seguito dei correttivi anti‐crisi
• il risultato globale che tiene conto anche dei correttivi anti‐crisi
QUADRO RE
a cura di Luca Caramaschi
NOVITA’Quadro RE. Il reddito professionale
D.L. 201/11 D.L. 16/12 – deduzione IRPEF da Irap
L. 92/12 - L. 228/12 – nuove deduzioni costi auto dal 2013
RICALCOLO ACCONTI IRPEF 2013RICALCOLO ACCONTI IRPEF 2013
D.L. 16/12 – deducibilità contratti leasing stipulati dal 29.4.2012
DOPPIO BINARIO CIVILE / FISCALEDOPPIO BINARIO CIVILE / FISCALE
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gli immobili acquistati dal 2010non sono più ammortizzabili ( anche
Immobili STRUMENTALIImmobili STRUMENTALI
p (leasing)
per acquisti 2007/2009 scompare dal 2010 la riduzione ad 1/3 per ammortamenti e canoni
entro il 14/6/1990 ammortamento
dal 15/6/90 al 31/12/06 Nessuna deduzione
2007 – 2008 – 2009 ammortamento
acqu
isto
acqu
isto
Immobili STRUMENTALIImmobili STRUMENTALI
Quadro RE. Il reddito professionale
aa
entro il 14/6/1990 Canoni maturati
dal 15/6/90 al 31/12/06 Rendita catastale
2007 – 2008 – 2009 Canoni maturatileas
ing
leas
ing
dal 1 gennaio 2010 Nessuna deduzione
dal 1 gennaio 2010 Nessuna deduzioneRM 13/E/10
entro il 14/6/1990
dal 15/6/90 al 31/12/0650% rendita catastale
2007 – 2008 – 2009
Immobili PROMISCUIImmobili PROMISCUI
acqu
isto
acqu
isto
Quadro RE. Il reddito professionale
entro il 14/6/1990 50% canoni maturati
dal 15/6/90 al 31/12/06 50% rendita catastale
2007 – 2008 – 2009 50% canoni maturati
aale
asin
gle
asin
g
dal 1 gennaio 2010
Nessuna deduzionedal 1 gennaio 2010
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R.M. 13/E 3 marzo 2010
Per i soggetti che esercitano attività artistica o professionale, siconsiderano strumentali, gli immobili utilizzati direttamente dallavoratore che li possiede per l’esercizio esclusivo dell’attività
Quadro RE. Il reddito professionale
p partistica o professionale. Non è rilevante che l’acquisto sia statoeffettuato in qualità di persona fisica o di esercente arte oprofessione, ma il discrimine è costituto unicamente dal fattoche l’immobile risulti, per destinazione esclusiva, adibitoall’attività professionale.
MANUTENZIONI IMMOBILI
Sostenute Sostenute fino a 31.12.06fino a 31.12.06
Deduzione in 5 anni
Quadro RE. Il reddito professionale
Sostenute Sostenute dal 1.1.2007dal 1.1.2007
Spese non capitalizzabili: limite 5%, eccedenza in 5 anni
Introdotta la fattispecie di spesa capitalizzabile
Spese 2007 su immobili ante 2007Capitalizzo su un costo irrilevante
CM 47/E/08 CM 47/E/08 –– risposta 3.1risposta 3.1
Si applica la regola dei “quinti” Si applica la regola dei “quinti” (previgente)(previgente)
Quadro RE. Il reddito professionale
Spese 2012 su immobili 2010Capitalizzo su un costo irrilevante
Si applica la regola dei “quinti”? (interpretazione estensiva CM 47/E/08)
deducibili con plafond? (circ. 19/IR) (al momento dell’acquisto dell’immobile la regola dei quinti non era già più in vigore)
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Costi capitalizzabili in caso di immobili di terziRedd. Impresa CM 73/E/94 deduzione con criteri civilistici
(minore tra durata del contratto ed utilità futura attesa)
Spese “capitalizzabili” sostenute dal 1.1.2007dal 1.1.2007
Quadro RE. Il reddito professionale
( )
Costi capitalizzabili in caso di immobili acquisiti atitolo gratuito
RM 99/E/09 RM 99/E/09 regola costiregola costi non capitalizzabilinon capitalizzabili
RM 99/E/09 RM 99/E/09 regola costiregola costi non capitalizzabilinon capitalizzabili
entro il 14/6/1990 Capitalizzazione ???
dal 15/6/90 al 31/12/06 Regola dei “quinti” ???
2007 2008 2009 capitalizzazioneincr
.in
cr.
Spese sostenute Spese sostenute nel nel 20122012 su immobili su immobili STRUMENTALI di proprietàSTRUMENTALI di proprietà
Data acquisto immobile
Quadro RE. Il reddito professionale
2007 – 2008 – 2009 capitalizzazioneii
entro il 14/6/1990 Plafond 5% ???
dal 15/6/90 al 31/12/06 Deducibili per cassa ???
2007 – 2008 – 2009 Plafond 5%
NO
N in
cr.
NO
N in
cr.
dal 1 gennaio 2010 Regola dei “quinti” ??
dal 1 gennaio 2010 Deducibili per cassa ??
Deducibili nel limite del 2%limite del 2%dei compensi percepiti
Spese di
vitto e alloggio vitto e alloggio
Vitto e alloggioVitto e alloggio
Quadro RE. Il reddito professionale
derogaderoga… integralmente deducibili dal professionista se sostenute dal
committente per conto del professionista e da questi
addebitate in fattura
Art. 36 c. 29
DL n.223/06
CM 47/E/08 - per deduzione integrale è necessario sostenimento da parte del committente
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21
Albergatore
Compenso 1.000
Albergo 100
Fattura 100
Pagamento 100
Copia fattura 100
Intestata committ.Indicazione profess.
Quadro RE. Il reddito professionale
Committente professionistaprofessionista
100
Fattura 1.100
deducibile 1.100NON deducibile 100
imponibile 1.100deducibile 100
NO limite 2% NO limite 2% –– NO 75%NO 75%
Vitto e alloggio professionisti
… … “ordinario”“ordinario” 2% dei COMPENSI
… sostenuto dal … sostenuto dal committentecommittente ee riaddebitatoriaddebitato
100% del COSTO
SISI
NONO
75 ?
Quadro RE. Il reddito professionale
committentecommittente e e riaddebitatoriaddebitato
… per partecipazione a … per partecipazione a convegniconvegni
50% del COSTO
… per … per cenecene con clienticon clienti 1% dei COMPENSI
SISI
SISI
… professionista “MINIMO”… professionista “MINIMO” 100% del COSTO NONO
Risposte 7.10.08
Deducibili al100%
Deducibili al75%
Quadro RE. Il reddito professionale
Deducibili al75% +
plafond 1%
Deducibili plafond 1%
Deducibili al75% poi 50%
Deducibili al 50%
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art. 36 c. 26 DL 223/06
Rilevanti PLUSVALENZE e MINUSVALENZE
relative ai beni strumentali
Aggiunto comma 1-bis art. 54 TUIR
cessione
Plusvalenze e minusvalenze
Quadro RE. Il reddito professionale
cessioneRimborso assicurativo
AutoconsumoIrrilevanti PLUS e MINUS su immobili e
oggetti d’arte
PLUS/MINUS: modifiche della Finanziaria 2007
Le MINUS da autoconsumo NONsono deducibili
modificato c. 1-bisGià eliminata per il reddito
art. 54 TUIR
Quadro RE. Il reddito professionale
Irrilevanti cessioni e oggetti d’arte
Diventano rilevanti PLUS e MINUS sugli immobili
Già eliminata per il reddito d’impresa dal Dl 223/06introdotto c. 1-bis1
Plusvalenze su beni immobili
Immobili strumentali acquistati dal1.1.2007
NO PLUS su immobili ante 2007
SI PLUS su immobili da 1.1.2010 ??? (circ. 19/IR)
Quadro RE. Il reddito professionale
Plusvalenze su beni mobili
Beni acquistati dal 4.7.2006RM 310/E del 21.7.08
Circ 1/IR: immobili promiscui PLUS non imponibile
Si applicano regole art. 67 TUIR
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Differenze con PLUS/MINUS reddito d’impresareddito d’impresa
PLUS non possono essere rateizzateCM 28/E/06 – par. 38
Quadro RE. Il reddito professionale
Rilevanza delle PLUS/MINUS in ragione dell’incasso
Rilevanza limitata PLUS/MINUS beni a ded. limitataCM 28/E/06 – par. 38
RM 310/E/08 PLUS con principio di cassa
DISCIPLINA DELLE PERDITE
Perdite realizzate da:
Fino al 2005 2006 - 2007 Dal 2008
Quadro RE. Il reddito professionale
Imprese in contabilità
semplificata
Professionisti
Imprese in contabilità ordinaria
Compensazione orizzontale
Compensazione verticale
Compensazione verticale
Compensazione verticale
Compensazione Compensazione orizzontaleorizzontale
PRINCIPIO DI CASSA
Assegno circolare Consegna
Assegno bancario Consegna
RM 138/E/09
Quadro RE. Il reddito professionale
g
Carta di credito Utilizzo della carta
Bonifico… per chi paga addebito
… per chi incassa accreditoAttenzione ritenuta asimmetria certificazione
CM 38/E/10
CM 38/E/10
RM 77/E/07
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VIDEOFORUM ITALIA OGGI
Iva per cassa e pagamento non in contanti
CM 44/E/2012 - pagamento non effettuato per contanti : il cedente/prestatore farà riferimento alle risultanze dei propri conti dai quali risulta l’accreditamento del corrispettivo (es. RI.BA., bonifico bancario).
“Nel caso di pagamento del corrispettivo con mezzi diversi dal denaro contante - ad esempio, mediante bonifico bancario - lo stesso si considera incassato nel momento in cui si consegue l’effettiva disponibilità delle somme, ossia quando si riceve l’accredito sul proprio conto corrente, indipendentemente dalla sua formale conoscenza, che avviene attraverso l’invio del documento contabile da parte della banca. Si tratta, tecnicamente, della cosiddetta “data disponibile”, che indica il giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata può essere effettivamente utilizzata”.
Utenze intestate ad un professionistaUtenze intestate ad un professionista
Riaddebito Riaddebito pro quota agli altripro quota agli altri professionistiprofessionisti
RIADDEBITI SPESE
Quadro RE. Il reddito professionale
Non è compenso NO ritenuta
a riduzione costo riaddebitato
C.M. C.M. 58/E/0158/E/01
Soggetto ad IVA
C.M. C.M. 38/E/1038/E/10
Per chi addebita il costo addebitato è non inerente
per chi subisce, l’addebito è deducibile per cassa
ONERI DETRAIBILI E RIDETERMINAZIONE VALORE PARTECIPAZIONI E TERRENIVALORE PARTECIPAZIONI E TERRENI
a cura di Luca Caramaschi
06/05/2013
25
RIDETERMINAZIONE VALORE PARTECIPAZIONE E TERRENI IN UNICO2013
L'art.7, co.2, lett. da dd) a gg) del D.L. n.70 del 13 maggio 2011 ha riconosciutola possibilità di rideterminare il costo o valore di acquisto delle partecipazioni nonnegoziate in mercati regolamentati e dei terreni edificabili e con destinazioneagricola, purché detenuti alla data del 1° luglio 2011.Ai fini dell’applicazione della norma, il valore al 1° luglio 2011 delle partecipazionie dei terreni doveva risultare da un’apposita perizia giurata di stima redatta daprofessionisti abilitati entro il termine del 30 giugno 2012professionisti abilitati, entro il termine del 30 giugno 2012.I contribuenti che si sono avvalsi della rivalutazione devono indicarne i dati nelladichiarazione dei redditi relativa all'anno di perfezionamento e conservare ladocumentazione per esibirla all'Amministrazione Finanziaria in caso di richiesta.In particolare, nelle sezioni dei quadri RM e RT di Unico 2013 (riguardantirispettivamente i terreni e le partecipazioni) vanno indicati i dati dellerivalutazioni perfezionate nel 2012.Con la C.M. n.1/E/13 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la mancataindicazione in Unico non inficia il buon esito della rivalutazione. In tale caso siapplica la sola sanzione prevista per le violazioni formali, da un minimo di €258fino a un massimo di €2.065.
Verifichiamo il seguente esempio di compilazione che prevede sia ilsostenimento di spese per un intervento iniziato nel 2012 sia il saldodella prosecuzione di un intervento iniziato nel 2011: il sig. GianniBianchi ha sostenuto nel corso dell’anno 2012 spese per due interventidistinti sull’immobile di proprietà:
Esempio di compilazione delle sezioni III A e III B del quadro RP
DETRAZIONE 36%-50%
distinti sull immobile di proprietà:
€ 12.000 pagati al proprio fornitore in data 23/3/2012 per la conclusionedell’intervento di sostituzione dell’impianto idraulico iniziato nelsettembre del 2011 che aveva già previsto il sostenimento di una spesadi € 6.000 in quel periodo di imposta;
€ 22.000 per l’intero rifacimento del bagno, i cui pagamenti sono statieffettuati a titolo di acconto di € 9.000 in data 31/5/2012 e a titolo disaldo di € 13.000 per l’avvenuta effettuazione dei lavori in data6/7/2012.
DETRAZIONE 36%-50%
06/05/2013
26
La sezione III A che prevede l’indicazione dell’ammontare della rata del periodo di imposta 2012 daportare in detrazione va così compilata:
il rigo RP41 è relativo al riporto della seconda rata (indicata in colonna 8) della spesa sostenutanell’anno 2011: per tale rigo non è necessaria la compilazione della colonna 10 e conseguentementenemmeno della sezione III B in quanto i dati catastali sono già stati evidenziati nel modello UNICO2012;
il rigo RP42 è relativo alla prima rata (indicata in colonna 8) della spesa sostenuta nel 2012 perl’ultimazione dell’intervento iniziato nel 2011: in tale caso vanno compilate sia la colonna 2 perl’indicazione del codice 2 che attribuisce la detrazione del 36% essendo la spesa sostenuta in data
t d t l 26 i 2012 i l l 4 l’i di i d l di 1 h i di l
DETRAZIONE 36%-50%
antecedente al 26 giugno 2012 sia la colonna 4 per l’indicazione del codice 1 che indica laprosecuzione di intervento iniziato in anni precedenti. Inoltre, per qualsiasi tipologia di spesasostenuta nel corso del 2012 è obbligatorio compilare la colonna 10 con l’indicazione del numerod’ordine dell’immobile oggetto di intervento, in quanto nella sezione III B vanno inseriti gli estremiidentificativi catastali del medesimo;
i righi RP43 e RP44 sono relativi alla prima rata (indicata in colonna 8) della spesa sostenuta nel2012 per il rifacimento del bagno: in tale caso vanno compilati due righi distinti in quanto fruiscono didetrazioni diverse, pari al 36% della spesa per l’acconto pagato in data 31/5/2012 e, invece, al 50%della spesa per il saldo pagato in data 6/7/2012. La colonna 2 va compilata con l’indicazione delcodice 2 nel primo caso e del codice 3 nel secondo caso;
i righi RP49 e RP50 sono riepilogativi e richiedono l’indicazione del totale della rata di spese chefruisce della detrazione del 36% e della rata di spese che fruisce della detrazione del 50%.
DETRAZIONE 36%-50%
La sezione III B deve essere utilizzata esclusivamente in relazione allespese sostenute nel periodo di imposta 2012 per le quali è indicato ilnumero d’ordine dell’immobile nella sezione III A: in sostanza, in talesezione devono essere indicati i dati che erano da inserire nellacomunicazione di inizio lavori da inviare al Centro operativo di Pescaradell’Agenzia delle Entrate per il lavori iniziati in data antecedente al 14maggio 2011:gg
il rigo RP51 prevede l’indicazione in colonna 1 del numero d’ordinedell’immobile, che deve essere corrispondente a quello di colonna 10 deirighi della seziona III A. Nelle colonne da 3 a 9 devono essere indicati gliidentificativi catastali desumibili, ad esempio, da una visura del fabbricatorilasciata dall’Agenzia del Territorio.
DETRAZIONE 55% - LA PROROGA
La fruizione della detrazione del 55% prevista ai fini Irpef/Iresper le spese di riqualificazione energetica degli edifici è stata prorogata fino alle spese sostenute entro il prossimo 30 giugno 2013, a seguito dell’approvazione di un emendamento in fase di conversione del D.L. n.83/2012, che è intervenuto sul testo dell’art.1, comma 48, della Legge n.220/2010 (il testo originario dell’art. 11 del D.L. n.83/2012 prevedeva che la misura dell’agevolazione fosse pari al 55% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2012, per poi essere ridotta al 50% per le spese sostenute dal 1° giugno 2013 al 30 giugno 2013).
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DETRAZIONE 55% - I LIMITI
per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti su un importo massimo di spesa pari a € 181.818,18 (pari ad una detrazione massima di € 100.000,00);
per gli interventi sugli involucri degli edifici su un importo massimo di spesa pari a € 109.090,90 (pari ad una detrazione massima di € 60 000 00);massima di € 60.000,00);
per gli interventi di installazione dei pannelli solari su un importo massimo di spesa pari a € 109.090,90 (pari ad una detrazione massima di € 60.000,00);
per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale su un importo massimo di spesa pari a € 54.545,45 (pari ad una detrazione massima di € 30.000,00).
DETRAZIONE 55% - I PAGAMENTI
In relazione agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (detrazione Irpef/Ires 55%), l’obbligo di effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale si ha solo per le spese sostenute da soggetti non titolari di reddito d’impresa.
Qualora la spesa sia sostenuta da un soggetto privato, da un professionista, da un’associazione professionale o da un ente non
i l i à l’ bbli d t d ll b b fi i i dicommerciale vi sarà l’obbligo da parte della banca beneficiaria di operare la ritenuta del 4% all’atto di accreditamento del bonifico sul conto corrente del beneficiario.
Le imprese, invece, possono beneficiare dell’agevolazione del 55% anche se pagano le relative spese mediante assegno bancario o circolare ovvero in contanti, al di sotto di € 1.000, oltre che con bonifico. In ogni caso, ove l’utilizzo del bonifico bancario o postale non sia obbligatorio, l’adozione di una diversa modalità di pagamento comporta la non applicazione della ritenuta del 4%.
per i “privati” (persone fisiche, professionisti, condomini, enti noncommerciali, ecc.) il sostenimento della spesa rileva secondo ilcriterio di cassa, cioè alla data di pagamento delle fatture
per i soggetti esercenti attività di impresa (ditte individuali, societàdi persone società di capitali ecc ) il sostenimento della spesa rileva
DETRAZIONE 55% - DIFFERENZE
di persone, società di capitali, ecc.) il sostenimento della spesa rilevasecondo il criterio di competenza economica (art. 109 del TUIR), cioèalla data di consegna o spedizione per gli acquisti di beni mobiliovvero alla data dell’ultimazione della prestazione per i servizi (adesempio contratti di appalto). Per gli acquisti di beni la possibilità difruire dell’agevolazione del 55% è, però, vincolata alla posa in operadei beni: il semplice acquisto di un bene senza la sua installazione osenza la sostituzione del bene preesistente non è sufficiente perdeterminare il momento rilevante