24
“A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. www.vienna.info Drag queen Die Tiefe Kümmernis, KHM Vienna, © Paul Bauer 2019

“A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

“A Vienna possoessere semplicemente

me stesso”.

www.vienn

a.info

Dragqu

eenDie

TiefeKü

mmernis,

KHM

Vien

na,©

Paul

Baue

r

2 0 1 9

Page 2: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

2VIE

NN

A

Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030 Vienna, Invalidenstrasse 6, www.vienna.info · Capo redattore: Robert Seydel · Testi: Susanna Burger, Karoline Gasienica-Bryjak, Helga Gerbl, Susanne Kapeller, Angelika Lechner, Robert Seydel · Lettorato: Renate Hofbauer ·Richerca fotografie: Elisabeth Freundlinger · Produzione: Hermann Höger, Irmgard Steiner · Art direction & layout: seite zwei · Veste grafica: Kreativ · Evelyne Sacher-Toporek · Stampato in Austria presso Ferdinand Berger & Söhne GmbH

Si declina ogni responsabilità per i contenuti. Con riserva di modifiche ed errori. Chiusura della redazione: agosto 2018.

Fonti immaginiCopertina Die Tiefe Kümmernis, KHM Vienna © Paul Bauer Pagina 2 Ritratto di Norbert Kettner: © WienTourismus/Peter Rigaud Pagina 3 Indice: vedi relative pagine Pagina 4 Rainbow Parade: © Paul Bauer Pagina 5 Die Tiefe Kümmernis, tutte le fotografie: © Paul Bauer ·Servizio mobile di informazioni: © WienTourismus/Paul Bauer Pagina 6 Jean-Paul Vaugoin: © Stephan Huger/Jarosinski & Vaugoin Pagina 7 Robert Comploj: © Stukhard · Glashütte Comploj: © Stukhard · Markus Scheer: © Peter Rigaud/Shotview · Billy TL Lampe IlseCrawford Edition: © Andrea Ferrari/J.T. Kalmar GmbH · Ulrich: © Christof Wagner · Sedia Thonet: © Thonet, www.thonet.de Pagina 8 150 anni di Opera di Stato: © Wiener Staatsoper · Ballo dell’Opera: © WienTourismus/Peter Rigaud/Couture Vivienne Westwood Vienna ·Oper live: © Wiener Staatsoper/Michael Pöhn · Facciata dell’Opera di Stato: © WienTourismus/Christian Stemper Pagina 9 Restaurazione: © Wiener Staatsoper GmbH/Ashley Taylor · Manuela Fritz: © Florian Mair · Walter Kobéra: © Walter Kobéra/Fotografia Armin Bardel ·Neue Oper Wien: Die Antilope: © Die Antilope/Neue Oper Wien/Fotografia di Armin Bardel Pagina 10 Piccoli Cantori di Vienna: © www.lukasbeck.com Pagina 11 Piccoli Cantori di Vienna: © www.lukasbeck.com · Bösendorfer, intonare: © L. Bösendorfer Klavierfabrik/Staudinger + Franke · András Schiffmentre suona su un Boesendorfer: © www.lukasbeck.com · Piano Klimt: © L. Bösendorfer Klavierfabrik Pagine 12, 13 Il terzo uomo/Fognature: © Rainer Fehringer Pagina 14 Loosbar: © WienTourismus/Peter Rigaud · Zum Schwarzen Kameel:© WienTourismus/Peter Rigaud · Susanne Widl: © Deutsch Gerhard/KURIER/picturedesk.com Pagina 15 Stefanie Herkner: © Johannes Kernmayr · Buschenschank Wieninger: © Herbert Lehmann · Wolfgang Zankl (Pramerl & the Wolf): © Paul Bauer · Johannes Lingenhel &Robert Paget: © Ian Ehm · MuseumsQuartier: © WienTourismus/Christian Stemper Pagina 16 Casematte, Palais Coburg: © Palais Coburg Hotel Residenz · Collezione di Strumenti musicali storici: © KHM-Museumsverband · Restaurant Amador: © Uli Köb · RestaurantTian: © Ingo Pertramer Pagina 17 Flagshipstore Augarten: © Fotografia Walter Luttenberger · J. & L. Lobmeyr: © WienTourismus/Peter Rigaud · Stadtpalais Liechtenstein: © Palais Liechtenstein GmbH/www.oreste.com · Dorotheum: © R. R. Rumpler Pagina 18 Das Loft:© WienTourismus/Christian Stemper · BirdYard: © Atelier Olschinsky · Krypt: © krypt./Studio Mato Pagina 19 Voodoo Jürgens: © Inés Bacher · Inaugurazione del Festival di Vienna: © Inés Bacher · Buntspecht: © Alexander Gotter · Wiener Blond: © Theresa Pewal · Popfest:© Simon Brugner/theyshootmusic.com Pagina 20 Krieau: © Lichtfeld e.U. Jürgen Schindler Pagina 21 Heustadlwasser: © Copyright: MA 42 – Wiener Stadtgärten · Trenino Liliputbahn: © Liliputbahn/Hochmuth · Capre su una montagna di spazzatura: © MA 48/KrischanzZeiler · Asinello barocco Enyeto: © Schottenhof · Alpaca: © Daniel Kovacs Pagina 22 Tourist Info: © Paul Bauer · Vienna City Card: senza copyright · iPad: senza copyright Pagina 23 Uova pasquali: © WienTourismus/Christian Stemper · Mercatino natalizio della Reggia diSchönbrunn: © WienTourismus/Christian Stemper · Ballo dell’Opera: © WienTourismus/Peter Rigaud/Couture Vivienne Westwood Vienna · Incanto del Ghiaccio: © stadtwienmarketing/Jobst · viennacontemporary: Galerie Krinzinger © viennacontemporary: A. Murashkin ·Vienna City Marathon: © VCM/Leo Hagen · Vienna Major: © Beach Majors_SHM · Ronacher: Bodyguard: © VBW · Festival della Musica su Schermo in piazza Rathausplatz: © WienTourismus/Christian Stemper · Concerto di una Notte d’Estate di Schönbrunn: © Julius Silver

Gentili lettori,

nel corso della nostra vita incontriamo circa100.000 persone. Ma quali incontri ci resterannoimpressi? Solo quelli che ci colpiscono veramente.

In questo numero del Diario di Vienna facciamola conoscenza di diverse personalità: la dragqueen Die Tiefe Kümmernis che, al leggendarioCafé Savoy, assaporando una deliziosa fettadi Torta della Foresta Nera e sorseggiando unbicchiere di vino Gemischter Satz, ci parladella comunità LGBT di Vienna e dell’imminenteEuroPride. Monsieur Jean-Paul Vaugoin, cheinsieme all’argentiere siriano Yakup Kurter nelsuo laboratorio nel cortile di un antico caseggiatorealizza artigianalmente delle pinze con le qualitenere in mano le cosce di pollo per le stirpi realidi tutto il mondo. Diamo un’occhiata dietro allespesse mura del Palazzo Augarten, dove Laurin,Theo, Yun-Jae e Julian, membri del Coro dei PiccoliCantori di Vienna, trascorrono le loro giornatestudiando Haydn, Mozart e Beethoven, giocandoa basket, esercitandosi nel nuoto e frequentandolezioni di fisica. Facciamo la conoscenza dellarestauratrice Manuela Fritz, mentre lavora senzatemere il torcicollo e all’Opera di Stato di Vienna siabbandona alla sua passione, la marmorizzazione.La restauratrice così contribuisce a preparareal meglio il palazzo lungo la Ringstrasse per ifesteggiamenti del 150esimo anniversario della suacostruzione, che ricorre nel 2019. Il posto di lavorodi Michi invece è situato 30 metri sotto l’Opera

di Stato, nella rete fognaria di Vienna, dove gliincontri con i ratti sono all’ordine del giorno. Edove, 70 anni fa, fu girato il classico del cinema“Il terzo uomo”. Con lo chef de cuisine WolfgangZankl invece conversiamo comodamente seduti adun tavolo del suo ristorante Pramerl & the Wolf. Quiquesto mago della cucina non solo crea favolosecomposizioni culinarie ma si occupa anche dipersona dei suoi clienti. E infine, alla periferia diVienna, saliamo su una collina di rifiuti, sulla cuicima pascolano le capre Pinzgauer.

I posti di lavoro di tutti questi personaggi viennesisono il palcoscenico personalissimo della loro vita.Invitiamo anche i nostri lettori ad entrare nellaparte dell’attore e non solo dello spettatore. Fatela conoscenza di Tiefe Kümmernis, Jean-Paul, Yun-Jae, Manuela, Michi e di tutti gli altri protagonistidi Vienna e salite sul palco anche voi!

A Vienna questo è possibile, perché il copione loscrivete voi.

Buona lettura!

Norbert KettnerDirettore dell’Ente per il Turismo di Vienna

Page 3: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

3

VIE

NN

A

ALL’EUROPRIDE 2019 CONLA DRAG QUEEN DIE TIEFEKÜMMERNIS

Dal 1° al 16 giugno 2019 ha luogo a Viennal’EuroPride. Si prevede l’afflusso di oltre unmilione di visitatori. Diamo un primo sguardoagli eventi di spicco della manifestazione. E ladrag queen Die Tiefe Kümmernis ci mostra giàora i suoi luoghi preferiti a Vienna.

SUONI VIENNESIPER IL MONDO

Abbiamo trascorso un’intera giornata insie-me a Laurin, Theo, Yun-Jae e Julian, membridel Coro dei Piccoli Cantori di Vienna, checi hanno parlato anche della loro passioneper la musica. Inoltre vi spieghiamo perchéil produttore di pianoforti Bösendorfer entu-siasmi le star di tutto il mondo.

BUON COMPLEANNO,OPERA DI STATO!

Nel 2019 ricorre il 150esimo anniversariodella fondazione di uno dei teatri lirici piùrinomati al mondo. Abbiamo accompagnatola restauratrice Manuela Fritz mentre mettea lucido l’Opera di Stato di Vienna per ilgrande party. E abbiamo dato un’occhiata almondo operistico indipendente di Vienna.

FATTO A MANO A VIENNAA Vienna in molte manifatture si vive ancora latradizione dell’artigianato. Siamo andati a mettere ilnaso nel laboratorio di un argentiere, quasi ci siamoscottati le dita in una fornace per la soffiatura delvetro e abbiamo osservato un calzolaio impegnatonel proprio minuzioso lavoro.

VIENNA DELUXEChe si tratti di un’eccezionale seratamusicale, di un’esclusiva esperienza dishopping, di deliziose cene o di un’intimaproposta di matrimonio al museo, a Viennac’è un mare di possibilità. Abbiamo raccol-to le migliori offerte per chi ama il lusso.

LA CITTÀ SOTTO LA CITTÀBen 70 anni fa ebbe luogo la prima mondialedel “Terzo uomo”, un film girato a Vienna, tral’altro anche nella rete fognaria della città.Abbiamo sollevato i coperchi dei tombini e,in esclusiva per i nostri lettori, ci siamo calatiin quest’affascinante città sotto la città.

IL SAPORE DI VIENNADov’è che si può assaporare la vera Vienna?Dove mangiano e bevono i viennesi? Dov’è dicasa la vita culinaria della città? Il ritrovo ZumSchwarzen Kameel, l’Heuriger Wieninger amNussberg o il leggendario Loosbar sono luoghiperfetti per conoscere la vera Vienna e i suoiautentici protagonisti.

CANZONI E COCKTAILVIENNESI

Creativi giovani musicisti remixano letradizionali canzoni viennesi e si lancianoin combinazioni con altri generi musicali.E dopo essersi abbandonati alla musicasi sale al settimo cielo o si scende sottoterra: Vienna propone ritrovi notturni ecocktail veramente insoliti.

DAL PRATER ALLAMONTAGNA DI RIFIUTI

Mentre i fantini fanno i loro giri all’ippo-dromo Krieau e il trenino in miniaturaLiliputbahn attraversa il Prater, nel distrettodi Donaustadt le capre Pinzgauer fanno laguardia a una discarica di rifiuti. Un tranquil-lo giro attraverso la Vienna degli animali.

INFORMAZIONI SU VIENNA EINFORMAZIONI SU VIENNA EDEVENTI DA NON PERDERE

Tutte le informazioni per il viaggio a colpod’occhio: dalla app Vienna City Card a tuttigli indirizzi necessari per trascorrere unsoggiorno perfetto a Vienna. E in più: tuttigli eventi da non perdere nel 2019.

Page 4: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

VIE

NN

A

Nel 2019 l’EuroPride si svolge a Vienna. Per due settimanela città lungo il Danubio diviene così il cuore della comunitàLGBT. La drag queen Die Tiefe Kümmernis, che non vede l’orache l’evento inizi, ci ha mostrato i suoi posti preferiti a Vienna.

TESTO: ROBERT SEYDEL

Una retata nel ritrovo trendy di New York Stonewall Innfu la goccia che fece traboccare il vaso. Nel locale si tro-vavano al momento numerosi omosessuali, drag queen etransessuali. Già da tempo le retate in locali frequentatida omosessuali erano una (brutta) abitudine della poliziadi New York. In quell’occasione però la reazione fu diver-sa dal solito: gli avventori si difesero e riuscirono infine amettere in fuga gli agenti. La conseguente rivolta iniziataa New York il 28 giugno 1969 durò cinque giorni e da allo-ra in tutto il mondo giugno è ufficialmente il Pride Month,il mese dell’orgoglio. Stonewall divenne così l’emblemadella lotta contro l’omofobia e a favore dell’equiparazionee dell’accettazione della diversità.

Questa ricorrenza, cinquant’anni dopo, a Vienna sifesteggia con tutti gli onori: con l’EuroPride, che per laseconda volta dopo il 2001 dal 1° al 16 giugno 2019 haluogo nella metropoli sul Danubio. Giusto in tempo perfesteggiare anche l’introduzione in Austria del matrimonioper tutti il 1° gennaio 2019. Per due settimane eventiinformativi, dibattiti, iniziative culturali e party fanno diVienna il centro della comunità LGBT europea: EuroPrideRun, Pride Beach, Pride Day al Giardino zoologico, visite

guidate Pride attraverso i musei, serate cinematografichee un EuroPride Pool Day nello stabilimento balneareSchönbrunner Bad sono solo alcuni degli eventi in pro-gramma. Il Pride Village in piazza Rathausplatz e un PridePark, che probabilmente sarà allestito al Sigmund-Freud-Park, saranno i punti d’incontro della comunità EuroPride.I festeggiamenti culminano poi nella Rainbow Parade chesfila lungo la Ringstrasse il 15 giugno 2019. Si prevedeper l’edizione 2019 dell’EuroPride l’afflusso di un milionedi visitatori.

Ovviamente vi partecipa anche la drag queen Die TiefeKümmernis, che aspetta impazientemente che l’EuroPridecominci: “La cosa che mi rende più felice sono tutte lepersone che verranno a Vienna per l’EuroPride. Non vedol’ora di conoscere tanti altri artisti e performer provenientida tutto il mondo. Nonostante tutte le nostre differenzeci accomuna l’entusiasmo per la comunità LGBTIQ+”. Lesue visite guidate attraverso il Kunsthistorisches MuseumVienna sono ormai leggendarie. Die Tiefe Kümmernis ciha mostrato, in esclusiva per i nostri lettori, i suoi luoghipreferiti a Vienna, luoghi che consiglia assolutamente divisitare ai partecipanti all’EuroPride 2019.

4

Page 5: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

VIE

NN

A

L’Ente per il Turismo di Vienna dall’estate 2018 è ingiro per la città con un servizio mobile di informazionidecorato con i colori dell’arcobaleno, per promuoverel’EuroPride 2019 e fornire ai visitatori tutte le informa-zioni necessarie per un soggiorno perfetto a Vienna.

Informazioni:www.europride2019.at

LGBT.vienna.infoeuropride2019.vienna.info

INFO

RM

AZIO

NI

CAFÉ SAVOY“Uno dei più bei caffé di Vienna. I pomposi specchi all’interno furono realizzati nell’Ottocento inBelgio e sembra siano gli specchi più grandi in Europa al di fuori della Reggia di Versailles. Saràdifficile per gay & lesbian trovare un posto più stiloso dove sorseggiare un caffè o uno spritz. Dadecenni ormai il Savoy, situato direttamente lungo il mercato Naschmarkt, a pochi passi dagli altriritrovi trendy del sesto distretto, è un importante punto d’incontro della comunità LGBT di Vienna”.

TÜRKIS ROSALILA VILLA

“Dall’occupazione daparte di attivisti nel 1982è diventata il cuore dellaVienna queer politicamenteimpegnata. Oltre a duecentri di consulenza esisteanche il ‘Freiräumchen’dove si organizzano diversemanifestazioni, corsi e talvoltaanche party. Inoltre vi ha sedeanche l’associazione QueerBase, un’iniziativa di successoche sostiene migrantiLGBTIQ+. Da non perdere:il Café Willendorf con il suobellissimo cortile interno,dove si mangia benissimo!”

PIAZZA RATHAUSPLATZ“Qui siamo nel cuore della città, proprio di fronte al Municipio diVienna. Interessante è il fatto che nella parte a sud del parco si èmantenuta fino ad oggi una delle aree di cruising principali della città”.

STATUA DI SISI /VOLKSGARTEN“Questo luogo nascosto nei giardini del Volksgarten, dove è stata eretta la statua di Sisi, è uno deiposti più belli e più romantici di tutta la città. Per alcuni l’immagine dell’imperatrice è una fantasiaimperiale romantica e ampollosa. Altri vedono in lei una donna moderna, che sapeva il fatto suo. Forse,nell’ottica dell’estetica camp del mondo gay, si potrebbe vedere in lei persino un’antesignana delledive del Ventesimo secolo come Marlene Dietrich, Elizabeth Taylor e Lady Di”.

SAUNA PER UOMINI KAISERBRÜNDL“Questa sauna per gay respira storia ad ogni angolo.Si dice che qui l’arciduca Ludovico Vittorio, il fratellominore, omosessuale, dell’imperatore FrancescoGiuseppe, chiamato anche ‘Luziwuzi’, ricevetteuno schiaffo per aver flirtato con un uomo. Ancoraoggi i visitatori qui si possono perdere per ore nellabirinto e divertirsi. Particolarmente belle: le pittureneobarocche erotiche, opere di Stefan Riedl, el’antico cortile interno realizzato nell’Ottocento”.

KUNSTHISTORISCHES MUSEUM VIENNA“Due anni fa ho iniziato a proporre regolarmentevisite guidate in drag al KunsthistorischesMuseum Vienna. Mi concentro in particolare sulleinformazioni sulle persone queer di epoche passateche si possono ricavare dalle opere esposte, e che aprima vista non si noterebbero. Ecco qui un dipintoche mi piace particolarmente, anche se non fariferimento a forme di vita queer: la ‘Festa di VenereVerticordia’ di Rubens del 1636/37 circa. Il pittoreinonda i nostri sguardi con un’abbondanza di corpiin movimento, piante e frutti diversissimi, sculture etanta pelle esposta. Barocco allo stato puro!”

MONUMENTO DI HRDLICKA“Il monumento in commemorazionedelle vittime della guerra e del fascismodi Alfred Hrdlicka ci ricorda chel’EuroPride non è soltanto un grandeparty ma che l’evento è nato dallanecessità di ribellarsi all’oppressione ealla violenza. Diversamente rispetto aBerlino, a Vienna non c’è un monumentoche ricordi anche gli omosessualiperseguitati dai nazionalsocialisti.Magari in futuro riusciremo a far sìche ne venga realizzato uno? Fino adora mi consola il pensiero che questomonumento è dedicato a tutte lecategorie di vittime. È la solidarietà chefa la forza”.

5

Page 6: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

6VIE

NN

A6

Una volta entrati nel negozio situato in Zieglergasse 24 si hal’impressione di immergersi in un’epoca passata; è qui chesi trova infatti il vecchio show room del tradizionale produt-tore di argenterie Jarosinski & Vaugoin. Jean-Paul Vaugoin,erede di sesta generazione della tradizionale azienda, è unsignore distinto che accoglie i suoi clienti conmaniere per-fette. Con evidente orgoglio estrae dalla vetrina un serviziodi posate da tavola barocco riccamente decorato, e scher-zando ci racconta delle pinze con le quali tenere in manole cosce di pollo e ci spiega perché i suoi antenati aves-sero il diritto di realizzare repliche della celebre Saliera diBenvenuto Cellini (l’onore lo ottennero in occasione di unavisita di Stato della giovane regina Elisabetta II a Vienna).Ovunque si posi lo sguardo, tutto splende.

Jean-Paul Vaugoin ci fa vedere anche il laboratoriosituato nel cortile interno del palazzo in stile Biedermeier,

dove sembra di continuare il viaggio nel passato. Gliargentieri sono seduti a consumati tavoli da lavoro in legno.Martellano, limano e levigano l’argento e lucidano tutto amano. L’odore dimetallo e di pasta lucidante aleggia nell’aria.Composti chimici per la galvanizzazione sobbollisconoin grandi vasche. Dopo una serie di innumerevoli fasi dilavorazione alcuni oggetti d’argento andranno a finire anchenelle regge più remote dell’Arabia Saudita e della Malesia.Inoltre qui nascono anche moderni oggetti di design.

I pezzi più pregiati della sua manifattura Vaugoin liespone al museo dell’azienda, fondata nel 1847. Che Viennafosse, già a quel tempo una meta di immigrazione, lodimostra anche la storia della famiglia Vaugoin, che giunsea Vienna con Napoleone e vi ci si stabilì. Yakup Kurter, ilmastro argentiere dell’azienda si è trasferito a Vienna dallaSiria 35 anni fa.

Jean-Paul Vaugoin e il mastro argentiere Yakup Kurter (a sin.) cipermettono di dare un’occhiata a questo laboratorio così particolare.

TESTO: SUSANNE KAPELLER

Vienna è la città delle cameredelle meraviglie. In molte

manifatture si vive ancora latradizione dell’artigianato.

Siamo andati a mettere il nasonel laboratorio di un argentiere,quasi ci siamo scottati le dita inuna fornace per la soffiatura delvetro e abbiamo osservato uncalzolaio impegnato nel proprio

minuzioso lavoro.

Page 7: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

7

VIE

NN

A

7

Nel negozio della vetreria Glashütte Comploj, nel settimo distretto,sembra di essere in una moderna galleria.

Nel suo laboratorio di soffiatura del vetro RobertComploj ce la mette tutta, anche fisicamente.

Circondato dagli antichi mobili difamiglia, Markus Scheer produce condedizione scarpe fatte a mano.

Alla “Billy TL Table Lamp Ilse CrawfordEdition” ideata da Kalmar Werkstättenè stato conferito il German DesignAward 2018.

Una

form

ach

eèun

alin

eaicon

ica,

mas

sima

funz

iona

lità:

èco

sìch

ela

sediaN°14

diTh

onet

èdive

nuta

unclas

sico

deld

esign.

La sedia da caffè Thonet si abbina perfettamente anche adun ambiente moderno, come nel ritrovo trendy Ulrich.

Thonete il caffè viennese

LA SEDIA IDEATA PER I CAFFÈ DI VIENNA THONET È UN’ICONA DEL DESIGN.LA STORIA DEL SUCCESSO DI QUESTA CELEBERRIMA SEDIA EBBE INIZIO 160 ANNI FA.

Si tratta del più noto mobile di design viennese. La classi-ca sedia Thonet N° 14 è legata indissolubilmente al tradi-zionale caffè viennese. Il suo schienale è formato solo dadue archi in legno, cosa che ne fa il modello simbolo dell’a-zienda Thonet, specializzata nella produzione di mobili inlegno curvato. Thonet inventò un metodo che permette-va di curvare il legno massiccio con il vapore acqueo, ri-voluzionando così la produzione di mobili.

Michael Thonet, che era nato in Renania, venne aVienna su invito del principe Metternich e vi si stabilì. Nel1849 aprì a Vienna il suo laboratorio. Ben presto però tra-sferì la produzione in Moravia, dove il legno non mancavae la manodopera costava poco. Ben presto il laboratorioGebrüder Thonet si trasformò in un’impresa industriale difama mondiale, le cui radici affondano a Vienna. Il nuovoprocesso di realizzazione, basata sulla diversificazione deicompiti, permise per la prima volta di produrre in serie. Ed

era possibile smontare le sedie in sei singole parti per spe-dirle in tutto il mondo.

BUON COMPLEANNO!Nel 2019 la sedia N° 14, che ora porta il numero 214 ed è lasedia più prodotta al mondo, festeggia il 160esimo anniver-sario della sua creazione. Numerose altre sedie di Thonetdivennero icone della storia del design. Anche Adolf Loos,Otto Wagner e Josef Frank idearono modelli per Thonet.

Chi desidera sedersi su un’autentica sedia Thonet lopuò fare in diversi tipici caffè di Vienna, ad esempio al caffèTirolerhof, nella pasticceria L. Heiner, nel centro storico,un tempo fornitore imperial-regio, nella pasticceria Sluka,nei pressi del Municipio, e al caffè Weimar, nelle vicinanzedel teatro lirico Volksoper. Inoltre la sedia N° 214 è perfet-tamente combinabile anche a un moderno allestimento,come si vede al caffè Ulrich.

La Vienna Design Week, che ha luogo tutti gli anni inautunno, permette anche di scoprire le manifatture

e le tradizionali aziende viennesi.

DA

VED

ERE

UN RIVOLUZIONARIOSOFFIATORE DEL VETRO

A pochi passi di distanza, sempre nel settimodistretto, la vetreria Glashütte Comploj pro-pone un’esperienza in contrasto a quella pre-cendente. In uno shop dall’arredamento cura-tissimo sono esposti su piedistalli bianchi vasi,ciotole e sfere, e sembra veramente di esse-re in una moderna galleria d’arte. Gli ogget-ti in vetro con le loro insolite tonalità e le lorostrutture fuori dal comune sono veramentesorprendenti. E la sorpresa è ancora maggiorequando ci raggiunge Robert Comploj: occhialihipster, t-shirt nera e capelli scompigliati, nonè così che ci immaginavamo un soffiatore delvetro. Il giovane e simpatico vetraio realizzaqui, nel mezzo del distretto creativo bobo diVienna i suoi oggetti in vetro. Robert Complojha imparato il mestiere dai soffiatori e mastrivetrai di Murano e combina l’antica tecnica ve-neziana ai suoi metodi innovativi.

Nel suo laboratorio fa molto caldo, datoche i forni sono incessantemente in funzione.Qui Comploj è nel suo elemento: con grandesensibilità modella e soffia il vetro, nonostantedefinisca il suo approccio al vetro “punk”. Glipiace modellare il vetro con la mano e non gliimporta se rischia di scottarsi. Inoltre organiz-za workshop per trasmettere il suo know-how.

RAFFINATE CALZATURESU MISURA

Nel laboratorio di quello che un tempo era ilcalzolaio imperial-regio Scheer regna inveceun silenzio assoluto. I calzolai chini sui loro de-schetti, seduti su bassi sgabelli lavorano quicon la massima concentrazione. Uno di loro èMarkus Scheer, che gestisce in settima gene-razione l’azienda fondata due secoli fa. Il suo

marchio di fabbrica è un camice da ortopedi-co che indossa sempre al lavoro. Scheer infattiè calzolaio ortopedico di formazione e ci tie-ne a sottolineare, anche con questo camice,quanto sia fondamentale la calzata perfetta.

Dalla prima misurazione alle scarpe finitepassano sei mesi. Per un paio di scarpe su mi-sura fatte a mano ci vogliono ben 60 ore di la-voro. Il laboratorio si trova sopra il tradizionalenegozio, e qui si realizzarono già calzature perl’imperatore Francesco Giuseppe. Al pianter-reno si possono ammirare anche le sue formeper scarpe e numerosi storici modelli di cal-zature. Scheer, che originariamente era solocalzolaio, ora produce anche borse, cinture evaligie. L’esclusivo negozio respira storia sen-za però essere antiquato. E il delicato profumodel cuoio si avverte ovunque nell’aria…

LAMPADE DAL MODERNO DESIGNIl designer Garth Roberts ama consultare gliarchivi della tradizionale azienda vienneseJ. T. Kalmar, le cui lampade sono apprez-zatissime in tutto il mondo. In particolaregli originali dell’associazione austriacaWerkbund sono richiestissimi, sia alle asteche nei negozi di vintage. Infatti le loro lineesono emblematiche del design del 21esimosecolo. Anche Garth Roberts è affascinato daiprogetti della lega Werkbund, e fa rinascere anuova vita il Modernismo austriaco. Inoltre inquanto direttore creativo del marchio KalmarWerkstätten, propone nuove interpretazionidei modelli Werkbund. I risultati parlano unlinguaggio stilistico al passo con i tempi: sonominimalisti, funzionali e realizzati con materialidi elevata qualità. Caratteristici per Kalmarsono le basi filigranate dei modelli Fliegenbeine Hase.

Page 8: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

8VIE

NN

A8

Il mondo operistico di Vienna èsfaccettato come in nessun’altra città.Il teatro lirico più importante dellacittà e uno dei maggiori al mondo èl’Opera di Stato di Vienna. Nel 2019 sifesteggia il 150esimo anniversario dellasua inaugurazione dopo un completo eaccurato restauro e con un cartellone

studiato apposta per l’occasione.

Tutto iniziò con scandali e perplessità. Gli architetti August Sicard vonSicardsburg ed Eduard van der Nüll furono oggetto di critiche da partedei giornali e degli altrettanto impietosi viennesi già durante la fase dicostruzione. Essendo stato alzato in un secondo momento il livello delpiano stradale della Ringstrasse, sembrava che l’edificio fosse affonda-to nel suolo di un metro. Fu per questo che si paragonò il palazzo a una“cassa affondata”. I due architetti non assistettero all’inaugurazione delloro teatro lirico, che avvenne il 25 maggio 1869 con il “Don Giovanni”di Mozart in presenza della coppia imperiale Francesco Giuseppe e Eli-sabetta: il sensibile van der Nüll si suicidò infatti e Sicardsburg morì inseguito ad un ictus. La morte di van der Nüll turbò talmente l’imperato-re che da quel momento nelle occasioni ufficiali prese a esprimere sem-pre lo stesso giudizio: “È stato molto bello, mi ha fatto molto piacere”.

LA NUMERO UNO, A RAGIONE!Gli allestimenti che l’Opera di Stato propone ai giorni nostri sono uncaleidoscopio di cinquant’anni di storia dell’opera lirica, dagli ormaicollaudati classici alle produzioni più moderne. Tutti i più celebri can-tanti si esibiscono qui, e i 1.709 posti sono praticamente esauriti tuttele sere. Ogni anno sono previsti 350 spettacoli e il cartellone preve-de 60 opere liriche e balletti. L’Opera di Stato di Vienna è il teatro chevanta il repertorio più vasto.

Nella buca dell’orchestra ha il suo posto l’Orchestra dell’Opera diStato, unica nel suo genere, che costituisce anche il bacino di musi-cisti per l’Orchestra Filarmonica di Vienna. In occasione dell’iniziati-va Oper live am Platz, opera lirica in diretta in piazza, gli spettacoli siproiettano gratuitamente su un megaschermo sistemato al lato dell’e-dificio. Wiener Staatsoper live at home invece, grazie ai dispositivi di-gitali, porta le produzioni direttamente nei salotti di tutto il mondo. Inoccasione del Ballo dell’Opera, che ha luogo una volta all’anno, si ride,si balla e si fa festa, e opere liriche per bambini introducono la nuovagenerazione al mondo dell’opera lirica.

L’Opera di Stato di Vienna non merita una visita soltanto durantegli spettacoli: visite guidate o il giro panoramico online dalla graticciaal sottopalco permettono di ammirare da vicino questo gioiello dell’ar-chitettura in stile neorinascimentale.

… E SI FESTEGGIAL’Opera di Stato festeggia la 150esima ricorrenza della sua inaugurazio-ne con diverse iniziative: il 25 maggio 2019 con una solenne cerimoniae la prima della “Donna senz’ombra” di Richard Strauss e il 26 maggiocon una grande festa per tutti sulla piazza a lato del palazzo. Sono inol-tre previste due rassegne (all’Opera di Stato e al Museo del Teatro), unsimposio, streaming e tante altre sorprese.

TESTO: SUSANNA BURGER

150 anni di teatro lirico lungo laRingstrasse: dall’opera di corteimperial-regia all’odierna Operadi Stato di Vienna

In occasione del Ballo dell’Opera di Vienna l’Opera di Stato sitrasforma nella più bella sala da ballo del mondo.

“Oper live am Platz”: opere liriche gratuite per tutti

Le tonalità chiare della facciata dopo il restauro si riflettonoanche all’interno.

Page 9: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

9

VIE

NN

A

9

L’altro mondodella lirica

MODERNO, AUDACE, CREATIVO SENZA COMPROMESSI: COSÌSI PRESENTA IL MONDO INDIPENDENTE DELL’OPERA LIRICA DIVIENNA. IL TEATRO MUSICALE CONTEMPORANEO PERMETTE DI

CONOSCERE NUOVE SFERE E SPAZI SONORI, RICHIEDE UN CERTOIMPEGNO DA PARTE DEL PUBBLICO, MA DÀ ANCHE TANTISSIMO.

ABBIAMO PARLATO CON WALTER KOBÉRA, PERSONAGGIO CHIAVEE DIRETTORE DELLA NEUE OPER WIEN, DI SPAZI E EUFONIE.

PERCHÉ LA NEUE OPER WIEN È INDIPENDENTE?WK: Non abbiamo una sede fissa per i nostri spettacoli. Que-sto però non rappresenta uno svantaggio, ma dà piuttosto allaNeue Oper Wien l’opportunità di venire incontro alle specificheesigenze del teatro musicale. Nella scelta della sede dello spet-tacolo teniamo conto sia di aspetti drammaturgici che acustici.

DALLA SEDE ALLA PRODUZIONE: CHE TIPO DI OPERE SCEGLIETE?WK: Il cartellone della Neue Oper Wien si fonda su tre pilastri:riscoperte del 20esimo secolo, prime austriache, prime mon-diali. Nel 2019 esce ad esempio la prima austriaca di “Reigen”di Bernhard Lang e va in scena l’opera lirica “Angels in America”di Peter Eötvös.

IN CHE MISURA GLI ALLESTIMENTI DELLA NEUE OPER WIEN ESCO-NO DALLE FORME CONVENZIONALI DELL’OPERA LIRICA?

WK: L’obiettivo della Neue Oper Wien è quello di un confron-to, sia musicale che contenutistico, che implichi anche, e que-sto è un aspetto fondamentale, una riflessione di critica socia-le. L’opera lirica, così come la intendiamo noi, rappresenta unterreno di sperimentazione, che noi elaboriamo con creativitàper un pubblico attento. L’obiettivo non è certamente quello dicreare un’eufonia gradevole e serena.

“Sono cresciuta in mezzo alle pietre”, racconta ManuelaFritz. Nessuno le ha mai messo delle pietre nella culla, ma ècresciuta circondata da questo materiale perché i genitorierano scalpellini e avevano un’azienda in Stiria. Diversipercorsi di formazione la condussero dall’Accademiadi Belle Arti allo studio del restauro in Italia. Oggi è frai migliori nel suo settore e inoltre anche una scultriceindipendente.

PIÙ CHE SOLO UN LAVOROAll’Opera di Stato con la sua équipe si è occupata di stuc-co, finto marmo, stucco lustro e dorature. Obiettivo delrestauro era il ripristino delle condizioni originarie. Il con-cetto cromatico dell’Opera di Stato un tempo si estende-va dall’esterno verso l’interno: dalla luminosa pietra vivaad una tonalità chiara di ocra con decorazioni dorate. L’eradella “grotta tenebrosa” è terminata.

Solo la preparazione della giusta miscela di coloreè durata una settimana e mezzo. Per ogni test bisogna-va aspettare che il colore si asciugasse e la luce artifi-ciale sull’impalcatura non facilitava inoltre il confrontocon il colore originale. Un lavoro come questo è fatico-so, lo è anche per la postura che si deve assumere. “SoloMichelangelo dipingeva sdraiato”, spiega la restauratri-ce ridendo. Noi stiamo in piedi e spesso bisogna persi-no lavorare con le braccia in aria. All’interno del team icompiti sono suddivisi e ognuno svolge solo quelli chegli sono stati assegnati: stuccare, levigare, realizzare deicalchi, pulire con pennelli e bastoncini cotonati, conso-lidare, ridipingere…

Le pitture che imitano il marmo ad esempio le fa soloManuela Fritz. È questa una delle cose che preferisce fare,inoltre si tratta di un lavoro molto personale. Si riconosce-rebbe subito la mano di un’altra persona.

La maggior parte dei danni al vestibolo li ha causati lacondensa. In alcuni punti purtroppo si vede subito che vi-sitatori non troppo corretti hanno staccato dei pezzi perportarseli a casa come ricordo. Questi danneggiamentisi interrompono improvvisamente nelle parti in alto, fuoridalla portata di una persona.

ORO VIENNESEManuela Fritz è una cliente dell’azienda Wamprechtsamer,che dal 1906 produce sottilissime foglie d’oro. L’ultima bat-titura si fa sempre a mano. L’oro viennese brilla ad esem-pio sulla statua della Pallade Atena di fronte al Parlamen-to di Vienna, nella Reggia di Schönbrunn e sulla croceKaiserkreuz sulla vetta del monte Grossglockner. Il signorWamprechtsamer si ricorda ancora che quando era bam-bino il padre andava a consegnare l’oro all’Opera di Statocon il calesse. Oggi Manuela Fritz lo ritira presso l’azien-da. Il valore del materiale è notevole perché nel palazzodell’Opera di Stato è quasi sempre oro quel che luccica.La finissima foglia d’oro si applica su un substrato oleoso,che deve avere una determinata consistenza. È tutta unaquestione di tempistiche: se la consistenza non è quellagiusta, la foglia non attacca.

“Mentre si lavora su un progetto come questo na-sce un rapporto con le cose a cui si dà una forma, spiegaManuela Fritz. “Io vado sempre a far visita ai ‘miei’ oggetti.Ogni tanto faccio un giro anche attraverso l’Opera di Stato.E mi viene da ridere quando, dopo aver cercato due puntisul soffitto che dopo lo smontaggio dell’impalcatura ave-vo dovuto correggere con un pennello lungo otto metri,non li trovo. Allora so che ce l’ho fatta!”.

“Solo Michelangelodipingeva sdraiato”.

L’INTENZIONE È QUELLA DI FAR SPLENDERE L’OPERA DI STATO, TIRARLA LETTERALMENTE “A LUCIDO“ INOCCASIONE DEL 150ESIMO ANNIVERSARIO DELLA SUA INAUGURAZIONE. LA RESTAURATRICE MANUELA FRITZ,CHE PER BEN CINQUE MESI HA LAVORATO INSIEME AL SUO TEAM DI DIECI PERSONE SU OGNI CENTIMENTRO

DEL VESTIBOLO, HA CONTRIBUITO IN LARGA MISURA AL RAGGIUNGIMENTO DI QUEST’OBIETTIVO.

L’Opera di Stato brilla di nuovo splendore per i suoi 150 anni.

Walter Kobéra è direttore della Neue Oper Wien e uno dei maggioridirettori d’orchestra del teatro musicale contemporaneo.

“Die Antilope”: opera lirica del compositoreJohannes M. Staud (allestimento della NeueOper Wien 2017/18)

Manuela Fritz, restauratrice escultrice freelance

Page 10: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

10VIE

NN

A

Questa giornata di giugno passata cone dai Piccoli Cantori di Vienna è cal-dissima e ricca di eventi. Il portone au-tomatico ci mette un sacco ad aprirsie così sembra di passare una chiusaper entrare in un mondo diverso. Laprima impressione è verde: i giovanitalenti del canto vivono infatti nell’a-rea dell’Augarten, che un tempo erauna riserva di caccia imperiale. Proce-diamo all’ombra di imponenti platanipiantati all’epoca di Maria Teresa. L’a-la del Palazzo dell’Augarten, edificatotre secoli fa, dove hanno sede il liceoe le sale prova è situata di fronte alcampo sportivo e al parco. È qui chesta provando lo Schubert-Chor. È unodei quattro cori dei Piccoli Cantori diVienna. I 25 ragazzi stanno cantandola Terza Sinfonia di Mahler, che inter-preteranno prossimamente al WienerKonzerthaus.

LA GRINTA GIUSTAIl direttore del coro si occupa degli ul-timi ritocchi. Spiega ad esempio comesi fa a cantare “mm” nel quinto movi-mento con la tonalità giusta. Incom-prensibile per i “non addetti”… Poi inun altro pezzo i ragazzi si scatenano,ma il direttore corregge con fermez-za “Non cantate ‘Alleluiiiia’ alla stiria-

na, dovete cantare ‘uia’”. Cosa intendaquando si riferisce al dialetto austria-co è chiaro per tutti, sebbene si trattidi un gruppo assolutamente interna-zionale. Tra una prova e l’altra alcunicoristi sono pregati di recarsi dal di-rettore artistico Gerald Wirth per l’e-ducazione vocale che si concentra inmodo mirato sulla formazione indivi-duale. È veramente sorprendente ve-dere come le indicazioni professiona-li apportino miglioramenti istantanei.Intanto il coro continua a provare la“Missa in tempore belli” di Haydn, checanterà nel corso della Messa dome-nicale alla Cappella del Palazzo im-periale.

ADORIAMO CANTAREDurante una pausa i membri delloSchubert-Chor parlano della loro vita:c’è Laurin, il più grande, che farà partedel coro fino all’estate. È cresciuto a70 chilometri da Vienna e tre dei suoifratelli erano anche loro membri diquesto coro, per cui Laurin nutre unacerta affinità per i Piccoli Cantori.Laurin adora andare in tournée eracconta delle trasferte in Germania,Cina, Australia e Taiwan. Uno dei postiin cui gli piace di più esibirsi è la salada concerto MuTh, all’Augartenspitz,

nelle immediate vicinanze: una salamoderna, dall’acustica perfetta, dovehanno anche luogo i concerti delvenerdì pomeriggio e le opere liricheper bambini.

Il ragazzo che proviene dal Paesepiù lontano e Julian, di Hong Kong.Dopo aver assistito ad un’esibizionedel coro in patria ha deciso di volerassolutamente diventarne membro.Dopo diversi workshop e una setti-mana di prova il suo sogno si èavverato. Quando chiediamo loroche cosa caratterizza un membro delcoro rispondono “A tutti noi piace lamusica. Adoriamo cantare”. La cosanon ci sorprende ma qui questa realtàè veramente tangibile.

Simile è la storia di Yun-Jae.Anche nel caso di questo ragazzinodella Corea del Sud la molla è scattatadopo una tournée. È arrivato a Viennaall’età di dieci anni, non sapeva il te-desco e non conosceva l’alfabetoeuropeo. “Ma impara veramente ve-locissimo!” sottolinea Theo, al suofianco, che è evidentemente fiero delsuo amico. Il simpatico Theo invece èviennese. Già alla scuola materna cisi accorse del suo talento musicale.Quando è in viaggio ama le attivitàdel tempo libero: “Riusciamo a vedere

Il Coro dei Piccoli Cantori di Vienna con i suoi 515 anniè la più tradizionale boy band al mondo. E con 300 spettacoliall’anno anche la più impegnata. Li abbiamo accompagnati

per una giornata. E così abbiamo visto cosa fannoquattro ragazzi dello Schubert-Chor.

TESTO: SUSANNA BURGER

Laurin, Theo, Yun-Jae e Julian sono pronti a ogni divertimento.

Il campo sportivo è situato all’interno degliestesi giardini dell’Augarten.

Theo, Yun-Jae e Julian siprecipitano a cena.

Yun-Jae e Laurin in sartoria. Con 100 ragazzi in fasedi crescita che si esibiscono 80 volte all’anno, conago e filo c’è molto da fare.

Page 11: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

11

VIE

NN

A

TESTO: SUSANNA BURGER

La simbiosi perfetta di musica e suono a Vienna è garantita. Qui eranoe sono tuttora di casa non solo musicisti di fama mondiale, ma si re-alizzano anche quegli “strumenti” grazie ai quali è possibile ottenerequesta perfezione sonora.

L’azienda più rinomata è certamente la Bösendorfer, che, con duesecoli di esperienza alle spalle è la manifattura di pianoforti più anti-ca nel segmento premium. Ci vuole più di un anno di lavoro per realiz-zare a mano uno strumento che produce l’inimitabile e brillante suo-no Bösendorfer.

IL SEGRETO DEL SUONOOgni anno nella cittadina di Wiener Neustadt, a 48 chilometri da Vienna,si producono soltanto 300 pianoforti. Ma “produrre” è il termine sba-gliato. Ben 120 artigiani ossessionati dal pianoforte danno forma di per-sona a ogni singolo strumento, con grande amore per i dettagli. An-che gli apprendisti qui prendono lezioni di pianoforte. Ogni dipendentefa parte di questo mondo musicale, e gli strumenti ne sono la prova.

Oltre all’amore e alla passione, un ruolo fondamentale lo rivesteanche una specie arborea: l’abete rosso. Le stagioni, il sole, il vento eil freddo fanno maturare lentamente il suo legno. Poi lo si essicca percinque anni all’aperto e appena ora Bösendorfer lo trasforma in baseal principio, ideato dall’azienda stessa, della cassa di risonanza: puntodi partenza e centro del progetto di costruzione è il suono immateria-le. Bösendorfer costruisce lo strumento “intorno al suono” e garanti-sce così esecuzioni impareggiabili, magiche.

Ogni strumento è individuale come il suo futuro proprietario, chepuò dare libero sfogo ai suoi desideri in quanto a colore, impiallaccia-tura, iniziali o anche dedica personale. Riceverà un prodotto perfettoe unico dell’arte della costruzione dei pianoforti.

IL SALONE VIENNESE DEL PIANOFORTEI migliori suonano e suonavano su pianoforti Bösendorfer, da DukeEllington a Oscar Peterson, dai Beatles a Bernstein, da Liszt a Gulda, daMichael Jackson a Tori Amos. La star dei tenori Plácido Domingo li consi-dera persino un esempio da seguire: “Alcuni pianisti cercano di suonarecome un cantante. Io invece cerco di cantare come un Bösendorfer”.

Il locale di vendita, il salone e flagship store Bösendorfer dal 1914ha sede nel palazzo del Musikverein, lì dove batte il cuore della Viennamusicale. Suonare su un Bösendorfer significa toccare con mano il suo-no. Un suono che non si dimenticherà mai.

A Vienna è di casa l’élite dei costruttoridi strumenti musicali. L’azienda di

produzione di pianoforti Bösendorfer,che dal 1828 materializza il suono

viennese, è la numero uno.

molto dei Paesi che visitiamo. Facciamo anche sightseeing.E siamo stati a Disneyland Shanghai e in un parco deidivertimenti in Taiwan”.

UN COLORATISSIMO MIXCon assoluta sincerità ci parla della sua musica predilet-ta: “Alcuni pezzi sono stancanti e anche piuttosto noiosi,ma non molti. Di solito cantiamo canzoni vivaci e allegrecome polka e valzer. Di Johann Strauss. Ma anche pezzimoderni, e composizioni del Barocco e del Rinascimento.Dal passato al presente. Un coloratissimo mix”.

Un corridoio vetrato collega il Palazzo Augarten con lamoderna aggiunta al cui interno si trova il collegio e dovei ragazzi dormono, mangiano, lavorano e praticano il nuo-to nella piscina dell’istituto. Attrezzature che non manca-no a ogni piano: un distributore d’acqua e un tavolino conqualche snack per chi ha voglia di uno spuntino. Duran-te il pranzo al collegio i ragazzi intonano spontaneamen-te “Happy Birthday”. E certo, anche i Piccoli Cantori can-tano “Happy Birthday”, naturalmente in polifonia e senzasbagliare una nota.

In sartoria Laurin, Theo, Yun-Jae e Julian indossano leuniformi solo per noi: l’uniforme di gala blu e quella bian-

ca, più leggera. Accanto alla porta c’è un contenitore, so-pra il quale sta scritto “Riserva”, che contiene uniformi perle tournée. C’è anche un modello “d’emergenza”, dotatodi una cerniera sulla manica, nel caso sia necessario infi-larvi un braccio ingessato.Al parco i ragazzi posano dinamici per il servizio fotogra-fico. È veramente divertente, saltano, corrono, si blocca-no. E quasi travolgono il fotografo…

Al campo sportivo si gioca a basket, in piscina a pal-lanuoto. Durante l’ora di applicazioni tecniche i ragazzi cela mettono tutta, anche fisicamente, per realizzare conscalpello, sega e lima grandi pezzi in legno per giocare ascacchi. Per tranquillizzarci ci spiegano scherzando: “Percantare le mani non ci servono”.

L’ora di fisica è dedicata alla teoria del suono. Si di-scute del motivo per cui il vento sia in grado di “attenua-re” qualcosa, cioè renderlo più silenzioso. Nel frattempoun allievo dimostra di sapere a memoria 30 cifre del nu-mero Pi greco: evidentemente il talento dei ragazzi non silimita alla musica.

L’ultima ora di lezione, educazione musicale, oggi èimperniata sulla ritmica. Alla fine i simpatici quattro ci sa-lutano allegramente, è ora di cena.

Cha

rlyBr

andl,tec

nico

daco

ncer

to,infon

del’a

nimaaun

pian

ofor

teaco

da:l’in

tona

zion

erapp

rese

ntaun

mom

ento

particolare.

SirAnd

rásSc

hiff

il3giug

no20

18ha

suon

atope

rla

prim

avo

ltaal

Wiene

rKo

nzer

thau

ssu

unpian

ofor

tea

coda

realizza

toap

positamen

tepe

rlui.Ilsu

oBö

send

orfer

daallora

loac

compa

gnain

tuttii

conc

ertiin

Euro

pa.

Un modello speciale che sposaarti visive e musica: l’“Adeledorata“ di Gustav Klimt decora25 pianoforti Bösendorfer.

Durante l’ora di ritmica si segue lo spartito con la voce,tamburellando e battendo le mani.

Page 12: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

VIE

NN

A12

“Più di due mesi qui non ci rimango”, così si era detto Michi quando aveva iniziato a lavorarecome addetto alle fognature di Vienna. Questo pensiero gli era passato per la testa trent’annifa e da allora lavora nel mondo sotterraneo di Vienna. Oggi da maggio a ottobre guida la gen-te sulle tracce del leggendario film “Il terzo uomo” attraverso la rete fognaria di Vienna. Le piùnote scene del film, quelle in cui il contrabbandiere di penicillina Harry Lime (Orson Welles)cerca di sottrarsi ai suoi inseguitori, furono girate qui. Settant’anni fa, il 31 agosto 1949, que-sto film in bianco e nero che rese Vienna immortale uscì per la prima volta a Londra. Sebbenein primo piano si trovi la tenebrosa e corrotta Vienna del dopoguerra contutti i suoi lati oscuri e non il lato che si vede di solito, quello dello splen-dore imperiale, il film raccolse un enorme successo in tutto il mondo. “Ilterzo uomo” trasporta l’immagine autentica di una città devastata dalla Se-conda guerra mondiale. Mostra un Prater che è tutt’altro che divertimentoe svago, la rete fognaria, una città sotto la città in cui vagano delinquen-ti e sconfitti della ricostruzione. Mostra quella che era veramente Viennaall’epoca. Per registi tra cui Martin Scorsese e Steven Soderbergh “Il terzouomo”, che nel 1951 vinse l’Oscar, è ancora oggi una fonte di ispirazione.Nel 1999 il British Film Institute gli assegnò il primo posto tra i maggiorifilm britannici di tutti i tempi. Il cinema Burgkino lungo la Ringstrasse diVienna propone ancora oggi il film più volte alla settimana nella sua ver-sione originale in lingua inglese.

Ovvio che anche Michi lo conosce ma ci dice “la gente che partecipaalle nostre visite guidate è interessata soprattutto al lavoro degli addettialle fognature”. Che il lavoro nel mondo sotterraneo di Vienna sia duro lovediamo già mentre ci caliamo sottoterra. Già al primo gradino una cosaè chiara: lì sotto puzza. “Ci si abitua subito all’odore. Finché tutto scorre,la puzza è sopportabile”, spiega Michi mentre scendiamo. Molto peggiosono queste piccole bestiacce: “Non è proprio il massimo essere immer-so in 30 centimetri di ghiaia e m**** mentre ti viene incontro un ratto”.

Intanto siamo arrivati nel primo ambiente. L’acqua ci scorre di fian-co scrosciando. Qui è stato girato il video per il grande successo di Falco“Jeanny”. Michi spiega come si lavora nella rete fognaria. Che ad esempioi coperchi dei 50.000 tombini di Vienna misurano soltanto 60 x 60 cm.“Un motivo perfetto per non ingrassare”, scherza. Lungo le pareti si vedo-no i cavi a fibra ottica dei gestori di telefonia austriaci. Tecnologie avan-zatissime che qui sotto, tra questi vecchi muri, fanno sì che sopra tuttofunzioni perfettamente.

La rete fognaria di Vienna ha molte funzioni: è ilposto di lavoro per centinaia di persone, il set perfilm come “Il terzo uomo”, un’arteria vitale per

l’infrastruttura della città e l’habitat naturale di diversianimali selvatici. Inoltre è un vero mito.

Gerhard Strassgschwandtner e Karin Höflergestiscono il Museo del Terzo Uomo nei pressi delmercato Naschmarkt.

Il fiume Wien scorre per due chilometri sotto la città.

Le scene chiave del film “Il terzo uomo” con OrsonWelles sono state girate nella rete fognaria di Vienna.

I cavi sotterranei garantiscono il funzionamento della città. In caso diemergenza ci sono salvagente e cassette per il pronto soccorso.

Page 13: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

VIE

NN

A

13

TROPPA PUZZA PER ORSON WELLESAi giorni nostri la rete fognaria di Vienna misura 2.500 chilometri. Tutti i gior-ni mezzo miliardo di litri di acque di scarico viene convogliato attraverso illabirinto sotterraneo fino all’impianto principale di depurazione nel distrettodi Simmering, situato nel punto più basso di Vienna. “Il posto di lavoro degliaddetti alle fognature può trovarsi fino ad una profondità di 25 metri sotto lasuperficie” spiega Michi, dopo che siamo giunti nell’ambiente più importan-te del Giro del Terzo uomo. Qui sono state girate tutte le scene sotterraneedel film. Ma proprio tutte, ci chiediamo. E lo chiediamo anche a Michi. Nonè che qui ci sia molto posto infatti. “Con l’aiuto di speciali angoli di ripresae di un’adeguata tecnica di montaggio l’inseguimento fu messo in scena inmodo tale da far credere che Harry Lime avesse percorso la metà della retefognaria”, precisa Michi. A proposito di Harry Lime: l’attore Orson Welles sifermò qui sotto solo molto brevemente, per un paio di inquadrature. Nonsopportava la puzza infatti. Tutte le altre scene ambientate nel sistema dicanalizzazione in cui compare si girarono in uno studio di Londra. Il restofu realizzato con una controfigura, che dovette dunque resistere nel puzzo-lente sottosuolo al suo posto.

Ora si proiettano sui muri passaggi del film. Mentre sotto scorrono leacque di scolo, sembra di essere un po’ al cinema. Ogni tanto un botto sor-do ci fa perdere la concentrazione. Sono macchine che sfrecciano sui co-perchi dei tombini. Un segno del fatto che la vita sopra continua.

Dopo l’ambiente successivo, che ogni tanto ha odore di birra, quandonella birreria Ottakringer si lavano le botti, arriviamo al fiume Wien. Un’e-norme tunnel a volta nasconde questo fiume per una lunghezza di due chi-lometri. Ora la puzza non si avverte più. Michi ci racconta: “Un gigantescocanale di stoccaggio sotterraneo sotto il fiume quando piove raccoglie tut-to ciò che non ha posto nella rete fognaria. Lo si riconosce anche dalle ac-que limpide”. Qui termina normalmente il Giro del Terzo uomo, perché “senel Bosco Viennese piove, qui la situazione è pericolosissima. Il livello delleacque sale con tale rapidità che bisogna uscire subito”, dice Michi.

MUSEO DEL TERZO UOMOAbbiamo fortuna, a Vienna splende il sole. Per questo, accompagnati da-gli addetti alle fognature, in via d’eccezione possiamo risalire per un po’ ilcorso del fiume. Sui muri si vedono i graffiti. Percorriamo ancora qualchecentinaio di metri e poi dobbiamo ritornare in superficie anche noi. Quan-do Michi alla fine delle scale apre la porta, la sorpresa, non solo la nostra, ègrande. Ci troviamo infatti nel mezzo dei tavolini all’aperto di un locale delNaschmarkt. Non ci eravamo accorti di esserci allontanati così tanto dallapiazza Karlsplatz. Nel sottosuolo il tempo e lo spazio si perdono. “Lo stessovale per un numero incredibile di smartphone che cadono nel water e poifiniscono nelle fognature”, ci svela Michi.

Il fatto che ritorniamo in superficie al mercato Naschmarkt ha unaragione molto semplice: nelle vicinanze si trova il Museo del Terzo uomo. I

suoi gestori Gerhard Strassgschwandtner e Karin Höfler ci vogliono mostrare il museo, in cui èillustrata così bene la storia del film e della Vienna del dopoguerra. Con grande attenzione per idettagli e grazie a una notevole passione per il collezionismo è stato realizzato qui un museo cheattrae visitatori di tutto il mondo. “Si tratta dell’unico museo al mondo dedicato esclusivamentead un film”, sottolinea Strassgschwandtner. Höfler aggiunge: “I pezzi forti di questa collezione,che comprende 3.000 oggetti, sono le cineprese, le sceneggiature, le locandine e ovviamentela cetra, lo strumento con il quale fu suonata la leggendaria colonna musicale di Anton Karas.Nel 2019 è qui allestita la rassegna straordinaria “70 anni dalla prima del film ‘Il terzo uomo’” (apartire dal 27 aprile). Lo si vede: i due in questo museo ci hanno messo il cuore e l’anima.

Lo stesso ormai vale anche per Michi. L’iniziale avversione per il suo lavoro è svanita datempo. Anche perché “qui il senso di cameratismo fra i colleghi è unico”, come si assicura. Datrent’anni ormai.

+++ La nuova Torre del Danubio +++La Torre del Danubio, che con i suoi 252 metri è l’edificio piùalto dell’Austria, brilla di nuovo splendore. Fantastica è la

vista dal caffè, dal ristorante e dalla piattaforma panoramicadella Torre. Schermi panoramici interattivi forniscono

interessanti informazioni su Vienna.

+++ Museo della Storia austriaca +++Ad un secolo dalla proclamazione della Prima Repubblica,il 10 novembre 2018 viene inaugurato alla Neue Burg in

piazza Heldenplatz il Museo della Storia austriaca. La primarassegna straordinaria nel nuovo museo è dedicata alla

movimentata storia austriaca dell’ultimo secolo.

S I G H T S E E I N G N EW S

TESTO: ROBERT SEYDEL

Michi (al centro) da oltre trent’anni lavoranella “città sotto la città”.

Qui scorre il torrente Ottakringer. “Talvoltal’aria qui sa di birra”, ci dice Michi.

Page 14: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

14VIE

NN

A

Dov’è che si può assaporare la vera Vienna? Dovemangiano e bevono i viennesi? Dov’è di casa lavita culinaria della città? Questi caffè e ristoranti,

Heuriger e bar sono luoghi perfetti per conoscere lavera Vienna e i suoi autentici protagonisti.

TESTO: SUSANNE KAPELLER

HIPSTER E REGINA DELLA NOTTENon si riesce quasi a passare: già nelle primeore della sera il leggendario Loosbar è affolla-tissimo. E ci si sorprende a vedere quanta genteriesca a stare su 27 metri quadri, e poi con tan-to di bicchiere. Per una persona comunque c’èsempre posto: Marianne Kohn, la più celebrebarista, è seduta come un’icona al suo solitoposto alla finestra e sorveglia la situazione. Daoltre un secolo qui si incontra un interessantemix di persone, dagli hipster agli avvocati, tut-ti amano l’american bar allestito da Adolf Loos.Chi viene però non deve temere il contatto fi-sico e anche la privacy qui non è di casa. Manon è che si venga qui per questo.

CAFÉ KORB: UN PALCOSCENICO PER TUTTIL’atmosfera degli anni Sessanta aleggia nelCafé Korb. L’aggettivo moderno qui stona. For-se è questo il motivo per cui i viennesi qui sisentono perfettamente a loro agio. E nonostan-te sia affollato a tutte le ore del giorno, tutti ri-escono a trovare un posticino. Un personaggiodella TV locale, seduto al tavolo accanto, è tut-to immerso nel suo giornale. Un gruppo di cre-ativi ha preso posto vicino all’elegante signoradel centro di Vienna. Un signore della periferiasi sta gustando un buon gulash. Onnipresente(nelle foto o anche di persona) è la stravaganteproprietaria e femme fatale Susanne Widl, untempo attrice, modella e artista nota in tutto ilmondo. Ma i veri boss qui sono i camerieri. In-fatti, a dispetto di tutti i pregiudizi sugli scon-trosi camerieri dei caffè viennesi, al Café Korbhanno sempre la battuta pronta.

ZUM SCHWARZEN KAMEEL:UN’ISTITUZIONE VIENNESE

Intorno al banco c’è una calca incredibile. Icamerieri si fanno strada tra la folla. JohannGeorg Gensbichler, il capocameriere dalle in-confondibili folte basette, accompagna la gen-te al suo posto, nonostante ormai, vista l’età,lavori qui solo part time. Un operaio sorseggiauna birra accanto ad un paio di uomini d’affa-ri, un gruppetto di eleganti signore si incontraqui settimanalmente per bersi uno o due bic-chieri di vino e gustarsi le leggendarie tartine,turisti osservano affascinati il bell’allestimentoin stile Liberty con gli antichi rivestimenti in le-gno e le piastrelle in rilievo, i VIP del mondo po-litico si mescolano a quelli dell’arte. Il ritrovoZum Schwarzen Kameel è viennese e interna-zionale al contempo, un locale trendy per tuttele fasce d’età, una specie di museo all’apertodel viennese, un’autentica riproduzione dellasocietà viennese in tutti i suoi strati. Questolocale cult, fondato da Johann Baptist Cameelquattro secoli fa, oggi è gestito dalla famigliaFriese. E sì, c’è anche un ristorante, per chi pre-ferisce un po’ di confusione in meno.

Page 15: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

15

VIE

NN

A

UNA TAVERNA FAMILIARE CON VISTAMentre si percorrono gli ultimi metri del cammi-no che porta sulla collina Nussberg si vedonole luci della taverna della famiglia di viticoltoriWieninger. In uno dei luoghi più belli di Vienna,circondati da vigneti, con una vista spettacolaresulla città. I viennesi adorano questo posto, per-ché qui “si apre il cuore”, come si dice a Vienna.Nelle belle giornate ci si incontra per bersi unoo più bicchieri di vino viennese. La mamma delviticoltore Fritz Wieninger dietro al banco versanei bicchieri il celebre vino prodotto dal figlioed è sempre cordiale, anche quando il localeè pieno zeppo. Si raccomanda ad ogni mododi seguire i consigli di mamma Wieninger e diassaggiare i deliziosi piatti.

UNA OSTERIA PIENA DI SORPRESEQuasi saremmo passati davanti all’edificio inPramergasse 21 senza notarlo. Nulla fa pensa-re che dietro alla facciata poco appariscente diquesto palazzo si trovi uno dei migliori ristoran-ti di Vienna. Si potrebbe pensare che Pramerl &the Wolf sia una semplice bettola. All’interno ciattende invece un’accogliente trattoria con unvecchio bancone e pareti rivestite di legno. Cisediamo a uno dei pochi tavoli. Al tavolo nonviene il cameriere a portarci il menù, ma diret-tamente Wolfgang Zankl, il padrone di casa echef de cuisine. Zankl, che un tempo lavoravacome consulente aziendale, ci chiede in ma-niera del tutto informale: “Quanta fame ave-te? Avete intolleranze o c’è qualcosa che nonvi piace?” E poi, con le creazioni della sua mo-dernissima cucina viennese, ci fa salire al set-timo cielo. È apparecchiato solo per la primaportata, poi per le posate ci serviamo diretta-mente noi dal cassetto del tavolo. Regna un’at-mosfera semplice senza la pretenziosità dellahaute cuisine, nonostante la Guida Michelinabbia già conferito al locale una stella. E an-che così che si può andare alla scoperta dellacucina viennese.

IL PRIMO CASEIFICIO URBANO DI VIENNAJohannes Lingenhel e Robert Paget sono im-mersi con ambedue le braccia nella cagliatatiepida. Il profumo del siero di latte fresco aleg-gia nell’aria. Continuano a impastare e allun-gare la pasta filata che si trasformerà poi nel-la mozzarella di bufala più fresca di Vienna. Einoltre i due si divertono un sacco. JohannesLingenhel ha creato in un bellissimo palazzo,che risale a due secoli fa, un mondo del sa-pore con caseificio, negozio di specialità e ri-storante. I corsi che tiene assieme al casaroRobert Paget in un locale con antichi abbe-veratoi in pietra, usati un tempo per i cavalli,sono arricchiti da divertenti aneddoti. Le spe-cialità del caseificio si servono direttamentenel locale, e sarà difficile trovare dei prodottipiù freschi di quelli offerti dal primo caseificiourbano di Vienna.

LA PIÙ AFFASCINANTE OSTESSA DI VIENNAStefanie Herkner arriva perfettamente agghin-data in stile anni Cinquanta. E nel locale si dif-fonde all’istante un’atmosfera cordiale. Nel suoritrovo Zur Herknerin ci si sente immediata-mente a proprio agio. E questo non è solo me-rito dell’affascinante ostessa, ma anche delgradevole ambiente. Stefanie Herkner ha tra-sformato quello che un tempo era il negoziodi un idraulico in una trattoria senza pretese eserve qui piatti caserecci della cucina vienne-se, che sembrano fatti in casa. La passione perla cucina è un’eredità di famiglia. Stefanie Her-kner è infatti la figlia di un leggendario oste:suo padre era il proprietario della mitica trat-toria Zum Herkner. Stefanie è nota anche peril suo affascinante modo di fare. Gli involtini dicrauti alla serba e i suoi gnocchi di pane sonooggetto di culto. Come si preparano lo si puòimparare nel corso dei suoi “Knödelseminare”,i seminari degli gnocchi.

UN’OASI URBANA ESTIVAIl caldo si è abbattuto sulla città. Dal traffico ar-riva soltanto un lontano brusio. Nel cortile in-terno del MuseumsQuartier è tutto un vocia-re, si sente il tintinnio dei piatti, alcuni bambinigiocano ad acchiapparella e diversi turisti si rin-frescano i piedi nel bacino d’acqua. Ovvio cheil MuseumsQuartier, dove un tempo avevanosede le scuderie imperiali, è indicato in ogniguida turistica. Ma anche i viennesi apprezza-no questo posto e si incontrano qui d’estateper chiacchierare, rilassarsi, bersi una birrettae giocare a bocce. Il MuseumsQuartier con isuoi celebri elementi outdoor, che hanno ognianno un colore diverso, è divenuto una speciedi salotto della città. E ogni tanto i viennesifanno anche una scappata in uno dei musei…

Page 16: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

LU

SS

OVIE

NN

A1616

IL LATOESCLUSIVO DI

VIENNA

Musica veramenteesclusiva

VIENNA, LA CITTÀ MONDIALE DELLA MUSICA, PROPONE ESPERIEN-ZE MUSICALI INDIMENTICABILI PER ASCOLTATORI ESIGENTI.

Lusso peril palato

UN MONDO DI SAPORI VERAMENTE SPECIALE ATTENDE A VIENNA IBUONGUSTAI. I MIGLIORI GASTRONOMI LOCALI REINTERPRETANO

IN CHIAVE MODERNA I PIATTI DELLA CUCINA VIENNESE,PERFEZIONANDOLA E PORTANDOLA AI LIVELLI PIÙ ALTI.

TESTO: SUSANNA BURGER

Le sale della Collezione di Strumenti musicali storici alla Neue Burgsono veramente fastose e anche gli strumenti esposti sono eccezio-nali. Respirano storia e narrano storie. Li ammiriamo nel corso di unavisita guidata privata. E alla fine possiamo pure suonare sulle riprodu-zioni degli strumenti storici. Il direttore della collezione passa di per-sona. Poi riascoltiamo il suono degli antichi strumenti, in occasione diun concerto privato nella Sala dei Marmi.

La Casa della Musica, il Museo del Suono di Vienna, con l’offer-ta “Behind the Music” permette ai suoi visitatori di scoprire l’archiviodell’Orchestra Filarmonica di Vienna, che normalmente non è acces-sibile al pubblico. La direttrice dell’archivio ci mostra documenti origi-nali: il decreto di fondazione di Otto Nicolai dell’anno 1842, lettere dicompositori, vecchi programmi, la prima fotografia dell’orchestra del1864 e autografi di noti musicisti tra cui Bach, Beethoven e Bruckner.L’esclusiva visita guidata attraverso il Museo dell’Orchestra Filarmoni-ca di Vienna, ma anche l’esperienza interattiva come direttore virtualed’orchestra sono esperienze da non perdere.

Un’altra esperienza indimenticabile è ascoltare i migliori musicistial mondo, fra cui anche membri dell’Orchestra Filarmonica di Vienna,che suonano solo per noi. L’hotel di lusso Palais Coburg esaudisce an-che desideri come questi e organizza concerti privati nelle antichecasematte o nelle sale di gala del piano nobile. L’Hotel Imperial con ilpacchetto “Your Individual Note” propone invece ai suoi ospiti pezzicomposti e registrati apposta per loro.

Le casematte al Palais Coburg: una parte dellefortificazioni sotterranee della Vienna del Cinquecento

La Collezione di Strumenti musicali storici èun vero tesoro per gli amanti della musica.

TESTO: SUSANNE KAPELLER Una vecchia enoteca ospita ora il raffinato ristorante Amador.

DaTian

sise

rvecu

cina

vege

tarian

adi

mas

simoliv

ello.

Un pioniere della gastronomia è Heinz Reitbauer del risto-rante Steirereck, certamente uno dei migliori cuochi almondo. Reitbauer utilizza i prodotti ormai rari della cuci-na regionale. Insieme alla moglie Birgit gestisce questo ri-storante che ha sede nei giardini dello Stadtpark e fa partedei “World‘s 50 Best Restaurants”. I simpatici gestori han-no creato qui un’atmosfera veramente familiare.

Juan Amador ha stabilito in una vecchia enoteca unelegante ristorante di lusso con vista sulle botti di vino.Anche ad Amador la Guida Michelin ha conferito due stel-le. Silvio Nickol nel ristorante omonimo al Palais Coburg

cucina a livello altrettanto alto. L’enoteca del Palais Coburgè inoltre una delle migliori al mondo e propone rari vini pre-giati per conoscitori. Konstantin Filippou nel suo eleganteristorante dal tocco purista, situato in un angolo tranquillodel centro storico, si dedica a un tipo di cucina fra le piùmoderne in Austria. Lo chef de cuisine Paul Ivic nel tem-pio vegetariano per buongustai Tian dimostra cosa si puòfare con la verdura. Da Mraz & Sohn la cucina è veramenteall’avanguardia. Poi ovviamente la metropoli di Vienna pro-pone anche grandissima cucina internazionale, ad esem-pio giapponese all’Unkai o italiana da Fabios.

Page 17: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

VIE

NN

A

1717

Chi vuole trovarsi a tu per tu con il “Bacio” di Klimt”, la “Donna sedutacon sciarpa verde” di Picasso, la “Lepre” di Dürer, le “Nozze contadine”di Bruegel o l’“Autoritratto con alchechengi” di Schiele deve recarsi alBelvedere, al mumok, all’Albertina, al Kunsthistorisches Museum Viennae al Museo Leopold. I musei di Vienna, nell’ambito di esclusive visiteguidate, aprono le porte anche al di fuori degli orari di apertura. AlBelvedere inoltre i visitatori possono anche gustare una cena privatasotto il leggendario “Bacio” di Klimt e fare una romantica proposta dimatrimonio.

A tutti coloro che preferiscono inchinarsi davanti a un capolavorofra le pareti di casa diverse gallerie d’arte contemporanea e anche la casad’aste Dorotheum, fondata nel 1707, offrono l’opportunità di acquistarea Vienna preziose opere d’arte. In occasione delle 130 aste vengonobattute ogni anno non solo arte contemporanea e preziosi lavori di Klimte Schiele ma anche oggetti che un tempo appartenevano all’imperatoreFrancesco Giuseppe e ad altri membri della casa asburgica. Anche glisplendidi Lipizzani, che tutti i giorni danno prova della loro maestriaalla Scuola di Equitazione spagnola di Vienna erano di proprietà degliAsburgo. I bianchi destrieri si allevano nella località stiriana di Piber,dove li si può anche acquistare (vedi www.srs.at).

Il luogo perfetto per banchettare come principi e principesse è ilPalazzo di Città Liechtenstein, che ancora oggi appartiene ai principi delLiechtenstein. Pochi anni fa è stato accuratamente restaurato e al suointerno sono state sistemate preziose opere d’arte. È anche possibileaffittare per una cena privata la Sala da Pranzo principesca al primopiano, che la famiglia dei principi utilizza ancora oggi. Chiaramentesolo se le altezze serenissime non sono a casa.

Ricercate creazioniviennesi

IL TRADIZIONALE ARTIGIANATO HA SEMPRE ENTUSIASMATO ECONTINUA A ENTUSIASMARE I CLIENTI DI TUTTO IL MONDO. I FORNITORI

IMPERIAL-REGI DI VIENNA ALL’EPOCA DELLA MONARCHIA AUSTRO-UNGARICA FORNIVANO I LORO PRODOTTI ALLA CASA IMPERIALE.

Un’esperienza artisticaesclusiva

AMMIRARE DA SOLI AL MUSEO OPERE D’ARTE DI FAMA MONDIALE O ACQUISTARNE UNAAD UN’ASTA? TORNARE A CASA IN SELLA A UN LIPIZZANO? O PASTEGGIARE COME I

PRINCIPI DEL LIECHTENSTEIN? A VIENNA TUTTO CIÒ È POSSIBILE.

LU

SS

O

Ancora oggi alcune tradizionali aziende sfoggiano questotitolo e offrono massima qualità artigianale nel mezzo distupendi ambienti. La manifattura di porcellane AugartenWien fu fondata tre secoli fa ed è una delle più antiche. Adisegnare gli oggetti in porcellana, che da sempre si re-alizzano secondo metodi artigianali, sono e sono semprestati celebri artisti, tra cui ad esempio Josef Hoffmann conil suo noto servizio di tazzine da caffè Melonenservice.

Zur Schwäbischen Jungfrau è un’esclusiva boutiquein cui si vendono biancheria da tavola, da bagno e daletto su misura, nonché asciugamani e accappatoi inspugna. La tradizionale azienda, fondata nel 1720 da uncommerciante di tessuti di lino della Svevia, divenne in unsecondomomento fornitore imperial-regio. Ai giorni nostri

la gestiscono Hanni Vanicek e il nipote Theodor Vanicek.Nell’atelier della casa si realizzano articoli su misura dielevatissima qualità, monogrammi e ricami. Tra i clienti cisono le stirpi reali di tutto il mondo, e nel corso di una visitadi Stato il re della Malesia fece persino visita di persona alnegozio lungo il Graben.

J. & L. Lobmeyr invece propone luccicanti oggetti invetro, dal lampadario a corona al servizio di bicchieri. Oltrealle creazioni di Josef Hoffmann e Adolf Loos hanno unenorme successo anche moderni design di Helmut Lango di Stefan Sagmeister. Il lampadario della MetropolitanOpera di New York, realizzato da Lobmeyr nel 1962, ècertamente il più noto lampadario del 20esimo secolo.

Dal produttore di oggetti in vetro J. & L. Lobmeyr tutto luccica e brilla.

Al suo flagship store la tradizionale azienda Augarten si presenta dal suo lato moderno.

Klim

t,Sc

hiele&

Coda

portareaca

sa.A

lDor

othe

umha

nnoluog

oog

nian

no13

0as

te.

Una cena principesca al Palazzo di Città Liechtenstein

TESTO: SUSANNE KAPELLER

TESTO: ROBERT SEYDEL

Page 18: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

18VIE

NN

A

Per godersi una vista su Vienna veramente bella basta andare in unodei trendy rooftop bar della città. Un hot spot estivo del mondo in diVienna si trova ad esempio sul tetto dell’hotel Lamée. Con lo sguardorivolto verso il Duomo di Santo Stefano qui, su una variopinta terraz-za, si possono sorseggiare freschi cocktail. L’Atmosphere Rooftop Barsul tetto del Ritz-Carlton è situato lungo la celebre Ringstrasse, il piùbel viale del mondo. Soprattutto al tramonto e grazie alla vista sul cen-tro storico e sul Belvedere, Vienna si presenta qui dal suo lato più bel-lo. Nel periodo prenatalizio l’Atmosphere Rooftop-Bar si trasforma nelmercatino natalizio più alto del centro storico di Vienna.

L’american bar all’ultimo piano del 25hours Hotel è frequentatosoprattutto da un pubblico giovane e trendy. Qui si sorseggiano drink

in un’accogliente atmosfera da salotto di casae ci si gode la vista sugli imponenti palazzilungo la Ringstrasse. Chi vuole un panoramaa 360 gradi deve salire veramente in alto: al18esimo piano dell’hotel SO/ Vienna si troval’elegante american bar del ristorante DasLoft, il cui variopinto soffitto è un’opera d’arterealizzata dall’artista svizzera Pipilotti Rist.

LA VIENNA SOTTERRANEAIl Krypt.bar invece conduce nel mondo sotter-raneo di Vienna. Su una superficie di 250 m²si apre una storica cantina con soffitto a volta,a cui per la spettacolare sistemazione è sta-to persino conferito l’“American ArchitecturePrize”. Il nucleo del locale è un bancone di mar-mo e legno di noce lungo sette metri. Le intimenicchie sono perfette che cui vuole chiacchie-rare indisturbato. I cocktail sono altrettantoparticolari (ad es. il daiquiri alla carota!) quan-to il ritrovo.

Anche il bar nella cantina del BirdYard sifa notare per il suo stravagante design. L’am-

biente è illuminatodai grandi e colora-ti pannelli realizzatidall’artista rumenoSaddo, che creanoun interessante con-trasto con la tonali-tà dominante neradell’allestimento. AlBotanical Gardenbisogna veramentecalarsi sottoterra,nel senso letteraledella parola. Qui sicoltivano anche leerbe utilizzate pergli insoliti drink: nelcocktailbar sottoil Café Stein si tro-va infatti un veroe proprio giardinobotanico.

Tanti bar architettonicamentestudiatissimi, situati sui tetti e nelle

cantine di Vienna propongono un’offertadi cocktail in tutte le declinazioni.

Alla Krypt.bar una storica cantina con soffittoa volta si combina a un moderno design.

Al bar nella cantina delBirdYard le variopintedecorazioni alle paretidanno luce all’ambiente.

Il bar del ristorante Das Loftoffre una spettacolare vistadal 18esimo piano.

TESTO

:SUSANNE

KAPELL

ER

Page 19: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

19

VIE

NN

A

Nell’attuale mondo della musica di Vienna soffia unvento nuovo. Creativi giovani musicisti remixano

le tradizionali canzoni viennesi e si lancianoin combinazioni con altri generi musicali. Li si

può incontrare nei locali musicali della città o inoccasione di uno dei numerosi festival.

La canzone viennese è un vero fenomeno. Qua-le altra città può vantare un genere musicaleche porta il suo nome? Nacque intorno al 1800ed è ancora vivissima nelle sue diverse corren-ti. I testi delle tradizionali canzoni, che si suo-nano ad esempio agli Heuriger, sono impernia-ti sui temi tipici di Vienna: l’amore, la morte, ilvino o la città stessa.

Giovani band viennesi l’hanno reinventatain chiave moderna e mescolata ad altri genericome il jazz, il blues e il pop. Artisti tra cui AndréHeller e RolandNeuwirth sono stati i pionieri, oraè il turno dell’autore e musicista Ernst Moldenad esempio, o anche di gruppi viennesi tra cui5/8erl in Ehr’n. Tra gli strumentisti di grandetalento vanno annoverati il fisarmonicistaOtto Lechner o il virtuoso della fisarmonicaa bottone Walther Soyka, che, in coppia conKarl Stirner alla cetra combina giocosamentemusica folk viennese all’improvvisazione.

Ognuno con il suo stile, numerosi e cre-ativi interpreti portano la canzone viennese interritori mai esplorati prima.

UN ALLEGRO POTPOURRII sei membri della band Buntspecht con le lorocanzoni, che mescolano il gypsy swing a bossanova, canzoni viennesi e folk puntano dritto alcuore e alle orecchie del pubblico. Il cantantee chitarrista Lukas Klein dice del gruppo: “Lanostra musica è poliedrica. Rimescoliamo tut-to, i generi e i testi impressionistici. E questoè forse anche l’elemento viennese della nostramusica, Vienna infatti è sempre stata una cit-tà multiculturale e sfaccettata. Amiamo tutto

ciò che è organico, che sa di terra, e soprat-tutto adoriamo suonare assieme. Credo chesia questo il motivo per cui funzioniamo cosìbene insieme. Siamomolto legati e il pubblicoavverte quest’energia vera e vitale”.

Le canzoni di Voodoo Jürgens invece sicontraddistinguono per i loro testi in dialettoviennese all’insegna del black humour. I pezzidel giovane musicista di formazione classicaFelix Kramer sono intrisi di emozioni vienne-si che ti entrano sottopelle. Il duetto WienerBlond arricchisce la canzone viennese di beat-boxing, loops e pop. E gli “Strizzirocker”, i fur-fantelli del rock, Wanda e la luccicante popband Bilderbuch già da tempo riempiono lesale da concerto in Austria e all’estero.

DAL VIVOPer conoscere il mondo musicale di Vienna siconsiglia di ascoltare la musica dal vivo. Nulladi più semplice vista la quantità di festival:wean hean (= sentire Vienna) e il Festival dellaFirsarmonica si svolgono in primavera, Wien imRosenstolz in ottobre e il suo ramo Landpartiein maggio. Il Festival dell’Isola del Danubiopropone alla fine di giugno un programmadi 600 ore e il Popfest in luglio presenta unospaccato del mondo musicale viennese.

Nei club e nei locali musicali di Vienna siha l’opportunità di conoscere questi musicistida vicino. Al Theater am Spittelberg ErnstMolden, Nino aus Wien, Voodoo Jürgens eWiener Blond hanno regalato al loro pubblicogià tanti momenti speciali. Con le loro canzoniviennesi, in cui si riflette l’anima della città.

Nel 2018 il Festival di Vienna davanti al Municipioè stato inaugurato nel segno della nuova canzoneviennese. Con anche Voodoo Jürgens.

L’allegro mix di violoncello, melodica,sassofono e contrabbasso fa il fascino dellaband Buntspecht.

Ilmerav

iglio

sodu

ovien

nese

Wiene

rBlon

dca

ntain

dialetto

dalp

rofond

ode

ll’an

ima

vien

nese

esi

dedica

contu

ttii

mez

zipo

ssibili

eim

mag

inab

ili(lo

opdi

chitarra,d

isco

beat

ebe

atbo

x)alla

canz

onevien

nese

.

Inoc

casion

ede

iqua

ttro

gior

nide

lfes

tiva

lPo

pfes

t,in

luglio,inpiaz

zaKa

rlsp

latz

siinco

ntra

ilmon

dopo

pau

striac

o:co

ncer

tiop

enairgr

atuitipe

rtu

tti.

TESTO: SUSANNA BURGER

Page 20: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

20VIE

NN

A20

Quando i cavalli si avvicinano altraguardo la tensione è alle stelle.

All’ippodromo tutelato dalla sovrintendenza ai monumentil’afflusso del pubblico varia a seconda dell’evento.

Cosa saremmo noi viennesi senza Prater? Latradizionale domenica all’ippodromo, relaxin una verde oasi e il senso dell’umorismo

viennese abbinato ad una botta diadrenalina al Wurstelprater: il Prater di

Vienna con le sue storie fa battere forte ilcuore di viennesi e visitatori di Vienna.

TESTO: ANGELIKA LECHNER

Page 21: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

21

VIE

NN

A

21Una cassiera dallo sguardo cupo pren-de in consegna i cinque euro. Curiosici incamminiamo verso l’unica tribunarimasta delle originali tre dell’ippodro-mo Krieau. Chi si aspetta di vedere quisignore con raffinati cappelli e signoriin eleganti abiti, si renderà rapidamen-te conto che non è così. La luccicanteepoca delle scommesse ippiche è fi-nita, dell’alta società viennese qui nonse ne vede più molta. Ciò però nonsignifica che qui regni la monotonia:si incontra piuttosto la Vienna vera,quella autentica, signori di una cer-ta età che sperano di fare fortuna, leloro mogli e amiche che preferisconodedicarsi agli aperitivi piuttosto che aicavalli, bambini che entusiasti fannoil tifo per le star della Krieau, i fantinie i loro cavalli.

TROTTO E SCOMMESSEBen presto ci viene voglia di scom-mettere, ed esaminiamo con atten-zione il programma. Vogliamo punta-re su Victorious o piuttosto suWonderBoy? Vogliamo ancora attendere pervedere come cambiano le quote? Cifacciamo dare qualche consiglio daqualche esperto? Alla fine puntiamosomme esigue su diversi cavalli, an-che se, chiaramente, è meglio stareattenti a non esagerare.

Abbiamo appena consegnato iticket che dall’altoparlante echeggial’annuncio: “La prossima gara inizia traqualche minuto”. Fuori dalla pista lagente si accalca, sembra di essere inun altro mondo. Da un lato vediamola storica torretta dei giudici, che haconosciuto tempi migliori. Dietro siriconoscono le silhouette dei moder-ni edifici del quartiere residenziale ecommerciale Viertel Zwei, sorto quinegli ultimi anni. E poi i sulky trainatidai cavalli ci passano accanto comefulmini, troppo veloci per permette-re a noi inesperti di capire chi è stato

il primo a tagliare il traguardo. Si sen-tono grida di giubilo e sospiri delusi epoi la maggior parte degli spettatoriritorna ai banchi delle scommesse…

UN’OASI DI PACE NELMEZZO DELLA CITTÀ

Dopo tre corse al trotto e aver breve-mente fatto il pieno di energia aun chiosco che vende panini conSchnitzel o Leberkäse, una speciedi polpettone di pasta di Würstel,decidiamo di regalarci un po’ direlax nell’area verde del Prater. Dopoaver attraversato il viale Hauptallee,imbocchiamo il sentiero numero 9, unodei percorsi da trekking della città, epasseggiamo rilassati fino allo stagnoHeustadlwasser, ci immergiamo poisempre più nella natura e proseguiamoben oltre il Lusthaus, un castelletto dacaccia imperiale. Fantastico quantosia facile a Vienna passare dal totaletrambusto a una relativa calma. Ciincantano gli estesi prati, i boschettie le superfici acquatiche: è un’areaperfetta per fare passeggiate, anchelunghe, e praticare sport. In mezzoa tutta questa pace e tranquillità siriesce solo a immaginare con difficoltàche a pochi chilometri in linea d’ariapulsa la vita della metropoli.

CHE BELLO ANDARE IN GIOSTRADopo una lunga passeggiata a piedidecidiamo di accorciare un po’ la stra-da del ritorno e prendiamo lo storicotrenino Liliputbahn. Dal 1928 questaferrovia in miniatura trainata da diver-se locomotive tutte diverse attraversal’area su binari a scartamento ridotto.Ci finanziamo i biglietti con la “fortu-na” vinta all’ippodromo. Seduti in unadelle carrozze aperte percorriamo len-tamente i quieti boschi per ritornareinfine a questa vivace realtà fatta digiostre, montagne russe, baracchinidel tiro a segno, e di folla. E non ci vuo-

le molto per immergerci in questo am-biente, poco dopo ci sediamo divertitisulla sedia di una giostra a catene alta117 metri, ignari di ciò che ci attende.Il Wurstelprater infatti non è soltanto ilperfetto coronamento di una stupen-da giornata ma anche un posto dovenon mancano mai le sorprese…

Si vede che gli alpacanell’area della Lobau sisentono proprio a loro agio.

Le capre Pinzgauer fanno coscienziosamente laguardia al loro territorio, una grande discarica di rifiuti.

L’asinello Enyeto è un meravigliosoamico soprattutto per i bambini.

Coccole su unamontagna di spazzature

CAPRE PINZGAUER CHE FANNO LA GUARDIA A UNA DISCARICA DI RIFIUTI? UN ASINELLO BAROCCOBIANCO CHE FA DA TERAPEUTA? È IMPEGNATIVO IL LAVORO DEGLI ANIMALI VIENNESI.

Il più elevato rilievo nel più estesodistretto di Vienna, Donau-stadt, è un’imponente montagna di rifiuti. Quest’alturaurbana veramente speciale si trova lungo la via Rautenweg.La montagna di rifiuti è per le capre Pinzguaer ciò che pergli Orchi della Terra di Mezzo è Mordor. Sono le capretteinfatti che fanno la guardia e vivono su questa collina. Visi sono stabilite nel 1993 e da allora passeggiano per l’areabelando e saltellando. L’intenzione era quella di contribuirealla conservazione di questa razza di capre a rischio diestinzione della regione del Salisburghese. Oggi le agilicaprette di montagna fungono da tosaerba naturale perevitare che crescano troppo le piante sulle aree verdi delladiscarica. E dato che nel frattempo lungo la via Rautenwegsono nati più di 100 capretti, questo progetto continua acontribuire in modo determinante alla protezione dellaspecie. “Gli animali ci conoscono bene ormai e appena

ci vedono ci corrono incontro.Abbiamo allevato alcuni capretticon il biberon e ho l’impressioneche se lo ricordino ancora oggi.È per questo che una delle capreè chiamata anche ‘Kuschler’,coccolona”, è così che HerbertDiesenreiter, uno degli addetti alladiscarica, parla entusiasta delle sueaiutanti a quattro zampe.

ALTRI TOSAERBA ANIMALIUn pezzo più in là spostandosi versoil limite nord della città, nella zonaricreativa del Bisamberg, incontria-mo le diligenti colleghe di lavoro de-gli addetti alle montagne di rifiuti:

dal giugno 2007 anche lì, nell’ambito di un progetto eco-logico, 40 capre aiutano a tosare l’erba dei prati. Gli ani-mali sono perfetti per curare le superfici erbose aride, datoche mangiano in particolare foglie e rami. In questo modosi evita che questi ripidi pendii si ricoprano di cespugli esi ripristina e mantiene la biodiversità.

EDUCATORI ANIMALI CON LA PAZIENZA DI UN ASINOGli animali che abitano nella fattoria Nalela – Platz fürWissen und Natur, nell’area della Lobau, hanno un compitoun po’ diverso. Gli alpaca, le capre, le pecore, un pony, unasinello, i conigli e i polli “lavorano” nella fattoria comepedagoghi e forniscono così un importante contributoeducativo. Visitatori piccoli e grandi apprendono qui tantecose interessanti sugli animali di allevamento e sul rapportotra uomo e animale. Per approfondire gli argomenti si puòfare una passeggiata con i tre alpaca Diego, Melody edEsmeralda. Tutte le prime domeniche del mese, nell’ambitodell’iniziativa “Stall am Sonntag”, è inoltre possibile dareda mangiare e accarezzare gli animali, e naturalmenteosservarli da vicino.

Enyeto, l’unico asinello barocco bianco di Vienna, viveallo Schottenhof, nel 14esimo distretto, e ha una granderesponsabilità come terapeuta. “Nell’ambito della nostraterapia assistita con gli animali Enyeto è spesso a contattocon bambini e li aiuta a superare le loro paure e a viverlecome occasioni di crescita”, spiega Michaela Jeitler, laresponsabile del centro terapeutico della fattoria. “QuandoEnyeto arrivò qui da noi era paurosissimo e dovetteimparare a fidarsi di noi”. L’ormai anziano asinello oggi faveramente di tutto: traina calessi, si lascia pazientementespazzolare e adora soprattutto farsi coccolare. E non sichiama nemmeno “Coccolone”…

Lungo lo stagno Heustadlwasser si possonofare bei giri in barca; i pedalò si possonoaffittare presso il noleggio di barche Rogetzer.

La corsa attraverso i boschi dalWurstelprater allo stadio Ernst Happelcon il trenino Liliputbahn dura 20 minuti.Da non perdere!

Page 22: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

22VIE

NN

A

Informazioniimportanti per ilsoggiorno a Vienna

Tourist-Infos:un’assistenza perfetta in loco

I Tourist-Info sono punti che offrono informazioni in loco a tutti coloro che ne han-no bisogno per il loro soggiorno a Vienna. In tutti i punti Tourist-Info veri conosci-tori della città forniscono informazioni, opuscoli e prospetti gratuiti. Inoltre qui sieffettuano prenotazioni di hotel e si può acquistare la Vienna City Card. Al puntoTourist-Info del centro storico, in piazza Albertinaplatz, si possono anche prenotaregiri guidati della città. Inoltre vi si possono acquistare biglietti e usufruire del col-legamento WI-FI gratuito.

Vienna nel wwwNaturalmente Vienna è anche online: www.Vienna.info è la guida turi-stica perfetta in 13 lingue diverse. Qui diciamo ai nostri ospiti che cosanon devono assolutamente perdersi, inoltre forniamo informazioni d’at-tualità e ispirazioni per il loro soggiorno a Vienna. La banca dati de-gli eventi dell’Ente per il Turismo di Vienna propone oltre 5.000 mani-festazioni ed è una prova del fatto che a Vienna c’è sempre qualcosada fare. Le nostre newsletter in tedesco e inglese, che si possono or-dinare a newsletter.wien.info, terranno sempre informati i fan di Vien-na. Basta registrarsi!

Inoltre l’Ente per il Turismo di Vienna è attivo anche sui social:

Vienna City Card:la tessera ufficiale di Vienna

Chi vuole fare veramente esperienze uniche a Vienna, e a prezzi convenienti, nonpuò fare a meno della Vienna City Card. Della tessera, che offre ai visitatori di Vien-na oltre 210 agevolazioni per le principali attrazioni, ristoranti, shop e tanto altro,sono disponibili due versioni, per le varianti da 24, 48 o 72 ore.

VIENNA CITY CARD CONBIGLIETTO PER I TRASPORTI PUBBLICI

DI VIENNA – TESSERA ROSSALa Vienna City Card rossa comprendel’utilizzo gratuito dei trasporti pubblicidi Vienna ed è disponibile a partire da17 euro. Ogni tessera permette a un ra-gazzo fino al compimento dei quindicianni di viaggiare gratuitamente.

VIENNA CITY CARD CON BIG BUSVIENNA – TESSERA BIANCA

La Vienna City Card bianca comprende ilbiglietto per un giro Hop-On Hop-Off conla linea Big Bus Vienna, un giro nottur-no guidato e una passeggiata guidata incentro. La tessera bianca è disponibile apartire da 32 euro. Ogni tessera permet-te a un ragazzo fino al compimento deisedici anni di viaggiare gratuitamente.

La Vienna City Card si può acquistare nella maggior parte degli hotel e ai centriTourist-Info all’aeroporto, alla Stazione centrale e in piazza Albertinaplatz nel centrostorico, presso Big Bus Vienna, presso le biglietterie e i punti informazioni dei tra-sporti pubblici di Vienna Wiener Linien, nonché online all’indirizzo shop.wien.info. Ilmodo più semplice per acquistare la Vienna City Card è certamente la app ViennaCity Card, disponibile gratuitamente in tedesco e inglese per iOS e Android. Unaguida turistica interattiva, la navigazione facile, la selezione delle offerte speciali,nonché numerose informazioni supplementari, tra cui orari di apertura aggiornatie suggerimenti su come risparmiare, fanno di questa app la guida digitale perfettaper ogni soggiorno a Vienna.

Informazioni dettagliate su tutte le agevolazioni sono indicate al sitowww.viennacitycard.at

Su

www.facebook.com/ViennaTouristBoardwww.facebook.com/LGBTViennawww.youtube.com/Viennawww.instagram.com/viennatouristboard#ViennaNow

i nostri ospiti potranno farsi un’idea di quanto è bella Vienna.

TOURIST-INFOVIENNA (CENTRO STORICO)

Albertinaplatz/angolo Maysedergasse

Tutti i giorni 9–19

TOURIST-INFOSTAZIONE CENTRALE DI VIENNA

Infopoint delle ferrovieaustriache ÖBBTutti i giorni 9–19

TOURIST-INFOAEROPORTO DI VIENNA

Area arriviTutti i giorni 7–22

TESTO: HELGA GERBL

9 9 9 9 00 00001

9 9 9 9 00 00001

Tourist-Info in piazza Albertinaplatz

Vienn

aCityCards

Vienna online su www.vienna.info

Chi ama pianificare il suo soggiorno con un po’di anticipo può rivolgersi direttamente ancheal nostro centro di prenotazione Wien Hotels &Info, le cui addette sono delle vere esperte diVienna, effettuano le prenotazioni degli hotele forniscono preziosi suggerimenti.

WIEN HOTELS & INFODa lunedì a venerdì 9–17

Tel: +43-1-24 [email protected]

Rispondi e vinci!

SURVEY.WIEN.INFO/GUEST

Page 23: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

23

VIE

NN

A

Uova decorate con maestria, tradizionali decorazionipasquali, musica e tante ghiottonerie: è così chein aprile ci si gode il periodo pasquale ai mercatinipasquali di Vienna (5–22.4). Di fronte alla Reggia diSchönbrunn, sulle piazze Freyung e Am Hof lo svagoper grandi e piccini è garantito, con tanto di musica dalvivo e programma per bambini.

La Stagione dei Balli inizia a novembre e culmina ingennaio e febbraio, quando gli appassionati si fanno belliper il Ballo di Capodanno alla Hofburg Vienna (31.12), ilBallo dell’Orchestra Filarmonica di Vienna (24.1) o il Ballodei Bonbon (1°.3). L’highlight assoluto è il leggendarioBallo dell’Opera (28.2) all’Opera di Stato di Vienna.

A Vienna si preannuncia il Natale e le più bellepiazze della città a partire dalla metà di novembresi trasformano in incantevoli mercatini natalizi.L’Incanto del Natale viennese in Rathausplatz(16.11–23.12), il Mercatino di Natale di fronte allaReggia di Schönbrunn (23.11–26.12), il Mercatinoinvernale di fronte alla Ruota panoramica (22.11–23.12)e tanti altri mercatini attirano il loro pubblico con ildolce profumo di biscotti e punch bollente.

D’estate la piazza Rathausplatz diviene unpunto d’incontro per gli appassionati di musicae di grande schermo. Il Festival della Musicasu Schermo a ingresso libero entusiasma tuttigli anni fino a 900.000 visitatori e propone unricco programma culinario e culturale.

Pattinare sul ghiaccio attraverso il parcodavanti al Municipio, illuminato a festaper l’occasione, è possibile in occasionedell’evento Incanto del Ghiaccio dal 18gennaio al 3 marzo. I cosiddetti Piccoli Sognidi Ghiaccio aprono la loro piccola pista dighiaccio nell’ambito dell’Incanto del Nataleviennese in Rathausplatz dal 16 novembre 2018al 6 gennaio 2019.

Nell’estate (31.7-4.8) si ripete sull’Isola del Danubioil grande evento del beachvolley Vienna Major. Lemigliori squadre mondiali femminili e maschili farannovivere al pubblico momenti sportivi pieni di emozione.

Il 20 giugno 2019 l’Orchestra Filarmonica diVienna si esibisce nella stupenda cornice dellaReggia di Schönbrunn. Il loro tradizionaleConcerto di una Notte d’Estate ha luogo sotto ilcielo stellato ed è gratuito.

Correre attraverso la città, il 7 aprile, in occasionedella 36esima edizione della corsa Vienna CityMarathon, costeggiando le più belle attrazioni diVienna, o il 5 maggio alla Wings for Life Run conla quale si raccolgono fondi per la ricerca sullelesioni del midollo spinale.

Anche l’Autunno viennese dell’Arte contemporanea nel 2019prevede molte iniziative interessanti: dal 26 al 29 settembreha luogo la fiera dell’arte viennacontemporary. Al contemposi svolge il festival delle gallerie d’arte curated_by. Lo stessovale per la manifestazione Parallel Vienna, un mix di fieradell’arte, mostra, galleria e laboratori, allestito tutti gli anni ininsolite sedi della città. A metà novembre la Vienna Art Weekfa di Vienna il centro dell’arte.

Al Ronacher fino al giugno 2019 si narra la storia d’amore trala superstar Rachel Marron e la sua guardia del corpo FrankFarmer. Il musical “Bodyguard” è basato sull’omonimo filmcult degli anni Novanta. I megahit di Whitney Houston, cantatiin inglese, faranno venire la pelle d’oca.

I principali eventi del 2019

TESTO: KAROLINE GASIENICA-BRYJAK

Page 24: “A Vienna posso essere semplicemente me stesso”. · 2 VIEN NA Edito da: Wiener Tourismusverband, A-1030Vienna, Invalidenstrasse 6, · Capo redattore: RobertSeydel · Testi: Susanna

HIGHLIGHT 2019: CARAVAGGIO & BERNINI15 OCTOBER 2019 – 19 JANUARY 2020

WWW.KHM.AT

Get inspired by theOld Masters