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Prezzo €2,00 magazine Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 10 - 23/11/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Magazine n°10 - 23 NOVEMBRE 2015 In Copertina: "Dove c'è società noi ci saremo"

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Prezzo €2,00

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n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A.

|IN COPERTINA

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m A g A Z i n e

ove c’è società noi ci saremo”. Vogliopartire da qui, dal titolo che campeg-gia sulla copertina di questo numerodi “Agricoltura Alessandrina” perparlarvi in modo diretto e schietto,ancora di più di quanto sono abituatoa fare, di quelli che saranno i nostriobiettivi nei prossimi mesi.Ciò che sta succedendo intorno anoi, e non voglio soffermarmi sull’in-

spiegabile e assurda tragedia di Parigi poiché non è questa la sedeadatta, non garantisce sicurezza e reddito alle imprese. Una condi-zione economica che si ripercuote sulla qualità della vita che per noi,lo sapete, conta più del Pil: ecco perché in un anno siamo “scesi in

mobilitazione” non una volta ma per ben tre volte e abbiamo de-ciso di portare avanti un assedio per il prezzo del atte che non haprecedenti. 6 febbraio, 8 luglio, 7 e 8 settembre le date che hannoscandito le nostre piazze per sensibilizzare l’opinione pubblica, i con-sumatori e l’intero Paese alla difesa e tutela del vero prodotto italiano.La decisione di mettere sotto assedio la Lactalis è arrivata a seguitodi un clima di esasperazione che ha coinvolto non solo gli imprendi-tori del settore zootecnico, ma l’intero mondo agricolo, esasperatoda un gioco al ribasso che sta facendo gli interessi delle grandi multi-nazionali e non delle piccole aziende che credono nel Made in Italy elo difendono dall’italian sounding che ci sottrae ogni anno qualcosacome 60 miliardi di euro. Scorrendo le pagine del giornale trovereteun approfondimento sulla nostra mobilitazione in difesa del latte ita-liano per il “Giusto Prezzo” alle stalle, per la salvaguardia di unpezzo fondamentale del patrimonio agroalimentare italiano.a firma del presidente nazionale roberto moncalvo riceverete, oavete già ricevuto, una lettera in cui vengono riassunte le ragioni delpresidio della piattaforma logistica Lactalis: vi chiedo cortesementedi leggerla con grande attenzione perché per continuare a far viveree crescere l’agricoltura italiana Coldiretti ha bisogno di ognuno di noi.essere forza amica del Paese significa questo, portare avanti un lavorodi squadra che ci veda compatti e determinati. La nostra campagnaper un prezzo equo del latte continuerà anche per mesi e lo faremocoinvolgendo i principali alleati di Coldiretti, ossia chi ci è semprestato al fianco: i cittadini e i consumatori. Perché tutti devono cono-scere l’identità di coloro che pagano alla stalla il latte meno di quantocosta produrlo, senza poi ridurre il prezzo per i consumatori. il nostroobiettivo è far conoscere i marchi associati a Lactalis: da Parmalat,Galbani, Invernizzi, Locatelli a Cademartori, solo per citarequelli più conosciuti. Per questo al tavolo di negoziazione torneremosolo per avere il giusto prezzo, non un centesimo in meno. Facendomie le parole usate dal presidente moncalvo posso dire che “la nostrabattaglia è a tempo indeterminato, e ci fermeremo solo quando il ri-sultato sarà raggiunto”. Oggi ci battiamo per la carne perché si facciachiarezza dopo le insensate prese di posizione dell’Oms e per ilprezzo del latte, domani per l’ortofrutta e per la difesa di tutte le fi-liere che lo richiederanno. Questa è la tua Coldiretti, la nostra Col-diretti, a servizio del socio e dell’azienda per far crescerequell’italia vera, fatta di veri imprenditoriche difendono ed esportano il veroprodotto Made in Italy. Tutto questo per amore dell’italia.

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

P e r i o d i C o e d i T o d A

impresa Verde Alessandria

d i r e T T o r e A m m i n i s T r A T i V o

simone moroni

d i r e T T o r e r e s P o n s A b i L e

ilaria Lombardi

g r A f i C A , i m P A g i n A Z i o n e

Christian boero

H A n n o C o L L A b o r A T o A q U e s T o n U m e r o

Luisa bo, daniela Colombini,don ivo Piccinini, emanuele sconfienza.

f o T o g r A f i eArchivio Coldiretti, Christian boero

redAZione ed AmminisTrAZioneCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e g i s T r A Z i o n e T r i b U n A L edi Alessandria n.69 del 21.1.1953

A g e n Z i A P U b b L i C i T A r i AVia Pylos, 20 - 12038

savigliano (Cn) Tel. 0172 711279Cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

s T A m P A

serViZi Per LA ComUniCAZioneVia michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 fax 011-0867309 [email protected]

Confederazione nazionale Coldirettifederazione Provinciale Coldiretti Alessandria

U f f i C i P r o V i n C i A L iCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

U f f i C i d i Z o n AACqUi Terme - Via m. ferraris, 52Tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902ALessAndriA - Corso Crimea, 69Tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524CAsALe monferrATo - Via Cavalli d’olivola, 6Tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741CAsTeLnUoVo sCriViA - Via solferino, 53Tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443CerrinA - Via nazionale, 36Tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031noVi LigUre - Via mazzini, 50/cTel. 0143 75440 - fax. 0143 73881oVAdA - Via Cairoli, 42Tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305TorTonA - Via s. marziano, 4Tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazioneil 23 Novembre 2015

n°10 - Novembre 2015

“Dove c’è societànoi ci saremo”L’accordo per un prezzopiù equo del latte, la rintracciabilitàdelle produzioni e lasalvaguardia di tutte le filiereper tutelare il veroMade in Italy: questoè l’impegno di Coldirettiforza amica del Paese.

É mattia Bellinzonail nuovo Presidentedi zona della Coldi-retti di Tortona. Èstato eletto il 12 ot-tobre durante l’as-semblea zonale chesi è svolta nella sedeColdiretti in via Sanmarziano 4. mattiaBellinzona, imprenditore vitivinicolo, attual-mente è anche componente della consultavitivinicola della Coldiretti Provicniale e vi-cedelegato del movimento giovani im-presa Coldiretti alessandria. mattia, per lasua azienda “Terre di Sarizzola”, che sitrova a Costa Vescovato, è l’anello di con-giunzione tra tradizione e innovazione. Di-plomato all’istituto agrario “gallini” diVoghera ha approfondito la sua passioneper il vino frequentando l’Università degliStudi di milano e conseguendo la laurea in“Viticoltura ed enologia”.

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Il mondo agricolo è esaspe-rato da un gioco al ribassoche sta facendo gli interessidelle grandi multinazionali enon delle piccole aziende checredono nel Made in Italy

“La nostra mobilitazione

EDITORIALED I R E T T O R E P R O V I N C I A L E

twitter.com/@ColdirettiAL

simone moroni

Direttore

MATTIA BELLINZONANUOVO PRESIDENTE

DI ZONA DI TORTONA

si fermeràsolo quandoil risultato saràRAGGIUNTO

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ATTUALITÀ|TUTeLiamO La CaRne maDe in iTaLy

distanza di qualche settimana fannoancora eco le polemiche legate alpolverone suscitato dal rapportodell’OmS relativo al consumo di

carne.“e’ un atto di terrorismo. L’ennesimofalso allarme che non riguarda le nostre pro-duzioni conferma la necessità di accelerare nelpercorso dell’obbligo di etichettatura d’origineper tutti gli alimenti, a partire dai salumi. É que-sta la vera battaglia che l’italia deve fare in eu-ropa per garantire la salute dei suoi cittadini eil reddito delle sue imprese. Preoccupazioniche lasceranno presto spazio alle certezze e

non faranno che rafforzare ulteriormente laproduzione locale. É una campagna allarmisticadel tutto immotivata, soprattutto se si consi-dera che la qualità della carne italiana, dallastalla allo scaffale, è diversa e migliore e che icibi sotto accusa come hot dog e bacon nonfanno parte della tradizione nostrana”.É l’opinione del presidente provinciale Coldi-retti alessandria roberto paravidino inmerito a quanto sta accadendo a seguito delrapporto dell’OmS sui consumi di carne rossae derivati e sugli effetti sulla salute. “Ricor-diamo che le carni Made in Italy sono più sane,

perché magre, non trattate con ormoni e ot-tenute nel rispetto di rigidi disciplinari di pro-duzione “Doc” che assicurano il benessere e laqualità dell’alimentazione degli animali tanto dagarantire agli italiani una longevità da primatocon 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gliuomini. - ha continuato paravidino - Dallastalla allo scaffale le carni degli allevamenti pro-vinciali sono di alta qualità, i consumatorihanno imparato ad apprezzare il valore e la si-curezza della filiera corta garanzia di rintrac-ciabilità e sono certo che non si lascerannospaventare da questo genere di allarmismi in-

A

no a terrorismo

su carneQuella italiana è la più sana

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TUTeLiamO La CaRne maDe in iTaLy|ATTUALITÀ

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fondati”. il rapporto Oms è stato eseguito suscala globale su abitudini alimentari molto di-verse come quelle statunitensi che consumanoil 60% di carne in più degli italiani. “non si tieneperaltro conto che gli animali allevati in italianon sono uguali a quelli allevati in altri Paesi eche i cibi sotto accusa come hot dog, bacon eaffumicati non fanno parte della tradizione ita-liana. - aggiunge il direttore di Coldiretti ales-sandria simone moroni - Dal  punto di vistaqualitativo la carne italiana è meno grassa e latrasformazione in salumi avviene naturalmentesolo con il sale senza l’uso dell’affumicaturamessa sotto accusa dall’Oms. É necessario ca-pire quali sono i reali margini di rischio edentro che dosi e limiti vale la pena di preoccu-parsi davvero. altrettanto importante è capireesattamente di quali tipi di carne e di quali si-stemi di lavorazione si sta realmente parlandoquando si punta il dito contro la carne”. Pro-prio quest’anno peraltro la carne è diventatala seconda voce del budget alimentare delle fa-miglie italiane dopo l’ortofrutta con una rivo-luzione epocale per le tavole nazionali che nonera mai avvenuta in questo secolo. Sotto accusail ritardo dell’Unione europea nell’adottare mi-sure di trasparenza dell’informazione al consu-matore, come l’obbligo di indicare in etichettala provenienza delle materie prime utilizzateche l’esperienza ha dimostrato essere un effi-cace strumento di garanzia. L’inizio del secoloè stato segnato dall’emergenza mucca pazzadel 2001 che è quella che ha pesato di più sullafiliera alimentare, seguita dal 2003 dall’allarmeaviaria che si è riproposta anche nel 2005. Sonostate stimate dalla Coldiretti pari a 2 miliardile perdite subite dal sistema della produzione,trasformazione e commercio della carne subitesolo a seguito dell’emergenza mucca pazza nel2001 principalmente per il crollo dei consumiche si sono quasi dimezzati nel momento piùacuto della crisi per poi riprendersi molto len-tamente nonostante le misure di prevenzioneadottate. in questa direzione particolarmenteefficace si è dimostrata l’introduzione dell’ob-bligo di indicare in etichetta la provenienzadella carne bovina in vendita. Una misura cheè stata introdotta in italia con successo ancheper la carne di pollo (2005), in occasione del-l’emergenza influenza aviaria dopo un calo deiconsumi che ha superato il 60% nella fase piúcritica e danni valutabili complessivamente inquasi un miliardo di euro secondo la Coldiretti.nel 2008 è stata invece la volta della carne alladiossina, a seguito della contaminazione neimangimi, e del latte alla melamina in Cina. Due

anni più tardi (2010) - conclude la Coldiretti -è arrivata la mozzarella blu a spaventare i con-sumatori mentre nell’estate del 2011 è com-parso il batterio killer, che fece salireingiustamente i cetrioli sul banco degli imputatie poi nel 2013 è stata la volta delle polpette dicarne di cavallo spacciata per manzo. Le carniMade in Italy sono più sane, perché magre, nontrattate con ormoni, a differenza di quelle ame-ricane, e ottenute nel rispetto di rigidi discipli-nari di produzione “Doc” che assicurano ilbenessere e la qualità dell’alimentazione deglianimali. e per gli stessi salumi si segue unaprassi di lavorazione di tipo ‘naturale’ a base disale. non a caso il nostro Paese vanta il pri-mato a livello europeo per numero di prodottia base di carne “Doc”, ben 40 specialità di sa-lumi che hanno ottenuto la denominazioned’origine o l’indicazione geografica. a doverrassicurare i consumatori italiani è tra l’altrouna frase riportata sullo stesso studio dell’Omsdove si afferma chiaramente che “É necessariocapire quali sono i reali margini di rischio edentro che dosi e limiti vale la pena di preoccu-parsi davvero”. altrettanto importante è capireesattamente di quali tipi di carne e di quali si-stemi di lavorazione si sta realmente parlandoquando si punta il dito contro la carne. Bastipensare agli Usa, dove il consumo di prodottia base di carne è superiore del 60% superioreall’italia e dove l’utilizzo di ormoni e di altresostanze atte a favorire la crescita degli animaliè considerato del tutto lecito. “L’ennesimofalso allarme che non riguarda le nostre pro-duzioni conferma la necessità di accelerare nelpercorso dell’obbligo di etichettatura d’origineper tutti gli alimenti, a partire dai salumi - con-clude il presidente della Coldiretti - É questala vera battaglia che l’italia deve fare in europaper garantire la salute dei suoi cittadini e il red-dito delle sue imprese”. Una situazione chepreoccupa anche i pediatri che proprio all’ini-zio di ottobre in occasione del iX Congressonazionale Fimp (Federazione Italiana Medici Pe-diatri) hanno tenuto a sfatare quei miti chespesso impediscono alle famiglie di consumareserenamente la carne. in un paese dove si sonoripetuti casi di malnutrizione dei bambini perl’eliminazione delle carni dai menu occorre evi-tare allarmismi e ricordare che la carne italianaè un alimento sicuro e prezioso anche per losvezzamento dei bambini poiché a livello nutri-zionale è un alimento ricco di nutrienti fonda-mentali nelle prime fasi della vita di unindividuo nelle quantità suggerite dal modellodella Dieta mediterranea.

>OMS: Org. Mondiale della Sanità

SOLO 1 SU 10

olo uno su dieci (11%) ha conte-nuto il proprio consumo di carneed insaccati dopo le notizie diffusecon la pubblicazione del rapporto

Oms. “Si tratta di un segnale importante chedimostra il buon lavoro di informazione che èstato fatto a partire dalle Istituzioni, ma èanche il frutto delle precisazioni della stessaOms che ha chiarito che nessun alimentodeve essere eliminato dalla dieta”, ha affer-mato il presidente della Coldiretti alessan-dria Roberto Paravidino nel sottolineareche occorre continuare sulla strada dellacorretta informazione per non mettere arischio un settore che dà lavoro a 180milapersone, genera un fatturato di 32 miliardied è uno dei simboli dell’italia all’estero.Proprio quest’anno peraltro - precisa laColdiretti - la carne ed è diventata la se-conda voce del budget alimentare delle fa-miglie italiane dopo l’ortofrutta con unarivoluzione epocale per le tavole nazionaliche non era mai avvenuta in questo se-colo. La spesa degli italiani per gli acquistiè scesa a 97 euro al mese per la carne che,con una incidenza del 22% sul totale,perde per la prima volta il primato, se-condo l’analisi della Coldiretti.

S

nella foto (sopra) michele emiliano conRoberto moncalvo di Coldiretti davanti al“panino del record”. milano - niente insetti,ma un panino doc da record è stato prepa-rato con la più grande pagnotta di pane dialtamura a denominazione di Origine(DOP) mai sfornata prima, dal peso di 1,5quintali e lunga 3 metri, farcita con i migliorisalumi Dop della tradizione italiana: questal’iniziativa presa da Coldiretti per risponde-nere agli allarmismi sulla carne rossa.

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ATTUALITÀ|TUTTi i nUmeRi Di COLDiReTTi aD eXPO

del successoitaliano

uscito soddisfatto ben l’88% dei visita-tori nazionali che per raggiungerel’obiettivo hanno speso complessiva-mente 2,3 miliardi, ma ci sono anche

due ore e quarantacinque minuti trascorsi inmedia in fila senza battere ciglio tra i record fattisegnare dall’esposizione Universale. e’ quantoemerge dall’indagine elaborata daColdiretti/ixe’ sul bilancio di expo, che nei seimesi è stato visitato da 21,5 milioni di personedelle quali circa 6,5 stranieri secondo gli orga-nizzatori. Si è trattato - sottolinea la Coldiretti- di un risultato da record per presenze, gradodi apprezzamento dei cittadini e risultati per ilPaese con 300 visite istituzionali, la presenza di60 Capi di Stato o di governo e ventimila im-piegati e volontari addetti al sito animato da140 Stati partecipanti, dei quali 54 con padi-glioni propri oltre 70 nei nove cluster, ma anchetre organizzazioni internazionali. Per tre italianisu quattro (il 74%) l’esperienza di expo - sot-tolinea la Coldiretti - può essere considerataun successo del nostro Paese mentre il 16% èindifferente, solo il 7% la ritiene un insuccessoe il 3% “non sa”. La dimensione dell’evento èdata anche - continua la Coldiretti - dalle pre-senze e dagli interventi illustri tra i quali è statogiudicato come più significativo di tutti quellodi Papa Francesco all’apertura della kermessedal 42%, seguito dalla visita di michelle Obamacon il 22%, dall’intervento del segretario gene-rale dell’Onu Bank Ki moon (20%). Per il 49% ilmomento memorabile - riferisce la Coldiretti -è stata di gran lunga l’accensione dell’alberodella vita che supera le feste dedicate ai singoliprodotti (frutta, latte, gelato, birra...) scelte dal23%, la presenza dei giovani da tutto il mondo

con Slow Food (16%) e l’incontro dei trenta-mila agricoltori della Coldiretti con il presi-dente del Consiglio matteo Renzi indicato dal15%. gli italiani hanno speso complessivamente2,3 miliardi per visitare l’esposizione universaletra viaggio, alloggio, spese varie fuori, e ingressoe consumazioni all’interno, tra le quali 570 mi-lioni per il mangiare, che meno della metà deivisitatori (47%) ha giudicato troppo caro nellaristorazione (bar, ristoranti, fast food e cibi di

strada), secondo Coldiretti/ixè. Una maggio-ranza del 32% ha scelto una cucina esclusiva-mente italiana, il 25% solo quella straniera, il34% ha provato sia la straniera che quella ita-liana mentre il 9%, secondo l’indagine, “non ri-corda”. Sul podio dei padiglioni stranieripreferiti - precisa la Coldiretti - sale il giapponecon il 21% dei consensi, seguito dalla Cina conil 9% e dal Kazakistan con l’8%, ma apprezzatisono stati anche gli emirati arabi e israele en-

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TUTTIi numeri

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E’ uscito soddisfatto ben l’88 per cento dei visitatori nazionali che per raggiungere l’obiettivo hanno spesocomplessivamente 2,3 miliardi, ma ci sono anche dueore e quarantacinque minuti trascorsi in media in filasenza battere ciglio tra i record fatti segnare dal-l’Esposizione Universale.

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TUTTi i nUmeRi Di COLDiReTTi aD eXPO |ATTUALITÀ

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trambi con il 7%. Per quanto riguarda i padi-glioni italiani che sono piaciuti di più al primoposto - continua la Coldiretti - c’è Palazzo italia,con il 26%, seguito da Perugina con il 15%, daColdiretti con il 12 per cento e da Coop e ea-taly con l’11%. molto apprezzato - precisanoColdiretti/ixè - il padiglione zero dal 21% deivisitatori. Le lunghe code, che il 73% dei visita-tori indica come il principale aspetto negativo,danno in realtà la dimensione del successo. Lamaggiore criticità segnalata dai visitatori è l’ec-cesso di virtualità indicato dal 34% dei visitatori,mentre per il 17% è la presenza di poche areedi sosta per riposare gratuitamente, ma nelcomplesso il giudizio appare molto lusinghiero.Siamo stati tra i primi a credere e a investire inexpo con la tempestiva scelta di sponsoriz-zarne il simbolo, l’albero della Vita, e animarequotidianamente il nostro padiglione “No far-

mers no party” con la partecipazione degli agri-coltori provenienti da tutte le regioni d’italia”,ha affermato il presidente della Coldiretti Ro-berto moncalvo. Una scelta che - ha continuatomoncalvo - è stata premiata dai riconoscimentidei tanti entusiasti visitatori, ma anche dallaconvinzione che l’esposizione ha aiutato a re-stituire dignità e valore al lavoro nei campi dovesono impegnati nel mondo 570 milioni diaziende e oggi sono più vicini gli ambiziosiobiettivi che sono stati fissati all’inaugurazione:“nutrire il Pianeta, energia per la vita”. il pro-tagonismo degli agricoltori italiani - ha conclusomoncalvo - è stato uno dei fattori chiave diexpo perchè ha permesso di far toccare conmano ai visitatori la realtà delle campagne ita-liane dove nasce il successo dei prodotti agroa-limentari Made in Italy nel mondo”.

Nella foto una suggestiva immagine della “pizzadei record”, 1595,45 metri. (a lato) un’immaginedella baguette più lunga del mondo, 122,4 metri.Tutto questo si è svolto nel Decumano di fronte aPalazzo Coldiretti.

SEI MESI DI RECORD, DA PIZZA A BAGUETTE

alla pizza alla baguette più lunghe delmondo fino alla collana di peperoncini piùgrande, ma anche il cooking show difrittata più piccolo con le uova quaglia o

il primo porceddu sardo originale consumato fuorii confini dell’isola dopo 4 anni, fino al panino Doppiù lungo del mondo per combattere gli allarmismisulla carne italiana. non solo numeri da primatoper le presenze, l’esposizione Universale sarà ricor-data anche per i molteplici record fatti segnare nelcorso dei sei mesi che hanno animato la partecipa-zione dei visitatori secondo l’indagine sul bilanciodi expo elaborata da Coldiretti. il 20 giugno - ri-corda la Coldiretti - è stato realizzato il record mon-diale ufficiale di lunghezza della pizza di 1595,45metri mentre il 26 giugno è arrivato il primo por-ceddu dalla Sardegna e il 31 luglio ad expo sonostati intrecciati dalla Coldiretti circa 25 mila pepe-roncini calabresi, per un peso complessivo di oltreduecento chili, che hanno formato una collanalungo 308 metri. il cooking show con la frittatapiù piccola ha invece avuto luogo nel Farmers inndegli agricoltori di Campagna amica il 9 ottobrementre il 18 ottobre lungo il decumano italia eFrancia si sono idealmente unite con la baguettepiù lunga del mondo di 122,4 metri secondo la giu-ria del Guinness World Record. La chiusura il29 ottobre con il panino doc da record che è statopreparato con la più grande pagnotta di pane di al-tamura a denominazione di Origine (DOP) maisfornata prima, dal peso di 1,5 quintali e lunga 3metri, che è stata farcita con i migliori salumi Dopdella tradizione italiana, dal prosciutto di Parma aquello di San Daniele, dal culatello di zibello allasalsiccia di Calabria fino al salame di Cinta seneseDop. il super panino è stato donato al Banco ali-mentare, l’organizzazione di volontariato che de-stina i prodotti alimentari alle persone indigenti.”nel Padiglione “No farmers no party” c’è statatanta solidarietà come in occasione della distribu-zione della frutta agli immigrati o con l’accordo con

il Banco alimentare per l’offerta settimanale daparte degli agricoltori della Coldiretti da tutte leregioni di olio extravergine di oliva, formaggi e vinia denominazione di origine, ma anche frutta, ortaggie dolci”, ha affermato il presidente della ColdirettiRoberto moncalvo nel sottolineare che “abbiamovoluto contribuire ad affrontare i giorni dell’expoaccogliendo l’invito di Papa Francesco che, nelgiorno dell’inaugurazione dell’esposizione, ha esor-tato a non dimenticare in questo importanteevento “i volti dei milioni di persone che oggi hannofame e oggi non mangeranno in modo degno di unessere umano.” “Oltre mezzo milione di visitatoriha avuto l’occasione di gustare dalle mani degli agri-coltori un frutto, un dolce, una merenda o veri epropri pasti tutti rigorosamente Made in Italy”, hacontinuato moncalvo nel sottolineare che “nell’areadel padiglione Coldiretti “No farmers no party”sono stati distribuiti, ogni giorno, 500 pasti servititra pranzi e cene con 100 bottiglie di vino, 1000porzioni di cibi di strada, ma anche, sempre ognigiorno, 1500 colazioni e 2000 degustazioni o me-rende in media, del tutto gratuitamente. abbiamoorganizzato - ha concluso moncalvo - oltre duemilaeventi, accolto 480 classi con circa 11 mila studentivisitatori e distribuito gratuitamente 36 mila kitdell’orto per sensibilizzare sui temi dell’ambiente edella biodiversità”.

DColdiretti ogni giorno è riuscita ad attirare l’attenzione dei consumatori

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ORGANIZZAZIONE|mOBiLiTaziOne LaTTe

a vita o la morte di molte stallesopravvissute fino ad ora in italiadipende da almeno 5 centesimiper litro di latte che si ricavanodalla differenza tra i costi medi diproduzione pari a 38-41 cente-simi e i compensi riconosciuti

scesi a 34 centesimi al litro. e’ quanto emerge daldossier Coldiretti “L’attacco al latte italiano, fattie misfatti”, presentato in occasione della guerradel latte con l’assedio di migliaia di allevatori contrattori e mucche al seguito alla multinazionalefrancese Lactalis che ha comprato i grandi marchinazionali Parmalat, galbani, invernizzi e Locatellied è il primo gruppo del settore in italia. L’indu-stria ha deciso unilateralmente di tagliare i com-pensi per il latte alla stalla di oltre il 20% in menorispetto allo scorso anno, per gli allevamenti dellaLombardia dove si produce quasi la metà del latteitaliano ed è quindi un punto di riferimento na-zionale. il prezzo del latte riconosciuto oggi agliallevatori è inferiore a quello di venti anni fa evengono proposti accordi capestro che fanno ri-ferimento all’indice medio nazionale della ger-mania, con una manovra speculativa del tuttoingiustificata e quindi inaccettabile perché la pro-duzione italiana di latte si distingue per le elevatecaratteristiche qualitative. D’altra parte, ha de-nunciato la Coldiretti, la stessa multinazionale siguarda bene dal praticare sul mercato italiano glistessi prezzi di vendita al consumo per latte e for-maggi della germania. il risultato è che nel 2015hanno chiuso circa mille stalle, oltre il 60% dellequali si trovava in montagna, con effetti irreversi-bili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambientee sulla qualità dei prodotti. gli allevatori chiedonoun adeguamento dei compensi in esecuzione dellalegge 91 del luglio 2015 che impone che il prezzodel latte alla stalla riconosciuto agli allevatoridebba commisurarsi ai costi medi di produzioneche variano da 38 a 41 centesimi al litro. in altreparole gli allevatori devono vendere tre litri dilatte per bersi un caffè al bar, quattro litri per unpacchetto di caramelle, quattro litri per una bot-tiglietta di acqua al bar e quasi 15 litri per un pac-chetto di sigarette. Lo studio sui costi diproduzione del latte bovino elaborato in esecu-zione della legge 91 del luglio 2015 evidenzia che

nel giugno 2015 in Lombardia i costi medi di pro-duzione del latte oscillano da un minimo di 38centesimi al litro per aziende grandissime di oltre200 capi di pianura, a prevalente manodopera sa-lariata, con destinazione a formaggi a Denomina-zione di origine protetta, fino ad un massimo di60 centesimi al litro per aziende piccole di 20-50capi di montagna/collina, a prevalente manodo-pera familiare, con destinazione del latte a for-maggi Dop. “Siamo dunque di fronte ad una paleseviolazione delle norme poiché si tratta di un va-lore inferiore in media di almeno 5 centesimi ri-spetto ai costi di produzione e che, non coprendoneanche le spese variabili per l’alimentazione, illavoro e l’energia, spinge all’abbandono delle cam-pagne italiane con effetti irreversibili sull’occupa-zione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualitàdei prodotti che giungono sulle tavole”, ha affer-mato il presidente della Coldiretti Roberto mon-calvo nel sottolineare che “occorre intervenireper ripristinare le regole di trasparenza sul mer-cato di fronte ad un vero e proprio attentato allasovranità nazionale che non sarebbe certo tolle-

rato in altri Paesi dell’Unione europea come laFrancia”. Dalle frontiere italiane passano ognigiorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma ancheconcentrati, cagliate, semilavorati e polveri per es-sere imbustati o trasformati industrialmente e di-ventare magicamente mozzarelle, formaggi o latteitaliani, all'insaputa dei consumatori. nell’ultimoanno hanno addirittura superato il milione diquintali le cosiddette cagliate importate dal-l’estero, che ora rappresentano circa 10 milionidi quintali equivalenti di latte, pari al 10% dell’in-tera produzione italiana. Si tratta di prelavorati in-dustriali che vengono soprattutto dall’est europache consentono di produrre mozzarelle e for-maggi di bassa qualità. Considerato che a fronte di una produzione na-zionale di circa 110 milioni di quintali di latte sonocirca 86 milioni di quintali le importazioni di latteequivalente dall’estero, c’è il rischio concreto cheil latte straniero possa per la prima volta superarequello tricolore. e per ogni milione di quintali dilatte importato in più scompaiono 17mila mucchee 1.200 occupati in agricoltura.

La L L e v a t o r i s t r o z z a t i p e r 5 c e n t e s i m i a L L i t r o

“ L ’ a t t a c c o a L L a t t e i t a L i a n o , f a t t i e m i s f a t t i ”

L’assedio di migliaia di allevatori con trattori e muccheal seguito alla multinazionale francese Lactalische ha comprato i grandi marchi nazionali

nella foto anche molti imprenditori ed allevatori della Coldiretti di alessandria hanno preso parte allegiornate di mobilitazione di fronte allo stabilimento della Lactalis a Ospedaletto Lodigiano.

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mOBiLiTaziOne LaTTe|ATTUALITÀ

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re cartoni di latte a lunga conserva-zione su quattro venduti in italia sonostranieri mentre la metà delle mozza-relle sono fatte con latte o addirittura

cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno losa perché non è obbligatorio riportarlo in eti-chetta. e’ quanto emerge dal dossier presentatodalla Coldiretti “La guerra del latte” che si èestesa con decine di migliaia di allevatori dalleindustrie ai supermercati delle grandi città daRoma a Torino, da Bologna a Venezia, da Bari amilano, ma anche delle regioni, dalla Liguria allaCalabria, dall’abruzzo alla Campania, dalla Ba-silicata alla Sardegna, dall’Umbria fino al Friuli,dove sono state portate anche le mucche a ri-schio di estinzione perché gli allevatori non rie-scono più a mantenerle. Dalle frontiere italianepassano ogni giorno 3,5 milioni di litri di lattesterile, ma anche concentrati, cagliate, semila-vorati e polveri per essere imbustati o trasfor-mati industrialmente e diventare magicamentemozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputadei consumatori. nell’ultimo anno hanno addi-rittura superato il milione di quintali le cosid-dette cagliate importate dall’estero, che orarappresentano circa 10 milioni di quintali equi-valenti di latte, pari al 10% dell’intera produ-zione italiana. Si tratta di prelavorati industrialiche vengono soprattutto dall’est europa checonsentono di produrre mozzarelle e formaggidi bassa qualità. Un chilogrammo di cagliatausata per fare formaggio sostituisce circa diecichili di latte e la presenza non viene indicata inetichetta. Oltre ad ingannare i consumatori ciòfa concorrenza sleale nei confronti dei produt-

tori che utilizzano esclusivamente latte fresco.L’assenza dell’indicazione chiara dell’origine dellatte a lunga conservazione, ma anche di quelloimpiegato in yogurt, latticini e formaggi, nonconsente di conoscere un elemento di sceltadeterminante per le caratteristiche qualitative,ma impedisce anche ai consumatori di soste-nere le realtà produttive nazionale e con esseil lavoro e l’economia del vero Made in Italy. “inun momento difficile per l’economia dobbiamoportare sul mercato il valore aggiunto della tra-sparenza con l’obbligo di indicare in etichettal’origine degli alimenti, ma anche con l’indica-zione delle loro caratteristiche specifiche a par-tire dai sottoprodotti”, ha affermato ilpresidente della Coldiretti Roberto moncalvo.non è un caso - ha continuato moncalvo - chel’89% dei consumatori ritiene che la mancanzadi etichettatura di origine possa essere ingan-nevole per i prodotti lattiero caseari, secondola consultazione pubblica on line sull'etichetta-tura dei prodotti agroalimentari condotta dalministero delle Politiche agricole (mipaaf) cheha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del mi-paaf dal novembre 2014 a marzo 2015. Si trattadi una iniziativa promossa sulla base del regola-mento comunitario n.1169 del 2011 entrato invigore il 13 dicembre del 2014 che consente aisingoli Stati membri di introdurre norme nazio-nali in materia di etichettatura obbligatoria diorigine geografica degli alimenti, qualora i citta-dini esprimano in una consultazione parere fa-vorevole in merito alla rilevanza delle dicituradi origine ai fini di una scelta di acquisto infor-mata e consapevole.

nella foto cartelli e striscioni per “gridare”ciò che viene chiesto dagli allevatori.

>Anche Coldiretti Alessandria al presidioper difendere gli animali,le stalle, i prati ed i pascolicustoditi da generazioni

anno preso parte anche gli alleva-tori della Coldiretti di alessandriaalla “guerra del latte”, davanti al ilcentro di distribuzione dei pro-

dotti della multinazionale del latte franceseLactalis che, dopo aver conquistato i grandimarchi nazionali Parmalat, galbani, invernizzie Locatelli, è diventata il primo gruppo delsettore. La numerosa delegazione alessan-drina è stata di presidio lunedì 9 e martedì10 novembre, guidati dal direttore Simonemoroni e dal vice direttore emiliano Bracco.“i nostri imprenditori lasceranno le aziendeper difendere il loro lavoro, gli animali, lestalle ed i territori curati da generazioni. -ha affermato il presidente provinciale Col-diretti alessandria Roberto Paravidino - arischio è la produzione di latte che sta su-bendo un’autentica mortificazione con unprezzo che non compensa neanche i costidi produzione. Tale situazione costringe allachiusura con effetti irreversibili sull’occupa-zione, sull’economia, sull’ambiente e sullaqualità dei prodotti”. “in questo panorama,ad avvantaggiarsene sono le importazioni dibassa qualità - ha aggiunto il direttore pro-vinciale Simone moroni - che vengono spac-ciate come Made in Italy per la mancanza diun sistema trasparente di etichettatura. i no-stri allevatori chiedono il rispetto della legge91 del luglio 2015 che, in esecuzione deiprincipi comunitari, impone che il prezzo dellatte alla stalla debba commisurarsi ai costimedi di produzione.

H Tnella foto (sopra) un gesto emblematicoalla presenza del Presidente moncalvo: lapolvere di latte viene gettata a terra. Ciòracchiude molto più di tante parole.

Dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza. L’89% dei consumatori

ritiene che la mancanza di etichettatura di origine possa essere ingannevole.

CI SONO LE CONDIZIONIPER CHIUDERE

LA VERTENZA

ULTIM’ORA

ci sono le condizioni per chiudere una duravertenza se da parte dell’industria e della di-stribuzione commerciale ci sarà la stessa sen-sibilità dimostrata dalla Coldiretti che hasospeso momentaneamente la mobilitazionedegli allevatori di fronte alla drammaticastrage di Parigi, mantenendo sempre aperto ilnegoziato. e’ quanto afferma la Coldiretti cheha lavorato senza sosta in questi giorni per ar-rivare presto ad una soluzione sostenibile peril prezzo del latte alla stalla, che ora è più vi-cina. Serve senso di responsabilità dell’interafiliera per non alimentare nuovi scontri - sot-tolinea la Coldiretti - in un momento partico-larmente difficile per il Paese che deveaffrontare l’emergenza terrorismo.

La Guerra del latte si estendealle città, stranieri 3 cartoni su 4

FRONTIERE ITALIANE: OGNI GIORNO 3,5 MILIONI DI LATTE STERILE

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iusto” prezzo per un “giusto” latte. e’stato questo lo slogan che ha contrad-distinto la giornata piemontese davantiall’esselunga di Corso Traiano a Torino

dove è stata allestita per l’occasione una vera epropria stalla che ha ospitato la vacca Sequi edil vitellino giacomino per dimostrare ai consu-matori da dove viene il latte e come si otten-gono i formaggi senza polveri o semilavoratiindustriali. ma è stata anche l’occasione per di-mostrare il futuro che “potrebbe non essercipiù” per i nostri allevamenti e per il nostro ter-ritorio. il grido degli allevatori “aiutateci a sal-vare le nostre stalle ed il vostro latte” echeggiavanell’oasi gialla attorno alla quale si sono radunatii numerosi consumatori e sono stati distribuiti itipici tomini piemontesi e lo yogurt naturale, il

tutto prodotto con latte Made in Piemonte.Sono giunte rappresentanze di allevatori da tuttala regione che, dopo aver presidiato la Lactalisad Ospedaletto Lodigiano, hanno voluto portareil proprio messaggio anche davanti alla distribu-zione organizzata. Solidarietà anche dall’asses-sore giorgio Ferrero il quale ha raggiunto ilpresidio davanti all’esselunga, anticipando la vo-lontà di inviare una nota alla proprietà della Lac-talis per stigmatizzare il grave rischio di esclationdelle tensioni già in atto, che rischiano di non fa-

vorire la ripresa di un dialogo costruttivo. Ognigiorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, maanche concentrati, cagliate, semilavorati e polveripassano dalle nostre frontiere per poi diventareformaggi e mozzarelle spacciate come Made inItaly. Hanno superato il milione di quintali, infatti,le cosiddette cagliate importate dall’estero, cheora rappresentano circa 10 milioni di quintaliequivalenti di latte, pari al 10% dell’intera pro-duzione italiana e pari quasi a quella del Pie-monte.

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GIORNATA PIEMONTESE DAVANTI ALL’ESSELUNGA DI CORSO TRAIANO A TORINO

HANNO ASSEDIATO LA

GrAnDeDISTRIBUZIONE

Gli allevatori parlano con i consu-matori davanti ai supermercati

ORGANIZZAZIONE| mOBiLiTaziOne LaTTe

YOGURT,TOMINO

e “Giacomino”

G“ LATTE: fermiamo il saccheggio del Made in Italy•Si sostituisce nei formaggi italiani il latte della MadrePatria con latte di provenienza sconosciuta, senza l’in-dicazione dell’origine in etichetta e senza trasparenzasugli ingredienti utilizzati. Solo 1 busta di latte UHTsu 4, vendute in Italia, contiene latte italiano!

•Si pompano nelle vene delle industrie semilavorati dilatte (cagliate, caseine e caseinati) di provenienza stra-niera, per produrre formaggi, yogurt e mozzarelle,spacciandoli per Made in Italy. Una mozzarella su 2consumate in Italia è prodotta con cagliate straniere!

•Si paga il latte agli allevatori pochi centesimi, menodi quanto costa produrlo!

•Si lascia contemporaneamente inalterato - fra i piùalti livelli in Europa - il prezzo per i consumatori.

Dall’inizio della crisi: hanno chiuso più di 3stalle al giorno; persi 32.000 posti di lavoro; le monta-gne sono state abbandonate; c’è meno “verità” e sicu-rezza sulle tavole delle nostre famiglie e nei prodottiche diamo ai nostri bambini!

nelle foto una vera “TaskForce” per informare i con-sumatori su quello che staaccadendo nel compartozootecnico. numeroso il ma-teriale distribuito assieme aprelibate degustazioni.

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inTeRViSTa |ORGANIZZAZIONE

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presidente, i progetti di filiera sonoparticolarmente strategici per l’eco-nomia del territorio, e l’accordo conla novi per la fornitura delle nocciolene è un esempio. ora il grano. e’ sod-disfatto di come si sta evolvendo lasituazione?Sicuramente il bilancio è positivo anche se pernatura sono sempre alla ricerca di quel qual-cosa in più che possa portare valore aggiuntoe integrazione al reddito per le aziende. mipiace ricordare che l’accordo prevede per gliagricoltori una maggiorazione del prezzo rico-nosciuto e la certezza del conferimento, perl’industria la sicurezza di “lavorare” un pro-dotto tracciato e di qualità metodi di coltiva-zione attenti alla sostenibilità.

come è stato “trattare” con unamultinazionale come mondelez?Ovviamente tutto viene fatto su larga scala eti rendi conto di entrare in un meccanismo di-verso da quello a cui siamo abituati, ma grandedisponibilità e sulla ricerca della qualità nullada dire.

Questa nuova campagna si apre connumeri importanti, oltre 400 ettaricoltivati sotto contratto per unastima di frumento, qualità “Har-mony”, conferito pari a oltre 20.000quintali. Qual è il sentiment che si re-spira tra i soci?Come tutte le novità devono essere digeritecon calma, ma a fronte di alcune perplessitàiniziali non è stato affatto difficile trovare im-prenditori decisi a buttarsi in questa nuovaesperienza... anzi, sono stati poi proprio loroa coinvolgere amici e altri imprenditori affin-chè il progetto potesse crescere e diventarequello che è oggi. non è definitivo e molto mi-gliorabile però un buon punto di partenza peruna filiera importante come quella cerealicola.alessandria se la gioca con Bologna ad esserela “capitale” della cerealicoltura italiana, eccoperché non possiamo lasciarci sfuggire questeopportunità.

l’obiettivo per il futuro sarà mante-nere questi numeri?Questi sono solo i dati di partenza ma il no-stro obiettivo sarà arrivare ai 50.000 quintali.

ricordiamo cos’è Harmony…Harmony, come dicevamo prima è una qualitàdi frumento, una varietà che sancisce il “pattodel grano buono” che si basa su quattro pila-

stri: la collaborazione con gli agricoltori, lo sta-tuto dell’agricoltura sostenibile, rispetto perla biodiversità e la tracciabilità. Tutto il pro-dotto conferito diventerà uno dei frollini dellacolazione italiana per eccellenza!

gli attori di questi progetto sono re-altà economiche importanti, a par-tire dal consorzio agrario. e’ statocomplicato unire tutti attorno allostesso tavolo?Coldiretti, Consorzio agrario del PiemonteOrientale, CadirLab, molino nova di Felizzanoe Saiwa: sono questi gli attori che abbiamo riu-nito attorno allo stesso tavolo. il Consorzio faun po’ da collante, Coldiretti è la promotrice delprogetti mente CadirLab si occupa dei controllie del monitoraggio della produzione che vieneinteramente lavorata al molino nova di Feliz-zano per poi giungere direttamente in Saiwa.

più valore al Made in Italy e legamecon il territorio. possiamo riassu-mere così?Direi proprio di sì. i Consorzi hanno un ruolodi primo piano per il progetto di valorizza-zione dell’origine del made in italy dal campoalla tavola. Obiettivi che stiamo raggiungendograzie ai contratti di filiera per contrastare unsistema agroindustriale tradizionale poco lun-gimirante che non ha colto il valore econo-mico e strategico del legame con il territorio.il progetto di filiera grano di qualità ne è unesempio concreto e importante. inoltre, grazieall’accordo con SiS, la Società italiana Sementi,possiamo contare su un prodotto di alta qua-lità rigorosamente no Ogm.

Quasi un anno da presidente delconsorzio agrario del piemonteorientale, possiamo fare un bilancio?il Consorzio agrario è attualmente una strut-tura in continua evoluzione e trasformazione.Una realtà economica importante perché ac-corpa ben 5 province ma attualmente è prestoper fare bilanci. in cantiere abbiamo proget-tualità che porta ad un percorso di rinnova-mento strutturale fortemente voluto da Cai,Consorzi agrari d’italia, in quanto i Consorzisono visti proprio come nodo operativo fon-damentale del Progetto di Coldiretti, dove leagenzie sul territorio saranno sempre di piùuna grande piattaforma logistica infrastruttu-rale per il prodotto italiano ottimizzando l'ap-provvigionamento di mezzi tecnici, capaci difornire servizi commerciali e finanziari sia acarattere creditizio che assicurativo.

L’intervista a RobertoParavidino

Grano di qualità:Strategico per l’economia del territorioe per il rilancio del settore cerealicolo

A colloquio con il presidente del COnSORziO agRaRiO DeL PiemOnTe ORienTaLeroberto paravidino

percorso di filiera che piace!

Il progetto di filiera dedicato del grano

di qualità fortemente voluto da Coldi-

retti ha trovato concretizzazione

dopo un percorso sperimentale du-

rato dodici mesi. Sullo scorso numero

di “Agricoltura Alessandrina” ci

siamo occupati, qualcuno lo ricorderà,

di illustrare nel dettaglio il progetto e

quali sono i vantaggi, dal produttore

al consumatore. Oggi vogliamo fare il

punto della situazione a poco più di un

mese dalla presentazione ufficiale agli

addetti ai lavori e alla stampa per ca-

pire come è stato recepito dal territo-

rio e quali sono le ripercussioni in

termini economici che si stanno

avendo sul territorio. Incontriamo nel

suo ufficio la persona che ha creduto

da subito in questa nuova progettua-

lità economica per la provincia ales-

sandrina facendosene portavoce, il

presidente del Consorzio Agrario del

Piemonte Orientale e di Coldiretti

Alessandria, Roberto Paravidino. Pa-

ravidino, orgoglioso di questo doppio

ruolo, esseno ben consapevole dell’im-

portanza strategica di entrambi, ci

tiene a ribadire quanto sia delicata

questa fase di avvio dei “lavori”.

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ATTUALITÀ|San BaUDOLinO

a trent’anni la Fiera di San Baudolino,patrono di alessandria, propone leeccellenze dei sapori tradizionali: l’ap-puntamento è stato sabato 7 e do-

menica 8 novembre con una vetrina privilegiatadove mettere in evidenza e riscoprire le pro-duzioni di qualità di un territorio a forte voca-zione enogastronomica come sa essere laprovincia di alessandria. Per coloro che amanoi sapori tradizionali che caratterizzano la pro-vincia alessandrina non c’è stato che l’imba-razzo della scelta. La manifestazione, beninserita nel cuore della città, ha avuto il suo ful-cro nella sede della Camera di Commercio invia Vochieri, dal cui cortile è partita una piace-vole passeggiata fra prelibatezze di ogni tipo.“anche quest’anno, presenza ormai consoli-data, hanno avuto un ruolo da protagonista leaziende Coldiretti di Campagna amica chehanno proposto gustose specialità a “Km.0”. -affermano il presidente e il direttore della Col-diretti alessandrina Roberto Paravidino e Si-mone moroni - Un appuntamento doveColdiretti ha avuto un ruolo importante, peraiutare i consumatori a comprare cibi di qualitàe di stagione al giusto prezzo. Bancarelle nume-rose, snodate per l’intero perimetro del centrostorico”. accanto al ricco ventaglio di prodottitradizionali del territorio che con la lorogamma di sapori, profumi e aromi allietano dasempre l’autunno, la Fiera ha riservato un ruoloprimario al tartufo, nobile prodotto della sta-gione e prezioso frutto della nostra terra. in-somma, San Baudolino è stato, ancora unavolta, il trionfo del gusto, una gratificazione peri produttori che hanno portato i sapori dellaprovincia in primo piano: dal vino al miele, daiformaggi ai salumi, dagli ortaggi ai dolci, allenocciole. Tra le iniziative inserite nella manife-stazione i vertici Coldiretti hanno preso partedomenica 8, nella Sala attilio Castellani dellaCamera di Commercio alessandrina alla con-segna del premio “Per l’impegno imprendito-riale e per il progresso economico” e alpomeriggio, dalle ore 14.30 alle 17 per il labo-ratorio “La fabbrica di giaLLO come il mieLe”

a cura dell’associazione Culturale “amici ed exallievi del Liceo Scientifico g.galilei di alessan-dria”. il progetto, in rete con i.i.S. Ciampini -Boccardo di novi Ligure, i.C. Bovio - Cavour,Liceo Scientifico g. galilei, D.i.S.i.T. (Universitàdel Piemonte Orientale) di alessandria e Col-diretti alessandria, con una degustazione gui-data di 5 tipologie di mieli che caratterizzano ilterritorio alessandrino. La degustazione è stataa cura di Coldiretti alessandria, apicoltura Pi-tarresi e con il supporto scientifico di aspro-miele. i produttori Coldiretti hanno accolto iconsumatori sia nell’ormai consolidata e stra-tegica postazione di piazzetta della Lega, in viaVochieri, e nel cortile della Camera di Com-mercio. Le degustazioni hanno accontentatotutti i palati: dai piatti caldi e robusti, ai piattifreddi e gustosi, alle golosità tipiche della sta-gione autunnale. Per le aziende Coldiretti,l’obiettivo è stato quello di conquistare un con-senso di pubblico che di anno in anno si rin-nova. La fiera di San Baudolino è, quindi, il modomigliore per inaugurare un nuovo e gustoso au-tunno/inverno enogastronomico.

Nel centro storicodi AlessandriaI Produttori diCampagna

3030D

nelle foto (in alto) una veduta del cortiledella Camera di Commercio di alessandria conle bancarelle di numerosi produttori Coldiretti.nelle foto (in basso) prouttori di Campagnaamica con le eccellenze del territorio proposteal numeroso “pubblico” presente a S.Baudolino.

A M I C A

allaa

Fiera diSanBaudolino

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IMPRENDITORE

n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A. 13

San BaUDOLinO |ATTUALITÀ

omplimenti ad antonio gemma e alfratello giovanni, imprenditori agricolidel novese, per aver ricevuto dalla Ca-mera di Commercio di alessandria il

premio “Per l’impegno imprenditoriale e per ilprogresso economico”. La storia dell’aziendaF.lli gemma di Basaluzzo è un esempio di realtàtramandata da padre in figlio, di chi ha dedicatotutta la vita all’azienda fondata dai genitori. Unapassione che si snoda su 130 ettari, che conti-nua da oltre 40 anni, durante i quali l’aziendaF.lli gemma ha sempre saputo rinnovarsi e af-frontare nuove sfide, rimanendo al passo conle esigenze di mercato, grazie alla determina-zione e all’unione familiare. agli inizi del 1900le coltura principale era il mais e un numeromodesto di capi di bestiame: con il passare deglianni e il ricambio generazionale ha iniziato adampliarsi. L’azienda, a carattere prevalente-mente cerealicolo ha la sede legale a Basaluzzoe quella operativa a Fresonara: negli ultimi annisi è distinta anche per la coltivazione dei po-modori. L’impresa agricola F.lli gemma è unesempio di multifunzionalità, fortemente impe-gnata nella salvaguardia e nella tutela del terri-torio della biodiversità, di conservazione unitaalla riscoperta ed alla valorizzazione delle tra-dizioni oltre alle azioni di educazione ambien-

tale. La ricerca della qualità e dell’impegno pro-fuso per raggiungere sempre nuovi importantitraguardi è testimoniato anche da una mecca-nizzazione all’avanguardia che ha permesso inquesti anni ad antonio e giovanni di ottenererisultati importanti: tutta la produzione vieneconferita al Consorzio agrario del Piemonte

Orientale. imprenditori attenti e molto vicini aColdiretti, antonio e giovanni, grazie alla loroesperienza sono sempre stati e continuano adessere un punto di riferimento per molti im-prenditori agricoli della zona. ad antonio egiovanni i complimenti e gli auguri di tutta laColdiretti!

C

All’AZIENDA“F.lli GEMMA”di BASALUZZO il

PREMIO“Per l’impegnoimprenditorialee per il progressoeconomico”

nella foto (in alto) la platea della sala “attilio Castellani” che ha seguito l’iniziativa della consegnadel premio “Per l’impegno imprenditoriale e per il progresso economico”. nella foto (sotto) la con-segna dell’attestato ad antonio gemma da parte del Presidente della CCiaa giampaolo Coscia e del Vicedirettore Coldiretti alessandria emiliano Bracco (il primo da sinistra).

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iene impropriamente chiamato “Paten-tino trattori”, anche se in realtà non sitratta di una vera e propria patente

bensì di una specie di attestato che garantisce lacapacità, da parte di chi utilizzi macchine agri-cole, di saperle gestire in completa sicurezza. Dal1° gennaio 2016 l’ottenimento di questo docu-mento sarà obbligatorio, in base all’accordo trail governo e le Regioni pubblicato nella gazzettaUfficiale n.60 del 12 marzo 2012 che istituisceappunto una specifica abilitazione per gli utiliz-zatoti dei mezzi meccanici, siano essi lavoratoriautonomi o dipendenti, come richiesto in lineacon quanto sancito dal Testo Unico sulla sicu-rezza nei luoghi di lavoro. mirando a obiettivi so-stanzialmente diversi che non siano quelli legatia una capacità “tecnica” nella guida dei mezzi, lanormale patente di guida non basta per assolvereagli obblighi previsti dalla legge: la patente diguida, infatti, riguarda aspetti legati direttamentealla circolazione stradale, mentre il Patentino siriferisce alle norme specifiche e ai corretti com-portamenti nella conduzione dei mezzi mecca-

nici nel luogo di lavoro. il Patentino è quindi ob-bligatorio per chi utilizzi i trattori agricoli e fo-restali gommati e cingolati compresi trattori conpianale di carico, i sollevatori telescopici, i carriraccolta frutta e alcune tipologie di macchinemovimento terra (escavatori idraulici e a fune, pale

caricatrici frontali, terne, autoribaltabili a cingoli e

pompe per calcestruzzo). Va inoltre precisato cheper “macchine agricole” si intendono tutte le at-trezzature di lavoro citate nell’accordo 22 feb-braio 2012 che abbiano un utilizzo in ambitoagricolo e forestale. Per ottenere il Patentinosarà necessario frequentare un corso di forma-zione tecnico-pratico completo e sostenere una

prova di verifica finale che, in caso di esito posi-tivo, darà diritto all’attestato di abilitazione. Chi,comunque, sia in grado di dimostrare un’espe-rienza pregressa documentata nell’utilizzo di talimezzi di almeno due anni negli ultimi dieci potràottenere, a fronte di una autocertificazione dapoter presentare in caso di richiesta da partedegli organi preposti, una proroga nei tempi diacquisizione del Patentino: anche per loro, però,sarà necessario frequentare un corso di aggior-namento (minimo di 4 ore) entro il 13 marzo2017. Coldiretti ha predisposto i necessari mo-duli di autocertificazione, che saranno a disposi-zione presso tutti gli Uffici di zona.

14

FORMAZIONE| iniPa

Rinnovo del “Patentino fitofarmaci”

AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

INIPAPAT E N T I N OT R A T T O R I

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1

Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale:

l’Europa investe nelle zone rurali

Attestato che garantisce

la gestione in sicurezza

V

• Si stanno svolgendo, con grande partecipazione, i corsi previsti dalle recenti normative per il rinnovodel “Patentino fitofarmaci”. inipa ha posto in programma gli appuntamenti di Tortona, Francavilla Bisio,Terzo, Castelnuovo Scrivia, alessandria, Cerrina e Casale, dedicati agli utilizzatori professionali chiamatial rinnovo del loro documento valido per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Tali corsi, finanziatidalla Provincia di alessandria attraverso la misura 111.1 a del Piano di Sviluppo Rurale, sono frequentatidai titolari di Partita iva (anche non iscritti all’Inps), dai coadiuvanti (in regola coi pagamenti Inps) e ai dipen-denti. Come detto, la partecipazione è stata particolarmente numerosa e probabilmente si potrà renderenecessario, al termine di questo blocco di corsi gratuiti, la realizzazione anche di un certo numero dicorsi a pagamento (spesa prevista attorno agli 80 euro, IVA compresa), a cui potranno iscriversi anchequelle figure che non rientrino tra quelle individuate per i corsi gratuiti, quali lobbysti, coadiuvanti nonregolarmente iscritti, dipendenti di amministrazioni pubbliche o di società non agricole, ecc. Un’ultima,importante indicazione: per tutti i Patentini in scadenza tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015 èprevista una proroga fino al 30 giugno 2016; mentre per quelli in scadenza dal 1° gennaio 2016 al 31 di-cembre 2016 una proroga è stabilita fino a sei mesi oltre la scadenza. Chi fosse interessato a otteneretale documento può rivolgersi agli Uffici di zona Coldiretti dove riceverà le necessarie indicazioni.

Corsi finanziati dalla Provincia di Alessandria con la Misura 111.1 A del PSR

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Legge Di STaBiLiTà|ATTUALITÀ

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l Presidente di Coldiretti Robertomoncalvo è intervenuto all’audi-zione presso le Commissioni riu-nite bilancio e finanze di Camera

e Senato che si è svolta a Palazzo madamasulla manovra contenuta nel disegno dilegge di stabilità 2016. “Sono stati rispet-tati gli impegni assunti per il taglio delletasse a chi vive di agricoltura che vieneesentato dal pagamento dell’imU e del-l’iRaP come avevano annunciato dal Pre-sidente del Consiglio matteo Renzi e dalministro dell’agricoltura maurizio mar-tina all’incontro con i trentamila dellaColdiretti ad expo il 15 settembre nellagiornata dell’agricoltura italiana all’eXPO”ha affermato moncalvo nel sottolineareche si prevede tra l’altro l’azzeramentodell’iRaP e la cancellazione dell’imU peri coltivatori diretti e per gli imprenditoriagricoli professionali sia nei terreni in pia-nura che nelle aree montane, dove è statatolta a tutti. La riduzione degli oneri fiscaliconsente alle imprese agricole professio-nali - ha precisato moncalvo - di recupe-rare risorse per gli investimenti finalizzati

all’innovazione e alla crescita dell’occupa-zione in un settore particolarmente dina-mico come l’agroalimentare Made in Italy.È positiva la circostanza per la quale, dopoalcuni anni in cui - a fronte della situa-zione di crisi economica del Paese - sonostati chiesti sacrifici all’agricoltura (dallemodifiche alle disposizioni imU alla fortediminuzione delle assegnazioni di gasolioagevolato), per la prima volta vengono as-

segnate risorse finanziarie e soprattuttoridotto il carico impositivo sul settore.Focalizzando l’attenzione su alcune dispo-sizioni di favore, nella legge di stabilità siè colta l’occasione per proporre alcunemodifiche migliorative che possano ulte-riormente rendere le scelte fatte ancorpiù “mirate”. La prevista esenzione dal-l’imU per i terreni agricoli in pianuraesclusivamente per quelli posseduti e

L-TAX

meno tasse e più risorse per le aziende agricole

eggedi stabilità

Inella foto il ministro delle Politiche agricole maurizio martina con il Presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo durante la giornata nazionaledell’agricoltura che si è svolta lo scorso settembre ad eXPO.

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16 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

ATTUALITÀ| Legge Di STaBiLiTà

imUesenzione totale dall’imU per i terreniagricoli ubicati nelle aree montane o dicollina. esenzione dall’imU per i terreniagricoli posseduti e condotti dai soggettiprofessionali iscritti nella previdenzaagricola, “indipendentemente dalla loro.ubicazione”

irapesenzione dall’iRaP per i soggetti titolaridi reddito agrario italia nel mondo - Perla promozione all’estero del Made in Italye per la internazionalizzazione delle im-prese italiane: ulteriore stanziamento di50 milioni di euro per l’anno 2016.

macchine agricoleistituzione di un fondo con la dotazione di45 milioni di euro per il 2016 e di 35 mi-lioni di euro a decorrere dal 2017 per fi-nanziare gli investimenti per l’acquisto o ilnoleggio con patto di acquisto di trattoriagricoli o di macchine agricole. al fondopossono accedere le micro e le piccole im-prese operanti nel settore agricolo.

percentuali di compensazione

iva settorelattiero-casearioincremento della percentuale di com-pensazione applicabile ai prodotti lat-tiero-caseari dall’8,8% al 10%.

stabilizzazionedel regime fiscaleagro-energieLa produzione e la cessione di energiaelettrica e calorica da fonti rinnovabilisino a 2.400.000 kWh anno e fotovoltai-che sino a 260.000kWh anno si conside-rano produttive di reddito agrario. Oltrea tali limiti il reddito è determinato ap-

plicando ai corrispettivi ai fini dell’iVa,esclusa la quota incentivo, il coefficientedi redditività del 25 per cento, fatta salval’opzione per la determinazione del red-dito nei modi ordinari.

Fondo di solidarietànazionaleStanziamento di 100 milioni di euro peril 2016 e 40 milioni di euro per il 2017per il fondo di solidarietà nazionale inagricoltura.

piano olivicoloViene confermato lo stanziamento di 14milioni di euro sia per il 2016 che per il2017 per il piano olivicolo.

condotti dai soggetti “professionali”, daconsiderarsi condivisibile in considera-zione delle limitate risorse disponibili, ne-cessita - ad avviso della Coldiretti - di unulteriore sforzo in termini di risorse, alfine di eliminare una distonia dovuta allastruttura del tributo. in particolare, atteso

che l’imU è una imposta che grava sullaproprietà degli immobili, la norma di esen-zione non tiene conto della diffusa con-cessione in affitto dei terreni agricoli,utilizzata anche in ambito familiare. È statorichiesto, pertanto, un ampliamento del-l’esenzione anche ai terreni concessi in af-

fitto almeno in ambito familiare. Sono davalutare positivamente l’esenzione dal-l’iRaP per le imprese che esercitano le at-tività agricole titolari di reddito agrario el’incremento delle percentuali di compen-sazione iVa per i prodotti lattiero caseariall’8,80 al 10%. Sul punto, la Coldiretti hasottolineato l’esigenza di prevedere unanalogo incremento delle percentuali dicompensazione dell’iVa per le cessioni dianimali vivi, che consentirebbe di soste-nere parzialmente le imprese di alleva-mento rispetto alle gravi difficoltàreddituali dovute alla crisi dell’intero set-tore zootecnico, peraltro destinate ad ag-gravarsi a seguito degli allarmi lanciatidallo studio dell’OmS sulle carni rosse equelle lavorate. infine, positivo riscontro ha avuto la sta-bilizzazione del regime fiscale per le agro-energie per i piccoli impianti in scadenzaal 31 dicembre 2015.

Nel disegno di Legge Stabilità 2016Settore agricolo

La riduzione degli oneri fiscali consente alle imprese agricole professionali

di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione

Interventi rilevanti per il

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SPeCiaLe PaC|ATTUALITÀ

agea ha avviato il pagamento della primatranche degli anticipi del premio unico Pac,a seguito della rideterminazione dei dirittiall’aiuto di tutti i produttori nazionali perla nuova programmazione dei fondi euro-pei. il processo prevede l'erogazione im-mediata di oltre 510 milioni di euro percirca 150 mila aziende. a queste si aggiun-gono 110 milioni di euro di cui benefice-ranno i “piccoli agricoltori”, secondo i datiforniti dallo stesso Organismo Pagatore.La fase di pagamento di tutti gli anticipisarà completata entro fine novembrequando saranno erogati, a seguito del com-pletamento delle verifiche tecniche, ulte-riori 400 milioni di euro. il lavorocompiuto in sinergia con i Caa nazionali egli Organismi Pagatori regionali ha consen-tito di cogliere alcune importanti novitàeuropee, ed in particolare l’ampliamentoal 70% della quota erogabile in acconto el’iscrizione di circa 550.000 “piccoli agricol-tori” in un regime fortemente semplificato,che ne minimizza gli oneri burocratici, con-sentendo di superare le oggettive difficoltàlegate al primo anno di applicazione dellanuova riforma della Pac. il Caa Coldiretticontinuerà dunque a lavorare con il mini-stero e con gli Organismi Pagatori affinché

i produttori possano percepire gli aiuti co-munitari nel minor tempo possibile e rap-presentare, quindi, una risposta concretaalle reali necessità delle imprese agricole.gli uffici del Caa sono a disposizionedegli agricoltori per verificare nel dettaglioi pagamenti in corso.

É stato pubblicato sulla gazzetta Ufficialeil Decreto ministeriale n.5145 relativo alpremio accoppiato alla zootecnica. il Dmstabilisce che, per ciascun capo richiesto apremio nell’ambito del sostegno accop-piato, le condizioni di ammissibilità si con-siderano soddisfatte se gli obblighi diidentificazione e registrazione sono adem-piuti entro: il primo giorno del periodo didetenzione nell’azienda del richiedente, nelcaso in cui è applicato un periodo di de-tenzione; il 31 dicembre dell’anno di pre-sentazione della domanda, nel caso in cuinon è applicato alcun periodo di deten-zione. attraverso la circolareaCiU.2015.420, l’agea ha definito le re-gole per la corretta identificazione e regi-strazione dei capi ai fini dell’ammissibilitàal sostegno. Per il premio alla macellazionebovina è previsto un periodo minimo didetenzione di 6 mesi e, conseguente-

mente, gli animali devono essere corretta-mente identificati e registrati a partiredall’inizio del periodo minimo. Qualora laregistrazione della movimentazione siaeseguita oltre i tempi stabiliti dalla norma-tiva in materia di anagrafe zootecnica, ilperiodo di detenzione decorre dal giornodell’avvenuta regolarizzazione della regi-strazione in BDn. nel caso dell’integra-zione del 30% prevista per il premio allamacellazione dei capi allevati per almeno12 mesi nelle aziende dei richiedenti, il pe-riodo minimo di detenzione a cui far rife-rimento sarà pari a 12 mesi. il mancatorispetto di tale periodo di detenzione nonpregiudica la possibilità di ricevere il pre-mio di base, fermo restando il rispetto delperiodo minimo di 6 mesi.in merito al premio previsto per il settorelatte e per le vacche nutrici, la data per laregolarizzazione degli obblighi di registra-zione è fissata al 31 dicembre di ogni anno.e’ bene distinguere tra identificazione (in-tesa quale prima registrazione in BDn) eregistrazione (delle successive movimenta-zioni). infatti, ai fini dell’ammissibilità al-l’aiuto, è necessario che le vacche sianocorrettamente identificate alla data di pre-sentazione della domanda unica. Le movi-mentazioni successive possono essereregolarizzate entro il 31 dicembre del-l’anno di domanda, e comunque primadella nascita del vitello la cui registrazionedeve avvenire entro i termini previsti dallanormativa. Per le vacche allevate in mon-tagna, per poter ricevere il sostegno, è ne-cessario che il capo sia associato, peralmeno sei mesi, ad un codice allevamentosituato in zone montane. il mancato ri-spetto di tale periodo non pregiudica lapossibilità di ricevere il premio base.

PAnticipiPREMIO

pagamento prima tranche degli anticipi del premio

Il processo prevede

l'erogazione immediata

di oltre 510 milioni di euro

per circa 150 mila aziende.

acVia al PAGAMENTOdegli anticipi PAC,subito 620 milioniper gli agricoltori

PAC:pubblicatoil nuovo decreto sulPremio accoppiatoalla zootecnia

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18 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

ATTUALITÀ|SPeCiaLe PaC - agRiCOLTURa BiO

Relativamente al settore degli ovini, perquanto concerne il premio alle agnelle darimonta, considerati gli obblighi previsti dalReg. (Ce) n. 21/2004, la data per la regola-rizzazione degli obblighi di registrazione èfissata al 31 dicembre dell’anno di do-manda, con la specificazione che l’obbligocomporta la registrazione individuale inBDn di tutte le agnelle (registrazione capo-capo) dell’allevamento destinate alla ri-monta potenzialmente ammissibili sullequali sarà calcolata la percentuale per laconcessione del premio. Con riferimentoal premio alla macellazione degli ovini, pergli animali destinati alla macellazione e dietà inferiore a 12 mesi e non destinati néa scambi intracomunitari, né all’esporta-zione verso i Paesi terzi, è prevista l’appli-cazione di un unico marchio auricolareriportante almeno il codice di identifica-zione dell’azienda di nascita e la registra-zione nel registro d’azienda per partite dianimali. Conseguentemente, la corretta re-gistrazione è da ritenersi soddisfatta conl’acquisizione del certificato dell’Organi-smo di certificazione attestante la macel-lazione degli animali destinati ai circuitiprotetti. gli uffici Coldiretti sono a dispo-sizione per ulteriori chiarimenti.

SEMPLIFICAZIONE PAC

IN ARRIVO LE MODIFICHE DEGLIATTI DELEGATI

ll’interno del processo di sempli-ficazione avviato dalla Commis-sione europea, si sta procedendo

alla modifica dei regolamenti delegati edi esecuzione. e’ ormai arrivata al ter-mine la modifica del regolamento dele-gato 639/2014. Le modifiche previste esuccessive a quella già recepita a livellonazionale e relativa alla corretta identi-ficazione e registrazione dei capi per ilsostegno accoppiato, prevedono novitàriguardanti i giovani agricoltori e il so-stegno accoppiato. Le modifiche sonoopzionali per lo Stato membro. in me-rito ai giovani agricoltori, la modifica ri-levante e opzionale per lo Statomembro riguarda la possibilità di preve-dere che, a decorrere dall’anno 2016 o2017, per le persone giuridiche il con-trollo effettivo e duraturo sia esercitatosolo dai giovani agricoltori. Tale scelta èstata derogata allo Stato membro inquanto è l’unico in grado di decidere se,ai fini dell’efficacia e della portata del re-gime, il pagamento a favore dei giovaniagricoltori debba essere concesso allepersone giuridiche controllate esclusi-vamente dai giovani o insieme ad altri

agricoltori non giovani. L’applicazione ditale previsione consentirebbe un mi-glior allineamento delle disposizioni diaccesso ai pagamenti diretti e allo Svi-luppo rurale. in caso di applicazione ditale modifica, lo Stato membro puòinoltre decidere di richiedere il con-trollo esclusivo dei giovani agricoltorisulle persone giuridiche che hanno giàricevuto il pagamento per i giovani agri-coltori in passato laddove il controlloveniva esercitato insieme ad agricoltoriche non erano giovani. in tutti i casi ilcontrollo effettivo e duraturo dovrà es-sere esercitato in ogni anno in cui lapersona giuridica presenta la domandadi pagamento per i giovani agricoltori.Relativamente all’aiuto accoppiato, alfine di migliorare l’orientamento del so-stegno e quindi un uso più efficace dellerisorse disponibili, le modifiche del re-golamento prevedono, da un lato, lapossibilità di tener conto delle econo-mie di scala, fissando importi unitarimodulati nell’ambito di una singola mi-sura, e dall’altro, la possibilità di trasfe-rire fondi tra le misure. in quest’ultimo caso si dovranno co-munque considerare le attuali modalitàdi calcolo degli importi unitari che, difatto, non consentono il disavanzo di ri-sorse (importo unitario: rapporto tra mas-

simale della singola misura e numero di

ettari/capi ammissibili). inoltre il trasferi-mento di fondi tra le misure non do-vrebbe creare un incentivo a superaregli attuali livelli di produzione e l’annul-lamento delle attuali misure di soste-gno. La Commissione sta inoltrelavorando alla modifica del Regola-mento di esecuzione (Ue) n. 640 del2014, che integra il regolamento oriz-zontale (Reg.Ue 1306/2013). gli ufficiColdiretti sono a disposizione per ul-teriori chiarimenti.

A

PIANO STRATEGICO

Agricoltura Bio,servonointerventi specifici

n merito al Piano strategico per losviluppo dell’agricoltura biologicain corso di elaborazione da parte

del ministero delle Politiche agricole,Coldiretti, in una lettera indirizzata dalPresidente Roberto moncalvo al vice-ministro delle Politiche agricole andreaOlivero, ha chiesto alcuni interventispecifici per garantire un’adeguata or-ganizzazione della filiera agroalimentarebiologica. nel sottolineare alcuni temiche dovrebbero avere un maggiorepeso nel documento in corso di elabo-razione, il Presidente moncalvo ha evi-denizato come l’idea di un Pianostrategico nazionale per l’agricolturabiologica sia un’iniziativa del tutto con-divisibile vista la necessità, a fronte diuna domanda crescente, di sviluppare lafiliera agroalimentare bio in modo piùrispondente alla richiesta dei consuma-tori, evitando il ricorso alle importa-zioni. Pertanto, il piano strategico deveapportare dei correttivi alla filiera. in-nanzitutto al settore della cerealicol-tura, in quanto la produzione è rimastadal 2000 più o meno stabile, con unadrastica riduzione nel biennio 2012-2013 pari a -1,6%. Dal momento che laproduzione di pasta e di prodotti e basedi cereali costituisce un must del Madein Italy, è evidente che occorre incenti-vare la produzione nazionale di granoduro e tenero per soddisfare la do-manda nazionale ed estera. Coldirettiha chiesto, quindi, che si prosegua nellavoro di riduzione di tutta la documen-tazione cartacea capace di appesantireil lavoro di tutti gli attori del comparto,prevedendo la totale informatizzazionedi tutto il procedimento documentaleevitando che ci sia, come avviene ora, ildoppio binario cartaceo ed informatiz-zato, per cui ogni impresa agricola siacostretta ad una duplicazione di adem-pimenti burocratici.

I

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SPeCiaLe PSR PiemOnTe |ATTUALITÀ

lo scorso 25 ottobre, il Psr 2014/2020 èstato controfirmato con approvazione de-finitiva da parte della Comunità europeacon una dotazione di 1 miliardo e 93 mi-lioni di euro. Ora il 26 e 27 novembre saràinsediato il Comitato di Sorveglianza chedovrà decidere i criteri di selezione deibandi. entro fine anno, l’apertura dei prin-cipali bandi (investimenti e insediamenti) enella primavera del 2016 l’apertura deibandi a superficie. il programma di SviluppoRurale delinea le priorità del Piemonte perl’utilizzo di 1 miliardo e 93 milioni per il pe-riodo 2014-2020. Di questi, 471 arrivanodall’Unione europea e 622 sono il cofinan-ziamento nazionale e regionale. La RegionePiemonte concorre con un contributo di27 milioni annui. Coldiretti ha partecipatoattivamente ed in modo costruttivo allascrittura del Psr. Quanto ottenuto è il mas-simo possibile. in termini di impegni finan-ziari della Regione, si evidenzia che inquesto Psr il contributo dei 27 milioniannui da parte della Regione Piemonte è ildoppio rispetto ai 13 messi a disposizioneper la programmazione 2007-2013.

PPIANO DI SVILUPPORurale

approvato dall’europa il psr piemonte

Coldiretti ha partecipato

attivamente ed in

modo costruttivo

alla scrittura del Psr.

SREntro fine anno,l’aperturadei principali bandi(investimenti e insediamenti)

UE: TRaSFeRimenTODi COnOSCenze

le azioni rientranti in questa priorità ri-spondono a importanti fabbisogni individuatiper il sistema piemontese: promuovere retie collaborazioni fra imprese e attori del si-stema della conoscenza, adeguare e poten-ziare le reti di consulenza e di informazionealle imprese, qualificare gli operatori. graziealle risorse stanziate, pari al 10% del Psr, sa-ranno finanziati 130 progetti di coopera-zione (fra cui progetti rientranti nel partenariato

europeo per l’innovazione) e circa 36mila agri-coltori e selvicoltori parteciperanno adazioni formative.

Innovazionenel settore agricoloe forestale

e nelle zone rurali.

per far fronte alla sfida della competiti-vità, il Psr prevede il sostegno ad azioni so-stenute da sei diverse misure, fra le qualisono particolarmente importanti, in ter-mini di finanziamento, gli investimenti inimmobilizzazioni materiali e lo sviluppodelle aziende agricole (che sosterrà l’insedia-

mento di giovani agricoltori e la diversifica-

zione verso attività extra-agricole come

l’agriturismo e la produzione di energia rinno-

vabile). inoltre, con la misura cooperazionesaranno finanziati progetti di agricolturasociale e in campo forestale. il settore fo-restale sarà sostenuto anche attraverso in-vestimenti in tecnologie silvicole e nellatrasformazione dei prodotti delle foreste.i criteri di selezione di tutti gli interventiprivilegeranno i progetti innovativi e quellifavorevoli all’ambiente e al clima.

Competitivitànel settore agricoloe silvicolturasostenibile

nell’ambito di questa priorità, il Piemontesosterrà la decisione degli agricoltori ai re-gimi di qualità dei prodotti agricoli e azionidi promozione e informazione, nonché gliinvestimenti nel settore della trasforma-zione e commercializzazione dei prodottiagricoli anche attraverso lo sviluppo di fi-liere corte e mercati locali, privilegiando iprogetti innovativi e quelli che contribui-scono alla riduzione degli impatti sull’am-biente e sul clima. il Psr prevede inoltre ilsostegno ad azioni di prevenzione e di ri-pristino dei danni provocati da calamità na-turali, in sinergia con le specifiche azionipreviste dal Psr nazionale. in questo conte-sto assume particolare rilevanza per il Pie-monte il sostegno a investimenti per laprevenzione dei danni provocati dalla flave-scenza dorata della vite e da altre gravi av-versità di tipo biotico.

Organizzazionedella filiera alimentare,il benessere degli animalie la gestione dei rischi

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20 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

ATTUALITÀ|SPeCiaLe PSR

Preservare,ripristinare e valorizzaregli ecosistemiconnessi all’agricolturae alla silvicoltura nell’ambito di questa priorità, che con-corre a fronteggiare un’importante sfidaper il Piemonte, la principale linea di inter-vento del Psr consiste nel sostegno a pra-tiche agricole vantaggiose per l’ambienteche vadano al di là degli obblighi derivantidalla normativa ambientale e dal greening

della Pac. in particolare, i contratti agro-climatico-ambientali interesseranno il 18%delle superfici agricole del Piemonte.il Psr sosterrà inoltre investimenti di tipoambientale nel settore agricolo e forestalenonché azioni a favore della biodiversitànelle zone natura 2000 e in altre ad altovalore naturalistico. altre importanti lineedi intervento riguardano il sostegno del-l’agricoltura biologica e il pagamento di in-dennità agli agricoltori operanti nelle zonemontane per far fronte al rischio di abban-dono delle terre che incombe sulla mon-tagna piemontese.

L’inclusione socialee lo sviluppo locale nelle zone rurali

le due principali linee di intervento del PsrPiemonte nell’ambito di questa priorità sonola realizzazione di servizi di base nelle zonerurali (primo fra tutti quello riguardante l’infra-

strutturazione per la banda ultralarga che pre-

vede uno stanziamento di 45,6 milioni di euro e

una copertura in termini di popolazione rurale

dell’ordine del 100%) e il sostegno allo sviluppolocale di tipo partecipativo (Leader) che pre-vede il coinvolgimento di quasi la metà dellapopolazione delle zone rurali e la creazionedi un a sessantina di posti di lavoro.

L’efficienza delle risorse

e il climanell’ambito di questa priorità, il Psr pre-vede le seguenti azioni: investimenti nelleaziende zootecniche per ridurre le emis-sioni di gas serra e ammoniaca; realizza-zione e ampliamento di invasi permigliorare la gestione delle risorse idrichea fini irrigui; l’imboschimento di terreniagricoli e non agricoli; contratti agro-clima-tico-ambientali riguardanti la conversionedi seminativi in foraggere permanenti, la di-versificazione colturale per superare la mo-nocoltura maidicola e la distribuzione dieffluenti con modalità che riducano le emis-sioni in atmosfera; sostegno ai gruppi ope-rativi del partenariato europeo perl’innovazione e ad azioni di cooperazionedi filiera per l’approvvigionamento sosteni-bile di biomasse forestali da utilizzare perla produzione di energia e per i processi in-dustriali. L’intervento del Psr a favore del-l’uso efficiente delle risorse e del paesaggioa un’economia a basse emissioni di carbo-nio e resistente al clima non si limita al so-stegno alle azioni specifiche sopra elencatema si concretizza anche attraverso la con-siderazione di tali tematiche nella selezionedei progetti presentati sull’insieme delleazioni finanziate dal Psr.

Bandi Psrper i giovaniagricoltori

Ecco la situazioneda un’analisi effettuata in questi giorni su scalanazionale da Coldiretti sulla situazione della mi-sura giovani agricoltori (6.1 dei Programmi di svi-luppo rurale), si rilevano tendenziali rallentamentinell’emanazione dei relativi bandi per la conces-sione dei sostegni all’avvio dell’attività, dovuti a ri-tardi nell’approvazione dei vari Psr regionali.Come anche sottolineato in passato, molte re-gioni procederanno con l’avvio della misura solodopo l’approvazione dei relativi Programmi di svi-luppo rurale. Per il momento dei 21 Psr italianipresentati a Bruxelles, ne sono stati approvati 13:Emilia Romagna (26 maggio 2015);

Toscana (26 maggio 2015);

Prov. Autonoma di Bolzano (26 maggio 2015);

Veneto (26 maggio 2015);

Umbria (21 giugno 2015);

Molise (3 luglio 2015);

Lombardia (15 luglio 2015);

Marche (28 luglio 2015);

Sardegna (19 agosto 2015);

Prov. Autonoma di Trento (3 agosto 2015);

Friuli Venezia Giulia (24 settembre 2015);

Liguria (7 ottobre 2015);

Piemonte (28 ottobre 2015).

allo stato attuale, il bando finalizzato a favorire ilricambio generazionale nel settore agricolo, èstato già emanato nella Regione Toscana e nella

Regione emilia Romagna. in particolare, in Re-gione Toscana, il bando “aiuto all’avviamento diimprese per giovani agricoltori - Pacchetto gio-vani - 2015” scadrà lunedì 16 novembre p.v. almomento sono state presentate sul sistema artea956 domande, di queste 332 sono già chiuse epresentate, le altre 624 sono ancora in fase dicompilazione. Tra questi numeri però non si èperò in grado di sapere quanti sono i giovani chesi insediano dato che una domanda può conte-nere fino a cinque insediamenti (è il caso dei giovaniche si insediano non come ditta individuale, ma in unasocietà). in emilia Romagna, invece, il bando è statoaperto il 1° ottobre 2015 e si chiuderà il pros-simo 1° dicembre 2015. La previsione sull’emana-zione di questi bandi risulta importante per darela possibilità a chi si volesse insediare o che si èinsediato nei mesi scorsi di non perdere il premioprevisto. Risulta pertanto fondamentale per leaziende, insediarsi nei giusti tempi per evitare chepossano passare i mesi utili per la presentazionedella domanda e che le regioni si attivino pronta-mente per l’emanazione dei bandi. i prossimi mesisaranno importanti per la misura in questione chesarà attiva in molte regioni italiane. Dunque, in at-tesa della ormai imminente pubblicazione deibandi, è importante da parte dell’azienda iniziarea programmare il proprio piano di sviluppo azien-dale (business plan) e individuare le condizioni e irequisiti necessari per accedere a tale sostegno.gli uffici Coldiretti sono a disposizione per tuttigli approfondimenti necessari.

regione

valore premio diversificato per localizzazioneazienda ai sensi dir.268/75

previsioneuscita

Bandoaree pianura aree svant. aree montane

PiemOnTe € 35.000,00 € 35.000,00 € 45.000,00Fine dicembre

2015 e chiusuraprimo bandofebbraio 2016

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LegaLiTà |ORGANIZZAZIONE

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orino - Coldiretti alessandria ha par-tecipato con una numerosa delegazioneal convegno organizzato alla Sala delCircolo dei Lettori di Torino, che è stata

la vetrina della tavola rotonda “Lavoro e legalità:valore aggiunto per il vero Made in Italy”, organiz-zato da Coldiretti Piemonte e UeCoop a cuihanno preso parte gli assessori regionali al Lavoroed all’agricoltura giovanna Pentenero e giorgioFerrero oltre a Romano magrini capo area sinda-cale e lavoro di Coldiretti nazionale. a far gli onoridi casa la presidente ed il direttore della Federa-zione regionale delia revelli ed antonio DeConcilio. Presenti anche i presidenti, i direttori edi dirigenti delle varie Federazioni provinciali. ad in-trodurre i lavori la presidente Revelli che ha trac-ciato l’attuale scenario del mondo del lavoroagricolo: “le nostre aziende vivono un momentoeconomico difficile in cui sicuramente sentono gra-vare il peso contributivo. Registriamo un aumentodella manodopera legato anche al cambiamentomesso in atto dagli imprenditori ed in questo pa-norama un ruolo importante lo sta giocando l’agri-coltura multifunzionale verso cui tendono semprepiù le imprese agricole. Coldiretti focalizza l’atten-zione - ha proseguito Delia Revelli - sulla tutela delMade in Italy perché l’agroalimentare fa da trainoper il rilancio complessivo del nostro Paese”. Pro-prio su quest’ultimo punto ha insistito anche l’in-tervento di Romano magrini che ha sottolineato,inoltre, come solo nel settore agricolo sia evidentel’aumento occupazionale, unito ad un ritorno deigiovani in agricoltura e alla loro sempre crescente

volontà di scegliere gli istituti agrari. gli occupatiin agricoltura in italia, infatti, sono aumentati del7,1%, valore di dieci volte superiore rispetto allamedia di tutti gli altri settori ed, in particolare alnord, si è registrato un trend positivo pari al 17,5%.Sono dati si confermano anche in Piemonte, dovevi è l’ulteriore dato positivo che, su questo incre-mento, la percentuale di giovani supera il 30%.“non può esistere un buon cibo senza un buon la-voro - ha esordito romano magrini - il lavorodei nostri agricoltori va adeguatamente remune-rato al fine di dare valore e riconoscimento alleloro produzioni, oltre che ai territori su cui insi-stono le loro aziende. non deve esistere il lavoronero - ha proseguito - poiché abbiamo una grandevarietà di contratti che rispondono a tutte le no-

stre esigenze: possiamo usufruire di un’ampia fles-sibilità che abbiamo conquistato nel tempo e chedobbiamo impegnarci a mantenere”. “Coldiretti staportando avanti la battaglia a difesa del Made in Italye del no Ogm: non possiamo permettere che l’im-magine del nostro patrimonio enogastronomico,conosciuto in tutto il mondo, venga distrutta dallefrodi e dall’illegalità - ha asggiunto il direttore diColdiretti alessandria simone moroni - L’agri-coltura è oggi capace di offrire prospettive di la-voro sia a chi vuole mettere in campo ideeinnovative sia a chi è alla ricerca di un’occupazionetemporanea. La nostra Organizzazione operaanche al fianco delle istituzioni al fine di supportarele nostre aziende agricole che vogliono lavorarenel pieno rispetto della legalità”.

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IL VERO MADE IN

Coldiretti Alessandriapresente all’iniziativa con Romano Magrini

Nelle foto (in alto) l’affollata sala del “Circolo dei Lettori” di Torino. in prima fila da destra il Presidente Coldiretti alessandria Roberto Paravidino e il DirettoreProvinciale della Coldiretti di alessandria Simone moroni. (sotto) il Presidente Regionale Coldiretti Piemonte Delia Revelli con gli assessori Ferrero e Penteneroe il Capoarea Sindacale e Lavoro di Codiretti nazionale Romano magrini.

valore aggiUnto per il vero made in italYAl Circolo dei Lettori tavola rotonda di Coldiretti Piemonte e UeCoopsu lavoro e legalità, tutela dell’agroalimentare di qualità, traino per il rilanciocomplessivo del nostro Paese, grazie anche ai giovani in agricoltura.

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ORGANIZZAZIONE|FeDeRPenSiOnaTi

iorgio grenzi è il nuovo presidentedi Federpensionati Coldiretti, la piùimportante associazione Pensionatidel lavoro autonomo di tutta europa

con oltre 800 mila pensionati associati. e’ statoeletto, alla presenza del Presidente nazionaledell’Organizzazione Roberto moncalvo, nel-l’ambito della Xi assemblea generale di Fe-derpensionati che ha visto la partecipazionedei presidenti provinciali dell’associazionePensionati di Coldiretti Piemonte. all’assise ègiunto anche il messaggio del presidente dellaCei, il Cardinale angelo Bagnasco, il quale hacitato l’enciclica di Papa Francesco Laudato Sìe ha esortato i pensionati agricoltori a tra-smettere la loro passione e sapienza ai giovani.grenzi, nato a nonantola in provincia di mo-dena il 14 febbraio del 1949, ha svolto la sua

attività professionale nella Coldiretti dove haricoperto numerosi incarichi a livello locale enazionale e ha maturato esperienze anchenella centrale cooperativa Ue.Coop, nei Con-sorzi agrari, nelle Bonifiche, oltre che in di-verse associazioni di produttori. il 77% deipensionati italiani giudica medio/alta la qualitàdella propria vita, il 67% ha una vita attiva ed il63% gode di buona salute. il 55% si rapportacon la comunità in cui vive, valore che denotail ruolo attivo dei pensionati nel tessuto so-ciale, e l’82% si ritiene utile alla famiglia. Questo è quanto è emerso dall’indagine Col-diretti/ixé divulgata nell’ambito dell’assembleadurante la quale si è parlato di rapporto tragenerazioni con il ruolo dei nonni nella forma-zione delle famiglie, di presidi territoriali nellearee rurali per una maggior fruibilità dei servizi

socio-sanitari e alla persona e del ruolo attivodel pensionato quale modello di traino cultu-rale, economico e solidale. “i pensionati conti-nuano ad essere un punto di riferimentoimportante per la famiglia, per Coldiretti e peril buon funzionamento delle imprese agricole.- ha affermato il presidente provinciale Feder-pensionati alessandria giovanni otto-nello - molto spesso, infatti, contribuisconoattivamente a portare avanti le aziende, in si-nergia con i giovani, nell’ottica di un reale ri-cambio generazionale. il loro supporto è difondamentale importanza anche per sostenerele battaglie che Coldiretti porta avanti in difesadegli agricoltori italiani che, con il loro lavoroquotidiano, rendono eccellente ed apprezzatoin tutto il mondo il patrimonio enogastrono-mico Made in Italy”.

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ELEZIONI

I pensionati: punto di riferimento importante per le famiglie, per Coldiretti e per le imprese agricole.

Coldiretti Alessandriaall’elezione del nuovo presidentedi Federepensionati

Nella foto (a sinistra) stretta di mano tra il neo eletto Presidente di Federpensionati Coldiretti gior-gio grenzi e il Presidente nazionale Roberto moncalvo; (a destra) foto di gruppo con grenzi, moncalvoe i presidenti delle associazioni dei pensionati delle Coldiretti piemontesi (al centro giovanni OttonelloPresidente Federpensionati Coldiretti alessandria).

ACQUI E SAPORI

La Bottega Italianaospite alla rassegnaenogastronomica acquese

ampagna amica è stata tra le protagonisteal Centro Congressi in zona Bagni, della

rassegna enogastronomica “Acqui e sapori”,la manifestazione organizzata dal Comune diacqui Terme e dall’enoteca Regionale “AcquiTerme e Vino”, con il contributo di RegionePiemonte e della Fondazione Cassa Risparmio

di alessandria”: molte le bancarelle che hannoproposto prodotti di qualità e di stagione.nelle immagini la presenza alla rassegna dellaBottega di Campagna amica di gianluigi ga-glione, presidente dell’associazione agrimercatidella provincia di alessandria.

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uigi giampaolino, che ha ricopertola carica di Presidente della Cortedei Conti della Repubblica italianadal 2010 al 2013 ed oggi ne ricopre

il ruolo di Presidente emerito, è il Presidentenazionale di Ue.COOP - Unione europeadelle Cooperative, la nuova centrale coope-rativa riconosciuta ufficialmente 2 anni emezzo per segnare una forte discontinuità ri-spetto al passato anche con l’adozione delprimo codice etico di autoregolamentazioneper guidare tutti i comportamenti delle asso-ciate e di quanti sono chiamati a svolgere fun-zioni dirigenziali nel rispetto dei principifondatori della cooperazione. L’elezione è av-venuta all’unanimità da parte dei delegati delle4.000 cooperative associate che operano intutte le categorie e sono dislocate in tutte leRegioni del Paese ed alle quali capo fannooltre mezzo milione di soci. Con Ue.COOPsi intende rilanciare in italia un sistema coo-perativo che rispetti le regole fondamentali dimutualità, solidarietà e trasparenza al serviziodei soci e della comunità in cui le cooperativeoperano quotidianamente. Ue.COOP pro-mossa inizialmente dalla Coldiretti è nata in-fatti per sostenere i valori ed i principi delmodello cooperativo, che si fondano sulla so-lidarietà, la sussidiarietà e la sostenibilità conl’obiettivo principale di essere uno strumentoa favore delle proprie coop associate, pun-tando sulla centralità dei soci a favore del ter-

ritorio in cui le imprese operano. “Ho volutocandidarmi alla presidenza di Ue.COOP - hadichiarato Luigi giampaolino - con l’intentodi mettere a disposizione delle Cooperativeassociate alla Ue.COOP, la mia esperienzaistituzionale e il mio impegno nell’ottica delladifesa del modello cooperativo “vero”, qualestrumento sociale volto alla crescita di ogni

socio e di ogni territorio”. “La mia missione -ha proseguito giampaolino - dopo l’espe-rienza pubblica svolta in passato, sarà quelladi essere anche per Ue.COOP, il garante deivalori che contraddistinguono un modello so-cietario di cui il Paese ha bisogno, dando ri-sposte concrete con passione, coraggio,trasparenza e coerenza”. Per questo - ha pre-cisato giampaolino - denunceremo e contra-steremo con forza le abitudini di chi guardaalla cooperazione come ad un sistema perfare cose più a buon mercato, risparmiandosul costo del lavoro dei cooperatori e rispar-miando sulla qualità dei servizi. Quella - haconcluso giampaolino - non è cooperazionee quella non potrà mai essere ciò che rappre-senta Ue.COOP. nella sua rilevante carriera,Luigi giampaolino è stato presidente dell’au-torità di Vigilanza sui contratti pubblici, Presi-dente della Corte dei Conti della sezionegiurisdizionale della Lombardia e della Puglia.e’ stato inoltre Consigliere delegato al con-trollo del ministero del Tesoro nonché magi-strato addetto al controllo dell’iRi, dell’enaV,dell’istituto Poligrafico e zecca dello Stato edella Consip. Ha ricoperto varie volte incari-chi di Capo dell’ufficio legislativo e di Capo digabinetto di vari ministeri ed è autore di nu-merose pubblicazioni in materie giuridiche. e’stato insignito dell’onorificenza di Cavalieredi gran Croce dell’Ordine al merito della Re-pubblica italiana.

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UeCOOP |ATTUALITÀ

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ELEZIONI

Per rilanciare in Italia le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza

Nella foto Luigi giampaolino con il Presidentemoncalvo è stato eletto all’unanimità da partedei delegati delle 4.000 cooperative associate.

Unione eUropeadelle cooperative

Luigi Giampaolino è il nuovo presidente

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ATTUALITÀ| iL gRazie Dei CamPi

“E’ fondamentale avere cura del suolo,

Presente alla Giornata Provinciale

del Ringraziamento il presidente

Coldiretti Piemonte Delia Revelli.

L’Agripremio a Vanda Borreani

zona di Acqui Terme per il suo

impegno come custode del territorio.

bene comune, dobbiamo essere ospiti riconoscenti”

Si È CeLeBRaTO iL “grazie dei campi” DeLLa COLDiReTTi Di aLeSSanDRia

un pensiero di profondo cordoglioper le vittime dell’incomprensibilestrage di Parigi quello di don Co-stantino marostegan in aperturadella messa celebrata in occasione

della giornata Provinciale del Ringraziamentoorganizzata da Coldiretti. il “grazie dei campi”si è svolto nella parrocchia dei “SS. Pietro ePaolo” di Castelnuovo Scrivia, un momento diaggregazione che ha visto centinaia di impren-ditori agricoli provenienti da ogni parte dellaprovincia ritrovarsi per ringraziare il Signoreper il raccolto ricevuto e per quello auspicatonei mesi futuri. Presenti autorità civili e militarie i vertici della Coldiretti alessandrina, il pre-sidente Roberto Paravidino e il direttore Si-mone moroni accompagnati dai componentidella giunta, e il presidente regionale Coldi-retti Piemonte Delia Revelli che ha condivisoquest’importante occasione di riflessione suiproblemi che il mondo rurale sta affrontandocon determinazione e fermezza. Quest’anno iltema che unisce tutte le feste del Ringrazia-mento a livello nazionale, deciso dalla Com-missione episcopale, è “il suolo, bene comune”perché “il suolo ha una valenza insostituibile inordine alla produzione di cibo, ma anche per la tu-tela della biodiversità e per la mitigazione del mu-tamento climatico...” e proprio da questeconsiderazioni è partito mons. ivo Piccinini,consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti,durante l’omelia: “Dobbiamo avere cura delsuolo perché tutti beviamo la stessa acqua eabitiamo lo stesso luogo. Dobbiamo esseredegli ospiti riconoscenti, garantire la biodiver-sità. abbiamo inferto colpi mortali per l’usoimproprio del suolo, basti pensare al cementoselvaggio o alla terra dei fuochi, errori che nonsi devono più ripetere perchè Terra è ugualecibo, bene di tutti”. Custodire la fertilità del

suolo, prestare attenzione alle destinazionid’uso della terra, arginare il fenomeno del landgrabbing, ossia l’accaparramento di terra daparte dei soggetti con maggior disponibilitàeconomica, garantire il diritto di accesso allaterra e alle risorse ittiche e forestali: sono lesfide in atto per favorire un ritorno alla terra,in particolare dei giovani, un fenomeno che initalia mostra segnali arricchiti da una splendidacapacità innovativa, sia nei prodotti che neiprocessi, contribuendo a quella diversificazionedell’agricoltura che abbraccia forme di agricol-tura sociale e civica, che introducono la “reci-procità” nell’agire economico. “Coldiretti hauna progettualità ben precisa, una traiettoriaper il futuro, il nostro impegno a difesa delvero Made in Italy, per garantire redditività alleaziende mettendo al centro la persona: molti

di voi hanno presoparte alle nostre mobilita-zioni e, in questi giorni, al presidio per difen-dere il comparto lattiero caseario. - haaffermato il presidente regionale Delia Revelli- L’agricoltura può offrire molto in questo con-testo economico non facile, tutti quanti in-sieme dobbiamo però continuare a ricercarecon il sistema aziendale artigianale, commer-ciale e industriale contratti di filiera dove cia-scuno abbia un ruolo normato e remuneratocon il giusto beneficio, garantendo sicura rin-tracciabilità e valore al prodotto che ne de-riva”. “Un momento importante di riflessionee preghiera. Un momento che è nostro, pro-fondamente di Coldiretti, sentito dalla nostragente, dai nostri imprenditori che ogni annoaspettano questa ricorrenza con rinnovatospirito di riconoscenza. - ha affermato il presi-dente della Coldiretti di alessandria RobertoParavidino - il lavoro agricolo consente al-l’uomo di realizzare un rapporto diretto e as-siduo con la terra, è una reciprocità nella qualesi rivela e si compie un disegno finalizzato allavita, all’essere e al benessere dell’umanità, allosviluppo di tutti e di ciascuno. non dobbiamodimenticare che questa è un’occasione impor-tante per meditare sui problemi che il mondorurale sta vivendo”. “Puntando sulla multifun-zionalità, la nostra agricoltura dovrà essere ingrado di dare luogo a produzioni congiunte,con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispon-dere adeguatamente alle attese del Paese. - haaggiunto il direttore della Coldiretti provin-ciale Simone moroni - e’ fondamentale cheanche il lavoro agricolo e rurale si caratterizziper una rinnovata e chiara consapevolezzaetica, all’altezza delle sfide sempre più com-plesse del tempo presente. in questo tempo dicrisi, un segnale positivo è rappresentato dalritorno all’impresa agricola dei giovani, chesentono questo lavoro come una “vocazione”,che dona loro dignità e piena valorizzazione”.Riflessioni aperte alla ricerca di nuove solu-zioni lungo tutta la filiera alimentare: dalla pro-duzione al consumo, fino ai “nuovi stili di vita”.Solo così sarà possibile garantire che la terrapossa continuare a produrre cibo per tutti,oggi e per le generazioni future. Perché, comericorda il Papa Francesco, “chi non vive per

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iL gRazie Dei CamPi |ATTUALITÀ

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Nelle foto una carrellatadei momenti più suggestiviche hanno caratterizzato la giornata provinciale del Ringraziamento. momentoparticolarmente sentito quello dell’offertorio e labenedizione dei mezzi agricoliche servono per lavorarela terra ogni giorno e per donare alla comunitàil bisogno al propriosostentamento. La Santa messaè stata concelebrata da Don Costantino marostegane da mons. ivo Piccinini.

servire non serve per vivere”.Consapevoli chenelle situazioni di stallo i problemi non si risol-vono vivendo la nostalgia del passato, quanto, piut-tosto, proiettandosi, con l'audacia dei "sognatori"biblici in una sorta di nostalgia del futuro, la sfidastorica in quest'era di globalizzazione, consisteràallora nel trovare un'articolazione del locale nelmondiale: fare in modo che si possa ritrovare unluogo di identità dove la persona riacquisti i pro-pri diritti, ritrovi unità familiare e solidarietà sia incampo economico, sociale che rurale. a partiredalla cosiddetta sovranità alimentare e dal prima-rio diritto al cibo, rafforzando il ruolo dei coltiva-tori, incoraggiando i mercati locali e regionali,denunciando le politiche monopolistiche dellegrandi industrie agro-alimentari e promuovendoil benessere della famiglia rurale. Suggestivo il mo-mento dell’offertorio e la benedizione dei mezziagricoli che, come ha ricordato mons. ivo Picci-nini, consigliere ecclesiastico della federazionealessandrina, “servono per la fatica quotidiana, perlavorare la terra e per donare alla comunità il bi-sogno al proprio sostentamento”. La giornata èproseguita a Casalnoceto a “Cascina Cabella”, conun momento conviviale durante il quale è stataconsegnata a Vanda Borreani, imprenditrice nelsettore zootecnico della zona di acqui Terme, un“agripremio”: una targa, simbolo di riconoscenzae gratitudine per il suo impegno come custodedel territorio.

Nelle foto le numerose autorità presenti alla giornata del Ringraziamento, primo piano per i vertici Coldiretti regionali e provinciali, e per le autorità civili e militari. ilcesto con i prodotti della terra di Castelnuovo Scrivia a simboleggiare i “frutti” di tutta la provincia. (sotto) il momento della benedizione dei trattori e la consegna, duranteil momento conviviale che si è svolto a “Cascina Cabella”, dell’agripremio a Vanda Borreani da parte del Presidente Revelli e del Presidente Paravidino.

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ATTUALITÀ| Le azienDe COLDiReTTi

un paesaggio mozzafiato quello che ticirconda arrivando in frazione Turpino,piccola frazione di Spigno monferrato. ad accoglierci c’è il sorriso di manuela

e il chiacchiericcio di alcune signore che sono abi-tuate ad andare ad acquistare i suoi prelibati pro-dotti da forno. Manuela Moretti è unagiovane imprenditrice che non si è lasciata spa-ventare da un territorio bello ma poco generosonel quale ha continuato a credere, seguendo leorme del padre e del nonno, nella sfida del pro-dotto di qualità ad ogni costo, ricercato e preli-bato. Così sono le sue farine, ogni sacchetto unconcentrato di tracciabilità e di sicurezza per ilconsumatore e così sono i suoi prodotti daforno, un capolavoro di semplicità dentro ai qualisi racchiude l’unicità di un territorio altrettantounico. L’azienda “moretti” non è solo la storia didiverse generazioni a confronto ma di una con-duzione familiare che diventa un vero e propriogioco di squadra, indispensabile per ottenere ri-

sultati importanti. Scambiamo quattro chiacchierenel locale che ospita il mulino e scopriamo comeè nata la passione nei confronti degli antichi mais:l’ “otto file”, il “nostrano dell’isola”, più un'anticavarietà di "nostrano locale", oltre a varietà di maisbianco "Bianco Perla".Manuela, siamo piacevolmente colpiti da

tutto questo, come è nata la passione

verso l’agricoltura?

Diciamo che il mondo agricolo fa parte della miafamiglia da sempre, questa è sempre stataun’azienda variegata, con poco ma di tutto, chebastava a far vivere bene i miei nonni e dove miopadre è cresciuto con la determinazione che an-cora oggi lo contraddistingue. Ovviamente con iltrascorrere degli anni abbiamo pensato di modi-ficare la nostra produzione, iniziando mettendola “polenta nei sacchetti”... abbiamo capito chepiaceva molto, che incontrava i gusti dei consu-matori. e così ci siamo decisi ad ampliare lagamma delle nostre produzioni.

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Al Molino Moretti si lavoranogli antichi mais per gusti moderni

Un terreno difficile, spezzettato che si

può riassumere in quanti ettari?

Diciamo 18 ettari anche se buona parte èbosco e quindi non ci si può fare granchè.Innovazione per un giovane imprendi-

tore è una parola che racchiude un

mondo intero. Oggi sono molti i ragazzi

che credono nell’agricoltura, che scel-

gono di fermarsi in campagna ma non

sempre tutto è facile. Qual è il tuo

punto di vista?

Voglio essere sincera, io sono contentissimadella mia scelta, ma se fossi stata da sola o nonavessi avuto alle spalle un’azienda già abba-stanza strutturata non so se avrei avuto il co-raggio. Troppa burocrazia, pochi aiuti concretida parte della Regione, dell’europa... insommada parte di chi dovrebbe aiutare davvero lenuove generazioni. io mi reputo molto sonofortunata, entrambi i miei genitori sono inazienda con me e il loro aiuto e come il loroconsiglio sono fondamentali. Hai parlato di prodotti da forno... quali

sono le specialità che proponi ogni

giorno?

Per prima cosa il pane con il lievito madre... sianormale che integrale o con i cereali... in-somma cerchiamo di accontentare tutti i gusti.Poi i biscotti e le torte, a volte lavoriamoanche su ordinazione. Sicuramente questo non è un posto che

possiamo definire “di passaggio” ma il

tuo prodotto è molto richiesto, il pub-

blico come ha conosciuto la tua azienda?

Devo dire grazie a Coldiretti e ai mercati diCampagna amica e alle Botteghe italiane. iconsumatori hanno iniziato ad informarsi e poi

tornavano... da quel momento abbiamo capito chepotevamo proseguire su questa strada e oggisiamo presenti non solo nella provincia di ales-sandria ma anche in quella Savona. I consumatori sono anche disposti a spen-

dere qualcosina in più pur di avere un pro-

dotto qualitativamente migliore?

Posso affermare di sì, senza ombra di dubbio. Oggisi sta attenti al portafoglio ma la ricerca del pro-dotti di qualità è altrettanto prioritario. La nostratracciabilità si può toccare con mano, è una filieramolto corta, senza passaggi.Come vedi il tuo futuro da imprenditrice?

Sono ottimista, dobbiamo esserlo noi giovani. Cer-care l’ottimismo anche dove non c’è, crearlo. D’altraparte l’agricoltura è un qualcosa di molto concretoe a me piace la concretezza: se lavori bene la terraè generosa, se la maltratti o cerchi di fare il furboalla fine ti presenta il conto. io non voglio peccaredi presunzione ma credo di andare nella giusta di-rezione.

geneRaziOni a COnFROnTO CHe DiVenTanO Un giOCO Di SQUaDRaVinCenTe PeR PRODUziOni RinTRaCCiaBiLi e Di QUaLiTà

Da questo numero inizia una nuova rubrica“itinerari del territorio e del gUsto”per conoscere meglio le aziende e i protagonisti.

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In frazione Turpino aSPIGNO MONFERRATO

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ani

arlare dell’azienda di Vanda Borreani

è facile e complicatissimo al tempostesso. Da dove vogliamo partire? Sicu-ramente dal fatto che si trova in Loca-

lità Costabella di Spigno, dove l’azienda è situatatra un pugno di case che stanno a presidiare unterritorio difficile. La semplicità di Vanda è disar-mante e l’accoglienza che ci riserva è spontaneae sincera. L’indirizzo della sua azienda è a carat-tere zootecnico dove ad una cinquantina di capidi vacche razza piemontese si uniscono capre epecore lasciate al pascolo praticamente libere,dove la stalla serve solo per ore notturne o perle giornate più fredde. Terra ostile che riesce aprodurre anche cereali e foraggio ma sicura-mente è il comparto lattiero caseario quello cheoffre grandi soddisfazioni grazie al laboratorio at-tiguo all’azienda, dove Vanda realizza le robioleda accompagnare con salse o miele.Vanda ci accoglie in casa tra il profumo delle frit-telle salate appena tolte dall’olio bollente e delle

meringhe al cacao dove, con il marito gianni, ri-sponde alle nostre domande.Vanda, da dove vogliamo iniziare, io direi

dal premio ricevuto durante la Giornata

del Ringraziamento, non se l’aspettava

vero?

no proprio no, anzi... mi sono emozionata, è statoun momento bellissimo, gli applausi, tutti a con-gratularsi con me... per cosa poi, a me sembra lanormalità vivere in un territorio come quello diCostabella, con tutti i suoi pro e contro. e’ la miavita da sempre e non saprei abitare in nessunaltro luogo.Da sempre, quindi possiamo parlare di

continuità generazionale?

Direi proprio di sì, già da piccola aiutavo in stallai miei genitori, quindi è stato naturale crescerecon la determinazione di portare avanti quantoereditato. Unire la mia azienda a quella mio suo-cero è stato poi il passaggio successivo e possodire di avere raggiunto risultati importanti.

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“Mi piace essere la sentinellasentinelladi un territorio meraviglioso”

Questa azienda richiede un impegno co-

stante e molte attenzioni. Qual è la

giornata tipo di Vanda?

La mia giornata inizia alle 5, ogni mattina, nonci sono feste o ferie, la stalla non può aspet-tare, poi mi dedico al laboratorio e ovviamentealla casa... insomma, la mia è una vita semplicema ricca di soddisfazioni. L’azienda è cresciutagrazie alla nostra unione familiare che diventauna squadra su cui ognuno può sempre con-tare sull’altro: oltre a mio marito ci sono i mieidue figli e le soddisfazioni che mi regalano imiei cinque nipoti.Quanti ettari?

Comprensivi del bosco 30 ettari.Quali sono le difficoltà maggiori che in-

contrate ogni giorno?Se parliamo di lavori in campagna posso direche la meccanizzazione ci sta aiutando tantis-simo rispetto ad anni ma è fare i conti con laburocrazia che diventa difficile. e non apriamoil capitolo gasolio: non possono erogare alleaziende logisticamente svantaggiate la stessaquantità di quelle che si trovano in pianura. imezzi qui consumano il doppio e l’usura dellegomme del trattore raddoppia. e non parliamodella fauna selvatica: questo è il regno dei cin-ghiali che distruggono soprattutto il mais ecercano di attaccare anche il bestiame: unavera piaga alla quale non riusciamo a trovaresoluzione nemmeno con quelli che vengonodefiniti “pastori elettrici”.Allarme dell’Oms nei confronti dellacarne: la domanda è d’obbligo, ne aveterisentito?non bisogna demonizzare un cibo o creare inu-tili allarmismi perchè come risultato si avrà sol-tanto tanta confusione e poca correttainformazione. il consiglio che posso dare io è

quello di rivolgersi sempre ad un macellaio di fidu-cia. Oggi purtroppo le persone mangiano con gliocchi, guardano la bellezza e non il gusto. Se lavoribene, comunque, non risenti di campagne mediati-che che vanno contro i principi della dieta mediter-ranea.Campagna Amica serve proprio ad avvici-nare il produttore al consumatore, pos-siamo dire che la filosofia di Coldiretti èanche la vostra?non potete, ma dovete dire così. il progetto di Col-diretti per accorciare la filiera e offrire dal produt-tore al consumatore alimenti di qualità sono ilrisultato del nostro impegno di ogni giorno, del la-voro di tutta la vita. metterci la faccia è la prima re-gola per tranquillizzare il consumatore e farglisapere che quello che porta in tavola è tracciabile.Cosa c’è nel futuro di Vanda?Continuerò ad essere sentinella del territorio nelmodo migliore che so fare, sperando che i miei ni-poti si appassionino a questa vita che per me è lapiù bella in assoluto!

La DinamiCiTà DeLL’azienDa agRiCOLa Di VanDa BORReaniin PeRFeTTa SinTOnia COn iL PROgeTTO Di COLDiReTTi

In frazione Costabella aSPIGNO MONFERRATOLe azienDe COLDiReTTi |ATTUALITÀ

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ATTUALITÀ| TeRRanOSTRa/CamPagna amiCa

ATTIVITÀ DIDATTICA: LaBORaTORiO SenSORiaLe

neLLA reTe DICoLDIreTTI

GIALLOCOME IL MIELE abato 7 novembre ad Ovada l’istituto com-

prensivo Sandro Pertini è stato protagoni-sta del convegno “Innovazionetecnologica tradizione agricola nel

territorio ovadese”, quale momento conclusivodel primo anno di lavoro del progetto didattico,che ha visto coinvolti, in un’azione di interdiscipli-narietà, gli istituti “S.Pertini” e “C.Barletti” diOvada, coordinati dalla prof. Sabrina Caneva. il pro-getto “A come Agricoltura, I come Innova-zione” finanziato dal miur, tra i protagonisti haanche la Coldiretti di alessandria con la Tenuta “Lamaddalena” di Rocca grimalda, parte attiva di unpercorso volto a seguire passo passo la “vita” dellavite e della cantina per l’intero anno scolastico.Un’iniziativa importante seguita in streaming dai ra-gazzi, che permette di far vivere in diretta, cosa av-viene giorno per giorno nel vigneto per studiarnesia, il processo botanico sia, il sistema di coltiva-zione. L’importanza dell’integrazione del mondoagricolo con la didattica sono un processo che sista portando avanti a livello ministeriale e di questoi dirigenti scolastici Patrizia Grillo e Felice Ar-lotta ne sono precursori. Da anni infatti Coldirettiattraverso i propri tecnici e le fattorie del circuitodi Campagna amica svolgono attività di formazioneinterattiva continua, nell’ambito del percorso sco-lastico sia in classe, sia presso le aziende agricole.a testimoniare quanto sia importante per Coldi-retti l’affiancamento al mondo della scuola, il Pre-sidente provinciale di Coldiretti RobertoParavidino è intervenuto al convegno, nel qualeerano presenti anche il senatore Federico Fornaroe andrea Olivero Vice ministro Politiche agricolee forestali, con un applauditissimo intervento, voltoa sottolineare l’importante ruolo della civiltà con-tadina per il rilancio della nostra economia.

Siallo come il miele... ma anche aran-ciato, ambrato e a volte quasi nero...poi miele o mieli? e anche propoli,pappa reale, polline... Un intero annoscolastico è stato dedicato alla co-

noscenza dei prodotti dell’alveare in quelloche è stato il primo vero esempio di rete inprovincia tra alcuni istituti Scolastici ed enti,operata a diverso titolo sul territorio. Una col-laborazione trasversale partita dalla d.ssa DelPiano e dal Prof. arzani, Preside del LiceoScientifico galileo galilei, nel quale tutte le en-tità coinvolte hanno occupato nel progetto, unruolo protagonista. i bimbi della scuola prima-ria Bovio che hanno realizzato un “libro tea-trale”, un bell’esempio di “peer education” dareplicare in altre scuole; i ragazzi della Cavourche guidati dalla Prof. andreucci e della PresideTalenti hanno realizzato un ebook , a dimostra-zione di quanto la tecnologia possa essere unaforma di linguaggio con la quale parlare ai ra-gazzi anche di argomenti primari... ma comeavrebbero fatto a comprendere il complessomondo delle api senza il supporto dell’apicol-tura Pitarresi? Partner essenziale del progettogiuseppe pitarresi ha chiuso i lavori siaad expo il 29 novembre scorso, dove il pro-getto è stato presentato a Cascina Triulza, siain CCiaa ad alessandria lo scorso 8 novem-bre, con un momento di degustazione guidatadalla D.ssa Bersano albina per aspromiele;momento popolare di avvicinamento e di ri-conoscimento delle diverse tipologie di miele,della flora che li contraddistingue delle pro-

prietà organolettiche e medicamentose e delcontenuto zuccherino che ne determina lastessa fluidità. Parametri questi di studio pertutto l’anno scolastico, sia sotto il fronte del-l’impiego gastronomico,da parte dell’istitutoCiampini di novi ma anche più propriamentescientifico con il coordinamento della Prof.ssaBerta del DiSiT dell’ Università e di aspro-miele, in merito all’analisi melissopalinologica.Un percorso complesso di ricerca da parte deiragazzi della 2B del Liceo Scientifico che hamesso il luce l’importanza del settore sin dallepagine più remote della storia e nelle diversepopolazioni, un prodotto che è nutrimento emedicamento, un prodotto del quale, ancoraoggi, non ne conosciamo tutte le proprietà mache è pilastro della nostra agricoltura ed ele-mento essenziale di biodiversità.

Gnella foto albina Bersano di aspromiele, conl’apicoltore giuseppe Pitarresi durante la degu-stazione guidata per far conoscere le tipologiedi miele del territorio.

PERCORSO DIDATTICOCON LE SCUOLEDELL’OVADESE

“A come Agricoltura,I come Innovazione”

OVADA

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n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A.

TeRRanOSTRa/CamPagna amiCa |ATTUALITÀ

29

Dolce per colazione

agritUrismo dal poss Lazzarino giuseppe Reg. Oltrebormida n.16 - Ponti (aL) Tel.0144-596292 - [email protected] - www.dalposs.com

ingredienti:

•300gr. di zucca;

•120gr. di zucchero;

•75 ml di latte;

•200gr. di farina;

•1 uovo;

•1 bustina di lievito per dolci;

•zucchero a velo q.b.

La RiCeTTa DeL meSe

preparazione:Fate lessare la zucca sbucciata, tagliata e privata dei fi-lamenti. Una volta cotta passatela in un passaverdure emettete il composto in una terrina. a parte preparateun impasto con la farina, lo zucchero, l'uovo, il latte e illievito a cui aggiungerete la purea di zucca. amalgamatebene il composto con un cucchiaio di legno. Versate iltutto in una tortiera foderata con della carta da fornoe infornate in forno preriscaldato statico a 200°C e adaltezza intermedia per 20 minuti, dopodiché abbassatela temperatura a 180°C e proseguite la cottura per ul-teriori 20 minuti. Spegnete il forno e aprite lo sportello,in modo che la torta non si sgonfi. attendete 15 minuti,dopodiché sfornatela e fatela raffreddare a tempera-tura ambiente. Spolverate con lo zucchero a velo.

torta di zUcca

AGRINONNOnUOVO ORizzOnTe DeLLa mULTiFUnziOnaLiTà VALCERRINA

a chiusura del padiglione Coldirettiad expo, dopo un cammino lungo seimesi tra tradizione e storia dei cibi

regionali, è stata affidata a Terranostra ed havisto protagonisti nella giornata del 29 ot-tobre, gli agriturismi che si sono distinti nel2015, e a ritirare il premio per il Piemonteè stata un’azienda alessandrina, L’Orto dei

nonni dei Cavatore. armando e Lidia hannoda poco aperto all’ospitalità agrituristica, laloro azienda agricola situata tra le collinedell’alto monferrato, a pochi passi da acquiTerme, per rispondere a quelle che sonosempre più le esigenze di welfare di una so-cietà moderna, amplificate forse in unagrande città come milano, da dove loro sono“scappati” qualche anno fa. L’Agrinonno, èun vero e proprio agriturismo con un oc-chio al sociale, finalizzato ad ospitare i nonniin vacanza, anche con i nipotini oppure queinonni che volessero scegliere di vivere incampagna condividendo, con altri nonni,l’esperienza agricola di un tempo, quando lecascine erano vere e proprie comunità.L’Orto dei nonni non è un centro diurnoper anziani e neanche una casa di cura, è unnuovo modo di vedere con gli occhi delnonno le esigenze di un target che ha vogliadi godersi la terza età in un contesto di fa-migliarità e condivisione con chi ha le stesseesigenze e passioni. nell’anno di svolta del-l’agricoltura sociale l’agrinonno è senz’altroun nuovo orizzonte della multifunzionalità,uno dei tanti nuovi modi di interpretarel’agriturismo.

DeI nonnIL’orTo

L

iazza Boario anche quest’anno si è colo-rata di giallo, per proporre in grande stileil mercato settimanale del lunedi mattinacon formaggi, frutta e verdura di sta-

gione, salumi e quanto più caratterizza i mercatidi Campagna amica. La Fiera nazionale del Tar-tufo di murisengo nata nel lontano 1967 è la prin-cipale manifestazione dell’intera Valcerrina e delmonferrato Casalese e fonda le sue radici nell’an-tica tradizione agricola commerciale risalente al1530 con la fiera di San martino. il recente presti-gioso fregio di fiera nazionale rende la manifesta-zione molto attesa, anche per il turista fuoriporta, che percorrendo l’antico borgo, invaso dalprofumo del Tuber magnatum Pico tra enogastro-nomia e artigianato piemontese, è condotto nelcuore del più tipico monferrato. La fiera è ognianno un’importante occasione per trascorrere inmonferrato due lunghi fine settimana, per due do-meniche infatti, il 15 ed il 22 novembre, murisengoè stata crocevia di turisti appassionati di funghi etartufi, di buon vino di prodotti dell’enogastrono-mia monferrina. Record di presenze e anche moltituristi stranieri ospiti nei tanti agriturismi di Ter-ranostra... quale occasione migliore per un buonfritto misto alla piemontese in alternativa alla“grattatina” quest’anno più che mai alle stelle acausa della prolungata siccità?

P

neLLA GIornATATerrAnoSTrA

nAzIonALe48ª Fiera,del Tartufo

“TRIFOLA D’OR”a Murisengo

PREMIATO AD

EXPO

l'orto dei nonni Lidia Oggioni - Via Valle Ferri 5,15010 Cavatore (aL)Tel.144-323165 - [email protected]

[pagine a cura di Luisa Bo]

nella foto (sotto) Lidia Oggioni ritira il pre-mio durante la giornata di Terranostra adeXPO. (in alto) un’immagine dell’agrinonnoche si trova a Cavatore.

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30 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

ATTUALITÀ|RieSame PeR Le menSe - TRe BiCCHieRi

DOPO IL CONVEGNO CON RAFFAELE CANTONE

Per LA FornITurADI CIBI ALLE MENSESCOLASTICHE

COLDIRETTI OTTIENEIL RIESAME

PER LE GARE D’APPALTO

AZIENDA LUIGI BOVERI A COSTAVESCOVATO, VINCITRICE DEI

TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO

LA FORZA DELLA SEMPLICITÀ

“Impegnarsi al massimo per fare un buon prodotto è per un

contadino il giusto modo per valorizzare il territorio e viverlo”

Il SEGRETOdel successo?

assione, tradizione e tecnologia: la base della nostra produzione!Con questa frase l’azienda agricola Luigi Boveri di Costa Vesco-vato accoglie i visitatori sulla home page del sito. e proprio inqueste parole viene riassunto il grande impegno che dal 1998

caratterizza la loro produzione vitivinicola che vanta numeri importanti:una superficie vitata di 15 ettari per una produzione di 80.000 bottiglieannue, dal 2000 è presente su tutte le guide più prestigiose. germana eLuigi da sempre soci di Coldiretti, esportano il 40% della produzione. inol-tre l’azienda vanta una storia e una tradizione tipica delle grandi realtàcollinari: bestiame, foraggi, cereali, uva. Dal 1997 è stata fatta la scelta co-raggiosa di abbandonare la coltivazione di cereali e del foraggio e di spe-cializzarsi nella produzione di vini di qualità dal grappolo alla bottiglia,seguendo così l’intera filiera produttiva, costruendo anche una nuova can-tina, per poter gestire al meglio l’attività ed esprimere le potenzialità pro-duttive e qualitative dei vigneti. Con grandi risultati come viene raccontatoscorrendo le pagine della guida dei Vini d’italia del gambero Rosso: al-l’azienda di Luigi Boveri è stato, infatti, assegnato l’ambito riconoscimentodei Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il “Poggio delle amarene”,da tempo una delle Barbera più apprezzate del Tortonese, un riconosci-mento, a un grande classico non affinato in legno. Una decina i vini da ge-stire che vanno dal Timorasso alla Barbera: nei nove ettari di uva rossavengono prodotti Barbera, Croatina e Bonarda, nei sei ettari di uve a baccabianca vengono prodotti Timorasso, Cortese e moscato. “Da subito ab-biamo fatto nostro il progetto Timorasso capendo immediatamente legrandi qualità di questo vitigno e vino. Ogni giorno ci impegniamo per of-frire al consumatore un prodotto di qualità ed eccellenza - ci ha dettoLuigi Boveri - e le soddisfazioni che stanno arrivando ci riempiono di or-goglio. La nostra è un’azienda a conduzione familiare che, tradotto, vuoldire occuparsi dell’ultima vite del trattore, la grafica del sito internet, pas-sando per la burocrazia dello stato. Un mix di tradizione e innovazioneche attraverso l’impiego di vitigni, coltivati con la massima attenzione enel rispetto assoluto dell’ambiente, e l’adozione delle tecniche di vinifica-zione più all’avanguardia, permette di esaltare le caratteristiche del terri-torio e le altissime qualità delle uve sottoposte a rigorosa selezione invigna”. germana e Luigi saranno felici di farvi conoscere e degustare i lorovini nella cantina completamente rinnovata.

Per prenotazioni: Luigi Boveri, via XX settembre 6, 15050 CostaVescovato.Tel.0131-838165 - www.boveriluigi.com - [email protected]

P

elle mense scolastiche esiste un problema di qualità. Viene sot-tolineato dal fatto che 1 italiano su 5 non è soddisfatto delcibo che viene servito a scuola mentre il 42% lo ritiene appenasufficiente e una natte maggioranza, l’83% ritiene che le mense

dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dalpunto di vista alimentare. ma come dovrebbe essere l’alimentazioneproposta dalle mense, non solo scolastiche, al fine di tutelare i consu-matori? La risposta è semplice: sano, genuino e con prodotti del terri-torio. il tema è stato discusso nello scorso mese di ottobre durantel’incontro “Corruzione e agromafie” promosso dal Presidente nazionaleRoberto moncalvo e da gian Carlo Caselli Presidente del Comitatoscientifico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricol-tura e sul sistema agroalimentare”, con la partecipazione tra gli altri diRaffaele Cantone, Presidente dell'autorità nazionale anticorruzione,giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della magistra-tura e maurizio martina, ministro delle politiche agricole alimentari eforestali. Un importante passo avanti è stato fatto in seguito al convegnoorganizzato dall’Organizzazione grazie all’impegno del presidente del-l’anac Raffaele Cantone: la rivisitazione delle gare d’appalto per la for-nitura di cibi alle mense scolastiche. il risparmio non deve essere l’unicofine da perseguire, per questo ribadiamo che nella ristorazione scolasticaoccorre puntare a gare dove non sia previsto il massimo ribasso, checomporta sicuramente l’utilizzo di prodotti di scarsa qualità. Per quantoriguarda le gare d’appalto è in ritardo l’applicazione degli “appalti verdi”,previsti per le mense di scuole e ospedali gestite dalla pubblica ammini-strazione: sono entrati nella normativa nazionale da oltre quattro anni,ma non sono ancora stati recepiti dai comuni, dalle province e dalle re-gioni. Questi appalti prevedono solo frutta e verdura di stagione, almenoil 20 per cento di prodotti igp o Dop, il 15 per cento di carne biologicaed il 20 per cento di pesce proveniente da acquacoltura bio. Un mecca-nismo di punteggio che Coldiretti richiede da tempo per offrire prodottitipici che tengano anche conto di un giusto rapporto qualità-prezzo.

n

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n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A.

COnSigLieRe eCCLeSiaSTiCO |ORGANIZZAZIONE

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A COLLOQUIO CON IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

entre tecnici e am-ministratori discu-tono e ragionanosu come utilizzare i

padiglioni e gli spazi di eXPO,la gente, favorevole al 73% al-l’evento di milano, si chiedecosa resterà di esso. Tra cibo,fame e futuro, sarà la fame adaccompagnare il futuro o ilcibo? a parte i ritardi, gli epi-sodi di corruzione, le code,con eXPO è stato portatoall’attenzione del mondo ilproblema del cibo per tutti.nutrire il pianeta è l’impera-tivo categorico di oggi e di do-mani. il tema del cibo è universale comel’eXPO. Chi può vivere senza mangiare? nes-suno, ovviamente. il cibo è un bene limitato equindi indisponibile ad una crescita illimitata enon sopporta né sprechi ne cattive e ingiustedistribuzioni. Secondo i media l’eXPO è statarassicurante e ha portato ottimismo. ma è dav-

vero così? Secondo il ministrodell’agricoltura, mauriziomartina, l’evento milanese hasensibilizzato, sul tema del-l’alimentazione milioni di per-sone.Per ora, chi aveva fameal 1° maggio, ha fame ancheoggi. aspettiamo i “decreti at-tuativi” della Carta di milano,cioè impegni concreti e con-tinuativi. Fame zero al 2030,recita ancora la Carta di mi-lano. e quelli che hanno famenegli anni che ci separano dal2030? Secondo Luciano gual-zetti, vicedirettore di Caritasambrosiana e Responsabili

del padiglione Caritas di eXPO, la Carta di mi-lano è una mediazione al ribasso perchè non sisente il grido dei poveri, perchè tutti diconoche la fame può essere sconfitta, ma nessunoci crede davvero. all’eXPO è prevalso l’aspettofieristico di un luogo dove gran parte dellagente è andata per dire: “io c’ero”. Questo può

bastare per chi ha fame? Cosa succederebbe setutti i centri di volontariato come la Caritas, sifermassero contemporaneamente, cosa succe-derebbe? essi non conoscono scioperi, vacanze,chiusure o festività;come chi ha fame. Per vin-cere quest’ultima, bisogna che tutti “ci siano”,non solo quelli, pur numerosi, dell'esposizioneuniversale di milano 2015.

don ivo

M

DACCI IL NOSTROPANE QUOTIDIANO

Fiocco AzzurroBen arrivato

Felicitazioni per il lieto evento ai neo genitori antonio Canepa,dell’agriturismo “Ortosano”e a Barbara BoccaAuguri vivissimi dalla Coldiretti!

carlo

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32 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

ATTUALITÀ|gRUPPO CDC

in collaborazione con

a densitometria ossea consente ladeterminazione della densità ossea neidistretti a maggior rischio di frattura (co-lonna vertebrale e femore) e supporta il

medico nella diagnosi dell’osteoporosi, nella valu-tazione del rischio di frattura e nel monitoraggiodella risposta alla terapia. Questo esame è utiliz-zato soprattutto nella valutazione dell’osteopo-rosi, che è una patologia carenziale dell’osso dinatura primitiva (postmenopausale o senile) o se-condaria (malattie endocrino-metaboliche, disturbi nu-trizionali, etc.) che si manifesta in un incrementatodel rischio di fratture (le più comuni delle quali sonoquelle vertebrali e femorali). La misura della densitàossea può essere eseguita in diversi distretti cor-porei. Viene generalmente effettuata sul rachidelombare sino all’età di 65 anni, sul femore e/o sulradio oltre tale età. in alcune situazioni cliniche èutile eseguire la misura su diversi segmenti. Per va-lutare questo rischio e la risposta alle terapieeventualmente instaurate è opportuno monito-rare nel tempo la densità dell’osso.

destinatari del servizioLa Densitometria Ossea è rivolta ai soggetti piùa rischio di sviluppare un’osteoporosi: donne conalterazioni ormonali in grado di provocare un’ac-celerata perdita di calcio (menopausa, irregolaritàmestruali, amenorree, anoressia, alterazioni tiroi-dee e paratiroidee, etc.) uomini con alterazionidell’assorbimento e del metabolismo del calcioe della vitamina D. Questo esame consente di va-lutare la composizione corporea (massa magra,massa grassa e massa ossea) in determinate con-dizioni cliniche e di impostare e monitorare itrattamenti dietetici più idonei. La perdita di massa ossea non riguarda esclusi-vamente la popolazione femminile, ma coinvolgeanche la popolazione maschile. Le patologie co-muni a entrambi i sessi che possono depauperarel’osso sono: l’intolleranza al glutine o celiachia,

l’uso cronico del cortisone per malattie sistemi-che come l’artrite reumatoide, l’uso cronico diormoni tiroidei, l’ipertiroidismo e l’iperparatiroi-dismo, l’assorbimento ridotto in Pazienti che sisono sottoposti ad intervento per ulcera con ri-mozione di parte dello stomaco, le sindromi damalassorbimento come le pancreatiti croniche, ildeficit cronico di vitamina D e, solo negli uomini,

il deficit di produzione di ormoni maschili.L’esame non è soltanto indicato dal punto di vistadiagnostico per la definizione dell’osteoporosiconclamata, ma ha anche una funzione preven-tiva, in quanto l’osteopenia che precede la malat-tia è un indice predittivo utile all’instaurazione diterapie e alla variazione dell’alimentazione e dellostile di vita.

L

torino centro via Cernaia, 20 10122 Torinotorino centro via antonio Fabro 12/b 10122 Torinotorino centro via Raimondo montecuccoli 5f 10122 Torinotorino mirafiori via Don grazioli 11/a 10137 Torinotorino san donato via Livorno38/d 10144 Torino torino san paolo via Villarbasse 27/a 10138 Torinotorino santa rita piazza Santa Rita 8 10136 Torinotorino vallette lucento Corso Toscana 139/1 10151 Torinomoncalieri via martiri della Libertà 11 10024 moncalieririvoli via Fratelli Piol 63 10098 Rivolivenaria reale via iV novembre 16 10078 Venaria Realeasti Corso galileo Ferraris 4/a 14100 astiBiella via antonio Bertodano 11 13900 Biellacuneo piazza Duccio galimberti 4 12100 Cuneonovara via San Francesco d’assisi 20 28100 novaranovara corso giuseppe garibaldi 21 28100 novaraverbania via Sergio Bocci 11 28925 Verbaniavercelli via San Cristoforo 10 13100 Vercelli

SEDI

a oltre dieci anni, l’accordo traColdiretti-epaca e C.D.C. per-mette di far crescere il valore dellaprevenzione e della sicurezza nella

cultura dell’impresa agricola ed unire la tu-tela dell’imprenditore, dei suoi familiari edegli ospiti della sua azienda con l’idea di unanuova agricoltura multifunzionale territorial-mente sostenibile. C.D.C. rappresenta unadelle realtà sanitarie più significative e dina-miche del Piemonte, con un’attività diagno-stica completa presso sedi dislocate inmodo capillare su tutto il territorio regio-

nale: a Torino, Biella, Cuneo, novara, Vercellie Verbania. grazie a tale collaborazione, isoci Coldiretti-epaca possono accedere pri-vatamente a tutte le prestazioni con tariffa-rio agevolato esibendo la Tessera associativaColdiretti/ epaca, oppure tramite il SSn pre-sentando la richiesta del medico curante.inoltre presso gli uffici provinciali o zonaliColdiretti-epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagno-stiche presso tutti i centri C.D.C. e con as-soluto rispetto della privacy, il socio, tramiteil Pin ricevuto in accettazione, può richie-dere la stampa del proprio referto online.Periodicamente, tramite questa rubrica, viinformeremo su temi di interesse generalelegati alla prevenzione ed alla cura di pato-logie tipiche del mondo agricolo.

D

COLTIVALA TUASALUTE

TEMA DEL MESE: PREVENIRE L’OSTEOPOROSI

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n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A.

SCaDenze FiSCaLi |ORGANIZZAZIONE

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SCADENZA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

15DICEMBRE

IVA

emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo aidentificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa.

16DICEMBRE

IVA liquidazione e versamento dell’iVa a debitodel mese di novembre 2015

contribuenti iVa mensili.

16DICEMBRE RITENUTE

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondonoredditi soggetti a ritenute.

28DICEMBRE IVA

liquidazione e versamento dell’iVain acconto per l’anno 2015.

contribuenti iVa.

16DICEMBRE

IMUTASI

versamento saldo imU e TaSi anno 2015. contribuenti proprietaridi immobili.

28DICEMBRE

IVAINTRASTAT

invio telematico telematico elenchi inTRa-STaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o pre-stazioni di servizi intracomunitari relativi al mese diottobre.

operatori intracomunitaricon obbligo mensile.

29DICEMBRE DICHIARAZIONI

presentazione dichiarazioni fiscali: termineultimo per ravvedere la mancata presentazionedelle dichiarazioni nei termini ordinari.

persone fisiche e società.

[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

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34 AGRICOLTURA A. |n°10 • novembre 2015

Lutti

La Dirigenza e la Struttura della Coldirettidi Alessandria sono vicine a Ilaria Buccinnà,collega dell’ufficio zona di Casale Monf.to,

per la scomparsa dell’adorata

MAMMASentite condoglianze

ORGANIZZAZIONE|aTTUaLiTà-LUTTi

La Coldiretti di Alessandria prende parte

al dolore dei figli Piercarla e Giovanni,

per la perdita della cara mamma

fRANCESCA ALERICISocia di Borgoratto

✟ 21/12/1927 - 19/10/2015 ✟

La Coldiretti di Alessandria

prende parte al dolore di Mauro Panizza,

per la scomparsa della cara mamma

MARIA ONEgLIASocia di Quargnento

✟ 26/11/1939 - 11/11/2015 ✟

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

LEGGE TUTELA LEADERSHIP IN BIODIVERSITÀ: PeR VaLORizzaRe PaeSaggiO e Le PRODUziOni

italia può contare su 504 varietà iscritteal registro viti contro le 278 dei cuginifrancesi e su 533 varietà di olive contro le

70 spagnole ma sono state salvate da estinzioneanche 130 razze allevate tra le quali ben 38razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 diequini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sullabase dei Piani di Sviluppo Rurale dell’ultima pro-grammazione. e’ quanto afferma la Coldirettinell’esprimere soddisfazione per la definitiva ap-provazione della proposta di legge per la valo-rizzazione della biodiversità di interesse agricoloe alimentare che rappresenta un valido stru-mento per dotare il nostro Paese di un sistemadi norme capace di riconoscere, proteggere, re-cuperare, organizzare e mettere a sistema la bio-diversità. La nuova legge - spiega la Coldiretti -prevede l’istituzione di un Sistema nazionaledella biodiversità agraria e alimentare, l’avvio diun Piano nazionale sulla biodiversità di interesseagricolo, l’istituzione di un Fondo di tutela persostenere le azioni degli agricoltori e degli alle-vatori. inoltre all’interno del piano triennale diattività del Consiglio per la ricerca in agricolturae l'analisi dell'economia agraria (CRea) sonoprevisti interventi per la ricerca sulla biodiversitàagraria e alimentare, sulle tecniche necessarieper favorirla, tutelarla e svilupparla. investire sullabiodiversità, infatti - sottolinea la Coldiretti - èuna condizione necessaria per le imprese agri-

cole di distinguersi in termini di qualità delleproduzioni ed affrontare così il mercato globa-lizzato salvaguardando, difendendo e creando si-stemi economici locali attorno al valore del cibo.Del resto l’agroalimentare italiano - precisa laColdiretti - si fonda sui saperi delle nostre co-munità e si sviluppa grazie alla ricerca che offrestrumenti sempre nuovi di conoscenza della bio-diversità. il riconoscimento delle nostre produ-zioni tipiche e tradizionali legate al territoriodiventa per l’agricoltura italiana, un vero e pro-prio investimento in competitività. L’italia èl’unico Paese al mondo che può contare su4.886 prodotti alimentari tradizionali censitidalle regioni ottenuti secondo regole tradizionaliprotratte nel tempo per almeno 25 anni, 272

specialità Dop/igp riconosciute a livello comu-nitario e 415 vini Doc/Docg. Un risultato resopossibile - sottolinea la Coldiretti - dalla grandevarietà del patrimonio vegetale e animale con lapresenza sul territorio nazionale di 7.000 speciedi flora, 58.000 specie di animali. Un’azione di re-cupero importante - prosegue la Coldiretti - sideve ai nuovi sbocchi commerciali creati daimercati degli agricoltori e dalle fattorie di Cam-pagna amica attivi in tutte le Regioni e chehanno offerto opportunità economiche agli al-levatori e ai coltivatori di varietà e razze a ri-schio di estinzione che altrimenti non sarebberomai sopravvissute alle regole delle moderneforme di distribuzione. Si stima che - continua laColdiretti - almeno 200 varietà vegetali definiteminori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatichee prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razzedi bovini, maiali, pecore e capre allevati su scalaridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mer-cati e delle fattorie degli agricoltori di Campagnaamica che possono contare su circa diecimilapunti vendita. “e’ questo il risultato del lavoro diintere generazioni di agricoltori impegnati a di-fendere nel tempo la biodiversità sul territorioe le tradizioni alimentari”, afferma il presidentedella Coldiretti Roberto moncalvo nel sottoli-neare che “si tratta di un bene comune per l’in-tera collettività e di patrimonio anche culturalesul quale l’italia può contare per ripartire”.

Un’azione di recupero importante per tutelare il patrimonio

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n°10 • novembre 2015| AGRICOLTURA A.

meRCaTinO annUnCi|ATTUALITÀ

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inserzioni Vendo•trattore same (modello delfino) 35cv, 4 ruotemotrici gommato nuovo (1200 ore). Richiesta €6.000.Cell.349-8072850

•damigiane piccole e grandi Gomma dabagnare a scorrimento. Tel.0131-700228 (ore pasti)

•raccogli sarmenti Terpa per vigneto. Seminuovo(anno 2011). Tel.0131-225010 (ore ufficio)

•scavaFossi dondi dmr25 spostamento lateraleidraulico. Usato pochissimo, come nuovo. Cell.339-2770943

•stUFa a legna in gHisa Cell.331-9359152

•Bosco cedUo in comune di Ovada (zona S.Lucia)di mq.70.520. Mappale unico. in comune di Ovada (zonapiana di Lercaro) terreno di mq.25.000, in due mappali con-finante strada asfaltata. edificabile per operatori settoreagricolo.Cell.340-9783316

•attrezzatUre seminatrice aglio, muletto fuoristrada,spandiletame, soffione lanciagrano, raccoglitrice portata Orto-mec di ortaggi a foglia. Cell.333-2459769

•rimorcHio omologato Graziano 2,50 metri x5,00. Freni ad aria, (portata 15.000Kg). Cell.345-8828000(ore serali)

•sollevatore anteriore idraulico (praticamentenuovo) €600,00 non trattabili. cell.342-3796536

•trattore massaY FergUson 390T, con ca-ricatore anteriore munito di pala e forca. (Anno1992 ore dilavoro 4500 circa) 4wD. Cell.329-8372762

•sUini d’allevamento e da macello (consegnaa domicilio). Cell.338-1949613

•Botte diserBo da litri 1000, barra da 12 metrimarca monicamist, (adoperata poco). Stufa a legna marca“argo”. Cell.333-4751478

•erpice a disco per trattore 40-50cv e seminatriceOmB larghezza 2mt. Cell.338-9610585

•zolForatrice oma seminuova usata pochis-simo richiesta €500,00. Cell.339-4861081 o 366-4407866

•Bigoncia per Uve, in ottime condizioni, auto-scaricante con coclea interna e scarico direzionabile eprolungabile, autocarrellata, portata circa 15 quintali,€500,00 Cell.331-3946319

•aratro Bivomere voltino moro per trattore100-110cv. interessante. Cell. 349-8339725 (dopo le 16,30)

•alloggio a Casale monferrato in zona centro di80mt.2, indipendente, arredato. Cell.348-8630873

•2 giUnti cardanici (lunghezza 1mt.) a €50l’uno di cui uno con ruota libera. Cell.349-8147992

•Ballette loietto 2° taglio. Cell.338-9610585

•erpice a disco marca aspedo larghezza 2,25. Di-schi 55cm con pompa idraulica interceppo. Prezzo inte-ressante. Cell.0131-926343

•trattrice lamBorgHini c352 l 01/03/1975(ore 3000). Pompa (modello P38) e botte irroratrice per trat-tamento vigneto. Pigiadiraspatrice seminuova (modello Eno-veneta) in acciaio inox con pompa. 2 bigonce autoscaricanticon coclea modello maggiorotti. muletto elevatore idraulicoper uva. Botti in vetroresina di diversa capacità. Prezzo daconvenirsi, contattare (ore pasti) al 0142-928117

•trattore Fendt 822 4rm, 220 cavalli, cambiozF 50 km/h, anno 1996, (ore 7050), traino 200q.li. Ottimagommatura, freni aria, sospensioni. in perfette condizioni.Cell. 338-7311789

•aratro dondi fisso. Fresatrice Rescia larg. 2,00mt.Coltivatore a molle fisso. Cell.333-2532014 o 335-252862

•trattore Fiat 766 dt 78cv gommato nuovo(ore 2300) richiesta €9.500. Cell.349-8072850

•Fiat 5566 cabinato (ore di lavoro 1500) con aratrofresa erpice a disco e rimorchio omologato con targa.Tel.0142-945437 o cell.340-3990447 (ore serali)

•2 Bigonce per uva autoscricanti, pigiatrice ed aratroautocarrellato. Cell.335-8296312

•mietitreBBia class Senator in perfette condi-zioni, motore nuovo, cinghie nuove. girello 4,50mt disco2mt di lavoro trainato. Ripper con 9 ancore seminuovo.Tel.0131-480163 o cell.338-6236430

•carro agricolo antico in legno con bigoncia inlegno. Cell.333-9587630

•trattore Fiat 450 4 ruote motrici con cabina.Cell.349-3022129

•raccoglitore per nocciole e castagne aspalle “Cifarelli” con motore da 5hp e serbatoio di rac-colta da 20lt. (come nuovo) €650. Tel.0131-926530

•aratro QUadrivomere erpice a dischi Ø61di metri 3,60 di lavoro adattabile su strada. Seminatricecerealie semi minuti da mt.4. Caricatore (ragno) prov-visto di tutte le benne. Vari rimorchi e pianali fissi. Tuttoin ottimo stato. Cell.333-2895435 (ore pasti)

•cUcina componiBile in legno massello ciliegiocon tavolo e piano di marmo (pensili, forno a gas, lavelloin acciaio). Cell.339-8522934

•trattore joHn deere 3040 4 ruote motrici,92CV,6 cilindri, semicabina, zavorre, fari supplementari,impianto freni ad aria omologato, agganci rapidi. Richie-sta €8000,00. erpice rotante Lely 3 mt, denti a spuntoni,rullo a gabbia. Richiesta €900,00. muletto Sovema at-tacco a 3 punti, pompa indipendente, 3 spostamenti, por-tata 13 q.li a quasi 4mt di altezza.Richiesta €2000,00.Seminatrice mais monosem pneumatica, 4 file (datata mafunzionante perfettamente). Richiesta €900,00. Semina-trice grano Carraro ruote alte, attacco a 3 punti, lar-ghezza di lavoro 2mt. Richiesta €300,00. Botte diserbo

500 litri, comandi elettrici aRag, tracciafile, barra 10mt.Richiesta €2500,00. Cell.328-2486211

•seminatrice pneUmatica 4 file mais gira-soli marca PigOLi. n°2 seminatrici combinate per fru-mento marca O.m.B. larghezza lavoro mt 2,50 e mt 2,75.Rotopressa a catene WolWo legatura a spago e/o reteCell.333-2330000

•rotoBalle aBriata 150R magnum con Pickupdi mt.2. Ben tenuta. Richiesta €7.500. Cell.338-2026671

•attrezzi erpice a 21 dischi larghezza 1,60mt., erpicerotante mt.1,80 OmB, erpice Feraboli 2mt., seminatriceda grano larghezza di lavoro 2mt. OmB. Cell.338-9610585

•pressa per Ballette modello ama 253. Ri-chiesta €1300,00. Cell.349-8147992

•erpice rotante 2,20mt. marca Sovema condenti nuovi a €900,00. Fiorino a metano Tel.0144-715210 Cell.346-8379833

•pierin l’imBiancHin piemunteis esegue

lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature,

intonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature

varie e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772

inserzioni Affitto

•terreno per pascolo in Valcurone. Tel.0131-953218

•alta collina ovadese trilocale arredato, ri-scaldamento autonomo, posto auto, ampio spazio verde a€180 al mese. Cell.331-4452007

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•terreno (vocato a pascolo) zona Valcurone. Cell.370-3269860 o 0131-953218

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•trattorista con conoscenze meccaniche, possibil-mente con patente superiore. Cell.335-5473565

•cerco socio/a con meno di 40 anni, per acquistoazienda agricola (tramite ISMEA) in tutta italia. Cell.340-2128064

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•lavori agricoli conto terzi, (pressatura a pagliae altri lavori di conduzione agricola). Cell.331-2131128

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•cerco trattori e attrezzature agricole divario genere per esportazione estero. Cell.329-0303041

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