49
Psicologia dello sviluppo (2^ lezione, 26/01/08) Roberta Camba Sezione di Psicologia, Dip. di Scienze Antropologiche, Università di Genova Corso Podestà 2 – IV piano mail: [email protected] [email protected]

26 01-08 psicologia dello sviluppo

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Psicologia dello sviluppo

(2^ lezione, 26/01/08)

Roberta CambaSezione di Psicologia, Dip. di Scienze Antropologiche, Università

di Genova

Corso Podestà 2 – IV piano mail: [email protected]

[email protected]

Page 2: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

L’approccio dell’elaborazione dell’informazione

Human Information Processing (HIP)

Page 3: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

L’approccio dell’elaborazione dell’informazione

(Human Information Processing - HIP) non è nato come un approccio allo studio dello

sviluppo cognitivo, ma come un modo di affrontare lo studio della cognizione adulta nell’ambito della psicologia sperimentale, che solo in seguito è stato applicato allo studio dello sviluppo

non è una teoria è un quadro di riferimento teorico che raccoglie i contributi di discipline diverse:

teoria delle comunicazioni

teoria delle computazioni studi sull’intelligenza artificiale

linguistica

Page 4: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Contributi all’approccio dell’elaborazione dell’informazione

(Human Information Processing - HIP)sistema cognitivo come una serie di canali attraverso cui transitano le informazioni codificate e come un insieme di magazzini all’interno dei quali tali informazioni vengono depositate

i processi alla base del pensiero nella mente umana possono essere riprodotti attraverso una procedura meccanica. Descrizione del modo in cui l’uomo giunge alla soluzione di compiti cognitivi, a partire dai principi di base.

dalla teoria delle comunicazioni

dalla teoria delle computazioni

Page 5: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Contributi all’approccio dell’elaborazione dell’informazione

(Human Information Processing - HIP)anche gli uomini possono essere considerati dei sistemi che manipolano simboli. Le capacità logiche delle persone possono essere simulate attraverso appropriati programmi di computer

Il linguaggio consiste di un insieme complesso di regole astratte che non sono osservabili, ma devono essere inferite dall’individuo a partire dalle relazioni che esistono tra l’input e l’output linguistico.

dagli studi sull’intelligenza artificiale

Dalla linguistica

Page 6: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Organizzazione del sistema cognitivo

SISTEMA COGNITIVO: MAGAZZINI + PROCESSI

PROCESSI

OPERAZIONI

COMPUTAZIONI (trasformazione dell’informazione

da una forma a un’altra)

Obiettivo: specificare la natura delle computazioni, isolare le operazioni elementari sottostanti i processi cognitivi

Page 7: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Magazzini (strutture) Costituiscono l’hardware della mente per quanto siano definizioni puramente ipotetiche

Inerenti parti specifiche dell’apparato di elaborazione dell’informazione

Svolgono funzioni particolari

Sono in numero ridotto

Non modificano il loro funzionamento nel corso dello sviluppo o da una situazione all’altra

Sono universali (ogni essere umano ne è dotato)

Page 8: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Processi Paragonabili ai software informatici

Sono numerosi

Variano nei gruppi d’età e sono adattabili da una situazione all’altra

Variano da una persona all’altra

Sulla base dell’attenzione richiesta per portarli a termine possono essere distinti in: automatici (semplici) e controllati (difficili)

Page 9: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

La metafora del computer

Come il computer, la mente umana è un sistema che si serve di regole per manipolare, trasformare e immagazzinare l’informazione sotto forma di rappresentazioni simboliche

Simboli

sono gli elementi rappresentazionali di base che vengono manipolati durante l’elaborazione dell’informazione

sono una codifica selettiva dell’ambiente esterno

sono la descrizione astratta del modo in cui l’informazione viene rappresentata nel cervello (schemi, concetti, parole, numeri…)

Page 10: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Il funzionamento del sistema cognitivo

Il funzionamento cognitivo è costituito da un insieme di operazioni mentali eseguite in sequenza.

La prestazione del soggetto in qualsiasi compito cognitivo consiste nell’eseguire in successione un certo numero di operazioni, identificabili e indagabili.

Le operazioni compiute sull’informazione vengono specificate (anziché in termini neurali) in termini funzionali, per mezzo di regole.

Le teorie cognitive offrono spiegazioni strutturali e funzionali dell’attività cognitiva.

Page 11: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

L’approccio funzionale

L’obiettivo è quello di specificare i processi, ossia le operazioni mentali attraverso le quali la mente trasforma e manipola le informazioni provenienti dall’ambiente esterno, ossia le seleziona, le elabora, le immagazzina e le recupera.

Le operazioni vengono rappresentate attraverso i diagrammi di flusso (scatole e frecce), che mostrano la sequenza di passaggi implicati nell’elaborazione dell’input.

La mente (sistema cognitivo) è intesa come l’organizzazione funzionale del cervello, inferita a partire dall’output comportamentale.

Page 12: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Esempio di diagramma di flusso

Processi di memoria

Imput

ambientali

Registri

Sensoriali

Visivo

Uditivo

Tattile

Processi di controllo:

Reiterazioni

Decisioni

Strategie di recupero

MBT o memoria

di lavoro MLT

o

Magazzino

permanente

Output

o

Risposta dell’organismo

Page 13: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

lo sviluppo cognitivo viene inteso come lo sviluppo dei processi di controllo che manipolano l’informazione, accompagnato dall’incremento nella capacità di creare rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente

PROCESSIregole, strategie,

capacità di elaborazione:

Aumenta la capacità di elaborazione

Si modificano le strategie

Si sviluppa la metacognizione

RAPPRESENTAZIONI prodotti dell’elaborazione:

Cambia il codice

rappresentazionale Aumenta la conoscenza di base

Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni?

N.B: Lo sviluppo di ciascun aspetto influisce sullo sviluppo degli altri

Page 14: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Aumenta la capacità di elaborazione

Con l’età migliora la prestazione in compiti che misurano la capacità del bambino di elaborare l’informazione (es. span di cifre)

L’aumento nell’efficienza operativa è causato

dai processi maturativi che avvengono nel cervello (es. mielinizzazione)

dall’esercizio nell’esecuzione delle operazioni implicate nel compito che divengono sempre più automatizzate

Page 15: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Modificazione delle strategie

Una STRATEGIA è un piano, organizzato in modo gerarchico, che controlla l’ordine con il quale deve essere eseguita una sequenza di operazioni cognitive, orientate ad uno scopo

Sviluppo cognitivo inteso come incremento nella capacità di mettere in atto tali operazioni

Page 16: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Cambia il codice rappresentazionale

Sviluppo cognitivo inteso come sviluppo dell’abilità di creare rappresentazioni sempre più complesse

e sofisticate dell’ambiente

Bruner (1973): durante lo sviluppo la conoscenza è mediata da 3 codici rappresentazionali diversi:

1) Codice ESECUTIVO (azione) (0-2 anni)2) Codice ICONICO (immagine) (2-6 anni)3) Codice SIMBOLICO (linguaggio) (dai 6/7 anni)

Page 17: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Aumenta la conoscenza di base

Expertise: divenire esperti in un dominio della conoscenza.

L’acquisizione di expertise influenzerebbe la cognizione agendo su due fronti (Chi e Glaser, 1980) :

RETE RAPPRESENTAZIONALE (reticolo semantico)

la struttura della conoscenza immagazzinata nella MLT

PROCESSI e STRATEGIE

utilizzabili per manipolare i contenuti della conoscenza

Formazione di CONCETTI (raggruppare per

caratteristiche comuni)

Costruzione di SCRIPT (rappresentazioni relative a serie continue di eventi)

Page 18: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

La rete rappresentazionale degli esperti contiene un numero maggiore di concetti, di proprietà associate ai concetti e di connessioni tra concetti e tra proprietà

non esperto

esperto

L’expertise e la rete rappresentazionale

Page 19: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Expertise, processi e strategie

La conoscenza accumulata (expertise) in una specifica area influenza positivamente la qualità del funzionamento cognitivo dell’esperto in quello stesso dominio, poiché:

la conoscenza fornisce soluzioni già sperimentate

le conoscenze sono usate per generare spiegazioni causali e produrre inferenze su casi non noti

la conoscenza libera risorse mentali poiché la familiarità del materiale consente di organizzazione il materiale in unità di informazione più ampie e complesse, riducendo il carico di memoria

Page 20: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Sviluppo della metacognizioneCos’è la metacognizione?

Ogni conoscenza o attività cognitiva che ha come oggetto i processi cognitivi (conoscenza metacognitiva).

L’insieme delle attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo (controllo metacognitivo o monitoraggio e autoregolazione metacognitivi).

Page 21: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Conoscenza metacognitiva

Conoscenze e credenze accumulate attraverso l’esperienza e conservate nella memoria a lungo termine che riguardano la mente umana e i suoi atti.

sulle persone: conoscenze e credenze sugli esseri umani in quanto elaboratori cognitivi. Si riferisce a differenze cognitive interne alla persona stessa, differenze cognitive fra le diverse persone e “universali cognitivi”

sui compiti: conoscenze e credenze sul compito cognitivo che deve essere affrontato. Si riferisce alla natura delle informazioni di cui si dispone e al tipo di compito

sulle strategie: conoscenze e credenze sulle strategie che possono essere utilizzate per affrontare un compito cognitivo

Page 22: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Controllo metacognitivo Processi di controllo messi in atto durante lo svolgimento di un compito

Autoregolare un processo cognitivo significa:

fissarsi un obiettivo di funzionalità ottimale del processo stesso, anche in termini di risultati che deve produrre

darsi delle istruzioni, suggerimenti o aiuti per svolgere concretamente le operazioni tipiche del processo stesso

osservare l’andamento del processo, raccogliere dati sui risultati prodotti e renderli disponibili per una successiva valutazione

confrontare questi dati prodotti con gli obiettivi e gli standard che si erano fissati

valutare come positivo lo svolgimento delle varie operazioni se il confronto ha dato esiti positivi oppure nel caso contrario valutare come negativo e insoddisfacente il proprio operato e attivare correzioni appropriate e modifiche alle strategie in corso

Page 23: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Lo sviluppo è un processo dominio-specifico

Lo sviluppo è un processo che riguarda singoli domini, all’interno dei quali il bambino diviene capace di creare rappresentazioni sempre più sofisticate dell’informazione e di sviluppare procedure sempre più specializzate.

Sviluppo cognitivo = sviluppo di domini specializzati, sostenuto da un’architettura cognitiva generale

Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o avviene in modo diverso all’interno dei diversi domini?

Page 24: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

L’approccio adottato dall’HIP è implicitamente innatista (assunti impliciti derivanti dall’uso della metafora del computer).

L’HIP assume l’esistenza, fino dalla nascita, di alcuni processi cognitivi elementari, che farebbero parte dell’architettura di base del sistema cognitivo (prodotto dell’evoluzione piuttosto che dello sviluppo).

Qual è il rapporto tra i fattori biologici e l’esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso

dello sviluppo?

Page 25: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Lo sviluppo cognitivo è inteso come un processo continuo e quantitativo poiché consiste nell’incremento dell’efficienza con la quale i processi di base o di controllo manipolano l’informazione, e in un conseguente aumento delle rappresentazioni, ossia della conoscenza che deriva dal funzionamento dei processi stessi

Idea di sviluppo come passaggio graduale dalla condizione di INESPERTO ESPERTO

Lo sviluppo è un processo continuo o discontinuo?

Page 26: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Confronto Piaget - HIP

Approccio Piagettiano

Enfasi sul che cosa si sviluppa

Cambiamenti qualitativi

Processi dominio-generali

Discontinuità (stadi)

Enfasi sulla competenza

Approccio HIP

Enfasi sul come si sviluppa

Cambiamenti quantitativi

Processi dominio-specifici

Continuità

Enfasi sulla prestazione

Page 27: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Attenzione

Page 28: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Processi attentivi Rivestono un ruolo fondamentale nella:

selezione delle informazioni importanti

inibizione o esclusione dei distrattori e degli stimoli irrilevanti

focalizzazione (concentrazione) su alcuni stimoli che vengono elaborati in modo più approfondito

mantenimento dello sforzo per un periodo prolungato al fine di completare un lavoro

suddivisione delle risorse cognitive per poter eseguire più compiti in parallelo

Page 29: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Tipi di attenzioneAttenzione selettiva

La capacità del soggetto di rispondere solo agli aspetti rilevanti di un compito o di una situazione, ignorando o non rispondendo a quelli non essenziali

Attenzione sostenutaLa capacità di seguire le richieste del compito, senza distrarsi per un periodo di tempo sufficiente

Attenzione divisaLa capacità di distribuire le risorse attentive su più compiti contemporaneamente

Page 30: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Processamento automatico e volontario

Processamento automatico rapido e fluido non richiede risorse attentive non coinvolge la memoria a breve termine è inconsapevole e difficile da modificare

Processamento controllato è lento richiede risorse attentive è soggetto ai limiti di capacità della MBT è consapevole e non consente di fare altro nello stesso tempo permette il massimo grado di flessibilità al comportamento necessario per l’apprendimento e per modificare processi automatici

Page 31: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Il Sistema attentivo supervisore (SAS)

(Norman & Shallice, 1986)è un sistema di controllo che ha accesso alle rappresentazioni del mondo esterno e delle intenzioni dell’individuo

controlla sequenze di operazioni elementari (schemi), che si svolgono in modo automatico

agisce intervenendo sul processo di selezione competitiva, dando attivazione aggiuntiva ad una operazione o inibendo una operazione

 

 La selezione competitiva È il processo di selezione automatica di uno schema

Ciascuno schema ha un livello di attivazione che dipende dagli stimoli esterni.

Quando lo schema raggiunge il valore soglia è selezionato ed eseguito mentre vengono inibiti i diversi schemi con cui è in competizione

Page 32: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Esempio di funzionamento del SAS

Se stiamo guidando e ci accorgiamo che la macchina davanti sta frenando, la percezione delle luci di stop attiva automaticamente l'azione di frenare. Altri tipi di risposta, ad es. accelerare, sono contemporaneamente inibiti perché non funzionali.

L’azione di frenare è eseguita perché lo stimolo esterno “accensione delle luci di stop” ne ha aumentato l’attivazione fino al raggiungimento del valore di soglia inibendo contemporaneamente schemi competitivi.

Se, invece, durante la guida decidiamo di fermarci, l’operazione di frenare si svolge sempre automaticamente, ma a seguito di una decisione volontaria. In questo caso il SAS, che ha accesso sia al mondo esterno che alle intenzioni dell’individuo, esercita un controllo attentivo per via indiretta. Interviene sul processo di selezione competitiva portando un’attivazione aggiuntiva all’azione che s’intende eseguire. Questa operazione perciò prevale sulle altre, indipendentemente dalle stimolazioni esterne.

Page 33: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Attenzione e apprendimento

Molti compiti (per es. quelli scolastici) richiedono processi controllati, intenzionali e consapevoli

Un’adeguata distribuzione delle risorse attentive è necessaria ai fini dell’apprendimento in molti ambiti

Il livello di attenzione è regolato da: Processi interni (ad es. obiettivi e motivazione) Fattori ambientali Caratteristiche del compito

Page 34: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Ridurre e guidare il carico attentivo

Automatizzazione dei processi rendere un’attività automatica riduce la quantità di risorse attentive che

sono necessarie per svolgerla e lascia risorse disponibili per altre attività

Uso di strategie solo una parte delle informazioni provenienti dall’ambiente viene

elaborata e ricordata. Gli studenti devono essere guidati a utilizzare le proprie risorse attentive nel processo di selezione delle informazioni rilevanti ai fini dell’apprendimento

Uso di conoscenze precedenti le conoscenze precedenti “guidano” i processi attentivi

Autoregolazione e metacognizionela consapevolezza del funzionamento dei processi attentivi rende possibile la regolazione e il controllo dell’attenzione durante i compiti di apprendimento

Page 35: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Abilità di problem solving e attenzione

La risoluzione di un compito richiede di mantenere un buon livello di attenzione nel tempo. È necessario:

 

1. comprendere la natura del compito e gli obiettivi finali prima di iniziare il lavoro

2. capire se gli manca questa adeguata comprensione

3. mettere a punto un piano o una strategia per affrontare il compito

4. verificare se la strategia è fattibile e definire eventuali strategie alternative

5. controllare il progresso conseguito verso la risoluzione del compito, riprendendo se necessario dall’inizio

6. scomporre gli obiettivi finali in sotto-obiettivi più immediati e semplici, soprattutto se il compito richiede un impegno prolungato

7. adottare uno stile di pensiero consequenziale (se faccio questo, allora…)

8. valutare il tempo richiesto per il compito e quello effettivamente a disposizione

9. gestire l’incertezza e l’insuccesso, limitando le interferenze negative dell’emotività

10. in caso di insuccesso sfruttare le proprie risorse, ricorrendo alla memoria e alle soluzioni adottate in precedenza

Page 36: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria

Page 37: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Modello dei magazzini di memoria di Atkinson e Shiffrin (1968)

Registro sensoriale

Memoria a breve termine (MBT))

capienza limitata

limite temporale serve da transito delle informazioni

provenienti dall’ambiente

l’informazione viene conservata per

poche frazioni di secondo necessarie a

confrontare

serve da memoria di servizio in quanto

contiene le informazioni provenienti dalla MLT

che devono interagire con quelle provenienti

dall’ambiente

caratteristiche dello stimolo

alcune informazioni presenti nella

MLT

Memoria a lungo termine (MLT))

capacità potenzialmente illimitata

vengono depositate, per alcuni minuti o per tutta la vita,

conoscenze, esperienze, ricordi

personali da recuperare

all’occorrenza

Page 38: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria a breve termine

Sistema a capacità limitata (pochi secondi, pochi elementi)

L’informazione può essere mantenuta e trasferita alla memoria a lungo termine se viene reiterata

Lo “span di memoria” è la quantità di informazioni che il sistema riesce a conservare (circa 7 elementi)

Nella MBT l’informazione viene persa velocemente a meno che non venga mantenuta attiva con determinate strategie (es. ripetizione)

Page 39: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria di lavoro (working memory)Modello di Baddeley (1990)

Sistema di elaborazione centrale, il cui compito è

quello di integrare tra loro le varie informazioni

Loop articolatorio o fonologico Taccuino visuospaziale

Magazzino fonologico

Meccanismo per la ripetizione subvocalica

La memoria di lavoro è “un sistema per il mantenimento temporaneo e per la manipolazione dell'informazione durante l'esecuzione di differenti compiti cognitivi, come la comprensione, l'apprendimento e il ragionamento” (Baddeley, 1986)

Codifica le informazioni spaziali e visive

Circuito articolatorio che conserva l’informazione in forma verbale

Esecutivo centrale

Page 40: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria di lavoro: loop articolatorio

Costituito da:

magazzino fonologico: le informazioni contenute nel magazzino fonologico decadono in tempi brevi (circa due secondi) e non possono più essere recuperate

meccanismo di ripetizione: la ripetizione subvocalica consente di mantenere viva la traccia mnestica

Ha un ruolo: nella codifica del linguaggio nella comprensione del linguaggio nell’apprendimento della lettura nell’apprendimento delle lingue straniere

Page 41: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria di lavoro: taccuino visuospaziale

Magazzino per il mantenimento delle informazioni visive e spaziali

 

Ha un ruolo: nell’analisi delle dimensioni spaziali; nella visualizzazione delle immagini mentali nella manipolazione delle immagini

mentali;

Page 42: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria di lavoro: il sistema esecutivo centrale

E’ un sistema di elaborazione centrale il cui compito è, similmente all'attenzione, quello integrare tra loro le varie informazioni

Ha un ruolo: nell’integrazione delle informazioninella scelta di strategienella pianificazione e coordinamento

Page 43: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria a lungo termine

Memoria episodica

Memoria semantica

Memoria esplicita

Memoria implicita

CONOSCENZA CONDIZIONALE (condizioni d’uso del sapere)

CONOSCENZA DICHIARATIVA (“sapere cosa”)

CONOSCENZA PROCEDURALE (“sapere come”)

Sistema nel quale sono rappresentate le conoscenze possedute da un individuo

Page 44: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Memoria a Lungo Termine

Memoria dichiarativa: conoscenza relativa a fatti che possono essere acquisiti in un unico tentativo, che sono direttamente accessibili alla coscienza e che possono essere espressi verbalmente Memoria semantica: insieme delle conoscenze relative ai significati e all’uso

del linguaggio (concetti e relazione fra concetti, significati delle parole) Memoria episodica: insieme delle conoscenze biografiche e autobiografiche

(fatti storici e personali)

Memoria procedurale: conoscenza relativa alle procedure o all’apprendimento di abilità (memoria del saper fare). La conoscenza procedurale può essere rappresentata sotto forma di script (schema che descrive come fare qualcosa e come adattare l’azione a circostanze particolari) Memoria implicita: si manifesta solo nel comportamento o nel sentimento di

familiarità senza che il contenuto sia accessibile alla coscienza Memoria esplicita: riproduzione di uno stimolo mediante denominazione,

descrizione, disegno (compiti di rievocazione)

Page 45: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

La teoria della mente

Page 46: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Cos’è la teoria della mente?

“Teoria della mente” è l’espressione che si usa per indicare la comprensione del fatto che le altre persone possiedono un mondo interiore, caratteristico di ogni individuo

Possedere una teoria della mente consente di leggere le altre persone come individui dotati di motivazioni, intenzioni, desideri, scopi, credenze e pensieri

Page 47: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Lo sviluppo della teoria della mente

Emozioni fondamentali e(gioia, tristezza, paura, sorpresa, repulsione, rabbia)

Stati fisiologici(fame, sete, dolore eccitazione)

DESIDERI “lui vuole una mela”: attribuisco all’altra persona uno stato interno diretto verso un oggetto esterno

Psicologia del desiderio (2 anni): Si interpretano le azioni sulla base dei desideri e spiega le reazioni emotive congruentemente al fatto che i desideri siano o meno soddisfatti

Percezioni e Sensazioni

CREDENZE “lui pensa che questa sia una mela”: attribuisco all’altro uno stato interno che incorpora la rappresentazione di una mela, gli attribuisco cioè una metarappresentazione

Psicologia della credenza (3 anni):

Si prevede che le azioni di una persona saranno guidate oltre che da desideri anche dalle sue credenze (vere o false/erronee)

Page 48: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

Il compito della falsa credenza

Page 49: 26 01-08 psicologia dello sviluppo

I precursori della teoria della mente

L’intenzione comunicativa dichiarativa (fine del primo anno)

Richiamare l’attenzione dell’adulto su un oggetto per condividere l’interesse per l’oggetto

Il bambino indica un oggetto /evento all’adulto alternando il proprio sguardo tra l’oggetto/evento e il volto dell’adulto, finché questi non guarda nella stessa direzione

Intenzione di influenzare lo stato mentale dell’altro relativamente a qualche evento esterno

Il gioco simbolico (secondo anno)

nel giocare a “far finta” un oggetto viene impiegato per rappresentarne uno diverso attribuendo proprietà diverse da quelle effettivamente possedute

condivide con la teoria della mente la capacità di rappresentare una realtà diversa da quella percepita