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NUMERO I
Anno scolastico 2016-2017
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Non “lasciatevi vivere” ma prendete nelle vostre mani
la vostra vita e vogliate decidere di farne
un autentico e personale capolavoro.
(Papa Giovanni Paolo II)
Pagina 2 NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
Intervista ad un “falchetto veterano” in …pensione!
Per festeggiare il trentennale del nostro istituto, abbiamo pensato di intervistare un
professore in pensione, il prof. Paolo Bo-
nacci di Capua, che ha insegnato nella pri-
ma sede del “Falco”, quella in via Asilo In-
fantile. Lo abbiamo invitato a scuola e gli
abbiamo rivolto le seguenti domande:
Professore quale materia insegnava al Fal-
co?
Insegnavo Educazione Fisica, oggi scienze moto-
rie, e fui il primo docente di ruolo dell’ITIS , era
l’a.s. 1972/73, e vi ho insegnato per trentadue
anni.
Com’era il vecchio edificio del Falco rispet-
to a questo?
L’istituto tecnico di Capua nacque come sede
distaccata dell’ITIS ” Francesco Giordani” di Ca-
serta nel 1972, le classi erano nove (solo il bien-
nio) e gli alunni circa 250. I locali erano molto
fatiscenti e si trovavano in via Asilo Infantile,
nelle aule che avevano precedentemente ospitato l’ex avviamento.
3) Quali erano le specializzazioni? C’erano i laboratori per mettere in pratica quello
che si studiava nelle materie di indirizzo?
Inizialmente come materia di indirizzo c’era solo meccanica e dopo un po’ si aggiunse elettroni-
ca e telecomunicazioni. I laboratori scarseggiavano e quelli che c’erano avevano il minimo indi-
spensabile di strumentazione. Tra quelli di allora e quelli di oggi c’è un abisso. Non avendo la
palestra, poi, facevamo educazione fisica nel chiostro della struttura. Qui invece avete impianti
sportivi di prim’ordine.
Successivamente cambiammo sede e venimmo nella struttura che quest’anno compie trent’an-
ni! Da allora è migliorata tantissimo! C’è anche molto ordine rispetto agli anni passati, ma il di-
sordine che c’era era dovuto soprattutto alla mancanza di locali, perché in questa scuola quando
era preside l’ing. Landolfi abbiamo raggiunto anche i 1400-1500 alunni, pensa che avevamo le
sezioni M e N, e, proprio per la mancanza dei locali, gli studenti erano costretti a cambiare aula
ad ogni cambio dell’ora e si creava parecchia confusione.
4) Com’erano i suoi studenti rispetto a quelli di oggi? Studiavano di meno?
Gli studenti di oggi sono sicuramente molto diversi da quelli dei miei tempi, sono più rispettosi,
più liberi. Noi professori, però, avevamo un bel rapporto con loro e forse sì, studiavano di più
ed erano più motivati.
5) Ricorda qualche episodio in particolare legato agli anni trascorsi nella vecchia sede
del Falco?
In una Settimana dello studente si organizzarono visite guidate scelte dagli alunni e altre attivi-
tà ma alla fine tutto si concluse con una cosa sorprendente ed inaspettata: un pranzo collettivo
con tutti gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici, i genitori e il preside.
Grazie del tempo che ci avete dedicato, vi aspettiamo a scuola il 17 dicembre
p.v. , giorno dell’OPEN DAY e del CULTURE DAY, in quella data daremo inizio
alle manifestazioni che ricorderanno il trentennale dell’Istituto Tecnico settore
tecnologico nell’attuale sede.
Vincenzo POZZUOLI, 4 AIN
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L’I.T. “G.C. FALCO” al 39° posto nel programma “SCUOLA VIVA”!
Con il programma “Scuola Viva” le porte di 454 istituti scolastici campani saran-
no aperte anche di pomeriggio. A quasi
tutte le scuole selezionate, perché possano
restare aperte anche negli orari pomeridiani
per realizzare il progetto contro la dispersione
scolastica, la Regione ha assegnato 55 mila
euro, attingendo alle risorse del Por Campania
Fse 2014-2020. Complessivamente saranno
oltre 400 mila gli studenti coinvolti nei circa
3.000 moduli didattico-formativi, corrispon-
denti a 115 mila ore di lezioni straordina-
rie per circa 37 mila aperture settimanali rivolte alla platea scolastica e al territorio
che coinvolgeranno anche associazioni, strutture formative, professionisti, aziende ed
esperti.
L' I.T. "G.C.Falco" nella graduatoria generale degli istituti che hanno ricevuto il finanzia-
mento è al 39° posto ed è il quarto Istituto classificato nella provincia di Caserta!
La progettazione presentata, spiega la prof.ssa Angelina Sgueglia, è intitolata LABORA-
TORI DI TECNOLOGIE AUDIOVISIVE: Realtà virtuali e aumentate & ambienti immersivi
3D; Coding & Scratch; Progettista in fibra ottica; WEB-TV.
Il progetto prevede la realizzazio-
ne di 4 moduli:
1. Realtà virtuali e aumentate,
ambienti immersivi 3D: la fanta-scienza entra in classe!
2. Sviluppiamo il pensiero compu-
tazionale (CODING) con scratch
3. Progettista di Fibra Ottica
4. WEB TV (INFORMAZIONE E
NEWS)
Nella realizzazione di ogni modulo
è previsto anche il coinvolgimento
di partner che sono: Fondazione
Cultura e Innovazione (1° e 2°
modulo), MATER ITALIA S.r.l (3°
modulo), ASSOCIAZIONE CULTURALE VISIONAIR (4° modulo). Ogni modulo ha una du-
rata di 60 ore. Le attività progettate, che hanno come finalità il contrasto della disper-
sione scolastica, saranno realizzate con gli alunni in orario extracurriculare entro la fine
dell’a.s.
Con il programma “Scuola Viva”, insomma, così come ha affermato il governato-
re De Luca della regione Campania, si volta pagina e si realizza un intervento concreto
per i giovani e le famiglie della Campania offrendo al tempo stesso l’opportunità di far
emergere le potenzialità inespresse dell’universo scolastico campano e di contribuire a
combattere la dispersione scolastica!
Giorgio BOVENZI, 5 BEL
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Giorgio Bovenzi uno dei quattro vincitori del Concorso regionale “Città e Lavoro. Le MIE
idee”.
Il giorno 8 Novembre, presso il Teatro Mediterraneo della
Mostra d’Oltremare di Napoli, alla presenza del direttore del
Corriere Università dott. Mariano Berriola e del Ministro del
lavoro e delle Politiche Sociali dott. Giuliano Poletti, sono
stati premiati quattro studenti delle quarte e quinte classi
delle scuole secondarie di secondo grado della Regione
Campania che hanno partecipato al concorso “Città e Lavo-
ro. Le MIE idee” indetto in occasione della XVII edizione di
Orientasud.
Erano in palio quattro borse di studio di 250 euro per i vinci-
tori e una menzione speciale da parte dell’Assessorato all’I-
struzione del Comune di Napoli per la proposta più origina-
le.
Anche l’Istituto Tecnico “G. C. Falco” di Capua ha partecipa-
to ed un suo alunno (nella foto con il premio) ha vinto la
quarta edizione del concorso indetto dall’Associazione Cultu-
rale “Italia Orienta” e l’Ordine Giornalisti della Regione
Campania con il patrocinio degli Assessorati all’Istruzione del Comune di Napoli.
La Manifestazione OrientaSud, si svolge presso la mostra d’Oltremare di Napoli e, quest’anno, è arrivata alla XVII
edizione e si è svolta dall’ 8 al 10 Novembre. Essa è rivolta ai giovani della Regione Campania. L’obiettivo della
manifestazione è quello di informare e guidare i ragazzi verso le scelte del futuro. L’evento, caratterizzato da con-
ferenze, workshop e laboratori, si propone come luogo di incontro, confronto e dibattito sui temi della filiera educa-
tiva: occupazione, istruzione, mobilità, autoimprenditorialità, innovazione e ricerca.
Bravissimo l’alunno dell’ I.T. Giulio Cesare Falco, con lui il “Falco” ha volato davvero altissimo!
Giorgio BOVENZI, 5 BEL
IL “FALCO” VOLA DAVVERO…ALTISSIMO!
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Giornata di Orientamento a Monte Sant’Angelo, Fuori-
grotta
Grande successo della giornata di Orientamento che si è svolta presso il complesso universitario di Monte Sant’Angelo a Fuorigrotta..
Il 30 settembre 2016 gli alunni delle classi quinte dell’Isti-tuto “G. C. Falco” di Capua hanno partecipato alla consueta
manifestazione denominata UNIVEXPO Salone dello Stu-dente - Università: Quale corso di Laurea scegli? Grande entusiasmo tra i futuri diplomati che hanno avuto
modo di “testare” i possibili sbocchi di studio universitario. Presenti alla giornata i principali Atenei campani, tra i quali
l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la SUN, l’Uni-versità “Suor Orsola Benincasa”, l’Università di Aversa, l’Uni-versità degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Be-
nevento… Alcuni studenti hanno preso parte alla simulazione dei test
d’ingresso per le Facoltà a numero chiuso. La redazione La voce del Falco online
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Il giorno 30 settembre 2016, la maggior
parte degli istituti campani, compreso l’IT
G.C.Falco DI Capua , ha partecipato alla
giornata di orientamento UNIVEXPO tenutasi
presso il complesso universitario di Monte
Sant’Angelo. Tra le varie facoltà , una delle
più interessanti è stata quella di ingegneria.
Chi ha intenzione di iscriversi alla facoltà di
ingegneria deve sapere che dovrà cimentarsi
in materie tecnico-scientifiche!
Le materie base sono matematica, chimica,
fisica, informatica, a seconda del corso di
laurea scelto ci saranno diverse discipline da
approfondire come architettura, ingegneria
ambientale, bioingegneria, energetica, elet-
tronica, strutturale. Varie sono i corsi di lau-
rea: Ingegneria civile, in cui si approfondiscono materie riguardanti l’ambiente strutturale, co-
struzione, esercizio e manutenzione di strutture e infrastrutture (ad esempio: ponti, edifici, galle-
rie); Ingegneria biomedica, riguarda il funzionamento dei macchinari utilizzati in ambito medico;
Ingegneria informatica, riguarda il funzionamento del web e delle reti internet e dei componenti
hardware del computer; Ingegneria chimica, riguarda la progettazione e l’ideazione di processi
per la produzione e la trasformazione di prodotti chimici, biochimici e di materiali; Ingegneria
meccanica, riguarda il funzionamento e il mantenimento delle macchine industriali e non; Inge-
gneria elettronica, si concentra principalmente sulla circuiteria; Ingegneria energetica, si con-
centra maggiormente sulle materie riguardanti la fluidodinamica e la termodinamica; Ingegneria
gestionale, riguarda l’organizzazione e i processi produttivi delle imprese di qualsiasi genere.
La facoltà di ingegnera è molto frequentata anche perché presenta molti vantaggi nel mondo lavo-
rativo. Gli sbocchi lavorativi variano a seconda del percorso scelto, tra le figure professionali vi è:
ingegnere junior, meccanico, elettronico, informatico, energetico, strutturista, biomedico, gestiona-
le. Nel caso dell’Ingegneria Biomedica, i laureati occupano posizioni negli ambiti sanitari, farma-
ceutici, dell’industria cosmetica, ambientale, biotecnologica e biomedica. I laureati in Ingegneria
Civile possono iniziare a lavorare in imprese di costruzione e manutenzione di infrastrutture, im-
pianti e opere. I laureati in Ingegneria Chimica possono inserirsi nelle industrie chimiche, farma-
ceutiche, alimentari, di produzione e gestione dell’energia, di trasformazione e processo.
I laureati in Ingegneria Informatica trovano sbocco lavorativo soprattutto nell’ambito dela progetta-
zione e realizzazione di sistemi informativi aziendali, l’automazione dei servizi mediante tecnologie
web, sviluppo di sistemi multimediali, controllo dei processi produttivi o di sistemi complessi, svi-
luppo di sistemi informatici, robotica. Il corso di laurea in Ingegneria Meccanica permette l’ac-
cesso ad un gran numero di professioni, tra i lavori più diffusi troviamo: progettazione di prodotti e
di processo, installazione e collaudo macchine, gestione e manutenzione di reparti produttivi, attivi-
tà di controllo, assistenza tecnica e verifica. I laureati in Ingegnera Elettronica possono trovare
impiego nei seguenti settori: imprese di progettazione, produzione di componenti, apparati e siste-
mi elettronici; imprese che sviluppano sistemi e apparati in diversi settori per i quali l'elettronica
rappresenti un elemento essenziale: automobilistico, biomedicale, delle telecomunicazioni, avioni-
co; industrie per l'automazione e la robotica, imprese pubbliche e private di servizi di telecomunica-
zione e telerilevamento terrestri o spaziali. I laureati in Ingegneria Energetica possono trovare
impiego nei seguenti settori: aziende di produzione e distribuzione di energia (energia elettrica, gas
naturale, prodotti petroliferi); studi professionali che si occupano di impiantistica civile e industriale
(idraulica, termica, elettrica); aziende produttrici di apparecchiature per l'utilizzo del calore e del
freddo o per la conversione energetica (pompe, turbine, caldaie) . Ed infine, ma non meno impor-
tante, i laureati in Ingegneria Gestionale possono iniziare a lavorare in: industria manifatturiera;
aziende operanti nel settore dell’energia; settore dei trasporti; aziende specializzate nel riciclo dei
materiali; settore dei servizi pubblici e privati ( distribuzione e sicurezza, assistenza, smaltimento
dei rifiuti ecc.); tutti i settori della Pubblica Amministrazione; agenzie ed organismi di formazione,
controllo, ispezione e cosi via.
Insomma, la facoltà di ingegneria consente numerosi sbocchi lavorativi!
Christian GALLO , 5 BEL
LA FACOLTÀ DI INGEGNERIA
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New York dipinta “Verde, Bianco e Rosso”
In occasione del Colombus Day (giorno in cui si cele-
bra lo sbarco di Cristoforo Colombo nelle Americhe il
12 ottobre 1942) il gruppo rappresentante della Poli-
zia di Stato (sezione di S. Maria C. V.) guidata dal
Cav. Michele Tavano, si è recato a New York per rap-
presentare l’Italia.
Il gruppo ha sfilato sulle strade di New York affianca-
to dalla supercar italiana (Lamborghini Huracan), in
dotazione alla Polizia di Stato di New York.
L’Empire State Building cioè il grattacielo simbolo
della città si è dipinto del tricolore italiano, quest’ulti-
mo è stato il più grande del mondo dal 1931 fino al 1967, poi superato dalle Torri
Gemelle che sono state abbattute l’11 settembre 2001, con il dirottamento di un ae-
reo.
Tra tutti i presenti c’era il vicecapo e rappresentante della Polizia di Stato Nicola Iz-
zo. Il corteo ha visto la partecipazione di 50 mila partecipanti del “Made in Italy”
che hanno trasmesso cultura, moda, cibo, arte e musica.
E’ stata una giornata all’insegna della cultura e del divertimento in cui gli emigrati
italiani hanno vissuto vivamente l’orgoglio di essere italiani.
Pietro Antonio GIORDANO e Gaetano RUCCO , 3 ACA
Empire State
Building
Lamborghini huracan
della polizia di Stato
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Oggi come oggi l’elaborazione di uno scooter o qualsiasi ciclomotore è illegale,
ma comunque si tende a farla per ottenere migliori prestazioni.
Si possono apportare vari tipi di modifiche sui diversi ciclomotori : vespe, motori-
ni ed altri scooter usati dai giovani di età compresa tra i 14 anni e i 30 anni. L’ela-
borazione di qualsiasi ciclomotore è consentita solo nelle competizioni, ma è as-
solutamente illegale in tutti gli altri casi, nonostante ciò, molti giovani elaborano i
propri ciclomotori per uso quotidiano e rischiano la loro vita solo per dimostrare di
essere al di sopra di qualcuno e lo fanno spendendo anche tanti soldi!
La mia impressione è che i ragazzi della mia generazione non siano tanto inte-
ressati a spendere i loro soldi per motorini più veloci e preferiscano acquistare cel-
lulari e computer, strumenti che li spingono a stare sempre più chiusi in casa. So-
no certo però, che si possa conciliare questa loro passione con un giro in motorino,
magari senza correre troppo, ma provando le stesse emozioni che solo la vita
all’aria aperta può dare .
Modificare uno scooter: ne vale la pena ?
Angelo D’ANGELO, 5AEL
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La Terra dimostra ancora una volta di essere viva !
La notte del 24 Agosto del 2016 alle ore 03:36 nel Centro
Italia la Terra ha tremato, registrando una scossa di ma-
gnitudo 6.0 della scala Richter, causando gravi problemi
lungo la Valle del Tronto. Gravi sono state le conseguen-
ze per i comuni situati lungo l’ Appennino Umbro – Mar-
chigiano. Tra le città più colpite è stata Amatrice. Amatri-
ce è stata rasa al suolo quasi interamente provocando la
morte di 299 persone. Questo terremoto si è sentito an-
che in altre regioni, soprattutto in Campania dove c’ è il
Vulcano “ Vesuvio “ che è quiescente, ma da un momen-
to all’ altro potrebbe eruttare, perché sia un’ eruzione
vulcanica che un terremoto non possono prevedersi.
In epoca romana, il Vesuvio non era considerato un vul-
cano attivo, infatti vicino il vulcano sorgevano delle picco-
le case. Durante il 62d.C., l’ area vesuviana è stata colpita da un forte terremoto, provo-
cando il crollo di numerose case ed edifici, provocando danni alle città di Nocera e di Na-
poli. Durante il 79d.C., il Vesuvio eruttò dopo quasi 8 secoli riversando 4km3 di magma
sotto forma di pomici e di cenere in trenta ore. Questa eruzione portò alla distruzione
delle città di Ercolano, Pompei, e Stabia. Nel 1906 il Vesuvio eruttò dopo molti secoli, ci
furono due forti scosse avvertite in tutti i paesi vesuviani, tra cui: Ottaviano e San Giu-
seppe Vesuviano. Nei giorni seguenti questa esplosione continuò in modo violento rag-
giungendo anche zone della Puglia, l’accumulo di ceneri e lapilli causò numerosi crolli nei
paesi vesuviani. Nel 1944 ci fu un’ altra eruzione del Vesuvio, la nube eruttiva raggiunse
i 5km di altezza. I paesi più danneggiati furono: Terzigno, Pompei, Scafati, Angri, Noce-
ra, Poggiomarino e Cava. L’ eruzione del 1944 è stata l’ ultima, infatti segna la transizio-
ne del vulcano da stato di attività caratterizzato da condizioni di condotto aperto a con-
dotto ostruito, in cui lo troviamo attualmente.
Le attività endogene della Terra non sono prevedibili, tuttavia da tempo si parla di piani
di evacuazione dei comuni circumvesuviani. Ciò ci porta a pensare che il Vesuvio, classi-
ficato fra i più pericolosi vulcani della Terra stia dando preoccupazione ai vulcanologi che
lo tengono sotto “ stretta sorveglianza “.
Angelo DIGLIO, 3 ACA
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La zona rossa del Vesuvio
La zona rossa del Vesuvio è suddivisa in: zona
rossa 1 e zona rossa 2.
La zona rossa 1 è delimitata dalla zona di
Giurioli, è considerata la piu’ pericolosa perché
può essere invasa da flussi piroclastici.
La zona rossa 2 invece, viene sempre consi-
derata una zona pericolosa, perché può abbat-
tersi una fortissima pioggia di ceneri e lapilli.
Circa 800.000 mila abitanti sono esposti a
questo pericoli, infatti il vulcano napoletano è
considerato un territorio ad alto rischio vulcanico. Circa 25 comuni della zona rossa 1 e
della zona rossa 2, hanno predisposto un piano di evacuazione, perché un’ eruzione vulca-
nica non può prevedersi.
La zona rossa è l’ area per cui l’ evacuazione preventiva è l’ unica salvaguardia
della popolazione.
Il vulcanologo Americano “ Flavio Dobran “ della New York University, conferma l’ esplosio-
ne del Vesuvio, che in circa 15 minuti provocherà circa 1 mi-
lione di vittime.
Il Vesuvio dorme dal 1944, e una sua esplosione potrebbe in-
ghiottire 5 o 6 comuni delle zone rosse. L’ esperto dice che “
una colonna di gas, cenere e lapilli potrebbe innalzarsi per circa
2000 metri sopra il cratere, con una velocità di 100m/s e una tem-
peratura massima di 1000°C. Potrebbe distruggere: case, strade,
bruciare alberi etc…
Questa eruzione vulcanica non può prevedersi e quindi il
Vesuvio potrebbe esplodere da un momento all’altro. Do-
bran ha progettato un simulatore vulcanico globale, in grado di ri-
costruire le passate eruzioni di altri vulcani soprattutto quella del Vesuvio.
Bruno AFFINITO, 3 ACA
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L’ avvento di Internet e la realtà dei social network.
“Si socializza, ci si mantiene in contatto e
circolano facilmente notizie. Si viene spesso
esclusi e non c’è più privacy..”.
Decenni fa, erano poche le persone che
usufruivano di internet. Progressi su pro-
gressi hanno permesso, invece, a molte
persone di possedere un computer e di en-
trare nel mondo virtuale, dove c’è tutto e si
può fare di tutto.
Con i vari cambiamenti, anzi, aggiornamen-
ti, nacquero i social network: dei siti in cui
oggi ci si iscrive per fare conoscenza, condi-
videre foto, video, scrivere pensieri e pub-
blicare notizie in tempo reale. “Tornare a casa, accendere i nostri pc di ultima genera-
zione ed accedere a Facebook, a Twitter o a Skype è ormai un’azione abituale, che
ognuno di noi compie tranquillamente quasi ogni giorno, senza nemmeno darvi troppo
peso”.
Ed è proprio qui che sorge un dubbio: siamo noi a controllare il web, oppure è lui che
controlla noi?
Il bello dei social sono appunto le amicizie, lontane o vicine, e le tante persone che rie-
scono ad avere un approccio, anche le più timide, dietro un pc, non avendo l’interlocuto-
re davanti, riescono a sciogliersi e parlare.
Ai vantaggi, però, si accompagnano anche degli svantaggi e credo sia proprio per que-
sto che, i social, spesso vengono definiti “malefici quanto funzionali: questi, infatti, fini-
scono per avere la priorità sulla real-
tà, arrivando, a volte, a sostituirla
del tutto”.
Inoltre, “ lo scambio di opinioni,
spesso degenera sfociando in com-
menti aggressivi e scontri tra utenti e
gruppi virtuali che usano toni violenti
e offensivi nei riguardi delle donne
per esempio, esaltano il razzismo e
così via”.
Infine, un altro aspetto negativo dei
social è la privacy. Sui social ci si
iscrive con la convinzione che i nostri
dati rimangano lì, invece, tutti possono vedere ciò che pubblichiamo e accedere alle no-
stre informazioni.
Giuseppe PERUGINO, 5 AEL
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Con il referendum costituzionale che si terrà il 4 dicembre 2016 gli italiani sono chiamati a respingere o ap-
provare la riforma Renzi-Boschi, contenuta nella legge costituzionale approvata dal Parlamento il 12 aprile
2016.
La riforma nata con un disegno di legge presentato dal Governo Renzi, si prefigge “il superamento del bica-
meralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento
delle istituzioni, la soppressione del CENL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”.
Il provvedimento in particolare propone una radicale riforma del Senato, la cui principale funzione divente-
rebbe quella di rappresentanza delle istituzioni territoriali, concorrendo praticamente con l’altra camera
all’attività legislativa solo in determinati casi. Il numero dei senatori verrebbe ridotto da 315 a 100, che, ec-
cetto i cinque nominati dal Presidente della Repubblica, verrebbero eletti dai Consigli regionali. La Camera
dei deputati rimarrebbe quindi l’unico organo ad esercitare la funzione di indirizzo politico.
La riforma contempla inoltre la rimozione della carta dei riferimenti alle Province, l’abolizione del consiglio
nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) e la soppressione dell’elenco delle materie di legislazione concor-
rente fra Senato e Regioni.
Le ragioni del “SI” e del “NO”
Lo scontro tra il “SI” e il “NO” coinvolge
tutti gli schieramenti politici.
Ovviamente il partito promotore del “Si” è
quello di Matteo Renzi, il PD.
Contemporaneamente si sono delineati an-
che i comitati del “No”, presieduti da costi-
tuzionalisti ed esponenti delle opposizioni, i
quali hanno definito la riforma costituziona-
le “l’anticamera di uno stravolgimento tota-
le dei principi della nostra Costituzione e di
una sorta di nuovo autoritarismo”.
Perché votare “SI”
Per i sostenitori del Si, la riforma Boschi rappresenta un salto di qualità per il sistema politico italiano, garan-
tendo così una maggiore stabilità a un Paese che ha visto 63 governi susseguirsi negli ultimi 70 anni.
Le più note ragioni per votare Si al referendum sono:
Addio bicameralismo: si supera il famoso “ping-pong” tra Camera e Senato, con notevoli benefici in termini
di tempo;
La diminuzione del numero dei parlamentari e l’abolizione del Cnel produrrà notevoli risparmi;
Grazie all’inserimento del referendum propositivo e alle modifiche sul quorum referendario migliora la qualità
della democrazia;
Il Senato farà da “Camera di compensazione” tra governo centrale e poteri locali, quindi diminuiranno i casi
di contenzioso tra Senato e Regioni.
Perché votare “NO”
I motivi per cui, secondo gli esponenti del fronte del No, gli italiani dovrebbero opporsi all’approvazione del
DDP Boschi-Renzi sono:
Si tratta di una riforma non legittima perché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale di-
chiarata incostituzionale;
anziché superare il bicameralismo paritario, la riforma lo rende più confuso, creando conflitti tra Stato e Re-
gioni e tra Camera e nuovo Senato;
i costi della politica non vengono dimezzati: con la riforma si andrà a risparmiare solo il 20%;
Il combinato disposto riforma costituzionale-Italicum accentra il potere nelle mani del governo, di un solo
partito e di un solo leader.
E comunque, qualunque sia la vostra posizione, è importante andare a votare, perché questo è uno dei più
importanti diritti che un cittadino può esercitare!
Lisa MORGERA, Ludovica UCCIERO, 5ACM Grazzanise
Referendum costituzionale: questo sconosciuto
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
Pagina 17
“Da oltre un trentennio è incominciata, si è diffusa ed affermata una corrente migratoria, un vero
esodo verso i più lontani paesi", ma allo stesso tempo “la tendenziale apertura delle frontiere per
ragioni turistiche ha sostanzialmente favorito l’ingresso e successivamente la permanenza illegale
nel paese degli immigrati”.
Due affermazioni opposte ma con
lo stesso ed unico significato: og-
gi l’Italia non è altro che una ter-
ra di mezzo, in bilico tra chi qui
non ci vuole restare e chi, invece,
sogna di arrivarci.
Negli ultimi tempi non si parla
d’altro: immigrati e emigranti so-
no termini che troppo spesso
vengono associati al nostro Pae-
se. Infatti, oggi migliaia di giova-
ni italiani cercano “fortuna” nei
paesi del Nord Europa e in Ameri-
ca, lasciando la loro vecchia vita
che, forse, per la voglia ed il de-
siderio di essere “qualcuno” non è più abbastanza. Nello stesso tempo, però, molti giovani di altri
paesi cercano queste stesse cose qui, avendo al momento del loro arrivo, gli stessi sogni e le stes-
se speranze di chi va via.
Allora la domanda che ci si pone è proprio come a questa forte emigrazione dei nostri giovani, sia
possibile che si contrapponga l’affluenza di tanti immigrati che arrivano nel nostro paese alla ricer-
ca di ciò che in realtà non abbiamo. Ed ancora: come un paese può essere allo stesso tempo
‘l’America’ per coloro che arrivano qui ed invece un semplice ’paesotto di provincia’ per coloro che
letteralmente si danno alla fuga? In realtà, forse, non è il paese in sé ad attirare le persone prove-
nienti da altri Stati, bensì il desiderio del nuovo, del cambiamento, ma soprattutto della speranza…
speranza di un lavoro, di un futuro di una nuova vita...
Per quanto riguarda l’aspetto sociale, il gran numero di immigrati crea molte preoccupazioni tra i
cittadini italiani, specialmente quelli dei piccoli paesi, che si trovano ad essere sopraffatti da un
numero che cresce sempre di più, a volte addirittura più della popolazione locale stessa.
Al giorno d’oggi lo Stato ci insegna ad aiutare gli altri, fornisce fondi alle associazioni che gestisco-
no gli immigrati, per garantire loro il diritto d’accoglienza, mentre ci sono Italiani che vivono in
strada, in auto, che non hanno un lavoro ed hanno perso tutto.
Per tutto questo molti giovani scappano, scappano lontano, invece di restare qui a combattere, a
“lavorare” per un futuro migliore, per un Paese migliore.
Allora, caro italiano, la domanda da porti è solo una: “Tu, sei dentro o fuori?”
Maria BARONE, 4 AIN
Terra di mezzo, italiano in bilico: dentro o fuori?
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
Pagina 18
Il 1861 fu la data che pose fine alla
divisione della penisola italica. Infatti,
con la sconfitta del regno borbonico e,
successivamente, con l’annessione
dello Stato Pontificio la penisola venne
ufficialmente proclamata REGNO d’I-
TALIA.
Ma ancora oggi sono incerte le condi-
zioni in cui essa sia realmente avve-
nuta ed ancora più incerte sono le
condizioni sociali ed economiche degli
stati al tempo in cui essi erano divisi.
È infatti opinione collettiva che il Meri-
dione prima del 1861 fosse un popolo
che navigava nell’ignoranza più totale,
un popolo retrogrado con sistemi poli-
tici farraginosi e corrotti. Eppure que-
sto popolo, da molti etichettato in
questo modo, viveva progressi in am-
bito scientifico, medico, artistico e so-
ciale, mostrando la sua maestosità
anche attraverso i monumenti oggi
ereditati.
Carlo di Borbone nel 1752 ordinò la costruzione di una nuova capitale che potesse ospitare un pa-
lazzo degno del suo regno, al tempo venne scelta Caserta poiché lontana dal mare e quindi invul-
nerabile alle cannonate via mare, qui per opera di Luigi Vanvitelli venne costruita la REGGIA DI
CASERTA facendo invidia a quelle europee come quella di Versailles in Francia e a quella di Schön-
brunn a Vienna .
Sotto Ferdinando IV di Borbone, il regno delle due Sicilie continuò la sua ascesa. Nel 1774, Re
Ferdinando istituì i “reali siti” come Ortanova, Ordona, Stornara, Stornarella e Carapelle insedian-
dovi oltre 400 famiglie. A ciascuna di essi vennero assegnati: terreni, buoi, strumenti e attrezzi
che occorrevano per la coltivazione. Nel 1778, Re Ferdinando effettuò il primo tentativo di instau-
rare una repubblica di tipo socialista della storia; è il caso dell’ “esperimento S. Leucio” città dove
poi vi fece costruire, per dare autonomia a quella comunità, una fabbrica di tessuti.
Probabilmente, la creazione più significante di questo sovrano, secondo il dott. Nicola Cosentino,
fu l’istituzione del comitato di vaccinazione pubblica creato in seguito all’epidemia di vaiolo. Il re
permise la vaccinazione gratuita a tutta la popolazione del regno borbonico nei giorni di lunedì e
giovedì.
Ferdinando II di Borbone è il re che storicamente è stato più amato dai sudditi. A lui si deve la co-
struzione del primo ponte sospeso in ferro nell’Europa continentale costruito in provincia di Latina
nel 1832. Il ferro proveniva dall’impianto siderurgico di Mongiana, in Calabria.
Il 20 settembre 1836 venne emessa la “la prammatica” : Ferdinando II distribuì ai contadini le ter-
re in uso familiare perpetuo, considerò “occupati abusivamente” dai proprietari quei terreni di cui
essi non potessero dimostrare la proprietà ed una volta recuperati ettari ed ettari di terreno li di-
stribuì ai contadini. E dove, anche se la proprietà del terreno veniva regolarmente certificata, se i
coloni l’avevano lavorato per un decennio, venivano considerati legittimi proprietari.
Ma perché allora del Meridione preunitario si racconta di fame, povertà e l’assenza totale di pro-
gresso quando invece è storicamente certificato che il primo tratto ferroviario su territorio italico fu
quello costruito nel 1839 nel regno delle due Sicilie?
Un lavoro ben fatto dagli invasori, come sostiene lo storico Pietro Bevilacqua, è quello di una nulli-
ficazione storica. Far passare, alla vigilia dell’unità, quello che era un regno a tutti gli effetti come
un “ terzo mondo” . Infatti economicamente parlando il banco di Napoli poteva vantare al momen-
to della conquista lire 443.000.000 divenuto ovviamente bottino di guerra.
Inizia così la questione meridionale.
“Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili, non rifarei la via dell’Italia
meridionale temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato
solo odio” così scrive Giuseppe Garibaldi nella lettera ad Adelaide Cairoli nel 1868!
Umberto DE GENNARO, 5 BEL
Il Meridione terra di fame e povertà nel 1861?
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
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HIP-HOP
L’HIP-HOP è un movimento culturale nato, come stabilito dall’as-
sociazione “Zulu Nation”, l’11 novembre 1973.
Tutto partì da un immigrato Jamaicano conosciuto al tempo co-
me “DJ Kool Herc” che ebbe l’idea di iniziare a suonare nelle fa-
mose block party del Bronx, mixando dischi di vario genere: reg-
gae, funk e rock. Ma i DJ si accorsero che il pubblico newyorkese
preferiva ballare sotto i ritmi delle percussioni, così si iniziò ad
usare mix audio a doppio giradischi per consentire l’aumento dei
suoni percussionistici.
Spesso la musica dei DJ era accompagnata dai performer che
avevano l’abilità di improvvisare rime sensate sul ritmo del 4/4,
riuscendo a tenere il pubblico attivo ed energico. Questi perfor-
mer venivano chiamati MC (master of cerimonies) per poi pren-
dere l’attuale nominativo di rapper.
Quest’ultimi, notando il loro successo, iniziarono a comporre bra-
ni ritmati, basati per lo più sul sentimento, che venivano presentati alle block party accompagnati
da dei beat suonati dai DJ.
Il movimento degli MC e la nascita del wraiting contribuirono alla crescita di questa cultura battez-
zata col nome di “HIO-HOP” dal DJ Africa Bambaataa.
Esso diventò virale nel 1980 quando la “Sugar Hill Gang” fu discografata per la prima volta permet-
tendo al pubblico mondiale di conoscere questo nuovo genere musicale nascente.
L’HIP-HOP è considerato come una cultura e tante volte preso come stile di vita, esso si può divide-
re in quattro discipline:
RAPPING
BREAKING
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
WRITING
DJING
Alessandro CUCARANO, 4 AMM
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Nel 1918 una circolare del Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari, imponeva alla Capitane-
ria di Porto del Regno di fare obbligo a tutto il personale presente negli stabilimenti balneari di
comprovare l’idoneità nel nuoto, nella pratica del primo soccorso e della respirazione artificiale.
Le Capitanerie di Porto si rivolsero alla Società Nazionale Salvamento, che dopo un propedeutico
corso ed un esame di idoneità, rilasciava un brevetto di “Soccorritore di spiaggia”, antesignano
del Bagnino di Salvataggio. Di-
venne in seguito obbligatoria
per Legge la figura del Bagnino
di Salvataggio in tutti gli stabili-
menti balneari. Questo mestie-
re, praticato maggiormente da
giovani, ha come scopo quello
di garantire la sicurezza degli
altri, non solo dal punto di vista
professionale, ma anche di aiu-
to concreto e di solidarietà, tut-
to però dopo un corso che im-
partisce al futuro bagnino sia
tutte le norme previste dall'Or-
dinanza Balneare e sia tutte le tecniche di salvataggio, primo soccorso e di nuoto che alla fine
saranno verificate dal Comandante della Capitaneria di Porto locale a cui spetta la decisione fina-
le riguardante il rilascio del brevetto. In Italia oggi i candidati bagnini per conseguire questo bre-
vetto possono rivolgersi a varie associazioni, tra cui:
FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico);
FIN (Federazione Italiana Nuoto);
Società Nazionale di Salvamento Genova.
Questo tipo di brevetto, una volta conseguito, offre anche molti bonus che potranno servire in
futuro, come per esempio l'attribuzione di crediti formativi per gli esami di Stato della scuola se-
condaria di secondo grado e per l'arruolamento volontario nella Marina Militare e nell' Esercito.
Possiamo affermare quindi che questo lavoro, da molti sottovalutato è molto più importante di
quello che si pensi, in quanto riguarda la vita e la sicurezza di molte persone che ogni giorno
possono andare incontro a qualche pericolo e nei casi più estremi incontro alla morte. E solo i
bagnini grazie al loro impegno e alla loro determinazione possono far si che quelle persone con-
tinuino la loro vita in serenità e con un "angelo custode" aggiuntivo che nel momento del biso-
gno è sempre li a darci una mano.
Alessandro SEMENTINI, 5 ACM s.a. GRAZZANISE
Il brevetto di bagnino di salvataggio
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Facebook è il social network più usato dagli utenti del web. Su di esso si può condividere qual-
siasi cosa: video, foto ecc.
Ci sono persone che lo usano con parsimonia, mentre , altre, per farsi semplicemente notare …
Con Facebook ci si può informare un po’ su tutto: notizie , sport , attualità ecc. Si possono cono-
scere persone , parlare con amici e divertirsi… Sempre rispettando le regole, perché l’ uso indi-
scriminato del web comporta rischi notevoli sia per noi giovani, ma anche per gli adulti . Se è
vero che FB è una finestra sul mondo, è pur vero che bisogna affacciarsi al mondo con le dovute
cautele, perché è molto facile trovarsi coinvolti in situazioni sgradevoli o semplicemente esposti
al ridicolo di fronte al mondo intero.
Per non parlare poi del fatto che per molte persone FB è diventato “un mondo parallelo” a quello
reale, ossia vivono la loro vita su due fronti: su FB , dove tutto può accadere ; mentre per loro
la vita reale è diventata monotona …
Non dimentichiamo che molti giovani sono stati anche oggetto di episodi di cyberbullismo ,non
ultimo lo sconcertante episodio che ha coinvolto la giovane Cantone che si è tolta la vita perché
oggetto di derisione su FB .
In conclusione, noi giovani dobbiamo imparare ad usare FB con molta attenzione anche con
l’aiuto degli adulti che devono insegnarci che la vita reale è molto meglio di quella virtuale…
Oreste NATALE, 3BIN
Facebook… Amico o nemico dei giovani ?
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
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Praticare uno sport è l’attività
fisica d’eccellenza, perché
permette all’essere umano di
trovare benessere e di vivere
meglio. Lo sport infatti aiuta
a socializzare, a scaricare le
tensioni e a mantenere attivi
gli organi del nostro corpo.
Gli sport di squadra oltre a d
essere i più praticati sono
anche i più formativi, quelli
intorno a cui ruotano i mag-
giori interessi sia del pubblico
e sia degli sponsor. Tra que-
sti c’è la pallavolo, che negli
ultimi tempi anche grazie ai
successi attenuti alle Olimpiadi sta ricevendo maggior consensi. In Germania nel 1893 fu intro-
dotto un gioco chiamato “fousball,” ma il merito dell’invenzione viene dato a William Morgan
istruttore di educazione fisica presso un college del YMCA di Holyoke, nel Massachusetts.
La pallavolo è uno sport che richiede la presenza di 6 giocatori, ognuno con dei ruoli diversi:
c’è il palleggiatore, il giocatore di mano (l’attaccante), l’opposto o contromano, il libero (o difen-
sore), ed infine il centrale. La partita è divisa in 3 set , la prima squadra che arriva a 25 vince
un set, complessivamente devono essere realizzati 75 punti. I falli più frequenti sono: accompa-
gnata, doppia e invasione. Io faccio parte di una squadra di pallavolo e ricopro il ruolo di oppo-
sto da molti anni e consiglio a tutti di praticare questo sport.
Antonio TERRIBILE , 5 AMM
Lo sport fa bene, la pallavolo fa meglio
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Il Italia le attività sportive sono molto seguite e praticate dai giovani , secondo un calcolo di esperti
ci sono circa 4 000 000 di atleti tesserati.
Gli atleti tesseranti nel nostro Paese crescono esponenzialmen-
te, fino al 2013 sono stati contati 4 500 327 atleti. La disciplina
più praticata è di certo il calcio con circa 1.098450 di atleti, il
calcio oltre ad essere il più praticato è anche il più seguito con
grandissime tifoserie.
Il secondo sport più praticato è la pallavolo con circa 356700
atleti, molto seguita anch’essa ma con una tifoseria dimezzata
rispetto al calcio.
La terza disciplina più praticata è il basket con circa 313500
atleti, questo è uno sport che è molto seguito soprattutto dagli
americani,. In America, infatti, gli atleti crescono nei college
allenandosi nei playground delle città.
Basket, pallavolo, calcio...sono, comunque sport di squadra: una vera e propria palestra di vita per
i ragazzi.
Si stringono amicizie importanti e si impara a condividere ogni tipo di emozione. Dalla gioia per
una vittoria fino alla delusione per una clamorosa sconfitta. A vincere sono sempre altruismo, com-
prensione, una sana competizione e, soprattutto, tanto divertimento!
Domenico DI CAPRIO, 5 BEL
Lo sport in Italia
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L’intento di questo breve articolo non e’ di screditare la”
new school” del bodybuilding , ma di far riflettere sul
vero significato del bodybuilding.
Il bodybuilding è molto più di uno sport, è uno stile di
vita che, tramite una corretta e sana alimentazione e
un allenamento costante, permette di raggiungere risul-
tati ben precisi, in più offre la possibilità di confrontarsi
con altri atleti e con i propri limiti che spesso sembrano
insuperabili e, al contrario, possono essere abbattuti
soltanto con la forza di volontà.
Le leggende del bodybuilding sono nate alla ‘’east
coast mecca’’ perché’ tanti campioni sono stati allenati
tra quelle mura e altri fissarono gli standard, uno di
questi fu ‘’bev francis’’ che ci fece capire che per arri-
vare lontano ci voleva impegno, costanza, determinazione, ma l’elemento più importante
era la ‘’passione’’ : “in qualsiasi cosa mettici la passione e diventerai qualcuno”.
Tornando al discorso del classic bodybuilding, il termine ‘’classe’’ fu coniato dalla leg-
genda del bodybuilding lee labrada per indicare una categoria ormai dimenticata da tutti
ovvero il ‘’ classic physique’’. Lee afferma che tanti giovani aspirano ad un fisico musco-
loso ma non sanno dove gareggiare. Lee ha anche detto che questa categoria non rim-
piazzerà mai il bodybuilding professionistico perché’ ci sarà sempre un pubblico che vuo-
le vedere chi arriva allo sviluppo estremo del corpo.
Anche arnold schwarzennege si e’ schierato a favore del classic bodybuiding dichiarando
che : ’’e’ l’ora di porre fine all’ addome dilatato e posing sciatto, ripristinando la gloria del
bodybuilding’’. Arnold e’ un esempio per tutti gli appassionati di questo sport, e desidera
riportare tutto all’ origine, ovvero ai tempi della golden era, il vero periodo d’oro del bo-
dybuilding. Arnold afferma inoltre, che i fisici attuali si stanno allontanando sempre più
dal fisico ideale, da quel v-shape che abbiamo sempre ammirato: quello con spalle am-
pie, vita stretta, cosce massicce e polpacci grossi, ovvero l’ideale dell’ antica Grecia.
Bisogna creare una ‘’x’’ per il corpo: i deltoidi sarebbero la parte alta della ‘’x”, i polpac-
ci quella bassa e il punto più stretto sono gli addominali.
Con queste sue parole, ha fatto riflettere tutti , i neofiti di certo, ma soprattutto i profes-
sionisti del bodybuilding .
Il ritorno del classic bodybuilding : THE GOLDEN ERA
Raffaele QUADRANO e Gaetano D’AMICO, 5 AEL
Pagina 24
Il motore è una macchina capace di trasformare una sorgente di energia, che può essere
in forma chimica (in presenza di un combustibile), elettrica o termica, in una energia
meccanica o lavoro meccanico. Il motore che prendiamo in considerazione è quello a 2
tempi che si differenzia da quello a 4 tempi per diversi motivi, che ora spiegheremo.
Il motore a due tempi è un tipo di motore a combustione interna, il quale viene alimenta-
to da un impianto d'alimentazione e scarica i prodotti esauriti (gas di scarico) tramite
un impianto di scarico. Questo motore si differen-
zia dal più diffuso motore a quattro tem-
pi principalmente per la differente alternanza delle
fasi attive (fasi utili o di potenza) in relazione ai
giri dell'albero motore.
Il funzionamento del motore 2t è caratterizzato da
due diverse operazioni. Nella sua corsa verso la
testata (fase di compressione) il pistone comprime
la miscela e la prepara per l’accensione, contem-
poraneamente crea una depressione nel carter che
così risucchia miscela fresca attraverso il carbura-
tore. Avvenuta l’accensione il pistone si muove
verso il basso, trasformando la pressione sulla su-
perficie in lavoro utilizzabile attraverso la biella e l’albero motore. Nella sua discesa sco-
pre la luce di scarico, attraverso la quale i gas combusti escono nell’atmosfera, contem-
poraneamente comprime la miscela contenuta nel carter che, seguendo i travasi, sfoga
nel cilindro dove effettua il lavoro di lavaggio, fa-
cendo uscire gli ultimi gas residui e riempendo co-
sì la camera di combustione di miscela fresca. Il
pistone risale, le luci si richiudono, la miscela si
comprime ed il ciclo continua. Questa serie di ope-
razioni utilizza solo un
periodo di salita e uno
di discesa, da cui il no-
me di 2 tempi di questo
motore.
Pierluigi De Pari, 4
AMM
Principio di funzionamento del motore a 2 tempi
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Un transistor è un componente elettronico composto principalmente da materiale semiconduttore, comune-
mente Silicio, al quale sono applicati dei contatti
elettrici tramite i quali si collega alla rete elettri-
ca. Le sue caratteristiche sono definite dal-
le giunzioni n-p da cui è formato. Esso viene alimen-
tato tramite tensione applicata ai morsetti, la quale
varia la quantità di corrente che lo attraversa , cioè
permette anche di amplificare il segnale posto in in-
gresso.
Il transistor è un moderno dispositivo elettronico atti-
vo, costituito dalla doppia giunzione di tre microcri-
stalli di materiale a semiconduttore, opportunamente drogati, per cui ne derivano tre terminali: una base
che finge da terminale di controllo del flusso di elettroni; un collettore, così detto perché raccoglie il flusso di
elettroni proveniente dall’emettitore; un emettitore, così detto perché emette un flusso di corrente.
A seconda di come viene realizzata la doppia giunzione, si possono ricavare due tipi di transistor: NPN e
PNP. Il transistor NPN trova maggiori applicazioni pratiche, mentre il transistor PNP trova applicazione solo
in particolari casi e quasi mai come amplificatore di potenza.
Un transistor può essere impiegato in una delle seguenti tre configurazioni :
configurazione ad emettitore comune: mediante un corto circuito, l’emettitore è reso comune sia in ingresso
che in uscita;
configurazione a collettore comune: mediante un corto circuito, il collettore è reso comune sia in ingresso
che in uscita;
configurazione a base comune: mediante un corto circuito, la base è resa comune sia in ingresso che in
uscita.
Il transistor può funzionare in due modi: staticamente e dinamicamente. Il transistor funziona staticamente
quando al suo ingresso non vi è applicato nessun segnale alternativo. L’analisi statica di un transistor si ren-
de necessaria per disegnare la retta di carico statico e per individuare il suo punto di lavoro statico. In con-
dizioni di funzionamento statico il transistor può funzionare in tre zone distinte: zona di interdizione, zona
attiva e zona di saturazione.
Il transistor funziona dinamicamente quando al suo ingresso viene applicato un segnale alternativo.
Il principio di funzionamento si basa sul controllo della conduttività del dispositivo, ovvero del controllo della
corrente elettrica che lo attraversa, ciò è possibile grazie al campo magnetico che si forma al suo interno. E’
inoltre un dispositivo UNIPOLARE in quanto nel suo funzionamento vengono coinvolti solo portatori di carica
maggioritari.
Oggi difficilmente capita, se si apre un apparecchio elettronico, di trovare sin-
goli transistor. Quasi sempre ci si imbatte in circuiti integrati e qualche compo-
nente, anch’esso integrato, ed eventualmente dei componenti di potenza come
triac, relè ed altri ancora. Però è bene ricordare che migliaia, e talvolta milioni
di transistor, integrati nei chip, assicurano la manipolazione di Segnali analogici
e digitali.
Daniele CANTIELLO 5 BEL
IL TRANSISTOR
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Noi ragazzi delle classi 4ACM, 4 BCM e 3ACM di Grazzanise stiamo svolgendo
un corso di potenziamento nel settore Trasporti e logistica, indirizzo Navigazio-
ne aerea-Conduzione del mezzo, condotto dal professore Fabrizio e dal profes-
sore D’Angelo.
Al termine di tale corso, di 8 ore, divise a loro volta in quattro incontri, ci verrà
consegnato un attestato in base alle competenze acquisite.
Durante il corso
stiamo trattando
l’argomento usu-
fruendo della la-
v a g n a -
multimediale, che
ci permette di ve-
dere una presen-
tazione dettagliata
sulle STRIP MAR-
KING.
In breve, le strisce progresso volo, chiamate STRIP hanno lo scopo di registrare
tutti i dati relativi al progresso di un volo. Necessarie per controllare procedu-
ralmente il traffico, sono oggi usate per funzioni di back-up, dove è presente il
servizio di controllo radar del traffico aereo, per consentire il passaggio imme-
diato dal controllo radar a quello procedurale, in caso di avaria radar.
Le STRIPS devono essere compilate in maniera chiara, con penna ad inchiostro
nero o blu, con caratteri stampatello maiuscolo e di dimensioni adeguate al for-
mato della STRIP. Se il numero di dati da riportare risulta essere numeroso, si
dovrà provvedere alla compilazione di una nuova striscia da allegare alla prece-
dente.
Tutte le correzioni da apportare a dei dati già trascritti sulla STRIP devono es-
sere fatte dopo aver cancellato i dati con un tratto orizzontale, e dopo averli re-
si comunque leggibili.
Le STRIP hanno delle dimensioni standard di 2.5 cm x 21 cm, e colorazioni di-
verse. A seconda dello scopo per cui sono usate, si suddividono in vari modelli,
dalla seguente nomenclatura MOD A, MOD B, MOD C.
Annamaria CANTIELLO e Ilaria DELLA CIOPPA, 4 ACM s.a. Grazzanise
Le strip marking
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La III AMM in visita alla biblioteca della Curia Arcivescovile di
Capua.
Il giorno 4 ottobre 2016,
gli alunni della III AMM, poi-
ché in classe con la docente
di Italiano stanno studiando
il passaggio dalla lingua lati-
na alla lingua volgare, si so-
no recati alla Biblioteca della
Curia Arcivescovile di Capua,
accompagnati dalle professo-
resse Angela Nespoli e An-
dreana Crispino.
Sono stati accolti da una guida molto esperta e preparata che ha mostrato ad essi
l’interno dell’edificio e alcune delle opere più importanti e note, molte risalenti an-
che a più di mille anni fa. Sono stati mostrati i caratteri di scrittura , il modo di scri-
vere e le lingue di antichi scrittori che, con il tempo, si sono allontanati sempre di
più dal latino dando vita a nuove lingue.
Una delle opere più note ed importanti che hanno avuto la fortuna di vedere è sicu-
ramente il Placito Capuano, esso è una copia del documento originale ed è anche
l’unica. Il documento originale è custodito nella Basilica Benedettina di Cassino.
Questo documento, risalente al 960 d.C., è inerente a una contesa fra i monaci dell’
Abbazia di Montecassino ed è il primo in cui si può distinguere una lingua diversa
dal latino, ovvero, la lingua volgare.
“E’ stata davvero una bella esperienza, poter vedere dal vivo e “toccare” ciò che
studiamo in classe - ha detto un alunno - esperienza che io ed i miei compagni spe-
riamo si possa ripetere per allontanarci dalla ‘routine’ quotidiana e poter apprendere
qualcosa di nuovo in un modo diverso dal solito”.
Antonio SEPOLVERE e Francesco MARTONE, 3 AMM
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Il giorno 5 ottobre 2016, presso l’istituto Superiore “Morano” di Caivano si è
svolta la manifestazione per la pace con l’acco-
glienza della fiaccola della pace che è partita il 24
febbraio dal Portogallo e che arriverà a Roma. La
fiaccola ha attraversato 49 nazioni e percorso
24000 Km.
L'istituto di Caivano ha accolto con performance
e opere realizzate a mano la fiaccola della corsa
podistica a staffetta che attraversa il pianeta per
promuovere pace e amicizia. Ad accogliere i tedo-
fori c’era anche l’Istituto Tecnico “G.C.Falco” di
Capua insieme ad altri quattro istituti campani:
I.S “Filangieri” di Frattamaggiore, I.T.S ”Dalla
Chiesa” di Afragola, I.S “Munari” di Acerra, e I.S
“Sereni” di Afragola.
Numerosi sono stati i discorsi da parte dei mem-
bri del "Peace run" che hanno parlato della loro
missione, ossia portare la pace in tutto il mondo,
seguendo l’esempio di Giovanni Paolo II, Madre
Teresa di Calcutta, Nelson Mandela e il campione olimpico Carl Lewis.
Durante la manifestazione sono state intonate dai ragazzi diverse canzoni che
avevano come tema la pace e sono stati proiettati spot pubblicitari sulla pace
preparati dagli studenti degli istituti che hanno partecipato.
È stata una bellissima esperienza, hanno detto gli alunni dell’Istituto tecnico Falco,
la pace, come dice lo spot che abbiamo realizzato, è “economica”: c’è bisogno so-
lo di collaborazione, gioia, condivisione” L’esperienza di oggi l’ha dimostrato!
Giuseppe IZZO, 5 BEL
L’I.T. “G.C.FALCO” è presente, a Caivano, alla manifestazione "Peace run"!
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Venerdì 4 Novembre la classe 4 AMM in rappresentanza dell’istituto si è recata al
Municipio di Capua per prendere parte alla celebrazione della Festa delle Forze Ar-mate che ricade in questo giorno in tutta Italia.
In corteo, i ragazzi con un gruppo di reduci e combattenti, i militari in rappresen-tanza delle varie forze armate e le autorità civili si sono recati al monumento dei
caduti dove è stata deposta una corona di fiori al milite ignoto. Dopo la lettura del discorso del Presidente della Repubblica, ha parlato il sindaco di Capua sottoli-
neando l’importanza dei militari per la sicurezza dei cittadini e ringraziando tutti i caduti di tutte le guerre che con il sacrificio della loro vita ci hanno permesso di
vivere in un mondo libero. La redazione La voce del Falco online
Il Falco celebra la festa delle forze armate
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GIURAMENTO DEL 17° REGGIMENTO VOLONTARI “ ACQUI “
Il giorno 11 Novembre 2016, gli alunni delle classi 3°ACA e 3°AEE dell’ IT
“G.C.Falco di Capua “ hanno assistito alla cerimonia del giuramento che si è svolta nella caserma di “ O. Salomone “ in Capua. Seicento volontari del VFP1
del 17° Reggimento Addestramento Volontari “ Acqui “ hanno gridato “ io giu-ro “nella caserma capuana. I giovani volontari hanno pronunciato il loro “ giu-
ro“ sulle note dell’Inno d’Italia, pronunciando fedeltà alla Patria. Il Colonnello Giancarlo Di Serafino ha invitato i giovani soldati ad applicarsi con
serietà giorno per giorno agendo con lealtà, coraggio e fermezza. Dopo ha preso la parola il Generale di Brigata Giuseppe Faraglia, sottolineando
l’ importanza della cerimonia utilizzando belle parole che di seguito ci è par-
so opportuno riportare: “c’ è molto di più nell’ essere veri soldati. C’è il fatto di essere uomini e donne di valore, dall’ animo forte e puro nella
vita di ogni giorno“ Gli alunni dell’ I.T. G.C.Falco, hanno vissuto un’ esperienza unica assistendo al-
la cerimonia: hanno provato una forte emozione soprattutto sulle note dell’ Inno d’ Italia che insieme alle parole del generale G. Faraglia hanno sottolineato l’
importanza del momento. Angelo DIGLIO e Bruno AFFINITO , 3 ACA
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Sì, è proprio il caso di citare tale proverbio per sottolineare l’importanza e la riuscita
dell’uscita didattica delle classi 4 ACA e 4 AMM dell’I.T. “G.C.Falco” di Capua presso la
Città della Scienza, il 21 Ottobre.
Gli studenti hanno preso parte alla “Smart Education & Tecnology days”, la quarta
edizione della Convention nazionale sulla Scuola che si è articolata intorno ai seguenti
temi:
la prevenzione, salute e sport;
la scuola fondata sul lavoro;
la scuola presidio di civiltà.
L’argomento che ha suscitato maggiore interesse è stato senza ombra di dubbio l’Al-ternanza scuola-lavoro, tema questo che riveste una grande
importanza nelle attività cur-ricolari ed extracurricolari del
nostro Istituto visto che gli alunni del triennio fanno già esperienze di questo tipo nel-
le fabbriche e nelle imprese della provincia. La Convention
ha fornito a noi ragazzi gli strumenti teorici che andran-no ad arricchire il nostro ba-
gaglio culturale e professiona-le. Le ore della mattinata so-
no trascorse con interesse ed entusiasmo ad ascoltare gli interventi dei relatori e a vi-
sionare le slide di sintesi sui temi citati.
Un’uscita didattica di tale rilevanza è stata una grande occasione di miglioramento
delle competenze per tutti gli studenti che hanno partecipato.
Christian DE LUCIA, 4 AMM
Visita bagnata, visita fortunata
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Notizia che ha un po’ sorpreso gli ap-
passionati di musica e gli appassionati
di letterature è la vittoria del premio
Nobel alla letteratura di Bob Dylan.
L’accademia svedese ha deciso di as-
segnare il premio al cantautore ameri-
cano “per avere creato nuove espres-
sioni poetiche nella grande tradizione
della canzone americana”.
Bob Dylan è nato a Duluth il 24 mag-
gio 1941, il cantautore è divenuto ce-
lebre grazie a canzoni come Blowin’in
the Wind e knockin on haaven’s door.
L’assegnazione del premio ha fatto infuriare gli appassionati di letteratura poiché non reputano Dy-
lan un vero poeta a differenza degli appassionati di musica e ai fun del cantautore che lo reputano
un innovatore della poesia!
Altra cosa che ha fatto infuriare i più “tradizionalisti” è stato il disinteresse da parte di Dylan facen-
do infuriare anche il comitato che ha assegnato il Nobel. Dylan, infatti, ha fatto sapere di non po-
ter partecipare alla cerimonia di premiazione “a causa di impregni pregressi”, dicendosi comunque
onorato e felice di aver ricevuto il premio.
L’Accademia Svedese ha spiegato che nonostante sia raro che un vincitore non ritiri il suo premio
alla cerimonia, è una cosa già successa in passato: il premio resterà a Dylan a patto che entro sei
mesi dal 10 dicembre 2016 tenga la “Nobel Lecture”, una sorta di lectio magistralis che di fatto è
l’unico obbligo dei vincitori del premio.
In fin dei conti il Nobel assegnato a Dylan, dicono i fan del cantante, è meritato poiché per oltre
cinquant’anni ha fatto emozionare con la sua musica e i suoi testi milioni di persone!
Pasquale ZIBELLA, 5 BEL
Bob Dylan... premio Nobel per la letteratura
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
Pagina 37
Titolo: Guida galattica per autostoppisti
Titolo originale: The Hitchhiker's Guide to the Galaxy
Autore: Douglas Adams
1ª ed. originale: 1979
1ª ed italiana: 1980
Genere: romanzo
Sottogenere: fantascienza umoristica
Lingua originale: inglese
Questo libro è stata una delle più importanti tappe della mia vi-
ta, è riuscito a trascinarmi in una realtà che non conoscevo del
tutto, o che ignoravo quasi del tutto. Quando un autore riesce a
trasmetterti anche le sensazioni vissute capisci che un libro è
scritto bene, e se un libro è scritto bene capita qualcosa di
straordinario, che vi lascio il piacere di scoprire.
I protagonisti del romanzo sono l’umano Arthur Dent provenien-
te dalla terra e l’alieno Ford
Prefect originario della stella
Betelguese: la scena si apre
con la completa distruzione
della Terra, per far spazio ad un’autostrada galatti-
ca.
L’umano Arthur viene portato in salvo dall’alieno
Ford e grazie a qualche tocco pregiato del fato, da lì in
poi i due affronteranno avventure sempre nuove,
vedranno posti incredibili e conosceranno esseri im-
pensabili. La Guida galattica per autostoppisti non è
altro che un manuale di sopravvivenza per chi si è
perso nei più oscuri meandri dell’universo. Ho ap-
preso quanto siamo insignificanti in confronto all’im-
mensa scala galattica e quanto possiamo essere im-
portanti per l’ingegnoso piano del destino; esiste una navicella molto potente che fun-
ziona con generatori di probabilità che può portarti da un universo all’altro prima
dell’ora di pranzo, del resto “il tempo è un illusione, l’ora di pranzo una doppia illusio-
ne”. Potrei definire Douglas Adams come un genio che ha capito tutto del mondo, co-
me un essere umano che conosce troppe cose o come un alieno sotto l’effetto di stu-
pefacenti , in ogni caso una lettura del genere o vi renderà persone tremendamente
consapevoli o vi disintegrerà ulteriormente i neuroni, al fato la scelta. Buona lettura
Eugenia SUMMA, 5 ACM, s.a. Grazzanise
L’angolo di lettura di Jay...
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
L'ANGOLO
DEI DISEGNI
Pagina 38
Francesco ENTROTTI
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
Pagina 40
Giornalisti
SEDE DI CAPUA:
Bruno AFFINITO 3 ACA
Angelo DIGLIO 3 ACA
Pietro Antonio GIORDANO 3 ACA
Gaetano RUCCO 3 ACA
Francesco MARTONE 3 AMM
Antonio SEPOLVERE 3 AMM
Oreste NATALE 3 BIN
Maria BARONE 4 AIN
Vincenzo POZZUOLI 4 AIN
Alessandro CUCARANO 4 AMM
Christian DE LUCIA 4 AMM
Francesco ENTROTTI 4 AMM
Pierluigi DE PARI 5 AMM
Antonio TERRIBILE 5 AMM
Giorgio BOVENZI 5 BEL
Domenico DI CAPRIO 5 BEL
Daniele CANTIELLO 5 BEL
Umberto DE GENNARO 5 BEL
Christian GALLO 5 BEL
Giuseppe IZZO 5 BEL
Pasquale ZIBELLA 5 BEL
Gaetano D’AMICO 5 AEL
Angelo D’ANGELO 5AEL
Giuseppe PERUGINO 5 AEL
Raffaele QUADRANO 5 AEL
LA REDAZIONE
Referenti articoli
Docenti di Materie letterarie dell’Istituto
Grafico/Impaginatore
Giorgio BOVENZI 5 BEL
Coordinatori e Responsabili:
Prof.ssa Angelina SGUEGLIA
Prof.ssa Antonella POZZUOLI
NUMERO I - Anno scolastico 2016-2017
SEDE DI GRAZZANISE:
Annamaria CANTIELLO 4 ACM GRAZZANISE
Ilaria DELLA CIOPPA 4 ACM GRAZZANISE
Luisa MORGERA 5 ACM GRAZZANISE
Alessandro SEMENTINI 5 ACM GRAZZANISE
Eugenia SUMMA 5 ACM GRAZZANISE
Ludovica UCCIERO 5 ACM GRAZZANISE