Analisi Dei Mercati Finanziari

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    ANALISI DEI

    MERCATIFINANZIARI

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    INDICE

    1. Introduzione agli investimenti finanziari pag. 3

    2. Analisi dei fondamentali pag. 8

    3. Analisi tecnica pag. 10

    4. Finanza comportamentale pag. 29

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    INTRODUZIONE AGLI INVESTIMENTI FINANZIARI

    Prima di effettuare un qualsiasi investimento indispensabile avere coscienza

    della propria situazione finanziaria e dei risultati che si intendono ottenere dai propriinvestimenti. Troppo spesso infatti siamo portati ad investire in modo irrazionale,spinti da una notizia apparsa su un giornale o dall'emulazione di amici e colleghi.Occorre invece porsi alcune domande: per cosa utilizzer i miei risparmi? quando neavr bisogno? sono disposto a tollerare un alto rischio di perdite pur di ricercare unrendimento elevato? oppure preferisco investimenti a basso rischio e bassorendimento? necessito di una copertura previdenziale? ecc.Queste ed altre domande ci vengono poste quando andiamo in banca per effettuare

    qualsiasi investimento allo scopo di individuare il nostro 'profilo di rischio'. A volteil questionario che ci viene proposto pu apparire un mero adempimento burocratico,

    ma se fatto in modo serio, il profilo di rischio che viene individuato una tutela peril risparmiatore e un modo per fare 'il punto della propria situazione' permettendocidi interagire meglio con il nostro consulente. Chiaramente le scelte di investimentoche ci vengono proposte vanno condivise: dobbiamo essere consapevoli di cosa civiene proposto allo scopo di evitare brutte sorprese. In questo senso il consulentefinanziario un importante punto di riferimento ed il rapporto con lui deve servire acomprendere meglio le varie forme di investimento disponibili.

    Le nozioni che si trovano di seguito non sono altro che un riassunto, il pipossibile sintetico, dei principi da seguire per un investimento allineato alle proprie

    esigenze. Nella parte dedicata alle analisi dei fondamentali, tecnica ecomportamentale, invece verranno trattato strumenti di analisi dei mercati finanziariche ci permettano di poter sfruttare al meglio i vari scenari di mercato che si possonoverificare. Tutto quello che trovate scritto qui, dunque, deve essere intesoesclusivamente come un supporto alla propria attivit di investitore, che non pu

    prescindere dalle proprie conoscenze in materia finanziaria e dagli obiettivi cheintendiamo ottenere dai nostri risparmi. Chi meno esperto bene che si rivolga a unconsulente finanziario, evitando di 'gettarsi alla ribalta': l'esperienza infatti unfattore determinante nell'effettuare scelte di investimento giuste.

    In precedenza abbiamo fatto riferimento ai concetti di 'rischio' e d i

    'rendimento'; ebbene sono proprio questi due fattori alla base delle nostre scelte diinvestimento. Una volta determinato il nostro profilo di rischio (situazionefinanziaria, aspettative lavorative, esigenze previdenziali, tolleranza al rischio, ecc.),il nostro portafoglio titoli dovr essere composto da investimenti che rispettino illivello di rischio che siamo disposti a tollerare alla ricerca di un livello di rendimentocorrispondente.

    E' bene precisare che non esistono investimenti privi di rischio e che c' unarelazione diretta tra rischio e rendimento: pi elevato il rendimento che ciattendiamo e pi elevato sar il rischio di subire perdite; viceversa pi basso il

    livello di rischio che vogliamo assumerci e pi basso sar il rendimento atteso. In

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    ambito finanziario il rischio pu essere causato da diversi fattori:

    rischio emittente, rappresentato dal rischio che l'emittente del titolo in cuivogliamo investire (stato, ente, societ, ecc.) non sia pi in grado di rispettare gliimpegni finanziari assunti a causa di fallimento, amministrazione straordinaria,insolvenza, ecc. Questo rischio molto importante da conoscere in quanto il

    concretizzarsi di questo pu portare perfino alla perdita totale del proprio capitale. rischio di cambio, costituito dal rischio di oscillazione del valore

    dell'investimento a causa della variazione del rapporto di cambio. Chiaramentequesto tipo di rischio riguarda esclusivamente gli investimenti effettuati in valutadiversa dall'euro.

    rischio liquidit, spesso sottovalutato, tipico di strumenti poco diffusi tra ilpubblico, con uno scarso flottante. Determina una maggiore volatilit dei prezzidovuta a una pi ampia forbice tra il prezzo denaro (prezzo in acquisto) e il prezzolettera (prezzo in vendita) causando una difficolt a vendere a prezzi 'onesti'.

    rischio tassi di interesse, interessa direttamente i titoli obbligazionari, in modoparticolare quelli a tasso fisso. Consiste nella variazione dei prezzi delleobbligazioni a seguito di variazioni dei tassi di interesse di mercato: un aumentodei tassi di interesse di mercato causa un calo dei corsi (prezzi) obbligazionaricommisurata alla duration (durata finanziaria) del titolo; viceversa i prezzicrescono in una fase di tassi di interessi calanti. Le variazioni dei tassi di interesseinteressano anche i mercati azionari e delle materie prime seppure con effetti menodiretti e quindi meno prevedibili.

    rischio inflattivo, costituito dal rischio che l'inflazione possa erodere in tutto o inparte il rendimento dei nostri investimenti. Questo rischio interessa soprattutto i

    titoli obbligazionari a tasso fisso. I titoli obbligazionari a tasso variabile ne sonomeno interessato in quanto spesso inflazione e tassi di interesse si muovono di pari

    passo. Le azioni, essendo quote di societ (quindi di strutture con un valoreintrinseco fisico ed immateriale), di solito sono gli strumenti finanziari cheriescono meglio a recuperare l'erosione inflattiva (nel lungo termine). Infine inquesti ultimi anni si sono sviluppati molti titoli obbligazionari con capitale ecedole rivalutate in base all'inflazione, che possono ridurre il rischio inflazionesoprattutto se di lunga durata.

    rischio di mercato, il rischio che il prezzo di un titolo oscilli a seguito di

    diversi scenari di mercato, legati a loro volta ai precedenti fattori di rischio. Divolta in volta il mercato segue tendenze rialziste/ribassiste che di solito sonodeterminate da previsioni (ottimistiche/pessimistiche) su crescita economicagenerale, dati societari, aspettative su tassi e inflazione, aspettative sui cambi, ecc.E' per questo che spesso i prezzi dei titoli si muovono prima che un eventoimportante si verifichi. Ad esempio se il mercato si attende un aumento dei tassi diinteresse americani dello 0,25%, i corsi dei titoli di stato americani caleranno

    prima che arrivi la comunicazione ufficiale della FED.

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    Ma quali sono gli strumenti per conoscere il rischio a cui andiamo incontroscegliendo questo o quell'investimento? E come possiamo fare per ottenere un livellodi rischio adeguato alla nostra situazione?

    Esitono vari indicatori del rischio che variano in base al tipo di investimentoche scegliamo:

    duration, detta anche durata finanziaria, viene determinata per i titoliobbligazionari a tasso fisso. Rappresenta una misura approssimatadell'oscillazione che subisce un titolo a seguito di una variazione dei tassi diinteresse di mercato. Ad esempio un BTP con duration 6,3 osciller di circa 6,3

    punti percentuali in pi/meno a seguito di un calo/aumento dell'1% dei tassi diinteresse di mercato.

    deviazione standard, individua la volatilit del rendimento (e quindi anche deicorsi) di un titolo in un certo lasso di tempo.

    altri indicatori come l'indice di Sharpe, l'indice Beta, Alpha ecc. che tentano dicorrelare rischio e rendimento di un titolo (per i fondi comuni di investimento unottimo sito web www.morningstar.it dove possibile confrontare migliaia difondi di diverse societ di gestione analizzandone le performances e gli indicatoridi rischio anzidetti).

    Probabilmente il miglior metodo per tenere sotto controllo il rischio la

    diversificazione. Infatti non importante soltanto il livello di rischio di un singoloinvestimento, bens il livello di rischio di tutto il nostro portafoglio. Quindi nelcostruire il nostro portafoglio indispensabile evitare di esporsi troppo in singoliinvestimenti: anche se alcuni investimenti possono sembrare 'tranquilli' e altri

    'occasioni da non perdere' sempre bene avere un numero adeguato di titoli condifferenti caratteristiche, in linea con il proprio profilo di rischio. Allo scopo didiversificare, degli ottimi strumenti sono i fondi comuni di investimento e le sicavche permettono un ampia diversificazione dei propri investimenti anche se nonabbiamo a disposizione grossi capitali. Naturalmente i fondi devono essere scelti conattenzione cercando di scegliere quelli meglio gestiti e pi adatti ai nostri obiettivi,senza trascurare le spese e commissioni da sostenere.

    Le possibilit di diversificare (soprattutto utilizzando i fondi) sono infinite e

    ognuno pu trovare il mix di investimenti pi adatti alle proprie esigenze.L'importante : non scegliere i titoli/fondi a caso ma sulla base del proprio profilo dirischio e di una strategia di investimento ben definita, preferibilmente di medio-lungo termine. A loro volta esistono molte strategie di investimento di lungo termine,di cui per motivi di esemplificazione classificher in due gruppi:

    Strategie Constant Mix prevedono un portafoglio ripartito in quote percentualifisse (pesi). L'attivit di gestione da parte nostra consister semplicemente nelcontrollare periodicamente il proprio paniere di titoli e, qualora per effetto dellevariazioni di valore dei singoli asset la ripartizione percentuale si discostasse dalmodello di riferimento, provvederemo a ripartire di nuovo correttemente i 'pesi'.

    Questo tipo di strategie, quindi, sono sostanzialmente passive e non variano la

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    composizione del portafoglio a seconda delle tendenze dei mercati (toro/orso).Esempio di portafoglio (constant mix) adatto per lavoratore dipendente di 30 annicon media-alta propensione al rischio, esigenze di copertura previdenziale e unacapacit di risparmio di circa 5.000 euro annui, con orizzonte di investimentotemporale lungo, che non prevede di avere bisogno di disinvestire prima del periodo

    considerato.Fondo azionario Europa 25% Fondo obbligaz. euro lungo termine 15%Fondo azionario USA 10% Fondo obbligaz. euro medio termine 15%

    Fondo azionario Giappone 5% Fondo monetario euro 15%Fondo azionario Paesi Emerg. 3%* Fondo obbligaz. internazionale 7%

    Totale fondi azionari 43% Fondo obbligaz. alti rendimenti 5%

    *Potrebbe essere acceso un PAC (piano di accumulo capitale) con rate mensili alloscopo di puntare sulle nuove economie ma per importi contenuti e 'spalmati' su unlungo arco temporale (un'altra forma di diversificazione).

    Strategie Dinamiche - prevedono un portafoglio ripartito in quote percentualiche possono variare di 'peso' a seconda delle nostre aspettative sull'andamento

    futuro dei mercati. Normalmente viene fissato un valore minimo e un valoremassimo per ogni asset, a volte soltanto il valore massimo di alcuni asset (di solitoi pi rischiosi). E' invece sconsigliato non stabilire nessun vincolo per la sceltadegli investimenti: queste ultime strategie chiamate 'total return' comportano rischimolto elevati ed preferibile affidarsi a gestori specializzati qualora vi si vogliadestinare una parte dei propri risparmi.

    Esempio di portafoglio (dinamico) adatto per lavoratore dipendente di 30 anni conmedia-alta propensione al rischio, esigenze di copertura previdenziale e unacapacit di risparmio di circa 5.000 euro annui, con orizzonte di investimento

    temporale lungo, che non prevede di avere bisogno di disinvestire prima del periodoconsiderato.[scenario favorevole ai mercati azionari sfavorevole ai mercati obbligazionari]

    Fondo azionario Europa 30% Fondo obbligaz. euro lungo termine 5%Fondo azionario USA 20% Fondo obbligaz. euro medio termine 0%

    Fondo azionario Giappone 10% Fondo monetario euro 25%

    Fondo azionario Paesi Emerg. 5% Fondo obbligaz. internazionale 0%

    Totale fondi azionari 65% Fondo obbligaz. alti rendimenti 5%

    [scenario sfavorevole ai mercati azionari favorevole ai mercati obbligazionari]

    Fondo azionario Europa 12% Fondo obbligaz. euro lungo termine 25%Fondo azionario USA 8% Fondo obbligaz. euro medio termine 25%

    Fondo azionario Giappone 3% Fondo monetario euro 10%

    Fondo azionario Paesi Emerg. 2% Fondo obbligaz. internazionale 10%

    Totale fondi azionari 25% Fondo obbligaz. alti rendimenti 5%

    Non possibile stabilire quale di queste due strategie sia la migliore, infatti labont delle strategie dinamiche dipende non solo dalla qualit degli asset posseduti(capacit della SGR) ma anche e soprattutto dalla nostra capacit di 'prevedere' letendenze dei mercati aumentando/diminuendo i vari asset nei tempi e nelle misuregiuste. Nel tempo sono stati fatti divertenti esperimenti in cui bambini che hannoscelto titoli a caso hanno ottenuto risultati migliori di gestori esperti. Questo non cideve per portare ad avere sfiducia negli strumenti di analisi che la finanza ci mette a

    disposizione: con un po' di pazienza e focalizzandoci su obiettivi di lungo periodo (la

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    speculazione di breve termine meglio lasciarla ai professionisti) si possono ottenerediscreti risultati; inoltre non dobbiamo scegliere necessariamente una strategia ol'altra, possiamo gestire una parte dei nostri risparmi con la strategia 'constant mix',una parte con una strategia 'dinamica' e volendo una parte investirla in un fondo totalreturn (solo se si disposti a un elevato livello di rischio).

    Nelle pagine che seguono verranno analizzati i vari strumenti che gli studi deimercati finanziari ci hanno messo a disposizione per saper scegliere i nostriinvestimenti: L'analisi dei fondamentali (essenzialmente per i mercati azionari) che, mettendo in

    relazione i dati di bilancio con i valori borsistici, cerca di 'valutare' i singoli

    titoli/mercati indicando dove investire L'analisi tecnica che mira a individuare le tendenze dei singoli titoli/mercati

    indicando quando investire/disinvestire La finanza comportamentale, una nuova branca della finanza che in parte ha gli

    stessi scopi dell'analisi tecnica, ma che al momento pi che altro una riflessionesui comportamenti dell'investitore, con il fine di evidenziarne quelli irrazionali equindi evitarli.

    Gli argomenti trattati sono frutto della mia modesta esperienza e di varieletture, tra cui cito 'Analisi dei mercati finanziari' di M. J. Pring e 'L'investitoreirrazionale' di B. Alemanni, due libri da leggere per una conoscenza pi approfonditadell'analisi tecnica e della finanza comportamentale.

    Spero, nella sintesi che ho cercato di ottenere, di avere esposto gli argomentiin maniera comprensibile. Accetto qualsiasi suggerimento per migliorare questodocumento. Buon proseguimento!

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    ANALISI DEI FONDAMENTALI

    L'analisi dei fondamentali mette in correlazione i dati di bilancio con lequotazioni borsistiche di un singolo titolo, di settori o di interi mercati. Questo tipodi analisi utile essenzialmente per scegliere le azioni su cui investire; attraverso

    degli indicatori, cerca di 'valutare' la quotazione di un titolo. Lo scopo dell'analisi deifondamentali non quello di individuare un trend borsistico, ma quello di capire seun titolo sotto/sopravvalutato rispetto a titoli dello stesso settore economico.Possono essere analizzate anche delle serie di dati (e quindi di indicatori) allo scopodi individuare una tendenza, ma questa sar una tendenza significativa per capire irisultati economici della societ oggetto dello studio e non sar necessariamentelegata a un trend borsistico. Occorre prestare molta attenzione quando si valutano gliindicatori utilizzati da questa analisi: in primo luogo i dati di bilancio su cui si

    basano sono dati storici, per cui per avere indicazioni pi attendibili bisogner

    cercare dati il pi possibile recenti; in secondo luogo i risultati passati non sonogaranzia di analoghi risultati futuri, per cui dovremo estrapolare dai documenti e daicomunicati societari le previsioni economiche future (non sempre le previsionisocietarie sono attendibili, soprattutto in settori ad alta concorrenza e con condizionidi mercato molto mutevoli come il settore hi-tech).

    Questi sono i principali indicatori:

    rapporto p/e (price/earnings) detto anche p/u (prezzo/utile), indica il rapporto trail prezzo di borsa di un'azione e l'utile unitario. Rappresenta anche in quanti anni

    si prevede che, attraverso gli utili raggiunti dalla societ, verr recuperato ilcapitale investito. Un valore elevato pu indicare uno stato di sopravvalutazionedel titolo, viceversa valori bassi possono essere un segnale di sottovalutazione.Purtroppo non esistono soglie che possano indicare con esattezza quando un titolo da considerare sopra/sottovalutato, infatti i p/e variano a seconda dei periodistorici, dei trend principali della borsa e del settore economico di appartenenzadell'azione. Questo indicatore utile da analizzare, quindi, soltanto se comparatocon i p/e di azioni di altre societ dello stesso settore economico. Inoltre spesso i

    p/e che si trovano nei giornali finanziari considerano l'utile dell'ultimo bilancioapprovato, per cui sar utile raccogliere notizie e documenti societari che mostrino

    dati pi aggiornati, soprattutto per quelle azioni di societ operanti in settori adalto potenziale di crescita, che vedono variare in modo significativo i loro utili daun anno all'altro (in pi e in meno). Un'ulteriore considerazione che di solito

    pi attendibile l'indicazione di sopravvalutazione che deriva da un p/e elevatopiuttosto che l'indicazione di sottovalutazione che deriva da un p/e basso (che puderivare da attese pessimistiche sui futuri risultati societari).

    rapporto p/mp (prezzo/mezzi propri), il rapporto tra il prezzo di borsadell'azione e il capitale proprio per azione ricavabile dal bilancio societario. Disolito assume valori superiori a 1 in quanto nel prezzo di borsa gli operatori

    finanziari incorporano non solo il valore intrinseco del titolo ma anche le

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    aspettative di crescita futura. Quando ha valori inferiori all'unit dipende spesso daprevisioni pessimistiche circa i risultati economici futuri (perdite o persinopossibilit di fallimento). Un valore elevato pu indicare sopravvalutazione,tuttavia come per l'indicatore precedente, necessario comparare questo indicatorecon quello di azioni dello stesso settore economico perch possa essere utile.

    Infatti i valori variano molto da un settore economico all'altro: i settori pidinamici sono spesso caratterizzati da valori elevati a seguito delle forti aspettativedi crescita (soprattutto nei mercati toro), i settori pi tradizionali invecedifficilmente superano il valore di 2,5 3,0 (sempre in caso di mercato toro).

    rapporto p/cf (prezzo/cash flow), il rapporto tra il prezzo di borsa di un'azionee il cash flow (flusso di cassa) unitario. Il cash flow non altro che il flusso dicassa che una societ riesce a generare annualmente, esso importante perch unalto flusso di cassa permette a un'azienda di far fronte pi facilmente ai propriimpegni finanziari, di fare investimenti, di distribuire dividendi pi elevati e rendemeno probabile il ricorso ad operazioni di aumento di capitale o di indebitamento.Quindi un rapporto p/cf basso sar preferibile dagli operatori finanziari rispetto aduno alto. Vale lo stesso discorso fatto in precedenza: occorre confrontareindicatori di societ operanti nello stesso settore (settori caratterizzati da alti flussidi cassa sono generalmente le utility, le societ industriali, hi-tech e farmaceuticheinvece di solito hanno un basso cash flow a causa dei forti investimenti chedevono sostenere in ricerca ecc.).

    yield % (dividendo %), esprime in termini percentuali il rapporto tra l'ultimodividendo distribuito e la quotazione dell'azione. Sebbene da un punto di vistarazionale possa sembrare meno rilevante rispetto al p/e (l'ammontare del

    dividendo dipende dalla politica aziendale e solo secondariamente dall'utileraggiunto), un indicatore importante in quanto molti investitori (cassettisti)

    prediligono titoli che distribuiscono una buona cedola. I titoli caratterizzati da unalto yield % di solito hanno una volatilit inferiore rispetto a titoli chedistribuiscono bassi dividendi, quindi crescono di meno in fasi rialziste ma

    perdono di meno in fasi ribassiste. Nel tempo sono state utilizzate strategie ditecnica finanziaria incentrate proprio su questo indicatore, tra cui la pi famosa chiamata 'dogs of the Dow', che prevede di investire sui 5/10 titoli con pi altoyield% del Dow Jones. I risultati di lungo periodo sono stati positivi. Come per gli

    indicatori precedenti occorre documentarsi bene sui documenti e comunicatisocietari, infatti i dividendi possono variare anche di molto da un anno all'altro aseguito di variazioni di utile, a seguito di cambiamenti nella politica aziendale oqualora sia stato distribuito (o sia previsto) un dividendo straordinario.

    Capitalizzazione di borsa, importante perch evidenzia la dimensione dellasociet che stiamo analizzando in termini di valori di borsa. Mentre le grosseaziende (blue chips) difficilmente incappano in fallimenti e le quotazioni dei lorotitoli seguono il trend del mercato principale, le societ a piccola e a mediacapitalizzazione sono pi vulnerabili: le possibilit di fallimento aumentano,l'andamento delle quotazioni meno prevedibile e sono meno 'liquide'.

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    La teoria di Dow

    L'obiettivo della teoria quello di individuare i cambiamenti delle tendenzeprincipali del mercato. Una volta che si stabilita una tendenza si assume che essacontinui finch non si ha la prova della sua inversione. La teoria si interessa della

    direzione di una tendenza e non ha valore previsionale per quanto riguarda la duratao la dimensione della tendenza stessa. Il mercato ha tre tipi di movimento:

    Movimento primario o principale dura da meno di un anno a diversi anni e puessere:

    mercato orso, lungo periodo di declino interrotto da importanti recuperi; diviso intre fasi: in quella iniziale svaniscono le speranze sulla crescita delle azioni; nellaseconda fase declina il livello dell'attivt economica e dei profitti; nella terza leazioni vengono vendute indipendentemente dal valore intrinseco e si pu assistere afenomeni di panic selling;

    mercato toro, lungo periodo di rialzo (in media 18 mesi) interrotto da importantireazioni secondarie; diviso in tre fasi: nella prima fase, dopo aver scontato le

    peggiori notizie, torna la fiducia nel mercato; nella seconda la crescita azionaria sostenuta da un effettivo miglioramento delle condizioni economiche; nella terza laspeculazione porta a crescere in modo esponenziale il livello dei prezzi azionari(quest'ultima fase non sempre presente).

    Reazioni secondarie o intermedie, che interrompono il movimento primarioritracciando dal 33 al 66% del precedente trend principale.

    Movimenti minori, che non hanno valore previsionale per gli investitori a lungotermine.

    Vi sono inoltre i movimenti laterali (linee), ossia dei movimenti di prezzo di due otre settimane o pi, durante le quali le variazioni del prezzo sono contenute inscostamenti inferiori al 5% rispetto alla media. Essi possono indicare sia periodi diaccumulazione che di distribuzione.La difficolt maggiore della teoria di Dow sta nell'individuare la differenza tra primafase di un movimento primario e reazione secondaria; innanzi tutto necessarioverificare se la reazione secondaria ha percorso almeno 1/3 del cammino del

    precedente movimento; la reazione secondaria deve avere una durata di almeno tre oquattro settimane; infine un'altra indicazione se la precedente fase del movimento

    primario stata caratterizzata da una forte attivit speculativa.Uno dei principi pi importanti della teoria di Dow che i due indici di riferimento(il Dow Jones Industrial Average ed il Dow Jones Transportation Average) devonoconfermarsi a vicenda. Una delle principali critiche alla presente teoria costituitadalla scarsa tempestivit dei segnali. Una regola pratica che stata seguita persopperire a questo inconveniente stata quella di osservare il rendimento dei titoliazionari per individuare quando il mercato maturo (3% circa) o quando sottovalutato (6% circa).

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    Parametri specifici delle tendenze intermedie

    Un trend principale composto tipicamente da cinque trend intermedi. Tre di questiformano il trend principale (trend intermedi primari) e due sono in controtendenza(trend secondari o di reazione); questi ultimi ripercorrono una distanza che va da 1/3

    a 2/3 del trend primario intermedio precedente e hanno una durata che va da tresettimane a tre mesi. Le reazioni secondarie possono anche assumere la forma dimovimento laterale di consolidamento. L'analista pu cogliere i sintomi di una

    possibile inversione di tendenza quanto:1. ci si sta avvicinando alla fine del terzo ciclo intermedio;2. la struttura tecnica globale appare debole (forte) una volta raggiunto l'ultimo

    minimo (massimo);3. avviene una rottura decisa verso il basso (l'alto)In definitiva una tendenza principale di norma formata da due cicli intermedi

    primari e mezzo. Segnali che caratterizzano l'ultimo ciclo intermedio sono:

    Inversione da mercato toro a mercato orso: i prezzi raggiungono nuovi massimima con volumi inferiori al ciclo intermedio precedente; i volumi raggiungononuovi massimi senza influenzare i prezzi; sforamento della media mobile diquaranta settimane; incremento dei volumi nella prima fase discendente;ritracciamento di pi dell'80% dell'ultimo ciclo intermedio.

    Inversione da mercato orso a mercato toro: i prezzi raggiungono nuovi minimima con volumi in calo; ritracciamento di pi dell'80% dell'ultimo ciclo intermedio;solitamente nella prima fase di un mercato toro si assiste ad una forte crescita deivolumi rispetto a qualsiasi fase del precedente mercato orso.

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    Modelli di prezzo

    Le fasi primarie di un mercato, ossia quella ascendente e quella discendente,generalmente sono separate da una fase di transizione essenzialmente orizzontale,che assume quindi un importante significto di inversione di tendenza. Da un punto divista tecnico queste fasi di transizione sono spesso caratterizzate da modelli eformazioni di prezzi chiaramente definibili, il cui completamento mette in guardial'esperto che avvenuta un'inversione di tendenza di primaria importanza. Quandodurante una fase di transizione il prezzo non riesce a superare ripetutamente un certolivello si dice che esso individua rispettivamente un'area di resistenza se non riesce asuperare un massimo relativo e un'area di supporto se non scende sotto un minimorelativo. Quando avviene un superamento di questi livelli ci si pu attendereun'accelerazione del movimento. Se possibile tracciare delle linee parallele tra iminimi e i massimi relativi di una fase di transizione si dice che si formato un

    rettangolo; fintanto che il prezzo resta all'interno della figura non possibilestabilire la direzione che prender, ma una volta che il modello infranto ci si deveaspettare un'accelerazione del trend. Se il rettangolo si forma sui minimi del mercato

    detto di accumulazione, sui massimi invece detto di distribuzione; in entrambi icasi sono modelli di inversione di tendenza e generalmente la loro dimensionetemporale influenzer la dimensione della successiva tendenza. Pu anche formarsicome reazione secondaria all'interno di un trend primario senza modificarne latendenza, in questo caso detto di consolidamento o di continuazione.A questo punto sono necessarie alcune precisazioni: l'importanza dei modelli di

    prezzo che si formano sono in funzione della loro dimensione e profondit. Nellarealt spesso vi sono falsi segnali, ossia i prezzi sforano solo temporaneamente livellidi supporto o di resistenza, pertanto buona norma applicare dei filtri (ad esempio

    una tolleranza del 3%) e valutare anche altri indicatori. Un parametro importante

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    costituito dal volume scambiato: in generale il volume si muove con la tendenza equindi aumenta con i prezzi in crescita e diminuisce con i prezi in declino; ognisegnale che si allontana da questa realt deve mettere in guardia su una possibileinversione di tendenza. Infine occorre fare attenzione alla scala da utilizzare quandosi costruisce un grafico dei prezzi: per periodi superiori all'anno da preferire la

    scala logaritmica a quella aritmetica. Testa e spalle- un modello di inversione molto affidabile, che vede il formarsi

    di tre massimi in sequenza, in cui il primo (spalla sinistra) caratterizzato da unforte volume, il secondo pi alto (testa) ma con un volume minore rispetto al

    precedente ed il terzo (spalla destra) non riesce a raggiungere il precedentemassimo ed i volumi sono contenuti. Tra le basi dei tre massimi possibiletracciare una linea (non necessariamente orizzontale) chiamata neck line. Ilmodello si completa quando, con volumi in forte crescita, il prezzo scende sotto laneck line. In questo caso l'obiettivo di prezzo (minimo) rappresentato dalladistanza tra il massimo della testa e la neck line. Si parla di testa e spallerovesciato quando il modello si riferisce a un'equivalente serie di minimi con lecaratteristiche speculari rialziste. Raramente il modello testa e spalle ha funzionidi consolidamento. Da segnalare inoltre che un insuccesso del modello pucausare repentine reazioni in senso contrario, anche se pu sottintendere unadebolezza di fondo della struttura del mercato.

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    Doppi massimi e doppi minimi la formazione di due o pi massimi (minimi)pressoch allo stesso livello rappresenta un altro modello di inversione. Caratteristicadi questo modello che il secondo massimo (minimo) generalmente caratterizzatoda volumi pi ridotti rispetto al primo.

    Triangoli in espansione - altro modello di inversione il triangolo in espansione,caratterizzato da una sequenza di massimi e minimi relativi sempre pi distanti tra

    loro, che possono essere congiunti tra loro da linee divergenti. La formazione inespansione pu avere una delle due linee orizzontali; nel caso che sia appiattita la

    parte superiore siamo di fronte ad un modello di accumulazione; viceversa,quando ad essere appiattita la parte inferiore si ha un modello di distribuzione. Inqueste formazioni il volume contenuto e calante finch non sfonda una linea delmodello con volumi in forte crescita.

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    Triangoli meno attendibili e pi difficili da individuare dei modelli precedenti,si caratterizzano per una sequenza di massimi e minimi relativi sempre pi vicinitra loro, che possono essere congiunti da linee convergenti. Possono esseresimmetrici, ossia con massimi calanti e minimi crescenti (non danno indicazionesul trend futuro), oppure rettangoli (in questo caso ci si pu attendere uno

    sforamento verso l'alto se appiattita la parte superiore e viceversa unosforamento verso il basso se la parte appiattita quella inferiore).

    Modelli di prezzo di continuazione

    Bandiere periodo non superiore a quattro settimane caratterizzato da volumi incalo, in cui l'andamento dei prezzi (massimi e minimi) sembra ricordare una

    bandiera. Tale modello, che generalmente assume una leggera pendenza contrariaal trend primario, rappresenta un'interruzione del trend principale che, una voltacompletato il modello, riprende nella sua direzione.

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    Pennelli o triangoli come sopra con la differenza che la sequenza di massimi eminimi tende a convergere.

    Cunei (wedge) simili ai triangoli, nel caso dei cunei possono essere tracciatedue linee convergenti unendo la serie dei massimi e dei minimi entrambe rivolte

    verso l'alto (interruzione di trend ribassista) o verso il basso (interruzione di trendrialzista).

    Minimi e massimi arrotondati modelli in cui il prezzo raggiunge il minimo(massimo) molto gradualmente disegnando un arco. Caratteristica di questomodello il calo dei volumi a cui si assiste vicino al minimo (massimo) anch'essomolto graduale e simile ad un arco. Questo modello pu essere sia dicontinuazione che di inversione.

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    Altri modelli di prezzo

    Giorni chiave di inversione (key reversal) giorni in cui a una prima fase dicontrattazioni caratterizzata da una forte continuazione del trend primario segueuna netta inversione di tendenza con chiusura contraria al trend primario. Tale

    giorno caratterizzato da un'esplosione dei volumi scambiati. Essendo un modellodi prezzo relativo ad un giorno esso un modello di breve termine, ma siccometale modello si forma dopo prolungate tendenze di crescita o di declino pu essereinterpretato come un segnale di inversione.

    Gap i gap sono salti tra livelli di prezzo differenti. L'evidenza dimostra che ilmercato, prima o poi, tende a colmare questi gap, di conseguenza possono esserericordati per successivi movimenti nei prezzi. L'impossibilit nel determinare iltempo entro cui il gap sar colmato (se sar colmato) di fatto rende pocoattendibili tali segnali. I gap possono essere di rottura, di continuazione o diesaurimento.

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    Inversioni a isola (island reversal) serie di alcune giornate di contrattazioni incui i livelli dei prezzi appaiono separati da un gap di esaurimento e da un gap dirottura. Forniscono le stesse indicazioni dei key reversal.

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    Linee di tendenza

    Osservando un qualunque grafico relativo ad un prezzo facile individuare unatendenza, tuttavia pu essere utile tracciare delle trend line. Tali linee devono

    congiungere i minimi relativi, se ci troviamo di fronte ad un trend crescente, oppure imassimi nel caso di trend decrescenti. La validit di una trend line dipende dallalunghezza, da numero delle volte in cui ha retto ai movimenti dei prezzi,dall'inclinazione (maggiore la pendenza minore il significato). Quando un prezzoinfrange una trend line generalmente si assiste ad un'accelerazione del movimento ea un incremento dei volumi; tuttavia non sempre si tratta di un'inversione del trend,infatti spesso il trend continua ma con un grado di inclinazione diverso (correzione aventaglio). Occorre fare attenzione inoltre ai falsi segnali inserendo dei filtri (adesempio 3%) prima di considerare una trend line infranta. Da segnalare infine chedopo lo sforamento di una linea di tendenza pu avvenire anche un movimento dipull back ossia un ritorno dei prezzi vicino alla trend line per poi riprendere lacorrezione.

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    Medie mobili

    I prezzi in genere sono molto volatili, perci pu essere utile tracciare delle mediemobili (generalmente sulla base dei prezzi di chiusura, anche se a volte vengonoutilizzati i minimi/massimi) allo scopo di attenuarne la volatilit e i falsi segnali che

    ne possono scaturire. I segnali che si possono ricavare sono dati dalla variazionedell'inclinazione della media mobile, che indica il trend in corso, e dall'intersezione(attraversamento) del prezzo con la media mobile, che indica un'inversione ditendenza. L'intersezione tra due differenti medie mobili invece non costituisce unsegnale. L'ampiezza temporale deve essere scelta in funzione del trend che si vuoleosservare (primario, intermedio o breve) . Possono essere inoltre utilizzati degliaccorgimenti per migliorare le prestazioni ed evitare falsi segnali: applicare dei filtri(commisurati all'ampiezza temporale) ad esempio del 3%; applicare dei filtritemporali ad esempio il prezzo deve sforare per almeno due periodi; applicarecontemporaneamente i due filtri precedenti; centrare la media mobile se si voglionoottenere dei risultati pi tempestivi; spostare in avanti la media mobile se si voglionoritardare i segnali; utilizzare due o pi medie mobili di differente ampiezza temporale

    per avere una visione multi-periodale. Generalmente le medie mobili utilizzate sonoaritmetiche, tuttavia possibile utilizzare anche medie mobili ponderate e mediemobili esponenziali, che attribuiscono un peso maggiore ai dati pi recenti,

    permettendo una maggiore tempestivit nei segnali. E' possibile inoltre disegnare

    delle buste cio delle linee simmetriche sopra e sotto le medie mobili allo scopo di

    individuare un'area del trend. Un particolare tipo di busta costituito dalle bande di

    Bollinger che si caratterizzano per tracciare tali linee in modo non simmetrico ma

    in termini percentuali correlati alla deviazione standard. In questo sviluppo dellebuste in particolare si nota che:1. La tendenza in prosecuzione se il prezzo si porta all'esterno della banda quando

    essa non risulta troppo inclinata;2. Un movimento che inizia all'interno di una banda conduce in genere nell'altra;3. Le bande si avvicinano alla media mobile quando la volatilit dei prezzi si riduce.

    Tale circostanza generalmente seguita da un brusco movimento del prezzo;4. I rialzi e i ribassi che conducono temporaneamente il prezzo al di fuori delle bande

    rappresentano spesso un movimento di esaurimento associato ad un'inversione

    della tendenza.In conclucione le medie mobili sono un utile strumento di analisi tecnica, la cuiattendibilit elevata soprattutto per lo studio dei trend primari e discreta per i trendintermedi. La maggiore difficolt riscontrabile nell'uso di tale indicatore risiede nellascelta dell'ampiezza temporale giusta, in quanto non esiste una lunghezza perfetta.Sebbene abbiano lo svantaggio di mostrare i segnali con un certo ritardo e si creinonumerosi falsi segnali nelle fasi laterali (N.B. Le perdite subite dai falsi segnali nelle

    fasi laterali sono generalmente minori dei guadagni che seguono nella successivafase di crescita/declino in cui il segnale della media mobile funziona), hannopermesso di raggiungere buoni risultati. E' infine da ricordare che essenziale usarle

    insieme ad altri indicatori tecnici.

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    Indicatori di momento del prezzo

    Gli indicatori esaminati finora sono in grado di individuare un'inversione di tendenzasoltanto dopo il suo verificarsi. Gli indicatori di momento (momentum) forniscono

    informazioni sulla forza/debolezza latente di un trend permettendo di individuare conbuon anticipo svolte del mercato. Questi indicatori vengono infatti costruiti sul tassodi crescita di un prezzo (indicatori di momento del prezzo) o delle condizionitecniche di un mercato (indicatori di ampiezza). Gli indicatori di momento del prezzo

    possono essere costruiti su qualsiasi serie storica di prezzi, scegliendo l'ampiezzatemporale dei dati in base al trend che vogliamo analizzare (primario, intermedio o di

    breve termine). E' importante usarli insieme ad altri indicatori quali trend line, mediemobili e modelli di prezzo, al fine di non incorrere in gravi errori; mentre non opportuno usare troppi indicatori di momento assieme per evitare una certaconfusione nei segnali. Infine da ricordare che, affinch gli indicatori di momentodiano dei segnali affidabili, si presuppone che l'andamento del prezzo sia ciclico,ossia si esprima mediante una successione di rialzi e ribassi: nei rari casi dimovimenti dei prezzi omogenei ed uniformi al rialzo o al ribasso, le indicazionifornite dagli indicatori di momento sono del tutto inaffidabili.

    ROC (rate of change) E' il pi semplice indicatore di momento, che misura iltasso di crescita percentuale di un prezzo rispetto ad un prezzo precedente(esempio di calcolo: prezzo ad oggi 102 prezzo di 10 giorni fa 95 ROC su 10

    giorni: (102/95*100)= 107,37). Questo indicatore tende ad oscillare attorno ad

    una linea centrale (livello di equilibrio), indicando crescita/declino del prezzoquando il livello di momento sopra/sotto la linea di equilibrio. L'utilit di questostrumento sta nell'individuare la forza di un trend: quando il prezzo raggiungenuovi massimi/minimi ma il livello di momento decresce/aumenta (divergenzenegative/positive), oppure quando il livello di momento raggiunge picchi elevati(ipercomprato) o bassi (ipervenduto), ci si pu aspettare a breve un'inversione ditendenza del prezzo. Una simile indicazione deve necessariamente essere valutataassieme ad altre considerazioni frutto dell'osservazione del mercato e di altriindicatori tecnici. Infatti in un forte mercato toro/orso il livello di

    ipercomprato/ipervenduto pu restare elevato per un lungo periodo rendendo leindicazioni del ROC errate: esse sono solitamente affidabili in fasi di mercatomature. Per analizzare l'andamento del momento pu essere utile applicare aigrafici medie mobili, trend line e osservare il formarsi di modelli di prezzo come

    per l'analisi del prezzo stesso. Un limite del ROC che non vi sono valori massimio minimi definiti per cui per individuare le soglie di ipercomprato/ipervendutooccorre osservare le serie storiche dei dati che si vogliono analizzare.

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    RSI (relative strength index) misura la forza interna di un titolo o di unmercato rispetto a se stesso. Il RSI costruito con l'intento di evitare movimenti

    erronei e di ricercare i livelli di ipercomprato/ipervenduto. La formula del RSIinfatti riduce l'influenza di un singolo aumento/decremento sull'indicatore dimomento e pu assumere valori compresi tra 0 e 100, permettendo di fissare deilivelli di ipercomprato (70) e di ipervenduto (30). Come il ROC, il RSI nonfornisce indicazioni utili per la maggior parte del tempo, ma pu lanciare deisegnali quando si trova a livello di ipervenduto/ipercomprato, oppure pu essereanalizzato come qualsiasi altro indicatore tramite trend line, medie mobili ecc. alloscopo di individuare tendenze e divergenze con il prezzo del sottostante. Varicordato che i segnali devono sempre trovare conferma in altri indicatori tecnici.

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    Pista ciclica (trend deviation) Questo indicatore viene calcolato dividendo ilprezzo di un titolo per una propria media mobile; esprime quindi la crescita o ildeclino del prezzo, depurato della propria tendenza. In pratica la distanza del

    prezzo dalla sua media mobile e non altro che la rappresentazione lineare dellabusta, con le stesse considerazioni da fare per la sua interpretazione.

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    MACD (moving average convergence divergence) E' ottenuto calcolando ilrapporto fra due medie mobili esponenziali aventi differente ampiezza temporale;questo tipo di medie offre un maggior risalto ai dati pi recenti. Deve il suo nomeal fatto che la MME pi corta continuamente converge e diverge verso quella pilunga. Alcuni analisti interpretano i segnali di acquisto/vendita facendo

    riferimento alle intersezioni della MME pi corta (differential line) con quella pilunga (linea di equilibrio). Altri utilizzano un'ulteriore MME chiamata signal linecostituita dalla media media esponenziale della differential line.

    Stocastico Partendo dal presupposto che in fasi di crescita i valori di chiusura

    siano in prossimit dei massimi e viceversa in fasi di declino i valori di chiusurasiano vicini ai minimi, questo indicatore, utilizzando come dati i valori minimi,massimi e di chiusura del prezzo, cerca di individuare un'inversione di tendenza.Pu assumere valori compresi tra 0 e 100 e l'interpretazione simile a quella deglialtri indicatori di momento.

    KST non altro che una combinazione di 3 o 4 medie mobili di ROC condifferente ampiezza temporale allo scopo di avere una visione di insieme dellatendenza di un prezzo. Pu essere rappresentato come pi grafici sovrappostioppure pu essere ottenuto un indicatore sintetico ponderando le medie mobili dei

    ROC attribuendo un peso proporzionale all'estensione temporale.

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    FINANZA COMPORTAMENTALE

    La finanza comportamentale rappresenta un recente sviluppo degli studi di

    analisi finanziaria. Questo filone di ricerca parte dal presupposto che l'analisi dei

    mercati finanziari attraverso metodi tradizionali (ortodossi e razionalisti) nonfunzioni o per lo meno non riesca a spiegare molte situazioni che si verificano spessonei mercati finanziari. Questo perch l'investitore 'normale' spesso non opera inmodo razionale, influenzato da fattori emotivi e percettivi. Gli studi di finanzacomportamentale sono ancora in una fase 'acerba' per cui, sebbene alcune ricerchecerchino di analizzare i comportamenti dell'investitore allo scopo di individuare itrend di mercato, sono utili soprattutto ad individuare i vari errori comportamentaliche tutto noi possiamo commettere (e commettiamo) al fine di evitarli.

    Gli errori comportamentali sono pi frequenti di quanto si possa pensare e

    spesso sfuggono alla nostra coscienza in quanto crediamo di operare razionalmente.Eccone alcuni esempi che ho commesso personalmente e che consiglio di evitare:

    Esempio 1. Ho acquistato un titolo sulla base dell'analisi tecnica. L'andamento dellaquotazione ha per deluso le mie aspettative scendendo dopo poco sotto il prezzo diacquisto. Il quadro tecnico del titolo era cambiato, io avevo interpretato male la

    precedente analisi tecnica e adesso i grafici 'consigliavano' di vendere. Io non hovenduto perch non volevo subire nessuna perdita (seppure lieve) e soprattuttotemevo che, una volta che avessi venduto il titolo, il suo prezzo sarebbe potuto

    risalire 'prendendosi beffa di me'.In questo caso il mio errore non stata l'errata interpretazione dell'analisi tecnica,ma l'atteggiamento psicologico che non mi ha permesso di vendere il titolocorreggendo l'errore di valutazione, che l'analisi tecnica pu causare soprattuttoquando la si utilizza per operazioni di trading.

    Esempio 2. Ho continuato a mantenere in portafoglio il titolo menzionato nelprecedente esempio confidando in un suo recupero, invece le quotazioni sono sceseper molti mesi. Alla fine, frustrato dal continuo andamento negativo, ho venduto adun prezzo molto pi basso del prezzo di acquisto. Se avessi aspettato alcuni mesidopo avrei recuperato una parte delle perdite.

    In questo caso il mio errore stato causato sempre da motivi psicologici: mentrequando la perdita era limitata non avevo venduto perch confidavo in un recupero(possibile), quando stato chiaro che non avrei mai fatto 'pari' di nuovo ho vendutoormai deluso. In realt le statistiche dimostrano che quando un valore si allontanamolto dalla media e per molto tempo, le probabilit che il valore torni verso lamedia aumentano.

    Esempio 3. Ho acquistato un titolo sulla base dell'analisi tecnica. Il titolo salitoconfermando le mie aspettative. Dopo poco, nonostante il quadro tecnico fosse

    sempre positivo, ho venduto per 'monetizzare' i guadagni. Per poche ore sembrato

    che avessi ragione (le quotazioni erano leggermente calate) poi il titolo tornato a

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    salire per molto tempo.Il mio desiderio di 'monetizzare' i guadagni irrazionale: se scegliamo (anche)l'analisi tecnica come guida per gli investimenti dobbiamo seguire le indicazioni che

    se ne possono trarre in modo costante e coerente con la propria strategia, senzaavere paura di perdere i guadagni raggiunti (sebbene virtuali).

    Esempio 4. Nel settembre 2000, dopo un periodo di forte volatilit delle borse in cuiero stato bravo (fortunato) a stare quasi del tutto fuori dai listini, sono tornato adinvestire in borsa essenzialmente sulla base di queste due considerazioni: l'analisitecnica, pur non convincendomi del tutto, dava dei segnali di stabilizzazione; il 2000era un anno di elezioni presidenziali americane e stando alle statistiche non era mai

    successo che durante uno di questi anni le borse USA avessero perduto. In realt gliultimi quattro mesi del 2000 sono stati tra i peggiori che ricordi e cos ho subito

    grosse perdite.In questo caso il mio errore stato quello di dare eccessiva importanza a un datostatistico, che tanto importante non era. Preciso che avevo rilevato tale dato da unnoto giornale finanziario, che in articoli successivi torn sulla notizia, specificandoche 'per la prima volta negli ultimi 30 anni gli indici USA avevano perduto duranteun anno di elezioni presidenziali'. Cito questo per sottolineare che anche le notizievanno 'prese con le molle', a volte possono essere fuorvianti se non del tuttoinconsistenti.

    Potrei continuare per pagine e pagine ad elencare errori che ho commesso, manon lo far per non annoiarvi e per mostravi un altro comportamento irrazionaletipico dei cosiddetti trader: parlare dei guadagni ma non delle perdite, distinguendo

    le perdite (viste come come incidenti di percorso che saranno facilmente evitati infuturo) dai guadagni (frutto di analisi scientifiche o di previsioni degne di un mago).

    Le pagine che seguono schematizzano gli studi pi recenti di finanzacomportamentale. Vi suggerisco di leggerle con calma, riflettendo su ogni errore ocomportamento euristico citato, magari cercando di individuarli anche nella vostraesperienza di risparmiatori allo scopo di non commetterli pi.

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    COMPORTAMENTI EURISTICI ED ERRORI COGNITIVI

    Disponibilit Familiarit (facile da ricordare) Gli individui giudicano gli

    eventi che sono facilmente

    ritrovabili nella memoria,poich vividi e recenti, pi

    numerosi di quelli di pari

    frequenza ma di pi difficilerintracciabilit nella memoria

    Recuperabilit La struttura della memoria

    influenza il processo di ricercae pu determinare errori nella

    stima delle frequenze

    Associazioni presunte La presenza di due eventi

    congiunti pu esseresovrastimata, quando l'agentericorda facilmente possibili

    associazioni

    Rappresentativit Insensibilit ai tassi base Gli individui tendono ad

    ignorare i tassi base nello

    stimare la probabilit degli

    eventi quando sono fornite

    altre informazioni descrittive

    ma irrilevanti

    Insensibilit alla grandezza del campione(gambler fallacy e legge dei piccoli numeri) Gli individui frequentementefalliscono nell'apprezzare il

    ruolo della grandezza del

    campione nello stimare

    l'attendibilitdell'informazione fornita dal

    campione stesso

    Regressione verso la media Gli individui tendono aignorare il fatto che gli eventi

    estremi regrediscano verso la

    media

    Errore dell'unione (conjunction fallacy) Gli individui erroneamentecredono che le unioni (due

    eventi che si verificano

    contemporaneamente) siano

    pi probabili degli insiemi pi

    ampi di eventi di cui la

    congiunzione un sotto-

    insieme

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    Ipersicurezza (overconfidence) Gli individui tendono ad

    essere eccessivamente

    ottimisti circa l'infallibilit dei

    loro giudizi e fissano degli

    intervalli di confidenza troppostretti

    Anchoring Conservatorismo Gli individui risultano

    eccessivamente legati al

    valore iniziale che aggiustanoin modo insufficiente

    all'arrivo di nuova

    informazione

    Errori di unione e disgiunzione Gli individui sovrastimano la

    probabilit di eventi congiunti

    e sottostimano la probabilit

    di eventi disgiunti

    Ipersicurezza (overconfidence) Gli individui tendono ad essre

    eccessivamente ottimisti circa

    l'infallibilit dei loro giudizi e

    fissano degli intervalli di

    confidenza troppo stretti

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    PROSPECT THEORY

    Se il filone di studi relativo ai modelli decisionali euristici aiuta a comprendereil modo in cui gli agenti inferiscono e stabiliscono probabilit su basi soggettive, la

    prospect theory assume le probabilit e i risultati come dati oggettivi, ed esaminala reazione degli operatori davanti ad essi.

    Le principali violazioni all'utilit attesa illustrate nella prospect theory sono:

    l'effetto certezza, ossia la preferenza per un guadagno certo rispetto a unguadagno probabilmente maggiore ma aleatorio;

    l'effetto riflesso, ossia la preferenza per una perdita probabilmente maggiore maaleatoria rispetto ad una perdita certa;

    l'effetto isolamento, ossia la tendenza a trascurare gli elementi comuni tra piopzioni e a concentrare l'attenzione e la successiva decisione unicamente sugli

    aspetti differenzialiUno dei principali assunti della prospect theory la frame dependency ossia ilfatto che gli agenti valutano i prospects attraverso due livelli: una fase di editing incui diventa cruciale il modo in cui vengono posti i problemi (il frame) e unasuccessiva fase di valutazione. In genere a parit di risultato assoluto la sofferenzagenerata dalle perdite pi elevata del godimento determinato dai guadagni. Lafunzione di utilit di un agente economico quindi:a) dipende dalla variazione e non dal livello della ricchezza;

    b) esprime avversione al rischio nelle aree caratterizzate da potenziali guadagni, mapropensione al rischio quando i risultati possibili possono essere negativi;

    c) si caratterizza per un atteggiamento di avversione alle perdite.Un altro effetto simile ai precedenti l'effetto rammarico: gli agenti sono

    tendenzialmente avversi al rammarico (e non al rischio), cio effettuano scelte chepossano minimizzare la sensazione di rammarico.

    Ad influenzare gli agenti economici contribuiscono inoltre i risultati ottenuti in

    precedenza (ottica multiperiodale) e si viene spesso a creare un effetto quasi-

    edonistico, ossia massimizzazione dei risultati piacevoli senza la capacit di rifrasare

    attivamente tutti i problemi (effetto concretezza), che nella fase di editing di regolacomporta:

    a) separazione dei guadagni;b) separazione dei piccoli guadagni dalle perdite ingenti;c) integrazione (cancellazione) di piccole perdite con guadagni considerevoli.

    Si nota inoltre la tendenza di aumentare la propensione al rischio da parte di

    chi ha conseguito in precedenza guadagni (effetto house money), mentre l'agenteche ha subito perdite tende a un atteggiamento di avversione al rischio. Quest'ultimo

    atteggiamento pu essere modificato dall'effetto break-even, ossia la resistenza avendere titoli in perdita finch non saranno tornati al livello di pareggio (leosservazioni su questo effetto hanno mostrato che spesso l'operatore non vende i

    propri titoli finch il break-even appare raggiungibile tenendoli in portafoglio troppo

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    a lungo; quando la perdita appare irrecuperabile l'effetto break-even si affievolisce el'agente pu essere disposto a vendere). Altri comportamenti euristici sono: il

    disposition effect, ossia la tendenza a realizzare troppo presto i guadagni e a

    procastinare la vendita di titoli in perdita amplificando l'entit della stessa; il dollar

    cost averaging, ossia la tendenza a mediare il prezzo di carico per percepire una

    condizione pi favorevole (connesso a questo euristico il fenomeno dei piani diaccumulo, che toglie all'operatore avverso all'ambiguit la responsabilit della sceltae il peso del self-control).

    Le principali regolarit nei mercati finanziari

    Regolarit cross-section

    Effetto dimensione L'evidenza empirica mostra una relazione

    inversa tra dimensione e rendimento di una

    societ (nel mercato americano tale evidenza si

    affievolita nel corso degli ultimi 15 anni)

    Effetto prezzo/utile Effetto prezzo/valore di

    libro

    Numerosi studi nel mercato americano

    evidenziano una relazione negativa tra rapporti

    p/u e p/mp. Nel contesto internazionale gli

    effetti sono meno evidenti ma diventano piconsistenti sostituendo al p/u il rapporto p/cf

    Regolarit stagionali e event-based

    Effetto week-end Nei mercati Usa e in molti altri il

    primo giorno lavorativo dellasettimana ha significativesottoperformances

    Effetto gennaio L'evidenza empirica dimostra che

    durante il mese di gennaio si

    verificano performances positivi esopra la media (tale regolarit si

    affievolita negli ultimi 15 anni)

    Effetto evento: IPO, SEO, Listing, Fusione L'evidenza empirica mostraperformances di medio-lungo

    termine significativamente inferioriai peers per i titoli interessati dalle

    diverse operazioni citate

    Effetto evento: Spin-off, Stock split, Buy back L'evidenza empirica mostraperformances di medio-lungo

    termine significativamente superiori

    ai peers per i titoli interessati dalle

    diverse operazioni citate

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    Effetto week-end Nei mercati Usa e in molti altri il

    primo giorno lavorativo della

    settimana ha significative

    sottoperformances

    Effetto evento: Dividendo I titoli delle societ reagiscono nel

    medio lungo termine alla politica

    dei dividendi sovraperformando

    quando le societ iniziano a pagarei dividendi e sottoperformando

    quando omettono di farlo

    Autocorrelazione di breve termine

    Momentum di breve termine L'evidenza empirica mostra una auto-correlazione

    positiva dei rendimenti sul breve termine (6-12

    mesi), ma una auto-correlazione negativa su architemporali pi brevi

    Autocorrelazione di medio-lungo termine

    Inversione di tendenza I titoli con le peggiori performances storiche

    ottengono i migliori risultati a scapito dei titoli chepresentano una storia brillante

    Volatilit dei prezzi

    Volatilit senza informazioni L'evidenza mostra una volatilit dei prezzi non

    giustificata da nuova informazione e movimenti

    non giustificati da informazione fondamentale

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    I modelli comportamentali

    L'assunto di questo filone di studi il rifiuto della teoria dell'efficienza dei

    mercati e l'implicazione che gli agenti economici operino in condizioni di razionalitlimitata, spinti da numerosi comportamenti euristici, errori cognitivi e tendenza alherding (emulazione) e che il ruolo degli arbitraggisti non sia sufficiente acorreggere tali anomalie.

    Modello di Daniel, Hirshleifer, Subrahmanyam (DHS)

    Questo modello analizza principalmente due inefficienze: l'iper-sicurezza e

    l'auto-attribuzione. Questi due comportamenti causano un'eccessiva fiducia neipropri mezzi valutativi e previsionali e danno maggiore peso alle informazioni

    private rispetto a quelle pubbliche; inoltre gli agenti tendono ad attribuire alla loroabilit i segnali che confermano le loro previsioni mentre incolpano gli altri deirisultati negativi. I prezzi tendono pertanto a reagire in maniera forte alleinformazioni private, mentre reagiscono in modo contenuto (o non reagiscono) allesuccessive informazioni pubbliche. Questa situazione porterebbe a una sovrareazione dei prezzi nel breve termine e ad una sotto reazione nel medio/lungotermine che tende a correggere gli eccessivi movimenti del breve termine. DHSosservano inoltre che l'ipersicurezza un fattore endogeno, che varia da soggetto asoggetto, in base all'et, all'inesperienza, ecc. e contribuisce in maniera determinante

    all'eccessiva volatilit dei prezzi.

    Modello di Barberis, Shleifer, Vishny (BSV)Questo modello incentra l'attenzione principalmente sulla rappreentativit e il

    conservatorismo. Rispetto al modello precedente le conclusioni di BSV sonocontrarie: i prezzi sovra reagiscono alle notizie nel medio/lungo termine, in quanto

    gli agenti inferiscono in modo improprio (rappresentativit) sulla base della leggedei piccoli numeri e confondendo peso e forza delle informazioni, mentre nel brevetermine i prezzi sotto reagiscono, in quanto l'agente tende a sottovalutare nuove

    informazioni che contrastino con l'ipotesi di partenza (conservatorismo). Questo

    spiegherebbe perch gli operatori reagiscano in modo contenuto alle informazioniinfra-annuali sugli utili, mentre sovra reagiscano davanti ad osservazioni consistentinel tempo. BSV, in riferimento agli utili attesi, individuano due modelli: nel primo i

    prezzi seguono un percorso mean reverting, ossia oscillano attorno ad un valoremedio; nel secondo i prezzi seguono un trend crescente/decrescente. Se l'operatoreritiene di trovarsi nel modello 1, pensa che ad una notizia positiva ne segua unanegativa e viceversa, pertanto gli dar poco valore. Se l'operatore ritiene di trovarsinel modello 2, dar invece molta importanza alla notizia ipotizzando ripercussionieccessive sugli utili futuri.

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  • 7/31/2019 Analisi Dei Mercati Finanziari

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    Modello di Hong, Stein (HS)A differenza Dei modelli di DHS e BSV, HS ipotizzano la presenza di pi

    gruppi di agenti economici che agiscono in modo differente: i newswatchergenerano previsioni sull'andamento futuro dei prezzi sulla base di

    informazioni/segnali privati e limitati; i momentum trader generano previsioni

    sull'andamento futuro dei prezzi sulla base della dinamica dei prezzi passati. Ilmercato tende ad avere quindi il seguente percorso: i newswatcher, a cui si presumegiungano le informazioni lentamente e gradualmente, spingono inizialmente i prezziverso il livello di equilibrio; quando ancora tale livello non stato raggiunto entranosul mercato i momentum trader, che sulla base del recente andamento dei titoli,spingono nuovamente i prezzi fino al prezzo di equilibrio ed oltre. Gli ultimi adentrare nel mercato probabilmente subiranno una perdita, in quanto il prezzo deltitolo avr superato il livello di equilibrio.