156
807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Organizzazione dei tempi di esame degli argomenti in calendario ............................. 3 Comunicazioni ................................................. 17 Missioni valevoli nella seduta del 31 maggio 2017 ............................................................... 17 Progetti di legge (Annunzio; Adesione di deputati a proposte di legge; Assegnazione a Commissione in sede referente) ............ 17 Corte dei conti (Trasmissione di documenti) . 18 Progetti di atti dell’Unione europea (An- nunzio) .......................................................... 18 PAG. Provvedimenti concernenti amministrazioni locali (Annunzio) ......................................... 19 Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 19 Richiesta di parere parlamentare su propo- sta di nomina .............................................. 20 Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo ......................................................... 20 Atti di controllo e di indirizzo .................... 20 Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) . 20 Disegno di legge di conversione n. 4444-A . 21 Ordini del giorno ............................................ 21 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

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807. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Organizzazione dei tempi di esame degliargomenti in calendario ............................. 3

Comunicazioni ................................................. 17

Missioni valevoli nella seduta del 31 maggio2017 ............................................................... 17

Progetti di legge (Annunzio; Adesione dideputati a proposte di legge; Assegnazionea Commissione in sede referente) ............ 17

Corte dei conti (Trasmissione di documenti) . 18

Progetti di atti dell’Unione europea (An-nunzio) .......................................................... 18

PAG.

Provvedimenti concernenti amministrazionilocali (Annunzio) ......................................... 19

Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 19

Richiesta di parere parlamentare su propo-sta di nomina .............................................. 20

Richiesta di parere parlamentare su atti delGoverno ......................................................... 20

Atti di controllo e di indirizzo .................... 20

Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) . 20

Disegno di legge di conversione n. 4444-A . 21

Ordini del giorno ............................................ 21

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

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PAGINA BIANCA

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ORGANIZZAZIONE DEI TEMPIPER L’ESAME DEGLI ARGOMENTI ISCRITTI NEL CALENDARIO

PDL N. 4368 – MODIFICHE AL CODICE PENALE,AL CODICE DI PROCEDURA PENALE E ALL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO

Seguito dell’esame: 15 ore.

Relatore per la maggioranza 30 minuti

Relatore di minoranza 15 minuti

Governo 30 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 1 ora e 30 minuti

Interventi a titolo personale 2 ore e 17 minuti (con il limite massimodi 15 minuti per il complesso degli

interventi di ciascun deputato)

Gruppi 9 ore e 48 minuti

Partito Democratico 2 ore e 38 minuti

MoVimento 5 Stelle 1 ora e 7 minuti

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

49 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

44 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

38 minuti

Lega Nord e Autonomie –Lega dei Popoli – Noi con Salvini

34 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

33 minuti

Civici e Innovatori 32 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

32 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

31 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 30 minuti

Misto: 40 minuti

Conservatori e Riformisti 12 minuti

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Minoranze Linguistiche 7 minuti

UDC-IDEA 7 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

6 minuti

FARE! – Pri 4 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

4 minuti

PDL N. 4144 E ABB. – AREE PROTETTE

Seguito dell’esame: 14 ore (*).

Relatore 30 minuti

Governo 30 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 2 ore

Interventi a titolo personale 2 ore e 3 minuti (con il limite massimodi 13 minuti per il complesso degli

interventi di ciascun deputato)

Gruppi 8 ore e 47 minuti

Partito Democratico 2 ore e 21 minuti

MoVimento 5 Stelle 1 ora

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

44 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

39 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

34 minuti

Lega Nord e Autonomie –Lega dei Popoli – Noi con Salvini

30 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

30 minuti

Civici e Innovatori 29 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

29 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

28 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 27 minuti

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Misto: 36 minuti

Conservatori e Riformisti 13 minuti

Minoranze Linguistiche 6 minuti

UDC-IDEA 6 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

5 minuti

FARE! – Pri 3 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

3 minuti

(*) I tempi sono stati in parte utilizzati nelle sedute del 17, 18, 23 e 24 maggio 2017.

PDL COST. N. 56-B – MODIFICHE ALLO STATUTO SPECIALE

PER IL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL IN MATERIA DI TUTELA

DELLA MINORANZA LINGUISTICA LADINA

Seguito dell’esame: 5 ore.

Relatore 15 minuti

Governo 15 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 20 minuti

Interventi a titolo personale 45 minuti (con il limite massimo di 5minuti per il complesso degli interventi

di ciascun deputato)

Gruppi 3 ore e 15 minuti

Partito Democratico 52 minuti

MoVimento 5 Stelle 22 minuti

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

16 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

15 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

13 minuti

Lega Nord e Autonomie –Lega dei Popoli – Noi con Salvini

11 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

11 minuti

Civici e Innovatori 11 minuti

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

11 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

10 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 10 minuti

Misto: 13 minuti

Conservatori e Riformisti 3 minuti

Minoranze Linguistiche 2 minuti

UDC-IDEA 2 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

2 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

PDL N. 3891 – TUTELA DEI CORPI POLITICI,AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARI E DEI LORO SINGOLI COMPONENTI

Tempo complessivo: 15 ore, di cui:

• discussione generale: 8 ore e 30 minuti;

• seguito dell’esame: 6 ore e 30 minuti.

Discussione generale Seguito dell’esame

Relatore 15 minuti 15 minuti

Governo 15 minuti 15 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti

Tempi tecnici 30 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 28 minuti (conil limite massimo di15 minuti per ciascun

deputato)

1 ora (con il limitemassimo di 6 minutiper il complesso degliinterventi di ciascun

deputato)

Gruppi 6 ore e 22 minuti 4 ore e 20 minuti

Partito Democratico 40 minuti 1 ora e 11 minuti

MoVimento 5 Stelle 33 minuti 29 minuti

Forza Italia – Il Popolo dellaLibertà – Berlusconi Presidente

32 minuti 21 minuti

Articolo 1 – MovimentoDemocratico e Progressista

31 minuti 19 minuti

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

31 minuti 17 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

31 minuti 15 minuti

Sinistra Italiana – SinistraEcologia Libertà – Possibile

31 minuti 15 minuti

Civici e Innovatori 31 minuti 14 minuti

Scelta civica – ALA per laCostituente Liberale e Popolare– MAIE

31 minuti 14 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

30 minuti 14 minuti

Fratelli d’Italia – AlleanzaNazionale

30 minuti 13 minuti

Misto: 31 minuti 18 minuti

Conservatori e Riformisti 10 minuti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 5 minuti 3 minuti

UDC-IDEA 5 minuti 3 minuti

Alternativa Libera – TuttiInsieme per l’Italia

5 minuti 3 minuti

FARE! – Pri 3 minuti 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI)– Liberali per l’Italia (PLI)

3 minuti 2 minuti

PDL N. 4102 – MODIFICHE ALLA LEGGE 20 DICEMBRE 2012, N. 238,PER IL SOSTEGNO E LA VALORIZZAZIONE DEL FESTIVAL UMBRIA JAZZ

Tempo complessivo: 13 ore e 30 minuti, di cui:

• discussione generale: 8 ore e 30 minuti;

• seguito dell’esame: 5 ore.

Discussione generale Seguito dell’esame

Relatore 15 minuti 15 minuti

Governo 15 minuti 15 minuti

Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti

Tempi tecnici 10 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 28 minuti (conil limite massimo di15 minuti per ciascun

deputato)

45 minuti (con il li-mite massimo di 5minuti per il com-plesso degli interventidi ciascun deputato)

Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Gruppi 6 ore e 22 minuti 3 ore e 25 minuti

Partito Democratico 40 minuti 55 minuti

MoVimento 5 Stelle 33 minuti 23 minuti

Forza Italia – Il Popolo dellaLibertà – Berlusconi Presidente

32 minuti 17 minuti

Articolo 1 – MovimentoDemocratico e Progressista

31 minuti 15 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

31 minuti 13 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

31 minuti 12 minuti

Sinistra Italiana – SinistraEcologia Libertà – Possibile

31 minuti 11 minuti

Civici e Innovatori 31 minuti 11 minuti

Scelta civica – ALA per laCostituente Liberale e Popolare– MAIE

31 minuti 11 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

30 minuti 11 minuti

Fratelli d’Italia – AlleanzaNazionale

30 minuti 10 minuti

Misto: 31 minuti 16 minuti

Conservatori e Riformisti 10 minuti 6 minuti

Minoranze Linguistiche 5 minuti 2 minuti

UDC-IDEA 5 minuti 2 minuti

Alternativa Libera – TuttiInsieme per l’Italia

5 minuti 2 minuti

FARE! – Pri 3 minuti 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI)– Liberali per l’Italia (PLI)

3 minuti 2 minuti

MOZIONE N. 1-01553 E ABB. – INIZIATIVE VOLTE A GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO DELLE PROVINCE

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti

Richiami al regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 5 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 6 minutiper il complesso degli interventi di cia-

scun deputato)

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 9: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

Gruppi 4 ore e 20 minuti

Partito Democratico 1 ora e 11 minuti

MoVimento 5 Stelle 29 minuti

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

21 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

19 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

17 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

15 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

15 minuti

Civici e Innovatori 14 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

14 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

14 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 13 minuti

Misto: 18 minuti

Conservatori e Riformisti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 3 minuti

UDC-IDEA 3 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

3 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l’illustrazione di ciascuna mozione.

DOC. LXXXVII-BIS, N. 5-A – RELAZIONE DELLA XIV COMMISSIONE SULLA RELAZIONE PROGRAM-MATICA SULLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA PER IL 2017 E SUL PROGRAMMA DI

LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL 2017

Tempo complessivo, escluse le dichiarazioni di voto: 7 ore (*).

Relatore 20 minuti

Governo 20 minuti

Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Richiami al Regolamento e tempi tecnici 10 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 10 minuti (con il limite massimodi 8 minuti per il complesso degli inter-

venti di ciascun deputato)

Gruppi 5 ore

Partito Democratico 1 ora e 21 minuti

MoVimento 5 Stelle 34 minuti

Forza Italia – Il Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

25 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

22 minuti

Alternativa Popolare – Centristi perl’Europa – NCD

19 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

17 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

17 minuti

Civici e Innovatori 17 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

17 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

16 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti

Misto: 20 minuti

Conservatori e Riformisti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 4 minuti

UDC-IDEA 4 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

3 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

(*) Per le dichiarazioni di voto sono attribuiti a ciascun gruppo 10 minuti. Al gruppoMisto sono assegnati 15 minuti.

Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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PDL N. 4410 E ABB. – ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA

SUL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO

Seguito dell’esame: 7 ore.

Relatore 15 minuti

Governo 15 minuti

Richiami al regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 15 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 9 minuti (con il limite massimodi 7 minuti per il complesso degli inter-

venti di ciascun deputato)

Gruppi 4 ore e 56 minuti

Partito Democratico 1 ora e 20 minuti

MoVimento 5 Stelle 34 minuti

Forza Italia – Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

24 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

22 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

19 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

17 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

17 minuti

Civici e Innovatori 16 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

16 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

16 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti

Misto: 20 minuti

Conservatori e Riformisti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 4 minuti

UDC-IDEA 4 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

3 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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PDL N. 3225-A/R E ABB. – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VITALIZI

E DI TRATTAMENTO ECONOMICO DEI PARLAMENTARI E DEI CONSIGLIERI REGIONALI

Seguito dell’esame: 15 ore.

Relatore per la maggioranza 20 minuti

Relatore di minoranza 10 minuti

Governo 20 minuti

Richiami al regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 1 ora

Interventi a titolo personale 2 ore e 19 minuti (con il limite massimodi 16 minuti per il complesso degli

interventi di ciascun deputato)

Gruppi 10 ore e 41 minuti

Partito Democratico 2 ore e 51 minuti

MoVimento 5 Stelle 1 ore e 13 minuti

Forza Italia – Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

1 ora

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

47 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

41 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

36 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

35 minuti

Civici e Innovatori 35 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

35 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

33 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 32 minuti

Misto: 43 minuti

Conservatori e Riformisti 13 minuti

Minoranze Linguistiche 8 minuti

UDC-IDEA 8 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

6 minuti

Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 13: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

FARE! – Pri 4 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

4 minuti

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO IN VISTA DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 22 E 23 GIUGNO 2017

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 4 ore e 30 minuti.

Discussione Dichiarazioni di voto

Governo 30 minuti (complessivamente)

Interventi a titolo personale 10 minuti 12 minuti

Gruppi 1 ora e 36 minuti 2 ore e 2 minuti

Partito Democratico 21 minuti 10 minuti

MoVimento 5 Stelle 11 minuti 10 minuti

Forza Italia – Popolo dellaLibertà – Berlusconi Presidente

8 minuti 10 minuti

Articolo 1 – MovimentoDemocratico e Progressista

7 minuti 10 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

6 minuti 10 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

6 minuti 10 minuti

Sinistra Italiana – SinistraEcologia Libertà – Possibile

5 minuti 10 minuti

Civici e Innovatori 5 minuti 10 minuti

Scelta civica – ALA per laCostituente Liberale e Popolare– MAIE

5 minuti 10 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

5 minuti 10 minuti

Fratelli d’Italia – AlleanzaNazionale

5 minuti 10 minuti

Misto: 12 minuti 12 minuti

Conservatori e Riformisti 2 minuti 2 minuti

Minoranze Linguistiche 2 minuti 2 minuti

UDC-IDEA 2 minuti 2 minuti

Alternativa Libera – TuttiInsieme per l’Italia

2 minuti 2 minuti

Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 14: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

FARE! – Pri 2 minuti 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI)– Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti 2 minuti

DOC. XVI-BIS, N. 11 – RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

SULLE FORME DI RACCORDO TRA LO STATO E LE AUTONOMIE TERRITORIALI E SULL’ATTUAZIONE DEGLI

STATUTI SPECIALI

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 3 ore.

Relatore 15 minuti

Governo 15 minuti

Richiami al regolamento 5 minuti

Tempi tecnici 5 minuti

Interventi a titolo personale 22 minuti (con il limite massimo di 3minuti per il complesso degli interventi

di ciascun deputato)

Gruppi 1 ora e 58 minuti

Partito Democratico 32 minuti

MoVimento 5 Stelle 13 minuti

Forza Italia – Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

9 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

8 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

7 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

7 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

6 minuti

Civici e Innovatori 6 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

6 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

6 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 6 minuti

Misto: 12 minuti

Conservatori e Riformisti 2 minuti

Minoranze Linguistiche 2 minuti

Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 15: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

UDC-IDEA 2 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

2 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

PDL N. 3558 – PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE

E DELL’ESTREMISMO VIOLENTO DI MATRICE JIHADISTA

Seguito dell’esame: 7 ore e 30 minuti.

Relatore per la maggioranza 15 minuti

Relatore di minoranza 10 minuti

Governo 15 minuti

Richiami al regolamento 10 minuti

Tempi tecnici 30 minuti

Interventi a titolo personale 1 ora e 10 minuti (con il limite massimodi 7 minuti per il complesso degli inter-

venti di ciascun deputato)

Gruppi 5 ore

Partito Democratico 1 ore e 21 minuti

MoVimento 5 Stelle 34 minuti

Forza Italia – Popolo della Libertà –Berlusconi Presidente

25 minuti

Articolo 1 – Movimento Democraticoe Progressista

22 minuti

Alternativa Popolare – Centristiper l’Europa – NCD

19 minuti

Lega Nord e Autonomie – Legadei Popoli – Noi con Salvini

17 minuti

Sinistra Italiana – Sinistra EcologiaLibertà – Possibile

17 minuti

Civici e Innovatori 17 minuti

Scelta civica – ALA per la CostituenteLiberale e Popolare – MAIE

17 minuti

Democrazia Solidale – CentroDemocratico

16 minuti

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale 15 minuti

Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Misto: 20 minuti

Conservatori e Riformisti 5 minuti

Minoranze Linguistiche 4 minuti

UDC-IDEA 4 minuti

Alternativa Libera – Tutti Insiemeper l’Italia

3 minuti

FARE! – Pri 2 minuti

Partito Socialista Italiano (PSI) –Liberali per l’Italia (PLI)

2 minuti

Per quanto riguarda l’esame dei progetti di legge nn. 2352 e abb., 4220, 3012-B, 3115e abb., 2168-B e 4388, l’organizzazione dei tempi sarà valutata sulla base del testo cheverrà licenziato dalle competenti Commissioni di merito.

Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati

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COMUNICAZIONI

Missioni valevolinella seduta del 31 maggio 2017.

Adornato, Angelino Alfano, GioacchinoAlfano, Alfreider, Alli, Amendola, Amici,Artini, Baretta, Bellanova, Dorina Bianchi,Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi,Michele Bordo, Borletti Dell’Acqua, Bo-schi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa,Brunetta, Caparini, Capelli, Carbone, Ca-sero, Castiglione, Catania, Causin, Cente-mero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cimbro,Cirielli, Coppola, Costa, Costantino, D’Alia,Dambruoso, Damiano, De Micheli, DelBasso De Caro, Dellai, Di Gioia, Luigi DiMaio, Epifani, Faraone, Fedi, Fedriga, Fer-ranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana,Fontanelli, Fraccaro, Franceschini, Galati,Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti,Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis,Gozi, Greco, La Russa, Laforgia, Locatelli,Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia,Manciulli, Marazziti, Marcon, Mazziotti diCelso, Meta, Migliore, Mucci, Nicoletti, Or-lando, Pannarale, Piccoli Nardelli, Pisic-chio, Polidori, Portas, Rampelli, Ravetto,Realacci, Francesco Saverio Romano, Ro-sato, Domenico Rossi, Rostan, Rughetti,Sanga, Sani, Scalfarotto, Scanu, Sereni,Sottanelli, Terzoni, Valeria Valente, Velo.

Annunzio di proposte di legge.

In data 30 maggio 2017 è stata presen-tata alla Presidenza la seguente propostadi legge d’iniziativa del deputato:

GIORGIS: « Modifiche al codice delprocesso amministrativo, di cui all’allegato

1 al decreto legislativo 2 luglio 2010,n. 104, in materia di cognizione dell’inci-dente di falso nei giudizi relativi alleoperazioni elettorali e alla legge 21 marzo1990, n. 53, in materia di soggetti auto-rizzati all’autenticazione delle firme per lecandidature » (4519).

Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputatia proposte di legge.

La proposta di legge RICHETTI edaltri: « Disposizioni in materia di aboli-zione dei vitalizi e nuova disciplina deitrattamenti pensionistici dei membri delParlamento e dei consiglieri regionali »(3225) è stata successivamente sottoscrittadal deputato Librandi.

Assegnazione di un progetto di leggea Commissione in sede referente.

A norma del comma 1 dell’articolo 72del Regolamento, il seguente progetto dilegge è assegnato, in sede referente, allasottoindicata Commissione permanente:

XII Commissione (Affari sociali):

MORANI ed altri: « Disposizioni in ma-teria di vaccinazioni obbligatorie per l’i-scrizione e la frequenza degli asili nido edelle scuole dell’infanzia » (4476) Pareredelle Commissioni I, V, VII e della Com-missione parlamentare per le questioni re-gionali.

Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Trasmissione dalla Corte dei conti.

Il Presidente della Sezione del controllosugli enti della Corte dei conti, con letterain data 26 maggio 2017, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 7 della legge 21 marzo1958, n. 259, la determinazione e la rela-zione riferita al risultato del controlloeseguito sulla gestione finanziaria dell’Isti-tuto per gli studi di politica internazionale(ISPI), per gli esercizi 2013, 2014 e 2015.Alla determinazione sono allegati i docu-menti rimessi dall’ente ai sensi dell’arti-colo 4, primo comma, della citata leggen. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 528).

Questi documenti sono trasmessi allaIII Commissione (Affari esteri) e alla VCommissione (Bilancio).

Annunzio di progetti diatti dell’Unione europea

La Commissione europea, in data 30maggio 2017, ha trasmesso, in attuazionedel Protocollo sul ruolo dei Parlamentiallegato al Trattato sull’Unione europea, iseguenti progetti di atti dell’Unione stessa,nonché atti preordinati alla formulazionedegli stessi, che sono assegnati, ai sensidell’articolo 127 del Regolamento, alla VCommissione (Bilancio), con il parere dellaXIV Commissione (Politiche dell’Unioneeuropea):

Raccomandazioni di raccomanda-zioni del Consiglio sui programmi nazio-nali di riforma 2017 e che formulano ipareri del Consiglio sui programmi distabilità 2017 del Belgio (COM(2017) 501final), della Bulgaria (COM(2017) 502 fi-nal), della Repubblica ceca (COM(2017)503 final), della Danimarca (COM(2017)504 final), della Germania (COM(2017) 505final), dell’Estonia (COM(2017) 506 final),dell’Irlanda (COM(2017) 507 final), dellaSpagna (COM(2017) 508 final), di Cipro(COM(2017) 512 final), della Lituania(COM(2017) 514 final), del Lussemburgo(COM(2017) 515 final), dell’Ungheria

(COM(2017) 516 final), dei Paesi Bassi(COM(2017) 518 final), dell’Austria(COM(2017) 519 final), della Polonia(COM(2017) 520 final), del Portogallo(COM(2017) 521 final), della Romania(COM(2017) 522 final) e della Slovenia(COM(2017) 523 final).

Il Dipartimento per le politiche europeedella Presidenza del Consiglio dei ministri,in data 30 maggio 2017, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 6, commi 1 e 2, dellalegge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti diatti dell’Unione europea, nonché atti pre-ordinati alla formulazione degli stessi.

Questi atti sono assegnati, ai sensi del-l’articolo 127 del Regolamento, alle Com-missioni competenti per materia, con ilparere, se non già assegnati alla stessa insede primaria, della XIV Commissione(Politiche dell’Unione europea).

Con la predetta comunicazione, il Go-verno ha altresì richiamato l’attenzione suiseguenti documenti, già trasmessi dallaCommissione europea e assegnati allecompetenti Commissioni, ai sensi dell’ar-ticolo 127 del Regolamento:

Comunicazione della Commissione alParlamento europeo, al Consiglio, al Comi-tato economico e sociale europeo e al Comi-tato delle regioni – Relazione 2016 sull’ap-plicazione della Carta dei diritti fondamen-tali dell’Unione europea (COM(2017) 239final);

Comunicazione della Commissione alParlamento europeo, al Consiglio europeo,al Consiglio, alla Banca centrale europea,al Comitato economico e sociale europeo,al Comitato delle regioni e alla Bancaeuropea per gli investimenti – Semestreeuropeo 2017: raccomandazioni specificheper paese (COM(2017) 500 final).

Con la medesima comunicazione, ilGoverno ha inoltre richiamato l’attenzionesulla raccomandazione della Commissionedel 12.5.2017 relativa a controlli di poliziaproporzionati e alla cooperazione di poli-

Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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zia nello spazio Schengen (C(2017) 3349final), che è assegnata, ai sensi dell’articolo127 del Regolamento, alla I Commissione(Affari costituzionali), con il parere dellaXIV Commissione (Politiche dell’Unioneeuropea).

Annunzio di provvedimenticoncernenti amministrazioni locali.

Il Ministero dell’interno, con lettere indata 25 maggio 2017, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 141, comma 6, del testounico delle leggi sull’ordinamento deglienti locali, di cui al decreto legislativo 18agosto 2000, n. 267, i decreti del Presi-dente della Repubblica di scioglimento deiconsigli comunali di Magliano in Toscana(Grosseto) e di Perito (Salerno).

Questa documentazione è depositatapresso il Servizio per i Testi normativi adisposizione degli onorevoli deputati.

Comunicazioni di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei mini-stri, con lettere in data 26 maggio 2017, hatrasmesso, ai sensi dell’articolo 19, comma9, del decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165, le seguenti comunicazioni concer-nenti il conferimento, ai sensi dei commi4, 6 e 10 del medesimo articolo 19, diincarichi di livello dirigenziale generale,che sono trasmesse alla I Commissione(Affari costituzionali), nonché alle Com-missioni sottoindicate:

alla II Commissione (Giustizia) la co-municazione concernente il seguente inca-rico nell’ambito del Ministero della giustizia:

alla dottoressa Annalisa Pacifici,l’incarico di vice capo del Dipartimentodell’organizzazione giudiziaria, del perso-nale e dei servizi;

alla III Commissione (Affari esteri) lacomunicazione concernente i seguenti in-carichi nell’ambito del Ministero degli affariesteri e della cooperazione internazionale:

al dottor Stefano Bergesio, l’inca-rico di consigliere ministeriale presso laDirezione generale per l’amministrazione,l’informatica e le comunicazioni;

al dottor Massimo Civitelli, l’inca-rico di consigliere ministeriale per attivitàispettive in materia amministrativa e con-tabile presso l’Ispettorato generale del Mi-nistero e degli uffici all’estero;

al dottor Salvatore Di Venezia, l’in-carico di consigliere ministeriale presso laDirezione generale per gli italiani all’esteroe le politiche migratorie;

alla dottoressa Riccarda Giulia Pie-trasanta, l’incarico di coordinatore delleattività di programmazione economico-fi-nanziaria e di bilancio presso la Direzionegenerale per le risorse e l’innovazione;

alla VII Commissione (Cultura) lacomunicazione concernente i seguenti in-carichi nell’ambito del Ministero dei beni edelle attività culturali:

all’architetto Federica Galloni, l’in-carico ad interim di direttore del Parcoarcheologico del Colosseo;

alla dottoressa Daniela Porro, l’in-carico di direttore del Museo nazionaleromano;

alla XI Commissione (Lavoro) la co-municazione concernente il seguente inca-rico nell’ambito del Ministero del lavoro edelle politiche sociali:

al dottor Paolo Reboani, l’incaricodi consulenza, studio e ricerca.

Il Ministro delle infrastrutture e deitrasporti, con lettera in data 29 maggio2017, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo19, comma 9, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, la comunicazioneconcernente il conferimento all’ingegnerMassimo Sessa, ai sensi del comma 3 delmedesimo articolo 19, dell’incarico di Pre-sidente del Consiglio superiore dei lavoripubblici.

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Questa comunicazione è trasmessa allaI Commissione (Affari costituzionali) e allaVIII Commissione (Ambiente).

Richiesta di parere parlamentaresu proposta di nomina.

Il Ministro dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare, con lettera indata 24 maggio 2017, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 1 della legge 24 gennaio1978, n. 14, la richiesta di parere parla-mentare sulla proposta di nomina dell’av-vocato Antonino Caleca a presidente del-l’Ente parco nazionale Isola di Pantelleria(107).

Questa richiesta è assegnata, ai sensidel comma 4 dell’articolo 143 del Rego-lamento, alla VIII Commissione (Am-biente).

Richiesta di parere parlamentaresu atti del Governo.

Il Ministro dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca, con lettera in data 26maggio 2017, ha trasmesso, ai sensi del-l’articolo 1, comma 40, della legge 28

dicembre 1995, n. 549, e dell’articolo 32,comma 2, della legge 28 dicembre 2001,n. 448, la richiesta di parere parlamentaresullo schema di decreto ministeriale con-cernente il riparto dello stanziamentoiscritto nel capitolo 1261 dello stato diprevisione della spesa del Ministero del-l’istruzione, dell’università e della ricercaper l’anno 2017, relativo a contributi adenti, istituti, associazioni, fondazioni edaltri organismi (422).

Questa richiesta è assegnata, ai sensidel comma 4 dell’articolo 143 del Rego-lamento, alla VII Commissione (Cultura),che dovrà esprimere il prescritto parereentro il 20 giugno 2017.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni.

Sono pervenute alla Presidenza daicompetenti Ministeri risposte scritte adinterrogazioni. Sono pubblicate nell’Alle-gato B al resoconto della seduta odierna.

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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DISEGNO DI LEGGE: CONVERSIONE IN LEGGE DELDECRETO-LEGGE 24 APRILE 2017, N. 50, RECANTE DI-SPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA FINANZIARIA, INIZIA-TIVE A FAVORE DEGLI ENTI TERRITORIALI, ULTERIORIINTERVENTI PER LE ZONE COLPITE DA EVENTI SISMICI

E MISURE PER LO SVILUPPO (A.C. 4444-A)

A.C. 4444-A – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame all’arti-colo 41 prevede un Fondo da ripartire perl’accelerazione delle attività di ricostru-zione a seguito di eventi sismici,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di ampliare ladestinazione di tale Fondo alle impreseche hanno la sede principale o l’unitàlocale all’interno delle regioni colpite mache non rientrano nella Zona Franca Ur-bana Sisma Centro Italia di cui all’articolo46.

9/4444-A/1. Ascani, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame comemodificato durante l’esame in Commis-sione bilancio, prevede, tra delle derogheal divieto di remunerazione degli incarichiprofessionali conferiti dai comuni ai tito-

lari di cariche elettive facendo rientrare,tra gli incarichi per cui vige detto divietodi remunerazione, quelli conferiti dal co-mune presso cui il professionista è titolaredi carica elettiva, nonché quelli conferitida enti pubblici a carattere associativo,consortile o convenzionale, volontario ov-vero obbligatorio, di cui faccia parte ilcomune stesso;

resta tuttavia la remunerabilità de-gli incarichi conferiti da una pubblicaamministrazione che opera in un ambitoterritoriale diverso dall’ente presso il qualel’interessato svolge la carica elettiva,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere, at-traverso successivi interventi normativi,che per gli incarichi di cui all’articolo 5,comma 5, del decreto-legge 31 maggio2010, n. 78, convertito con modificazionidalla legge n. 122 del 2010, aventi adoggetto prestazioni professionali, conferitia titolari di cariche elettive di regioni edenti locali, compresi i titolari di caricheelettive comunali, da parte delle citatepubbliche amministrazioni elettive comu-nale, si continui ad applicare la leggen. 122 del 2010.

9/4444-A/2. Artini, Baldassarre, Bechis,Segoni, Turco, Palese.

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 57 comma 1 del presentedisegno di legge introduce modifiche aldecreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 17dicembre 2012, n. 221, volte ad agevolaregli investimenti nelle PMI innovative;

tale decreto, all’articolo 25, disci-plina i criteri richiesti per gli incubatori distart up certificati, rimettendo al Ministerodello sviluppo economico la regolazionepuntuale della materia;

le disposizioni in merito sono stateemanate dal MISE con il decreto 22 feb-braio 2013, rivisto dal decreto 22 dicembre2016 che ha apportato modifiche signifi-cative ai requisiti richiesti per la certifi-cazione degli incubatori di start up, inparticolare operando sul fronte dei requi-siti spaziali rendendo obbligatoria unasuperficie della struttura incubatrice paria 500 metri quadri, in luogo della previ-sione precedente di 400 metri quadri nonobbligatori;

tale modifica ha comportato la per-dita dello status di incubatore di start upcertificato in numerosi casi nei quali lasuperficie delle strutture era stata sceltasecondo la normativa precedente, met-tendo a rischio le start up lì incubate,

impegna il Governo

a rivedere, anche attraverso la possibilitàdi aggiornamento periodico dei requisiti dicui all’articolo 3 del decreto 22 dicembre2016, i criteri della certificazione per gliincubatori di start up, in maniera tale dafar prevalere i servizi offerti alle impreseincubate rispetto allo spazio fisico, nonprevedendo l’obbligatorietà di una super-ficie minima degli incubatori, anche al finedi non penalizzare le strutture che già sierano adeguate al parametro dei 400 metriquadri contenuto nel decreto 22 febbraio2013.

9/4444-A/3. Gribaudo.

La Camera,

premesso che:

il comma 12 dell’articolo 27 delpresente provvedimento è stato completa-mente stravolto dopo l’esame in Commis-sione Bilancio;

la formulazione originaria previstadal decreto e pubblicata in Gazzetta Uffi-ciale il 24 aprile 2017, prevedeva infattil’eliminazione di una norma inserita neldecreto Milleproroghe a seguito dell’impe-gno preso con un ordine del giorno delfirmatario dell’atto;

tale norma – che modificava unanorma, in vigore dal gennaio 2006 e maicambiata in questi dieci anni – danneg-giava nella sua attuale versione una com-pagnia di servizi di linea interregionaleche da un anno e mezzo opera sul terri-torio nazionale attraverso piattaformaweb, con un modello di business innova-tivo che coinvolge 50 aziende di trasportoe riscuote il successo di una numerosaclientela (quasi tre milioni di viaggiatori);

nel gennaio 2016, l’Autorità Ga-rante per la concorrenza e il mercato,rispondendo a una richiesta di parere delMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti – relativa a un esposto inviato alMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti da un operatore autorizzato allosvolgimento del servizio di linea interre-gionale che lamentava la politica tariffariaposta in essere da alcuni nuovi operatoriesteri –, ha chiarito che « ogni eventualevincolo normativo o regolamentare allalibertà tariffaria delle imprese sarebbe inaperto contrasto con i principi e le normea tutela della concorrenza »,

impegna il Governo

ad adottare ogni atto normativo utile perrimuovere ogni ostacolo alla piena attivitàdi soggetti già attivi sul mercato dei serviziautomobilistici di linea interregionale.

9/4444-A/4. Mazziotti Di Celso, Capez-zone.

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

ad oggi risultano in Italia 19 Ca-mere di Commercio, Industria Artigianatoed Agricoltura con accorpamenti perfezio-nati, e cioè con gli organi già costituiti edinsediati, che hanno dato vita a 9 nuoveCamere: Romagna (Rimini e Forlì-Cesena,a partire dal 19 dicembre 2016); VeneziaGiulia (Trieste e Gorizia, a partire dal 28ottobre 2016), Riviere di Liguria (prece-denti CCIAA di La Spezia, Imperia eSavona, a partire dal 26 aprile 2016);Molise (precedenti CCIAA di Campobassoe Isernia, a partire dal 18 gennaio 2016);Biella-Vercelli (precedenti CCIAA di Biellae Vercelli, a partire dal 6.06.2016); Paler-mo-Enna (precedenti CCIAA di Palermoed Enna), Maremma e Tirreno (CCIAA diGrosseto e Livorno, a partire dal 1o set-tembre 2016), Delta lagunare (precedentiCCIAA di Venezia e Rovigo, a partire dal20.07.2015), Treviso-Belluno (precedentiCCIAA di Treviso e Belluno);

per altre 18 Camere di commercioè intervenuto il decreto di accorpamento(quindi con gli organi non ancora costi-tuiti): Chieti+Pescara; L’Aquila+Teramo;

Catanzaro+Crotone+ViboValentia;Avellino+Benevento;

Milano+MonzaBrianza+Lodi;

Agrigento+Caltanissetta+Trapani;Catania+Ragusa+Siracusa;

l’ammontare dei risparmi che de-vono essere versati dalle CCIAA in basealle norme relative al contenimento dellaspesa è di euro « 11.910.069,92, di cui:euro 4.468.852,85 relativi agli accorpa-menti decretati e perfezionati, euro7.441.217,67 relativi agli accorpamenti de-cretati,

impegna il Governo

a valutare, al fine di finanziare programmidi sostegno delle imprese delle rispettivecircoscrizioni territoriali, la possibilità dinon applicare alle Camere di Commercio

Industria Artigianato ed Agricoltura cheabbiano concluso la procedura di accor-pamento le norme di contenimento dellaspesa previste dalla legislazione vigente acarico dei soggetti inclusi nell’elenco del-l’istituto nazionale di statistica (ISTAT)delle amministrazioni pubbliche di cuiall’articolo 1, della legge 31 dicembre 2009,n. 196.

9/4444-A/5. Arlotti, Palese.

La Camera,

i LEA, come è noto, sono Livelliessenziali di assistenza (LEA), ossia leprestazioni e i servizi che il Servizio sa-nitario nazionale è tenuto a fornire a tuttii cittadini, gratuitamente o dietro paga-mento di una quota di partecipazione(ticket);

gli interventi svolti in questa legisla-tura a favore dei LEA, della loro revisionee del loro ampliamento, costituiscono unadelle misure più positive assunte dal Go-verno non solo sul piano sanitario, ma inmolti casi anche sul piano socio-sanitario;

ciò nonostante sono molte le misure,che pur essendo state approvate, non pos-sono essere attualizzate per mancanza dipersonale o perché il personale destinatoad alcune di queste funzioni non è debi-tamente aggiornato;

la commissione aggiornamento LEA,costituita con decreto ministeriale 16 giu-gno 2016, parzialmente modificata condecreto ministeriale 17 ottobre 2016, ha ilcompito di garantire il costante aggiorna-mento dei LEA attraverso una procedurasemplificata e rapida; mentre il comitatoLEA, appositamente istituito, ha il compitodi verificare che l’erogazione dei Lea av-venga nel rispetto delle condizioni di ap-propriatezza e di efficienza nell’utilizzodelle risorse, nonché di accertare che vi siacongruità tra le prestazioni da erogare e lerisorse messe a disposizione dal ServizioSanitario Nazionale;

più volte è stato fatto notare ai duelivelli appena descritti: commissione ag-

Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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giornamento LEA e comitato LEA, comemolti obiettivi risultino di fatto irraggiun-gibili per carenza di personale e di per-sonale adeguatamente formato;

ad esempio la mancanza di un’equipemultidisciplinare non permette di valutarecon la necessaria competenza non soloquali siano le peculiari necessità di pa-zienti, soprattutto se affetti da patologierare, ma anche quali debbano essere glioggetti tecnologici, gli interventi terapeuticianche sul piano socio-assistenziale, te-nendo conto che l’efficacia di determinatitrattamenti e di determinati presidi èstrettamente legata alla loro personalizza-zione;

per dare una risposta adeguata aldiritto alla salute dei pazienti affetti damalattia rara è necessario muoversi conuna logica ad personam, che consideraciascuno di loro nella sua specificità etiene conto del particolare contesto fami-liare e sociale in cui vivono,

impegna il Governo

a valutare in che modo sia possibile sbloc-care il turn over, in un settore in cui lacarenza di organico sta mettendo seria-mente a rischio l’erogazione delle presta-zioni previste dai LEA, contraddicendo aduno dei diritti fondamentali della persona:il diritto alla salute e alle cure necessarieper garantirla.

9/4444-A/6. Binetti, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 46 del decreto-legge 50del 2017 ha previsto l’istituzione dellaZona Franca Urbana « nei Comuni di cuiagli allegati 1 e 2 » del decreto-legge n. 189del 2016 che ricomprendono anche i Co-muni di Fabriano, Macerata, Ascoli Pi-ceno, Teramo, Rieti e Spoleto;

l’articolo 1, comma 1, secondo pe-riodo del medesimo decreto-legge n. 189del 2016 prevede che « Nei Comuni di

Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata,Fabriano e Spoleto le disposizioni di cuiagli articoli 45, 46, 47 e 48 si applicanolimitatamente ai singoli soggetti danneg-giati che dichiarino l’inagibilità del fabbri-cato, casa di abitazione, studio professio-nale o azienda, ai sensi del testo unico dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 28 dicembre 2000, n. 445, con tra-smissione agli uffici dell’Agenzia delle en-trate e dell’Istituto nazionale per la pre-videnza sociale territorialmente compe-tenti »;

le limitazioni del citato articolo 1hanno come presupposto l’inagibilità delfabbricato, studio professionale o aziendadove viene svolta un’attività d’impresa oprofessionale e sono collegate ai soli arti-coli 45, 46, 47 e 48 del decreto-leggen. 189 del 2016;

l’articolo 46 del decreto-legge n. 50del 2017 non pone alcuna limitazioneconnesse a danni strutturali del fabbricatoma richiede altri requisiti, come, ad esem-pio, la riduzione del fatturato;

l’articolo 46 va dunque inteso nelsenso che le agevolazioni previste per leimprese della Zona Franca Urbana riguar-dano anche tutte quelle che hanno la sedeprincipale o l’unità locale nei Comuni diFabriano, Macerata, Ascoli Piceno, Te-ramo, Rieti e Spoleto,

impegna il Governo

a dare disposizioni ai competenti Ministeriaffinché l’articolo n. 46 del decreto-leggen. 50 del 2017 sia inteso nel senso che leagevolazioni da esso previste vanno con-cesse anche alle imprese dei Comuni diFabriano, Macerata, Ascoli Piceno, Te-ramo, Rieti e Spoleto che possiedono irequisiti richiesti dal sopracitato articolo46 del decreto-legge n. 50 del 2017.

9/4444-A/7. Carrescia, Manzi.

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 25: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

La Camera,

premesso che:

in sede di conversione del decreto-legge n. 50 del 2017, recante: « Disposi-zioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »rileva il lavoro svolto in CommissioneBilancio dove si è introdotta la norma,all’articolo 57-bis, che prevede una serie diincentivi fiscali per gli investimenti pub-blicitari su quotidiani, periodici e sulleemittenti televisive e radiofoniche locali emisure di sostegno alle imprese editorialidi nuova costituzione;

per cui, a decorrere dal 2018, alleimprese e ai lavoratori autonomi che ef-fettuano investimenti in campagne pubbli-citarie sulla stampa quotidiana e periodicae sulle emittenti televisive e radiofonichelocali, analogiche o digitali, è attribuito uncontributo, sotto forma di credito d’impo-sta, pari al 75 per cento del valore incre-mentale degli investimenti effettuati;

inoltre, sempre al comma 1, siprevede che con decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, su proposta delMinistro dello sviluppo economico, di con-certo con il Ministro dell’economia e dellefinanze, da adottare ai sensi dell’articolo17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nelrispetto della normativa europea sugliaiuti di Stato, entro centoventi giorni dalladata di entrata in vigore della legge diconversione del presente decreto, sonostabiliti le modalità e i criteri di attuazionedelle disposizioni di cui sopra,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, in sede di ado-zione del decreto di cui sopra, con parti-colare riguardo agli investimenti chedanno accesso al beneficio, di incentivareattraverso l’innovazione dell’offerta infor-mativa le giovani imprese che intendonoinvestire e acquisire posizioni di mercatonel campo dell’informazione digitale.

9/4444-A/8. Nesi.

La Camera,

premesso che:

in sede di conversione del decreto-legge n. 50 del 2017, recante: « Disposi-zioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »rileva il lavoro svolto in CommissioneBilancio dove si è introdotta la norma cheprevede la possibilità per le province e lecittà metropolitane, di utilizzare i proventidelle sanzioni per le violazioni al Codicedella Strada, comprese quelle relative al-l’eccesso di velocità rilevato con autoveloxe dispositivi analoghi, per finanziare, pergli anni 2017 e 2018, gli oneri relativi allefunzioni di viabilità e polizia locale permigliorare la sicurezza stradale;

in altre parole, tale norma derogaalle disposizioni vigenti che prevedonol’utilizzo di una quota dei proventi dellesanzioni spettanti agli enti locali per unaserie di specifiche destinazioni, tra cui gliinterventi relativi alla segnaletica dellestrade di proprietà dell’ente, il potenzia-mento delle attività di controllo e di ac-certamento delle violazioni stradali ed al-tre finalità connesse al miglioramentodella sicurezza stradale, nonché, per iproventi da violazioni ai limiti di velocità,alla realizzazione di interventi di manu-tenzione e messa in sicurezza delle infra-strutture stradali;

nell’applicazione delle disposizionidi cui sopra le amministrazioni dovrannocomunque tenere presente che tra gliinterventi di primaria importanza per lepopolazioni vi sono naturalmente tutte ledisposizioni inerenti la sicurezza stradale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare, ancheattraverso il coinvolgimento dei Prefetti,un sistema di vigilanza e controllo diquesti ultimi approvando la collocazionedegli autovelox solo dove realmente neces-sario, assicurandone, in tal modo, un usoconforme all’interesso pubblico.

9/4444-A/9. Palese.

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 26: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

La Camera,

premesso che:

l’articolo 15 del decreto del Presi-dente della Repubblica 30 aprile 1999,n. 162 « Regolamento recante norme perl’attuazione della direttiva 2014/33/UE, re-lativa agli ascensori ed ai componenti disicurezza degli ascensori, nonché per l’e-sercizio degli ascensori » prevede che lamanutenzione degli ascensori, dei monta-carichi e degli apparecchi di sollevamentosia affidata a persone munite di certificatodi abilitazione o a ditta specializzata ov-vero ad un operatore comunitario dotatodi specializzazione equivalente;

il suddetto articolo 15 prevede cheil certificato di abilitazione è rilasciato dalprefetto in seguito all’esito favorevole diuna prova teorico-pratica, da sostenersidinanzi ad apposita commissione esami-natrice;

il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,recante « Disposizioni urgenti per la revi-sione della spesa pubblica con invarianzadei servizi ai cittadini nonché misure dirafforzamento patrimoniale delle impresedel settore bancario », cosiddetto Decreto« Spending Review », ha previsto la sop-pressione delle Commissioni per l’abilita-zione alla manutenzione di ascensori emontacarichi, determinando un sostan-ziale blocco delle attività di rilascio di taliabilitazioni presso le prefetture;

la Commissione Attività produttive,commercio e turismo della Camera deideputati, nell’ambito dell’esame delloschema di decreto del Presidente dellaRepubblica recante modifiche al decretodel Presidente della Repubblica 30 aprile1999, n. 162, il 22 ottobre 2014 ha appro-vato un parere in cui, tra le altre cose, hachiesto al Governo di valutare l’opportu-nità di prevedere, nel primo provvedi-mento utile, di garantire agli interessatil’opportunità di conseguire il certificato diabilitazione alla manutenzione di ascen-sori e montacarichi, necessario per svol-gere la relativa attività, ripristinando la

Commissione prefettizia o individuandoaltro organo o istituzione con medesimecompetenze;

il Governo, nello Schema di decretodel Presidente della Repubblica recante« regolamento concernente modifiche aldecreto del Presidente della Repubblica 30aprile 1999, n. 162, per l’attuazione delladirettiva 2014/33/UE relativa agli ascensorie ai componenti di sicurezza degli ascen-sori nonché per l’esercizio degli ascensori »presentato in Parlamento il 14 settembre2016, ha previsto la rivitalizzazione dellesuddette Commissioni, prevedendovi unamaggiore flessibilità nella scelta della sede,al fine di contenere gli oneri amministra-tivi e, allo stesso tempo, prevedendo che icomponenti della Commissione non frui-scano di alcun compenso o gettone dipresenza, al fine di limitare gli onerifinanziari;

il Consiglio di Stato, nel parere1852/2016 del 6 settembre 2016 in riferi-mento al suddetto Schema di decreto,seppure abbia evidenziato che la ricosti-tuzione delle Commissione possa essereun’esigenza « meritevole e la soluzione at-tendibile », ha evidenziato che la norma èpriva di base legale, poiché non rientra nelcontenuto della direttiva che si intenderecepire con il suddetto decreto;

la 10a Commissione Industria, com-mercio, turismo del Senato della Repub-blica e la X Commissione Attività produt-tive, commercio e turismo della Cameradei deputati, rispettivamente l’11 e il 12ottobre hanno espresso un parere al sud-detto schema di decreto, in cui tra le altrecose hanno invitato il Governo a ripristi-nare con urgenza organi o istituzioni com-petenti in materia di rilascio dei certificatidi abilitazione all’esercizio della profes-sione di manutentore di ascensori e mon-tacarichi;

la « Relazione sul rendiconto gene-rale dello Stato » del 2012 della Corte deiconti ha evidenziato che « per le Commis-sioni per l’abilitazione alla manutenzionedegli ascensori lo Stato ha sostenuto nel2012 costi complessivi per euro 18.748,00,

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 27: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

in calo rispetto ai 24.446,00 del 2011 »,dimostrando, dunque, come il funziona-mento della Commissione abbia compor-tato oneri finanziari assai modesti per loStato;

la soppressione di tali Commissioniha determinato forti disagi per le impresedel settore che si trovano a far fronte aforti criticità in quanto non riescono asostituire il personale abilitato in uscita –nella maggior parte dei casi per pensio-namento – con tecnici abilitati. La man-canza di personale abilitato, inoltre, mettea serio rischio la possibilità per le impresedel settore di garantire la continuità deicontrolli di manutenzione;

il ripristino delle Commissioni diabilitazione all’esercizio della professionedi manutentore di ascensori e montacari-chi, infine, consentirebbe, secondo le stimedelle associazioni del settore, di assumereoltre 3000 manutentori,

impegna il Governo

a intervenire tramite provvedimento nor-mativo idoneo per ripristinare con ur-genza organi o istituzioni competenti inmateria di rilascio dei certificati di abili-tazione all’esercizio della professione dimanutentore di ascensori e montacarichi epoter così risolvere una criticità che pe-nalizza fortemente le Imprese e i lavora-tori del settore e che mette a rischio lasicurezza del cittadini.

9/4444-A/10. Montroni, Tentori.

La Camera,

premesso che:

l’Autorità Nazionale Anticorru-zione presenta tutte le peculiarità ordina-mentali delle Autorità amministrative in-dipendenti, come da ultimo ribadito anchedal Consiglio di Stato con parere n. 1708/2016 del 22 luglio 2016;

il personale dell’ANAC, fino adoggi, ha subito una disparità di tratta-mento giuridico ed economico rispetto atutte le altre Autorità;

con l’approvazione dell’articolo 52-quater del provvedimento attualmente alnostro esame, si prevede l’organizzazionedell’Autorità ex legge 14 novembre 1995,n. 481 e si definisce, in base ad essa,l’ordinamento giuridico ma non econo-mico del personale dipendente,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di definire anchel’inquadramento economico del personaleANAC ex legge 14 novembre 1995, n. 481e, nelle more dell’attuazione di tale ade-guamento, a prevedere che il trattamentoeconomico sia quello già definito dal de-creto del presidente del Consiglio del 1o

febbraio 2016, emanato ai sensi dell’arti-colo 19, comma 3 del decreto-legge 24giugno 2014, n. 90.

9/4444-A/11. Labriola, Palese.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge in esame è statoapprovato dal Governo per correggere iconti pubblici di quest’anno con misure dientrate e di spesa pari a 0,2 punti di Pil,cioè 3,4 miliardi di euro, e ridurre ildeficit di 2,1 per cento dello stesso Pro-dotto interno lordo;

la manovra tra le altre norme con-tiene anche la definizione delle lite pen-denti relative alle controversie tributarie eparticolare importanza rivestono in talsenso sia l’articolo 3 – contrasto delleindebite compensazioni – che l’articolo 11– definizione agevolate delle controversietributarie. In questo contesto la legge con-sentirebbe a ciascun ente territoriale distabilire proprie modalità proprio in temadi definizione agevolata delle controversietributarie;

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 28: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

l’articolo 39 della legge 724/94 esuccessive modificazioni e integrazioni, alcomma 10 attualmente stabilisce che ilmancato pagamento degli oneri concessori,entro il termine di cui al comma 9,comporta l’applicazione dell’interesse del10 per cento annuo;

la misura dell’interesse (10 percento) attualmente vigente nella leggen. 724 del 1994 risulta fissata in relazioneal tasso legale vigente all’epoca di appro-vazione della legge;

è del tutto evidente che l’evoluzionedei tassi legali, degli ultimi venti anni,rende tale aliquota fissa assolutamentespropositata e superiore al tasso soglia diusura fissato da Banca d’Italia sia per imutui che per i leasing;

in questa fattispecie siamo difronte ad un paradosso, poiché il ritardatoadempimento del debitore non è a luiimputabile bensì è causa della mancatadefinizione della richiesta di pagamento daparte del creditore – il Comune – dellasomma relativa all’oblazione il cui am-montare è fisso;

è noto che in molti comuni leistanze di concessione in sanatoria ai sensidella legge n. 724 del 1994, sono in largaparte ancora inevase o istruite solo par-zialmente. Il ritardo cronico dei comuni sista rivelando insopportabile sia in ragionedel tasso di interesse applicato, sia inragione di una legge oggettivamente ana-cronistica;

ci troviamo quindi oggi a 20 anni didistanza dalla presentazione delle istanzedi fronte a richieste che propongono tassidi interesse, sul ritardato pagamento cau-sato dal comune stesso, spropositati dovutinon tanto al ritardato pagamento ma allaritardata richiesta dell’Ente;

la misura dell’interesse in manieratanto elevata da un lato tende a scorag-giare il pagamento degli oneri concessorie/o semplicemente del conguaglio dovuto,dall’altro non incentiva l’ente a chiuderesollecitamente. Paradossalmente il comunenon ha particolare interesse ad effettuare

le determinazioni, in quanto il decorreredel tempo fa aumentare la somma dovutacon margini ben superiori a qualsiasiinvestimento finanziario;

le proteste di molti cittadini hannoindotto alcuni comuni ad applicare auto-nomamente il tasso legale interpretandocome sbagliata la legge che impone il 10per cento annuo. Molti altri applicano il10 per cento e non riescono a vedersaldate le pratiche con il conseguentemancato incasso delle oblazioni e l’impos-sibilità per i proprietari degli immobili direalizzare interventi di manutenzione stra-ordinaria o anche di contenimento deidanni da eventi sismici;

ci troviamo quindi di fronte alladuplice fattispecie per cui ci sono comuniche per non praticare l’usura infrangonouna legge che propone un tasso sproposi-tato e comuni che per non infrangere lalegge praticano interessi usurai dissua-dendo i cittadini dal pagamento, limitandocosì di molto le entrate dovute per lepratiche concluse;

in data 27 marzo 2017, Il Ministerodell’economia e delle finanze ha emanatoun decreto ministeriale che fissa i tassi diinteresse effettivi globali medi e i relativitassi soglia, ai sensi della legge sull’usuran. 108 del 1996, e pertanto dal 1o aprile2017-30 giugno 2017 il tasso soglia d’usuraè pari a 7,3125 per cento,

impegna il Governo

ad adottare provvedimenti conseguenti af-finché gli enti locali possano richiedere gliinteressi legali così come stabilito dai de-creti del Ministero dell’economia e dellefinanze.

9/4444-A/12. Vaccaro.

La Camera,

premesso che:

al voto di quest’Aula vi è la con-versione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge n. 50/2017 che reca: « Dispo-

Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 29: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

sizioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »rilevano le disposizioni che ineriscono gliinterventi per le zone del cosiddetto « cra-tere sismico »;

in particolare, l’articolo 46 istitui-sce e disciplina una zona franca urbananei comuni delle regioni del Lazio, del-l’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo col-piti dagli eventi sismici che si sono sus-seguiti dal 24 agosto 2016;

così, le imprese che hanno la sedeprincipale o l’unità locale all’interno dellazona franca e che hanno subito, a causadegli eventi sismici, la riduzione del fat-turato almeno pari al 25 per cento, pos-sono beneficiare della parziale esenzionedalle imposte sui redditi e dall’IRAP, non-ché dell’esenzione degli immobili produt-tivi dalle imposte municipali e dell’esonerodal versamento dei contributi previdenzialie assistenziali a carico dei datori di lavoro.In particolare il comma 1 istituisce neicomuni colpiti dagli eventi sismici del 2016(individuati negli allegati 1 e 2 del decreto-legge n. 189 del 2016) una zona francaurbana ai sensi della legge n. 296 del2006;

durante l’esame in Commissionebilancio sono stati introdotti una serie dinuovi articoli aggiuntivi che prevedonointerventi per le imprese agricole, incentiviper l’acquisto di case antisismiche sinoalla proroga delle agevolazioni per le zonefranche urbane nei territori colpiti daglieventi del 20 e del 29 maggio 2012;

non si è previsto nulla invece perquanto concerne i lavoratori autonomi oper meglio specificare tutti quei liberiprofessionisti che sono stati duramentecolpiti nelle loro attività e che attualmentesi ritrovano senza studio, senza clienti,senza attrezzature,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere at-traverso ulteriori interventi normativi l’e-

stensione delle disposizioni di cui sopraanche ai lavoratori autonomi che sonostati colpiti da quei drammatici eventi alfine di agevolare la ripresa anche di questeparticolari categorie professionali.

9/4444-A/13. Pastorelli, Locatelli, LoMonte, Palese.

La Camera,

premesso che:

esaminato il disegno di legge re-cante « Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante dispo-sizioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »

considerato che:

si ritiene doveroso promuovere ini-ziative, non occasionali come quelle rela-tive alla politica dei cosiddetti bonus, mastrutturali a sostegno della maternità edelle famiglie più disagiate onerate diingenti spese anche su prodotti indispen-sabili per la sana crescita di un bambino(pannolini, latte in polvere e liquido, lattespeciale o vegetale per allergici o intolle-ranti, omogeneizzati e prodotti alimentari,strumenti per l’allattamento, prodotti perl’igiene, carrozzine, passeggini, culle, let-tini, seggioloni, seggiolini per automobili,girelli),

impegna il Governo

ad adottare provvedimenti che prevedanodelle agevolazioni fiscali sui prodotti diprima necessità per l’infanzia.

9/4444-A/14. Rizzetto, Giorgia Meloni,Rampelli, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame AC4444-A (« DL 50/2017: Disposizioni urgentiin materia finanziaria, iniziative a favore

Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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degli enti territoriali, ulteriori interventiper le zone colpite da eventi sismici emisure per lo sviluppo ») presenta all’ar-ticolo 4 norme relative al « Regime fiscaledelle locazioni brevi »;

negli ultimi anni si è registrato unconsistente aumento della domanda dialloggio presso appartamenti privati daparte di turisti soprattutto stranieri che haportato al conseguente aumento dell’of-ferta da parte di proprietari e titolari didiritti reali di godimento mediante con-tratti di locazione di breve durata ricon-ducibili alla nozione di « locazione turi-stica » o di altre forme di ricettività alter-nativa a quella tradizionale previste edisciplinate dalle leggi;

l’offerta di alloggi dati in locazioneturistica o con altre forme di ricettivitàalternativa, anche attraverso intermediariimmobiliari o società di gestione, dai ri-spettivi proprietari o titolari di reali digodimento sugli stessi contribuisce ad am-pliare e diversificare la capacità ricettivaitaliana offrendo possibilità di alloggioanche a soggetti (ad esempio le famigliecon bambini, o cicloturisti) che spessotrovano difficoltoso alloggiare presso strut-ture ricettive tradizionali;

l’aumento della capacità ricettivaha inoltre una ricaduta positiva sul si-stema turistico nazionale e sul correlatoindotto dal momento che il turismo non èfonte di reddito solo per il sistema ricet-tivo ma anche e soprattutto per il sistemadei trasporti pubblici e privati, per l’im-pianto immobiliare e di riqualificazionedel territorio, per i necessari interventi diopere edilizie interne, per il sistema dellaristorazione, per il commercio, per il com-plesso delle risorse artistiche, storiche earcheologiche e in generale per l’economiadelle realtà e della comunità locali;

l’offerta di alloggi dati in locazioneturistica (in qualunque forma esercitata)dai rispettivi proprietari o titolari di realidi godimento sugli stessi, anche attraversointermediari immobiliare o società di ge-stione, rappresenta in molti casi una im-portante forma di integrazione alternativadel reddito;

l’offerta di alloggi dati in locazioneturistica dai rispettivi proprietari o titolaridi reali di godimento sugli stessi, ancheattraverso intermediari immobiliari o so-cietà di gestione, potrebbe anche promuo-vere la valorizzazione di borghi storici,residenze storiche e cammini storici e ingenerale del patrimonio immobiliare delPaese;

sarebbe quindi auspicabile preve-dere incentivi per la locazione turisticaeffettuata in particolari condizioni, ed inparticolare:

per i proprietari dalle locazionituristiche con un reddito non superiore a10,000 euro o con età inferiore a 40 anni;

per gli alloggi situati in Comuniclassificati come Borghi Storici, lungo iltragitto dei Cammini Storici o in edificiclassificati come Dimore o Ville Storiche(individuati dall’apposito decreto ministe-riale di concerto con le associazioni dicategoria maggiormente rappresentativedella tutela del patrimonio culturale enaturale);

la tipologia di locazioni brevipresente nel provvedimento in esame nonpresuppone determinati strumenti di tu-tela della salute di proprietari ed affittuarie della qualità del soggiorno, già peraltropresenti in apposite norme regionali rela-tive al comparto delle « case vacanze » edin particolare:

la presenza di estintori antincen-dio;

la presenza di una assicurazioneper il risarcimento danni;

la presenza di una cassetta dipronto soccorso;

sarebbe altrettanto auspicabile pre-vedere che le locazioni oggetto del pre-sente provvedimento siano:

coperte da contratto di assicura-zione per il risarcimento dei danni di cuiall’articolo 44 del decreto legislativo 23maggio 2011, n. 79;

Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 31: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

dotate di un adeguato numero diestintori portatili ai sensi del decreto delMinistero dell’interno 7 gennaio 2005;

provviste di una cassetta dipronto soccorso ai sensi dell’allegato 1 deldecreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388,

impegna il Governo:

ad emanare, in relazione a quantoespresso in premessa, norme specificherelative alle locazioni di cui all’articolo 4del provvedimento in esame e compatibilicon i saldi di finanza pubblica, che pre-vedano incentivi per i proprietari dallelocazioni turistiche con un reddito nonsuperiore a 10.000 euro o con età inferiorea 40 anni e per gli alloggi preventivamenteclassificati in Comuni denominati BorghiStorici, lungo il tragitto dei Cammini Sto-rici o in edifici classificati come Dimore oVille Storiche;

a prevedere che le locazioni oggettodell’articolo 4 del provvedimento in esamesiano:

coperte da contratto di assicura-zione per il risarcimento dei danni di cuiall’articolo 44 del decreto legislativo 23maggio 2011, n. 79;

dotate di un adeguato numero diestintori portatili ai sensi del decreto delMinistero dell’interno 7 gennaio 2005;

provviste di una cassetta di prontosoccorso ai sensi dell’allegato 1 del decretoministeriale 15 luglio 2003, n. 388.

9/4444-A/15. Fregolent, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame AC4444-A (« DL 50/2017: Disposizioni urgentiin materia finanziaria, iniziative a favoredegli enti territoriali, ulteriori interventiper le zone colpite da eventi sismici emisure per lo sviluppo ») presenta all’ar-

ticolo 38 norme relative alla « Disposizionein materia di enti previdenziali e di ge-stione di immobili pubblici »;

il comma 439 dell’articolo 1 dellalegge 27 dicembre 2006, numero 296 haprevisto che « Per la realizzazione di pro-grammi straordinari di incremento deiservizi di polizia, di soccorso tecnico ur-gente e per la sicurezza dei cittadini, ilMinistro dell’interno e, per sua delega, iprefetti, possono stipulare convenzioni conle regioni e gli enti locali che prevedano lacontribuzione logistica, strumentale o fi-nanziaria delle stesse regioni e degli entilocali »;

negli ultimi anni sono stati varati epotenziati strumenti per promuovere ac-cordi tra gli enti locali e le forze dell’or-dine per il potenziamento della sicurezzapubblica anche attraverso l’ottimizzazionedelle strutture immobili e logistiche;

con la Legge di Stabilità 2016 èstato successivamente integrato l’articolo 3del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,convertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 135, prevedendo che « perle caserme delle Forze dell’ordine e delCorpo nazionale dei vigili del fuoco ospi-tate presso proprietà private, i Comuniappartenenti al territorio di competenzadelle stesse » possano « contribuire al pa-gamento del canone di locazione comedeterminato dall’Agenzia delle Entrate »;

alcune amministrazioni comunalihanno avanzato la richiesta, proprio per lefinalità appena espresse, dopo aver indi-viduato ed acquisito al patrimonio comu-nale un fabbricato da destinare a casermaper le forze dell’ordine, di farsi carico deicosti dell’adeguamento di tali fabbricati,attraverso l’accensione di mutui, per poiconcederli in comodato gratuito;

tali progetti sono ad oggi bloccatidalle recenti modifiche normative che vie-tano per le amministrazioni dello statol’assunzione di nuovi contratti di locazioneonerosi. Provvedimenti ribaditi dalla pro-nuncia della Corte dei conti (Sezione Au-tonomie) numero 16/2014 che ha ritenuto

Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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non legittima l’assunzione a carico deibilanci comunali di tale spesa conseguenteall’accensione dei mutui;

appare quindi necessario ed ur-gente (anche al fine di valorizzare e nondisperdere il patrimonio pubblico) unprovvedimento che permetta agli enti lo-cali la possibilità di contrarre mutui perimmobili già acquisiti al patrimonio dadestinare a caserma e da concedere incomodato uso gratuito alle forze dell’or-dine;

un emendamento (numero 64. 181)con tali finalità è stato presentato allaCamera dei deputati alla Legge di bilancioper il 2017: approvato in Commissione I,dopo aver ottenuto nel corso della discus-sione parlamentare, parere favorevole daparte del relatore di maggioranza dellaCommissione V non è stato però succes-sivamente votato,

impegna il Governo

ad inserire, nel prossimo provvedimentoutile, una norma che permetta alle am-ministrazioni locali, nei limiti delle propriecapacità di bilancio e nel rispetto dei limitidi indebitamento previste dall’articolo 204del decreto legislativo 18 agosto 2000 nu-mero 267, di contrarre mutui per l’ade-guamento o ristrutturazione di immobiligià acquisiti al patrimonio comunale, dadestinare a caserme delle Forze dell’ordinee da concedere alle stesse in comodatogratuito, previa approvazione degli appo-siti programmi previsti dall’articolo 1,comma 439, della legge 27 dicembre 2006,numero 296.

9/4444-A/16. Sani.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame AC4444-A (« DL 50/2017: Disposizioni urgentiin materia finanziaria, iniziative a favoredegli enti territoriali, ulteriori interventiper le zone colpite da eventi sismici e

misure per lo sviluppo ») presenta all’ar-ticolo 22 disposizioni per l’assunzione dipersonale nelle amministrazione pubbli-che;

la previsione di cui all’articolo 17,comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011,numero 98, (convertito dalla legge 15 lu-glio 2011) come modificato dall’articolo 1,comma 584 della legge 23 dicembre 2014numero 190, estende all’anno 2020 i vi-genti parametri di contenimento dellaspesa di personale degli enti del ServizioSanitario Nazionale – Ssn (riduzionedell’1,4 per cento rispetto al 2014), giàprevisti dall’articolo 2, comma 71-73, dellalegge di Stabilità 2010 (legge numero 191del 2009), aggiungendo inoltre ulterioricondizioni perché una regione sia giudi-cata adempiente in caso di mancato rag-giungimento degli obiettivi di riduzione ditale tipologia di spesa;

tale disposizione appare in contra-sto con quanto previsto dall’articolo 14della legge numero 161 del 2014 chedispone l’abrogazione, decorsi 12 mesidalla data di entrata in vigore della legge,delle norme che escludono l’applicazione,per il personale delle aree dirigenzialidegli enti ed aziende del Servizio sanitarionazionale, della disciplina generale relativaal riposo giornaliero e, per il solo perso-nale del ruolo sanitario del Ssn, di quellain materia di durata media massima del-l’orario di lavoro settimanale. Inoltre, poi-ché le norme di cui si dispone l’abroga-zione rinviano, per la definizione dellanormativa sull’orario di lavoro e i riposigiornalieri, anche alla disciplina contrat-tuale, è prevista, conseguentemente, la ces-sazione dell’applicazione di tale disciplinaa decorrere dal dodicesimo mese succes-sivo all’entrata in vigore della legge;

la norma presente all’articolo 14della legge numero 161 del 2014 risulte-rebbe totalmente pervasiva delle politichesanitarie delle singole regioni e determinain maniera iniqua maggiori ripercussioninegative per le regioni che hanno privile-giato una sanità di tipo pubblica;

è auspicabile il ripristino delle mi-sure di contenimento della spesa previ-

Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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genti alla legge numero 190 del 2014,finalizzate alla salvaguardia dell’equilibrioeconomico dei singoli sistemi sanitari pre-vedendo nello specifico un percorso gra-duale (non necessariamente dell’1,4 percento) della spesa del personale per glianni dal 2015 al 2020,

impegna il Governo

a inserire, nel prossimo provvedimentoutile compatibilmente con i saldi di fi-nanza pubblica e le direttive comunitarie,una norma che modifichi il comma 3-bisdell’articolo 17 del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98 consentendo alle regioni diconseguire le finalità di cui al comma 3del medesimo articolo, mediante le moda-lità previste dall’articolo 2, comma 73,della legge 23 dicembre 2009, numero 191,considerando comunque le regioni per glianni dal 2013 al 2019 adempienti solo oveabbiano comunque assicurato l’equilibrioeconomico.

9/4444-A/17. Dallai, Donati, Fiorio.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame AC4444-A (« DL 50/2017: Disposizioni urgentiin materia finanziaria, iniziative a favoredegli enti territoriali, ulteriori interventiper le zone colpite da eventi sismici emisure per lo sviluppo ») presenta all’ar-ticolo 18 disposizioni in materia di bilancidi Province e delle Città metropolitane;

l’interruzione del processo di ri-forma costituzionale, a seguito della man-cata conferma del relativo testo in sede diconsultazione referendaria, ha avuto l’ef-fetto di cristallizzare la riforma ordina-mentale, per i profili relativi alle Provincee agli Enti di area vasta, all’attuazionedella legge numero 56 del 2014, determi-nando, però, una condizione di incertezzasoprattutto per la regolamentazione degliassetti istituzionali e degli aspetti finan-ziari degli Enti interessati dalla riforma;

dal 2013 al 2017 alle Province (edalle Città metropolitane istituite il 1 gen-naio 2015) sono state sottratte risorse paria 5,2 miliardi di euro;

le riduzioni hanno spesso penaliz-zato le amministrazioni più virtuose equelle che hanno esercitato deleghe egestito risorse regionali e comunitarie;

tali riduzioni anziché promuovereuna razionalizzazione ed un efficienta-mento delle risorse economiche, stannocompromettendo l’efficace erogazione deiservizi dovuti al cittadino e alle impreseper le competenze delle amministrazioniprovinciali o lo svolgimento di funzionidelegate dalle regioni;

sono infatti di diretta competenzadelle Province: edilizia scolastica, il fun-zionamento delle scuole e formazione pro-fessionale; lo sviluppo economico e serviziper il mercato del lavoro; la gestione delterritorio e tutela ambientale; la mobilità,la viabilità ed i trasporti;

si tratta di funzioni chiave, stret-tamente collegate al territorio, indispensa-bili per assicurare alle comunità il man-tenimento del welfare locale e la promo-zione dello sviluppo imprenditoriale edoccupazionale delle imprese, e che ri-schiano di essere compromesse dai conti-nui tagli ai bilanci;

solo per la parte corrente la ridu-zione della spesa per le Province, dal 2013al 2016, ammonta a 2,7 miliardi di euro(un taglio del 40 per cento sul fabbisognototale) ed è con le entrate di parte cor-rente che le province assicurano i serviziai cittadini che rischiano quindi di esserepenalizzati (il 70 per cento della popola-zione italiana vive ad oggi al di fuori dellearee metropolitane);

la stessa Corte dei conti ha recen-temente affermato che le Province « de-vono poter disporre delle risorse finanzia-rie, di personale e strumentali necessarieper l’esercizio delle loro funzioni fonda-mentali e per la garanzia dei servizi es-senziali per i cittadini ed i territori »;

Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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il provvedimento in esame, purprevedendo interventi mirati e finanzia-menti specifici a sostegno dei bilanci delleProvince, non risolve però tutte le criticitàemerse in questi anni:

appare auspicabile, nell’attuale fasedi riordino istituzionale e di emergenzafinanziaria, apportare ulteriori norme dicarattere temporaneo finalizzate ad inte-grare le risorse economiche di tali enti;come ad esempio la possibilità di utiliz-zare le risorse derivanti da alienazione dibeni mobili, immobili e di attività finan-ziarie per conseguire l’equilibrio di partecorrente, in deroga alla disciplina vigentein tema di fondi immobiliari (decreto-leggenumero 98 del 2011), riduzione del debito(decreto-legge numero 69 del 2013) e deiprincipi contabili;

un provvedimento analogo era giàstato assunto negli anni 2016 e 2017quando fu concesso ai comuni l’utilizzoper la spesa corrente dei proventi delleconcessioni edilizie,

impegna il Governo

ad inserire, nel prossimo provvedimentoutile una norma temporanea che consentaalle province di utilizzare per gli anni 2017e 2018 le risorse derivanti da alienazionedi beni mobili, immobili e di attivitàfinanziarie per conseguire l’equilibrio diparte corrente.

9/4444-A/18. Cenni, Carra.

La Camera,

premesso che:

la legge di bilancio 2017, nel disci-plinare l’iper-ammortamento dei beni im-materiali, nonostante nell’allegato B con-templi tra i beni immateriali agevolabilianche il cosiddetto « cloud computing »(software, sistemi, piattaforme e applica-zioni per l’accesso a un insieme virtualiz-zato, condiviso e configurabile di risorse asupporto di processi produttivi e di ge-stione della produzione e/o supply chain),

sembrerebbe però non applicare l’agevo-lazione a fattispecie di acquisizione delsoftware diverse dalle licenze d’uso e,dunque, ai casi di sfruttamento del sof-tware mediante rapporti di cosidetto cloudcomputing;

si tratta di modelli di servizio surichiesta per la fornitura di servizi IT,basati su tecnologie di virtualizzazionecosiddetta « distribuita », largamente inuso presso le imprese anche in ragione delconnesso abbattimento dei costi di acqui-sizione e manutenzione di cui i relativicanoni, generalmente, sono imputati aconto economico e non vengono capitaliz-zati. In virtù della formulazione letteraledella norma agevolativa, che fa riferimentoa « beni », non appare del tutto chiaro iltrattamento da riservare, ai fini dell’iper-ammortamento, alle ipotesi in cui si pro-ceda al versamento di un canone. D’altraparte, l’esclusione dall’ambito applicativodell’agevolazione delle ipotesi in cui siversi un canone di accesso non appari-rebbe coerente con l’elenco di cui all’Al-legato B che, invece, menziona tali canoni,tenendo opportunamente in considera-zione l’evoluzione degli schemi contrat-tuali nello specifico settore,

impegna il Governo

a valutare possibili iniziative legislativefinalizzate a favorire le imprese che, pro-prio nell’ottica della trasformazione inlogica 4.0, non possono accedere all’acqui-sto in proprietà o in licenza d’uso deisoftware in questione chiarendo che nel-l’ambito applicativo dell’agevolazione inoggetto rientrino anche i canoni sostenutiper l’accesso a tali sistemi, maturati nelperiodo ricompreso tra il 1o gennaio 2017e il 30 giugno 2018.

9/4444-A/19. Basso, Taranto.

La Camera,

premesso che:

la legge di bilancio 2017, nel disci-plinare l’iper-ammortamento non contem-pla, nell’ipotesi di cessione a titolo

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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oneroso del bene o di sua dismissione, unmeccanismo di recapture delle quote dimaggiorazione fruite. In tal caso, però, siverifica l’interruzione del meccanismo age-volativo e l’impresa perde il beneficio dellequote residue di maggiorazione dell’am-mortamento sul bene alienato o dismesso;

sarebbe opportuno evitare che ilbeneficio dell’iper ammortamento interfe-risca, negli esercizi successivi, con le sceltedi investimento più opportune che l’im-presa possa aver esigenza di compiere alfine di mantenere il livello di competitivitàraggiunto;

in determinati casi l’impresa ha lanecessità di sostituire i beni agevolati conbeni più performanti e pur sempre nellaprospettiva di accrescere il livello di com-petitività tecnologica perseguito e rag-giunto in logica « Industria 4.0 »,

impegna il Governo

a valutare possibili iniziative legislative checonsentano la sostituzione di un bene cheabbia fruito dell’iper-ammortamento, pre-vedendo che tale sostituzione non inter-rompa l’originaria fruizione della maggio-razione e che nel caso in cui l’investimentosostitutivo sia di costo inferiore a quellodel bene originario, si preveda che ilbeneficio calcolato in origine possa essereridotto in corrispondenza del minor costoagevolabile.

9/4444-A/20. Taranto, Basso.

La Camera,

premesso che:

nella città di Roma i Piani di Zonarealizzati secondo le procedure stabilitedalla legge 167 del 1962 hanno svolto unafunzione essenziale per favorire l’accessoalla proprietà della casa (secondo quantostabilito dalla Costituzione) di migliaia difamiglie e di risanare molti quartieri dellaperiferia di Roma, allentando la pressionedi una corso abitativa divenuta alla metàdegli anni ’70 di enorme gravità;

con il 1’ ed il 2’ PEEP sono statorealizzati circa due milioni di stanze per700 mila alloggi distribuito in Piani diZona collocato nella corona della periferiaromana;

l’esperienza dei Piani di Zona si èrivelata efficace anche ai fini della realiz-zazione di opere pubbliche e di urbaniz-zazione in settori urbani di periferia ca-renti dei servizi essenziali perché sorteabusivamente e condonate successiva-mente ma prive di coerenti piani urbani-stici e soprattutto delle dotazioni territo-riali minime di legge;

il 2 peep è stato completato nelnuovo prg di Roma secondo il dimensio-namento previsto e stabilito nel prg del1962 ma rimasto incompleto;

la realizzazione degli ultimi Pianiha messo in luce un logoramento delmeccanismo di funzionamento dello stru-mento del PEEP e più in generale dellastrumentazione legislativa italiana relativaall’edilizia residenziale pubblica;

tale logoramento ha a che fare inprimo luogo con il meccanismo di acqui-sizione delle aree necessarie per realizzarei Piani;

lo strumento espropriativo di ac-quisizione a basso costo delle aree allaproprietà pubblica non ha retto (a partiredalla età degli anni 90) all’evoluzione giu-risprudenziale italiana ed europea (vedi inparticolare le sentenze di merito dellaCEDU) conducendo ad un costo semprepiù elevato degli espropri (pagati a valoredi mercato o quasi) ed inceppando pro-gressivamente il già complesso meccani-smo della legge 167;

a Roma, considerando le dimen-sioni della città e le proporzionate esi-genze e fabbisogno di edilizia agevolata oconvenzionata, tali problemi si sono fattisentire con maggiore profondità;

gli ultimi piani di zona, pianificatie poi realizzati a partire dalla metà deglianni 2000 e a cavallo del 2008-2013,hanno presentato una serie di problemi e

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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gravi criticità che hanno compromesso ilcompletamento di molte opere pubbliche;

in alcuni casi sono state riscontrateirregolarità nelle procedure attuative emancati controlli delle amministrazionesulle imprese e sui prezzi di vendita chesono al vaglio della magistratura penale ecivile;

queste difficoltà si sono riverberatesulle popolazioni e sulle famiglie che inmigliaia di situazioni si trovano a vivere incondizioni impossibili (senza le urbaniz-zazioni primarie) o addirittura rischianodi perdere la casa a seguito dei fallimentidi varie imprese o delle irregolarità am-ministrative su cui è attiva l’attenzionedegli inquirenti;

tutto ciò sta manifestando problemidi carattere sociale ed ambientale la cuisoluzione chiama in causa la necessità diun coordinamento unitario delle proce-dure e delle soluzioni che chiama in causadiversi livelli istituzionali: dal Comune,alla Regione fino allo Stato,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di istituire ai sensidell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988n. 400 e s.m.i. l’istituzione di un Commis-sario straordinario di Governo, per laconcreta risoluzione della complessa situa-zione in cui versano oggi alcuni Piani diZona e per unificare e coordinare leindispensabili azioni e procedure per re-alizzare servizi ed urbanizzazioni, scon-giurare un’emergenza ambientale e socialee garantire la piena attuazione dell’inte-resse pubblico.

9/4444-A/21. Morassut.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1 comma 943 della legge28 dicembre 2015, n. 208 ha previsto lariduzione in misura non inferiore al 30

per cento del numero degli apparecchiattivi alla data del 31 luglio 2015, riferibilia ciascun concessionario;

tale riduzione è attuata secondo lemodalità indicate con decreto del Ministrodell’economia e delle finanze;

considerato peraltro che alla data del31 dicembre 2017 il numero complessivodei nulla osta di esercizio non può esseresuperiore a 345.000 e che tali nulla ostanon possono più essere rilasciati dopo il31 dicembre 2017;

considerato altresì che alla data del30 aprile 2018 il numero complessivo deinullaosta di esercizio non può essere su-periore a 265.000;

ritenuto che ciascun concessionariodella rete telematica entro il 31 dicembre2017 procede alla riduzione di almeno il15 per cento del numero dei nulla ostaattivi ad esso riferibili alla data del 31dicembre 2016;

ritenuto inoltre che entro il 30 aprile2018 i concessionari procedono alla ridu-zione proporzionalmente al numero dinulla osta attivi ad essi riferibili alla datadel 31 dicembre 2016, fino a raggiungereil numero di 265.000;

considerato che l’Agenzia delle Do-gane e dei Monopoli procede d’ufficio allarevoca dei nulla osta di esercizio ecce-denti, qualora alla date del 31 dicembre2017 e alla data del 30 aprile 2018 ilnumero complessivo degli stessi risulti su-periore a quello indicato;

considerato inoltre che la revocad’ufficio dei nulla osta di esercizio avvienesecondo criteri di proporzionalità in rela-zione alla distribuzione territoriale regio-nale e sulla base della redditività degliapparecchi;

ritenuto che esistono preoccupazionida parte dei gestori proprietari degli ap-

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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parecchi affinché tale riduzione sia effet-tuata in modo equo su tutta la filiera,

impegna il Governo

a garantire, per il tramite dell’Agenziadelle Dogane e dei Monopoli che la ridu-zione degli apparecchi venga distribuita inmodo equo su tutta la filiera, anche inrapporto con i gestori proprietari degliapparecchi.

9/4444-A/22. Tabacci, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 del decreto-legge 24aprile 2017, n. 50, recante « Disposizioniurgenti in materia finanziaria, iniziative afavore degli enti territoriali, ulteriori in-terventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo » rideter-mina la consistenza e stabilisce i criteriper la ripartizione del Fondo nazionaleper il concorso finanziario dello Stato aglioneri del trasporto pubblico locale; reca,inoltre, disposizioni per il rinnovo delmateriale rotabile ed interviene nel settoredei servizi di linea interregionali;

i criteri stabiliti, sono, tra l’altro,volti a far sì che i servizi di trasportopubblico locale e regionale siano affidaticon procedure ad evidenza pubblica, pe-nalizzando le regioni e gli enti locali chenon procedano al loro tempestivo esple-tamento, nonché a incentivare il persegui-mento degli obiettivi di efficienza e dicentralità dell’utenza nell’erogazione delservizio;

in particolare, il comma 5 dell’ar-ticolo 27 prevede che le amministrazionicompetenti, al fine di procedere sulla basedi dati istruttori uniformi, si avvalganodell’Osservatorio nazionale sulle politichedel trasporto pubblico locale per l’acqui-sizione dei dati economici, finanziari etecnici, relativi ai servizi svolti, necessarialla realizzazione di indagini conoscitive eapprofondimenti in materia di trasporto

pubblico regionale e locale, prodromiciall’attività di pianificazione e monitorag-gio. A tale scopo i suddetti soggetti forni-scono semestralmente all’Osservatorio in-dicazioni sulla tipologia dei dati da acqui-sire dalle aziende esercenti i servizi ditrasporto pubblico,

impegna il Governo

a stabilire che l’Osservatorio sul trasportopubblico locale acquisisca i dati sul tra-sporto pubblico in modo uniforme e chequesti vengano trattati in formato aperto einteroperabile al fine di facilitare l’elabo-razione e la fruizione dei medesimi daparte degli interessati.

9/4444-A/23. Cristian Iannuzzi.

La Camera,

premesso che:

le farmacie rurali oggi sono oltre6.000, grazie a loro, il servizio farmaceu-tico è assicurato anche nelle zone rurali enelle isole minori, per la loro ubicazionein piccoli agglomerati, hanno un’impor-tante funzione sociale, in quanto rappre-sentano spesso l’unico presidio sanitarioesistente sul territorio, dove opera unprofessionista laureato, a disposizione de-gli utenti 24 ore al giorno, 365 giornil’anno, infatti, la farmacia è presente an-che nelle zone prive di molti servizi pub-blici, quali l’ufficio postale, le scuole, unacaserma dei carabinieri;

proprio nelle realtà rurali in ca-renza delle strutture pubbliche, il cittadinotrova nel farmacista il sanitario in gradodi assicurargli senza ritardo non solo tuttii medicinali di cui ha necessità, ma anchegli eventuali interventi di prima assistenza;

il farmacista rurale, proprio perquesto motivo, deve assicurare una dispo-nibilità totale (di giorno, di notte, nellegiornate festive), per di più, vive unasituazione imprenditoriale caratterizzatada un forte impegno sotto il profilo finan-ziario, in quanto, le difficoltà di riforni-

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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mento impongono la necessità di dotare lafarmacia di ingenti scorte di medicinaliper far fronte immediatamente alle richie-ste dei malati;

nella Provincia Autonoma di Bol-zano, l’Azienda sanitaria ha individuato,con un decreto (cfr. Decreto del Direttoreospedali di ripartizione n. 6964 del 27/05/2015), le farmacie con diritto allo scontoprevisto dalla legge 28.12.1995 n. 549 edella legge 23.12.1996 n. 662, così facendol’Azienda ha cambiato i parametri di ri-ferimento e messo in difficoltà le piccolefarmacie rurali che sono di particolareutilità proprio nelle zone disagiate, lontanedai centri urbani e delle strutture sanitariepubbliche;

questo nuovo calcolo del fatturatocon i nuovi parametri ha avuto comerisultato, che circa 10 farmacie (tra lequali 4 con presidi farmaceutici) devonoora applicare sconti all’azienda sanitariada 6 per cento a 21,25 per cento anziché1,5 per cento, ciò comporta una differenzaannuale di circa euro 20.000,00 di fattu-rato per farmacia;

questo importo non è indifferenteper le ditte coinvolte e proprio nel caso deipresidi farmaceutici potrebbe portare allaloro chiusura;

non da ultimo è da sottolineare cheattualmente il dispensario farmaceuticogestito dalle farmacie, ai sensi dell’articolo6 della legge 8 novembre 1991, n. 362,concorre al fatturato della farmacia prin-cipale andando anch’esso a gravare alconteggio per gli sconti a carico dellefarmacie in favore del SSN,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di aggiornare gliimporti relativi al fatturato delle farmacie,contenuti all’articolo 1, comma 40, dellalegge 23 dicembre 1996, n. 662 e succes-sive modificazioni, in base ad un conteggiobasato sull’adeguamento degli indici Istatdal 1996 ad oggi, andando a modificare « amonte », il fatturato a carico Servizio Sa-nitario Nazionale che determina l’inqua-

dramento in una categoria, la quale defi-nisce anche gli sconti che dovranno essereconcessi da parte delle farmacie a favoredel SSN, valutando al contempo la possi-bilità di non far concorrere il fatturato deldispensario farmaceutico al fatturato dellafarmacia principale.

9/4444-A/24. Plangger, Alfreider,Gebhard, Schullian, Ottobre, Margue-rettaz.

La Camera,

premesso che:

il testo in esame all’articolo 47,comma 3, prevede che con uno o piùdecreti del MIT, di concerto con il MEF,siano individuate, nell’ambito delle lineeferroviarie regionali, quelle di rilevanzaper la rete ferroviaria nazionale, che pos-sono essere destinatarie di finanziamentidello Stato per eventuali investimenti sullelinee;

tali tratte sono identificate secondodiversi criteri, tra i quali quelli di poten-ziamento delle connessioni verso i sistemiportuali ed aeroportuali;

la linea Ferroviaria Transalpina,che congiunge direttamente la stazione diTrieste Campo Marzio con quella di Opi-cina e l’Autoporto di Fernetti, rappresentala via alternativa all’unica linea di uscitaed entrata dal Porto e dalla città diTrieste;

con decreto del Commissario diGoverno della Regione Friuli Venezia Giu-lia Prot. n. 19/8-5/2016 del 26 gennaio2016, il regime giuridico di Porto Francodel Punto Franco Vecchio è stato parzial-mente spostato in 5 aree individuate dal-l’Autorità Portuale, tra le quali l’Autoportodi Fernetti;

nel 2014, l’Autorità Portuale diTrieste, aveva inoltrato al vertice delGruppo di Ferrovie dello Stato una mis-siva per richiedere la riattivazione dellalinea, sottolineando che « pur non venendoregolarmente utilizzata per il traffico

Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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merci a causa della rilevante pendenza,rappresenta un’eventuale via di emergenzacomunque fruibile in caso di eventi stra-ordinari che possano incidentalmente in-terrompere il collegamento ferroviario co-stiero »;

il valore storico della linea è statoevidenziato dal Mibact nella rispostascritta all’atto n. 5-09290;

il Mit, invece, nella risposta all’atton. 5-09186 ha dichiarato la disponibilitàda parte di RFI alla riattivazione dellalinea, « tenendo presente che il ripristinodelle condizioni di circolazione su unalinea che per lungo tempo è stata sospesaall’esercizio sarà subordinato alle opere dimanutenzione delle strutture esistenti conun costo stimato di circa 2 milioni di euroe con tempi da definire in base alladisponibilità dei finanziamenti e a succes-sivi approfondimenti progettuali »,

impegna il Governo

ad inserire la linea Transalpina, nel trattoCampo Marzio-Opicina, tra gli interventiprioritari nell’ambito delle linee ferrovia-rie regionali destinatarie di finanziamentidello Stato, viste le caratteristiche ripor-tate in premessa.

9/4444-A/25. Prodani.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n.193 prevede lapossibilità della rottamazione delle cartelleesattoriali relativamente ai carichi affidatiagli agenti della riscossione dal 2000 al2016;

la formulazione della norma inoggetto potrebbe essere interpretata nelsenso di non essere applicabile ai debitidiventati definitivi entro il 2016, in seguitoa pronuncia definitiva, ma non iscritti aruolo entro il 31 dicembre 2016 a causa diinerzia o ritardo del soggetto titolare delcredito;

i contribuenti interessati dalla que-stione non potrebbero nemmeno usufruiredella definizione agevolata delle contro-versie tributarie, di cui all’articolo 11 deldecreto-legge al nostro esame, subendocosì una ingiustificabile disparità di trat-tamento;

durante la discussione in Commis-sione dell’articolo 11 il problema è statosollevato grazie alla presentazione di al-cune proposte emendative. Ne è scaturitauna discussione nella quale il rappresen-tante del Governo, in seguito ad un ap-profondito esame, ha concordato con iproponenti in merito all’esistenza di unvuoto normativo da colmare,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intervenire, congli strumenti a sua disposizione, affinchési chiarisca, anche in via interpretativa,che l’articolo 6, comma 1 del decreto-legge22 ottobre n.193, è applicabile a tutti icarichi che potevano essere affidati agliagenti di riscossione entro il 31 dicembre2016, a prescindere dall’effettivo affida-mento.

9/4444-A/26. Schullian, Gebhard, Plang-ger.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame AC4444-A (« decreto-legge n. 50 del 2017:Disposizioni urgenti in materia finanziaria,iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »)presenta al Titolo I « Disposizioni urgentiin materia di finanza pubblica » ed all’ar-ticolo 1 « Disposizione in materia di en-trate »;

la normativa alimentare sulla pa-nificazione è regolamentata dal decretodel Presidente della Repubblica 30 novem-bre 1998, n. 502 (« Regolamento recantenorme per la revisione della normativa in

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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materia di lavorazione e di commercio delpane »), che ha modificato la Legge 4 luglio1967, n. 580 (« Disciplina per la lavora-zione e commercio dei cereali, degli sfa-rinati, del pane e delle paste alimentari »);

in particolare, con l’abrogazione dialcuni articoli del Titolo III della Leggen. 580 del 1967, si è realizzata una vera epropria liberalizzazione degli ingredienti edelle sostanze ammesse per la produzionedei prodotti della panetteria, dando cosìuna nuova e più ampia definizione di« pane » ai fini alimentari;

nonostante questa sostanziale evo-luzione della normativa sulla lavorazione ecommercializzazione del pane, la disci-plina IVA recata dal decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633ha mantenuto il riferimento alla leggen. 580 del 1967 per individuare i prodottidella panetteria ordinaria soggetti ad ali-quota super ridotta del 4 per cento. Tut-tavia, la lista degli ingredienti e sostanzepreviste dal Titolo III della citata legge,appare sempre più inadeguata a fronte delprogresso tecnologico, delle esigenze nu-trizionali e delle richieste dei consumatori,con conseguenti rischi, anche concorren-ziali per le attività dell’intera filiera pro-duttiva e distributiva del settore;

a tal proposito si osserva infattiche:

i cracker e le fette biscottate sonoprodotti assimilabili alla panetteria ordi-naria e sono regolamentati dal decreto delPresidente della Repubblica n. 283 del1993. I crostini sono regolamentati dallostesso decreto del Presidente della Repub-blica n. 283 del 1993, in quanto simili, siain termini di momento di consumo, che ditecnologia produttiva. Pertanto, si proponedi chiarire che la disciplina IVA di rife-rimento si applica anche ai crostini;

il chiarimento concernente igrassi e gli olii alimentari industriali am-messi dalla legge (ad esempio l’olio digirasole) è giustificato dalla comune pra-tica di produzione, dalla reperibilità dellematerie prime, dalle nuove esigenze nu-

trizionali evidenziate negli ultimi 30-40anni, senza per questo mutare la destina-zione d’uso del pane e degli altri prodottidella panetteria ordinaria;

il chiarimento relativo ai cerealiinteri o in granella e semi, ai semi oleosi,alle erbe aromatiche e alle spezie è giu-stificato dall’evoluzione delle esigenze nu-trizionali e dei gusti del consumatore,senza che per questo sia mutata la desti-nazione d’uso del pane e degli altri pro-dotti della panetteria ordinaria;

emerge quindi la necessità di unchiarimento normativo, volto ad integrarele specifiche sugli ingredienti ammessi perla panetteria ordinaria anche ai fini fiscali,che si ponga al tempo stesso l’obiettivo diuniformare e rendere coerenti gli specificirequisiti previsti dalle norme vigenti e diriconoscere in via normativa l’uso di in-gredienti che sono diventati di utilizzocomune,

impegna il Governo

a inserire, nel prossimo provvedimentoutile, tra i prodotti della panetteria ordi-naria a cui applica la relativa imposta divalore aggiunto (oltre ai crackers, i crostinie le fette biscottate) anche quelli conte-nenti ingredienti e sostanze ammessi daltitolo III della legge 4 luglio 1967, n. 580,con la sola inclusione degli zuccheri giàprevisti dalla legge n. 580/1967 ovvero de-strosio e saccarosio, i grassi e gli olialimentari industriali ammessi dalla legge,cereali interi o in granella e semi, e semioleosi, erbe aromatiche e spezie di usocomune.

9/4444-A/27. Fiorio, Giampaolo Galli.

La Camera,

premesso che:

il comma 4 dell’articolo 8 del de-creto-legge n. 189 del 2016, disciplina unaprocedura specifica, anche in deroga allanormativa vigente, per l’avvio di interventidi immediata riparazione, a favore degli

Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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edifici che, pur riportando danni lievi,sono classificati non agibili oppure nonutilizzabili e quindi necessitano soltanto diinterventi di immediata riparazione;

già con il decreto-legge 9 febbraio2017, n. 8, convertito, con modificazioni,dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, si è decisodi ampliare, al 31 luglio 2017, anche inconsiderazione degli eccezionali eventi si-smici verificatisi in data 18 gennaio 2017,i termini concessi ai privati per la realiz-zazione degli interventi di immediata ese-cuzione, ammissibili a contribuzione;

la procedura prevista per l’accessoa tali contributi prevede che i soggettiinteressati possono effettuare l’immediatoripristino dell’agibilità degli edifici e dellestrutture nei Comuni interessati presen-tando, per gli edifici elencati, un appositoprogetto e un’asseverazione da parte di unprofessionista abilitato, che documenti ilnesso di causalità tra gli eventi sismici e lostato della struttura, oltre alla valutazioneeconomica del danno;

si segnala tuttavia che mancanoancora circa ventimila sopralluoghi chefanno apparire irrealistico il rispetto deltermine del 31 luglio per la consegna delledomande,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere at-traverso ulteriori iniziative normative,un’ulteriore proroga del termine entro ilquale gli interessati devono presentare agliUffici speciali per la ricostruzione la do-cumentazione richiesta per accedere aicontributi per interventi di immediata ri-parazione, al fine di favorire il loro rientronelle unità immobiliari e il ritorno allenormali condizioni di vita e di lavoro.

9/4444-A/28. Manzi, Carrescia.

La Camera,

premesso che:

con legge n. 221 del 2015 è statoapprovato il Collegato ambientale, che al-

l’articolo 3 istituisce la Strategia nazionaledi Sviluppo sostenibile, con aggiornamentoda parte del CIPE almeno ogni 3 anni, lacitata legge prevede, altresì, all’articolo 68il Catalogo dei sussidi nocivi per l’am-biente;

in data 23 febbraio 2017 è statoreso disponibile dal Ministero dell’am-biente il « Catalogo dei sussidi ambiental-mente dannosi e dei sussidi ambiental-mente favorevoli », questi può rappresen-tare a pieno titolo un elemento essenzialeper politiche ambientali ed economicheefficaci ed efficienti;

l’Accordo di Parigi sui cambiamenticlimatici e l’Agenda 2030 dell’Onu che reca17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile,rappresentano una sfida e un impegno chedevono entrare nell’agenda politica ed eco-nomica del Governo;

nel DEF 2017, parte terza, si eraregistrato solo un richiamo dell’attività incorso, presso il Ministero dell’ambiente,circa l’articolo 3 del Collegato Ambientale,relativo alla « Strategia Nazionale di Svi-luppo Sostenibile » ma lo stesso Def nonha preso in considerazione né il potenzialedi « riallocazione » attivabile grazie allerilevanti risorse rese disponibili, nel citatoCatalogo, dalla eliminazione graduale deisussidi ambientalmente dannosi;

dalle tabelle allegate al « Catalogodei sussidi ambientalmente dannosi e deisussidi ambientalmente favorevoli » sievince che la quota di bilancio stataledestinata ai S.A.D. è di oltre 16 miliardi dieuro/anno di cui una parte rilevante afavore dei settori energia e per agevola-zioni fiscali;

16 miliardi di euro all’anno desti-nabili a nuovi interventi sostenibili chepotrebbero riverberare effetti importantisia in termini industriali che occupazio-nali; nonché la possibilità di individuare lerisorse necessarie alla operatività effettivadell’Accordo di Parigi COP 21;

secondo recenti ricerche la rimo-zione e il conseguente reimpiego green, diuna consistente delle ingenti risorse deri-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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vanti dalla riallocazione dei sussidi dan-nosi ambientalmente, consentirebbe di at-tivare il processo di avvio della strategia diraggiungimento degli obiettivi di COP 21con importanti benefici sia sul versantedell’abbattimento della CO2 che sul ver-sante occupazionale, con un aumento sti-mato di circa 200.000 ULA anno;

in tema di occupazione, una partedelle risorse derivanti dalla riallocazionedei sussidi dannosi dovrebbero essere resedisponibili per una quota non inferiore al20 per cento, per il reimpiego sostenibiledi forze di lavoro in eventuale difficoltànei settori che perdono sussidi;

la fiscalità riallocativa è uno stru-mento attraverso il quale si potrebberoraggiungere una serie di obiettivi beneficie strategici: ambientali, energetici, sociali,sanitari, industriali e di bilancia commer-ciale e turistici, senza alcun aumento ditasse a carico dei cittadini,

impegna il Governo:

al fine di fornire un efficace sostegnoalla operatività e alla elaborazione per loSviluppo sostenibile a prevedere la riallo-cazione di risorse dei sussidi dannosi in-dividuati dal Ministero dell’ambiente con il« Catalogo dei sussidi dannosi e dei sussidifavorevoli »;

ad utilizzare le risorse derivanti dallariallocazione dei sussidi dannosi ai finidell’operatività effettiva dell’accordo di Pa-rigi-Cop 21 e per l’attuazione dell’Agenda2030 dell’ONU per uno sviluppo sosteni-bile;

a definire, anche con apposito prov-vedimento normativo, le modalità per lariallocazione sostenibile dei sussidi dan-nosi all’ambiente, anche ai fini della fasedi transizione.

9/4444-A/29. Pastorino, Civati, AndreaMaestri, Brignone.

La Camera,

premesso che:

ogni giorno in Italia circa 5,5 mi-lioni di persone prendono il treno per

spostarsi per ragioni di lavoro o di studio,un numero solo leggermente superiore al2015 (+0,2 per cento), quando i pendolaridel treno erano 5,43 milioni, 5,1 nel 2014;

persistono e si accrescono in ma-niera evidente le diseguaglianze tra leRegioni rispetto al numero di viaggiatori ealle condizioni del servizio offerto come siè evidenziato nel rapporto Pendolaria2016 di Legambiente;

sui 5,5 milioni di pendolari, sono 2milioni e 832 mila quelli che usufruisconodel servizio ferroviario regionale, di questi1,37 milioni utilizzano i convogli di Tre-nitalia e gli altri il servizio offerto dai 20concessionari. Nel 2016 il numero deipendolari del treno è aumentato di pocosolo +0,7 per cento rispetto al 2015 per iltrasporto ferroviario;

il Rapporto di Pendolaria ha evi-denziato come la crescita dei pendolariavviene dove il servizio non è stato tagliatoe dove sono stati realizzati investimentinell’acquisto di nuovi treni, come in Lom-bardia dove sono arrivati a 712 mila (conun +1,3 per cento), in Emilia-Romagna (+3per cento) e in Alto Adige dove sulle lineeriqualificate con treni nuovi sono tripli-cati, da 11.000 nel 2011 a quasi 32.000 nel2016;

mentre si registra un calo dei pen-dolari in quelle Regioni dove dal 2010 aoggi sono stati realizzati solo tagli aiservizi (in Calabria –26,4 per cento treniin circolazione e –31 per cento passeggeri,in Campania –15,1 per cento treni e –40,3per cento passeggeri, in Piemonte –8,4 percento e –9,5 per cento) e nelle città doveil servizio è scadente, con sempre menotreni e sempre più vecchi come a Napolisulla Circumvesuviana (le corse sono stateridotte del 30 per cento dal 2010) o sullaRoma-Ostia Lido;

la sfida fondamentale del trasportoferroviario in Italia si gioca in particolareal Sud e nelle città, nel Sud dove circolanomeno treni, più vecchi e più lenti, infatti

Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ogni giorno in tutto il Meridione circolanomeno treni regionali che nella sola Lom-bardia e dal 2010 quelli regionali si sonoridotti del 21,9 per cento e a questi taglivanno sommati quelli degli Intercity;

basta, per fare un esempio, le corsequotidiane dei treni regionali in tutta laSicilia sono 429 contro le 2.300 dellaLombardia. Inoltre, i treni sono più lentie l’età media dei convogli al Sud è netta-mente più alta: 20,3 anni rispetto ai 14,7del Nord e ai 17,2 della media nazionale;

le ragioni di questa situazione sonoda individuare in particolare nei tagli dellerisorse messe a disposizione dello Stato,con il Governo che al contrario ha puntatogli investimenti su strade e autostrade ealta velocità ferroviaria;

è necessario puntare a raddoppiarei pendolari che prendono treni regionali emetropolitani ogni giorno, arrivando a 10milioni di persone al 2030 è una sfidaprioritaria, strutturale e strategica

nell’interesse di lavoratori e stu-denti pendolari, con vantaggi anche intermini ambientali e ricadute positive sul-l’occupazione e sul turismo;

è necessario e improcrastinabileistituire un fondo nello stato di previsionedel Ministero delle infrastrutture e deitrasporti denominato « Fondo Nazionaleper il Trasporto Ferroviario Pendolare »finalizzato a finanziare un piano straor-dinario di sviluppo del trasporto su rotaia,

impegna il Governo

ad istituire un fondo nello stato di previ-sione del Ministero delle infrastrutture edei trasporti denominato « Fondo Nazio-nale per il Trasporto Ferroviario Pendo-lare » finalizzato a: 1) finanziare un pianostraordinario di sviluppo del trasporto surotaia: 2) garantire adeguati investimentisulla rete pubblica affidata in concessionea Rete Ferroviaria Italiana; 3) aumentarela presenza di treni pendolari e i collega-menti sulle principali linee pendolari; 4)realizzare interventi volti alla manuten-

zione, la messa in sicurezza della reteferroviaria italiana nonché l’ammoderna-mento tecnologico dei sistemi di sicurezzadell’infrastruttura ferroviaria.

9/4444-A/30. Gregori, Marcon, Placido,Pellegrino, Paglia.

La Camera,

premesso che:

le Fiberfrax sono fibre ceramicherefrattarie presenti in numerosi prodotti(materassini, pannelli, cementi, tessuti,corde, vernici) che vengono utilizzate soloa fini industriali e segnatamente comeisolanti termici o guarnizioni per forni,caldaie o nel settore aerospaziale e auto-mobilistico essendo resistenti a tempera-ture che superano i 1.400 gradi C;

la pericolosità del prodotto è stataconfermata dall’Unione europea che l’hainserito nella categoria 2 « sostanze chedevono essere considerate come se fosserocancerogene per l’uomo », giudizio, peral-tro, confermato dall’Agenzia internazio-nale per la ricerca sul cancro (IARC) cheha ribadito la classificazione 2B « possibilecancerogeneità per l’uomo »;

il Governo ha già accolto due or-dini del giorno in materia di tutela deilavoratori: il primo l’ordine del giorno9/03444-A/077 del 19 dicembre 2015;

il secondo ordine del giorno9/04127-bis-A/208, presentato il 25 no-vembre 2016;

ambedue gli ordini del giorno, ac-colti, impegnavano il Governo a emanareun provvedimento che equipari il fiberfraxall’amianto, ed a stanziare risorse finan-ziarie adeguate, al fine di consentire a tuttiquei lavoratori esposti in maniera conti-nuativa e per un periodo non inferiore adieci anni all’agente patogeno, di accederealla disciplina attinente al trattamentostraordinario di integrazione salariale edal pensionamento anticipato, di cui all’ar-ticolo 13 della legge 27 marzo 1992,

Atti Parlamentari — 43 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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n. 257, ed attualmente riservata esclusiva-mente ai lavoratori esposti all’amianto;

inoltre il secondo ordine del giornoimpegnava il Governo, altresì, tenuto contodell’ordine del giorno accolto dal Governonella seduta n. 540 del 19 dicembre 2015,n. 9/03444-A/077, ad inserire tra i lavo-ratori che possono accedere all’APE socialdi cui alla legge di bilancio 2017 i lavo-ratori esposti alla fiberfrax,

impegna il Governo

a prevenire per il futuro, anche attraversomisure di incentivazione fiscale per ope-razioni di bonifica dalle Fiberfrax, e pa-tologie ad esse correlate, e comunque adare risposta in tempi brevi all’esigenza ditutela dei lavoratori impegnati in lavora-zioni con le Fiberfrax medesime, assimilatedall’Unione europea alle sostanze cance-rogene.

9/4444-A/31. Placido, Pastorino, Ai-raudo, Marcon, Pellegrino.

La Camera,

premesso che:

il Distretto di Economia Solidale(DES) è una rete in cui i soggetti parte-cipanti cercano di soddisfare le proprienecessità di acquisto, vendita, scambio edono di beni, servizi e informazioni, se-condo principi ispirati da un’economialocale, equa, solidale e sostenibile;

i Distretti di economia solidale(D.E.S.) sono quindi laboratori di speri-mentazione civica, economica e sociale,che si contrappongono ai processi di glo-balizzazione dell’economia di mercato cheprovoca forme di degrado ecologico esociale, che hanno come obiettivo la va-lorizzazione delle risorse locali e a pro-durre ricchezza in condizioni di sosteni-bilità ecologica e sociale;

appare necessario definire forme emodalità di sostegno ai distretti di econo-

mia solidale rappresentano una risposta aiprocessi disgregativi del mercato e dellaglobalizzazione;

con i distretti di economia solidalesi realizzano gli obiettivi attraverso lapartecipazione attiva dei soggetti alla de-finizione delle modalità concrete di ge-stione dei processi economici propri deldistretto stesso;

è necessario, quindi, mettere inatto azioni e programmi che sostengano losviluppo di un sistema socioeconomico, dieconomia solidale, promosso nelle comu-nità locali da associazioni di cittadini,basato sui principi della solidarietà, dellareciprocità, della sostenibilità ambientale edella cura dei beni comuni;

lo Stato è chiamato a promuoverela formazione dei distretti economici so-lidali per il rafforzamento delle reti disolidarietà nelle comunità locali e l’affer-mazione di una cultura di partecipazionesu tutto il territorio nazionale, come pre-supposto fondamentale allo sviluppo diun’economia solidale che agevoli la pienarealizzazione dell’inclusione sociale e dellafruizione dei diritti di tutta la popolazione,

impegna il Governo:

a promuovere la formazione dei di-stretti economici solidali al fine dello svi-luppo di una economia solidale;

a prevedere nell’ambito della pros-sima legge di bilancio l’istituzione presso ilMinistero dell’economia e delle finanze diun Fondo denominato « Fondo di sostegnoallo sviluppo dell’economia solidale ».

9/4444-A/32. Marcon, Paglia, Pellegrino,Pastorino, Placido.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 38 del decreto-legge 24aprile 2017, n. 50 detta disposizioni inmateria di enti previdenziali e di gestionedegli immobili pubblici;

Atti Parlamentari — 44 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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in particolare al comma 2 si pre-vede in sostanza il riavvio delle dismissionidel patrimonio immobiliare dell’Inps nelrispetto dei vincoli in particolare quelliprevisti dalla legge 410 del 2001;

al comma 2 si prevede altresì an-che il conferimento di parte del patrimo-nio a fondi immobiliari costituite dallasocietà di gestione del risparmio di cuiall’articolo 33 della legge 15 luglio 2011;

in Italia una vasta precarietà coin-volge centinaia di migliaia di famiglie indisagio abitativo, tenuto conto dei datiufficiali che parlano di circa 70 milasentenze sfratto emesse ogni anno, di650.000 famiglie collocate nelle graduato-rie comunali per l’accesso ad una casapopolare; circa 35 mila sfratti eseguiti ognianno con la forza pubblica;

è necessario quindi sostenere e av-viare programmi che aumentino l’offertadi alloggi a canone sociale o agevolato;

l’articolo 3 della legge 8 febbraio2001, n. 21 prevede il finanziamento di unProgramma sperimentale per la riduzionedel disagio abitativo a fine di avviare asoluzione le più manifeste condizioni didisagio abitativo, da realizzare con risorseattivate da comuni, IACP comunque de-nominati, imprese e cooperative di abita-zione e con il concorso finanziario delloStato. Un programma finalizzato ad in-crementare l’offerta di alloggi da destinarepermanentemente alla locazione a canoneagevolato di cui all’articolo 2, comma 3,della legge 9 dicembre 1998, n. 431, o daassegnare alle condizioni determinate inbase alle leggi regionali in materia diedilizia residenziale pubblica e da desti-nare prioritariamente a categorie socialideboli e di nuclei familiari soggetti aprovvedimenti esecutivi di sfratto,

impegna il Governo

in relazione alle risorse provenienti dallavendita di immobili e dalla cessione diquote di fondi immobiliari di cui alcomma 2 dell’articolo 38 del decreto-legge24 aprile 2017, n. 50, previa verifica del

rispetto dei saldi strutturali di finanzapubblica a integrare le operazioni di uti-lizzo di tali risorse previste dal Pianotriennale di investimento 2016/2018, per ilfinanziamento per l’anno 2017 dei pro-grammi di cui all’articolo 3 della legge 8febbraio 2001, n. 21 per un ammontarenon superiore a 50 milioni di euro.

9/4444-A/33. Andrea Maestri, Pastorino,Civati, Brignone.

La Camera,

premesso che:

con decreto-legge 2 maggio 2017,n. 55 del Ministro dello sviluppo econo-mico è stata disposta l’ammissione dellasocietà Alitalia — Società Aerea ItalianaSpa alla procedura di amministrazionestraordinaria;

il provvedimento è stato adottatosu istanza dell’impresa che – preso attodella sopravvenuta impossibilità di darecorso alle iniziative di risanamento prefi-gurate dai soci, anche in tema di ricapi-talizzazione e di rifinanziamento dellasocietà, a seguito dell’esito negativo dellaconsultazione dei lavoratori sulle misureoccupazionali previste – ha deliberato larichiesta di ammissione all’amministra-zione straordinaria, quale procedimentopiù congruo in relazione alle necessità disalvaguardia dell’azienda e dei lavoratori;

la società Alitalia presenta un’espo-sizione debitoria complessiva pari a circa3 miliardi di euro e si trova in unasituazione di gravissima criticità finanzia-ria, tale da impedire l’adempimento delleobbligazioni correnti, comprese quellefunzionali all’esercizio dell’attività di col-legamento aereo;

la società Alitalia ha precisato che,alla luce delle previsioni elaborate in data24 aprile 2017, la cassa potrebbe venirsiad esaurire in termini brevissimi, nell’ipo-tesi in cui la società stessa fosse richiestadi acquistare beni e servizi a fronte del-

Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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l’immediato pagamento ovvero di costi-tuire depositi a garanzia delle proprieobbligazioni;

la notizia della richiesta di ammis-sione alla procedura di amministrazionestraordinaria ha indotto l’International AirTransport Association (IATA) a richiedere,con comunicazione del 26 aprile 2017,quale condizione per permettere all’Alita-lia di continuare a partecipare ai sistemidi Business and Settlement Plan dellastessa IATA e della IATA Clearing House,la costituzione e il pagamento di un de-posito anteriormente alla presentazionedella domanda per l’ammissione alla pro-cedura di amministrazione straordinaria,a pena della sospensione della societàdalla partecipazione a tali sistemi, conconseguente pregiudizio della continuitàoperativa dell’azienda;

alla luce delle previsioni effettuatedalla società, le esigenze finanziarie legateall’esercizio dell’azienda per il semestre diriferimento (maggio-ottobre 2017) sonostimate in 597 milioni di euro;

lo scenario competitivo ci consegnaun quadro dove i principali competitor diAlitalia stanno andando verso un modelloibrido a metà tra modello low cost puro enetwork carrier tradizionale, mentre Ali-talia è ancora un network carrier ovverouna compagnia di bandiera tradizionale;

Alitalia ha seri problemi di costonelle manutenzioni che devono essere ri-portate in house, è inconcepibile che unacompagnia della soglia dimensionale diAlitalia abbia negli anni attuato una po-litica di esternalizzazione delle manuten-zioni perdendo molte delle certificazioni edel know-how che erano il proprio verotesoro, vedi il caso di Alitalia MaintenanceSystem (Ams);

la crisi di Alitalia avviene in uncontesto, come quello del trasporto aereo,che può garantire solide basi di crescitaeconomica. Difatti, considerando comples-sivamente l’impatto diretto, indiretto, in-dotto e catalitico degli aeroporti europei sistima che questi contribuiscano all’occu-

pazione complessiva per 12,3 milioni diunità circa, generando redditi da lavoro ecapitale per più di 350 miliardi di euro econtribuendo alla formazione del valoreaggiunto per più di 670 miliardi di euro.Per quanto riguarda l’Italia il dato sicolloca leggermente al di sotto della mediaeuropea e assume un valore pari al 3,6 percento;

con emendamento presentato inCommissione bilancio all’Atto Camera4444 recante la conversione in legge deldecreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 haprovveduto a inserire sostanzialmente iltesto del decreto-legge 2 maggio 2017,n. 55 nella cosiddetta manovrina,

impegna il Governo:

a delineare una strategia chiara perricercare le soluzioni più idonee in mododa definire un progetto di rilancio e ri-strutturazione di Alitalia che preveda an-che il ricorso alle aziende partecipate delloStato e la ricerca di partner impegnati neltrasporto aereo;

ad assumere tutte le iniziative possi-bili finalizzate a salvaguardare i posti dilavoro, sia per quanto riguarda i lavoratoriAlitalia che per quelli dell’indotto dell’ae-roporto di Fiumicino, con la valorizza-zione delle professionalità e delle compe-tenze del personale;

a prevedere un audit esterno da partedi un organismo internazionale per avereuna valutazione effettiva e non strumen-tale del valore effettivo di Alitalia sulmercato;

a intervenire legislativamente per re-golamentare in modo equo l’esercizio sulterritorio nazionale delle compagnie aeree« low cost ».

9/4444-A/34. Fassina, Marcon, Pasto-rino, Pellegrino, Paglia, Placido.

Atti Parlamentari — 46 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il patrimonio immobiliare da red-dito dell’Inps è il risultato della confluenzadei portafogli immobiliari di Enti sop-pressi e, in gran parte, della chiusura delleoperazioni di cartolarizzazione SCIP 1 eSCIP 2, ed è composto da circa 30.000unità immobiliari suddivise fra le unitàresidue delle operazioni di cartolarizza-zione, circa 25.000 unità, e unità immo-biliari non cartolarizzate circa 5.000 unitàper un valore complessivo di circa 2,5miliardi di euro;

il patrimonio da reddito dell’Inps sicompone di due principali categorie, leunità principali che sono principalmenteabitazioni, uffici, locali commerciali, ne-gozi, magazzini che rappresentano il 56per cento del totale delle unità immobiliaridell’istituto e le unità secondarie, ovverobox, cantine, soffitte, posti auto, il 44 percento delle unità. Lo stesso è prevalente-mente localizzato nel Lazio che rappre-senta oltre il 50 per cento del patrimonioda reddito, sia in termini di unità che divalore. Quasi il 50 per cento delle unitàimmobiliari dell’istituto ha un valore dibilancio inferiore a 20.000 euro;

il suddetto patrimonio si componeper circa il 36 per cento di unità immo-biliari a destinazione abitativa, che con-tribuiscono per il 52 per cento del valore;circa il 16 per cento di unità destinate auffici, commerciale e logistica, che rappre-sentano il 34 per cento del valore totale; il44 per cento da unità secondarie e/ominori ovvero box/posti auto, cantine, cherappresentano il 9 per cento del valore;

in Italia e in particolare nelle cittàmetropolitane, centinaia di migliaia di fa-miglie vivono una grave precarietà abita-tiva, che si può sintetizzare in alcuni dati:650 mila famiglie collocate utilmente nellegraduatorie comunali per l’accesso ad al-loggi di edilizia residenziale pubblica;60/65 mila le sentenze di sfratto emesseogni anno;

è necessario quindi sostenere i co-muni e in particolare le aree metropoli-tane, fornendo il sostegno necessario afronteggiare l’emergenza abitativa e il di-sagio abitativo;

il contrasto dell’emergenza abita-tiva nelle città metropolitane può essereattuato, anche, attraverso il trasferimentodi immobili da reddito liberi o occupatidell’Inps, agli enti territoriali ai sensi al-l’articolo 56-bis del decreto-legge 21 giu-gno 2013, n. 69, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,computando ai fini del raggiungimentodell’importo di cui all’articolo 1, comma608, della legge 28 dicembre 2015, n. 208,fino a concorrenza dello stesso, il valoredegli immobili definito dall’Agenzia delleentrate;

l’articolo 56-bis della legge 9 agosto2013, n. 98 reca la semplificazione delleprocedure in materia di trasferimenti diimmobili agli enti territoriali;

il comma 608, articolo 1 della legge28 dicembre 2015, n. 208, prevede che glienti nazionali di previdenza e assistenzasociale pubblici, nell’ambito della propriaautonomia organizzativa, debbano adot-tare interventi di razionalizzazione per lariduzione delle proprie spese correntiescluse quelle per le prestazioni previden-ziali e assistenziali, in modo da produrrerisparmi aggiuntivi nel triennio 2016-2018,non inferiori a 53 milioni di euro annui,

impegna il Governo

ad autorizzare l’INPS a procedere all’alie-nazione di immobili da reddito, liberi ooccupati, di proprietà dell’istituto aventicaratteristiche idonee a fronteggiare l’e-mergenza abitativa situati nel territoriodei comuni delle Città Metropolitane, me-diante l’inclusione dei citati immobili nelleprocedure di trasferimento di immobiliagli enti territoriali di cui all’articolo 56-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69,convertito, con modificazioni, dalla legge 9agosto 2013, n. 98, prevedendo, altresì, dicomputare il valore complessivo degli

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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immobili trasferiti, da determinarsi a curadell’Agenzia delle entrate, ai fini del rag-giungimento dell’importo di cui all’articolo1, comma 608, della legge 28 dicembre2015, n. 208, fino a concorrenza dellostesso.

9/4444-A/35. Paglia, Fassina, AndreaMaestri, Marcon, Pastorino.

La Camera,

premesso che:

all’interno della legge di bilancio2017 è contenuto il riconoscimento legi-slativo del valore sociale ed ambientale,oltre che economico e finanziario, dellafinanza etica. L’articolo 1, comma 51 dellalegge n. 11 dicembre 2016, n. 232, intro-duce nel TUB un regime fiscale agevolatoper gli operatori di finanza etica e soste-nibile, stabilendo che il 75 per cento dellesomme destinate all’aumento del capitaleproprio non concorrerà a formare il red-dito imponibile;

il comma 4, dell’articolo 111-bis,del TUB, come introdotto dal suddettocomma 51, recita testualmente: « L’agevo-lazione di cui al presente articolo è rico-nosciuta nel rispetto dei limiti di cui alregolamento (UE) n. 1407/2013 della Com-missione, del 18 dicembre 2013, relativoall’applicazione degli articoli 107 e 108 deltrattato sul funzionamento dell’Unione eu-ropea agli aiuti « de minimis »;

il suddetto comma 4 è stato sur-rettiziamente aggiunto dal Governo attra-verso una riformulazione del testo dell’o-riginario emendamento a firma Marcon,che non lo contemplava, prima della suaapprovazione definitiva avvenuta in sededi esame della legge di bilancio per l’anno2017, evidentemente al solo fine di limi-tarne la portata;

il riferimento all’interno dell’arti-colo 111-bis del TUB ai limiti stabiliti dagliarticoli 107 e 108 del trattato UE in regimedi aiuti « de minimis », rischia di vanificarel’intervento legislativo. Infatti il regime« de minimis » individua gli aiuti di piccola

entità che possono essere erogati alle im-prese dallo Stato e dalle altre Ammini-strazioni pubbliche dietro espressa auto-rizzazione della Commissione europea,senza violare le norme sulla concorrenza.Ai sensi dei richiamati articoli 107 e 108del trattato UE l’importo totale massimodegli aiuti di questo tipo ottenuti da unaimpresa non può superare, nell’arco di treanni, il limite massimale dei 200.000 eurofissati in percentuale sugli investimenti. Lepubbliche autorità possono quindi erogareaiuti alle imprese di qualsiasi dimensione,in regime de minimis, senza obbligo dinotifica, nel rispetto delle condizioni dicui, attualmente, al regolamento UE dellaCommissione n. 1407/2013. Restano inogni caso esclusi dall’applicazione del re-gime gli aiuti concessi al settore dellaproduzione agricola, della pesca, dell’ac-quacoltura e dell’industria carboniera;

nella fattispecie il limite massimaledei 200.000 euro nel triennio, si traduce inun limite annuo pari a circa 66.000 euro,importo che, essendo ampiamente supe-rato da un qualsiasi operatore di finanzaetica, preclude il riconoscimento e quindil’accesso all’agevolazione fiscale,

impegna il Governo

ad adottare una disposizione normativaatta a sopprimere all’articolo 111-bis deldecreto legislativo 1o settembre 1993,n. 385, la previsione di cui al comma 4.

9/4444-A/36. Fratoianni, Marcon, Paglia,Pastorino.

La Camera,

premesso che:

il testo del disegno di legge di« Conversione in legge del decreto-legge 24aprile 2017, n. 50, recante disposizioniurgenti in materia finanziaria, iniziative afavore degli enti territoriali, ulteriori in-terventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo », contienemisure eterogenee che incidono su nume-rosi ambiti normativi con interventi, in

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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settori della competitività e dello sviluppoeconomico e sociale, ma che tuttavia noncontemplano misure per il settore auto-mobilistico, che costituisce un compartofondamentale dell’economia italiana;

al riguardo, il sottoscrittore delpresente atto, evidenzia come nell’ambitodelle misure previste dalla legge di stabi-lità per il 2017, denominate piano indu-stria 4.0, il settore delle automotive, che inItalia ha avuto negli ultimi due anni unaripresa della produzione dopo il crollo(-50 per cento) del decennio precedente,rappresenta il comparto più dinamico,anche grazie al processo di digitalizza-zione e dell’introduzione di nuove formedi tecnologia;

a giudizio del sottoscrittore delpresente atto, le condizioni per sostenereil settore automotive 4.0 sono legate alsuperamento del gap dimensionale equello digitale delle aziende italiane, oltreche la maggiore messa in rete delle eccel-lenze e la riqualificazione del capitaleumano;

la necessità di misure volte a so-stenere il processo di crescita dell’indu-stria 4.0, attraverso interventi legislativistabili e competitivi, all’interno di unpiano nazionale di sperimentazione deiveicoli a guida autonoma in alcune areedelimitate, per consentire anche ai pro-duttori di componenti, di sviluppare lenecessarie competenze, risulta pertantourgente ed indispensabile per rilanciare inmaniera stabile e duratura l’intero sistemadelle automotive a livello nazionale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, compatibilmentecon le risorse finanziarie a disposizione ei vincoli di bilancio, a prevedere nei pros-simi interventi legislativi, misure ad hocfinalizzate a sostenere le spese infrastrut-turali per la definizione del piano nazio-nale esposto in premessa.

9/4444-A/37. Nastri.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge, reca un contenutoestremamente ampio e complesso, le cuidisposizioni incidono su numerosi ed ete-rogenei ambiti normativi con misure fina-listicamente orientate ad affrontare inmodo coordinato i diversi settori dellacompetitività e dello sviluppo economico esociale;

il provvedimento d’urgenza in par-ticolare, nell’ambito delle disposizioni inmateria di trasporto pubblico locale al-l’articolo 27, ridetermina la dotazione delFondo nazionale per il concorso finanzia-rio dello Stato agli oneri del trasportopubblico locale, riducendo di 70 milioni dieuro per il 2017 e di 100 milioni di euroa decorrere dall’anno 2018 degli importidestinati al Fondo medesimo;

a giudizio del sottoscrittore delpresente atto, la decisione di decurtare lerisorse di un settore fondamentale, qualequello del trasporto pubblico locale, perdirottarle a copertura di altri interventirecati all’interno della manovra correttivadi finanza pubblica, accrescerà negativa-mente le già difficili condizioni dei tra-sporti locali, in particolare nei riguardi delMezzogiorno e più specificatamente nellaregione Siciliana, sia su strada che suferrovia i cui standard quali-quantitativirisultano sempre più scadenti;

i dati recenti, contenuti negli indi-catori per gli obiettivi di sviluppo sosteni-bile delle Nazioni unite che sono statiredatti dall’Istat, così come richiesto dallaCommissione statistica dell’organizzazioneintergovernativa, evidenziano al riguardo,le difficoltà di collegamento con i mezzipubblici da parte dei cittadini siciliani, chea livello regionale non raggiunge il 50 percento di utenti soddisfatti per alcun tipo difruizione di tpl;

gli ultimi dati Istat, riportati nel-l’Allegato Infrastrutture al Def 2017, con-fermano inoltre che circa 7 residenti su 10nella regione Siciliana, preferiscono muo-versi con mezzi privati: un dato che su-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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pera la media nazionale rispetto alle prin-cipali città regine in materia di mobilitàsostenibile;

la necessità di introdurre misurecompensative anche di carattere fiscale,volte a definire una « cornice di regola-zione » che garantisca efficienza ed eco-nomicità delle tariffe ai trasporti pubblicilocali, nei riguardi dell’intero sistema ditrasporto locale isolano, (incluse le im-prese di trasporto private che operanoall’interno della regione Siciliana) risultapertanto, a giudizio del sottoscrittore delpresente atto, urgente e indifferibile inconsiderazione dei livelli altamente nega-tivi e penalizzanti esistenti nell’isola, con-siderando peraltro il fenomeno dei pen-dolari particolarmente esteso,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere, com-patibilmente con le risorse finanziarie e lanormativa comunitaria in materia di aiutidi Stato, un intervento normativo ad hocfinalizzato a sostenere il trasporto pub-blico locale nella regione Siciliana, i cuiservizi di mobilità per le persone e lemerci, permangono fortemente limitativi.

9/4444-A/38. Riccardo Gallo.

La Camera,

considerato che la Città di Torinoospiterà quest’anno la Convention dellaWorld Design Organisation, già ICSID, lapiù importante associazione internazio-nale dei designer professionisti, con sede inCanada;

per l’occasione arriveranno in Città imigliori designer da oltre 60 Paesi di tuttoil mondo e che l’Assemblea Generale siterrà il 14 e 15 ottobre 2017;

per tutto il mese di ottobre la Città diTorino organizzerà eventi e attività a ca-rattere internazionale e che « Torino CityOf Design » ha l’obbiettivo di concentrarel’attenzione dei cittadini, degli operatoridel settore e di tutti gli attori del mondo

del design locale, nazionale ed internazio-nale sui temi del design, visti nell’accezionepiù ampia possibile: il design-thinkingnelle politiche pubbliche, la mobilità so-stenibile, i nuovi makers, il design delpatrimonio culturale, la rigenerazione ur-bana, la creatività e la cultura per losviluppo sostenibile della città;

nell’evento saranno coinvolti tutti gliattori del design cittadino, le reti esistentidel settore culturale nelle quali Torino èattiva, i partner locali e internazionali, leistituzioni pubbliche e private del nostroterritorio;

l’evento si terrà in differenti luoghidella città, significativi per il caratteredell’iniziativa, come spazi rigenerati, spazipolivalenti, spazi della formazione, spazipubblici decentrati;

considerato che:

nel dicembre 2014 è stato attribuitoa Torino il titolo di Creative City UNESCOper il Design, unica città italiana all’in-terno di questa categoria e che tale rico-noscimento è avvenuto in base a unacandidatura avanzata su temi di impor-tanza strategica per il territorio metropo-litano, alcuni dei quali connessi più stret-tamente alla storia industriale della Cittàe altri relativi ad ambiti diversi quali:ambiente e sostenibilità, pianificazione eriqualificazione urbanistica, innovazione ecreatività, sviluppo economico,

impegna il Governo

nelle forme e nelle modalità che si riter-ranno più adeguate, a sostenere il successodell’edizione 2017 della Convention dellaWorld Design Organisation e gli eventi adessa collegati che si svolgeranno a Torino.

9/4444-A/39. D’Ottavio.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, contem-pla tra i suoi obiettivi l’introduzione di

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manovre finanziarie atte al contenimentodella spesa pubblica, nonché finalizzate aduna migliore perequazione delle risorse;

per tutelare la razionalizzazionedelle risorse e far fronte alle esigenze dieconomicità sarebbe auspicabile limitareanche la spesa pubblica derivante dalricorso all’istituzione delle reggenze nelleistituzioni scolastiche, e, parimenti, sa-rebbe auspicabile limitare la spesa deri-vante dai possibili esiti dei contenziosiancora aperti;

in attesa dell’emanazione del de-creto recante la disciplina per il recluta-mento dei dirigenti scolastici, ai sensi dellanormativa vigente, sarà comunque neces-sario, il prossimo settembre 2017, garan-tire il regolare inizio delle attività didat-tiche nelle istituzioni scolastiche, conci-liandolo, per quanto possibile, con la qua-lità del servizio pubblico: difficile infattirisulterebbe ottenere un servizio di qua-lità, qualora circa 2000 sedi vacanti do-vessero essere gestite da dirigenti scolasticicostretti a dividersi tra più scuole anchedistanti fra loro;

il nuovo concorso, ad ogni modo,non potrebbe risolvere in tempi rapidi lasituazione delle reggenze e il rischio sa-rebbe quello di incorrere, durante le variefasi di reclutamento, in ulteriori e nuovicontenziosi che bloccherebbero nuova-mente la situazione e comporterebbero unaumento della spesa pubblica, già la legge107/15 era intervenuta e ha trovato unasoluzione per alcune situazioni di conten-zioso tra aspiranti dirigenti e Ministerorisalenti ai passati concorsi del 2004 e del2006 e altre riferite al concorso 2011, nellequali il concorso era stato annullato dallaMagistratura ordinaria, escludendo difatto situazioni analoghe legate al conten-zioso del 2011; questa operazione avevacomunque portato di per sé all’immissionein ruolo di circa 250 dirigenti scolastici, epur tuttavia il risultato non si è rivelatosufficiente per risolvere il problema dellereggenze, né tanto meno per risolvere glisprechi dei numerosi contenziosi ancoraaperti;

i ricorrenti aderenti al ComitatoNazionale afferenti al concorso per diri-gente scolastico del 2011, dislocati in di-verse regioni d’Italia (Lombardia, Campa-nia, Puglia, Veneto, Umbria, Lazio, Sicilia,Sardegna, Toscana, Calabria, Abruzzo)sono circa 800, e hanno fatto presente piùvolte nel corso di questi anni l’anomaliache li riguarda, viste le fattispecie di casiperfettamente aderenti ai criteri di solu-zione adottati con la legge 107/15, i con-correnti in questione, avevano superato laprova preselettiva, o una prova, avevanoriportato una pronunzia favorevole al-meno nel primo grado di giudizio, oppureavevano superato la preselettiva e avevanoun contenzioso aperto all’entrata in vigoredella sopracitata legge 107/15;

l’eventuale immissione delle cate-gorie sopracitate non comporterebbe ulte-riori oneri per lo Stato, ma al contrario,rispetterebbe i criteri di economicità edefficienza delle risorse nel settore pub-blico,

impegna il Governo:

a valutare la possibilità di prorogarela validità delle graduatorie del concorsoper esami e titoli per il reclutamento didirigenti scolastici di cui al decreto diret-toriale del Ministero dell’istruzione dell’u-niversità e ricerca del 13 luglio 2011, dalladata di entrata in vigore della legge diconversione del decreto-legge in esame, aifini dell’inclusione dei soggetti che abbianopartecipato con esito positivo ad un corsointensivo di formazione e alla relativaprova scritta finale, previsto dal decretoministeriale n. 499/2015, indetto ai sensidell’articolo 1, comma 88, della legge 107/2015, al quale sarebbero ammessi esclu-sivamente coloro che avevano superato lapreselettiva o almeno una prova d’esame e,nel contempo, avevano avuto una sentenzafavorevole almeno nel primo grado digiudizio, o avevano un contenzioso incorso in relazione al concorso suddettoalla data di approvazione della legge 107/15, riferito al concorso per dirigente sco-lastico indetto con il citato decreto diret-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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toriale del Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca del 13 luglio2011;

a valutare la possibilità dell’immis-sione nel ruolo di dirigente scolastico deicandidati che hanno effettuato il corso esuperato la prova finale, con decorrenzagiuridica 1o settembre 2017 e decorrenzaeconomica 1o settembre 2018, sui postiautorizzati dal decreto del Presidente dellaRepubblica del 19 agosto 2016.

9/4444-A/40. Cimbro, Nicchi, Melilla,Bossa, Capodicasa, Scotto, Albini, Fran-cesco Saverio Romano, Mongiello,Russo, Brignone, Zappulla, Ciracì.

La Camera,

premesso che:

il decreto legislativo n. 50 del 2016(Nuovo Codice degli appalti), all’articolo211 interviene sui pareri di precontenziosodell’ANAC relativamente a questioni in-sorte durante lo svolgimento delle proce-dure di gara;

nell’aprile scorso, durante l’esamein Consiglio dei ministri dello schema didecreto legislativo relativo a disposizioniintegrative e correttive al suddetto decretolegislativo n. 50 del 2016, successivamenteapprovato (decreto legislativo n. 56 del2017), era stato « inopinatamente » sop-presso il comma 2 del citato articolo 211,che consentiva all’ANAC di intervenireimmediatamente senza attendere la magi-stratura, che per le indagini su eventualiirregolarità – casi di corruzione ma nonsolo – ha bisogno ovviamente di tempi piùdilatati;

anche in conseguenza delle prote-ste sollevate dalla soppressione di questocomma 2, il Governo si era impegnato aripristinarlo; durante l’esame in Commis-sione Bilancio del provvedimento, con unemendamento del Governo è stata ripri-stinata, seppure con diverse sensibili mo-difiche, la suddetta norma soppressa con ildecreto legislativo n. 56 del 2017;

una delle differenze tra la versioneoriginaria del comma 2, e il testo ripro-posto nel provvedimento in esame, è chel’ANAC, è autorizzata ad intervenire sola-mente se i contratti sono « di rilevanteimpatto », e che vengano riscontrate« gravi » violazioni da parte della stazioneappaltante,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delledisposizioni di cui alle premesse e adadottare ulteriori iniziative normativevolte ad apportare le necessarie modificheal testo di cui in premessa, al fine diprevedere che l’ANAC venga autorizzataad intervenire anche se i contratti nonsono « di rilevante impatto », ritenendoinvece sufficiente ritenere che violino lenorme in materia di contratti pubblici aprescindere che siano contratti importantio meno;

a prevedere una modifica al testo alfine di prevedere che l’ANAC per agire,non è necessario che riscontri gravi vio-lazioni da parte della stazione appaltante,ma è sufficiente che riscontri comunquedelle violazioni, a prescindere dalla gravitàdelle stesse.

9/4444-A/41. Zaccagnini, Zaratti, Kron-bichler, Formisano, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

durante l’esame in CommissioneBilancio del provvedimento in esame, èstata introdotta una norma relativa all’or-ganizzazione dell’ANAC, in base alla qualel’Autorità è tenuta a definire con propriregolamenti la propria organizzazione, ilproprio funzionamento e l’ordinamentogiuridico del proprio personale;

il testo prevede che le suddettedisposizioni e l’organizzazione dell’Auto-rità debbano avvenire senza maggiorioneri a carico della finanza pubblica;

Atti Parlamentari — 52 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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è da molto tempo che lo stessopresidente dell’Anac, dottor Cantone, inpiù occasioni, ha segnalato con forza alGoverno che per funzionare al meglio, estante i numerosi e delicati compiti che lanormativa vigente gli assegna, la sua Au-torità avrebbe bisogno di maggiori risorsee maggiore personale,

impegna il Governo

a prevedere lo stanziamento di maggioririsorse finanziarie a favore all’ANAC, pergarantire la piena efficacia della sua atti-vità istituzionale e per i numerosi e deli-cati compiti assegnati all’Autorità mede-sima, e consentire l’assunzione di ulteriorepersonale anche in deroga alla normativavigente.

9/4444-A/42. Kronbichler, Formisano,Melilla, Zaratti, Albini, Capodicasa,Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame, du-rante l’esame in Commissione Bilancio, èstato integrato da misure finalizzate aincidere sugli organici di fatto del perso-nale docente delle scuole; in questo am-bito, ricordiamo che recentemente si èsvolto al Ministero dell’istruzione dell’uni-versità e della ricerca, un incontro diinformativa sindacale sull’organico dei do-centi per il prossimo anno scolastico;

il MIUR ha illustrato ai sindacatil’esito dell’incontro con il Ministero del-l’economia e delle finanze, ed i contenutidell’accordo che ha sbloccato l’emanazionesia della bozza di decreto interministerialecon tabelle annesse sugli organici docentiper l’anno scolastico 2017/2018;

come riporta un articolo di Repub-blica.it del 19 maggio scorso, gli studentidisabili sono 12.557 e la maggior parte diloro il prossimo anno continuerà ad averedocenti con il contratto a termine. Inparticolare si denuncia la grave situazione

della regione Toscana. A settembre, ogniprovincia toscana potrà contare su unamedia di 2 insegnanti di sostegno in piùrispetto allo scorso anno; dalle tabellesulle nuove assunzioni comparse in viaufficiosa sul sito di Orizzonte Scuola, maconfermate dai sindacati, sono riportatinumeri sconcertanti. Come dichiarato daBernardo Croci, coordinatore dell’Ande(Associazione nazionale docenti ed educa-tori), « delle 15.100 cattedre che il mini-stero dell’Istruzione ha deciso di trasfor-mare in posti di ruolo, 3.600 sono quellededicate al sostegno. Peccato che su 3.600posti a livello nazionale, in Toscana ce nesiano appena 24. Una cifra ridicola, se siconsidera che le province sono 10 e chequesti insegnanti dovranno essere distri-buiti sulle scuole di ogni ordine e grado,dalla materna alle superiori »,

impegna il Governo

ad adottare tutte le iniziative utili persoddisfare il fabbisogno di personale do-cente, destinando più posti alla stabilizza-zione degli insegnanti di sostegno, anchealla luce dell’estrema criticità esposta inpremessa in cui si trovano alcune regioni,a cominciare dalla Toscana.

9/4444-A/43. Nicchi, Scotto, Bossa, Me-lilla, Albini, Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

la legge di stabilità per il 2016, haintrodotto un Fondo per la lotta allapovertà e all’esclusione sociale, con unadotazione di 1 miliardo di euro a decor-rere dall’anno 2017, per il finanziamentodi un Piano nazionale per la lotta allapovertà e all’esclusione sociale;

nel DEF 2017, nella sezione dedi-cata al Programma nazionale di riforma, ilGoverno ha ricordato che per superare ledisuguaglianze e in coerenza con la leggedelega approvata dal Parlamento (legge 15marzo 2017 n. 33) per la lotta alla po-vertà, sono previsti interventi su diversi

Atti Parlamentari — 53 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ambiti, il principale dei quali è il varo delReddito di Inclusione (REI), con un pro-gressivo ampliamento della platea di be-neficiari (nel 2017 oltre 400 mila nucleifamiliari, per un totale di 1 milione e 770mila persone), e una ridefinizione delbeneficio economico condizionato allapartecipazione a progetti di inclusione so-ciale e un rafforzamento dei servizi diaccompagnamento verso l’autonomia;

il Governo sottolinea che le risorsestanziate ammontano complessivamente acirca 1,2 miliardi per il 2017 e 1,7 miliardiper il 2018;

in ogni caso le risorse stanziate dalGoverno a partire dal 2017, sono soltantouna piccola parte dei 7 miliardi circa chesarebbero necessari per sostenere real-mente le famiglie e le persone in povertàassoluta;

ricordiamo che l’Istat ha certificatocome tra il 2014 e il 2015 i poveri sonoaumentati, e già nel 2015, 4,6 milioni dipersone residenti (il 6,1 per cento dellefamiglie) si trovava in povertà assoluta; èevidente che con queste risorse la misuradel cd. Reddito di inclusione, non puòavere un carattere universalistico,

impegna il Governo

a incrementare progressivamente e sensi-bilmente le risorse stanziate a normativavigente per il contrasto alla povertà eall’esclusione sociale, e consentire l’am-pliamento della platea dei soggetti bene-ficiari, al fine di dare una prima rispostaperlomeno a tutti coloro che si trovano insituazione di povertà assoluta.

9/4444-A/44. Fossati, Murer, Fontanelli,Albini, Melilla, Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il 23 febbraio 2017, Governo, Re-gioni e Province autonome di Trento e diBolzano hanno trovato l’intesa circa ilcontributo alla finanza pubblica da parte

delle regioni a statuto ordinario per l’anno2017, previsto dalla legge di stabilità 2016;

a seguito di detta intesa è stataprevista una riduzione di trasferimentidallo Stato alle Regioni per un ammontarepari a circa 485 milioni di euro;

è molto grave che il taglio di risorseconseguente alla riduzione di detti trasfe-rimenti, riguardi anche il Fondo per lenon autosufficienze e il Fondo per lePolitiche sociali. Fondi che sono decisiviper la vita delle persone disabili, deglianziani non autosufficienti, per quelle fa-sce di popolazione più in difficoltà emaggiormente esposte alla crisi econo-mica;

il taglio previsto per il « sociale » èdi complessivi 262 milioni. Si tratta di 212milioni di euro tagliati al Fondo per lepolitiche sociali, e di 50 milioni al Fondoper la non autosufficienza;

anche a seguito di proteste e pres-sioni da parte di cittadini, sindacati e delmondo associativo, il Governo si è in piùoccasioni impegnato, anche in Parlamento,a reintegrare dette risorse tagliate;

durante l’esame in Commissionedel provvedimento in esame, è stato in-trodotto l’articolo 1-bis relativo alla « pro-cedura di cooperazione e collaborazionerafforzata », che comporterà a regimedelle entrate per il Bilancio dello Stato;

di dette entrate, l’articolo citatodispone che almeno 100 milioni di eurosaranno riassegnati al Fondo per le nonautosufficienze e al Fondo per le Politichesociali. Parliamo di entrate non definitenei tempi e comunque per un importo(100 milioni) ben inferiore al taglio di 262milioni complessivi effettuato ai due Fondia seguito della suddetta Intesa del 23febbraio 2017,

impegna il Governo:

a prevedere che le risorse riassegnateal Fondo per le non autosufficienze e alFondo per le Politiche sociali, rinvenientidalle maggiori entrate di cui al citato

Atti Parlamentari — 54 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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articolo 1-bis, siano almeno non inferioria quelle ridotte a seguito dell’Intesa Statoregioni del 23 febbraio 2017;

a reintegrare fin da subito, nellemore della riassegnazione ai due Fondidelle maggiori entrate rinvenienti dalledisposizioni di cui all’articolo 1-bis, lerisorse finanziarie tagliate al Fondo per lanon autosufficienza e al Fondo per lePolitiche sociali di cui in premessa.

9/4444-A/45. Murer, Fossati, Fontanelli,Albini, Melilla, Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame inter-viene con diverse disposizioni a favoredelle popolazioni dei territori dell’Italiacentrale colpiti dagli eventi sismici del2016;

sotto questo aspetto, sono ancoramolti gli ambiti di intervento sui quali ènecessario intervenire con maggiore deci-sione, e riguardo le stesse risorse per laricostruzione c’è necessità che siano mag-giormente mirate nelle finalizzazioni.Sotto questo aspetto, finora è stata sotto-valutata la diffusa situazione che vedemolte famiglie residenti nelle aree colpitedagli eventi sismici, che hanno difficoltà agarantire ai propri figli la continuità deglistudi universitari, magari fuori regione,per i costi che devono sostenere,

impegna il Governo:

a disporre con la massima sollecitu-dine l’esonero dal pagamento dei contri-buti e delle tasse universitarie e scolasticherelative almeno all’anno 2016-2017 per glistudenti residenti, o la cui famiglia èresidente nelle aree colpite dagli eventisismici di cui in premessa, prevedendo lapossibilità di ottenere il rimborso per imedesimi soggetti qualora abbiano giàprovveduto ai relativi pagamenti;

con riferimento al sistema universi-tario, a valutare la possibilità di destinare

una quota del fondo di finanziamentoordinario dell’anno 2017, perdette finalità.

9/4444-A/46. Ricciatti, Melilla, Albini,Zaratti, Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 62 del disegno di legge inesame interviene, tra l’altro, con disposi-zioni volte a favorire la « costruzione diimpianti sportivi ». Norme « sblocca-sta-dio », finalizzate ad accelerare progettinuovi o già avviati;

si interviene sulla disciplina dellacostruzione di impianti sportivi dettata dalcomma 304 della legge di stabilità 2014.Solo che invece di modificare diretta-mente, come sarebbe dovuto avvenire, lanorma sugli stadi della suddetta legge distabilità 2014, si introducono nuove dispo-sizioni che con quella norma non si co-ordinano, né attraverso abrogazioni nécon modifiche puntuali al testo vigente;

l’articolo consente la ricostruzionedell’impianto con sagoma e volumetriediverse;

prevede che il verbale conclusivo diapprovazione del progetto, così come ilverbale conclusivo della Conferenza deiservizi possano costituire adozione di va-riante allo strumento urbanistico;

riguardo alle modalità di effettua-zione degli interventi urbanistici, la nor-mativa vigente, e in particolare il decretodel Ministro dei lavori pubblici 2 aprile1968, n. 1444, ha stabilito i limiti indero-gabili di densità edilizia, di altezza, didistanza fra i fabbricati e rapporti mas-simi tra spazi destinati agli insediamentiresidenziali e produttivi e spazi pubblici oriservati alle attività collettive, al verdepubblico o a parcheggi da osservare ai finidella formazione dei nuovi strumenti ur-banistici o della revisione di quelli esi-stenti,

impegna il Governo:

a prevedere che gli interventi urba-nistici previsti dal suddetto articolo 62,

Atti Parlamentari — 55 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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debbano comunque avvenire nel pienorispetto degli standard urbanistici di cui aldecreto del Ministro dei lavori pubblici 2aprile 1968, n. 1444;

a specificare che gli immobili chesaranno realizzati, anche per rendere so-stenibile i costi di realizzazione dell’im-pianto sportivo, debbano in ogni casoessere solo quelli strumentali o limitati aconsentire e favorire la fruibilità dell’im-pianto sportivo;

a stabilire che i previsti interventiedilizi, funzionali alla realizzazione degliimpianti sportivi, debbano dare la prioritàal riuso e alla riqualificazione del patri-monio edilizio esistente.

9/4444-A/47. Albini, Zaratti, Melilla, Ca-podicasa, Kronbichler, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, intro-duce delle norme per semplificare le pro-cedure per la realizzazione di impiantisportivi, integrando e sovrapponendosi allenorme già esistenti e previste dai commi304 e 305, della legge 27 dicembre 2013,n. 147 (legge di stabilità 2014);

si regolamenta le demolizioni e lecessioni di superficie;

si disciplina la realizzazione di im-mobili non sportivi;

si concede il diritto allo sfrutta-mento commerciale dell’area limitrofa inoccasione di grandi eventi. Lo studio difattibilità per la costruzione di impiantisportivi può ricomprendere anche la co-struzione di immobili con destinazioned’uso diverse da quella sportiva, comple-mentari o funzionali al finanziamento ealla fruibilità dell’impianto. Sono possibilidemolizioni e ricostruzioni con diversevolumetrie e sagoma dell’impianto;

viene stabilito che la conferenza diservizi decida in « modalità sincrona » eanche in modo unificato con quella che

esprime la valutazione di impatto ambien-tale, e il verbale conclusivo può costituireadozione di variante al piano regolatorecomunale;

sono previste varianti allo stru-mento urbanistico;

le norme introdotte sugli impiantisportivi, rischiano di essere in linea con lapolitica urbanistica di questi anni. Unapolitica urbanistica che si è purtroppodotata troppo spesso di strumenti nonsempre rivolti al miglioramento della con-dizione urbana, ma piuttosto atti a favo-rire il consumo del territorio, la privatiz-zazione della città e dei beni comuni,

impegna il Governo:

a prevedere che gli interventi di tra-sformazione debbano rispettare parametridi ecocompatibilità in termini di risparmioenergetico e di qualità degli edifici rico-struiti, nonché migliorare gli standard del-l’ambiente urbano interno ed esterno al-l’area oggetto di intervento;

a stabilire che l’area oggetto di in-tervento di cui in premessa, debba comun-que prevedere una percentuale minimadestinata a servizi pubblici di quartiere eurbani.

9/4444-A/48. Zaratti, Albini, Kronbi-chler, Melilla, Capodicasa, Formisano,Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni sul Mezzogiorno;

per rilanciare l’attrattività degli in-vestimenti nei porti del Sud, da tempo laSvimez sostiene l’importanza di istituiredelle Zone Economiche Speciali (Zes), perle quali, al di là delle iniziative intrapresedalle singole Regioni, sarebbe opportuno

Atti Parlamentari — 56 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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predisporre un intervento normativo na-zionale che ne consenta una efficace im-plementazione in tempi brevi con riferi-mento alle aree del Mezzogiorno;

le Zes sono uno strumento utiliz-zato con crescente frequenza negli ultimi20 anni in tutte le regioni del mondo percontribuire a superare i problemi del sot-tosviluppo di aree o regioni depresse;

il caso più conosciuto è quello delleZes cinesi, ma di particolare importanzain Europa è il caso delle Zes in Poloniache conferma la validità delle misure in-traprese: tra il 2005 e il 2015, gli investi-menti localizzati nelle Zes sono stati paria circa 20 miliardi di euro, con un incre-mento di quasi 213 mila posti di lavoro;

peraltro, nel caso del Mezzogiorno,le Zes potrebbero almeno in parte rap-presentare una compensazione per glisvantaggi competitivi sofferti a causa deldumping fiscale operato dai paesi dell’Estnuovi entrati nell’Ue e delle asimmetriestrutturali che, a causa della governanceeconomica europea e dei vincoli derivantidall’appartenenza all’Eurozona, si produ-cono tra le stesse aree meno sviluppatedell’Unione;

a valutare l’opportunità di assu-mere ogni iniziativa di competenza fina-lizzata all’istituzione di zone economichespeciali (ZES) nelle aree del Mezzogiorno.

9/4444-A/49. Duranti, Scotto, D’Attorre,Melilla, Albini, Capodicasa, Ricciatti,Ferrara, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia di sviluppo e dilavoro;

il decreto legislativo 14 settembre2015, n. 148, all’articolo 44, comma 11-bis,primo periodo, come modificato dall’arti-colo 3, comma 1, lettera a), b) e c) deldecreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244,convertito, con modificazioni, dalla legge

27 febbraio 2017, n. 19 (cosiddetto DecretoMilleproroghe) prevede espressamente che:« In deroga all’articolo 4, comma 1, eall’articolo 22, commi 1, 2 e 3, entro illimite massimo di spesa di 216 milioni dieuro per l’anno 2016 e di 117 milioni dieuro per l’anno 2017, previo accordo sti-pulato in sede governativa presso il Mini-stero del lavoro e delle politiche socialicon la presenza del Ministero dello svi-luppo economico e della regione, puòessere concesso un ulteriore intervento diintegrazione salariale straordinaria, sino allimite massimo di 12 mesi, alle impreseoperanti in un’area di crisi industrialecomplessa riconosciuta alla data di entratain vigore della presente disposizione aisensi dell’articolo 27 del decreto-legge 22giugno 2012, n. 83, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 7 agosto 2012,n. 134 »;

in buona sostanza, in base aquanto previsto dal cosiddetto DecretoMilleproproghe si consente che, nel 2017,entro un limite di spesa pari a 117 milionidi euro, sia concesso, previo accordo sti-pulato presso il Ministero del lavoro edelle politiche sociali, con la presenza delMinistero dello sviluppo economico e dellaregione interessata, un ulteriore interventodi integrazione salariale straordinaria, finoal limite di 12 mesi, alle imprese operantiin un’area di crisi industriale complessariconosciuta, in deroga ai limiti di duratagenerali stabiliti per la suddetta tipologiadi intervento;

tale deroga è stata prevista – aisensi dell’articolo 44, comma 11-bis, deldecreto legislativo 14 settembre 2015,n. 148 – anche per l’anno 2016, entro unlimite di spesa pari a 216 milioni di euro;

le condizioni per la deroga – oltreall’accordo ed al limite di spesa summen-zionato – corrispondono alla circostanzache l’area di crisi industriale complessadeve essere riconosciuta dal Ministerodello sviluppo economico, ai sensi dell’ar-ticolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012,n. 83, convertito, con modificazioni, dallalegge 7 agosto 2012, n. 134, e successive

Atti Parlamentari — 57 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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modificazioni (la crisi può riguardare an-che una sola impresa, se di grande omedia dimensione e con effetti sull’in-dotto). Inoltre, l’impresa deve presentare(oltre alla dichiarazione di non poter ri-correre al trattamento di integrazione sa-lariale straordinaria in base alla norma-tiva vigente) un piano di recupero occu-pazionale, che preveda appositi percorsi dipolitiche attive del lavoro, concordati conla regione ed intesi alla rioccupazione deilavoratori. Resta fermo che con decretodel Ministro del lavoro e delle politichesociali, di concerto con il Ministro dell’e-conomia e delle finanze, le risorse annuein oggetto sono proporzionalmente ripar-tite tra le regioni in base alle richieste eche l’INPS provvede al monitoraggio delrispetto del limite di spesa (trasmettendoaltresì relazioni semestrali al Ministero dellavoro e delle politiche sociali e al Mini-stero dell’economia e delle finanze);

all’onere finanziario per il 2017 sifa fronte mediante impiego delle disponi-bilità in conto residui del Fondo socialeper occupazione e formazione;

con riferimento a tale disposizione,considerato il particolare momento storicodi crisi economica in cui versano leaziende e il relativo impatto che ne con-segue sotto il profilo della protezione so-ciale dei lavoratori, appare quanto mainecessario un sollecito intervento risolu-tivo che consenta a tutte le aziende che sitrovano nelle aree di crisi complessa giàriconosciute (come l’azienda avicola ma-tesina Gam in Molise, ma anche altre 8nella Regione Lazio) che hanno usufruitodelle risorse per la cassa integrazione perl’anno 2016 di poter utilizzare anche perl’anno 2017 le risorse già stanziate alegislazione vigente,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di porre in essereogni iniziativa di competenza finalizzataad estendere la durata degli interventi diintegrazione salariale straordinaria in fa-vore delle imprese operanti in un’area di

crisi industriale complessa « per ogni annodi riferimento » e non già « sino al mas-simo di 12 mesi ».

9/4444-A/50. Leva, Martelli, Zappulla,Melilla, Albini, Capodicasa, Duranti.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, seguitodelle modifiche introdotte presso la Com-missione V (Bilancio) dispone la scansionetemporale entro la quale dovrà essereattuata la riduzione del 30 per cento delnumero dei nulla osta di esercizio degliapparecchi new slot (AWP), prevista dallalegge di stabilità 2016;

in particolare, si prevede che entroil 31 dicembre 2017 i nulla osta nonpotranno essere superiori a 345.000 edentro il 30 aprile 2018 non potrannoessere superiori a 265.000;

inoltre, si prevede un decreto mi-nisteriale, da emanarsi entro il 31 luglio2017, per individuare le modalità attua-tive;

si ricorda che l’articolo 1, comma943, della legge n. 208 del 2015 prevede lariduzione proporzionale, in misura noninferiore al 30 per cento, del numero deinulla osta di esercizio relativi ad apparec-chi attivi alla data del 31 luglio 2015,riferibili a ciascun concessionario;

la relazione allegata all’emenda-mento governativo approvato in Commis-sione V (Bilancio) afferma che il numerodi nulla osta dei predetti apparecchi alladata del 31 luglio 2015 era pari a 378.109,mentre attualmente – secondo il Governo– gli apparecchi sul mercato sono circa400.000. La riduzione a 265.000 realizze-rebbe sostanzialmente l’obiettivo del 30per cento prescritto dalla norma citata;

si prevede, inoltre, che i concessio-nari provvedano a ridurre, in un primomomento entro il 31 dicembre 2017 dialmeno il 15 per cento del numero deinulla osta attivi al 31 dicembre 2016 (non

Atti Parlamentari — 58 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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31 luglio 2015, come indicato dalla normadella stabilità 2016); la riduzione a265.000 entro il 30 aprile 2018 sarà rag-giunta in proporzione al numero dei nullaosta riferibili a ciascun concessionario alladata del 31 dicembre 2016;

infine, si dispone che nel caso incui alle date del 31 dicembre 2017 e del 30aprile 2018 il numero complessivo deinulla osta risulti superiore, l’Agenzia delledogane e dei monopoli possa procedered’ufficio alla eliminazione dei nulla ostaeccedenti, secondo criteri di proporziona-lità in relazione alla distribuzione territo-riale regionale, sulla base della redditivitàdegli apparecchi registrata in ciascunaregione nei dodici mesi precedenti e che iconcessionari devono procedere al bloccodegli apparecchi corrispondenti ai nullaosta eliminati entro cinque giorni lavora-tivi dal ricevimento della comunicazioneda parte dell’Agenzia, avviando le proce-dure di dismissione degli stessi apparecchi.La violazione di tale obbligo è punita conla sanzione amministrativa di 10.000 europer ciascun apparecchio,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare, insede di applicazione delle nuove norme inmateria di riduzione degli apparecchi dadivertimento di cui al presente provvedi-mento, ogni iniziativa di competenza fina-lizzata ad applicare quale criterio priori-tario la maggiore vicinanza a scuole o altriedifici sensibili individuati dagli enti locali.

9/4444-A/51. Bersani, Albini, Melilla, Ca-podicasa, Zoggia, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia di riscossione;

preso atto della volontà del Go-verno di porre particolare attenzione altema della gestione delle crisi aziendali insede di discussione dell’emendamento

35.30 presso la Commissione V (Bilancio),si evidenzia che i lavoratori dipendenti diSO.G.E.T. S.p.A. hanno manifestato vivapreoccupazione circa le pesanti ricaduteoccupazionali derivanti dalla vigente ri-forma della riscossione dei tributi locali dicui al decreto-legge n. 193 del 22 ottobre2016, convertito con modificazioni dallalegge n. 225 del 1o dicembre 2016;

dal 1o luglio 2017 l’Agenzia delleEntrate – Riscossione (il nuovo soggettoche subentra a Equitalia) potrà effettuare,con semplice delibera di affidamento, ogniattività di riscossione, spontanea e coat-tiva, delle entrate tributarie o patrimonialiproprie di tutte le amministrazioni locali edelle società partecipate. Trattasi, in nuce,di una gestione in via esclusiva: nessunamministrazione locale farà gare di ap-palto potendo affidare la riscossione consemplice delibera;

senza contestare gli obiettivi difondo della normativa, si ricorda che tuttele precedenti riforme di settore hannogarantito pari dignità ai lavoratori e pienatutela occupazionale; oggi, invece, il per-sonale di Equitalia, anche a tempo deter-minato, viene cooptato nel nuovo soggettonazionale (Agenzia delle Entrate – Riscos-sione) ma sembrano ignorarsi le equipa-rabili professionalità dei dipendenti dellesocietà, nate per scorporo di ramo d’a-zienda;

l’associazione di categoria (A.N.A.C.A.P.) ha già annunciato pesantissimeripercussioni occupazionali e alcuneaziende – segnatamente SO.G.E.T. S.p.A.di Pescara e SO.G.E.T. S.p.A. di Taranto –hanno già avviato procedure di licenzia-mento,

impegna il Governo

a dare effettivo seguito agli impegni ine-renti la gestione delle crisi aziendali de-scritti dal presente atto di indirizzo, po-nendo in essere ogni iniziativa utile agarantire salvaguardia occupazionale infavore dei lavoratori.

9/4444-A/52. Melilla, Duranti, Albini,Capodicasa, Ricciatti, Ferrara, Martelli,Sottanelli, Fusilli, Zappulla.

Atti Parlamentari — 59 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni volte al rilancio dei sistemiproduttivi delle zone colpite dai recentieventi sismici;

i vantaggi derivanti da un accorpa-mento dei comuni appartenenti alle piùridotte fasce demografiche possono esserenumerosi;

si tratta infatti di un duplice ef-fetto, da un lato quello derivante da pro-cessi di razionalizzazione della spesa eriduzione delle diseconomie di scala checaratterizzano gli enti appartenenti allepiù ridotte fasce demografiche,

impegna il Governo

a valutare l’introduzione di misure perconsentire ai soggetti responsabili di im-pianti fotovoltaici, con potenza di piccofino a 3 kW, che siano stati installati neiterritori delle regioni Abruzzo, Lazio, Mar-che e Umbria, nell’ambito dei Comunicolpiti dai recenti eventi sismici del 24agosto 2016 e del 26 e 30 ottobre 2016, dirisolvere anticipatamente le convenzioniinstaurate con il Gestore dei servizi ener-getici S.p.a. – GSE beneficiando comun-que del regime di incentivazione previstodalla normativa relativa alla produzione dienergia elettrica da impianti fotovoltaici.

9/4444-A/53. Quaranta, Ricciatti, Scotto,Zaratti, Nicchi, Duranti, Piras, Melilla,Sannicandro, Ferrara, Kronbichler,Franco Bordo, Folino, Fava, Martelli,D’Attorre, Carlo Gallo, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 del provvedimento inesame reca misure sul trasporto pubblicolocale,

impegna il Governo

a valutare l’individuazione dei livelli es-senziali in materia comunque prestando

particolare attenzione ad assicurare il di-ritto alla mobilità sostenibile, lo sviluppodel trasporto a basso costo per i pendolari,nonché in riferimento agli strumenti per ildecongestionamento delle città e la deter-minazione delle regole fondamentali peruna gestione efficiente ed economica delservizio.

9/4444-A/54. Mognato, Folino, FrancoBordo, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 47 del provvedimento inesame reca misure di intervento per iltrasporto ferroviario;

a seguito del tragico incidente fer-roviario pugliese della scorsa estate ilGoverno è intervenuto in materia di sicu-rezza ferroviaria emanando il decreton. 216 del 5 agosto 2016 che fa transitare41 linee regionali nello spazio ferroviarioeuropeo e quindi sotto l’ombrello dell’A-genzia nazionale per la sicurezza ferro-viaria (Ansf). Nella sostanza le nuove com-petenze dell’Ansf si traducono nell’alline-amento degli standard di sicurezza di1.918 chilometri di rete delle « ex con-cesse » ai livelli dei binari gestiti da Rfi,

impegna il Governo

per il raggiungimento degli obiettivi di cuial decreto n. 216 del 5 agosto 2016, perl’anno 2017, sentita l’Agenzia nazionaleper la sicurezza ferroviaria, a valutarel’introduzione di uno stanziamento stra-ordinario per l’anno 2017 di 150 milioni dieuro finalizzato ad interventi urgenti perla messa in sicurezza delle reti ferroviarieregionali, con particolare riferimento al-l’adeguamento dei sistemi tecnologici perla circolazione anche attraverso l’utilizzodella tecnologia satellitare.

9/4444-A/55. Folino, Franco Bordo, Mo-gnato.

Atti Parlamentari — 60 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 47 del provvedimento inesame prevede interventi per il trasportoferroviario, in particolare sul progettoGrandi Stazioni,

impegna il Governo

a presentare alle Camere una relazionedettagliata che evidenzia in modo puntualeil quadro finanziario, lo stato di attua-zione aggiornato dei progetti, con annessevarianti, di cui alle delibere citate, nonchésullo stato delle verifiche effettuate pressoi cantieri delle opere.

9/4444-A/56. Matarrelli, Franco Bordo,Mognato, Folino, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 47 del provvedimento inesame prevede interventi per il trasportoferroviario;

secondo i dati dell’Union interna-tionale des chemins de fer (UIC), dal 2007ad oggi il traffico ferroviario delle mercisarebbe diminuito di circa il 50 per cento.Questo crollo è avvenuto nonostante laliberalizzazione del mercato del trasportoferroviario delle merci avvenuta ad operadei decreti legislativi n. 188 del 2003 en. 268 del 2004 (ora abrogato e sostituitodal decreto legislativo n. 163 del 2007)che, dopo la storica direttiva 91/440/CEEdel Consiglio, del 29 luglio 1991, hannodato attuazione al cosiddetto « primo pac-chetto ferroviario » di cui alle direttive2001/12/CE, 2001/13/CE, 2001/14/CE e2001/16/CE, e che hanno consentito l’in-gresso nel mercato a una quindicina dinuovi operatori i quali ora detengono circail 30 per cento del traffico ferroviario,

impegna il Governo

ai fini dello sviluppo del sistema di tra-sporto merci intermodale in conformità

agli obiettivi climatici energetici e socialiindividuati dall’Accordo ONU sul clima diParigi (COP 21), a valutare l’introduzionedi strumenti per la concessione di contri-buti per servizi di trasporto ferroviariointermodale in arrivo e in partenza danodi logistici e portuali in Italia, perl’adeguamento tecnologico dei carri ferro-viari, nonché per interventi infrastrutturalidi riclassificazione delle linee ferroviarie edi elettrificazione e prolungamento deibinari all’interno dei terminal ferroviari,per consentire l’effettuazione senza attivitàdi manovra di treni fino a 750 metri dilunghezza secondo gli standard dell’U-nione Europea.

9/4444-A/57. Stumpo, Franco Bordo,Mognato, Folino, Zappulla, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 48 reca misure urgentiper la promozione della concorrenza e lalotta all’evasione tariffaria nel trasportopubblico locale,

impegna il Governo

al fine di promuovere la concorrenza e ilservizio di trasporto pubblico locale acarattere pendolare, a valutare l’introdu-zione di forme di compensazione per l’u-tenza secondo quanto prospettato dall’Au-torità di regolazione dei trasporti nelladelibera del 21 luglio 2016, n. 83.

9/4444-A/58. Ferrara, Franco Bordo,Mognato, Folino, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni a supporto del trasporto fer-roviario e pendolare;

nella Mozione a prima firmaFranco Bordo e altri n. 1-01091 sui pen-dolari approvata dalla Camera dei depu-

Atti Parlamentari — 61 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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tati con parere favorevole del Governo il16 febbraio scorso si legge: « ...la Costitu-zione italiana, così come le altre Costitu-zioni degli Stati di democrazia liberale,garantisce la libertà di circolazione » (siveda l’articolo 16 della Costituzione, se-condo cui: « Ogni cittadino può circolare esoggiornare liberamente in qualsiasi partedel territorio nazionale, salvo le limita-zioni che la legge stabilisce in via generaleper motivi di sanità e di sicurezza. Nes-suna restrizione può essere determinatada ragioni politiche. Ogni cittadino è liberodi uscire dal territorio della Repubblica edi rientrarvi, salvi gli obblighi di legge »);l’Unione europea è nata intorno ad alcunigrandi principi ed obiettivi, fra i quali vaevidenziato, nell’ottica della costruzione diun mercato concorrenziale delle merci edelle prestazioni lavorative, il principiodella libera circolazione di merci e per-sone nel territorio degli Stati membri;nella Carta dei diritti fondamentali dell’U-nione europea, ora incorporata nel Trat-tato che adotta una Costituzione per l’Eu-ropa, la libertà di circolazione è garantitaall’articolo II-105 (che recita: « Ogni citta-dino dell’Unione europea ha il diritto dicircolare e soggiornare liberamente nelterritorio degli Stati membri. La libertà dicircolazione e soggiorno può essere accor-data, conformemente al Trattato che isti-tuisce la Comunità europea, ai cittadini deiPaesi terzi che risiedono legalmente nelterritorio di uno Stato membro »);

il nostro Paese, nel corso di questiultimi anni, ha garantito, sia pure condifficoltà, l’esercizio del diritto alla mobi-lità dei cittadini. Tuttavia, gli attuali stan-ziamenti previsti in finanziaria e nel con-tratto di programma con Rete ferroviariaitaliana, non devono pregiudicare in modoinevitabile l’esercizio di tale diritto, col-pendo particolarmente le fasce meno ab-bienti della popolazione e i pendolari chesono da sempre costretti a subire le con-seguenze di tale situazione; questi ultimianni, in particolare, come emerge dallastampa nazionale e locale, sono stati dav-vero terribili per i circa tre milioni dipendolari che ogni giorno si muovono nelnostro Paese; in questi ultimi giorni Le-

gambiente ha lanciato la Campagna Pen-dolaria, presentando una anticipazione,con analisi della situazione di maggioredisagio sulle linee ferroviarie italiane, delrapporto annuale che ha come focus l’e-mergenza Sud; le ragioni della dramma-tica situazione in cui vivono i pendolarinel nostro Paese sono chiare. I treniinnanzitutto risultano essere sono troppovecchi. In Italia attualmente sono circa3.300 i treni in servizio nelle regioni conconvogli di età media pari a 18,6 anni, condifferenze però rilevanti da regione a re-gione;

in secondo luogo i treni risultanoessere troppo pochi. Dal 2010 a oggi,complessivamente, si possono stimare taglipari al 6,5 per cento del servizio ferrovia-rio regionale proprio quando nel momentodi crisi è aumentata la domanda di mo-bilità alternativa più economica rispettoall’auto, anche se con differenze tra lediverse regioni; tra il 2010 e il 2015 iltaglio ai servizi ferroviari è stato pari al 26per cento in Calabria, 19 per cento inBasilicata, 15 per cento Campania, 12 percento in Sicilia; inoltre, il maggior au-mento del costo dei biglietti è stato inPiemonte con +47 per cento mentre è statodel 41 per cento in Liguria e del 25 percento in Abruzzo e Umbria, a fronte di unservizio che non ha avuto alcun migliora-mento; il trasporto pendolare dovrebberappresentare una priorità delle politichedi Governo, sia perché risponde a unaesigenza reale e diffusa dei cittadini, siaperché, se fosse efficiente, spingerebbesempre più persone ad abbandonare l’usodell’auto con vantaggi ambientali, climaticie di vivibilità delle nostre città; ad oggi,tuttavia, un cambio di rotta delle politichedi mobilità ancora non si vede. Al con-trario degli altri Paesi europei, in Italianegli ultimi 20 anni neanche un euro èstato investito dallo Stato per l’acquisto dinuovi treni. Alcune regioni hanno fattoinvestimenti attraverso i contratti di ser-vizio, altre più virtuose, individuando ri-sorse nel proprio bilancio o orientando inquesta direzione i fondi europei. Al fine di

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rafforzare l’azione di coordinamento inmateria di organizzazione del trasportopubblico locale;

il trasporto ferroviario italianoconta treni troppo vecchi, lenti e lontanidagli standard europei di frequenza dellecorse. Negli ultimi dieci anni sono statirealizzati alcuni interventi per la sostitu-zione del materiale rotabile, ma ciò nonbasta assolutamente. Perché occorre au-mentare il servizio con nuovi treni, apartire dalle linee più frequentate e smet-tere immediatamente di attuare politichefondate sui tagli agli investimenti per iltrasporto pubblico locale e ferroviario;secondo Legambiente tra le 10 peggiorilinee d’Italia per i pendolari nel 2015 c’èinnanzitutto la linea Roma-Lido di Ostia.Il servizio ferroviario di questa linea su-burbana gestita da Atac risulta totalmenteinadeguato per i circa 100.000 pendolariquotidiani. Il 2015 è stato un anno terri-bile, con un servizio che sembra peggio-rare di giorno in giorno a causa di ripetutiguasti e problemi tecnici: corse che saltanosenza che venga fornita un’adeguata in-formazione, frequenze oltre i 40 minuti,convogli vecchi e sovraffollati spesso prividi aria condizionata, stazioni non presi-diate. Ad aggravare il tutto, è il fatto chei pendolari di questa linea arrivati alCapolinea a Roma, spesso continuano ilviaggio sulla linea B della metropolitana.Dove trovano un servizio indegno per unacittà europea, con attese che si attestano,in media, sui 15 minuti con picchi di20-25, quando, a causa di guasti ai con-vogli o al sistema elettrico, il servizio nonsi ferma totalmente; segue la linea Alifanae Circumvesuviana. La situazione in Cam-pania della ferrovia Alifana è stata nel2015 al centro delle cronache per le la-mentele da parte dei pendolari che simuovono verso Napoli dal casertano acausa di molteplici ritardi, soppressione dicorse, ma soprattutto per la precarietà deimezzi su cui viaggiano, privi di aria con-dizionata, con sediolini e carrozze anti-quate e scarso servizio di pulizia. Suquesta linea viaggiano ancora convogli die-sel in attesa che finalmente si completil’elettrificazione. Ma a Napoli rimane gra-

vissima la situazione che continua a viverela Circumvesuviana, una delle ferrovie piùcolpite dai tagli degli ultimi anni, con trenifatiscenti, vagoni stracolmi (ogni giorno120 mila persone sulla linea) perché in-sufficienti per una tratta che collega Na-poli con i quartieri e i comuni ad Est;

numerosi gli episodi di disagi edisservizi, con treni soppressi o fermianche un’ora alle fermate a causa di guastie rotture dei mezzi; al terzo posto sicolloca la linea Chiasso-Rho. Si tratta diuna linea, la S11, prolungata da Milano aRho in occasione dell’Expo, che vede quo-tidianamente l’utilizzo da parte di quasi50.000 pendolari che lamentano frequentiritardi e tempi di percorrenza paragona-bili a quelli del secolo scorso (per fare 60chilometri si impiega oltre un’ora emezza). Solo nel mese di settembre sonostati oltre 100 i ritardi collezionati, unamedia superiore ai 4 ritardi al giorno,anche nei weekend; segue la linea Verona-Rovigo. Lungo i 95 chilometri che colle-gano Verona a Rovigo i disagi sono all’or-dine del giorno. Su questa linea insiste ilpendolarismo importante di studenti elavoratori, ma è anche molto frequentatoda turisti. Qui viaggiano mezzi lenti (55km/h di media) e vecchi, su una linea abinario unico e dove manca ancora ilcompletamento dell’elettrificazione nelletratte Isola della Scala-Cerea e Legnago-Rovigo e i pendolari devono anche fare unbiglietto diverso per il proseguimento daRovigo a Chioggia;

al quinto posto si colloca la lineaReggio Calabria-Taranto. Una linea fon-damentale di collegamento tra le regionidel Sud che vede continui tagli e l’uso ditreni sempre più vecchi, malgrado il ruolofondamentale che potrebbe avere nel col-legare gli oltre 40 centri urbani e turisticilungo il percorso. Da Reggio c’è un solotreno diretto al giorno, che ci mette 7 oree 12 minuti a una velocità di 66 km/ora suuna linea sostanzialmente vuota. Nel corsodegli ultimi due anni la Regione Calabriaha tagliato circa 20 milioni di euro alcontratto di Servizio con Trenitalia, giàimpoverito di molto negli anni precedenti.

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A partire dalla metà del 2014 è statadecretata la soppressione di ben 26 treniregionali, poi in seguito alle trattative, 10corse sono state ripristinate, ma con no-tevoli riduzioni sulla linea Jonica e laRosarno-Lamezia Terme Centrale via Tro-pea. I pendolari segnalano problemi anchenella scelta delle fermate;

segue la linea Messina-Catania-Si-racusa. Lungo i 177 chilometri della lineache collega Messina a Siracusa, i treniviaggiano a una velocità media di 69chilometri orari passando per Catania, idisservizi più frequenti riguardano gli im-previsti tecnici, quasi sempre dovuti allacondizione dell’infrastruttura. Manca sem-pre una adeguata informazione ai viaggia-tori in caso di interruzioni, guasti agliscambi, furti di rame. Su questa lineainsiste la tratta Giampilieri-Fiumefreddo,il cui raddoppio per 42 chilometri è pre-visto dal contratto di programma di RFIgià dal 2000. Un’opera dal valore di 2,27miliardi di euro che vede ad oggi unfinanziamento di soli 49 milioni; al settimoposto si colloca la linea Taranto-Potenza-Salerno. Su questa linea di oltre 200chilometri di fondamentale importanzaper i collegamenti interni tra Puglia, Ba-silicata e Campania, ma anche per i pen-dolari dei diversi centri lungo la linea, lasituazione è ferma a 50 anni fa. I convoglinon raggiungono i 50 km/h di velocitàmedia e impiegano 1 ora e 47 minuti percollegare i 120 chilometri, tra Potenza aSalerno, e 2 ore tra Potenza e Taranto(150 chilometri). La beffa è che i ritardisono all’ordine del giorno (quando i treninon subiscono soppressioni improvvise),nonostante la linea sia sostanzialmentevuota, visto che ci sono solamente 6 treniper direzione di marcia al giorno; segue lalinea Novara-Varallo. Addio ai treni lungola linea Novara-Varallo dal settembre2014. C’è quindi chi sta peggio di altri,perché oggi l’unica speranza dei pendolaridell’area è che con l’inserimento dellalinea nel capitolato di gara d’appalto nellotto del quadrante nord-orientale del Pie-monte si veda una riapertura ed un ri-

lancio del servizio. Ma è solo una possi-bilità e in ogni caso se ne riparlerà dopoil 2017;

si segnala ancora la linea Orte-Foligno-Fabriano. Su questa linea i pen-dolari aspettano da tanti anni che si diaseguito alle promesse di un potenzia-mento. Si sta infatti parlando di un col-legamento nazionale, tra Roma, l’Umbria ele Marche su cui sarebbero previsti inve-stimenti in perenne ritardo e di cui be-neficerebbe anche il servizio pendolare.Per ora la linea di 140 chilometri continuaad avere molti tratti a binario unico, unamedia di velocità di 70 km/h, e i pendolarilamentano continui disagi a causa di gua-sti dei treni e criticità durante l’invernoper la pioggia, il gelo ed in alcuni casipersino a causa delle foglie che creanoproblemi di aderenza delle ruote del lo-comotore sulla rotaia. L’infrastruttura inalcuni tratti è a binario unico, mentre ilavori di raddoppio sono in ritardo ormaida anni; infine, c’è la linea Genova-AcquiTerme. Numerosi disagi si riscontranosulla linea che collega Genova con ilPonente e che passa per numerosi centrifino ad Acqui Terme, a causa di 46chilometri a binario unico e di tagli aitreni, per una media di 45 km/h. Qui ilmaltempo può causare interruzioni dellalinea e frane. All’ordine del giorno, vi sonoritardi, scarsità di treni, soppressioni im-provvise e attese interminabili;

la regione con la più alta età deitreni e l’Abruzzo, con 28,3 anni, e l’84,7per cento dei treni circolanti ha più di 20anni. Anche in Basilicata, si trovano datiestremamente negativi, con un’età mediadei treni di quasi 24 anni. In Puglia lasituazione più critica è quella delle linee diFerrovie del SudEst, ma in generale ènecessario un rinnovo del parco rotabilevista l’età media di 23 anni. In Sicilia, l’etàmedia dei treni è di circa 23 anni, con laconseguenza che sulla tratta Siracusa-Gelalo stato dei treni è mediocre tanto che gliattuali tempi di percorrenza sono addirit-tura superiori a quelli di 20 anni fa, anchea causa di un’infrastruttura decisamentecarente. In Lombardia l’età media dei

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treni è di circa 22 anni che scende però a7,5 considerando i revamping. Nonostanteciò, vista la grande quantità di pendolari,l’usura dei convogli incide sulla qualità delservizio sulle linee, a partire dalla Milano-Lecco-Tirano. In Calabria i pochi treni incircolazione hanno oltre 21 anni di età. InUmbria non va meglio con treni di circa20 anni, mentre è di 19,5 anni l’età mediadei treni in Sardegna,

impegna il Governo

a valutare l’introduzione di un Piano stra-tegico nazionale del trasporto ferroviariopendolare e della mobilità sostenibile eche nello stato di previsione del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti siaistituito un apposito fondo, denominato« Fondo Nazionale per il Trasporto Fer-roviario Pendolare » con una dotazione di2 miliardi di euro per ciascuno degli anni2017, 2018 e 2019 finalizzato a finanziareun piano straordinario di sviluppo deltrasporto su rotaia teso ad attuare l’obiet-tivo di 5.000.000 persone trasportate algiorno, garantendo adeguati investimentisulla rete pubblica affidata in concessionea Rete ferroviaria italiana e aumentandola presenza di treni pendolari rispetto aquelli a mercato, nonché i collegamentisulle principali linee pendolari.

9/4444-A/59. Franco Bordo, Mognato,Folino, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia di interventi per lezone colpite da eventi sismici;

in relazione alla delibera del Con-siglio dei Ministri 20 gennaio 2017 recante« Estensione degli effetti della dichiara-zione dello stato di emergenza adottatocon la delibera del 25 agosto 2016 inconseguenza degli ulteriori eventi sismiciche il giorno 18 gennaio 2017 hannocolpito nuovamente il territorio delle Re-gioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria,

nonché degli eccezionali fenomeni meteo-rologici che hanno interessato i territoridelle medesime regioni a partire dallaseconda decade dello stesso mese » e, vistal’eccezionalità degli eventi meteorici e ca-lamità naturali che hanno interessato inparticolare il territorio della RegioneAbruzzo, per le Province di Chieti, l’A-quila, Pescara e Teramo, le risorse previstenella delibera medesima dovrebbero essereassegnate alle Province, per il ripristinodella rete viaria di competenza, danneg-giata dagli eventi calamitosi,

impegna il Governo

in considerazione delle forti nevicate chehanno colpito il centro Italia, in concomi-tanza con gli ulteriori eventi sismici del 18gennaio 2017, a valutare l’opportunità diindividuare, quali enti destinatori dellerisorse incrementali previsti nella deliberadel 20 gennaio 2017, le Province di Chieti,Pescara, Teramo e L’Aquila, per il ripri-stino della rete viaria di competenza.

9/4444-A/60. Capodicasa, Melilla, Ric-ciatti, Zaratti, Albini, Duranti, Zap-pulla, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 4 del provvedimento inesame, modificato durante l’esame in sedereferente, reca disposizioni in materia diregime fiscale delle locazioni brevi;

appare quanto mai necessario evi-tare che le previsioni ivi contenute ven-gano eluse ricorrendo a portali di preno-tazione che, avendo base all’estero, si sot-traggono o tentino di sottrarsi all’applica-zione della normativa italiana;

sotto tale profilo è auspicabile chei locatori italiani possano avvalersi unica-mente di soggetti, anche stranieri, cheapplichino le ritenute previste dalla nor-mativa italiana,

impegna il Governo

a monitorare con particolare attenzione glieffetti applicativi della norma in questione,

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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valutando altresì ogni iniziativa di compe-tenza tesa a rafforzare misure di contrastodell’evasione e dell’elusione delle disposi-zioni in argomento.

9/4444-A/61. Zoggia, Melilla, Albini, Ca-podicasa, Zappulla, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame a seguitodelle modifiche approvate in CommissioneV (Bilancio) prevede che al fine di pro-muovere, a decorrere dall’anno scolastico2017/2018, il consumo di prodotti biologicinell’ambito dei servizi di refezione scola-stica negli asili nido, nelle scuole dell’in-fanzia, nelle scuole primarie e nelle scuolesecondarie di primo e secondo grado, siaistituito, presso il Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali, il Fondo perle mense scolastiche biologiche, con unadotazione pari a 4 milioni di euro l’anno2017 e a 10 milioni di euro annui adecorrere dal 2018;

tale misura è considerata certa-mente favorevole ad avviso dei firmataridel presente atto di indirizzo che in ognicaso avrebbero gradito analoga attenzioneanche alla problematica inerente la diffu-sione degli asili nido su tutto il territorionazionale;

occorre un Piano pluriennale daconcordare con le Regioni per assicurareche gli asili nido situati in tutti i territorigarantiscano un servizio che, per quantitàdi posti e per orario, consenta alle madridi svolgere un’attività lavorativa a tempopieno nei primi cinque anni di vita delbambino;

la prima legge finanziaria dell’ul-timo Governo Prodi aveva varato un Pianostraordinario per lo sviluppo dei servizisocio-educativi per la prima infanzia, pre-vedendo un finanziamento statale neltriennio 2007-2009 pari a 446 milioni dieuro per l’incremento dei posti disponibilinei servizi per i bambini da zero a treanni. L’impatto del Piano nel triennio è

stato di notevole importanza, come mo-strano le attività di monitoraggio che sonostate affidate all’istituto degli Innocenti diFirenze. Alle risorse statali si sono aggiunticirca 281 milioni di cofinanziamento lo-cale, per un totale di 727 milioni di eurostanziati, come sancito dalle intese inConferenza unificata del 26 settembre2007 e del 14 febbraio 2008. Il monito-raggio ha evidenziato che alcune regioni eprovince autonome contribuiscono in ter-mini di cofinanziamento al Piano conrisorse molto più ingenti di quelle previstedalle intese: nel 2008 ulteriori 200 milionisono stati aggiunti da alcune regioni eprovince autonome a finanziare i Pianiregionali, sia ai fini dell’incremento deiposti che al fine di sostenere le spese digestione dei posti incrementali. Tuttavial’Italia è ancora lontana dall’obiettivo dellacopertura territoriale del 33 per centofissato dal Consiglio europeo di Lisbonadel 2000, che deve essere raggiunto entroil 2010,

impegna il Governo

a prendere le opportune iniziative attra-verso un piano pluriennale volto a favorirela messa in opera di un Piano straordi-nario pluriennale per l’apertura di asilinido su tutto il territorio nazionale chegarantiscono un servizio che, per quantitàdi posti e per orario, consenta alle madridi svolgere un’attività lavorativa a tempopieno nei primi anni di vita del bambino.

9/4444-A/62. Scotto, Nicchi, Ricciatti,Duranti.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 57 del provvedimento inesame estende alle PMI le disposizioniderogatorie alla disciplina civilistica vigentiper le startup innovative, tra cui in par-ticolare quelle concernenti la possibilità di

Atti Parlamentari — 66 — Camera dei Deputati

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effettuare un’offerta pubblica delle quotesociali, anche mediante equity crowfun-ding,

impegna il Governo

a valutare l’introduzione di ulteriori mi-sure volte alla raccolta di capitali anche dinatura non bancaria, come ad esempioquelli provenienti dal risparmio previden-ziale, al fine di potenziare il quadro pa-trimoniale delle piccole e medie impreseitaliane.

9/4444-A/63. Fontanelli, Ricciatti, Fer-rara, Zoggia, Melilla, Albini, Capodi-casa.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 12-bis del provvedimentoreca disposizioni per la rimodulazione delcredito d’imposta per le imprese alber-ghiere;

dal Rapporto APC emerge come,secondo le stime del CISET- Centro In-ternazionale di Studi sull’economia turi-stica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,elaborate a partire dagli ultimi dati residisponibili dall’ISTAT, nel 2015 sono circa3 milioni gli italiani che hanno trascorsolungo lo Stivale, una vacanza in campercaravan o tenda, pari al 5,6 per centodell’intero turismo domestico, per un to-tale di 30 milioni di notti e una spesaannua superiore a 1,5 miliardi di euro,

impegna il Governo

a valutare l’introduzione di misure diagevolazione fiscale per le strutture turi-stico-ricettive rivolte al turismo all’ariaaperta e al turismo verde.

9/4444-A/64. Sannicandro, Ricciatti,Ferrara, Melilla, Albini, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 40-bis del provvedimentoin esame prevede interventi per l’integra-zione dei cittadini stranieri al fine diprevenire situazioni di marginalità sociale;

in base a tale previsione si possonorealizzare interventi di tipo strutturalemirati ad assicurare idonee condizionilogistiche e a superare criticità igienico-sanitarie determinate dall’insorgere di in-sediamenti spontanei di stranieri regolar-mente presenti nel territorio nazionale;

la norma prevede la realizzazionedi tali interventi da parte del Ministerodell’interno « anche » con il coinvolgimentodi regioni ed enti locali e che tale coin-volgimento avverrà nell’ambito delle ri-sorse disponibili a legislazione vigente neipropri bilanci;

in quanto finalizzati all’integra-zione dei cittadini stranieri andrebberosempre coinvolti gli uffici preposti a talefine, a partire dagli enti locali che hannole strutture preposte a tale fine, anche perscongiurare interventi non coordinaticome avvenuto in passato che hanno ge-nerato non pochi problemi,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni di cui in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative volte a preve-dere in ogni caso per gli interventi di cuiall’articolo 40-bis il coinvolgimento deglienti locali e anche delle regioni.

9/4444-A/65. Roberta Agostini, Fossati,D’Attorre, Quaranta, Duranti, Melilla,Albini, Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni urgenti in materia finanziaria,iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo;

Atti Parlamentari — 67 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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il Capo II del provvedimento recamisure per il lavoro, la produttività delleimprese e gli investimenti;

nel corso dell’esame in sede refe-rente è stato approvato un articolo ag-giuntivo in materia di regolamentazionedel lavoro accessorio;

proprio in tema di normativa sullavoro accessorio, su iniziativa della CGILè stato indetto, ai sensi dell’articolo 75 unreferendum abrogativo, sostenuto da più ditre milioni di firme di cittadini italiani;

il referendum, che avrebbe dovutosvolgersi domenica 28 maggio 2017, è statoannullato in seguito a due ordinanze, ri-spettivamente del 21 e 27 aprile 2017,dell’Ufficio centrale per il referendum co-stituito presso la Suprema Corte di cas-sazione, a seguito del decreto-legge 17marzo 2017, n.25, come convertito dallalegge 20 aprile 2017, n. 49;

il Governo, come inserito nelle pre-messe del decreto-legge 17 marzo 2017,n. 25 e nella relazione introduttiva deldisegno di legge di conversione del decre-to-legge, ha disposto l’abrogazione totaledelle norme vigenti in materia di lavoroaccessorio (comunemente detto voucher)al fine di contrastare il ricorso a praticheelusive dell’istituto allora vigente;

alla base dell’annullamento del re-ferendum abrogativo in tema di lavoroaccessorio disposta dalle ordinanze del-l’Ufficio centrale per il referendum rilevaproprio « l’abrogazione secca di tutte ledisposizioni fatte oggetto dei quesiti refe-rendari, senza il corredo di altra disciplinadelle stesse materie, suscettibile di deter-minare, ai sensi dell’articolo 39 della legge25 maggio 1970, n. 375, come risultantedalla declaratoria di parziale illegittimitàcostituzionale di cui alla sentenza dellaCorte costituzionale 16 maggio 1978, iltrasferimento dei referendum sulle nuovedisposizioni legislative »;

i prìncipi posti dalla sentenza dellaCorte costituzionale del 16 maggio 1978, aiquali poi si è costantemente ispirato l’Uf-ficio centrale per il referendum presso la

suprema Corte di cassazione nel valutarel’annullamento di referendum già indetti aseguito di interventi del legislatore, preve-dono che ai fini dell’annullamento di unreferendum oltre alle innovazioni legisla-tive apportate si debba valutare l’inten-zione del legislatore e la finalità dellanuova normativa residuata che, qualorarimanga sostanzialmente identica a quelladella normativa modificata, diviene essastessa oggetto di referendum abrogativo;

l’articolo aggiuntivo inserito nelprovvedimento in esame, recando una di-sciplina strutturale e definitiva in materiadi lavoro occasionale, tra l’altro criticabilesotto il profilo della qualità della legisla-zione perché inserita in un provvedimentoche non reca norme specifiche e organichein materia di lavoro, pone le basi per unaviolazione dell’articolo 75 della Costitu-zione, come già annunciato dalla Cgil;

l’articolo aggiuntivo introdotto neldecreto, inoltre, si configura come il primoe pericoloso, precedente di aggiramentodella normativa vigente in tema di refe-rendum abrogativo, con il rischio concretodi svilire e depotenziare un fondamentalestrumento di democrazia diretta previstodalla Costituzione Italiana;

al fine di prevenire una probabiledeclaratoria di incostituzionalità che, ag-giungendosi a quelle già pronunciate inmateria di legge elettorale, infliggerebbeun durissimo colpo all’immagine dell’isti-tuzione parlamentare,

impegna il Governo

a valutare la disposizione, anche alla lucedi quanto esposto in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a prevedere la soppressione dell’in-tero articolo aggiuntivo in materia di la-voro occasionale ovvero a proporre ilmantenimento delle sole disposizioni in-trodotte in materia di Libretto famiglia.

9/4444-A/66. Martelli, Melilla, Albini,Capodicasa, Zappulla.

Atti Parlamentari — 68 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia finanziaria, inizia-tive a favore degli enti territoriali, ulterioriinterventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo;

il Capo II del decreto reca misureper il lavoro, la produttività delle impresee gli investimenti, e l’articolo 53 dettadisposizioni in tema di anticipo pensioni-stico (APE);

la normativa in tema di Ape Socialdi cui al comma 179, lettera d), dell’arti-colo 1 della legge 11 dicembre 2016,n. 232, non tiene adeguatamente contodelle caratteristiche e delle peculiarità checonnotano il lavoro nell’ambito del settoreedile, che pure è ricompreso tra gli elenchidelle categorie che possono accedere al-l’anticipo pensionistico;

in particolare i criteri di accessorelativamente al periodo considerato inrelazione agli anni di lavoro svolto, anchealla luce della norma di interpretazioneautentica di cui all’articolo 53 del decretoin esame, e relativamente agli anni dicontribuzione richiesti, sono tali da impe-dire l’accesso all’Ape esclusivamente ad unnumero molto ridotto di lavoratori delsettore, pari a circa duemila su di unaplatea di ventitremila edili anziani cheancora svolgono la propria attività sulleimpalcature;

l’attività nel settore edile è soggettaa frequenti periodi di interruzione e sot-topone ad un’usura molto elevata i lavo-ratori. La necessità frequente di svolgere ilproprio lavoro su strutture sopraelevatequali le impalcature, aumenta notevol-mente i rischi di incidenti sul lavoro inparticolare per i lavoratori più anziani;

tali criticità sono state più voltesegnalate dalle organizzazioni di categoriadel settore e da ultimo ribadite con una

manifestazione svolta in tutta Italia ilgiorno 25 maggio 2017,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni di cui in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a rivedere i criteri di accesso all’Apesocial al fine di tenere maggiormenteconto delle caratteristiche peculiari dellavoro svolto nel settore edile, prevedendoper i lavoratori di cui alla lettera Adell’allegato C alla legge 11 dicembre 2016,n. 232, la possibilità di accedervi con 7anni di lavoro svolto nell’arco degli ultimi10 anni e con un’anzianità contributiva dialmeno 30 anni.

9/4444-A/67. Speranza, Melilla, Albini,Capodicasa, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni urgenti in materia finanziaria,iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo;

il Capo II del decreto reca misureper il lavoro, la produttività delle impresee gli investimenti, e l’articolo 53 dettadisposizioni in tema di anticipo pensioni-stico (APE), fornendo un’interpretazioneautentica di quanto previsto dai commi179, lettera d) e 199 lettera d), dell’articolo1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232;

la legge di bilancio per il 2017 nellesoprariportate disposizioni ha previsto perdeterminate categorie di lavoratori dipen-denti, che svolgono attività lavorative perle quali è richiesto un impegno tale darendere particolarmente difficoltoso e ri-schioso il loro svolgimento in modo con-tinuativo, di poter accedere alla così dettaApe social ovvero al pensionamento pre-visto per i lavoratori precoci nel caso incui abbiano svolto in maniera continuativasei anni di lavoro;

l’articolo 53 del provvedimento inesame ha specificato che il requisito deisei anni continuativi di lavoro si considera

Atti Parlamentari — 69 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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conseguito se nei sei anni precedenti ilmomento del pensionamento l’attività la-vorativa non ha subito interruzioni per unperiodo complessivamente superiore a 12mesi, e a condizione che l’attività lavora-tiva sia stata svolta nel settimo annoprecedente il momento del pensionamentoper un periodo corrispondente a quellocomplessivo di interruzione, la norma hadunque dettato una previsione di maggiorfavore rispetto alle disposizioni della leggedi bilancio per il 2017;

le organizzazioni sindacali hannochiesto di ampliare ulteriormente la fran-chigia prevista dall’articolo 53 del decretoin esame, in considerazione del fatto chela stessa legge fa riferimento a professioniche richiedono un impegno tale da ren-dere particolarmente difficoltoso e ri-schioso il loro svolgimento in manieracontinuata, inoltre alcune di queste pro-fessioni sono caratterizzate da frequentiperiodi di interruzione dello svolgimentodell’attività lavorativa, al punto che, anchecon la nuova interpretazione potrebbe es-sere ampia la platea di lavoratori cherimarrebbero esclusi dall’accesso all’Apesocial o dal pensionamento per i lavoratoriprecoci,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni di cui in premessa al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a prevedere una franchigia di mag-gior favore ai fini delle disposizioni di cuiai commi 179, lettera d) e 199, lettera d),dell’articolo 1 della legge 11 dicembre2016, n. 232, anche prevedendo che iperiodi di interruzione complessivi dell’at-tività lavorativa possano essere pari fino a24 mesi in un periodo temporale com-prendente gli 8 anni che precedono ilmomento del pensionamento.

9/4444-A/68. Zappulla, Martelli, Melilla,Albini, Capodicasa.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia finanziaria, inizia-tive a favore degli enti territoriali, ulterioriinterventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo;

il Titolo III reca ulteriori interventiurgenti in favore delle zone terremotate;

in data 18 gennaio 2017 si sonoverificati nuovi eventi sismici che hannocolpito nuovamente il territorio delle re-gioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Atali eventi sono seguiti fenomeni meteoro-logici di eccezionale intensità che si sonoabbattuti sui territori delle medesime re-gioni a partire dalla seconda decade delmese di gennaio 2017. Gli eventi meteo-rologici e calamitosi hanno interessatonella regione Abruzzo in particolare leprovince di Chieti, l’Aquila, Pescara eTeramo, producendo ingenti danni in par-ticolare alla rete viaria. Proprio a seguitodegli eventi sismici e meteorologici soprariportati, con delibera del 20 gennaio 2017il Consiglio dei Ministri ha decretato l’e-stensione dello stato di emergenza giàdichiarato ai sensi dei commi 1 e 1-bisdell’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992,n. 255, prevedendo lo stanziamento diulteriori 70 milioni di euro dal fondo perle emergenze nazionali,

impegna il Governo

a destinare una parte consistente dellerisorse stanziate, per quanto riguarda laregione Abruzzo, alle province di Chieti,l’Aquila, Pescara e Teramo, per il ripri-stino della rete viaria di competenza dan-neggiata dai citati eventi.

9/4444-A/69. Bossa, Ricciatti, Melilla, Al-bini, Capodicasa, Duranti, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento reca disposizioniurgenti in materia finanziaria, iniziative a

Atti Parlamentari — 70 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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favore degli enti territoriali, ulteriori in-terventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo;

il Capo II del provvedimento recamisure per il lavoro, la produttività delleimprese e gli investimenti;

l’articolo 55 novellando il comma189 della legge 208 del 2015 modifica lanormativa relativa ai premi di produttivitàper le aziende che coinvolgono paritetica-mente i lavoratori nell’organizzazione dellavoro;

la modifica apportata riduce l’at-tuale regime di fiscalità di vantaggio afavore dei lavoratori al fine di introdurreuno sgravio contributivo a favore delleaziende. Inoltre la modifica prevede unosgravio contributivo totale a carico dellavoratore per un importo non superioread 800 euro, prevedendo altresì una cor-rispondente riduzione dell’aliquota contri-butiva di computo ai fini pensionistici;

come evidenziato dalle principaliorganizzazioni sindacali di livello nazio-nale, il comma 1 dell’articolo 55 introduceil principio di reddito da lavoro non legatoad alcuna contribuzione neppure di na-tura figurativa, con il rischio di creare unprecedente che potrebbe avere conse-guenze pericolose in particolare per ilavoratori. Forme di totale contribuzionedel reddito da lavoro produrranno effettisugli importi di pensioni calcolate esclu-sivamente con il metodo contributivo;

impegna il Governo:

a non porre in essere ulteriori inter-venti che prevedano ulteriori forme didecontribuzione parziale o totale sui red-diti da lavoro dipendente che comportinouna corrispondente riduzione dell’aliquotacontributiva di computo ai fini pensioni-stici;

ad individuare le risorse necessarie afornire copertura figurativa ai contributinon versati a seguito della disposizione dicui all’articolo 55, comma 1 del presentedecreto-legge.

9/4444-A/70. Giorgio Piccolo, Zappulla,Martelli.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento reca disposizioniurgenti in materia finanziaria, iniziative afavore degli enti territoriali, ulteriori in-terventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo;

il Titolo III reca ulteriori interventiin favore delle zone terremotate;

lo stato di emergenza dichiarato aseguito degli eventi sismici verificatisi il 20e 29 maggio 2012 è stato prorogato fino al31 dicembre 2018;

ai fini del pieno completamentodelle attività connesse alla ricostruzione intutte le province interessate dallo stato diemergenza è indispensabile prevedere lapossibilità di prorogare i contratti di la-voro del personale tecnico assunto per losvolgimento di tali operazioni per tutta ladurata dello stato di emergenza;

le risorse per la copertura deglioneri di tali contratti sono già disponibili,risulta invece assente una disposizione dilegge che autorizzi la proroga dei contrattidi lavoro stipulati ai sensi dell’articolo3-bis, comma 8, del decreto-legge 6 luglio2012, n. 95,

impegna il Governo

a prevedere la possibilità di una prorogadei contratti di lavoro stipulati ai sensidell’articolo 3-bis, comma 8 del decreto-legge 6 luglio 2012, per l’intera duratadello stato di emergenza dichiarato a se-guito degli eventi sismici del 20 e 29maggio.

9/4444-A/71. D’Attorre, Martelli, FrancoBordo, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni urgenti in materia finanziaria,iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo;

Atti Parlamentari — 71 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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il Titolo IV, Capo II del decretoreca misure per il lavoro, la produttivitàdelle imprese e gli investimenti;

la legge n. 296 del 2006 all’articolo1, comma 1187, ha istituito il Fondo disostegno per le famiglie delle vittime digravi infortuni sul lavoro;

il fenomeno degli incidenti gravi edelle morti sul posto di lavoro continuapurtroppo ad avere un’alta incidenza sullestatistiche che caratterizzano il mondo dellavoro in Italia;

la funzione svolta dal fondo disostegno per le famiglie delle vittime digravi infortuni sul lavoro svolge un ruolodi grande rilevanza sociale, e dunque ne-cessario garantirne la piena funzionalitàed efficienza;

il fondo, a seguito degli interventisvolti nel corso del tempo, registra unariduzione della propria dotazione,

impegna il Governo

a prevedere un rifinanziamento, per l’anno2017, del Fondo di sostegno per le famigliedelle vittime di gravi infortuni sul lavoro.

9/4444-A/72. Piras, Giorgio Piccolo, Mar-telli, Zappulla, Melilla, Albini, Capodi-casa, Duranti.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni urgenti in materia finanziaria,iniziative a favore degli enti territoriali,ulteriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo;

l’articolo 38, comma 1, del decretolegislativo 9 luglio 1997, n. 241 ha previstoun rimborso a carico dello Stato in favoredei centri di assistenza fiscale per l’elabo-razione e trasmissione di ciascuna dichia-razione dei redditi;

l’importo del rimborso, ai sensidell’articolo 38, comma 3, del decreto

legislativo 9 luglio 1997, n. 241 è adeguatoannualmente con decreto del Ministro del-l’economia e delle finanze con l’applica-zione di una percentuale pari alla varia-zione dell’indice dei prezzi al consumo perle famiglie di operai e di impiegati accer-tata dall’Istat, rilevata nell’anno prece-dente;

tale adeguamento è fermo all’anno2010 ai sensi del comma 32, dell’articolo 4,della legge 183 del 2011 che ha dispostoche non si procedesse all’adeguamentodella misura del rimborso per gli anni2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016,

impegna il Governo

a procedere per l’anno 2017 all’adegua-mento della misura del rimborso spettanteai centri per l’assistenza fiscale ai sensidell’articolo 38, comma 3, del decretolegislativo 9 luglio 1997, n. 241, anchetenendo conto, ai fini della determinazionedell’importo, del lungo periodo di mancatoadeguamento.

9/4444-A/73. Carlo Galli, Albini, Mar-telli, Giorgio Piccolo, Zappulla.

La Camera,

premesso che:

durante l’esame del provvedimentoin oggetto, il Governo ha presentato unemendamento per prevedere l’ennesimorinvio, al 2019, dell’attuazione dell’auto-nomia di entrata delle regioni a statutoordinario e delle province, tra cui, inparticolare, l’attribuzione della comparte-cipazione IVA in base al principio dellaterritorialità, la fiscalizzazione dei trasfe-rimenti statali e l’istituzione dei fondiperequativi;

il decreto-legge n. 113 del 2016aveva già rinviato al 2018 l’entrata invigore del meccanismo di finanziamentodelle funzioni regionali come disciplinatedal decreto legislativo n. 68 del 2011,confermando, anche per il 2018, comespiega la stessa relazione tecnica, i criteri

Atti Parlamentari — 72 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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di determinazione dell’aliquota di compar-tecipazione dell’IVA di cui al decreto le-gislativo n. 56 del 2000;

il continuo rinvio dell’attuazionedei meccanismi di finanziamento dellefunzioni regionali di cui al decreto legi-slativo n. 68 del 2011 è dovuto alla man-cata individuazione dei livelli essenzialidelle prestazioni e dei correlati costi stan-dard nelle materie diverse dalla sanità ealla mancata attuazione del principio diterritorialità nell’attribuzione del gettitoIVA e della fiscalizzazione dei trasferi-menti aventi carattere di generalità e per-manenza;

seppur è necessario il rispetto del-l’articolo 117, secondo comma, lettera m)che prevede che la legge stabilisca lemodalità di determinazione dei livelli es-senziali di assistenza e dei livelli essenzialidelle prestazioni che devono essere garan-titi su tutto il territorio nazionale, è al-trettanto cogente, per il legislatore, l’im-mediata applicazione del decreto legisla-tivo n. 68 del 2011 di applicazione delladelega contenuta nella legge 5 maggio2009, n. 42, in materia di federalismofiscale, che, a sua volta, attua l’articolo 119della Costituzione,

impegna il Governo

a procedere, al più presto, all’individua-zione dei livelli essenziali delle prestazionie dei correlati costi standard nelle materiediverse dalla sanità e all’attuazione delprincipio di territorialità nell’attribuzionedel gettito IVA e della fiscalizzazione deitrasferimenti aventi carattere di generalitàe permanenza ai fini di rispettare il ter-mine del 2019 e non procedere ulterior-mente ad ulteriori proroghe dell’attua-zione del decreto legislativo n. 68 del2011.

9/4444-A/74. Borghesi, Guidesi, Salta-martini.

La Camera,

premesso che:

ai fini del rispetto delle normecostituzionali in merito all’uguaglianza so-

stanziale dei cittadini, si rende necessarioimplementare le politiche sociali del Paeseche, negli anni della crisi e dei pesantitagli imposti dalla nuova governance eu-ropea, si sono drasticamente ridotti, la-sciando indietro i più deboli;

secondo le ultime rilevazioni del-l’Istat, sarebbero oltre i 7 milioni le per-sone che in Italia vivono in condizioni di« grave deprivazione materiale » e il tassodi disoccupazione è aumentato rispettoallo scorso anno arrivando all’11,9 percento a gennaio 2017;

le risorse stanziate dal Governo perinterventi di contrasto alla povertà am-montano a circa 1 miliardo di euro perl’anno corrente ed è, evidentemente, nonsufficiente;

si rende dunque necessario inte-grare il Fondo politiche sociali, così come,per ragioni di giustizia sociale, si rendecostantemente indispensabile aumentare lerisorse del fondo per le non autosuffi-cienze;

la legge 232 del 2016 prevede uncontributo di 75 milioni per le funzionirelative l’assistenza per l’autonomia e lacomunicazione personale degli alunni condisabilità fisiche o sensoriali per il soloesercizio 2017 (stante una funzione concarattere di continuità), ben al di sottodelle effettive esigenze finanziarie per l’e-sercizio che dal Governo sono stimate incirca 132 milioni di euro;

secondo il principio di solidarietàsociale, la redistribuzione delle ricchezzedeve essere orientata, in base al dettatocostituzionale, alla rimozione degli « osta-coli di ordine economico e sociale, che,limitando di fatto la libertà e l’uguaglianzadei cittadini, impediscono il pieno sviluppodella persona umana »;

l’impegno sociale di uno Stato didiritto democratico non può infatti preve-dere risorse limitate per quelle famiglie equei cittadini in condizioni di svantaggio,per motivi economici o per la presenza di

Atti Parlamentari — 73 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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qualsivoglia disabilità, rispetto alla re-stante cittadinanza, ma anzi deve preve-dere uno stanziamento di risorse che vadaanche oltre le stime calcolate in modo dasostenere nel modo più dignitoso possibilele parti più fragili della popolazione, ancheai fini del benessere collettivo,

impegna il Governo

tenuto conto dei nostri principi costituzio-nali in materia di politiche sociali, aprevedere un ulteriore reperimento di ri-sorse da destinare all’aumento della di-sponibilità finanziaria del Fondo per lepolitiche sociali e del Fondo per le nonautosufficienze.

9/4444-A/75. Saltamartini, Guidesi, Pa-lese.

La Camera,

premesso che:

durante l’esame della V Commis-sione in sede referente del decreto inoggetto, si è introdotta la modifica dell’ar-ticolo 187 del TUEL (decreto legislativon. 267 del 2000) stabilendo che, per l’u-tilizzo della quota libera dell’avanzo diamministrazione per l’estinzione antici-pata dei prestiti, l’ente in questione possaanche ricorrere, qualora non si dispongadi una quota sufficiente di avanzo libero,all’utilizzo della quota di avanzo destinatoad investimenti, purché abbia accantonatoin bilancio uno stanziamento pari al 100per cento del Fondo crediti di dubbiaesigibilità;

lo stesso ente, inoltre, deve garan-tire un livello di investimenti aggiuntivipari all’avanzo utilizzato per l’estinzionedei prestiti;

sarebbe stato necessario, altresì,permettere l’iscrizione, tra le entrate va-lide ai fini del rispetto del pareggio dibilancio, di un importo fino al 50 percento della quota di avanzo libera delrisultato di amministrazione dell’esercizioprecedente, se utilizzata per le finalità di

cui allo stesso articolo 187, comma 2, deldecreto legislativo n. 267 del 18/08/2000,

impegna il Governo

al fine di garantire maggior liquidità aglienti locali da impiegare nell’implementa-zione dei propri servizi ed investimenti, adadottare le opportune iniziative di carat-tere legislativo affinché gli enti medesimipossano iscrivere, ai fini del pareggio dibilancio, una quota dell’avanzo libera,come risultato dal rendiconto dell’annoprecedente, qualora utilizzata per le fina-lità dall’articolo 187, comma 2 del decretolegislativo n. 267 del 18/08/2000, del quali:la copertura dei debiti fuori bilancio; iprovvedimenti necessari per la salvaguar-dia degli equilibri di bilancio ove nonpossa provvedersi con mezzi ordinari; ilfinanziamento di spese di investimento odelle spese correnti a carattere non per-manente; l’estinzione anticipata dei pre-stiti.

9/4444-A/76. Pagano, Guidesi, Saltamar-tini, Palese.

La Camera,

premesso che:

la pesca italiana versa in una crisiche appare irreversibile se si considera chenegli ultimi trent’anni, su 8mila chilometridi coste, le imbarcazioni sono diminuitedel 33 per cento, i rimanenti 12 mila scafihanno un’età media di 34 anni e si sonopersi 18 mila posti, in un settore che si èridotto a impiegare 27 mila persone, senzaconsiderare le perdite dell’indotto;

le cause di questa crisi si fondanosulla concorrenza di mari lontani e dellebarche croate, albanesi, nordafricane, chehanno innescato un crollo delle quotazionidel pesce mettendo fuori mercato i pesca-tori italiani anche a causa degli alti costidelle loro attività;

in tale contesto l’acquacoltura rap-presenta un patrimonio unico di cono-scenze, esperienze ed eccellenze che

Atti Parlamentari — 74 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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hanno favorito lo sviluppo di pratiche diallevamento diversificate e adattate allefavorevoli condizioni geomorfologiche, cli-matiche e ambientali del nostro Paese;

gli eccezionali fenomeni meteoro-logici che si sono verificati più volte negliultimi anni, il caldo torrido del 2015, glieventi sismici verificatisi a partire dal 24agosto 2016 e gli eccezionali fenomenimeteorologici verificatisi nel mese di gen-naio 2017, hanno provocato gravi dannialle attività del settore, molte delle qualisono rimaste escluse dai finanziamenti acausa dell’incapienza del Fondo di solida-rietà nazionale della pesca e dell’acqua-coltura e, successivamente, anche dai be-nefici previsti dal decreto-legge 17 ottobre2016, n. 189, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229e dal provvedimento in esame,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di rifinanziare conrisorse adeguate, nel primo provvedimentoutile, il Fondo di solidarietà nazionaledella pesca e dell’acquacoltura, destinandotali risorse al ristoro, anche parziale, deidanni occorsi alle strutture produttive edagli impianti del settore dell’acquacoltura,nel rispetto della normativa nazionale ecomunitaria vigente.

9/4444-A/77. Venittelli.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 4-bis, giustamente in-trodotto in sede di conversione, è statainserita la possibilità, per i soggetti cosid-detti incapienti dal punto di vista fiscale,di cedere la detrazione IRPEF, relativa agliincentivi per gli interventi di riqualifica-zione energetica nelle parti comuni deicondomini (i cosiddetti ecobonus), a sog-getti privati inclusi banche ed intermediarifinanziari;

tale estensione appare opportuna enecessaria in via generale e con riferi-

mento a tutti i possibili beneficiari, attesala difficoltà economica molto forte nellaquale versano tante famiglie e che poneper le medesime pesanti problemi di di-sponibilità della liquidità finanziaria indi-spensabile per poter sostenere ed antici-pare le spese legate ai lavori in oggetto; eparimenti appare opportuno estendere taliprevisioni anche agli incentivi per inter-venti di consolidamento statico e di pre-venzione antisismica degli edifici e delleparti comuni;

del resto anche il sistema delleimprese non ha la disponibilità finanziariaper poter anticipare tali rilevanti costi,

impegna il Governo

a valutare la opportunità di estendere lanormativa, di cui all’articolo 4-bis delpresente decreto-legge, all’intera platea deipossibili beneficiari ed anche agli inter-venti per il consolidamento statico e laprevenzione antisismica degli edifici edelle relative parti comuni.

9/4444-A/78. Tino Iannuzzi, Realacci.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento all’esame del-l’Aula reca disposizioni sulle prestazioniprevidenziali erogate ai lavoratori italianitransfrontalieri in Svizzera. Integrandol’articolo 76 della legge n. 413 del 1991 siprevede che la ritenuta unica del 5 percento sulle rendite corrisposte in Italia daparte della assicurazione invalidità, vec-chiaia e superstiti Svizzera (AVS), matu-rata sulla base anche di contributi previ-denziali tassati alla fonte in Svizzera, siaapplicata dagli intermediari italiani inte-ressati anche sulle somme corrisposte inItalia dalla previdenza professionale per lavecchiaia, i superstiti e l’invalidità svizzera(LPPT). Tra le somme sono altresì ricom-prese le prestazioni erogate dai diversi entio istituti svizzeri di prepensionamento;

Atti Parlamentari — 75 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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si estende l’esonero dall’obbligodella dichiarazione annuale per gli inve-stimenti e le attività, previsto per i soggettiresidenti in Italia che prestino la propriaattività lavorativa in via continuativa al-l’estero in zone di frontiera ed in altriPaesi limitrofi anche al coniuge e ai fa-miliari di 1o grado eventualmente cointe-statari o beneficiari di procure o deleghesullo stesso conto corrente,

impegna il Governo:

ad equiparare le rendite erogate daIstituti Assicurativi Svizzeri per presta-zioni di invalidità e malattia professionalealle prestazioni d’invalidità e malattia pro-fessionale italiane, non assoggettandolequindi ad imposta;

a prevedere l’esonero dall’obbligo diversamento dei contributi per l’iscrizioneal SSN per i cittadini pensionati in Sviz-zera (AVS) che decidono di rientrare inItalia in modo definitivo trovando appli-cazione l’articolo 76 della legge n. 413 del1991.

9/4444-A/79. Braga, Palese, Borghi,Gadda, Guerra.

La Camera,

tenuto conto che:

le misure contenute nell’articolo 48del provvedimento in esame, prendono inconsiderazione una riorganizzazione com-plessiva di settori significativi del trasportopubblico locale nell’ambito della qualepossono essere valutate alcune esigenzespecifiche del personale militare;

la sospensione della coscrizione ob-bligatoria e il conseguente passaggio a unsistema di reclutamento professionale di-sposto con le norme di cui alla legge 14novembre 2000, n. 331, poi confluite nelcodice dell’ordinamento militare, di cui aldecreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,hanno consentito una radicale trasforma-zione dello strumento militare;

le Forze armate italiane sono oggicostituite totalmente da personale volon-tario. Per quanto riguarda l’organico deimilitari del ruolo truppa, il 50 per centoè rappresentato da ferme a tempo deter-minato, in quanto l’accesso al serviziopermanente non può essere garantito allatotalità dei reclutati;

inoltre, le mutate esigenze di sicu-rezza e difesa hanno comportato e com-portano molti impegni fuori area e hannorichiesto alle Forze armate un contributodeterminante alle misure anti-terrorismosul territorio nazionale offerto con mi-gliaia di militari impegnati nella cosiddettaoperazione « strade sicure »;

la sede di servizio di un numerosignificativo di personale militare noncoincide con il luogo di abituale residenzae questo comporta quotidiani spostamentiperlopiù, nell’ambito regionale;

alcune regioni, tra le quali sicura-mente Liguria, Lazio e Campania, hannoriconosciuto al personale delle Forze ar-mate la possibilità di avvalersi gratuita-mente dei servizi di trasporto ferroviario edi quello reso attraverso i pullman a livelloregionale;

l’iniziativa di queste regioni, asso-lutamente condivisibile, determina peròuna disparità di condizione, alla qualeappare opportuno porre rimedio esten-dendo tale possibilità a tutte le altreregioni;

inoltre, la presenza sui mezzi ditrasporto pubblico di militari in divisarappresenta intrinsecamente un elementodi rassicurazione per tutti i viaggiatori equesto beneficio può sicuramente compen-sare gli eventuali oneri per la concessionedel servizio gratuito,

impegna il Governo

a considerare l’utilità di realizzare le con-dizioni affinché sia estesa in tutte le re-gioni anche in via amministrativa e gra-dualmente, a partire dalle regioni dove è

Atti Parlamentari — 76 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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più numerosa la presenza militare, laconcessione del trasporto pubblico regio-nale gratuito ai militari in divisa anche alfine di renderne evidente la presenza suimezzi di trasporto con effetti positivi sullapercezione di sicurezza che ne può deri-vare.

9/4444-A/80. Zanin.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge n. 50 del 2017 al-l’esame dell’Assemblea prevede una defi-nizione agevolata delle controversie tribu-tarie introducendo un efficace rimedioamministrativo per la definizione del con-tenzioso tributario di cui è parte l’Agenziadelle entrate;

appare necessario prevedere tempipiù lunghi per la definizione delle contro-versie tributarie con rate (almeno cinque)meno onerose per permettere al contri-buente un più facile ed agevole adempi-mento,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti applicativi delladisposizione in premessa anche al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a avviare le opportune azioni perdifferire il termine per i pagamenti relativialle controversie tributarie con rate sin-gole e meno onerose per quanti devonoeffettuare i versamenti al fine di renderepiù agevole e favorire, pertanto, i contri-buenti che allo stato attuale si trovano ingrandi difficoltà.

9/4444-A/81. Minardo.

La Camera,

considerato che:

il 3 novembre 2017 saranno passati60 anni dalla scomparsa di Giuseppe DiVittorio e che la sua città natale Cerignolaintende ricordarlo degnamente;

si raccoglie la sollecitazione per ilrecupero di quella che è stata ed è tutt’orauna delle principali opere d’arte di Ceri-gnola ovvero « Giuseppe Di Vittorio e lacondizione del Mezzogiorno » meglio co-nosciuto come il murale di Di Vittorio;

la realizzazione risale al 1975 adopera dagli artisti del Centro di Artepubblica popolare di Fiano Romano, di-retto da Ettore De Conciliis; ma venne poismantellato da piazza della Repubblicanegli anni ’80,

impegna il Governoe il Ministero dei Beni Culturali

nelle forme e nelle modalità che si riter-ranno più adeguate, a sostenere il recu-pero e la nuova collocazione dell’opera incollaborazione con il Comune di Ceri-gnola.

9/4444-A/82. Mongiello, D’Ottavio.

La Camera,

premesso che:

la Provincia autonoma di Bolzanoconcorre al conseguimento degli obiettividi finanza pubblica, in applicazione del-l’articolo 79, comma 1, lettera c), deldecreto del Presidente della Repubblica 31agosto 1972, n. 670, recante lo Statutospeciale per il Trentino-Alto Adige, me-diante l’assunzione di oneri pari a 100milioni di euro annui in relazione all’e-sercizio di funzioni statali sul territorioprovinciale;

il predetto importo di 100 milionidi euro è trattenuto annualmente a valeresulle quote dei tributi statutariamentespettanti e viene svincolato in misura cor-rispondente alla dimostrazione dell’avve-nuto esborso da parte della Provinciaautonoma di Bolzano in esecuzione dispecifici accordi con il Governo, ai sensidell’articolo 2, comma 123, della leggen. 191 del 2009; con l’Intesa sottoscritta indata 17 dicembre 2010 tra il CommissarioDelegato per l’emergenza di sovrappopo-

Atti Parlamentari — 77 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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lamento degli istituti penitenziari e il Pre-sidente della Provincia autonoma di Bol-zano, la costruzione del nuovo carcere diBolzano è considerata opera infrastruttu-rale di competenza dello Stato e la Pro-vincia Autonoma si è assunta l’onere delfinanziamento a valere sul fondo di cuiall’articolo 79, comma 1, lettera c), deldecreto del Presidente della Repubblica 31agosto 1972, n. 670;

la prima versione del Piano carceriapprovato il 24 giugno 2010 prevedeva larealizzazione del nuovo istituto peniten-ziario a Bolzano con oneri a carico delbilancio dello Stato, per un importo com-plessivo di 25 milioni di euro;

il successivo Piano carceri del 31gennaio 2012, elaborato a seguito dei tagliper un importo di 228 milioni di euro, harimodulato e riprogrammato gli interventie che le somme, in precedenza finalizzatealla realizzazione del carcere di Bolzano,sono state destinate al finanziamento dialtri interventi previsti nel medesimoPiano;

lo svincolo delle risorse a favoredella Provincia autonoma di Bolzano pre-suppone che a fronte dell’assunzione dioneri da parte della Provincia, l’Ammini-strazione centrale registri una corrispon-dente riduzione di spesa;

ad oggi non sussistono disponibilitàda poter ridurre, in quanto le risorse delPiano carceri risultano tutte finalizzate;

posto che la Provincia autonoma diBolzano e il Governo concordano conspecifico Accordo le modalità e i tempi perassicurare comunque il concorso alla fi-nanza pubblica di cui all’articolo 79,comma 1, lettera c), del decreto del Pre-sidente della Repubblica 31 agosto 1972,n. 670,

impegna il Governo

ad assegnare al Ministero delle infrastrut-ture e dei trasporti l’importo complessivodi 25 milioni di euro, su base pluriennale,per la realizzazione del carcere di Bol-

zano, a valere sulle risorse del Fondo dicui all’articolo 1, comma 140, lettera e),sull’edilizia pubblica, in coerenza con isaldi di finanza pubblica e, con successiviaccordi verranno stabilite le modalità e itempi per assicurare comunque il con-corso alla finanza pubblica della Provinciaautonoma di Bolzano come indicato inpremessa.

9/4444-A/83. Alfreider, Gebhard, Plang-ger, Schullian.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 54-bis del decreto-leggeche stiamo per convertire reintroduce illavoro occasionale per il lavoro domestico,compresa l’assistenza domiciliare ai bam-bini ed alle persone anziane, ammalate ocon handicap purché il compenso nonsuperi i 5.000 euro anni per ciascun la-voratore occasionale e ogni lavoratore oc-casionale non può ricevere dal medesimocommittente, per le prestazioni comples-sivamente rese, più di 2.500 euro annui;

per ricorrere alle prestazioni, i da-tori di lavoro ed i lavoratori occasionalisono tenuti a registrarsi all’interno di unapiattaforma informatica gestita dall’INPS eogni utilizzatore può acquistare pressoINPS o presso gli uffici postali un librettonominativo prefinanziato, denominato« Libretto Famiglia », per il pagamentodelle prestazioni occasionali rese a suofavore;

con questa nuova normativa sullavoro occasionale si sono disciplinati piùnel dettaglio anche i voucher per gli asilinido e per il baby sitting, che ora sarannoacquistabili mediante il Libretto Famiglia;

non vi rientrano invece i progetti diassistenza che si svolgono nei periodi dichiusura delle scuole previsti dal calenda-rio scolastico annuale, sia durante le va-canze estive che durante le vacanze, dialmeno una settimana, fissate nel corsodell’anno scolastico e/o i progetti di assi-

Atti Parlamentari — 78 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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stenza pomeridiana nei giorni di fre-quenza scolastica gestiti dagli enti privatisenza scopo di lucro;

accade spesso, infatti, che la curadei bambini nei periodi extra-scolastici siagestita e affidata agli enti privati senzascopo di lucro, come le cooperative sociali,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi della di-sposizione in premessa anche ai fini del-l’adozione di ulteriori iniziative normativevolte a ricomprendere nelle prestazioni dilavoro occasionale anche i progetti diassistenza, gestiti dagli enti privati senzascopo di lucro, che si svolgono nei periodidi chiusura delle scuole, previsti dal ca-lendario scolastico annuale, sia durante levacanze estive che durante le vacanzeinvernali, di almeno una settimana, e iprogetti di assistenza pomeridiana neigiorni di frequenza scolastica.

9/4444-A/84. Gebhard, Alfreider, Plang-ger, Schullian.

La Camera,

premesso che:

il decreto del Ministro dello svi-luppo economico, emanato di concerto conil Ministro dell’ambiente, della tutela delterritorio e del mare e con il Ministro dellepolitiche agricole, alimentari e forestali,del 23 giugno 2016, avente ad oggettoIncentivazione dell’energia elettrica pro-dotta da fonti rinnovabili diverse dal fo-tovoltaico preclude lo scorrimento dellegraduatorie degli iscritti ai registri infor-matici dei soggetti ammessi alle misure diincentivazione;

l’articolo 10, comma 5, del suddettodecreto vieta in termini generali lo scor-rimento ad eccezione del caso di rinunciaalla realizzazione dell’intervento da partedei soggetti inclusi nelle graduatorie, co-municata al GSE entro sei mesi dalla datadi pubblicazione delle stesse;

le fonti normative che prevedonol’emanazione del citato decreto ministe-riale non fanno riferimento né alla pos-sibilità di scorrimento delle graduatorie néa suoi eventuali limiti, prevedendo soloche i Ministeri interessati definiscano condecreto « le modalità con cui il GSE se-leziona i soggetti aventi diritto agli incen-tivi attraverso le procedure d’asta » (arti-colo 24, comma 5, lettera b) del decretolegislativo 3 marzo 2011, n. 28);

il limite allo scorrimento è statoquindi introdotto unicamente con fonteministeriale, senza che i provvedimentilegislativi lo prevedessero;

lo scorrimento determinato solodalle rinunce ha provocato una distorsionedel sistema di incentivazione, dando vitain alcuni casi a quello che si potrebbedefinire un « mercato delle rinunce »,

impegna il Governo

ad intervenire, con gli strumenti a suadisposizione, per correggere il decreto delMinistro dello sviluppo economico 23 giu-gno 2016 al fine di prevedere lo scorri-mento nei registri informatici dei soggettiammessi alle misure di incentivazione an-che in conseguenza di revoche da parte delGSE.

9/4444-A/85. Abrignani.

La Camera,

premesso che:

la legge n. 56 del 2014 di riformadelle province e di istituzione delle cittàmetropolitane ha lasciato in capo alleprovince funzioni fondamentali tra lequali quelle di pianificazione dei trasporti,costruzione e gestione strade provinciali;

secondo l’Unione province italiane« Il percorso di attuazione della riformadal punto di vista istituzionale non è statoaccompagnato dal necessario consolida-mento finanziario dei nuovi Enti. La si-tuazione di grave emergenza finanziariadegli Enti di Area Vasta discende diretta-

Atti Parlamentari — 79 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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mente dal comma 418 della legge 190/2014(Legge di stabilità 2015), che ha tagliato lerisorse di province e città metropolitaneper 1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel2016 e 3 miliardi dal 2017. Una misurache si è immediatamente dimostrata, datialla mano, insostenibile. »;

tale situazione – secondo l’Upi –ha portato il Governo a mettere in campo« strumenti eccezionali e urgenti per cer-care di riportare alla normalità il quadrofinanziario di province e città metropoli-tane. Per il 2015 e il 2016 sono state perquesto previste misure straordinarie a fa-vore di province e città metropolitane, siadi carattere finanziario che di tipo conta-bile, quali la possibilità di approvare ilsolo bilancio annuale, la possibilità dirinegoziare i mutui contratti con la CassaDepositi e Prestiti e la possibilità di uti-lizzare gli avanzi di amministrazione (li-beri, destinati e perfino vincolati) per ilraggiungimento degli equilibri, confermatecon la Legge di stabilità 2016 e con il DL113/16. »;

da quanto sostenuto dall’Upiemerge, quindi che, il « costante taglio allerisorse destinate ai servizi essenziali ero-gati dagli Enti di Area Vasta, il deterio-ramento del patrimonio pubblico gestitoda questi enti (in particolare degli oltre5000 edifici scolastici superiori e dei 130mila chilometri di strade provinciali) staarrivando a livelli tali da pregiudicare lasicurezza stessa dei cittadini; »;

è evidente, invece, la necessità difinanziare i servizi essenziali per i cittadiniche sono di competenza delle province;

dal 2013 al 2017 alle province èstata chiesta una riduzione di risorse paria 5,2 miliardi con una riduzione dellaspesa corrente dal 2013 al 2016 di 2,7miliardi, quindi il 40 per cento in meno;

nel 2016 alle sole province (esclusele città metropolitane) sono mancati 571milioni di euro, ai quali si aggiungono 650milioni di taglio ulteriori previsti dallalegge di Bilancio in base ai quali per il2017 alle province mancherà 1 miliardo e221 milioni di euro;

la formulazione dell’articolo 188del Testo unico degli enti locali imponel’immediata applicazione all’esercizio incorso di gestione del disavanzo accertato,contestualmente alla delibera di approva-zione del rendiconto, e l’adozione di unpiano di rientro la cui durata non superiquella della consiliatura;

le province rinnovano i consigliogni due anni;

pertanto la norma nella sua for-mulazione originaria avrebbe una duratatroppo ristretta;

inoltre, le province da alcuni anniapprovano il bilancio per una sola annua-lità;

la situazione drammatica dellecondizioni finanziarie delle province èstata confermata dalla Corte dei conti edalla SOSE;

il 23 febbraio scorso la Corte deiconti, intervenendo alla Commissione Bi-camerale per il federalismo fiscale e neigiorni successivi, nel rapporto alle Cameresulla situazione dei bilanci delle province,ha usato parole durissime quanto chiareed efficaci: « La forte riduzione delle ri-sorse destinate a funzioni esercitate concarattere di continuità ed in settori dinotevole rilevanza sociale risulta manife-stamente irragionevole proprio per l’as-senza di proporzionate misure che nepossano in qualche modo giustificare »,« ... e ciò con riguardo al grave deterio-ramento delle condizioni di equilibriostrutturale dei relativi bilanci, determina-tosi negli ultimi due esercizi conclusi ed alquale non hanno posto rimedio organicogli interventi di natura emergenziale suc-cedutisi, in parte estranei al sistema re-golativo della finanza locale... »;

la società Sose Spa, ha evidenziatochiaramente come si registri, nel 2017, unacarenza di risorse correnti pari a 650milioni per le Province, utili a garantirel’esercizio delle funzioni fondamentali afabbisogni standard;

Atti Parlamentari — 80 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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la particolare situazione finanziariadelle province giustifica la deroga allenorme di contabilità pubblica, come giàprevisto in caso di dissesto dall’articolo255 Tuel, che consente l’assunzione dimutui, con oneri a carico dell’Ente el’utilizzo dei proventi da alienazioni pa-trimoniali, per la liquidazione della massapassiva (che riguarda anche la parte cor-rente di bilancio);

si ravvisa l’esigenza di sopperirealla assenza nell’ordinamento contabiledegli EE.LL. di una norma che consentaalle Province di acquisire risorse per evi-tare la procedura di dissesto che compor-terebbe oneri a carico dello Stato,

impegna il Governo

a sopperire alla assenza nell’ordinamentocontabile degli EE.LL. di una norma checonsenta alle Province, interessate dal pro-cesso di riforma che ha anticipato glieffetti finanziari dei tagli rispetto aglieffettivi risparmi di spesa, di acquisirerisorse per evitare la procedura di dissestoche comporterebbe oneri a carico delloStato; a valutare l’opportunità di adottareulteriori misure che servano a garantirel’erogazione di quei servizi di fatto essen-ziali per i cittadini che sono ancora dicompetenza delle Province.

9/4444-A/86. D’Agostino.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame inter-viene a modificare il codice dell’ordina-mento militare, di cui al decreto legislativo15 marzo 2010, n. 66;

l’articolo 2052 del medesimo Co-dice prevede che « Il periodo di serviziomilitare è valido a tutti gli effetti perl’inquadramento economico e per la de-terminazione della anzianità lavorativa aifini del trattamento previdenziale del set-tore pubblico »;

l’inquadramento economico nelpubblico impiego è strettamente dipen-dente anche dall’anzianità riconosciuta nelruolo di appartenenza, in particolar modoper il personale di cui all’articolo 984-bisdel medesimo Codice dell’ordinamento mi-litare;

nel parere reso al Governo il 3ottobre 2012 dalla IV Commissione per-manente Difesa della Camera dei deputatiin relazione allo schema di decreto legi-slativo recante modifiche al Codice del-l’ordinamento militare (Atto del Governon. 500), si evidenzia che « appare oppor-tuno, in via generale, individuare stru-menti affinché l’esperienza professionalematurata dal personale che ha apparte-nuto alle Forze armate per un periodosignificativo sia adeguatamente valorizzatapresso le amministrazioni di destina-zione »;

appare necessario, pertanto, chealla citata disposizione di rango primariovenga data piena ed incondizionata effet-tività, anche alla luce di quanto soprariportato, evidenziato da parte della com-petente Commissione parlamentare,

impegna il Governo

ad adottare ogni più opportuna iniziativa,anche di carattere interpretativo, affinchél’intero servizio militare prestato, in par-ticolar modo quello svolto nella posizionedel servizio permanente effettivo, vengasempre e comunque computato per ilriconoscimento dell’anzianità di ruolonelle carriere del pubblico impiego cuiaccede, previo superamento del relativoconcorso, il personale con almeno diecianni di esperienza militare.

9/4444-A/87. Cirielli, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recal’istituzione e la disciplina di una zonafranca urbana nei comuni delle regioni del

Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’A-bruzzo colpiti dagli eventi sismici che sisono susseguiti dal 24 agosto 2016;

le imprese beneficiarie si vedrannoriconosciuti la parziale esenzione dalleimposte sui redditi e dall’IRAP, l’esenzionedegli immobili produttivi dalle impostemunicipali e l’esonero dal versamento deicontributi previdenziali e assistenziali acarico dei datori di lavoro;

le imprese che potranno accedereai benefici sono quelle che hanno la sedeprincipale o l’unità locale all’interno dellazona franca e che hanno subito, a causadegli eventi sismici, la riduzione del fat-turato almeno pari al 25 per cento;

la ripresa produttiva delle zonecolpite dagli eventi sismici dello scorsoanno è condizione imprescindibile per laricostruzione dei territori e per evitare lospopolamento;

la durata della zona franca urbana,fissata dal provvedimento in solo dueannualità, appare di gran lunga troppobreve per consentire il ritorno alla pienaoperatività del tessuto economico e pro-duttivo, stante che la quasi totalità delleimprese site nelle zone interessate hannosubito danni ingenti in occasione deglieventi sismici,

impegna il Governo

a valutare l’adozione di un provvedimentodi proroga della durata della zona francaurbana di cui in premessa al fine diconsentire la piena ripresa economica eproduttiva dei territori colpiti dal sisma.

9/4444-A/88. Rampelli, Palese.

La Camera,

premesso che:

esaminato il disegno di legge re-cante « Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante dispo-sizioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-

teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »;

rilevato che l’articolo 40-bis pre-vede la realizzazione di interventi di tipostrutturale al fine di assicurare idoneecondizioni logistiche ed altresì per supe-rare criticità igienico-sanitarie conseguential sorgere di insediamenti spontanei distranieri regolarmente presenti sul terri-torio nazionale, tra cui anche quelli inrelazione allo svolgimento di lavoro sta-gionale;

rilevato che, riguardo alla condi-zione abitativa dei cittadini stranieri re-golarmente presenti e soggiornanti in Ita-lia, l’espressione « insediamenti sponta-nei » non trova riscontro e disciplinanella vigente normativa: né nel decretolegislativo 25 luglio 1998, n. 286, « Testounico delle disposizioni concernenti ladisciplina dell’immigrazione e normesulla condizione dello straniero », in par-ticolare, con riguardo agli articoli 40« Centri di accoglienza. Accesso all’abita-zione » e 24 « Lavoro stagionale », cosìcome modificato dal decreto legislativo 29ottobre 2016, n. 203, recante « Attuazionedella direttiva 2014/36/UE sulle condi-zioni di ingresso e di soggiorno dei cit-tadini di Paesi terzi per motivi di impiegoin qualità di lavoratori stagionali », né neldecreto legislativo 18 agosto 2015 n. 142,che disciplina il sistema di accoglienzaper titolari di protezione internazionale erichiedenti asilo, ai quali anche è rila-sciato un permesso di soggiorno, ai sensidell’articolo 4;

rilevato, altresì, che anche alla lucedell’attuale contesto migratorio conse-guente alle politiche in atto, gli stanzia-menti cosiddetti spontanei ed irregolari dicittadini stranieri, anche richiedenti pro-tezione internazionale o già titolari diprotezione, sono in esponenziale aumentoe vanno ad aggiungersi al già noto feno-meno degli accampamenti spontanei edabusivi di rom e sinti, con conseguente

Atti Parlamentari — 82 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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aumento delle zone interessate da situa-zioni di degrado ed insicurezza,

impegna il Governo

ad escludere dalle disposizioni di cui al-l’articolo 40-bis tutti gli insediamenti eaccampamenti abusivi e non autorizzati,compresi gli immobili pubblici o privatioccupati abusivamente, che devono essere,invece, oggetto di azioni di sgombero im-mediato al fine di ripristinare e garantirele condizioni igienico-sanitarie e di sicu-rezza e legalità nelle zone interessate dallaloro presenza e in quelle limitrofe edassicurare, contestualmente, il controllodella regolarità della posizione giuridicadegli stranieri occupanti, che devono es-sere in regola con le norme che discipli-nano il soggiorno in Italia ai sensi deldecreto legislativo n. 286 del 1998 e delleleggi e regolamenti vigenti in materia, pergli opportuni provvedimenti conseguenti,tra cui l’immediata espulsione e rimpatriodegli stessi in caso di ingresso e soggiornoirregolare.

9/4444-A/89. Molteni, Guidesi, Saltamar-tini, Invernizzi, Rondini, Palese.

La Camera,

premesso che:

esaminato il disegno di legge re-cante « Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante dispo-sizioni urgenti in materia finanziaria, ini-ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »;

rilevato che l’articolo 40-bis pre-vede la realizzazione di interventi di tipostrutturale al fine di assicurare idoneecondizioni logistiche ed altresì per supe-rare criticità igienico-sanitarie conseguential sorgere di insediamenti spontanei distranieri regolarmente presenti sul terri-torio nazionale, tra cui anche quelli inrelazione allo svolgimento di lavoro sta-gionale;

rilevato che, riguardo alla condi-zione abitativa dei cittadini stranieri re-golarmente presenti e soggiornanti in Ita-lia, l’espressione « insediamenti spontanei »non trova riscontro e disciplina nella vi-gente normativa: né nel decreto legislativo25 luglio 1998, n. 286, « Testo unico delledisposizioni concernenti la disciplina del-l’immigrazione e norme sulla condizionedello straniero », in particolare, con ri-guardo agli articoli 40 « Centri di acco-glienza. Accesso all’abitazione » e 24 « La-voro stagionale », così come modificato daldecreto legislativo 29 ottobre 2016, n. 203,recante « Attuazione della direttiva 2014/36/UE sulle condizioni di ingresso e disoggiorno dei cittadini di Paesi terzi permotivi di impiego in qualità di lavoratoristagionali », né nel decreto legislativo 18agosto 2015 n. 142, che disciplina il si-stema di accoglienza per titolari di pro-tezione internazionale e richiedenti asilo,ai quali anche è rilasciato un permesso disoggiorno, ai sensi dell’articolo 4;

rilevato, altresì, che anche alla lucedell’attuale contesto migratorio conse-guente alle politiche in atto, gli stanzia-menti cosiddetti spontanei ed irregolari dicittadini stranieri, anche richiedenti pro-tezione internazionale o già titolari diprotezione, sono in esponenziale aumentoe vanno ad aggiungersi al già noto feno-meno degli accampamenti spontanei edabusivi di rom e sinti, con conseguenteaumento delle zone interessate da situa-zioni di degrado ed insicurezza,

impegna il Governo

ad escludere dalle disposizioni di cui al-l’articolo 40-bis tutti gli insediamenti eaccampamenti abusivi e non autorizzati,compresi gli immobili pubblici o privatioccupati abusivamente, che devono essere,invece, oggetto di azioni di sgombero im-mediato al fine di ripristinare e garantirele condizioni igienico-sanitarie e di sicu-rezza e legalità nelle zone interessate dallaloro presenza e in quelle limitrofe.

9/4444-A/90. Rondini, Guidesi, Salta-martini, Molteni, Invernizzi, Palese.

Atti Parlamentari — 83 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

rilevato che l’articolo 40-bis prevedela realizzazione di interventi di tipo strut-turale al fine di assicurare idonee condi-zioni logistiche ed altresì per superarecriticità igienico-sanitarie conseguenti alsorgere di insediamenti spontanei di stra-nieri regolarmente presenti sul territorionazionale, tra cui anche quelli in relazioneallo svolgimento di lavoro stagionale;

rilevato che, riguardo alla condizioneabitativa dei cittadini stranieri regolar-mente presenti e soggiornanti in Italia,l’espressione « insediamenti spontanei »non trova riscontro e disciplina nella vi-gente normativa: né nel decreto legislativo25 luglio 1998, n. 286, « Testo unico delledisposizioni concernenti la disciplina del-l’immigrazione e norme sulla condizionedello straniero », in particolare, con ri-guardo agli articoli 40 « Centri di acco-glienza. Accesso all’abitazione » e 24 « La-voro stagionale », così come modificato daldecreto legislativo 29 ottobre 2016, n. 203,recante « Attuazione della direttiva 2014/36/UE sulle condizioni di ingresso e disoggiorno dei cittadini di Paesi terzi permotivi di impiego in qualità di lavoratoristagionali », né nel decreto legislativo 18agosto 2015 n. 142, che disciplina il si-stema di accoglienza per titolari di pro-tezione internazionale e richiedenti asilo,ai quali anche è rilasciato un permesso disoggiorno, ai sensi dell’articolo 4;

rilevato, altresì, che anche alla lucedell’attuale contesto migratorio conse-guente alle politiche in atto, gli stanzia-menti c.d. spontanei ed irregolari di cit-tadini stranieri, anche richiedenti prote-zione internazionale o già titolari di pro-tezione, sono in esponenziale aumento evanno ad aggiungersi al già noto fenomenodegli accampamenti spontanei ed abusividi rom e sinti, con conseguente aumentodelle zone interessate da situazioni didegrado ed insicurezza,

impegna il Governo

ad assicurare, contestualmente, il controllodella regolarità della posizione giuridica

degli stranieri occupanti, che devono es-sere in regola con le norme che discipli-nano il soggiorno in Italia ai sensi deldecreto legislativo n. 286 del 1998 e delleleggi e regolamenti vigenti in materia, pergli opportuni provvedimenti conseguenti,tra cui l’immediata espulsione e rimpatriodegli stessi in caso di ingresso e soggiornoirregolare.

9/4444-A/91. Invernizzi, Guidesi, Salta-martini, Rondini, Molteni, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, all’in-terno del Titolo IV « Misure urgenti per ilrilancio economico e sociale » dedica l’in-tero Capo I a Misure nel settore deitrasporti e delle infrastrutture, prevedendoinvestimenti ed interventi vari nel tra-sporto ferroviario, stradale, aereo e ciclo-viario, ma non riserva alcuno spazio altrasporto per vie navigabili interne, nonconsiderando che lo sviluppo del trasportodi merci e di persone sul sistema idrovia-rio avrebbe ricadute positive in termini dimiglioramento della catena intermodale,di crescita dell’occupazione e dell’incre-mento degli investimenti nel settore, oltrea rappresentare un’alternativa sostenibile,sia dal punto di vista ambientale cheeconomico, al trasporto su gomma (su cuiattualmente viaggiano nei nostri territorioltre il 90 per cento dei tonnellaggi);

la percentuale media europea dimerci trasportate via fiume si aggira in-torno al 10 per cento, mentre nel nostroPaese sono solo lo 0,1 per cento di quellecomplessive, sebbene possiamo contare suicirca 700 chilometri del Po e relativicanali, in un bacino di circa 74 mila kmq;l’Unione europea ha inserito il Po e i suoicanali tra i dieci corridoi chiave della retetranseuropea dei trasporti 2014-2020 edentro fine anno il fiume sarà navigabile daPiacenza fino a Chioggia secondo gli stan-dard europei classe V, cioè da imbarca-

Atti Parlamentari — 84 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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zioni lunghe 100 metri e larghe 11, capacidi portare 1.500 tonnellate di merci, l’e-quivalente di circa cinquanta tir;

per poter rendere effettivamenteoperativo un serio progetto del trasportoper vie d’acqua interne è necessario inve-stire in infrastrutture portuali e più ingenerale in un’industria logistica che col-leghi l’intera rete e la renda efficiente, aservizio di tutta la collettività,

impegna il Governo

a prevedere un piano strategico di inter-venti mirati a sviluppare il trasporto dimerci per via navigabile interna nazionaleo fluviomarittima, anche in considerazionedelle ricadute positive in termini di mi-glioramento della catena intermodale, disostenibilità ambientale ed economica, dicrescita dell’occupazione e dell’incrementodegli investimenti nel settore.

9/4444-A/92. Guidesi, Saltamartini, Pa-lese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame inter-viene con diverse disposizioni in materiadi autotrasporto, settore colpito nell’ul-timo decennio da una drammatica crisiche ha fatto registrare, (dal 2003 al 2015)la perdita del 60 per cento dei trafficidelle merci in entrata in Italia, pari allaperdita di 3 miliardi di euro, mentrecontestualmente nel Paesi dell’Est Europale imprese di autotrasporto sono aumen-tate del 700 per cento, arrivando a co-prire il 53 per cento dei traffici nell’U-nione europea;

l’attuale situazione delle imprese diautotrasporto nazionali è molto preoccu-pante: problemi legati alla concorrenzasleale, al trasporto in regime di cabotaggioillegale e alla delocalizzazione abusivadelle imprese, condizioni fiscali scarsa-mente competitive, abolizione dei costiminimi indicativi d’esercizio, ritardi nei

pagamenti delle fatture da parte dellapubblica amministrazione. Ad aggravaretutto questo, un sistema burocratico ec-cessivamente lungo e complicato;

il 27 febbraio 2017 è stata ema-nata la circolare prot. RU 4791, con laquale la Direzione Generale per la Mo-torizzazione del Ministero dei trasportistabilisce che durante la revisione deiveicoli aventi massa superiore a 3,5 ton-nellate e autobus devono essere svolticontrolli strumentali e controlli visivi intre modi: fra questi, anche quello conmano d’opera in officina, che non vieneeffettuato dal personale che svolge larevisione, ma da meccanici dell’officinache svolge la manutenzione del veicolo,che dovrà emettere una dichiarazionesostitutiva di certificazione sul retro delnuovo modello TT2100. Questa novità, inconcreto, impone una nuova verifica pre-liminare che l’autotrasportatore deve farsvolgere, a sue spese, da un’officinaprima di portare il veicolo alla revisione;

ritenuti improcrastinabili interventivolti ad alleviare la situazione emergen-ziale che sta vivendo ormai da anni ilsettore dell’autotrasporto e che sta minac-ciando la sopravvivenza delle imprese chenon riescono più ad ottenere quei marginidi produttività indispensabili per il pro-sieguo dell’attività,

impegna il Governo

ad adottare provvedimenti di propria com-petenza mirati ad alleggerire le praticheburocratiche a carico delle imprese diautotrasporto, anche rivedendo quanto di-sposto dalla circolare prot. RU 4791, so-prattutto con riferimento alla previsionedella dichiarazione sostitutiva di certifica-zione, che da un lato non appare indi-spensabile ai fini della sicurezza e, dal-l’altro, comporta ulteriori oneri burocra-tici ed economici a danno delle imprese diautotrasporto.

9/4444-A/93. Attaguile, Guidesi, Salta-martini, Palese.

Atti Parlamentari — 85 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 50 intende favorire le at-tività di investimento nel settore dei tra-sporti;

la realizzazione della SuperstradaPedemontana Veneta costituisce l’inter-vento infrastrutturale più importante at-tualmente in corso in Italia, in quantopotrebbe assorbire il 40 per cento deltraffico che oggi percorre la Marosticana ela Postumia, da Vicenza a Treviso, oltre altraffico della Gasparona, tra Thiene eBassano, raggiungendo punte di trasferi-mento intorno al 50 per cento;

quasi un veneto su dieci vive nel-l’area pedemontana del Vicentino e delTrevigiano, e anche nell’ambito delle im-prese venete un’impresa su tre svolge lapropria attività nella medesima area, conun movimento ogni giorno lungo le stradetra i 50 mila e i 65 mila veicoli; si trattapertanto di un’opera di importanza stra-tegica per il Veneto e per tutto il Paese,che rientra tra gli interventi infrastruttu-rali nazionali prioritari individuati nelDEF 2017;

ai fini del completamento della Su-perstrada e il raggiungimento dell’equili-brio del Piano economico finanziario, oc-corre un finanziamento di 300 milioni dieuro alla regione Veneto;

la regione Veneto è una delle re-gioni che ogni anno maggiormente contri-buiscono al bilancio del Paese, in terminidi residuo fiscale,

impegna il Governo

ad individuare le risorse necessarie per ilcompletamento della superstrada Pede-montana Veneta, anche attraverso unospazio finanziario da assegnare alla Re-gione Veneto nell’ambito degli spazi finan-ziari che, nella Legge di bilancio delloStato 2017-2019, sono previsti a favoredelle Regioni per la realizzazione di inve-stimenti.

9/4444-A/94. Busin, Guidesi, Grimoldi,Palese.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 4 della legge 24 di-cembre 2003, n. 350 (legge finanziaria peril 2004) sono state applicate alle impresepiemontesi, danneggiate dalle alluvioni del1994, le modalità agevolative per la defi-nizione della propria posizione di versa-mento delle somme dovute a titolo ditributi, contributi e premi sospesi per glianni 1995,1996 e 1997, già applicate aisoggetti colpiti dal sisma del 13 e 16dicembre 1990, che ha interessato le pro-vince di Catania, Ragusa e Siracusa, chehanno previsto il versamento del 10 percento di quanto dovuto;

successivamente, l’articolo 3-quaterdel decreto-legge 28 dicembre 2006,n. 300, convertito, con modificazioni, dallalegge 26 febbraio 2007, n. 17, recanteproroga di termini, ha differito al 31 luglio2007 la data di scadenza della regolariz-zazione, specificando il riferimento dell’a-gevolazione a « i contributi previdenziali, ipremi assicurativi e i tributi riguardanti leimprese, relativi all’alluvione del Piemontedel 1994 »;

sulla base di tale disposizione leimprese piemontesi hanno presentato do-manda all’INPS per la restituzione deicontributi versati e non dovuti e l’INPS haregolarmente assicurato il pagamento dellesomme richieste sino a luglio 2011,quando ha bloccato l’erogazione dei rim-borsi alla luce di un messaggio delladirezione centrale delle entrate contribu-tive che evidenziava l’applicazione dell’a-gevolazione alle sole posizioni tributarie;

a seguito del contenzioso sorto traaziende e INPS, è stata chiesta una verificaalla Commissione UE, la cui decisioneSA.33083 (2012/C), pubblicata in data 14agosto 2015, ha chiesto all’Italia di recu-perare solo gli aiuti incompatibili con lederoghe per gli aiuti di Stato previsti dai

Atti Parlamentari — 86 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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trattati e non in linea con il regolamentode minimis, precisando che « per calamitànaturali verificatesi oltre dieci anni fa, laCommissione non impone il recupero del-l’aiuto dalle imprese che esercitavanoun’attività economica nelle zone disa-strate »;

nonostante tale decisione dellaCommissione UE, risulta che l’INPS stiachiedendo la restituzione dello sgravioINPS alle aziende con sede operativa nellearee colpite dalle alluvioni del 1994, cheavevano beneficiato degli interventi agevo-lativi;

occorre un intervento del Governoche chiarisce tale situazione ed evita pe-nalizzazioni e discriminazioni tra le im-prese,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative, nelrispetto della decisione SA.33083 (2012/C)della Commissione UE, pubblicata in data14 agosto 2015, per definire con appositacircolare, il rimborso alle imprese diquanto indebitamente versato, dall’INPSper la parte dei contributi previdenziali,dall’INAIL per i premi assicurativi e dal-l’Agenzia delle entrate per i tributi, alloscopo di evitare penalizzazioni e discrimi-nazioni per le imprese piemontesi colpitedalle alluvioni del 1994 e scongiurarel’avvio di contenziosi, inutili e dannosi peril bilancio dello Stato.

9/4444-A/95. Simonetti, Palese.

La Camera,

premesso che:

il Governo, sulla base di precedentiimpegni presi durante l’esame parlamen-tare del decreto-legge 9 febbraio 2017,n. 8, con l’articolo 46, ha provveduto al-l’istituzione, per un periodo di 2 anni, diuna zona franca urbana nei comuni elen-cati degli allegati 1,2 e 2-bis del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, e successivemodificazioni, delle regioni Lazio, Umbria,

Marche e Abruzzo, colpiti dagli eventisismici che si sono susseguiti dal 24 agosto2016 e nel 2017;

è evidente, anche sulla base dell’e-sperienza maturata da precedenti calamitànaturali, che le imprese terremotate, contutti i ritardi che ha subito la ricostru-zione, non potranno essere in grado diproseguire la propria attività e recuperarele perdite senza aiuti concreti da partedello Stato;

l’istituzione di una zona Franca sipresenta come l’unica disposizione chepotrebbe risolvere effettivamente i pro-blemi delle imprese, permettendo alle at-tività commerciali, artigianali e ai piccoliimprenditori di restare in loco e di con-tinuare a svolgere la propria attività, ga-rantendo la sopravvivenza dell’economialocale e la riqualificazione dei territoriterremotati;

durante la discussione dei prece-denti decreti-legge sul terremoto del cen-tro Italia, è stata chiesta con forza dalParlamento l’istituzione della zona franca,ma il periodo di soli due anni di esenzionisi presenta insufficiente per permetterealle piccole e medie imprese la program-mazione dei propri investimenti, idonei agarantirne le condizioni di base per ilriavvio delle attività economiche, nono-stante i danni diretti ed indiretti subiti,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di adottare leopportune iniziative di carattere legislativoper provvedere alla proroga, per ulterioridue periodi di imposta, delle esenzionipreviste per la zona franca nei comunidelle regioni Lazio, Umbria, Marche eAbruzzo, come elencati degli allegati 1,2 e2-bis del decreto-legge 17 ottobre 2016,n. 189, e successive modificazioni, colpitidagli eventi sismici che si sono susseguitidal 24 agosto 2016 e nel 2017.

9/4444-A/96. Castiello, Saltamartini,Guidesi, Palese.

Atti Parlamentari — 87 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

gli articoli dal 41 al 46 introduconoprovvidenze per l’accelerazione delle atti-vità di ricostruzione delle zone del centroItalia colpite dagli eventi sismici del 2016e 2017;

l’articolo 6 del decreto-legge n. 189del 2016 prevede la concessione di uncontributo pari al 100 per cento del dannoanche per gli interventi di ricostruzione odi recupero degli immobili di edilizia abi-tativa diversi dall’abitazione principale delproprietario o dati in locazione, ossia pergli interventi sulle seconde case a dispo-sizione del proprietario, distrutte o dan-neggiate dalla crisi sismica e situate neicomuni del cratere sismico come daglielenchi allegati al decreto-legge; ciò anchein considerazione delle peculiari caratte-ristiche delle zone terremotate, note comecentri di villeggiatura e dimore estive deiproprietari;

tale norma crea discriminazioni traproprietari con particolare riferimento aquanto previsto per la ricostruzione post-terremoto dei territori delle province diBologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reg-gio Emilia e Rovigo, colpiti dal sisma del20 e 29 maggio 2012, ove sono statigarantiti contributi in grado di coprire il100 per cento della ricostruzione esclusi-vamente per le unità immobiliari destinatead abitazione principale del proprietario odel locatario e un contributo del solo 50per cento delle spese per le seconde casea disposizione del proprietario e solo se ilproprietario affitti l’alloggio, entro 6 mesidalla fine dei lavori, a canone concordatoe per 4 anni, con priorità a soggetti prividi abitazione;

l’assegnazione del contributo delsolo 50 per cento priva i proprietari dellapossibilità di intervenire per ristrutturarel’immobile, frenando anche la ripresa e laricostruzione dei borghi e dei centri storicie blocca il ritorno alle normali condizionidi vita della popolazione e lo sviluppo delcommercio dei centri storici;

la situazione si aggrava con le dif-ficoltà che incontrano le pratiche dellaricostruzione a causa delle carenze diorganico delle amministrazioni dei comuniterremotati e della struttura commissa-riale,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative direttea permettere la concessione di contributiintegrativi fino al 100 per cento delle spesesostenute anche per gli interventi finaliz-zati alla riparazione o alla ricostruzionedegli immobili di edilizia abitativa a di-sposizione del proprietario, diverse dall’a-bitazione principale o dati in locazione,nei centri storici e nei borghi del crateresismico delle province di Bologna, Mo-dena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia eRovigo, colpiti dal sisma del 20 e il 29maggio 2012, equiparando le provvidenzea quelle previste per il terremoto delcentro Italia.

9/4444-A/97. Gianluca Pini, Guidesi, Pa-lese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 47 del provvedimento inesame contiene importanti interventi diinteresse per il comparto ferroviario re-gionale fra cui la previsione che le Regioniterritorialmente competenti, i gestori dellelinee regionali e Rete Ferroviaria ItalianaS.p.a. (RFI) possano concludere accordianche per il subentro nella gestione afavore della medesima rete FerroviariaItaliana S.p.a. delle reti ferroviarie regio-nali, definendo gli oneri contrattuali eindividuando le necessarie risorse a co-pertura;

nel rispetto delle attribuzioni re-gionali, sarebbe auspicabile che fossero leRegioni territorialmente competenti, nel-l’ambito di accordi o contratti, a disporrel’eventuale trasferimento a titolo onerosoal Demanio delle linee regionali. In questomodo verrebbe salvaguardata la possibilità

Atti Parlamentari — 88 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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di un trasferimento ad RFI di determinatelinee regionali, ivi comprese quelle quali-ficate di rilevanza per la rete ferroviarianazionale, preservando al contempo leprerogative regionali e prevedendo, piùequamente, che il trasferimento avvenga atitolo oneroso, valorizzando così gli inve-stimenti effettuati dalla Regione,

impegna il Governo

nell’ambito degli accordi e dei contrattirelativi alla gestione delle linee ferroviarieregionali e al loro eventuale trasferimentoal gestore dell’infrastruttura nazionale, aprevedere il pieno coinvolgimento delleRegioni interessate con il fine di ottenereil massimo rendimento delle infrastruttureferroviarie a livello territoriale, a tuteladegli interessi locali.

9/4444-A/98. Grimoldi, Guidesi, Palese.

La Camera,

premesso che:

la legge di stabilità per il 2016(articolo 1, comma 985, della legge n. 208del 2015) aveva stabilito la possibilità peri contribuenti di destinare il 2 per milledell’Irpef alle associazioni culturali; finoall’anno precedente questa possibilità eraprevista solo in favore dei partiti politici;

la misura si riferiva all’anno d’im-posta 2015 e la scelta si poteva esercitarein occasione della dichiarazione dei redditi2016, utilizzando l’apposito modulo per ladestinazione del 2 per mille dell’Irpefallegato ai vari tipi di dichiarazione deiredditi;

secondo quanto stabilito dal de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 21 marzo 2016, per l’esercizio fi-nanziario 2016 avevano diritto alla corre-sponsione del 2 per mille dell’Irpef leassociazioni, che secondo il rispettivo attocostitutivo o statuto, avessero la finalità disvolgere e/o promuovere attività culturali erisultassero esistenti da almeno 5 anni almomento della presentazione della do-

manda di iscrizione all’apposito elencoistituito presso la Presidenza del Consigliodei ministri;

a tal fine, le associazioni interes-sate dovevano presentare istanza di iscri-zione entro il 10 aprile 2016, esclusiva-mente per via telematica, mediante appo-sita procedura accessibile dal sito web delMinistero dei beni e delle attività culturalie del turismo, allegando una dichiarazionesostitutiva di atto di notorietà relativa alpossesso dei requisiti e una relazione sin-tetica descrittiva dell’attività di promo-zione di attività culturali svolta nell’ultimoquinquennio;

il Ministero, come previsto dal de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri, ha redatto e pubblicato sul propriosito l’elenco provvisorio degli enti associa-tivi culturali, indicando per ciascuno diessi denominazione, sede e codice fiscale;

per il 2016 ciascun contribuente,con riferimento al precedente periodod’imposta (2015), ha espresso la scelta didestinare il 2 per mille della propria Irpefa favore di una delle associazioni culturaliammesse al riparto e di cui allo specificoelenco del Ministero dei beni e delle at-tività culturali e del turismo;

considerato che:

sul sito dell’Agenzia delle entrate,alla voce « Informazioni generali – Desti-nazione dell’otto, del cinque e del due permille dell’Irpef 2017 » è riportato: I con-tribuenti possono utilizzare una schedaunica per la scelta della destinazionedell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef. Ilcontribuente può destinare: l’8 per milledel gettito Irpef allo Stato oppure adun’istituzione religiosa; il 5 per mille del-l’Irpef a determinate finalità di interessesociale; il 2 per mille della propria Irpef infavore di un partito politico. Le scelte, chenon sono in alcun modo alternative traloro e possono, pertanto, essere tutteespresse, non determinano maggiori im-poste dovute;

i partiti politici, quindi, sono statiriammessi ad usufruire del 2 per mille

Atti Parlamentari — 89 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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dell’Irpef a discapito delle associazioniculturali, le cui attività andrebbero, invece,sempre sostenute per il fondamentaleruolo sociale che esse rivestono, soprat-tutto a livello locale;

sembra che sia addebitabile aduna dimenticanza il fatto che il Governoabbia omesso di inserire tale opzione nellalegge di stabilità 2017, ma in seguitoquest’ultimo si era impegnato a rimediarealla « svista » nel decreto all’ordine delgiorno, ma della norma non vi è traccianel testo,

impegna il Governo:

a porre rimedio, nel più breve tempopossibile, alla situazione sopra descrittacon l’approvazione di una norma ad hoc esuccessivamente con una variazione sulsoftware dedicato alle dichiarazioni deiredditi;

a rendere dal prossimo anno taleriparto una misura strutturale anche perle associazioni culturali.

9/4444-A/99. Caparini, Guidesi, Salta-martini, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 del provvedimento inesame introduce disposizioni volte allastabilizzazione del fondo nazionale per ilconcorso finanziario dello Stato agli oneridel trasporto pubblico locale e ferroviarionelle regioni a statuto ordinario;

il tema della mobilità rappresentauna delle questioni più importanti per losviluppo economico e quello produttivo,per l’organizzazione delle funzioni, perl’attrattività e, non ultimo, per la qualitàdella vita dei cittadini;

ma se da una parte la crisi econo-mica e l’abbassamento dei livelli di con-sumo e di reddito dei cittadini hannocomportato un aumento della domanda di

trasporto pubblico, dall’altra il taglio aifinanziamenti destinati al settore ha fattoemergere forti criticità nel servizio,

impegna il Governo

considerata l’importanza strategica deltrasporto pubblico quale servizio fonda-mentale per gli spostamenti dei pendolariall’interno del proprio territorio regionale,a prevedere interventi finalizzati a poten-ziare le risorse economiche statali da de-stinare al servizio per migliorare l’effi-cienza e garantire al contempo un’acces-sibilità più economica ai fruitori.

9/4444-A/100. Bossi, Guidesi, Saltamar-tini, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’attuale sistema perequativo ita-liano si basa sul Fondo di SolidarietàComunale, ossia su un modello misto com-posto da una perequazione orizzontale euna verticale. Quest’ultima, a seguito del-l’introduzione del contributo alla finanzapubblica da parte del comparto comunale,è venuta meno, facendo sì che ad oggi ilfondo sia prettamente di tipo orizzontale;

come osservato dall’Ufficio Parla-mentare di Bilancio: « la presenza dei tagli,attribuiti ai comuni a valle della determi-nazione del fondo perequativo, fa sì che itrasferimenti complessivi (al netto dellecompensazioni dei tributi soppressi) risul-tino negativi, ossia il comparto dei Comunitrasferisce risorse allo Stato, per circa 650milioni » di cui 230 milioni sono attribuitiai Comuni di Sicilia e Sardegna che com-plessivamente ricevono dal fondo più diquanto contribuiscano (il loro riparto sibasa interamente sulla componente sto-rica), mentre la parte restante viene tra-sferita al bilancio dello Stato, per effettodei tagli degli scorsi anni;

i sistemi perequativi orizzontali sibasano su un forte patto solidaristico chevede i Comuni con maggiore capacità

Atti Parlamentari — 90 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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fiscale andare a trasferire parte della pro-pria ricchezza a Comuni con minore ca-pacità. Minori sono le differenze tra lemunicipalità, minore sarà lo sforzo richie-sto per trasferire le risorse al fondo eviceversa;

nel nostro Paese vi sono 563 Co-muni (di cui 27 in Toscana) che presen-tano un FSC negativo, ciò significa chenemmeno il ristoro TASI-IMU compensala perequazione negativa ad essi imputata.Molti di questi sono Comuni di piccoladimensione o a vocazione turistica e pre-sentano caratteristiche simili, come un’im-portante presenza di seconde case;

il decreto in esame, all’articolo 14,prevede, per il 2017, ai fini del riparto delFondo di solidarietà comunale, il solitocorrettivo statistico (riduzione dall’8 al 4per cento delle soglie di variazione inaumento o in diminuzione rispetto all’am-montare delle risorse storiche) sulla me-todologia dei fabbisogni standard e dellecapacità fiscali ai fini dell’attenuazionedegli scostamenti negativi più ampi;

un emendamento governativo, ap-provato in sede di esame in V Commis-sione, ha poi previsto la riduzione da 80 a66 milioni dell’importo dell’accantona-mento, costituito nell’ambito del Fondo disolidarietà comunale, da ripartire tra icomuni che necessitano di compensazionidegli introiti derivanti dalla TASI sull’abi-tazione principale, nei casi in cui il gettitoeffettivo sia inferiore a quello stimato adaliquota di base. Si prevede, inoltre, lacostituzione, nell’ambito del Fondo di so-lidarietà comunale, di un ulteriore accan-tonamento per gli anni dal 2018 al 2021,da ripartirsi nell’importo massimo di 25milioni di euro annui, tra i comuni chepresentino, anche dopo l’applicazione delcorrettivo previsto dal comma 450 dellalegge n. 232/2016, una variazione negativadella dotazione del Fondo di solidarietàcomunale per effetto dell’applicazione deicriteri perequativi di riparto, da assegnarein misura proporzionale e nel limite dellavariazione stessa;

sebbene gli sforzi di stima sianostati apprezzabili, dal lato fabbisogni stan-

dard ancora molti servizi vengono stimaticon funzioni di spesa a causa dell’impos-sibilità di costruire variabili di output conconseguenze sui parametri del modello esulla definizione dello standard del servi-zio. Le caratteristiche proprie del turismosono solo un piccolo peso che serve acorreggere i fabbisogni all’interno del cal-colo;

inoltre la ricostruzione delle basiimponibili avviene stimando le prime e leseconde case e non con un dato certo enon vi è una ponderazione importanteall’interno della capacità fiscale residualedi quelle entrate extratributarie molto ri-levanti che, in alcuni casi, ricopronoun’importanza doppia o tripla di tutte leentrate tributarie dell’ente come gli altriproventi da beni dell’ente;

i correttivi esistenti si basano suiComuni che più degli altri sono pregiudi-cati dal passaggio verso la componente« innovativa » (capacità fiscali e fabbisognistandard) della perequazione senza consi-derare l’effettiva sostenibilità dell’Ente nelfar fronte alle cifre prelevate ai fini delFondo;

il ripensamento dei correttivi nonpiù ancorati allo storico ma ad un prelievosostenibile (alimentazione e parte pere-quativa), permetterebbe di effettuare po-tenzialmente un’operazione a parità dicapienza del Fondo meramente posizio-nando le risorse sui Comuni che hannomaggiori difficoltà nel sostenere il prelievoperequativo. Vi è inoltre quella parte diFSC che, nonostante derivi da risorsecomunali, è prelevata dal livello nazionalee inserita nel Bilancio dello Stato,

impegna il Governo

a prevede apposite misure in modo dastabilire che il prelievo che viene fatto aicomuni che hanno un fondo negativo nontravalichi le soglie di incidenza delle en-trate proprie, al fine di non andare apregiudicare il livello di spesa correnteerogata sul territorio, tenuto conto dello

Atti Parlamentari — 91 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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sforzo fiscale sostenuto dai comuni e inprospettiva di generale contesto di unarevisione del processo perequativo.

9/4444-A/101. Allasia, Guidesi, Salta-martini, Palese.

La Camera,

premesso che:

al fine del contrasto all’evasionefiscale, il decreto in oggetto reca norme inmateria di imposta sul valore aggiuntoprevedendo, da un lato, all’articolo 1, l’e-stensione dello split payment, e dall’altro,all’articolo 2, la diminuzione dei tempi perla detrazione IVA. Si potranno quindichiedere le detrazioni solo nella dichiara-zione IVA relativa all’anno di ricezionedella fattura (una fattura ricevuta nel 2017deve essere registrata entro il terminedella dichiarazione annuale dell’IVA, ossiaentro il 30 aprile 2018), mentre la nor-mativa precedente prevedeva che la detra-zione poteva essere richiesta fino al ter-mine ultimo di presentazione della dichia-razione relativa al 2o anno successivo;

allo stesso fine, l’articolo 3 delprovvedimento in oggetto introduce dispo-sizioni in materia di compensazioni, pre-vedendo la riduzione da 15.000 a 5.000euro dell’importo al di sopra delle quale sipuò usufruire della compensazione soloattraverso visto di conformità o di dichia-razione sostitutiva dei revisori legali.Quindi c’è un aggravamento degli oneriper il contribuente, per evitare, da partedell’amministrazione finanziaria, di liqui-dare indebite compensazioni da recupe-rare poi in futuro;

le suddette misure sono finalizzatea reperire maggiori risorse ai fini dell’in-tervento correttivo di circa 3,4 miliardi,pari allo 0,2 per cento del Pil, così comerichiesto dalla Commissione europea inseguito all’esame della legge di bilancio2017;

in questo contesto, si rende neces-sario altresì coinvolgere anche gli entiterritoriali nel recupero dell’evasione IVA,

attribuendo, di conseguenza, alla singolaregione, la quota di spettanza regionalenella percentuale individuata dalla ride-terminazione della compartecipazione re-gionale all’imposta sul valore aggiunto dicui all’articolo 5, comma 1, del decretolegislativo 18 febbraio 2000, n. 56,

impegna il Governo

ad incentivare il ruolo attivo degli entiterritoriali nella attività di recupero del-l’evasione fiscale, così come previsto nellarisoluzione approvata dal Parlamento inmerito al Documento di Economia e fi-nanza 2017, al fine di incrementare leentrate erariali e sostenere il contrastoall’evasione fiscale.

9/4444-A/102. Fedriga, Guidesi, Salta-martini, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 7 del decreto in oggettoreca norme in materia di rideterminazionedegli incentivi ACE. Tali incentivi, intro-dotti nel 2012, premiano gli imprenditoriche investono nell’impresa, concedendouno sgravio fiscale sugli apporti di capitaleeffettuati;

la norma originaria prevedeva cheil beneficio potesse essere cumulato neglianni a partire dal 2011, mentre il decretoin oggetto stabilisce il passaggio dal crite-rio incrementale a quello differenziale;

di fatto, si limita il beneficio agliultimi cinque esercizi e si riduce l’aliquotadello sgravio, con conseguente aumentodella base imponibile e, dunque, del caricofiscale;

simile intervento è stato contestatoda più parti poiché ritenuto uno snatura-mento della normativa originaria in ma-teria di incentivi ACE che comporterà, diconseguenza, un incremento della pres-sione fiscale su almeno un quarto delleimprese operanti nel Paese;

Atti Parlamentari — 92 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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al contrario, su determinati istitutidi credito, le nuove disposizioni avrannoun effetto del tutto opposto: per le bancheche hanno avuto consistenti aumenti dicapitale e forti perdite negli ultimi esercizi,la norma si tradurrà in un beneficioimmediato, che tenderà a neutralizzarsinegli esercizi successivi;

è noto infatti come alcuni istitutiabbiano accumulato, fuori bilancio, ingenticrediti fiscali (Dta), a causa delle pesantiperdite subite negli anni. La normativaimpone di non contabilizzare i creditifiscali se non sulla base degli utili attesi, inriferimento ad un test periodico di recu-perabilità;

la modifica alla normativa Ace,aumentando la base imponibile, aumentaanche la recuperabilità di queste poste:Mps (che ha 1,15 miliardi di Dta fuoribilancio e nel piano di novembre preve-deva di smaltirle al ritmo di 100/150milioni all’anno), in base alle nuove regoleavrà un effetto positivo sul patrimonionetto di 891 milioni di euro. Beneficianaloghi dovrebbero esserci anche per laPopolare di Vicenza, che aveva 531 milionidi Dta fuori bilancio a fine 2016, e perVeneto Banca, che pure registra Dta fuoribilancio per 181 milioni di euro,

impegna il Governo

tenuto conto delle perdite accumulatefuori bilancio da alcune tipologie di im-prese, quali quelle bancarie, a valutare lapossibilità di rimodulare i criteri di de-terminazione della base imponibile ai finidegli incentivi ACE in modo da assicurareuguaglianza di trattamento per tutti icomparti imprenditoriali che usufruisconodegli incentivi.

9/4444-A/103. Giancarlo Giorgetti, Gui-desi, Saltamartini, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 25 del decreto in oggettoprevede lo stanziamento di 400 milioni a

valere sul fondo istituito dalla legge dibilancio 2016 per il finanziamento degliinvestimenti e lo sviluppo infrastrutturaledelle Regioni;

le risorse sono finalizzate a inve-stimenti nuovi e aggiuntivi che per ciascunanno dovranno essere superiori agli inve-stimenti dell’anno 2016 nei limiti degliimporti indicati secondo le regole già de-finite per l’esercizio 2017 e certificati en-tro il 31 marzo di ciascun anno;

riguardo gli investimenti nuovi oaggiuntivi si devono rispettare una delleseguenti condizioni: variazione del bilanciodi previsione 2017-2019, attraverso l’incre-mento degli investimenti diretti e indiretti,oppure un ammontare di investimenti perl’anno 2017 superiore, per un importo pariai valori indicati dal decreto, a quelli del2016 a valere su risorse regionali;

al fine di accelerare gli investimentiper la crescita del Paese, assicurare con-tinuità e certezza nella programmazionenegli investimenti e favorire il ruolo delleregioni come soggetti che costituiscono ilvolano degli investimenti sul territorio, sirende necessario ampliare la portata dellanorma in questione, prevedendo anchel’azione congiunta fra Stato e Regioni euna programmazione pluriennale con ri-sorse certe che qualifichino la spesa pub-blica, secondo un riparto da assegnare insede di autocoordinamento fra le Regioni;

una simile norma non determine-rebbe effetti sulla finanza pubblica, inquanto l’attribuzione di ulteriori risorse infavore delle Regioni per la realizzazione diinvestimenti potrebbe essere comunque ef-fettuata nell’ambito del fondo di cui al-l’articolo 1, comma 140, della legge n. 232del 2016, finalizzato ad assicurare il fi-nanziamento degli investimenti e lo svi-luppo infrastrutturale del Paese,

impegna il Governo

a dare seguito a quanto previsto al punto6 della risoluzione al DEF 2017 approvata

Atti Parlamentari — 93 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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dal Parlamento che prevede di favorire, inparticolare, « gli investimenti degli entiterritoriali, sotto soglia comunitaria, piùimmediatamente realizzabili », nonché di« adottare tutti gli atti necessari per ilpieno utilizzo delle risorse », al fine diestendere ulteriormente il meccanismoproposto all’articolo 25 del decreto-leggein oggetto anche alle successive annualità.

9/4444-A/104. Picchi, Guidesi, Saltamar-tini, Palese.

La Camera,

premesso che:

le leggi di stabilità per il 2015 e il2016, la legge di bilancio 2017 hannointrodotto sgravi contributivi per le assun-zioni con contratto a tempo indeterminatocon un limite massimo di esonero, ridottopoi nel corso degli anni, introducendoaltresì limiti territoriali e riservandolo soloa particolari categorie di soggetti;

come è noto le analisi sull’effica-cia degli sgravi contributivi sono diver-genti e i costi iscritti in legge di bilancioprevedevano 15 miliardi di euro neltriennio (uno studio Adapt calcola invecein 18 miliardi il costo), la decontribu-zione rischia di gravare sulla singolapersona, in quanto le pensioni con l’in-tero calcolo contributivo vengono calco-late sull’intero montante della propriaposizione previdenziale, la legge 335/95ha anche abolito l’integrazione al tratta-mento minimo per chi ha iniziato illavoro dal gennaio 1996;

in tutti gli interventi di decontri-buzione andrebbe definito se si tratti diminori versamenti nelle casse INPS ominore accredito sulla singola posizionedel lavoratore o della lavoratrice interes-sata;

anche il provvedimento in esameprevede: « Articolo 55. – (Premi di pro-duttività). – Nell’ambito delle previsionilegate ai premi di risultato e alle distri-buzioni di utili ai lavoratori introdottedall’articolo 1, da commi 182 a 191, della

legge 28 dicembre 2015, n. 208, la modi-fica prevista è volta ad abrogare l’ulterioreregime di favore, di natura fiscale, previstoper le aziende che coinvolgono paritetica-mente i lavoratori nell’organizzazione dellavoro, sostituendolo con uno di naturacontributiva. In particolare, con la sosti-tuzione del comma 189 del citato articolo1 della legge n. 208 del 2015, in luogodella possibilità di incrementare, in virtùdel coinvolgimento paritetico dei lavora-tori nell’organizzazione del lavoro, il limitedei premi di risultato e delle distribuzionidi utili, soggetti ad imposta sostitutiva del10 per cento, viene stabilita una riduzionedi venti punti dell’aliquota contributiva acarico del datore di lavoro per il regimerelativo all’invalidità, la vecchiaia ed isuperstiti su una quota delle erogazioninon superiore a 800 euro. Sulla medesimaquota, non è dovuta alcuna contribuzionea carico del lavoratore. Per i contrattistipulati anteriormente all’entrata in vi-gore del presente decreto continuano adapplicarsi le disposizioni già vigenti allamedesima data. », passando quindi da unariduzione fiscale ad una riduzione contri-butiva previdenziale;

per ridurre il costo del lavoro subase permanente il Governo Prodi nel2007 tagliò il cuneo fiscale sul lavoro di 7miliardi e mezzo di euro, un taglio nettoal costo del lavoro del 5 per cento, distri-buendo lo sconto per il 60 per cento sulleimprese e per il 40 per cento sui lavora-tori. Nello specifico la riduzione di 5 puntidel cuneo fiscale, sia pure dilazionata in 3anni, per le imprese si concretizzò conuno sconto dell’Irap e il riconoscimento diun importo deducibile, pari a 5 mila euro,su base annua per ogni dipendente atempo indeterminato impiegato nel pe-riodo dell’imposta, deduzione che sale a10.000 euro per le regioni del Mezzogiornomentre per i lavoratori furono deduzioniIRPEF, il Governo Amato con l’articolo120 della legge 388 del 2000 riconobbe adecorrere dal 1o febbraio 2001 ai datori dilavoro una riduzione dei contributi sociali,ma intervenendo con una riduzione del-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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l’aliquota per la CUAF (cassa unica assegnifamiliari), quindi non sul fondo adegua-mento pensioni,

impegna il Governo

a promuovere un tavolo tecnico con ilcompito di predisporre una proposta or-ganica per rilanciare l’occupazione stabileagendo anche sulla riduzione del costo dellavoro, coinvolgendo le competenti com-missioni parlamentari e le parti sociali,superando le politiche degli sgravi contri-butivi che possono incidere negativamentesul montante contributivo individuale conpossibili riduzioni sulle future pensioni.

9/4444-A/105. Gnecchi, Damiano, Gia-cobbe, Lenzi, Montroni, Baruffi, Pagani,Patrizia Maestri, Incerti, Casellato, Fab-bri, Albanella, Cinzia Fontana, Mali-sani.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 55 del provvedimento inesame introduce la decontribuzione deipremi di produttività in caso di coinvol-gimento paritetico dei lavoratori nell’orga-nizzazione del lavoro, prevedendo su unimporto imponibile non superiore a 800euro annui: la riduzione di venti puntipercentuali dell’aliquota contributiva pen-sionistica a carico del datore di lavoro;l’esclusione di ogni contribuzione a caricodel dipendente; la corrispondente ridu-zione dell’aliquota contributiva di com-puto per il calcolo del trattamento pen-sionistico;

non viene prevista la coperturafigurativa dei contributi previdenziali nonversati in seguito all’applicazione delladecontribuzione,

impegna il Governo:

a valutare gli effetti applicativi delladisposizione richiamata in premessa alfine di evitare il rischio di ricadute nega-tive sui futuri trattamenti pensionistici;

a garantire che nella predisposizionedi eventuali ulteriori misure di incentiva-zione dell’occupazione non sia pregiudi-cato il montante contributivo delle lavo-ratrici e dei lavoratori e che siano valutaticon attenzione gli effetti cumulati neltempo sulle pensioni contributive, con ri-ferimento in particolare alle giovani gene-razioni.

9/4444-A/106. Cinzia Fontana, Gnecchi,Giacobbe, Casellato, Incerti, GiovannaSanna, Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1 del decreto-legge n.193del 2016 prevede – a decorrere dal 1o

luglio 2017 – la soppressione dell’agentedella riscossione nazionale Equitalia S.p.A.ed il passaggio delle competenze sino aquel momento attribuite a quest’ultimaall’Agenzia delle entrate, istituendo a talfine un nuovo ente pubblico economicodenominato « Agenzia delle entrate Riscos-sione »;

contrariamente a quanto previstoda precedenti interventi normativi chedisponevano l’uscita di Equitalia dalla fi-scalità locale (decreto-legge n. 70 del2011), il neo istituito Ente potrà anchesvolgere le attività di riscossione delleentrate tributarie o patrimoniali dei co-muni, delle province e delle società a essipartecipate. Viene infatti previsto al se-condo comma dell’articolo 2 del citatodecreto-legge n. 193 del 2016 – che adecorrere dal 1o luglio 2017 – gli entilocali possano affidare direttamente alsoggetto preposto alla riscossione nazio-nale le attività di accertamento, liquida-zione e riscossione, spontanea e coattivadelle entrate tributarie o patrimoniali pro-prie e delle società da essi partecipate;

a partire dal 1o luglio 2017, leaziende nate dallo scorporo della fiscalitàlocale delle ex aziende concessionarie ve-dranno il proprio portafoglio commercialecontrarsi in maniera significativa, essendo

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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– la maggioranza dei propri clienti ubicatanelle province gestite dal cessato conces-sionario;

la possibilità di affidare diretta-mente al nuovo soggetto pubblico confliggeanche con quella che era la ratio dell’ar-ticolo 3, commi 24 e 25, del disegno dilegge 203/2005. Infatti, la riforma intro-dotta dall’articolo 3 del citato disegno dilegge, 203 del 2005 – che vide la nascitadi Riscossione S.p.A. (in seguito Equitalia)– consentì agli azionisti dei concessionariuscenti di proseguire l’attività nel settoredella fiscalità locale, offrendo a questiultimi la possibilità di scorporare il ramod’azienda relativo alle attività svolte neiconfronti degli enti locali,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di procedere alriassorbimento, all’interno dell’ente pub-blico economico, « Agenzia delle entrate-Riscossione » di cui al comma 3 dell’arti-colo 1 del decreto-legge n.193 del 2016,convertito con modificazioni dalla leggen.225 del 2016, delle funzioni e del per-sonale delle società beneficiarie dei ramid’azienda di fiscalità locale delle cessateaziende concessionarie di cui all’articolo 3,commi 24 e 25, del decreto-legge 30 set-tembre 2005, n. 203, convertito con mo-dificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005,n. 248.

9/4444-A/107. Tancredi, Palese.

La Camera,

premesso che:

in ragione delle condizioni di ec-cezionale gravità conseguenti agli eventisismici intervenuti dall’agosto 2016 al gen-naio 2017 sono state previste con l’articolo48 del disegno di legge 189 del 2016, comemodificato dal provvedimento in esame,misure volte a prorogare e a sospenderegli adempimenti di versamenti tributari econtributivi per i cittadini residenti nellezone più gravemente colpite;

ai sensi del citato articolo 48 e deldecreto ministeriale 1o settembre 2016, laripresa della riscossione dei tributi nonversati per effetto delle sospensioni dispo-ste, avviene entro il 16 dicembre 2017,mentre per i soggetti diversi da i titolari direddito di impresa e di reddito di lavoroautonomo e per gli esercenti attività, entroil 16 febbraio 2018. Tali soggetti possonoversare le somme oggetto di sospensione,mediante rateizzazione fino a un massimodi 9 rate mensili di pari importo;

alla luce del protrarsi delle condi-zioni di eccezionale gravità nelle aree delcratere sismico, sarebbe opportuno innal-zare il numero delle rate,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di aumentare ilnumero delle rate richieste per il versa-mento dei tributi non riscossi per effettodelle sospensioni disposte nelle aree col-pite dagli eventi sismici intervenuti dall’a-gosto 2016 al gennaio 2017.

9/4444-A/108. Sammarco, Tancredi, Se-reni.

La Camera,

premesso che:

la legge 11 dicembre 2016, n. 232(legge di bilancio 2017) ha prorogato al 31dicembre 2017 le disposizioni concernentile detrazioni fiscali per ristrutturazioneedilizia, riqualificazione antisismica edenergetica di cui al decreto-legge 4 giugno2013, n. 63, convertito, con modificazioni,dalla legge 3 agosto 2013, n. 90;

sin dall’origine, della normativa sulcosiddetto « ecobonus », trattandosi di de-trazione fiscale, non hanno potuto bene-ficiare quei soggetti che non sono tenuti alversamento dell’Irpef o dell’Ires perchéesenti o incapienti;

tra i soggetti esclusi rientrano,quindi, anche le associazioni di volonta-riato e le onlus le quali, anche in ragionedelle scarse risorse di cui dispongono,

Atti Parlamentari — 96 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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spesso si vedono costrette a procrastinareinterventi di ristrutturazione o efficienta-mento energetico delle proprie sedi, nonpotendo nemmeno beneficiare dell’incen-tivo fiscale;

l’articolo 4-bis del provvedimentoin esame riconosce ai soggetti che nel-l’anno precedente a quello di sostenimentodelle spese si trovavano nelle condizioni dicui all’articolo 11, comma 2, e all’articolo13, comma 1, lettera a), e comma 5, letteraa), del testo unico delle imposte sui redditi,di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica 22 dicembre 1986, n. 917, lapossibilità, in luogo alla detrazione e li-mitatamente alle spese sostenute dal 1o

gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 perinterventi di riqualificazione energetica diparti comuni degli edifici condominiali, lapossibilità di optare per la cessione delcorrispondente credito ai fornitori chehanno effettuato gli interventi ovvero adaltri soggetti privati;

la cessione dell’« ecobonus » inluogo della detrazione potrebbe rappre-sentare una valida modalità applicativache consentirebbe di estendere anche aisoggetti esenti Irpef e Ires, come le asso-ciazioni di volontariato e le onlus, l’incen-tivo fiscale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di estendere anchead associazioni di volontariato e onlus,soggetti esenti Irpef e Ires, la possibilità dicessione della detrazione fiscale conse-guente alla realizzazione di interventi diriqualificazione energetica delle propriesedi.

9/4444-A/109. Romanini, Prina.

La Camera,

premesso che:

nell’aprile 2017 diverse regioni delnord Italia e della costa adriatica sonostate colpite da un’eccezionale ed impre-

vista ondata di maltempo con gelate, bri-nate, grandinate e addirittura nevicateanche a bassa quota;

questi eccezionali eventi meteoro-logici hanno determinato ingenti dannialle produzioni agricole, dagli ortaggi aglialberi da frutto, ai vigneti, andando adaggravare l’impatto negativo sulle colturedovuto alla particolare siccità che avevacaratterizzato il precedente mese dimarzo;

le anomalie del maltempo, conl’improvviso abbassamento delle tempera-ture a livelli quasi invernali, hanno pro-vocato, insieme con estese grandinate, ef-fetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggiche in Emilia Romagna sono stati stimatiin oltre 30 milioni di euro di dannicomplessivi;

nel corso dell’esame del decreto-legge in corso di conversione è stato in-trodotto il comma 5-ter dell’articolo 43che estende la possibilità di accedere agliinterventi previsti per favorire la ripresadell’attività economica e produttiva aisensi dell’articolo 5 del decreto legislativo29 marzo 2004, n. 102 alle imprese agri-cole che hanno subito danni dalle gelate,dalle brinate e dalle nevicate eccezionaliverificatesi nel mese di aprile 2017;

il positivo accoglimento delle ri-chieste del mondo agricolo tuttavia, cosìcome formulato, potrebbe comportare l’e-sclusione dei benefici di cui all’articolo 5del decreto legislativo 29 marzo 2004,n. 102, di quegli imprenditori agricolimaggiormente danneggiati dalle grandi-nate che, a Pasquetta, hanno sferzatofrutteti, ortaggi, cereali e vigneti così comead esempio è accaduto in Emilia Romagnadal modenese fino alla costa adriatica,

impegna il Governo

ad interpretare in senso estensivo lanorma di cui all’articolo 43 comma 5-ter alfine di ammettere ai benefici di cui all’ar-ticolo 5 del decreto legislativo 29 marzo2004, n. 102 anche le imprese agricoleche, nell’aprile 2017, hanno subito danni

Atti Parlamentari — 97 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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anche causa delle eccezionali grandinateche hanno colpito alcune regioni, tra que-ste l’Emilia-Romagna.

9/4444-A/110. Pagani, Montroni, Roma-nini.

La Camera,

premesso che:

con le sentenze del TAR Lazio Sez.II n. 4878/14 e del Consiglio di Stato Sez.IV 5013/2015 ha trovato definizione conefficacia di giudicato il contenzioso tra ilComune di Torino e il MEF circa leconseguenze dell’istituzione dell’IMU sulleattribuzioni delle Città a valere sul fondosperimentale di riequilibrio e sul fondo diperequazione istituiti con la disciplina delfederalismo fiscale municipale;

il Consiglio di Stato ha, infatti,definitivamente confermato la correttezzadella precedente sentenza TAR Lazioaveva annullato i provvedimenti di attua-zione del decreto-legge n. 201 del 2011censurando i presupposti tecnico-metodo-logici in base ai quali venivano attribuitele risorse destinate all’Amministrazionecomunale torinese;

un’adeguata e conforme esecuzionedelle sentenze dei Giudici Amministrativinon può prescindere dalla previsione diuna congrua integrazione delle risorse,idonea a compensare l’effettivo pregiudizioderivato dall’illegittima applicazione dellanormativa in esame in violazione del giu-dicato, a tutt’oggi pari a circa 60 milioni dieuro – in relazione alla sottostima an-nuale del Fondo di Solidarietà di circa 10milioni di euro a partire dal 2012. Talesottostima si ripeterà anche negli anni avenire in mancanza di un intervento strut-turale sul fondo attribuito alla Città diTorino;

ad oggi con le code di gettito e congli incassi effettivi provenienti dagli accer-tamenti di recupero evasione, sono statiincassati e contabilizzati ulteriori euro3.480.243 per un totale di euro259.546.034. Occorre però evidenziare che

sicuramente una quota di recupero eva-sione non poteva essere prevedibile almomento delle stime del 2012;

nel 2012 la differenza annuale IMUtra le stime ministeriali e i dati comunalicontinua ad essere rilevante ed a sfavoredella Città, per un importo oscillante fraeuro 9.634.000 ed euro 11.128.000 a se-conda della stima adottata e tale diffe-renza continuerà a ripetersi anche neglianni a venire;

moltiplicando tale differenza pergli anni che vanno dal 2012 al 2016 siottiene un importo complessivo compresotra 57.804.000 e 66.762.000 euro,

impegna il Governo

a porre in essere tutte le iniziative atte acompensare congruamente le risorse de-stinate all’Amministrazione torinese,dando quindi adeguata e conforme esecu-zione delle sentenze dei Giudici Ammini-strativi citate in premessa.

9/4444-A/111. Castelli.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 22 del decreto-legge all’e-same dell’Assemblea reca « Disposizionisul personale e sulla cultura »;

fra i principali compiti del Mini-stero dei beni e delle attività culturali e delturismo (Mibact) vi è la valorizzazione delpatrimonio archeologico la diffusione dellaconoscenza delle radici culturali e identi-tarie delle diverse comunità territoriali;

accanto alle grandi aree archeolo-gico-museali vi sono numerosissime realtàmonumentali e museali poco valorizzate,se non addirittura chiuse al pubblico perinfiniti lavori di restauro o di messa insicurezza e/o per mancanza di personale efinanziamenti;

in questo contesto si collocano lezone dell’antica Peucezia, il territorio cor-rispondente alla Puglia centrale, terre di

Atti Parlamentari — 98 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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bellezza inaudita, in cui le realtà musealie i siti archeologici risultano sovente pocovalorizzati mentre potrebbero costituireun volano per un ulteriore sviluppo turi-stico, valorizzando aree archeologiche,strutture museali, componenti artistiche,contesti urbanistico-architettonici,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di destinare ade-guati finanziamenti del Mibact per la va-lorizzazione del patrimonio archeologico ela diffusione della conoscenza relativa alleradici culturali e identitarie delle comu-nità dei territori dell’antica Peucezia.

9/4444-A/112. Altieri.

La Camera,

premesso che:

all’articolo 22 del provvedimento inesame è previsto un rafforzamento dellemisure a sostegno della promozione dellalettura;

si prevede di implementare il fun-zionamento dei sistemi bibliotecari locali;

si tratta di un segnale molto im-portante che raccoglie anche le sfide chesono emerse dal recente salone del libro diTorino;

l’obiettivo in particolare per il Mez-zogiorno è quello di diffondere in manierapiù capillare la lettura,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di promuovereentro i prossimi mesi al Sud una iniziativadi richiamo con la partecipazione delleprincipali case editrici con l’obiettivo dicreare un evento annuale per la promo-zione del libro nelle regioni meridionalianche in vista dell’appuntamento di Ma-tera 2019 capitale europea della cultura.

9/4444-A/113. Losacco.

La Camera,

premesso che:

il decreto legislativo 14 settembre2015, n. 148 ha riordinato la normativa inmateria di ammortizzatori sociali in co-stanza di rapporto di lavoro, in attuazionealla legge 10 dicembre 2014, n. 183;

l’articolo 21 del sopracitato decretolegislativo ha novellato e circoscritto lecausali di intervento di integrazione sala-riale ai soli casi di sospensione o riduzionedell’attività lavorativa conseguente a rior-ganizzazione aziendale, contratto di soli-darietà o crisi aziendale ad esclusione deicasi di cessazione dell’attività produttivadell’azienda;

nonostante i significativi migliora-menti del ciclo economico e la conseguenteripresa di numerose imprese in crisi, sonoancora tanti i casi di cessazioni di attivitàproduttive con un impatto non trascura-bile sull’occupazione;

il comma 4 dell’articolo 21 ha pre-visto che entro il limite di spesa di 50milioni di euro per ciascuno degli anni2016, 2017 e 2018, possa essere autoriz-zato, sino a un limite massimo rispettiva-mente di dodici, nove e sei mesi e previoaccordo stipulato in sede governativa alMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali, anche in presenza del Ministero dellosviluppo economico, un ulteriore inter-vento di integrazione salariale straordina-ria qualora all’esito del programma di crisiaziendale (definito ai sensi del comma 3),l’impresa cessi l’attività produttiva e sus-sistano concrete prospettive di rapida ces-sione dell’azienda e di un conseguenteriassorbimento occupazionale;

tale formulazione ed in particolareil riferimento all’esito del programma dicrisi aziendale sta escludendo molti lavo-ratori dalla possibilità di accedere ad ul-teriori interventi di sostegno al redditoqualora l’azienda cessi la propria attività,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di un interventonormativo volto a prolungare gli interventi

Atti Parlamentari — 99 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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di cassa integrazione salariale straordina-ria anche a quei lavoratori la cui impresacessi l’attività produttiva e sussistano con-crete prospettive di rapida cessione dell’a-zienda e di un conseguente riassorbimentooccupazionale.

9/4444-A/114. Patrizia Maestri, Gnecchi.

La Camera,

premesso che:

in sede di conversione in legge deldecreto-legge n. 50 del 2017 ha approvatoun articolo aggiunto in materia di presta-zioni occasionali;

che l’approvazione di tale articoloappare in contrasto con il decreto-legge diabrogazione dei voucher (decreto 25/2017)che ha impedito lo svolgimento del refe-rendum;

che la reintroduzione dei vouchersotto altra forma appare lesiva del dirittodei cittadini di esprimersi attraverso ilreferendum, nonché delle prerogative dellaCorte di Cassazione che ha la competenzaad esprimersi ex ante per stabilire se unreferendum debba ancora tenersi oppurene sia venuto meno il presupposto in casodi approvazione di una nuova disciplinalegislativa nella materia oggetto del refe-rendum;

che il breve lasso di tempo inter-corso tra la abrogazione totale della di-sciplina dei voucher (decreto n. 25 del2017) e la conversione in legge del decreton. 50 del 2017, anche se intervenuta in unmomento successivo alla data stabilita perlo svolgimento del referendum, determinauna reviviscenza dell’iter referendario, re-stituendo alla Cassazione il potere di ve-rificare se siano o no venute meno leragioni per lo svolgimento del referendum;

se così non fosse si determinerebbeun aggiramento della legge in materia direferendum e dei principi costituzionali

che presiedono al diritto dei cittadini diesprimersi attraverso il voto referendario,

impegna il Governo

a valutare, secondo quanto stabilito dallalegge in materia di referendum, se ladisciplina introdotta in materia di presta-zioni occasionali dall’articolo aggiuntivo aldecreto-legge n. 50 del 2017 contrasti conla volontà dei sottoscrittori della richiestadi referendum, al fine di provvedere con-seguentemente alla apposita modifica dellastessa.

9/4444-A/115. Airaudo, Marcon.

La Camera,

premesso che:

nel disegno di legge in esame sonopresenti norme in materia di ciclovie tu-ristiche al fine di ampliare il sistemanazionale previsto e finanziato ai sensidell’articolo 1 comma 640 della legge 208/2015;

l’articolo 1 commi 144 e 145 dellalegge di bilancio 2017 (legge n. 232 del2016) ha attribuito ulteriori risorse per laprogettazione e la realizzazione del si-stema nazionale di ciclovie turistiche adintegrazione di quanto già stanziato;

nel Piano strategico per lo sviluppodel turismo per il periodo, 2017-2022 ilGoverno individua tra le misure finalizzatead innovare, specializzare e integrare l’of-ferta nazionale per renderla sostenibile ecompetitiva, la progettazione e la realiz-zazione del sistema nazionale di ciclovieturistiche;

il percorso cicloturistico « Adda » èun itinerario di rilevanza nazionale, nu-mero 17 della rete Bicitalia, e segue ilcorso del fiume attraversando tutta laLombardia, da Nord a Sud, con unosviluppo di circa 300 chilometri, lungo iquali incontra una moltitudine di paesaggi,dalle Alpi alla pianura padana passandoper il Lago di Como;

Atti Parlamentari — 100 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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risulta già compreso a livello localenei piani delle piste ciclabili degli enti, concondivisione per realizzazione e gestione;

l’itinerario, già fruito, risulta rea-lizzato per circa il 70 per cento e granparte del percorso si articola o è previstosu argini demaniali, strade alzaie, strade abasso traffico e riqualifica un’area fluviale;

il completamento e la valorizza-zione della dorsale cicloturistica di lungoraggio, che attraversa le province di Son-drio, Lecco, Monza e Brianza, Milano,Lodi e Cremona, che negli ultimi annihanno già sviluppato un importante reteper la mobilità dolce, e rappresentano ilpartenariato di questo progetto che vedecoinvolto anche il Politecnico di Milanoquale partner tecnico-scientifico, è strate-gico per lo sviluppo turistico dell’interaregione, in grado di valorizzare gli ele-menti naturalistici, paesaggistici, culturalied enogastronomici locali presenti sul ter-ritorio che si intersecano con il tracciatodella dorsale Vento,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di inserire l’itine-rario della ciclovia turistica dell’Adda neifuturi provvedimenti di ampliamento delsistema nazionale delle ciclovie turistichein coerenza con gli obiettivi previsti dalpiano strategico nazionale per lo sviluppodel turismo per il periodo 2017-2022.

9/4444-A/116. Tentori.

La Camera,

premesso che:

vista la rilevanza delle risorse im-pegnate dal Governo per il rilancio deltrasporto pubblico locale sia per il finan-ziamento del servizio, sia per l’acquisto diautobus e altro materiale rotabile, sia negliinvestimenti su sistemi di trasporto dimassa, sia nella riqualificazione dei serviziferroviari regionali;

considerato che tali risorse per es-sere utilizzate adeguatamente devono es-

sere utilizzate secondo criteri e per pro-getti definiti all’interno di Piani Urbanidella Mobilità Sostenibile (PUMS) comeprevisti dalla Legge 24 novembre 2000,n. 340, e che tali piani, a 17 anni didistanza non sono ancora stati adottati datutti i Comuni maggiori e che in assenzadegli stessi risulta inefficace ogni nuovoinvestimento sul trasporto pubblico locale,

impegna il Governo:

a definire nuove linee guida per laredazione dei Piani urbani per la mobilitàsostenibile comunque denominati, di cuiall’articolo 22 della legge 24 novembre2000, n. 340, finalizzate:

a) allo sviluppo di sistemi di tra-sporto integrati che, laddove economica-mente e finanziariamente sostenibili, com-prendano sistemi di trasporto rapido dimassa, ivi inclusi sistemi ferroviari, me-tropolitane pesanti e leggere, sistemi tram-viari, busvie, con i relativi sistemi di con-trollo del traffico e di interscambio;

b) allo sviluppo della mobilità col-lettiva e all’innalzamento della velocitàcommerciale dei mezzi di trasporto col-lettivo, anche grazie all’adozione di stru-menti idonei alla limitazione dell’uso del-l’auto privata, quali ad esempio le ZTL, ilroad pricing, la tariffazione della sosta, laregolazione dei bus turistici;

c) allo sviluppo di sistemi di mo-bilità pedonale e ciclistica con interventi diseparazione, prioritizzazione e messa insicurezza della circolazione;

d) alla introduzione di sistemi in-novativi di mobilità condivisa, con oppor-tuna integrazione e complementarietà deisistemi di trasporto pubblico locale;

e) alla progressiva introduzione dimezzi a basso impatto inquinante nonchéalla riqualificazione elettrica di mezzi giàcircolanti;

f) alla razionalizzazione della di-stribuzione delle merci in ambito urbano,anche attraverso l’implementazione dipiani di logistica urbana;

Atti Parlamentari — 101 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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g) alla sostenibilità economica efinanziaria e gestionale degli interventiproposti.

A prevedere che le città metropoli-tane, gli enti di area vasta e i comuni,ovvero le associazioni di comuni con po-polazione superiore a 100.000 abitanti,provvedono alla predisposizione e ado-zione dei nuovi Piani urbani per la mo-bilità sostenibile secondo le suddette lineeguida, prima di procedure di gara perl’affidamento di servizi di trasporto pub-blico locale;

a vincolare che i finanziamenti stataliin conto capitale ai comuni, alle provinceagli enti territoriali di area vasta e allecittà metropolitane, riguardanti infrastrut-ture per la mobilità, ivi incluse operedestinate alla velocizzazione e riqualifica-zione delle sedi di superficie, impianti emateriale rotabile tecnologicamente inno-vativi rispetto alle flotte in esercizio, ab-biano per oggetto esclusivamente inter-venti previsti o comunque coerenti con icontenuti dei piani urbani di mobilitàsostenibile redatti in conformità alle lineeguida;

a prevedere che le funzioni di rego-lazione, di indirizzo, di organizzazione e dicontrollo e quelle di gestione dei servizipubblici locali di interesse economico ge-nerale siano distinte e si esercitano sepa-ratamente, prevedendo che l’ente affidantesi avvalga obbligatoriamente di altra sta-zione appaltante per lo svolgimento dellaprocedura di affidamento dei servizi ditrasporto pubblico regionale e locale, qua-lora il gestore uscente dei medesimi servizio uno dei concorrenti sia partecipato ocontrollato dall’ente affidante ovvero siaaffidatario diretto o in house del predettoente;

a prevedere che gli enti proprietaridelle strade rendano disponibili le aree difermata per i servizi regolari di trasportodi passeggeri con autobus, le autostazionio le aree di fermata ad accesso controllatodestinate ai servizi regolari di trasporto di

passeggeri con autobus, affinché costitui-scono infrastruttura essenziale ai fini del-l’erogazione dei predetti servizi.

9/4444-A/117. Paolo Gandolfi.

La Camera,

premesso che:

con il comma 1 dell’articolo 47-bissono state introdotte misure di contrastoin materia di dumping nel settore deltrasporto su strada con le quali defini-scono le caratteristiche e gli obblighi re-lativi alla comunicazione preventiva didistacco nel settore del trasporto merci epersone su strada;

si tratta di disposizioni da temporichieste dalle imprese di settore, chedall’inizio della crisi (2009) hanno vistodiminuire di 70.000 unità gli addetti disettore, con 21.000 attività in meno, anchea causa della concorrenza sleale di im-prese di trasporto con sede in altri statidell’Unione europea,

impegna il Governo:

ad emanare specifiche istruzionivolte a favorire l’applicazione delle misureindicate in premessa anche da parte delleautorità locali (regionali, provinciali, co-munali) competenti in materia di circola-zione stradale, al fine di assicurare lacapillarità dei controlli;

a valutare la possibilità di incentivarela suddetta attività di verifica da partedelle Autorità locali, garantendo ai rispet-tivi Enti territoriali quota parte dei pro-venti delle sanzioni amministrative pecu-niarie elevate.

9/4444-A/118. Garofalo.

La Camera,

premesso che:

in sede di conversione del decreto-legge n. 50 del 2017, recante: « Disposi-zioni urgenti in materia finanziaria, ini-

Atti Parlamentari — 102 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ziative a favore degli enti territoriali, ul-teriori interventi per le zone colpite daeventi sismici e misure per lo sviluppo »rilevano le disposizioni introdotte durantei lavori della Commissione Bilancio checonfermano la proroga dal 31 dicembre2017 al 31 gennaio 2018 delle disposizionidel comma 615 del decreto-legge n. 232del 2016 (proroga termini) relative alPiano strategico nazionale della mobilitàsostenibile;

a tal fine rileva quanto affermato,in sede di audizione nelle Commissionipermanente 8a e 10a, dal Ministro delloSviluppo economico, in merito all’attua-zione del Piano Energetico Nazionale, conchiari riferimenti alla trazione ibrida edelettrica e, dunque, all’istituzione di aree aparcheggio nei centri storici da destinare alocazione agevolata;

tale previsione sarebbe, tra l’altro,in linea con le finalità perseguite daldecreto-legge in oggetto in particolar modocon l’obiettivo di miglioramento dei saldi,ivi comprese le misure che comportano unaumento delle entrate in particolare quellosui posteggi per le auto elettriche,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere, l’in-troduzione di disposizioni legislative attead agevolare lo sviluppo della mobilitàelettrica tenendo presente al fine di sal-vaguardare la salute pubblica tenendo pre-sente anche la recente procedura di in-frazione messa in atto dalla Commissioneeuropea nei confronti dell’Italia proceduraper l’eccessivo inquinamento da biossidodi azoto (NO2), notoriamente prodotto daimotori a scoppio.

9/4444-A/119. Mannino.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame prevedeinterventi sia nell’ambito infrastrutturale

viario che ferroviario, prevedendo tra l’al-tro la sostanziale fusione delle societàAnas S.p.A. con F.S. S.p.A.;

risulta ancora inesistente nei pro-grammi di infrastrutturazione, sia ferro-viaria che stradale, il concetto fondamen-tale di riequilibrio dei divari tra regione earee geografiche del paese;

appare indispensabile alla luce delcontenuto del provvedimento in esameporre alla base delle indicazioni attuativee programmatiche che il Governo dovràdare ai soggetti attuatori, Anas, Ferroviedello Stato e Rete Ferroviaria Italiana,l’obiettivo prioritario e strategico del rie-quilibrio insulare e infrastrutturale;

in questa direzione si devono rile-vare due ordini di divari: quello delledotazioni infrastrutturali comparate traregioni e aree geografiche e quelle legate acondizioni oggettive e misurabili conse-guenza del divario insulare e ultraperife-rico con riferimento alla Sardegna;

tali divari devono essere misurati ecompensati, sia in termini di dotazioneinfrastrutturale che, qualora tali dotazionirisultassero insufficienti, con interventieconomici e di abbattimento fiscale al finedel perseguimento del pieno riequilibrio;

nell’atto Camera all’esame gli in-terventi proposti sia per quanto riguardale politiche della infrastrutturazione viariarisultano carenti le analisi sui divari esulle politiche di coesione e riequilibrioconfermando discriminazioni strutturali einfrastrutturali che causano gravi ricaduteeconomiche sul sistema Paese;

assume un rilievo particolare laquestione insulare, legata ai divari infra-strutturali e le politiche dello Stato versole aree gravate da tale gap strutturalepermanente;

l’articolo 22 (Perequazione infra-strutturale) della legge n. 42 del 2009dispone quanto segue: « In sede di primaapplicazione, il Ministro dell’economia edelle finanze, d’intesa con il Ministro perle riforme per il federalismo, il Ministro

Atti Parlamentari — 103 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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per la semplificazione normativa, il Mini-stro per i rapporti con le regioni e gli altriMinistri competenti per materia, predi-spone una ricognizione degli interventiinfrastrutturali, sulla base delle normevigenti, riguardanti le strutture sanitarie,assistenziali, scolastiche nonché la retestradale, autostradale e ferroviaria, la retefognaria, la rete idrica, elettrica e ditrasporto e distribuzione del gas, le strut-ture portuali ed aeroportuali. La ricogni-zione è effettuata tenendo conto, in par-ticolare, dei seguenti elementi:

g) specificità insulare con defini-zione di parametri oggettivi relativi allamisurazione degli effetti conseguenti aldivario di sviluppo economico derivantedall’insularità, anche con riguardo all’en-tità delle risorse per gli interventi specialidi cui all’articolo 119, quinto comma, dellaCostituzione »;

dalla lettura e dall’analisi degli in-dicatori si giunge alla definizione di indiciparametrici;

nel caso delle infrastrutture di tra-sporto, un indicatore in grado di misurarein maniera soddisfacente la dotazione in-frastrutturale di una realtà territorialecome la Sardegna deve necessariamentetenere conto non solo degli aspetti quan-titativi (come ad esempio la lunghezzacomplessiva della rete viaria e la suatipologia, o il numero di snodi ferroviari),ma anche degli aspetti qualitativi e pre-stazionali legati alla qualità della rete,all’orografia del territorio e alla tipologiadel reticolo di trasporto. In questo modoè possibile ipotizzare e selezionare alcuniindicatori di tipo nuovo in grado di con-durre alla costruzione di specifici indici;

in attesa di definire con appositenorme l’individuazione di tali indici sonosufficienti a comprendere il divario insu-lare che grava sulla Sardegna quelli messia disposizione dall’atlante infrastrutturale(CNEL e Istituto Tagliacarne), dal qualeemergono dati di comparazione assoluta-mente emblematici dell’assenza di coe-sione e unità nazionale;

per quanto riguarda le reti stradali,l’indice è di 100 per l’Italia; di 87,10 peril Mezzogiorno; di 45,59 per la Sardegna;

per quanto riguarda le reti ferro-viarie, l’indice è di 100 per l’Italia; di 87,81per il Mezzogiorno; di 15,06 per la Sar-degna;

la rappresentazione economica deldivario nella pianificazione infrastruttu-rale del Paese rende, ad avviso del firma-tario del presente atto, il dato macrosco-pico tale da evidenziare una vera e propriaemergenza nazionale sul piano della coe-sione economica ed infrastrutturale, mi-nando i presupposti fondamentali dellastessa Carta costituzionale in termini dicoesione nazionale, eguaglianza tra citta-dini e libertà;

richiamo esplicito in tale direzioneè contenuto all’articolo 349 del TFE, dovesi prescrive di adottare misure specificheper le regioni interessate, tenendo contodelle loro caratteristiche e dei vincoli,compresa la loro « insularità »;

l’articolo 170 del TFE si occupadalle reti trans-europee. Esso prevede chenello sviluppo di reti trans-europee l’U-nione tiene conto in particolare della ne-cessità di collegare alle regioni intercluse eperiferiche alle regioni centrali dell’U-nione;

occorre intraprendere la modernafrontiera della misurazione e compensa-zione dell’insularità;

è evidente che l’insularità ha unaricaduta su gran parte degli indicatorieconomici e sociali e che quindi gli stessidevono essere individuati e con puntualitàanalizzati;

il provvedimento prende in esamela sostanziale fusione tra Anas e FS ripo-nendo l’attenzione – sull’esigenza di foca-lizzare l’attenzione sul reperimento di ri-sorse del mercato finanziario utili allapianificazione di nuovi interventi infra-strutturali;

appare indispensabile che in que-st’ambito il Governo indichi come mis-

Atti Parlamentari — 104 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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sione prioritaria di questa fusione il rie-quilibrio infrastrutturale, non fondando lapianificazione e l’intervento infrastruttu-rale sulla capacità delle infrastrutture diprodurre reddito ma di riequilibrare ladotazione infrastrutturale in termini pa-rametrati e oggettivi tra le diverse aree delPaese con particolare riferimento alle areeinsulari;

emerge una grave discriminazionenella stessa pianificazione delle risorsepreviste dal provvedimento relativa aglienti locali della Sardegna con stanziamentinotevolmente inferiori a quelli, già insuf-ficienti, pattuiti nell’ambito della negozia-zione Stato – Regione a Febbraio 2017;

in quell’accordo era stato previstoun riconoscimento a favore della Sarde-gna, quale ristoro del mancato ripartodelle risorse spettanti alle autonomie lo-cali, di 20 milioni di euro per il 2017 e di30 a regime dal 2018;

il provvedimento in esame assegna,invece, solo 10 milioni per il 2017 e 20 dal2018 facendo venir meno gli stessi impegnisottoscritti tra Stato e Regione,

impegna il Governo:

a prevedere, nell’ambito delle dispo-sizioni attuative relative ad Anas, Ferroviedello Stato e Rete Ferroviaria Italiana delprovvedimento in esame, uno specificoindirizzo attuativo che ponga tra gli obiet-tivi prioritari degli investimenti infrastrut-turali quello del riequilibrio infrastruttu-rale e insulare tra Regioni e aree geogra-fiche;

a prevedere parametri oggettivi per lamisurazione del divario e prevedere lacompensazione adeguata sia in terminiinfrastrutturali, economici e fiscali;

a disporre, nell’ambito della pianifi-cazione dei contratti di servizio, di criteridi valutazione dei fabbisogni infrastruttu-rali collegandoli a modelli di sviluppoeconomico e sociale che tengano conto

delle diverse specificità territoriali e am-bientali in un determinato contesto poli-tico-istituzionale;

a ripristinare integralmente, sin dalprossimo provvedimento economico finan-ziario, le risorse a favore delle autonomielocali della Sardegna già definite con ap-posita intesa tra Stato e Regione nelfebbraio del 2018;

a prevedere, nell’ambito della fusionedell’Anas e FS, la piena e immediataattuazione dell’articolo 14 dello Statutoautonomo della Sardegna relativamentealla cessione di tutte le case cantonierericadenti nel territorio regionale dell’isolain considerazione della venuta cessazionedell’originaria funzione statale e che per lestesse in base a tale indicazione statutariacostituzionale non può essere prevista al-cuna cessione a soggetti terzi.

9/4444-A/120. Pili.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame disponeun’ulteriore proroga al 31 agosto 2017« dell’acquisizione dei servizi di pulizia edegli altri servizi ausiliari, nonché degliinterventi di mantenimento del decoro edella funzionalità degli immobili adibiti asede di istituzioni scolastiche ed educativestatali, da parte delle medesime istituzionicon i soggetti già destinatari degli atticontrattuali attuativi e degli ordinativi difornitura »;

ai fini della futura stabilizzazionedei personale impiegato nelle imprese cheforniscono servizi di pulizia e altri serviziausiliari, nonché interventi di manteni-mento del decoro e della funzionalità degliimmobili sede di istituzioni scolastiche ededucative statali, si potrebbe procedereall’assunzione diretta, da parte degli stessiIstituti scolastici suddetti, di coloro che giàprestano la propria attività nelle impreseche forniscono servizi di pulizia e altriservizi ausiliari o all’istituzione dei bacini

Atti Parlamentari — 105 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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di assunzione del suddetto personale cor-rispondente alla sede delle istituzioni sco-lastiche stesse,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di predisporre,anche in successivi interventi normativi,misure atte a permettere l’assunzione di-retta da parte degli istituti scolastici inte-ressati di coloro che hanno già prestato lapropria attività di servizi di pulizia pressogli stessi, anche mediante la creazione dibacini d’assunzione corrispondente allasede degli istituti suddetti.

9/4444-A/121. Baldassarre, Artini, Be-chis, Segoni, Turco.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame disponeche le imprese che hanno la sede princi-pale o l’unità locale all’interno della zonafranca e che hanno subito a causa deglieventi sismici la riduzione del fatturatoalmeno pari al 25 per cento della mediarelativa ai tre periodi di imposta prece-denti a quello in cui si è verificato l’evento,possono beneficiare, in relazione ai redditie al valore della produzione netta deri-vanti dalla prosecuzione dell’attività neicitati Comuni, ad alcune esenzioni;

si dispone che le esenzioni spet-tano, altresì, alle imprese che avviano lapropria attività all’interno della zonafranca entro il 31 dicembre 2017,

impegna il Governo

a prevedere, nei successivi decreti attua-tivi, che sia previsto un obbligo per leimprese che avviano la propria attivitàall’interno della zona franca entro il 31dicembre 2017 di mantenere la nuova sedeper almeno quattro anni dalla data diaccoglimento dell’istanza presentata perottenere le esenzioni di cui in premessa edi procedere a nuove assunzioni nel sud-detto arco di tempo.

9/4444-A/122. Segoni, Artini, Baldas-sarre, Bechis, Turco.

La Camera,

premesso che:

da una ricerca del CERVED emergein maniera evidente come i concerti dimusica popolare contemporanea sono unostimolo all’economia del territorio;

il provvedimento in esame prevede,tra le disposizioni a favore della cultura,che « a decorrere dal 2017, le spese delpersonale di polizia locale, relative a pre-stazioni pagate da terzi per l’espletamentodi servizi di sicurezza e di polizia stradalenecessari allo svolgimento di attività einiziative di carattere privato che incidonosulla sicurezza e la fluidità della circola-zione nel territorio decente, sono posteinteramente a carico del soggetto privatoorganizzatore o promotore dell’evento »;

tale disposizione potrebbe sortirel’effetto di comprimere ulteriormente lepossibilità e le opportunità di organizzareconcerti di musica dal vivo,

impegna il Governo

a prevedere, anche in successivi interventinormativi, che le suddette spese, finaliz-zate all’espletamento di servizi di sicu-rezza e di polizia stradale, non siano postea carico degli organizzatori e produttori diSpettacoli Musica dal vivo.

9/4444-A/123. Bechis, Artini, Baldas-sarre, Segoni, Turco.

La Camera,

premesso che:

premesso che in sede di conver-sione in legge del decreto-legge 24 aprile2017, n. 50, recante disposizioni urgenti inmateria finanziaria, iniziative a favore de-

Atti Parlamentari — 106 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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gli enti territoriali, ulteriori interventi perle zone colpite da eventi sismici e misureper lo sviluppo nell’ambito di alcune di-sposizione volte a favorire e sostenere lafusione tra comuni in particolare l’articolo21, recante « Contributo perfusioni di co-muni » incrementa di un milione di euro,per ciascuno degli anni 2017 e 2018, ilcontributo straordinario a favore dei co-muni risultanti dalle fusioni di cui all’ar-ticolo 15, comma 3, del testo unico di cuial decreto legislativo 18 agosto 2000,n. 267, o dalle fusioni per incorporazionedi cui all’articolo 1, comma 130, dellalegge 7 aprile 2014, n. 56, e nell’ottica difavorire lo sviluppo strutturale economicoe sociale dei comuni oggetto di fusione,attraverso la riqualificazione e la messa insicurezza degli edifici pubblici e delleinfrastrutture stradali, il recupero dellearee dismesse e la riqualificazione edefficientamento energetico del patrimonioedilizio pubblico, non ha tuttavia previstola possibilità di risoluzione anticipata dellaconvenzione d’incentivazione con il GSEper soggetti responsabili di impianti foto-voltaici installati nei comuni colpiti daeventi sismici ed oggetto di fusioni,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità d’intervenire, an-che con idonee misure normative, al finedi prevedere la possibilità di ottenere larisoluzione anticipata delle convenzioni diincentivazione in essere con il GestoreServizi Energetici Spa – GSE per im-pianti fotovoltaici sino a 3 Kwp neicomuni delle regioni Abruzzo, Lazio,Marche e Umbria che siano stati coinvoltidagli eventi sismici del 24 agosto e 26 e30 ottobre 2016, in particolare preve-dendo opportune procedure che possanodefinire la misura dell’importo da rico-noscere al soggetto titolare in caso diadesione alla risoluzione anticipata didette convenzioni.

9/4444-A/124. Turco, Artini, Baldas-sarre, Bechis, Segoni.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recadisposizioni in materia economica e finan-ziaria, tra i quali numerosi interventi voltia garantire il rilancio produttivo ed eco-nomico di taluni territori;

la Sardegna è una regione ad ele-vatissimo potenziale turistico ed è impre-scindibile mantenerne la fruibilità dei ter-ritori;

nell’isola esistono diverse zone chepresentano profili di criticità ambientale acausa di fenomeni di inquinamento ri-spetto ai quali si registrano insostenibiliritardi con riguardo alle necessarie boni-fiche e attività di messa in sicurezza;

in particolare appare critica la si-tuazione dell’ex area industriale di Ottana,esclusa dal sito d’interesse nazionale no-nostante sia fortemente contaminata dal-l’amianto e abbia già causato numerosicasi di grave malattia tra i lavoratori,

impegna il Governo

ad assumere le iniziative, anche sottoforma di incentivi fiscali, necessarie allabonifica dei siti inquinati della Sardegna,con particolare riferimento all’area di Ot-tana, anche assicurando le opportune tu-tele sanitarie e previdenziali in favore deilavoratori coinvolti.

9/4444-A/125. Murgia.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 54-bis (Disciplinadelle prestazioni occasionali. Libretto fa-miglia. Contratto di prestazione occasio-nale.) si intende istituire un libretto no-minativo prefinanziato, denominato « Li-bretto Famiglia », che ciascun committenteha la possibilità di acquistare, attraversola piattaforma informatica INPS, per ilpagamento delle prestazioni occasionalirese a suo favore;

Atti Parlamentari — 107 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ciascun Libretto Famiglia contienetitoli di pagamento, il cui valore nominaleè fissato in 10 euro, utilizzabili per com-pensare prestazioni di durata non supe-riore a un’ora;

per evitare un uso inadeguato diquesto strumento è opportuno garantirnela tracciabilità,

impegna il Governo

a consentire l’identificazione del commit-tente in sede di richiesta del LibrettoFamiglia mediante Sistema Pubblico del-l’Identità Digitale (SPID) o firma digitale oequivalente.

9/4444-A/126. Mucci.

La Camera,

premesso che:

in Italia il fatturato generato dalcommercio elettronico cresce meno chenel resto del mondo: nel 2016, infatti, afronte di un aumento del 10 per cento perle nostre imprese, negli Usa la crescita èstata del 15,6 per cento e in Europa del 13per cento con casi come la Romania e laSlovenia dove si è arrivati rispettivamentea +30 per cento e +40 per cento;

nonostante nel 2016 il numero de-gli acquisti online è aumentato del 18 percento, in Italia il commercio elettroniconon raggiunge ancora una fetta di mercatoampia: la quota online è, infatti, ferma al3,6 per cento degli acquisti totali, rispettoad una media superiore al 12 per centonel resto dell’Europa;

a frenare la crescita del commercioelettronico nel nostro Paese è anche lanormativa europea sull’applicazione del-l’Iva, in base alla quale su ogni venditaonline si paga l’imposta del Paese in cui èavvenuto l’acquisto, perché l’Italia è unotra i Paesi che hanno l’imposta più elevata;

con l’introduzione della web tax, sistima che nelle casse dell’Erario entre-ranno almeno un miliardo di euro dinuove risorse,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di destinare unaparte delle risorse generate dall’applica-zione della web tax allo sviluppo del com-mercio elettronico, come la riduzione del-l’aliquota IVA sugli acquisti online effet-tuati dall’estero.

9/4444-A/127. Galgano.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 3, comma 1, del provve-dimento in esame ha inteso introdurre inmateria di compensazione di crediti fiscali,ai sensi dell’articolo 17 del decreto legi-slativo n. 241 del 1997, opportune misureal fine di assicurare maggiore trasparenzae sicurezza a tali operazioni, all’uopoabbassando a 5000 euro la soglia oltre laquale è stato reso obbligatorio il visto diconformità previsto dal richiamato arti-colo 1, comma 574, della legge 27 dicem-bre 2013, n. 147;

particolare attenzione va dedicataalle compensazioni di crediti fiscali pre-viamente acquistati ex articolo 1260 delcodice civile, al fine di evitare negozi nonsufficientemente trasparenti sotto il pro-filo della originaria verifica del creditoIVA;

nel corso del dibattito parlamen-tare presso la competente commissione delprovvedimento in esame, il Governo haavuto occasione di riferire circa una po-sitiva prassi « praticata in via amministra-tiva nel quadro della legislazione vigente »,per cui, in tali casi, in importanti ufficilocali dell’Agenzia delle Entrate si richiedeil suddetto visto di conformità qualsiasi siail valore delle compensazioni fiscali inte-ressanti crediti acquisiti ex articolo 1260del codice civile;

Atti Parlamentari — 108 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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si ritiene opportuno promuovere edestendere detta virtuosa prassi,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di fornire atti diindirizzo a tutte le sedi amministrativeinteressate, affinché l’utilizzo in compen-sazione ai sensi dell’articolo 17 del decretolegislativo 9 luglio 1997, n. 241, di creditiacquisiti ai sensi dell’articolo 1260 delcodice civile sia accompagnato dal visto diconformità o dalla sottoscrizione di cuiall’articolo 1, comma 574, legge n. 147 del2013, richiamati dall’articolo 3 del decre-to-legge n. 50 del 2017, apposti sia sulladichiarazione del cedente il credito che suquella del cessionario in cui emerge ilcredito acquisito, indipendentemente dalvalore del credito utilizzato ».

9/4444-A/128. Menorello.

La Camera,

premesso che:

è necessario fare chiarezza, innanzitutto ai fini dell’uniforme e corretta ap-plicazione, ovvero dell’esenzione, dell’IMU,circa la situazione dei beni insistenti suldemanio marittimo dello Stato, finalizzatial soddisfacimento permanente dei pub-blici usi del mare e delle connesse attivitàportuali, anche se affidati in concessionead imprese private per l’esercizio di atti-vità imprenditoriale in forma concorren-ziale;

a seguito di non chiare disposizionisuccedutesi nel tempo, si sono registraticontenziosi in alcune realtà portuali, conpronunce eterogenee sull’argomento daparte delle Commissioni Tributarie;

risulta necessario intervenire perevitare ulteriori annose ed onerose ver-tenze, nonché effetti distorsivi alla con-correnza nell’ambito dei servizi portuali(anche in quanto alcune realtà neppurerisultano accatastate) che comportano, fra

l’altro, perdita di competitività per le im-prese interessate sui mercati nazionali edinternazionali;

con riferimento alla corretta appli-cazione dell’ICI, ora IMU, sulle aree e benidemaniali portuali oggetto delle conces-sioni demaniali il Ministero dell’economiae delle finanze si era già espresso con larisoluzione n. 3/DF del 10 agosto 2009;

i porti non sono luoghi di destina-zione ma luoghi di mero transito dellemerci, così come gli aeroporti e le stazioniferroviarie, e pertanto dovrebbero esseretutti accatastati nella categoria E1, relativaalle infrastrutture esenti ai fini IMU;

sarebbe necessario o quantomenoopportuno specificare che i beni demanialimarittimi dei porti (aree, banchine, piaz-zali, depositi, eccetera), costituendo in séimmobili a destinazione particolare, es-sendo compendi destinati al traffico ma-rittimo ed alle operazioni funzionali alleattività portuali, dovrebbero essere acca-tastati in categoria E1 (Stazioni per servizidi trasporto, terrestri, marittimi ed aerei)e conseguentemente non soggetti ad IMU;fatta eccezione per i fabbricati affidati inconcessione non destinati ai suddetti usied aventi effettiva autonomia funzionale ereddituale,

impegna il Governo

a valutare la necessità di chiarire defini-tivamente che le aree, le banchine e glialtri beni demaniali marittimi dei porti,come delimitati dal Piano Regolatore Por-tuale, destinati al traffico marittimo e alleoperazioni relative alle attività portuali,anche se dati in concessione ai privati,siano accatastati in Categoria E1.

9/4444-A/129. Oliaro.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto inter-viene, tra l’altro, con misure di interpre-tazione autentica, sulla materia dell’ac-

Atti Parlamentari — 109 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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cesso anticipato al trattamento pensioni-stico ai sensi dei commi 179 e 199, del-l’articolo 1, della legge 11 dicembre 2016,n. 232 che, rispettivamente, disciplinanonell’ambito dell’APE sociale, la situazionedei lavoratori impegnati in attività gravosee quella dei cosiddetti « precoci »;

nell’ambito delle misure finalizzatea prevedere differenziati percorsi pensio-nistici che tengano conto delle particolaricondizioni di svolgimento dell’attività la-vorativa, da tempo, si segnala la peculiarecondizione dei lavoratori impegnati in at-tività di elettrodottista, lavoro svolto inaltezza, inerente la manutenzione e ilripristino delle linee ad alta tensione intutto il territorio nazionale, svolto su so-stegni di linee aeree ad alta tensione (70,150, 220 e 380 kW) che superano anche i60 metri di altezza. Tali operatori, sonosottoposti a uno stress psico-fisico parti-colarmente intenso continuativo e pro-tratto nel tempo che merita di esserepreso in considerazione;

l’operatività in qualsiasi ora delgiorno e dell’anno, la differenza di tem-peratura tra la base del sostegno e il puntodi lavorazione, l’intrinseca pericolosità diun lavoro svolto ad altezze anche notevolicon il solo sostegno di una cinghia disicurezza, la presenza di campi magneticiper tutti i periodi delle ispezioni, sono tuttifattori che incidono sull’invecchiamento ditali addetti con inevitabili problemi digestione dei lavoratori con maggiori pro-blemi di salute e di deficit funzionali;

tale attività era stata consideratacome lavoro particolarmente usurante daldecreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374,in attuazione della delega prevista dall’ar-ticolo 3, comma 1, lettera f) della legge 23ottobre 1992, n. 421, che prevede l’« anti-cipazione dei limiti di età pensionabile didue mesi per ogni anno di occupazione inattività particolarmente usuranti, fattosalvo il disposto dell’articolo 2 della legge28 marzo 1991, n. 120, fino ad un mas-simo di sessanta mesi, con copertura delmaggior onere a carico dei settori interes-sati, senza aggravi a carico del bilanciodello Stato »;

successivamente, per l’elencazionee l’individuazione delle mansioni partico-larmente usuranti è stato emanato, il de-creto del Ministro del lavoro e della pre-videnza sociale 19 maggio 1999, pubblicatonella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 4 set-tembre 1999, che inspiegabilmente non haconfermato l’inserimento tra le mansioniparticolarmente usuranti del « lavorosvolto in altezza »;

anche il decreto legislativo n. 67del 2011, poi modificato dall’articolo 24,comma 17, del decreto-legge n. 201 del2011, non ha colmato tale incongruenza;

da tempo sono all’esame dellaCommissione XI della Camera dei deputatiproposte di legge che affrontano congiun-tamente le peculiari condizioni lavorativee previdenziali dei lavoratori edili e deilavoratori che svolgono lavori in altezza,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare ognimisura utile, anche attraverso una revi-sione del citato decreto del Ministro dellavoro e della previdenza sociale del 19maggio 1999, finalizzata a ripristinare ilriconoscimento di attività particolarmenteusurante per i lavoratori impegnati inlavori di elettrodottista e in altezza.

9/4444-A/130. Albanella.

La Camera,

premesso che:

nel settore agricolo, la possibilità diacquisire prestazioni di lavoro occasionalida parte di soggetti appartenenti alle ca-tegorie individuate nell’articolo 54-bis,comma 8, lettere a), b), d), costituisce unimportante strumento per:

rispondere ad una esigenza so-prattutto delle piccole imprese;

offrire opportunità di approc-cio al mondo del lavoro agli studenti;

Atti Parlamentari — 110 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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arricchire il settore medesimocon l’esperienza di persone che hannoconcluso l’ordinario percorso lavorativo;

integrare il reddito di inclu-sione o sostegno a favore dei percettoridelle relative provvidenze;

nel medesimo settore la misuraminima del compenso, diversamente cheper tutti gli altri ambiti occupazionali, èparametrata dalla contrattazione collettivae non nella misura fissa di 9 euro, e quindipoggia su una base già esistente di accordotra le parti;

che questo settore ha specifichepeculiarità legate alla programmazione ealla imprevedibilità dei tempi e quindi deilavori;

considerato che:

l’intento del legislatore è man-tenere il lavoro occasionale nel settoreagricolo in un ambito circoscritto in basea precisi criteri, funzionali a favorire spe-cifiche categorie di soggetti altrimenti nonimpiegabili ovvero impiegabili con modulicontrattuali meno compatibili con l’attivitàscolastica o universitaria,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di definire conapposito provvedimento normativo unaprocedura più semplificata, che tengaconto della specificità della stagionalità edelle tempistiche del settore in oggetto.

9/4444-A/131. Taricco.

La Camera,

premesso che:

con il decreto-legge n. 50 del 2017sono state fra le altre, introdotte nuovenorme riguardanti le modalità di acquistodi farmaci innovativi, già oggetto di nuovenorme introdotte con la legge di bilancio2017;

l’immissione nel mercato farma-ceutico di nuovi farmaci oncologici e con-

tro l’epatite C rappresenta una importantemotivo di speranza per molti malati invista di cure efficaci, ma rappresenta an-che una sfida per la compatibilità finan-ziaria dell’intero sistema sanitario;

vanno esperite, pertanto, tutte leiniziative che consentano di garantire lecure necessarie a tutti secondo i criteri diuniversalità ed equità realizzando i ri-sparmi di spesa laddove siano conseguibili,effettuare le gare per l’acquisto di farmaciequivalenti rappresenta una opportunitàda non perdere, il tentativo posto in esserecon decreto-legge 158 del 2012 dal mini-stro Balduzzi per indire le gare fra far-maci equivalenti ha consentito all’Aifa dipredisporre una determina che dopo al-cune sospensioni, è stata ritirata, moti-vando tale decisione con « criticità » rile-vate da molteplici ambiti, sia sul versantedei produttori, come dei medici prescrit-tori, nonostante le Regioni fossero moltointeressate all’attuazione della norma;

il superiore interesse della sanitàpubblica impone di approfondire tale ri-levante e complessa questione,

impegna il Governo

a dare attuazione alla norma introdottadal decreto-legge n. 158 del 2012 sullegare fra farmaci equivalenti.

9/4444-A/132. Miotto, Palese.

La Camera,

premesso che:

il settore dei giochi è stato oggettodi numerosi interventi legislativi, finaliz-zati non solo a reperire maggiori entrate,ma anche a contrastare il fenomeno delgioco illegale, alla tutela dei minori e allalotta alla ludopatia;

il provvedimento in esame, in par-ticolare, all’articolo 6 incrementa la mi-sura della tassazione – in termini diprelievo erariale unico sulle somme gio-cate o di ritenuta sulle vincite – su alcunetipologie di giochi;

Atti Parlamentari — 111 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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fra le norme introdotte in sedereferente, l’articolo 5-bis dispone che l’A-genzia delle dogane e dei monopoli pro-ceda all’inibizione dei siti web recantipubblicità di giochi, scommesse e concorsioperanti in difetto di concessioni o auto-rizzazione e l’articolo 6-bis che la previstariduzione del 30 per cento del numero deinulla osta agli apparecchi new slot, che neporterà il numero a 265 mila, debbadeterminarsi entro il 30 aprile 2018;

allo scopo di rafforzare le misuregià approvate, in particolare per tracciareil flusso giocatore-giocata- vincita in ma-niera incontrovertibile e istantanea, ondepoter attivare azioni di intervento volte acontrastare il fenomeno del riciclaggio, masoprattutto a prevenire i sintomi dellaludopatia, risulta opportuno individuareulteriori idonei strumenti a livello norma-tivo;

prevedere uno strumento autoriz-zatorio al gioco attraverso il sistema dellatessera sanitaria, la cui presentazione outilizzo potrebbe costituire condizione sinequa non per l’accesso al gioco, compren-sivo di disposizioni sanzionatorie per chiinstalli in locali aperti al pubblico appa-recchi o videoterminali di gioco non con-formi ai criteri dettati dal Ministro dell’e-conomia e delle finanze, di concerto con ilMinistro della salute, sentita l’Agenziadelle dogane e dei monopoli, metterebbe adisposizione funzioni per rilevare compor-tamenti di gioco compulsivo, ed eventual-mente porre in essere misure preventive, eper escludere efficacemente i minori daigiochi,

impegna il Governo

a definire ulteriori procedure finalizzate acontrastare il riciclaggio e l’illegalità, masoprattutto a rafforzare l’esclusione deiminori e la battaglia contro il gioco pa-tologico, incidendo sulle modalità di ac-cesso agli apparecchi da intrattenimentoprevisti dall’articolo 110, comma 6, letterea), del testo unico delle leggi di pubblicasicurezza, di cui al regio decreto 11 giugno

1931, n. 773, e prevedendo, in particolare,l’utilizzo della tessera sanitaria quale stru-mento d’autorizzazione al gioco.

9/4444-A/133. Barbanti, Boccadutri.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in commento con-tiene norme di carattere procedurale voltea favorire, attraverso la semplificazionedelle procedure amministrative e la pre-visione di modalità innovative di forme difinanziamento, gli interventi di ristruttu-razione e nuova costruzione di impiantisportivi;

con delibera n. 1300 del 14 dicem-bre 2016, l’ANAC è intervenuta, a seguitodi una richiesta di parere della Federa-zione Italiana Sport del Ghiaccio – Co-mitato regionale Piemonte – sull’affida-mento della gestione degli impianti spor-tivi da parte dei comuni dopo l’entrata invigore del decreto legislativo n. 50 del2016 (nuovo Codice dei contratti pubblici);

l’ANAC ha distinto tra la gestionedi impianti sportivi a rilevanza economica– qualificabile quale concessione di serviziai sensi dell’articolo 3, comma 1, letteravv) del Codice, che deve essere affidata nelrispetto delle previsioni di cui all’articolo164 e seguenti del Codice stesso – e lagestione degli impianti sportivi privi dirilevanza economica. Quest’ultima sot-tratta alla disciplina delle concessioni diservizi, ai sensi dell’articolo 164, comma 3,dovrebbe comunque essere ricondottanella categoria degli « appalti di servizi »,da aggiudicare secondo le specifiche pre-visioni dettate dal Codice per gli appalti diservizi sociali di cui al Titolo VI, sez. IV;

la gestione degli impianti sportiviprivi di rilevanza economica è quella fattadai comuni mediante le associazioni spor-tive dilettantistiche regolata dall’articolo90 commi 24 e 25 della legge n. 289 del2002 (finanziaria 2003) in cui il legislatoreha mostrato un favor per tali affidamentidisponendo che « nei casi in cui l’ente

Atti Parlamentari — 112 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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pubblico territoriale non intenda gestiredirettamente gli impianti sportivi, la ge-stione è affidata in via preferenziale asocietà e associazioni sportive dilettanti-stiche, enti di promozione sportiva, disci-pline sportive associate e Federazionisportive nazionali, sulla base di conven-zioni che ne stabiliscono i criteri d’uso eprevia determinazione di criteri generali eobiettivi per l’individuazione dei soggettiaffidatari. Le regioni disciplinano, conpropria legge, le modalità di affida-mento. »;

l’ANAC, nella citata delibera, rilevache, a seguito dell’entrata in vigore delnuovo Codice, che ha dettato una specificadisciplina per le concessioni di servizi eche ha incluso la « gestione degli impiantisportivi » nell’Allegato IX del Codice, qualeappalto di servizi, sia superata la previ-sione di cui all’articolo 90, comma 25 dellalegge n. 289 del 2002, sopra richiamato;

considerato che:

la disposizione dell’articolo 90comma 24 e 25 della legge n. 289 del 2002motiva il regime differenziato soprattuttoper il conseguimento degli obiettivi difinanza pubblica in ragione del fatto che lagestione di tali impianti privi di rilevanzaeconomica è svolta dalle associazioni spor-tive mediante personale volontario afronte di un canone di concessione mo-desto ovvero a fronte di un contributoeconomico per le attività sociali svoltedalle società sportive;

la Corte costituzionale con sen-tenza 27 luglio 2004, n. 272, nel dichiararel’illegittimità dell’articolo 113-bis delTUELL, relativo alla « gestione dei servizipubblici locali privi di rilevanza econo-mica », riconoscendo la problematica haaffermato testualmente che: « per i servizilocali, quindi, che, in relazione al soggettoerogatore, ai caratteri ed alle modalitàdella prestazione, ai destinatari, appaionoprivi di “rilevanza economica”, ci saràdunque spazio per una specifica ed ade-guata disciplina di fonte regionale ed an-che locale »;

l’articolo 118 comma 4 della Costi-tuzione del resto favorisce proprio l’auto-noma iniziativa dei cittadini, singoli eassociati, per lo svolgimento di attività diinteresse generale, sulla base del principiodi sussidiarietà tra i vari livelli dello Stato;

rilevato che:

includere la gestione degli im-pianti sportivi privi di rilevanza economicanella categoria degli appalti di servizicomporta per i comuni la necessità ditrovare ulteriori specifiche risorse;

oltre l’aspetto economico, si devein ogni caso tener conto anche del ruoloeducativo svolto dalle associazioni spor-tive, in particolare con i minori, ma nonsolo. Pensiamo ad esempio agli impiantidelle bocciofile che operano con anzianinei confronti dei quali svolgono un ruolodi inclusione e socializzazione;

anche lo schema di decreto legi-slativo recante il Codice del Terzo settoreprevede la possibilità per la PA di sotto-scrivere con le organizzazioni di volonta-riato e le associazioni, di promozionesociale, convenzioni finalizzate allo, svol-gimento in favore di terzi di attività oservizi di interesse generale;

a seguito della delibera Anacn.1300 del 2016 i comuni, che sono in fasedi chiusura della gestione dell’annata spor-tiva e devono stabilire a chi affidare gliimpianti sportivi dal prossimo settembre,sono in difficoltà per continuare ad affi-dare alle associazioni sportive dilettanti-stiche del volontariato locale la gestionedegli impianti sportivi destinati alla pro-mozione dello sport sociale, privi di rile-vanza economica;

appare necessario prevedere unchiarimento in merito alle disposizioniapplicabili alla gestione degli impiantisportivi comunali privi di rilevanza eco-nomica, da parte delle società e delleassociazioni sportive dilettantistiche senzascopo di lucro, per coniugare le esigenzedei cittadini con un esercizio trasparente esostenibile da parte degli enti territorialilocali, con lo scopo di salvaguardare il

Atti Parlamentari — 113 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ruolo delle associazioni sportive dilettan-tistiche senza scopo di lucro, anche inrelazione ai risparmi di spesa conseguibilidai comuni come stabilito dall’articolo 90della citata legge n. 289 del 2002,

impegna il Governo:

a chiarire, in attesa di un generaleriordino organico della materia, che perl’affidamento dei servizi di gestione diimpianti sportivi comunali privi di rile-vanza economica alle associazioni e so-cietà sportive dilettantistiche senza scopodi lucro trovano ancora applicazione leprevisioni di cui all’articolo 90, commi 24e 25 della legge n. 289 del 2002;

a prevedere l’inserimento dell’affida-mento dei servizi di gestione di impiantisportivi privi di rilevanza economica alleassociazioni e alle società sportive dilet-tantistiche senza scopo di lucro tra lefattispecie escluse dall’applicazione del Co-dice, decreto legislativo n. 50 del 2016, inanalogia a quanto già previsto nell’allegatoIX al medesimo codice per i servizi disicurezza sociale obbligatoria.

9/4444-A/134. Rubinato, Paola Bragan-tini.

La Camera,

premesso che:

fino al 2006 la riscossione era af-fidata in concessione a società private, cheoperavano in diversi ambiti territoriali:con il decreto-legge 30 settembre 2005,n. 203, convertito, con modificazioni, dallalegge 2 dicembre 2005, n. 248, la riscos-sione è stata ricondotta in mano pubblicae a tal fine è stata costituita RiscossioneS.P.A., ora Equitalia S.p.A., alla quale – indata 1o ottobre 2006 – è stato affidato ilservizio pubblico della riscossione in tuttoil territorio nazionale, a eccezione dellaSicilia;

ai sensi dell’articolo 3 del citatodecreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, laRiscossione S.p.a. poteva acquistare unaquota non inferiore al 51 per cento del

capitale sociale delle società concessiona-rie del servizio nazionale della riscossione(comma 7), le quali – fino al momentodell’eventuale cessione, totale o parziale,del proprio capitale sociale alla Riscos-sione S.p.A. o contestualmente alla stessa,potevano trasferire ad altre società il ramod’azienda relativo alle attività svolte inregime di concessione per conto degli entilocali (comma 24);

ai sensi dell’articolo 3, comma 24,del citato decreto-legge 30 settembre 2005,n. 203, sono pertanto nate dallo scorporodel ramo d’azienda relativo alle attività digestione della fiscalità locale, numeroseaziende concessionarie dei servizi di ac-certamento e riscossione dei tributi e delleentrate patrimoniali degli Enti Locali – trale quali la SO.G.E.T. S.p.A., Società diGestione Entrate e Tributi – con la finalitàdi supportare gli Enti pubblici e privatinelle attività connesse e complementarialla gestione delle proprie entrate;

a decorrere dal 1o luglio 2017, conla riforma della riscossione dei tributilocali operata dal decreto-legge 22 ottobre2016, n. 193, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225,si abolisce Equitalia nella forma di societàper azioni, facendone transitare le fun-zioni e il personale, anche a tempo de-terminato, alla istituenda Agenzia delleEntrate-Riscossione, ente economico di di-ritto pubblico sottoposto all’indirizzo ealla vigilanza del Ministro dell’economia edelle finanze, allo scopo di efficientarel’attività di riscossione e migliorare il rap-porto con il contribuente;

in particolare, dal 1o luglio 2017,l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potràsvolgere attività di riscossione delle entratetributarie e patrimoniali di comuni e pro-vince, nonché di loro partecipate; gli entilocali, con semplice delibera di affida-mento potranno conferire al nuovo ente,oltre che la riscossione – spontanea ecoattiva – delle proprie entrate, anchel’accertamento e la liquidazione;

pesanti conseguenze a livello oc-cupazionale si ripercuotono sugli addetti

Atti Parlamentari — 114 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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delle società concessionarie dei servizi diaccertamento e riscossione, le cui profes-sionalità non sono invece ritenute equipa-rabili a quelle di Equitalia s.p.a., il cuipersonale, anche a tempo determinato,viene invece cooptato nel nuovo soggettonazionale Agenzia delle entrate-Riscos-sione;

considerato che:

l’articolo 35 del provvedimentoin esame prevede che l’ente Agenzia delleentrate-Riscossione, dove transita il per-sonale di Equitalia, possa svolgere le at-tività di riscossione delle entrate tributarieo patrimoniali di tutte le amministrazionilocali, come individuate dall’ISTAT, e dellesocietà da esse partecipate, con l’esclu-sione delle società di riscossione;

la specificità delle funzioniproprie della riscossione fiscale, che de-vono essere assicurate senza soluzione dicontinuità, e delle competenze tecnichenecessarie al loro svolgimento, richiedeinvece di includere nella riforma dellariscossione prevista a decorrere dal 1o

luglio 2017, le società beneficiarie delramo d’azienda relativo alle attività digestione della fiscalità locale, nonché isoggetti privati abilitati ad effettuare atti-vità di liquidazione e di accertamento deitributi e quelle di riscossione dei tributi edi altre entrate delle province e dei co-muni,

impegna il Governo:

ad adottare misure di salvaguardiaoccupazionale a favore dei lavoratori dellesocietà concessionarie dei servizi di accer-tamento e riscossione dei tributi e delleentrate patrimoniali degli enti locali, nateper scorporo di ramo d’azienda, al fine direnderne equiparabili le professionalità egarantirne pari dignità e piena tutela oc-cupazionale;

a prevedere modalità per riassegnarele attività trasferite alle società beneficia-rie del ramo d’azienda all’Agenzia delleentrate affinché siano svolte dall’ente stru-mentale Agenzia delle Entrate-Riscossione

e ad applicare al relativo personale quantoprevisto per il personale delle società delGruppo Equitalia.

9/4444-A/135. Castricone.

La Camera,

premesso che:

nel settore agricolo, la possibilità diacquisire prestazioni di lavoro occasionalida parte di soggetti appartenenti alle ca-tegorie individuate nell’articolo 54-bis,comma 8, lettere a), b), d), costituisce unimportante strumento per:

offrire opportunità di approccioal mondo del lavoro agli studenti;

arricchire il settore medesimocon l’esperienza di persone che hannoconcluso l’ordinario percorso lavorativo;

integrare il reddito di inclusioneo sostegno a favore dei percettori dellerelative provvidenze;

nel medesimo settore la misuraminima del compenso, diversamente cheper tutti gli altri ambiti occupazionali, èparametrata dalla contrattazione collettivae non nella misura fissa di 9 euro;

considerato che:

l’intento del legislatore è mante-nere il lavoro occasionale nel settore agri-colo in un ambito circoscritto in base aprecisi criteri, funzionali a favorire speci-fiche categorie di soggetti altrimenti nonimpiegabili ovvero impiegabili con modulicontrattuali meno compatibili con l’attivitàscolastica o universitaria;

l’inclusione, in tale contesto, dellepersone disoccupate, ai sensi dell’articolo19 del decreto legislativo 14 settembre2015, n. 150, prevista nell’articolo 54-biscomma 8, lettera c), determina un parzialedisallineamento dall’essenza dell’inter-vento legislativo de quo,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare unadeguato provvedimento normativo atto ad

Atti Parlamentari — 115 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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escludere dall’ambito di applicazione dellavoro occasionale la categoria dei disoc-cupati ai sensi dell’articolo 19 del decretolegislativo 14 settembre 2015, n. 150.

9/4444-A/136. Oliverio. Sani, LucianoAgostini, Carra, Cova, Cuomo, DalMoro, Di Gioia, Falcone, Fiorio, Prina,Romanini, Terrosi, Zanin.

La Camera,

premesso che:

il comma 3-bis dell’articolo 22 delpresente provvedimento prevede che, adecorrere dal 2017, le spese del personaledi polizia locale, relative ai servizi disicurezza, e di polizia stradale, necessarioper lo svolgimento di eventi aperti alpubblico, siano interamente a carico del-l’organizzatore o del promotore dell’ini-ziativa, e le ore di servizio aggiuntivoeffettuate dal personale di polizia locale inoccasione dei medesimi eventi non sonoconsiderate ai fini del calcolo degli stra-ordinari del personale stesso;

tale misura rischia di incidere suglispettacoli di musica dal vivo, una realtàche costituisce una cinghia di trasmissioneper la promozione del sistema Paese e delnostro modo di vivere (cultura, libertà,emozioni, tradizioni, turismo, enogastro-nomia etc.), e che solo l’anno scorso haavvicinato al mondo « dello spettacolo »circa 7 milioni di cittadini, soprattuttogiovani;

da una ricerca del CERVED emergein maniera evidente come i concerti dimusica popolare contemporanea sianouno stimolo all’economia del territorio:l’impatto medio sulle città è di euro 1,20aggiuntivi per ogni euro speso per il bi-glietto;

in questa fase della storia, con gliattacchi terroristici che attentano alla no-stra stessa identità culturale espressa at-traverso la forza aggregativa degli spetta-coli musicali, è quanto mai necessario nonadottare misure che possano avere l’effettodi comprimere le opportunità di organiz-

zare concerti di musica dal vivo, cherappresentano uno dei modi di vivere lenostre libertà e la voglia di stare insiemecome comunità,

impegna il Governo

a dare attuazione alla misura citatain premessa valutando l’opportunità diescludere dall’ambito di applicazione iconcerti di musica popolare contempora-nea dal vivo e gli spettacoli di tradizioneche fanno parte del nostro bagaglio socio-culturale in quanto espressione di diritticostituzionalmente garantiti;

a istituire un tavolo permanente traenti locali, amministrazioni centrali edorganizzatori di concerti di musica live perlavorare a soluzioni concrete a beneficiodella sicurezza dei territori, dei luoghi dispettacolo e della viabilità.

9/4444-A137. Rampi, Manzi, Narduolo,Coscia, Ghizzoni, Malisani, Carocci,Rocchi, Coccia, Dallai, Blažina, D’Otta-vio, Malpezzi, Sgambato, Crimì, Iori,Palese.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27, reca un complesso dimisure sul trasporto pubblico locale, de-linea una procedura assai complessa aifini del riparto del Fondo nazionale per ilconcorso finanziario dello Stato agli oneridel trasporto pubblico locale, che do-vrebbe essere semplificata mediante lariduzione del numero degli adempimentiprevisti ed il loro accorpamento,

impegna il Governo:

ad adottare ulteriori iniziative normativevolte a prevedere che:

a) quando l’autorizzazione allo svol-gimento di servizi automobilistici interre-gionali di competenza statale è concessa in

Atti Parlamentari — 116 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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favore di un raggruppamento di imprese,il mandatario è responsabile dei dannicagionati dalle condotte illecite anche dellealtre imprese del raggruppamento che ri-sultino in contrasto con gli impegni ovverocon le qualità del servizio offerti al pub-blico mediante il portale informatico ge-stito, anche indirettamente, dal medesimomandatario;

b) il mandatario è altresì obbligato insolido, entro il limite di un anno dalloscioglimento, anche parziale, del raggrup-pamento, con gli operatori economici cheeseguono le attività di trasporto di pas-seggeri su strada a corrispondere ai lavo-ratori i trattamenti retributivi, comprese lequote di trattamento di fine rapporto,nonché i contributi previdenziali e i premiassicurativi dovuti in relazione al periododi esecuzione del servizio oggetto di au-torizzazione, restando escluso qualsiasiobbligo per le sanzioni civili di cui ri-sponde solo il responsabile dell’inadempi-mento. Il mandatario che ha eseguito ilpagamento è tenuto, ove previsto, ad as-solvere gli obblighi del sostituto d’impostaai sensi delle disposizioni del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 600, e può esercitare l’azione diregresso nei confronti del coobbligato se-condo le regole generali.

9/4444-A/138. (Versione corretta) Ventri-celli.

La Camera,

premesso che:

la gestione dello stato di emergenzaconseguente agli eventi sismici del 20 e 29maggio 2012 e la conseguente attività diricostruzione, hanno comportato l’assun-zione di personale ai sensi dell’articolo3-bis, comma 8, del decreto-legge 6 luglio2012, n. 95, convertito, con modificazioni,dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;

permanendo il predetto stato diemergenza si rende indispensabile proro-gare i contratti di lavoro del personale

interessato, al fine di garantire l’attuazionedei piani e dei programmi relativi allagestione dell’emergenza stessa,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di consentire, neilimiti delle risorse finanziarie relative al-l’autorizzazione di spesa di cui al comma9 dell’articolo 3-bis, del citato decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, conmodificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,n. 135, la proroga dei contratti di lavorodel personale citato in premessa, per tuttala fase dello stato di emergenza, allecondizioni definite dal comma 8 del citatoarticolo 3-bis.

9/4444-A/139. Carra, Baruffi, Ghizzoni,Crivellari.

La Camera,

premesso che:

le difficoltà nella realizzazione de-gli interventi per la ricostruzione, neitermini perentori individuati dalla derogasugli aiuti di stato per il sisma 2012 inagricoltura, nelle more di una possibileproposta di ulteriori dilazione del termineper i pagamenti, fissato attualmente conDecisione comunitaria al 31/12/2018, ren-dono urgente e indispensabile che i con-tributi già erogati secondo le disposizionidei Presidenti delle Regioni di cui all’ar-ticolo 1 comma 2 del decreto-legge 6giugno 2012, n. 74, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 1o agosto 2012,n. 122, siano considerati quali compensa-zioni/risarcimenti del danno subito, se-condo le finalità di cui al comma 1 e perl’acquisizione della agibilità sismica neilimiti di quanto comprovato con appositaperizia giurata,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di considerare atutti gli effetti compensazioni al dannosubito, i contributi già erogati secondo ledisposizioni dei Presidenti delle Regioni di

Atti Parlamentari — 117 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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cui in premessa, quando soggetti al ri-spetto della normativa sugli aiuti di Statoe nei limiti di quanto comprovato conapposita perizia giurata.

9/4444-A/140. De Maria, Carra, Baruffi,Ghizzoni, Crivellari.

La Camera,

premesso che:

i comuni delle regioni Emilia-Ro-magna, Lombardia e Veneto, hanno subitoun minor gettito Imu, derivante dall’esen-zione disposta a favore degli immobiliubicati nelle zone colpite dal sisma del 20e del 29 maggio 2012, distrutti o oggetto diordinanze sindacali di sgombero, a decor-rere dall’anno 2012, fino alla definitivaricostruzione e agibilità degli stessi;

tale condizione si ripercuote, dianno in anno, sui bilanci dei comuniinteressati, i quali dalle entrate Imu rica-vano buona parte dei mezzi per la gestionedei propri territori;

di recente sono stati sbloccati irimborsi del minor gettito Imu per cia-scuno degli anni 2015 e 2016 ma nonquelli relativi agli anni 2012, 2013 e 2014,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere, nelprimo provvedimento utile, il rimborso delminor gettito Imu anche per ciascuno deglianni 2012, 2013 e 2014.

9/4444-A/141. Gianni Farina, Carra, Ba-ruffi, Ghizzoni, Crivellari.

La Camera,

premesso che:

in Italia sono attive, in tutte leregioni, 2273 bande musicali. A titoloesemplificativo, come segnalato dall’Asso-ciazione bande musicali di Brescia, inquesta sola provincia lombarda sono attive113 bande che a livello di tavolo perma-

nente con le federazioni associate rappre-sentano circa 700 bande musicali, e oltre50.000 mila tra allievi e musicanti;

si tratta di un patrimonio di grandevalore artistico, sociale, culturale e forma-tivo, nonché espressione delle comunitàlocali. Le bande musicali sono, infatti, dasecoli un fenomeno culturale tipico delterritorio italiano, centri di aggregazionesociale per diverse generazioni in grado diavvicinare un ampio pubblico alla cono-scenza e alla fruizione della musica po-polare, la cui importanza è sancita dal-l’articolo 117 della Costituzione, oltre arappresentare un importante vivaio per iConservatori di musica italiani;

inoltre la banda come realtà che hasempre fatto da sfondo all’immaginariocollettivo italiano, rappresenta un feno-meno sociale di grande importanza: labanda è un fenomeno vivo e, sia pure inmaniera frammentaria, rimane uno deimodi fondamentali di fare musica nelnostro Paese, parte integrante della nostrastoria popolare, erede della grande tradi-zione musicale italiana;

un importante riconoscimento alruolo delle formazioni bandistiche è arri-vato con il decreto ministeriale prot. 529del 30 giugno 2016, del Ministero dell’i-struzione, dell’università e della ricerca,che attribuisce alle bande il ruolo diinsegnamento nelle scuole per l’apprendi-mento pratico della musica per tutti glistudenti;

con la legge di stabilità 2016 erastata introdotta la possibilità per i contri-buenti di destinare il due per mille Irpefalle associazioni culturali, ma ciò non èstato confermato e quindi reso possibileanche per l’anno 2017 e le bande sonostate escluse dall’elenco delle associazioniche potevano beneficiare del contributo,

impegna il Governo

ad assumere le necessarie iniziative nor-mative per rivedere questa decisione cheincide negativamente su un segmento im-portante della cultura musicale del nostro

Atti Parlamentari — 118 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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Paese e di fatto penalizza direttamentemigliaia di musicisti e studenti permet-tendo di destinare il due per mille dellapropria imposta sul reddito delle personefisiche a favore delle Bande Musicali.

9/4444-A/142. Cominelli.

La Camera,

premesso che:

come noto, il tema dell’alta ten-sione abitativa è questione che interessaancora tanta parte del territorio nazionalee rappresenta profili particolarmente rile-vanti nelle aree e nei comuni colpiti dacalamità naturali che ne hanno compro-messo il patrimonio immobiliare;

opportunamente, a tal fine, le di-sposizioni dell’articolo 9, del decreto-legge28 marzo 2014, n. 47 riconoscono unregime di favore nell’applicazione dell’ali-quota della cedolare secca per contratti acanone concordato proprio per quei co-muni per i quali sia stato deliberato lostato di emergenza a seguito del verificarsidegli eventi calamitosi;

anche se in diversi casi l’opera diricostruzione ha registrato risultati signi-ficativi, non c’è dubbio che una specificaattenzione vada riservata al mercato degliaffitti in tali territori, confermando, al-meno fino al completamento del ripristinodel patrimonio immobiliare ad uso abita-tivo, una applicazione agevolata della sud-detta aliquota,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prorogare lemisure agevolative in materia di cedolaresecca per contratti a canone concordatonei territori colpiti da calamità naturali enei quali non sia stata completata l’operadi ricostruzione.

9/4444-A/143. Baruffi, Ghizzoni, Mar-chi, Carra, Crivellari.

La Camera,

premesso che:

il sistema di attivazione e gestionedi tutte le prestazioni occasionali attra-verso la piattaforma informatica dell’INPS,previsto dall’articolo 54-bis, è finalizzato agarantire la piena ed effettiva tracciabilitàdei rapporti di lavoro, in funzione dellaprevenzione di ogni forma di abuso outilizzo improprio dell’istituto del lavorooccasionale;

al fine di assicurare la massimatutela dei lavoratori che svolgono le pre-stazioni di lavoro occasionale,

impegna il Governo:

in sede di definizione delle proceduredi attivazione e gestione delle suddette pre-stazioni attraverso la piattaforma telema-tica INPS, a garantire la tracciabilità dellaprestazione in ogni fase della stessa, ancheattraverso la possibilità di attestazione delsuo effettivo svolgimento al termine di ognigiornata di lavoro programmata, con con-seguente inibizione della procedura ammi-nistrativa di cui al comma 18, fermo re-stando che la suddetta procedura non in-cide, in ogni caso, sul diritto del lavoratoreche abbia effettivamente reso la presta-zione di ricevere il compenso e la relativacopertura previdenziale e assicurativa;

sulla base dell’elaborazione dei datiraccolti attraverso la piattaforma informa-tica, a predisporre piani di controllo eprotocolli di accertamento amministrativied ispettivi utili a contrastare ogni formadi abuso, anche mediante la rilevazione diappositi indicatori di anomalia nella fre-quenza del ricorso alla revoca, con parti-colare riferimento ai settori e ai prestatoripiù sensibili;

in generale, anche ai fini della rela-zione da rendere annualmente al Parla-mento ai sensi del comma 21, previoconfronto con le parti sociali, ad assicu-rare un continuativo monitoraggio delleattività lavorative occasionali di cui all’ar-ticolo 54-bis.

9/4444-A/144. Di Salvo.

Atti Parlamentari — 119 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

Page 120: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/Leg17/resoconti/assemblea/html/sed0807/leg.17.sed... · 807. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

La Camera,

premesso che:

l’articolo 22-bis, introdotto in fasedi discussione in Commissione bilancio,dispone l’avvio, a decorrere dal 2017, diprocessi di graduale statizzazione e razio-nalizzazione degli Istituti superiori di studimusicali e delle Accademie di belle artinon statali, sulla base di criteri da indi-viduare con decreti del Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, diconcerto con il Ministro dell’economia edelle finanze, nei limiti delle risorse ap-positamente stanziate;

il comma 2 del medesimo articoloprevede, inoltre, che gli enti locali eroga-tori dei finanziamenti che hanno garantitoe tuttora garantiscono l’attività degli isti-tuti precedentemente citati, ad assicurarel’uso gratuito degli spazi e degli immobilie a farsi carico delle situazioni debitoriepregresse alla statizzazione,

impegna il Governo

a disciplinare il processo di statizzazione erazionalizzazione di cui all’articolo 22-bis,previa condivisione dei criteri con le rap-presentanze degli enti territoriali.

9/4444-A/145. Ghizzoni, Baruffi, Coscia,Crimì, Malisani, Rocchi, Carocci,Ascani, Coccia, Blažina, Dallai, Iori.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto con-tiene misure relative all’istituto dell’APEsociale e alla situazione dei lavoratoriimpegnati in attività gravose e quella deicosiddetti « precoci »;

nell’ambito delle misure finalizzatea prevedere differenziati percorsi pensio-nistici che tengano conto delle particolaricondizioni di svolgimento dell’attività la-vorativa, il legislatore italiano ha volutoriservare una particolare attenzione alla

condizione dei lavori usuranti, nell’ambitodei quali, una specifica trattazione è ri-servata ai lavori notturni;

è di tutta evidenza la peculiarità ela gravosità della prestazione lavorativaesercitata durante l’orario notturno, la cuiquantità assoluta deve essere considerataai fini del perseguimento dei requisiti perl’anticipazione del trattamento pensioni-stico; tuttavia, l’attuale formulazione dellacorrispondente disciplina, dettata dall’ar-ticolo 1, del decreto legislativo 67 del 2011,non sembra tener conto di alcune parti-colari situazioni organizzative dei cicliproduttivi adottati in taluni settori pro-duttivi; infatti, nel corso degli ultimi annialcune aziende, in particolare nel settoredei semiconduttori, hanno firmato accordicon le organizzazioni sindacali finalizzatiad un’organizzazione del ciclo produttivosu turni di 12 ore. Tale organizzazionepermette di migliorare la produttività neicicli ad alta tecnologia, quale quello deisemiconduttori;

il turno avvicendato su 12 ore com-porta, a parità di notti effettivamentelavorate nell’anno, un orario notturno su-periore del 50 per cento rispetto a turniavvicendati a 8 ore. Infatti, dal confrontodi tale turnazione (a 12 ore) con una tipicadi 8 ore, come ad esempio uno schema 6+3(06.00-14.00, 14.00-22.00, 22.00-06.00) èpossibile riscontrare:

1) un numero di notti nell’annocomparabile tra le due turnazioni;

2) di converso, un’incidenza mag-giore delle ore notturne lavorate rispettoal totale delle 24 ore giornaliere, pari allametà per il turno a 12 ore e ad 1/3 perquello a 8 ore;

3) una durata maggiore in ore delperiodo notturno della turnazione a 12 orerispetto a quella della turnazione ad 8 ore(ben 4 ore in più);

tale comparazione rende evidentecome il riferimento al mero numero digiorni lavorativi all’anno (di notti), da

Atti Parlamentari — 120 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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computare per avere diritto all’accesso altrattamento pensionistico anticipato, siada ritenersi iniqua nella parte in cui nonconsidera la maggiore durata e, di conse-guenza, il maggior peso, in termini distress e di fatica, delle notti lavorate a 12ore;

pertanto, a parità di notti lavoratenell’anno, si dovrebbe computare un mag-gior numero delle stesse per chi si trovanella condizione di lavoro che prevede,come nel caso sopra richiamato, turni aciclo continuo da 12 ore,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare gliappropriati provvedimenti, anche di carat-tere normativo, volti a riconoscere unadiversa valutazione dei giorni lavorativisvolti in orario notturno, in ragione delleore effettivamente svolte, come nel caso diquegli accordi che prevedono turni didodici ore.

9/4444-A/146. Damiano, Gnecchi, In-certi, Albanella, Baruffi, Boccuzzi, Ma-estri, Miccoli.

La Camera,

premesso che:

la legge 28 dicembre 2015, n. 208,ha esteso ai rapporti tra consorzi e con-sorziati l’obbligo di applicazione del mec-canismo del reverse charge qualora i con-sorzi siano aggiudicatari di commesse pro-mosse da enti pubblici verso i quali do-vranno emettere fatture in split payment;

la ratio della norma attiene allanecessità di salvaguardare l’aspetto finan-ziario del consorzio che verrebbe altri-menti a trovarsi costantemente a creditodi imposta, con modeste possibilità diutilizzo in compensazione dato che lastruttura di impresa rimane normalmentein capo alle imprese consorziate, esecutricidei lavori acquisiti dal consorzio stabile;

la citata normativa, in vigore dal 1o

gennaio 2016, non è però ad oggi operativa

mancando l’autorizzazione del Consigliodell’Unione europea ad operare la derogadi cui all’articolo 395 della Direttiva 2006/112/CE, nel quale si afferma che « il Con-siglio, deliberando all’unanimità su propo-sta della Commissione, può autorizzareogni Stato membro ad introdurre misurespeciali di deroga alla presente Direttiva,allo scopo di semplificare la riscossionedell’imposta o di evitare talune evasioni oelusioni fiscali »;

la stessa Agenzia delle Entrate concircolare 20/E/2016 cita la necessaria pre-ventiva autorizzazione europea per l’ap-plicazione della normativa;

il provvedimento all’esame haesteso la platea di committenti che sa-ranno obbligati ad applicare, dal prossimo1o luglio, lo split payment a tutte le com-mittenze a partecipazione pubblica, ossiasostanzialmente a tutte le controparti concui normalmente operano i consorzi cheoperano nel campo delle infrastrutture;

ciò provocherà delle massicce ri-percussioni di natura finanziaria sulle im-prese consorziate, che si vedranno drenarela liquidità aziendale sottraendo risorsesignificative alle imprese esecutrici,

impegna il Governo

ad avviare ogni atto, procedura o solleci-tazione al fine di ottenere in tempi certi ledovute autorizzazioni da Bruxelles pergarantire la possibilità di applicare il « re-verse charge » nei rapporti tra Consorzio econsorziata la cui applicazione rappresen-terebbe un significativo aiuto alle impreseconsorziate.

9/4444-A/147. Mariano.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 38 del presente prov-vedimento si rimodula l’andamento deipagamenti dovuti all’INPS e si facilita ladismissione del suo patrimonio immobi-

Atti Parlamentari — 121 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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liare nell’ambito dei piani triennali diinvestimento autorizzati dai competentiMinisteri;

l’articolo 14 del decreto-legge 6luglio 2011, n. 98 convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,nell’ambito delle disposizioni inerenti lasoppressione, incorporazione e riordino dienti ed organismi pubblici disposta attri-buisce alla Commissione di vigilanza suifondi pensione (COVIP), i compiti di con-trollo sugli investimenti delle risorse fi-nanziarie e sulla composizione del patri-monio degli enti gestori di forme previ-denziali obbligatorie di base privatizzati inseguito alle disposizioni di cui al Decretolegislativo n. 509 del 1994 e al Decretolegislativo n. 103 del 1996. Nell’eserciziodi tali attività, la COVIP può effettuareanche ispezioni, richiedendo la produzionedi atti e documenti;

la COVIP, inoltre, subentra al Nu-cleo di valutazione della spesa previden-ziale per quanto concerne i compiti dicontrollo sugli enti previdenziali privatiz-zati affidati a quest’ultimo dall’articolo 3,comma 12, della legge n. 335 del 1995, inordine alle indicazioni sulla redazione deibilanci tecnici, alle valutazioni sul riequi-librio economico-finanziario e alla nominadel commissario straordinario in caso dimancato riequilibrio. Ad ogni modo, ilNucleo continua a svolgere compiti diosservazione, monitoraggio ed analisi dellaspesa previdenziale ed assistenziale deglienti in esame;

le modalità attraverso le quali laCOVIP riferisce ai Ministeri vigilanti sul-l’attività di controllo effettuata sono de-mandate ad un apposito decreto intermi-nisteriale. Si demanda, inoltre, sempre adun decreto interministeriale, che non ri-sulta ancora emanato, la definizione delledisposizioni in materia di investimentodelle risorse finanziarie degli enti previ-denziali, di conflitti di interessi e di bancadepositaria,

impegna il Governo

ad emanare il suddetto decreto tenendoconto della specificità dei singoli enti pre-

videnziali di diritto privato, in coerenzacon quanto previsto dall’articolo 2, comma2, del decreto legislativo 30 giugno 1994,n. 509, linee guida per l’impiego del pa-trimonio, costituito dai contributi degliiscritti, in funzione dei vincoli derivantidalle passività dei predetti enti, per l’ado-zione di efficienti procedure di gestionedel portafoglio, per la prevenzione di con-flitti di interesse e per il deposito dellerisorse presso una banca depositaria.

9/4444-A/148. Causi, Morassut.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge 24 aprile 2017,n. 50 di conversione in legge reca unaserie di disposizioni urgenti

in materia finanziaria, iniziative a favoredegli enti territoriali, nonché ulteriori in-terventi per le zone colpite da eventisismici e misure per lo sviluppo;

nel nostro Paese, e in particolarmodo nell’ambito dei territori di cui al-l’articolo 1 del decreto-legge 17 ottobre2016, n. 189, convertito con modificazionidalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, sirende necessario rafforzare l’economiacircolare, stimolando il riciclo in un set-tore che attualmente non ha sviluppato lesue potenzialità di mercato,

impegna il Governo

a vincolare determinate risorse destinateagli interventi per la riqualificazione inaree pubbliche, ai territori di cui all’arti-colo 1 del decreto-legge 17 ottobre 2016,n. 189, convertito con modificazioni dallalegge 15 dicembre 2016, n. 229, per l’ac-quisto di prodotti realizzati in materialericiclato post consumo.

9/4444-A/149. Vignaroli.

Atti Parlamentari — 122 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il testo del decreto-legge in esameesce dopo una settimana di lavori dallaCommissione bilancio con un pacchetto dinovità da fare invidia alla legge di bilanciodal ritorno dei voucher, all’addio dellemonete di 1 e 2 centesimi e dalle risorseper garantire la sopravvivenza di Alitalia;

su quest’ultimo aspetto passa l’e-mendamento del Governo che recepisce ildecreto-legge 2 maggio 2017 n.55 che de-stina ad Alitalia, in amministrazione stra-ordinaria, 600 milioni di euro di prestitoponte per i prossimi sei mesi. La misurasostituisce così l’aumento da 300 milioniper Invitalia, previsto nella prima stesura;

si ricorda che il Governo ha nomi-nato tre Commissari per la gestione del-l’Amministrazione straordinaria della so-cietà Alitalia

si rileva in merito che il decretoministeriale del 3 novembre 2016 deter-mina, ai sensi dell’articolo 47, del decretolegislativo 8 luglio 1999, n. 270, i criteri diliquidazione dell’ammontare dei compensispettanti al commissario giudiziale, alcommissario straordinario e ai membri delcomitato di sorveglianza nelle proceduredi amministrazione straordinaria, prevedeche ai commissari spetta una percentualesui ricavi dell’azienda per preparare ilpiano operativo per la continuità azien-dale. Se non superano i 100 milioni, aciascun commissario spetta lo 0,25 percento, lo 0,15 per cento per le sommesuperiori;

prendendo ad esempio il bilanciodisponibile della Compagnia Alitalia,quello del 2015, nel quale i ricavi datraffico sono stati 2,8 miliardi, più altriricavi operativi per 300 milioni. I treCommissari appena nominati potrebberoprendere un compenso di 3,3 milioni dieuro a testa;

ovviamente il Mise ha smentito lenotizie apparse in questi giorni sui com-pensi dei Commissari ma senza precisare

l’ammontare esatto della cifra e dichia-rando che il parametro di guadagno deiCommissari dipende dalla durata e dal suoesito della procedura. A riguardo sarebbeopportuno per evitare equivoci e dubbistabilire un tetto massimo di guadagno peri Commissari straordinari nella proceduradi Amministrazione straordinaria,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa anche norma-tiva al fine di prevedere che l’indennità deiCommissari straordinari nell’attività rela-tiva alla gestione dell’esercizio dell’impresanon potrà comunque eccedere il limitemassimo di euro 240.000 al lordo deicontributi previdenziali e assistenziali edegli oneri fiscali a carico del beneficiario,tenuto conto anche dei compensi corri-sposti da altre pubbliche amministrazionio da società a controllo pubblico o da altregestioni commissariali.

9/4444-A/150. Cancelleri, Liuzzi, Spes-sotto, Dell’Orco, Nicola Bianchi, De Lo-renzis, Paolo Nicolò Romano, Carinelli,Fantinati, Da Villa, Della Valle.

La Camera,

premesso che:

il testo del decreto-legge in esameesce dopo una settimana di lavori dallaCommissione bilancio con un pacchetto dinovità da fare invidia alla legge di bilanciodal ritorno dei voucher, all’addio dellemonete di 1 e 2 centesimi e dalle risorseper garantire la sopravvivenza di Alitalia;

su quest’ultimo aspetto passa l’e-mendamento del Governo che recepisce ildecreto-legge 2 maggio 2017 n. 55 chedestina ad Alitalia, in amministrazionestraordinaria, 600 milioni di euro di pre-stito ponte per i prossimi sei mesi. Lamisura sostituisce così l’aumento da 300milioni per Invitalia, previsto nella primastesura;

il Governo ha nominato tra i tre icommissari straordinari Enrico Laghi il

Atti Parlamentari — 123 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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quale ai sensi dell’articolo 4 del regola-mento del Ministero dello sviluppo econo-mico del 10 aprile 2013 non poteva esserenominato commissario perché ha « eserci-tato funzioni di amministrazione, dire-zione e controllo nell’impresa insolventeovvero delle persone che hanno esercitatofunzioni di amministrazione, direzione ocontrollo nell’impresa insolvente »;

la surrichiamata norma potrebbeessere quelle di riferimento nella concretafattispecie in relazione alla circostanza chela Alitalia s.p.a. oggi è controllata da CAIs.p.a. che detiene il 51 per cento delcapitale sociale proprio in relazione allaCAI s.p.a. Enrico Laghi:

a) è componente del Consiglio diAmministrazione di CAI, che esercita ilcontrollo su Alitalia s.p.a., o senz’altro loè stato sino al 31 agosto 2016;

b) il 4,28 per cento del capitalesociale della CAI s.p.a. è detenuto dallaRiva Fire s.p.a., oggi in A.S., ed EnricoLaghi è uno dei Commissari Straordinari;

c)il 12,99 per cento del capitalesociale della CAI è detenuto da UnicreditS.p.A. ed Enrico Laghi è sindaco effettivodella Unicredit S.p.A.;

se la situazione in cui versa EnricoLaghi è riconducibile alla previsione di cuiall’articolo 4 lettera a) e/o lettera b) è deltutto indifferente che egli abbia o menorilasciato l’autocertificazione atteso che lanomina sarebbe ″contra legem″ L’autocer-tificazione non ha valore sanante rispettoad una situazione che la norma qualificacome impeditiva alla nomina a prescin-dere;

peraltro devo aggiungere che asensi dell’articolo 381-bis del decreto le-gislativo n. 270 del 1999 non può esserenominato commissario straordinario e senominato decade « ...chi, avendo intratte-nuto con l’impresa, personalmente o qualesocio, amministratore o dipendente di al-tra organizzazione imprenditoriale...(n.d.r. CAI S.P.A.) ..., rapporti non occa-

sionali di collaborazione ...abbia presoparte...nella gestione che ha portato aldissesto dell’impresa... »;

è di manifesta evidenza che EnricoLaghi è stato amministratore della CAIS.p.A. che in quanto socio di controllodella Alitalia S.p.A. ha preso parte nellagestione della medesima Alitalia S.p.A. cheha portato al dissesto la predetta società;

impegna il Governo:

a valutare nuovamente la situazioneimpeditiva per l’assunzione dell’incarico dicommissario straordinario richiamata inpremessa, escludendo come valore sa-nante, la deroga per motivi di urgenza;

ad adottare ogni iniziativa, anchenormativa di rango primario, al fine diprevedere incompatibilità assoluta per l’e-sercizio delle funzioni di commissariostraordinario per chi ha esercitato fun-zioni di amministrazione, direzione e con-trollo nell’impresa insolvente ovvero dellepersone che hanno esercitato funzioni diamministrazione, direzione o controllonell’impresa insolvente.

9/4444-A/151. Crippa, Liuzzi, Spessotto,Dell’Orco, Nicola Bianchi, De Lorenzis,Paolo Nicolò Romano, Carinelli, Fanti-nati, Da Villa, Della Valle.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di conversionedel decreto-legge in esame ha come obiet-tivo di intervenire sui saldi di finanzapubblica, al fine di migliorarne l’anda-mento attraverso un complesso di inter-venti eterogenei di tipo economico-finan-ziario;

il testo del decreto-legge esce dopouna settimana di lavori dalla Commissionebilancio con un pacchetto di novità da fareinvidia alla legge di bilancio dal ritorno deivoucher, all’addio delle monete di 1 e 2centesimi e dalle risorse per garantire lasopravvivenza di Alitalia;

Atti Parlamentari — 124 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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su quest’ultimo aspetto passa l’e-mendamento del Governo che recepisce ildecreto-legge 2 maggio 2017 n.55 che de-stina ad Alitalia, in amministrazione stra-ordinaria, 600 milioni di euro di prestitoponte per i prossimi sei mesi. La misurasostituisce così l’aumento da 300 milioniper Invitalia, previsto nella prima stesura;

si riproduce anche la norma delcomma 2 che prevede che i CommissariStraordinari, ai fini della predisposizionedel programma di amministrazione stra-ordinaria, provvedano alla raccolta di ma-nifestazioni di interesse finalizzate alladefinizione della procedura di ammini-strazione straordinaria;

si rileva che seppur è una impresai cui costi sono oltremodo fuori controllo.Purtroppo Alitalia da oltre un decennioesiste al solo scopo di essere venduta aqualcuno, dai Tedeschi ai Francesi per poiarrivare ai « Capitani Coraggiosi » ed infineai ricchi petrolieri del Golfo;

malgrado il maltrattamento mana-geriale subito ancora oggi Alitalia è un« marchio », un segno di valore inconfon-dibile e unico dell’« Italian style » nelmondo, ha quasi del miracoloso comequesto appeal che esercita su un segmentoampio di utenti fa sì che dopo 10 anni adir poco turbolenti che avrebbero annien-tando le quote di mercato di qualsiasiimpresa, Alitalia trasporti ancora oggi ol-tre 20 milioni di passeggeri con una flottapressoché dimezzata rispetto al 2008 annodella privatizzazione;

appare inconcepibile che un Paesea vocazione turistica come il nostro possarimanere senza la propria compagnia dibandiera, considerando l’incidenza dellavoce turismo sulla nostra bilancia com-merciale,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa utile, nell’am-bito della propria competenza, al fine diindividuare e riconoscere premialità allemanifestazioni di interesse che salvaguar-dano l’intero complesso aziendale ed i

livelli occupazionali, assicurano investi-menti per riportare in house la manuten-zione primaria dei vettori della societàAerea Alitalia e riconoscano l’ingresso deidipendenti all’interno del collegio sinda-cale o nel consiglio di amministrazione.

9/4444-A/152. Vallascas, Spessotto,Liuzzi, Dell’Orco, Nicola Bianchi, DeLorenzis, Paolo Nicolò Romano, Cari-nelli, Fantinati, Da Villa, Della Valle.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge 24 aprile 2017,n. 50 di conversione in legge reca unaserie di disposizioni urgenti in materiafinanziaria, iniziative a favore degli entiterritoriali, nonché ulteriori interventi perle zone colpite da eventi sismici e misureper lo sviluppo;

in particolare, l’articolo 52-quin-quies, intervenendo in tema di sicurezzaantisismica delle autostrade A24 e 25, fa inmodo che l’obbligo del concessionario diversare i canoni del 2015 e 2016 vengaspostato dal 2029 e 2030, configurandosi,in tal modo, come una sorta di condono;

le autostrade A24 e A25, che col-legano l’Abruzzo al Lazio, hanno bisognodi una manutenzione generale anche inconsiderazione della loro collocazione inun’area ad alto rischio sismico;

in conseguenza degli eventi sismicidel 2009, la legge n. 228 del 2012 hadisposto alcune misure atte a consentire lamessa in sicurezza dei viadotti, l’adegua-mento degli impianti di sicurezza in gal-leria e ogni ulteriore opera di adegua-mento,

impegna il Governo:

a definire un cronoprogramma degliinterventi di adeguamento sismico e messain sicurezza delle Autostrade A24 e A25 econtestualmente a disporre verifiche pe-riodiche affinché i lavori di adeguamentosismico siano realizzati ed eseguiti nel

Atti Parlamentari — 125 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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rispetto della normativa antisismica e nerispetto delle pattuizioni contrattuali tra leparti;

a verificare l’effettivo rispetto delleclausole della convenzione di concessioneautostradale sottoscritta con Strada deiParchi S.p.A.;

a verificare scrupolosamente il ri-spetto dell’avvenuta manutenzione ordina-ria e straordinaria da parte della stessaconcessionaria anche a mezzo dei propriuffici tecnici;

qualora, all’esito, tale verifica dia unavalutazione negativa, a revocare la conces-sione in atto;

a verificare, attraverso gli uffici tec-nici del Ministero, la congruità del prez-zario e del capitolato dei lavori effettiva-mente svolti.

9/4444-A/153. (Versione corretta) Col-letti, Vacca, Sorial.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 52-ter del provvedimentoin esame, introdotto dal Governo in Com-missione, con l’obiettivo di ripristinare incapo all’Anac un potere di controllo everifica al fine di prevenire fenomeni dicorruzione o altre illegittimità, ha dispostoche la predetta ANAC è legittimata adagire in giudizio per l’impugnazione deibandi, degli altri atti generali e dei prov-vedimenti relativi a contratti di rilevanteimpatto, emessi da qualsiasi stazione ap-paltante, qualora ritenga che essi violino lenorme in materia di contratti pubblicirelativi a lavori, servizi e forniture;

in base all’articolo 51 del decretolegislativo 18 aprile 2016, n.50 vige nelnostro ordinamento un obbligo di suddi-visione in lotti dei bandi in capo allestazioni appaltanti per consentire anchealle micro, piccole e medie imprese dipartecipare alle gare pubbliche e per evi-tare che siano frequentemente grandiaziende a risultare aggiudicatarie;

come noto, è altresì data la possi-bilità alle stazioni appaltanti di poter de-rogare a tale obbligo;

motivando la mancata suddivisionedell’appalto in lotti nel bando di gara.Quest’ultima facoltà in capo alle stazioniappaltanti ha dato origine, tuttavia, ad unaeccessiva discrezionalità nonché ad unaapplicazione di tale deroga in maniera nonuniforme su tutto il territorio nazionale inviolazione del favor partecipationis tra im-prese,

impegna il Governo

a far sì che l’obbligo generale di suddivi-sione in lotti dei bandi di gara pubblici siarispettato, anche valutando ulteriori inter-venti normativi volti a far sì che la pre-detta Anac possa definire con l’Autoritàgarante per la concorrenza e il mercato icriteri in base ai quali sono da conside-rarsi legittime le motivazioni che possonogiustificare il mancato assolvimento all’ob-bligo di suddivisione in lotti.

9/4444-A/154. Daga, Busto, De Rosa, Mi-cillo, Terzoni, Zolezzi.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 62 interviene sulla disci-plina della costruzione di impianti sportividettata dal comma 304 della legge distabilità 2014 (legge 147 del 2013) ed èstato oggetto di ulteriori modifiche conl’approvazione di un emendamento delGoverno durante l’esame in Commissione;

pur con la doverosa eliminazionedella parte in cui la norma consentiva larealizzazione di nuovi complessi residen-ziali, rimangono molte criticità ed altre siaggiungono con le modifiche intervenutein sede di Commissione;

l’attuale formulazione dell’articolo62 consente la possibilità di realizzare,all’interno dell’impianto sportivo, qualoraabbia una capienza superiore a 5.000posti, alloggi di servizio strumentali alle

Atti Parlamentari — 126 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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esigenze degli atleti e dei dipendenti dellasocietà o associazione sportiva utilizza-trice, nel limite del 20 per cento dellasuperficie utile; altresì appare discutibileche la realizzazione delle opere di urba-nizzazione possa avvenire in modo conte-stuale alla realizzazione degli impianti,con l’oggettivo rischio che non venganorealizzate affatto; analoghe perplessità su-scitano i meccanismi di deroga alla nor-mativa sulla pianificazione urbanistica, at-traverso la previsione di una variante« automatica » al piano regolatore;

il comma 3 consente di riservare,per un raggio di 300 metri dall’impianto,l’occupazione di suolo pubblico per attivitàcommerciali solo all’associazione o allasocietà sportiva utilizzatrice dell’impiantosportivo, qualora l’impianto abbia una ca-pienza superiore a 16.000 posti, con unaprevisione ulteriore per gli impianti conuna capienza compresa tra 5.000 e 16.000posti, con la zona riservata ristretta a 150metri;

il nuovo comma 5-bis prevede che,in caso di ristrutturazione o nuova costru-zione di impianti sportivi con una ca-pienza inferiore a 500 posti al coperto o a2.000 posti allo scoperto, è consentitodestinare all’interno dell’impianto spor-tivo, in deroga agli strumenti urbanistici eai regolamenti delle regioni e degli entilocali: fino a 200 mq. della superficie utilead attività di somministrazione di alimentio bevande, aperta al pubblico nel corsodelle manifestazioni sportive ufficiali; finoa 100 mq. al commercio di articoli eprodotti strettamente correlati alla disci-plina sportiva svolta,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate al fine di adottareun nuovo provvedimento legislativo, voltoa correggere e modificare le parti dellanorma sulla realizzazione degli impiantisportivi, in modo da garantire il rispettodegli equilibri ambientali, una correttapianificazione urbanistica e da evitare il

rischio che gli interventi previsti possanoagevolare operazioni di carattere specula-tivo.

9/4444-A/155. De Rosa, Daga, Busto, Mi-cillo, Terzoni, Zolezzi, Vignaroli, Caso,D’Incà, Brugnerotto, Cariello, Castelli,Sorial.

La Camera,

premesso che:

il Consiglio di stato ha, definitiva-mente confermato la correttezza della sen-tenza TAR Lazio, che aveva annullato iprovvedimenti di attuazione del decreto-legge 201 del 2011, censurando i presup-posti tecnico-metodologici adottati dalMEF, in base ai quali venivano attribuitele risorse destinate ai Comuni sul ricalcolodel presunto gettito IMU-ICI;

ad oggi alcuni comuni non sonostati ancora risarciti del differenziale digettito IMU, in quanto il MEF non haproceduto al ricalcolo,

impegna il Governo

a dare attuazione ai dettami delle sentenzedel Consiglio di Stato e del TAR, riguar-danti il metodo di calcolo del fondo disolidarietà comunale e provvedere ad in-tegrare quanto stabilito per l’anno 2017 aicomuni interessati.

9/4444-A/156. Cariello.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento all’esame prevedenuovi finanziamenti per la conversionedell’organico di fatto in organico di diritto,consentendo così la stabilizzazione di15.100 posti;

tuttavia, in riferimenti agli stanzia-menti promessi dalla legge di stabilitàdestinati per tali finalità, si registra si daparte del Governo la volontà di stabiliz-zare tali docenti, ma appare evidente come

Atti Parlamentari — 127 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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in realtà i nuovi finanziamenti non risul-tino interamente di nuova previsione;

risulta necessario rilevare, infatti, ilGoverno non destina quei fondi ex novo,ma li sposta, determinando un investi-mento reale chiaramente inferiore, dalmomento che i 15.100 posti che si inten-dono trasformare, rappresentavano già uncosto, essendo quei posti comunque pre-senti all’interno dell’organico scolastico,benché non stabilizzati;

si ritiene, pertanto, come utiliz-zando tale spesa per l’intero pagamentodegli stipendi, e non per la sola differenzanecessaria a trasformare i contratti atempo indeterminato, si riduca sostanzial-mente sia la portata delle nuove misure,sia la platea dei beneficiari,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normativevolte ad ampliare il numero di posti dastabilizzare, considerando per l’utilizzodelle nuove risorse destinate alla trasfor-mazione da organico di fatto in organicodi diritto, la sola differenza derivantedall’applicazione delle nuove tipologie con-trattuali ai docenti già presenti all’internodegli organici.

9/4444-A/157. Luigi Gallo.

La Camera,

premesso che:

in corso di esame è stato accolto unemendamento nella riduzione del debitodegli enti locali;

con l’approvazione dell’emenda-mento del Relatore si sono ritenuti « as-sorbiti » i nostri emendamenti finalizzatialla ristrutturazione del debito degli entilocali;

l’assorbimento non soddisfa le no-stre richieste, ben più ampie ed incisiveper risolvere la mancanza di liquidità dimolti enti locali, che hanno necessità diricomporre il proprio debito come è stato

concesso alle Regioni con il decreto-legge66 del 2014. Ciò consentirebbe un rialli-neamento dei tassi di interesse, che almomento sono molto più ridotti sul mer-cato finanziario, rispetto a quelli concor-dati all’epoca della stipulazione dei con-tratti di mutuo,

impegna il Governo

a porre in essere tutte le misure anche dinatura normativa per estendere la possi-bilità di ristrutturazione del debito inparticolare delle province così come èstato consentito alle regioni con il decreto-legge 66 del 2014 articolo 45.

9/4444-A/158. Sorial.

La Camera,

premesso che:

nell’ambito del processo di riformadei crediti deteriorati e delle sofferenzebancarie, l’articolo 60-sexies, introdottonel corso dell’esame in sede referente,prevede la possibilità per le società dicartolarizzazione cessionarie dei creditideteriorati di concedere finanziamenti fi-nalizzati a migliorare le prospettive direcupero degli stessi crediti e favorire ilritorno in bonis del debitore ceduto,

impegna il Governo

al fine di contenere esuberi occupazionalied evitare espropri di massa dei beni messia garanzia favorendo il ritorno in bonisdei debitori, introdurre ulteriori strumentinormativi, anche fiscali, finalizzati allagestione interna delle sofferenze anche peril tramite di società dello stesso gruppobancario, garantendo la riqualificazioneedile ed energetica dei beni messi a ga-ranzia anche in funzione di una destina-zione a finalità sociali dei beni non uti-lizzati.

9/4444-A/159. Pesco.

Atti Parlamentari — 128 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di conversionedel decreto-legge in esame ha come l’o-biettivo di intervenire sui saldi di finanzapubblica, al fine di migliorarne l’anda-mento attraverso un complesso di inter-venti eterogenei di tipo economico-finan-ziario;

il testo del decreto-legge esce dopouna settimana di lavori dalla Commissionebilancio con un pacchetto di novità da fareinvidia alla legge di bilancio Dal ritornodei voucher, all’addio delle monete di 1 e2 centesimi. Dalle risorse per garantire lasopravvivenza di Alitalia, all’introduzionedella web tax. Dall’arrivo degli indici diaffidabilità. Dalla riassegnazione dei poteriall’Anac alle assunzioni a tempo indeter-minato dei docenti, che potranno man-giare in mense biologiche, dallo sbloccodel turn over al 100 per cento per i piccolicomuni all’anticipo del taglio delle Awp;

a tal proposito il presentatore se-gnala che l’articolo 12, comma 2, deldecreto del Presidente della Repubblica 22dicembre 1986, n. 917 (Testo unico delleimposte sui redditi) dispone che le detra-zioni dall’imposta lorda per carichi difamiglia, stabilite ai commi 1 e 1-bis delmedesimo articolo, « spettano a condizioneche le persone alle quali si riferisconopossiedano un reddito complessivo, com-putando anche le retribuzioni corrisposteda enti e organismi internazionali, rappre-sentanze diplomatiche e consolari e mis-sioni, nonché quelle corrisposte dallaSanta Sede, dagli enti gestiti direttamenteda essa e dagli enti centrali della Chiesacattolica, non superiore a 2.840,51 euro, allordo degli oneri deducibili »;

tale soglia massima di reddito èstata rivalutata l’ultima volta nel 1995, avalere dall’anno 1996,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per valutare l’op-portunità di accrescere tale limite di red-

dito, quanto meno con riguardo alle pen-sioni a favore dei superstiti di assicurato epensionato (c.d. reversibilità) percepite da-gli orfani, al fine di innalzare la sogliaoltre la quale il genitore superstite perdeil beneficio della detrazione per carichi difamiglia a essi riferita.

9/4444-A/160. Da Villa.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge 24 aprile 2017,n. 50 di conversione in legge reca unaserie di disposizioni urgenti in materiafinanziaria, iniziative a favore degli entiterritoriali, nonché ulteriori interventi perle zone colpite da eventi sismici e misureper lo sviluppo;

in particolare, l’articolo aggiuntivo52.029, intervenendo in tema di sicurezzaantisismica delle autostrade A24 e A25, fain modo che l’obbligo del concessionariodi versare i canoni del 2015 e 2016 vengaspostato dal 2029 e 2030, configurandosi,in tal modo, come una sorta di condono;

le autostrade A24 e A25, che col-legano l’Abruzzo al Lazio, hanno bisognodi una manutenzione generale anche inconsiderazione della loro collocazione inun’area ad alto rischio sismico;

in conseguenza degli eventi sismicidel 2009, la legge n. 228 del 2012 hadisposto alcune misure atte a consentire lamessa in sicurezza dei viadotti, l’adegua-mento degli impianti di sicurezza in gal-leria e ogni ulteriore opera di adegua-mento,

impegna il Governo

a definire gli interventi di messa in sicu-rezza delle Autostrade A24 e A25 e, con-seguentemente, vincolare le risorse desti-nate a tale scopo.

9/4444-A/161. Busto.

Atti Parlamentari — 129 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 52-quinquies dell’atto inesame prevede che l’obbligo del conces-sionario delle autostrade A 24 e A 25, lasocietà Strada dei Parchi S.p.A., di versarele rate del corrispettivo della concessionerelative agli anni 2015 e 2016, ciascunadell’importo di euro 55.860.000 compren-dente gli interessi di dilazione, è sospeso,previa presentazione di un piano di con-valida per interventi urgenti di messa insicurezza antisismica delle autostrade A24e A25. Tale importo, quindi, sarà destinatoall’immediato avvio dei lavori di messa insicurezza antisismica delle autostrade A24e A25;

la convenzione unica tra Anas e lasocietà Strada dei Parchi S.p.A., riguar-danti i tratti autostradali in Roma L’A-quila-Teramo pari a chilometri 159,3 laA24 diramazione grande raccordo anula-re-tangenziale est di Roma pari a chilo-metri 7,2 e la Torano-Avezzano-Pescara dichilometri 114,9 prevede che i costi dimanutenzione ordinaria e straordinariadelle autostrade e gli oneri degli investi-menti di nuove infrastrutture vengono re-cuperati dalla società Strada dei ParchiS.p.A. attraverso gli introiti del pedaggio ei conseguenti incrementi;

secondo notizie di stampa sono 107i viadotti a rischio dopo gli ultimi terre-moti: 64 relativi all’A24 (la Roma-L’Aqui-la-Teramo) e 43 all’A25 (la Torano-Pe-scara);

i lavori di messa in sicurezza sonosoprattutto configurabili come manuten-zione straordinaria e sono di notevolientità,

impegna il Governo

a garantire ed operare affinché i lavori dimessa in sicurezza della A 24 e della A 25vengano affidati attraverso procedure digara di appalto.

9/4444-A/162. Vacca.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 54-bis disciplina, aicommi 13-21, le prestazioni lavorative oc-casionali;

l’occasionalità è un concetto giàconosciuto dal nostro ordinamento, ed inparticolare nell’ambito tributario, doveviene utilizzato per distinguere il regimefiscale dei redditi provenienti da attivitàlavorative autonome espressione di un’arteo di una professione, da quelle svolte inmaniera non abituale e sistematica. Inaltre parole, in quella sede, l’aggettivo« occasionale » è concettualmente sino-nimo di « non professionalità »;

lo stesso aggettivo era stato usato,in ambito lavoristico, dall’articolo 1, de-creto legislativo n. 368 del 2001 (abrogatodal decreto legislativo n. 81 del 2015) peridentificare quelle prestazioni lavorative ditipo subordinato rese per non più di 12giorni ed il cui termine non necessita dellaforma scritta;

il suddetto concetto era stato ri-preso anche dal decreto legislativo n. 276del 2003, sia per circoscrivere l’ambitoapplicativo delle mini collaborazioni, sia leprestazioni. La caratteristica dell’occasio-nalità della prestazione, così come sopraprospettata, ha rappresentato per moltotempo la condicio sine qua non del lavoroaccessorio che, tuttavia, da sola non riescea definire il tipo contrattuale;

non basta, infatti, che il compensosia inferiore ai vari limiti previsti dallanormativa, ma è necessario che la presta-zione si rivolga a settori ed attività mar-ginali, tali da giustificare l’applicazionedella disciplina medesima;

non è un caso che la prestazioneoccasionale di tipo accessorio abbia rap-presentato una forma speciale di lavoro,caratterizzata, oltre che da un residualeambito applicativo, da un sistema di pa-gamento del compenso attraverso i fami-gerati voucher;

Atti Parlamentari — 130 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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per mezzo di alcune sostanzialimodifiche all’impianto originario del de-creto Biagi, con legge n. 133 del 2008 ilLegislatore ha provato a dare piena ope-ratività al lavoro occasionale di tipo ac-cessorio, ampliando il campo d’applica-zione sia sotto il profilo oggettivo (esten-dendo il ventaglio di attività nelle quali èpossibile farne uso) sia soggettivo (la pos-sibilità di impiego in quest’ambito estesapraticamente a tutti i lavoratori e non piùsolo ad alcune fasce marginali), rilan-ciando proficuamente l’istituto;

le numerose modifiche legislativehanno denotato la parziale inadeguatezzadella disciplina originaria e ne hannoincentivato e favorito la diffusione, ten-tando di dare un nuovo impulso alladisciplina del lavoro accessorio, al fine disoddisfare le molteplici esigenze che necostituivano il fondamento e che ne ave-vano giustificato la sua introduzione nelnostro ordinamento;

la norma in commento rispetto alrapporto di lavoro occasionale di tipoaccessorio per il tramite del voucher, at-tiva il contratto di prestazione occasionalesulla piattaforma informatica dell’INPS,che sicuramente rappresenta uno stru-mento probatorio sull’esistenza del rap-porto e sulla mera regolarità amministra-tiva del pagamento;

il contributo previdenziale è pari aquello previsto per un contratto di colla-borazione (33 per cento, assimilato allagestione separata INPS);

la misura minima oraria del com-penso a favore dei prestatori di lavorooccasionale si attesta sui 9 euro, fattaeccezione per i lavoratori occasionali delsettore agricolo, per i quali il compensominimo è pari all’importo della retribu-zione oraria delle prestazioni di naturasubordinata, individuata dal contratto col-lettivo di lavoro stipulato dalle associa-zioni sindacali comparativamente più rap-presentative sul piano nazionale,

considerato che:

l’abrogazione della disciplina deivoucher, attuata con il decreto-legge n. 25del 2017 ha perseguito lo scopo di evitarela consultazione referendaria;

con il decreto-legge n. 50 del 2017il Governo ha di fatto reintrodotto ladisciplina dei voucher, frustrando la vo-lontà di tutti i cittadini che avevano sot-toscritto la richiesta di referendum;

la nuova disciplina dei voucher in-trodotta dal suddetto decreto-legge n. 50(tra l’altro inserendoli in un decreto-leggesul quale è stata posta anche la questionedi fiducia) ha imbavagliato il Parlamento,che, in base alle sue prerogative avrebbepotuto avviare una discussione ed analisiaperta nelle sedi di propria competenza;

la nuova disciplina sul lavoro oc-casionale – accessorio presenta ad avvisodegli scriventi, gli stessi vizi e difetti dellavecchia disciplina e pertanto c’è il rischioche diventi uno strumento di abusi, attra-verso il quale aumenteranno la precarietàdel lavoro e la diminuzione delle garanzielavorative con conseguente cannibalizza-zione della disciplina del contratto dilavoro;

in particolare la norma, di cuiall’articolo 54-bis non contiene una nor-mativa adeguata sulla tracciabilità delvoucher e anzi al comma 18, del disegnodi legge in esame si prevede che « Nel casoin cui la prestazione lavorativa non abbialuogo, l’utilizzatore è tenuto a comunicare,attraverso la piattaforma informaticaINPS ovvero avvalendosi dei servizi dicontact center messi a disposizione dal-l’INPS, la revoca della dichiarazione tra-smessa all’INPS entro i tre giorni succes-sivi al giorno programmato di svolgimentodella prestazione », consentendo in questomodo che la prestazione registrata tele-maticamente all’Inps almeno un’oraprima, possa essere annullata dall’aziendao dalla famiglia entro 3 giorni, aggirandocosì i controlli e pagando in nero illavoratore;

inoltre troppo ampia appare la pla-tea degli utilizzatori dei nuovi voucher

Atti Parlamentari — 131 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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(compresa pubblica amministrazione) poi-ché ne possono fare ricorso le aziende finoa 5 dipendenti laddove, secondo l’ultimocensimento Istat (2011), in Italia il 98 percento delle imprese ha meno di 5 addetti,così di fatto i nuovi voucher potrannoessere utilizzati dalla quasi totalità delleaziende,

impegna il Governo

a prevedere, nell’ambito di ulteriori prov-vedimenti legislativi, le seguenti misure:

a) la drastica riduzione della plateadegli utilizzatori dei nuovi voucher, inparticolare limitandola alle microimpresecon un solo dipendente nei casi di periodieccezionali di lavoro (picchi di lavoro ostagionali) previste nei contratti collettivied escludendoli per le pubbliche ammini-strazioni;

b) l’introduzione di un’adeguata edeffettiva disciplina di tracciabilità deinuovi voucher per evitarne abusi e distor-sioni;

c) l’introduzione a favore del lavo-ratore con voucher di trattamenti norma-tivi e retributivi complessivamente noninferiori rispetto al lavoratore di parilivello.

9/4444-A/163. Ciprini, Chimienti, Lom-bardi, Dall’Osso, Cominardi, Tripiedi.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento all’esame prevede,all’articolo 64, nuove disposizioni in ma-teria di servizi nelle scuole, al fine diconsentire la regolare conclusione delleattività didattiche nell’anno scolastico2016/2017 in ambienti in cui siano garan-tite idonee condizioni igienico-sanitarie,nelle regioni ove sia stata risolta la con-venzione-quadro Consip;

per tali fini si ritiene necessariostabilire che l’acquisizione dei servizi dipulizia e degli altri servizi ausiliari, non-

ché gli interventi di mantenimento deldecoro e della funzionalità degli immobiliadibiti a sede di istituzioni scolastiche ededucative statali, prosegua con i soggettidestinatari degli atti contrattuali attuativie degli ordinativi di fornitura fino al 31agosto 2017;

tuttavia, per analoghe motivazioni,per l’anno 2017/2018 Consip S.p.A. svol-gerà una procedura di aggiudicazione del-l’appalto avente ad oggetto i servizi di cuiall’articolo 58, comma 5, del decreto-legge21 giugno 2013, n.69 convertito con mo-dificazioni, nelle more dell’espletamentodelle procedure di gara per l’affidamentodegli stessi servizi da completarsi entrol’inizio dell’anno scolastico 2018/2019;

la relazione illustrativa e la rela-zione tecnica del decreto-legge n. 69 del2013 chiariscono che l’importo a base digara previsto per « la stipulanda conven-zione CONSIP » per i servizi esternalizzatideve essere pari alla spesa che si sarebbesostenuta per assumere un numero dicollaboratori scolastici pari ai posti accan-tonati in organico, e il limite di spesaannuale è stimato in circa 280 milioni dieuro – derivanti dal prodotto fra il nu-mero dei posti di collaboratore scolasticoaccantonati nell’anno scolastico 2012/2013,pari a 11.851 posti, e lo stipendio annualelordo di un collaboratore scolastico sup-plente, pari a 23.581,37 euro – a fronte diuna spesa attuale di 390 milioni di euro;

il risparmio complessivo derivantedalle disposizioni recate dal comma 5dell’articolo 58 del decreto-legge citatoammonta, in base alla relazione tecnica, a36,6 milioni di euro già nel 2013 e a 110milioni di euro a decorrere dal 2014, ed èpertanto d’obbligo chiedersi come mai nonsia eliminata la possibilità dei serviziesterni a vantaggio delle assunzioni direttedei collaboratori scolastici precari che ga-rantiscono le stesse mansioni, in quanto laspesa sarebbe la stessa e, soprattutto, lecondizioni economiche e contrattuali per il

Atti Parlamentari — 132 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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lavoratore sarebbero più vantaggiose ri-spetto a quelle che avrebbe con una dittaesterna,

impegna il Governo

ad escludere l’esternalizzazione dei servizicorrispondenti alle mansioni spettanti aicollaboratori scolastici, provvedendo all’in-dizione di bandi per l’aggiornamento dellegraduatorie provinciali, tutelando la pos-sibilità di accesso alle stesse attraverso lapresentazione della relativa domanda daparte del personale precedentemente im-pegnato nell’ambito degli appalti dei ser-vizi scolastici, nonché allo scorrimentodelle stesse sino alla copertura del totaledei posti accantonati.

9/4444-A/164. Marzana.

La Camera,

premesso che:

il contenuto dell’articolo 2, comma1, del testo del decreto-legge, così comepresentato dal Governo, dispone un con-tributo a favore delle province a statutoordinario, affinché abbiano risorse aggiun-tive per lo svolgimento delle funzioni fon-damentali attribuite loro dalla legge diriforma n. 56 del 2014;

il testo del Governo ha stanziatosolo 110 milioni per l’anno 2017 e 80milioni a decorrere dal 2018; le suddetterisorse sono apparse assolutamente insuf-ficienti, in considerazione dello squilibriofinanziario, che hanno subito le provincedelle Regioni a Statuto ordinario, a causadella legge di riforma n. 56 del 14 esoprattutto in seguito ai tagli imposti daldecreto-legge n. 66 del 2014 e dall’articolo1, comma 418, della legge n. 190 del 2014;la Società Sose SpA, assumendo come basedi calcolo i fabbisogni standard, ha calco-lato che la riduzione di risorse ha provo-cato uno squilibrio di 650 milioni di euro;

durante l’iter in Commissione Bi-lancio sono stati esaminati emendamentiper restituire tali risorse agli enti locali, in

particolare il nostro Gruppo ha presentatoun emendamento per ripristinare total-mente le risorse alle province;

la Commissione referente ha ap-provato una proposta, che ha assorbito lemodifiche più incisive, e che aumenta ledotazioni previste nel testo base, ma neilimiti di 180 milioni di euro per ciascunodegli anni 2017 e 2018 (in luogo di 110milioni per l’anno 2017 e di 80 milioni peril 2018) e confermandolo nell’importo di80 milioni a decorrere dal 2019;

nonostante il miglioramento dellanorma iniziale, restano sottratte alle pro-vince risorse necessarie all’esercizio dellefunzioni fondamentali, con grave rischioper la sicurezza dei cittadini, difficoltà digarantire il buono stato e la manutenzionedegli edifici pubblici, oltre alle difficoltà inalcuni casi di erogare gli stipendi ai di-pendenti,

impegna il Governo

in sede di sessione di bilancio, compati-bilmente con il rispetto dei saldi di finanzapubblica, ad operare una razionalizza-zione della spesa delle amministrazionicentrali, al fine di integrare le risorsenecessarie alle province per esercitare lefunzioni fondamentali previste dalla Co-stituzione e garantire i livelli essenziali deiservizi ai cittadini dei rispettivi territori.

9/4444-A/165. Brugnerotto.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 ridetermina la consi-stenza e stabilisce i criteri per la riparti-zione del Fondo nazionale per il concorsofinanziario dello Stato agli oneri del tra-sporto pubblico locale;

rispetto allo stanziamento previstodal bilancio 2017, la norma in esamecomporta una riduzione di 70 milioni peril 2017 e una riduzione di 100 milioni adecorrere dall’anno 2018;

Atti Parlamentari — 133 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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ritenuto che le risorse destinate altrasporto pubblico locale sono del tuttoinsufficienti rispetto alla reale domanda;

l’assenza di adeguate risorse, oltreche di una capacità gestionale ed organiz-zativa, ha prodotto nelle più grandi cittàitaliane rilevanti fenomeni di congestione iquali, a loro volta, sono stati causa dielevati costi per la collettività in termini diinquinamento acustico, dell’aria, con evi-denti danni riflessi in primis sulla salute.Molte città italiane, infatti, superano ilivelli di emissione consentiti;

il Rapporto « Qualità dell’aria inEuropa 2016 », pubblicato dall’Agenzia eu-ropea per l’ambiente, ha stimato 467 milamorti premature ogni anno per via dellosmog;

in considerazione delle esigue ri-sorse stanziate, diventa ancora più diri-mente individuare validi ed efficaci criteridi ripartizione del Fondo,

impegna il Governo

nelle more dell’emanazione del de-creto del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, da emanare ogni anno entroil 30 giugno, a suddividere tra le regioni,per il primo anno, una quota pari al dieciper cento dell’importo del Fondo sullabase del miglioramento delle condizioni disicurezza, economicità ed efficacia dei ser-vizi offerti nonché della qualità dell’infor-mazione resa all’utenza e dell’accessibilitàai servizi in termini di frequenza, velocitàcommerciale, puntualità, affidabilità e ga-ranzia di accessibilità per le persone condisabilità o a mobilità ridotta. Negli annisuccessivi la quota può essere incremen-tata del cinque per cento dell’importo delFondo per ciascun anno fino al raggiun-gimento del venti per cento dell’importodel predetto Fondo;

nelle more dell’emanazione del de-creto del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, da emanare ogni anno entroil 30 giugno, a suddividere tra le regioni,per il primo anno, una quota pari al dieciper cento dell’importo del Fondo, sulla

base del miglioramento del servizio sulpiano della sostenibilità ambientale, ancheattraverso il graduale rinnovo delle flotte eil mantenimento del parco mezzi in cor-retto stato manutentivo, ricorrendo altresìalla conversione tecnologica dei mezzi (re-trofit) e alla loro rigenerazione (revam-ping). Negli anni successivi la quota puòessere incrementata del cinque per centodell’importo del Fondo per ciascun annofino al raggiungimento del venti per centodell’importo del predetto Fondo;

nelle more dell’emanazione del de-creto del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, da emanare ogni anno entroil 30 giugno, a suddividere tra le regioniuna quota pari al dieci per cento dell’im-porto del Fondo sulla base degli interventivolti alla razionalizzazione dell’offerta deiservizi di trasporto, attraverso l’integra-zione modale e tariffaria dei servizi me-desimi;

nelle more dell’emanazione del de-creto del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, da emanare ogni anno entroil 30 giugno, a suddividere tra le regioniuna quota pari al dieci per cento dell’im-porto del Fondo sulla base dell’adozione dimisure volte a incentivare lo sviluppo disistemi intelligenti di trasporto e a miglio-rare l’utilizzo delle tecnologie di bordo deiveicoli in modo da agevolare la comuni-cazione tra veicolo e veicolo e tra veicoloe infrastruttura;

nelle more dell’emanazione del de-creto del Ministero delle infrastrutture edei trasporti, da emanare ogni anno entroil 30 giugno, a suddividere tra le regioniuna quota pari al dieci per cento dell’im-porto del Fondo sulla base dell’attuazionedi misure efficaci per il contrasto dell’e-vasione tariffaria, quali la predisposizionesui mezzi di un sistema di validazione insalita, ad eccezione delle realtà dove ilservizio di trasporto pubblico locale èfornito a titolo gratuito, e presso le sta-zioni di un sistema di filtraggio all’ingressoe all’uscita.

9/4444-A/166. Zolezzi, Cirielli, Spes-sotto, Dell’Orco, De Lorenzis, PaoloNicolò Romano, Nicola Bianchi.

Atti Parlamentari — 134 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 ridetermina la consi-stenza e stabilisce i criteri per la riparti-zione del Fondo nazionale per il concorsofinanziario dello Stato agli oneri del tra-sporto pubblico locale;

rispetto allo stanziamento previstodal bilancio 2017, la norma in esamecomporta una riduzione di 70 milioni peril 2017 e una riduzione di 100 milioni adecorrere dall’anno 2018;

ritenuto che le risorse destinate altrasporto pubblico locale sono del tuttoinsufficienti rispetto alla reale domanda;

l’assenza di adeguate risorse, oltreche di una capacità gestionale ed organiz-zativa, ha prodotto nelle più grandi cittàitaliane rilevanti fenomeni di congestione iquali, a loro volta, sono stati causa dielevati costi per la collettività in termini diinquinamento acustico, dell’aria, con evi-denti danni riflessi in primis sulla salute.Molte città italiane, infatti, superano ilivelli di emissione consentiti;

il Rapporto « Qualità dell’aria inEuropa 2016 », pubblicato dall’Agenzia eu-ropea per l’ambiente, ha stimato 467 milamorti premature ogni anno per via dellosmog,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normativevolte a incrementare di 500 milioni adecorrere dal 2017 la dotazione del FondoNazionale per il concorso finanziario delloStato agli oneri del trasporto PubblicoLocale anche ferroviario di cui al comma1 dell’articolo 16-bis del decreto-leggen. 95 del 2012, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135riducendo lo stanziamento del Fondo dicui all’articolo 1, comma 140 della legge 11dicembre 2016 n. 232.

9/4444-A/167. De Lorenzis.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 ridetermina la consi-stenza e stabilisce i criteri per la riparti-zione del Fondo nazionale per il concorsofinanziario dello Stato agli oneri del tra-sporto pubblico locale;

rispetto allo stanziamento previstodal bilancio 2017, la norma in esamecomporta una riduzione di 70 milioni peril 2017 e una riduzione di 100 milioni adecorrere dall’anno 2018;

ritenuto che le risorse destinate altrasporto pubblico locale sono del tuttoinsufficienti rispetto alla reale domanda;

l’assenza di adeguate risorse, oltreche di una capacità gestionale e organiz-zativa, ha prodotto nelle più grandi cittàitaliane rilevanti fenomeni di congestione iquali, a loro volta, sono stati causa dielevati costi per la collettività in termini diinquinamento acustico, dell’aria, con evi-denti danni riflessi in primis sulla salute.Molte città italiane, infatti, superano ilivelli di emissione consentiti;

il Rapporto « Qualità dell’aria inEuropa 2016 », pubblicato dall’Agenzia eu-ropea per l’ambiente, ha stimato 467milamorti premature ogni anno per via dellosmog,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normativevolte ad incrementare a decorrere dal2017 la dotazione del Fondo Nazionale peril concorso finanziario dello Stato aglioneri del trasporto Pubblico Locale ancheferroviario di cui al comma 1 dell’articolo16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012,convertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 135 riducendo le risorse dicui al comma 208 dell’articolo 1 dellalegge 24 dicembre 2012, n. 228, stanziatea legislazione vigente, per il finanziamentodi studi, progetti, attività e lavori prelimi-nari, destinati alla realizzazione della lineaferroviaria Torino-Lione.

9/4444-A/168. Carinelli.

Atti Parlamentari — 135 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 ridetermina la consi-stenza e stabilisce i criteri per la riparti-zione del Fondo nazionale per il concorsofinanziario dello Stato agli oneri del tra-sporto pubblico locale;

lo stato dei trasporti pubblici lo-cali presenta nelle diverse Regioni fortidifferenze organizzative e disparità di trat-tamento per accesso ai servizi per lecategorie svantaggiate;

il 17 dicembre 2015 è stata ap-provata in IX Commissione Trasporti allaCamera dei deputati una risoluzione aprima firma Dell’Orco con la quale siimpegna il Governo ad assumere ogni utileiniziativa anche in sede di ConferenzaUnificata per valutare la possibilità diprevedere nei contratti con i gestori delservizio pubblico locale, anche ferroviario,misure di accesso gratuito al trasportopubblico per i disoccupati,

impegna il Governo

a convocare la conferenza unificata entroil termine di 1 mese dalla data di con-versione in legge del presente provvedi-mento per introdurre una modifica aldecreto sulla ripartizione delle risorse delfondo nazionale per il concorso finanzia-rio dello Stato agli oneri del trasportopubblico locale (di cui al comma 3, arti-colo 16-bis del decreto-legge 6 luglio 2012,n. 95), prevedendo che il 3 per cento dellesuddette risorse sia riservato e ripartitosolo tra quelle Regioni che introducanol’accesso gratuito ai mezzi pubblici per lacategoria svantaggiata dei disoccupati cheabbiano perso, da meno di tre anni, unprecedente rapporto di lavoro con duratacontinuativa pari o superiore a 6 mesi, cheabbiano un livello di ISEE non superioreai 20 mila euro annui e che abbiano resoai competenti servizi per l’impiego la di-chiarazione di disponibilità ai sensi delledisposizioni previste dal decreto legislativo

n. 297 del 2002 e delle eventuali disposi-zioni regionali, compresi gli iscritti alleliste di mobilità ai sensi della legge n. 223del 1991 e della legge n. 236 del 1993.

9/4444-A/169. Dell’Orco.

La Camera,

premesso che:

nella conversione del decreto-leggein esame si è sostituito l’articolo 50, In-vestimenti nel settore dei trasporti, con ilnuovo Misure urgenti per assicurare lacontinuità del servizio svolto da AlitaliaS.p.A. finalizzato ad evitare l’interruzionedel servizio svolto dalla ex compagnia dibandiera, ora in procedura di amministra-zione straordinaria a seguito dell’istanzapresentata dall’assemblea degli azionistiper la grave situazione economica, patri-moniale e finanziaria della Società;

con il nuovo articolo 50 il Governoha provveduto ad erogare, a favore diAlitalia – Società Aerea Italiana – Spa inamministrazione straordinaria, un finan-ziamento a titolo oneroso di 600 milioni dieuro, della durata di sei mesi, da utilizzareper le indilazionabili esigenze gestionalirelative alla continuità dei: a) collegamentiaerei nel territorio nazionale e con ilterritorio nazionale, ivi compresi quellicon oneri di servizio pubblico; b) sistemi diregolazione internazionale dei rapportieconomici con i vettori;

tale finanziamento oneroso è statodisposto per scongiurare le gravi difficoltàdi ordine sociale che tale interruzioneavrebbe comportato considerando che laex compagnia di bandiera rappresenta lapiù grande azienda del centro sud d’Italiacon 12.400 dipendenti diretti e almeno 40mila dell’indotto e con ben 23 milioni dipasseggeri con i maggiori picchi registratinella stagione estiva ormai alle porte;

è acclarato da numerosi studi edinchieste che la ragione di questo enne-simo default di Alitalia è imputabile esclu-sivamente alla condotta scriteriata di un

Atti Parlamentari — 136 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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management finanziario e gestionale ina-deguato ed incompetente, capace, pur inpresenza di un mercato del trasportoaereo in forte crescita, prezzi del carbu-rante ai minimi storici, costo del lavorofortemente contenuto e partnership com-merciali con vettori internazionali quali-ficati, a realizzare in soli due anni digestione un debito quantificato al 28 feb-braio 2017 in 3 miliardi di euro;

ai fini della predisposizione delprogramma di cui all’articolo 54 del de-creto legislativo 8 luglio 1999, n. 270,Nuova disciplina dell’amministrazionestraordinaria delle grandi imprese in statodi insolvenza, a norma dell’articolo 1 dellalegge 30 luglio 1998, n. 274, i Commissaristraordinari devono provvedere a pubbli-cizzare un invito per la raccolta di mani-festazioni di interesse entro quindici giornidalla pubblicazione del decreto-legge 2maggio 2017, n. 55;

i dipendenti di Alitalia oltre adaver pagato il costo più alto dei varifallimenti succedutisi in questi anni, inparticolare nel 2008 e 2014, rischiano diessere nuovamente penalizzati dall’enne-simo commissariamento finalizzato a pro-muovere una ristrutturazione economica efinanziaria in vista del suo ricollocamentosul mercato a condizioni appetibili,

impegna il Governo

per opera dei commissari straordinari adindividuare e favorire, attribuendo anchepremialità, alle manifestazioni di interesseche prevedano l’ingresso dei dipendentiall’interno del collegio sindacale o nelconsiglio di amministrazione.

9/4444-A/170. Paolo Nicolò Romano.

La Camera,

premesso che:

il comma 10 dell’articolo 27 deldisegno di legge di conversione intervienein materia di trasporto pubblico localeprevedendo che possano essere destinati

alla locazione senza conducente i veicoli dicui all’articolo 87, comma 2 del Codicedella Strada, adibiti ai servizi di linea ditrasporto di persone;

il piano urbano della mobilità so-stenibile (Pums) è lo strumento attraversoil quale i cittadini e i decisori pubblicidefiniscono, attraverso un piano strategicodei trasporti con un orizzonte temporaledi medio-lungo periodo, le strategie e lavisione della mobilità per le città delfuturo;

il libro bianco sui trasporti dellaCommissione europea (2011) ha propostodi rendere obbligatori i Pums per le cittàoltre una determinata soglia di abitanti, edi prevedere, al fine di promuoverne ladiffusione, forme di premialità a favoredei comuni, quali ad esempio la possibilitàdi accedere a fondi pubblici, soltanto inpresenza di un Pums approvato;

il Ministero delle infrastrutture edei trasporti ha provveduto a pubblicarenel 2005 una sintetica linea guida per laredazione dei Pum, ma non ha procedutoa fare altrettanto per i Pums,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di definire, contempi certi, nuove linee guida nazionaliper la redazione dei Piani urbani di mo-bilità sostenibile (Pums), al fine di incen-tivare l’uso del trasporto pubblico in so-stituzione del trasporto privato.

9/4444-A/171. Spessotto.

La Camera,

premesso che:

nel mese di dicembre 2013 il Co-mune di Montescaglioso (Matera), situatoin Basilicata, è stato colpito da un eventofranoso. La vicenda, ripresa anche dallecronache nazionali ed internazionali, èstata definita dai luminari del settorecome « una delle frane più grandi d’Eu-ropa ». Tale catastrofe ha prodotto gravis-simi danni alle infrastrutture, al patrimo-

Atti Parlamentari — 137 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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nio edilizio privato e all’economia locale,mettendo in ginocchio tutto il sistemaproduttivo, turistico e commerciale. Inparticolare la calamità ha colpito le con-trade « Cinque bocche », « Costa del Fico »e la strada a scorrimento veloce « Monte-scaglioso-Piani Bradano »;

subito dopo la catastrofe, dai primirilievi effettuati dagli esperti giunti in locoda tutta Italia, sono stati quantificati danniper circa 60 milioni di euro. Nei momentisuccessivi all’evento la Protezione CivileNazionale e regione Basilicata sono inter-venute con uno stanziamento di circa4.700.000,00 euro per le prime operazioniemergenziali e di messa in sicurezza;

la fase successiva che prevede il ri-pristino del sistema idrografico dell’interoversante, necessita di una risorsa di circa2.600.000,00 euro. La redazione della pro-gettazione esecutiva di questa seconda faseha evidenziato, tuttavia, che oltre allasomma succitata servirebbero ulteriori2.000.000,00 euro;

inoltre, è stato predisposto un pro-getto per gli interventi di consolidamentodefinitivo dell’intero versante, da inten-dersi come terzo ed ultimo step, di7.000.000,00 euro da candidare nel pro-getto nazionale sul dissesto idrogeologico« ReNDis » (Repertorio Nazionale degli in-terventi per la Difesa del Suolo) che, sefinanziato, potrebbe risolvere le problema-tiche e prevenire ulteriori criticità;

in tema di ristori ai privati, ladelibera del Consiglio dei ministri del26.07.2016, ha riconosciuto ai proprietaridi abitazione, la possibilità di ottenereun’agevolazione economica, con un tettomassimo legato al valore della proprietà.Tuttavia, tanti altri cittadini, legittimi pro-prietari di unità edilizie in corso di co-struzione o con altra destinazione d’uso,ad oggi risultano esclusi da qualsivogliaprovvedimento di riconoscimento deidanni subiti. Questa situazione ha gene-rato una disparità di trattamento contensioni tra cittadini stessi;

inoltre le unità produttive che, no-nostante siano inserite tra i soggetti da

ristorare nel provvedimento del Governo(delibera del Consiglio dei ministri del 26luglio 2016), al momento subiscono ildivieto alla delocalizzazione e conseguen-temente non possono accedere in alcunmodo alle risorse previste;

il 14 maggio 2017, il sindaco dellacittà di Montescaglioso insieme al Comi-tato COTTAM, con una lettera indirizzataal Presidente del Consiglio ha evidenziatoche la mancanza di risorse comporta l’im-possibilità dell’esecuzione degli interventidefinitivi di consolidamento con il rischiodi portare la situazione esistente sino aduna catastrofe dall’esito imprevedibile,

impegna il Governo

a stanziare risorse sufficienti a completareil secondo e il terzo step necessario alconsolidamento definitivo dell’abitato eprevedere una modifica alla delibera delConsiglio dei ministri del 26 luglio 2016per consentire la delocalizzazione delleunità produttive presenti nell’area franatao, in alternativa, emanare un provvedi-mento che permetta di risolvere le pro-blematiche sopra riportate.

9/4444-A/172. L’Abbate, Liuzzi.

La Camera,

premesso che:

esaminato il provvedimento in titolo,

ritenute necessarie ma non suffi-cienti le misure introdotte in favore dellepopolazioni residenti nei comuni colpitidagli eventi sismici che si sono verificatidal mese di agosto 2016 a quello digennaio 2017;

atteso che la ripresa delle attivitàeconomiche, in particolare di quelle com-merciali, è condizione indispensabile af-finché le comunità locali possano riviverela quotidianità interrotta in conseguenzadei terremoti, oltre che fonte di reddito

Atti Parlamentari — 138 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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per le imprese, ed è pertanto necessarioagevolare con ogni strumento la ripresa didette attività economiche,

impegna il Governo

a valutare l’applicazione del regime dellacedolare secca nella misura del 10 percento ai canoni di locazione corrisposti inrelazione a contratti di locazione di im-mobili ad uso commerciale e relative per-tinenze locate congiuntamente all’immo-bile, ubicati nei comuni ricompresi nelcratere, in sostituzione dell’imposta sulreddito delle persone fisiche e delle rela-tive addizionali, nonché delle imposte diregistro e di bollo.

9/4444-A/173. Massimiliano Bernini,Gallinella, Ciprini.

La Camera,

premesso che:

nel provvedimento all’esame è statoapprovato un emendamento che, quantomeno nelle intenzioni, ha il precipuo in-tento di restituire i poteri tolti all’Anac inoccasione dell’approvazione del decretolegislativo 19 aprile 2017, n. 56 recantedisposizioni integrative e correttive deldecreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50(codice degli appalti);

il potere soppresso dal Governocon il succitato atto consentiva all’Anacd’intervenire con una « raccomandazionevincolante » e con un potere sanzionatorioladdove ritenesse sussistente un vizio dilegittimità in uno degli atti di gara;

tale depotenziamento dell’Anac hacreato un rilevante disappunto nell’opi-nione pubblica e il Governo si è giustifi-cato dicendo che è stato un mero errore alquale avrebbe riparato proprio in occa-sione dell’esame del presente provvedi-mento; alcuni, a riguardo, hanno inveceaffermato che tale « soppressione » eraconseguente al parere del Consiglio diStato che ha espresso talune criticità; inrealtà il Consiglio di Stato ha respinto tali

responsabilità dicendo che non ha maichiesto di sopprimerlo quanto piuttosto dimodificarlo nella formulazione per supe-rare le suddette criticità;

il Governo ha reintrodotto nel co-dice degli appalti la disposizione soppressa,modificandola però in maniera radicale erestituendo all’Anac un potere estrema-mente mitigato, deprivandolo di quel poteresanzionatorio e deterrente che invece eraprevisto nella legge delega sul codice degliappalti – 1. n. 11 del 2016 – dove al comma1, lettera t), ha previsto l’attribuzione all’A-NAC « di più ampie funzioni di promozionedell’efficienza, di sostegno allo sviluppodelle migliori pratiche, di facilitazione alloscambio di informazioni tra stazioni appal-tanti e di vigilanza nel settore degli appaltipubblici e dei contratti di concessione,comprendenti anche poteri di controllo,raccomandazione, intervento cautelare, dideterrenza e sanzionatorio »;

la disposizione reintrodotta dal Go-verno in buona sostanza elimina ogniintervento cautelare, deterrente e sanzio-natorio che la disposizione soppressa in-vece aveva ed è ragionevole ritenere chespostare sull’Anac il potere di fare ricorsoavverso gli atti delle innumerevoli stazioniappaltanti significa di fatto rendere im-praticabile tale potere per esiguità di ri-sorse economiche e umane;

appare altresì sconcertante che sidemandi all’Anac « la possibilità » di sta-bilire quali siano « i bandi di rilevanteimpatto » nei confronti dei quali può (nongià deve) esercitare le sue funzioni dicontrollo;

parimenti non appare condivisibileche sia l’Anac medesima a poter stabilirequali siano da intendersi le « gravi viola-zioni del codice » in base alle quali l’Anacpuò (non già deve) intervenire;

con Atto di segnalazione al Go-verno e al Parlamento n. 1 del 18 gennaio2017 – rif. l’Anac ha altresì espresso lanecessità di risolvere, attraverso una mo-difica legislativa, il problema delle cosid-dette « deleghe gestionali dirette » che inriferimento al decreto legislativo 39 del

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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2013 consente la cumulabilità di cariche oincarichi in contrasto con i principi dellalegge delega (cosiddetta legge Severino);

l’Anac ha infatti fatto presente cheda un’indagine condotta sull’esito dei pro-cedimenti di vigilanza svolti dai compe-tenti Uffici nella materia delle inconferi-bilità e incompatibilità degli incarichi, èemerso che oltre il 38,5 per cento dei casirelativi al periodo 1o gennaio 2015-30novembre 2016 hanno riguardato propriola verifica della sussistenza di deleghegestionali dirette in capo al presidente delconsiglio di amministrazione; sul totale deicasi relativi alla verifica delle deleghegestionali sempre nel periodo da gennaio2015 a novembre 2016, ben il 77 per centodei procedimenti di vigilanza avviati dal-l’ANAC nel settore in esame è stato ar-chiviato per assenza di deleghe gestionalidirette;

i dati appena riferiti sembranodunque, come ammette l’Anac, dimostrarel’inefficacia dell’attuale formulazione nor-mativa, stante la diffusa pratica di modi-ficare gli statuti degli enti al fine diespungere il conferimento di deleghe ge-stionali al presidente;

tale prassi elusiva vanifica la vigi-lanza dell’Autorità, imponendo agli ufficiun’attività di accertamento che si rivelainutile. Al riguardo, l’Anac ha altresì evi-denziato che diverse questioni interpreta-tive ed applicative sono dovute anche allapresenza in altre parti del decreto legisla-tivo n. 39 del 2013 di un più genericoriferimento alla carica di presidente, senzala specificazione relativa alle deleghe ge-stionali e che inoltre l’introduzione delle« deleghe gestionali dirette » non è con-forme alla legge delega (legge Severino),tenuto conto che tra i criteri direttiviprevisti dalla legge n. 190 del 2012, vi èquello di ricondurre nell’ambito di appli-cazione della disciplina gli incarichi di« amministratore di enti pubblici e di entidi diritto privato sottoposti a controllopubblico » senza ulteriori specificazioni;

l’estensione dell’inconferibilità aglialtri componenti degli organi di ammini-

strazione o collegiali, sempre richiesta dal-l’Anac, deriva dal fatto che nelle premessedello stesso decreto legislativo n. 39 del2013, tra questi incarichi si includono ingenerale quelli che « comportano funzionidi amministrazione e gestione ». Al ri-guardo, infatti, non può escludersi cheanche gli altri membri dell’organo prepo-sto all’amministrazione dell’ente – ossia ilpresidente e i consiglieri di amministra-zione senza deleghe gestionali – siano,comunque, in una posizione che consenteloro di ingerirsi nella gestione e che,pertanto, può dare luogo alle situazioni dipotenziale conflitto di interesse che lanormativa intende scongiurare;

per le stesse considerazioni l’Anacritiene non conforme ai criteri direttivicontenuti nella legge delega, anche la man-cata inclusione dell’incarico di direttoregenerale, in quanto si tratta della figuraalla quale tutti gli statuti societari attri-buiscono funzioni di amministrazione egestione molto significative;

per la figura del presidente dell’or-gano di indirizzo, il riferimento alle dele-ghe gestionali dirette e si estende la di-sciplina dell’inconferibilità a tutte le posi-zioni negli organi di governo, includendovianche i comportamenti degli organi colle-giali, inoltre si estende la disciplina del-l’inconferibilità alla figura del direttoregenerale. Anche questa questione era stataprospettata nel già citato atto di segnala-zione n. 4/2015, nel quale si suggeriva di« considerare attentamente la figura delDirettore generale (o equivalente), cui pos-sono essere affidati, in molti enti (vedi ilcaso della RAI), funzioni di amministra-zione e gestione molto significative »,

impegna il Governo:

ad intervenire, anche attraverso stru-menti normativi, affinché, nel rispettodella legge delega in materia di appalti –legge n. 11 del 2016 – siano restituitiall’ANAC, nel settore degli appalti pubblicie dei contratti di concessione, efficacipoteri di controllo, raccomandazione, in-tervento cautelare, di deterrenza e sanzio-natorio;

Atti Parlamentari — 140 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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a dare riscontro all’Atto di segnala-zione dell’Anac n. 1 del 18/01/2017, ancheattraverso atti d’interpretazione autenticaovvero integrativi e correttivi, affinché lecause d’inconferibilità ed incompatibilitàdi cui al decreto legislativo 39 del 2013siano da intendersi riferite a tutti i com-ponenti degli organi di amministrazione ocollegiali e a tutti quegli incarichi che« comportano funzioni di amministrazionee gestione », ivi inclusi gli incarichi didirettore generale.

9/4444-A/174. Nesci, Grillo, Lorefice,Colonnese, Mantero, Baroni, SilviaGiordano, Cariello, Caso, Castelli, Bru-gnerotto, D’Incà, Di Vita, Businarolo,Sorial.

La Camera,

premesso che:

l’Anac con l’Atto di segnalazione alGoverno e al Parlamento n. 1388 del 14/12/2016 – rif. ha segnalato che le dispo-sizioni sulla trasparenza delle nomine di-rigenziali, come introdotte o modificatedalla cosiddetta delega Madia nel 2016, invirtù di un probabile « refuso », non siapplicano alla dirigenza sanitaria (diret-tore generale, direttore sanitario e diret-tore amministrativo, nonché per gli inca-richi di responsabile di dipartimento e distrutture semplici e complesse) e tali ob-blighi di pubblicazione riguardano, tra glialtri, i dati e compensi relativi ad altrecariche, incarichi con oneri a carico dellafinanza pubblica, dati reddituali ecc;

nel succitato Atto l’Anac haespresso altresì la necessità che gli obbli-ghi di pubblicazione della dirigenza sani-taria, già previsti per la dirigenza pubblica,dovrebbero includere anche le prestazioniprofessionali svolte in regime intramura-rio;

con il medesimo Atto l’Anac hafatto altresì presente che il potere sanzio-natorio dell’Anac, come modificato dalladelega Madia, è applicabile solo a taluniobblighi di pubblicazione ed è inoltre

privo di effettiva efficacia poiché non èindicato il soggetto deputato a introitare lesanzioni comminate;

i dati impietosi sulla corruzione insanità, come illustrati nel recente Rap-porto Curiamo la Corruzione 2017 se-condo il quale, se si sommano gli impattidi sprechi e corruzione con un indicatoredi inefficienza, raggiungono il 6 per centodelle spese correnti annue del SSN ovverocirca 13 miliardi di euro; secondo il rap-porto citato gli episodi di corruzione piùfrequenti riguardano proprio l’attività li-bero professionale intramuraria ed anchele nomine apicali;

appare quindi inaccettabile che idirigenti del SSN, a legislazione vigente,godono di una clamorosa e inaccettabileesenzione dalle regole della trasparenza(funzionali a prevenire la corruzione), no-nostante si trovino a gestire ingenti eimportanti risorse economiche del paese,destinate alla salute dei cittadini e nono-stante siano collocati, per contiguità allapolitica e ad interessi politico elettorali,più di ogni altra dirigenza, in un contestoa forte rischio di corruzione;

con altro Atto di segnalazione alGoverno e al Parlamento n. 958 del 07/09/2016 – rif. l’Anac ritiene inoltre neces-sario intervenire legislativamente anchesulla tracciabilità finanziaria dei servizisanitari e sociali erogati da strutture pri-vate accreditate;

le disposizioni sulla tracciabilitàdei flussi finanziari, previste dall’articolo 3della legge 136 del 2010, hanno la finalitàspecifica di rendere trasparenti le opera-zioni finanziarie relative all’utilizzo delcorrispettivo dei contratti pubblici, inmodo da consentire un controllo a poste-riori sui flussi finanziari provenienti dalleamministrazioni pubbliche e intercettareeventuali usi degli stessi da parte di im-prese malavitose;

la tracciabilità dei flussi finanziariè stata introdotta nel 2010 al fine diarginare la penetrazione economica delleorganizzazioni mafiose negli appalti pub-

Atti Parlamentari — 141 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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blici e gli obblighi connessi all’istituto dellatracciabilità si articolano, essenzialmente,in tre adempimenti principali: utilizzo diconti correnti dedicati; effettuazione deimovimenti finanziari tracciabili; indica-zione negli strumenti di pagamento relativia ogni transazione del codice identificativodi gara (CIG);

in riferimento ai suddetti obblighil’Anac esprime quindi l’esigenza di unrafforzamento delle misure di controllodella spesa con finalità di ordine pubblicoanche nel delicato settore dei servizi sa-nitari e socio-sanitari gestiti dai privatiaccreditati « in modo da anticipare, il piùa monte possibile, la soglia di prevenzione,creando meccanismi che consentano diintercettare i fenomeni di intrusione cri-minale nei flussi finanziari provenientidagli enti pubblici »,

impegna il Governo

a dare riscontro all’Atto di segnala-zione dell’Anac n. 1388 del 14/12/2016,anche attraverso atti d’interpretazione au-tentica ovvero integrativi e correttivi, af-finché le norme sulla trasparenza di cui aldecreto legislativo 33 del 2013, già previsteper la dirigenza pubblica, siano da inten-dersi applicabili anche alla dirigenza sa-nitaria includendovi anche le prestazioniprofessionali svolte in regime intramura-rio;

a dare riscontro all’Atto di segnala-zione dell’Anac n. 1388 del 14/12/2016,anche attraverso atti d’interpretazione au-tentica ovvero integrativi e correttivi, af-finché il potere sanzionatorio dell’Anacche, come modificato dalla delega Madia,sia effettivamente applicabile a tutti gliobblighi di pubblicazione previsti nel de-creto 33 del 2013, individuando nell’Anacil soggetto deputato ad introitare le san-zioni comminate;

a dare riscontro all’Atto di segnala-zione dell’Anac n. 958 del 07/09/2016 af-finché le disposizioni sulla tracciabilità deiflussi finanziari, previste dall’articolo 3della legge 136 del 2010, siano applicabili

anche ai servizi sanitari e sociali erogatida strutture private accreditate anche senon riferibili a contratti di appalto o diconcessione.

9/4444-A/175. Lorefice, Nesci, Grillo,Colonnese, Mantero, Baroni, SilviaGiordano, Cariello, Caso, Castelli, Bru-gnerotto, D’Incà, Sorial, Businarolo, DiVita.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 52 del disegno di legge diconversione interviene in materia di svi-luppo del sistema nazionale di ciclovieturistiche, aggiungendo, all’elenco dei per-corsi rientranti nel sistema nazionale, laciclovia del Garda, la ciclovia Trieste –Lignano Sabbiadoro – Venezia, la cicloviaSardegna, la ciclovia Magna Grecia (Basi-licata, Calabria, Sicilia), la ciclovia Tirre-nica e la ciclovia Adriatica,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di istituire, contempi certi e senza maggiori oneri per lafinanza pubblica, una Direzione generalead hoc presso la Presidenza del Consigliodei Ministri per la promozione della mo-bilità integrata e sostenibile, con il com-pito di favorire forme più sostenibili dimobilità, tra cui quella ciclabile.

9/4444-A/176. Terzoni, Spessotto.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 27 del disegno di legge diconversione introduce alcune modifiche alCodice della Strada;

l’articolo 5 del decreto del Mini-stero dello Sviluppo economico 1o aprile2008, n. 86, prevede che, in attuazionedell’articolo 125, comma 7, del Codicedella Strada, per i veicoli a motore im-

Atti Parlamentari — 142 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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matricolati in Stati esteri, che circolanotemporaneamente nel territorio della Re-pubblica italiana, l’obbligo della coperturaassicurativa per la responsabilità civileverso i terzi, per la durata della perma-nenza in Italia, si considera assolto se latarga di immatricolazione è rilasciata dauno dei 34 Paesi indicati nella normacome chiarito di recente dal Ministerodell’interno con nota 300/a/2792/17/124/9del 03/04/2017, per i veicoli muniti ditarga di immatricolazione di uno degliStati indicati nel summenzionato decretodel MISE, si ritiene esclusa l’applicazionedelle sanzioni previste dall’articolo 193 delCodice della Strada in materia di mancataassicurazione, anche quando sia accertatoche il veicolo immatricolato in uno di queiPaesi sia effettivamente sprovvisto di co-pertura assicurativa;

secondo i dati forniti dall’UCI (Uf-ficio Centrale Italiano) nel 2016 sono stati45 mila i sinistri provocati da veicoli esteriin Italia,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assumere – perquanto di competenza – immediate ini-ziative, anche normative, volte ad elimi-nare la presunzione di assolvimento del-l’obbligo di assicurazione da parte di vei-coli immatricolati all’estero e circolanti inItalia.

9/4444-A/177. Villarosa, Spessotto.

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge 24 aprile 2017n. 50 contempla tra i suoi obiettivi l’in-troduzione di manovre finanziarie atte alcontenimento della spesa pubblica, nonchéfinalizzate ad una migliore perequazionedelle risorse;

per tutelare la razionalizzazionedelle risorse e far fronte alle esigenze dieconomicità sarebbe auspicabile limitareanche la spesa pubblica derivante dal

ricorso all’istituzione delle reggenze nelleistituzioni scolastiche, e, parimenti, sa-rebbe auspicabile limitare la spesa deri-vante dai possibili esiti dei contenziosiancora aperti; in attesa dell’emanazionedel decreto recante la disciplina per ilreclutamento dei dirigenti scolastici, aisensi dell’articolo 1, comma 217 della legge28 dicembre 2015, n. 208, sarà comunquenecessario, il prossimo settembre 2017,garantire il regolare inizio delle attivitàdidattiche nelle istituzioni scolastiche, con-ciliandolo, per quanto possibile, con laqualità del servizio pubblico: difficile in-fatti risulterebbe ottenere un servizio diqualità, qualora circa 2000 sedi vacantidovessero essere gestite da dirigenti sco-lastici costretti a dividersi tra più scuoleanche distanti fra loro;

il nuovo concorso, ad ogni modo,non potrebbe risolvere in tempi rapidi lasituazione delle reggenze e il rischio sa-rebbe quello di incorrere, durante le variefasi di reclutamento, in ulteriori e nuovicontenziosi che bloccherebbero nuova-mente la situazione e comporterebbero unaumento della spesa pubblica. Conside-rando che, già la legge 107 del 2015 eraintervenuta trovando una soluzione peralcune situazioni di contenzioso tra aspi-ranti dirigenti e Ministero risalenti aipassati concorsi del 2004 e del 2006 edaltre riferite al concorso 2011, nelle qualiil concorso era stato annullato dalla Ma-gistratura ordinaria, ma escludendo difatto, dalla predetta soluzione, situazionianaloghe legate al contenzioso del 2011;

questa operazione aveva comunqueportato di per sé all’immissione in ruolo dicirca 250 dirigenti scolastici, e pur tuttaviail risultato non si è rivelato sufficiente perrisolvere il problema delle reggenze, nétanto meno per risolvere gli sprechi deinumerosi contenziosi ancora aperti; i ri-correnti afferenti al concorso per dirigentescolastico del 2011, dislocati nelle diverseregioni d’Italia, sono circa 800, e hannofatto presente più volte nel corso di questianni l’anomalia che li riguarda, viste lefattispecie di casi perfettamente aderentiai criteri di soluzione adottati con la legge

Atti Parlamentari — 143 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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107 del 2015; circa 500 concorrenti alconcorso per dirigente scolastico del 2011hanno superato positivamente la maggiorparte delle prove previste dal bando; unesiguo numero di soggetti ha superatopositivamente la prova scritta finale rela-tiva al corso intensivo di formazione in-detto con decreto ministeriale del Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca n. 499 del 2015 ai sensi dell’arti-colo 1 comma 87 della legge 107 del 13luglio 2015;

l’eventuale immissione delle cate-gorie sopracitate non comporterebbe ulte-riori oneri per lo Stato, ma al contrario,rispetterebbe i criteri di economicità edefficienza delle risorse nel settore pub-blico,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di definire lemodalità di svolgimento di un tirocinioformativo che abbiano come destinatari:

a) i soggetti che abbiano superatopositivamente la prova scritta finale rela-tiva al corso intensivo di formazione in-detto con decreto ministeriale del Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca n. 499 del 2015 ai sensi dell’arti-colo 1 comma 87 della legge 107 del 13luglio 2015;

b) i soggetti che abbiano superatopositivamente la maggior parte delle provepreviste dal bando di concorso per esamie titoli per il reclutamento di dirigentiscolastici indetto con decreto direttorialedel Ministro dell’istruzione dell’universitàe della ricerca 13 luglio 2011, pubblicatosulla Gazzetta ufficiale, 4a serie speciale,n. 56 del 15 Luglio 2011;

c) i soggetti che avevano avuto unasentenza favorevole almeno nel primogrado di giudizio ovvero non avevanoavuto, alla data di entrata in vigore dellalegge 13 luglio 2015 n. 107, alcuna sen-tenza definitiva, nell’ambito del conten-zioso riferito al concorso per dirigentescolastico indetto con decreto direttorialedel Ministero dell’istruzione, dell’univer-

sità e della ricerca del 13 luglio 2011,pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, 4a seriespeciale, n. 56 del 15 luglio 2011. Il tiro-cinio formativo è svolto dai soggetti desti-natari, nell’ordine sopra indicato, per unperiodo non inferiore a quattro mesi,affiancando un Dirigente Scolastico, cuisia stata conferita una o più reggenze, cheè nominato tutor senza oneri per lo Statoe mantenendo la stessa fascia di retribu-zione attualmente percepita senza alcunaindennità aggiuntiva. A conclusione delperiodo di tirocinio formativo, i soggettidestinatari, sempre nell’ordine sopra indi-cato, presentano ad una specifica commis-sione nominata dal direttore o dal coor-dinatore dell’Ufficio scolastico regionale,presieduta da un ispettore tecnico conalmeno tre anni di anzianità nel ruolo diappartenenza e composta da due dirigentiscolastici, anch’essi con almeno tre anni dianzianità nel ruolo di appartenenza, unarelazione scritta (accompagnata dal parereespresso dal dirigente scolastico tutor) sul-l’esperienza del tirocinio formativo e so-stengono con la medesima commissioneun colloquio sul medesimo argomento.All’esito positivo del colloquio, i soggettidestinatari, sempre nell’ordine sopra indi-cato, vengono immessi nei ruoli dei Diri-genti scolastici con decorrenza 1o settem-bre 2017, sui posti già autorizzati condecreto del Presidente della Repubblicadel 19 agosto 2016 registrato dalla Cortedei conti il 14 settembre 2016;

a valutare la possibilità, nell’attua-zione delle eventuali disposizioni di cuisopra, di provvedere mediante riduzionenei limiti di 1 milione di euro annui, delFondo di cui all’articolo 1, comma 200,della legge 29 dicembre 2014, n. 190.

9/4444-A/178. Iacono, Albanella, Amod-dio.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame intro-duce misure in materia di razionalizza-zione della spesa sanitaria;

Atti Parlamentari — 144 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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le Aziende sanitarie locali in ot-temperanza delle sentenze del TAR delLazio – I Sezione bis – n. 640/1994 e delConsiglio di Stato – IV Sezione – n. 2537/2004, sono regolarmente soccombenti neiconfronti dei ricorsi in materia perequa-zione economica e corresponsione dei mi-glioramenti contrattuali dovuti al perso-nale medico ex condotto;

tale personale ha diritto al perce-pimento, a decorrere dalla data del 1o

gennaio 1987, o, se più favorevole, dalladata di inquadramento ai sensi dell’arti-colo 110 del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 270 del 1987, della Retri-buzione Individuale di Anzianità determi-nata ai sensi dell’articolo 92 del decretodel Presidente della Repubblica n. 270 del1987 e degli articoli 108 e 113 del decretodel Presidente della Repubblica n. 384 del1990, nonché il diritto alla rivalutazionedello stipendio base;

il Governo – in occasione dell’e-same della legge di stabilità per il 2016 –aveva accolto un ordine del giorno suquesto tema e il Ministro della salute hagià attivato un apposito tavolo tecnico congli interessati, i quali peraltro sono dispo-nibili a una definizione della controversiain via transattiva; altro Odg in materia èstato accolto il 14 febbraio 2017, (G/2630/37/1);

attualmente gli oneri delle soccom-benze sono integralmente scaricati sulleAziende sanitarie; è opportuno individuarele risorse necessarie a definire le transa-zioni, al fine di evitare maggiori oneri peril SSN,

impegna il Governo

ad attivarsi al fine di individuare le risorsenecessarie a definire in via transattiva laquestione esposta in premessa.

9/4444-A/179. Calabrò.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 60-sexies del provvedi-mento in esame introduce la disposizione

che permette alle società cessionarie dicrediti deteriorati di banche e intermediarifinanziari di concedere finanziamenti voltia migliorare le prospettive di recupero ditali crediti e a favorire il ritorno in bonisdel debitore ceduto. In tale caso, la ge-stione dei crediti ceduti e dei finanzia-menti concessi è affidata a una banca o unintermediario finanziario autorizzato;

in realtà lo Stato potrebbe inter-venire in altro modo e in maniera piùincisiva per superare il problema dei cre-diti deteriorati delle banche, anche attra-verso l’istituzione di un apposito Fondoper la tutela e gestione immobili in ese-cuzione forzata, per l’acquisto di unitàimmobiliari derivanti da procedure esecu-tive attivate da banche operanti in Italia;

le disponibilità del Fondo potreb-bero essere concentrate per la acquisi-zione di compendi immobiliari in garanziadi crediti deteriorati di banche o gruppibancari interessati da procedure di risa-namento, di risoluzione o di sostegnofinanziario pubblico straordinario ai sensidella normativa vigente: l’acquisizione de-gli immobili acquisiti, potrebbe così esserediretta in via prioritaria ad evitare ildeterminarsi di una crisi abitativa gene-rata dall’elevato numero di vendite forzatedi immobili conseguente al recupero deicrediti deteriorati da parte degli istituti dicredito. I criteri e le modalità per lagestione e valorizzazione dei predetti im-mobili, potrebbero essere quindi finaliz-zati prioritariamente alla creazione di al-loggi di edilizia residenziale pubblica,

impegna il Governo

ad adottare ogni opportuna iniziativa voltaad intervenire per affrontare il problemadei crediti deteriorati delle banche, ancheattraverso l’istituzione di un appositoFondo per la tutela e gestione immobili inesecuzione forzata, per l’acquisto di unitàimmobiliari derivanti da procedure esecu-tive attivate da banche operanti in Italia,ai fini del loro utilizzo, in via prioritaria,

Atti Parlamentari — 145 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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per la creazione di alloggi di ediliziaresidenziale pubblica, e, più in generale,per superare il determinarsi di una crisiabitativa generata dall’elevato numero divendite forzate di immobili conseguente alrecupero dei crediti deteriorati da partedegli istituti di credito.

9/4444-A/180. Fabrizio Di Stefano.

La Camera,

premesso che:

il presente provvedimento prevededisposizioni in materia di trasporto sustrada e nello specifico l’articolo 47-biscontiene diverse modifiche volte ad intro-durre semplificazioni per il trasportomerci su strada;

in materia di trasporto su strada ildecreto legislativo 21 novembre 2005,n. 284 sul riordino della Consulta generaleper l’autotrasporto e del Comitato centraleper l’Albo nazionale degli autotrasporta-tori istituisce il Comitato centrale perl’Albo nazionale degli autotrasportatoriche opera in posizione contabile e finan-ziaria, nell’ambito del Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti;

il comitato sopra citato è compe-tente a curare la formazione, la tenuta ela pubblicazione dell’Albo nazionale delleimprese di autotrasporto di merci perconto di terzi; a determinare la misuradelle quote dovute annualmente dalle im-prese di autotrasporto, in base a quantodisposto dal decreto del Presidente dellaRepubblica 7 novembre 1994, n. 681, re-cante norme sul sistema delle spese deri-vanti dal funzionamento del Comitato cen-trale; a collaborare con la Consulta, prov-vedendo, in particolare, sulla base degliindirizzi dettati dalla Consulta stessa, adeffettuare studi preordinati alla formula-zione delle strategie di governo del settoredell’autotrasporto; a realizzare iniziativedi formazione del personale addetto aicontrolli sui veicoli pesanti ed a parteci-pare al finanziamento delle connesse ope-razioni; ad attuare iniziative di assistenza

e di sostegno alle imprese di autotra-sporto, ad esprimere il proprio avviso suprogetti di provvedimenti amministrativiin materia di autotrasporto; a formulareindirizzi in materia di certificazione diqualità delle imprese che effettuano tra-sporti di merci pericolose, di derrate de-peribili, di rifiuti industriali e di prodottifarmaceutici; ad attuare le direttive delMinistro delle infrastrutture e dei trasportiin materia di autotrasporto; a curare at-tività editoriali e di informazione alleimprese di autotrasporto, anche attraversostrumenti informatici e telematici; a svol-gere funzioni di studio e di consulenza conspecifico riferimento a progetti normativi,alla risoluzione delle problematiche con-nesse con l’accesso al mercato dell’auto-trasporto e alla professione di autotra-sportatore; a verificare l’adeguatezza eregolarità delle imprese iscritte, in rela-zione alle modalità concrete di svolgi-mento dell’attività economica ed alla con-gruità fra il parco veicolare e il numerodei dipendenti autisti, nonché alla regola-rità della copertura assicurativa dei vei-coli, anche mediante l’utilizzazione deidati presenti nel CED presso il Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti e deicollegamenti telematici fra i sistemi infor-mativi dell’INAIL, dell’INPS e delle cameredi commercio; a svolgere attività di con-trollo sulle imprese iscritte, al fine digarantirne la perdurante e continua ri-spondenza ai requisiti previsti per l’eser-cizio della professione come definiti aisensi del regolamento (CE) n. 1071/2009del Parlamento europeo e del Consiglio,del 21 ottobre 2009; a decidere sui ricorsiproposti dagli interessati avverso i prov-vedimenti adottati dagli uffici della moto-rizzazione civile in materia di iscrizione,sospensione, cancellazione e radiazionedall’albo degli autotrasportatori, nonché diapplicazione delle sanzioni disciplinari;

il Comitato centrale è composto damembri effettivi tra i quali un rappresen-tante per ciascuna delle associazioni dicategoria degli autotrasportatori nonchéun rappresentante per ciascuna delle as-sociazioni nazionali di rappresentanza, as-sistenza e tutela del movimento coopera-

Atti Parlamentari — 146 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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tivo giuridicamente riconosciute dal Mini-stero competente che abbiano dei precisirequisiti;

la legge stabilisce che per far partedel Comitato tra i vari requisiti per leassociazioni di categoria è necessario es-sere rappresentata in seno al Consiglionazionale dell’economica e del lavoro, di-rettamente o per il tramite delle Confe-derazioni alle quali aderiscono senza for-nire altra precisazione;

risulterebbe infatti necessario pre-vedere che le associazioni di categoriasopra citate devono essere presenti, diret-tamente o per il tramite delle Confedera-zioni in almeno un CCIAA per ciascunaregione,

impegna il Governo

a valutare le opportune iniziative al fine diprevedere che in seno al Comitato centraleciascuna delle associazioni di categoriadegli autotrasportatori e delle associazioninazionali di rappresentanza, assistenza etutela del movimento cooperativo giuridi-camente riconosciute dal Ministero com-petente devono essere presenti, diretta-mente o per il tramite delle Confedera-zioni alle quali aderiscono in almeno unCCIAA per ciascuna Regione.

9/4444-A/181. Squeri, Palese, Gasparini.

La Camera,

premesso che:

il presente provvedimento pro-muove, a decorrere dall’anno scolastico2017/2018, il consumo di prodotti biologicie sostenibili per l’ambiente nell’ambito deiservizi di refezione scolastica negli asilinido, nelle scuole dell’infanzia, nelle scuoleprimarie e nelle scuole secondarie diprimo e di secondo grado;

al fine di far fronte a quantoprevisto è istituito nello stato di previsionedel Ministero delle politiche agricole ali-mentari e forestali il Fondo per le mensescolastiche biologiche con dotazione pari a

4 milioni di euro per l’anno 2017 e a 10milioni di euro a decorrere dall’anno 2018;

il fondo sopra citato è destinato aridurre i costi a carico dei soli beneficiaridel servizio di mensa scolastica biologicama non i costi che sono a carico degli entilocali erogatori del medesimo servizio,

impegna il Governo

a valutare le opportune iniziative al fine diprevedere che il Fondo per le mensescolastiche biologiche sia destinato a ri-durre anche i costi degli enti locali ero-gatori.

9/4444-A/182. Centemero, Palese.

La Camera,

premesso che:

nel testo del decreto è stata inseritauna norma che permette a province e cittàmetropolitane di godere di una deroga pergli anni 2017 e 2018 a quanto disposto dalcodice della strada in termini di destina-zione di proventi di multe in genere e dimulte rilevate con Autovelox o strumentisimili;

tale norma fa genericamente rife-rimento ad un non meglio precisato « mi-glioramento della sicurezza stradale »,

impegna il Governo

a varare al più presto una regolamenta-zione stringente sulla rendicontazione an-nuale da parte di questi enti in relazioneai proventi delle suddette multe e adapprontare un meccanismo sanzionatorioadeguato per chi non depositi il rendi-conto e per chi non rispetti il criterio del« miglioramento della sicurezza stradale ».

9/4444-A/183. Baldelli.

Atti Parlamentari — 147 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

con le disposizioni contenute nel-l’articolo 5 del disegno di legge di conver-sione in legge del decreto-legge 24 aprile2017, n. 50, si introducono nuove dispo-sizioni in materia di accise sui tabacchi,disponendo, in particolare, la variazione dialcune componenti e misure che costitui-scono l’accisa sui tabacchi lavorati;

la vendita dei tabacchi è effettuataa mezzo delle rivendite di generi di mo-nopolio affidate a privati in concessione aseguito di procedure ad evidenza pubblicaed in presenza, in capo ai diretti interes-sati, di specifici requisiti personali volti agarantire il rispetto dei necessari parame-tri di onorabilità, affidabilità e professio-nalità nello svolgimento dell’attività;

le concessioni per la vendita deitabacchi hanno durata non superiore adun novennio alla cui scadenza, fermorestando la sussistenza in capo all’interes-sato delle medesime condizioni prescritteper il primo affidamento, possono essererinnovate in capo agli stessi titolari;

l’espletamento dell’attività di riven-dita di generi di monopolio, in base al-l’articolo 55, comma 2-quinquies del de-creto-legge n. 78 del 2010, convertito conmodificazioni in legge n. 122 del 2010,prescrive l’obbligo dell’acquisizione dell’i-doneità professionale in capo ai tabaccai,attraverso appositi corsi di formazionedisciplinati sulla base di convenzione sti-pulata tra l’Agenzia delle Dogane e deimonopoli (già Amministrazione Autonomadei monopoli di Stato) e le organizzazionidi categoria maggiormente rappresenta-tive, da conseguirsi entro sei mesi dall’as-segnazione della concessione, al fine pre-cipuo di garantire la maggiore tutela degliinteressi pubblici erariali e di difesa dellasalute pubblica;

il Legislatore è recentemente inter-venuto su tale normativa prevedendo, conl’articolo 1, comma 16-bis del decreto-legge n. 193 del 2016, convertito con mo-dificazioni dalla legge n. 225 del 2016, che

la suddetta idoneità professionale debbaessere conseguita entro sei mesi dall’asse-gnazione o dal rinnovo della concessione,pena la decadenza della stessa;

l’attuale formulazione del punto9-bis dell’articolo 6 della legge n. 1293 del1957, come introdotto e modificato dallenorme sopra richiamate, nella locuzione« entro sei mesi dall’assegnazione o dalrinnovo », limitandosi ad un’interpreta-zione testuale disgiunta da ogni necessariavalutazione sistematica dell’intero appa-rato normativo riferibile alla materia, po-trebbe indurre a ritenere che l’obbligo inparola debba essere assolto alternativa-mente da chi assume per la prima volta latitolarità di una tabaccheria oppure dachi, essendone già titolare alla data dientrata in vigore della norma, stia proce-dendo al primo rinnovo novennale dellaconcessione;

qualora si avvalorasse tale indi-rizzo interpretativo testuale e non siste-matico si potrebbe addirittura ritenere cheil Legislatore, richiamando il « rinnovo » enon « il primo rinnovo » come dies a quoper l’assolvimento dell’obbligo in parola,abbia voluto riservare al diretto interes-sato la possibilità di valutare, personal-mente ed in modo insindacabile, se per-seguire la prescritta idoneità professionaleall’atto dell’assegnazione, al primo rinnovoo, addirittura, ad uno dei successivi rin-novi;

tale interpretazione, implicherebbela sostanziale neutralizzazione dell’obbligoin parola nella misura in cui la gestione diuna tabaccheria finirebbe per essere legit-timamente affidata a chi, in virtù dell’op-zione prevista dalla norma, ben potrebbedecidere di soprassedere inizialmente dalperseguire la prescritta idoneità professio-nale riservandosi di acquisirla all’atto deisuccessivi rinnovi, salvo decidere di con-sentire il subentro di altro soggetto nellatitolarità della medesima tabaccheriasenza essere stato mai dichiarato idoneo;

considerato che:

la particolare natura dell’attivitàsvolta, con riferimento a prodotti peculiari

Atti Parlamentari — 148 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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come il tabacco, i giochi pubblici ed iservizi di interesse per la collettività, no-toriamente caratterizzati da una disciplinaattenta e rigorosa, e i costanti mutamentiche intervengono nelle relative regolamen-tazioni, hanno evidenziato la necessità diprevedere soluzioni di legge che consen-tano di sostenere e supportare nel tempoil più adeguato aggiornamento professio-nale per i tabaccai e, conseguentemente,accertare con periodicità il perduraredella prescritta idoneità professionalequale condizione necessaria ed imprescin-dibile per lo svolgimento dell’attività, cosìda garantire costantemente il pieno ri-spetto delle vigenti prescrizioni di legge edi ogni altra pratica, finalizzata a control-lare il corretto andamento dei servizi ero-gati e la presenza di eventuali anomalienel comportamento dei consumatori;

lo svolgimento dell’attività di riven-ditore di generi di monopolio è caratte-rizzata da imprescindibili e connessi mo-tivi imperativi di interesse generale quali,tra gli altri, la tutela della sanità pubblica,la tutela dei minori, il mantenimento del-l’ordine sociale, la tutela dei consumatori,la tutela degli interessi erariali, in ragionedei quali, come più volte ribadito dallagiurisprudenza nazionale, la rivendita ditabacchi costituisce un’eccezione nelcampo delle attività economiche che esuladalle caratteristiche tipiche delle normaliattività economiche e commerciali;

le rivendite di generi di monopolio,proprio perché luoghi fisici preposti asvolgere attività direttamente connesse adinteressi pubblici di rango superiore, nonrientrano nell’ordinaria regolamentazionedelle attività commerciali, rimanendo perle stesse legittimamente operanti quellespecifiche restrizioni di funzionamentopreviste dalla normativa speciale ed altri-menti non compatibili rispetto a quantodisposto a livello generale dalla legisla-zione nazionale e comunitaria;

ritenuto che:

il Legislatore, intercettando oppor-tunamente tali esigenze volte alla qualifi-cazione professionale continua dei riven-

ditori quali soggetti preposti allo svolgi-mento di una particolare attività rispettoalla quale operano particolari esigenzepubbliche connesse alla tutela della salutee degli interessi erariali, ha inteso intro-durre l’obbligo di conseguire l’idoneitàprofessionale sia all’atto dell’assegnazioneche in tutti i rinnovi novennali della con-cessione previsti dalla disciplina di settore,a pena di decadenza;

per quanto riguarda l’assolvimentodell’obbligo in parola all’atto del rinnovodella concessione novennale, si pone lanecessità di prevedere in sede applicatival’adozione di soluzioni che consentano didisciplinare situazioni eccezionali specifi-che come quelle delle rivendite speciali perle quali la normativa di settore prevede lapossibilità di ottenere rinnovi di conces-sione per periodi inferiori al novennio, ilche implicherebbe per i titolari delle stessel’obbligo di conseguire l’idoneità professio-nale al rinnovo con una periodicità diffe-rente rispetto all’ipotesi ordinaria noven-nale;

debba essere esclusa una tale dif-formità applicativa rispetto ad un obbligodi legge che, diversamente, risulterebbe incontrasto con i principi di eguaglianza eparità di trattamento di fronte alla leggenonché di imparzialità della pubblica am-ministrazione,

impegna il Governo

ad adottare ogni misura che renda palesee vincolante l’obbligo di formazione pro-fessionale per la gestione di una rivenditadi generi di monopolio all’atto dell’acqui-sizione della concessione per i nuovi as-segnatari, al primo rinnovo utile per co-loro che sono già titolari di rivendita manon hanno ancora conseguito l’idoneitàprofessionale e, successivamente, per gliuni e per gli altri ogni nove anni.

9/4444-A/184. Laffranco.

Atti Parlamentari — 149 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

nell’intesa raggiunta lo scorso 23febbraio in seno alla Conferenza Stato-Regioni, e diramata lo scorso 1o marzo, alfine di conseguire il concorso regionale perla finanza pubblica per l’anno 2017, paria 2.691,80 milioni di euro, da definire aisensi dei commi 680 e 682, articolo 1, dellalegge di stabilità 2016 (legge 208/2015),sono stati ridotti:

a) il Fondo per le politiche socialiper circa 211 milioni di euro, dai 400milioni di euro a legislazione vigente, e ilFondo per le non autosufficienze per 50milioni di euro (valore residuo 450 mi-lioni) in base all’allegato 3 della medesimaIntesa;

tra l’altro va segnalato che semprea febbraio il Parlamento aveva approvatola conversione in legge del decreto-legge 29dicembre 2016, n. 243 (cosiddetto « de-creto Mezzogiorno », convertito con legge27 febbraio 2017, n. 18), che destinava 50milioni di euro aggiuntivi per il medesimoFondo per le non autosufficienze, portan-done la dotazione, per il 2017, a 500milioni di euro;

il testo in esame provvede a desti-nare le entrate derivanti dalle nuovenorme relative alla procedura di coopera-zione e collaborazione rafforzata di cuiall’articolo 1-bis (cosiddetta « web tax »)siano destinate al Fondo per le non au-tosufficienze e al Fondo per le politichesociali per un ammontare non inferiore a100 milioni di euro annui;

si tratta però di risorse che nonsanano in alcun modo il taglio perpetratoa danno dei suddetti Fondi per l’anno2017, e, nonostante il Governo abbia piùvolte espresso la volontà di reintegrare lerisorse decurtate, con il decreto in esameè stata persa un’occasione per provvederequanto prima al ripristino della loro do-

tazione, così come prevista prima dell’in-tesa raggiunta in Conferenza Stato Re-gioni,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa urgente volta alreintegro della dotazione del Fondo per lenon autosufficienze e del Fondo nazionaleper le politiche sociali, così come previstedall’ultima legge di bilancio.

9/4444-A/185. Carfagna, Palese.

La Camera,

premesso che:

il mercato delle locazioni turisticherappresenta una risorsa fondamentale perlo Stato e per molti comuni, attualmenteoggetto di flussi turistici contenuti e limi-tati;

la proprietà di un’abitazione diresidenza in Italia rappresenta un costo,per alcuni privati e famiglie anche moltosignificativo in proporzione ai loro redditi,e la locazione anche per periodi brevirappresenta un modo per fare fronte alleingenti spese e tasse derivanti dall’essereproprietari immobiliari, anche solo dellapropria dimora;

i soggetti di cui all’articolo 4 hannomodelli di funzionamento molto diversifra loro;

considerato che:

esistono ad oggi diversi accordi inItalia e nel mondo di piattaforme on-lineattive nel settore delle locazioni brevi conrealtà locali, e che questi accordi hannodimostrato di essere molto efficaci, perchépermettono di tener conto delle specificitàdelle singole realtà coinvolte;

accordi di questo tipo non compor-tano alcun onere per la finanza pubblica,e anzi favoriscono l’integrazione di sistemied evitano invece che ogni singolo Comune

Atti Parlamentari — 150 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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debba sviluppare un sistema apposito, ero-dendo le risorse comunali, già talvoltamolto contenute,

impegna il Governo:

a facilitare e riconoscere gli accorditra le piattaforme e le amministrazionilocali in materia di imposta di soggiorno;

a delegare all’Agenzia delle Entrate didefinire con proprio provvedimento le mo-dalità con cui le piattaforme on-line di cuial comma 4, 5 e 5-bis dell’articolo 4possano raggiungere un accordo con laAgenzia stessa, finalizzato a dare concretaattuazione alle norme ivi contenute, nelrispetto dei diversi modelli di funziona-mento, propri di ciascuna piattaforma.

9/4444-A/186. Sandra Savino, Palese.

La Camera,

premesso che:

la legge di bilancio 2017 (legge232/2016) ha stabilito, all’articolo 1,comma 411, che in sede di revisione deicriteri di riparto del fondo per le nonautosufficienze, è compresa la condizionedelle persone affette dal morbo di Alzhei-mer;

con il decreto-legge 29 dicembre2016, n. 243 (cosiddetto « decreto Mezzo-giorno », convertito con legge 27 febbraio2017, n. 18), la dotazione del Fondo per lenon autosufficienze è stata incrementatadi 50 milioni di euro per il 2017;

tale incremento, che in ogni casonon era affatto congruo rispetto agli im-pegni assunti con la legge di bilancio peril 2017, in particolare per ricomprenderela condizione delle persone affette dalmorbo di Alzheimer, è stato tra l’altrovanificato a seguito dell’intesa raggiunta loscorso 23 febbraio in seno alla ConferenzaStato-Regioni, e diramata lo scorso 1o

marzo, che al fine di conseguire il con-corso regionale per la finanza pubblica perl’anno 2017, ha ridotto anche la dotazione

del Fondo per le non autosufficienze, per50 milioni di euro (valore residuo 450milioni) per il 2017: una vera e propriabeffa a danno dei cittadini, in particolareper le persone più deboli e che necessitanouna maggiore tutela,

impegna il Governo

a provvedere quanto prima ad adottareogni opportuna iniziativa volta ad aumen-tare la dotazione del Fondo per le nonautosufficienze, a partire dall’anno 2017,non solo per ripristinare le risorse previstedall’ultima legge di bilancio, ma anche perprevederne di nuove, specificatamente de-dicate alla condizione delle persone affettedal morbo di Alzheimer.

9/4444-A/187. Prestigiacomo.

La Camera,

premesso che:

gli eventi sismici del 2016 e 2017che hanno colpito il centro Italia hannointeressato anche zone dell’aquilano, giàcoinvolte dai tragici eventi del 2009, au-mentando, conseguentemente, i timori re-lativi alla sicurezza degli edifici pubblici,in particolare quelli sedi di istituti scola-stici o universitari;

anche al fine di garantire un rapidoe pieno ritorno alla « normalità » diventafondamentale velocizzare il processo diricostruzione e di messa in sicurezza ditali edifici,

impegna il Governo

a predisporre tutti gli strumenti di carat-tere normativo idonei a consentire, anchein deroga al Codice degli appalti, di adot-tare procedure più rapide sia per quantoriguarda la progettazione sia per quantoriguarda l’affidamento dei lavori per laricostruzione delle scuole e degli edificiuniversitari nel cratere de L’Aquila, comegià previsto per altre zone colpite dal

Atti Parlamentari — 151 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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sisma del Centro Italia, attraverso unaprocedura approvata dall’Autorità nazio-nale anticorruzione.

9/4444-A/188. Gelmini, Fabrizio Di Ste-fano.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame contieneuna serie di misure rivolte alle imprese;

sarebbero state necessarie misurepiù incisive, e in particolare finalizzate aestendere gli interventi del Fondo di ga-ranzia per le PMI di cui all’articolo 2,comma 100, lettera a), della leggen. 662/96 alle imprese, più strutturate,con un numero di dipendenti non supe-riore a 499 (cosiddette imprese small mid-cap);

rispondere all’esigenza di estenderel’intervento del Fondo di garanzia anchealle suddette imprese small mid-cap ènecessario in considerazione del caratterestrategico che dette imprese rivestono perla crescita economica del Paese e per lepositive ricadute sul sistema delle PMIdell’indotto;

sarebbe quantomeno stato utileprevedere che le risorse del Fondo per lacrescita sostenibile (ovvero i trasferimentidi cui all’articolo 1, comma 876, dellalegge n. 208/2015) potessero essere utiliz-zati per costituire, direttamente, una se-zione speciale nell’ambito del Fondo662/96 destinata alla concessione di ga-ranzie a imprese small mid-cap, esten-dendo gli interventi della « sezione spe-ciale » anche alle imprese di piccola emedia dimensione che, avendo raggiunto illimite di importo massimo garantito di 2,5milioni di euro, non possono più accederealla garanzia del Fondo;

altro intervento utile sarebbe statoquello di innalzare, per le imprese garan-tite a valere sulla istituenda sezione spe-ciale, l’importo massimo garantibile dagliattuali 2,5 milioni previsti dall’articolo 39,

comma 3, del decreto-legge n. 201/2011 a3,5 milioni di euro. Il limite di 3,5 milionidi euro è coerente con i limiti, indiretti,rappresentati dalla normativa comunitariaapplicabile,

impegna il Governo

ad adottare ogni opportuna iniziativa voltaa rafforzare il Fondo di garanzia per lepiccole e medie imprese, accrescendone lacapacità di sostegno all’accesso al creditoper le imprese nell’attuale fase del cicloeconomico, nel senso riportato in pre-messa.

9/4444-A/189. Alberto Giorgetti, Palese.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recamisure di contenimento della spesa pub-blica;

stando al Documento di economiae finanza da ultimo approvato, una dellevoci più rilevanti di spesa nell’economianazionale è rappresentata dai costi per lagestione della questione migratoria e lerelative politiche di accoglienza e di asilo;

il DEF 2017, infatti, quantifica talevoce in oltre quattro miliardi di euroannui;

negli ultimi anni i cittadini italianihanno dovuto assistere a importanti taglialla spesa sociale a causa della crisi eco-nomica che ha colpito anche l’Italia,

impegna il Governo

ad intervenire con riferimento alla spesapro capite sostenuta mensilmente per l’ac-coglienza di ciascun immigrato affinché lastessa non superi l’importo della pensionesociale.

9/4444-A/190. Giorgia Meloni.

Atti Parlamentari — 152 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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La Camera,

premesso che:

il decreto-legge n. 25 del 2017 con-vertito dalla legge 20 aprile 2017, n. 49 (inGazzetta Ufficiale 22 aprile 2017, n. 94) haabolito tutte le disposizioni esistenti inmateria di lavoro accessorio previste dagliarticoli 48-50 del decreto legislativo n. 81del 2015;

all’articolo 54-bis del presente di-segno di legge viene introdotta una nuovadisciplina che consente, a determinatecondizioni, l’acquisizione di prestazioni dilavoro occasionale da parte delle impresecon meno di cinque dipendenti, ma nonprevede tale possibilità o forme alternativedi ricorso al lavoro occasionale da partedelle imprese sopra i cinque dipendenti;

il lavoro intermittente o a chiamatacosì come disciplinato dagli articoli 13-18del decreto legislativo n. 81 del 2015 pre-senta forti limitazioni che ne restringonofortemente l’applicabilità a soggetti presta-tori tra i 25 e i 55 anni;

le piccole e medie imprese con unnumero di dipendenti superiore a 5 sonoquindi attualmente sprovviste di uno stru-mento che consenta loro di ricorrere aforme di lavoro discontinuo o occasionalein modo semplice e trasparente,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di introdurre dellemodifiche agli articoli 13-18 del decretolegislativo n. 81 del 2015 che definisce lemodalità di applicazione del contratto in-termittente o a chiamata, ampliandonel’applicabilità ai lavoratori di ogni età,possibilmente prevedendo anche formesemplificate di attivazione e gestione delcontratto stesso.

9/4444-A/191. Tinagli.

La Camera,

premesso che:

vista la situazione generale delcomparto della neve e dei relativi impianti

di risalita, e in considerazione della ultimastagione trascorso che ha di fatto aumen-tato fortemente i costi di gestione met-tendo a rischio l’intero comparto, in par-ticolare nella regione Veneto;

in conformità con quanto appro-vato in questo provvedimento, per la re-gione Abruzzo, circa la proroga della vitatecnica degli impianti di risalita, previaverifica della loro idoneità ai fini dellasicurezza,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di godere deibenefici previsti dall’articolo n. 31 dellalegge n. 133 del 2014 in conformità con laratio dell’articolo n. 31-bis per l’impiantoaventi requisiti previsti dalla suddettanorma per i quali sia stata avanzatadomanda nel periodo antecedente all’en-trata in vigore del decreto del Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti.

9/4444-A/192. Rotta, De Menech.

La Camera,

premesso che:

vengono riconosciute alle Provincieinteramente montane e confinanti constati esteri, un regime di specialità, inconsiderazione del comma 3 dell’articolo 1della legge 7 aprile 2014, n. 56;

questo riconoscimento prende vitain virtù di oggettive caratteristiche geogra-fiche, fisiche, economiche, sociali ed etni-co-culturali, e la presenza di diverse mi-noranze linguistiche, caratteristiche parti-colari che rendono indispensabile attri-buire a questi territori forme speciali diautogoverno che fermino lo spopolamentoattualmente in atto;

questi territori, che pure presen-tano condizioni del tutto simili a quelle deiterritori delle confinanti siano essi Statiesteri che regioni e province autonome,vengono obiettivamente a trovarsi in con-

Atti Parlamentari — 153 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 MAGGIO 2017 — N. 807

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dizioni di indiscutibile squilibrio rispettoai poteri di autogoverno e alla disponibi-lità di risorse riconosciuti, in dipendenzadi ragioni storiche e di vincoli di carattereinternazionale;

tale squilibrio che deve essere ri-pianato con l’introduzione nel nostro or-dinamento di una riforma, in linea con iprincipi ispiratori della riforma del titoloV della parte seconda della Costituzione econ l’attuazione del federalismo fiscaleche, assicurando condizioni di effettivaautonomia nel governo del territorio edelle risorse, realizzi un pieno riequilibrioistituzionale ed economico tra i predettiterritori ponendo le condizioni per il rag-giungimento di un’effettiva uguaglianza edi una reale pari opportunità alle popo-lazioni residenti;

allo stesso modo la natura pretta-mente centralistica del decentramento am-ministrativo attuato dalle regioni e il ruolomarginale e subalterno attribuito ai terri-tori montani dalle politiche economiche,

sociali e infrastrutturali attuate dallestesse regioni, ha fortemente penalizzato leautonomie locali delle provincie montane;

per tutto questo sopra detto apparedunque quanto mai necessario uno sforzocongiunto delle istituzioni e delle forze perrealizzare un progetto di riforma istitu-zionale e finanziaria che restituisca paridignità e uguali opportunità ai territori,interamente montani, transfrontalieri, conla presenza di diverse minoranze lingui-stiche e con vocazione a uno sviluppoeconomico integrato alle altre realtà ter-ritoriali dell’arco alpino,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di riconoscere, aifini della distribuzione delle risorse allo-cate nel presente provvedimento, la spe-cificità delle province di cui al comma 3dell’articolo 1 della legge 7 aprile 2014,n. 56.

9/4444-A/193. De Menech, Borghi.

Atti Parlamentari — 154 — Camera dei Deputati

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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