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Aris Riabilita News a cura del Coordinamento Nazionale Centri di Riabilitazione e RSA Numero speciale - 24 Cenni storici sulla riabilitazione nelle strutture associate Proseguiamo la pubblicazione di informazioni e di alcuni cenni storici sulle nostre strutture e le loro attività GROTTAFERRATA (RM). VILLA LITTA Il Villaggio Eugenio Litta fu realizzato dalla Contessa Valeria Rossi di Montelera in memoria del suo unico figlio, Eugenio Litta, deceduto nel 1948 in giovane età. Il Villaggio fu in seguito affidato alla Provincia Romana dell’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi (Ordine Religioso dei Camilliani). Il Centro, convenzionato con sistema sanitario nazionale fin dal 1974, poi autorizzato dalla Regione Lazio nel 1999, è stato accreditato in via definitiva con il Decreto del Commissario ad Acta n. U00309 del 21 marzo 2013. Il Villaggio eroga servizio di Riabilitazione Territoriale in regime residenziale, semi-residenziale e non residenziale. Il Centro persegue finalità e prospettive terapeutiche nei campi della riabilitazione neuromotoria, psicofisica e sensoriale. Gli operatori e i collaboratori che vi operano sono consapevoli dell’importanza delle relazioni umane basate sul dialogo e sulla disponibilità, innanzitutto nei confronti degli assistiti, ma anche verso i loro familiari. Il servizio residenziale Il Settore Residenziale accoglie utenti in regime di ricovero a tempo pieno. La tipologia dell’utenza è principalmente quella dell’età evolutiva in situazione di handicap, caratterizzata da ritardo mentale e disturbi neurologici/psicopatologici collegati alla condizione morbosa che l’ha determinato. L’opportunità del ricovero nel Settore Residenziale è legata spesso alla difficoltà di gestione del ragazzo in famiglia, a causa delle sue problematiche mediche. Il Settore è suddiviso in tre reparti, in base all’età dell’utente ed alla sua prevalente compromissione. Nel Settore operano équipe riabilitative pluridisciplinari. Queste équipe sono composte di personale medico specialista (Psichiatra/Neuropsichiatra Infantile/Fisiatra), Psicologo, Educatori Professionali/Tecnici della Riabilitazione/ Terapisti della Riabilitazione, Assistente Sociale, Logopedisti, Terapisti Occupazionali e Neuropsicomotricisti, secondo necessità stabilite nel progetto riabilitativo. E’ prevista la possibilità di attivare consulenze con specialisti esterni, in base a specifiche esigenze. Le attività riabilitative sono strutturate in base al progetto di riabilitazione individuale nel quale l’équipe individua obiettivi specifici.

Aris Riabilita

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Aris Riabilita

News a cura del Coordinamento Nazionale Centri di Riabilitazione e RSA

Numero speciale - 24

Cenni storici sulla riabilitazione nelle strutture associate

Proseguiamo la pubblicazione di informazioni e di alcuni cenni storici sulle nostre strutture e le loro

attività

GROTTAFERRATA (RM). VILLA LITTA

Il Villaggio Eugenio Litta fu realizzato dalla Contessa Valeria Rossi di Montelera in memoria del suo

unico figlio, Eugenio Litta, deceduto nel 1948 in giovane età. Il Villaggio fu in seguito affidato alla

Provincia Romana dell’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi (Ordine Religioso dei

Camilliani).

Il Centro, convenzionato con sistema sanitario nazionale fin dal 1974, poi autorizzato dalla Regione

Lazio nel 1999, è stato accreditato in via definitiva con il Decreto del Commissario ad Acta n. U00309

del 21 marzo 2013.

Il Villaggio eroga servizio di Riabilitazione Territoriale in regime residenziale, semi-residenziale e

non residenziale. Il Centro persegue finalità e prospettive terapeutiche nei campi della riabilitazione

neuromotoria, psicofisica e sensoriale.

Gli operatori e i collaboratori che vi operano sono consapevoli dell’importanza delle relazioni umane

basate sul dialogo e sulla disponibilità, innanzitutto nei confronti degli assistiti, ma anche verso i loro

familiari.

Il servizio residenziale

Il Settore Residenziale accoglie utenti in regime di ricovero a tempo pieno. La tipologia dell’utenza

è principalmente quella dell’età evolutiva in situazione di handicap, caratterizzata da ritardo mentale

e disturbi neurologici/psicopatologici collegati alla condizione morbosa che l’ha determinato.

L’opportunità del ricovero nel Settore Residenziale è legata spesso alla difficoltà di gestione del

ragazzo in famiglia, a causa delle sue problematiche mediche. Il Settore è suddiviso in tre reparti, in

base all’età dell’utente ed alla sua prevalente compromissione. Nel Settore operano équipe

riabilitative pluridisciplinari.

Queste équipe sono composte di personale medico specialista (Psichiatra/Neuropsichiatra

Infantile/Fisiatra), Psicologo, Educatori Professionali/Tecnici della Riabilitazione/ Terapisti della

Riabilitazione, Assistente Sociale, Logopedisti, Terapisti Occupazionali e Neuropsicomotricisti,

secondo necessità stabilite nel progetto riabilitativo.

E’ prevista la possibilità di attivare consulenze con specialisti esterni, in base a specifiche esigenze.

Le attività riabilitative sono strutturate in base al progetto di riabilitazione individuale nel quale

l’équipe individua obiettivi specifici.

Page 2: Aris Riabilita

Il servizio semiresidenziale

Il Settore Semiresidenziale propone progetti di terapia riabilitativa per utenti con diagnosi di ritardo

mentale. I pazienti sono suddivisi in sottogruppi clinici strutturati in base alla gravità del ritardo

mentale ed all’entità della compromissione funzionale. Il progetto riabilitativo di ogni singolo utente

viene elaborato individualmente sulla base di una valutazione clinico-riabilitativa che esplora le

potenzialità e le attitudini nelle diverse aree d’intervento.

Il progetto viene poi condiviso negli obiettivi e nella collaborazione con le famiglie e con i referenti

territoriali dell’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza: Servizio Handicap Adulti, Centro di Salute

Mentale, Servizio Sociale, Cooperativa di Assistenza Domiciliare. L’attività riabilitativa si rivolge

alle persone (adulti o minori) con disabilità complessa, spesso multipla, con possibili esiti permanenti;

esso è orientato al recupero e alla rieducazione funzionale e/o al mantenimento delle abilità acquisite.

La complessità della disabilità prevede la predisposizione di un Progetto Riabilitativo Individuale,

realizzato da un team riabilitativo multiprofessionale.

Il servizio ambulatoriale

Nel Settore Ambulatoriale vengono erogati trattamenti con presa in carico globale, secondo quanto

definito dalla delibera regionale.Le prestazioni sono erogate in forma individuale e, in alcuni casi,

anche con terapia di gruppo.

Il trattamento viene eseguito presso il Villaggio in fasce orarie prestabilite e concordate in precedenza

con il paziente e/o i familiari.

L’équipe dell’ambulatorio è costituita da personale medico specialista (Neurologo, Neuropsichiatra

Infantile, Fisiatra), Psicologi, Educatori Professionali, Logopedisti, Neuropsicomotricisti dell’Età

Evolutiva, Terapisti della Riabilitazione, Terapisti Occupazionali e prende parte al Gruppo di lavoro

Handicap (GLH) per i pazienti per i quali sia stata attivata la legge quadro n.104/1992, con le modalità

concordate con i referenti degli istituti scolastici. In particolare, per facilitare l’espletamento dei GLH,

la struttura offre da alcuni anni la possibilità di fare gli incontri in video-conferenza.

La frequenza al settore da parte degli utenti è quotidiana dal Lunedì al Venerdì con orario dalle ore

8,00 alle 15,20 e due giorni a settimana dalle ore 8,00 alle 14,00.

La direzione del Villaggio

Il Centro di Riabilitazione Villaggio Eugenio Litta di Grottaferrata ha come direttore generale Mi-

chele Bellomo (Tel.: 06-94541202 - Email: [email protected])

Medico Responsabile del Centro: Fabio Stirpe

(Tel.: 06-945412 Email: [email protected]).

Il villaggio è in via Anagnina, 13 - 00046 Grottaferrata (RM)

Tel.: 06-945412 - Email: [email protected]

Sito internet www.villaggioeugeniolitta.it

SCIACCA (AG). LA NEURORIABILITAZIONE ALL’ICS MAUGERI

L’ICS “Maugeri” è presente in Sciacca (AG) con il presidio sanitario attivo all’interno dell’Azienda

Sanitaria Provinciale P.O. “Giovanni Paolo II” (Padiglione H - Via Pompei, 1, 92019 Sciacca (AG)

Centralino Tel.0925/962111). E’ Direttore di Presidio il dr. Domenico De Cicco, Responsabile

Amministrativo Ignazio Cristiano Di Leo, Direttore Scientifico Paolo Volanti, Responsabile

programma di Formazione la Ft. Dr.ssa Angela De Palo.

Page 3: Aris Riabilita

Il Presidio Sanitario di Sciacca “Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva”, sito all’interno

dell’Ospedale Giovanni Paolo II, inizia l’attività nel 2004 con 32 posti letto a codice 75. Nel settembre

2013 l'attività si completa con l'attivazione di un'Unità di Risveglio con 10 posti letto.

L’attività clinica è svolta su pazienti con patologie vascolari, malattie e traumatismi del midollo

spinale nonché su pazienti con patologie neurodegenerative.

Altre tipologie di carattere clinico sono gli esiti di trauma cranico e gli stati di coma, mentre pochi

sono i pazienti ricoverati con esiti di patologie ortopediche. L’attività si svolge con procedure

diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di carattere plurispecialistico e multidisciplinare con

assistenza medica, infermieristica, fisiochinesiterapica, di terapia occupazionale e logopedica adatte

a risolvere i problemi clinici e funzionali dei pazienti.

L’attività clinica è collegata alla ricerca per elaborare modelli di attività valutativa e riabilitativa

utilizzabili nel Sistema Sanitario Nazionale a fini preventivi e assistenziali.

All’interno del Presidio l’attività formativa ha lo scopo di aggiornare sia il personale interno sia

professionisti che operano nel territorio attraverso eventi formativi a livello nazionale programmati

annualmente. Il personale dell’Unità Operativa viene periodicamente coinvolto in eventi formativi di

apprendimento di metodiche aziendali all’interno del reparto con l’obiettivo di migliorare la qualità

e l’efficienza di tutta l’organizzazione.

L’Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva eroga, in regime di ricovero ordinario, in regime

di ricovero diurno ed in regime ambulatoriale, servizi e prestazioni di alta specializzazione nell'ambito

della Medicina Riabilitativa relativi allo studio e al trattamento di pazienti neurolesi.

L’Unità di Risveglio, attiva da settembre 2013 con 10 posti letto, è dedicata all’accoglienza di pazienti

in stato di minima coscienza provenienti da Rianimazioni, dalle Neurochirurgie e Chirurgie del

territorio che presentano disabilità conseguenti a patologie acquisite del sistema nervoso centrale, di

origine vascolare, post-chirurgica e post-traumatica.

L’attività di cura comprende l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa erogate sulla base di

progetti riabilitativi individuali, finalizzati al raggiungimento di obiettivi funzionali congrui alla

patologia di base ed alle condizioni cliniche del paziente, alla domicilizzazione e all’addestramento

del care-giver.

L’ISTITUTO DON ORIONE A PESCARA

Il centro (Istituto Don Orione, Via Aterno, 176, 65128 Pescara PE, sito internet www.donorione.it

tel. 085 4310570), nasce, nella sua forma attuale, nel 1972, sostituendosi al “Villaggio del Fanciullo

– Opera Don Orione“, fondato a Pescara nel 1950. Attualmente ne è direttore Don Bruno Fraulin,

Renato Di Fiore è responsabile di struttura, la Dott.ssa Lucia Della Rovere è Direttore Sanitario e

Umberto Di Maida è responsabile delle risorse umane.

La mission attuale

L’Istituto Don Orione è ispirato agli insegnamenti del fondatore San Luigi Orione eroga prestazioni

sanitarie e sociali dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche,

psichiche e sensoriali. Svolge attività riabilitativa socio-sanitaria di livello medio-alto, che viene

erogata attraverso l’uso coordinato di tutte le risorse professionali dell’area medico-sociale-educativa

e con modalità interdisciplinari, non solo di tipo strettamente clinico, ma anche con l’apporto delle

conoscenze psico-pedagogiche e sociali.

Page 4: Aris Riabilita

Per le proprie molteplici attività l’Istituto Don Orione di Pescara opera con:

140 dipendenti;

consulenti in varie discipline, composto da dirigenti, medici specialisti, dottori in riabilitazione,

dottori in scienze motorie, personale infermieristico ed educativo, personale ausiliario, personale

tecnico amministrativo, personale di cucina, addetti alla manutenzione e ai servizi generali.

Dispone di una vasta gamma di impianti, attrezzature, elettromedicali ed ausili all’avanguardia nel

settore della riabilitazione. L’Istituto propone alla persona un percorso riabilitativo integrale.

Per le proprie attività riabilitative, l’Istituto Don Orione è autorizzato all’erogazione di prestazioni di

specialistica ambulatoriale in convenzione con la ASL.

Si erogano anche prestazioni a pagamento e si svolge una vasta gamma di attività ludiche e di sviluppo

fisico energetico.

Valori e Principi

Seguendo gli insegnamenti del fondatore, l’Istituto Don Orione opera nel pieno rispetto dei seguenti

valori:

l’intera organizzazione si impegna a rispettare la persona nella sua dignità, con particolare

considerazione delle esigenze di ciascuno, sopratutto dei più bisognosi, con eguaglianza e

imparzialità;

i servizi e il trattamento dei dati relativi alla persona assistita sono effettuati nel rispetto assoluto

della privacy;

l’Istituto eroga le prestazioni con continuità e regolarità al fine di conseguire il miglior risultato

terapeutico possibile;

l’Istituto promuove e favorisce la partecipazione dei familiari, dei cittadini, delle scuole, delle

associazioni di quanti desiderano contribuire al miglioramento delle diverse attività;

l’Istituto persegue il massimo di efficienza, impegnandosi nella formazione ed aggiornamento del

personale, nell’uso di tecnologie e attrezzature e nella semplificazione delle procedure.

La riabilitazione

Il Servizio di Riabilitazione, accessibile sia in regime di convenzione che a pagamento, può essere

erogato nelle seguenti tipologie:

Degenza diurna

Tempo pieno

Ambulatoriale

Domiciliare

Extramurale

Centro Diurno “L’Abraccio”

Il servizio è accessibile sia in regime di convenzione che a pagamento ed è erogato, in regime

esclusivamente ambulatoriale, da fisioterapisti sulla base della richiesta o del medico curante del

paziente o di uno specialista.

Le terapie previste possono essere manuali o strumentali, ovvero una combinazione di entrambe.

La terapia riabilitativa secondo un modello di sistemicità

Ma cosa vuol dire? Ho mal di schiena da tempo, un dolore alla spalla, mi sono svegliato con un dolore

al ginocchio…cosa fare?

Ecco che si inizia a brancolare nel buio e passare da una visita all’altra, da un farmaco all’altro, da

una terapia riabilitativa all’altra atta ad intervenire ora su un distretto muscolare ora su uno articolare.

Page 5: Aris Riabilita

Incomincia uno smarrimento ed un senso di impotenza, paura di non trovare una via di miglioramento

o guarigione. Una risposta ci è offerta dal Metodo Mézières. Consiste nell’evidenziare il

fondamentale ruolo della muscolatura lordosante nelle varie patologie: traumatologia, ortopedia,

reumatologia, neurologia, gastro-enterologia, cardiologia, ginecologia, angiologia, rieducazione

respiratoria.

Il metodo Mézières è una terapia sistemica dove ancora oggi si studiano tutte le potenzialità e i

vantaggi. Certo è che i risultati sono sorprendenti. Un esempio su tutti è vedere la connessione tra

questa terapia e il miglioramento nel paziente di più distretti muscolari articolari che apparentemente

non sono legati tra loro.

Non solo, sono evidenti miglioramenti anche nel funzionamento degli organi interni. Mi ha insegnato

Jean Marie Drouard (allievo di Francoise Mezieres):”che la colonna vertebrale è l’essere, la

respirazione è la vita, le spalle l’agire e le 3 cose sono legate tra loro”.

Dr. Massimi Domenico

ROMA. OPERA DON GUANELLA E CASA SAN GIUSEPPE

Il Centro di Riabilitazione Disabili Psicofisici dell’Opera Don Guanella opera in Roma, (via Aurelia

Antica, 446 - 00165 Roma (RM) Tel. centralino 06 666011 Email: [email protected]).

La Casa San Giuseppe - Centro di Riabilitazione Opera Don Guanella è un complesso vasto e

articolato che si estende su una superficie di circa tredici ettari. È ubicata nella zona nord-ovest della

città, in un ampio parco con numerosi viali alberati e confortevoli gazebo. La viabilità ordinata e gli

agevoli parcheggi rendono funzionale l’accesso ai vari Reparti e alle Residenze.

Il Centro di Riabilitazione

Regime residenziale e semiresidenziale

Il Centro di Riabilitazione Opera don Guanella - Casa San Giuseppe, sito presso via Aurelia Antica a

Roma, è specializzato nella realizzazione di diverse attività di tipo riabilitativo, distinguendo tre

tipologie:

attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime residenziale: destinata a persone

adulte di sesso maschile;

attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime semiresidenziale: centro diurno

destinato a giovani in età post-scolare e adulti di sesso maschile;

attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime non residenziale: ambulatorio

destinato a bambini e ragazzi di ambo i sessi.

Le attività di riabilitazione

Per ogni persona è previsto un Progetto Riabilitativo Individualizzato, la cui programmazione e

attuazione è a cura dell’èquipe riabilitativa. I gruppi sono gestiti da Educatori Professionali che,

insieme agli Assistenti Socio-Sanitari con funzione educativa e agli Infermieri Professionali, si fanno

carico della gestione quotidiana dei bisogni assistenziali, educativi, formativi, ludici e infermieristici.

Inoltre vengono soddisfatti, da parte di altre figure professionali, bisogni specifici di tipo

Medico/Sanitari, Riabilitativi, espressivi/artigianali, ludici/ricreativi (Cfr. Articolazione dei Servizi).

Struttura per la diagnosi e la cura della disabilità mentale

“Nessuno vada lasciato indietro nel corso della vita ”: è questo pensiero di Don Luigi Guanella,

fondatore della struttura, che anima la mission dell’Opera Don Guanella – Casa San Giuseppe di

Roma.

Page 6: Aris Riabilita

L’Opera Don Guanella si dedica alla cura, educazione, assistenza e riabilitazione di persone

provenienti da tutto il territorio nazionale, con diagnosi di ritardo mentale anche associato ad altre

disabilità psicofisiche o psicosensoriali.

La Casa ha tre tipologie di servizio per gestire le diverse necessità di accoglienza, organizzate e

coordinate secondo i bisogni specifici delle persone accolte:

• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime residenziale;

• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime semiresidenziale;

• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime non residenziale, con un

ambulatorio destinato a bambini e ragazzi di ambo i sessi.

L'Ambulatorio del Centro di Riabilitazione

L’Ambulatorio è dotato di idonei spazi e aule per lo svolgimento delle varie attività riabilitative.

Effettua 55 trattamenti individuali e/o di piccoli gruppi giornalieri. Per la delicatezza del servizio,

dovuta alla particolare età delle persone accolte, il Reparto Ambulatoriale è convenzionato con

l’I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per tutti gli approfondimenti diagnostici, in

particolare per gli aspetti neurologici, neuropsicologici e ortopedici. Collaborano con l'equipe

riabilitativa della Casa alcuni medici dell’Ospedale Bambino Gesù.

NAPOLI. L’OSPEDALE EVANGELICO VILLA BETANIA

L’Ospedale Evangelico Villa Betania (via Argine n. 604, Ponticelli (Napoli), telefono centr.

0815912111 [email protected]) è di proprietà della Fondazione Evangelica Betania.

L’Ospedale Evangelico Villa Betania

L’Ospedale Evangelico Villa Betania, classificato con D.P.G.R.C. n° 3802 del 6/4/1993 eroga, in

regime di ricovero, i servizi e le prestazioni di diagnosi e cura delle malattie acute che non possono

esser trattate in ambulatorio. Le prestazioni erogate dall’Ospedale Evangelico Villa Betania

comprendono, nell’ambito dei reparti esistenti, le visite mediche, l’assistenza infermieristica, ogni

atto e procedura diagnostica, terapeutica, medica, chirurgica e riabilitativa necessari per risolvere i

problemi di salute del paziente degente e compatibili con il livello di dotazione tecnologico della

struttura.

L’Ospedale Evangelico Villa Betania è situato in via Argine n. 604. Dispone di 158 posti letto con

camere a due e tre letti dotate di servizi igienici autonomi. Inoltre, l'Ospedale è dotato di Pronto

Soccorso e di servizi altamente qualificanti come il laboratorio di analisi e la radiologia 24 ore su 24.

Le prestazioni erogate dall'Ospedale Evangelico Villa Betania comprendono, nell'ambito dei reparti

esistenti, le visite mediche, l'assistenza infermieristica, ogni atto e procedura diagnostica, terapeutica,

medica, chirurgica e riabilitativa, necessari per risolvere i problemi di salute del paziente degente e

compatibili con il livello di dotazione tecnologico della struttura. Tra l'Ospedale ed il quartiere si è

stabilito negli anni un rapporto di fiducia che ha spinto e spinge tuttora a migliorare la qualità delle

prestazioni.

Le nostre radici

L'Ospedale Evangelico Villa Betania è di proprietà delle seguenti Chiese che costituiscono

l'Assemblea, l'organo di indirizzo e di gestione:

Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Napoli dal 1880, facente parte dell'Unione Italiana delle

Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno;

Chiesa Cristiana Evangelica Battista in Napoli via Foria dal 1860, in comunione con l'Unione

delle Chiese evangeliche battiste d'Italia;

Chiesa del Vomero in Napoli dal 1909, facente parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste;

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Chiesa Evangelica Valdese in Napoli dal 1863, facente parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e

Metodiste;

Chiesa Apostolica di Napoli facente parte della Chiesa Apostolica in Italia, in Napoli dal 1957;

Comunità Evangelica Metodista in Napoli dal 1864, facente parte dell'Unione delle Chiese

Valdesi e Metodiste;

Comunità Evangelica Metodista in Portici dal 1920, oggi Chiesa Evangelica di Portici, facente

parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste;

Chiesa Evangelica Luterana "Cristo Salvatore", membro della Chiesa Evangelica Luterana in

Italia, in Torre Annunziata dal 1953;

Comunità Evangelica Luterana in Napoli dal 1926, membro della Chiesa Evangelica Luterana in

Italia;

Corpo di Napoli dal 1911 dell'Esercito della Salvezza in Italia.

I principi

“Villa Betania è ben più che un ospedale: è la risposta a una chiamata, una sperimentazione dell’amore

di Cristo nel tempo presente : questo inquieto presente napoletano così acutamente caratterizzato dal

permanere di antiche schiavitù e di nuovissime tecnologie ,di impulsi di liberazione e d’infinita,

sorridente rassegnazione. Villa Betania si colloca in un quartiere “povero” della metropoli, ma offre

tecnologie “ricche” ; vuole essere rigoroso ed umano ,evangelico ed aperto : lo è stato nel passato ,

ma confidiamo che possa esserlo anche nel futuro"(Pubblicazione per il Ventennale)

“L’Ospedale nasce come opera evangelica di testimonianza dove l’ammalato viene considerato come

un fratello da servire ed assistere nel nome di Cristo, in un logica di salute globalmente intesa, sia in

senso fisico che in quello psicologico e spirituale. Opera evangelica che non vuole essere un’opera

confessionale, ma un luogo laico dove tutti, senza discriminazioni religiose, possono trovare servizi

essenziali per la cura della malattia, secondo principi di “compassione” e di umanità, di assistenza e

di efficienza, di innovazione e di integrazione.” (Atto aziendale)

Bilancio sociale

Ogni anno, dal 2009, viene pubblicato il Bilancio sociale relativo al lavoro svolto all’Ospedale

Evangelico Villa Betania, nell’ambito della Fondazione Evangelica Betania. Questa pubblicazione è

rivolta ai dipendenti, ai malati, alle Chiese, ai nostri amici e ai nostri referenti, istituzionali e non.

Il Bilancio sociale è un documento con il quale un'organizzazione, che sia un’impresa o un ente

pubblico o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività,

non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. È un documento che illustra quindi non solo i

risultati economici, ma anche quelli collegati alla mission, alla identità, ai valori, agli obiettivi e alla

responsabilità sociale, nei confronti degli stakeholders o portatori di interessi.

Il Bilancio sociale rappresenta, dunque, una sorta di rendicontazione sociale dell’impresa ed è

particolarmente importante per quegli enti - come il nostro Ospedale- che perseguono finalità non

profit, solidali e di tipo etico. Questa nostra pubblicazione riporta, infatti, in modo trasparente e chiaro,

i dati dell’Ospedale Evangelico e della nostra Fondazione in relazione a:

I principi, i valori e le motivazioni ideali

La storia

Il contesto istituzionale e sociale

Le attività sanitarie

La testimonianza evangelica e l’umanizzazione

L’impegno sociale e la solidarietà

La comunicazione e le relazioni col pubblico

La pubblicazione, dopo una presentazione, riporta i dati dell’attività sanitaria, dei vari Dipartimenti

in cui è organizzato l’ospedale, le Unità operative, i reparti e gli ambulatori, per passare poi agli

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aspetti della “testimonianza evangelica e all’umanizzazione”, a quelli dell’impegno sociale e della

solidarietà, della formazione e della ricerca scientifica, per finire a quelli relativi all’andamento

economico e ai rapporti con le istituzioni del territorio. Sul link http://www.villabetania.org/bilancio-

sociale.html sono scaricabili i bilanci dal 2016 fino al 2011.

Attività scientifica

La nuova grande sfida della medicina nei prossimi anni è la ricerca scientifica ed in particolare la

ricerca traslazionale, cioè la ricerca applicata alla clinica. L’Ospedale Evangelico Villa Betania, sulla

scia di altre esperienze italiane e internazionali ha fatto la scelta di sostenere la ricerca scientifica

istituendo un Comitato Scientifico.

Il progetto di ricerca scientifica è finalizzato a supportare le attività dell’Ospedale e, al tempo stesso,

vuole avere anche un ruolo innovativo e culturale. La ricerca scientifica applicata alla medicina

rappresenta uno dei migliori investimenti del nostro tempo perché è un'attività fortemente aggregativa,

ad alto valore aggiunto e impatto sociale. Il trasferimento, della ricerca scientifica alla clinica, inoltre,

darà un nuovo impulso all'Ospedale.

Finalità

Coordinare le attività del Comitato Scientifico dell’OEVB e sostenere / facilitare la realizzazione

dei progetti di ricerca già in essere tra i medici e ricercatori dell’Ospedale Evangelico Villa

Betania ed organizzazioni con cui sono già state firmate convenzioni, partnership e borse di studio

tra cui alcune Istituzioni, Università e altri Istituti di ricerca.

Promuovere l’ideazione e la realizzazione di nuovi progetti di ricerca correlati alle esigenze

dell'Ospedale o di suoi settori specifici, finalizzati al coinvolgimento di tutti i professionisti

dell’Ospedale, facilitando e sostenendo la collaborazione multidisciplinare sia all’interno della

struttura che con altri enti, anche già convenzionati o interessati alla collaborazione scientifica.

Sostenere la Formazione professionale attinente alla ricerca scientifica o traslazionale, sia con

un’attività di promozione e sostegno dell’attività “istituzionale" di aggiornamento interno, che

con progetti finalizzati, materiale didattico e di supporto (Manichini e Simulatori ad alta fedeltà),

nonché la collaborazione con enti formativi esterni.

Promuovere la raccolta e l'analisi di dati sia relativi all'attività di ricerca che quella clinica

collegata al fine di monitorare e valutare il lavoro svolto, anche attraverso la pubblicazione dei

“Quaderni Scientifici Betania

Promuovere e sviluppare la collaborazione e la cooperazione con Ospedali ed Istituzioni estere

(ad esempio quelle già in essere con alcuni Ospedali tedeschi), ai fini di incrementare lo scambio

culturale con altre istituzioni medico-scientifiche; ma anche di promuovere progetti di ricerca

europei , con la possibilità di partecipare a bandi di concorso ad hoc per finanziamenti

nell’ambito della Comunità Europea stessa.

Promuovere, in accordo con gli organi preposti della Fondazione, azioni e iniziative di

comunicazione dell'attività scientifica sviluppata mantenendo per gli aspetti scientifici di

competenza, relazioni esterne , con enti associazioni privati/no profit e con gli enti pubblici

direttamente interessati o coinvolti: Comune, Regione Campania, Ministero della Salute nonché

società scientifiche ed Istituti Universitari o di Ricerca.

Promuovere attività di fundraising a sostegno delle attività scientifiche di Betania Scientifica.

Il nuovo ospedale

Ha preso il via il progetto che porterà alla realizzazione del nuovo Ospedale Evangelico Villa Betania.

La struttura attuale, infatti - inaugurata nel 1968 e progettata negli anni ’60 - non è più adatta a

soddisfare le esigenze di una sanità moderna ed efficiente, in termini di spazio e di confort, sia dei

malati che degli operatori.

Un dato tra gli altri aiuta a comprendere la necessità dell’ampliamento dell’attuale struttura. Al

Page 9: Aris Riabilita

momento dell’inaugurazione, nel ’68, i posti letto erano 86 ed i dipendenti circa 60, mentre oggi

l’Ospedale ha 158 posti letto e oltre 400 dipendenti!

Negli ultimi decenni l’Ospedale è stato più volte, ristrutturato ed ampliato anche in alcune parti per

renderlo da un lato adeguato alle normative vigenti, dall’altro per migliorare la qualità dell’assistenza,

utilizzando al meglio tutti gli spazi disponibili. Ormai, però, la costruzione di una nuova struttura è

diventata inevitabile e improcrastinabile.

Nel nuovo ospedale gli spazi saranno più che raddoppiati, passando dagli attuali 8.000 a circa20.000

mq, a parità di posti letto!

Il nuovo ospedale, dunque, offrirà nuovi spazi e il confort necessario ai malati, innanzitutto, ma anche

ai loro familiari e a tutto al personale sanitario.

La vecchia struttura sarà abbattuta, ad eccezione di una parte più recente che ospiterà le attività della

Fondazione, con particolare riguardo a quelle collegate alla solidarietà, alla ricerca e alla formazione.

In questo modo si realizzerà il vecchio sogno del fondatore Teofilo Santi di creare, oltre l’Ospedale,

anche una struttura rivolta alle esigenze degli anziani.

BERGAMO. L'ATTIVITÀ DE LA NOSTRA FAMIGLIA A ENDINE

A Endine (BG) l’Associazione La Nostra Famiglia è presente in via Repubblica, 14 (24060 Endine

Gaiano (BG) tel. 035 825.205 fax 035 825.20 mail [email protected]) con due unità operative.

Residenza Sanitario Assistenziale per Persone con Disabilità (RSD)

La Residenza Sanitario Assistenziale per persone con Disabilità: ha 13 posti letto abilitati, accreditati

e contrattualizzati con il Sistema Sanitario Regionale. Il servizio è offerto a adulti disabili di età

compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni portatori di patologie neuro-psico-motorie e sensoriali

complesse e di bisogni sanitari/riabilitativi. L’accertata presenza di patologie psichiatriche con

carattere di cronicità esclude la possibilità di inserimento.

Il Centro, aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno offre un servizio di riabilitazione in regime socio-

sanitario residenziale a soggetti disabili adulti con patologie neuro-psicomotorie complesse attraverso

progetti individualizzati volti a:

valutare e recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane;

sostenere ed arricchire le competenze relazionali e sociali;

mantenere buone relazioni con l’ambiente familiare.

Centro Diurno per Persone con Disabilità (CDD)

Il Centro Diurno per Persone con Disabilità: con una capacità ricettiva di 10 ospiti, offre un servizio

da lunedì a venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 17.00. Si rivolge a persone residenti sul territorio

bergamasco/bresciano di età compresa tra i 18 ed i 65 anni con un livello di disabilità mentale media

(lieve ritardo mentale a volte associato a disadattamento e/o disagio psicologico e sociale e

psicotizzazioni secondarie) e potenzialmente in grado di raggiungere autonomamente la struttura.

Ha come finalità il benessere globale della persona disabile e il miglioramento della sua qualità di

vita. Esso si pone come una struttura di appoggio e sollievo alla famiglia offrendo agli utenti

un’attività riabilitativa/lavorativa finalizzata, nelle sue diverse forme, a dare stimoli ed opportunità

per una sempre maggiore autonomia personale. Questa attività rappresenta, pertanto, per gli utenti, la

possibilità di inserimento in un contesto che, pur essendo protetto, è percepito come strettamente

lavorativo.

Page 10: Aris Riabilita

Equipe del centro

E’ Direttore di struttura: Laura Frigerio; vicedirettore: Giuseppe Canova. E ‘ Medico di Struttura

Nunzia Carnicella e Referente amministrativo: Franca Cattorini.

Equipe multidisciplinare è composta da educatori, personale assistenziale, psicologo, infermiera,

medico,assistente sociale, fisioterapista.

FRATTA TODINA (PG). LA RIABILITAZIONE AL CENTRO SPERANZA

Il centro di riabilitazione “Centro Speranza “di Fratta Todina (PG) è della Congregazione Suore

Ancelle dell’Amore Misericordioso -Via Casilina, 323, 00176 Roma (RM), di cui costituisce una

unità operativa locale.

Le origini e l’attualità

Il Centro Speranza svolge la sua attività presso il Palazzo Altieri di Fratta Todina un piccolo borgo

tra Todi e Marsciano, in provincia di Perugia. Gestito dalla Congregazione delle Suore Ancelle

dell’Amore Misericordioso, il Centro Speranza ha una storia che inizia molti anni prima della sua

effettiva esistenza.

Il Palazzo Altieri fin dal 1948, per richiesta del vescovo della Diocesi di Todi Alfonso Maria De

Santis, ospitava una scuola materna e un istituto per minori provenienti da famiglie disagiate, le opere

erano gestite dalle suore della Congregazione che qui risiedevano. La maggior parte dello stabile era

fatiscente e non agibile, e le possibilità economiche delle Congregazione erano limitate.

La fondatrice della Congregazione delle Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso, Madre Speranza

nel corso della sua vita, aveva più volte espresso il desiderio di realizzare nella casa di Fratta Todina

una struttura che accogliesse bambini cerebropatici e le loro famiglie.

La Superiora della Comunità religiosa residente nella casa di Fratta Todina, era sfiduciata dal trattare

con le autorità civili che ostacolavano il lavoro delle suore, e attendeva che Madre Speranza le dicesse

di abbandonare tutto per recarsi altrove nelle terre di Missione. Al contrario, Madre Speranza

incoraggiò le suore a portare avanti questo Progetto che lei vedeva come espressione della volontà di

Dio. Più volte la sentirono ripetere “Il Signore lo vuole, il Signore aiuterà”. Anche un’altra religiosa

ricordò di aver sentito dire da Madre Speranza, dopo una sua visita alla comunità “Qui un giorno sarà

come a Menagarai!” uno dei due centri per disabili, insieme con quello di Santurce, che Madre

Speranza aveva avviato in Spagna fin dai primi anni di esistenza della Congregazione.

Il desiderio di Madre Speranza sembrava essere precursore di ciò che accadde negli anni successivi.

Fu l’inizio di un cammino lungo e faticoso, ma anche ricco di speranza e fiducia nel progetto che il

Signore aveva disegnato per il bene dei fratelli in necessità. Verso gli anni ottanta cominciarono a

presentarsi casi di bambini con disabilità fisiche e di apprendimento, ed erano soprattutto le famiglie

a chiedere un sostegno fisico e morale alle suore, ma queste erano impreparate ad accogliere e gestire

il servizio già richiesto.

La risposta al problema arrivò con l’incontro tra Madre Speranza e Vittorina Gementi insegnante,

pedagogista e fondatrice della Casa del Sole per bambini cerebropatici a Mantova.

I primi incontri tra Madre Speranza e Vittorina Gementi si svolsero a Collevalenza nel Santuario

dell’Amore Misericordioso, tra le due nacque una profonda stima reciproca.

Nell’ottobre del 1976 due suore neo-professe furono inviate a prestare servizio presso la Casa del

Sole, per fare esperienza e conoscere i principi del Trattamento Pedagogico Globale. Al tempo stesso,

Page 11: Aris Riabilita

si intensificarono i contatti tra le suore della Congregazione e le autorità civili competenti per tutte le

autorizzazioni richieste dal caso.

Nel 1981 Madre Speranza chiese la collaborazione e la consulenza dell’équipe che operava alla Casa

del Sole. Nell’estate del 1984, la prima fisioterapista assunta dal Centro Speranza svolse un periodo

di formazione presso la Casa del Sole, e poco dopo, l’équipe del Centro Speranza seguì un corso di

aggiornamento presso la struttura di Mantova. Si costituì la prima équipe medico psico-pedagogica

composta da un medico psichiatra, una suora assistente sociale, un logopedista, una fisioterapista e

due suore con diploma idoneo, rilasciato dalla Scuola ortofrenica di Brescia le quali avevano fatto

tirocinio presso la Casa del Sole.

La Comunità religiosa, rendendo concreto il desiderio di Madre Speranza, si trovò il personale

preparato affinché si potesse avviare l’attività a beneficio dei disabili più bisognosi e delle loro

famiglie, ispirandosi ed applicando i principi del Trattamento Pedagogico Globale. Durante i primi

anni di attività non è mai venuta meno la supervisione di Vittorina Gementi e dei suoi collaboratori,

tra questi ricordiamo con stima profonda e affetto il Dr. Edoardo Cantadori, neuropsichiatra infantile

per quarant’anni Direttore Sanitario dell’Associazione Casa del Sole Onlus.

Le attività del Centro Speranza iniziarono ufficialmente il 17 settembre 1984 con l’autorizzazione al

servizio di riabilitazione per tre bambini cerebropatici. Nel 1988 la Regione Umbria certificò il

riconoscimento e l’autorizzazione, riconoscendo il servizio con la dicitura di Centro Speranza, in

memoria della fondatrice Madre Speranza morta l’8 febbraio del 1983. Quando l’attività del Centro

Speranza ebbe inizio, Madre Speranza era volata in cielo da appena un anno.

In questi anni il Centro Speranza ha continuato ad essere gestito dalla Congregazione, dispone di un

ricco patrimonio di risorse umane e consulenti, ha ottenuto la convenzione con la ASL nel 1989 e ha

visto l’estensione di tale convenzione nel 1994 e nel 1998.

Nel 2006 l’attività del Centro Speranza ha ottenuto la Certificazione di Qualità in conformità allo

standard normativo internazionale ISO 9001:2008.

Dal 2007 la struttura sanitaria è accreditata dalla Regione Umbria con D.D. n. 9810, il rinnovo

dell’accreditamento è stato notificato nel 2013 con D.D. n. 9897.

Nel tempo Il Palazzo Altieri ha subito numerose modifiche strutturali volte a renderlo idoneo alle

attività cui è preposto in conformità alle vigenti norme per mettere a disposizione delle attività

riabilitative e socio-educative ambienti idonei, maggiore professionalità e competenze.

Un apporto importante a questa crescita qualitativa del servizio offerto è riconducibile alla raccolta

fondi condotta dall’Associazione Madre Speranza Onlus, che ha permesso l’implementazione di

nuovi ambienti e strumentazioni all’avanguardia per un miglioramento continuo dei servizi erogati,

di adeguamento dell’offerta e delle condizioni ambientali per le persone con disabilità coinvolte.

Servizio riabilitativo e socioeducativo

Il Centro Speranza si qualifica come servizio riabilitativo e socio educativo ed ha sede in Via Roma,

13 , 06054 Fratta Todina (PG) (tel. 075.8745511 – fax 075.8745056 email: [email protected]

pec: [email protected]).

Il Centro Speranza offre servizi diagnostici, riabilitativi, educativi, percorsi di crescita e inclusione

sociale per il benessere psicofisico di bambini e adulti con disabilità e disturbi dell’apprendimento.

Ogni giorno siamo accanto a loro e alle loro famiglie perché crediamo al valore unico e irripetibile di

ogni persona.

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Il principio ispiratore del servizio erogato dal Centro Speranza è il concetto di “valore primario della

persona umana” che si traduce in due atteggiamenti: l’accoglienza e la valorizzazione della vita in

tutte le sue espressioni, con carità evangelica e tecnica.

I valori

La persona con disabilità, partendo dal rispetto della dignità dell’uomo, indipendentemente dalla

sua condizione.

La famiglia, accompagnando la famiglia in un percorso di crescita e mutuo-aiuto.

Le linee guida dell’azione

Dall’anno 2006 il Centro Speranza ha iniziato la ricerca di Linee Guida nazionali e internazionali cui

aderire per eseguire in modo appropriato l’attività riabilitativa. Attualmente la nostra Organizzazione

aderisce alle seguenti Linee Guida:

• Bioetica e riabilitazione

• Quaderno Ministero della Salute n. 8; marzo-aprile 2011 - La Centralità della persona in

riabilitazione

• Linee guida ministeriali per le attività di riabilitazione 1998

• Linee guida ministeriali fisioterapia 2010

• Linee guida autismo (del “Sistema Nazionale delle Linee Guida”)

• Linee guida Paralisi Cerebrale Infantile (della “Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile e della

Adolescenza”)

• Linea guida NICE per ADHD (disturbi di iperattività e disattenzione)

• Linea guida SINPIA per i Disturbi specifici degli apprendimenti

• Linee guida regione Umbria per disabilità intellettiva

• Linee Guida sulla scoliosi (della “Società Italiana di Medicina Riabilitativa”)

Metodo

Il Centro Speranza opera attraverso interventi educativi e ri-abilitativi in accordo con i dettami del

Trattamento Pedagogico Globale, un intervento terapeutico-educativo messo a punto da Vittorina

Gementi, insegnate e pedagogista di Mantova, mancata nel 1989.Il T.P.G. è basato su una concezione

unitaria della persona e propone di favorire lo sviluppo armonico dell’essere umano nel rispetto della

sua globalità. Tutte le attività hanno lo scopo di soddisfare i bisogni dei ragazzi e, in particolare, il

bisogno di benessere psico-fisico, di crescita, di relazione e d’individualità.

Gli utenti del servizio riabilitativo diurno del Centro Speranza, inseriti in piccoli gruppi, sono seguiti

da educatori professionali e terapisti della riabilitazione. Ogni utente beneficia di un progetto

riabilitativo individuale progettato da un’équipe psico-pedagogica che condivide il percorso

educativo con i familiari dell’utente. L’équipe è coordinata da un neurologo, coadiuvato nel suo

lavoro dalla coordinatrice pedagogica e dall’assistente sociale, da educatori professionali e da terapisti

della riabilitazione. L’équipe multidisciplinare collabora con i servizi sociali e con le altre realtà

territoriali e promuove utili momenti di formazione rivolti all’esterno. Per sostenere e aiutare la

famiglia, il Centro Speranza si avvale di diversi strumenti: colloqui con il medico, incontri con

l’assistente sociale, con la psicologa e con le altre figure professionali presenti all’interno della

struttura. Oltre alle periodiche riunioni di équipe, sono attivi gruppi di auto-aiuto e vengono promosse

iniziative di aggregazione.

I punti fondamentali del T.P.G.

Riconoscere l’individualità del persona assistita fin dall’approccio diagnostico e

riabilitativo per favorire il suo sviluppo relazionale e recupero funzionale in una

condizione di benessere e di recupero dell’autonomia.

Orientare le famiglie L’assistente sociale agisce da mediatore tra i bisogni della famiglia

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e l’offerta dei servizi del Centro Speranza.

Progetto educativo e riabilitativo con l’obiettivo di favorire la piena valorizzazione delle

potenzialità del bambino in una prospettiva di armonizzazione della persona.

Integrazione. Promuovere la condivisione del progetto in tutti i contesti di vita della

persona assistita.

VITERBO. LA RSA VILLA ROSA

La Casa di Cura RSA Villa Rosa (Via F. Baracca, 21, 01100 Viterbo, telefono: 0761 33781 sito

internet: http://ospedaliere.it/la-provincia-d-italia/viterbo.html) è una struttura delle Suore

Ospedaliere di San Benedetto Menni.

San Benedetto Menni è il restauratore dell’ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio

(Fatebenefratelli) in Spagna, Portogallo e Messico e il fondatore della Congregazione delle Suore

Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù. Nato a Milano l’11 marzo 1841, alla sua morte nel 1914 aveva

fondato ben 22 ospedali sparsi tra Spagna, Portogallo e Messico con l’obiettivo primario di prestare

soccorso e cura delle donne malate mentali.

Ordinato sacerdote e inviato dal Papa in Spagna per restaurare l’ordine Ospedaliero Fatebenefratelli,

nel 1880 costituì il nucleo iniziale dell’Ordine formato da due giovani donne di Granata, Giuseppina

Recio e Maria Augustias Gimenez che gli avevano manifestato il desiderio di essere avviate alla vita

religiosa non in una congregazione già esistente, ma in un modo del tutto nuovo. Nacque così la

Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, riconosciuta ufficialmente dalla

Santa Sede il 25 giugno 1892. Attualmente le suore di Padre Menni, operano in tutto il mondo

attraverso la loro presenza in 26 paesi di 4 continenti.

I valori di Villa Rosa

Tutti i nostri valori si riassumono in un unico valore: l’Ospitalità. L’Ospitalità è un valore umano

essenziale in ambito sociale, assistenziale e sanitario. Consiste nell’offrire spazio e tempo, attenzione

e cure, umanità e risorse ai destinatari della nostra missione.

Per spiegare questo valore sintetico, lo abbiamo sviluppato in otto valori:

sensibilità verso gli esclusi. La nostra Ospitalità include e alimenta l’empatia con gli esclusi a

causa della malattia o dei limiti psichici;

servizio ai malati e ai bisognosi. Tutto e tutti sono al servizio delle persone assistite e queste sono

il centro della nostra organizzazione;

accoglienza liberatrice. Ci distinguiamo per il calore della nostra accoglienza e la paziente gratuità.

Ci prefiggiamo la massima riabilitazione dei pazienti e li assistiamo con l’affetto di una famiglia.

salute integrale. Il nostro lavoro a favore della salute abbraccia tutte le dimensioni della persona

secondo un umanesimo integrale. Ci proponiamo di curare e guarire.

qualità professionale. Il nostro servizio è efficace grazie al rigore professionale, alla gestione

efficiente, al lavoro in équipe, all’adeguamento dei mezzi e al costante aggiornamento dei

professionisti;

umanità nell’assistenza. Coltiviamo esplicitamente e praticamente l’umanizzazione

nell’impostazione di ogni singola attività. La nostra assistenza è un incontro umano nel quale la

dignità della persona ha sempre la priorità;

etica in ogni atto. E’ per noi un imperativo essere etici nel nostro modo di agire, secondo i criteri

della bioetica e il principio dell’Ospitalità;

coscienza storica. Promuoviamo la coscienza individuale e collettiva di far parte della storia

ospedaliera, fedeli alle origini, protagonisti del presente, costruttori del futuro ospedaliero.

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L'articolazione oggi di Villa Rosa

La Casa di Cura Villa Rosa, situata nelle immediate vicinanze del centro storico di Viterbo, è

circondata da un ampio parco a disposizione degli ospiti. Il corpo principale, che risale al XIX secolo

è stato negli anni ampliato sino all’attuale disposizione con adeguate strutture rispondenti alle nuove

esigenze.

Da allora sino ad oggi l’attività si è svolta con continuità e professionalità e la Casa rappresenta un

importante polo sanitario attivo ed efficiente per la città e la provincia. Nel corso degli anni,

l’aggiornamento costante e la collaborazione con enti ed istituzioni pubbliche e private, ha consentito

di offrire interventi sempre più mirati e corrispondenti alle attuali esigenze. Grazie al costante

impegno nell’ambito del disagio psichico, rappresenta oggi, una realtà operativa aggiornata ed

efficiente.

La Casa di Cura offre 60 posti letto nell'area psichiatrica, 80 posti di Residenza Sanitaria Assistenziale

(RSA) e 50 posti di Hospice con assistenza integrata verso gli Ospiti in fase terminale.

La direzione strategica

La strutture di villa Rosa è oggi diretta da Suor Rosellina Colacino ([email protected])

coadiuvata dal direttore generale il dr. Massimo Badolato ([email protected]) e dal direttore

sanitario dr. Domenico Spera ([email protected]).

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ARIS / Riabilita chiede alle Presidenze Regionali Aris, ai Centri di Riabilitazione e RSA di

partecipare ad una rete diffusa che “comunica”: sono pertanto attese notizie dalle realtà regionali e

dalle singole strutture.

Info: [email protected]