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Prezzo €2,00 magazine indennit à di Speciale epaca naspi disoccupazione Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 5 - 20/05/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Magazine n°5 - 20 MAGGIO 2015 In Copertina: "No Farmers no party" Padiglione Coldiretti ad EXPO

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Prezzo €2,00

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

|IN COPERTINA

3Roberto Paravidino Presidente

M A G A Z I N E

a politica che Coldiretti ha svoltonegli ultimi anni di valorizzazione dellafiliera, dalla produzione al consuma-tore, ponendo enorme attenzione allarintracciabilità del prodotto medianteetichettatura con specifica di prove-nienza dello stesso, ci ha permesso diavere enorme gratificazione sia dagliaccordi di filiera sia tramite quelli chesiamo riusciti a chiudere con lagrande distribuzione. Valorizzazione

delle “cose giuste”: del prodotto, del produttore, del lavoratore e ditutti gli attori che permettono al consumatore finale di poter averein tavola un prodotto genuino, a chilometri zero e soprattutto con-trollato. Questa la mossa vincente che ha permesso a Coldiretti diincrementare il numero di associati e vedere l’avvicinamento di grandiaziende. Coldiretti non è più da considerare quindi una associazioneper piccole e medie aziende agricole, ma oggi gode di una pluralità diassociati comprendenti anche gli “industriali” del primario. abbiamofatto le nostre battaglie e alla fine i nostri sforzi ci hanno ripagato conrisultati che in partenza erano impensabili: un esempio su tutti i mer-cati di Campagna amica che sono stati una sfida ed oggi rappresentanouna realtà che si è trasformata in piacevole consuetudine. Un prota-gonismo che si sta concretizzando anche all’expo, nel padiglione Col-diretti che accoglie i visitatori all’inizio del Cardo. Come Coldirettipiemonte avremo una prima settimana tutta per noi, dal 25 al 2 mag-gio e come Coldiretti alessandria in particolare le giornate del 31maggio e del 2 giugno. Uno stand che ci rende particolarmente orgo-gliosi come imprenditori in quanto sono i volti veri degli agricoltoridi Campagna amica il biglietto da visita del padiglione della Coldirettia expo 2015. Tra invenzioni architettoniche e stravaganze di design,l’agricoltura italiana che Coldiretti rappresenta propone una serie dimaxi istantanee che tappezzano completamente le pareti esterne delnostro spazio sul lato opposto all’albero della vita. Rappresentano chila terra la conosce davvero e la ama lavorandola ogni giorno con pas-sione. pensiamo che questo sia il giusto riconoscimento al lavoro di2,5 miliardi di produttori che nel mondo si impegnano quotidiana-mente per cercare di garantire cibo per tutti e tutelare la qualità e lasicurezza ambientale. non c’è expo, non c'è cibo e non c'è vita senzail duro lavoro nelle campagne. Le immagini degli agricoltori italianiraccolte lungo tutta la penisola testimoniano il giusto orgoglio di unaprofessione che ha la responsabilità di nutrire il mondo. L’obiettivo èquello di raccontare il legame tra la società e i suoi agricoltori, sof-fermandosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: produttori di beni,custodi della bellezza della campagna italiana, innovatori, propulsoridelle comunità locali, protagonisti dell’economia del Made in Italy checrea ricchezza e lavoro per tutti. Dentro il padiglione della Coldirettii produttori sono dunque presenti in prima persona per costruire uncontatto diretto, vivo e concreto con i visitatori. Siamo noi il veromotore dell’expo, ma manca un adeguato riconoscimento econo-mico e sociale al lavoro nei campi: infatti, tra i paradossi che dovrà af-frontare la grande manifestazione c’è il fatto che tra le oltre 800milioni di persone che nel mondo soffrono la fame molti sono agri-coltori, a causa degli effetti di una globalizzazione senza regole chefavorisce lo sfruttamento e la speculazione sul cibo.

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

PER I OD I CO ED I TO DA

Impresa Verde Alessandria

D I R E T TOR E AMM IN I S T R AT I V O

Simone Moroni

D I R E T TOR E RE S PON SAB I L EIlaria Lombardi

GRA F I C A , IMPAG I NA Z I ON E

Christian Boero

HANNO CO L L ABORATO A QU E S TO NUMERO

Alessandro Albertelli, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Andrea Piccaluga, Don Ivo Piccinini, Domenico Pesce, Marino Ravera.

FOTOGRA F I EArchivio Coldiretti, Christian Boero

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONECorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REG I S T R A Z I ON E TR I BUNA L Edi Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGEN Z I A PUBB L I C I TA R I AVia Pylos, 20 - 12038

Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279Cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

S TAMPA

SERVIZI PER LA COMUNICAZIONEVia Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 [email protected]

Confederazione Nazionale ColdirettiFederazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UF F I C I PROV I N C I A L ICorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - Fax. 0131 [email protected]/alessandria

UF F I C I D I ZONAACQUI TERME - Via M. Ferraris, 52Tel. 0144 322546 - Fax. 0144 55902ALESSANDRIA - Corso Crimea, 69Tel. 0131 261819 - Fax. 0131 325524CASALE MONFERRATO - Via Cavalli d’Olivola, 6Tel. 0142 452840 - Fax. 0142 72741CASTELNUOVO SCRIVIA - Via Solferino, 53Tel. 0131 823403 - Fax. 0131 823443CERRINA - Via Nazionale, 36Tel. 0142 943800 - Fax. 0142 946031NOVI LIGURE - Via Mazzini, 50/cTel. 0143 75440 - Fax. 0143 73881OVADA - Via Cairoli, 42Tel. 0143 86268 - Fax. 0143 833305TORTONA - Via S. Marziano, 4Tel. 0131 861965 - Fax. 0131 863903

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazioneil 20 Maggio 2015

n°5 - Maggio 2015

EXPO:“No Farmers no party”L

Tra invenzioni architettoni-che e stravaganze di designsono i volti veri degli agricol-tori di Campagna Amica ilbiglietto da visita del Padi-glione Coldiretti.

NON C'È EXPO, NON C'È CIBOe non c'è vitasenza il duro lavoronelle campagne

EDITORIALEP R E S I D E N T E P R O V I N C I A L E

][Se vuoi ricevere

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e organizzativadi Coldiretti scrivi a

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AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 20154

ATTUALITÀ|paDigLione CoLDiReTTi aD expo

“No farmers no party”APERTO IL PADIGLIONE COLDIRETTI

na enorme scritta “no far-mers no party” indica il pa-diglione della Coldiretti,all’inizio del Cardo sul lato op-posto all’albero della vita di cuiè promotrice, facilmente rico-noscibile dai maxivolti di veri

agricoltori che tappezzano completamente lepareti esterne. Una rappresentazione unica chevuole essere il giusto riconoscimento al lavorodi 2,5 miliardi di produttori che nel mondo siimpegnano quotidianamente per cercare di ga-rantire cibo per tutti e tutelare la qualità e la si-curezza ambientale. non c’è expo, non c'è ciboe non c'è vita senza il duro lavoro nelle campa-gne. Le immagini degli agricoltori italiani rac-colte lungo tutta la penisola testimoniano ilgiusto orgoglio di una professione che ha la re-sponsabilità di nutrire il mondo. Con le due fio-rentine nel piatto c’è il volto di paolo giorgi 31anni un giovane allevatore toscano che insiemeal fratello conduce un’azienda con oltre 500 bo-vini di razza Limousine, alimentati con mangimiprodotti in azienda. Lancia invece le sue cipolleLuca Tomei un giovane trentino laureato inscienze forestali che nella sua azienda produceuna vasta gamma di frutta e ortaggi che tra-sforma anche in succhi e confetture che offreagli affezionati clienti che lo incontrano puntual-mente nei mercati di Campagna amica. Con unacassetta di fragole tra le mani c’ è la signoramaria che con il marito giuseppe si manten-gono in forma grazie alla loro attività produ-cendo nelle province di Trapani, palermo e

agrigento. Uno spaccato di verità che caratte-rizza la presenza della Coldiretti anche all’in-terno del padiglione dove i visitatori possonovivere l’esperienza di una full immersion nellacampagna che coinvolge tutti i sensi: vista, ol-fatto, udito, tatto e gusto. L’obiettivo è quello diraccontare il legame tra la società italiana e isuoi agricoltori, soffermandosi sul moltepliceruolo che essi svolgono: produttori di beni, cu-stodi della bellezza della campagna italiana, in-novatori, propulsori delle comunità locali,protagonisti dell’economia del Made in Italy checrea ricchezza e lavoro per tutti. Dentro il pa-diglione della Coldiretti i produttori sono dun-

que presenti in prima persona per costruire uncontatto diretto, vivo e concreto con i visitatoriin un ambiente segnato dagli odori, i colori, leluci, le asprezze e le armonie della campagna ita-liana. all’autentica ristorazione contadina, ac-compagnata da dimostrazioni e laboratori, èdedicato uno spazio nel roof garden del padi-glione con il Farmers inn di Campagna amica,dove a rotazione regionale saranno presentati ipiatti dell’autentica tradizione. Uno spazio chesarà anche ambientazione di incontri e molte-plici iniziative che comporranno, assieme aglieventi di Coldiretti negli altri spazi di expo, unricco palinsesto di eventi sui temi legati al-

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EXPO

LA SPESA CAMBIA

COLORE

EXPO:

l’agroalimentare e all’alimentazione. Un’italia,quella che Coldiretti schiera a expo, fatta daoltre un milione e mezzo di agricoltori che ognigiorno producono il meglio del Made in Italy eche sono le radici, il tronco e i rami dell’alberodella Vita, l’icona dell’esposizione universale, dicui Coldiretti ha voluto essere promotore. “gliagricoltori sono il motore dell’expo ma mancaun adeguato riconoscimento economico e so-ciale al lavoro nei campi” ha affermato il presi-dente della Coldiretti Roberto moncalvo nelsottolineare che “tra i paradossi che dovrà af-frontare l’expo c’è il fatto che tra le oltre 800milioni di persone che nel mondo soffrono lafame molti sono agricoltori, a causa degli effettidi una globalizzazione senza regole che favori-sce lo sfruttamento e la speculazione sul cibo”.

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

paDigLione CoLDiReTTi aD expo|ATTUALITÀ

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DA PATATA BLUAL POMODORO

ZEBRATO,

er la prima volta in italia potrà essereconsumato a tavola il pesce palla graziead una speciale deroga accordata algiappone per l’esposizione o la degu-

stazione esclusivamente all’expo che sta peressere concessa anche al coccodrillo per ilquale si è mosso lo zimbawe mentre sono già

sbarcati a milano dalla Thailandia scorpioni ri-coperti di cioccolato, larve giganti, termiti disi-dratate, vodka allo scorpione e cavallettementre altri insetti dovrebbero arrivare da Viet-nam e Birmania, dove sono abitualmente con-sumati. e’ quanto emerge dal primo studiosull’expo nel piatto della Coldiretti che, a Ca-gliari, in occasione della spedizione dopo annidi divieto del primo maialetto sardo, ha espostoalcune inquietanti curiosità provenienti da di-verse parti del mondo, dal vino di serpente chesi beve in Cina e in Vietnam, ottenuto mettendoin un infuso alcol e il corpo intero del rettile,che pare sia un ottimo ricostituente, fino aicioccolatini di grilli e di larve presenti per laprima volta in italia grazie ad una deroga spe-ciale per l’appuntamento di milano. all’expo -sottolinea la Coldiretti - sarà sicuramente vie-tata la carne di cane e non potranno essereserviti neanche i datteri di mare, iscritti tra lespecie protette, ma i piu’ coraggiosi potrannofare, solo all’interno dell’area espositiva, espe-rienze uniche con cibi fino ad ora vietati in ita-lia. il trasporto è blindato con imballi piombati,aperti solo nei capannoni autorizzati sotto l’oc-chio di tecnici ministeriali e delle asl mentre ilcibo che avanza dovrà essere distrutto e ince-nerito. il pesce palla, che è stato il primo cibovietato ad essere autorizzato, è un piatto moltocostoso che in giapponese si chiama fugu e chenecessita di un'accurata e delicata preparazione

per eliminare il pericoloso veleno. Del pescepalla si mangia il preziosissimo filetto crudo,preparato come sashimi mentre le altre partipossono essere usate per la zuppa e la pinna simangia abbrustolita sul carbone e poi immersanel sakè caldo. anche per il coccodrillo la strada- secondo la Coldiretti - è spianata perché sitratta di un rettile comunemente consumato inmolti continenti, dall’asia all’africa fino alleameriche. inoltre l’Unione europea non proi-bisce l’importazione di carni di rettile e il coc-codrillo si commercializzata già in alcuni paesieuropei, come il Belgio. gli insetti dovrebberotrovare posto all’expo nel Future Food Di-strict: il Supermercato del Futuro di expo, maper il via libera al consumo c’è stato addiritturaun importante endorsement della Fao che inun recente studio li classifica come il cibo delfuturo perché stima che fanno parte delle dietetradizionali di almeno due miliardi di personee che potrebbero quindi essere essenziali percombattere la fame. “Una corretta alimenta-zione non puo’ prescindere dalla realtà produt-tiva e culturale locale nei paesi del terzomondo come in quelli sviluppati”, ha affermatoil presidente della Coldiretti Roberto moncalvonel sottolineare che “a questo principio nonpossono sfuggire neanche bruchi, coleotteri,formiche o cavallette a scopo alimentare cheanche se iperproteici sono però molto lontanidalla realtà culinaria nazionale”.

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nella foto il taglio del nastro il giorno dell’inaugurazione del padiglione Coldiretti ad expo. il presidentemoncalvo, al centro, con il governatore della Lombardia Roberto maroni.

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er il cambiamento climatico per laprima volta si è iniziato a produrre initalia frutta esotica, dalle banane all’avo-cado mentre negli ultimi trenta anni il

vino italiano è aumentato di un grado ma si èverificato nel tempo anche un significativo spo-stamento della zona di coltivazione tradizionaledi alcune colture come l’ulivo che è arrivatosulle alpi. e’ quanto emerge da una analisi dellaColdiretti che, con l’arrivo del caldo, ha messoin mostra dal vivo i nuovi “frutti” Made in Italydel cambiamento climatico ad expo nel padi-glione della Coldiretti “No farmers noparty” all’ingresso sud all’inizio del Cardo sullato opposto all’albero della vita. Che l’italiaabbia la febbre è confermato dalla tendenza alsurriscaldamento con ben nove dei dieci anni piùcaldi della storia che sono successivi al 2000.Dopo il 2014 che è stato il piu’ bollente di sem-

pre nella top ten degli ultimi 210 anni ci sono -precisa la Coldiretti - 2003, 2007, 2012, 2001, poiil 1994, 2009, 2011, 2000 e 2008, sulla base deidati isac Cnr. Secondo l’analisi della Coldirettinon solo il vino italiano è aumentato di un gradoma il surriscaldamento ha determinato un anti-cipo della vendemmia anche di un mese rispettoal tradizionale mese di settembre, smentendoquindi - sottolinea la Coldiretti - il proverbio “adagosto riempi la cucina e a settembre la cantina”,ma anche quanto scritto in molti testi scolasticiche andrebbero ora rivisti. il caldo ha cambiatoanche la distribuzione sul territorio dei vignetiche tendono ad espandersi verso l’alto con lapresenza della vite a quasi 1200 metri di altezzacome nel comune di morgex e di La Salle, in pro-vincia di aosta, dove dai vitigni più alti d’europasi producono le uve per il Blanc de morgex et

de La Salle Dop. Si è verificato nel tempo - con-tinua la Coldiretti - anche un significativo spo-stamento della zona di coltivazione tradizionaledi alcune colture come l'olivo che è arrivato allealpi. e’ infatti in provincia di Sondrio, oltre il46esimo parallelo, l’ultima frontiera nord del-l’olio d’oliva italiano. negli ultimi dieci anni -spiega la Coldiretti - la coltivazione dell’ulivo suicostoni più soleggiati della montagna valtellineseè passata da zero a circa diecimila piante, suquasi 30 mila metri quadrati di terreno. nellapianura padana si coltiva oggi circa la metà dellaproduzione nazionale di pomodoro destinato aconserva e di grano duro per la pasta, colturetipicamente mediterranee. Una situazione che -rileva la Coldiretti - ha avuto effetti straordinariin Sicilia dove andrea passanisi ha trasformatoin opportunità il clima ormai torrido, coltivandoi primi avocado Made in Italy, frutto tipicamentetropicale, a giarre ai piedi dell’etna. a palermoinvece - spiega la Coldiretti - grazie al microclimae alla posizione soleggiata, Letizia marcenò, cheha sempre voluto puntare sulla diversificazioneaziendale, riesce addirittura produrre le primebanane nostrane. gli effetti si estendono peròanche ai prodotti tipici. il riscaldamento provocainfatti anche - precisa la Coldiretti - il cambia-mento delle condizioni ambientali tradizionaliper la stagionatura dei salumi, per l’affinamentodei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una si-tuazione che di fatto - continua la Coldiretti -mette a rischio di estinzione il patrimonio diprodotti tipici Made in Italy che devono le pro-prie specifiche caratteristiche essenzialmente oesclusivamente all’ambiente geografico com-prensivo dei fattori umani e proprio alla combi-nazione di fattori naturali e umani. Una sfida chemette alla prova la capacità dell’agricoltura ditrovare l’innovazione nella tradizione, cercandodi ottenere il meglio dai mutamenti economicie climatici. L’expo - conclude la Coldiretti - serveanche raccontare la terra che cambia e comel’uomo cerca di adattarsi con i cambiamenti cli-matici che sono uno degli aspetti centrali dellaCarta di milano.

6 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ|paDigLione CoLDiReTTi aD expo

CLIMAI PRIMI ESOTICI

ITALIANI

nelle foto (sopra) il clima cambia il Madein italy, ecco i primi esotici italiani, dalle bananeagli avocado. (sotto) la top-ten della “puzzache piace” esposta nel padiglione Coldiretti.

DA CAMBIO

DA BANANEAD AVOCADOSurriscaldamento sposta

ulivi fino alle alpie le viti sulle vette

P

al puzzone di moena al marcetto tera-mano, ma ci sono anche il Bruss del pie-monte e lo Strachitunt della Lombardiafino alla ricotta asquanta della puglia e

il Blu di pecora dell’abruzzo nella top ten della“puzza che piace” che per la prima volta e statamessa in mostra all’expo nel padiglione Coldiretti,

ingresso sud, inizio del Cardo sul lato opposto al-l’albero della vita. nell’olimpo delle specialitàMade in Italy più puzzolenti - sottolinea la Coldi-retti - ci sono cibi fortemente rappresentativi dellacultura, della tradizione e del territorio nazionalecaratterizzati da un odore potente e pungente chene esalta la distintività, ma che è anche il risultato

DAnche Bruss del Pie-

monte, Strachitunt della

Lombardia e ricotta

Asquanta della Puglia

DA PUZZONE

IN SCENAA MARCETTO,

TOP TEN

CHE PIACEPuzza

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di specifiche proprietà come l’aglio di Sulmona, lacipolla di Cannara, la colatura di alici della Cam-pania o il pregiato tartufo. Con questa iniziativa,alla presenza del presidente nazionale Robertomoncalvo, la Coldiretti all’expo dà il via alle galleriedei “prodotti alimentari perfetti” nella loro speci-ficità, che a rotazione settimanale saranno prota-gonisti nel padiglione “No farmers no party”per far conoscere la grande diversità del veroMade in Italy alimentare che è stato salvato dal-l’omologazione grazie all’impegno degli agricoltoriitaliani. “il nostro paese - ricorda lo stesso mon-calvo - è l’unico che puo’ vantare la leadership eu-ropea con 271 prodotti a denominazione diorigine (Dop/igp), che può contare su 4.813 pro-dotti tradizionali censiti dalle regioni, su 415 viniDoc/Docg, su quasi ventunmila agriturismi, sulmaggior numero di produttori biologici nel-l’Unione e che garantisce livelli di sicurezza da re-cord con un numero di prodotti agroalimentaricon residui chimici oltre il limite di appena lo0,2%”. a prevalere nella speciale lista della “puzzache piace” sono senza dubbio i formaggi, ma nonmancano i prodotti vegetali e quelli a base di pescecome la colatura di alici che è ’ una salsa liquida dicolore ambrato e dal forte odore penetrante cherichiama un prodotto tipico dei Romani, che pro-ducevano una salsa molto simile chiamata“garum”. il marcetto teramano - riferisce la Col-diretti - è una crema di pecorino mentre non la-scia dubbi sulle proprietà caratteristiche il puzzonedi moena, prodotto soprattutto dalla vacche dellaVal di Fassa, la cui crosta rimane sempre unta e fa-vorisce il riprodursi di una flora batterica, che gliconferisce il sapore inconfondibile e il colore ros-siccio caratteristico. Se il blu di pecora abruzzeseè uno straordinario pecorino erborinato da con-sumare con pane casereccio e noci, l’odore e il sa-pore che caratterizzano lo Strachítunt sono dovutialla presenza di una microflora di batteri lattici, cheproducendo una notevole quantità di gas, favori-scono la formazione di sacche d’aria nel formaggio,le quali sono indispensabili per lo sviluppo di lievitie muffe, responsabili del tipico sapore. il Bruss -continua la Coldiretti - è una crema prodotta conpezzi di formaggio riciclato e ricotte inaciditemessi a macerare in recipienti di terracotta, cheun tempo venivano esposti al sole e a cui viene ag-

giunto latte ovino mentre la ricotta asquanta è diconsistenza morbida, cremosa e spalmabile deveil suo nome al termine dialettale pugliese che si-gnifica “forte”, “scottante”, perchè molto piccanteed ha un odore pungente ed intenso di latte di pe-cora. importante è il legame tra l’odore dell’aglioquando viene tagliato o schiacciato con le pro-prietà perchè quando la sua struttura viene dan-neggiata si libera allicina, una molecola instabile chesi trasforma velocemente in numerosi compo-nenti, tutti a base di zolfo, regalando a chi la inge-risce il tipico odore pungente, ma anche unabuona dose di antibatterici. Studi recenti - conti-nua la Coldiretti - stanno evidenziando la presenzadi ormoni legati alla sessualità, oltre ad avere po-tenti effetti medicamentosi: viene infatti  consu-mato per la sua azione ipotensiva, positiva sullacircolazione cardiovascolare, antisettica, sull’appa-rato gastro-enterico.

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

paDigLione CoLDiReTTi aD expo|ATTUALITÀ

7

• Puzzone di Moena

• Marcetto teramano

• Bruss del Piemonte

• Strachitunt della Lombardia

• Ricotta Asquanta della Puglia

• Blu di pecora dell’Abruzzo

• Colatura di alici della Campania

• Tartufo

• Aglio di Sulmona

• Cipolla di Cannara

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

LA TOP TENDELLA PUZZA

CHE PIACEMade in Italy

I PRIMI agRiCHeF no gLoBaL

rrivano all’expo i primi agrichef cheuniscono la propria esperienza diagricoltori, che conoscono profonda-mente il territorio ed i suoi prodotti,

con l’abilità in cucina nella realizzazione dellericette esclusive della tradizione contadinaconservate da generazioni nelle campagne.“Cucina molecolare? no, grazie. La nouvellecousine la lasciamo agli altri e al risotto alsentore di... o aromatizzato a... preferiamo“risi e bisi” ovvero la consistenza del vialonenano, i piselli appena sgranati e solo di sta-gione, le frittelle di fiori di sambuco e acaciao la polenta gialla di marano. Una scelta insintonia con quanto accade nel padiglionedella Coldiretti dove sono in scena le galleriedei “prodotti alimentari perfetti”: una antici-pazione di quello che i visitatori italiani estranieri dell’expo potranno trovare fuorinelle campagne lungo tutta la penisola. perquesto la Coldiretti ha attivato “Farmersfo-ryou” la prima app per indicare ai visitatoriitaliani e stranieri dove dormire, mangiare oacquistare prodotti direttamente dagli agri-coltori con oltre 10mila riferimenti. “Farmer-sforyou” dice dove trovare il vero ciboitaliano garantito da Campagna amica, la piùgrande Rete europea di vendita diretta degliagricoltori italiani che offre i prodotti e leeccellenze in fattorie e mercati lungo tuttala penisola, ma anche gli agriturismi dovesoggiornare e mangiare. L’App Coldiretti“Farmersforyou” è il nuovo servizio diColdiretti per mettere in connessione gli im-prenditori agricoli italiani con i nostri con-nazionali e con i cittadini di tutto il mondoche si recheranno in italia.

Per info in tempo reale su EXPO:

www.coldiretti.it (nella sezione EXPO)

A

ESPERIENZADI AGRICOLTORECON L’ABILITÀIN CUCINA:CONNUBIO PERFETTO

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8 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ORGANIZZAZIONE|aSSemBLea Di BiLanCio

n bilancio tutto in positivo, in cuil’organizzazione trova un utiled’esercizio che ne conferma lo statodi salute e di costante affidabilità. Ri-sultati che vengono commentati dal

presidente provinciale Coldiretti alessandria Ro-berto paravidino come “il giusto riconoscimentoper un lavoro sempre più attento nei confrontidi una realtà cui tutti noi siamo legati da un for-tissimo senso di appartenenza. Una crescita co-stante della professionalità e del servizioaccompagnata all’ottimizzazione delle risorse”.L’assemblea provinciale Coldiretti 2015, compo-sta da giunta, Consiglio e i presidenti di Sezioneha provveduto all'analisi dei bilanci economici.Sono stati approvati all'unanimità sia il consuntivoche il previsionale. e’ stato il direttore provinciale,Simone moroni, ad illustrare i dati, sia della Fede-razione provinciale che della società di servizi im-presa Verde. Con soddisfazione, i partecipantihanno anche assistito ad un sintetico consuntivodell’attività sindacale svolta e della vita associativadell’organizzazione nel 2014: un impegno sinda-cale della Federazione che si è snodata attraversola positività degli incontri territoriali svolti neimesi scorsi in tutto il territorio provinciale e poinegli incontri interregionali che hanno coinvoltole federazioni delle diverse regioni italiane, condecine di migliaia di soci coinvolti complessiva-mente tra milano, napoli e Firenze. Un impegnoche ha visto la presenza in questi contesti di in-terlocutori importanti, rappresentanti dei go-verno, delle Regioni, di enti ed associazioni ditutela dei consumatori e della legalità, che ha con-tribuito a raccogliere alcuni importanti risultati,dalla positiva chiusura sugli aspetti nazionali dellanuova paC, alla conferma della scelta italiana perproduzioni di qualità ogm free e relative sanzioniper semine illecite, ad alcune misure di semplifi-cazione della mole di adempimenti che toccanole imprese agricole, a nuove politiche di incenti-vazione delle imprese giovani, alla istituzione della

commissione di inchiesta parlamentare sulla con-traffazione e quindi in difesa del vero Made in Italye comunque del verificarsi di una stagione dovechi riesce, come Coldiretti fa da anni, a presen-tare progetti concreti, articolati, con studi appro-fonditi sugli effetti di certe scelte piuttosto dialtre, riesce anche a concretizzare tale lavoro abeneficio dei soci e del settore, nonostante le in-dubbie difficoltà di questa lunga crisi. “ora toccaa noi, sul nostro territorio, dare gambe ad idee e

progetti che hanno anche un nuovo contornonormativo e maggiori opportunità, - ha detto ilpresidente provinciale Roberto paravidino - perriuscire a portare più reddito ai nostri soci conuna prospettiva che vada oltre la semplice difesadell’esistente, ma che incroci quel mondo dina-mico che esiste e che richiede risposte: se quellerisposte riusciremo a darle noi ne avremo bene-ficio e vantaggio, viceversa, nella continua attesadel maturare dei tempi, rischiamo che altri settori

U

L’ASSEMBLEA PROvINCIALEhA APPROfONDITO LE

SCELTE POLITICO - STRATEgIChE:

UN MODELLO DI SvILUPPOSOSTENIBILE, SUL PIANOSOCIALE ED AMBIENTALE

COLDIRETTI:“approvatoil bilancio

consuntivoe di previsione”Continua il percorso di crescita verso

i soci e per la redditività delle imprese

e la presenza di Coldiretti alla grande

manifestazione Expo 2015 di Milano.

nelle foto alcuni momenti dell’assemblea di Coldiretti alessandria che ha visto una gremita sala mul-timediale. il presidente paravidino e il Direttore moroni hanno illustrato il bilancio consuntivo e di pre-visione. Durante la serata, al centro del dibattito, la crescita del progetto economico di Coldiretti.

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

aSSemBLea Di BiLanCio|ATTUALITÀ

9

ed altri territori si pongano tra noi e le opportu-nità dei mercati”. L’assemblea provinciale si èsvolta il 29 aprile nella sala multimediale al quartopiano della sede provinciale Coldiretti alessan-dria, in corso Crimea 69: al centro dei lavori,dopo aver ascoltato da parte del presidente Ro-berto paravidino un bilancio dell’anno trascorsoe un primo giro d’orizzonte sulle iniziative che laColdiretti organizzerà nei prossimi mesi, la situa-zione sindacale, la riforma della pac e le proget-tualità che vedranno impegnato il settoreprimario nella difesa della tipicità e del Made inItaly. “il consenso unanime ottenuto in assembleadai nostri dirigenti è un premio nei confrontidella Federazione che ha lavorato con dedizionee competenza ed è anche un atto di trasparenzanei confronti di tutti gli associati che con il tes-seramento dimostrano ogni anno attaccamentoalla nostra organizzazione. - ha detto il direttoredi Coldiretti alessandria Simone moroni - nono-stante il momento sia economicamente sfavore-vole direi che possiamo guardare con serenità aduna sempre più incisiva e determinata azione sin-dacale a tutela degli associati Coldiretti. La nostraè una realtà agile, attenta alle esigenze dell’im-presa e in grado di agire in tempi molto veloci, inmodo da consentire all’imprenditore che si ri-volge ai nostri uffici di poter operare con ognigaranzia”. gli interventi dei presidenti territoriali

hanno toccato vari argomenti di stretta attualitàagricola: dal contenimento dei danni procuratidalla fauna selvatica, alle difficoltà legate all’ac-cesso al credito, dalla riforma della pac alla tuteladel vero Made in Italy. Si è parlato anche della pre-senza di Coldiretti a expo milano 2015 che hal’obiettivo di raccontare il legame tra l’economiae la società italiana e i suoi agricoltori, sofferman-dosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: diproduttori di beni, di custodi della bellezza dellacampagna italiana, di innovatori di prodotto, dipropulsori delle comunità locali. “Un raccontoche, all’interno di un allestimento che illustra labellezza del contesto e della ricchezza produttivaitaliana, punta tutto su elementi esperienziali fa-cendo entrare fisicamente il visitatore nel mondovero dell’agricoltore, preferendo la chiave dellarelazione materiale. - ha aggiunto il presidente pa-ravidino - nel padiglione della Coldiretti lungo ilCardo saranno presenti i nostri agricoltori percostruire un contatto diretto, vivo e concretocon i visitatori in un ambiente segnato dagliodori, i colori, le luci, le asprezze e le armoniedella campagna italiana. Contemporaneamentemetteremo in campo, anche in questo caso, unprincipio per noi basilare di democrazia econo-mica, offrendo l’opportunità a una molteplicità diaziende di far conoscere i propri prodotti ed illavoro necessario per ottenerli”.

La Conferenza Stato Regioni ha approvato ildecreto del ministero delle politiche agricole diproroga della domanda pac al 15 giugno 2015.inoltre è stato pubblicato sulla g.U. dell’Ue del12 maggio 2015 anche il regolamento di esecu-zione 2015/747 della Commissione che prevedela proroga dell’ultimo giorno utile per la presen-tazione della domanda dal 15 maggio al 15 giu-gno per il solo 2015. La proroga riguarderà siale domande di aiuto per i pagamenti diretti sia ledomande di pagamento dello sviluppo rurale perle misure collegate alla superficie.  La modificaapprovata prevede che la data per le modifichealla domanda unica o alla domanda di pagamentopassi dal 31 maggio al 15 giugno, facendola coin-cidere con il termine ultimo di presentazionedella domanda unica 2015 (15 giugno 2015). insostanza è stata eliminata la possibilità di modi-fica delle domande senza l’applicazione della pe-nalità nei 15 giorni successivi alla scadenza delladomanda. Rimane invariata la possibilità di pre-sentazione delle domande tardive con l’applica-zione di penalità (1% per ogni giorno di ritardo) nei25 giorni successivi l’ultimo giorno utile per lapresentazione della domanda corrispondente. ildecreto mipaaf, ora alla firma del ministro pre-vede che per l’anno 2015, i termini stabiliti dal-l’articolo 7, comma 1, e dall’articolo 12, comma4, del decreto del ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali 18 novembre 2014,sono posticipati al 15 giugno 2015. per l’anno2015, le modifiche alla domanda unica, apportateai sensi dell’articolo 15 del regolamento (Ue) n.809/2014, sono comunicate per iscritto all’orga-nismo pagatore competente entro il  15 giugno2015. il termine stabilito dall’articolo 28, comma3 del decreto del ministro delle politiche agricolealimentari e forestali 18 novembre 2014, è po-sticipato al 15 ottobre 2015. per l’anno 2015, leautorità di gestione dei programmi di svilupporurale possono posticipare il termine per la pre-sentazione delle domande relative alle misure asuperficie e all’indennità compensativa fino al 15giugno 2015. Sempre per l’anno 2015, il termineper l’aggiornamento del fascicolo aziendale è fis-sato al 15 giugno 2015

DOMANDAPAC PROROGATA

AL 15 GIUGNO 2015

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AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 201510

ORGANIZZAZIONE|Donne impReSa

anni

a dimensione agricola è creatrice dicibo, ma anche di valori. Di solidarietà,di conoscenze e di umanità, ricchezzeandate quasi perdute nei decenni digrande sviluppo industriale: la condu-

zione femminile delle aziende costituisce di persé un importante veicolo per riscoprire e rilan-ciare questi valori. La presenza delle donne nel-l’agricoltura italiana ha dato un forte impulsoall’innovazione che ha caratterizzato il settorecon una crescente attenzione al rispetto dell’am-biente e della sicurezza alimentare. Dopo quellodel commercio, infatti, è proprio il settore agri-colo quello in cui la presenza femminile è mag-giore. D’altra parte i numeri delle quote rosa inagricoltura parlano chiaro e sintetizzano un datosignificativo che porta ad affermare senza dubbiche il futuro del settore è solido e soprattutto èin rosa. Sono 218.446 le imprese agricole guidateda donne in italia dove ormai nelle campagnequasi una azienda su tre, il 29 per cento, è rosa aseguito del progressivo aumento della presenzafemminile in termini percentuali sul totale. Se neparlato il 6 maggio durante l’incontro che Donneimpresa Coldiretti alessandria ha organizzato percelebrare il compleanno del movimento, o meglioi suoi primi 60 anni. Va a merito della Coldirettil’impegno ante litteram per le donne, avendocreato il primo movimento femminile in agricol-tura quando, a metà degli anni cinquanta, in unasituazione che dava per scontato il valido e silen-zioso apporto offerto nelle campagne dalla partefemminile della società, cominciò l’impegno delledonne coltivatrici. nel 1976 assunse il caratteredi movimento di categoria autogestito dalle im-prenditrici agricole, e diede inizio l’impegno suitemi professionali e sindacali, comprese alcunebattaglie molto impegnative. Basti pensare a quellaper la parità dei componenti dell’impresa, a quellaper la tutela della maternità e a quella per la leggesull’imprenditoria femminile. “L’impegno delledonne della Coldiretti inizia nel 1953, quando an-cora si chiamava movimento Femminile e comin-ciava ad intervenire su temi sociali come lepensioni, la scuola, le abitazioni e le infrastrutturedel territorio rurale - ha affermato la responsabile

provinciale Donne impresa graziella Boveri -. Da allora ad oggi di strada ne è stata fatta moltae abbiamo raggiunto importanti risultati grazie so-prattutto alla legge di orientamento che ha in-trodotto la multifunzionalità in agricoltura”. alconvegno, che si è svolto nei locali del museo“c’era una volta” della gambarina, hannopreso parte il prefetto di alessandria romildatafuri, il presidente regionale Coldiretti pie-monte delia revelli, la vice presidente dell’as-

sociazione Donne medico oria trifoglio, lanutrizionista giorgiana talpo, la presidentedell’antica Distilleria di Rosignano silvanacoppo e la capo delegazione Fai alessandriaileana spriano. assunzioni in crescita eaziende nascenti, guidate da giovani e con tante

donne protagoniste. prospettive, confermate datutti gli indici economici, sorprendentemente ot-timistiche. È il «ritorno alla terra» a segnare lacontrotendenza in questi anni di crisi. ma non èun salto indietro nel passato, bensì l’approdo auna dimensione profondamente mutata rispettosolo a qualche decennio fa. “abbiamo imparato aguardare al di là del nostro orto, che per noi si-gnifica rivolgere lo sguardo alla società, per esseresempre di più forza sociale. - ha affermato il pre-sidente di Coldiretti piemonte Delia Revelli - ilsettore agricolo italiano oggi ha un nuovo ri-chiamo grazie a molteplici professionalità e a stra-tegie imprenditoriali che vanno ben oltre laproduzione agroalimentare. parola d’ordine, mul-tifunzionalità. Basti pensare come, alle distese dicampi coltivati di un tempo, oggi si affianchinoagriturismi e altre forme di accoglienza, venditadiretta dei prodotti, produzione per il giardinaggioed altro ancora. il carattere multifunzionale del-l’agricoltura sta alla base dell’interesse e del suc-cesso di tante donne, per natura e backgroundimpegnate da sempre su tanti fronti, che semprepiù spesso scelgono di dedicarsi a questo set-tore”. Una multifunzionalità che è la caratteristicaprincipale delle aziende agricole condotte dadonne e genera più occupazione perché sviluppaattività particolari che si affiancano a quella prin-cipale per fornire un prodotto o un servizio par-ticolare come la trasformazione dei prodotti, lanascita del settore dell’agribenessere, il recuperodi antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agria-silo, la pet-therapy, l’adozione di piante e ani-mali on line e tante altre innovazioni. perchéquesto comparto appare tanto «predisposto» allaconduzione delle donne? “i fattori sono molte-plici, ma direi che ad incidere molto in senso fa-vorevole è stato proprio lo sviluppodell’agricoltura multifunzionale, con il diffondersi,in un ambito una volta piuttosto specializzato, diuna forma di eclettismo che è in fondo molto af-fine alla natura femminile - ha continuato graziellaBoveri -. L’agriturismo, la vendita diretta, la stessatrasformazione dei prodotti, a tutta la variegataofferta di accoglienza in generale, compreso l’agri-benessere, e all’agricoltura sociale, un ambito di

IMPRESADI DONNE

COLDIRETTIALESSANDRIAHA FESTEGGIATO I

Sicurezza alimentare e attenzione all’ambiente: il “ritorno alla terra” è la risposta alla crisi

60

Lnella foto la Responsabile Donne imresa alessandria graziella Boveri, al centro, tra il prefetto RomildaTafuri (a sinistra) e il presidente Coldiretti piemonte Delia Revelli (a destra).

Delia Revelli

{Abbiamo imparato

a guardare al di là

del nostro orto,

rivolgere lo sguardo

alla società per

essere forza sociale

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Donne impReSa |ORGANIZZAZIONE

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cui ci stiamo occupando molto in questo periodoe che sta mostrando forme di interesse sempremaggiori”. L’obiettivo è, tra l’altro, quello di po-tenziare tutti quei segmenti che, nell’ambito del-l’attività agricola, sono predisposti all’accoglienzadi persone affette da handicap fisici o mentali, oanche solo all’assistenza giornaliera o allo svolgi-mento di attività terapeutiche come l’ippoterapiao l’orticoltural therapy. Senza dimenticare gliagricentri estivi e gli agricentri diurni per anziani,gli agriasili o l’agritata. “La capacità di coniugarela sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente ela qualità della vita a contatto con la natura sem-bra essere una delle principali ragioni della pre-senza femminile nelle campagne. non ci sonodifferenze tra imprenditori e imprenditrici, esi-stono semplicemente imprenditori più o menobravi” - ha sottolineato il presidente provincialeColdiretti alessandria Roberto paravidino, alquale sono state affidate le conclusioni. al conve-gno, organizzato in collaborazione con l’associa-zione medea per contrastare la violenza sulledonne e l’associazione Donne medico, ha presoparte anche il direttore regionale Coldiretti pie-monte antonio De Concilio. Bellezza, benesseree buonumore: questo è il particolare connubioche fa della donna in agricoltura una donna spe-ciale, mediatrice di un patto che passa attraversouna continua alleanza tra cibo, cultura e cura delterritorio. “passione ed autorevolezza - ha ag-giunto il direttore provinciale Coldiretti alessan-dria Simone moroni - sono doti che ben siconiugano con il modo di vivere delle donne, di-viso tra famiglia e lavoro, che rendono l’attivitàimprenditoriale un contesto particolarmente fa-vorevole alla diffusione di interventi produttivi edinnovativi, che determinano quel valore aggiuntoper lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile inagricoltura e dell’economia del nostro paese. ilprotagonismo delle donne nel creare, produrre,educare, si manifesta nella ricchezza delle rela-zioni. il loro impegno è rilevante specialmentenelle attività multifunzionali e nella valorizzazionedi prodotti tipici nazionali. È quel talento femmi-nile, che si rigenera ogni giorno dell’anno, al ser-vizio della cittadinanza”.

nella foto suggestivo colpo d’occhio della sala convegni del “museo della gambarina” affollato di im-prenditrici che si sono ritrovate in occasione dell’incontro organizzato da Coldiretti alessandria.

nelle foto (a sinistra) il direttore Coldiretti piemonte antonio De Concilio, (a destra) il Direttoree il presidente Coldiretti alessandria Simone moroni e Roberto paravidino. (sotto) la Responsabile pro-vinciale e Regionale Donne impresa Coldiretti graziella Boveri e alcune imprenditrici agricole.

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12 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ| CeReaLi / RegiSTRo UniCo

CEREALInoViTà e STime

Campagna cerealicola, ecco le prime stime produttiveltre quattro milioni di tonnellate di grano duro, 2,9 di tenero, quasi 900 sia per l'orzo che per il mais. e’ il quadro che emergedalle stime effettuate dall’istat sulla stagione cerealicola 2015, a circa un mese dall’inizio delle operazioni di raccolta. i numerisono stati presentati nel corso di un incontro con Coldiretti svoltosi al ministero delle politiche agricole. Le superfici a grano

duro crescono del 2,9%, per una superficie di quasi 1,3 milioni di ettari, mentre il tenero accusa un calo del 7,6 per cento, scendendoa quota 586mila ettari. Sulla base delle stime di resa, il raccolto di grano duro dovrebbe ammontare a 4,1 milioni di tonnellate, mentrequello tenero si attesterà sui 2,9 milioni di tonnellate. Considerati anche gli stock, la disponibilità totale è, rispettivamente, di 5,1 e 3,5milioni di tonnellate. in salita anche l’orzo. Dalla campagna 2015 se ne attendono 877mila tonnellate, da una superficie coltivata che èsalita a quota 233mila ettari (+3,6%). nel comparto mais c’è stata, invece, una riduzione negli investimenti produttivi, con 870milaettari, il 7 per cento in meno rispetto alla campagna precedente. La soia, infine, dovrebbe vedere una produzione stimata di 1,1 milionidi tonnellate, per una superficie stimata di 233mila ettari, sulla cui entità precisa i pareri non sono però unanimi. Un’analisi più dettagliatasarà effettuata a fine luglio, con l’arrivo dei dati produttivi.

O

REGISTRO UNICOConTRoLLi iSpeTTiVi a CaRiCo DeLLe azienDe agRiCoLe

Semplificazione, via libera al Registro unico dei controlliia libera al Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agri-cole, previsto da Campolibero nella Legge Competitività. La ConferenzaUnificata ha, infatti, approvato il decreto predisposto dal ministero delle po-

litiche agricole. L’obiettivo è far sì che l’attività ispettiva nei confronti delle impreseagricole da parte degli organi di vigilanza sia svolta in forma coordinata, al fine dievitare sovrapposizioni e duplicazioni di accertamenti. nel Registro Unico (Ruci)dovranno affluire i dati concernenti i controlli effettuati da parte degli organi di po-lizia, organi di vigilanza, organismi pagatori, nonché da organismi privati autorizzatiallo svolgimento di controlli nei confronti delle imprese agricole. È stabilito che,prima di effettuare una nuova ispezione, la pubblica amministrazione debba verifi-care attraverso il Ruci gli esiti dei controlli precedenti al fine di evitare sovrappo-sizioni che possano intralciare l’esercizio dell’attività d’impresa. Coldiretti ha dasempre assegnato grande importanza alla problematica della semplificazione am-ministrativa da intendersi come un processo di razionalizzazione volto ad evitareuna duplicazione nell’attribuzione di poteri pubblici che comporti la duplicazione e la sovrapposizione di adempimenti ed oneri burocraticiper le imprese agricole. non a caso in più di un’occasione ha espresso la necessità di semplificare e coordinare il sistema dei controlli ispettivie di assicurare, nel contempo, un comportamento omogeneo nei confronti delle imprese agricole. Tale esigenza assume particolare rilevanzaconsiderato che ad oggi il sistema dei controlli a carico delle imprese agricole risulta caratterizzato da una pluralità di organi di vigilanza ap-partenenti a diverse amministrazioni, con competenze in alcuni casi analoghe e sovrapponibili, con la conseguenza che le aziende agricolesono di fatto sottoposte, con riferimento alle stesse materie, a più controlli da parte dei vari organi di vigilanza.

v

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impoSTe / agRomaFie |ATTUALITÀ

IMPOSTE COMUNALI imU e TaSi

a scadenza da rispettare per pa-gare le imposte comunali è mar-tedì 16 giugno prossimo.

Considerando che ogni Comune è liberodi determinare le aliquote e le eventualidetrazioni, nonché gli immobili oggetto diimposizione, possiamo sostenere in viagenerale che l’imu colpisce le abitazioniprincipali di lusso, le seconde case e i ter-reni agricoli mentre la Tasi colpisce le abi-tazioni principali non di lusso e i fabbricatirurali strumentali. in ogni caso, il paga-mento del 16 giugno rappresenta un ac-conto per l’anno d’imposta 2015 e vienecalcolato sulla base delle aliquote comu-nali stabilite per l’anno precedente te-nendo conto della situazione aggiornatadegli immobili nell’anno 2015. per la pros-

sima scadenza del 16 giugno, impresaVerde invierà a casa dei suoi clienti, non-ché soci di Coldiretti, il modello F24 de-bitamente compilato in ogni sua parte,pronto per il pagamento da effettuarsi inBanca o in posta. a tutti coloro che in-vece effettuano normalmente il versa-mento telematico delle imposte tramite inostri uffici, verrà inviata una lettera conl’importo delle imposte che saranno ad-debitate sul conto. per coloro che devonoversare il diritto annuale della Camera diCommercio, la scadenza segue quelledelle imposte derivanti dal modello Unicoche attualmente sono fissate al 16 giugnoe al 16 luglio: salvo proroghe anche il di-ritto annuale sarà da noi conteggiato e ad-debitato nel modello F24 inviato a casa.

L

MAFIA:

AGROMAFIE

CON PIZZOSU vINI DOC

A 15,4 MLD

BUSINESS

l business dell’agromafia ha raggiunto i 15,4miliardi di euro nel 2014 attraverso furtidi attrezzature e mezzi agricoli, racket, abi-geato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo

anche sotto forma di imposizione di manodoperao di servizi di trasporto o di guardiania alleaziende agricole. proprio per contrastare questifenomeni la Coldiretti ha promosso la Fonda-zione “osservatorio sulla criminalità nell’agricol-tura e sul sistema agroalimentare” con ilprocuratore giancarlo Caselli alla guida il Comi-tato Scientifico della Fondazione. La criminalità -sottolinea Coldiretti - controlla in molti territorila distribuzione e talvolta anche la produzione dellatte, della carne, della mozzarella, dello zucchero,del vino, della farina, del pane clandestino, delburro e della frutta e della verdura. Con i classicistrumenti dell’estorsione e dell’intimidazione im-pongono la vendita di determinate marche e de-terminati prodotti agli esercizi commerciali, chea volte, approfittando della crisi economica, arri-vano a rilevare direttamente. non solo si appro-priano di vasti comparti dell’agroalimentare e deiguadagni che ne derivano, distruggendo la con-correnza e il libero mercato legale e soffocandol’imprenditoria onesta, ma - continua la Coldiretti- compromettono in modo gravissimo la qualitàe la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indirettodi minare profondamente l’immagine dei prodottiitaliani ed il valore del marchio Made in Italy.

I

[a cura di Daniela Colombini]

Il modello F24 arriverà a casaScadenza 16 giugno 2015

AVVISO AI SOCI

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alle colline del monferrato, patrimoniodell’Unesco, l’eccellenza delle noccioletonde, gentili, vincenti e... senza difetti.e’ possibile tutto questo? Tematiche

che sono state al centro del convegno che si èsvolto sabato 16 maggio nell’ambito dell’ottavasagra della nocciola che si è svolta a Lu monfer-rato. ospite d’eccezione il cavalier Flavio Repetto,patron del colosso novi, con il quale Coldirettialessandria sta portando avanti dal 2010 un im-portante accordo di filiera. Una storia, quella delcavalier Repetto, classe 1931 e grinta da vendere,che nasce tra i vigneti, costituendo un’azienda perl’imbottigliamento dei vini dell’alto monferrato. Èpassato quindi alla ristorazione collettiva, all’im-bottigliamento delle bevande gassate e alla distri-buzione automatica di bevande in industrie ecomunità. nel 1982 ha rilevato due aziende, laelah e la Dufour, in stato prefallimentare. È riu-scito non solo a salvarle, ma anche a svilupparle,riassorbendo gran parte della manodopera. nel1985 ha acquistato la novi Cioccolato, alla cui at-tività produttiva ha dato un notevole impulso,portando il marchio novi a grande notorietà nelmercato italiano e non solo. “in un momento incui si tende a delocalizzare e molti grandi marchilasciano l’italia ci tengo a precisare a chiare lettereche la novi non è in vendita, anzi. nel nostri sta-bilimento entrano solo nocciole del monferratoe del piemonte, insomma delle nostre colline. noicrediamo nelle potenzialità del territorio e deisuoi imprenditori - ha affermato il cavalier Re-petto - incentiviamo quest’ultimi ad aumentare lasuperficie coltivata a corilicoltura affinchè il nu-mero di nocciole conferite nel nostro stabili-mento possa aumentare: a noi servono 30.000quintali di nocciole all’anno. oggi arrivano datutto il piemonte, sarebbe bello potessero arri-vare dal solo monferrato”. negli ultimi anni inprovincia di alessandria si è assistito ad un conti-nuo aumento delle superfici interessate a noc-

ciola: mediamente 200 ettari all’anno. Una ricettadi sicuro successo che ha visto in prima linea laCoperativa Corilu ottenere, non solo sul territo-rio provinciale e regionale, ampi consensi. adaprire i lavori il sindaco di Lu, michele Fontefran-cesco, che ha sottolienato come in un contestoeconomico non facile la corilicoltura sia ancorain grado di offrire soddisfazioni. L’impegno di Col-diretti nel sostenere la corilicoltura è stato sot-tolineato da Carlo pagella, presidente della zonadi alessandria, il quali si è soffermato sulla vitalitàimprenditoriale della terra monferrina “ricca diiniziativa che vede premiato questo suo coraggiograzie ad un continuo aumento delle superfici in-teressate “a nocciola”. Un territorio che mandasegnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, disaper guardare al futuro con fiducia e con la con-vinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi pro-getti. “il territorio della provincia di alessandria èricco di aziende trasformatrici che ricercano unprodotto di qualità e di provenienza locale. - haaggiunto emiliano Bracco vice direttore della Col-diretti alessandrina - ecco perché è necessario ri-partire dal territorio seguendo il discorso difiliera dove la qualità deve fare la differenza, dovel’azienda si possa sentire tutelata dalle specula-zioni di mercato, alleata con tutti quei soggetti checredono in un’agricoltura fatta di qualità e traspa-renza. accordi che premino in modo virtuoso chi

produce e chi consuma”. il convegno ha richia-mato un numeroso pubblico, il quale ha potutoapprezzare sia l’esposizione delle macchine agri-cole per il settore corilicolo allestita in piazzagherzi, sia ascoltare le ultime novità tecniche. gliinterventi di settore sono stati coordinati da al-berto pansecchi che, agronomo di Coldiretti, hafatto il punto sui “Difetti della nocciola” e le tec-niche sino ad ora attuate per evitare il problema.interessanti sono stati i riferimenti alla sostenibi-lità economica ed ambientale dell’operazione. aseguire gli interventi di Tito Demaestri sull’analisichimiche e merceologiche sulle nocciole del mon-ferrato e del piemonte, di Luigi merlo dell’asso-ciazione Comuni del monferrato che ha delineatocome la valorizzazione del territorio possa rap-presentare la carta vincente per essere competi-tivi e di paolo Lambertini che ha approfondito ilcapitolo legato agli agrofarmaci e la loro distribu-zione: un connubio necessario per un buon risul-tato. a conferma dell’importanza che il settorecorilicolo riveste nella provincia alessandrina l’im-pegno della Camera di Commercio che sta por-tando avanti il progetto pluriennale per lavalorizzazione della Tonda gentile come ha sot-tolineato giuseppe Concaro direttore del CadirLab che richiamato l’attenzione sulla manicalitàdell’eccellenza, chiave di sicuro successo per laqualità e per avere un prodotto a “zerodifetti”.

D

14 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ| CoRiLiCoLTURa

nella foto L’inaugurazione dell’ottava sagra della nocciola che si è svolta a Lu sabato 16maggio. a tagliare il nastro, al centro, il Cavalier Flavio Repetto patron del colosso novi elahDufour. il tema al centro del convegno la sfida di ottenere nocciole senza difetti.

senza difetti:

NoccioleInC

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SA

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ADeDICAtA ALLA CorIL

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oLt

ur

Auna sfidapossibile

Ospite d’eccezione il cava-

lier Flavio Repetto: “La Novi

non è in vendita: da noi solo

nocciole Made in Monfer-

rato e Made in Piemonte, il

territorio è un valore inesti-

mabile che va difeso”

l nocciolo può davvero essere una nuovarisorsa per la Val Borbera: è il dato, impor-tante, emerso dal convegno organizzato a

Cabella Ligure dalla Comunità montana Terredel giarolo, con il supporto della Coldiretti dialessandria e novi Ligure. L’argomento è statoapprofondito dall’agronomo di Coldiretti al-berto pansecchi che ha messo in luce come va-lorizzare i terreni e creare lavoro, “impiantando

anche in sedimenti non eccessivamente grandi,questa coltura, che in prospettiva garantisce ilrecupero dell’investimento e una nuova im-pronta di identità alla valle intera”. Le conclu-sioni, poi, sono state della presidentessa dellapro Loco, Caterina Fasolini, che ha dato appun-tamento a nuove occasioni di dibattito per ap-profondire la tematica e “approfittare”dell’estate per i primi impianti.

CABELLA LIGURE iL noCCioLo RiSoRSa DeLLa VaL BoRBeRa

I

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

ViTiCoLTURa n.38 |SCHEDA

15

il ciclo biologico della drosophilagli insetti adulti hanno una lunghezza di 2-3 mm, hanno occhi rossi e un colore del corpogiallo marroncino. Le femmine assomigliano alle Drosofile locali (i moscerini dell’aceto) e imaschi sono facilmente riconoscibili, perché hanno una macchia scura sulle ali.

mentre la maggior parte delle Drosofile infestano solo frutta troppo matura già caduta a terra,le femmine della Drosophila suzukii possono lesionare con il loro robusto ovopositore la buc-cia dei frutti in maturazione e deporre le proprie uova. in media sono deposte 2-3 uova. Unafemmina può deporre complessivamente circa 400uova. già dopo un giorno sgusciano le larve ed inizianoa nutrirsi all’interno dei frutti.

L’impupamento può verificarsi nel frutto o nel terrenoe una generazione si completa entro 1 o 2 settimane.Con condizioni climatiche favorevoli la Drosophila puòcompiere oltre 10 generazioni all’anno. Lo svernamentoavviene come adulto in luoghi protetti.

DR

OSI

Ph

ILA

SU

ZUk

II

• polifaga• Rapida diffusione• ingenti danni• Difficile controllo

[a cura di alberto pansecchi]

L’economia globale e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione per il trasportodelle merci, espone le coltivazioni locali al rischio di colonizzazione da partedi nuovi parassiti e patogeni.

Come già accaduto in passato, la nuova avversità che affligge la vite è un pic-colo insetto, quasi invisibile, originario del Sud-Est asiatico.

Questo insetto, classificato col nome di Drosophila suzukii ha raggiunto dap-prima l’America nel 2008 e successivamente, l’Europa (Italia, Francia, Spagna,Russia e Svizzera). In Italia è stato segnalato la prima volta nel 2009 in TrentinoAlto-Adige.

In pochi anni di diffusione, il parassita ha provocato e sta tuttora causandoenormi danni alle produzioni frutticole.

Il moscerino dei piccoli frutti, così è conosciuta in Italia la Drosophila, è infattiun parassita polifago, che attacca tutte le specie frutticole.

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danni provocatiesternamente sui frutti sono riconoscibili punture e chiazze in-fossate. Successivamente si hanno marcescenze fungine o bat-teriche. può portare a perdite di produzione fino all’80% oaddirittura dell’intero raccolto.estremamente a rischio è la viticoltura di qualità in quanto pri-vilegia raccolte tardive che, inevitabilmente, espongono mag-giormente i grappoli all’azione di quest’insetto, magaricombinata a quella di altre avversità. Un altro pericolo consistenel trasporto di un’elevata popolazione microbica. evidente èla relazione con l’insorgenza di marciume acido sull’uva. Questaavversità è dovuta¡ all’azione di batteri acetici e lieviti sugli acini,in presenza di danni fisici che compromettano l’integrità della bacca. La Drosophila in questo caso funge-rebbe sia da strumento del danno meccanico che da veicolo dell’infezione microbica.

16 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

SCHEDA|ViTiCoLTURa n.38 [a cura di alberto pansecchi]

Bibliografia: il moscerino dei piccoli frutti - Regione emilia Romagna, Direzione gen. agricoltura, Serv. Fitosanitarioil moscerino dei piccoli frutti - provincia autonoma di Bolzano, Servizio Fitosanitario provincialemateriale da WeB: Drosophila suzukii, una nuova minaccia? Slowine, Slow Foodmateriale da WeB: Drosophila suzukii, moscerino devastante - gianfranco anfora - gruppo di ricerca“Chimica ecologica” - Centro Ricerche e innovazione Fond. e.mach, San michele all’adige, 2014

piante ospiti, propagazione e diffusioneLa Drosophila suzukii ha un’ampia cerchia di piante ospiti, chesi potrebbe ancora estendere a causa della sua rapida capacitádi adattamento in ogni condizione. infesta i frutti con buccia sot-tile di piante coltivate e spontanee.

Su grandi distanze la propagazione avviene attraverso la fruttainfestata. anche solo pochi esemplari sono sufficienti, entro po-chissimo tempo e con condizioni climatiche favorevoli a deter-minare rapidi incrementi di popolazione. Regioni frutticoleconfinanti possono quindi facilmente venir colonizzate.

prevenzione e lottaad oggi non esiste un’unica soluzione per la lotta a questo insetto; èquindi necessario adottare strategie di lotta integrata volte a prevenirel’infestazione e a minimizzare il danno.

Tra le varie strategie non si può finora prescindere da un uso ragio-nato ed accorto degli insetticidi registrati, in combinazione ad esempiocon pratiche sanitarie ed agronomiche, uso delle reti anti insetto, cat-tura massale. a causa della particolare biologia dell’insetto che deponele uova su frutti maturi prossimi alla raccolta la lotta chimica è parti-colarmente difficile. Una qualche efficacia hanno mostrato molecolenelle classi dei piretroidi, esteri fosforici e spinosine. in ogni caso trat-tamenti con i prodotti consentiti devono essere legati al ritrovamentodegli adulti in trappole di monitoraggio.

Le pratiche sanitarie e agronomiche sono fondamentali perché fungonoda prevenzione all’invasione dell’insetto. ad esempio lo sfoltimento dellavegetazione e un inerbimento mantenuto basso hanno effetti multipli:diminuiscono l’ombreggiamento e l’umidità all’interno dell’appezza-mento rendendo quindi l’ambiente meno adatto alla sopravvivenza degliadulti, permettono una migliore copertura degli eventuali trattamentiinsetticidi e consentono una raccolta più completa ed una più semplicedistruzione dei residui, operazione quest’ultima molto importante.

per il monitoraggio ed il controllo può funzionare una miscela chiamata Droskidrink, composta dal 75% diaceto di mela, 25% di vino rosso e zucchero di canna integrale (4gr per i 200ml di liquido necessari per unatrappola) innescata in trappole rosse. per la cattura massale le trappole vengono disposte ogni 2 metri lungoil perimetro del vigneto all’inizio dei voli dell’insetto. Sembra essere importante abbattere il più possibile lapopolazione svernante. i primi adulti che si muovono sono infatti indeboliti e vanno in cerca di fonti alimentariper potersi riprodurre. in questa fase ed in assenza di frutti maturi le trappole non risentono della competi-zione con i substrati naturali e sono molto più attrattive.

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 17

SpeCiaLe oRTo |SCHEDA

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18 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

SCHEDA|SpeCiaLe oRTo

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 19

SpeCiaLe oRTo |SCHEDA

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20 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

SCHEDA|speciale orto

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FRUTTiCoLTURa n.46 |SCHEDA

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[a cura di alessandro albertelli]

OID

IO D

EL

ME

LO

L’oidio del melo rappresenta una delle malattie fungine più gravi del melo e colpisce inmodo particolare i giovani germogli ma anche le foglie, i fiori ed i frutticini lasciandovi evidentie caratteristiche tracce del danno.

Oidio su frutto

Oidio su foglia

• L’agente fungino responsabile della malattia che può interessare sia pur raramente ancheil pero e il cotogno è la podosphaera leucotricha che completa il suo ciclo biologico nellaforma agamica di Oidium farinosum.

• l’oidio è un fungo epifita: il micelio rimane all’esterno, sulla superficie degli organiattaccati e invia dentro alle cellule vegetali gli austori i quali hanno la funzione di parassitizzarei tessuti colpiti.

• La conservazione della malattia nei mesi invernali avviene prevalentemente ad opera delmicelio dentro le gemme. più raramente il fungo può svernare come corpo fruttifero sessuatochiamato cleistotecio che si forma sui tessuti colpiti, è di forma sferoidale e contiene al-l’interno 1 asco con 6-8 ascospore.

• Le prime infezioni primaverili dette infezioni primarie avvengono ad opera del miceliosvernante nella fase di schiusura delle gemme con temperature superiori ai 10°C.

• Queste infezioni primarie originano una serie di infezioni conidiche dette infezioni secon-darie che si sviluppano nel periodo primaverile-estivo e sono provocate dai conidi di Oidiumfarinosum prodotti abbondantemente dai conidiofori che si differenziano dal micelio bianca-stro che ricopre gli organi ammalati.

• La diffusione del fungo varia nei diversi ambienti ed è strettamente correlata all’andamentoclimatico. Le temperature al di sotto di 8-10 °C e al di sopra di 32-33 °C normalmente bloc-cano le infezioni. Sono pertanto, da considerarsi pericolose temperature da 10 a 30 °C.

• L’umidità atmosferica favorisce le infezioni, mentre le piogge sono di ostacolo all’oidio inquanto i conidi in mezzo liquido perdono la loro germinabilità.

• Fra i fattori predisponenti l’infezione oidica sono le forti concimazioni azotate e la presenzadi organi vegetali in forte attività vegetativa e rapido accrescimento.

agente patogeno e ciclo biologico

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22 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

SCHEDA| FRUTTiCoLTURa n.46 [a cura di alessandro albertelli]

sintomi

Sintomi sui germogliL’oidio determina sui germogli sintomi evidenti egravi. L’accrescimento appare stentato, con le fo-glioline deformi e atrofiche, L’asse del germoglioarresta il proprio sviluppo e si presenta contorto,deforme e si ricopre di una leggera polverina bian-castra. in seguito si assiste alla clorosi e necrosi delgermoglio.

Sintomi sulle foglieSulle foglie si manifestano inizialmente aree dellalamina fogliare leggermente deformate con pre-senza di macchie clorotiche appena percettibili. Lemacchie, su cui compare una patina biancastra siestendono su tutta la foglia che si ricoprirà intera-mente della muffetta biancastra. in caso di grave in-fezione si può avere anche una notevole filloptosi.

Sintomi sui fiorii fiori sono colpiti più raramente dall’oidio, tuttaviase colpiti manifestano deformazioni ed aborti-scono, si ricoprono di muffetta biancastra ed allafine cadono.

Sintomi sui fruttii frutti sono colpiti raramente dall’oidio. il frutti-cino colpito manifesta un accrescimento, una co-lorazione ed una maturazione irregolari. inoltremanifestano una caratteristica rugginosità dellabuccia che si presenta più o meno intensa a se-conda del grado dell’attacco e dello stadio feno-logico infettato.

lottaLa lotta si basa fondamentalmente su interventi ditipo agronomico e chimico. gli interventi agrono-mici hanno lo scopo di ridurre il potenziale di ino-culo dell’oidio e consistono in:• potature invernali di risanamento: si eliminanorametti che presentano gemme infette (riconosci-bili perché più piccole, di colore più scuro e con puntapiù pronunciata); • eliminazione in primavera deigermogli infetti.

La lotta chimica antioidica è in stretta relazione con la lotta antitic-chiolatura sia per il periodo comune delle infezioni che per la possi-bilità di usare principi attivi che hanno duplice azione (antiticchiolatura

e antioidica). gli interventi chimici, in caso di gravi infezioni primaverilio in caso di cultivar particolarmente sensibili ed in zone epidemicheiniziano già in fase di mazzetti affioranti-prefioritura. i trattamenti an-tioidici proseguono fino a circa metà estate quando il rischio di infe-zioni è notevolmente ridotto sia per le condizioni ambientali avverseal fungo che per la maggior resistenza delle piante stesse.La lotta chimica (facendo riferimento alle norme di lotta integrata 2015)

si basa sui seguenti principi attivi. zolfo (1) Difenoconazolo (2) mi-clobutanil (2) penconazolo (2) Tebuconazolo (2) (7) Tetraconazolo(2) Ciproconazolo (2) Bupirimate (3) Trifloxistrobin (4) Boscalid +pyraclostrobin (4) Quinoxifen (5) Cyflufenamide (6).

(1) Dotato di azione collaterale contro la

ticchiolatura.

(2) Con i fungicidi I.B.E. non si possono

effettuare più di 4 interventi nel corso

dell’annata indipendentemente dall’av-

versità.

(3) Fitotossico su cultivar “Imperatore”.

(4) Le strobilurine non sono utilizzabili

più di 3 volte all’anno indipendente-

mente dall’avversità.

(5) Al massimo 3 trattamenti all’anno.

(6) Al massimo 2 interventi all'anno.

(7) Al massimo 3 interventi all’anno indi-

pendentemente dall’avversità.

Bibliografia: FeRRaRi m.; maRCon e., menTa a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 420-421-422.ponTi iVan;LaFFi F. (1988) - malattie crittogamiche delle piante da frutto, 69.Regione piemonTe (2015) - norme tecniche di produzione integrata, 35.

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria

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l presidente del Condifesa marianopastore comunica che il ministerodelle politiche agricole ha prorogato

al 31 maggio 2015 il termine per assicurareuva, frutta e cereali a ciclo autunno-prima-verile (frumento, orzo, ecc.) rispetto alla datainiziale del 20 aprile. per le colture a cicloprimaverile (mais, girasole, soia, sorgo, ecc.) iltermine resta confermato nel 31 maggiomentre c’è tempo fino al 15 luglio 2015per le colture a ciclo estivo, di secondoraccolto e trapiantate (riso, pomodoro, orti-cole, ecc.). in base al piano assicurativo agri-colo nazionale 2015 sono agevolate dalcontributo comunitario le seguenti tipolo-gie di polizza:tipo a) - Multirischio - alluvione, sic-cità, gelo/brina, grandine, pioggia, neve,vento, colpo di solo/vento caldo, sbalzotermico - contributo max 65% del premiocon minimo garantito del 58,5%;

tipo b) - Catastrofale+grandine(alluvione, siccità, gelo/brina) + almeno 1 tragrandine, pioggia, neve e vento forte - con-tributo max 65% minimo garantito 58,5%;tipo c) - Pluririschio - minimo 3 av-versità scelte tra grandine, pioggia, neve,vento + eventualmente 1 o entrambe le av-versità accessorie (colpo di solo/vento caldo,sbalzo termico) - contributo max 65% mi-nimo garantito 48,75%. e’ possibile aggiun-gere gelo/brina ma in tal caso non ègarantita la contribuzione minima;tipo d) - Catastrofale (alluvione, sic-cità, gelo/brina) - contributo max 65% mi-nimo garantito 58,5%.Quest’anno gli assicurati si stanno orien-tando prevalentemente sulla polizza di tipoc) contro grandine, vento forte, eccesso dipioggia. i costi ad ettaro al netto del con-tributo comunitario, comprese le speseconsortili, a titolo esemplificativo, sono i

seguenti: • vigneto di 1 ettaro di moscato d’asti adalice Bel Colle, 100 quintali d’uva per unvalore di euro 10.450,00, con una spesa mi-nima di euro 234,00;• un ettaro di pomodoro da industria adalessandria, 900 quintali per un valore dieuro 7.938,00, con una spesa minima dieuro 264,00• un ettaro di frumento tenero a Tortona,60 quintali per un valore di euro 1.413,00,con una spesa minima di euro 26,00. allostesso costo è possibile avere una polizzagrandine, vento, incendio senza contributopubblico.Un ettaro di mais a Castelnuovo Scrivia,120 quintali per un valore di euro 2.280,00,con una spesa minima di euro 51,00.Per avere ulteriori informazioni epreventivi personalizzati contat-tare il Condifesa 0131-52086.

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

ConDiFeSa |ATTUALITÀ

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al 31 MAGGIOPROROgATO

IL TERMINEPER ASSICURAREuva, frutta e cereali

CONDIFESAConTRo Le aVVeRSiTà aTmoSFeRiCHe CoL ConTRiBUTo ComUniTaRio DeL 65%

I

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24 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ|ConSigLieRe eCCLeSiaSTiCo

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

Ho sognato…ell’anno dei bicentenari, dei cente-nari e dell’expo 2015 ho sognatoche nella strada aperta da donBosco una generazione nuova di

educatori accompagnava i giovani che si affac-ciano alla vita; ho sognato, ho sognato nel cen-tenario dello scoppio della prima guerra mondiale - l’inutile strage - unaconversione in massa alla pace; ho sognato nell’anno dell’expo dedicatoal cibo di vedere i nostri banchi alimentari per sfamare gli indigenti piùriforniti del solito.al risveglio dal sogno mi sono reso conto che l’interesse ai giovani lo di-mostrano soprattutto i mercanti, mi sono reso conto che dopo centoanni l’inutile strage ha dato forza al mercato delle armi e non di percorsidi pace. Chissà se sei mesi di expo basteranno a porre al centro dell’at-tenzione dei grandi della terra il problema del cibo per tutti.La Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo delConcilio vaticano ii ci insegna che la terra ci è stata data in dono, che ilcibo è il risultato dell’impegno e del lavoro umano, ma la sua produzionee la sua distribuzione non possono essere ridotte a mera questione tec-nica e men che meno a fatto commerciale.Lavorare per produrre cibo per tutti è una questione di giustizia e ognunodi noi è chiamato a constatare le ingiustizie e le situazioni di grave iniquitàche affamano milioni di persone nell’indifferenza diffusa.a me sembra giusto che parte dell’incasso dell’expo si trasformi in ciboper chi ha fame.

don ivo

N

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

pRemio maRengo DoC |ATTUALITÀ

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ALESSANDRIA “pRemio maRengo DoC”, oRganizzaTo DaLLa CameRa Di CommeRCio

vINCITORI DELqUESTI I vINI

DELLA PROvINCIA DI ALESSANDRIA

41°CONCORSOENOLOGICO

abato 9 maggio si sono conclusi i lavoridelle Commissioni di degustazione della41esima edizione del Concorso enolo-gico provinciale “Premio MarengoDOC”, organizzato dalla Camera di

Commercio con il supporto operativo della pro-pria azienda Speciale asperia. Sono ben 91 i pro-dotti che i campioni che hanno raggiunto ilpunteggio di 85/100, e che quindi sono stati insi-gniti del diploma “premio marengo DoC”.“Trenta vini e un assoluto: l’ovada, a dire che ilgrande vino della provincia di alessandria è questorosso figlio del Dolcetto, che mostra opulenza,equilibrio e gran sostanza” - questo il commentodi paolo massobrio, giornalista e uomo della co-municazione, che ha fatto parte della Commis-sione della Critica. “per i bianchi è stato ancora ilgavi a tenere banco, anche qui con un vino di no-tevole sostanza, capace persino di evoluzioni in-teressanti negli anni. interessanti le valutazioni deicritici per l’albarossa e anche per l’interpreta-zione dell’alta Langa. Fra le numerose interpreta-zioni di Barbera, comprese quelle del monferratorosso, buona soddisfazione, ma campioni ancoraassai dissimili fra loro.” a queste prime dichiara-zioni ha fatto eco il presidente della Camera dicommercio, gian paolo Coscia: “L’edizione dei 41anni ha dimostrato ancora una volta la vitalità delnostro concorso e l’importanza che esso puòavere per promuovere l’intero comparto vitivini-colo provinciale. Tra i marengo d’oro e le Sele-zioni Speciali compare tutto il “gotha” dei nostri

produttori (ma ci sono anche alcune novità), mentreil campo dei vini doc premiati con il diploma a85/100 rappresenta fedelmente un panoramaproduttivo che ben poche realtà provinciali pos-sono vantare, fatto di alta qualità, varietà di deno-minazioni, estrema capacità di rispondere allerichieste dei vari segmenti di mercato. ora toccaalla Camera di Commercio e alla sua azienda spe-ciale asperia - conclude Coscia - fare da supportoal grande lavoro che le aziende hanno compiutoin vigna e in cantina. Lo scorso anno, grazie ai sug-gerimenti venuti dal tavolo dei produttori ab-biamo imboccato una strada di valorizzazione asostegno della commercializzazione di questi viniche molti hanno giudicato efficace. per il 2015 in-tendiamo perseverare e, nonostante il calo dellerisorse, rendere il nostro intervento ancora piùrilevante. alcune iniziative di grande impatto e no-vità le stiamo definendo in questi giorni, a comin-ciare dal luogo in cui avverrà la consuetacerimonia di premiazione. Desidero infine ringra-ziare l’Onav e tutti i componenti delle Commis-sioni di degustazione che danno spessore eserietà al nostro concorso”. Queste le statistichesu cui si è chiusa l’edizione 2015 del Concorso: icampioni di vino presentati da ben 84 aziendesono stati complessivamente 273, dei quali 14 perla categoria aromatici, 74 per la categoria bianchi,176 per la categoria rossi e 9 per la categoria spu-manti. Tutti i campioni, sottoposti ad una doppiaanonimizzazione, sono stati degustati da 20 com-missioni che hanno lavorato dal 5 al 7 maggio,

mentre la Commissione Finale composta da eno-logi, sommelier ed esperti del settore ha operatoil 9 maggio. L’edizione numero 41 ha visto confer-mate le distinzioni introdotte nella precedenteedizione della competizione, con la quale in par-ticolare sono state istituite tre nuove tipologie didistinzioni: il premio “Marengo DOC Gio-vani”, il premio “Marengo DOC Donna” edil premio “Marengo DOC Critica”. Di seguitosono sintetizzate le modalità di attribuzione deipremi previste dal regolamento del Concorso:

S• premio marengo doc: assegnato ai vini chehanno raggiunto il punteggio di almeno 85/100;

• premio selezione speciale: assegnato ai30 vini che hanno ottenuto il punteggio più elevatonon inferiore comunque a 88/100;

• premio marengo d’oro: assegnato dallaCommissione Finale che ha individuato, tra i viniche si sono aggiudicati la “Selezione Speciale”, il mi-gliore per ciascuna delle categorie bianchi, rossi,spumanti e aromatici;

• premio marengo doc donna: destinatoal vino che ha ottenuto il miglior punteggio pre-sentato da un’ impresa a prevalente partecipazionefemminile;

• premio marengo doc giovani: (sia uo-mini che donne) destinato al vino che ha ottenuto ilmiglior punteggio presentato da un imprenditorenato a partire dal 1975.

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ATTUALITÀ| agRimeRCaTo a noVi LigURe

NOVI LIGURE inaUgURaTo aLL’inizio Di Via Roma aRRiVanDo Da piazza xx SeTTemBRe

IL NUOvOÈ ARRIvATO

DI CAMPAgNA AMICACON PRODOTTI A kM.0

Farmer’sMarket

Promosso da Coldiretti e dall’Amministrazionedella Città di Novi Ligure.Avrà cadenza settimanalecon un’attenzione particolareper le tipicità locali

na giornata praticamente estivaha accompagnato il brindisi cheha ufficializzato la nascita di unnuovo Farmer’s Market diCampagna Amica che è stato

allestito dai produttori Coldiretti e ci saràogni mercoledì mattina a novi Ligure. Si-tuato in una posizione strategica per il com-mercio, all’inizio di via Roma arrivando dapiazza xx Settembre, vicino ad un ampio ecomodo parcheggio, è avviato in fase speri-mentale sino alla fine di dicembre. a tagliareil nastro il sindaco di novi Ligure, Rocchinomuliere, accompagnato da dirigenti e pro-duttori Coldiretti. «Un ottimo colpo d’oc-chio, sono soddisfatto. Si tratta di unainiziativa importante per il territorio noveseche spero venga apprezzata dai cittadini dinovi - ha affermato il Sindaco di novi Li-gure, Rocchino muliere - soprattutto nel-l’ottica di migliorare l’offerta del centrostorico cittadino. L’obiettivo è quello di av-vicinare produttore e consumatore, conun’attenzione particolare per le tipicità lo-cali e una vocazione al risparmio finale delconsumatore». Un nuovo mercato conta-dino che vuole essere un punto di incontrotra produttori e consumatori ma anche untassello economico importante per vivaciz-zare l’economia e il tessuto commercialedel territori con l’obiettivo di promuoverei prodotti locali, fornendo strumenti utili epratici per favorire un acquisto critico econsapevole, favorendo un “ruolo attivo”del consumatore ed infine sviluppare unacultura alimentare che affonda le proprieradici nel territorio di appartenenza. Deci-samente varia l’offerta legata alla frutta e

alla verdura, ma con un ruolo da protagoni-sti anche i salumi, il miele, i dolci, le nocciole,il vino e i formaggi: queste le produzioni achilometri zero che i consumatori possonotrovare dai produttori agricoli in filieracorta. “il progetto chilometro zero, pro-mosso da Coldiretti è ormai entrato a farparte della cultura e dell’esperienza collet-tiva, rappresentando una strategia comuni-cativa, produttiva e commerciale cherichiama e ripropone il legame inscindibiletra i prodotti e il territorio che costitui-scono la base dell’agricoltura italiana. - af-

ferma il direttore della Coldiretti alessan-drina Simone moroni - Un’alternativa almodello dello scambio di massa dei centricommerciali, che risulta caratterizzato dallapresenza di alimenti omogenei ed anonimidal punto di vista degli aspetti legati alle tra-dizioni culturali, alla stagionalità e alla dispo-nibilità di componenti originali nellaproduzione e nei processi di produzione”.il nuovo Farmer’s Market di campa-gna Amica avrà cadenza settimanale, ognimercoledì mattina, e vedrà alternarsi unadecina di produttori associati a Coldiretti.

U

nella foto una panoramica del nuovo mercato contadino che si svolge ogni mercoledì mattina anovi Ligure all’inizio di via Roma. Un progetto sostenuto dall’amministrazione comunale.

nella foto (sopra) i novesi hanno dimostrato di saper apprezzare le bancarelle dei produttori diCampagna amica. (sotto) il sindaco di novi Ligure Rocchino muliere al taglio del nastro.

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

agRimeRCaTo a CaSaLe monFeRRaTo |ATTUALITÀ

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CASALE MONFERRATO inaUgURaTo L’agRimeRCaTo in piazza San FRanCeSCo

NUOvIcon Campagna Amica:

naugurazione ufficiale alla presenzadelle autorità cittadine per il nuovoagrimercato di Campagna amicache è stato allestito e ci sarà ogniquindici giorni in piazza San Fran-

cesco a Casale monferrato. in questo modoil casalese si arricchisce di un nuovo mer-cato dei contadini che va così ad affiancarsial tradizionale appuntamento del giovedì inpiazza Castello. “i consumatori hanno piùvolte sollecitato un appuntamento che an-dasse ad affiancare quello tradizionale inpiazza Castello dove poter trovare prodottidi stagione, freschi e legati al territorio:questo nuovo mercato sarà la risposta allarichiesta di qualità al giusto prezzo. - ha sot-tolineato il direttore della Coldiretti ales-sandrina Simone moroni - Un ottimo

obiettivo raggiunto che ci riempie di orgo-glio perché si tratta della concretizzazionedi un progetto a cui stiamo lavorando datempo e a cui teniamo molto”. Decisa-mente varia l’offerta legata alla frutta e allaverdura, ma non mancheranno anche sa-lumi, miele, dolci alle nocciole, vino, for-maggi e fiori: queste le produzioni achilometri zero che i consumatori po-tranno trovare dai produttori agricoli in fi-liera corta. Un’alternativa al modello delloscambio di massa dei centri commerciali,che risulta caratterizzato dalla presenza dialimenti omogenei ed anonimi dal punto divista degli aspetti legati alle tradizioni cul-turali, alla stagionalità e alla disponibilità di

componenti originali nella produzione e neiprocessi di produzione. “i prodotti che sipossono acquistare sono - ha affermato ilpresidente di Coldiretti alessandria Ro-berto paravidino - la verdura, la frutta, i for-maggi, i salumi, il vino, i succhi di frutta,torte e biscotti. il giudizio positivo è con-fermato dal fatto che nei mercati degli agri-coltori di Campagna amica si trovanoprodotti locali del territorio che non de-vono affrontare lunghi trasporti con mezziinquinanti, messi in vendita direttamentedall’agricoltore nel rispetto di precise re-gole comportamentali e di un codice eticoambientale, sotto la verifica di un sistema dicontrollo di un ente terzo”.

nella foto brindisi per inaugurare il nuovo agrimercato che si svogerà con cadenza quindicinale inpiazza San Francesco a Casale monferrato. affiancherà quello del giovedì in piazza Castello.

L’appuntamento andrà adaffiancare quello tradizionaledel giovedì mattina in piazzaCastello. Un importante obiet-tivo raggiunto.

APPUNTAMENTI

il territorioscommette e vince sulla qualità

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28 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ|TeRRanoSTRa/Campagna amiCa

ALESSANDRIA iL DURo LaVoRo Dei piCCoLi Ragazzi neL "meRCaTino DeLL'oRTo"

DIDATTICOL’ORTO

ARRIvA AL MERCATOPROPRIO... COMEvERI CONTADINI!!

della scuolaMorbelli

continuata anche quest’anno lacollaborazione con la Scuola mor-belli di alessandria attraverso l’im-pegno in classe e soprattuttonell’orto della scuola con le fatto-rie didattiche di Coldiretti. i bam-

bini sin dall’autunno hanno piantato congiorgio Daffunchio dell’azienda agricola Daf-funchio di Viguzzolo un albicocco, un melo edun ciliegio ed hanno imparato a conoscere isegreti e l’importanza della potatura degli al-beri da frutto. nella cornice, poi, degli splen-didi fiori del pesco si è instaurata una intensacollaborazione con Fabrizio e paola del-l’azienda agricola Della Valle di mirabello, iquali continuano a seguire i piccoli ortolaniin modo assiduo fornendo consigli, materiali,

aiuto pratico nella progettazione e nella rea-lizzazione dell’orto. gli incontri con paola eFabrizio sono stati molteplici e grazie a lorol’orto della Scuola morbelli è completamentetrasformato e rinnovato, predisposto inmodo da essere portato avanti negli anni.Sono state delimitate aree apposite dedicatealle coltivazioni delle diverse stagioni, studiatenon solo in modo funzionale ma anche gra-devole e divertente. Tutto l’orto è stato con-tornato da coppi antichi, alcuni dei qualidecorati per indicare, con titoli simpatici, levarie zone tematiche: orto delle primizie,giardino delle perenni, scacchiera delle aro-matiche, spalliera dei giganti, spalliera dei pic-coli frutti, orto d’autunno e orto d’inverno. ilduro lavoro dei piccoli ragazzi e l’impegno di-dattico di paola e Fabrizio, della referente di-dattica prof.ssa Ferrarino e di tutte lemaestre coinvolte sarà vetrina per tutti nel“mercatino dell’orto” che si terrà venerdì 22maggio dalle ore 16,30 nel giardino dellascuola morbelli, ma anche in piazza della Li-bertà”, nel mercato degli agricoltori di Cam-pagna amica di venerdi 29 maggio, “...propriocome i veri contadini!”

É

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[pagine a cura di Luisa Bo]

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

TeRRanoSTRa/Campagna amiCa|ATTUALITÀ

29

Primo

la Brenta di Simona Canepa, Madona della Villa 15071 - Carpeneto (AL) Tel.0143-876028

raVioli di Borragine

ingredienti per 2 persone:

per la sfoglia:• 150g di farina “00”; 50g di semola digrano duro; 2 uova; 20g di borragine.

per il ripieno:• 70g di borragine;• Sale;• Olio; • 120g di ricotta;• 10g di parmigiano.

per condire:• 10g di burro;• 20g di noci.

La RiCeTTa DeL meSe

preparazione:Lavate la borragine per la sfoglia, tagliatela a striscioline e fatela cuocere con un pocaacqua e il sale verde per 10 minuti circa, fatela freddare e tritatela finemente. Sulla spia-natoia fate la fontana con le farine e le uova, unite anche la borragine ed impastatebene, coprite con un telo e fate riposare circa 30 minuti. per il ripieno cuocete la bor-ragine con un filo d’olio e un pizzico di sale verde, per 10 minuti. in una ciotola mettetela ricotta, la borragine (fatta raffreddare e tritata), il parmigiano e regolate di sale, amal-gamate bene. Stendete la pasta, sistemate dei ciuffetti di ripieno e coprite con altrapasta, tagliate con uno stampino con la forma che più preferite. per la salsa, in una pa-della grande da contenere i ravioli, fate fondere il burro, unite le noci tritate e lasciateandare per 7-8 minuti, nel frattempo cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, ver-sateli nella padella, insieme a poca acqua di cottura e fate mantecare un paio di minuti,servite subito. Se volete potete unire anche una spolverata di parmigiano grattugiato.

ocaccia al finocchietto selvatico,Sformato di bardana con salsina dipomodoro, Torta di farinaccio ezucca, minestra di malva e carciofi,

Risotto ai petali di rosa, involtini di farfarocon carne di agnellone Sambucano, insalatadi punte tenere di erbe e fiori, Torta ai fioridi maggio... - un menù da gourmet, da risto-rante a cinque stelle, questo è quanto annamaria Rivera ha preparato insieme con gli al-lievi, nella lezione del 25 maggio in una delletante che vede protagonista l’agriturismo LoCasale di arquata Scrivia dopo aver passopasso raccolto erbe, fiori e foglioline fino aquel giorno, calpestate magari, con noncu-ranza. L’enorme patrimonio di erbe sponta-nee selvatiche il cui uso in cucina èsicuramente molto antico, stava quasi scom-parendo dai consumi quotidiani, e dopo annidi esperienza maturata come erborista, annamaria Rivera, con grande passione ha rac-colto vecchie o antiche ricette della zona,che l’hanno accompagnata in tanti corsi, perdimostrare che, quello che un tempo era ne-

cessità, oggi può rivivere offrendo moltis-simo: sapori buoni, tutti da riscoprire, un rap-porto più sostenibile con l’ambiente e ilpiacere di stare a contatto con la natura.Queste piante si raccoglievano in un mo-mento della primavera in cui le scorte dicibo dell’inverno stavano finendo e le ver-dure dell’orto non erano ancora in produ-zione. Quale miglior insegnamento trarredalla natura che usare piante che cresconospontaneamente nel momento in cui tempe-ratura e umidità sono ideali? e tutto questosapere è stato preziosamente recuperato in“mangiare sano con le erbe” una guida allaraccolta ed alla cucina, in cui le erbe sponta-nee selvatiche sono trasformate in ben 174ricette della tradizione. L’autrice anna mariaRivera sarà presente all’expo di milano il 31maggio nel padiglione Coldiretti con unoshow coking per presentare il libro e far ap-prezzare il valore delle piante spontanee ali-mentari che possono occupare interamentei menu di primavera a seconda del precisomomento della stagione.

lo casale di Rivera anna mariaStr. per pratolungo 59, 15061 - arquata Scrivia (aL)Tel.0143-635654 - e-mail: [email protected]

a vita è il fiore per il quale l’amore è ilmiele” con la citazione di (VictorHugo) è stato battezzato il progetto

didattico “Dolce come il miele”, coordinato damaria Vittoria delpiano dell’associazioneCulturale “amici ed ex allievi del Liceo Scienti-fico galileo galilei di alessandria”, e carlo ar-zani preside in carica del Liceo Scientifico, cheha coinvolto la Coldiretti, nel corso del correnteanno scolastico. Un percorso di educazione am-bientale, che i piccoli realizzano attraverso l’ap-proccio con l’alveare e il mondo delle api nel suocomplesso, entrando nel vivo dei ruoli di ciascuncomponente dell’arnia, come microcosmo daesplorare. Le scuole inserite in questo percorsodidattico sono il Liceo Scientifico “g.galilei” dialessandria, istituto istruzione Superiore Ciam-pini - Boccardo di novi, i.C.” Bovio - Cavour” dialessandria con la Scuola d’infanzia “gobetti-Bovio”, il plesso di Scuola primaria “Bovio”. LaScuola Secondaria di primo grado dell’istituto“Cavour” ha visto coinvolti i ragazzi nella realiz-zazione di un progetto sui vari utilizzi del mielenella tradizione popolare del territorio alessan-drino e sulle composizioni dei mieli guidati dagiuseppe e giulia dell’apicoltura pitarresidi Casale oltre che dalla prof.ssa andreucciFlora docente di scienze e coordinatrice de“L’e-book giallo come il miele” che sarà presen-tato il 31 maggio all’expo di milano presso ilpadiglione Coldiretti. Un percorso trasversale,che trova la sua forza nella collaborazione trale scuole all’intorno della fattoria didattica, verocuore del sapere del mondo agricolo.

f

IL 31 MAggIOSARà PRESENTATA

LA gUIDA

DI ANNA MARIA

R I v E R A

all’EXPOdi Milano“Mangiare sanocon le Erbe”

ERBE SPONTANEE paTRimonio DaLLe oRigini anTiCHe

L“

UN PROGETTOTRASVERSALE CHE COINVOLGE LA COLDIRETTIE IL MONDO DELLA SCUOLA

“giaLLo Come iL mieLe”

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30 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

EPACA|noViTà pReViDenziaLi [pagina a cura di marino Ravera]

naspiViene introdotta la naSpi (Nuova Assicurazione So-ciale per l’Impiego), che sostituisce l’aSpi (Assicura-zione Sociale per l’Impiego) e la mini aSpi, istituitedalla cd. legge Fornero n.92/2012, le quali avevanosostituito l'indennità di disoccupazione ordinariae a requisiti ridotti. La naSpi, come i precedentiistituti, ha la funzione di fornire un sostegno alreddito ai lavoratori con rapporto di lavoro su-bordinato che abbiano perduto involontaria-mente la propria occupazione e non si applica,come l’aspi e la mini aspi, né agli ope-rai agricoli a tempo determinato ed in-determinato, per i quali continua atrovare applicazione la disciplina del-l’indennità di disoccupazione agricola,né ai dipendenti a tempo indetermi-nato delle pubbliche amministrazioni.

requisitiLa naSpi è riconosciuta ai lavoratori che abbianoperduto involontariamente la propria occupa-zione e che presentino congiuntamente i seguentirequisiti: 1) siano in stato di disoccupazione; 2) possano far valere, nei quattro anni pre-cedenti l'inizio del periodo di disoccu-pazione, almeno tredici settimane dicontribuzione; 3) possano far valere trenta giornate di la-voro effettivo, a prescindere dal mini-male contributivo, nei dodici mesi cheprecedono l'inizio del periodo di disoc-cupazione. La naSpi viene riconosciuta anche ai lavoratoriche hanno rassegnato le dimissioni per giustacausa e nei casi di risoluzione consensuale del rap-porto di lavoro.

misuraLa indennità è rapportata alla retribuzioneimponibile ai fini previdenziali degli ul-timi quattro anni nei casi in cui la retribu-

zione mensile sia pari o inferiore nel 2015 all’im-porto di 1.195 euro, la naSpi è pari al 75% dellaretribuzione mensile. Qualora invece la retribu-zione mensile sia superiore a tale importo, l’inden-nità è pari al 75% del predetto, incrementato diuna somma pari al 25% della differenza tra la re-tribuzione mensile e il predetto importo. LanaSpi non può in ogni caso superare, nel 2015,l’importo mensile massimo di 1.300 euro, rivalu-tato annualmente sulla base della variazione del-l’indice iSTaT dei prezzi al consumo per le famigliedegli operai e degli impiegati intercorsa nell’annoprecedente.

durataLa naSpi viene corrisposta mensilmente, per unnumero di settimane pari alla metàdelle settimane di contribuzione degliultimi quattro anni. ai fini del calcolodella durata non sono computati i pe-riodi contributivi che hanno già datoluogo ad erogazione delle prestazioni didisoccupazione.

domanda e decorrenzadella prestazioneLa naSpi viene corrisposta mensilmente, per unnumero di settimane pari alla metà delle settimanedi contribuzione degli ultimi quattro anni. ai finidel calcolo della durata non sono computati i pe-riodi contributivi che hanno già dato luogo ad ero-gazione delle prestazioni di disoccupazione.

compatiBilità della naspicon lo sVolgimento di laVorosuBordinato il lavoratore che durante il periodo in cui perce-pisce la naSpi instauri un rapporto di lavoro su-bordinato il cui reddito annuale sia superiore alreddito minimo escluso da imposizione fiscale de-cade dalla prestazione, salvo il caso in cui la duratadel rapporto di lavoro non sia superiore a seimesi. in tale caso la prestazione è sospesa d’ufficioper la durata del rapporto di lavoro. Se invece ilrapporto di lavoro instaurato durante la perce-zione della naSpi comporta un reddito annualeinferiore al reddito minimo escluso da imposi-zione, il lavoratore conserva il diritto ad una pre-stazione ridotta, a condizione che comunichiall’inpS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività ilreddito annuo previsto.

compatiBilità della naspicon lo sVolgimento diattiVità laVoratiVa autonoma o d'impresa indiVidualeil lavoratore che durante il periodo in cui perce-pisce la naSpi intraprenda un'attività lavorativaautonoma o di impresa individuale, dalla quale ri-cava un reddito inferiore al limite utile ai fini dellaconservazione dello stato di disoccupazione, devecomunque informare l’inpS entro un mese dal-l'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuoche prevede di trarne. La naSpi è ridotta di unimporto pari all’80% del reddito previsto, rappor-tato al periodo di tempo intercorrente tra la datadi inizio dell'attività e la data in cui termina il pe-riodo di godimento dell'indennità o, se antece-dente, la fine dell’anno.

incentiVo all'autoimprenditorialitàConsiste nella liquidazione anticipata dell’inden-nità: il lavoratore che ha diritto alla correspon-sione della aSpi può richiedere la liquidazioneanticipata, in unica soluzione, dell'im-porto complessivo del trattamento chegli spetta e che non gli è stato ancora erogato,a titolo di incentivo all’avvio di un’attività lavorativaautonoma o di impresa individuale o per la sotto-scrizione di una quota di capitale sociale di unacooperativa nella quale il rapporto mutualistico haad oggetto la prestazione di attività lavorative daparte del soci. L’erogazione anticipata in un’unicasoluzione della naSpi non dà diritto alla contri-buzione figurativa, né all’assegno per il nucleo fa-miliare. per richiedere la liquidazione in un’unicasoluzione della naSpi si deve presentare all’inpS,a pena di decadenza, domanda di anticipazione invia telematica entro trenta giorni dalla data di ini-zio dell’attività lavorativa autonoma

asdi Viene introdotto - in via sperimentale dal 1o mag-gio 2015 - l’assegno di disoccupazione per i lavo-ratori che si trovino in particolare stato di bisognodopo la fruizione della nuova indennità di disoc-cupazione naSpi (art.16). La durata dell’assegno,che sarà pari al 75% dell’ultima indennità naSpipercepita (comunque in misura non superiore all’am-montare dell’assegno sociale), è di 6 mesi e verràerogato fino ad esaurimento dei 300 milioni delfondo specificamente costituito. nel primo annodi applicazione gli interventi sono prioritariamenteriservati ai lavoratori appartenenti a nuclei familiaricon minorenni e, quindi, ai lavoratori in età pros-sima al pensionamento.

P E R L E D O m A N D E

R I V O L g E R S I A L

P A T R O N A T O E P A C A

NUOvAINDENNITàDI DISOCCUPAZIONE

DAL 1 MAGGIO

Il decreto legislativo n.22 del 4marzo 2015 ha introdotto nuove“Disposizioni per il riordino dellanormativa in materia di ammor-tizzatori sociali in caso di disoc-cupazione involontaria e diricollocazione dei lavoratori di-soccupati, in attuazione dellalegge 10 dicembre 2014, n. 183”.

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n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

gioVani impReSa / aTTUaLiTà |ORGANIZZAZIONE

31

NON È POSSIBILE

DURANTE I GIORNIDI INFORTUNIO

SVOLGEREALCUNA ATTIVITÀ

INFORTUNI:

OBBLIgODI DENUNCIA

AI COLTIVATORI:INFORTUNI

dis-coll. analogamente in via sperimentale per il solo anno2015 viene riconosciuta una indennità di disoccu-pazione mensile ai collaboratori coordinati e con-tinuativi rimasti privi di occupazione. infine vienedisciplinato il cd. contratto di ricollocazione, unaparticolare forma di assistenza intensiva alla ri-cerca di lavoro da parte dei servizi per il colloca-mento pubblici o privati, finanziata dalle regioni.

• Durante i giorni coperti da infortunio, non è pos-sibile svolgere alcuna attività lavorativa in azienda.nel caso, infatti, di un nuovo infortunio occorsonei giorni in cui bisognava astenersi dal lavoro, ilcoltivatore diretto è soggetto a possibili sanzionida parte dell’inaiL oltre che alla perdita del risar-cimento dei giorni di indennità inerente il primoinfortunio. L’inaiL, infatti, risarcisce l’infortunatocon un’indennità giornaliera prevista appunto perastensione temporanea “assoluta” dal lavoro,come previsti dal certificato medico. per ogni chia-rimento gli uffici epaca sono a disposizione per in-formazioni e chiarimenti.

GIOVANI IMPRESA FieRa aD aRQUaTa Lo SCoRSo 1°maggio

CARRELLO SPESA: a maggio Si Riempie Di VeRDURe e FRUTTa

AGLI ORGANI DIPUBBLICASICUREZZA

ra le 450 bancarelle presenti alla fiera del 1° maggio che si svolge ogni anno ad arquata Scrivia,ha destato curiosità ed interesse il gazebo istituzionale, organizzato da giovani impresa ales-

sandria, che ha divulgato materiale informativo. L’iniziativa rientra nella progettualità di far conoscerele attività del movimento con l’obiettivo di rendere le imprese agricole più competitive e garantireun nuovo protagonismo dell’agricoltura nello sviluppo dell’economia del paese.

• in caso di infortunio sul lavoro che comportiun’inabilità al lavoro superiore ai tre giorni, i lavo-ratori autonomi e/o datori di lavoro, devono faredenuncia entro due giorni, pena la perdita dell’in-dennità giornaliera erogata dall’inaiL. entro il ter-mine di 2 giorni, la denuncia deve essere presentataanche all’autorità di pubblica sicurezza del Comunein cui è avvenuto l’infortunio. per autorità di pub-blica sicurezza si intendono la questura o, in alter-nativa, i commissari di polizia o Carabinieri.

f

l carrello della spesa di maggio si riempie di ver-dure e di frutta vivace sia nel gusto che nei colori.Tra i numerosi ortaggi che questa stagione offre,

fanno la loro comparsa ravanelli, piselli e patate no-velle, mentre continuiamo a trovare asparagi, fave, bie-tole, finocchi, cetrioli e spinaci. Siamo nel pieno dellastagione dei piselli freschi, legumi dalle mille proprietà:non solo diuretici e rimineralizzanti, ma anche ricchidi fibre, proteine, potassio, calcio, ferro e vitamina C.in cucina sono ottimi per preparare saporiti condi-menti per primi e secondo piatti. arrivano anche lepatate novelle, dalla buccia liscia e sottile, particolar-mente ricche di selenio e vitamina C. molte delle so-stanze nutritive della patata sono contenute nella buccia, per questo motivo meglio cucinarle alforno o al vapore e consumarle per intero. È pure importante tenerle in un luogo fresco e asciutto,per meglio conservare il loro alto contenuto di acqua e potassio. È il momento di comprare o an-dare in cerca di asparagi, quasi alla fine della loro stagione.

I

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32 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

ATTUALITÀ|inSeRzioni meRCaTino

inserzioni Vendo•azienda agricola 7 ettari blocco unico inte-ramente recintata tre ville indipendenti con ampi cortiliportici stalle fienile caseificio tutto a norme USSL. Le-gnaie cantine acquedotto privato e laghetto privatostrade terreno con funghi e tartufi bianchi, un vero eproprio borgo per famiglie e tutto pronto da abitare en-clave di sicurezza libero al rogito. Disponibili per visite.no visite turistiche di curiosi. Cell.338-9775128

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inserzioni Cerco

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Page 33: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A.

SCaDenze |ATTUALITÀ

33

SCADENZA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

16 Giugno

2015 IVA Liquidazione e versamento dell’IVA a debitodel mese di maggio 2015.

Contribuenti IVA mensili

16 Giugno

2015 IMU/TASIVersamento delle imposte a debito IMu e TASIin acconto per l'anno 2015

Contribuenti proprietari di immobili

15 Giugno

2015IVA

emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo aidentificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

Soggetti passivi IVA

25 Giugno

2015IVA

INTRASTATInvio telematico elenchi INTRASTAT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di serviziintracomunitari relativi al mese di maggio

Operatori intracomunitaricon obbligo mensile

30 Giugno

2015 IMUPresentazione dichiarazione Imu ai Comuni perle variazioni di pagamento intervenute nell'anno2014

Coltivatori diretti proprietari diterreni che hanno versato l’IMu perl’anno 2014

16 Giugno

2015RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente.

Contribuenti che corrispondonoredditi soggetti a ritenute

[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

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34 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

Lutti Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Bonzano,

per la perdita del caro

TESEOTitolare di azienda

a San Giorgio Monferrato

✟ 20/02/1924 - 30/01/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Aceto,

per la perdita della cara

CLOTILDESocia di Occimiano

✟ 12/12/1923 - 23/04/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Nosengo,

per la scomparsa della cara

LILIANATitolare di azienda a Conzano

✟ 13/11/1926 - 31/03/2015 ✟

Coldiretti si unisce al doloredella famiglia Prandi,

per la scomparsa della cara

TERESASocia di Casale Monferrato

✟ 18/11/1939 - 27/01/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Gavazza,

per la perdita della cara

fRANCASocia di Bosco Marengo

✟ 1929 - 2015 ✟

Coldiretti Alessandria esprime sentitecondoglianze a Innocenzo e Paola Gasti,

per la perdita della cara mamma

PIERINA MARANzANAVed. gasti

Socia di Castellazzo Bormida

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Garrone,

per la perdita della cara

RINASocia di Conzano

✟ 06/02/1920 - 30/01/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore di Roberto Gamarino,

Presidente di Sezione di Murisengo per la perdita della cara

MAMMASocia di Murisengo

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Scolaro,

per la perdita del caro

AgOSTINOSocio di Borgo San Martino

✟ 01/01/1924 - 07/02/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Caprioglio,

per la perdita del caro

ERNANISocio ed ex sindaco di Rosignano

Monf.to. Funzionario cacciae pesca Provincia di Alessandria

✟ 29/05/1945 - 24/04/2015 ✟✟27/02/1994 - 01/05/2015✟

La Coldiretti di Alessandria partecipa al grandedolore di Pierguido e Carmen

per l’improvvisa e tragica scomparsa della figlia

AURORADEgIORgIS

di San Salvatore Un abbraccio

alla sorella Alice

✟1963 - 2015✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldirettidi Alessandria, prendono parte

all’immenso dolore di Davide Zemideper la scomparsadella cara figlia

RObERTA

zEMIDESentite condoglianze

ATTUALITÀ|noViTà-LUTTi

Ciao RobertaRoberta Zemide, se ne andata a soli 52 anni, per lungo tempo ha raccontato per “Il Piccolo” le

storie di Valenza, e non solo, con grande professionalità e attenzione. Sempre scrupolosa e attenta è stata

una giornalista limpida nelle sue descrizioni e nei suoi racconti. Roberta era sempre disponibile e amabile

con tutti i colleghi, sempre con un sorriso pronto.

Ha dimostrato enorme professionalità e grande attaccamento al suo lavoro. Fino a che ha potuto, con pro-

fondo coraggio, ha continuato a fare ciò che amava, dimostrando, con la sua consueta delicatezza, una

forza straordinaria. Per tutti gli amici è un dolore aver perso un’amica che amava la natura da cui aveva

carpito i due aspetti fondamentali coltivati sempre in tutto l’arco della sua vita: la delicatezza e la forza.

Roberta ha vissuto con generosità e, anche dopo la morte avvenuta in seguito a una grave malattia, ha

voluto dimostrarlo, scegliendo di donare le cornee.

Mancherà a tutti coloro che l'hanno conosciuta a cominciare dal papà, dal fratello Massimo e dalla cognata

Antonella.

A Davide Zemide, storico dirigente di Coldiretti Alessandria della Zona di Casale Monferrato e da sempre

in prima linea durante le battaglie sindacali dell’Organizzazione, e al fratello Massimo il nostro abbraccio

più grande.

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iL pReSiDenTe(giovanni ottonello)

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