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5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014
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Apparato digerente eFisiologia della Digestione
nei monogastrici e nei poligastrici
Studiare dal libro di Bittante et al. 1999
Fondamenti di Zootecnica
Capitolo 18
Zootecnica_Anna Nudda
5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014
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Digestione
complesso di fenomeni fisici di sminuzzamento dellalimento e di scissione
chimicaper cui
sostanze orgaiche complesse (proteine, glucidi, lipidi) contenute neglialimenti
vengono scisse in sostanze semplici (AA, glucosio, acidi grassi) che
assorbite dalla mucosa dellintestino vengono utilizzate nei processimetabolici
Metabolismo: Insieme di reazioni chimiche che avvengono allinterno delle cellule
Anabolismoreazioni che a partire da molecole semplici (es. AA) portano alla sintesidi macromolecole(es. proteine)reazioni endoergoniche: avvengono con dispendio energetico
CatabolismoReazioni di degradazioneche a partire da molecole complesse (es. proteine) portano asostanze pi semplici
Reazioni esoergoniche: liberano energia sotto forma di ATP e NADPHZootecnica_Anna Nudda
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La parola Enzima, proviene dal greco: en = dentro + zym = fermento; sostanza dinatura proteica capace di catalizzare unareazione biochimica
Fasi della digestione
meccanicamasticazione e movimento del tubo digerente (peristalsi) confunzione di triturare, unumidire e ammorbidire lalimento.(ptialina solo nella saliva di alcune specie uomo, maiale; azione amilasica)
chimicaidrolisi da parte degli enzimi secreti dalle ghiandole e dallemucose del tubo digerente degli animali e di enzimi prodotti daimicrorganismi (batteri e protozoi) del digerente.
Batteri e protozoi interessano particolarmente i ruminanti mentre neimonogastrici sono attivi (in misura limitata) in alcune specie erbivore
solo nel colon e nel cieco (coniglio, cavallo)
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reticolo omaso
abomaso
tenue
crasso
Intestino
stomaco
tenue
crasso
Anatomia dellapparato digerente nei ruminanti e nei monogastrici
BOVINO SUINO
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Stomaco dei monogastrici
Lo stomaco dei monogastrici un
serbatoio semplice
in diretta comunicazione con lesofago
attraverso uno sfintere (CARDIA),dallaltro con lintestino tenue
(duodeno) mediante il PILORO.
di conformazione diversa a seconda
della specie considerata
ha la forma di C aperta
presenta una grande curvatura ed una piccola curvatura
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La superficie della mucosa ghiandolare contiene leghiandole gastriche che sono di 3 tipi:
1. Gh. Gastriche propriamente dette (nel fondo e nel
corpo)2. Gh. Piloriche
3. Gh. Cardiali
Le ghiandole gastriche sonotubulari semplici e si trovano nellalamina propria della mucosa;
presentano due tipi di cellule:
cellule principali che elaboranogli enzimi pepsinogeno erennina,
cellule parietali che produconoHCl
Fig. di Costanzo, EdiSES, 1998Zootecnica_Anna Nudda
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Le ghiandole gastriche producono
Acido cloridrico (HCl; pH ~ 2)
Azione battericida Attivazione degli enzimi digestivi
Denatura le proteine
Pepsinogeno
Enzima proteolitico inattivo
La conversione inpepsinarichiede HCl (pepsina demolisce i legamipeptidici)
Inizia la digestione delle proteine
Rennina
Solo nello stomaco dei giovani ruminanti
Enzima proteolitico Coagulazione del latte
Le ghiandole cardiali e piloricheproducono MUCOche protegge le pareti dello stomaco
dallacido e dalla pepsina ed ha azione lubrificanteZootecnica_Anna Nudda
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Succo gastricoContiene
elevate quantit di HCl e varia per composizione in rapporto conlattivit secretiva, risultando acquoso e spiccatamente acido (pH 1)quando questa intensa, pi ricco di mucine ed ad acidit pi blanda
durante il digiuno (pH 3).
produzione giornaliera elevata nel cavallo anche 30 litri (uomo1,5-3 litri).
La forte acidit presente nello stomaco (pH da 1 a 3) rendepossibile la trasformazione del pepsinogeno in pepsina, che delresto in ambiente acido esplica al meglio i suoi compiti.
La secrezione del pepsinogeno in forma inattiva serve a impedireche l'enzima attacchi le cellule che l'hanno prodotto.
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intestino
Intestino tenue
Intestino crasso
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INTESTINO TENUEE' il segmento pi lungo dell'apparato digerente e collega lostomaco all'intestino crasso. Nellintestino tenue i processi
digestivi si completano e hanno luogo i principali meccanismi diassorbimento.
L'intestino tenue si divide in:
Duodeno (prevalentemente digestione)
Digiuno (digestione e assorbimento)Ileo (prevalentemente assorbimento)
Lunghezza circa 40 metri nel bovino (uomo 7,5-9 m)Il duodeno prende contatto con fegato e pancreas da cui
riceve i secreti (bile e succo pancreatico)Il digiuno sottile, allungato e avvolto a spiraleLileo lineare e comunica con il cieco
Superficie ricoperta di villi (aumentano la superficie
assorbente) Zootecnica_Anna Nudda
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I villi intestinaliOrgani specifici per lassorbimentoNel centro del villo esiste un vaso linfatico chiamato vaso chilifero
Attorno al vaso chilifero esistono fasci di cellule muscolari che decorronodalla base allapice del villoLa contrazione delle cellule muscolari comporta lo svuotamento del vasochilifero centraleIl vaso chilifero vuoto pu riassorbire nuovamente il chilo
Altri componenti del villo:Arteria da cui origina unarete capillare
Tra i villi sboccano le gh.
intestinali
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INTESTINO CRASSOL'intestino crasso la parte terminale dell'apparato digerente.
Pi corto e di maggior calibro dellintestino tenue
si divide in: cieco,colon e retto
il colon(suddiviso in ascendente, trasverso e discendente), assorbe lH2O.
In esso si completa anche lassorbimento di alcune vitamine e mineraliNel retto, la sezione pi corta, si depositano i prodotti di rifiuto, prima diessere espulsi come feci
Nel ciecosi svolge anche attivit fermentativa
- poco importante nel suino e nei carnivori- molto importante nelle specie erbivore monogastriche (cavallo e coniglio)Fermentazione cecale nel cavallo simile alla fermentazione ruminale
Nellintestino crasso le fermentazioni portano alla sintesi di numerose vitaminesoprattutto del complesso B (ma lassorbimento in genere scarso)
Assenti i villiZootecnica_Anna Nudda
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Ghiandole accessorie
Nel lume intestinale riversano i secreti:
ghiandole della parete intestinale Ghiandole duodenali(prima porzione
dellintestino) producono mucine protettive
Ghiandole intestinali propriamente dette,
diffuse in tutto il tenue, producono il succoenterico (ricco di enzimi digestivi)
Ghiandole extraparietali: fegato e pancreas
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Posto caudalmente al fegatoil pancreas esocrino comprendenumerosi acini che producono SUCCOPANCREATICOche viene convogliato
nel dotto pancreatico che sbocca nelduodeno
Componenti del succo pancreatico:
bicarbonato per neutralizzare gli
acidi (pH > 8 nei bovini) e perconsentire lattivit degli enzimi
muco per lubrificare il chilo
enzimi amilasi pancreatica(amidi)
lipasi pancreatiche(lipidi)
proteasi (es. trisinogeno) enucleasiper la demolizione diproteine e acidi nucleici
pancreas
coledoco
Sbocco del dotto
pancreatico
gli enzimisono immagazzinati in forma inattiva (zimogeni)negli acini per
evitare la lisi del pancreas Zootecnica_Anna Nudda
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La pi grossa ghiandola dellorganismo.
Nei ruminanti collocato immediatamente sotto il diaframma (muscololaminare che separa la cavit toracica da quella addominale) sul lato destro
nei bovini adulti pu pesare 5-6 kg
Il fegato svolge numerose funzioni nel metabolismo:
la gluconeogenesi, ovvero la sintesi del glucosioa partire da alcuni
amminoacidi, dall'acido lattico o dal glicerolo;la glicogenolisi, ovvero la formazione del glucosio dal glicogeno (avvieneanche all'interno dei muscoli);
la glicogenesi, ovvero la sintesi del glicogenoa partire dal glucosio;
sintesi di proteine plasmatiche
rimozione dei globuli rossi vecchi con riutilizzo del Fe ed eliminazione nellefeci di bilirubina
demolizione ed eliminazione nelle feci di farmaci e tossine;
conversione dellammoniaca in urea, ecc..
sintesi del colesterolo e dei trigliceridi..
fegato
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fegatoPRODUCE LA BILEBile: La bile un liquido di colore giallo-verde
contieneacquapigmenti biliari (bilirubina & biliverdina)acidi biliari (sodio taurocolico)colesterolo - lecitina (un fosfolipide)sali inorganici (bicarbonati, NaCl, KCl),
la bile emulsiona i grassi (scinde in goccioleil grasso) e aumenta la superficie espostaalla azione degli enzimi lipasici,.
Parte della bile viene riversata direttamente nelduodeno attraverso il dotto COLEDOCOParte della bile viene accumulata nellacistifellea.
Sul fegato alloggia lacistifellea (detta anchecolecisti o vescicolabiliare)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Leber_Schaf.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Leber_Schaf.jpg5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014
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Digestione dei carboidrati: enzimi
Nutrienti Enzimi Origine Prodotti
Amido, glicogeno
Maltosio
Lattosio
Saccarosio
Amilasi
Maltasi
Lattasi
Invertasi
pancreas
saliva
Intestino T
Intestino T
Intestino T
Maltosio e
Glucosio
Glucosio
Glucosio &
galattosio
Glucosio &
fruttosio
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Digestione delle proteine: enzimi
Nutrienti Enzimi Origine Prodotti
Proteine del
latte
Proteine
Polipeptidi
Peptidi
Rennina o
chimosina
Pepsina
Tripsina
Chimotripsina
(succo pancreatico)
Carbossipeptidasi
Aminopeptidasi
mucosa gastrica
mucosa gastrica
Pancreas
Pancreas
Pancreas
Intestino tenue
coagulo
Polipeptidi
Peptidi
Peptidi
Peptidi &
amino acidi
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Digestione dei lipidi: enzimi
Lipasi gastricamodesta azione (nello stomaco la digestione deigrassi modesta)
La vera digestione inizia nel duodeno:bile ha azione emulsionante sui grassi aumentandone la
superficie di attacco
lipasi pancreaticaidrolizza i trigliceridi producendo mono
e digliceridi e ac. grassi + glicerolo
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Nellintestino crasso
Nel crasso si verifica lassorbimento di acqua elalimento indigerito (colon e cieco) assumeprogressivamente la consistenza di feci (retto)
Si svolge anche attivit fermentativa(CIECO e
COLON)- poco importante nel suino e nei carnivori- molto importante nelle specie erbivore monogastriche(cavallo e coniglio)
Nellintestino crasso le fermentazioni portano allasintesi di numerose vitaminesoprattutto del complessoB ma lassorbimento in genere scarso
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Digestione nei poligastrici
Nei ruminanti la digestione che inizia nello stomaco
(ABOMASO) e prosegue nellintestino tenue
La digestione gastrica preceduta da
FERMENTAZIONE MICROBICA che avviene nei
PRESTOMACI (rumine-reticolo-omaso)
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rumine
omaso
rumine
esofagointestino
Apparato digerente nei ruminanti
solco longitudinale
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Disposizione dei prestomaci
Rumine: occupa parte sinistra della cavit addominale
reticolo
abomaso
Disposizione: rumine a sx nella cavit addominale; cranialmente al rumine posto il reticolo e alla sua dx situato lomaso; labomaso si trovaventralmente al rumine e allomaso e caudalmente al reticoloZootecnica_Anna Nudda
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Il rumine un voluminoso sacco (capacit 90-200 litri checorrisponde a circa 80% del volume dei prestomaci)
Occupa pi della met sx della cavit addominale Un profondo solco longitudinale divide il rumine in sacco dorsale e
sacco ventrale
In corrispondenza dei solchi si trova un ispessimento della
muscolatura della parete chiamati pilastridel rumine Caudalmente presenta due fondi ciechi
Comunica con il reticolo mediante una apertura denominata ostiorumino-reticolare
La mucosa del rumine nellanimale adulto di colore marrone scuro
ad eccezione dei pilatri dove biancastra
RUMINE
ruminerumine
omasoomaso
retic
olo
retic
olo
abom
aso
abom
aso
ruminerumine
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Mucosa delrumine
Mucosa del rumine: unepitelio pavimentoso
stratificato cheratinizzato con numerose
papille di forma e dimensioni variabili (le
papille mancano nei pilastri)
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RETICOLO
Localizzato cranialmente al rumine (tra rumine e
diaframma)
Nel bovino il pi piccolo dei prestomaci (7-12 litri nel
bovino e 1-2 litri nella pecoracirca 5% dei prestomaci)
Presenta 2 aperture: ostio rumino-reticolare e ostio
reticolo-omasico
La superficie interna mostra numerose creste di forma
poligonale formano un reticolo simile a un alveolare
ruminerumine
omasoomaso
retic
olo
retic
olo
abom
aso
abomaso
ruminerumine
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RETICOLO
Sulla superficie del reticolo presente la doccia
esofagea, un sorta di canale che si estende dal
cardias, raggiunge lostio rumino reticolare per
terminare nellostio reticolo-omasico
Negli animali giovani molto sviluppata e serve
per convogliare i liquidi direttamente
nellabomaso. La mucosa che riveste la doccia
esofagea liscia.
ruminerumine
omasoomaso
retic
olo
retic
olo
abom
aso
abomaso
ruminerumine
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OMASO
Forma ovoidale (capacit 8% del volume
degli stomaci)
Localizzato a destra al rumine
Comunica con il reticolo tramite l ostio
reticolo-omasico e con labomaso
mediante lostio omaso-abomasico La superficie interna caratterizzato dalla
presenza nella mucosa di lamine di
lunghezza molto variabile
superficie interna dellomaso
struttura composta da pieghelongitudinali o fogli chericordano le pagine di un libro
ruminerumine
omasoomaso
retic
olo
retic
olo
abom
aso
abom
aso
ruminerumine
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OMASO
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duodeno
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stomaco ghiandolare dei ruminanti in cui avviene la digestione gastrica
Comunica con lomaso mediante lostio omaso-abomasico e con ilduodeno attraverso il PILORO
Nello stomaco del bovino si riconoscono 4 tonache sovrapposte (simili almonogastrico):
sierosa (formata dal peritoneo)
muscolare costituita da elementi muscolari lisci
sottomucosa formata da tessuto connetivo lasso+
mucosa gastrica
ruminerumine
omasoomaso
retic
olo
retic
olo
abom
aso
abom
aso
ruminerumine
ABOMASO
duodeno
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Fi i l i d ll i i
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gas
alimenti fibrosi
alimenti concentrati e granelle
Prima fase della digestione ruminale
meccanica: lorgano presenta continui movimenti di rimescolamento della massadegli alimenti per cui gli alimenti si distribuiscono nel rumine in diversi strati a secondadel loro peso specifico
gli alimenti pi leggeri (quelli fibrosi) si dispongono in superficiequelli pi pesanti al di sotto
il rimescolamento ha la funzione di portare la massa verso lesofago per il rigurgito delbolo mericico alla bocca - rimasticazione - nuova deglutizione RUMINAZIONE
il bolo pi denso si deposita nel sacco del rumine
Fisiologia della ruminazione
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RUMINAZIONELa ruminazione avviene prevalentemente quando gli animali sono in riposo e nonquando mangiano
il rigurgito delle ingesta dal reticolo, seguito da una rimasticazione(masticazione mericica) e rideglutizione. Consente una migliore digestionemeccanica della fibra aumentando la superficie esposta allattacco batterico.
Il rigurgito inizia con la contrazione del reticolo ed il concomitante rilasciodello sfintere esofageo che permette al bolo di raggiungere lesofago.
Il bolo trasportato nella bocca attraverso movimenti peristaltici inversi.
Il fluido del bolo viene spremuto con la lingua e reinghiottito, mentre il boloviene rimasticato e poi deglutito.
La motilit del rumine fondamentale:per consentire il ritorno in bocca dellalimento
per rimescolare il contenuto ruminale
Per fravorire leruttazione dei gas di fermentazione
per spingere gli alimenti pi sminuzzati verso labomasoZootecnica_Anna Nudda
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RUMINAZIONE
Attivita ruminatoria:
11-12 ore per giorno
40.000 atti ruminatori per giorno
Produzione di saliva: 180 l/d nei bovini, 15-18 nei piccoli ruminanti
Cresce al crescere del contenuto di fibra della dieta
effetto di lubrificazione; effetto tampone nel rumine (stabilizza il pHruminale)
La ruminazione avviene prevalentementequando gli animali sono in riposo e non quando
mangiano.Nel grafico mostra il tempo speso nelpascolamento e nella ruminazione da bovini(Lofgreen et al., J Animal Sci 16:773, 1957).
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gli alimenti pi densi, presenti nella parte craniale del sacco delrumine, vengono spinti nel reticolo e da qui passano nellomaso.
La funzione dellomaso ancora non del tutto chiara,
In genere gli alimenti vengono trattenuti nellomaso per unperiodo limitato.
Dallomaso gli alimenti passano nellabomaso(vero stomaco
ghiandolare)
Fisiologia della ruminazione
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ABOMASO
digestione gastrica simile a quella dei monogastrici
(secreti acidi con funzione molto simile a quella dei monogastrici)
avviene anche la digestione della massa batterica
proveniente dal rumine grazie alla presenza del
lisozima(enzima non secreto nello stomaco dei
monogastrici).
Il lisozima un gruppo di enzimi che catalizzanolidrolisi di specifici legami glicosidici nei
mucopolissacaridi che costituiscono la parete cellulare
dei batteri
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condizioni di anaerobiosi
microflora ruminale
batteri:
cellulosolitici
emicellulosolitici
amiloliticiproteolitici
protozoi:100.000-1.000.000/ml
(ruolo non ben conosciuto - intensa attivit proteolitica)
funghi
temperatura nel rumine: 38-40C
pH: 6.2-6.5
10-100 mld/ml
Nel rumine avviene la fermentazione ruminale
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Prodotti principalidelle fermentazioni ruminali
Acidi Grassi Volatili (AGV)acido acetico (C2) CH3COOHacido propionico (C3) CH3CH2COOHacido butirrico (C4) CH3CH2CH2COOH
sono assorbiti dalle mucose del rumine
in media il 60 - 80 % dellenergiache i ruminanti ricavano dagli alimentideriva dagli AGV
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Di ti d i CARBOIDRATI i i ti
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Digestione dei CARBOIDRATI nei ruminanti
cellulosa, emicellulosa, amido
Acidi Grassi Volatili (AGV)
Acido acetico (C2) Acido propionico (C3)
Acido butirrico (C4)
CH3-CH2-COOH.CH3COOH.
CH3CH2CH2-COOH
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Prodotti principalidelle fermentazioni ruminali
Gas: CO2+ CH4La fermentazione nel rumine genera anidride carbonica [CO2] e metano[CH4] )gas che vengono eliminati con leruttazione
gas prodotti: circa 50 litri/ora nel bovino (500-700 l/die)
e 5 l/h negli ovini e capriniperdita energetica sotto forma di CH4: 5 -10 % dell Energia Lorda della
dieta
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i componenti nutritivi alimentari vengano in parte degradati nel rumine perfermentazione ed in parte sfuggano indegradati (sostanze by-pass) verso ladigestione gastro-intestinale.
Dalla fermentazione ruminale dei carboidrati, sono prodotti i cosidetti acidigrassi volatili (AGV): acetico, propionico e butirrico.
Nel rumine i le proteine e la quota di azoto non proteico (NPN)sono utilizzatidai microrganismi ruminali per la sintesi di proteine microbiche (proteine di altovalore biologico).
Nel rumine i grassinon vengono utilizzati come subtrati fermentativi.
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Con razioni ricche in foraggiA. acetico: 65-75% degli AGV prodotti
A. propionico: 15-20%A. butirrico: 10%
Con razioni ricche in concentratiA. acetico: 55-60% degli AGV prodottiA. propionico: 30-35%
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amidi
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Differenza nella digestione fra carboidrati di riserva e strutturali
amidofermentazione molto rapida
cellulose ed amicellulosefermentazione lenta
lignina inattacabile dai batteri e protegge le pareti cellulari dalla
fermentazione
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Rapporto Foraggi:Concentrati nella dieta
Landamento dei processi fermentativi ruminali fortemente condizionato dal
rapporto Foraggi (ricchi di fibra lentamente fermentata) e Concentrati (ricche di
amido rapidamente fermentato)
Razione ad alto contenuto in Foraggi
- lunghi tempi di ruminazione per cui produzione lenta di AGV
- elevata produzione di saliva
- netta prevalenza di acetico su propionico
per cui il pH ruminale rimane costante su valori di 6,2-6,5.
Razione ad alto contenuto in concentrati
- brevi tempi di ruminazione per cui produzione rapida di AGV
- bassa produzione di saliva
- netta prevalenza di propionico su acetico
- il pH ruminale scende a valori
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Conseguenze per basso pH ruminale
Con la riduzione del pH diminuisce la digestione dei foraggi della dietadovuta al fatto che i batteri cellulosolitici riducono la loro attivit (fino acessarla con pH
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Conseguenze per basso pH ruminale
acidosi acutapu manifestarsi in seguito a eccessiva e rapidaingestione di concentrati che nel rumine provocano improvvisa edelevata produzione di AGV e quindi improvviso crollo del pH
Se il pH scende a valori
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METEORISMO
Alterazione ruminale che si verifica quando lanimale
non riesce ad eliminare i gas tramite eruttazione
i gas si accumulano nel rumine creando gonfioripericolosi per la vita dellanimale
causa pi frequente: eccessiva ingestione di erbamedica giovane o trifoglio che contengono saponineresponsabili della formazione di schiuma cheintrappola i gas
meteorismo anche in animali allingrasso alimentaticon diete molto ricche di amido e povere di foraggio
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A differenza dei monogastrici la scissione delle
proteine nel rumine non si ferma alla produzionedi AMINOACIDI ma prosegue con reazioni dideaminazioneche portano al distacco del gruppoaminico (-NH2) che viene trasformato inammoniaca (NH3)
Digestione delle proteine nei ruminanti
circa il 60-70% delle proteine di origine alimentare viene degradato ad NH3nel rumine e solo il 30-40% attraversa il rumine e passa allabomaso(proteine by-pass)
LNH3 viene incorporata dai batteri per sintetizzare proteine necessarieper laccrescimento e la loro moltiplicazione
Lutilizzazione dellNH3 da parte dei batteri ruminali dipende dalla capacitdei batteri di moltiplicarsi. La capacit di moltiplicarsi in relazione con ladisponibilit di energia
aminoacido
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se la produzione di NH3 non accompagnata dalla utilizzazione deibatteri (capacit di utilizzazione legata alla disponibilit di energia)
la NH3 in eccesso si accumula nel rumine, passa dal rumine al sangue,dal sangue al fegato dove viene detossificata in urea.
Lurearientra nel circolo sanguigno e viene eliminata con le urine
Gruppo amminico
Gruppo carbossilicoZootecnica_Anna Nudda
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Questo comporta spreco di proteine alimentari che vengonodegradate senza poter essere utilizzate n dai batteri n dairuminanti
causa uno stato di affaticamento epatico e talvolta di intossicazioneallanimale
al contrario.carenza di proteine alimentari con buona disponibilitdi energia comporta mobilizzazione delle proteine corporee eriduzione della moltiplicazione batterica
In buone condizioni passano nellabomaso 100-120 g di proteine/kgdi S.O. fermentata nel rumine + la proteina by-pass
il 75% della PG che esce dal rumine proteina batterica
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Digestione dei lipidi
Nel rumine
limitata degradazione da parte di lipasi di origine microbica
elevata idrogenazione degli AG insaturi da parte dei batteri(la maggior parte degli AG che arrivano allintestino sono saturi)
Le diete dei ruminanti contengono bassa quantit di lipidi (2-3% sulla SS) chenon esercitano nessun effetto di rilievo sulle fermentazioni ruminali
grassi >6-8% manifestano azione depressiva sullattivit batterica conconseguente peggioramento della digestione e della ingestione di foraggi
in bovine altamente produttive per aumentare la concentrazione energeticadella razione (senza aumentare la dose di concentrato che porterebbe afenomeni di acidosi) si ricorre allimpiego di grassi protetti o by-pass
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Di i li i li i i
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Digestione negli animali giovani
Nei ruminanti in fase di allattamento la digestione prevalentemente abomasale (rennina, pepsina, HCl) - Il rumine non sviluppato
il passaggio dal sistema monogastrico al sistema poligastricointeramente sviluppato si completa soltanto verso i 4-5 mesi det
alimentazione lattea o con sostitutivi del latte
necessari AA essenziali e quindi proteine di alto valore biologico
digerita facilmente la caseina che viene coagulata dalla rennina
per i glucidi solo il lattosio digerito facilmente mentre ilsaccarosio e gli altri polissacaridi sono difficilmente digeriti
lipasi poco attive - difficolt di emulsionare bene i grassiZootecnica_Anna Nudda
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erbivori MONOGASTRICI
Altri mammiferi erbivori sfruttano la
cellulosa con lo stesso meccanismo dei
ruminanti:CAVALLO
CONIGLIO
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EQUIDI
sfruttano la cellulosa con lo stessomeccanismo dei ruminanti, ma il
processo avviene in diverticoli
dellintestino chiamati ciechi
intestinali
CIECO: sacco allungato (1m x
25cm,capacit 35 litri)
Non presente la cistifellea
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IN VERDE E INDICATO IL CIECO
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Mammiferi lagomorfi: comprendente le due
famiglie dei Leporidae (lepri e conigli)
Sono erbivori monogastrici.
Le fermentazioni della fibra avvengono nel
cieco.
Ha la capacit di aumentare lefficienza di
utilizzazione proteica e lingestione di vitamineattraverso la ciecotrofia.
l'animale, dopo aver ingerito il cibo lo espelle
sotto forma difeci molli, di colore verdastro e
consistenza gelatinosa (ciecotrofi)), che vengono
nuovamente ingerite e ridigerite, per poi venire
espulse comefeci dure, di colore scuro.
Il ciecotrofo viene reingerito dalla lepre ,che lo
preleva direttamente dall'ano; quindi difficile
trovarne traccia.
La ciecotrofia avviene generalmente al mattino.
Acido acetico: 70-85 %
Acido butirrico: 8-20 %
Acido propionico: 3-10 %
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Apparato digerente DEGLI AVICOLI
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Dipartimento di Scienze Zootecniche
- Universit di Sassari
Permanenza alimenti nel gozzo:
tipo (60 g frumento, orzo o avena: 14 e 18-19 h)
quantit (15 g: 4 e 5,5-6 h)
Cavit orale
esofago
stomaco
intestino
Stomaco ghiandolare e muscolare
duodeno
ileo e digiuno
mancano i denti
o ingluvie
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Lapparato digerente- Si suddivide in cavit orale, esofago, stomaco ed intestino e nel pollo ha
una lunghezza di circa 2,5 metri. Gli uccelli sono privi di denti per cui il cibo non subisce alcunamasticazione.Lesofago notevolmente lungo in quanto percorre tutto il collo fin dentro il
torace; a livello del torace si allarga a formare il gozzo o ingluvie. Il gozzo, nel quale il cibo
viene trattenuto per un certo periodo di tempo, tappezzato da una mucosa, che secerne unliquido con funzione di rammollire il cibo, e da una tonaca muscolare molto robusta chedetermina le contrazioni della parete e quindi la discesa degli alimenti. La permanenza degli
alimenti nel gozzo varia a seconda della loro quantit e qualit: ad esempio 60 g di frumento, diorzo o di avena restano nel gozzo del pollo rispettivamente 14, 18 e 19 ore; 15 g degli stessi
alimenti permangono 4h e 15, 5h e 30 e 6 ore. La permanenza degli alimenti nel gozzo risulta
prolungata da un precedente digiuno e in modo eccezionale quando i polli sono privatidellacqua. Allesofago segue lo stomacoche, negli uccelli, diviso in due parti: ilproventricolo o stomaco ghiandolare ed il ventriglio o stomaco muscolare. Nel proventricolo
sono presenti numerose ghiandole tubolari semplici che secernono il succo gastrico. Ilventriglio ha forma rotondeggiante, leggermente schiacciata in cui molto sviluppata la parte
muscolare; la parte interna, nella quale sono presenti numerose pieghe, molto resistente ecorneificata e permette la triturazione degli alimenti. La triturazione consentita oltrech dalla
particolare struttura di questorgano anche dalla presenza di pietruzze o altro materiale, che gliuccelli in genere ingoiano per istinto. La presenza di pietruzze e di piccoli corpi solidi serve a
compiere una sorta di digestione meccanica degli alimenti; in questa parte del digerente non haluogo alcuna secrezione enzimatica ma soltato la triturazione meccanica degli alimenti.
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Digerente dello struzzo: 20 m di lunghezza
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Digerente dello struzzo: 20 m di lunghezza.
Molto sviluppati i cechi. La permanenza degli alimenti nei chiechi(circa 36 ore) paragonabile a qualla nei prestomaci dei ruminanti.Qui ad opera della microflora intestinale avvengono quelle
fermentazioni della fibra che permettono allo struzzo di trarre lamaggior parte del suo fabbisogno energetico dall'utilizzo di unalimento altrimenti inutilizzabile.Lo struzzo adulto pu ricavare il 70% dell'energiadall'assorbimento e metabolismo degli acidi grassi volatili prodotti da
queste fermentazioni.Lo struzzo come il cavallo non provvisto di cistifellea per cuidigerisce male i grassi (del resto poco presenti nella normale dieta diun erbivoro).La mancanza del gozzo e di un organo per l'accumulo della bile,
rileva che l'ingestione di cibo per uno struzzo dovrebbe esseremodica e continua.E' profondamente sbagliato quindi, sia dal punto di vista fisiologicoche pratico, alimentare gli struzzi saltuariamente in quanto possonoandare incontro a pericolose indigestioni.
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