35
Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Prof. Silvio Brusaferro Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del tabacco tra le persone che vivono, studiano o lavorano a Palmanova, nell’ambito del progetto di comunità “Palma senza fumo” Dr. Alessandro Moro Dr. Luca Arnoldo Prof. Silvio Brusaferro Udine, 10 gennaio 2011

Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Università degli Studi di Udine

Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche

Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva

Prof. Silvio Brusaferro

Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso

del tabacco tra le persone che vivono, studiano o

lavorano a Palmanova, nell’ambito del progetto

di comunità “Palma senza fumo”

Dr. Alessandro Moro

Dr. Luca Arnoldo

Prof. Silvio Brusaferro

Udine, 10 gennaio 2011

Page 2: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 2 di 35

Page 3: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 3 di 35

Indice

Premessa Pag. 5

Obiettivo Pag. 6

Materiali e metodi Pag. 6

Risultati Pag. 8

Risultati ottenuti tramite la somministrazione del questionario

a tutto il campione Pag. 8

Risultati ottenuti tramite la somministrazione del questionario

(fase “iniziale” e fase “post”) ai dipendenti dell’Azienda per i

Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” (ASS5)

Pag. 19

I numeri in sintesi Pag. 30

Conclusioni Pag. 32

Bibliografia Pag. 35

Page 4: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 4 di 35

Page 5: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 5 di 35

Premessa

Il fumo di tabacco è un fattore di rischio importante per numerose patologie cronico-degenerative a carico dell’apparato respiratorio (es. tumore al polmone, broncopneumopatie cronico-ostruttive) e cardiovascolare (es. infarto miocardico e cardiopatia ischemica, stroke) (1). È anche un fattore di rischio per patologie neoplastiche a carico del tratto aero-digestivo (cavità orale, faringe, laringe, esofago, stomaco) e per il carcinoma vescicale ed influisce negativamente sulla sessualità maschile (disfunzione erettile del pene causata da alterazioni circolatorie) e sulla gravidanza (aumentato rischio di abortività e di basso peso alla nascita). Il fumo di tabacco produce dipendenza psichica e tolleranza, determinando un consumo ripetuto (tabagismo), costante e crescente. Il fumo di tabacco risulta nocivo non solo per il fumatore ma anche per qualsiasi persona che si trovi in un ambiente in cui si fuma: infatti il fumo passivo (Enviromental Tobacco Smoke), cioè sia il fumo espirato dal fumatore che il fumo rilasciato dalla sigaretta durante gli intervalli tra un’inalazione e l’altra, produce inquinamento indoor ed è stato classificato dall’International Agency for Reasearch on Cancer (IARC) come un cancerogeno certo per l’uomo (2). Tra le sostanze mutagene presenti nel fumo è utile ricordare: la formaldeide, le N-nitrosamine, il benzene e gli idrocarburi alifatici e policiclici (3). Per meglio comprendere l’impatto che l’abitudine al fumo ha sulla salute, è utile ricordare che, nei Paesi ad alto reddito, il tabagismo è al primo posto nell’elenco di dieci fattori che causano complessivamente il 60 % del carico di malattia (calcolato in Daly, Disability Adjusted Life Years) (4). Il dato è spiegabile anche con la grande diffusione dell’uso del tabacco. Infatti, nel mondo, i fumatori sono 650 milioni e i morti a causa del fumo sono 5.4 milioni ogni anno (5). Secondo recenti dati della Commissione Europea, benché il numero dei fumatori nella Unione Europea sia in calo, un terzo degli europei fuma ancora. Queste persone mettono a repentaglio la loro vita e quella di quanti sono esposti al fumo passivo, tanto che, ogni anno, 19.000 europei non fumatori muoiono per effetto dell’esposizione al fumo passivo, a casa o sul luogo di lavoro (5). Anche in Italia, i dati epidemiologici confermano la grande diffusione dell’abitudine al fumo. Ad esempio, nel 2009, secondo i dati ISTAT (che fanno riferimento a oltre 60 mila interviste faccia a faccia a persone con età superiore ai 14 anni), la percentuale dei fumatori è salita al 23% (era 22,2% nel 2008) dopo 5 anni di valori stabili intorno al 22%. L’incremento ha riguardato allo stesso modo sia i maschi che le femmine (nel 2009: maschi 29,5% femmine 17%; nel 2008: maschi 28,6%, femmine 16,3%), ed è stato maggiore tra i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni (40,2% i maschi e 22,2% le femmine) (6). Il fumo di tabacco è un problema rilevante per la Sanità Pubblica. Le morti e le malattie fumo-correlate sono interamente prevedibili e prevenibili (5), quindi è importante attuare iniziative di prevenzione mirate non solo a livello nazionale ma anche a livello locale, monitorando l’uso del tabacco e svolgendo attività di educazione sanitaria sul territorio. In questo scenario, la città di Palmanova è stata individuata come capofila a livello nazionale per sperimentare un progetto di comunità denominato “Palma senza fumo”, promosso dal Ministero del Welfare, finalizzato a prevenire i danni tabacco-correlati, mediante la prevenzione dell’abitudine al fumo, la tutela dal fumo passivo e la realizzazione di centri di aiuto per smettere di fumare.

Page 6: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 6 di 35

Obiettivo

Lo studio, realizzato all’interno del progetto “Palma senza fumo”, ha lo scopo di analizzare la frequenza e le modalità dell’uso del tabacco tra le persone che vivono, studiano o lavorano a Palmanova (Udine).

Materiali e metodi

Lo studio osservazionale è stato condotto nel periodo compreso tra gennaio 2009 e giugno 2010, tramite un questionario autocompilato, anonimo e su base volontaria. Il questionario è stato distribuito presso le sedi di enti, associazioni ed istituti presenti nel territorio di Palmanova: Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA), Protezione Civile, Associazione Imprese Commercio e Terziario (ASCOM), Associazione teatrale, Centro Italiano Femminile, Scuole medie di Palmanova, Scuola superiore Einaudi Mattei, Università Terza Età, Scuelute Furlane di Palme, Banda Cittadina, Casa di Riposo Ardito Desio IFAP e Residenza per Anziani Janus. Inoltre, il questionario è stato proposto ai dipendenti dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di Libera Scelta. Prima dell’inizio dello studio, il questionario, strutturato secondo il format del questionario utilizzato nel sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) (7), è stato somministrato ad un campione di 70 dipendenti dell’Azienda per i Servizi Sanitari n.5 “Bassa Friulana”. Non essendo emersi problemi rilevanti, il questionario è stato successivamente proposto ai soggetti arruolabili nello studio. Il questionario proponeva items semi-strutturati relativi a: profilo socio-demografico dei soggetti coinvolti, abitudine al fumo, esposizione al fumo di tabacco ambientale (fumo passivo), conoscenze sulla legislazione vigente connessa al fumo e sui rischi per la salute che esso produce. Il questionario è stato somministrato prima dell’inizio degli interventi di prevenzione e di informazione. Successivamente sono stati realizzati numerosi interventi con lo scopo di attuare un programma di educazione sanitaria in grado di informare e responsabilizzare i cittadini, singoli e a gruppi, sui potenziali rischi per la salute associati al tabagismo. Sono state promosse numerose iniziative informative ed educative sia per i dipendenti dell’ASS5 sia per la popolazione. Per quanto riguarda le attività dedicate ai dipendenti dell’ASS5, è utile ricordare: la presentazione del Progetto “Palma senza fumo” sul giornalino aziendale; l’affissione di cartelloni e la distribuzione di volantini per presentare rapide informazioni sui rischi connessi al tabagismo e sulla legislazione vigente relativa al fumo di tabacco nei luoghi pubblici; la realizzazione di corsi gratuiti (corsi di counselling breve antitabagico, corsi di minimal advice sul tabagismo all’interno di altri corsi aziendali, corsi per smettere di fumare). La popolazione è stata coinvolta tramite varie iniziative. Sono stati distribuiti volantini dedicati a come smettere di fumare e al Progetto “Palma senza fumo” in vari luoghi: presso gli ambulatori dei Medici di Medicina generale e dei Pediatri di libera Scelta, presso le sedi delle principali Associazioni cittadine, e direttamente presso le case dei residenti a Palmanova tramite una consegna porta a porta. Sono state distribuite vetrofanie ai negozianti e ai proprietari delle aziende presenti nel territorio del Comune di Palmanova. Due programmi radiofonici RAI hanno presentato “Palma senza fumo” e hanno affrontato i problemi legati al tabagismo. Sono stati realizzati interventi per coinvolgere le Scuole presenti nell’area: un incontro con i referenti per la

Page 7: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 7 di 35

salute delle Scuole; un incontro presso l’Istituto Comprensivo, durante il quale sono state consegnate alcune copie del volume intitolato“Verso una Scuola libera dal fumo”; la “Giornata senza fumo”, svoltasi il 30 maggio 2009, durante la quale sono stati distribuiti ai partecipanti borse e materiali informativi. È stato realizzato un incontro di sensibilizzazione presso l’UTE di Palmanova. La Casa di Riposo Ardito Desio IFAP e la Residenza per Anziani Janus sono state le sedi di due corsi di aggiornamento sull’abitudine al fumo di tabacco riservati al personale operante presso queste strutture. Infine, sono stati organizzati momenti di incontro ricreativi, come ad esempio la“serata” organizzata in collaborazione con il Comitato Donne e lo spettacolo con balletto organizzato in collaborazione con la Croce rossa Italiana (CRI). Al termine delle iniziative, al fine di iniziare a valutare l’efficacia del Progetto “Palma senza fumo”, si è proceduto ad una nuova somministrazione del questionario ai dipendenti dell’ASS5. La scelta di distribuire il questionario per la seconda volta solo in questa parte del campione è stata fatta sulla base di due motivazioni. Innanzitutto, i professionisti della salute rappresentano un importante bersaglio di una campagna di informazione ed educazione sanitaria, in quanto, proprio per la loro attività lavorativa, devono poter offrire ai loro interlocutori informazioni corrette sulla salute e possono stimolare le persone con cui vengono in contatto ad adottare stili di vita sani. Quindi, comprendere se le iniziative promosse per informare ed educare questo sottoinsieme del campione siano state utili ed efficaci, risulta essere rilevante, anche ai fini di un’amplificazione ulteriore della diffusione dei messaggi comunicati. Inoltre, l’ASS5 rappresenta un sottoinsieme del campione che può essere studiato in modo più agevole e riproducibile, permettendo un confronto adeguato dal punto di vista del metodo tra i risultati ottenuti prima e dopo la campagna di educazione sanitaria. L’analisi dei dati ottenuti è stata realizzata utilizzando il programma statistico SPSS versione 12.0.

Page 8: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 8 di 35

Risultati

Risultati ottenuti tramite la somministrazione del questionario a tutto il campione:

Numerosità del campione: Il numero dei questionari raccolti è pari a 1691. Profilo socio-demografico: I soggetti che hanno compilato il questionario hanno un’età compresa tra i 12 e gli 89 anni (età media pari a 42 anni), e nel 59.3 % dei casi sono di sesso femminile (vedi tabella 1).

Tabella 1 – Distribuzione per sesso

n %

Femmine 1002 59.3

Maschi 687 40.7

Totale 1689 100

Il livello di istruzione è vario: il 48.1 % dei partecipanti riferisce di aver conseguito la licenza media superiore, il 23.7 % la licenza media inferiore, il 19.1% la laurea, il 6.1% la licenza elementare (vedi tabella 2).

Tabella 2 – Titolo di studio

n %

Licenza media superiore 813 48.1

Licenza media inferiore 400 23.7

Laurea 322 19.1

Licenza elementare 103 6.1

Altro 51 3

Nessuna 0 0

Totale 1689 100

Page 9: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 9 di 35

Il 78% dei partecipanti lavora, l’11.2 % è pensionato, il 5.8 % studia mentre il 4.7% riferisce di essere disoccupato (vedi tabella 3).

Tabella 3 – Condizione occupazionale 1

n %

Lavoratore 1318 78

Pensionato 189 11.2

Studente 98 5.8

Disoccupato 80 4.7

Studente/lavoratore 4 0.2

Totale 1689 100

Il 28.2 % dei lavoratori svolge un’attività in ambito sanitario (es. operatore socio-sanitario, infermiere, medico, farmacista), il 24.4 % svolge un lavoro d’ufficio come impiegato e il 14.3 % è rappresentato da militari oppure componenti delle forze dell’ordine (vedi tabella 4). Tabella 4 – Condizione occupazionale 2

n %

Sanità 372 28.2

Impiegato 321 24.4

Esercito, Forze dell’ordine 188 14.3

Agricoltore, operaio, artigiano 94 7.1

Commerciante 74 5.6

Professionista (es. avvocato, ingegnere) 72 5.5

Casalinga 71 5.4

Studente 64 4.9

Educatore/Insegnante 44 3.3

Altro 18 1.4

Totale 1318 100

Il 29.9 % (503/1682) dei soggetti coinvolti risiede a Palmanova, mentre il 70.1 % (1179/1682) riferisce un’altra residenza.

Page 10: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 10 di 35

Per quanto riguarda lo stato civile, le categorie più rappresentate sono quelle dei soggetti coniugati (55.3 %) e delle persone celibi/nubili (30 %) (vedi tabella 5). Tabella 5 – Stato civile

n %

Coniugato/a 931 55.3

Celibe/nubile 505 30

Convivente 84 5

Vedovo/a 69 4.1

Divorziato/a 49 2.9

Separato/a 45 2.7

Totale 1683 100

Il 30.1 % (509/1691) riferisce di essere genitore di almeno un figlio con età inferiore a 16 anni, mentre il 25.7 % (434/1691) dichiara di avere almeno un figlio di età maggiore o uguale ai 16 anni. Tra i 1662 soggetti che hanno riferito con quali persone condividono l’ambiente domestico, il 77.8% (1293/1662) vive con la famiglia, il 13.1 % (217/1662) vive da solo, mentre il 9.1 % (152/1662) dichiara un’altra condizione abitativa. Abitudine al fumo: Il 47.7 % (806/1691) dei soggetti ha fumato almeno 100 sigarette (5 pacchetti da 20 sigarette) nella propria vita. Il 26.3 % (444/1691) fuma attualmente, in particolare sigarette (vedi tabella 6). Tabella 6 – Modalità di consumo del tabacco

n %

Sigarette 406 91.4

Sigarette e sigari e/o pipa 20 4.5

Solo sigari 12 2.7

Solo pipa 5 1.1

Solo sigari e pipa 1 0.2

Totale 444 100.0

Il 62.7 % (1060/1691) dei partecipanti ricorda quando ha fumato la prima sigaretta. L’età in cui la maggior parte dei soggetti ha fumato per la prima volta si colloca tra i 14 e i 18 anni (vedi tabella 7).

Page 11: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 11 di 35

Tabella 7 – Età in cui avviene per la prima volta il consumo di tabacco

Classi di età (anni) n %

≤ 13 148 14

14-18 751 70.8

19-24 125 11.8

25-30 27 2.5

> 30 9 0.8

Totale 1060 100

Il 71.1 % (573/806) delle persone riferisce di aver provato a smettere di fumare, in modo autonomo (533/550), tramite un programma di sostegno (9/550) oppure con l’ausilio di farmaci specifici (8/550). Il 53.8 % (308/573) dichiara di essere riuscito a smettere di fumare in modo definitivo. I motivi per cui un soggetto può riuscire a smettere di fumare sono vari, ma il più frequente è rappresentato dalla salute (51.6 %). Tra le motivazioni, risultano essere rilevanti anche: la gravidanza o comunque la presenza di bambini (15.9 %), la decisione autonoma di interrompere un’abitudine (12.4 %), la riduzione del piacere associato al fumo di tabacco (12 %) (vedi tabella 8).

Tabella 8 – Motivi che portano a

smettere di fumare

n %

Salute 259 51.6

Gravidanza, avere figli e/o nipoti

80 15.9

Volontà/consapevolezza 62 12.4

Calo di piacere 60 12

Altro 30 6

Economici 10 2

Corso anti-tabagismo 1 0.2

Totale 502 100

Page 12: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 12 di 35

Il 25 % (111/444) dichiara di aver ricevuto, negli ultimi 12 mesi, il suggerimento di smettere di fumare. Il consiglio è stato dato: dal Medico di Medicina Generale di fiducia nel 51.4 % dei casi, da un altro professionista della salute nel 27.9 %, da un collega di lavoro nell’8.1 % (vedi tabella 9).

Tabella 9 – Soggetti che hanno consigliato di smettere di fumare

n %

Medico di Medicina Generale (MMG)

57 51.4

Altro professionista della salute (infermiere, medico, farmacista)

31 27.9

Altro 11 9.9

Collega di lavoro 9 8.1

Familiare 3 2.7

Totale 111 100

51.4

27.9

9.9 8.1

2.7

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

MMG

Altro p

rofe

ssioni

sta

Altro

Collega

di lavo

ro

Famili

are

Esposizione al fumo di tabacco ambientale (fumo passivo): Il 99.7 % (1686/1691) del campione ha espresso un’opinione sulla possibilità che l’esposizione al fumo di tabacco possa essere dannosa per la salute. L’esposizione viene ritenuta dannosa: sempre, dall’89.4 % dei soggetti che hanno riferito la propria opinione, solo in situazioni particolari dal 5 %, solo ad alti livelli di esposizione dal 4.3 %. Il 0.6 % ritiene che l’esposizione non sia associata ad alcun danno (vedi tabella 10).

Tabella 10 – Informazione sull’esistenza di danni per la salute dovuti al fumo di tabacco ambientale

n %

Si, sempre 1507 89.4

Si, per situazioni particolari (es. bambini, donne in gravidanza)

84 5

Si, solo ad alti livelli di esposizione

73 4.3

No, mai 10 0.6

Non so 12 0.7

Totale 1686 100

Page 13: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 13 di 35

Il 17 % (287/1691) dei soggetti fuma abitualmente in casa: l’82.9 % di essi fuma solo in alcune stanze o in alcuni orari o in particolari situazioni, mentre il 17.1 % dichiara di fumare liberamente in casa senza limitazioni (vedi tabella 11.a).

Tabella 11.a – Fumo di tabacco in casa

n %

Fuma in casa, in alcune stanze o in alcuni orari o in particolari situazioni

238 82.9

Fuma in casa, liberamente senza limitazioni

49 17.1

Totale 287 100

Il 73.9 % (119/161) degli studenti delle Scuole medie di Palmanova e l’81.1 % (236/291) degli studenti delle Scuola superiore Einaudi-Mattei dichiarano di non essere esposti al fumo di tabacco in casa. Invece, questa situazione viene riferita dal 26 % (42/161) degli allievi delle Scuole medie e dal 18.9 % (55/291) di coloro che frequentano la Scuola superiore (vedi tabella 11.b).

Tabella 11.b – Studenti esposti al fumo di tabacco in casa

In nessuna

stanza In alcune

stanze Dappertutto Tot.

Scuole medie 119 31 11 161

Scuola superiore Einaudi-Mattei

236 43 12 291

Tot. 355 74 23 452

4.1

6.814.8

19.3

81.1

73.9

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

In nessuna stanza In alcune stanze Dapperutto

Scuole medie di Palmanova Scuola superiore Einaudi-Mattei

Il divieto di fumare nel luogo di lavoro viene rispettato: sempre, nel 70.2 % dei casi; quasi sempre nel 17.7 %; a volte nell’8.6 %. Il 3.5 % non rispetta mai il divieto (vedi tabella 12).

4.1

Page 14: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 14 di 35

Tabella 12 – Rispetto del divieto di

fumare nel luogo di lavoro

n %

Sempre 302 70.2

Quasi sempre 76 17.7

A volte 37 8.6

Mai 15 3.5

Totale 430 100

70.2

17.78.6

3.5

0%10%20%30%40%50%60%70%80%

Sempr

e

Quasi s

empre

A volte M

ai

L’87.9 % (1486/1691) dei soggetti è in grado di dichiarare se viene abitualmente esposto al fumo passivo nel luogo di lavoro, indicando eventualmente anche il numero di giorni/settimana lavorativa in cui questa situazione si verifica. Tra coloro che hanno risposto al quesito, il 71.9 % (1068/1486) dichiara di non essere esposto al fumo passivo mentre il 28.1 % (418/1486) riferisce di essere esposto al fumo passivo per almeno 1 giorno/settimana. Nella maggioranza dei casi, i soggetti riferiscono di essere esposti per 2, per 7 e per 5 giorni a settimana (vedi tabella 13).

Tabella 13 – Esposizione al fumo di sigaretta nel luogo di lavoro durante una settimana lavorativa

Numero giorni

n %

1 66 15.8

2 103 24.6

3 47 11.2

4 28 6.7

5 67 16

6 24 5.7

7 83 19.9

Totale 418 100

Il 20.3 % (343/1691) del campione riferisce di fumare o di essere esposto al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile. Questa situazione si verifica: a volte nel 59.2 % dei casi, sempre o quasi sempre nel 22.4 % , e spesso nel 18.4 % (vedi tabella 14.a).

Tabella 14.a – Fumo di tabacco

in automobile

n %

A volte 203 59.2

Sempre o quasi sempre 77 22.4

Spesso 63 18.4

Totale 343 100

Page 15: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 15 di 35

Il 69.6 % (112/161) degli studenti delle Scuole medie di Palmanova e il 75.6 % (217/287) degli studenti delle Scuola superiore Einaudi-Mattei dichiarano di non essere esposti al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile. Invece, il 30.4 % (49/161) degli allievi delle Scuole medie e il 24.4 % (70/287) di coloro che frequentano la Scuola superiore Einaudi-Mattei riferiscono un’esposizione più o meno costante (vedi tabella 14.b).

Tabella 14.b - Studenti esposti al fumo di tabacco

in automobile

Mai A volte Spesso Sempre o

quasi sempre Tot.

Scuole medie di Palmanova

112 28 16 5 161

Scuola sup. Einaudi-Mattei

217 34 18 18 287

Tot. 329 62 34 23 448

11.8

17.4

75.669.6

6.33.1

6.39.9

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Mai A volte Spesso Sempre oquasi

sempre

Scuole medie di Pa lmanova

Scuola s uperiore Einaudi -Mattei

Conoscenze sulla legislazione vigente connessa al fumo di tabacco e sui rischi per la salute che esso produce: Le persone che hanno partecipato allo studio ritengono di conoscere la normativa, in modo adeguato nel 62.1 % dei casi e in modo parziale nel 30.6 %. Il 7.3 % dichiara di non conoscere le norme vigenti (vedi tabella 15).

Tabella 15 – Conoscenza della normativa

n %

Adeguata 1040 62.1

Parziale 512 30.6

Non conosce 122 7.3

Totale 1674 100

Il 97.3 % definisce “obbligatoria” l’affissione del divieto di fumo nei luoghi pubblici e di lavoro. L’1.8 % non ha conoscenze sufficienti per esprimersi, mentre il 0.9 % ritiene questa procedura “facoltativa” (vedi tabella 16).

4.1

Page 16: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 16 di 35

Tabella 16 – Affissione del divieto di fumo

nei luoghi pubblici e di lavoro

n %

Obbligatoria 1646 97.3

Facoltativa 15 0.9

Non sa rispondere 30 1.8

Totale 1691 100

Il 56.8 % dei soggetti ha dichiarato di voler ricevere maggiori informazioni sul fumo di tabacco, il 40.2 % riferisce di non avere questa necessità, mentre il 3.1 % non risponde (vedi tabella 17).

Tabella 17 – Necessità di ricevere

maggiori informazioni sul fumo di tabacco

n %

Si 960 56.8

No 679 40.2

Non risponde 52 3.1

Totale 1691 100

Rispetto al campione, il sottogruppo dei fumatori risulta essere meno interessato a ricevere informazioni più dettagliate sul fumo: il 50.5 % (224/444) dei fumatori non desidera ottenere ulteriori informazioni, il 45.7 % (203/444) desidererebbe aumentare le proprie conoscenze e il 3.8 % (17/444) non risponde. Tra le 1639 persone che hanno espresso un’opinione sulla necessità di informazione, il 21.8 % desidererebbe ricevere maggiori informazioni sui danni causati dall’abitudine al fumo di tabacco, il 21 % sulla tutela dei non fumatori, il 7.4 % sulle normative (vedi tabella 18). Tabella 18 – Necessità di informazione e relative tematiche espresse dalla popolazione rispondente

n %

Non sono necessarie ulteriori informazioni 679 41.4

Sulla salute 357 21.8

Sulla tutela dei non fumatori 345 21

Sulle normative 121 7.4

Sulle normative, sulla salute e sulla tutela dei non fumatori 38 2.3

Sulla salute e sulla tutela dei non fumatori 32 2

Sulle normative e sulla salute 28 1.7

Altro 20 1.2

Sulle normative e sulla tutela dei non fumatori 19 1.2

Totale 1639 100

Page 17: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 17 di 35

Il 97 % (1640/1691) del campione ha espresso una propria opinione sul possibile numero di fumatori presente in un gruppo di 10 persone adulte. Il 21.1 % ritiene che 1 soggetto su 2 sia un fumatore, il 17.6 % ritiene che i fumatori siano 4/10, il 16 % ritiene che i fumatori siano 6/10, il 14.5 % ritiene che i fumatori siano 7/10 (vedi tabella 19).

Tabella 19 – Numero presunto di fumatori in un campione di 10 soggetti adulti

Numero fumatori n %

1 4 0.2

2 35 2.1

3 172 10.5

4 288 17.6

5 346 21.1

6 262 16

7 237 14.5

8 204 12.4

9 66 4

10 26 1.6

Totale 1640 100

Il 99.6 % (1640/1691) del campione ha indicato il fumo come fattore in grado di produrre effetti nocivi per l’uomo. Tra i 1640 soggetti che hanno espresso un’opinione: il 77.2 % ritiene che il fumo di tabacco sia dannoso per tutto l’organismo, il 21.8 % ritiene che sia dannoso per l’apparato cardiovascolare, mentre il 0.5 % considera il fumo di tabacco dannoso sia per l’apparato cardiovascolare sia per l’apparato genito-urinario (vedi tabella 20).

Tabella 20 – Effetti nocivi del fumo

di tabacco

n %

Tutto l’organismo 1300 77.2

Apparato cardio-vascolare (CV) 368 21.8

Apparato cardio-vascolare e genito-urinario (CV + GU)

9 0.5

Apparato genito-urinario (GU) 8 0.5

Totale 1685 100

Il 99.2 % (1678/1691) del campione ha espresso l’opinione che il fumo passivo sia un agente cancerogeno. Tra i 1678 soggetti che hanno espresso un giudizio: il 70.6 % considera il fumo passivo cancerogeno anche a piccole/brevi esposizioni, il 28 % considera il fumo passivo cancerogeno solo ad alte/lunghe esposizioni, mentre l’1.4 % ritiene che il fumo passivo non sia cancerogeno (vedi tabella 21).

Page 18: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 18 di 35

Tabella 21 – Fumo passivo come agente

cancerogeno

n %

Anche a piccole/brevi esposizioni 1185 70.6

Solo ad alte/lunghe esposizioni 470 28

Non è cancerogeno 23 1.4

Totale 1678 100

Al momento della compilazione del questionario, l’84.2 % dichiara di non conoscere il Progetto “Palma senza fumo”, mentre il 15.3 % riferisce di conoscere questa iniziativa (vedi tabella 22).

Tabella 22 – Conoscenza del Progetto “Palma senza fumo”

n %

No 1424 84.2

Si 259 15.3

Non risponde 8 0.5

Totale 1691 100

Page 19: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 19 di 35

Risultati ottenuti tramite la somministrazione del questionario (fase “iniziale” e fase “post”) ai

dipendenti dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” (ASS5):

Ai dipendenti dell’ASS5 lo stesso questionario è stato somministrato due volte: la prima volta, all’inizio del Progetto “Palma senza fumo” (questionario denominato “iniziale” oppure “i”); la seconda, al termine del Progetto (questionario denominato “post” oppure“p”). Numerosità del campione: Il numero dei questionari “iniziali” è pari a 437, mentre il numero di questionari “post” è pari a 190 (le due popolazioni non sono coincidenti). Profilo socio-demografico: I soggetti che hanno compilato il questionario “iniziale” hanno un’età compresa tra i 23 e i 63 anni (età media pari a 43.3), e nel 76.7 % dei casi sono di sesso femminile. I soggetti che hanno compilato il questionario “post” hanno un’età compresa tra i 17 e i 60 anni (età media pari a 43.8), e nel 79.5 % dei casi sono di sesso femminile (vedi tabellaASS5 1).

TabellaASS5 1 – Distribuzione per sesso

n i % i n p % p

Femmine 335 76.7 151 79.5

Maschi 102 23.3 39 20.5

Totale 437 100 190 100

Il livello di istruzione è vario. I titoli di studio più frequenti sono la licenza media superiore e la laurea, sia nel questionario “iniziale” sia nel questionario “post” (vedi tabellaASS5 2).

TabellaASS5 2 – Titolo di studio

n i % i n p % p

Licenza media superiore 217 49.7 99 52.4

Laurea 112 25.6 46 24.3

Licenza media inferiore 74 16.9 28 14.8

Altro 32 7.3 15 7.9

Licenza elementare 2 0.5 1 0.5

Totale 437 100 189 100

Page 20: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 20 di 35

Il 100 % dei lavoratori risulta dipendente dell’ASS5, con varie funzioni (vedi tabellaASS5 4). TabellaASS5 4 – Condizione occupazionale

n i % i n p % p

Altro 70 16.8 20 10.5

Amministrativo 63 15.1 36 18.9

Assistente sanitaria 5 1.2 4 2.1

Assistente sociale 4 1 1 0.5

Ausiliario 5 1.2 1 0.5

Farmacista 2 0.5 11 5.8

Fisioterapista 4 1 9 4.7

Infermiere 168 40.4 61 32.1

Medico 50 12 17 8.9

Operatore Socio Sanitario 39 9.4 25 13.2

Ostetrica 2 0.5 2 1.1

Psicologo 4 1 3 1.6

Totale 416 100 190 100

Nel questionario “iniziale”, l’11.1 % (48/434) dei soggetti dichiara di risiedere a Palmanova, mentre l’88.9 % (386/434) riferisce un’altra residenza. Nel questionario “post”, il 14.3 % (27/189) dei soggetti riferisce di risiedere a Palmanova, mentre l’85.7 % (162/189) indica un’altra residenza. Per quanto riguarda lo stato civile, le categorie più rappresentate sono quelle dei soggetti coniugati e delle persone celibi/nubili. La maggior parte dei soggetti ha almeno un figlio con età inferiore a 16 anni, e vive con la famiglia (vedi tabellaASS5 5). TabellaASS5 5 – Stato civile, presenza di figli e convivenza

Stato civile n i % i n p % p Figli N i % i n p % p Convivenza n i % i n p % p

Coniugato/a 278 63.8 124 65.3

Celibe/nubile 96 22 35 18,4 <16 171 39.1 86 45.3

Famiglia 353 80.8 157 82.6

Convivente 26 5.9 12 6,3 ≥16 108 24.7 38 20.0 Da solo 55 12.6 24 12.6

Separato/a 19 4.3 9 4,7 Si ma non c’è l’età

0 0 4 2.1

Divorziato/a 10 2.3 7 3,7 No 152 34.8 61 32.1

Altro 25 5.7 9 4.7

Vedovo/a 7 1.6 2 1,1 Non

risponde 1 0.2 1 0.5

Non risponde

4 0.9 0 0

Totale 437 100 190 100 Totale 437 100 190 100 Totale 437 100 190 100

Page 21: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 21 di 35

Abitudine al fumo: Nel questionario “iniziale”, il 46.5 % (203/437) dei soggetti ha fumato almeno 100 sigarette (5 pacchetti da 20 sigarette) nella propria vita. Il 21.5 % (94/437) fuma anche attualmente. Nel questionario “post”, il 46.8 % (89/190) dei soggetti ha fumato almeno 100 sigarette (5 pacchetti da 20 sigarette) nella propria vita. Il 16.8 % (32/190) fuma anche attualmente. Sia nel questionario “iniziale” sia nel questionario “post”, la modalità di consumo del tabacco più frequente è rappresentata dalle sigarette (vedi tabellaASS5 6). TabellaASS5 6 – Modalità di consumo del tabacco

n i % i n p % p

Sigarette 88 93.6 28 87.5

Sigarette e sigari e/o pipa 1 1.1 2 6.3

Solo sigari 3 3.2 1 3.1

Solo pipa 2 2.1 0 0.0

Solo sigari e pipa 0 0.0 1 3.1

Totale 94 100 32 100

Il 61.8 % (270/437) dei partecipanti che hanno compilato il questionario “iniziale” e il 61.6 % (117/190) dei partecipanti che hanno compilato il questionario “post” ricordano quando hanno fumato la prima sigaretta. Sia nel questionario “iniziale” sia nel questionario “post”, l’età in cui la maggior parte dei soggetti ha fumato per la prima volta si colloca tra i 14 e i 18 anni (vedi tabellaASS5 7).

Tabella ASS5 7 – Età in cui avviene per la prima volta il consumo di tabacco

Classi di età (anni) n i % i n p % p

≤ 13 33 12.2 10 8.5

14-18 200 74.1 87 74.4

19-24 30 11.1 19 16.2

25-30 6 2.2 1 0.9

> 30 1 0.4 0 0

Totale 270 100 117 100

Il 68.4 % (139/203) delle persone nel questionario “iniziale” e il 67.4 % (60/89) delle persone nel questionario “post” riferiscono di aver provato a smettere di fumare, in modo autonomo (128/139 nel questionario “iniziale” e 55/60 nel questionario “post”), tramite un programma di sostegno (4/139 nel questionario “iniziale” e 3/60 nel questionario “post”) oppure con l’ausilio di farmaci specifici (2/139 nel questionario “iniziale” e 0/60 nel questionario “post”). Il 50.4 % (70/139) nel questionario “iniziale” e il 58.3 % (35/60) nel questionario “post” dichiarano di essere riusciti a smettere di fumare in modo definitivo.

Page 22: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 22 di 35

I motivi per cui un soggetto può riuscire a smettere di fumare sono vari, ma il più frequente è rappresentato dalla salute. Tra le motivazioni, risultano essere rilevanti anche: la gravidanza o comunque la presenza di bambini, la decisione autonoma di interrompere un’abitudine, e la riduzione del piacere associato al fumo di tabacco (vedi tabellaASS5 8).

Il 44.9 % (40/89) dei fumatori nel questionario “iniziale” e il 33.3 % (10/30) nel questionario “post” dichiarano di aver ricevuto, negli ultimi 12 mesi, il suggerimento di smettere di fumare (vedi tabellaASS5 9).

TabellaASS5 9 – Soggetti che hanno consigliato di smettere di fumare

n i % i n p % p

Medico di Medicina Generale (MMG)

10 25 7 70

Altro professionista della salute (infermiere, medico, farmacista)

12 30 2 20

Collega di lavoro 9 22.5 1 10

Altro 8 20 0 0

Familiare 1 2.5 0 0

Totale 40 100 13 100

25

70

3020 22.5

1020

0 2.50

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

MMG

Altro pro

fess ionista Colle

gaAltr

o

Familiare

Iniziale Post

Esposizione al fumo di tabacco ambientale (fumo passivo): Nel questionario “iniziale”, l’esposizione viene ritenuta dannosa: sempre, dal 95.8 % dei soggetti che hanno riferito la propria opinione, solo in situazioni particolari dall’1.6 %, solo ad alti livelli di esposizione dall’1.6 %. Il 0.5 % ritiene che l’esposizione non sia associata ad alcun danno.

TabellaASS5 8 – Motivi che portano a

smettere di fumare

n i % i n p % p

Salute 59 44 28 57.1

Gravidanza, avere figli e/o nipoti

40 29.9 8 16.3

Volontà, consapevolezza

19 14.2 12 24.5

Calo di piacere 12 9 1 2

Economici 3 2.2 0 0

Corso anti-tabagismo 1 0.7 0 0

Altro 0 0 0 0

Totale 134 100 49 100

Page 23: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 23 di 35

Nel questionario “post”, l’esposizione viene ritenuta dannosa: sempre, dal 95.2 % dei soggetti che hanno riferito la propria opinione, solo in situazioni particolari dal 2.1 %, solo ad alti livelli di esposizione dall’1.6 % (vedi tabellaASS5 10).

TabellaASS5 10 – Informazione sull’esistenza di danni per la salute dovuti al fumo di tabacco ambientale

n i % i n p % p

Si, sempre 415 95.8 180 95.2

Si, per situazioni particolari (es. bambini, donne in gravidanza)

7 1.6 4 2.1

Si, solo ad alti livelli di esposizione 7 1.6 3 1.6

Non so 2 0.5 2 1.1

No, mai 2 0.5 0 0

Totale 433 100 189 100

Nel questionario “iniziale”, il 10.8 % (47/437) dei soggetti fuma abitualmente in casa: l’80.9 % di essi solo in alcune stanze o in alcuni orari o in particolari situazioni, mentre il 19.1 % dichiara di fumare liberamente in casa senza limitazioni. Nel questionario “post”, il 6.8 % (13/190) dei soggetti fuma abitualmente in casa: il 61.5 % di essi solo in alcune stanze o in alcuni orari o in particolari situazioni, mentre il 38.5 % dichiara di fumare liberamente in casa senza limitazioni (vedi tabellaASS5 11).

TabellaASS5 11 – Fumo di tabacco in casa

n i % i n p % p

Fuma in casa, in alcune stanze o in alcuni orari o in particolari situazioni

38 80.9 8 61.5

Fuma in casa, liberamente senza limitazioni

9 19.1 5 38.5

Totale 47 100 13 100

Nel questionario “iniziale”, il divieto di fumare nel luogo di lavoro viene rispettato: sempre nel 71.9 %; quasi sempre nel 20.2 %; a volte nel 14.6 %. L’1 % non rispetta il divieto. Nel questionario “post”, il divieto di fumare nel luogo di lavoro viene rispettato: sempre, nel 76.7 % dei casi; quasi sempre nel 10 %; a volte nel 10 %. Il 3.3 % non rispetta il divieto (vedi tabella ASS512).

Page 24: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 24 di 35

TabellaASS5 12 – Rispetto del divieto di

fumare nel luogo di lavoro

n i % i n p % p

Sempre 64 71.9 23 76.7

Quasi sempre 18 20.2 3 10

A volte 6 6.7 3 10

Mai 1 1.1 1 3.3

Totale 89 100 30 100

71.9 76.7

20.2

106.7 10

1.1 3.3

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Sem

pre

Qua

si sem

pre

A volt

eM

ai

Iniziale Post

Il 92.9 % (406/437) dei soggetti nel questionario “iniziale” e il 100 % (190/190) dei soggetti nel questionario “post” sono in grado di dichiarare se sono abitualmente esposti al fumo passivo nel luogo di lavoro, indicando anche il numero di giorni/settimana lavorativa in cui questa situazione si verifica. Tra coloro che hanno risposto al quesito: il 70.2 % (285/406) nel questionario “iniziale” e il 61.1 % (116/190) nel questionario “post” dichiarano di non essere esposti al fumo passivo; il 29.8 % (121/406) nel questionario “iniziale” e il 38.9 % (74/190) nel questionario “post” riferiscono di essere esposti al fumo passivo per almeno 1 giorno/settimana. Nella maggioranza dei casi, i soggetti riferiscono di essere esposti per 7, per 5 e per 2 giorni a settimana (vedi tabellaASS5 13).

Tabella ASS5 13 – Esposizione al fumo di sigaretta nel luogo di lavoro durante una

settimana lavorativa

giorni n i % i n p % p

1 13 10.7 10 13.5

2 14 11.6 13 17.6

3 8 6.6 5 6.8

4 4 3.3 4 5.4

5 23 19 14 18.9

6 9 7.4 2 2.7

7 50 41.3 26 35.1

Totale 121 100 74 100

Nel questionario “iniziale”, il 17.2 % (75/437) del campione riferisce di fumare o di essere esposto al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile. Questa situazione si verifica: a volte nel 69.3 % dei casi, sempre o quasi sempre nel 17.3 %, e spesso nel 13.3 %. Nel questionario “post”, il 10.5 % (20/190) del campione riferisce di fumare o di essere esposto al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile. Questa situazione si verifica: a volte nel 55% dei casi, sempre o quasi sempre nel 35 %, e spesso nel 10 % (vedi tabellaASS5 14).

Page 25: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 25 di 35

TabellaASS5 14 – Fumo di tabacco

in automobile

n i % i n p % p

A volte 52 69.3 11 55

Sempre o quasi sempre

13 17.3 7 35

Spesso 10 13.3 2 10

Totale 75 100 20 100

Conoscenze sulla legislazione vigente connessa al fumo di tabacco e sui rischi per la salute che esso produce: Nel questionario “iniziale”, le persone che hanno partecipato allo studio ritengono di conoscere la normativa, in modo adeguato nel 60.4 % dei casi e in modo parziale nel 34.6 %. Il 4.3 % dichiara di non conoscere le norme vigenti, mentre il 0.7 % non risponde. Nel questionario “post”, le persone che hanno partecipato allo studio ritengono di conoscere la normativa, in modo adeguato nel 70.5 % dei casi e in modo parziale nel 25.3 %. Il 4.2 % dichiara di non conoscere le norme vigenti (vedi tabellaASS5 15).

TabellaASS5 15 – Conoscenza della normativa

n i % i n p % p

Adeguata 264 60.4 134 70.5

Parziale 151 34.6 48 25.3

Non conosce 19 4.3 8 4.2

Non risponde 3 0.7 0 0

Totale 437 100 190 100

Nel questionario “iniziale”, il 98.9 % definisce “obbligatoria” l’affissione del divieto di fumo nei luoghi pubblici e di lavoro. L’1.1 % non ha conoscenze sufficienti per esprimersi, mentre nessun soggetto ritiene questa procedura “facoltativa”. Nel questionario “post”, il 99.5 % definisce “obbligatoria” l’affissione del divieto di fumo nei luoghi pubblici e di lavoro. Il 0.5 % ritiene questa procedura “facoltativa”, mentre nessun soggetto riferisce di non avere conoscenze sufficienti per esprimersi (vedi tabellaASS5 16).

Page 26: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 26 di 35

TabellaASS5 16 – Affissione del divieto di fumo

nei luoghi pubblici e di lavoro

n i % i n p % p

Obbligatoria 432 98.9 189 99.5

Facoltativa 0 0 1 0.5

Non sa rispondere

5 1.1 0 0

Totale 437 100 190 100

Il 53.3 % dei soggetti nel questionario “iniziale” ed il 56.3% dei soggetti nel questionario “post” hanno dichiarato di voler ricevere maggiori informazioni sul fumo di tabacco. Il 43.9 % nel questionario “iniziale” ed il 43.7 % nel questionario “post”riferiscono di non avere questa necessità (vedi tabellaASS5 17).

TabellaASS5 17 – Necessità di ricevere

maggiori informazioni sul fumo di tabacco

n i % i n p % p

Si 233 53.3 107 56.3

No 192 43.9 83 43.7

Non sa rispondere 12 2.7 0 0

Totale 437 100 190 100

Rispetto al campione, sia nel questionario “iniziale” che nel questionario “post”, il sottogruppo dei fumatori risulta essere meno interessato a ricevere informazioni più dettagliate sul fumo. In particolare, nel questionario iniziale, il 65.2 % (58/89) dei fumatori non desidera ottenere ulteriori informazioni, il 28 % (25/89) desidererebbe aumentare le proprie conoscenze e il 3.8 % (6/89) non risponde. Nel questionario “post”, il 76.7 % (23/30) dei fumatori non desidera ottenere ulteriori informazioni, mentre il 23.3% (7/30) desidererebbe aumentare le proprie conoscenze. Nel questionario “iniziale”, tra le 425 persone che hanno espresso un’opinione sulla necessità di informazione, il 20 % desidererebbe ricevere maggiori informazioni sulla tutela dei non fumatori, il 12.7 % sui danni causati dall’abitudine al fumo di tabacco, il 10.4 % sulle normative. Nel questionario “post”, tra le 190 persone che hanno espresso un’opinione sulla necessità di informazione, il 25.3 % desidererebbe ricevere maggiori informazioni sulla tutela dei non fumatori,

43.9 43.7

Page 27: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 27 di 35

il 13.2 % sulle normative, l’11.1 % sui danni causati dall’abitudine al fumo di tabacco (vedi tabellaASS5 18). TabellaASS5 18 – Necessità di informazione e relative tematiche espresse dalla popolazione rispondente

n i % i n p % p

Non sono necessarie ulteriori informazioni 192 45.2 83 43.7

Sulla tutela dei non fumatori 85 20 48 25.3

Sulla salute 54 12.7 21 11.1

Sulle normative 44 10.4 25 13.2

Sulle normative, sulla salute e sulla tutela dei non fumatori 17 4 5 2.6

Sulle normative e sulla tutela dei non fumatori 13 3.1 2 1.1

Sulla salute e sulla tutela dei non fumatori 8 1.9 1 0.5

Sulle normative e sulla salute 8 1.9 2 1.1

Altro 4 0.9 3 1.6

Totale 425 100 190 100

Il 97.7 % (426/437) nel questionario “iniziale” e il 99.5 % (189/190) nel questionario “post” hanno espresso una propria opinione sul possibile numero di fumatori presente in un gruppo di 10 persone adulte. I numeri riferiti con maggiore frequenza sono 4/10, 5/10 e 6/10 (vedi tabellaASS5 19). TabellaASS5 19 – Numero presunto di fumatori in un campione di 10 soggetti adulti

Numero fumatori n i % i n p % p

1 0 0 1 1

2 7 2 4 2

3 64 15 26 14

4 94 22 44 23

5 87 20 44 23

6 74 17 26 14

7 41 10 26 14

8 44 10 17 9

9 10 2 0 0

10 5 1 1 1

Totale 426 100 189 100

Il 99.8 % (436/437) nel questionario “iniziale” e il 100 % (190/190) nel questionario “post” hanno indicato il fumo come fattore in grado di produrre effetti nocivi per l’uomo. Tra i 436 soggetti che hanno espresso un’opinione nel questionario “iniziale”: l’89.2 % ritiene che il fumo di tabacco sia dannoso per tutto l’organismo, il 9.9 % ritiene che sia dannoso per l’apparato cardiovascolare, mentre il 0.7 % considera il fumo di tabacco dannoso sia per l’apparato cardiovascolare sia per l’apparato genito-urinario. Nel questionario “post”, l’87.4 % ritiene che il fumo di tabacco sia dannoso per tutto l’organismo, il 12.1% ritiene che sia dannoso per l’apparato cardiovascolare, mentre il 0.5 % considera il fumo di tabacco dannoso sia per l’apparato cardiovascolare sia per l’apparato genito-urinario (vedi tabellaASS5 20).

Page 28: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 28 di 35

TabellaASS5 20 – Effetti nocivi del fumo

di tabacco

n i % i n p % p

Tutto l’organismo 389 89.2 166 87.4

Apparato cardio-vascolare (CV)

43 9.9 23 12.1

Apparato cardio-vascolare e genito-urinario (CV + GU)

3 0.7 1 0.5

Apparato genito-urinario (GU) 1 0.2 0 0

Totale 436 100 190 100

Il 98.6 % (431/437) del campione nel questionario “iniziale” e il 99.5 % (189/190) nel questionario “post” hanno espresso un’opinione sul fumo passivo come agente cancerogeno. Nel questionario “iniziale”, tra i 431 soggetti che hanno espresso un giudizio: il 76.6 % considera il fumo passivo cancerogeno anche a piccole/brevi esposizioni, il 23 % considera il fumo passivo cancerogeno solo ad alte/lunghe esposizioni, mentre il 0.5 % ritiene che il fumo passivo non sia cancerogeno. Nel questionario “post”, tra i 189 soggetti che hanno espresso un giudizio: l’83.1% (157/189) considera il fumo passivo cancerogeno anche a piccole/brevi esposizioni, il 16.9 % (32/189) considera il fumo passivo cancerogeno solo ad alte/lunghe esposizioni, mentre nessuno ritiene che il fumo passivo non sia cancerogeno (vedi tabellaASS5 21).

TabellaASS5 21 – Fumo passivo come agente cancerogeno

n i % i n p % p

Anche a piccole/brevi esposizioni

330 76.6 157 83.1

Solo ad alte/lunghe esposizioni

99 23 32 16.9

Non è cancerogeno 2 0.5 0 0

Totale 431 100 189 100

Al momento della compilazione del questionario “iniziale”, il 73.9 % dichiara di non conoscere il Progetto “Palma senza fumo”, mentre il 25.4 % riferisce di conoscere questa iniziativa. Al momento della compilazione del questionario “post”, il 75.3 % riferisce di conoscere il Progetto “Palma senza fumo”, mentre il 24.7 % dichiara di non conoscere questa iniziativa (vedi tabellaASS5 22).

89.2

87.4

9.9 12.1

Page 29: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 29 di 35

TabellaASS5 22 – Conoscenza del Progetto “Palma senza fumo”

n i % i n p % p

No 323 73.9 47 24.7

Si 111 25.4 143 75.3

Non risponde

3 0.7 0 0

Totale 437 100 190 100

Page 30: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 30 di 35

I numeri in sintesi Il campione indagato è costituito da persone che, nel periodo gennaio 2009-giugno 2010, erano presenti a Palmanova ( perché residenti oppure per motivi di studio o di lavoro) e hanno riposto al medesimo questionario autocompilato. Quest’ultimo era strutturato per analizzare il tabagismo in relazione alle modalità di assunzione del tabacco, ad aspetti socio-demografici e al grado di conoscenze sui rischi per la salute e sulla normativa che regola il consumo della sostanza nei luoghi pubblici e di lavoro. I 1691 soggetti che hanno risposto al questionario sono soprattutto ragazze e donne. Il titolo di studio è medio-alto (circa 1 soggetto su 5 è laureato). La maggior parte delle persone lavora (1 lavoratore su 4 svolge un’attività in ambito sanitario) o studia, mentre 1 soggetto su 25 è disoccupato. I soggetti sono coniugati o celibi/nubili, più di 7 persone su 10 vivono con la famiglia, e 1 su 3 ha almeno un figlio con età inferiore a 16 anni. Una persona su quattro ha riferito di fumare, in particolare sigarette. L’età in cui avviene per la prima volta il consumo di tabacco si colloca più frequentemente tra i 14 e i 18 anni, mentre altre fasce di età a rischio sono ≤13 anni e tra i 19 e i 24 anni. Circa 1 fumatore su 4 ha ricevuto negli ultimi dodici mesi il consiglio di smettere di fumare, soprattutto da parte di un medico o di un operatore sanitario. Quasi tutti gli ex fumatori hanno riferito di aver smesso senza corsi anti-tabagismo e non per motivi economici. Invece, i motivi che più frequentemente causano la cessazione dell’uso del tabacco sono: i problemi di salute, la gravidanza, la presenza di figli o nipoti, una volontà personale e il calo del piacere legato all’assunzione della sostanza. Quasi 9 soggetti su 10 riferiscono di essere informati sull’esistenza di danni per la salute dovuti al fumo passivo: nonostante questo, il 17 % del campione fuma abitualmente in casa, circa il 20 % fuma o è esposto al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile e circa il 28 % riferisce di essere esposto nel luogo di lavoro al fumo passivo per almeno 1 giorno a settimana (frequentemente per 2, per 7 e per 5 giorni a settimana). Circa 1 studente su 4 delle Scuole medie di Palmanova o della Scuola superiore Einaudi-Mattei riferisce di essere esposto al fumo di tabacco in ambienti chiusi frequentati abitualmente (stanze della propria abitazione, automobile). Solo 7 fumatori su 10 rispettano sempre il divieto di fumare nel luogo di lavoro. Il 62.1 % dichiara di conoscere in modo adeguato la normativa connessa al fumo, mentre poco più del 7 % riferisce di non conoscere le norme vigenti. Nove soggetti su 10 sono informati dell’obbligatorietà dell’affissione del divieto di fumo nei luoghi pubblici e di lavoro. Più di un soggetto su 2 esprime la necessità di ricevere maggiori informazioni sul fumo di tabacco, in particolare sugli effetti nocivi per la salute e sulla tutela dei non fumatori; nel sottogruppo dei fumatori, questa necessità è meno sentita. Comunque, più di 7 persone su 10 dimostrano di avere una conoscenza sufficientemente corretta dei rischi per la salute connessi al fumo di tabacco, attivo e passivo. Il fenomeno del tabagismo viene percepito come frequente e diffuso: circa il 20 % dei soggetti ritiene che 1 soggetto su 2 sia un fumatore. Al momento della compilazione del questionario, solo il 15.3 % dei soggetti riferisce di conoscere il progetto “Palma senza fumo”. Il 25.8 % (437/1691) dei questionari è stato compilato da dipendenti dell’ASS5, soprattutto donne. Anche in questa parte del campione, il titolo di studio è medio-alto (circa 1 soggetto su 4 è laureato). I soggetti sono coniugati o celibi/nubili, più di 8 su 10 vive con la famiglia, e 1 su 3 ha almeno un figlio con età inferiore a 16 anni. Una persona su 5 ha riferito di fumare, in particolare sigarette. L’età in cui avviene per la prima volta il consumo di tabacco si colloca più frequentemente tra i 14 e i 18 anni e tra i 19 e i 24 anni. Circa 1 fumatore su 2 ha ricevuto negli ultimi dodici mesi il consiglio di smettere di fumare, soprattutto da parte di un medico o di un operatore sanitario. Quasi tutti gli ex fumatori hanno riferito di aver smesso senza corsi anti-tabagismo e non per motivi economici. Invece, i motivi che più frequentemente causano la

Page 31: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 31 di 35

cessazione dell’uso del tabacco sono: i problemi di salute, la gravidanza, la presenza di figli o nipoti, una volontà personale e il calo del piacere legato all’assunzione della sostanza. Più di 9 soggetti su 10 riferiscono di essere informati sull’esistenza di danni per la salute dovuti al fumo passivo: nonostante questo, il 10.8 % del campione fuma abitualmente in casa, circa il 17.2 % fuma o è esposto al fumo di tabacco durante gli spostamenti in automobile, circa il 29.8 % riferisce di essere esposto, nel luogo di lavoro, al fumo passivo, per almeno 1 giorno a settimana (frequentemente per 7, per 5 e per 2 giorni a settimana). Più di 7 fumatori su 10 rispettano sempre il divieto di fumare nel luogo di lavoro. Il 60.4 % dei soggetti dichiara di conoscere in modo adeguato la normativa connessa al fumo, mentre il 4.3 % riferisce di non conoscere le norme vigenti. Più di nove soggetti su 10 sono informati dell’obbligatorietà dell’affissione del divieto di fumo nei luoghi pubblici e di lavoro. Una persona su 2 esprime la necessità di ricevere maggiori informazioni sul fumo di tabacco, in particolare sulla tutela dei non fumatori e sugli effetti nocivi per la salute; nel sottogruppo dei fumatori, questa necessità è meno sentita. Comunque, quasi 9 persone su 10 dimostrano di avere una conoscenza sufficientemente corretta dei rischi per la salute connessi al fumo, attivo e passivo. Il fenomeno del tabagismo viene percepito come frequente e diffuso: il 22 % dei soggetti ritiene che 4 soggetti su 10 siano fumatori. Al momento della compilazione del questionario, solo il 25.4 % dei soggetti riferisce di conoscere il progetto “Palma senza fumo”. La seconda somministrazione del questionario ai dipendenti dell’ASS5 ha portato ad ottenere un campione con numerosità pari a 190. Le risposte date ai questionari “iniziali” e le risposte date ai questionari “post” non presentano differenze significative dal punto di vista statistico, ad eccezione delle domande relative alla conoscenza della normativa e alla conoscenza del progetto “Palma senza fumo”. Infatti, i dipendenti dell’ASS5 che hanno risposto al questionario “post” dichiarano di essere più informati sulla normativa connessa al fumo di tabacco e di conoscere il progetto “Palma senza fumo” in modo maggiore rispetto ai dipendenti che hanno risposto al questionario “iniziale” (test del Chi quadrato, p<0.05).

Page 32: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 32 di 35

Conclusioni Lo studio ha permesso di descrivere il consumo di tabacco a Palmanova e nell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana”. Il fenomeno risulta essere molto diffuso anche in quest’area geografica, coinvolgendo persone diverse per età, educazione e livello sociale. I soggetti di sesso femminile sono stati più propensi a rispondere al questionario, forse anche per una maggiore attenzione dovuta all’incremento del fumo di sigarette in questa categoria. L’abitudine al fumo di sigarette di solito inizia in età adolescenziale, e viene protratta fino a quando non compaiono situazioni capaci di far modificare lo stile di vita (problemi di salute, gravidanza, presenza di figli e nipoti, decisione autonoma di interrompere una forma di dipendenza nociva, riduzione del piacere associato all’assunzione). La partecipazione a corsi anti-tabagismo non viene scelta frequentemente come una modalità per smettere di fumare, così come il costo delle sigarette non viene percepito come uno stimolo ad abbandonare l’abitudine al fumo. Nella maggior parte dei casi, il tentativo di interrompere il consumo di tabacco viene attuato in modo autonomo, senza l’ausilio di programmi di sostegno oppure di farmaci specifici. La consapevolezza dei potenziali effetti dannosi provocati dal fumo di tabacco (attivo e passivo) non implica l’attuazione di comportamenti che tutelino la salute, cioè la cessazione del consumo della sostanza o almeno la sua assunzione in assenza di soggetti non fumatori. Infatti, il fumo attivo, il fumo passivo e il fumo nel luogo di lavoro risultano essere problemi rilevanti, anche tra i soggetti che svolgono un’attività lavorativa in ambito sanitario. Comunque, in tutto il campione, quindi anche nel sottoinsieme relativo ai dipendenti dell’ASS5, è presente una percentuale abbastanza rilevante di soggetti che non conoscono in modo adeguato la legislazione vigente connessa al fumo di tabacco e i rischi per la salute che esso produce. Le iniziative realizzate durante lo svolgimento del progetto “Palma senza fumo” sono risultate ben visibili per i dipendenti dell’ASS5, che hanno riferito di conoscere il progetto e di aver migliorato le proprie conoscenze sulla normativa che regola il consumo di tabacco. Lo studio ha valutato l’efficacia della campagna educativa svolta durante il progetto di comunità tramite una seconda somministrazione del questionario nel sottoinsieme del campione costituito dai dipendenti dell’ASS5. Questo metodo può essere utile per una valutazione iniziale, ma la valutazione finale dell’efficacia della campagna educativa e del progetto di comunità potrà essere effettuata solo in futuro analizzando la frequenza delle malattie e degli esiti delle stesse, nella popolazione “bersaglio”, dopo l’intervento. Lo studio si è dimostrato utile per fornire una descrizione dello scenario locale che gli esperti devono affrontare (utile anche come condizione di partenza per valutare l’efficacia di futuri progetti) e per iniziare a offrire messaggi educativi su larga scala. La conoscenza del contesto potrà permettere di programmare nuove iniziative preventive mirate, rivolte a specifici gruppi sensibili che compongono la popolazione, definendo in modo chiaro obiettivi, strategie e metodologie di attuazione e verifiche di efficacia. Un sottogruppo importante da raggiungere in futuro con iniziative educative ripetute è costituito sicuramente dai soggetti più giovani, quindi dalle scuole e dalle famiglie. Infatti, i risultati descrivono il fumo di tabacco come un’abitudine, che inizia spesso durante l’adolescenza, che si protrae in età adulta con effetti nocivi per la salute, e che non può essere eliminata in assenza di una decisione volontaria del singolo soggetto. Nelle iniziative di disincentivazione, potrà forse essere utile rappresentare il fumo non come un simbolo di forza o di raggiunta emancipazione, bensì come un sinonimo di insicurezza e di debolezza o comunque come un’abitudine socialmente sconveniente.

Page 33: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 33 di 35

I risultati del presente studio evidenziano la necessità di continuare ad offrire ai dipendenti dell’ASS5 maggiori informazioni sul fumo di tabacco e sul tabagismo. Inoltre, l’ASS5 dovrebbe continuare a tenere alta l’attenzione sui programmi di controllo e di vigilanza in modo da garantire il rispetto della legge che regola il fumo nei locali chiusi pubblici e privati, assicurando la qualità dell’aria che si respira negli edifici ed in particolare nelle strutture sanitarie. Il raggiungimento di quest’ultimo risultato può essere ottenuto anche con iniziative mirate a scoraggiare il consumo di tabacco da parte dei singoli operatori sanitari durante l’attività lavorativa, che fornisce un messaggio ambiguo e contrario agli scopi della professione. Infine, è possibile identificare i seguenti limiti dello studio: il bias di selezione (infatti, la risposta su base volontaria implica che solo una persona interessata all’argomento decida di rispondere al questionario); il recall bias (il questionario è lungo e articolato con varie domande aperte, quindi è possibile che le risposte siano parziali, assenti o contraddittorie); i questionari “post” non sono stati somministrati agli stessi soggetti che avevano compilato i questionari “iniziali” (quindi non è possibile evidenziare se una stessa persona abbia modificato il proprio stile di vita o le proprie conoscenze al termine del progetto); la valutazione dell’efficacia tramite un questionario non permette di misurare realmente l’esito di un’attività, ma può solo fornire informazioni su un eventuale miglioramento delle conoscenze.

Page 34: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 34 di 35

Page 35: Analisi della frequenza e delle modalità dell’uso del ... · (ASS5), ai pazienti assistiti da 5 Medici di Medicina Generale e alle famiglie dei bambini seguiti da 3 Pediatri di

Pagina 35 di 35

Bibliografia

1. Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Danni derivati dal consumo di sigarette. Febbraio 2009. Accessibile su: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_463_listaFile_itemName_0_file.pdf Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.

2. International Agency for Reasearch on Cancer (IARC). Tobacco Smoke and Involuntary Smoking. Volume 83. July 2002. Accessibile su: http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol83/volume83.pdf Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.

3. Smith CJ, Perfetti TA, Garg R, Hansch C. IARC carcinogens reported in cigarette mainstream smoke and their calculated log P values. Food and Chemical Toxicology 2003, 41, 807-817.

4. World Health Organisation. Issues of Communication and Risk, World Health Report 2002. Accessibile su: http://www.comminit.com/pdf/WHO_issues_of_communication_risks-WHR_2002.pdf. Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.

5. Ministero della Salute. Attività per la prevenzione del tabagismo. Rapporto 2009. Accessibile su: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1161_allegato.pdf Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.

6. Ministero della Salute. Fumo, dati epidemiologici. Aprile 2010. Accessibile su: http://www.salute.gov.it/stiliVita/paginaInternaMenuStiliVita.jsp?id=467&menu=fumo Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.

7. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia: la sorveglianza Passi. Accessibile su: http://www.epicentro.iss.it/passi/ Ultimo accesso: 20 dicembre 2010.