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Prezzo €2,00 magazine Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 11 - 16/12/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Magazine n°11 - 16 Dicembre 2015 In Copertina: "Ottenute con 4 spallate di colore giallo"

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Page 1: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

Prezzo €2,00

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

|IN COPERTINA

3Roberto Paravidino Presidente

m A g A Z i n e

rovo l’ultimo editoriale dell’anno il piùdifficile da scrivere. non perché man-chino le idee, anzi. i pensieri si mate-rializzano facilmente e quando li mettinero su bianco e li rileggi ti rendiconto della loro concretezza. Unanno che si chiude significa bilanci erisultati, aspettative e progetti. e que-sto 2015 è stato davvero intenso pernoi di Coldiretti, un anno che ci havisto protagonisti ad expo misuran-

doci con l’esposizione mondiale dove ogni giorno siamo riusciti a farconoscere le eccellenze del nostro Made in Italy come mai nessunoprima, regione per regione, provincia per provincia. i risultati raggiuntida palazzo Coldiretti ad expo sono stati pazzeschi, la nostra vera agri-coltura, il nostro modello esportabile nel modo dell’agricoltura ita-liana ha conquistato migliaia di stranieri e fatto conoscere l’impegnodi tanti giovani che hanno messo la laurea nel cassetto e scelto di ri-manere in campagna mossi dalla passione e dall’innovazione. e poisiamo tornati al Brennero, abbiamo continuato la nostra mobilita-zione. L’azione sindacale di Coldiretti è stata intensa e trasversale,una battaglia per il latte ma non solo per il latte. Ci siamo sentiti piùdi una volta presi in giro da un’europa che invece di tutelare i nostriinteressi sembrava voltarci le spalle e siamo grati all’impegno del mi-nistro martina per essere sempre al nostro fianco, per accompagnarele nostre battaglie, in primis quella dell’etichettatura. Lo abbiamodetto a chiare lettere durante la giornata dell’agricoltura italiana allaquale ha preso parte il Presidente del Consiglio matteo Renzi, “Nofarmers no party”, e di questo ne siamo convinti. e’ grazie alle piccoleimprese se oggi riusciamo a reggere le spinte all’omologazione e allacompetizione dei mercati globali spesso legata solo al prezzo, nesiamo capaci perché abbiamo saputo percorrere il sentiero antico enuovo della distintività, dell’unione fra i territori, tra produzione agri-cola  e comunità, dando vita ad un modello originale. Se oggi in tv lapubblicità di prodotti alimentari è tutta focalizzata sull’origine, se c’èstato un ritorno di attenzione prepotente sul cibo, non dobbiamo maidimenticare che è anche merito nostro. ecco perché mi sento di direche abbiamo fatto e stiamo facendo un buon lavoro. Come ha dettoil nostro presidente moncalvo, in questi anni abbiamo “tenuto unadoppia contabilità”: quelle delle nostre aziende e quella del Paese, fa-cendo in modo che convergessero, non ci siamo divisi in fazioni masiamo “contro chi non ama l’italia!” Le nostre lotte, dalla difesa del-l’origine e dell’etichettatura obbligatoria, alla legge sulla multifunzio-nalità, alle iniziative messe in campo contro l’Italian sounding di matriceestera o italiana, alla normativa anti Ogm sono l’esito di un’attentavalutazione. Come la legge sull’agricoltura sociale, fortemente volutada noi, forza sociale da sempre. Penso in primo luogo al valore del-l’accoglienza, a quel processo di inclusione che le nostre aziendestanno già mettendo in campo nei confronti dei soggetti deboli e arischio di emarginazione. Un risultato che, unito al primo accordo sulprezzo del latte, alla possibilità dal primo gennaio di trattenere l’ivaincassata, all’abolizione di imu e irap e al mantenimento del “premioqualità”, lascia intravedere un 2016 decisamente migliore dell’annoche si sta per chiudere. e’ questo il nostro impegno e il miglior augu-rio che possiamo farci per il prossimo anno.

Buon Natale e Buon Anno a tutti Voi.

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

P e r i o d i C o e d i T o d A

impresa Verde Alessandria

d i r e T T o r e A m m i n i s T r A T i V o

simone moroni

d i r e T T o r e r e s P o n s A b i L e

ilaria Lombardi

g r A f i C A , i m P A g i n A Z i o n e

Christian boero

H A n n o C o L L A b o r A T o A q U e s T o n U m e r o

Alessandro Albertelli, Luisa bo, daniela Colombini,Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera,emanuele sconfienza.

f o T o g r A f i eArchivio Coldiretti, Christian boero

redAZione ed AmminisTrAZioneCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e g i s T r A Z i o n e T r i b U n A L edi Alessandria n.69 del 21.1.1953

A g e n Z i A P U b b L i C i T A r i AVia Pylos, 20 - 12038

savigliano (Cn) Tel. 0172 711279Cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

s T A m P A

serViZi Per LA ComUniCAZioneVia michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 fax 011-0867309 [email protected]

Confederazione nazionale Coldirettifederazione Provinciale Coldiretti Alessandria

U f f i C i P r o V i n C i A L iCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

U f f i C i d i Z o n AACqUi Terme - Via m. ferraris, 52Tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902ALessAndriA - Corso Crimea, 69Tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524CAsALe monferrATo - Via Cavalli d’olivola, 6Tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741CAsTeLnUoVo sCriViA - Via solferino, 53Tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443CerrinA - Via nazionale, 36Tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031noVi LigUre - Via mazzini, 50/cTel. 0143 75440 - fax. 0143 73881oVAdA - Via Cairoli, 42Tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305TorTonA - Via s. marziano, 4Tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazione

il 16 Dicembre 2015T

Il 2015 sta per essere archi-viato. Continua la nostra batta-glia per ottenere la legge sullarintracciabilità facendo tesorodell’esperienza di Expo e dopoaver raggiunto il primo accordosul prezzo del latte. “Siamocontro chi non ama l’Italia”.

“Si chiude un anno

EDITORIALEP R E S I D E N T E P R O V I N C I A L E

twitter.com/@ColdirettiAL

IMPORTANTEma siamo pronti aNUOVE SFIDE”

Coldiretti Alessandriaaugura Buone Festee Felice 2016

n°11 - Dicembre 2015

“Quattro spallatedi colore giallo”

Le battaglie di Coldiretti per tutelare l’impresa agricola

00 DICEMBRE 2015_Agricoltura Alessandrina 16/12/15 16:25 Pagina 3

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AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 20154

ATTUALITÀ|RaggiUntO PRimO aCCORdO SUL PRezzO deL Latte

n primo risultato concreto della no-stra mobilitazione che ha coinvoltodecine di migliaia di allevatori conpresidi nelle industrie e nei super-

mercati dove abbiamo trovato il sostegno con-vinto dei cittadini nella difesa del latte, dellestalle e delle nostre campagne”. e’ quanto afferma il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo nel commentare l’intesaraggiunta con la multinazionale Lactalis sulprezzo del latte alla stalla che prevede in tuttoil nord per il prossimo trimestre un aumentodi 2,1 centesimi al quale vanno aggiunti il cen-tesimo garantito dal ministero delle Politicheagricole con aiuti straordinari dell’Unione eu-ropea ma anche le risorse che le regioni lat-tiere direttamente interessate possono

mettere a disposizione se vorranno sosteneregli allevatori delle loro realtà territoriali. Se-condo l’ufficio studi della Coldiretti tra effettidiretti ed indiretti sul mercato nazionale dellatte l’accordo porterà almeno 340 milioni dieuro su base annua in piu’ nelle stalle italiane,se ci sarà responsabilmente un allineamento ditutti i soggetti industriali presenti sul territorionazionale. e’ una boccata di ossigeno alle imprese che sitrovano in un grave momento di difficoltà ma- conclude Moncalvo - la battaglia della Col-diretti continua nelle sedi istituzionali per ar-rivare al più presto alla corretta identificazionedei prodotti che usano latte italiano con l’indi-cazione in etichetta, che impedisca di spacciarecome Made in Italy il prodotto importato.

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latte: l’accordoè il primo risultato,

Nelle stalle italiane

+350milioni di euro“

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

RaggiUntO PRimO aCCORdO SUL PRezzO deL Latte|ATTUALITÀ

5

>RICONOSCIMENTO AL LATTE:

e l’accordo a livello nazionale tro-verà completa e corretta applica-zione anche a livello localearriveranno per i nostri allevatori

30 milioni di euro - ha spiegato delia Re-velli presidente di Coldiretti Piemonte -dovremo fare in modo che tutte le indu-strie di trasformazione, oltre alla Lactalis,riconoscano al latte alla stalla questo au-mento di prezzo. di fondamentale impor-tanza sarà anche l’apporto delle istituzioniregionali piemontesi per poter arrivarenon solo a questo risultato, ma anche adincrementarne l’effetto. d’altronde l’asses-sore giorgio Ferrero ha già mostratogrande sensibilità rispetto alla vertenzasulla questione latte”. L’intesa raggiunta conla Lactalis al ministero dell’agricoltura rap-presenta un primo passo avanti a seguitodella mobilitazione che ha coinvolto gli al-levatori del Piemonte presso OspedalettoLodigiano, dove hanno presidiato per quat-tro giorni il centro di distribuzione dellamultinazionale, e davanti all’esselunga dicorso traiano a torino lo scorso 10 no-vembre. L’accordo prevede per il prossimotrimestre un aumento di 2,1 centesimi alquale va ad aggiungersi il centesimo garan-tito dal ministero delle Politiche agricolecon aiuti straordinari dell’Unione europea.“Una prima boccata d’ossigeno per le no-stre aziende che stanno vivendo un mo-mento di forte crisi. Coldiretti Piemonte siimpegna a realizzare filiere che tendano aridurre i costi di produzione delle nostreimprese - ha commentato antonio deConcilio direttore di Coldiretti Piemonte- Coldiretti continuerà, inoltre, a portareavanti la battaglia di civiltà al fine di arrivaread ottenere l’origine in etichetta per il latteuht, lo yogurt e per tutti gli altri prodottilattiero caseari, a tutela delle produzionidel territorio e dei diritti dei consumatori”.

S

30MILIONIDI EURO

questo il risultato positivo emersodal tavolo sul lattiero caseario che siè svolto in Regione, convocato dal-

l’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero,ad inizio dicembre. Le rappresentanze delmondo agricolo, cooperativo ed industrialehanno espresso la volontà di dare attua-zione al protocollo d’intesa sottoscritto alivello nazionale, lo scorso 26 novembre,tra assolatte, Coldiretti, le altre organizza-zioni del mondo agricolo e cooperativo ela grande distribuzione e di prendere attodell’accordo economico raggiunto con ita-latte nella medesima occasione. Ora tocca alla parte industriale dimostrarela volontà di sostanziare con atti concreti ibuoni intenti espressi. L’attività del gruppodi lavoro, intanto, continua di concerto conla Regione ed in particolare con l’asses-sore Ferrero al fine di individuare gli stru-menti più idonei per sostenere lavalorizzazione della filiera Made in Italy edin Piemonte che, nell’interesse dell’interaeconomia del territorio e dei produttori,non può prescindere dall’impiego del lattepiemontese ed italiano.

È

PRIMO ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE

i piace l’espressione usata dal nostropresidente Roberto Moncalvo delle“spallate di colore giallo” per chiudere il

tavolo della filiera lattiero-casearia. Una vittoria checi riempie doppiamente di orgoglio perché ottenutain condizioni difficili, rese ancora più drammatichein seguito ai tragici fatti di Parigi: siamo riusciti asbloccare una situazione che rischiava di soffocarele imprese, a dar loro una boccata d’ossigeno. Ab-biamo forzato il blocco degli industriali costringen-doli a rivedere sia le loro politiche di prezzo allestalle che la logica, davvero rovinosa per gli alleva-tori, di indicizzazione del prezzo su parametri “te-deschi”. Ora, a livello territoriale dovremo fare inmodo che tutte le industrie di trasformazione, oltrealla Lactalis, riconoscano al latte alla stalla questoaumento di prezzo. Di fondamentale importanzasarà anche l’apporto che daranno le Istituzioni lo-cali per poter arrivare non solo a questo risultato,ma anche ad incrementarne l’effetto. L’intesa rag-giunta con la Lactalis al Ministero dell’Agricolturarappresenta un primo passo. L’accordo prevede peril prossimo trimestre un aumento di 2,1 centesimial quale va ad aggiungersi il centesimo garantitodal Ministero delle Politiche Agricole con aiuti stra-ordinari dell’Unione Europea. Coldiretti si impegnaa realizzare filiere che tendano a ridurre i costi diproduzione delle nostre imprese Coldiretti e conti-nuerà, inoltre, a portare avanti la battaglia di civiltàal fine di arrivare ad ottenere l’origine in etichettaper il latte uht, lo yogurt e per tutti gli altri prodottilattiero caseari, a tutela delle produzioni del terri-torio e dei diritti dei consumatori. La battaglia dellaColdiretti continua ora nelle sedi istituzionali perarrivare al più presto alla corretta identificazionedei prodotti che usano latte italiano con l’indica-zione in etichetta, che impedisca di spacciare comeMade in Italy il prodotto importato.

M

Quattro spallatedi per chiudere iltavolo della filiera

LATTIEROCASEARIA

Simone Moroni

Direttore Coldiretti Alessandria

>COLDIRETTI PIEMONTE:LA VALORIZZAZIONE

IL LATTEDEL TERRITORIO

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6 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ|PROgRamma di SViLUPPO RURaLe

dirigenti della Coldiretti alessandrina emolti funzionari accompagnati dal diret-tore Simone moroni e dal vice emiliano

Bracco hanno ascoltato con grande interessele novità emerse dal seminario che si è svoltoall’Hotel majestic di torino dal titolo “Pro-gramma di sviluppo rurale 2014-2020 - istru-zioni per l’uso” organizzato da ColdirettiPiemonte con la partecipazione dell’assessoreregionale all’agricoltura giorgio Ferrero, gau-denzio de Paoli, autorità di gestione Feasr, congualtiero Freiburger, mario Perosino e FrancoConsogno del Settore Programmazione, unita-mente agli altri responsabili di misura. a far gli onori di casa la presidente ed il diret-tore della Federazione regionale delia Revellied antonio de Concilio. Presenti anche i pre-sidenti, i direttori ed i dirigenti delle Federazioniprovinciali di Coldiretti Piemonte. “La regionesta compiendo i primi passi avanti dopo l’ap-provazione del Programma di Sviluppo Ruraleavvenuta a fine ottobre: lo scorso giovedì 26 evenerdì 27 novembre, infatti, si è insediato ilComitato di Sorveglianza in cui sono stati defi-niti i criteri di selezione dei bandi che vogliamofar partire già entro l’anno per mettere a di-sposizione le risorse previste”, ha esordito in

apertura dei lavori l’assessore giorgio Ferrero.“Coldiretti Piemonte sta lavorando al fiancodella Regione per declinare nella pratica le mi-sure previste dal PSR a sostegno delle nostreaziende. Si creano le opportunità per l’occupa-zione di almeno 2500 giovani fra gli aiuti desti-nati a sostenerne l’insediamento e quelliespressamente a loro dedicati per gli investi-menti - ha spiegato delia Revelli presidente diColdiretti Piemonte - Sono 110 i milioni dieuro, infatti, destinati ai giovani di cui metà mi-rati all’insediamento ed il resto per gli investi-menti materiali ed immateriali delle nuovestart-up”. Questi contributi danno concretoaiuto a quei giovani che sempre più si stannoavvicinando all’agricoltura o che intendonoportare avanti le attività di famiglia, apportandoinnovazioni e dando una nuova prospettiva difuturo all’agricoltura del nostro Paese. a livellonazionale, nel 57% dei casi, infatti, i giovani pre-ferirebbero gestire un agriturismo piuttostoche lavorare in una multinazionale o fare l’im-piegato in banca, secondo un sondaggio Coldi-retti/ixé. gli interventi non si limitano solo aigiovani, come ha fatto notare la Revelli: “Per ilmiglioramento della competitività di tutte leimprese agricole sono a disposizione 161 mi-

I

PSRd oggi, con l’ok della Com-

missione ai Psr della Regione

Puglia e della Regione Sicilia,

si è concluso l’iter di appro-

vazione di tutti i Programmi di svi-

luppo rurale del nostro Paese. Percorso

iniziato lo scorso 26 maggio con l’ap-

provazione del primo blocco di pro-

grammi (PSR della Regione Emila

Romagna, Tosca, Veneto, Provincia au-

tonoma di Bolzano e il Programma

della Rete Rurale Nazionale). Succes-

sivamente, sono stati approvati i pro-

grammi della Regione Umbria (12

giugno), Molise (2 luglio), Lombardia

(15 luglio), Marche (28 luglio), Pr. Aut.

Trento (3 agosto), Sardegna (19 ago-

sto), Friuli Venezia Giulia (24 settem-

bre), Liguria (7 ottobre), Piemonte (25

ottobre), Valle d’Aosta (11 novembre),

Abruzzo (13 novembre), Lazio (17 no-

vembre), Basilicata, Calabria e Campa-

nia (20 novembre).

In data 20 novembre si è avuta inoltre

l’approvazione del Piano nazionale di

sviluppo rurale per il periodo 2015 -

2020, concordato in sede di confe-

renza stato regioni. Il programma pre-

vede un finanziamento pubblico totale

pari ad 2,14 miliardi di euro, suddiviso

in tre Misure: Gestione del rischio (1,64

miliardi di euro), Investimenti irrigui

(300 milioni) e Biodiversità animale

(200 milioni di euro). Alcune regioni

hanno già avviato la programmazione

2014-2020 sullo Sviluppo rurale con la

pubblicazione di alcuni bandi, come ad

esempio il Bando per la Misura Gio-

vani in Regione Emilia Romagna e To-

scane (si veda Il Punto Coldiretti Bandi

Psr Giovani). L’approvazione definitiva

di tutti i programmi consentirà anche

alle altre regioni di provvedere alla

pubblicazione dei bandi di interesse,

non distogliendo l’attenzione dal-

l’obiettivo di chiudere la Programma-

zione 2007 - 2013 evitando il

disimpegno di risorse comunitarie.

A

Approvatitutti i

italianiORA VIA AI BANDI

Coldiretti Alessandria al seminario

“Programma di sviluppo rurale2014-2020 – Istruzioni per l’uso”

PSR MADE IN PIEMONTE: 1090 MILIONI DI EURO DI CUI 110 PERSOSTENERE L’OCCUPAZIONE DI 2500 GIOVANI IN AGRICOLTURA

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Page 7: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

PROgRamma di SViLUPPO RURaLe |ATTUALITÀ

7

lioni di euro, 133 milioni per lo sviluppo dellefiliere agroalimentari, 131 milioni per il soste-gno delle biodiversità, oltre 300 milioni per lemisure agroambientali e 46 milioni per le infra-strutture dedicate allo sviluppo della bandalarga”. “abbiamo di fronte una grande occa-sione per sostenere lo sforzo di rinnovamentodel settore e per aumentare la competitivitàdelle aziende alessandrine - ha commentato ildirettore di Coldiretti alessandria Simone mo-roni che ha moderato il convegno - e’ necessa-ria, però, anche un’adeguata ingegnerizzazionefinanziaria per recuperare le risorse necessariea coprirla parte degli investimenti non finanziatidagli aiuti del PSR. a tale scopo Coldiretti mettea disposizione Creditagri, la “finanziaria degliagricoltori italiani” promossa dall’Organizza-zione, al fine di favorire l’accesso al credito”.

Nelle immagini la sala convegni dell’Hotel ma-jestic a torino particolarmente gremita per ascol-tare dall’assessore Ferrero e dai funzionari dellaRegione Piemonte le ultime novità sul nuovo Pro-gramma di Sviluppo Rurale.

Insediato il Comitatodi sorveglianza del Psr

i sono opportunità di insediamentonell’ agricoltura italiana per almenoventimila giovani con l’approvazione daparte della Commissione europea di

tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’italia.e’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineareche con il via libera comunitario prende final-mente il via un volano economico di quasi 21 mi-liardi di euro fino al 2020 per le campagne coninterventi regionali a sostegno non solo delprimo insediamento dei giovani ma che vannodall’ammodernamento delle imprese sino al so-stegno delle filiere corte ma anche interventi na-zionali particolarmente importanti, quali lagestione del rischio il piano irriguo e la biodiver-sità animale. i primi bandi per i giovani sono giàpartiti in toscana con 1800 domande presentateda giovani mentre in emilia Romagna, dove ilbando chiuderà il 1 dicembre, le domande pre-sentate   sino ad ora sono oltre 500 ma presto leopportunità si apriranno in tutte le Regioni. gliinterventi che si rivolgono a giovani agricoltoritra 18 e 40 anni non compiuti possono arrivaread offrire fino a 70.000 euro a fondo perduto periniziare l'attività oltre a un contributo a fondoperduto sugli investimenti aziendali che può ar-rivare sino al 60%. i giovani potranno accedereinoltre a tutte le altre misure previste svilupporurale come consulenza aziendale o la forma-zione con criteri di priorità. i giovani della Col-diretti hanno costituito una apposita task forceche opera anche a livello territoriale per soste-nere i giovani interessati con tutte le informa-zioni ma anche tutor, corsi di formazione econsigli per accesso al credito. “C’è un interoesercito di giovani che sta prendendo in manoun settore considerato vecchio, saturo e inap-propriato per immaginare prospettive future percostruire un Paese migliore per se stessi e pergli altri”, ha affermato maria Letizia gardoni de-legata dei giovani della Coldiretti. in questo con-testo - ha precisato la gardoni - i piani disviluppo rurali (Psr) rappresentano uno stru-mento utile per continuare ad incrementare lapresenza delle nuove generazioni nelle campagne

italiane. Uno strumento che però deve essereleggibile e di facile interpretazione e che sia og-getto di semplificazione per facilitare l’avvicina-mento delle giovai imprese alle opportunitàofferte dal settore agricolo”. gli interventi nonsi limitano però solo ai giovani ma - sottolineala Coldiretti - nei piani di sviluppo rurale regio-nali approvati ci sono ben 4.960 milioni di euroda destinare a investimenti in immobilizzazionimateriali e immateriali che contribuiranno al ri-lancio delle aziende agricole e forestali, favo-rendo un miglioramento delle prestazionieconomiche, incoraggiando la ristrutturazione el’ammodernamento delle aziende agricole non-ché la diversificazione delle attività. non man-cano però risorse per la sostenibilità delleproduzioni e per il biologico, per l’agricoltura so-ciale fino alla consulenza aziendale e l’innova-zione che possono sostenere la distintività ed iprimati qualitativi e di sicurezza alimentare edambientale dell’agricoltura italiana. La riparti-zione delle risorse nazionali ha tenuto conto deilivelli di sviluppo economico regionale: circa 9miliardi di euro saranno destinati alle 13 re-gioni/province autonome in obiettivo competiti-vità (Bolzano, emilia-Romagna, Friuli-Veneziagiulia, Lazio, Liguria, Lombardia, marche, Pie-monte, toscana, trento, Umbria, Valle d'aosta, Ve-neto), circa 2 miliardi di euro alle 3 regioni intransizione (abruzzo, molise, Sardegna), mentre7.4 miliardi di euro andranno alle 5 regioni inobiettivo convergenza (Basilicata, Calabria, Cam-pania, Puglia, Sicilia). Una ulteriore quota di ri-sorse aggiuntive è prevista per l’attuazione diprogrammi nazionali che con circa 2.2 miliardi dieuro interverranno in ambiti strategici e comunisu tutto il territorio italiano. “abbiamo di fronteuna occasione forse irripetibile per sostenere ilgrande sforzo di rinnovamento dell’agricolturaitaliana e di sostenere la competitività delle im-pese” ha affermato il presidente della ColdirettiRoberto moncalvo nel sottolineare “l’impor-tanza del dialogo con la pubblica amministra-zione per rendere più agevole e veloce l’accessoalle misure previste dai Piani”.

C

i è insediato giovedì 26 novembre a Pa-lazzo Lascaris, a torino, il Comitato di sor-veglianza del Programma di svilupporurale 2014-2020. nel Comitato, compo-

sto da una settantina di membri, sono presenti irappresentanti degli enti cofinanziatori (UE, Stato

e Regione Piemonte) e quelli delle forze economi-che e sociali coinvolte nel Psr. Compito del Co-mitato è definire i criteri di selezione presenti neibandi, le modifiche al Psr in corso d’opera e la re-lazione annuale sullo stato di attuazione del pro-gramma. “L’insediamento è un altro passo avanti”,spiega l’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero.“Una volta definiti domani i criteri di selezione,sarà possibile già in questo 2015 far partire i primibandi per mettere a disposizione le risorse pre-viste. in totale per il Psr parliamo di un miliardoe 90 milioni di euro in sette anni, investimenti sucui contiamo per rilanciare l’agroalimentare pie-montese e aiutare l’ingresso di forze nuove”. Laprima riunione del Comitato è stata anche l’oc-casione per un bilancio del Psr. e’ già stato impe-gnato il 97% delle risorse, la convinzione è cheentro l’anno sia possibile esaurire il budget messoa disposizione dallo scorso Programma.

S

C’è un intero esercito di nuovi imprenditori che sta prendendo in mano un settore considerato vecchio e inappropriato per immaginare un futuro

Con i nuovi PSR opportunitàdi inserimento per 20mila aziende giovani

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Page 8: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

8 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ORGANIZZAZIONE|POLitiCa agRiCOLa COmUnitaRia

COLDIRETTI SULLA BASE DEI DATI ISTAT RELATIVI AL VALORE AGGIUNTO

Semplificazione Pac, avanti tuttacon novità su Ocm e pagamenti direttiLe misure saranno adottate alla fine di quest’anno per la loro applicazione durante il 2016

LE NOVITÀ EMERSE NEL CORSO DELL’ULTIMO CONSIGLIO ALL’UE

aumento record del Pil in agricoltura, chenel terzo trimestre 2015 fa registrare un+3,7% nel confronto con lo scorso anno,

spinge l’occupazione nelle campagne, dandonuove opportunità di lavoro anche ai giovani. e’quanto afferma la Coldiretti sulla base dei datiistat relativi al valore aggiunto, dai quali emergeuna crescita del settore primario che è quattrovolte superiore a quella dell’industria (+0,9%) ecinque volte ai servizi (+0,5%). Un boom che trainaanche le assunzioni nelle campagne italiane, tantoche nel 2015 i giovani lavoratori agricoli indipen-denti fanno registrare un aumento record del 35%rispetto all’anno precedente, tanto che gli under34 anni che operano come imprenditori agricoli,

coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricolehanno superato le 70mila unità. Una nuova gene-razione di contadini, allevatori, pescatori e pastoriche fanno molto più che produrre cibo Made inItaly perché proteggono i semi, le piante, l’acqua ei suoli e ogni giorno portano avanti in italia non

solo la crescita economica, ma anche la difesadella cultura, della storia, della bellezza, della salutee in generale l’alta della qualità della vita. “Le cam-pagne possono offrire prospettive di lavoro siaper chi vuole intraprendere con idee innovativeche per chi vuole trovare una occupazione anchetemporanea” spiegato il presidente della Coldi-retti Roberto moncalvo nel sottolineare che “orala sfida è portare il valore della trasparenza nellefiliere fino alla grande distribuzione per garantirea tutti gli agricoltori la giusta redditività”. in alcunisettori i prezzi pagati agli agricoltori faticano, in-fatti, a coprire i costi di produzione, mettendo arischio la sopravvivenza delle aziende e, con esse,le opportunità di ripresa per il Paese.

C

ontinua la discussione nella Ue sulla sem-plificazione della Politica agricola comune(Pac). nel corso dell’ultimo Consiglio deiministri agricoli dell’Unione, la Commis-

sione ha proposto l’attuazione delle misure di sem-plificazione di atti delegati e di riforma della Pac, inparticolare per quanto riguarda l’attuazione del re-golamento relativo all’organizzazione comune deimercati (Ocm unica) e il regolamento sui pagamentidiretti (ad eccezione delle misure di greening). talimisure saranno adottate alla fine di quest’anno perla loro applicazione nel 2016. L’ultima serie di mo-difiche proposte dalla Commissione, che dovreb-bero già applicarsi al prossimo anno, si riferisconoa controlli in loco, ai giovani agricoltori e al sostegnoaccoppiato facoltativo. Vediamole.

controlli in loco - La Commissione ha pro-posto una riduzione dei controlli in loco dove itassi di errore globali sono inferiori al 2% e saràpossibile, per taluni regimi, di ridurre i controllinelle aziende agricole dal 5% al l’1% della dimen-sione del campione. inoltre, la Commissione haanche presentato la possibilità di “controlli preli-minari preventivi” come parte del processo di do-manda di aiuto. Secondo le nuove regole, leamministrazioni nazionali dovrebbero identificarei problemi delle domande presentate dagli agri-coltori, consentendo loro di apportare correzionisino a 35 giorni dopo la scadenza del termine dipresentazione, senza sanzioni per gli agricoltori.

giovani agricoltori - nel tentativo di sempli-ficare le norme applicabili al regime per i giovaniagricoltori, la Commissione darà la possibilità alleautorità nazionali di una maggiore discrezionalitàper tener conto dei giovani agricoltori organizzati

in entità giuridiche o in sistemi di partenariato inmodo che possano beneficiare di tali aiuti.

aiuto accoppiato - La Commissione intendedare maggior flessibilità maggiore flessibilità e sus-sidiarietà agli Stati membri in merito all’applica-zione dell’aiuto accoppiato, con la possibilità ditrasferire fondi tra le misure di sostegno accop-piato volontarie e modulare l’entità degli aiuti aseconda delle economie di scala in modo da indi-rizzare ulteriormente i pagamenti presso i piccoliagricoltori.

per quanto riguarda l’ocm, la Commis-sione intende semplificare le norme di commer-cializzazione, i regimi di sostegno del vino, leorganizzazioni di produttori, l’identificazione dellacarcasse e i meccanismi commerciali per le auto-rità competenti, per l’attuazione nel 2016. il pros-simo anno (primavera 2016), l’esecutivo Ueritiene inoltre necessario l’adozione di ulteriori

misure di semplificazione dell’Ocm e del greeningdei pagamenti diretti, per l’attuazione nel 2017.inoltre, nel corso della conferenza stampa, ilCommissario all’agricoltura, Phil Hogan, ha dettodi essere disponibile all’apertura degli atti di base,in seguito ad una “seria considerazione” (con l’ac-

cordo del Consiglio) di una ulteriore semplificazionedella PaC, come ad esempio per la definizione di“agricoltore attivo” e così come la flessibilità permodificare i programmi di sviluppo rurale per in-corporare i cosiddetti strumenti finanziari.

C

Speciale PACnelle pagine centrali

Aumento record del Pil agricolo (+3,7%) nel III trimestre

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Page 9: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

COnSUmO SUOLO |ATTUALITÀ

9

ATTIVITÀ AGRICOLA E PAESAGGIO

imitare la cementificazione significa let-teralmente “valorizzazione delle areeagricole e contenimento del consumo di

suolo”: per noi di Coldiretti, come per tutti co-loro che hanno a cuore la nostra italia, vuol direintraprendere una battaglia per la salvaguardiadella superficie agricola che assume il caratteredi una difesa a favore di un cambio di modellodi sviluppo che recuperi i valori propri dell’italia.Quei valori che ci rendono unici al mondo: crea-tività, qualità e bellezza. infatti, il cibo che man-giamo, l’aria che respiriamo, il paesaggio di cuigodiamo dipendono dalla terra. Oggi, invece, i ritmi attuali di consumo del ter-ritorio e l’eccesso di urbanizzazione non solorischiano di stravolgere il volto “italiano”, maanche di modificare irreversibilmente le condi-zioni climatiche, ambientali e sociali del nostroPaese. La conservazione della superficie agrariautilizzabile deve essere una priorità per preser-varla dalla crescente urbanizzazione delle cam-

pagne, tutelando la disponibilità di superfici agri-cole per garantirne la fruibilità alle prossime ge-nerazioni, che potranno praticarvi un’agricolturaimprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tu-telando il paesaggio agrario italiano. Coldiretti è disponibile a dare il suo contributonell'interesse dell’agricoltura, e dell’intera eco-nomia italiana, che ha nell’attività agricola e nel

paesaggio i punti di forza sui quali cementare laripresa. non dobbiamo dimenticare, inoltre, cheproprio il rapido processo di urbanizzazione ecementificazione selvaggia e il progressivo ab-bandono del territorio non accompagnato daun adeguamento della rete di scolo delle acque,sta mettendo a rischio la sicurezza idrogeologicadi tutto il Paese. La febbre edilizia sta consumando l’italia, lungae stretta: la conseguenza non può che esserel’aumento dei rischi per frane ed alluvioni se sicontinua a “consumare” campagna, sostituen-dola con zone cementificate e, contestualmentenon si creano le condizioni perché l’acqua possadefluire: in altre parole nessuna chance se sicontinua a mantenere la tendenza finora incampo. L’inversione di rotta è un obbligo: anche perchénon dobbiamo sottovalutare il fatto che riu-sciamo a produrre solo l’80% del cibo che con-sumiamo.

LI punti di forza su cui “cementare” l’impresa

n europa si perdono, ogni ora, undici et-tari di terreno e l’italia contribuisce percirca 1/5 a questo consumo, con la perditairreversibile di 6-7 metri quadrati al se-

condo, il doppio rispetto alla media Ue. L’allarmeviene dai dati ispra diffusi in occasione dellagiornata mondiale del suolo l’iniziativa delle na-zioni unite per celebrare questa indispensabilerisorsa naturale, reso ancora più importantedalla concomitante celebrazione dell’anno in-ternazionale dei suoli. Secondo l’analisi, il 33%dei suoli a livello mondiale è degradato e ci vo-gliono fino a 1.000 anni perché 2-3 centimetri disuolo possano riformarsi. il territorio in tutto ilmondo è dunque in pericolo, ma il suo deterio-ramento non è irreversibile. i suoli sani sono es-

senziali per la produzione alimentare: il 95% delnostro cibo dipende dalla disponibilità di suolofertile. agricoltura e urbanizzazione competonoper l’uso degli stessi suoli: tendenzialmente i ter-reni a più elevata potenzialità produttiva. adesempio, in un solo anno, oltre 100.000 personehanno perso la possibilità di alimentarsi con pro-dotti di qualità italiani. alle radici del fenomenoc’è soprattutto l’urbanizzazione, insieme all’ab-bandono della terra. L’urbanizzazione comportaun declino degli habitat naturali e seminaturaliche, inoltre, risultano sempre più frammentati dazone costruite e infrastrutture di trasporto. il30% del territorio dell’Ue e altamente frammen-tato e questo influenza il collegamento e la sa-lute degli ecosistemi, ma anche la capacita degli

ecosistemi di fornire servizi e habitat adatti allespecie. La Fao stima che, con questo tasso di di-struzione del suolo, ci rimangano solo 60 anniresidui per disporre di sufficiente suolo fertile dibuona qualità. Per proteggere il territorio ed icittadini che vi vivono, l’italia deve dunque difen-dere il proprio patrimonio agricolo e la propriadisponibilità di terra fertile con un adeguato ri-conoscimento dell’attività agricola che ha vistola chiusura in media di 60 aziende al giorno dal-l’inizio della crisi nel 2007, secondo un’analisi diColdiretti. “La chiusura di un’azienda agricola -ricorda il presidente Roberto moncalvo - signi-fica maggiori rischi sulla qualità degli alimenti chesi portano a tavola e minor presidio del territo-rio, lasciato all’incuria e alla cementificazione”.

IL CEMENTO CONTINUA A MANGIARE LA CAMPAGNA: I DATI ISPRA SONO AGGHIACCIANTI

In EUropASI pErdono11 ettari all’ora

Alle radici del fenomeno c’èsoprattutto l’urbanizzazione insieme all’abbandono della terra:ciò porta ad un declino degli habitat naturali e seminaturali che risultano essere sempre più altamente frammentati

AllarmeCONSUMODI SUOLO

I

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Page 10: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n pubblico attento e numeroso ha par-tecipato al primo dei tre incontri sulterritorio organizzati da Coldirettialessandria per far conoscere e appro-

fondire le prospettive di mercato del settore co-rilicolo. il salone parrocchiale don Ferrando diCerrina ha così fatto da cornice al momentoformativo dal titolo “Coldiretti e novi produrreinsieme per una filiera in movimento”.Relatore d’eccezione, che accompagnerà tutti imomenti di confronto sul territorio provinciale,Stefano grosso responsabile acquisti e qualità delcolosso dolciario novi elah dufor, il quale ha pun-tato l’attenzione sulle esigenze dell’industria chevanno dalla reperibilità della merce alla qualità delprodotto, ai trattamenti a cui vengono sottopostele nocciole fra cui la tostatura.ad aprire i lavori il sindaco di Cerrina, aldoVisca, il presidente Coldiretti per la zona di Cer-rina mauro Bianco e il direttore di Coldirettialessandria simone moroni.Sono seguiti gli interventi di maria rosa du-ghera presidente Unione Comuni Valcerrina e ilresponsabile settore corilicolo della Coldirettialessandrina alberto pansecchi.La nocciola rappresenta da ormai diversi anni unfiore all’occhiello della produzione agricola e unesempio di come la filiera corta possa essere unadelle opportunità di crescita e di valorizzazionedel territorio. “Come azienda abbiamo potutoconstatare l’elevata professionalità e la cura adot-tate nella gestione dei noccioleti stessi, spesso ap-portando miglioramenti di anno in anno

attraverso il lavoro sperimentale di tecnici e ri-cercatori. - ha affermato stefano grosso, re-sponsabile acquisti novi-elah-dufour - Pensiamopertanto che l’impianto di nuovi corileti e l’avvi-cinamento di nuovi agricoltori che vengono da at-tività diverse, possano essere motivo di crescitaanche e soprattutto qualitativa per la corilicolturapiemontese, che oggi più che mai ha bisogno diinnovazione e di elevata professionalità, per es-sere in grado di distinguersi nel panorama inter-nazionale”. in un momento di crisi economica eoccupazionale, infatti, la corilicoltura può contri-buire al rilancio dell’attività rurale mantenendo invita le piccole comunità locali, valorizzandone leproduzioni; creando opportunità di reddito; tute-lando l’ambiente e salvaguardando, tramite la col-tivazione dei fondi, il territorio dai dissestiidrogeologici ormai all’ordine del giorno. “Oggi ilpaesaggio parla da solo: molti campi hanno la-sciato spazio a distese di noccioleti e i vigneti si

sono via via concentrati solo nelle aree più vo-cate. - ha aggiunto alberto Pansecchi tecnico co-rilico Coldiretti - alla base di tutto questo ladeterminazione di Coldiretti che ha seguito e cre-duto nelle potenzialità di questa coltura che ac-comuna: modernità, meccanizzazione ecollaborazione. La novi-elah-dufour, da parte sua,seleziona in loco le nocciole di miglior qualità,quali ingredienti di pregio nelle proprie produ-zioni alimentari, ponendo particolare attenzionealla tracciabilità delle stesse e alla valorizzazionedella loro identità territoriale”. attualmente, inmonferrato, la coltivazione del nocciolo si sta im-ponendo come realtà capace di garantire oppor-tunità di impiego e reddito nel breve medio elungo periodo migliorando l’ambiente e il paesag-gio, tutelando la qualità del prodotto e promuo-vendo nuovi accordi di filiera. negli ultimi dueanni si è poi assistito ad un’accelerazione impor-tante nella richiesta di questo prodotto e, ancora

AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 201510

ORGANIZZAZIONE| SettORe CORiLiCOLO

U

ModErnITà,MECCAnIzzAzIonEE CoLLAborAzIonE

TONDAGENTILETrilobata:

IL PRIMO INCONTRO DEDICATO AL SETTORE CORILICOLO SI È SVOLTO IN VALCERRINA

nella foto l’incontro che si è svolto nello stabilimento della novi con il Cavalier Flavio Repetto: in plateauna delegazione Coldiretti guidata dal Presidente Roberto Paravidino e settantotto sindaci della provincia.

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Page 11: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

più evidente è stata la ricerca di partite di nocciolepregiate. La novi, da ormai 5 anni, ritira diretta-mente e valorizza economicamente, nell’ambito diun accordo di filiera agro-industriale con Coldi-retti, partite di nocciole di qualità provenientiesclusivamente dalle aree produttive piemontesi.“L’accordo di programma tra la novi, elah dufoure la Coldiretti vuol dire finalizzare e concretizzareil sostegno allo sviluppo della corilicoltura provin-ciale, sinonimo di nuovo impulso per l’economialegata al territorio, che deve essere sempre più mi-rata allo valorizzazione delle produzioni locali. - haaggiunto il direttore della Coldiretti di alessandriaSimone moroni - non dobbiamo dimenticare chein provincia di alessandria sono presenti noccioletidella varietà tonda gentile trilobata e in grado difornire produzioni di alta qualità sia per il pregiointrinseco della varietà coltivata sia per le specifi-che attitudini climatiche della zona.” Coldiretti saquanto possano essere importanti per il futuroqueste produzioni per l’economia agricola e perl’ambiente, ecco perchè ha scelto di tutelarle e di“combattere” la concorrenza non firmata Made inItaly. e non ci sono dubbi: la nocciola è ormai unaprotagonista importante dell’economia agricola delterritorio alessandrino, con ottime prospettive disviluppo futuro. “e’ un modo decisamente concretodi presentare quanto Coldiretti sta facendo per

portare redditività alle aziende e dare nuove op-portunità. - ha affermato il presidente Paravidino -Poter contare su di un’azienda leader del settorecome la novi-elah-dufour riempie di orgoglio esoprattutto non può che continuare ad essere dibuon auspicio per l’economia alessandrina”. gli in-contri rientrano in un più ampio progetto volto apromuovere lo sviluppo della coltivazione del noc-ciolo in monferrato riconoscendo tale alternativacome la migliore opportunità percorribile per farfronte alle crescenti difficoltà delle aziende agricolecollinari a chiudere i bilanci economici in positivo.

mentre andiamo in stampa si sta pre-parando il prossimo appuntamento ve-nerdì 18 dicembre - ore9.30 - sala ConvegniFondazione Cassa di Risparmio di tortona - ViaPuricelli - tortona.

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

SettORe CORiLiCOLO |ORGANIZZAZIONE

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nella foto il Patron del colosso dolciario novi- elah - dufour, Cavalier Flavio Repetto con il Pre-sidente Provinciale Roberto Paravidino.

nelle foto due immagini dell’incontro che si èsvolto a Cerrina nella sala ex cinema lo scorso 10dicembre. a destra Stefano grosso Responsabileacquisti e Qualità della novi.

Le principali osservazionie i punti di forza che hanno spintoColdiretti a indirizzare le proprie

risorse e riversare la propriafiducia nello sviluppo del settore

corilicolo sono molteplici.• Redditività: nelle aree collinari non irriguedel Monferrato, la coltivazione dei cereali nonpermette ormai i redditi minimi per consentirealle aziende di rimanere unità attive sul mercato.i conti economici effettuati in questi ultimi anni diosservazioni dimostrano che nella peggioredelle ipotesi produttive, un ettaro di noccioleto,nel corso dei 40 anni di vita presunta, riesce agarantire un guadagno complessivo superiore ai60.000 euro.

• LavoRo: nell’ambito delle scarse opportunitàlavorative e delle remunerazioni spesso insuffi-cienti a condurre una vita decorosa, la conver-sione alla corilicoltura dei nostri territori, ancheper piccole aziende, può rappresentare per i gio-vani che intendono rimanere sul territorio unareale opportunità.

• vaLoRizzazione deLL'aMbiente e deLpaesaggio: l’ambiente collinare monferrino èda sempre caratterizzato dal succedersi di filaridi vigneto che lo hanno reso accogliente e unico.

• tuteLa deLL'assetto idRogeoLogico: iterreni incolti, la mancanza di manutenzione difossi e scoline, gli ormai abituali intensi periodi dipioggia e le conseguenti frane e smottamenti deiversanti semi abbandonati, sono tutti figli dellamancanza di motivazioni economiche alla per-manenza sul territorio della popolazione rurale.

• QuaLità deL pRodotto: la varietà piemon-tese, la tonda gentile trilobata, risulta universal-mente riconosciuta come la migliore nocciolacoltivata.

• pRospettive di MeRcato: a livello mon-diale, le previsioni del fabbisogno, da partedell’industria dolciaria di nocciole pregiate,son di un aumento repentino (100%)nei prossimi 10 anni.

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12 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ|SiCURezza in agRiCOLtURa

a sicurezza sul lavoro in agricoltura èun tema di grande attualità. Per infor-mare sulle normative entrate recen-temente in vigore, per divulgare la

cultura della prevenzione dei rischi e gli adem-pimenti in caso di infortunio e la formazione ne-cessaria per imprenditori e lavoratori Coldirettialessandria ha organizzato un momento di ap-profondimento che si è svolto lo scorso 16 di-cembre 2015 nella Sala Convegnidell’associazione Cultura & Sviluppo in piazzade andrè ad alessandria. “mai come oggi è fon-damentale parlare di sicurezza in agricoltura. -afferma il presidente provinciale Coldiretti Ro-berto Paravidino - il settore primario resta, in-fatti, uno dei settori con il più alto numero diinfortuni ma al tempo stesso, fortunatamente, siregistra un cambiamento culturale ed una mag-

giore attenzione verso la prevenzione”. La Col-diretti affianca questa importante presa di co-scienza attraverso incontri territoriali, conl’obiettivo di accompagnare le imprese in unpercorso di ammodernamento e messa in sicu-rezza. Particolare attenzione è stata dedicata allemisure del nuovo Psr finalizzate sia alla forma-zione continua degli operatori agricoli sia allaconsulenza aziendale: occorre, infatti, ridisegnarenuovi comportamenti da parte di tutti, impresee controllori, verso una semplificazione che per-metta alle imprese di mettersi in regola con lenorme vigenti e di rendere efficaci le misuresulla sicurezza. Coldiretti difende il cambia-mento culturale degli imprenditori agricoli nellavolontà di affrontare le regole del testo Unicoin materia di sicurezza non come momento ob-bligatorio, ma di rispetto della propria sicurezza

e dei propri dipendenti. “L’incontro ha dato lapossibilità di entrare nel merito delle regole at-tuative che nel campo agricolo non sono di fa-cile applicazione: - ha aggiunto il direttoreColdiretti alessandria Simone moroni - il testoUnico, infatti, ha avuto il merito di aver messoordine alla legislazione esistente, ma non ha te-nuto conto delle specificità dell’agricoltura e deiluoghi nei quali si lavora. Se vogliamo che l’agri-coltura rappresenti una grande opportunitàdobbiamo prediligere la sicurezza nei campi, di-stinguendo la sicurezza vera da quella burocra-tica. da sempre far crescere una diffusa culturadella sicurezza sul lavoro è uno dei principaliobiettivi della Coldiretti di alessandria. “Rite-niamo importante non abbassare la guardia eproseguire sulla strada della formazione e dellapreparazione, che sono azioni importanti ai fini

L

XLa sicurezzain agricoltura:incontroFORMATIVODIVULGARE

LA PREVENZIONE

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Page 13: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A. 13

della prevenzione unitamente allo sforzo di am-

modernamento messo in atto dagli imprenditori

per rendere il lavoro non solo tecnologicamente

più avanzato, ma anche più sicuro per gli stessi

imprenditori e per i lavoratori dipendenti. - ha

affermato il presidente Paravidino - il nostro

obiettivo è di promuovere un’agricoltura al ser-

vizio della sicurezza della salute, dell'ambiente e

dell'alimentazione, che vuole conciliare gli inte-

ressi delle imprese, degli occupati e dei consu-

matori”. l’impegno e il pressing di coldiretti in

questi mesi è stato scandito nelle sedi istituzio-

nali da una continua presa di posizione al fine di

riuscire a posticipare e semplificare il più possi-

bile l’iter che prevede l’obbligo della revisione

delle macchine agricole e patentini, ossia il rinvio

delle scadenze dei termini per la revisione ob-

bligatoria delle macchine agricole più vecchie e

dell’entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione,

il cosiddetto “patentino”, all’uso delle macchine

agricole. la proroga, ottenuta, ha rappresentato

per alcuni trattoristi che stanno già lavorando o

hanno già lavorato con questi macchinari, l’op-

portunità di maturare l’esperienza necessaria

per non dover sostenere il corso a partire dalla

fine del 2015 ma un semplice aggiornamento

ogni 5 anni. si tratta di un risultato importante,

frutto dell’azione coldiretti in una prospettiva

di sburocratizzazione del settore agricolo. in

agricoltura è fondamentale la corretta adozione

delle disposizioni in tema di sicurezza, non solo

perché ciò corrisponde ad un preciso obbligo

di legge, ma soprattutto per garantire una reale

salvaguardia della salute degli operatori ed

anche la sicurezza alimentare dei beni prodotti

della nostra invidiata filiera agricola, tutta italiana.

Questo perché un’agricoltura che tende a co-

niugare gli interessi delle imprese agricole con

quelli collettivi della società e dei consumatori,

attraverso la valorizzazione della distintività e

della qualità dei prodotti non può che costruirsi su imprese agricole in

cui le persone possano lavorare in condizioni di sicurezza. il settore pri-

mario resta, infatti, uno dei settori con il più alto numero di infortuni ma

al tempo stesso, fortunatamente, si registra un cambiamento culturale ed

una maggiore attenzione verso la prevenzione. la coldiretti ha affiancato

questa importante presa di coscienza con l’obiettivo di accompagnare le

imprese in un percorso di ammodernamento, attraverso all’inipa, l’istituto

per la formazione in agricoltura della nostra organizzazione, poi, grazie al

cadirlab tutto questo diventa concretezza sul territorio. anche questo

vuol dire essere Forza amica del Paese!

sicurezza in agricoltura |ATTUALITÀ

APPROFONDIMENTO TECNICO

sul prossimo numero

sulla sicurezza in agricoltura

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Page 14: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

l 20 e 21 gennaio prossimi, nel Salone mul-timediale della Coldiretti alessandrina, inCorso Crimea 69, ad alessandria, si terrà un

corso per la Formazione dei Lavoratori dipendentinelle aziende agricole. il d.Lgs. 81/08 e successivemodifiche, all’articolo 37 e in ottemperanza aquanto stabilito nel nuovo accordo Stato-Regionidel 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavo-ratori, prevede che il datore di Lavoro assicuri aciascun lavoratore una formazione generale (4ore), una specifica (8 ore per il comparto agricoltura)

e un aggiornamento periodico, relativamente ai ri-schi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alleconseguenti misure e procedure di prevenzione eprotezione caratteristici del settore o compartodi appartenenza dell’azienda. L’accordo definiscela durata, i contenuti e le modalità della forma-zione da svolgere e introduce l’obbligo di aggior-namento quinquennale. il testo Unico sullasicurezza sul lavoro specifica che i corsi sulla sicu-rezza sono obbligatori, a carico del datore di la-voro e che il partecipante segua almeno il 90%delle ore previste di lezione. Lo svolgimento di tali

corsi va visto come punto di partenza obbligatorioper avere un’azienda in regola, immune da even-tuali sanzioni amministrative e soprattutto sicuraper i dipendenti. inipa ha previsto, al riguardo, uncerto numero di corsi (tre sono già stati realizzati,

altri ancora potranno essere posti in calendario in base

alle richieste di adesione). il costo del corso è pre-visto in 80 euro (iva compresa) per partecipantee i corsi saranno attivati esclusivamente al raggiun-gimento minimo di allievi. Per i datori di Lavoro èancora possibile dare la propria adesione e iscri-vere i propri dipendenti.

14

FORMAZIONE| iniPa

Rinnovo del “Patentino fitofarmaci”

AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

INIPAP A T E N T I N OT R A T T O R I

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1

Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale:

l’Europa investe nelle zone rurali

Attestato che garantisce

la gestione in sicurezza

I Sono state tante le richieste pervenute alla Segreteria di inipa alessandria relative alla necessità,da parte di tanti datori di lavoro, di conseguire l’attestato di partecipazione a corsi di “forma-zione per datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di prevenzione e protezione dairischi”, momento indispensabile per poter assicurare alla propria azienda una copertura for-mativa per la cui mancanza sono previste misure sanzionatorie di notevole consistenza. Pur-troppo, al momento, non sono previsti bandi che possano andare a coprire l’impegnoeconomico previsto per la realizzazione di tali corsi, per i quali inipa prevede quindi una quotadi iscrizione, pari a 260 euro per partecipante, tale da poter andare a coprire le spese di orga-nizzazione e di gestione. Ogni datore di lavoro che non abbia mai frequentato in passato analogocorso, sarà chiamato, pertanto, a seguire un percorso di 32 ore, suddiviso in quattro giornate:il 26 e 28 gennaio e il 2 e 4 febbraio, dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30, pressola Sala multimediale di Coldiretti, Corso Crimea 69, in alessandria. Ogni partecipante (ricor-diamo: solo i datori di lavoro, non coadiuvanti o altre figure collaterali), al fine di poter conse-guire l’attestato finale, deve seguire almeno il 90 per cento delle ore previste di lezione e icorsi saranno comunque attivati esclusivamente al raggiungimento minimo di allievi. Lo svolgi-mento di tali corsi va visto come punto di partenza obbligatorio per avere un’azienda in regola,immune dalle citate sanzioni penali e amministrative e soprattutto sicura.

Corsi finanziati dalla Provincia di Alessandria con la Misura 111.1 A del PSR

per dare la propria adesione o per ottenere ulteriori informazioni è possibile rivolgersiall’Ufficio zona di propria competenza; all’Ufficio provinciale inipa Piemonte tel.0131-235891, (int.668);al numero di fax 0131.252144; all’indirizzo e-mail: [email protected]

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Page 15: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

SuSINo N.45|SCHEDA

15

LIS

TE

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La scelta del consumatore italiano di susine è per i 2/3 orientata alla tipologiacino - giapponese. Le susine cino-giapponesi hanno un aspetto più attraente,con frutti di grossa pezzatura e elevata consistenza con colorazioni della buc-cia variabili dal verde, al giallo, rosa, rosso brillante, blu e nero. Si trovano sulmercato per un periodo di quattro mesi. Le susine che maturano da metà ago-sto a fine settembre costituiscono il segmento più importante di mercato perproduttività e qualità pomologiche.

Le susine europee hanno perso sempre più importanza in questi ultimi annidovuto allo scarso assortimento varietale costituito quasi esclusivamente dacultivar che maturano dalla seconda metà di agosto con conseguenti surplusproduttivi in un arco temporale ristretto a poco più di un mese.

La produzione nazionale annua si attesta sulle 200000 tonnellate su un super-ficie di 14.000 ettari; l’Emilia Romagna è la Regione dove si concentra la mag-giore produzione, seguita da Campania, Lazio, Basilicata e Piemonte.

L’assortimento varietale delle susine europee è molto

ridotto e costituito quasi esclusivamente da cultivar

tardive. Tra le susine con epoca di raccolta precoce

e intermedia troviamo:Firenze 90: adatta solonelle aree del Sud Italia dovematura tra fine Luglio e ini-zio Agosto, mentre al Norde al Centro è stata giudicatanegativamente per inco-stante produttività, polpapoco succosa e scarse qua-lità organolettiche.

Tra le susine a raccolta tardiva troviamo:

Emperor: produttività elevata, buon calibro del

frutto,buona consistenza e sapore. Tra i difetti ricor-

diamo la maturazione scalare, e in annate di carica bi-

sogna diradare per salvaguardare la pezzatura.

Stanley: è la cultivar di riferimento per

il susino europeo, matura dal 25 agosto

al 10 settembre. Cultivar con produttività co-

stante, e di elevata qualità, adatta anche per l’essica-

zione. Tra i difetti può comparire pezzatura ridotta se

la produzione è troppo elevata, e spaccatura alla cavità

peduncolare per piogge in pre-raccolta.

President: è la migliore per produtti-

vità, pezzatura e consistenza della polpa,

rappresentano la gran parte della produ-

zione nazionale. Tra i difetti si rileva sensi-

bilità ai marciumi, le caratteristiche organolettiche sono

medie, il frutto tende a fessurare nella parte apicale.

D’Ente 707: adatta per l’essicazione, ha bassa aci-

dità ed elevata resa in sostanza secca, per contro ha

una produttività incostante specie al Nord, con pez-

zatura media.

[pagine a cura di Alessandro Albertelli]

Cultivar europee

00 DICEMBRE 2015_Agricoltura Alessandrina 16/12/15 16:49 Pagina 15

Page 16: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

16 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

SCHEDA|N.45 SuSINo

Bibliografia: IVERANI A; SIRRI S; NENCETTI V. (2015) – Terra e Vita speciale liste varietali, 62-63-64-65-66-67-68.

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria

Cultivar cino-giapponesiTra le susine con epoca di raccolta precoce (fino a metà lu-glio) troviamo:Sorriso di Primavera: Buona produttività e rusticità dell’albero,frutto precoce di buon sapore, impiegata soprattutto come impol-linatore. Difetti: scarsa pezzatura, consistenza e tenuta della polpaalla maturazione.Shiro: (maturazione dal dall’1 al 15 luglio) Buona la rusticità e laproduttività dell’albero, l’aspetto e il sapore dei frutti, buon impolli-natore. Tra i difetti ci sono la scarsa consistenza e tenuta della polpaalla maturazione ed in post- raccolta, molto sensibile ai fitoplasmi.Dofi Sandra: frutti grossi e consistenti di buon sapore a buccianera e polpa gialla. Produttività dell’albero è medio-elevata. Tra i di-fetti si rilevano sensibilità ai fitoplasmi e alle scottature della buccia.Carmen Blu: produttiva, frutti allungati, spesso umbonati con buc-cia nera e polpa gialla, qualità organolettica media, discreto il saporeanche se assai acido. Tra i difetti abbiamo scarsa tenuta di matura-zione, spaccature dei frutti, cascola pre-raccolta.

Epoca di raccolta intermedia(metà luglio-metà agosto)Black Gold e Laroda: ambiente di coltivazione idoneo al Sud,al nord e al centro non sono adatte per problemi di scarsa produt-tività e scarsa qualità dei frutti.Anne Gold: varietà a buccia gialla, buona la produttività el’aspetto del frutto, ottima la pezzatura, la consistenza e la tenuta.Tra difetti da considerare ci sono i frutti asimmetrici con presenzadi umbone, sensibili alle scottature. Frutti soggetti a cascola pre-raccolta.Fortune: varietà a buccia rossa, buona la produttività ,la pezza-tura, la consistenza e tenuta dei frutti: in annate di forte carica pro-duttiva è necessario il diradamento dei frutti per salvaguardare lapezzatura.Aphrodite: varietà con buccia rossa e polpa gialla, frutti di grossapezzatura, colore attraente ,buon sapore aromatici. Difetti: cascolapre-raccolta, produttività incostante, sensibile ai fitoplasmi.

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Epoca di raccolta tardiva e molto tardiva(da metà agosto in poi)Golden Plumza: varietà a buccia gialla, buoni caratteri pomologici,

quali pezzatura, aspetto, consistenza e sapore dei frutti. Difetti. Produt-

tività incostante al centro-Nord, sensibile a fitoplasmi.

Friar: varietà a buccia nera e polpa gialla, buono l’aspetto, la consistenza

e la tenuta. Difetti: produttività incostante e sensibile alle batteriosi.

Tc Sun: varietà a buccia gialla, produttività elevata, costante, buona pez-

zatura consistenza e sapore. Difetti: cascola pre-raccolta, scarsa atti-

tudine frigo - conservazione, sensibile ai fitoplasmi.

Green Sun: varietà a buccia verde, elevata produttività ottima consi-

stenza e sapore dei frutti. Difetti: produttività incostante, sensibile a

Xantomonas, sensibile alle scottature.

Bragialla: varietà a buccia gialla, buona produttività e pezzatura, frutti

di aspetto gradevole, buona consistenza. Difetti: produttività inco-

stante, necessita di diradamento, maturazione scalare.

Angeleno: varietà a buccia nera e polpa gialla, buona adattabilità a di-

versi ambienti, frutti di ottime caratteristiche come pezzatura, aspetto,

consistenza, conservabilità. Difetti: incostanza produttiva, elevata vigoria

della pianta.

Autumn Giant: varietà a buccia rossa, buone la produttività, la pezza-

tura e l’aspetto dei frutti. Difetti: caratteristiche organolettiche insuffi-

cienti al centro-Nord, forma irregolare dei frutti, scarsa conservabilità.

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A. 17

SPeCiaLe PaC|ATTUALITÀ

iamo ormai vicini all’avvio dell’annodi domanda 2016 con gli impegniprevisti dal nuovo regime dei paga-menti diretti che si ripeteranno

anche nel secondo anno di applicazionedel nuovo regime dei pagamenti diretti. e’utile quindi rivedere gli impegni che l’agri-coltore dovrà rispettare anche in questosecondo anno di applicazione, facendo par-ticolare attenzione alla tempistica e fa-cendo tesoro dell’esperienza maturata nelprimo anno di applicazione.Per l’anno di domanda 2016 si tornerà al15 maggio come data di riferimento per lapresentazione della domanda unica, cheper il primo anno di applicazione era statafissata al 15 giugno 2015 a causa dei ritardiaccumulati nell’avvio del nuovo regime deiPagamenti diretti. nel 2016, però, la do-manda unica subirà comunque un’impor-tante modifica: si avvierà la procedura delladomanda grafica. in base a quanto stabilitonel Regolamento di esecuzione (Ue) n.809/2014 per l’anno di domanda 2018 tuttii beneficiari dovranno presentare la do-manda grafica. tale applicazione, però, saràgraduale nel tempo e per il 2016 il Rego-lamento prevede l’obbligo di presenta-zione della domanda grafica per unnumero di beneficiari corrispondente aquello necessario a coprire almeno il 25 %della superficie totale determinata per ilregime di pagamento di base. Per il 2017tale percentuale sarà aumentata al 75%,fino ad arrivare nel 2018 alla presenta-zione della domanda grafica da parte ditutti i beneficiari.Per il 2016 rimangono invariate le regolesull’agricoltore attivo, sulla soglia minima esul capping. infatti, per poter presentare ladomanda è necessario che l’agricoltore siaattivo. in merito alla soglia minima, per il2016 questa rimane pari a 250 euro. Ciòvuol dire che gli agricoltori che hanno unammontare di pagamenti diretti (pari allasomma del pagamento di base, del gree-ning, del pagamento per i giovani agricol-tori e del pagamento accoppiato) inferiorea 250 euro non riceveranno il pagamento.Qualora un agricoltore, in riferimento al2015, non riceva pagamenti perché al disotto della soglia minima e qualora l’im-porto spettante al medesimo agricoltorenon superi anche nel 2016 l’importo mi-nimo, i corrispondenti diritti saranno river-sati nella riserva nazionale. Per l’anno didomanda 2017, invece, è previsto l’au-mento della soglia minima a 300 euro. anche le regole di condizionalità riman-gono invariate e corrispondenti a quanto

stabilito a livello nazionale dal dm 180 del23 gennaio 2015 e nei collegati provvedi-menti delle Regioni e degli Organismi pa-gatori di riferimento.

d oggi i diritti sono stati assegnati invia provvisoria e l’assegnazione in viadefinitiva, da parte di agea Coordina-

mento, dovrà avvenire entro il 1 aprile 2016(articolo 18 del Regolamento delegato n.639/2014). L’assegnazione definitiva per-metterà all’agricoltore di conoscere il nu-mero ed il valore definitivo dei propridiritti. ad ogni diritto corrisponderà quindiun numero identificativo che consentirà lasua individuazione in modo puntuale, facili-tando, qualora richiesto dal produttore, leoperazioni di trasferimento. infatti, cosìcome previsto nelle precedenti program-mazioni, l’agricoltore può decidere di tra-sferire, insieme alla terra, anche i propridiritti all’aiuto. e’ bene ricordare che l’agri-coltore può decidere di trasferire anche isoli diritti; in questo caso l’amministrazioneal fine di evitare speculazioni, ha previsto, incaso di affitto, una decurtazione definitivapari al 30% del valore dei diritti. tale decur-tazione non è prevista in caso di vendita deisoli diritti. L’individuazione del valore prov-visorio dei diritti, oltre ad essere un obbligoprevisto dall’articolo 25, paragrafo 10 delRegolamento 1307/2013, è stato impor-tante anche per la definizione degli importidi riferimento per l’erogazione degli anti-cipi. L’italia, infatti, ha optato per l’eroga-zione degli anticipi nel periodo compresotra il 16 ottobre 2015 e il 30 novembre2015 e per un ammontare pari al 70% deipagamenti diretti spettanti all’agricoltore (ilpagamento accoppiato è stato escluso dalpagamento dell’anticipo). il pagamento delsaldo da parte degli Organismi Pagatori, che

riguarderà i pagamenti maturati nell’anno didomanda 2015, dovrà avvenire entro il 30giugno 2016. Si ricorda che il pagamentoche l’agricoltore percepirà nel 2016, fermerestando le altre condizioni quali la super-ficie disponibile, potrebbe variare rispettoa quanto percepirà con il saldo del 30 giu-gno 2015 a causa del processo di conver-genza. e’ bene precisare che in caso diadesione volontaria o automatica al Regimedei piccoli agricoltori avvenuta entro il 15ottobre 2015, a partire dal 2016 l’agricol-tore potrà decidere di uscire dal suddettoRegime. Per l’uscita dal Regime sarà suffi-ciente effettuare una comunicazione all’Or-ganismo pagatore secondo le modalità daquest’ultimo definite, oppure presentare ladomanda unica con richiesta di pagamentoper uno qualsiasi dei pagamenti previsti dalnuovo regime dei pagamenti diretti, com-presa la richiesta di attribuzione di dirittidalla riserva nazionale.

elativamente al greening, diversesono le date da dover appuntare sulcalendario per il 2016. Per gli agri-

coltori che intendono utilizzare i terrenilasciati a riposo per soddisfare l’obbligodelle eFa e ai fini della diversificazione, ladata da ricordare è il 1° gennaio. infatti, inbase a quanto definito dall’articolo 10 deldm 1420 del 26 febbraio 2015, per ter-reno lasciato a riposo s’intende un semi-nativo incluso nel sistema di rotazioneaziendale, ma ritirato dalla produzione perun periodo minimo continuativo di ottomesi nell’anno di domanda. il riferimentoall’anno di domanda comporta che il pe-riodo continuativo di otto mesi non puòessere calcolato prima del 1° gennaiodell’anno di domanda. tali terreni preve-

Pimpegni previsti dal nuovo regime dei pagamenti diretti

ac

PAGAMENTODI BASE

GREENING

Scatta l’annodi domandaPac 2016

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A

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18 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ|SPeCiaLe PaC

dono comunque un’attività di gestione epossono essere terreni nudi totalmenteprivi di vegetazione, terreni coperti da ve-getazione spontanea, oppure terreni semi-nati solo per la produzione di piante dasovescio o per la produzione di compost,ammendanti o fertilizzanti naturali. inoltre, relativamente ai terreni lasciati a ri-poso ricadenti nelle aree individuate aisensi della direttiva Uccelli (direttiva2009/147/Ce) e della direttiva Habitat (di-rettiva 92/43/Cee) e sui terreni a riposo aifini eFa, assume importanza il periodocompreso tra il 1° marzo e il 31 luglio inquanto durante tale periodo è vietato losfalcio e qualsiasi altra operazione di ge-stione del suolo. ad eccezione dei suddetticasi, sui terreni a riposo sono ammesse la-vorazioni meccaniche quali la pratica delsovescio, interventi di ripristino di habitate biotopi, colture a perdere per la fauna, la-vorazioni di contenimento delle piante in-festanti, lavorazioni di affinamento per

favorire il successivo migliore inerbimentospontaneo o artificiale e lavorazioni fun-zionali all’esecuzione di interventi di mi-glioramento fondiario. Oltre all’obbligodelle eFa, il greening prevede anche l’ob-bligo della diversificazione. Così come pre-visto per l’anno di domanda 2015, ilperiodo di riferimento da considerare peril calcolo delle quote delle diverse colturerimane quello definito dalla circolare ageaaCiU.2014.702 del 31 ottobre 2014 e cor-rispondente al periodo compreso tra il 1°aprile e il 9 giugno. anche le modalità didefinizione della coltura principale sono ri-maste invariate. Per l’anno di domanda2016 e sempre in riferimento al greening,assume grande importanza la nuova clas-sificazione di erba medica che, in base aquanto stabilito nelle linee guida sul man-tenimento dei prati permanenti, non potràpiù essere considerata come “erba o altrepiante erbacee da foraggio”, ma sarà con-siderata come coltura. tale modifica nonconsentirà più di utilizzare l’erba medica aifini delle esclusioni del greening, ma talecoltura dovrà coprire al massimo il 75%della superficie a seminativo. Come Coldiretti stiamo intervenendo peruna differente interpretazione che tuteli leimprese agricole. Per i produttori di risoche nell’anno di domanda 2015 avevanopiù del 75% dei seminativi investiti a riso(coltura sommersa per una parte significativadell’anno o del ciclo produttivo) e i restantiettari a seminativo superiori a 30, l’agricol-tore potrà, al fine di rispettare l’obbligo digreening: diminuire la superficie a riso finoal 75% dei seminativi e rispettare la regoladelle 3 colture (coltura principale checopre massimo il 75% della superficie a se-minativo e le due colture principali che in-sieme coprono massimo il 95% deiseminativi); aumentare la superficie a risoin modo da causare la diminuzione degliettari rimanenti (es. superficie a seminativototale pari a 250 ettari; di questi 215 ettarisono investiti a riso. Per rientrare nel-l’esclusione dovranno essere investiti ariso almeno 5 ettari); inserire nell’ordina-mento colturale una coltura prevista perl’esclusione fino a diminuire la superficie aseminativo rimanente (considerando l’esem-pio precedente, investire almeno 5 ettari conuna coltura rientrante nella definizione di“erba o altre piante erbacee da foraggio”, op-pure utilizzare 5 ettari di prato permanenteai fini dell’esclusione).

n merito al pagamento accoppiato, diseguito si riportano i premi previsti:

• settore latte: premio alle vacche dalatte con premio aggiuntivo per le vaccheallevate in zone montane e premio allebufale;

• settore carne bovina: premio allevacche nutrici, premio ai bovini macellati12-24 mesi e allevati in azienda per al-meno 6 mesi, con maggiorazione del 30%per i bovini allevati nell’azienda del richie-dente per almeno 12 mesi o aderenti asistemi di qualità nazionali o regionale oa sistemi di etichettatura facoltativa rico-nosciuti o una maggiorazione del 50% peri capi macellati e certificati dop o igp;

• settore ovi-caprino: premio alleagnelle da rimonta e premio agli agnellimacellati in zone dop e igp;

• seminativi: soia, grano duro, proteagi-nose, leguminose da granella ed erbai disole leguminose, Barbabietola da zuc-chero, riso e pomodoro da industria; talipremi non sono richiedibili su tutto il ter-ritorio nazionale, ma differenziati a livelloregionale;

• settore olio di oliva: tre tipologie dipremio a seconda della localizzazione del-l’azienda.

Per i premi previsti per il settore zoo-tecnico, sarà molto importante prestareattenzione alla corretta identificazione eregistrazione degli animali ai fini dell’am-missibilità al sostegno. Si precisa che è incorso il processo di semplificazione dellaPac. ad oggi tale processo potrà riguar-dare solo gli atti di esecuzione e gli attidelegati; non potranno quindi essere mo-dificati gli atti di base. Questa “modalità”di semplificazione avrà un impatto limi-tato sulle problematiche riscontrate daiproduttori in questa nuova programma-zione. nonostante ciò, proprio a seguitodella semplificazione, potrebbero essercidelle novità che provvederemo a comu-nicarvi immediatamente. Gli uffici Coldiretti sono a disposi-zione per ulteriori chiarimenti.

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PAGAMENTO ACCOPPIATO

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A. 19

Sana aLimentaziOne |SCHEDA

star bene a tavola

la dietadi campagna

amicaPer difendersi dal grande freddoe sconfiggere l'influenza

Suggerimenti a cura del dietologoe nutrizionista dott. giorgiocalabrese che collabora concoldiretti sul sito www.campagnamica.it

consigli per un’alimentazione

sana ed equilibrata

In invernoè beneassumere sostanze antiossidanti,come i carotenoidi, che stimolano la produzione di anticorpi. Le verdure da prediligere sono: carote, zucca, patate, pomodoro,spinaci, carciofi, barbabietolerosse, broccoli, cime di rapa.

Menù tipoColazione: succo di arancia,

uvetta, yogurt magro bianco;

Spuntino: kiwi;

Pranzo: succo di mirtilli, pane

integrale, broccoli, mozzarella;

Merenda: succo di arancia;

Cena: insalata di spinaci

e pomodori con semi di girasole,

pollo e peperoni alle spezie,

carote al vapore, riso integrale

e macedonia di frutta.

on i rigori dell’inverno arriva anche la fastidiosainfluenza. il freddo ci rende più vulnerabili, i viruscaricano le loro batterie e siamo costretti a rima-

nere a letto, con febbre, tosse, dolori muscolari. Cosa man-giare in questi frangenti? Le antiche tradizioni sono legatead alcuni rimedi “della nonna” come il vin brûlé, il lattee miele, le minestrine calde, il punch e i fumi di eucaliptoloche sicuramente fanno bene alla salute, ma non sempresono risolutivi. il vin brûlé, ad esempio, è un vino che vieneriscaldato e quindi, quasi cotto; in tal modo, però, si esal-tano le componenti alcoliche e non-alcoliche che, se si ec-cede nelle quantità, possono risultare poco digeribili.C’è poi l’accoppiata latte e miele, due alimenti di grandeimportanza nutrizionale, se presi singolarmente, che messiinsieme sono un buon cocktail, tranne quando si esagerao in presenza di malattie come il diabete.È invece necessario, specie in inverno, assumere sostanzeantiossidanti, come i carotenoidi, che proprio grazieal beta-carotene stimolano una più potente azione anti-corpale. Queste sostanze - presenti in quantità, ad esem-pio, in un semplice centrifugato di carota - proteggono unaghiandola vicina alla tiroide che produce linfociti capacidi abbattere gli agenti infiammatori e infettivi. ecco i cibi da assumere, seguendo la stagionalità, in si-tuazioni influenzali. Carote, zucca, patate, pomodoro, spi-naci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cime di rapa sonoricchi di betacarotene (precursore della vitamina A). agrumi,pomodori, kiwi, frutti di bosco, broccoli, cavolfiori, prezze-molo, peperoni sono ricchi di vitamina C. germe di grano,mandorle, nocciole, patate, semi di girasole secchi, olio ex-travergine di oliva, oli di semi sono ricchi di vitamina e.

C

Con le feste arriva anchela voglia di abbuffata a tavola

se si è alla ricerca di una dietasemplice per mantenere laforma durante le feste di natale,bisogna subito partire dalla ri-cerca sia dell’equilibrio nutri-zionale sia della varietà delgusto per non perdere il piaceredi sentirsi in festa senza però ri-schiare “La grande abbuffata”, perdirla alla tognazzi (celebre la pelli-cola con l’attore protagonista in-sieme ad altri grandi comeMastroianni. Un particolare della lo-candina nella foto). Un modo ab-bastanza semplice per mantenerela linea durante questo periodo èquello di ridurre le porzioni,anche durante i giorni che prece-dono le festività, una strategiaconsigliata anche dai nutrizionisti,che consente di arrivare al na-tale con qualche chilo in meno. in questo caso sono consigliatis-sime le verdure, sia crude checotte, che, se condite con le giu-ste dosi di olio, aceto e sale, nonrischiano di far aumentare la ta-glia dei pantaloni. insomma, èbene cominciare a mangiare conmoderazione da subito, in modotale da arrivare più leggeri e sanie magari concedersi un peccato

di gola in più del solito. ecco al-cuni consigli che servono per tu-telare la vostra salute, ma anchea non alterare oppure a mante-nere la linea: evitate i grassi dan-nosi specie quelli di origineanimale quali burro, strutto emargarina; limitate il consumo dicarni e formaggi grassi e prefe-rite carni e latticini magri, pesci egrassi buoni come l’olio extraver-gine di oliva; no al libertinaggio didolci e alcolici; evitate le frittureorientandovi piuttosto su metodidi cottura più salutari come gliarrosti o le cotture al vapore;non perdete occasione per pas-seggiare almeno 45 minuti al dì;bevete almeno due litri di acquaal giorno.

NATALE: mangiaRe Bene Senza eSageRaRe? Si PUò!

Ecco alcuni consigli del nutrizionista per superare

indenni i banchetti luculliani

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20 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

SCHEDA|sana alimentazione

dicembre è il mese che segna l’arrivodell’inverno e delle festività di natale, incui è facile eccedere e concedersi qualchevizio in più. la natura ci viene incontro eci regala tanta frutta e verdura dalle pro-prietà diuretiche e antinfiammatorie, cheaiutano a rinforzare il nostro sistema im-munitario. per un natale a impatto zero,vi consigliamo di consumare prodotti distagione e alimenti Made in Italy a Km.0,che potete trovare nei mercati e nei puntivendita dei produttori diretti di campagnaamica. i sapori della tradizione sono inol-tre l’ideale per creare cesti di natale per-sonalizzabili e originali, da regalare aparenti e amici. dal sedano alle carote,presenti tutto l’anno, fino a spinaci e

cavolfiori, i prodotti che troviamo suibanchi dei mercati in questo mese sonoricchi di vitamine e sali minerali, utili perla nostra salute e per tenere lontani raf-freddori e influenze. con l’inverno alleporte, è arrivato il momento di prepararezuppe e minestroni caldi con le ver-dure di stagione, perfetti anche per realiz-zare primi gustosi e deliziosi contorni. tragli ortaggi invernali più versatili in cucinaci sono i broccoli, ricchi di ferro e vita-mina c, che in molti però non apprezzano.per renderli appetibili a tutti, anche aibambini, vi consigliamo di prepararli informa di torta salata con la ricotta oppurenella pasta insieme a una crema di formag-gio. noti per le loro proprietà digestive edetox, i finocchi saranno un alimento indi-spensabile per una dieta depurativa dopole feste di natale e capodanno. si accom-pagnano bene alle arance, per un’insalatagustosa e leggera, ma sono squisiti anchecotti e gratinati. la frutta di dicembre èall’insegna del colore giallo-arancione: li-moni, arance, mandarini, manda-

ranci e cachi, tutti ricchissimi diantiossidanti e vitamina c. proprio learance, che possiamo trovare già dal mesescorso, sono un vero toccasana per il be-nessere del nostro corpo. grazie al loroelevato contenuto di vitamina c, sono ot-time per potenziare il sistema immunita-rio, favorire l’assorbimento del ferro econtrastare i problemi di anemia. in vistadelle festività di natale, vi suggeriamo diutilizzare i limoni di stagione per fareun’utile quanto gustosa riserva di limon-cello fatto in casa, ideale da offrire ai vostriospiti durante le feste e in qualsiasi altromomento dell’anno.

la carota è un ortaggio che possiamo

portare sulla nostra tavola tutto l’anno. fin

dall’antichità è stata apprezzata e coltivata,

non tanto per uso culinario quanto come

pianta officinale. la parte commestibile della

carota è la radice, la cui lunghezza media può

variare dai 3 ai 20 cm, anche se esistono va-

rietà che arrivano fino ai 90cm. ne esistono

di diversi tipi, ciascuno con una caratteristica

specifica. ad esempio, la carota viola è ricca

di polifenoli, quella rossa di licopene, mentre

quella bianca è un ottimo antitumorale.

l’elemento comune è che tutte sono ricche

di minerali e antiossidanti. la carota è

inoltre fonte principale di beta - carotene, che

- in caso di necessità - viene trasformato

dall’organismo in vitamina a. tra le tante pro-

prietà di questo ortaggio, ci sono la capacità

di curare la gastrite, prevenire i disturbi

degli occhi e favorire l’abbronzatura. le ca-

rote sono inoltre un ottimo rimedio contro

gli inestetismi della pelle, dall’acne alla sec-

chezza fino alle rughe, proprio grazie all’ele-

vato contenuto di vitamina a. al momento

dell’acquisto, scegliete le carote dal colore

brillante e dalla consistenza compatta. se

dotate della parte verde, vi consigliamo di ta-

gliarla e utilizzarla in aggiunta al brodo o per

un buon pesto. le carote si possono cucinare

in vari modi, sia crude che cotte. immancabili

in ogni soffritto e pinzimonio, sono inoltre

l’ingrediente ideale per la preparazione di

tanti primi piatti, da gustose vellutate insieme

ad altre verdure, come la zucca o le patate,

alla parmigiana di carote, fino a cremosi ri-

sotti con carote tagliate a rondelle e formag-

gio. sono perfette anche come contorno,

nella versione semplice con burro, oppure più

sfiziose cotte con il marsala o il brandy. un

modo diverso per gustarle è cucinarle rico-

prendole con una besciamella fatta in casa, e

poi gratinarle al forno. deliziosa e amata dai

bambini è infine la torta di carote, spesso rea-

lizzata con l’aggiunta di mandorle, e per i più

golosi ricoperta da una candida glassa di zuc-

chero, la cosiddetta ghiaccia reale.

Zuppa di fagioli con bieta rossa

Preparazionemettere a bagno i fagioli almeno 12 oreprima di cucinarli. trascorso questo tempodi ammollo, cuocerli con acqua, sale, se-dano, 1 spicchio d'aglio e metà della cipolla.a parte, preparare un soffritto con sedano,carota e la rimanente cipolla, il tutto tritatofinemente. poi aggiungere la bieta rossa ta-gliata a piccoli pezzi e le patate ugualmentetagliate. aggiungere mezzo litro di acqua,sale e cuocere lentamente. Quando i fagioli

hanno raggiunto la cottura unirli alla bietae tenerli ancora sul fuoco per 15 minuticirca, per fare insaporire bene il tutto.se si vuole renderla più densa e saporita,si consiglia di lasciarla riposare un pò primadi servirla. aggiungere dell’olio a crudo afine cottura. servire con dei cubetti di panetostato oppure cuocervi dell’orzo perlato.

Ingredienti per 6 persone

• 300g di fagioli borlotti;• 200g di bieta rossa;• 2 patate di media grandezza;• 2 coste di sedano (1 per la cottura dei fagioli e 1 per il soffritto);• 1 carota;• 1 cipolla di media grandezza;• 1 spicchio di aglio;• olio e sale q.b.

TANTI I PRODOTTIda mettere nella nostrabusta utili a rinforzare il sistema immunitario.

SPESA DI DICEMBRE:natale all’insegnadi frutta e verdura

E’ tempo di zuppe calde e insalate per

recuperare dopo gli stravizi delle feste

LA CAROTA: i suoi molteplici benefici

LA CAROTA: i suoi molteplici benefici

Ortaggio che vive tutte le stagioniIn tavola può essere utilizzato come contorno o nei primi piatti

Il rimedio al freddo? La zuppa di fagioli!E’ arrivato il freddo, e con lui la voglia

di zuppe, minestroni e tutto ciò che

porti un po’ di calore in tavola e faccia

bene al nostro organismo.

00 DICEMBRE 2015_Agricoltura Alessandrina 16/12/15 16:51 Pagina 20

Page 21: Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

VitiViniCOLO N.40|SCHEDA

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A. 21

IL p

oT

AS

SIo

• elevate esigenze• molteplice azione• Carenza diffusa• durata dell’impianto

La nutrizione della vite, come quella di tutti gli esseri viventi, piante o animaliche siano, costituisce un “esercizio” molto più complesso di quanto possa sem-brare.

Essendo difficile, se non impossibile, stabilire per ogni appezzamento, varietà,luogo di coltivazione, tipologia di suolo, forma di allevamento, esposizione, livellodi produttività, benessere fisiologico della pianta, etc., una “dieta” ideale, si èormai abituati a semplificare ripetendo, coltura per coltura, un’unica ricetta.

Nella stessa ottica, è purtroppo ormai consueto ascoltare e leggere che, es-sendo la vite una “pianta potassofila”, somministrare questo elemento rap-presenti una costante garanzia per ottenere uve di pregio ed elevati accumulidi zucchero.

È chiaro che questo approccio è ad unico vantaggio dei produttori di fertiliz-zanti che con pochi formulati e ancor minor attività di ricerca, riescono a“piazzare” le medesime formulazioni su più colture e in differenti aree.

utilizzo dell’elementoil potassio è utilizzato dalla vite in elevate quantità, edè alla base di equilibri e funzioni di tipo fisiologico.

interviene nella formazione delle cellule e quindi deinuovi tessuti e della nuova vegetazione; lo si ritrovacosì più concentrato all’interno della pianta nei luoghidi più intensa attività vegetativa.

Oltre agire sulla formazione di nuovi organi, ne rallentapoi l’invecchiamento. Quest’aspetto riveste molta im-portanza in quanto favorisce il prolungarsi dell’attivitàdelle foglie con la conseguente maggiore sintesi e ac-cumulo di sostanze. Le viti saranno più robuste e vi-gorose e la maturazione dei frutti avverrà nelledifferenti annate, con maggiore regolarità.

[pagine a cura di alberto Pansecchi]

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22 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

A cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - Coldiretti Alessandria

SCHEDA|VitiViniCOLO

durante la stagione vegetativain estate, quando le condizioni climatiche inducono elevati livellidi evapotraspirazione e le viti soffrono per mancanza di acqua,l’adeguata presenza di potassio nelle foglie agisce indirettamentecontro l’appassimento, regolando l’apertura degli stomi e ridu-cendo le perdite di acqua per traspirazione. Così facendo le fo-glie, anche se giovani, possono mantenere più a lungo il loroturgore e la loro attività fisiologica, nell’attesa che una pioggiainterrompa la siccità.

il potassio inoltre può essere considerato un elemento equili-bratore della vite, in quanto ostacola il lussureggiamento spessodeterminato da diversi fattori contemporanei come il vitigno, ilportinnesto, l’età giovanile e la fertilità del terreno.

in invernoLa buona condizione vegetativa e un idoneo equilibrio fenologico favoriti anche da un’ottimale disponibilità dipotassio, risulta poi determinante per la formazione del legno. È questo un processo che avviene parallelamentealla maturazione dell’uva e prosegue fino ad autunno avanzato.

Un’ottima lignificazione dei tralci è fondamentale per la produzione nell’annata successiva e per garantire unamaggiore resistenza della pianta ad alcune fisiopatie legate a carenze nutrizionali di altri elementi. il potassioinfine incrementa la resistenza al freddo invernale, fondamentale soprattutto nel caso in cui le basse temperature,unite a una ridotta umidità atmosferica, favorissero la disidratazione degli organi stessi.

carenze e fabbisogni in potassio in primavera, durante l’inizio del germogliamento, il bordo della foglia cambiacolore, assumendo differenti tonalità in relazione alla varietà. nel periodoestivo con le foglie ormai indurite, questa carenza si può manifestare con im-brunimenti sulla pagina superiore delle foglie, nella parte centrale.

Può accadere che la manifestazione della sofferenza avvenga ogni anno no-nostante le concimazioni e gli accorgimenti colturali. in questo caso, la som-ministrazione di sostanza organica rappresenta un valido aiuto per le viti,anche se difficilmente risolutivo.

il fabbisogno di potassio delle viti varia in relazione ai vitigni e all’età e un fattore esterno che interviene inmisura importante è la tessitura del terreno. Lo strato in cui vi è la maggiore concentrazione di questo elementoè normalmente compreso tra i 20 e i 60 cm: maggiore è la presenza di argilla, tanto più esso è superficiale.

Un’adeguata nutrizione di potassio (K2O) varia da 60 a 120 chilogrammi ad ettaro. tali valori indicativi, sono ri-conducibili agli asporti medi determinati dalla produzione di uva e non rispettano le norme di concimazionepreviste dalle misure agroambientali.

una singolare particolaritàil potassio detiene un’azione inibitoria all’accumulo di zuccheri e pro-teine negli apparati radicali. Questo è utile per le piante vecchie, chesono naturalmente esposte ai marciumi radicali. i funghi agenti di questadegenerazione traggono beneficio proprio dall'abbondante presenza disostanze proteiche e zuccherine nelle radici. il decadimento del vignetoavviene contemporaneamente alla marcescenza delle radici delle viti.

L’azione del potassio è in questo casoindiretta ma specifica e di notevolecontributo alla durata dell’impianto.

Biografia: martini in vigna - edoardo monticelli - n°9/2013Viticoltura generale - mario Fregoni - Reda, 1985

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a questione relativa ai rapporti di la-voro fittizi in agricoltura è sempre diattualità tanto che l’inPS, con messag-gio n. 7068 del 20 novembre 2015, ha

fornito indicazioni al proprio personale ispettivoevidenziando che il contrasto all’instaurazione dirapporti di lavoro fittizi in agricoltura è un’atti-vità complessa, sia nella fase di gestione dell’ac-cesso ispettivo che nelle successive fasi diredazione del verbale. nel riportarvi di seguitoil contenuto dei due principali verbali rilasciatidal personale inps, vi invitiamo, in caso di ispe-zioni, a contattare immediatamente il nostro uf-ficio paghe allo scopo di ottenere un’assistenzacompleta fin dalle prime fasi della verifica.

VERBALE DI PRIMo ACCESSoai fini operativi viene ulteriormente procedi-mentalizzata l’attività ispettiva in materia preve-dendo che l’accertamento ispettivo prenda il suoavvio con l’accesso in azienda a cui devono se-guire la predisposizione e il rilascio del verbaledi primo accesso al datore di lavoro o a chi nefa le veci o, in loro assenza, ai soggetti aventi ti-tolo a riceverlo a norma del codice di proceduracivile, compreso il professionista delegato. nelcaso in cui non sia stato possibile accedere inazienda, l’istituto suggerisce di menzionare i mo-tivi del mancato accesso nel verbale conclusivo.nel verbale di primo accesso deve, inoltre, risul-tare che l’ispettore abbia informato il datore di

lavoro sia della possibilità di farsi assistere da unprofessionista abilitato ai sensi della Legge n.12/1979, che di rilasciare dichiarazioni, dandoeventualmente conto del mancato eserciziodelle predette facoltà. dopo aver elencato gli ul-teriori elementi costitutivi del verbale di primoaccesso, l’istituto ricorda che nel medesimo ver-

bale vanno fatte le richieste anche documentali,utile al proseguimento dell’istruttoria finalizzataall’accertamento degli illeciti.

VERBALE UNICo DI ACCERTAMENToCon il verbale conclusivo dell’accertamentoispettivo si procede alla constatazione e alla no-tificazione di tutti gli addebiti ed illeciti ammini-strativi riscontrati dal funzionario di vigilanza.tale provvedimento deve contenere il richiamoal verbale di primo accesso e nello stesso vannoriportati gli esiti dettagliati dell’accertamento,con indicazione puntuale delle fonti di provadegli illeciti rilevati. Per l’inPS deve essere as-solutamente evitata la prassi di ricorrere in sededi verbalizzazione conclusiva a mere formule ge-neriche del tipo “dalla documentazione acquisitae/o dalle dichiarazioni raccolte dai lavoratori èemerso che...”, ma vanno riportati i riferimentidettagliati alle informazioni raccolte. gli ispettori devono, infine, porre particolarecura nella raccolta degli elementi probatori asostegno dell’annullamento di rapporti di lavorodipendente, agricoli e non agricoli, costituiti fit-tiziamente al solo scopo di percepire presta-zioni indebite, dal momento che accertamentidi natura induttiva o improntati sull’analisi delcomportamento aziendale nel suo complesso,senza precisi riferimenti al singolo rapporto an-nullato, sono difficilmente sostenibili in sede dicontenzioso.

L

n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

datORi di LaVORO |ATTUALITÀ

23

É sempre di attualità il tema dei rapporti di lavoro fittizi in agricoltura

Agricoltura:l’INPSCONTRO

I RAPPORTI FITTIZI

>no

vità

RA

PPORTI

DI LA

VORO

-L’Inps comunica che, sulla base dell’anda-mento dell’esonero contributivo triennale (previ-sto dall’art. 1, co. 119, Legge 23 dicembre 2014,n.190 c.d. Legge di Stabilità 2015), riscontrato conriferimento alle tariffazioni dei dati denunciati adoggi disponibili, l’istituto procederà a processareulteriori domande di esonero nel rispetto dell’or-dine di presentazione delle stesse, così come pre-visto dall’art. 1, comma 120, L. 190/2014. inconsiderazione di ciò, l’inps invita i datori di lavoroagricolo interessati a monitorare lo stato delle do-mande presentate, accedendo alle apposite fun-zionalità del cassetto previdenziale aziendeagricole. inoltre per le aziende nostre associate adoggi non risultano casi o pratiche sospese.

-L’Inps comunica la rilevazione delle retribu-zioni medie provinciali dei lavoratori agricoli, de-terminate annualmente con decreto del ministerodel Lavoro e delle Politiche Sociali, sentita la Com-missione Centrale di cui all’art.9 sexies, comma 3,L.608/96, operata dalle Sedi provinciali con la col-laborazione delle Organizzazioni sindacali e dato-riali firmatarie dei contratti provinciali e regionali,nonché dei rappresentanti delle Sedi Circoscrizio-nali e delle Sedi i.n.a.i.L. Si tratta della rilevazionedelle retribuzioni contrattuali degli operai a tempodeterminato (O.t.d.) e degli operai a tempo in-determinato (O.t.i.) del settore agricolo, in vigorealla data del 30-10-2015, per la determinazionedelle medie salariali.

-L’Agenzia delle Entrate ha approvato le mo-dalità per fruire, dal 1° gennaio 2016, del creditod’imposta riconosciuto alle imprese che parteci-pano al processo di riqualificazione dei detenuti at-traverso l’assunzione o l’effettivo svolgimento di

attività formativa in favore degli stessi. Per consen-tire l’utilizzo in compensazione del credito d’impo-sta in parola, tramite il modello F24 presentatoesclusivamente attraverso i canali entRateL e Fi-SCOnLine messi a disposizione dall’agenzia delleentrate, è istituito il seguente codice tributo: 6858”denominato “Credito d’imposta - agevolazioneconcessa alle imprese che assumono detenuti osvolgono attività formative nei confronti dei dete-nuti - decreto interministeriale 24 luglio 2014,n.148”. il campo “anno di riferimento”, è valoriz-zato con l’anno per il quale è concesso il credito,nel formato “aaaa”. il suddetto codice tributo“6858” è operativo a decorrere dal 1° gennaio2016 e dalla medesima data è soppresso il codicetributo “6741”. in sede di compilazione del modellodi pagamento F24, il suddetto codice tributo èesposto nella sezione “erario”, in corrispondenzadelle somme indicate nella colonna “importi a cre-dito compensati”, nei casi in cui il contribuentedebba procedere al riversamento dell’agevolazione,nella colonna “importi a debito versati”. il campo“anno di riferimento” è valorizzato con l’anno peril quale è concesso il credito, nel formato “aaaa”.

NOVITÀ IN MERITO:aggiORnamenti

INPS: datori di lavoroagricolo ed esonero contributivo triennale

INPS: rilevazione delleretribuzioni degli operaidel settore agricolo

Agenzia Entrate: credito d’imposta perl’assunzione di detenuti

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ATTUALITÀ| UmaL gRazie dei CamPi

Carburante agevolato UMADi seguito vengono riuportate le informazioni che sono state pubblicate sui “Quaderni della Regione Piemonte-Agricoltura87”.Sono riassunte le principali novitàriguardanti il consumo di carbu-rante e la contabilità delle schede.

PeR eVitaRe SanziOni Si COnSigLia aLLe imPReSe di RiVOLgeRSi agLi UFFiCi COLdiRetti

a regione Piemonte ha fornito alcuneprecisazioni circa il rilascio del buonocarburante agevolato “Uma” nonché

sulla rendicontazione delle lavorazioni ese-guite in conto terzi. Sulla base delle informa-zioni pubblicate sui "Quaderni della RegionePiemonte - agricoltura 87", si riportano di se-guito le principali novità. il decreto ministe-riale 15 dicembre 2001, n.454, cheregolamenta le assegnazioni di oli mineralisoggetti ad agevolazione fiscale per l’impiegoin agricoltura, prevede l’assegnazione di car-burante per le prestazioni rese da terzi in fa-vore delle imprese agricole iscritte nelregistro delle imprese delle CCiaa e regi-strate nell’anagrafe agricola unica. L’anagrafeagricola contiene, per ciascun fascicolo regi-strato, le informazioni circa le superfici e lecolture praticate in un dato anno dall'impresaagricola. L’impresa agromeccanica o la ditta aconduzione mista che svolge per altro sog-getto avente titolo una determinata lavora-zione è tenuta a indicare la coltura e lasuperficie interessata dalla lavorazione, i rela-tivi consumi di carburante soggetto ad agevo-lazione fiscale, oltre che gli estremiidentificativi del soggetto presso cui ha ese-guito la lavorazione.

L

e informazioni rese in sede di verifica deiconsumi possono non coincidere conquelle contenute nel fascicolo aziendale

dell’impresa agricola presso la quale sono stateeseguite le lavorazioni. in particolare possonoverificarsi i seguenti casi:a) la superficie indicata in sede di rendiconta-zione (nella fattura o nella scheda riassuntiva dellelavorazioni) è inferiore a quella registrata nel fa-scicolo aziendale; in tal caso, ai fini della verifica,viene tenuta in considerazione la superficie in-dicata dalla ditta che ha eseguito la lavorazione;b) la superficie indicata è superiore a quella re-gistrata nel fascicolo aziendale; in tale casoviene tenuta in considerazione la superficie in-dicata dal fascicolo.

i consumi complessivi risultanti dalla verifica deiconsumi eseguita dall’impresa agromeccanica odalla ditta a conduzione mista potranno dun-que essere uguali, inferiori o superiori al quan-titativo massimo ammesso. Qualora iquantitativi dichiarati a consumo e fatturatisiano superiori al consumo ammissibile, la dif-ferenza tra consumi dichiarati e consumi am-missibili rappresenta il quantitativo dicarburante non ammissibile al beneficio fiscale.Se inferiori, il quantitativo non consumato dàorigine a rimanenza. Per le procedure di rendi-contazione, è ammessa la presentazione dellascheda a - scheda cliente - o il “libretto Blumod.27” e di copia delle fatture da parte delsoggetto che ha eseguito la lavorazione perconto terzi. La scheda cliente, da compilareentro 5 giorni a cura dell’impresa agromecca-

nica o della ditta a conduzione mista, riporta lelavorazioni eseguite presso l’azienda agricola oaltro soggetto avente titolo e il riferimento allerelative fatture emesse. Sono inoltre emersi di-versi casi di imprese agromeccaniche o ditte aconduzione mista che hanno eseguito lavora-zioni, attestate da regolare fattura, per conto diimprese agricole su colture che non risultanopresenti nel fascicolo e che pertanto non pos-sono essere rendicontate. allo scopo di per-mettere la rendicontazione, è necessario chel’impresa agricola proceda con una dichiara-zione correttiva al fine di regolarizzare le in-formazioni presenti nel proprio fascicolo.Per evitare l’insorgenza di situazioni del genereè comunque necessario che gli utenti che si ri-volgono a terzi per l’esecuzione di lavorazioniagricole tengano aggiornato il proprio fascicoloaziendale allo scopo di consentire una esattarendicontazione delle lavorazioni eseguitepresso di loro in termini di superficie interes-sata e di coltura praticata. non risulta idoneala presentazione da parte dell’impresa agro-meccanica di una dichiarazione sostitutiva diatto notorio prodotta dall’azienda agricola checorregga l’informazione errata contenuta nelfascicolo. a tal riguardo il d.m. 454/01 prevedeche il soggetto beneficiario è tenuto a comuni-care le variazioni di consistenza aziendale entroun mese dal loro verificarsi. Le imprese agricoleo altri soggetti aventi titolo che abbiano bene-ficiato di una propria assegnazione di carbu-rante agricolo e che si siano rivolti a terzi perl’esecuzione di lavorazioni agricole debbono di-chiarare tali lavorazioni in sede di verifica deiconsumi dell’anno precedente. Se risulterannoinfatti assegnazioni di carburante per analoghelavorazioni sulla stessa coltura e sulla stessa su-perficie, si prospetta un’assegnazione ripetutadi carburante che, se prelevato e consumato,non risulta ammissibile ad agevolazione fiscale.Se non consumato, il relativo quantitativo potràessere rendicontato a rimanenza. allo scopo diprevenire tali situazioni, si consiglia alle impreseagricole di presentare agli uffici istruttori -Caa o Uffici Uma -, in sede di verifica dei con-sumi dell’anno precedente e di assegnazioneper l’anno corrente, anche le fatture relative atali lavorazioni in modo che se ne tenga contonella determinazione dei consumi di carbu-rante dell’anno precedente e quindi delle rela-tive rimanenze. Situazioni analoghe possonoverificarsi in caso di concessione di “acconto”di assegnazione di carburante, se questo, a se-guito di variazioni in diminuzione di consistenzaaziendale nel corso dell'anno, risulta superioreal quantitativo massimo ammesso calcolato infase di saldo. Se il carburante è stato prelevatoe consumato interamente si ha un’eccedenzadi consumo non giustificato pari alla differenzatra il quantitativo assegnato con l’acconto e ilquantitativo massimo ammesso per l’anno incorso, calcolato in fase di saldo. La quota pre-levata e non consumata dà origine a rimanenza.

COME PROCEDEREQUANDO VI SIANODISCORDANZE

TRA LE

INFORMAZIONI

L

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

Uma/attUaLità |ORGANIZZAZIONE

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NOVITÀ: CaSiStiCHe

UMA:Saranno inoltreoggetto di specificheverifiche le ditte

• Che non hanno eseguito le procedure di ve-rifica dei consumi entro il 30 giugno dell’annosuccessivo all’assegnazione di carburanti (co-siddetti “Inadempienti”) e per i quali risultanoquantitativi di carburante non giustificati intermini di consumi negli anni successivi;• che presentano particelle catastali definiti-vamente bocciate in istanza di riesame perl’anno in corso in quanto le verifiche effet-tuate hanno restituito una superficie intera-mente non agricola;• cessate in Camera di commercio con asse-gnazioni di carburante successive all’anno dicessazione.Per tutte le casistiche evidenziate sarannoeseguiti specifici controlli e le relative funzionisaranno automatizzate nell’applicativo Umadi Sistema Piemonte. Si ricorda inoltre che lesanzioni previste in materia Uma sono di ca-rattere amministrati-vo e penale; in caso diviolazione della normativa sul carburante age-volato “per detenzione e/o utilizzo non con-forme” superiore ai 100 litri, tale violazioneha rilievo penale.

oco meno della metà (44%) degli oltre32 milioni di italiani che ricevono la tre-dicesima la destineranno al pagamento

di tasse, mutui, rate e bollette. É quantoemerge da una indagine Coldiretti/ixè in rife-rimento al prossimo pagamento delle tredice-sime che arriva in concomitanza con l’ingorgofiscale del 16 dicembre con il pagamento tral’altro di imu e tasi e tari. Le tredicesime cheporteranno circa 40 miliardi di euro aggiuntivinelle busta paga di lavoratori dipendenti e pen-sionati saranno però anche un incentivo aiconsumi e al risparmio con un italiano su quat-tro (24%) che le userà per le spese di natalee il 21 per cento pensa al futuro con il rispar-mio, mentre gli altri preferiscono non rispon-dere. nove italiani su dieci (92%) nonrinunceranno comunque ad acquistare regaliper se stessi o per gli altri in occasione delle

festività di natale anche se cambiano le prio-rità e si riducono gli acquisti di impulso. Quasila metà degli italiani (54%) - sottolinea la Col-diretti - vorrebbe trovare sotto l’albero qual-cosa che gli serve ma che ha rimandato diacquistare mentre solo il 19% un regalo sfi-zioso che non si può permettere. Si registradunque - continua la Coldiretti - una spintaverso regali utili e all’interno della famiglia, trai parenti e gli amici si preferisce scegliere og-getti o servizi a cui non è stato possibile acce-dere durante l’anno. tra i regali più gettonati - conclude Coldiretti- tecnologia, abbigliamento e l’enogastronomiaanche per l’affermarsi di uno stile di vita at-tento alla riscoperta della tradizione a tavolache si esprime con la preparazione fai da te diricette personali per serate speciali o conomaggi per gli amici.

pMa 9 italiani su 10 non rinunciano allo shopping

ell’arco di tre anni le aziende suinicoleitaliane si sono ridotte del 10% a causadella concorrenza sleale e della man-

canza dell’obbligo dell’etichetta d’origine sui sa-lumi in commercio. a lanciare l’allarme è laColdiretti, sulla base di un’analisi su dati euro-stat, con il settore che sta vivendo pesanti dif-ficoltà. a una situazione che vede già treprosciutti su quattro venduti in italia come no-strani provenire da maiali nati all’estero, si è ag-giunto un repentino calo dei prezzi all’origine,con le quotazioni dei suini vivi che nei primi un-dici mesi del 2015 hanno perso l’8%, secondo idati della borsa di modena, e quelle dei suinettiche sono calate del 10%. Un fenomeno che stainteressando tutta europa, principalmente pergli effetti combinati dell’embargo russo e dallasuperproduzione di alcuni stati. Con il mercatoex sovietico sbarrato alle produzioni comuni-

tarie, molti paesi si sono ritrovati con un con-siderevole surplus da destinare altrove. ma c’èanche chi lamenta gli effetti dell’immotivatacampagna “terroristica” lanciata dall’Oms sulconsumo di salumi. Unica eccezione, il com-parto dei prosciutti certificati dop. Secondo idati della Cun, la borsa suinicola, le quotazionidelle cosce destinate alle produzioni a deno-minazione di origine certificata hanno guada-gnato il 5%. Un segnale che, secondo Coldiretti,dimostra come la possibilità di dare al consu-matore garanzie sulla provenienza e la qualitàdi quanto porta in tavola sta finendo per farela differenza. il problema è ora riuscire a garan-tire le stesse informazioni su tutti i salumi incommercio, riequilibrando al contempo i rap-porti all’interno delle filiere, così da valorizzareil lavoro fatto in questi anni sulla qualità delleproduzioni dalle aziende suinicole tricolori.

nCrollo dei prezzi e concorrenza sleale

NATALE: tRediCeSima in taSSe e mUtUi PeR 44% itaLiani

SUINI: CaLanO aziende e PROdUziOne

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ATTUALITÀ| Le aziende COLdiRetti

a diverso tempo conosco MattiaBellinzona, il suo amore per il vino, lasua terra e la continua ricerca dellaqualità e delle cose buone da portare

in tavola sono per lui molto più di un lavoro, sonopura passione. abita in un luogo generoso, le col-line tortonesi, una culla di sapori e cultura dovesi amalgamano sapientemente le tradizioni, por-tate avanti dalle vecchie e nuove generazioni. Sa-rizzola si trova sulla cresta di una collina in mezzoai boschi della Valle Ossona, habitat naturale dianimali selvatici e di tartufi bianchi e neri. e “terredi Sarizzola”, l’azienda si mattia, ne è la concre-tizzazione. mattia è un giovane impresa di Coldi-retti, una laurea in Viticoltura ed enologia, vicedelegato del Comitato Provinciale dei giovani im-prenditori, componente della Consulta Vinivini-cola di Coldiretti alessandria e del Consiglio delConsorzio agrario del Piemonte Orientale, èstato recentemente eletto presidente di zona ditortona. giovane, ma con un curriculum che fa

già la differenza, a testimoniare come i giovani diColdiretti siano la leva strategica che fa muovereil Paese.Mattia come nasce “Terre di Sarizzola”?L’azienda affonda le sue radici nella storia della fa-miglia del fondatore Pietro Penacca che già nellaseconda metà del 1800 coltivava vigneti a Sariz-zola, che è stato il primo paese fondato nella valleOssona, producendo vino che veniva consumatoin famiglia e regalato ad amici e conoscenti.il vero capostipite dell’azienda può essere consi-derato Secondo, figlio di Pietro, con lui nel primodopo guerra la piccola cantina di famiglia inizia adampliarsi e produrre vino che viene venduto nellevicine città di milano e genova. a metà degli annisettanta, Secondo viene affiancato dal figlioFranco e insieme gettano le basi per la realizza-zione dell’azienda odierna. Franco è mio zio, daparte di mamma, lui si è sempre occupato inprima persona di ogni cosa, soprattutto del rin-novamento del settore vitivinicolo.

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Terre di Sarizzola: armonia trala vigna, il territorio e gli animali

Poi, se non sbaglio, nel 2008 entri a farparte della squadra?giusto, con l’ambizioso progetto di realizzareun allevamento di suini allo stato brado perprodurre salame, stagionato rigorosamente incantina, da sempre prodotto dalla famiglia, masolo per uso personale o per allietare i giornidi festa con gli amici. mi piace pensare che lamia azienda sia l’esempio concreto della pro-gettualità multifunzionale di Coldiretti. L’azienda può contaresu quanti ettari?L’azienda a oggi è composta da circa 80 ettari:una parte piantata a vigneto e una parte colti-vata a cereali e foraggi, che vengono utilizzatiper produrre una miscela destinata l’alimenta-zione dei suini.Produzione di salumi rigorosamente akm. Zero, primo fra tutti il Nobile delGiarolo. Tutto inizia però con unagrande attenzione al benessere animale. i suini, provengono rigorosamente dal nostroallevamento, caratteristica che ci distinguedalla maggior parte degli altri produttori. i ma-iali utilizzati per la produzione del salame pro-vengono esclusivamente dal nostroallevamento allo stato brado, dove possonopascolare tra prati. grazie al tipo di vita chefanno, i maiali migliorano la struttura e la mu-scolatura formando carni sode e con bassocontenuto di liquidi.E un buon salame deve essere accompa-gnato da un buon vino, vero?il nostro principale obiettivo è l’armonia tranoi, la vigna, il territorio. Per ottenere un buonvino bisogna partire da un'ottima uva. i nostrivini provengono esclusivamente da uve colti-vate e selezionate da noi.

Ultimo nato lo spaccio aziendale dove èpossibile fare acquisti e degustare le spe-cialità di vostra produzione. Un altroobiettivo raggiunto?Siamo particolarmente orgogliosi dello spacciodi “terre di Sarizzola”. Si trova in centro paese,adiacente alle cantine di stagionatura del salamealle quali si collega attraverso un cunicolo risa-lente al 1300. È realizzato su due livelli: nel pianosuperiore il punto vendita e nel piano seminter-rato, in un ambiente valorizzato da antichi muridi pietra e travi in legno, è stata realizzata unasala degustazione.Vendita diretta, km.zero... per il futuro misembra di capire tu abbia le idee moltochiare...Sto aspettando il nuovo Psr per poter apportaredelle migliorie per quanto riguarda la parte viti-vinicola dell’azienda. L’azienda aumenta del 30% la produzione ognianno: devo essere ottimista!

mattia BeLLinzOna Ci Ha FattO COnOSCeRe La SUa azienda, daLL’aLLeVamentO di SUini aLLe SPettaCOLaRi Cantine in tUFO

Continua il nostro viaggio alla scoperta di“itinerari del territorio e del gusto”per conoscere meglio le aziende e i protagonisti.

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naA Sarizzola sulle COLLINE TORTONESI

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A. 27

in foto

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iò che ti colpisce di più quando arrivi inazienda da Luca Canevaro è l’ospita-lità. La bellezza dei Colli tortonesi, doveil sole vince sulla nebbia, fanno da

sfondo ad un’impresa che ha radici profonde, im-portanti, fatte di crescita e di tradizioni che sisono tramandati di padre in figlio. Superare le dif-ficoltà e credere nell’innovazione. e’ questo ilmotto di Luca Canevaro, 25 anni, imprenditore diavolasca, componente di giovani impresa ales-sandria, che conduce un’azienda, in frazione me-reta, ad indirizzo vitivinicolo e seminativo, tuttorigorosamente biologico, con il padre Sandro ti-tolare dell’azienda, la madre e il fratello Stefano.aver saputo cogliere le esigenze di mercato edaver inserito nuovi prodotti che rappresentanola genuinità del Made in Italy anche all’estero: èquesto che ci viene in mente mentre visitiamo lacantina e i locali dove vengono selezionate leerbe officinali, altro fiore all’occhiello dell’aziendaCanevaro. Uno sguardo ai vigneti che stanno ri-

posando, i campi di finocchio che stanno aspet-tando passi l’inverno per tornare a spigionarequel profumo che nei mesi estivi invade tutta lavallata e sentire le sensazioni che regalata il vinoappena versato nel bicchiere. il quadro cheemerge non è solo quello di un’azienda multifun-zionale ma decisamente proiettata al futuro,verso obiettivi e traguardi che hanno in Luca eStefano idee e progettualità concrete. L’aziendadi Luca Canevaro è situata sulle colline del tor-tonese ed è composta da circa 70 ettari a semi-nativo e circa 6 ettari di vigneto.Come possiamo riassumere tutto questo?da sempre ci occupiamo di produzione, vinifica-zione e vendita dei nostri vini. dai primi anni2000 quando a causa della flavescenza doratal'utilizzo di pesticidi è aumentato,abbiamo decisodi convertire completamente l’azienda in agricol-tura biologica. negli ultimi anni, per venire incon-tro alle nuove richieste del mercato abbiamodeciso di investire sulle erbe officinali quali psillio,

C

Prima di tutto essereessere innovativiinnovativi::nuove idee per superare le difficoltàsuperare le difficoltà

senape, lino, finocchio, abbiamo acquistato unvaglio, ossia un pulitore compatto, che ci per-mette di vendere i semi già selezionati e quindigià pronti per la trasformazione successiva.Questo mercato rivolto in particolar modoverso l'estero è in continua crescita, tanto cheora è diventato uno dei canali di maggior red-dito della nostra azienda”.Un’attenzione e un’innovazione chehanno portato l’azienda a vincere lamenzione speciale nell’ambito del con-corso oscar Green edizione 2015...e’ stata una grande emozione, a partire dalfatto che il premio sia stato ritirato ad expo,Oscar green rappresenta un’opportunità dacui partire per raccontare un’italia diversa, lafabbrica dove nascono le idee, dove è possibiletrasformare in fatti concreti ciò che sino a ierisi pensava solo come ad un’occasione di svi-luppo per il settore.Immagino stia aspettando anche tu ilnuovo Psr?Proprio così, perché vorrei apportare novitànell’ambito del settore vitivinicolo, in cantinasoprattutto vorrei apportare delle migliorie. epoi mi piacerebbe avere un mulino dove pro-durre farina di alta qualità, biologica.Quali vini proponete al consumatore?Barbera, Bonarda, dolcetto, Ciliegiolo e timo-rasso. il timorasso è sicuramente il più richie-sto ma ultimamente anche il ciliegiolo staincontrando i gusti dei consumatori, si trattadi un vecchio vigneto che abbiamo riscopertoe devo dire che sta incontrando il gusto delconsumatore.Nell’era dei “social” come vede il pro-prio lavoro un giovane imprenditoreagricolo?

La tecnologia mediatica aiuta molto e accompagnale aziende in un percorso sempre nuovo dove ac-canto alla saggezza contadina tramandata da gene-razioni si collocano perfettamente facebook, twitter

e tutti i “social” che ci permettono di far conoscerela nostra realtà a chilometri di distanza.Di cosa ha bisogno oggi l’agricoltura?entusiasmo e intuizioni che contribuiscano adesportare sempre di più il nostro modello di agri-coltura in europa e nel mondo. Sino a qualchetempo fa era più semplice rispondere alle esi-genze di mercato mentre oggi non è sufficientefare un buon prodotto, siamo costretti a combat-tere una guerra dei falsi che ci sta massacrando.Una piaga che colpisce in modo trasversale tutti isettori: la battaglia che Coldiretti sta portandoavanti contro l’italian sounding è eccezionale.Il 2016 è alle porte cosa ti aspetti, Psr a parte?Parlando da imprenditore vorrei esprimere un de-siderio: meno burocrazia!

azienda agRiCOLa BiOLOgiCa CaneVaRO: daL VinO aLLe eRBe OFFiCinaLi,La tUteLa deL PROdOttO made in itaLy PeR eSSeRe COmPetitiVi

In frazione Mereta adAVOLASCALe aziende COLdiRetti |ATTUALITÀ

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28 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ| dOnne imPReSa

DONNE IMPRESA ALESSANDRIA: SemPRe in PRima Linea in diFeSa deL made in itaLy

dELLA nUoVAprogETTUALITà

bILAnCIoDEL 2015

E PROSPETTIVE

l Coordinamento donne impresa alessan-dria si è ritrovato all’azienda di Silvia Bec-caria ad Ozzano monferrato per tracciareun bilancio dell’attività di donne impresa

e per iniziare a preannunciare quelli che sarannoi prossimi impegni che vedranno impegnate leimprenditrici, protagoniste nella crescita delgrande progetto per il Paese di Coldiretti.“Con l’avvicinarsi delle festività natalizie è d’ob-bligo una pausa di riflessione. - ha affermato laresponsabile provinciale graziella Boveri -L’anno appena trascorso, anche se è stato dalpunto di vista congiunturale uno dei più difficili,possiamo però dire che per quanto riguarda laprogettualità è stato sicuramente molto intenso.e’ vero, si chiude un anno difficile per la nostraagricoltura: molti prezzi in caduta libera, alcuni

costi di produzione alle stelle e ancora un basso,troppo basso potere contrattuale della parteagricola. L’intesa raggiunta con la Lactalis al mi-nistero dell’agricoltura rappresenta un primopasso. Coldiretti si impegna a realizzare filiereche tendano a ridurre i costi di produzione dellenostre imprese e continuerà, inoltre, a portareavanti la battaglia di civiltà al fine di arrivare adottenere l’origine in etichetta per il latte uht, loyogurt e per tutti gli altri prodotti lattiero ca-seari, a tutela delle produzioni del territorio edei diritti dei consumatori. Un risultato sulprezzo che, unito alla possibilità dal primo gen-naio di trattenere l’iva incassata, all’abolizione diimu e irap e al mantenimento del ‘premio qua-lità’, lascia intravedere un 2016 decisamente mi-gliore del 2015”. di tutto questo si è parlato

durante il Coordinamento natalizio, occasioneper lo scambio di auguri e fare il punto sulle no-stre attività, per ribadire che la filiera agricolatutta italiana è l’unica strada possibile per il fu-turo dell’economia, un percorso che ha comepunto di partenza e di arrivo gli interessi delleimprese e dei consumatori, che trovano il so-stegno della politica e della società. “Obiettiviche perseguiremo insieme - ha aggiunto gra-ziella Boveri - e che nei prossimi mesi ci ve-dranno ancora di più in prima linea nella difesadel Made in Italy, per promuovere i valori delterritorio e per far tornare gli agricoltori “pro-tagonisti del cibo”. Questo deve essere il nostroimpegno e anche il miglior augurio che pos-siamo farci per il prossimo anno care imprendi-trici di Coldiretti!”

Inella foto il Coordinamento donne impresa alessandria ospite all’azienda “Beccaria” di Ozzano monferrato per il tradizionale scambio di auguri in vista delle festività natalizie.

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

teRRanOStRa/CamPagna amiCa |ATTUALITÀ

29

cascina orto di tea Frandino Villa Orto 16, 15060 Pasturana (aL) tel.0143-58215 - [email protected]

ingredienti:

•1 kg di foglie di cavolo verza

•300gr di ricotta piemontese

•100gr di parmigiano grattugiato

•5 uova

•Qualche cucchiaio di bagna cauda

•20gr di burro•Pane grattugiato (per foderare lo stampo)

•Sale e pepe

La RiCetta deL meSe

preparazione:Pulite i cavoli, scottatoli in acqua salata per alcuni minuti, scolateli e frullateli.mettete il passato di cavoli a scolare in un canovaccio posto dentro ad uncolapasta per alcuni minuti e strizzateli dopo averli rinchiusi a fagotto nelcanovaccio in modo da far perdere molta della loro acqua. Soffriggete in unalarga padella il burro cui avrete aggiunto 2 cucchiai di bagna cauda e unite icavoli per fare assorbire bene il condimento. in un’ampia terrina mettete laricotta, mescolatela con un cucchiaio di legno, unite i cavoli, il parmigiano, 3uova intere e due tuorli, pepate leggermente. amalgamate con cura tutti gliingredienti, preparate uno stampo rotondo con il buco centrale imburran-dolo e rivestendo di pane grattugiato su tutte le pareti. Versate il compostonello stampo, copritelo con la pellicola di alluminio su cui praticherete alcunifori e mettetelo a cuocere in forno dentro ad una teglia riempita di acquasino a due-tre centimetri sotto il bordo dello stampo in modo che la cotturanon penetri acqua nello sformato. Cuocete alla temperatura di 150° a ba-gnomaria per 40 minuti. Quando lo sformato è cotto, capolgetelo in un vas-soio e servitelo con una fonduta fumante.

sFormato di caVoli

ASSEMBLEA DI TERRANOSTRA

perta alle novità legislative ed allenuove opportunità del piano di Svi-luppo Rurale, la consueta assemblea

di terranostra, di fine anno, ha visto unaforte partecipazione delle aziende agrituri-stiche associate che si sono riunite a CascinaOrto di Pasturana lo scorso 14 dicembre. ilsettore agrituristico in questi anni è rimastoin balia di una nuova legge che seppur recen-temente approvata, per qualche vizio di

forma, non ha ancora visto alla luce il Rego-lamento attuativo che ne dovrebbe dettarei principali aspetti gestionali, portare ordinee chiarezza, in un ginepraio di norme di set-tore. gli aspetti salienti della nuova norma-tiva sono stati illustrati dalla dr.ssa Luisa Boche, ha messo in evidenza quanto il rapportocon i territorio, la valorizzazione della sta-gionalità, l’ottimizzazione dell’attività agri-cola, in rapporto alla dimensione strutturale

siano la vera innovazione che, la RegionePiemonte ha voluto apportare al settore. Leforti novità legislative del mondo agrituri-stico, possono con il nuovo PSR trovare lastrada per migliorare il settore e trovarequelle risposte che le aziende agricole, conil futuro bando, si stanno aspettando ormaida diverso tempo. a parlare di tutto questoil dr. Fabio Fracchia, referente provincialeper Coldiretti che, davanti ad un’attenta pla-tea, ha sanato ogni richiesta di chiarimentoalla luce di quanto ad oggi divulgato. il presi-dente Regionale terranostra Stefania gran-dinetti, che la scorsa estate ad expo haportato in alto il nome degli agriturismi pie-montesi, ha chiuso con il direttore Coldi-retti Simone moroni una calda riunione,ricca di spunti di lavoro e una maggior con-sapevolezza, da parte di tutti, che la collabo-razione tra aziende sia sempre la principalestrada da percorrere.

TErrAnoSTrA

A

pEr pArLArEAnCHE dI pSr

OSPITE A CASCINA ORTO

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30 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ|ePaCa

MESOTELIOMA

UnA TAnTUMPER ESPOSIZIONE

NON PROFESSIONALE

RICONOSCIUTOINDENNIZZO

Uno SpECIALE SConTo

AGLI ASSISTITI EPACA E AI TESSERATI COLDIRETTI

razie alla sottoscrizione di una specifica convenzione tra la Coldi-retti e il Patronato epaca con lo Studio radiologico 100 Cannoni dialessandria e lo studio radiologico newima di acqui terme, en-

trambi facenti capo alla Società alliance medical, dal 1 gennaio 2016, saràpossibile per tutti gli associati alla Coldiretti e agli assistiti del patronatoepaca, usufruire di uno specifico sconto del 10 % sulla maggior parte degliesami effettuati dalle due affermate strutture, presenti nella nostra pro-vincia da anni, e conosciute per gli affermati specialisti e per l’utilizzo distrumenti diagnostici all’avanguardia. Con tale iniziativa, si è inteso venireincontro alle necessità della nostra utenza di poter far fronte alla proble-matica dei tempi di attesa che molto spesso le strutture pubbliche nonriescono a garantire, e contestualmente a contenere la spesa per i serviziresi dalla sanità privata. Per maggiori informazioni gli interessatipossono rivolgersi al patronato Epaca.

g

art.1, c. 116, della legge di stabilità 2015 ha esteso le prestazionierogate dal Fondo vittime dell’amianto, in via sperimentale pergli anni 2015-2017, a malati di mesotelioma riconducibile adesposizione non professionale all’amianto. Con il decreto in-

terministeriale del 4 settembre 2015, pubblicato in data 12 ottobre2015, sono state fissate la misura e le modalità di erogazione della nuovaprestazione. gli aventi diritto alla prestazione una tantum sono tutti isoggetti che, nel periodo 2015 - 2017, risultino affetti da mesoteliomacontratto per esposizione familiare a lavoratori impiegati in italianella lavorazione dell’amianto, ovvero per esposizione ambientaleavvenuta sul territorio nazionale. in merito nella circolare n.76 del 6 no-vembre 2015 l’inail ha fornito i primi chiarimenti specificando che:1) L’esposizione all’amianto deve essere avvenuta nel territorio italianoe i periodi di esposizione devono esser compatibili, data la lunga latenzadella patologia, con l’insorgenza della malattia; a questo riguardo, l’inaiLconsidera utile, ai fini del riconoscimento del beneficio, una latenza dialmeno 10 anni dall’inizio dell’esposizione.2) Con riferimento alla “esposizione familiare a lavoratori impiegati nellalavorazione dell’amianto” la sussistenza di tale esposizione deve risultaredalla documentazione attestante che il soggetto abbia convissuto in italiacon il familiare in un periodo in cui quest’ultimo era impiegato, sempre initalia, in una lavorazione che lo esponeva all’amianto. L’insorgenza della pa-tologia deve essere compatibile con i periodi della predetta convivenza.3) Riguardo all’esposizione ambientale, tenuto conto della presenza dif-fusa delle fibre di amianto sul territorio, per il largo uso fatto in passatodi questa sostanza, in particolare in insediamenti produttivi, in civili abi-tazioni, in altri edifici, ecc., la esposizione ambientale può ritenersi com-provata ove non sussista una esposizione professionale che abbiadeterminato il riconoscimento di una patologia asbesto-correlata, e inassenza di esposizione familiare nei termini surriferiti. Quindi, ai fini deldiritto alla prestazione, l’esposizione ambientale è comprovata sulla basedella documentazione attestante che il soggetto sia stato residente sul

territorio nazionale in periodicompatibili con l’insorgenzadella patologia. il diritto in que-stione può essere esercitato dalsoggetto avente diritto a fardata dal 1/1/2015: nel caso didecesso dello stesso avvenutosuccessivamente alla predettadata, la prestazione una tantumpuò essere corrisposta aglieredi, su richiesta degli stessi,solo nell’ipotesi in cui il sog-getto deceduto abbia presen-tato la necessaria istanza primadella morte. La prestazioneeconomica è fissata nella misuradi 5.600,00 euro ed è corrispo-sta una tantum, nei limiti dello stanziamento previsto dal decreto, su do-manda dell’avente diritto. L’istanza deve essere presentata o trasmessaalla Sede territoriale inail competente per domicilio dell’interessato, suspecifica modulistica (mod.190). Con detta istanza l’avente diritto auto-certifica, sotto la propria responsabilità i propri dati anagrafici, i periodidi residenza in italia e gli elementi necessari comprovanti l’esposizionefamiliare e/o ambientale alle fibre di amianto sul territorio nazionale.il certificato medico allegato alla domanda deve:• essere trasmesso in originale;• essere rilasciato da un ente ospedaliero pubblico o privato accreditato dal Servizio Sanitario nazionale (ivi compresi iRCCS);

• attestare che il soggetto è affetto da mesotelioma;• contenere l’indicazione della data della prima diagnosi della patologia,

ai fini della valutazione della compatibilità dei periodi di esposizionefamiliare o ambientale all’amianto con l’insorgenza della patologia.

Qualora il malato sia impossibilitato, l’istanza può essere presentata daun altro soggetto munito di specifica delega e documento originale del-l’avente diritto. Le richieste di accesso alla prestazione una tantum delFondo, che fossero già state inviate alle Unità territoriali, a seguito dellaemanazione della Legge di stabilità e prima della pubblicazione della cir-colare inaiL in oggetto, dovranno essere integrate con le informazionie la documentazione richiesta ai fini dell’istruttoria. L’inaiL dovrà, in talsenso, provvedere ad acquisire le istanze sull’apposito mod.190, inviandolo stesso all’interessato, con lo specifico atto istruttorio allegato alla cir-colare (Mod.191 - richiesta integrazione documentazione).tale prestazionenon è cumulabile con la prestazione aggiuntiva erogata dallo stessoFondo ai lavoratori vittime dell’amianto per esposizione di natura pro-fessionale, di cui al decreto interministeriale n. 30 del 12 gennaio 2011.

Per informazioni e per assistenza nella compilazione delle istanze,gli interessati possono rivolgersi al Patronato Epaca Coldiretti.

L

CONVENZIONE CON STUDIORADIOLOGICO 100 CANNONI E NEWIMA

SU ESAMI E INDAGINI DI LABORATORIO

[pagina a cura di marino Ravera]

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

COnSigLieRe eCCLeSiaStiCO/Legge di StaBiLità |ORGANIZZAZIONE

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A COLLOQUIO CON IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

n questi giorni tienebanco su tutti i giornalile difficoltà degli inve-stitori e delle obbliga-

zioni subordinate. Cronachedi disperazione e di suicidi.non è di questo che vogliamoragionare. Sono già stati ver-sati fiumi d’inchiostro. Chesiano tempi grami quelli chestiamo vivendo, non può ne-garlo nessuno. il problema ècome e cosa inventare peruscirne. Se, sembra che vo-gliano, pian piano togliercitutto - sicurezza, lavoro, etc...,nessuno può toglierci la vo-lontà di ripartire, di crescerecome persone, di lottareanche senza tante risorse ma-teriali. É nelle prove e nelledifficoltà che aumentanoquelle spirituali. il messaggio

del natale ha il sapore dell’au-sterità, dell’umiltà e dell’otti-mismo. il natale del Signore ciricorda che non siamo solomateria. “dio protegge e li-bera l’umile, lo ama e lo con-sola, egli si china verso l'umile”(dall’imitazione di Cristo). in-vestire su se stessi significa vi-

vere in pace, non sospettare dinessuno, chi è inquieto non èin pace con se stesso, né lasciain pace gli altri. Spesso dicequello che non dovrebbe,bada a quel che gli altri de-vono fare e trascura invecequel che è suo dovere. É an-cora l’imitazione di Cristo aricordarcelo.e io vi lascio queste massimecome augurio di natale, certoche non saranno toccate danessuna crisi!

don ivo

I

INVESTIMENTI SICURI“Chi investe in tempi di crisi prepara le ali per volare”

Buone Feste

opo i falsi allarmi lanciati sulla carne èimportante l’intervento di sostegno

degli allevamenti italiani che generano nella fi-liera 180mila posti di lavoro in un settorechiave del Made in Italy a tavola, che vale dasolo 32 miliardi di euro, un quinto dell’interoagroalimentare tricolore”. É quanto affermail presidente della Coldiretti robertomoncalvo nel commentare positivamentel’approvazione degli emendamenti Oliverio eguidesi alla legge di Stabilità che consentonodi aumentare la compensazione iVa sullecarni bovine e suine (passando rispettivamentea 7,7% e all’8%), destinando al comparto ul-teriori 20 milioni di euro in un momento par-ticolarmente delicato per la zootecniaitaliana. Si tratta di difendere il primato ita-liano a livello europeo per numero di pro-dotti a base di carne “doc”, con l’italia chepuò contare su ben 40 specialità di salumi chehanno ottenuto la denominazione d’origineo l’indicazione geografica. Ora l’obiettivo èquello di estendere l’obbligo di indicare laprovenienza delle carni in etichetta anche aiprodotti trasformati come i salumi: oltre 2prosciutti su 3 consumati in italia provengonoda maiali allevati all’estero ma il consumatorenon lo può sapere. nell’arco di tre anni leaziende suinicole italiane si sono ridotte del10% a causa della concorrenza sleale e dellamancanza dell’obbligo dell’etichetta d’originesui salumi in commercio.

NELLA LEGGE DI STABILITÀ20 MILIONI PER IL RILANCIODELLA CARNE ITALIANA

d

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32 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ATTUALITÀ|gRUPPO CdC

in coLLaboRazione con

a maggior parte delle persone può man-giare senza problemi una grande varietàdi cibi. invece, per una piccola percen-

tuale di individui, determinati alimenti o compo-nenti alimentari possono provocare reazioninegative: da una leggera eruzione cutanea ad unarisposta allergica di grave entità. Le reazioni ne-gative agli alimenti possono essere causate daallergia alimentare o intolleranza alimentare. Lareazione negativa al cibo è spesso erronea-mente definita allergia alimentare, mentre inmolti casi è provocata da altre cause comeun’intossicazione alimentare di tipo microbico,un’avversione psicologica al cibo o un’intolle-ranza ad un determinato ingrediente di un ali-mento. L’allergia alimentare è una formaspecifica di intolleranza ad alimenti o a compo-nenti alimentari che attiva il sistema immunita-rio. Un allergene (proteina presente nell’alimento

a rischio che nella maggioranza delle persone è del

tutto innocua) innesca una catena di reazioni delsistema immunitario, tra cui la produzione di an-ticorpi. gli anticorpi determinano il rilascio disostanze chimiche organiche, come l’istamina,che provocano vari sintomi: prurito, naso che

cola, tosse o affanno. Le allergie agli alimenti oai componenti alimentari sono spesso ereditariee vengono in genere diagnosticate nei primi annidi vita. L’intolleranza alimentare, che coinvolge ilmetabolismo, ma non il sistema immunitario, èuna reazione anomala dell’organismo mediatadalle immunoglobuline di tipo igg che si mani-

festa nel momento in cui sono assunti determi-nati cibi, ovvero è una patologia causata da unaassimilazione non corretta del cibo. Per accer-tare eventuali intolleranze, si può effettuare iltest delle intolleranze alimentari, che consistein un semplice prelievo di sangue con cui si sag-giano diverse tipologie di alimenti.

L

torino centro via Cernaia, 20 10122 torinotorino centro via antonio Fabro 12/b 10122 torinotorino centro via Raimondo montecuccoli 5f 10122 torinotorino mirafiori via don grazioli 11/a 10137 torinotorino san donato via Livorno38/d 10144 torino torino san paolo via Villarbasse 27/a 10138 torinotorino santa rita piazza Santa Rita 8 10136 torinotorino Vallette lucento Corso toscana 139/1 10151 torinomoncalieri via martiri della Libertà 11 10024 moncalieririvoli via Fratelli Piol 63 10098 RivoliVenaria reale via iV novembre 16 10078 Venaria Realeasti Corso galileo Ferraris 4/a 14100 astiBiella via antonio Bertodano 11 13900 Biellacuneo piazza duccio galimberti 4 12100 Cuneonovara via San Francesco d’assisi 20 28100 novaranovara corso giuseppe garibaldi 21 28100 novaraVerbania via Sergio Bocci 11 28925 VerbaniaVercelli via San Cristoforo 10 13100 Vercelli

SEDI

a oltre dieci anni, l’accordo traColdiretti-epaca e C.d.C. per-mette di far crescere il valore dellaprevenzione e della sicurezza nella

cultura dell’impresa agricola ed unire la tu-tela dell’imprenditore, dei suoi familiari edegli ospiti della sua azienda con l’idea di unanuova agricoltura multifunzionale territorial-mente sostenibile. C.d.C. rappresenta unadelle realtà sanitarie più significative e dina-miche del Piemonte, con un’attività diagno-stica completa presso sedi dislocate inmodo capillare su tutto il territorio regio-

nale: a torino, Biella, Cuneo, novara, Vercellie Verbania. grazie a tale collaborazione, isoci Coldiretti-epaca possono accedere pri-vatamente a tutte le prestazioni con tariffa-rio agevolato esibendo la tessera associativaColdiretti/ epaca, oppure tramite il SSn pre-sentando la richiesta del medico curante.inoltre presso gli uffici provinciali o zonaliColdiretti-epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagno-stiche presso tutti i centri C.d.C. e con as-soluto rispetto della privacy, il socio, tramiteil Pin ricevuto in accettazione, può richie-dere la stampa del proprio referto online.Periodicamente, tramite questa rubrica, viinformeremo su temi di interesse generalelegati alla prevenzione ed alla cura di pato-logie tipiche del mondo agricolo.

d

COLTIVALA TUASALUTE

TEMA DEL MESE:Intolleranzealimentari

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

SCadenze FiSCaLi |ORGANIZZAZIONE

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SCADENZA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

15GENNAIO

IVA

emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un ddt o da altro documento idoneo aidentificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa.

18GENNAIO IVA liquidazione e versamento dell’iVa a debito

del mese di dicembre 2015contribuenti iVa mensili.

18GENNAIO CONTRI-

BUTI INPSVersamento quarta rata 2015 dei contributi inpsdei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all'inps

25GENNAIO

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi intRaStat riepiloga-tivi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di serviziintracomunitari relativi all'ultimo trimestre 2015.

operatori intracomunitariintracomunitari con obbligo trimestrale.

18GENNAIO RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondonoredditi soggetti a ritenute.

25GENNAIO

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi intRaStat riepiloga-tivi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di serviziintracomunitari relativi al mese di dicembre.

operatori intracomunitaricon obbligo mensile

[Scadenze a cura di daniela Colombini]

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34 AGRICOLTURA A. |n°11 • dicembre 2015

ORGANIZZAZIONE|attUaLità-LUtti

non solo auto. ad aumentare più dellamedia è anche la produzione l’industria ali-mentare e delle bevande che cresce del3,3% con una tendenza che fa ben sperareper le festività di natale con le spese a ta-

vola che rappresentano una componenteimportante del budget delle famiglie. e’quanto afferma la Coldiretti nel commen-tare i dati istat sulla produzione industrialea ottobre 2015. a sostenere la crescita -sottolinea la Coldiretti - è infatti l’anda-mento della domanda sia in italia che al-l’estero dove per le esportazioni alimentarimade in italy si raggiungerà nel 2015 il va-lore record di 36 miliardi di euro. anche sulpiano nazionale siamo di fronte ad un signi-ficativo cambio di direzione dei consumialimentari e si prevede a fine anno secondola Coldiretti uno 0,3% di crescita cumulatanei dodici mesi. il recupero è ancora deltutto marginale rispetto al crollo che si èverificato negli anni della crisi ma è un im-portante segnale positivo della ripresa. Laspesa alimentare - spiega la Coldiretti - è

uno speciale indicatore dello stato dell’eco-nomia nazionale poiché si tratta della prin-cipale voce del budget delle famiglie dopol’abitazione con un importo complessivo di215 miliardi. il cambiamento - conclude laColdiretti - deve ora trasferirsi alle impreseagricole con una adeguata remunerazionedei prodotti che in molti casi s trovano tut-tora al di sotto dei costi di produzione.

INDUSTRIA:NON SOLO AUTO, NATALESPINGE ALIMENTARE(+3,3%)

e

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n°11 • dicembre 2015| AGRICOLTURA A.

meRCatinO annUnCi|ATTUALITÀ

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•Bosco ceduo in comune di Ovada (zona S.Lucia)di mq.70.520. Mappale unico. in comune di Ovada (zonapiana di Lercaro) terreno di mq.25.000, in due mappali con-finante strada asfaltata. edificabile per operatori settoreagricolo.Cell.340-9783316

•attrezzature seminatrice aglio, muletto fuoristrada,spandiletame, soffione lanciagrano, raccoglitrice portata Orto-mec di ortaggi a foglia. Cell.333-2459769

•rimorchio omologato Graziano 2,50 metri x5,00. Freni ad aria, (portata 15.000Kg). Cell.345-8828000(ore serali)

•solleVatore anteriore idraulico (praticamentenuovo) €600,00 non trattabili. cell.342-3796536

•trattore massay Ferguson 390T, con ca-ricatore anteriore munito di pala e forca. (Anno1992 ore dilavoro 4500 circa) 4wD. Cell.329-8372762

•suini d’alleVamento e da macello (consegnaa domicilio). Cell.338-1949613

•Botte diserBo da litri 1000, barra da 12 metrimarca monicamist, (adoperata poco). Stufa a legna marca“argo”. Cell.333-4751478

•erpice a disco per trattore 40-50cv e seminatriceOmB larghezza 2mt. Cell.338-9610585

•zolForatrice oma seminuova usata pochis-simo richiesta €500,00. Cell.339-4861081 o 366-4407866

•Bigoncia per uVe, in ottime condizioni, auto-scaricante con coclea interna e scarico direzionabile eprolungabile, autocarrellata, portata circa 15 quintali,€500,00 Cell.331-3946319

•aratro BiVomere voltino moro per trattore100-110cv. interessante. Cell. 349-8339725 (dopo le 16,30)

•alloggio a Casale monferrato in zona centro di80mt.2, indipendente, arredato. Cell.348-8630873

•2 giunti cardanici (lunghezza 1mt.) a €50l’uno di cui uno con ruota libera. Cell.349-8147992

•Ballette loietto 2° taglio. Cell.338-9610585

•erpice a disco marca aspedo larghezza 2,25. di-schi 55cm con pompa idraulica interceppo. Prezzo inte-ressante. Cell.0131-926343

•trattrice lamBorghini c352 l 01/03/1975(ore 3000). Pompa (modello P38) e botte irroratrice per trat-tamento vigneto. Pigiadiraspatrice seminuova (modello Eno-veneta) in acciaio inox con pompa. 2 bigonce autoscaricanticon coclea modello maggiorotti. muletto elevatore idraulicoper uva. Botti in vetroresina di diversa capacità. Prezzo daconvenirsi, contattare (ore pasti) al 0142-928117

•trattore Fendt 822 4rm, 220 cavalli, cambiozF 50 km/h, anno 1996, (ore 7050), traino 200q.li. Ottimagommatura, freni aria, sospensioni. in perfette condizioni.Cell. 338-7311789

•aratro dondi fisso. Fresatrice Rescia larg. 2,00mt.Coltivatore a molle fisso. Cell.333-2532014 o 335-252862

•trattore Fiat 766 dt 78cv gommato nuovo(ore 2300) richiesta €9.500. Cell.349-8072850

•Fiat 5566 cabinato (ore di lavoro 1500) con aratrofresa erpice a disco e rimorchio omologato con targa.tel.0142-945437 o cell.340-3990447 (ore serali)

•2 Bigonce per uva autoscricanti, pigiatrice ed aratroautocarrellato. Cell.335-8296312

•mietitreBBia class Senator in perfette condi-zioni, motore nuovo, cinghie nuove. girello 4,50mt disco2mt di lavoro trainato. Ripper con 9 ancore seminuovo.tel.0131-480163 o cell.338-6236430

•carro agricolo antico in legno con bigoncia inlegno. Cell.333-9587630

•trattore Fiat 450 4 ruote motrici con cabina.Cell.349-3022129

•raccoglitore per nocciole e castagne aspalle “Cifarelli” con motore da 5hp e serbatoio di rac-colta da 20lt. (come nuovo) €650. tel.0131-926530

•aratro quadriVomere erpice a dischi Ø61di metri 3,60 di lavoro adattabile su strada. Seminatricecerealie semi minuti da mt.4. Caricatore (ragno) prov-visto di tutte le benne. Vari rimorchi e pianali fissi. tuttoin ottimo stato. Cell.333-2895435 (ore pasti)

•cucina componiBile in legno massello ciliegiocon tavolo e piano di marmo (pensili, forno a gas, lavelloin acciaio). Cell.339-8522934

•trattore john deere 3040 4 ruote motrici,92CV,6 cilindri, semicabina, zavorre, fari supplementari,impianto freni ad aria omologato, agganci rapidi. Richie-sta €8000,00. erpice rotante Lely 3 mt, denti a spuntoni,rullo a gabbia. Richiesta €900,00. muletto Sovema at-tacco a 3 punti, pompa indipendente, 3 spostamenti, por-tata 13 q.li a quasi 4mt di altezza.Richiesta €2000,00.

•pierin l’imBianchin piemunteis esegue

lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature,

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•terreno per pascolo in Valcurone. Tel.0131-953218

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