Upload
daniela-piva
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Audit Demenze: dalle criticità ai percorsi di miglioramento
Clelia D’Anastasio
Responsabile UOSD Geriatria Territoriale e Progetto Aziendale Demenze, Dipartimento Cure Primarie
……… e
agli ospiti e a tutti i professionisti che lavorano nelle Case Residenza Anziani!
•Grazie a:
▫Rosangela Ciarrocchi Sociologa, Dip. Attività Sanitarie e
Sociali
▫Simona Linarello Geriatra, UOSD Geriatria Territoriale,
DCP
▫Lucio Tondi Medico ASP di Bologna
▫Sabina Ziosi Assistente Sociale, Distretto Pianura
Ovest
Bisogno di salute
• Non come assenza di malattia, ma come condizione di benessere
• Corretta gestione delle problematiche sanitarie (l’anziano demente, così come l’anziano in generale, può soffrire anche di altre patologie curabili e, pertanto, da curare)
• Cura sì, accanimento terapeutico no
• Mantenimento delle relazioni
• Comunicazione
• Inclusione
Assistenza di qualità
Soddisfa i bisogni primariRispetta la dignità della personaFavorisce l’inclusione ed il mantenimento
delle relazioniEvita disagi inutiliE’ in grado di programmare in anticipo la
gestione di eventi e di periodi critici (ad es. il fine vita)
Corretta comunicazione tra i diversi ambienti di cura (ad es. in occasione del trasferimento del pz. in ospedale e viceversa)
Il contesto dell’AUSL di Bologna
•6 Distretti•55 CRA accreditate•2800 posti letto•Oltre il 60% degli ospiti è affetto da
disturbi cognitivi
Finalità del processo di Audit nelle strutture residenziali
•Rilevare lo stato di adesione delle strutture residenziali alle linee di indirizzo prodotte, valutare le criticità assistenziali in riferimento a:
organizzazione appropriatezza correttezza delle prestazioni confronto tra le diverse realtà territoriali.
Il percorso di miglioramento: dalla valutazione al cambiamento
Obiettivi del Percorso Valutare la qualità dei servizi offerti nelle strutture Migliorare, uniformare e standardizzare l’assistenza socio
- sanitaria Promuovere cultura del miglioramento continuo della
qualità
La valutazione NON è…. puro monitoraggio Spesso la valutazione viene associata al puro
monitoraggio, o pura rendicontazione, mentre la necessità di formulare un giudizio, attraverso dei confronti, contraddistingue la valutazione dalla semplice raccolta di informazioni…..
Percorso di Audit sull’assistenza alle persone dementi in CRA 2011-2012- 2013 : Metodologia
• Gruppo di lavoro multiprofessionale (GLAM) formato da professionisti dell’AUSL (sanitari e socio-sanitari) e delle strutture accreditate
• Partendo da standard condivisi, elaborazione di un questionario di autovalutazione da compilare a cura delle strutture residenziali, in data predefinita (luglio 2011)
• Elaborazione dei dati dei questionari
• Restituzione dei dati alle CRA• Individuazione e condivisione delle aree di criticità
• Elaborazione a cura di ciascuna CRA, con il supporto del GLAM, di almeno un progetto di miglioramento relativo alla criticità individuata
• Questionario di re-Audit ( luglio 2012) ed elaborazione dei dati• Incontri di formazione• Questionario di re-audit (novembre 2013) ed elaborazione dei dati
Incontri suddivisi per raggruppamento di aree distrettuali
( 26-27-28/09/2011)
Demenza: aspetti indagati con il questionario
•Ospiti con demenza come diagnosi prevalente
•Disturbo del comportamento•Terapia con psicofarmaci / tipologia
psicofarmaco•Valutazione e monitoraggio del disturbo
comportamentale, uso di strumenti specifici•Attività terapeutiche non farmacologiche•Prescrizione di contenzione fisica
Criticità = aree di miglioramento
•Valutazione e conoscenza specifica dei disturbi comportamentali
•Valutazione dell’efficacia degli interventi farmacologici e non farmacologici
• Contenzione pz. con disturbi del comportamento
•Necessità di promuovere il confronto/condivisione delle esperienze di best practice tra strutture
La griglia per la stesura dei progetti di miglioramento
•Titolo del progetto•Area di criticità su cui si intende
intervenire•Obiettivo del progetto•Metodo di intervento•Persone cui è rivolto l’intervento•Risorse impiegate•Tempi di attuazione•Indicatori di risultato
Demenze: Progetti di miglioramento
I progetti di miglioramento realizzati nell’ambito della gestione delle persone con demenza hanno prioritariamente riguardato: valutazione e gestione del disturbo del comportamento, utilizzo del NPI, incremento di percorsi innovativi di animazione e socializzazione anche individualizzata, formazione ed aggiornamento del personale, riduzione della contenzione fisica e farmacologica
Animazione/socializzazione
16% Contenzione farmacologica
4%
Contenzione fisica8%
Disturbi del comportamen
to36%
Utilizzo NPI30%
Formazione personale
6%
% macrotemi progetti miglioramento
Le criticità metodologiche emerse
• Difficoltà nella elaborazione collegiale del progetto (cioè con il coinvolgimento di tutte le professionalità e di tutti i livelli di responsabilità)
• Difficoltà nella individuazione di indicatori attinenti al problema
• Difficoltà nella misurazione degli indicatori• Obiettivi a volte troppo ambiziosi o non
verosimili• Utilizzo di strumenti valutativi non ben
conosciuti
Incontri di formazione
•26-27-28/9/2011 “AUDIT su Demenze e Nutrizione nei servizi residenziali anziani”
•10/12/2012 “Audit Demenze: dalle criticità alle azioni di miglioramento”
•11/4/2013 “Demenze: miglioramento continuo dell’ assistenza nelle Case Residenza Anziani: Questioni di metodo”
•11/4/2013 “Demenze: miglioramento continuo dell’ assistenza nelle Case Residenza Anziani”
Audit DemenzaI Risultati: 2013 e 2011 a confronto
Audit Demenza: i risultati dei progetti di miglioramento
I percorsi di miglioramento attivati nelle singole CRA a Novembre 2013 risultavano nel 49% conclusi, nel 47% in corso e nel 4% interrotti per sopraggiunti problemi organizzativi interni alla struttura
Nel 98% dei casi i progetti di miglioramento implementati hanno prodotto totalmente o in parte i risultati previsti: Il raggiungimento parziale degli obiettivi è dovuto alla rilevazione dei risultati fatta prima della fine delle azioni programmate.
Demenza: Indicatori relativi al disturbo comportamentale
Audit Demenza: Confronto Indicatori 2011-2013
2011 2013 Differ . punti percentuali
Somministrazione NPI pre e post attività non farmacologica 21,88 59,3 37,42
ospiti con diagnosi di demenza e disturbo del comportamento trattati con psicofarmaci 90,98 90,50 -0,48
ospiti con diagnosi di demenza e disturbo del comportamento trattati con antipsicotici (tipici, tipici o entrambi)
57,76 57,30 -0,46
ospiti con diagnosi di demenza e disturbo del comportamento trattati con sedativi/ansiolitici/ipnoinduttori 66,87 46,80 -20,07
ospiti con diagnosi di demenza e disturbi del comportamento e terapia neurolettica valutati con uno strumento formale (NPI)
19,36 47,00 27,64
ospiti con diagnosi di demenza e un disturbo del comportamento inseriti e trattati con terapia non farmacologica
68,20 73,24 5,04
ospiti con diagnosi di demenza e disturbo del comportamento inseriti in progetti di attività specifica 38,94 42,60 3,66
ospiti con diagnosi di demenza con prescrizione di contenzione fisica, escludendo le spondine 55,56 47,60 -7,96
Conclusioni• Il percorso di audit si è dimostrato efficace nel coinvolgere tutte le CRA,
nel favorire il miglioramento dell’assistenza e nel favorire una maggiore appropriatezza e precisione nell’individuare, ad esempio, i disturbi del comportamento
• Un importante obiettivo raggiunto è la forte condivisione di priorità e di linee progettuali da parte delle strutture residenziali e dell’AUSL
• Ciò ha dato impulso al raggiungimento degli obiettivi specifici del percorso di audit con il miglioramento in molti campi ritenuti critici nella gestione delle problematiche assistenziali della persone con Demenza come, del resto, delle problematiche legate alla malnutrizione ed alimentazione
• La rivalutazione, dopo le azioni di miglioramento, delle criticità emerse dalla prima analisi, di quelle ancora esistenti o delle ulteriori difficoltà che la realizzazione dei progetti ha disvelato, ha permesso sia di diffondere gli esempi di buona pratica assistenziale, sia di individuare nuovi margini di miglioramento
• Un importante valore aggiunto di tutto il percorso, al di là dei risultati ottenuti nell’immediato, sta nella maggiore consapevolezza (di sé, del proprio operare e del proprio ruolo) raggiunta dagli operatori.
• Un altro risultato positivo è nella promozione del confronto tra le strutture e nella opportunità di condividere le esperienze di best practice
• Persistono difficoltà di tipo metodologico, specie nella individuazione di indicatori aderenti all’obiettivo scelto e misurabili
Il futuro 1.
•Condivisione di alcuni indicatori da inserire nel set di monitoraggio
ospiti con disturbi del comportamento in terapia neurolettica valutati con NeuroPsychiatric Inventory, sul totale degli ospiti con disturbi del comportamento
ospiti con disturbi del comportamento inseriti in attività terapeutiche non farmacologiche valutati con NeuroPsychiatric Inventory, sul totale degli ospiti con disturbi del comportamento
ospiti dementi con prescrizione di contenzione fisica sul totale degli ospiti dementi e sul totale complessivo degli ospiti
Il futuro 2.
•Audit rilevazione del dolore nelle CRA▫Progetto regionale “Ospedale e Territorio
senza dolore”▫Acquisizione di dati sulla rilevazione del
dolore nelle CRA, in novembre 2013▫Incontri di formazione con personale
sanitario e dell’assistenza di CRA, CD anziani e disabili
▫Marzo 2014: inizio della rilevazione del dolore utilizzando strumenti ad hoc e validati
Il futuro 3.
•Altre proposte………………?
Grazie per l’attenzione!