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Estasi di S.Cecilia - Raffaello Sanzio Associazione Nuovi Itinerari Culturali – Via G. Gioachino Belli 27, 00193 Roma – tel. 063234924 fax. 063234944 - Cod.Fisc. 96143280582 Nuovi Itinerari Culturali L’Associazione Nuovi Itinerari Culturali ha il piacere di invitare i soci e gli amici lunedì 21 gennaio 2013 alle ore 18,30 presso la sala Margana, Piazza Margana 41 Roma, all'incontro con Giovanni Cappiello dal titolo “Il codice Raffaello” “La scuola di Atene” - Affresco di Raffaello Sanzio, Palazzi Vaticani, Roma Ingresso libero

“Il codice Raffaello” - Sala Margana...Estasi di S.Cecilia - Raffaello Sanzio Associazione Nuovi Itinerari Culturali – Via G. Gioachino Belli 27, 00193 Roma – tel. 063234924

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Estasi di S.Cecilia - Raffaello Sanzio

Associazione Nuovi Itinerari Culturali – Via G. Gioachino Belli 27, 00193 Roma – tel. 063234924 fax. 063234944 - Cod.Fisc. 96143280582

Nuovi Itinerari Culturali

L’Associazione Nuovi Itinerari Culturali ha il piacere di invitare i soci e gli amici lunedì 21 gennaio 2013 alle ore 18,30 presso la sala Margana, Piazza Margana 41 Roma, all'incontro con Giovanni Cappiello dal titolo

“Il codice Raffaello”

“La scuola di Atene” - Affresco di Raffaello Sanzio, Palazzi Vaticani, Roma

Ingresso libero

Giovanni Cappiello, ha i primi contatti con la musica classica intorno alla metà degli anni Settanta, quando intraprende gli studi di chitarra classica. L’interesse per la musica antica e per l’esecuzione secondo la prassi d’epoca lo ha portato a dedicarsi allo studio del liuto, che affronta sotto la guida del maestro Andrea Damiani. Com’è consuetudine in questo campo, segue seminari e corsi tenuti dai maggiori esecutori (Hopkisnon Smith e Paul O’Dette tra questi). Per circa dieci anni svolge attività di recensore e critico musicale in collaborazione con le riviste “CD Classica”, “Orfeo”, “Compact Disc Classics”, con la rivista telematica su Internet “ClassicaInRete”. Attualmente cura la redazione de “Il Ganassi”, bollettino della Fondazione Italiana per La Musica Antica di Roma. Per la stessa Fondazione - del cui direttivo entra a far parte nel 2010 – è responsabile del sito e delle attività su web. Da fine 2010 gestisce anche «Eptachordon», una rivista on-line di musica antica. Attivo da vari anni sul fronte della divulgazione musicale, cura seminari e guide all’ascolto di opere di musica classica presso varie associazioni romane. Nel 2008 compone le musiche di scena per la performance del mimo Armando Profumi in occasione della celebrazione a Campo de’ Fiori dell’anniversario della nascita di Giordano Bruno. A fine 2011 è tra i fondatori di «Baroque in Rome», progetto per la realizzazione di eventi culturali basati sull’esplorazione dei rapporti tra la musica e le altre manifestazioni artistiche nel nostro passato. Recentemente è stato pubblicato presso la casa editrice Nuova Cultura un suo lavoro sulle relazioni tra la Cattedrale di Firenze e le musiche eseguite durante la cerimonia della sua consacrazione nel 1436.

Presentazione dell'incontro

C'è stato un tempo in cui la musica non era considerata la pura voce del sentimento, l'ineffabile arte di esprimere l'indicibile; un tempo che dall'alba della nostra civiltà si è spinto fino alle soglie del Barocco, e che vedeva la musica come una scienza capace di spiegare la struttura del cosmo e la natura del mondo. Nelle sue regole il sapiente poteva contemplare le cause prime della bellezza e degli effetti che essa aveva sugli uomini. Oggi noi abbiamo dimenticato questo modo di concepire l'arte dei suoni, eppure esso ha lasciato testimonianze ancora visibili non solo nel repertorio musicale, anche in altre espressioni di quello che oggi chiameremmo il "pensiero creativo" dei secoli scorsi. Nel nostro incontro seguiremo alcune di queste tracce, disseminate da Raffaello Sanzio in uno dei suoi affreschi romani più famosi. Sarà un'occasione per gettare uno sguardo inconsueto e forse sorprendente ad uno dei momenti più felici della storia artistica del nostro paese, e anche per compiere una breve passeggiata "virtuale" nella nostra città alla ricerca degli spunti che nelle sue antichità gli artisti del Cinquecento usavano per fondare la nuove estetica del Rinascimento. “Il sogno del cavaliere” -

Raffaello Sanzio