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ROMA - Cera una vol- ta nella gamma Mer- cedes-Benz la Classe V. Oggi quel modello, che pure ha avuto un ruolo importante nel- la gamma Daimler- Chrysler, esce di sce- na per fare posto al Viano. Ed L un vero e proprio salto di qua- lit. (Mutti da pag. 15) FOCUS MERCEDES-BENZ / All’offensiva con il Viano Scoprire un nuovo mondo Il fenomeno Citroën in Italia Boom senza precedenti MILANO - “Un anno in nove mesi”: così Olivier François, presentando la C2 a Parigi ai giornalisti italiani, aveva sintetizzato il grande suc- cesso della Citroën miglio- rando sensibilmente l’intero volume del 2002 quando ven- nero consuntivate poco più di 90mila immatricolazioni con una quota di mercato del 4 per cento. L’escalation è proseguita nel mese di ot- tobre, mese nel quale Ci- troën Italia ha registrato ol- tre 12mila immatricolazioni pari a una quota di mercato del 6,3 per cento in Italia, il che ha portato il bilancio delle immatricolazioni nei primi dieci mesi a ben 113.311 unità con un incre- mento del 62,1 per cento e con una quota di penetrazio- ne del 5,9 per cento. Nessun grande costruttore può van- tare performance così spet- tacolari che consentiranno alla filiale italiana del mar- chio del “double chevron” di chiudere l’anno con un volume vicino ai 150mila veicoli comprendendo an- che i commerciali. Un boom senza preceden- ti, un vero crescendo rossi- niano. Ma perché oggi le Ci- troën piacciono così tanto (segue a pag. 2) agli italiani? Come mai so- prattutto la C3, la Pluriel e la C2 hanno guadagnato consi- stenti schiere di fans mentre si fanno sempre più impo- nenti? È un fatto che oggi le Citroën piacciono ai giovani, alle persone di mezza età, alle donne, ai manager come ai docenti universitari, agli architetti, tutte persone che hanno bisogno di un’auto compatta ma originale, che li distingua e li faccia sentire proprietari di un qualcosa di estremamente personale e di inconfondibile. Le piccole Citroën con- quistano per la loro linea (non a caso il loro designer è un italiano di Foggia, Dona- to Coco) ma il bello viene dopo, scoprendole nell’uso giorno per giorno: e allora piano piano si apprezzano la qualità costruttiva, la razio- nalità delle soluzioni per rendere più confortevole e più vivibile l’abitacolo, la grande affidabilità della meccanica, l’originalità di alcune dotazioni come ad esempio nella C3 il ripiano del vano bagagli modulabile a piacere e nella C2 il vano supplementare ricavato nel- la parte interna della ribal- tina. Sono auto ricche di sor- prese piacevoli, auto pronte per essere utilizzate in varie situazioni, in città come nei viaggi di un certo impegno, facili da guidare e da par- Gi a ottobre la filiale italiana della Casa del Double Chevron ha con- suntivato oltre 113mila immatricolazioni di vetture con un incremen- to del 62,1 per cento e con una quota di mercato del 5,9 per cento. Direttore responsabile: Paolo Altieri VEGA EDITRICE - ANNO 46 - N. 495 - DICEMBRE 2003 - Euro 2,00 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL MONDO DEI MOTORI @ Asapress.net l’agenzia dei motori www.vegaeditrice.it SPEDIZ. IN ABB. POST. 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - FILIALE DI MILANO ESTEPONA - Parte dal sud della Spagna, Estepona, una delle tante località turistiche della Costa del Sol, il romanzo che racconta la storia moderna di Volvo Car Corporation. È in questa zona che per 8 settimane giornalisti di tutto il mondo, a piccoli gruppi, hanno l’occasione di guidare per la prima volta la Volvo S40, la prima vettura nata dopo che il costrut- tore svedese è passato sotto la bandiera del Gruppo Volvo e che quindi, in un certo qual senso, apre un capitolo tutto nuovo nella storia quasi centenaria del marchio svedese. L’avevamo già ammirata, la Volvo S40, in occasione del Salo- ne di Francoforte: bella, elegante, linee scolpite in forma ar- moniosa, solida nella sua compattezza, uno styling esterno giustamente definito “evoluzione intelligente della forma automobilistica”, cui corrisponde all’interno “una vera e propria rivoluzione”, sottolineata dalla razionale disposizio- ne degli spazi, dall’uso di rivestimenti T-Tech, dalla sottile consolle che collega il tunnel centrale con la plancia, dalla soluzione della cosiddetta tecnica degli strati visivi successi- vi, che, mentre esalta ogni dettaglio, ne valorizza le funzioni, conferendo un senso di protezione e di comfort sia per il conducente che per i passeggeri. Abbiamo guidato la nuova S40 per oltre 300 km e quindi abbiamo avuto tutto il tempo per verificare in diretta il lavoro fatto dagli stilisti e dai tec- nici di Volvo Car Corporation nel confezionare un’automobi- le che ha l’ambizione di conquistare nuova clientela al mar- chio svedese in Europa come soprattutto negli Usa. VOLVO / Con la nuova S40 Evoluzione e rivoluzione Da una parte il ricco rin- novamento dei modelli Mazda, dall’altra le ini- ziative vincenti messe in atto da Carlo Simongini, un giovane manager che un anno fa è arrivato alla guida della filiale italiana della Casa nipponica con la decisa determinazione di farne una protagonista sul nostro mercato. Sono questi i due elementi di un cocktail vincente. (servizi da pag. 9) SPECIALE MAZDA / La nuova Serie 3 La grande forza delle idee (Altieri a pag. 20) Alfa Romeo/Arriva la GT Il ritorno del Gran Turismo (a pag. 4) Bmw/Il coupé 645i Punta di diamante (a pag. 6) Fiat/Prestigioso premio Panda auto dellanno (a pag. 30)

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ROMA - C�era una vol-ta nella gamma Mer-cedes-Benz la ClasseV. Oggi quel modello,che pure ha avuto unruolo importante nel-la gamma Daimler-Chrysler, esce di sce-na per fare posto alViano. Ed è un vero eproprio salto di qua-lità.

(Mutti da pag. 15)

� FOCUS MERCEDES-BENZ / All’offensiva con il Viano

Scoprire un nuovo mondo

� Il fenomeno Citroën in Italia

Boom senza precedentiMILANO - “Un anno in novemesi”: così Olivier François,presentando la C2 a Parigiai giornalisti italiani, avevasintetizzato il grande suc-cesso della Citroën miglio-rando sensibilmente l’interovolume del 2002 quando ven-nero consuntivate poco piùdi 90mila immatricolazionicon una quota di mercatodel 4 per cento. L’escalationè proseguita nel mese di ot-tobre, mese nel quale Ci-troën Italia ha registrato ol-tre 12mila immatricolazionipari a una quota di mercatodel 6,3 per cento in Italia, ilche ha portato il bilanciodelle immatricolazioni neiprimi dieci mesi a ben113.311 unità con un incre-mento del 62,1 per cento econ una quota di penetrazio-ne del 5,9 per cento. Nessungrande costruttore può van-tare performance così spet-tacolari che consentirannoalla filiale italiana del mar-chio del “double chevron”di chiudere l’anno con unvolume vicino ai 150milaveicoli comprendendo an-che i commerciali.

Un boom senza preceden-ti, un vero crescendo rossi-niano. Ma perché oggi le Ci-troën piacciono così tanto (segue a pag. 2)

agli italiani? Come mai so-prattutto la C3, la Pluriel e laC2 hanno guadagnato consi-stenti schiere di fans mentresi fanno sempre più impo-nenti? È un fatto che oggi leCitroën piacciono ai giovani,alle persone di mezza età,

alle donne, ai manager comeai docenti universitari, agliarchitetti, tutte persone chehanno bisogno di un’autocompatta ma originale, che lidistingua e li faccia sentireproprietari di un qualcosa di

estremamente personale e diinconfondibile.

Le piccole Citroën con-quistano per la loro linea(non a caso il loro designer èun italiano di Foggia, Dona-to Coco) ma il bello vienedopo, scoprendole nell’uso

giorno per giorno: e allorapiano piano si apprezzano laqualità costruttiva, la razio-nalità delle soluzioni perrendere più confortevole epiù vivibile l’abitacolo, lagrande affidabilità della

meccanica, l’originalità dialcune dotazioni come adesempio nella C3 il ripianodel vano bagagli modulabilea piacere e nella C2 il vanosupplementare ricavato nel-la parte interna della ribal-tina. Sono auto ricche di sor-

prese piacevoli, auto pronteper essere utilizzate in variesituazioni, in città come neiviaggi di un certo impegno,facili da guidare e da par-

Già a ottobre la filiale italiana della Casa del Double Chevron ha con-suntivato oltre 113mila immatricolazioni di vetture con un incremen-to del 62,1 per cento e con una quota di mercato del 5,9 per cento.

Direttore responsabile: Paolo Altieri VEGA EDITRICE - ANNO 46 - N. 495 - DICEMBRE 2003 - Euro 2,00

M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L M O N D O D E I M O T O R I

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ESTEPONA - Parte dal sud della Spagna, Estepona, una delletante località turistiche della Costa del Sol, il romanzo cheracconta la storia moderna di Volvo Car Corporation. È inquesta zona che per 8 settimane giornalisti di tutto il mondo,a piccoli gruppi, hanno l’occasione di guidare per la primavolta la Volvo S40, la prima vettura nata dopo che il costrut-tore svedese è passato sotto la bandiera del Gruppo Volvo eche quindi, in un certo qual senso, apre un capitolo tuttonuovo nella storia quasi centenaria del marchio svedese.L’avevamo già ammirata, la Volvo S40, in occasione del Salo-ne di Francoforte: bella, elegante, linee scolpite in forma ar-moniosa, solida nella sua compattezza, uno styling esternogiustamente definito “evoluzione intelligente della formaautomobilistica”, cui corrisponde all’interno “una vera epropria rivoluzione”, sottolineata dalla razionale disposizio-ne degli spazi, dall’uso di rivestimenti T-Tech, dalla sottileconsolle che collega il tunnel centrale con la plancia, dallasoluzione della cosiddetta tecnica degli strati visivi successi-vi, che, mentre esalta ogni dettaglio, ne valorizza le funzioni,conferendo un senso di protezione e di comfort sia per ilconducente che per i passeggeri. Abbiamo guidato la nuovaS40 per oltre 300 km e quindi abbiamo avuto tutto il tempoper verificare in diretta il lavoro fatto dagli stilisti e dai tec-nici di Volvo Car Corporation nel confezionare un’automobi-le che ha l’ambizione di conquistare nuova clientela al mar-chio svedese in Europa come soprattutto negli Usa.

� VOLVO / Con la nuova S40

Evoluzione e rivoluzione

Da una parte il ricco rin-novamento dei modelliMazda, dall’altra le ini-ziative vincenti messe inatto da Carlo Simongini,un giovane manager cheun anno fa è arrivato allaguida della filiale italianadella Casa nipponica conla decisa determinazionedi farne una protagonistasul nostro mercato. Sono questi i due elementi di un cocktail vincente.

(servizi da pag. 9)

� SPECIALE MAZDA / La nuova Serie 3

La grande forza delle idee

(Altieri a pag. 20)

Alfa Romeo/Arriva la GT

Il ritorno del GranTurismo

(a pag. 4)

Bmw/Il coupé 645i

Punta didiamante

(a pag. 6)

Fiat/Prestigioso premio

Panda autodell�anno(a pag. 30)

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2 AUTORAMA Dicembre 2003

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motorifondato nel 1958

Direttore Responsabile: Paolo Altieri

Comitato di Direzione: Paolo Altieri, Raffaello Barbaresi, Valerio Oliveto

Art Director: Renato Montino

Relazioni Pubbliche: Luisella Crobu

Direzione e redazione: Via Ramazzotti, 20 - 20052 Monza Parco (MI)Tel. 039/49.31.01/49.31.02 - Fax 039/49.31.02

Amministrazione:Vega Editrice srl, via Ramazzotti 20, 20052 Monza Parco - Italy,

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tel. 039-493101/493103 - fax 039-493102

DIFFUSIONE ABBONAMENTI: Cellofanedit, Cologno Monzese (MI)

COMPOSIZIONE E FOTOLITO: Varano Fotocomposizione snc,Busto Garolfo (Milano)

STAMPA E LEGATORIA: Ottavio Capriolo spa, Milano

Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969.Una copia Euro 2,00; arretrati il doppio.

ABBONAMENTO: annuo Euro 20,00, estero Euro 40,00. Versamento su c/cpostale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl (MI). Per eventuale cambia-mento d’indirizzo degli abbonati, accludere 0,50 Euro in francobolli. Spedizio-ne in abbonamento postale 45% Art. 2 comma 20/B Legge 662/96 - Filiale diMilano.

Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riser-vati © by AUTORAMA.

AUTORAMAAUTORAMA

Boom senza precedenti(segue dalla prima pagina)

cheggiare anche nel trafficocittadino più convulso.

“La C3 - ricorda OlivierFrançois, direttore generaledella Citroën Italia - ha at-tualmente nell’Italia il suomercato migliore a livellomondiale, addirittura da-vanti alla Francia. E anchela Picasso ci sta dando mol-te soddisfazioni: oggi sulpiano delle vendite è prati-camente sullo stesso livellodelle sue concorrenti piùforte, la Renault Scénic el’Opel Zafira, mentre nel2001 le sue rivali vendevanopraticamente il doppio. Di-ciamo che la Picasso ha sa-puto recuperare molto beneil terreno”. Come si vede, ilsuccesso Citroën in Italianon è fatto soltanto di C3, diPluriel e di C2. Un altro ca-vallo di battaglia della Casadel double chevron è infatti,dopo la Picasso, il Berlingo.La prima è una monovolumecompatta di successo, cheoffre uno spazio interno davivere appieno, confortevo-le, luminosa e con un rap-porto consumi-prestazioniparticolarmente interessan-te per la versione HDi. IlBerlingo è semplicementel’auto che ha creato un seg-mento che non esisteva,quello delle multiuso: ilBerlingo si può utilizzarenel lavoro come nel tempolibero, sfruttando uno spa-zio interno particolarmenteampio e un bagagliaio la cuicapacità è praticamente in-arrivabile per qualunqueauto normale.

Piace anche la C8, unamonovolume molto similealla Fiat Ulysse, alla LanciaPhedra e alla Peugeot 807 (èprodotta negli stessi impian-ti francesi di Sevel) con cuicondivide il progetto e varieparti meccaniche. La turbo-diesel vanta consumi parti-colarmente contenuti, e la2.2 ha quella manciata di ca-valli in più che piacciono achi vuole un po’ più di vervein determinate situazioni.

Non sarebbe giusto chiude-re questa rapida carrellatasui modelli della gamma Ci-troën in Italia senza ricorda-re la Xsara, un’auto sin trop-po discreta nell’estetica macurata e ben fatta. Da noi haincontrato soprattutto nellaversione station wagon, mala gamma comprende ancheuna berlina a cinque porte euna a tre porte che la Casafrancese chiama curiosa-mente Coupé.

E non va trascurata natu-ralmente la C5, disponibilenelle versioni berlina e SW:interamente gestita dall’e-lettronica, dal controllo del-

la pressione delle gomme al-le sospensioni idropneuma-tiche, è un’auto molto como-da e sicura. La versione Sta-tion Wagon, tra l’altro, èquasi più elegante nelle for-me rispetto alla berlina dacui deriva, grazie alla codapiù proporzionata. Spaziosaper cinque persone, ha unbagagliaio molto grande,che è in grado di accoglierei bagagli di un’intera fami-glia.

Chiaramente, buona par-

te del successo della gammaCitroën in Italia si deve aglistraordinari propulsori HDi,parsimoniosi, brillanti e“puliti”. E in una fase delmercato in cui il Diesel haeffettuato lo storico sorpas-so sui motori a benzina, ilfatto di disporre di motori agasolio così moderni ed eco-logici ha indubbiamente ilsuo peso. Va sottolineato,comunque, che la Citroën èarrivata a questo stato felicenon senza difficoltà: se sianalizza storicamente l’evo-luzione della sua gamma neldopoguerra, si scopre chefino agli anni Sessanta era

praticamente composta dadue soli modelli, pratica-mente alle due estremitàdel mercato: da un lato la“Due Cavalli”, spartana, ro-busta ma al tempo stessopratica e confortevole oltreche originalissima, e dall’al-tro la DS 19, una due litrisontuosa e dalla linea in-confondibile. E in mezzo...una voragine. Era una gam-ma non-gamma, e in effettici sono voluti dei decenniprima che quel vuoto fossecolmato, dapprima con altre“piccole” come la Ami 6, laAmi 8, la Dyane, la Mehari,la GS (e GSA), e poi ancorala Axel, la Visa, la LN (eLNA), la AX, la BX, la ZX, laXantia, la Xsara e così via.Ma torniamo a raccontaredel boom di oggi.

“La C3 - ricorda OlivierFrançois - è terza in classifi-ca sul mercato italiano sianelle vendite di ottobre chenel cumulato da gennaio adottobre, e in quest’ultimagraduatoria è addiritturacon il fiato sul collo dellaFiat Seicento, per cui po-trebbe addirittura arrivareal secondo posto entro la fi-ne dell’anno, mentre la lea-dership assoluta rimane sal-damente nelle mani dellaPunto. Ma se penso da dovesiamo partiti e dove siamoarrivati...”. Nella classificadel mese di ottobre la C3 è ameno di duemila unità dallaSeicento, che il prossimo an-no dovrebbe essere sostitui-ta dalla versione a tre portedella nuova Panda.

Anche la Pluriel è stadando grandi soddisfazioni.“Siamo particolarmente or-gogliosi di questo modello.L’obiettivo di vendere 6.500esemplari di questa auto nel

primo anno di commercia-lizzazione - osserva il nume-ro 1 di via Gattamelata a Mi-lano - è assolutamente allasua portata. Tenuto contodella particolare filosofia diquesto modello e della suadestinazione d’uso, è un ri-sultato realmente di tutto ri-lievo”.

Intanto c’è una clamorosavittoria nel campionatomondiale rally da festeggia-re. “Assolutamente sì, e que-sta è stata una bella sorpre-sa. Possiamo dire che, alprimo anno di partecipazio-ne a tutto il mondiale, ab-biamo avuto la meglio suuna concorrenza particolar-mente agguerrita. La nostraXsara WRC si è rivelata mol-to competitiva su asfalto, e

questo lo sapevamo già, maanche sui fondi fangosi, su-gli sterrati e su neve e ghiac-cio ha saputo difendersimolto bene”.

Merito anche di un Seba-stien Loeb che, dopo averdominato il Rally di Sanre-mo, ha sfiorato l’iride pilotiportando la sua Xsara WRCal secondo posto assoluto alRally d’Inghilterra, ultimoappuntamento mondialedell’anno. Poteva addirittu-ra lottare per la vittoria conla Subaru Impreza WRC delnorvegese Petter Solberg(che ha poi vinto il titolo pi-loti), ma alla Citroën hannopreferito farlo rallentareper conquistare il mondialemarche, che dal punto di vi-sta pubblicitario ha sempre

una grande risonanza pressoil grosso pubblico.

È soltanto dal 2002 cheOlivier François è il diretto-re generale della CitroënItalia. In questi pochi mesiha potuto seguire molto davicino l’evoluzione del mer-cato italiano, dei suoi gusti edelle tendenze. “Sappiamo -dice - che il cliente italianoè il più esigente nell’ambitoeuropeo, anche a livello diauto compatte: per questonel mettere a punto la gam-ma della C3 per l’Italia ab-biamo considerato attenta-mente il livello delle dota-zioni. E i consensi del pub-blico ci hanno dato ragio-ne”. La C3 non ha perso mol-to tempo a farsi una solidafama di auto dalla meccani-ca affidabile, e questo è dasempre un argomento alquale la clientela italiana èparticolarmente sensibile.

Anche la C2 è partitamolto bene. Basti pensareche nel mese di ottobre, inmeno di una decina di gior-ni (il via alla commercializ-zazione è avvenuto nelle ul-time settimane del mese), nesono stati vendute in Italia1.362 esemplari, per cui l’o-biettivo per quest’anno disettemila unità vendute inmeno di tre mesi dovrebbeessere raggiunto senza par-ticolari affanni. “Per il 2004- dichiara Olivier François -contiamo di vendere almenoventimila esemplari di C2sul mercato italiano. Unapiacevole sorpresa è ancherappresentata dal fatto chela C2 piace molto alle don-ne. A quelle giovani con i fi-gli piccoli e a quelle i cui fi-gli, già grandi, sono andati avivere per conto loro. Donneche occasionalmente tra-sportano qualcuno sul sedi-le posteriore ma che vannoin giro da sole o con il mari-to o un’amica, e per le qualiun’auto come la C2 ha unataglia che va benissimo perloro”.

Anche la strategia deiprezzi per la C2 si è rivelatavincente. Nella fase inizialedella commercializzazionedi va da un minimo di 9milaeuro a un massimo di 3milaeuro chiavi in mano. E ricor-diamo che già la versione“entry level” da 9mila euroha di serie il servosterzo adassistenza variabile, quattroairbag, il computer di bordo,la chiusura centralizzata, ilvolante regolabile in altezzae in profondità e il portello-ne con ribaltamento modu-lare. Gli unici optional sonol’Abs e il climatizzatore.

Gabriele MuttiOlivier François, direttore generale della Citroën Italia.Sopra, l’ammiraglia C5; sotto, la monovolume C8.

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AUTORAMA 3Dicembre 2003

La Saxo era praticamente la stessa auto sia a tre sia a cinque porte. Con la C2 e la C3 si èscelta una strada del tutto diversa, proponendo auto molto diverse fra loro a seconda del-la tipologia di cliente cui sono destinate. E per chi vuole tante auto in una c�è la Pluriel.

� CITROEN / Con la C3, la Pluriel e la C2 una nuova filosofia dell’auto

Un tris d�assi per sbaragliare il campo

Nei principali mercati europei Citroën Automobiles sta ottenendo suc-cessi quanto mai consistenti. Conta la qualità dei nuovi modelli maanche quella di una rete di vendita e assistenza forte e ben organizzata.

� Il Double Chevron a gonfie vele in tutta Europa

Una spettacolare escalation

PARIGI - Chissà se la C3, la C2e la Pluriel costringerannoanche altre Case europee inlizza in questo segmento afare altrettanto. La riflessio-ne è più che legittima, se sipensa, tanto per rimanere incasa Citroën, a quello che èaccaduto con il Berlingo,che ha costretto gli altri aseguire il solco tracciato perprimo proprio dal “doublechevron”. Con la C3 e la C2,due auto molto diverse fraloro ma con una personalitàriconducibile comunque aun prodotto “made in Ci-troën”, la Casa francese haavuto il grande coraggio, e ilgrande merito, di romperecon una tradizione che vole-va una stessa auto propostaa tre e a cinque porte: l’ulti-mo esempio è stata la Saxo.

Se questa scelta consenti-va dei contenimenti di costiin termini produttivi, si rile-vava estremamente negativasul piano dell’immagine. Latre e la cinque porte eranosostanzialmente identiche(vista di fronte e di codal’auto è indistinguibile, nonsi capisce se si tratta di unatre o di una cinque porte) esul piano della personalitàstilistica questa soluzione sirivelava negativa: l’auto pia-ceva meno del previsto per-ché aveva “poca persona-lità”.

Con la C3 e la C2 alla Ci-troën hanno deciso di volta-re pagina. E a maggior ragio-ne il discorso vale per la

Pluriel, quell’auto-conteni-tore che sta piacendo sem-pre più anche in un mercatodifficile come il nostro. LaC3 e la C2 non sono due va-rianti della stessa auto. So-no due auto molto diverse,anche se si capisce subito,guardandole, che si tratta diauto prodotte dalla Citroën.Il merito di tutto ciò si deveal team di stilisti guidatodall’italiano Donato Coco,che nel concepirle ha volutorealizzare auto assoluta-mente inconfondibili. La C3ricorda la mitica “Due Ca-valli” per la forma a cupo-letta del tetto, e per il cofa-no motore spiovente. Certo:ha perso i parafanghi spor-genti, dietro ha forme moltopiù morbide e sinuose, maper molti “citroënisti” è latrasposizione in chiave mo-derna di quel mito che è

sempre rimasto nel loro cuo-re.

Con in più motori ben piùmoderni e brillanti, da 1,1 a1,6 litri a benzina più dueturbodiesel da 70 e da 92 ca-valli, grande sicurezza attivae passiva, un impianto di cli-matizzazione efficace, unastrumentazione più comple-ta, un vano bagagli più ca-piente insomma, molte cosein più, anche perché il tem-po trascorso dal 1936 ad oggi(quando fu concepita la pri-ma 2 CV, che poi entrò uffi-cialmente in produzione sol-tanto nel 1948) non è passatoinvano.

C3, dunque. Subito ungrande successo in tutti iPaesi europei in cui è statacommercializzata. E un an-no dopo, a raffica le altrenovità: la Pluriel e la C2.

La Pluriel è quattro auto

in una: berlina, cabriolet,spider e pick up. Un’ideaoriginale e subito vincente.È un’auto che cambia volto aseconda del tempo, dei ca-pricci, delle “voglie” del suoproprietario. I motori dispo-nibili sono due, un 1400 aotto valvole e un 1600 a sedi-ci valvole. Quest’ultimo puòessere abbinato al cambiorobotizzato Sensodrive. Ol-tretutto un bel risparmio dicosti e di spazio nel box dicasa rispetto a chi era co-stretto a tenere prima unaberlina, una cabrio, un pickup. Un’auto-camaleonte, unasorta di Fregoli su ruote cheè piaciuta anch’essa tantis-simo fin dal suo apparire sustrada, e che troverà nuoviimpulsi nelle vendite dal fu-turo ampliamento dellagamma in seguito all’appari-zione di una versione con

motore turbodiesel, che do-vrebbe essere abbinato alcambio Sensodrive. Pluriel:un’auto da esibire con orgo-glio, in tante diverse situa-zioni e nel corso di tuttol’anno.

Il trittico è stato comple-tato da poche settimane dal-la C2, un’auto che ha costret-to molti a ripensare al con-cetto di city car. Prima ditutto perché ha dimensionicontenute, ma ospita quattropersone. Poi, ha una lineamolto gradevole (le donnene vanno pazze) e una perso-nalità inconfondibile. Infineperché (cosa questa comunealla C3 e alla Pluriel) il fee-ling alla guida con lei è as-solutamente immediato. LaC2, rispetto alla sorella mag-giore C3, ha un’aria più di-namica. La clientela allaquale si rivolge ha esigenze

ben diverse rispetto a quel-le di chi punta sulla C3 osulla Pluriel. La C2 e la C3del resto hanno livelli di al-lestimento ben raffrontabili.La C2 vanta in ogni caso unlivello qualitativo di prodot-to particolarmente elevato euna meccanica di tutto ri-spetto. Emblematico il fattoche queste tre auto abbianotutte la stessa plancia mache questo sia un particola-re che non infastidisce asso-lutamente la potenzialeclientela.

Il ventaglio delle motoriz-zazioni della C2 comprendeun 1100 a benzina da 61 ca-valli, un 1400 da 75 cavalli eun 1600 a 16 valvole da 110cavalli, oltre a un turbodie-sel HDi di 1,4 litri da 70 ca-valli (la versione più poten-te da 92 cavalli è riservataalla C3).

Il bagagliaio della C2 hauna capacità classicamenteda city car: 200 litri. Una ca-pienza più o meno simile aquella della Renault Twin-go, un’antesignana in questoambito e che ha già dieci an-ni di vita. Ma è un baga-gliaio modulabile a piacere,dal momento che la sua ca-pienza può arrivare fino a900 litri, disponendo di unfondo praticamente piatto, atutto beneficio delle opera-zioni di carico e scarico e distivaggio dei bagagli stessi.Si rivela molto pratico nel-l’utilizzo il portellone divisoin due parti.

PARIGI - Soffia forte il vento e gonfia le vele del vascello del “dou-ble chevron”, che sta andando a tutta forza non solo in Italia maanche in tutta Europa. In Portogallo la C3 è già al settimo postoassoluto e ha ormai il fiato sul collo della Mégane, della Polo edella Corsa, che la precedono di poche centinaia di esemplati, inBelgio è quarta ma è ormai sul punto di sorpassare la Golf, inFrancia e in Olanda è sesta e in Spagna è ottava.

Nei primi otto mesi del 2003 la Citroën ha venduto 693.699auto, pari a una quota di mercato del 6,63 per cento, contro le598.845 dei primi otto mesi del 2002, quando deteneva una quotadi mercato del 6,07 per cento. L’incremento è stato del 6,82 percento. Grazie a questi risultati, che oltretutto hanno in un certosenso fatto da contrappeso a una leggera flessione della Peugeot,scesa in Europa da 886.192 a 832.298 auto, con un calo del 6,08per cento, il Gruppo PSA ha mantenuto il secondo posto assolutonel mercato europeo dietro al Gruppo Volkswagen, con un milio-ne e 471.997 auto vendute e una quota del 15,26 per cento, men-tre la Casa di Wolfsburg con i suoi quattro marchi Audi, Seat,Skoda e Volkswagen, ha venduto complessivamente 1.750.020auto, con una quota di mercato del 18,15 per cento.

Nei primi otto mesi del 2003 in Europa la Citroën ha venduto205.375 esemplari di C3, 142.697 unità di Xsara Picasso, 83.721esemplari di Xsara, 75.678 unità di C5, 53.760 esemplari di Saxo(un’auto che pur essendo giunta a fine carriera si sta vendendo

La Pluriel, a sinistra, e la C2, a destra, sono già molto apprezzate sul mercato italiano, dove anche la Xsara in versionestation wagon, in basso, ha saputo conquistarsi la stima di molti clienti per la sua versatilità.

bene fino all’ultimo), 46.604 esemplari di Berlingo, 17.181 unitàdi C8, 12.537 unità di Pluriel, 2.411 esemplari di C2. La C3 è ov-viamente la grande protagonista, l’auto che ha consentito unasvolta epocale in termini di vendite, ed è avviata a un’escalationche è quasi inarrestabile. Sul mercato italiano, anche se non riu-scirà a scalfire (almeno per ora) la leadership della Punto, puòragionevolmente arrivare al secondo gradino del podio, posizioneche è in grado di mantenere a lungo, anche perché la sua gammasta per essere arricchita dalle interessanti versioni con motoreDiesel abbinato al cambio Sensodrive, che è già disponibile su al-cune versioni con il motore a benzina.

Emblematico il fatto che a metà novembre, in occasione delpremio Auto Europa 2003, organizzato dall’UIGA (l’Unione ita-liana giornalisti dell’automobile) la C2 e la Pluriel abbiano con-quistato il secondo e terzo posto assoluto, dietro la vincitrice, laFiat Panda. Ma sommando i punti conquistati dalla C2 e dallaPluriel, sarebbe stata la Citroën a vincere: Citroën che evidente-mente è stata penalizzata da una certa dispersione dei voti. Tral’altro, va detto che la Casa del “double chevron” si è aggiudicataquesto premio nei tre anni precedenti con la C5, la C8 e la C3.

Una curiosità: sono Milano e Roma le due piazze in cui la Ci-troën è meglio posizionata attualmente in Italia: nei primi settemesi del 2003 sono state vendute 8.334 auto nel capoluogo lom-bardo e ben 9.983 nella Capitale. Una conferma ulteriore (ma

non ce n’era proprio bisogno) della vocazione cittadina della C3,della C2 e della Pluriel. La ciliegina sulla torta potrebbe esserecostituita da un trofeo Citroën per i giovani piloti, in pista e neirally, avendo già la macchina “giovane” e giusta: quella C2 Sportche fu presentata nello scorso mese di marzo al Salone di Ginevrae che prefigurava la futura C2 normale, destinata a circolaresulle strade di tutti i giorni.

“Purtroppo - dice Walter Brugnotti, direttore della comunica-zione di Citroën Italia - non è possibile omologare la vettura intempo utile per dare vita a un campionato già nel 2004. Se tuttoandrà per il verso giusto, potremo organizzare un trofeo C2 in Ita-lia nel 2005. Non prima”. La C2 Sport ha un motore 1600 da 225cavalli, il cambio a sei marce e un assetto e una colorazione visto-samente “racing”. L’abitacolo è protetto da un ampio rollbar e nellook spiccano gli enormi parafanghi e le gomme larghe. Lunga3,66 metri, larga 1,79 e con un passo di 2,32 metri, la C2 Sport èmossa da un motore di 1.587 cc che come abbiamo detto sviluppa225 cavalli a un regime di 8.500 giri con una coppia massima didi 20,5 kgm a 7.000 giri/min. Il cambio è a sei marce più retromar-cia con comando a sequenziale. L’iniezione, del tipo Multipoint, èstata messa a punto dalla Magneti Marelli. I cerchi per le gare suterra sono 6x15 mentre quelli per le gare su asfalto sono 7x17. Ilpeso a vuoto è di una tonnellata esatta. La trazione è anteriore e ifreni sono disco con pinze del tipo a quattro pistoncini.

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Dicembre 20034 AUTORAMA

MONACO - Stile originale,prestazioni esaltanti, com-fort ed eleganza ai massimilivelli. Questa nuova AlfaGT, è l’ulteriore dimostra-zione di come lo slogan“Cuore Sportivo” sia, unavolta di più, non solo fruttodi un accurato studio dimarketing ma anche di verasostanza, tramandata daitempi in cui le prime AlfaGT dettavano legge nella ca-tegoria. Lo stesso luogo pre-scelto per la presentazioneinternazionale fa capire chela vettura punta in alto: ilPrincipato di Montecarlocon tutto il fascino del cir-cuito cittadino di F1 e lestrade che la sovrastano erese celebri dall’omonimoRally.

Disegnato dal Centro Sti-le di Bertone, il modellopropone stile originale eprestazioni esaltanti e rap-presenta una concezioneinedita di sportività, nellaquale convergono comforted eleganza. L’obiettivo del-la vettura, infatti, è offriretutto il piacere di guida diun coupé, senza i compro-messi tipici di questo gene-

re di automobile.Il design è particolar-

mente caratterizzato dalloscudetto anteriore, in “147Style”, dal quale, idealmen-te, sembra svilupparsi l’inte-ra vettura. Posto al centrodel frontale, lo scudetto na-sce dalla sovrapposizionedella fascia paracolpi inte-grata sulla griglia nera. Il ri-sultato è di grande effetto:esprime forza e aggressività.Impressione rafforzata dallagrande bocca nera e daigruppi ottici, preziosi ogget-ti di design.

Grande slancioe dinamismo

Non meno caratteristico èil profilo che fa percepire ilmodello come un’auto agile,solida e protettiva. Grazie,soprattutto, all’accentuatascalfatura della fiancata chedona slancio e dinamismoalla vettura. Anche la parteposteriore ha una forte im-pronta stilistica risultandocompatta e rastremata, conun paraurti aggressivo e digrandi dimensioni. Il lunottoè a goccia, mentre i gruppi

Il grande cuoresportivo tipicodi tutte le Alfa

Romeo trovapiena sostanzain una vettura

di grandecarattere,

dalla lineaparticolarmente

elegante e conmotori e assettidi prim�ordine.Una vera Alfa

di razza,presentata

sapientementenella magica

cornice diMontecarlo.

� ALFA ROMEO / Prosegue con la GT il rinnovamento della gamma

Ritorno del Gran Turismo

� ALFA GT / I numerosi partner di un progetto vincente

Dal Centro Ricerche Fiat alla ComauMONACO - Un coupé sportivo dalla spicca-ta personalità ed eleganza e, al tempostesso, una vettura all’avanguardia perdotazioni, propulsori e meccanica. Questol’obiettivo che si erano prefissi gli ingegne-ri e i tecnici di Alfa Romeo. Per questol’Azienda ha messo in campo le sue mi-gliori risorse; ha focalizzato la massimaqualità e affidabilità lungo l’intero proces-so di sviluppo del prodotto e del processoper costruirlo; ha sviluppato una proficuacollaborazione con i fornitori esterni e conalcune Società del Gruppo, tra le qualiMagneti Marelli, Teksid, Comau, Elasis eCentro Ricerche Fiat. Da questo lavorosono nate le tante soluzioni innovativeche fanno di Alfa GT il nuovo punto di ri-ferimento della sua categoria.

Per il nuovo coupé sportivo MagnetiMarelli ha reso disponibili i risultati dellasua migliore innovazione. In particolare,l’Alfa GT monta l’ultima versione delcambio servoassistito Selespeed, fioreall’occhiello della tecnologia Magneti Ma-relli, che proprio sul modello 156 - da cui

deriva l’Alfa GT - ha avuto il suo battesi-mo tra le vetture di serie.

Il veloce e affidabile sistema cambioSelespeed di Magneti Marelli proviene di-rettamente dalla F1. Infatti, tutta la spe-rimentazione e lo sviluppo del sistemasono state portate avanti con Ferrari,prima sulle monoposto di F1 e poi sulla355 che, in conseguenza di ciò, era statacaratterizzata come “F1”.

Proiettoridi grande superficie

Anche i gruppi ottici anteriori sono unprodotto della tecnologia Magneti Marelli.I tecnici di Automotive Lighting hannoprogettato i proiettori di grande superficieche contribuiscono a contraddistinguere ilfrontale filante ed aggressivo della vetturae sono disponibili nella doppia versionealogena e a lampada a scarica di gas.

Infine, comfort e sicurezza sono assicu-rati dalle sospensioni Magneti Marelli checomprendono sia il sistema anteriore (latodestro e sinistro e traversa anteriore com-pleta) sia quello posteriore (assale e com-ponenti gruppo ruota).

Teksid, attraverso la sua controllataMeridian Technologies Inc., realizza nellostabilimento di Verres (Aosta), la traver-sa sottoplancia in magnesio. L’impiegodi questo particolare strutturale consenteuna significativa riduzione del peso delprodotto, pari a circa il 60 per cento inmeno rispetto alla traversa tradizionalerealizzata in acciaio, oltre che una supe-riore capacità di assorbimento delle vi-brazioni che si traduce in maggiorcomfort.

Inoltre, Teksid fornisce i blocchi cilin-dri in ghisa grigia, prodotti nella fonde-

ria di Crescentino (Vercelli), per i motori1.8 Twin Spark, 1.9 JTD e 2.0 JTS.

L’elevata flessibilità degli impiantiproduttivi dedicati alla produzione dellecarrozzerie, forniti da Comau per i modelliAlfa 147 e 156, ha permesso una rapida ri-configurazione delle linee di assemblaggiodi Pomigliano, consentendo il facile inse-rimento sulle stesse del modello GT. Sonostati in tal modo garantiti sin dall’iniziogli stessi elevati standard qualitativi giàraggiunti sui già ottimizzati e affermatiprodotti Alfa Romeo.

Nel laboratorio EMC (compatibilitàelettromagnetica) del Centro di Pomiglia-no d’Arco, una camera anecoica scherma-ta di dimensioni 23m x 11m x 9m, unicain Italia e all’avanguardia anche in Euro-pa, sono stati eseguiti una serie di testestremamente severi durante i quali lavettura Alfa GT è stata sottoposta a solle-citazioni elettromagnetiche di un’inten-sità pari a 25 volte il valore massimo pre-scritto dalle leggi italiane relative all’in-quinamento EM.

Poi, per la messa a punto e l’ottimizza-zione dei principali sistemi che impattanosulla rumorosità interna (scocca, planciaed elementi di finizioni) sono stati utiliz-zati alcuni banchi di caratterizzazionestatica e dinamica (comfort acustico). Inparticolare, sono stati eseguiti rilievi acu-stici soggettivi ed oggettivi sul banco dicaratterizzazione dinamica (banco FourPoster), inserito in un ambiente semiane-coico, dove vengono eccitati verticalmentei pneumatici della vettura tramite piattel-li. Senza contare che la prestazione acu-stica è stata verificata sottoponendo l’AlfaRomeo GT a cicli di affaticamento su si-mulatore stradale ubicato in cella climati-ca (banco pavè).

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ottici sono incastonati nellacarrozzeria.

Lunga 4,48 metri, larga1,76 e alta 1,39, l’Alfa GTCoupé vanta un passo di2.596 millimetri, che le rega-la non solo grande stabilitàma anche una notevole cu-batura del bagagliaio e unabuona abitabilità per chisiede dietro.

Patrimoniodi eccellenza

Alfa GT Coupé racchiudetutto il patrimonio di eccel-lenza motoristica del Mar-chio, che da sempre con-traddistingue le vetture delBiscione rendendo, tra l’al-tro, veri oggetti di culto au-tomobilistico vetture comela 1900, la Giulietta, la Giu-lia i l’Alfetta. La sportivitàdella nuova GT Alfa è meri-to di una meccanica che haereditato tutti i punti di for-za dell’Alfa 156, inclusi tre

propulsori generosi, ciascu-no con potenze specifichetra le migliori della loroclasse di cilindrata: il 2.0JTS da 165 cv, il 1.9 JTD M-JET da 150 cv e il 3.2 litri da240 cv.

Il pianale utilizzato perquesta vettura è lo stessodella 156 quindi, per il mo-mento, chi sperava di vede-re una GT integrale o a tra-zione posteriore dovrà a-spettare. Nel 2004, infatti,Alfa lancerà per 156 e 147delle versioni dotate di unasofisticata trazione integra-le, ma non è ancora certo sequesto sistema verrà adotta-to anche da Alfa GT. E per ilcliente che vuole il massi-mo, segnaliamo che Alfa Ro-meo ha già in cantiere unainteressantissima versione“estrema” siglata Autodeltache vedrà la luce, con ogniprobabilità, nel corso del2004.

Paolo Altieri

AUTORAMA 5Dicembre 2003

AL VOLANTE / GRANDI PRESTAZIONI E OTTIMO ASSETTO

MONACO - Dire che la GT tenga fede alle aspettative è pra-ticamente scontato. A chi non avesse mai provato un’Alfa dinuova generazione, dalla 156 in poi per intenderci, consi-gliamo caldamente una visitina in concessionaria, perchécon le nuove vetture del Biscione c’è veramente di che di-vertirsi. E non tanto per le indiscutibili doti motoristiche,ma anche per il piacere di guida assicurato da telai e so-spensioni che mirano a evidenziare il piacere di guidare,senza dimenticare un occhio di riguardo al comfort dibordo.

Passando alla GT, la qualità che più impressiona di que-sta vettura è la stabilità. Non c’è verso, infatti, di farle per-

dere direzionalità, di metterla in crisi con improvvisi rila-sci dell’acceleratore o brusche frenate durante “corposi”appoggi in curva. La GT è una vettura sana, che risponde aqualsiasi maltrattamento con dolcezza, mettendo a proprioagio anche il più inesperto degli automobilisti.

Certo, con le auto moderne difficilmente c’è bisogno diun corso di guida veloce per divertirsi, ma le reazioni dellaGT, la precisione del volante e la sicurezza della frenatasono parametri che richiedono di collegare per bene ilpiede destro al cervello, perché spingere a fondo sul gas èraramente così divertente.

Le motorizzazioni sono indiscutibilmente valide: il più

“succoso”, ovviamente, è il famoso 3.2 V6, già visto su 156GTA, 147 GTA e 166, fonte di assoluto divertimento in ognisituazione oltre che di un livello di silenziosità davvero in-credibile. Tanta, tantissima potenza, “messa giù” davveroalla grande nonostante la trazione anteriore.

L’altra motorizzazione di spicco è indubbiamente il 1.9JTD MJET: offre tanta potenza, ben 150 cv, ma sopratuttouna coppia motrice davvero generosa, in grado di far salirevelocemente la lancetta del contagiri anche nella criticazona 1.000/1.500 giri/min, regalando una vera e propriaesplosione di forza tra i 1.800 e i 4.500 giri/min.

E non finisce quì, perchè ci sono altri 500 giri “di riser-va”, per un totale di 5.000 giri/min, da utilizzare in caso dinecessità.

Il duemila a benzina, che gode del nuovissimo sistemad’iniezione diretta, sembra “spingere” meno rispetto al M-JET, perchè distribuisce i cavalli in un range di giri piùampio, ma il tachimetro, dopo pochi istanti, smentisce cate-goricamente questa sensazione.

Passando alla qualità generale della vettura, fa piacerenotare come il Gruppo Fiat stia concentrando le attenzionisu una maggiore qualità per il dettaglio e dei materiali uti-lizzati, non solo il Alfa ma anche nelle ultime realizzazionidel Gruppo. Anche in questo caso, infatti, gli accoppiamentidelle plastiche sono ottimi, così come i materiali utilizzatiper i rivestimenti di sedili e pannelli porta, in particolarmodo nelle versioni caratterizzate dagli interni in pelle odal raffinato Alfatex.

L’abitabilità, è assicurata per cinque persone, con spa-zio più che abbondante per le gambe di chi siede dietro. Ilvano bagagli è molto capiente e offre l’interessantissimapossibilità di essere ampliato, grazie alla totale abbattibi-lità del divano posteriore.

Non è molto distante, quindi, la qualità e la versatilitàtedesca, anzi, a dir la verità, vedendo le ultime blasonateproposte Made in Germany, possiamo dire come Alfa stiatrovando la corretta via verso un’offerta globalmente otti-ma, che non mette solo la sportività in prima linea maanche la cura verso il dettaglio pregiato e l’assemblaggio dialta qualità. Insomma Alfa uber alles!

La nuova Alfa GT è disponibile in quattro allestimenti:Impression e Progression, disponibili solo per 1.9 MJET e2.0 benzina, e Distinctive e Luxury, disponibile per tutte lemotorizzazioni. I prezzi variano dai 26.200 euro della versio-ne 2.0 JTS Impression ai 42.000 euro della 3.2 V6 in allesti-mento Luxury.

Inoltre, il sistema Selespeed dell’AlfaRomeo GT 2.0 JTS Selespeed ha accolto ilsoftware innovativo dell’Alfa 156 GTA Se-lespeed, che è stato calibrato con nuovetecniche innovative basate sull’oggettiva-zione dei parametri qualitativi e verificatocon prove di affidabilità/durata, avvenutenelle condizioni di traffico cittadino piùesasperate.

Infine, con Alfa GT lo sviluppo dei si-stemi di controllo motore e cambio negliallestimenti dotati di cambio automatiz-zato ha avuto come obiettivo la realizza-zione di sistemi che conferissero un feelingdi guida sportivo alla vettura. Il controllomotore Torque Based è pronto all’assog-gettamento ai sistemi elettronici del veico-lo e il cambio di marcia, nelle versionicambio robotizzato, è ‘racing’; l’automa-zione della gestione frizione e delle attua-zioni realizzano un prodotto evoluto e for-temente performante.

La gestione dell’integrazione dei siste-mi di controllo PowerTrain viene effettua-ta negli ambienti di simulazione“Hardware In The Loop”, con la possibi-lità di simulare tutti gli elementi dellaPowerTrain e di effettuare le verifiche ne-cessarie sulle centraline elettroniche e isoftware in essa contenuti.

Per costruire vetture che offrano, senzacompromessi, prestazioni straordinarie e,più in generale, vetture di successo, servo-no metodologie innovative capaci di inter-pretare i desideri dei clienti sportivi Alfache, di fatto, devono guidare la progetta-zione “seduti a fianco” del progettista edello sperimentatore.

ll risultato è una concezione inedita divettura con prestazioni dinamiche, piace-re di guida e comfort distintive rispetto aimodelli concorrenti, in tutte le condizionid’uso e per tutti i guidatori in un contestodi sicurezza, qualità ed affidabilità aimassimi livelli.

Per far questo il Centro Ricerche Fiatha “personalizzato” le metodologie inno-vative di progettazione sulle caratteristi-che distintive del marchio Alfa Romeo e leha trasferite ai “Team” della Casa che

hanno progettato e prodotto il nuovocoupé sportivo. Di seguito ne riportiamoalcune.

Prime fra tutte, le metodologie di com-portamento dinamico estremo del veicolo(super-handling). Esse permettono le pre-stazioni di eccellenza in termini di guida-bilità e stabilità della vettura, caratteristi-che peculiari delle vetture Alfa e partefondamentale del loro Piacere di Guida.Caratteristiche ottenute anche attraversol’applicazione delle più recenti tecniche disimulazione e sperimentazione oggettivasu strada, hanno permesso di realizzareun’accurata progettazione delle sospen-sioni e dei comandi (sterzo, freni) e il loro“tuning” per una guida piacevole e preve-dibile in ogni condizione di velocità, ma-novra e aderenza.

Posto guidaun classico Alfa

Il risultato di un posto guida e di abbi-gliamento interno “stile Alfa” derivano daun’accurata interpretazione e personaliz-zazione dei criteri di ergonomia fisica cheguidano la progettazione dei comandi pri-mari (volante, pedaliera, cambio), dellaposizione di guida, dell’accessibilità allavettura, del corretto utilizzo degli spazi,fino alla ottimizzazione del sedile per isuoi aspetti di comfort posturale, igroter-mico, vibrazionale e dinamico.

Inoltre, per sottolineare le distintivitàe personalizzazione Alfa, l’ergonomia co-gnitiva, che guida la progettazione delleinterfacce di comunicazione (comandi se-condari, quadro di bordo, display), ha per-messo di portare il cliente Alfa al postoguida della sua vettura, fin dalla fase diprogettazione, attraverso l’utilizzo dei la-boratori di Realtà Virtuale.

È noto quanto conti l’aerodinamicanella prestazione sportiva: in tal senso imetodi di fluidodinamica computazionalehanno permesso non solo di ottimizzarel’aerodinamica esterna delle vetture a be-neficio della prestazione e del rumore ae-rodinamico, ma anche di ottimizzare il

comfort e il benessere interno legato alclima e alla qualità dell’aria migliorandoi flussi interni all’abitacolo e contribuen-do alle specifiche dei sistemi di diffusionearia sia mono che bi-zona.

Infine, il rumore: non tutti i rumorisono sgradevoli. Non lo è la musica, peresempio, come non lo è certamente quellodi un motore Alfa Romeo. In tal senso imetodi NVH (Noise, Vibration, Harshness)di riduzione del rumore-vibrazioni vengo-no in questo caso rivolti non solo alla mi-nimizzazione dei disturbi (a vantaggiodello stress e dell’attenzione alla guida)ma anche all’esaltazione di quelle caratte-ristiche che consentono di colloquiare egestire la potenza di una vera GT.

La base dell’impostazione concettuale(in particolare, dei motori 1.9 M-Jet 16v e2.0 JTS), e la loro successiva personalizza-zione distintiva alto-prestazionale poggia-no su tecnologie innovative e metodologiedi calcolo che hanno permesso di svilup-pare le iniezioni multiple per motori Die-sel ad iniezione diretta in camera di com-bustione (Multijet); le strategie di control-lo motore per ottimizzare simultaneamen-te prestazioni, emissioni e consumi;

l’iniezione diretta di benzina a caricastechiometrica; la simulazione termoflui-dodinamica del processo di combustionedi motori a benzina e Diesel; l’analisistrutturale dei componenti critici del pro-pulsore finalizzata al miglioramentodell’affidabilità e del confort acustico-vi-brazionale.

Risultano distintivi per una mobilitàsicura ed ecologica: le metodologie di Te-sting del Sistema di Navigazione e del Te-lefono Cellulare che hanno generato lenorme di progettazione del sistema tele-matico garantendone la qualità e l’ affi-dabilità; lo sviluppo del protocollo di co-municazione per l’ accesso ai servizi offer-ti da Connect; la progettazione dell’inter-faccia uomo-macchina per le funzioniinfo-telematiche di bordo sia per facilitar-ne l’ utilizzo da parte del guidatore sia pererogare informazioni in modo non di-straente.

C�è davvero da divertirsi

Con la nuova GT l’Alfa ha voluto creare, come fece negliAnni 70 con la GT Junior, una sportiva comoda anche perquattro persone. Con in più tutta la sicurezza e la tecnologiaa supporto della guida tipiche di un’auto moderna.

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6 AUTORAMA Dicembre 2003

SAN DONATO MILANESE - Dal10 gennaio 2004 saranno invendita sul mercato italianodue new entry Bmw di parti-colare interesse: la lussuosacoupé 645Ci e il Sav (Sportactivity vehicle) X3. Passio-ne, eleganza, grinta: la sinte-si di questi tratti caratteria-li si chiama 645Ci, la nuovaBmw punta di diamante nelsegmento delle grandi cou-pé. La prestigiosa linea asviluppo marcatamenteslanciato sottolinea l’appar-tenenza della nuova Serie 6

alla categoria delle coupéclassiche, in altre parolesportive ed eleganti. Puresprimendo il meglio dellasportività, questa purosan-gue, il cui prezzo è stato fis-sato in 81.800 euro, non pe-nalizza il comfort di marcia.La 645Ci è una coupé 2+2che offre un massimo di abi-tabilità, comfort e lusso go-dibili appieno da quattropasseggeri in un ambienteoltremodo elegante. La645Ci ha una presenza inci-siva. Le sue linee sono

fluenti e si estendono dalmuso, lungo le fiancate finoalla coda. Le superfici leg-germente convesse esprimo-no potenza e generano emo-zioni.

Nasce così un’estetica ca-rica di tensione, priva diqualsiasi elemento noioso.In linea con i canoni formalidelle coupé classiche il co-fano motore è molto lungo eprosegue nella linea, piùcorta e più piatta, del tettoelegantemente sinuoso del-l’abitacolo leggermente di-

sassato verso il retro. Comesulle tipiche sportive GranTurismo il modulo posterio-re con lo spoiler integrato èaccattivante. “Armonia di-namica” è il leit-motiv scel-to per l’architettura interna.Mentre “dinamica” si riferi-sce alle linee tese e movi-mentate delle superfici, “ar-monia” riguarda il modo incui le superfici e le linee siinfluenzano reciprocamenteper trovare una comunica-zione interattiva. L’architet-tura dell’abitacolo è fonda-mentale per trasmettere iltipico “piacere di guidare”Bmw.

Cockpit orientatoverso il guidatoreCome su tutte le Bmw il

cockpit è orientato al guida-tore: infatti, tutti i comandiprioritari alla guida sonoposizionati sul oppure intor-no al volante secondo i mi-gliori criteri ergonomici.Quasi tutte le funzioni im-portanti per il guidatore e ilpasseggero sono coerente-mente raggruppati nel mobi-letto centrale. Eppure l’abi-tacolo si presenta molto pu-lito, perché il numero deicomandi è limitato all’indi-spensabile. È il merito delController, il comando cen-tralizzato che consente di at-tivare e controllare, con

l’aiuto del Control Display,quasi tutte le funzionalità dicomfort proposte per la Se-rie 6. Il Controller è posizio-nato davanti al bracciolocentrale (regolabile in altez-za), per cui il braccio trovauna posizione di assoluto ri-poso a tutto vantaggio delcomfort e della sicurezzadei comandi. L’ergonomia èpositivamente influenzataanche dai sedili lato guida epasseggero, di serie comple-ti di una triplice memoria.L’opzionale sedile sportivoa regolazione elettrica haun’imbottitura più dura che,durante gli spostamenti adalta dinamicità, regge anco-ra meglio il busto ed ha unsupporto femorale regolabi-le. Grazie al sistema easyentry sul lato guida e pas-seggero, i due posti posterio-ri sono accessibili senzadover fare contorsionismi.

Ciò dimostra che la nuovaSerie 6 è una vera e propriacoupé 2+2 fruibile in tutte leoccasioni. Un altro aspettopratico della 645Ci è la note-vole capienza del baule diben 450 litri. Una soluzionedel tutto particolare è ilgrande tettuccio panorami-co (a sollevamento) che sot-tolinea la generosa abitabi-lità dell’abitacolo. Oltre allasua ampia superficie traspa-rente di 806 per 578 millime-tri, il tettuccio è caratteriz-zato da un pannello internoelettrico, la cui costruzionesandwich in alluminio mi-gliora sensibilmente il com-fort climatico e acustico,senza tuttavia penalizzare lalibertà per la testa degli oc-cupanti. La nuova Serie 6provoca emozioni pure nonsolo attraverso la sua esteti-ca. Anche il sensazionale ot-

Nei primi nove mesi del 2003 sono state vendute 815.308 unità, pari a un incremento dell�1,2 per cento rispetto alle 805.808 unità dello stesso periodo 2002.

� BMW GROUP / Positivi i risultati nei primi nove mesi

La spinta della nuova Serie 5SAN DONATO MILANESE - L’introduzione sui mercati mondiali della nuovaSerie 5 ha caratterizzato il terzo trimestre 2003 del gruppo Bmw. Dal lan-cio all’inizio di luglio, e fino al 30 settembre, sono stati consegnati 24.063esemplari della berlina di lusso. La Casa tedesca ha anche presentato inquesto periodo due altri modelli di prossima introduzione: la X3 e la Serie6 Coupé. Sostenuto dalla sempre alta domanda della Mini, il gruppoBmw ha incrementato i suoi volumi complessivi di vendita. Nel terzo tri-mestre 2003 sono state vendute 270.439 automobili, tra Bmw, Mini eRolls-Royce, con un incremento del 3,2 per cento sul terzo trimestre 2002(quando ne furono consegnate 262.066). Nei primi nove mesi del 2003sono state vendute 815.308 unità, +1,2 per cento rispetto alle 805.808unità dello stesso periodo 2002. In lieve calo i ricavi del trimestre: -0,3 percento a 9,945 miliardi di euro (9,971 miliardi nel terzo trimestre 2002).Come già nel primo semestre, il calo è attribuibile soprattutto alla de-bolezza del dollaro nei confronti dell’euro.

Il fatturato complessivo del periodo gennaio-settembre 2003 è stato di30,458 miliardi di euro, inferiore del 5,8 per cento rispetto allo stesso pe-riodo del 2002 (quando fu di 32,338 miliardi di euro). Anche nel terzo tri-mestre del 2003 l’andamento dei risultati del gruppo Bmw è stato in-fluenzato, come previsto, dagli investimenti strutturali e dai costi di lan-cio dei nuovi prodotti. Ciò nonostante, l’utile da attività ordinarie nelterzo trimestre 2003 ha superato del 5,1 per cento il valore registrato loscorso anno, attestandosi a 724 milioni di euro (rispetto ai precedenti689). Un incremento in gran parte riconducibile all’accresciuta venditadi automobili. Considerando i primi nove mesi del 2003, il risultato delleattività ordinarie ammonta a 2,501 miliardi di euro, inferiore dell’8,1 percento al risultato dell’equivalente periodo del 2002 (2,720 miliardi dieuro). Nel terzo trimestre del 2003 l’utile netto del gruppo ha raggiunto i445 milioni di euro, + 2,8 per cento rispetto ai 433 milioni dello stesso tri-mestre 2002. Il saldo attivo totale per i primi nove mesi del 2003 ammon-ta a 1,523 miliardi di euro. Si è così ulteriormente ridotto (-10,1 per cento)il divario rispetto all’utile netto dei primi nove mesi dell’anno scorso,quando fu di 1,694 miliardi di euro. Al 30 settembre scorso il gruppo Bmwimpiegava 104.691 dipendenti in tutto il mondo, ossia il 3,1 per cento inpiù rispetto alla stessa data dell’anno scorso (101.565). Dall’iniziodell’anno Bmw ha creato 3.480 nuovi posti di lavoro.

Nel terzo trimestre 2003, con 9,069 miliardi di euro, il fatturato delsettore auto ha registrato una flessione del 3,1 per cento rispetto allo stes-so periodo del 2002 (9,360 miliardi). Un calo attribuibile innanzitutto al-

l’indebolimento del dollaro nei confronti dell’euro. Nei primi nove mesidel 2003 la Divisione Auto ha fatturato complessivamente 28,089 miliardidi euro, in calo del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorsoanno (28,823 miliardi). Grazie però al lancio della nuova Bmw Serie 5,nel terzo trimestre del 2003 l’utile da attività ordinarie è aumentato sen-sibilmente rispetto al terzo trimestre 2002: +7,3 per cento per 570 milionidi euro, contro i 531 milioni di un anno fa. Con 2,057 miliardi di euro, gliutili dei primi nove mesi del 2003 sono inferiori del 14,4 per cento al risul-tato del 2002 (2,403 miliardi di euro). Le 223.135 automobili Bmw vendu-te nel terzo trimestre 2003 superano dell’1,6 per cento la quantità vendu-ta nel corrispondente periodo del 2002 (219.617 vetture).

Le vendite Minisuperiori a ogni aspettativa

Tuttavia, se si considerano i primi nove mesi 2003, la cifra dell’annoscorso non è ancora stata raggiunta: le 678.107 auto vendute sono infattiil 3,3 per cento in meno delle 700.947 unità consegnate da gennaio a set-tembre 2002. Le vendite di vetture Mini continuano invece a superare leaspettative. Mai prima d’ora si sono vendute tante Mini quante nel terzotrimestre del 2003: 47.252 esemplari, un incremento dell’11,3 per cento ri-spetto al terzo trimestre 2002 (42.449 unità). Da gennaio a settembre 2003le vendite del brand sono state 137.130, il 30,8 per cento in più dei primi

nove mesi 2002, quando ne furono consegnate 104.861 unità. Si tratta diun dato record. La vendita di automobili Rolls-Royce è ancora condizio-nata dalla fase di avvio dello stabilimento di Goodwood. Alcune centi-naia di ordini già raccolti confermano ad ogni modo il successo di questevetture esclusive. Terminata la prima fornitura ai concessionari e la pro-duzione dei veicoli di presentazione e da esposizione, è stato finora possi-bile consegnare 71 vetture ai clienti di tutto il mondo. Entro la fine diquest’anno Bmw conta di produrre circa 500 Rolls-Royce Phantom e,conclusa la fase di avvio, lo stabilimento di Goodwood sarà in grado pro-durre circa 1.000 Rolls-Royce Phantom l’anno.

Ancora difficile la congiuntura che grava sul mercato motociclisticoanche se, per la prima volta quest’anno, un trimestre si chiude meglio delcorrispondente periodo del 2002: nel terzo trimestre sono state vendute22.029 moto Bmw, +2,8 per cento rispetto alle 21.433 del terzo trimestre2002. Le vendite dei primi nove mesi 2003 non hanno però superato quel-le dell’anno passato: alla fine di Settembre erano state vendute 73.618moto, contro le 74.619 del 2002 (-1,3 per cento). Come nei mesi precedenti,sull’andamento del mercato moto ha influito la debolezza del dollaro ri-spetto all’euro. Con 221 milioni di euro, il fatturato del terzo trimestredella Bmw Motorrad si è rivelato inferiore del 6 per cento rispetto a quellodell’anno precedente (pari a 235 milioni di euro). Considerando i priminove mesi del 2003, si constata una flessione del fatturato del 3,8 percento rispetto allo stesso periodo 2002 (854 milioni a fronte di 888). Inuovi modelli previsti per il 2004 hanno richiesto un aumento degli inve-stimenti nel terzo trimestre del 2003, che ha gravato sul risultato della Di-visione Moto.

Il terzo trimestre conferma l’ottimo trend di crescita dei Servizi Fi-nanziari. I finanziamenti (prestiti o leasing) concessi sui veicoli di marcaBmw e Mini hanno rappresentato il 39,2 per cento delle vendite totali neiprimi nove mesi del 2003, superando sensibilmente la quota del 35 percento conseguita nei primi nove mesi dello scorso anno. Alla fine delterzo trimestre il volume d’affari dei Servizi Finanziari ammontava a28,008 miliardi di euro, superando del 7,3 per cento il valore dell’annoprecedente (26,111 miliardi di euro). L’utile derivante dalle attività deiServizi Finanziari è cresciuto nel terzo trimestre 2003 del 7,1 per cento,raggiungendo i 120 milioni di euro (contro i 112 milioni del terzo trime-stre 2002). Se si considerano i primi nove mesi dell’anno, la crescita è an-cora più sostenuta, +19 per cento e 345 milioni di euro contro i preceden-ti 290 milioni.

Passione,eleganza,

grinta,dinamismosono i tratti

evidenti dellanuova Serie 6Coupé che siinserisce nel

solco dellagrande

tradizioneBmw nel

settore dellevetture nate

per esaltare lasua clientela

sportiva.

� BMW / Da gennaio sul mercato la 645Ci e la X3

La punta di diamante

Con la nuova Serie 6 coupé la Bmw riprende il filone di modelli che da semprecaratterizzano la sua filosofia di auto sportive di grande classe e molto confortevoli.

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AUTORAMA 7Dicembre 2003

to cilindri di 4.4 litri solleti-ca la passione degli amantidi motori prestigiosi. La po-tenza di 245 kW/333 cv e lacoppia massima di 450 Nmnon lasciano spazio a di-scussioni sul rendimento esulla rotondità del motoredella 645Ci. Il cliente nonpuò che approfittare di que-sto capolavoro tecnologicocreato a Monaco, godendo lapotenza e i consumi di 11,7litri su 100 chilometri con ilcambio manuale.

Quando è equipaggiatadel cambio manuale di seriea sei marce oppure dell’op-zionale cambio SMG a seirapporti, che consente di fa-re le cambiate (come in for-mula 1) con i comandi al vo-lante o con la leva selettri-ce, ma comunque senza do-ver premere la frizione, laBmw 645Ci ottiene rendi-menti pareggiati soltanto dapochissime altre sportive dirazza pura. Lo dimostrano lavelocità massima (bloccataelettronicamente) di 250km/h e lo sprint da 0 a 100km/h in 5,6 secondi. Dinami-smo allo stato puro: ciò valeovviamente anche incondi-zionatamente per l’opziona-le cambio automatico a seivelocità. È la combinazioneideale tra guida sportiva ecambiate confortevoli a unlivello senza pari. La 645Ciaccelera in soli 5,8 secondida 0 a 100 km/h; i consumisono di 10,9 litri/100 km.

La caratteristica dellamacchina può essere variataverso una sportività ancorapiù spinta, premendo il ta-sto FDC (Fahr Dynamic Con-trol - controllo delle qualitàstradali), di serie su tutti imodelli con cambio mecca-nico e automatico. Contem-poraneamente sono ridottele caratteristiche di comfort.In concreto ciò significa cheil motore è ancora più scat-tante a parità di posizionedell’acceleratore. Il motorereagisce con una progressi-vità superiore quando sischiaccia l’acceleratore.Sulle macchine a cambio au-tomatico, il dispositivo FDCinnesta la prossima marciasolo a numeri di giri supe-riori. Con il cambio SMG siaccorciano ulteriormente itempi di cambiata. Paralle-lamente FDC influenza leforze di sterzata (non peròquando la macchina è dota-ta di Active Steering).

La precisione della ster-zata e il feedback preciso alvolante sono dovuti allosterzo idraulico a cremaglie-ra completo di Servotronic.È un sistema che controlla

l’effetto del servosterzo at-traverso una curva caratteri-stica che dipende dalla velo-cità di marcia. Le soddisfa-zioni che la Serie 6 garanti-sce attraverso la guida sicu-ra e confortevole possonoessere potenziate soltantoda sistemi tecnologici attivi.Infatti, alle basse velocitàl’Active Steering, opzionaleper la 645Ci, ha una sterza-tura ancora più diretta, agi-le e precisa che diventa piùindiretta con l’aumentaredello speed: la direzionalitàè migliore e più stabile. Latecnologia è premiante perla guida, perché la 645Ci di-venta più maneggevole diquanto non ci si aspetta dal-le sue dimensioni. Nell’usocittadino l’Active Steeringsemplifica le manovre diparcheggio. Con meno didue giri al volante si passada un finecorsa all’altro. Al-le altissime velocità invece,la demoltiplicazione indi-retta assicura una guida ri-lassata e controllata.

Grande aiutoper chi guida

L’Active Steering è com-pleto di un controllo dell’an-golo d’imbardata collegatoin rete col sistema DSC. Conappropriati interventi sul-l’angolo di sterzata delleruote anteriori, il dispositi-vo permette di stabilizzareper tempo l’assetto. Ciò ri-duce il numero degli inter-venti (avvertibili) del DSCalle basse velocità. Grazie aimodernissimi sistemi Bmw,il guidatore della nuovaBmw Coupé gode dei mag-giori contributi Bmw di au-silio alla guida che migliora-no la meccanica già eccel-lente della 645Ci. Si trattada un canto del DynamicStability Control (DSC) che,frenando singole ruote inmodo dedicato su fondi vi-scidi, lavora in sintonia conl’antibloccaggio ABS e del-l’antisbandamento Corne-ring Brake Control (CBC);dall’altro, del sistema “in-telligente” Dynamic Driveche compensa quasi comple-tamente la tendenza dellascocca di coricarsi in curva.Gli ottimi fari bi xeno, di se-rie per la 645Ci, miglioranola loro efficienza se comple-ti delle opzionali AdaptiveLights. Questi fari orientabi-li illuminano meglio (fino al90 per cento) la carreggiatae le fasce vicinali. Dalla retedi bordo della nuova Coupéla centralina elettronicadelle luci abbaglianti eanabbaglianti capta le infor-

mazioni istantanee richiestesugli angoli di sterzata ed’imbardata nonché la velo-cità di marcia. Ciò serve adadattare nelle due direzionii coni della luce con apposi-ti motorini elettrici.

Su un’area davanti al pa-rabrezza, cioè direttamentenel campo visivo del guidato-re, l’innovativo Head-Up Di-splay visualizza dati selezio-nati. Si tratta della velocitàdi marcia, di consigli del si-stema di navigazione, dellaregolazione della velocità edi segnalazioni del CheckControl. L’immagine virtualesembra proiettata sulla car-reggiata davanti al guidato-re, non stressa e aumenta lasicurezza, anche perché ilguidatore non deve spostare

lo sguardo all’interno dellavettura, distraendosi dallasituazione del traffico. Comeil Head-Up Display anchel’innovativo sistema di co-mandi vocali della 645Ci am-plia la filosofia BMW iDriveper aumentare il comfort ela sicurezza. Si tratta di unacombinazione con il sistemadi navigazione Professional(opzionale) e il Car Commu-nication Computer (CCC).L’elemento centrale del si-stema di comandi vocali è lapossibilità di scegliere concomandi vocali tutte le fun-zioni comfort di iDrive du-rante la guida, senza doverdistrarsi. Il sistema reagisceindipendentemente dallapersona che dà i comandi, esoprattutto senza dover pre-vedere impegnativi tempi diallenamento. Allo stessomodo l’emissione acusticaintelligente (“Text-to-Spee-ch”) legge a richiesta e-mail,messaggi SMS e stazioni diemittenti radio.

Fabio Basilico

S. Donato Milanese - La nuova X3 unisce la straordi-naria agilità, tipica delle Bmw, alle vaste possibilitàd’impiego di uno Sports Activity Vehicle (SAV). La X3è la prima proposta nel segmento delle premium SAVposizionate al di sotto della X5 ed esprime nelle pro-porzioni caratteristiche di uno Sports Activity Vehiclesia gli stilemi classici che quelli innovativi del designdella Casa tedesca. Il suo moderno linguaggio forma-le, che alterna superfici concave e convesse, trasmettegioventù e grinta. Un primo sguardo ai dati tecnicisottolinea l’originalità della gamma: i 4.565 millime-tri di lunghezza della X3 superano di 87 millimetri laSerie 3 touring, ma sono quasi 30 centimetri in menodella nuova Serie 5 berlina. Anche la X5, lunga 4.667mm fuori tutto, è senza dubbio la consorella maggio-re. Analoghe sono le relazioni del passo: 2.795 milli-metri (Serie 3: 2 725 mm/X5: 2.820 mm). In altezza(1.674 mm) la X3 supera visibilmente sia la Serie 3touring (1.429 mm) che la Serie 5 berlina (1.468 mm),mentre resta all’ombra della X5 (1.715 mm).

Le prestazioni dinamiche sono affidate agli straor-dinari motori di 3.0 litri a sei cilindri in linea, apprez-zati per l’eccezionale rotondità e l’enorme potenza,proposti in versione benzina e diesel. La grintosa X33.0i di 170 kW/231 cv raggiunge di serie una velocitàmassima di 210 km/h; se dotata dell’assetto highperformance (integrato nel pacchetto Sport) la lancet-ta segna addirittura 224 km/h. Il propulsore della X32.5i eroga 141 kW/192 cv. L’allegro sei cilindri di 3.0litri permette grintosi sprint da ferma a 100 km/h inappena 7,8 secondi. Discreti i consumi del modernissi-mo gruppo di 3,0 litri a ciclo Otto, rispettoso ovvia-mente dei limiti della Euro 4, quando si tratta di con-sumi: alla X3 3.0i bastano 11.4 litri per fare 100 chilo-metri.

Gli appassionati della coppia grintosa si diverti-ranno soprattutto con la X3 3.0d. Infatti, il turbodie-sel con sei cilindri in linea (di recentissima rivisitazio-ne) con iniezione diretta common rail della secondagenerazione eroga 150 kW/204 cv e, sulla X3 SportsActivity Vehicle, scarica un’abbondante coppia massi-ma di 410 Nm. Questa motorizzazione spinge il model-lo di serie fino alla velocità massima di 210 km/h,mentre con l’assetto high performance arriva addirit-tura a 218 km/h. Anche nella disciplina dell’accelera-zione non si può parlare di un diesel lento; basti pen-sare che la X3 con la motorizzazione ad accensionespontanea scatta in 7,9 secondi da 0 a 100 km/h. No-nostante questi rendimenti la X3 3.0d si accontenta diconsumi molto contenuti: per fare 100 chilometri con-suma solo 8,4 litri di gasolio.

I tre propulsori sono di serie equipaggiati di cam-bio manuale a 6 marce, ma sono disponibili a richiestaanche con cambio automatico a 5 velocità. Una verachicca della X3 è l’innovativo sistema intelligente di

trazione integrale xDrive che, trale 4x4, è il nuovo metro di parago-ne in materia di agilità. xDrivevaria progressivamente la distri-buzione delle forze propulsive traasse anteriore e posteriore. Il siste-ma infatti riconosce subito, quan-do sorge la necessità di distribuirediversamente la coppia erogata ereagisce in tempi brevissimi; in si-tuazioni on road l’intervento anti-cipa addirittura la possibile perdi-ta di aderenza di una ruota. Neipassaggi dinamici xDrive scaricaa terra la coppia attraversoquell’asse che istantaneamentegarantisce l’aderenza migliore; ciòriduce sensibilmente l’eventualesottosterzo o sovrasterzo.

Su strada xDrive aumenta no-tevolmente l’agilità, il piacere diguidare e naturalmente anche lasicurezza. I sistemi di regolazionedell’assetto, come ad esempio il

DSC, intervengono molto più tardi rispetto ai sistemitradizionali di trazione integrale. Inoltre, xDrive assi-cura un avanzamento migliore e più efficace su fondiirregolari o viscidi perché, nell’ipotesi di pattinamen-to con conseguente interruzione della motricità, lacoppia giunge entro brevissimo tempo alle ruote chehanno maggiore aderenza. La grande varietà d’impie-go della X3 non si limita tuttavia alle differenti tipo-logie di terreni, sui quali il modello si muove con lamassima agilità e dinamica. Anche le rifiniture inter-ne e i prestigiosi livelli di arredamento ne fanno unaBmw che si rivolge a persone attive e cosmopolite. Laposizione (“command position”), tipica delle BmwSports Activity Vehicles, permette agli occupanti diosservare l’ambiente che le circonda da un piano rial-zato ed offre loro una moderna abitabilità.

La plancia comprende i due classici strumenti cir-colari Bmw disposti sotto un’elegantissima palpebra.Al centro è posizionato l’opzionale monitor a colori16x9 del sistema di navigazione che esce dalla suasede quando si attiva il sistema. Dal portellone adampio angolo di apertura si accede ad un vano baga-gliaio capiente. Può accogliere facilmente attrezzisportivi vari o anche diverse mountain bike. A secon-da della configurazione dei sedili è disponibile un ba-gagliaio con fino a 1.560 litri. Numerosi cassetti e ri-piani completano la straordinaria funzionalità dellaX3. La X3 è dotata di serie anche dell’indicatore ab-bassamento pressione dei pneumatici (RPA) che, at-traverso la velocità delle ruote, effettua il monitorag-gio permanente della pressione negli pneumatici.L’eventuale perdita di pressione è segnalata al guida-tore con un avviso ottico e acustico.

Il Sav tedesco è proposto con una ricca gamma diaccessori e dotazioni a richiesta. Tra questi l’innovati-vo ampio tetto Panorama e le Adaptive Lights ALC.L’elemento panoramico occupa quasi l’intero padi-glione; la sua superficie vetrata copre ben 0,65 metriquadrati. Con un semplice comando il guidatore puòaprire completamente il tettuccio. Le Adaptive Lights,ovvero i proiettori orientabili, migliorano la visibilitàdurante le ore notturne. I gruppi ottici bi-xeno seguo-no l’angolo di sterzata, il momento d’imbardata e lavelocità della macchina, e illuminano sempre latraiettoria di marcia anche nelle curve. Ai clienti X3che privilegiano la potenza, Bmw propone il pacchet-to Sport che spinge la macchina a velocità d’uscitasuperiori, grazie alla taratura speciale delle sospen-sioni. Il pacchetto comprende inoltre i lampeggiatoribianchi, l’allestimento Shadow Line e i cerchi in legacon design a stella nonché il volante con corona inpelle e i sedili anteriori sportivi. Sul mercato italiano,l’obiettivo è di vendere 4.000 X3 nel 2004 accanto a500 coupé 645. I prezzi dei tre allestimenti della X3vanno da 40.400 a 50.450 euro.

Come la Bmw X5, diventata subito un vero best-seller nel pano-rama mondiale dell�auto, anche la più compatta Bmw X3 sembraavere tutte le qualità per andare incontro a un grande successo.

� BMW X3/ Le ambizioni della sorella minore della X5

Sav, ovvero �sarò anch�io vincente�

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8 AUTORAMA Dicembre 2003

PARIGI - La giuria internazio-nale del Premio “Car of theYear”, composta da 58 gior-nalisti specializzati, in rap-presentanza di 22 Paesi eu-ropei, ha eletto Fiat Panda“Auto dell’Anno 2004”. Con281 voti Fiat Panda si è piaz-zata al primo posto, prece-dendo Mazda3 (241), Volks-wagen Golf (241), ToyotaAvensis (219), Opel/VauxallMeriva (213), Bmw serie 5(144) e Nissan Micra (111).Oltre che la vincitrice asso-luta del “Car of the Year2004”, la supercompatta Fiatè stata anche la vettura cheha ottenuto voti dal maggiornumero di giurati: 55 su 58,infatti, l’hanno inserita nel-la rosa delle loro preferen-ze, mentre ben 16 l’hannovotata al primo posto.

Non solo. È la prima voltache un modello appartenen-te al segmento A si aggiudi-ca il più prestigioso ricono-scimento attribuito all’indu-stria automobilistica nelmondo: un record straordi-nario, che porta a otto (re-cord assoluto) le vittorieconquistate da Fiat nellastoria del premio, dopo la124 nel 1967, la 128 nel 1970,la 127 nel 1972, la Uno nel1984, la Tipo nel 1989, laPunto nel 1995, le Bra-vo/Brava nel 1996, mentresono da aggiungere anche isuccessi di Lancia Delta nel1980, Alfa 156 nel ’98 e Alfa147 nel 2001. La cerimoniadi consegna del premio “Au-to dell’Anno”, che questavolta sarà curata dalla rivi-sta francese “L’AutomobileMagazine”, avrà luogo a Pa-rigi il 19 gennaio 2004.

Il premio “Auto dell’An-no” nasce nel 1964. Le no-vità automobilistiche, peraccedere alla competizione,

devono essere state com-mercializzate in almeno cin-que diversi mercati europeinel corso dell’anno. Vengo-no inoltre espresse valuta-zioni sui seguenti parametri:design, comfort, sicurezza,economicità d’esercizio, gui-dabilità, prestazioni, funzio-nalità, rispetto per l’am-biente ed infine prezzo econtrovalore.

Nell’ambito di tutti i nuo-vi modelli commercializzatinell’anno viene effettuatauna prima selezione: settefinaliste sono ammesse al-l’elezione della vincitrice.Per esprimere il propriogiudizio ogni membro dellagiuria ha a disposizione 25punti da distribuire tra le 7vetture con un massimo di10 punti per la prima scelta.

Esordiocon successo

Presentata alla stampainternazionale il 2 settem-bre scorso, Fiat Panda hasuscitato immediatamentegrande interesse e commen-ti molto favorevoli tra gli ol-tre 1.000 giornalisti giunti aLisbona per il debutto delnuovo modello in rappre-sentanza di 21 Paesi. Un suc-cesso di critica subito avva-lorato dal gradimento dellaclientela. Come dimostra,per esempio, il primo “Porteaperte” svoltosi in Italia dal13 al 14 settembre, che ha ri-chiamato oltre 500.000 visi-tatori nei 700 punti venditaFiat italiani. Un’ottima ac-coglienza che trova ulterio-re conferma negli oltre95.000 ordini raccolti in Eu-ropa in soli due mesi dicommercializzazione.

Il merito va a un progettoche ha saputo dare vita a

una vettura dalle dimensio-ni esterne contenute, dotatadel comfort al quale le autopiù grandi ci hanno ormaiabituati; progettata per con-sumare poco, ma non perquesto meno brillante; idea-le nel traffico cittadino enello stesso tempo perfettanei tragitti più lunghi, ga-rantendo sempre viaggi ri-lassati ai suoi occupanti.

Tutte queste caratteristi-che fanno di Fiat Panda una“piccola-grande” vetturache, tra l’altro, ha un altissi-mo controvalore grazie allacombinazione di contenuti,costo d’esercizio e valore re-siduo. Fiat si conferma,così, protagonista dell’evo-luzione di questo segmento,dove tanta parte di storiaporta il suo nome: dallaprima 600 alla 500, dalla 126alla prima Panda, dalla Cin-quecento alla Seicento. C’èsempre stata una city-carFiat accanto alla gente cheprima ha scoperto l’automo-bile come insostituibilemezzo di mobilità individua-le, poi ha imparato ad ap-prezzare vetture capaci diessere belle, affidabili epiacevoli da guidare, anchese caratterizzate da costo,spazio, peso e cilindratacontenuti.

Non è tutto. La Fiat Nuo-va Panda è anche la 18a vin-citrice del premio Auto Eu-ropa istituito, a partire dal1987, dai giornalisti del-l’UIGA (Unione ItalianaGiornalisti dell’Automobile).I 157 votanti l’hanno con-siderata la vettura costruitain Europa che corrispondealle caratteristiche di rap-porto qualità-prezzo, innova-zione tecnologica, impattoambientale che sono allabase dei 12 parametri da

analizzare per entrare nella“nomination” e poi per aspi-rare alla vittoria finale.

La Nuova Panda se l’è do-vuta vedere con altre 21 con-correnti, tutte altamentequalificate come stanno adindicare i risultati ottenutidalle prime 6 qualificate. Lavincitrice ha ottenuto 543preferenze e ha regolatonell’ordine: la Citroën C2fermatasi a quota 430 e laCitroën Pluriel che ha otte-nuto 379 punti. La presenzadi due modelli così impor-tanti ha forse giocato a sfa-vore della Casa transalpinache negli ultimi anni erastata dominatrice incontra-stata. La Fiat, con la vittoriadella Nuova Panda, ha otte-nuto questo ambito ricono-scimento per la 5a volta do-po i successi già conseguitidalla Tipo, nel 1989, dallaCinquecento, nel 1993, dallaPunto e dalla Brava nel 1995e 1996. A completare l’inte-resse per i marchi italiani ilquarto posto della LanciaNuova Ypsilon che, con 308punti, si è piazzata al 4°posto davanti alla BmwSerie 5. La berlina di Mona-co è stata quella più votatacon 296 punti, nella sua clas-se. Sempre oltre le 250 pre-ferenze la Nissan Micra, al6° posto, davanti alla VolvoXC 90 che ha vinto la sfidapersonale con la PorscheCayenne tra le vetture SportUtility. 175 preferenza perla vettura svedese e 107 perquella di Stoccarda.

Tra loro nell’ordine si so-no inserite la Jaguar NuovaXJ,la Renault Scénic II, laFord C-MAX, Audi A3 eOpel Meriva. L’ultima dellevetture a superare quotacento, con 104 punti, è laMazda2. Volkswagen Tou-

ran, con 64 punti, è risultatoil monovolume più apprez-zato. La MG Rover Streetwi-se ha conquistato la 16a po-sizione con 60 punti ed haregolato la Toyota Avensis,

la Renault Mégane GrandTour e la Smart Roadster.Suzuki Ignis, Mercedes Clas-se E Station Wagon e SeatCordoba completano, nel-l’ordine la classifica.

LOS ANGELES - Anche la Saab sta per arricchire la sua of-ferta di modelli con un Suv. Porta la sigla “9-2X” ed è unacinque porte a trazione integrale, equipaggiata con unmotore di 2,5 litri (in alternativa un 2 litri turbo da 227cavalli). La nuova Saab 9-2X sarà distribuita inizialmentesolo sui mercati Usa e Canada, mentre per i mercati eu-ropei non si hanno ancora indicazioni dalla Casa svede-se. Questo nuovo modello, che verrà presentato in ante-prima al prossimo Salone di Los Angeles, è stato realiz-zato in collaborazione con Subaru, che ne produrrà inGiappone una sua versione a partire dalla primaveraprossima negli impianti Fuji Heavy Industries.

SAAB/Pronto per Usa e Canada il Suv 9-2X

SAN PAOLO - Si chiama Volkswagen Fox, è una tre porterealizzata sulla piattaforma della Polo e ha appena inizia-to la sua carriera in Brasile, dove viene prodotta. Montamotori di 1.000 e 1.600 cc alimentati a benzina e alcol. Que-sto nuovo modello dovrebbe sostituire nel 2005 la Lupo, ri-spetto alla quale dovrebbe essere anche meno cara. Siparla di un prezzo chiavi in mano di circa 8.000 euro.

VOLKSWAGEN/La Fox dopo la Lupo

LONDRA - Land Rover sta progressivamente modernizzan-do la sua produzione. La chiave di volta di questa politi-ca consiste anche nella realizzazione di un nuovo model-lo sportivo, che richiamerà le origini della Range Roverlanciata più di 30 anni fa. Più compatta e più bassa dellaRange Rover attuale, eccessivamente imponente, laRange Rover Sport avrà un profilo decisamente aerodi-namico interrotto soltanto dalle grandi ruote. Equipag-giata di motori V8, debutterà nel 2005.

LAND ROVER/Range Rover Sport nel 2005

MARANELLO - È Roma la provincia in cui sono state ac-quistate più autovetture Ferrari lo scorso anno: sono ben64 dei 412 esemplari venduti in Italia nel 2002. Le autodel Cavallino sono molto apprezzate a Milano (3), Modena(26) e Torino (22). Altre province con più di 10 Ferrarisono Bari, Bergamo, Bologna, Mantova, Napoli e Verona.

FERRARI/Roma le ama moltissimo

Nel giro di 24ore la nuova

piccola a cinqueporte di casa

Fiat si è vistaaggiudicare

ben duericonoscimenti.

Da un latoil premiodi �Auto

dell�Anno� edall�altro quellodi Auto Europa,

istituito dagliiscritti

all�Unioneitaliana

giornalistidell�automobile.

� Prestigioso riconoscimento per la Fiat

La Panda è l�auto dell�anno Auto dell�anno

ALBO D’ORO

1964 Rover 2.0001965 Austin 1.8001966 Renault 161967 Fiat 1241968 NSU Ro 801969 Peugeot 5041970 Fiat 1281971 Citroën GS1972 Fiat 1271973 Audi 801974 Mercedes 4501975 Citroën CX1976 Simca 1.307-1.3081977 Rover 3.5001978 Porsche 9281979 Simca Horizon1980 Lancia Delta1981 Ford Escort1982 Renault 91983 Audi 1001984 Fiat Uno1985 Opel Kadett1986 Ford Scorpio 1987 Opel Omega1988 Peugeot 4051989 Fiat Tipo.1990 Citroën Xm1991 Renault Clio *1992 Volkswagen Golf *1993 Nissan Micra *1994 Ford Mondeo *1995 Fiat Punto *1996 Fiat Bravo & Brava1997 Renault Scénic *1998 Alfa Romeo 156 *1999 Ford Focus *2000 Toyota Yaris *2001 Alfa Romeo 147 *2002 Peugeot 307 *2003 Renault Mégane II *2004 Fiat Nuova Panda *

* = attualmente in produzione

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ROMA - Da una parte il ricco rinnovamento dei modelli Maz-da, dall’altra le iniziative vincenti messe in atto da Carlo Si-mongini, un giovane manager che un anno fa è arrivato allaguida della filiale italiana della Casa nipponica con la deci-sa determinazione di farne una protagonista sul nostro mer-cato. Sono questi i due elementi di un cocktail vincente. Ap-pena un anno fa, il marchio Mazda era ancora un’idea fumo-sa per gran parte degli automobilisti italiani. Poi, è arrivatoCarlo Simongini, con la sua personalissima sfida, sono arri-vate puntualmente le nuove Mazda e la musica sul mercatoitaliano per il marchio nipponico è letteralmente cambiata.“Non è stato facile - afferma Carlo Simongini, 40 anni, origi-nario di L’Aquila, laurea in economia e commercio, un Ma-ster in Business Administration alla Bocconi e precedentiesperienze anche in Ford - gettare le basi per costruire ilsuccesso Mazda. Non siamo che agli inizi di un lavoro che ri-chiede ancora molto impegno da parte di ogni singolo com-ponente della mia squadra, oltre che una grande disponibi-lità della Casa madre per metterci in condizione di offrirealla clientela italiana un ventaglio di prodotti sempre piùappetibile”.

“Indubbiamente, abbiamo saputo finora far comprenderea una clientela sempre più numerosa - prosegue - che Mazda,con una produzione annuale di oltre un milione di vetture, èun marchio che compete con gran dinamismo sul palcosceni-co dell’automobilismo mondiale e che i suoi prodotti sonocaratterizzati oggi come ieri da una tecnologia avanzata, dauna costruzione che fa della qualità la sua carta vincente, dauna progettazione che tiene conto della moderna evoluzionedell’automobile, cui nei tempi più recenti si è aggiuntaanche un nuovo dinamismo “formale”, che ha reso le Mazdapiù belle, più piacevoli da guidare e capaci di garantireun’elevata qualità della vita a bordo sia per il conducenteche per i passeggeri”.

L’inizio del “fenomeno” Mazda in Italia è certamente do-vuto all’improvvisa cascata di nuove automobili che ha se-gnato l’attività commerciale di Mazda Motor Italia, ma inqualche modo determinanti sono state le tante iniziative cheil giovane presidente della filiale di Roma ha saputo inven-tarsi. “Quando si ottengono risultati importanti - osserva Car-

lo Simongini - non c’è mai un solo elemento che li giustifica.Essi sono il frutto di un’azione alla quale hanno partecipatomolti elementi e che comunque è stata portata avanti conuna visione ben precisa ma anche con la convinzione assolu-ta che il marchio Mazda fino a ieri non occupava sul mercatoitaliano il ruolo che la qualità dei suoi prodotti meritava.Noi abbiamo lavorato proprio in questa direzione: far scopri-re a più gente possibile il marchio Mazda, renderlo visibilefacendo soprattutto provare le nostre vetture”.

Alla fine di un anno in cui i conti tornano in maniera cla-morosa, anche se Carlo Simongini non ama assolutamente

fare bilanci anticipati e ancor meno previsioni di sorta, nonsi può fare a meno dal considerare il grande successo chehanno avuto iniziative come la partecipazione di una “flotta”di Mazda2 al Giro ciclistico d’Italia, la sponsorizzazione del-la squadra di calcio della Roma in Serie A, la creazione deiMazda Palace a Milano e a Torino, e la futura realizzazionedei Mazda Store, la nuova filosofia degli show room Mazda,“dove non si parla solo di automobili”, ma anche le seriespeciali della MX-5 spider a tiratura limitata e il rilancio delmotore Wankel con quel gioiello della RX-8.

La spettacolare escalation delle vendite Mazda in Italia èstata una logica conseguenza. Nel mese di ottobre le imma-tricolazioni Mazda hanno registrato un incremento di oltre il150 per cento, mentre nei primi dieci mesi dell’anno la cre-scita ha raggiunto il 96,74 per cento rispetto allo stesso perio-do del 2002. Alla luce di questi risultati, non sembra un az-zardo prevedere per l’intero 2003 un volume di circa 13milaMazda immatricolate, per poi puntare verso il traguardodelle 20mila unità probabilmente già nel 2004, grazie ancheall’annunciato debutto di altri nuovi modelli.

“In questo contesto la Mazda 3 sta recitando un ruolo diprimo piano. “Quest’auto - dice Simongini - ha le carte perimporsi in un mercato difficile come quello italiano, e si in-serisce alla perfezione in una gamma che già comprende laMazda 2, city car innovativa ed elegante, offerta anche conun motore Diesel, che la Demio, sua progenitrice, non avevamai avuto, la Mazda 6, che sta incontrando sempre maggioriconsensi sia nella versione berlina che come station wagon,quest’ultima fra l’altro disponibile anche a quattro ruote mo-trici, la MX-5, spider di classe a trazione posteriore, la spor-tivissima RX-8 con motore rotativo Wankel e la gamma dellenostre monovolume, la Premacy e la MPV. E non vanno di-menticati il fuoristrada Tribute e il Pick Up B 2500”.

Un vulcano di idee come Carlo Simongini trova che laMazda 3 sia apparsa sul mercato italiano al momento giusto:“Questo modello - dice - si innesta in un segmento che harappresentato nel 2003 qualcosa come 101.888 immatricola-zioni. E secondo me riesce a dire qualcosa di nuovo in termi-ni di design, tecnologia, qualità, piacere di guida e anchecontrovalore, un aspetto quest’ultimo da non trascurare”.

� PROSEGUE CON LA 3 IL RINNOVAMENTO DELLA GAMMA MAZDA

La grandezza delle ideeCarlo Simongini è l�uomo-chiave nel rilancio del marchio Mazda in Italia. La nuova compatta 3 è solo iltassello più recente di un rinnovamento, anche sul piano delle iniziative, che sta iniziando a dare i suoifrutti. Da Casa poco conosciuta a marchio emergente: un rilancio che sta dando risultati di un certo peso.

a cura di GABRIELE MUTTI

AUTORAMAAUTORAMA

FOCUS

Sopra, Carlo Simongini, presidente Mazda Motor Italia. Inalto, la Mazda 3 viene offerta sul mercato italiano in treversioni, con quattro motori diversi, con prezzi che vannoda 14.400 a 20.171 euro chiavi in mano e, come tutte leMazda, con la garanzia di 5 anni e chilometraggio illimitato.

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qualità che possano rivaleg-giare con i modelli di puntaeuropei del segmento C. Nerisulta che la Mazda 3 a 2 vo-lumi è una delle automobilipiù gradevoli della sua cate-goria, per un alto grado disoddisfazione del cliente,raggiunto tramite intelligen-za nel design, bellezza fun-zionale e sensazione di qua-lità.

L’eleganza funzionale di-stintiva della Mazda3 unisceoperatività e visibilità, conforme interne che i clienticontinueranno ad apprezza-re per anni. Ciò è stato otte-nuto tramite il design esteti-co, l’attenzione all’ergono-mia e l’engineering “kansei”- un concetto giapponeseche identifica le percezionie le risposte emotive delcliente, e le traduce in ca-ratteristiche effettive delprodotto. Con gli stessi me-todi di costruzione utilizzatiper sviluppare l’ammiragliaMazda RX-8, gli interni del-la Mazda3 a 2 volumi sonomolto più spaziosi di quantopossa far presumere l’ester-no dinamico dell’automobi-le. È sportiva, seppur con-fortevole, con una funziona-lità intelligente e soluzionidi stivaggio decisamente ri-levanti per un veicolo diquesto segmento.

Un abitacolomolto arioso

La Mazda 3 a 2 volumi èuno dei veicoli più grandidella sua categoria, a pre-scindere dal suo design ag-gressivo e sportivo. Presentaun abitacolo spazioso e ario-so, con ampiezze generose

per le spalle sia anterior-mente che posteriormente e,nel contempo, il suo passolungo e la forma ottimaledei sedili anteriori garanti-scono un sacco di spazio perle ginocchia. Nell’insieme,ciò offre degli interni vera-mente ampi, con vasti spaziper cinque adulti che desi-derino viaggiare in piena co-modità. Si aggiungano a tut-to ciò un buon numero di in-telligenti vani portaoggetti eun vano bagagli ampio eflessibile, tutti realizzaticon un alto grado di esecu-zione accurata, e si haun’automobile che non è so-lo divertente da guidare, maanche divertente da viverequando la si usa per gli spo-stamenti sia di lavoro, sianel tempo libero. A pensarcibene è un vantaggio da tene-re presente, soprattutto diquesti tempi.

ROMA - La nuova Mazda3 cin-que porte a 2 volumi va a in-trodurre l’inequivocabilestile Mazda ed un alto gradodi qualità di costruzione nelsegmento C europeo. Il suodesign esterno è dinamico eforte, con una presenza sustrada che ne comunica a vi-sta il carattere entusiasman-te, di divertimento alla gui-da. Concepito per esprimeremovimento, unito a una soli-dità e a una stabilità vigoro-se, l’aspetto esterno dellanuova Mazda 3 a 2 volumi èun’ulteriore espressionetangibile della “emozionedel movimento”, già evocatadalla Mazda6, dalla Mazda2e dalla Mazda RX-8.

Ha un aspettodavvero energicoLe proporzioni dinami-

che e solide - indotte da unpasso lungo e dall’abitacolo,con sbalzi brevi e ruote digran diametro, e paraurtianteriori e posteriori svasatiaggressivamente - conferi-scono alla Mazda 3 a 2 volu-mi un aspetto energico, an-che quando la si guarda dalontano. Comunica a vistauna potenzialità dinamicain una modalità possente eaffidabile, risultante in unapersonalità unica ed entu-siasmante da vettura a duevolumi dotata di talento peril design, che è destinata apiacere alle mentalità piùgiovanili. La parte anterioredella Mazda 3 a 2 volumipresenta un paraurti ante-

riore svasato, con fari circo-lari integrati che comunica-no la sua tenace capacità ditenuta di strada. Le lineedal carattere ardito, che siestendono dai lati della pro-minente mascherina a cin-que punte fino al di sopradel cofano, creano una spor-genza triangolare, tridimen-sionale, che sovrasta il vano

motore, che le dona unaspetto forte e vigoroso,quando la si guarda da da-vanti. Su ciascuno dei lati,sono presenti superfici leg-germente piane al di sopradei parafanghi anteriori.Tali superfici si estendonolungo le fiancate del veicolofino ai parafanghi posterio-ri, creando un movimento

dinamico che parte da da-vanti e si sposta indietro.

La parte posteriore del-l’automobile è dominata daesclusivi montanti a C trian-golari e dal design del terzofinestrino apribile, tutte ca-ratteristiche che, unite auna linea del tetto sportiva,conferiscono alla nuovaMazda 3 a 2 volumi una si-

lhouette che è veramenteunica per il segmento C eu-ropeo. La zona scolpita delsuo portellone posteriore of-fre un forte senso di stabilitàe di solidità, con un paraurtiposteriore svasato e i gruppiottici posteriori che vannoad aggiungere un tocco di-stintivo al design esterno.

Requisiti elevati di ese-cuzione accurata sono statiapplicati agli ampi internidella Mazda 3, per offrire unveicolo con dei livelli di

ROMA - La linea di motori a benzina della Mazda3 è stata sviluppata per offrire una briosa espe-rienza di guida e per soddisfare le richieste di-versificate del mercato europeo. Frutto dell’in-novativo approccio Mazda all’engineering, i mo-tori di Mazda 3 offrono una potenza lineare, viva-ce, unita a bassi consumi di carburante e a basseemissioni. La nuova Mazda 3 a 2 volumi presentaanche un cambio manuale riprogettato, a cinquevelocità, e un cambio automatico a quattro velo-cità a comando elettronico, armonioso e spor-tiveggiante, denominato Activematic” (disponibi-le solo nella versione con motore da 1,6 litri).

La Mazda 3 a 2 volumi è proposta con due mo-tori a benzina (uno da 1,6 litri MZR, ottimamentebilanciato, da 77 kW/105 cv, e uno da 2 litri MZR,più potente, da 110 kW/150 cv) e un turbodiesel di1,6 litri da 80 kW/110 cv. Entrambi i motori a ben-zina fanno parte di una nuova gamma di silenzio-si quattro cilindri in linea con distribuzione adoppio albero a camme in testa (DOHC), che of-frono un’ampia coppia a bassi regimi per unaguidabilità briosa e che vanno a soddisfare tuttigli attuali requisiti sulle emissioni a livello mon-diale. Un terzo membro della gamma, un 1,4 litria benzina MZR, andrà a integrare la linea di mo-tori della Mazda 3 a partire dal 2004.

Montati su di una struttura della carrozzeriaestremamente rigida, con rigidità torsionale eflessionale di livello superiore, i sistemi del te-laio della Mazda 3 vengono messi a punto accu-ratamente per offrire un equilibrio perfetto frala stabilità di manovra e il comfort di guida, con

una sterzata precisa e prevedibile in qualsiasicondizione. Mazda3 presenta la stessa manegge-volezza e lo stesso controllo che caratterizza tuttii veicoli Mazda di nuova generazione, offrendouna guida lineare, con una sensazione di sterza-ta rassicurante e con migliori prestazioni in fre-nata.

Le sospensioni anteriori di tipo MacPhersoncon ammortizzatori e le sospensioni posterioriMulti-link, derivanti dalla Mazda 6, sono stateprogettate e messe a punto per garantire unequilibrio eccellente fra la stabilità di manovraed il comfort di guida. Il robusto impianto frenidella Mazda 3 offre una frenata sensibile, linea-re, e uno degli spazi di frenata più corti del seg-mento. Il modello da 2 litri presenta un servo-sterzo elettro-idraulico (EHPAS) e quello da 1,6litri è dotato di servosterzo idraulico. Entrambi isistemi di sterzatura offrono una tenuta di stradaottimale e un controllo preciso della sterzata,che hanno contribuito ad annoverare tutti i vei-coli Mazda di nuova generazione tra i veicoliaventi la maggior maneggevolezza nelle loro ri-spettive categorie.

La Mazda 3 a 2 volumi prosegue l’impegnodella Mazda di offrire una dotazione di sicurez-za, su tutti i suoi veicoli di nuova generazione,che vada oltre ogni aspettativa. Le superbe ca-ratteristiche dinamiche, in sterzata e in frenata,garantiscono una guida sicura e prevedibile incondizioni normali. A ciò si va ad aggiungereuna linea completa di sistemi di sicurezza attiva.Essi comprendono l’ABS integrale con riparti-

zione elettronicadella forza fre-nante (EBD) ed ilservofreno mecca-nico integrato,oltre al DSC conTCS, come optio-nal, per una maggiore stabilità del veicolo e mi-gliori prestazioni di frenata su strade sdrucciole-voli e in situazioni di emergenza. I robusti dischianteriori e posteriori offrono efficacia, costanza,rigidità e sensibilità di frenata decisamente su-periori.

La nuova struttura della carrozzeria a cinqueporte della Mazda 3 è frutto del Sistema Avanza-to di Ripartizione e di Assorbimento degli Urtidella Mazda (Maidas) e presenta un design esclu-sivo, a Tripla H, che offre una cellula dei passeg-geri sicura e robusta che resiste alla deformazio-ne e che disperde l’energia d’urto in tutti i possi-bili scenari di scontro. All’interno della cellularigida dei passeggeri sono presenti airbag fron-tali a doppio stadio, cinture di sicurezza con pre-tensionatori e limitatori di carico, air-bag ante-riori laterali di serie e, opzionalmente, airbagsui montanti. Il piantone dello sterzo collassabi-le, il pedale del freno collassabile, il montantecentrale ad assorbimento di energia e i materialidi rifinitura ai lati del tetto fanno della dotazio-ne di sicurezza passiva della Mazda3 la miglioredi questo segmento. Approfondite prove internedimostrano che la Mazda3 supera largamente le4 stelle nella valutazione Euro NCAP.

Pensata per offrire una grande dinamicitàMAZDA 3 / LA TECNICA SENZA SEGRETI

Un prodotto innovativo e affidabile, con un sapiente mix di eleganza e disportività. Così si potrebbe sintetizzare la Mazda 3, uno dei veicoli piùgrandi nella sua categoria con un look che è assolutamente inconfondibile.

� MAZDA / Anche il design fra i suoi grandi pregi

Aggressiva e seducente

La nuova Mazda 3 è caratterizzata da una linea sportiva e al tempo stesso elegante. I cerchi in lega sono di serie oppureoptional a seconda dell’allestimento. Grintoso il frontale, sotto a destra. Si noti l’assenza di cromature in fiancata.

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AUTORAMA 11Dicembre 2003

ROMA - Mazda senza frontie-re e senza limiti. Così si po-trebbe sintetizzare la gam-ma della Casa giapponese,che oggi è così completa davenire incontro alle esigen-ze più disparate, proponen-do prodotti originali e inno-vativi. Del resto, nel corsodegli ultimi tre anni, con illancio di ciascuno dei suoiprodotti di nuova generazio-ne (la Mazda 6, la Mazda 2,la RX-8 e la Mazda3) la Casagiapponese ha dimostratouna vivacità che trova benpochi termini di paragonepur in un segmento cosìcombattuto qual è quellodell’auto.

In pochi anni c’è stataun’incredibile esplosione dimodelli. Pur dovendo prati-camente ripartire da zero,nel senso che dopo gli annidi auto che facevano imma-gine ma con numeri di ven-dite molto piccoli come la121 (l’auto di “Nonna Pape-ra”) e infelici esperimenticome la brutta copia dellaFiesta, la Mazda ha voltatodecisamente pagina, arri-vando rapidamente a offriremodelli estremamente inte-ressanti per ogni segmentodi mercato. Il fatto poi di es-sere entrata a far parte del“pianeta Ford” è stato vissu-to in modo positivo da partedella clientela, anche in ter-mini di affidabilità dei pro-pulsori e della meccanica,oltre che di efficienza dellarete di vendita. E il discorsovale in particolar modo perun mercato difficile comequello italiano, dove laclientela è molto esigente intermini di contenuti, qualitàcostruttiva, linea, comfort,prestazioni, dotazioni di se-

rie e controvalore.Una gamma completa,

come abbiamo detto, conmodelli-chiave presenti intutti i segmenti di mercatopiù importanti e in quelli dinicchia che servono comun-que a fare tendenza e chefungono, in un certo senso,da “locomotiva” per il restodella gamma.

City-carideale

La Mazda 2 è una city carideale per chi punta suqualcosa di originale: hacinque porte con una carroz-zeria originale e un abitaco-lo spazioso. Il sedile del pas-seggero anteriore si ribaltain avanti per caricare ogget-ti lunghi. Ha uno sterzo leg-gero in manovra e una viva-cità che la rende apprezza-bile nel traffico urbano. L’e-levato livello del comfortconsente di affrontare an-che viaggi di un certo impe-gno. Lunga 3,92 metri, larga1,68 e alta 1,54, ha un baga-gliaio la cui capacità può va-riare da 267 a 1.044 litri. Puòospitare cinque persone e lagamma dei propulsori com-prende un 1200 a 16 valvoleda 75 cv, un 1600 anch’esso a16 valvole da 101 cavalli eun 1400 turbodiesel a inie-zione diretta da 68 cavalli. Iprezzi chiavi in mano vannoda 11.300 a 14.260 euro.

La Mazda 6 è una berlinamedio-grande caratterizzatada una linea personale e riu-scita e con interni curati perquanto riguarda i materialie il montaggio. Il bagagliaioè ampio. Agile e sicura, haun’ottima tenuta di stradagrazie anche al controllo

elettronico della stabilitàche fa parte della dotazionedi serie. Lunga 4,68 metri,larga 1,78 e alta 1,44, ha unbagagliaio da 500 litri e lagamma dei suoi propulsoricomprende un 2 litri a benzi-na da 141 cavalli, un 2300 (ri-servato alla versione Sport)da 166 cavalli e un 2 litri tur-bodiesel da 136 cavalli. Iprezzi chiavi in mano vannoda 20mila a 26.100 euro.

La Mazda 6 Wagon, co-struita sulla base della ber-lina, ne riprende la lineaoriginale ed equilibrata, in-sieme ovviamente alla curacon cui è realizzato l’abita-colo: rispetto alla berlina,vanta naturalmente unamaggiore funzionalità. I mo-tori sono sostanzialmente glistessi della berlina, ma quic’è in più una versione AWD(All Wheel Drive, vale a diretutte le ruote motrici) 4x4. Iprezzi chiavi in mano vannoda 21mila a 30mila euro.

La sportivissima RX-8 èuna delle proposte più origi-nali fra le super sportive.Unica auto prodotta al mon-do con motore rotativo Wan-kel (per il cui funzionamen-to utilizza speciali pistonirotanti) ha anche la peculia-rità di disporre di quattroportiere pur essendo unacoupé: le porte posteriori siaprono controvento. Lunga4,43 metri, larga 1,77 e alta1,34, ha un bagagliaio da 260litri e il suo motore sviluppa192 cavalli. Il prezzo chiaviin mano è di 34mila euro.

La spider MX-5 è un clas-sico nel suo genere. Rivisita-zione in chiave modernadelle spider di ieri, con mo-tore bialbero longitudinaleanteriore, trazione posterio-

re e due posti “secchi”, ri-mane sempre un bel “giocat-tolo” a quattro ruote. Ma-neggevole come poche altreal mondo, è disponibile invari allestimenti personaliz-zati dai nomi affascinanti(Naked, Rainbow, Mid, Pas-sion). Lunga 3,98 metri, larga1,68 e alta 1,23, ha un baga-gliaio da 144 litri. La gammadei propulsori comprendeun 1600 da 110 cavalli e un1800 da 143 cavalli. I prezzichiavi in mano vanno da18.200 a 27.500 euro.

La Premacy è un monovo-lume medio, caratterizzatoda una linea compatta e ra-zionale. Particolarmente cu-rati gli interni. Confortevo-le, silenziosa, ben equipag-giata e robusta, ha spazio davendere pur essendo lunga4,34 metri. La Premacy èlarga 1,71 e alta 1,60 metri. Ilbagagliaio ha una capienzache può variare fra 129 e

1.848 litri. Disponibile nelleversioni a cinque e a setteposti, ha una gamma di pro-pulsori che comprende due“benzina”, un 1800 e un 2 li-tri, e un turbodiesel anch’es-so di due litri. Le potenzesono rispettivamente di 101,131 e ancora 101 cavalli. Iprezzi chiavi in mano vannoda 16.910 a 21.250 euro.

Un grandemonovolume

La MPV è un grande mo-novolume a sette posti lunga4,75 metri, larga 1,83 e alta1,75 metri. Il bagagliaio hauna capienza che può varia-re da 294 a 2.755 litri. Due imotori disponibili: un 2300 abenzina da 141 cavalli e un 2litri turbodiesel da 136 ca-valli. Spaziosa e confortevo-le, con il motore a gasolio èadatta a chi percorre moltichilometri. I prezzi chiavi in

mano vanno da 24.400 a27.900 euro.

La Tribute è un Suv dallalinea affascinante. Unasport utility da utilizzarepraticamente ovunque, dal-le strade asfaltate alle ex“cannoniere” delle Alpi,scoscese e impervie. La tra-zione 4x4 si inserisce auto-maticamente. Lunga 4,40metri, larga 1,83 e alta 1,77,ha un bagagliaio la cui ca-pienza può variare da 317 a2.245 litri, mentre i motoridisponibili sono un due litria benzina a quattro cilindrida 124 cavalli e un tre litri a

sei cilindri a V, anch’esso abenzina, da 197 cavalli. Iprezzi chiavi in mano vannoda 25mila a 29.500 euro.

Il B 2500 è un pick upampio, robusto e piuttostolungo. L’abitacolo è sobrioma funzionale. Affidabile econfortevole, è disponibilenelle versioni a cabina sin-gola e doppia. Lungo cinquemetri e un centimetro, largo1,70 e alto 1,75 metri, è di-sponibile a due e a quattroruote motrici. Il motore die-sel di 2,5 litri è proposto nel-le due versioni da 84 e da110 cavalli. I prezzi chiavi inmano vanno da 16.500 a29.100 euro.

Un altro aspetto impor-tante è costituito dalla ga-ranzia, che è più ampia ri-spetto al minimo impostodalle normative europee(due anni): tutte le Mazda so-no infatti garantite per treanni o centomila chilometri.

La gamma Mazda è in grado oggi di venire incontro a ogni esigenza del-la clientela, dalla piccola auto da città al pick up adatto sia per il duro la-voro che per il tempo libero. Senza dimenticare le auto multiuso come ilSuv Tribute e i monovolume Premacy e Mpv. E poi ci sono le sportive...

� MAZDA / La 3 al centro di una gamma davvero spettacolare

Dalla city car al pick up

Alcuni esempi della gamma Mazda che comprende anche la city-car 2: sopra, a sinistra, laberlina media 6, a destra, dall’alto, la MPV e la MX-5. Qui sopra, il pick up B 2500.

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AUTORAMA 13Dicembre 2003

RÜSSELSHEIM - La gammaOpel Vectra è ora completa.La nuova Station Wagon è ilquarto modello indipenden-te della terza generazioneVectra ad arrivare sul mer-cato dopo la classica berlinaa quattro porte, la sportivaVectra GTS e l’innovativaSignum. La Station Wagon sipresenta come un’automobi-le elegante, con una capa-cità di carico al vertice delsegmento, un’ampia gammadi motorizzazioni, una gran-de maneggevolezza e lo statodell’arte degli equipaggia-menti come, ad esempio,FlexOrganizer. La spaziositàinterna è uno dei principalipunti di forza del modello.

Grazie anche a un passodi 2,83 metri (la lunghezzadella vettura è di 4.822 mm,la larghezza di 1.798 mm el’altezza di 1.500 mm), dispo-ne non solo di molto spazioper il guidatore, il passegge-ro anteriore e per quelli po-steriori, ma anche dellamaggiore capacità di caricodel segmento (da 530 a 1.850litri). Spazio per le ginoc-chia dei passeggeri posterio-ri (96 mm), e lunghezza in-terna (1.832 mm) sono al ver-tice del segmento. Il baga-gliaio ha una lunghezza mas-sima di 2.046 mm (fino ai se-dili anteriori), che può arri-vare a 2.870 mm ripiegandoin avanti anche lo schienaledel sedile del passeggeroanteriore. Il divanetto poste-riore ha un’apertura internaverso il bagagliaio e può es-sere ripiegato in due sezionidi differente larghezza (1/3 e2/3).

Uno degli aspetti qualifi-canti della nuova VectraStation Wagon è il sistemaFlexOrganizer che permettedi sfruttare il bagagliaio inmodo versatile, sicuro e or-dinato. Il segreto di questomodo di gestire in modoflessibile il vano di caricoconsiste in due guide paral-lele poste lungo ciascunadelle pareti del bagagliaiofino alle spalle dei sedili po-

steriori. A esse può essereagganciato un sistema varia-bile di divisori, asticelle,ganci e fermi che permettedi creare scomparti di di-mensioni differenti, adatta-bili a qualsiasi esigenza ditrasporto.

Il comfort di marcia e ilcomportamento su stradabeneficiano del passo lungoe di una nuova evoluzionedel sistema IDS (InteractiveDriving System) di guida in-terattiva. Questo sistema,già adottato con successo suVectra quattro porte, VectraGTS e Signum, è diventatoun punto di riferimento infatto di tenuta di strada, ma-neggevolezza e controllodella vettura ed è valso aOpel il “Volante d’Oro”2002. L’ultima generazionedel controllo elettronicodella tenuta di strada Esp-Plus, che è una componentedel sistema IDS, fa partedella dotazione di serie erappresenta un importantecontributo alla sicurezza diguida in quanto è in gradodi fare intervenire in modoselettivo fino a tre freni con-temporaneamente per cor-reggere eventuali situazionicritiche di guida.

Motoriper tutti i gusti

Vectra Station Wagon sa-rà prodotta da subito conquattro motori a benzina -1.8 Ecotec da 90 kW/122 cv,2.0 Turbo Ecotec da 129kW/175 cv, 2.2 Direct Ecotecda 114 kW/155 cv e 3.2 V6Ecotec da 155/211 cv - e treturbodiesel Ecotec - 2.0 DTIda 74 kW/101 cv, 2.2 DTI da92 kW/125 cv e 3.0 V6 CDTIda 130 kW/177 cv. Tre di que-sti motori sono del tuttonuovi. In Italia, Vectra Sta-tion Wagon sarà disponibileentro la fine del 2003 conquattro motorizzazioni: 1.8Ecotec, 2.0 DTI Ecotec, 2.2DTI Ecotec e 3.0 V6 Ecotec.Il turbodiesel 3.0 V6 CDTIEcotec, il primo V6 turbo-

diesel common rail realizza-to da Opel, è un sei cilindriinteramente in alluminio di3.000 cc a iniezione direttacommon rail di ultima gene-razione, sviluppa 130 kW/177cv e ha una coppia massimadi 370 Nm/37,7 kgm. Accele-razione e fluidità di funzio-namento sono due dei puntiforti del nuovo 2.000 Ecotecturbo benzina. Realizzatosulla base del 2.2 Ecotec inalluminio, questo 4 cilindriin linea ha una potenza di129 kW/175 cv e una coppiamassima di 265 Nm/27 kgm.Il terzo nuovo propulsore,derivato anch’esso dalla ge-nerazione di motori leggeripresentata tre anni fa, è il2.2 Direct Ecotec, il primomotore Opel a iniezione di-retta di benzina. Questo mo-tore da 114 kW/155 cv e cop-pia massima di 220 Nm/22,4kgm consuma il 6 per centocirca in meno di un analogopropulsore a iniezione con-venzionale.

Dalla prossima primave-ra Vectra Station Wagon sa-rà disponibile anche con ilnuovo 1.9 CDTI Ecotec da110 kW/150 cv, il primo pro-pulsore Opel a gasolio dota-to di serie del filtro del par-ticolato DPF (Diesel Parti-culate Filter) che non ri-chiede né manutenzione néadditivi e che non presenta itipici svantaggi di analoghisistemi. Le vetture equipag-giate con il nuovo 1.9 CDTIEcotec, così come con il 3.0V6 CDTI Ecotec e con il 2.0Ecotec Turbo avranno unnuovo cambio manuale a seimarce, mentre quelle chemontano il motore 2.2 DirectEcotec monteranno di serieun cambio a cinque marce.In alternativa sarà disponi-bile un cambio automatico acinque marce di tipo adatta-tivo.

Le vetture con motore 1.8Ecotec potranno essereequipaggiate con il cambio avariazione continua CVTro-nic (CVT sta per Continuou-sly Variable Transmission).

A richiesta sono disponibilii nuovi fari girevoli bi-xenonAFL (Adaptive Forward Li-ghting) che per la primavolta assicurano un’illumi-nazione dinamica della cur-

va e statica degli incroci edelle curve strette. Un com-fort elevato è assicurato an-che dal sedile climatizzatoMultiContour del guidatoreche può essere regolato in

molti modi e che ha ricevutoil sigillo di approvazione delcomitato tedesco indipen-dente AGR di esperti di er-gonomia e di ortopedia.

Gianni Monaco

MILANO - A tre anni dal lanciocommerciale, la Peugeot 607,prima vettura al mondo equi-paggiata con il filtro attivo an-tiparticolato FAP in abbina-mento con la motorizzazionediesel, taglia il traguardodelle 100.000 unità vendute esi propone per il titolo di ber-lina generalista del segmentoH più diffusa in Europa. Pro-dotta nello stabilimento diSochaux dal marzo 2000, la607, nel periodo gennaio-giu-gno 2003, è stata venduta in10.300 unità in Europa, di cui5.600 in Francia.

La 607 è la vetrina delknow-how di Peugeot, messo a servizio del gui-datore: i motori HDi common rail e le loro pre-stazioni in materia di comfort, di riduzione deiconsumi e di protezione ambientale; i cambiautomatici autoadattivi intelligenti; il sistemadi navigazione assistita che aiuta e accompa-gna il guidatore; la rete multiplex e le sue fun-zioni di dialogo, di comfort e di sicurezza.

Ora la gamma si arricchisce di un cambio asei marce sulla versione 2.2 litri HDi e di mag-giore tecnologia e comfort. Il 2.2 litri dieselHDi è un propulsore a quattro valvole per ci-lindro di 2.179 cc di cilindrata, caratterizzatoda un turbocompressore a geometria variabilee da due controalberi che limitano le vibrazio-ni generate dalle parti mobili. Dispone di unfiltro attivo antiparticolato che gli conferisceun vantaggio ecologico decisivo perché trattie-ne il particolato, per poi bruciarlo in base a unprocesso esclusivo. Il motore sviluppa una po-tenza massima di 98 kW/136 cv a 4.000 giri/min euna coppia massima di 314 Nm a 2.000 giri/min.

È progettato per offrire già da 1.200 giri/min250 Nm, che rappresenta circa l’80 per centodella coppia massima disponibile fino a 3.800giri/min. Una coppia elevata consente anche diguidare più a lungo ai bassi regimi, riducendoil consumo di carburante. Il DW12 TED4 pos-siede una centralina elettronica che integra lafunzione EOBD (European On Board Diagno-stic) e che permette, mediante una spia presen-te sul cruscotto, di avvisare il guidatore quando

la vettura supera regolarmente i valori di leggedelle emissioni.

Il nuovo cambio meccanico ML6C a seimarce beneficia degli ultimi miglioramenti cheaumentano il piacere di guida, la precisione diselezione, l’inserimento dolce e rapido dellemarce. La griglia del comando del cambio è ditipo “a candelabro” con la linea della retro-marcia contigua a quella della prima. Per evi-tare il passaggio indesiderato alla retromarcia,la leva di selezione è provvista di un anello dibloccaggio. La frizione è a comando idraulico,per un funzionamento dolce e sforzi costantinel tempo.

I tempi di accelerazione sono rimasti inva-riati: i 1.000 m con partenza da fermo vengonopercorsi in 32,7 secondi, e si raggiungono i 100km/h, sempre con partenza da fermo, in 11,5 se-condi. La velocità massima di 205 km/h ora la siraggiunge in sesta. Il risparmio nel ciclo mistoè di 0,1litri/100 km, pari a 6,6 litri/100 km. Lagamma 607 ora dispone di serie di airbag late-rali in corrispondenza dei posti posteriori, inaggiunta agli airbag a tendina, kit telefonomani libere che utilizza la tecnologia cordlessBluetooth, cofano del bagagliaio ad apertura echiusura motorizzata, retrovisori esterni elet-trocromatici, ruote in lega di design nuovo ri-servate alle versioni V6, nuovi rivestimenti invelluto, nuova tonalità blu cobalto per i rivesti-menti in pelle. I prezzi della 607 sono compresitra 36.100 e 44.400 euro.

La Station Wagon si presenta come un�automobile ele-gante, con una capacità di carico al vertice del segmen-to, un�ampia gamma di motorizzazioni, una grande ma-neggevolezza e lo stato dell�arte degli equipaggiamenti.

� OPEL / Anche la Station Wagon dopo la berlina, la GTS e la Signum

Ciclone Vectra

Tale è l�ammiraglia del Leone, che ora si arricchisce anchedella versione 2.2 HDi equipaggiata con cambio a sei marce.

� PEUGEOT / La 607 al traguardo delle 100.000 unità vendute

Una vetrina tecnologica

Anche la nuova Vectra Station Wagon dispone dei fari girevoli che seguono le curve e che sirivelano preziosi nella guida di notte o in condizioni di scarsa visibilità.

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14 AUTORAMA Dicembre 2003

2.500 euro in meno della ver-sione al top che costa 37.800euro. Durante il periodo diprevendita della 350 Z, ini-ziato in primavera, sono sta-ti acquisiti 280 ordini, conuna previsione di consegneentro fine anno di 240 unità.Il prossimo anno l’obiettivodi Nissan Italia è di vendere500 esemplari.

La seconda novità è costi-tuita dal corso di guida sicu-ra “Z experience”. Nissanha infatti siglato un accordodi collaborazione con CarloRossi, ex pilota di F.2 e F.3,Sport e Turismo che, nel1983, ha fondato il DrivingCamp, una delle scuole diguida sicura e pilotaggio dimaggior tradizione in Euro-pa che, nel 1998, ha ottenuto

la certificazione di qualitàdel TÜV per il livello di ser-vizio offerto alla clientela.Per la stagione 2003-2004,l’accordo di collaborazioneprevede l’inserimento nelparco auto del Driving Campdi 10 unità della 350 Z peroffrire il prestigioso edesclusivo corso di guida “ZExperience” che avrà luogonell’Autodromo di Monzacon due sessioni, una in pri-mavera e l’altra in autunno.Le 350 Z saranno poi presen-ti anche nella programma-zione annuale del DrivingCamp a Imola, Vallelunga,Barcellona e Cortina d’Am-pezzo.

Un anticipo delle emozio-ni che proveranno i clientiNissan al volante della 350 Z

frequentando i corsi “Z Ex-perience” di Carlo Rossi èstato riservato a noi sullapista di Monza, dove abbia-mo potuto toccare con manole straordinarie qualità del-la vettura. Nel corso di unaprima sezione di prove, sot-to l’abile e prezioso control-lo dei collaboratori di CarloRossi, quasi tutti ex piloti,abbiamo potuto verificare ilcomportamento della 350 Zin varie situazioni, ricavan-do ogni volta impressioniestremamente positive. Nel-la prova cosiddetta del“Tondo”, su asfalto bagnatoe molto viscido, dove l’obiet-tivo è quello di provocareun sovrasterzo di potenza,cercando poi di controllarela vettura in derapata, de-scrivendo un “tondo”, la 350Z ha potuto mettere in evi-denza il buon equilibrio do-vuto alla grande coppia delmotore. Nella prova cosid-detta “Otto”, eseguita utiliz-zando la seconda marcia, la350 Z ci ha fatto chiaramen-te intendere che ci sono po-che rivali che possano van-tare l’elasticità del sei cilin-dri che “batte” sotto il suoelegante cofano, mentre, in-fine, in quella dello “Sla-lom” la sportiva nipponicaha potuto dimostrare tuttala sua grande agilità e la piùsicura stabilità.

Ma il vero carattere della350 Z l’abbiamo potuto lette-ralmente toccare con manonel corso di una serie di girifatti sull’anello stradale del-la pista monzese, avendoper la una volta la sensazio-ne di essere capaci di emu-lare i campioni del volante.E la 350 Z ha confermatotutte le qualità che i respon-sabili di Nissan Italia non sistancano di sottolineare.Vettura certamente sportivaquanto a immagine stilisti-ca, sia nella sua linea ester-na sia negli interni, ma gui-dandola ti accorgi che haisolo l’imbarazzo della sceltanel tipo di guida. Te ne puoiandare in giro tranquillo gu-stando la raffinatezza tecni-ca di ogni più piccolo parti-colare, dalla manovrabilitàdello sterzo alla precisionedel cambio a sei marce, dal-la comodità dei sedili allaqualità dei materiali che ri-vestono l’interno, dalla ric-chezza degli elementi chedisegnano la plancia allospazio per 2 più 2 persone,dalla silenziosità di marciaalla potenza dei freni Grem-bo. Ma visto che la prova erain pista e considerato l’og-getto che avevamo l’occasio-ne di guidare, non era possi-bile frenare la voglia di af-fondare sull’acceleratore edecco che la 350 Z è subitopronta a sfoderare gli arti-gli. Si trasforma in un amenin una vera automobilesportiva, capace di esaltarticon la velocità, di emozio-narti con le accelerazionibrucianti, di sorprendertiper come aggredisce la stra-da in tutta sicurezza anchenelle curve più veloci e allo-ra ti rendi davvero contoche i progettisti giapponesihanno fatto un lavoro davve-ro straordinario. Che ha por-tato alla realizzazione diun’automobile che ha unalimpida anima sportiva, chenon tradisce, che non ce lafa proprio a deluderti, cheha tutte le virtù per far sco-prire il vero piacere dellaguida.

Paolo Altieri

ROMA - Le auto sportive, oltrea comunicare emozioni tra-mite design e prestazioni di-namiche, spesso trasmettonoun fascino esclusivo: quellodella tradizione e dei suc-cessi conseguiti. La 350Z è la“Z” di quinta generazione edè già diventata in pocotempo una delle automobilisportive più desiderata. Inoccasione del lancio dellanuova versione “350 Z Level1”, che si è aggiunta alla“350 Z Level 2”, abbiamoavuto l’opportunità di prova-re il nuovo gioiello sportivodella produzione Nissan sul-la pista di Monza. Ed è statoun divertimento dalle emo-zioni forti, perché la Nissan350 Z ha davvero tutto perentusiasmare e sorprendere:linea accattivante, abitacoloche sembra disegnato su mi-sura per chi lo deve occupa-re, prestazioni entusiasman-ti, sorprendente anche dalpunto di vista del comfort edell’elasticità di marcia.

A buon diritto per Nis-san, il marchio Z è il piùgrande motivo di orgoglio edi gloria: nel corso degli an-ni ’70, la 240 Z ha vinto alcu-ni dei titoli più prestigiosidel mondo dell’automobili-smo, come l’East African Sa-fari e conquistato il podio,piazzandosi ai primissimiposti, in importanti Rallymondiali. Nel DNA 350 Z c’èuna grande tradizione spor-tiva e di esperienze svilup-pate da Nissan sui circuitidi gara con la R390, una del-le protagoniste di Le Mans,e con le versioni da competi-zione della Skyline GT-R.

Il progetto 350 Z si fonda

su alcune precise caratteri-stiche: un brillante e pos-sente propulsore V6 aspira-to da 3.5 litri con degni livel-li di potenza e coppia e dal-le dimensioni compatte; dueposti secchi; passo e cofanolunghi, sbalzi corti, ruotespinte al massimo verso iquattro angoli; motore ante-riore e trazione posteriore;formidabile maneggevolez-za; sterzo preciso e brillan-te; stabilità alle alte velocitàe massima tenuta di stradagrazie al perfetto bilancia-mento dei pesi della vettura.La 350 Z coniuga questi ele-menti da vera sportiva conuna serie di requisiti funzio-nali all’utilizzo quotidiano.Basti pensare all’ottimosfruttamento degli spazi nel-

Freni... adeguatiLA SICUREZZA AFFIDATA A BREMBO

Monza - Per la 350 Z, Nissan ha scelto un impianto frenantealtrettanto esclusivo e ha coinvolto la Brembo, azienda lea-der nel settore. La partnership tra Brembo e Nissan è consoli-data, dal momento che l’azienda bergamasca ha realizzato gliimpianti frenanti della Skyline GT-R nel 1994, della SkylineCoupé nel 2001, della 350 Z (sulla quale ha lavorato dal 2001)e della Sentra nel 2002. Per la 350 Z Brembo ha sviluppatoun potente sistema a disco autoventilato con pinze anteriorifisse a quattro pistoncini contrapposti e pinze posteriori fissea due pistoncini contrapposti. Le pinze sono in lega d’allumi-nio, materiale che rende il sistema frenante estremamenteleggero. Inoltre sono realizzate in due pezzi per aumentarnela rigidità e permettere la canalizzazione interna del fluidofreni.

I dischi, ventilati a pioli, sono stati progettati per permet-tere un’efficace dissipazione del calore prodotto anche duran-te le frenate più estreme e con una particolare geometria stu-diata appositamente per limitare le deformazioni termichedurante l’utilizzo esasperato. Sono state utilizzate pastiglieFerodo a coefficiente di attrito eccezionalmente elevato emolto stabile. Le speciali pinze dorate impreziosite dallafirma Brembo sono chiaramente visibili attraverso i cerchi inlega. Il sistema offre una formidabile potenza di frenata ac-compagnata da elevati livelli di stabilità e sicurezza ed è sup-portato nel suo compito dalla presenza di un Abs di ultimagenerazione potenziato dal ripartitore elettronico della forzafrenante (Ebd) e dal sistema Nissan Brake Assist.

Sotto il vigile e prezioso controllo dei collaboratori del Driving Camp diCarlo Rossi, abbiamo potuto apprezzare in diretta le straordinarie quali-tà di guida del nuovo gioiello Nissan dal fascino sicuramente esclusivo.

� NISSAN / Con la nuova 350 Z emozioni forti sulla pista di Monza

Un�auto tutta da godere

l’abitacolo, al bagagliaio dinotevoli dimensioni per unavettura sportiva, alle rifini-ture e al generale comfort dibordo assicurato da un equi-paggiamento completo.

Con il mese di novembre ,in chiave “350 Z”, Nissan haproposto due importanti no-vità per la clientela. La pri-ma riguarda l’ampliamentodella gamma, essendo stataaggiunta, come si è accenna-to, la nuova versione deno-minata “Level 1” che pre-senta le stesse dotazioni del-la top di gamma (la 350 Z Le-vel 2), con l’eccezione dellaselleria in pelle, del sistemaaudio Bose e del regolatoredella velocità di crociera. Ilprezzo di questa nuova ver-sione è di 35.300 euro, ossia

Sul circuito di Monza la Nissan 350 Z ha evidenziato un’ottima tenuta di strada che consenteanche ai guidatori meno esperti di avere sempre la vettura sotto controllo.

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AUTORAMA 15Dicembre 2003

ROMA - C’era una volta nella gamma Mercedes-Benz la ClasseV. Oggi quel modello, che pure ha avuto un ruolo importantetra i modelli della gamma DaimlerChrysler, esce di scenaper fare posto al Viano. E per Mercedes-Benz questo è unvero e proprio salto di qualità. Basta dare un’occhiata al vei-colo per rendersene conto: più slanciato nelle forme, più ele-gante, più automobile, è un veicolo particolarmente versati-le, con interni di elevata qualità, robusto e affidabile comeda tradizione del marchio. Il Viano, pur cogliendo l’ereditàdella Classe V, è un veicolo di concezione e progettazionecompletamente nuova, ed esce dallo stabilimento spagnoloDaimler-Chrysler di Vitoria, recentemente ampliato e attrez-zato su misura per la produzione del Mercedes-Benz Vianooltre che del Vito.

Per questo, Wolfgang D. Schrempp, Presidente e Ammini-stratore Delegato di DaimlerChrysler Italia, era particolar-mente orgoglioso di presentarlo alla stampa specializzataitaliana. Una presentazione che non a caso ha coinvolto an-che chi si occupa abitualmente di automobili, e non di veico-li commerciali: perché il nuovo Viano (e il suo fratello conspiccata vocazione commerciale, la nuova generazione delVito) si avvicina molto di più all’automobile rispetto a quan-to accadeva con la precedente Classe V.

“Questi veicoli - ha detto Schrempp - abbracciano un pub-blico molto più ampio rispetto a quanto accadeva con laClasse V e con la precedente generazione del Vito. Bastipensare che un mio direttore generale, di cui per ovvii moti-vi non vi farò il nome, me ne ha chiesto uno per la settimanabianca perché lo ritiene ideale per le sue esigenze”. Sch-rempp ha poi analizzato rapidamente la situazione dei veico-li commerciali: “Quest’anno - dice - avremo una flessionemedia del 15 per cento rispetto al 2002. Ma contiamo in unaripresa nel 2003, grazie anche al fatto che puntiamo a offriresoluzioni per la mobilità sempre più complete”. Nel 2003alla DaimlerChrysler Italia contano di vendere 13mila unitàdi veicoli commerciali, mentre per il 2004 Schrempp pensa“a un incremento del 10 per cento: 15mila unità sarebberoun buon risultato”.

Anche Marco Lazzoni, Direttore Generale dei Veicoli In-dustriali alla DaimlerChrysler Italia è convinto delle grandipossibilità di Viano e Vito sul mercato italiano: “Abbiamouna gamma - dice - che è in grado di venire incontro a molteesigenze, l’offerta è molto più ampia rispetto al passato e ov-viamente tutte le cose buone, positive, della Classe V e dellaprecedente generazione del Vito sono rimaste. I veicoli sonostati migliorati in quelle parti che potevano offrire il destroa qualche critica da parte della clientela”.

Alexander Muller, responsabile della business unit Vandi DaimlerChrysler Italia, dice che “questo veicolo ha un’e-stetica molto più accattivante, è spazioso, luminoso e confor-tevole. Ha tutti i numeri per imporsi anche in un mercatodifficile come quello italiano. Non dobbiamo dimenticareche esiste anche un’interessante versione denominata“‘Mar-co Polo”, che in pratica è un camper, mentre per chi vuolequalcosa di meno impegnativo ma ugualmente interessantec’è la versione Fun che offre la trasformazione dei sedili inun letto di due metri per 1,35 insieme a un tavolo da pranzoripiegabile e a un angolo di cottura”.

Anche per questo il nuovo Viano sarà al centro di una co-municazione mirata, come spiega Dario Albano, responsabi-le marketing della comunicazione veicoli commerciali diDaimlerChrysler Italia: “Vogliamo far conoscere il nuovoViano - spiega - a una vastissima tipologia di potenzialeclientela, che comprende ad esempio il noleggio con condu-cente, gli alberghi che hanno sovente necessità di un maxi-taxi, le famiglie con figli, gli agenti di commercio, quelli chenel tempo libero vogliono un veicolo diverso rispetto alla so-lita auto e così via”.

Lo slogan, particolarmente azzeccato, è “Libertà a tuttovolume” con un chiaro riferimento alla vocazione da mono-volume del Viano. La produzione parla di 100mila esemplarinel 2004 tra Viano e Vito, di cui 88mila destinati al VecchioContinente, mentre il mercato italiano ne dovrebbe assorbi-re 5.400 esemplari fra Vito e Viano nel corso del prossimo

anno. I prezzi chiavi in mano sono una lettura particolar-mente confortante: il listino del nuovo Viano parte infatti da30.420 euro per arrivare fino a 33.470 euro. Il Fun parte da32.400 euro, e lo stesso dicasi per l’allestimento Ambiente,mentre il super accessoriato veicolo da tempo libero deno-minato Marco Polo va da 37.110 a 38.676 euro.

E già si parla di versioni future, come un V6 a benzina chedovrebbe arrivare nel 2006, e forse anche una versione a tra-zione integrale, che ben si attaglia alla filosofia di un veicoloda tempo libero come il nuovo Viano. Staremo a vedere. El’ibrido? “Stiamo lavorando - dice Marco Lazzoni - su varieipotesi. DaimlerChrysler è impegnata molto seriamente nelprogetto idrogeno, e un veicolo come il Viano ben si presta aesperimenti in questa chiave. Ci sono delle ricerche ap-profondite in atto. Ne riparleremo più avanti”. Disponibilecome abbiamo detto negli allestimenti Fun, Trend, Ambien-te e Marco Polo, il nuovo Viano è già prenotabile presso leconcessionarie italiane della DaimlerChrysler. Le primeconsegne però avranno inizio soltanto a partire dal mese digennaio del 2004: “Non vogliamo - dice Dario Albano - pro-porre un prodotto nuovo in modo massiccio in un mese comedicembre in cui la potenziale clientela ha ben altro per latesta”.

Attenzione per il cliente, quindi. E nei suoi cento anni distoria la Mercedes-Benz (oggi DaimlerChrysler) ha sempreposto l’uomo al centro della sua attività, con le sue esigenze,i suoi bisogni e i suoi desideri. Un ragionamento che valeancor di più oggi, in un’epoca in cui i clienti non si acconten-tano più di un prodotto all’avanguardia inteso come design,difesa dell’ambiente, tecnologia, sicurezza e comfort. Oggioccorre offrire anche tutta una serie di servizi che devonosempre più adeguarsi al dinamismo imprenditoriale deiclienti. In questo contesto si inseriscono, ad esempio, le offi-cine della rete DaimlerChrysler aperte nei giorni ferialianche fino alle 22 per venire incontro alle esigenze di chinon può sopportare un giorno intero di fermo macchina delproprio veicolo, servizi di noleggio mirati come CharterWaye così via.

FOCUS MERCEDES-BENZ

� CON IL VIANO SUL MERCATO UN NUOVO CONCETTO DI AUTO

VOLUME IN LIBERTÀA sei anni dall�introduzione sul mercato della Classe V, Mercedes-Benz rinnova la sua gamma con illancio del Viano, il monovolume ideale per il trasporto passeggeri di lusso, che da oggi si rivolgeanche a chi ama viaggiare comodamente con la famiglia o trasportare attrezzature per il tempo libero.

a cura di GABRIELE MUTTI

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16 AUTORAMA Dicembre 2003

d’uso. Le versioni Trend e Ambiente offrono di serie sei sedili

singoli, mentre a ri-chiesta è possibile avere panche poste-riori che permettono di offrire un’abitabilità fino a otto pas-seggeri (incluso il conducente). La versione Fun, dedicata siaal trasporto di persone sia a un uso più ricreazionale, è equi-paggiata di serie con cinque sedili, mentre la versione piùlunga (Fun L) ospita di serie sette persone. Il carattere ri-creazionale di questa versione è dato dalla panca posteriorea 3 posti, che può essere trasformata con semplici movimentiin un confortevole letto, utilizzando l’apposita prolungaposta nel vano bagagli, permettendo quindi anche un utilizzonel tempo libero.

Questa soluzione è stata ripresa e accentuata nell’autoca-

ROMA - Il Viano è disponibile in due misure di passo: da 3.200mm e 3.430 mm, abbinabili a due diverse lunghezze dellosbalzo posteriore, per una lunghezza totale di 4.750 mm, 4.995mm e 5.225 mm, a seconda delle versioni. Rispetto alla Clas-se V, quindi, già la lunghezza base del Viano ha un passo piùlungo di 200 mm e una lunghezza complessiva maggiore di 90mm. Il cofano motore, più lungo rispetto al modello prece-dente, cela un potenziale di assorbimento dell’energia d’urtonettamente superiore, per una migliore protezione di condu-cente e passeggero anteriore in caso d’impatto frontale.Nell’abitacolo, l’incremento della lunghezza del veicolo si ètradotto in una distanza tra i sedili notevolmente più ampiae una maggiore capacità di carico nel bagagliaio, in grado dioffrire in qualsiasi momento il massimo comfort e praticità

Fin dalla progettazione delveicolo si è tenuto conto dellediverse possibilità di impiego.L�ampia gamma di versioni fa

del Viano un veicolo uniconella sua categoria.

L�originale design, l�accurataconfigurazione degli interni,

la vasta gamma dimotorizzazioni ed il

comportamento di marciadinamico, sicuro e al tempo

stesso confortevolecontribuiscono a stabilire

nuovi punti di riferimento inquesto segmento.

Il Viano non teme confronti sul piano del comfort e della raffinatezza

Una grande automobile con

Particolare cura è stata dedicata all’ergonomia del nuovo Viano, che dispone di molti vani dove riporre gli oggetti. Il cambioposizionato nella plancia agevola gli spostamenti da un lato all’altro dell’abitacolo, particolarmente ampio e luminoso.

FOCUS MERCEDES-BENZ

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AUTORAMA 17Dicembre 2003

ravan Viano Marco Polo per il quale sono disponibili diserie quattro posti, a cui possono essere aggiunti altri dueposti grazie a un altro sedile situato alle spalle del passegge-ro anteriore o addirittura a una panca a due posti posiziona-ta nella prima fila posteriore. Sempre di serie è disponibileinoltre il tetto sollevabile meccanicamente in altezza oppu-re, a richiesta, sollevabile con il sistema elettroidraulicoEasy-Up: in entrambi i casi il tetto può essere integrato conun letto a due piazze, per un totale di quattro posti letto.

Con i pacchetti Life e Business è possibile personalizzareulteriormente il Viano a seconda delle proprie esigenze. Ilpacchetto Life comprende la porta laterale scorrevole sini-stra, un tavolino ribaltabile (già di serie su Ambiente), l’om-brello, la rete di protezione bagagli (di serie su Ambiente),

un thermos di acciaio, una tasca portarifiuti e un frigoboxcon alimentazione elettrica da 12 Volt; nel pacchetto Busi-ness sono invece inclusi il sistema di comando e visualizza-zione Comand, la predisposizione per il cellulare, grucce ap-pendiabiti, un impianto di allarme, vetri sfumati scuri poste-riori, l’ombrello con il relativo fissaggio, la borsa Office percustodire con sicurezza un computer portatile e i relativi ac-cessori.

L’incremento di potenza rispetto ai motori presenti sullaClasse V si percepisce soprattutto ai bassi regimi, attraversouna maggiore agilità del propulsore e quindi una guida piùbrillante. Le maggiori prestazioni sono state rese possibili

Nella versione ambiente il nuovo Viano offre il massimo livello di comfort con i sedili rivestiti in pelle. Quelli della secondafila possono essere orientati in modo da formare un salottino con quelli della terza fila. Molto pratico il tavolino estraibile.

(segue a pag. 18)

proponendosi, così, quale veicolo per viaggi in grande libertà

le qualità Mercedes-BenzMotori benzina e Diesel

Grinta e agilitàIl Viano è disponibile in due motorizzazioni diesel CDIe altrettanti motori V6 a benzina, alloggiati anterior-mente in senso longitudinale. I motori diesel presenta-no valori di potenza e di coppia notevolmente incre-mentati rispetto ai modelli precedenti di pari cilindra-ta, grazie all’impiego di un turbocompressore a gas discarico con geometria variabile delle turbine, nonchéall’aumento della pressione d’iniezione. Questi motoririspettano le norme sulle emissioni previste dalla nor-mativa Euro 3. I motori a benzina si distinguono perl’agilità e l’elevata fluidità di marcia. Tutte le mo-torizzazioni sono conformi ai più recenti standard infatto di emissioni (EU4/I). Ai motori diesel viene abbi-nato di serie un cambio manuale a sei marce, mentrele motorizzazioni a benzina sono equipaggiate dallafabbrica con un cambio automatico a cinque marce, di-sponibile a richiesta per le versioni diesel.

Molto interessanti anche le prestazioni e i consumi:il Viano CDI 2.0 tocca i 157 km/h con cambio manuale a6 marce, accelera da 0 a 100 km/h in 16,2 secondi e con-suma mediamente 8,9 litri di gasolio per 100 km. Laversione con cambio automatico tocca i 155 km/h, acce-lera da 0 a 100 km/h in 15,2 secondi e ha un consumomedio di 8,9 litri per 100 km. La versione CDI 2.2 tocca i174 km/h, va da 0 a 100 km/h in 13 secondi e consuma 8,6litri di gasolio per 100 km con il cambio manuale; l’au-tomatica tocca i 174 km/h, va da 0 a 100 km/h in 11,1 se-condi e ha un consumo medio di 8,8 litri per 100 km. IlViano 3.0 con motore a benzina tocca i 181 km/h, acce-lera da 0 a 100 km/h 9,6 secondi e ha un consumo mediodi 12,5 litri per 100 km; il Viano 3.2 a benzina tocca i191 km/h, va da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi e ha un con-sumo medio di 12,5 litri per 100 km.

FOCUS MERCEDES-BENZ

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18 AUTORAMA Dicembre 2003

ROMA - Dopo il successo ri-scontrato all’esposizioneMondo Natura, il Viano neidue allestimenti Fun e MarcoPolo sta per diventare unarealtà commerciale anche sulmercato italiano. Queste ver-sioni infatti si rivolgono a chiama viaggiare comodamentecon la famiglia e trasportareattrezzature per il tempo libe-ro. Mondo Natura 2003 è statala vetrina italiana per il VianoFun, sostituto del Vito Freeti-me, e diell’inedita versionecamper inedita per Mercedes-Benz in Italia, appunto ilMarco Polo.

Si tratta di veicoli partico-larmente versatili, robusti, coninterni di elevata qualità, affi-dabili e sicuri come da tradi-zione del marchio. Il Viano,prodotto nello stabilimentospagnolo DaimlerChrysler diVitoria, è un veicolo uniconella sua categoria grazie, in-fatti, all’ampia gamma di ver-sioni destinate sia al trasporto

Viano anche Fun e Marco Polo

grazie all’impiego di un turbocompressore a gas di scaricocon turine a geometria variabile. Le palette delle turbine,mappate elettronicamente, vengono orientate in modo da ri-durre sensibilmente la contropressione dei gas di scariconel settore di erogazione della potenza nominale. Attraversola regolazione delle palette si migliora inoltre il processo disviluppo della pressione di sovralimentazione, che il guida-tore percepisce sotto forma di un migliore comportamento dirisposta del motore. Anche il cosiddetto fenomeno di turbolag risulta drasticamente ridotto grazie all’aumento dellapressione di sovralimentazione ai regimi inferiori ai 1800giri/min.

Malgrado l’incremento della potenza, il rendimento deimotori CDI è stato ulteriormente ottimizzato. I motori CDI,con un catalizzatore in prossimità del motore e un volumino-so catalizzatore sottoscocca, sono gli unicipropulsori in que-sto segmento in grado di rispettare sin d’ora la futura norma-tiva Euro 4.Il sistema di manutenzione attiva Assyst, compre-so nella dotazione di serie, consente di ridurre gli interventidi manutenzione necessari e di ridurre così sensibilmente icosti d’esercizio, soprattutto per le versioni CDI. In media, ilViano deve essere portato in officina soltanto ogni 30milachilometri (o una volta all’anno).

Sulla strada un comportamentobrillante, confortevole e in tutta sicurezza

I motori elastici a ogni livello di potenza, insieme al-l’accurata graduazione delle marce e dei rapporti di trasmis-sione al ponte, creano i migliori presupposti per un compor-tamento di marcia brillante che, grazie alla trazione poste-riore, risulta ottimizzato, con una migliore trazione e unamaggiore tenuta di strada rispetto al modello precedente, intutte le condizioni di carico e di fondo stradale. A tutto que-sto contribuisce anche la dotazione di serie, che comprendenumerosi sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, con-figurati secondo gli standard delle più moderne autovetture:ESP con ABS, ASR, EBV e BAS. A richiesta è possibile ordi-nare anche un sistema di sospensioni pneumatiche posterio-ri particolarmente confortevole, con regolazione automaticadel livello, abbinato a sospensioni in acciaio anteriori otti-mizzate nel comfort. In tutte le versioni, la dotazione di serieè di alto livello: climatizzatore anteriore e posteriore a con-trollo automatico della temperatura interna e comandi sepa-rati, vetri atermici, parabrezza atermico con fascia superiorefiltrante, alzacristalli elettrici anteriori con chiusuracomfort e sensore antincastro, deflettori elettrici posteriori,predisposizione radio con altoparlanti anteriori e posteriori,piantone dello sterzo regolabile in altezza e in senso longitu-dinale, airbag per guidatore e passeggero anteriore, airbaganteriori laterali per il torace, chiusura centralizzata con ra-

diotelecomando e predisposizione per il montaggio di siste-mi di trasporto sul tetto.

Il nuovo quadro strumenti del Viano, ottimizzato dalpunto di vista ergonomico, dispone di tre indicatori analogi-ci per velocità, contagiri e livello combustibile, un displamultifunzione e 24 spie di controllo, rispondendo per formae funzione alla filosoia della gamma di vetture Mercedes-Benz. A sinistra, accanto al volante, si trova la caratteristicamanopola delle luci Mercedes-enz, insieme all’interruttoredi regolazione dell’assetto dei fari. A destra è situato il cas-setto portaoggetti illuminato dotato di serratura con incaviportabicchieri e portamonete all’interno del coperchio.

Nel progettare il Viano, è stata attriuita estrema attenzio-ne alla creazione di un sistema di scomparti che andasse in-contro alle numerose e svariate aspettative dei clienti.

In questo ambito, una novità è rappresentata dal vanoportaoggetti con coperchio collocato al di sopra della plan-cia strumenti, in grado di contenere anche fogli del formatoA4; si tratta di un particolare importante, soprattutto se siconsiderano le versatili possibilità di impiego del Viano.

Altri scomparti si trovano a sinistra, sotto la manopoladelle luci, nella parte inferiore della plancia portastrumentie vicino all’autoradio, a cui si aggiunge il cassettino portaog-getti della capacità di 11 litri, dotato di serratura, con porta-penne e possibilità integrata di alloggiamento di un accendi-no. Sul lato del passeggero e nella generosa consolle centra-le è montato un portabicchieri che, ad esempio, può ospitareanche un contenitore per musicassette o un porta CD.

persone, sia al tempo libero.L’originale design, l’accurataconfigurazione degli interni,la vasta gamma di motorizza-zioni e il comportamento dimarcia dinamico, sicuro e altempo stesso confortevole con-tribuiscono a stabilire nuovipunti di riferimento in questosegmento.

Rispetto ai predecessori, siamplia anche la gamma dilunghezze: il Viano Fun è di-sponibile in un’unica misuradi passo, da 3.200 mm, abbina-bile a due diverse lunghezzedello sbalzo posteriore, peruna lunghezza totale di 4.748mm e 4.993 mm a secondadelle versioni, mentre il VianoMarco Polo è disponibile nellasola lunghezza di 4.993 mm.Rispetto alla Classe V e allaprecedente generazione delVito, la versione compatta delViano ha un passo più lungodi 200 mm e una lunghezzacomplessiva maggiore di 88mm.

La ricca dotazione di seriecomprende, ad esempio, il cli-matizzatore anteriore e poste-riore, vetri atermici, parabrez-za atermico con fascia superio-re filtrante, alzacristalli elet-trici anteriori, deflettori elet-trici posteriori, predisposizioneradio con 4 altoparlanti, pian-tone dello sterzo regolabile inaltezza e inclinazione, airbagper guidatore e passeggero an-teriore, airbag anteriori latera-li (di serie solo per la versionelunga del Fun “L”), chiusuracentralizzata con radioteleco-mando e predisposizione per ilmontaggio di sistemi di tra-sporto sul tetto.

La versione Fun, dedicataal tempo libero, è equipaggia-ta di serie con cinque sedili (enon sono possibili ulteriori se-dili aggiuntivi), mentre la ver-sione più lunga può ospitare,di serie, comodamente fino asette persone. Su entrambe leversioni del Fun la panca po-steriore è inoltre trasformabile

in un confortevole letto, utiliz-zando l’apposita prolungaposta nel vano bagagli. Nelcamper Marco Polo sono inve-ce disponibili di serie quattroposti, a cui si può aggiungereun altro sedile posto alle spal-le del passeggero anteriore maanche una panchetta a dueposti posta nella prima fila po-steriore. Il tetto sollevabile,azionabile di serie meccanica-mente oppure a richiesta conil sistema elettroidraulicoEasy-Up, può essere integratocon un letto a due piazze.

Sportivo, pratico e commer-ciale: con i pacchetti Bike eLife è possibile personalizzareulteriormente il Viano Fun eMarco Polo a seconda delleproprie esigenze. Nel pacchet-to Bike è compreso un portabi-ciclette posteriore e un set diattrezzi per la riparazionedelle bici; il pacchetto Life (di-sponibile per la sola versioneFun “L”) comprende la portalaterale scorrevole sinistra, ivetri posteriori oscurati, unarete per il contenimento deibagagli, l’ombrello, un ther-mos di acciaio, una tasca por-tarifiuti e un frigobox con ali-mentazione elettrica da 12Volt con cinghia per il fissag-gio e per il trasporto.

Viano Fun e Marco Polopresentano numerosi equipag-giamenti a richiesta e una va-sta disponibilità di accessoriWestfalia per il tempo libero(tende, docce, serbatoi di ac-qua). E soprattutto non hannola limitazione di circolazione esosta nei centri urbani cuisono invece soggetti i camper,che hanno dimensioni maggio-ri.

(segue da pag. 17)

LE PROPOSTE PER IL TEMPO LIBERO

FOCUS MERCEDES-BENZ

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AUTORAMA 19Dicembre 2003

COMO - Caratteristiche tecni-che di alto livello, elevatapotenza e robustezza, unitea un design assolutamenteoriginale e inconfondibile,sono queste le principali ca-ratteristiche dell’HummerH2, il fuoristrada della Ge-neral Motors che arriva uffi-cialmente anche in Italia.Questo nuovo modello è laversione più ricercata del-l’originale fuoristrada Hum-mer H1, derivato dal model-lo militare Humvee. Lancia-to con successo negli StatiUniti l’H2, dopo l’accordofirmato tra GM e la neonataCavauto North AmericanVehicle Division SpA, saràora importato ufficialmentein Europa e in esclusiva perItalia dal Gruppo di Como.

Il suo motore è un VortecV8 6 litri da 321 cv/237 kWcon una coppia massima di490 Nm a 4000 rpm, permetteall’Hummer H2 e ai suoi4.820 mm di lunghezza, 2.063mm di larghezza e 1.977 mmdi altezza, di offrire presta-zioni di altissimo livello. No-nostante un peso in ordinedi marcia di 2.909 kg, l’H2 èin grado di accelerare da 0 a100 km/h in 10.2 secondi e ditrainare una massa di oltre

3,1 tonnellate. Nel fuoristra-da, l’Hummer H2 può con-tare non solo su un’elevatapotenza ai bassi regimi (pen-denza massima superabile60 per cento) e su carreggia-te larghe (angolo massimo diribaltamento 40 per cento),ma anche su un sofisticatosistema di trazione integralepermanente, sbalzi ridottied elevata altezza da terra(255 mm), che può essereportata a 267 millimetri uti-lizzando le sospensioni adaria (fornite come optional),permettendo una capacità diguado fino a 508 mm.

Un sistema 4x4sofisticato

Oltre ai differenziali auto-bloccanti e alle marce ridot-te, questo fuoristrada pre-senta un sofisticato sistemadi trazione con una caratteri-stica innovativa: un dispositi-vo Bosch di ultima genera-zione, attivabile manualmen-te con un pulsante, che abbi-na ABS e controllo della tra-zione e permette alle ruotedi girare più liberamente, inmodo da percorrere ad anda-tura elevata anche percorsisassosi o desertici.

L’Hummer H2, che s’inse-risce nel segmento di merca-to in rapida espansione deigrandi fuoristrada di lusso,è in vendita in Italia in treversioni, Standard, Outdoore Luxury, con un prezzod’ingresso di 78.800,00 euro,fino ad arrivare a 82.760,00euro per la versione più ac-cessoriata. Di serie sarannodisponibili su tutte le ver-sioni ABS, EBD, TCS, airbagguida e passeggero, cerchiin alluminio da 17 pollici,radio con RDS e caricatore 6Cd e sistema audio Bose con9 altoparlanti. Dettagli nontrascurabili sono la garanziae l’assistenza stradale cheprevedono 3 anni o 60.000km e soccorso stradale 24hsu 24h per 3 anni su tutto ilterritorio europeo. Questofuoristrada è in grado di ac-cogliere comodamente cin-que adulti, ed even-tualmente a richiesta è pos-sibile aggiungere un sestoposto, e può contare su unacapacità di carico di 2.452litri.

Il pannello di comando,che riprende la linea raffi-nata e al tempo stesso deci-sa della carrozzeria, consen-te un’immediata visione del-

le informazioni fondamenta-li. L’equipaggiamento di se-rie lascia poco spazio a ulte-riori aspettative della clien-tela, ma un’ampia lista diaccessori optional, ben 260tra i quali cerchi, gomme esospensioni, luci, cromaturee allestimenti interni edesterni, permette di perso-nalizzare a piacimento ilveicolo secondo le propriepersonali esigenze.

“L’Hummer H2 è un pro-dotto che unisce il fascinodel fuoristrada al veicolo dilusso. È un sogno irresistibi-le - sottolinea Hermes Ca-varzan, Presidente di Cavau-to North American VehicleDivision SpA - l’H2 è un autoche garantisce performancetecniche di altissimo livello,

senza tralasciare comfort esicurezza, caratteristicheche oggigiorno i clienti siaspettano di trovare su unveicolo di questa categoria”.

Ispirato dal concept Hum-mer H2, presentato al NorthAmerican InternationalAuto Show di Detroit del2000, l’H2 è stato definito il“Baby Hummer”; ma qui nonc’è nulla di piccolo e nep-pure di poco sviluppato.Quel nome improprio fa rife-rimento allo status e alla po-sizione del fratellone del-l’H2, l’originale Hummer H1,che continua a essere l’iconadel fuoristrada estremo.

L’Hummer H1 continueràa esistere. La sua incredibi-le reputazione non verràtoccata, e l’H2 allargherà

l’offerta del marchio, por-tando il mito Hummer a unpubblico più vasto.

Pur offrendo un portafo-glio di prodotti completo,Hummer è, e rimarrà essen-zialmente, un marchio moltoforte, che si relaziona con iconsumatori in maniera de-cisamente emotiva. L’H2smussa le caratteristichepiù dure dell’H1, aggiungen-do maggiore comfort maconservando sempre un ec-cezionale comportamento infuoristrada. Si tratta diun’interpretazione coraggio-sa e giovane del significatodi Hummer, con un aspettopiù civile e dimensioni leg-germente più adatte allastrada.

Divertimentosenza compromessiL’H2 sarà quello che l’H1

è già: un fuoristrada diver-tente e senza compromessi,con la possibilità di perso-nalizzazioni per adattarsi algusto e allo stile individualedi ogni singolo cliente. L’H2fa il suo ingresso nel mondodell’automobile come ilmezzo più “civile” del brandHummer. Il suo comporta-mento su strada e il comfortdi guida sono eccellenti,grazie alla presenza di tuttele caratteristiche e le como-dità che un cliente può desi-derare da un SUV di questilivelli. Ciononostante il suocomportamento fuoristradaè analogo a quello dei suoifamosi “progenitori”, ingrado di attraversare corsid’acqua profondi 60 centi-metri, salire gradini e rocceda mezzo metro, superaredistese di sabbia e lasciarsialle spalle i concorrenti nel-le corse ad alta velocità neldeserto.

Il fratello minoredel mitico

Hummer hadimensioni più

vicine alleesigenze

europee. Unpossente motoreV8 a benzina gli

consenteprestazioni ditutto rispetto.

Solido come unaroccia, non temegli strapazzi più

incredibili.

� HUMMER / Grande novità nel campo dei Suv

Un H2 facile da conquistare

COMO - L’H2 è stato progettato per un uso quo-tidiano, oltre che per le condizioni off-roadpiù difficili. Grazie a queste due principali ca-ratteristiche del fuoristrada americano, GMriconosce tra i potenziali clienti due profili diconsumatori ben precisi: gli estremi indivi-dualisti e le persone di successo.

L’H2 è stato progettato per affascinare. Ilsuo design è estremamente audace e cattural’attenzione. Si riconosce subito l’appartenen-za a un marchio esclusivo, ai vertici della pro-pria classe per le prestazioni fuoristrada.Aspetto e sensazioni comunicano un senso dipotere, autorità e controllo completo, proprioquello che vuole questo tipo di consumatore.

Hummer propone per l’H2 tre differentiequipaggiamenti: Standard, Outdoor eLuxury. Questi prevedono di serie: 5 posti, air-bag guida e passeggero, ABS, EBD, TCS, cer-chi in alluminio da 17’’, sedili elettrici, regola-zione elettrica fari, cruise control, sedili poste-riori sdoppiati 60/40, specchi retrovisori ripie-gabili elettricamente, climatizzatore bi-zone,radio con RDS e caricatore 6 CD, sistemaaudio Bose con 9 altoparlanti.

In aggiunta il modello outdoor prevede,sempre di serie, un kit pronto soccorso, so-spensioni ad aria, paracolpi nero anteriore eportapacchi nero, la versione Luxury com-prende invece il pacchetto cromato, pedanelaterali tubolari nere, una protezione baga-gliaio tetto con barre portatutto in alluminio

e sedili in pelle riscaldabili con diverse regola-zioni.

Nel progettare il successore dell’HummerH1, i designer si sono trovati di fronte la gran-de responsabilità di rispettare e proseguirel’eredità stilistica di quello che è consideratol’icona del fuoristrada: una vettura in gradodi affrontare qualsiasi tipo di percorso e diterreno. Il compito dell’H2 è dunque quello dimantenere la riconoscibilità del marchioHummer presentando un design funzionale eraffinato.

“Per noi è stato assolutamente fondamen-tale creare un modello innovativo che fosseimmediatamente identificabile come membrodella famiglia Hummer - ha sottolineato MarcHernandez ,Brand Manager - l’H2 rispondeperfettamente a questa esigenza, grazie a undesign facilmente riconoscibile, aggressivo epulito allo stesso tempo”.

Per conservare aspetto, sensazione e fun-zionalità dell’Hummer originale e rinnovarli,in modo da conquistare un pubblico piùvasto, i progettisti di GM sono partiti da zeronella progettazione del corpo vettura.

Iniziando virtualmente dal nulla, i desi-gner sono riusciti a catturare le proporzionifondamentali dell’H1 e le caratteristiche chene definiscono il suo aspetto fieramente prati-co. Il vocabolario formale dell’H2 è fatto dielementi squadrati, superfici piatte e superficivetrate piane.

Un aspetto fieramente praticoPERCHÉ È NATO L’H2

Fratello minore del modello H1, il nuovo Hummer H2 ha dimensioni più vicine alleesigenze europee. I sistemi di trazione di cui dispone sono tecnologicamente avanzatissimi.

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20 AUTORAMA Dicembre 2003

ESTEPONA - Parte dal sud del-la Spagna, Estepona, unadelle tante località turisti-che della Costa del Sol, il ro-manzo che racconta la storiamoderna di Volvo Car Cor-poration. È in questa zonache per 8 settimane giornali-sti di tutto il mondo, a picco-li gruppi, hanno l’occasionedi guidare per la prima vol-ta la Volvo S40, la prima vet-tura nata dopo che il co-struttore svedese è passatosotto la bandiera del Grup-po Volvo e che quindi, in uncerto qual senso, apre un ca-pitolo tutto nuovo nella sto-ria quasi centenaria delmarchio svedese. L’avevamogià ammirata, la Volvo S40,in occasione del Salone diFrancoforte: bella, elegante,linee scolpite in forma ar-moniosa, solida nella suacompattezza, uno stylingesterno giustamente defini-

to “evoluzione intelligentedella forma automobilisti-ca”, cui corrisponde all’in-terno “una vera e propria ri-voluzione”, sottolineata dal-la razionale disposizione de-gli spazi, dall’uso di rivesti-menti T-Tech, dalla sottileconsolle che collega il tun-nel centrale con la plancia,dalla soluzione della cosid-detta tecnica degli strati vi-

sivi successivi, che, mentreesalta ogni dettaglio, ne va-lorizza le funzioni, conferen-do un senso di protezione edi comfort per tutti.

Abbiamo guidato la nuo-va S40 per oltre 300 km sullestrade che si disegnano suicontrafforti della Costa delSol e quindi abbiamo avutotutto il tempo per verificarein diretta il lavoro fatto da-

È la prima automobile nata dopoche Volvo è passata sotto la ban-diera Ford. Bella e elegante nellalinea, accogliente e sicura nell�abi-tacolo, una gamma di motori perogni esigenza, la S40 debutteràin Italia nel prossimo febbraio.

Un cocktail di evoluzione

ESTEPONA - La nuova Volvo S40 all’iniziodella commercializzazione, in febbraio in Ita-lia, sarà disponibile con quattro tipi di moto-rizzazione, tre a benzina e uno diesel. Il primoè il 5 cilindri aspirato di 2.435 cc con due li-velli di potenza: 103 kW/140 cv e coppia mas-sima di 220 Nm a 4.000 giri e 125 kW/170 cvcon coppia massima di 230 Nm a 4.400 giri.Nel primo caso la S40 raggiunge i 205 kmorari (200 con il cambio automatico) e regi-stra un consumo medio di 8,4 litri per 100 km(9,1 con il cambio automatico). Con il motoredi 170 cv la velocità massima raggiungibile èdi 220 km orari (215 con il cambio automati-co) mentre il consumo medio è di 8,5 litri per100 km. L’altro propulsore benzina è il 5 cilin-

dri T5 con turbo a bassa pressione, di 2.521 ccche sviluppa una potenza massima di 162kW/220 cv a 5.000 giri e una coppia di 320 Nmtra i 1.500 e i 4.800 giri. Le prestazioni sonoancora più esaltanti: 240 km orari la velocitàmassima (235 con il cambio automatico)mentre il consumo medio si mantiene nell’or-dine degli 8,7 litri per 100 km (9,4 con il cam-bio automatico). Infine, il motore turbodieselè un quattro cilindri di 1.998 cc che eroga unapotenza massima di 100 kW/136 cv a 4.000 girie una coppia di 340 Nm a 2.000 giri, con laS40 che raggiunge una velocità massima di210 km orari e che si fa apprezzare per unconsumo contenuto di 5,6 litri di gasolio ogni100 km.

Ma sono in arrivo altri motoriTRE MOTORI A BENZINA E UNO DIESEL

Nella nuova Volvo S40 tutti i comandi secondari sono raggruppati nella consolle centrale.Ma l’alluminio che la riveste a volte può generare dei fastidiosi riflessi per chi guida.

� VOLVO / Con la S40 si apre un nuovo capitolo nella storia del marchio svedese

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AUTORAMA 21Dicembre 2003

SANT’AGATA BOLOGNESE - Inoccasione del suo 40°anniversario, AutomobiliLamborghini proponequest’anno una seriespeciale e a tiratura limitatadella propria supercarMurciélago. A Sant’AgataBolognese la tradizionedunque continua e, dopo laCountach 25° nel 1988 e laDiablo SE del 30° nel 1993,nasce la Murciélago 40°Anniversario, che saràprodotta esclusivamente nel2003 in 50 esemplarinumerati e sarà vendutasoprattutto in Europa, StatiUniti e Giappone.

Offerto nell’esclusivacolorazione Verde Artemis,con vernice a triplo strato ea effetto perlato, questomodello presenta - rispettoa quello di serie - alcuneimportanti modifiche, siaall’interno che all’esterno.Le modanature superioridelle portiere e quello chein gergo si chiama “voletto”,che circonda i vetriposteriori e dove è anchealloggiato lo sportellino delcarburante, hanno unrivestimento in carbonio. Icerchi colorati in grigioantracite le conferiscono unaspetto più aggressivo,mentre i terminali discarico sono di nuovodisegno e le pinze dei frenidi colore grigio argento.Nuovi anche i coprimozzi,che ora riproduconofedelmente il marchio dellaCasa del Toro. Nonmancano, naturalmente, latarghetta laterale con iltipico logo delquarantesimo e quellaposta all’interno del vetrinoposteriore con il numero diserie della vettura prodotta.

Novità anche per gliinterni, che presentano undesign asimmetrico, con laparte lato guidatorerivestita di pelle traforata incolore grigio e quella latopasseggero liscia e in nero.Completanol’equipaggiamento itappetini personalizzati conil logo del 40° Anniversarioe la radio Alpine concambia CD completa - aseconda dei mercati didestinazione - anche delnavigatore satellitare. Tuttee cinquanta le Murciélago40° Anniversario - chesaranno vendute a un prezzodi circa 15mila euro in piùrispetto a quello dellaversione di serie, che è di193.000 euro iva esclusa -sono accompagnate da unospeciale certificatopersonalizzato e contengonoall’interno del proprio vanoportabagagli una esclusivavaligia firmata.

assicura la massima efficien-za anche nelle manovred’emergenza. I propulsorimeritano un discorso a parte.

Al momento del lancio,previsto in Italia nel feb-braio del prossimo anno, laS40 sarà disponibile con imotori benzina 5 cilindri 2.5con turbo a bassa pressione,da 220 cv e 2.4 aspirato condue livelli di potenze (140 cve 170 cv) nonché il motoreturbodiesel 2.0 da 136 cv. Inprimavera si aggiungerannoil 4 cilindri benzina 1.8 da125 cv mentre nell’autunnol’offerta dei motori saràcompletata con il 4 cilindribenzina 1.6 da 100 cv e il 4cilindri Diesel 1.6 da 110 cv.Si tratta di propulsori capa-ci tutti di conferire alla S40un comportamento brillan-te, pur tenendo d’occhio unconsumo di carburante sem-pre molto contenuto. Per ilpubblico italiano la vera“vernice” della S40 sarà ilMotor Show di Bologna all’i-nizio di dicembre, quandoverrà presentata anche laV50 che ne è la sorella inconfigurazione station wa-gon. Per Volvo Italia l’arrivodei due nuovi modelli coin-cide con un periodo decisa-mente favorevole. Quest’an-no, pur in un mercato nontroppo favorevole, Volvo Ita-lia chiuderà con un volumedi 19mila immatricolazionidelle quali 5.400 V40, 4.400S60, 4.400 V70, 1.500 XC70 e1.800 XC90. La previsioneper il 2004 è di 21mila vettu-ra e di queste 3.040 sarannorappresentate proprio dallanuova S40, i cui prezzi agamma completa sarannotra i 21.000 e i 33.000 euro.

Paolo Altieri

gli stilisti e dai tecnici diVolvo Car Corporation nelconfezionare un’automobileche ha l’ambizione di con-quistare nuova clientela almarchio svedese in Europacome soprattutto negli Usa,ma anche in molti altri mer-cati nel mondo. Obiettivodei progettisti è stato quellodi realizzare una vetturacompatta che mantenesse lestesse caratteristiche, in fat-to di abitabilità, comfort esicurezza, di una vettura didimensioni maggiori. Cre-diamo che ci siano riuscitialla grande. Sì, perché se lostilista olandese TalsmaFedde ha saputo conferirealla S40 un’immagine e unapersonalità, che ne fanno unoggetto immediatamentesimpatico e attraente.

Così scopri che la struttu-ra frontale è stata divisa indiverse zone, realizzate conquattro tipi di acciaio, cia-scuna delle quali con uncompito differente nel pro-cesso di deformazione in ca-so d’incidente; che i motorisono stati snelliti di circa 200mm per avere più spazio nelcofano; che la vettura è piùlunga e più larga del modelloprecedente; che i dispositividi sicurezza sono gli stessiche equipaggiano le Volvopiù grandi; che la S40 è dota-ta del sistema Idis (novitàmondiale)che aiuta chi siedeal volante a non essere di-stratto dalla guida; che le so-spensioni di tipo indipen-dente sulle quattro ruote e loschema multilink al retrotre-no sono garanzia di una per-fetta tenuta di strada; chel’impianto frenante con di-schi autoventilanti, assistitodall’Abs, dall’Ebd e dall’Eba,

ESTEPONA - La nuova Volvo S40 - come gli altri futuriprodotti del segmento medium - viene costruita inBelgio, nella fabbrica Volvo Car di Ghent. La produ-zione dell’impianto di Born, in Olanda, si concluderàinvece con il phasing-out dei precedenti modelli VolvoS40 e V40. Per adattare l’impianto belga alle nuoveproduzioni Volvo ha investito ben 340 milioni di euro.Una volta completata l’opera di potenziamento,Ghent diventerà il più grande impianto produttivo diVolvo Cars, con una capacità annua di 270mila vei-coli. Le prime Volvo S40 lasceranno la fabbrica diGhent a partire dalla fine dell’anno e gli obiettivi divendita per il 2004 sono fissati in 70mila vetture. Ilsingolo mercato più grande sarà di gran lunga quellostatunitense, per il quale la previsione di vendita peril prossimo anno è di 20mila S40. La Svezia ne do-vrebbe assorbire 5.000, Gran Bretagna e Germania

4.000 a testa, Spagna e Italia 3.000.“Siamo convinti - ha affermato di recente Hans-

Olov Olsson, Presidente e Ceo di Volvo Cars - che lanuova S40 ci farà crescere in maniera ancora più de-cisa nel segmento delle vetture medie nell’arco deiprossimi cinque anni. Con la nuova S40 siamo ingrado di offrire ai nostri clienti le stesse qualità diuna vettura di grandi dimensioni in forme compatte.Doti che, insieme ad un design eccitante e a un com-portamento stradale eccellente, rendono la nuovaS40 una concorrente temibile e dalle grandi potenzia-lità nel segmento di riferimento”.

Una parte importante della strategia Volvo Cars èaumentare la consapevolezza del marchio pressofasce di utenti sempre più giovani. Proprio per questomotivo, è importante - secondo Volvo - che il modellodi accesso alla gamma abbia la capacità di attrarre

gli automobilisti più giovani. “Vogliamo che i clienti -ha proseguito - entrino a far parte della famigliaVolvo il più presto possibile. La Volvo S40 nuova inogni sua parte potrà certamente attrarre una cliente-la più giovane”.

Va sottolineato che il processo di ringiovanimentodella clientela è più evidente negli Usa, dove Volvo siaspetta che un terzo degli acquirenti siano uomini odonne senza figli. L’età media dei clienti della S40 èprevista attorno ai 40 anni, decisamente bassa rispet-to a quanto accade con le vetture concorrenti. In Eu-ropa la clientela sarà probabilmente meno giovane,con un quarto delle vendite destinato a clienti definitipre-family. In Europa, inoltre, la maggioranza degliacquirenti sarà costituita da maschi, mentre negliUsa la proporzione fra uomini e donne sarà equiva-lente.

La S40 costruita nella rinnovata fabbrica di Ghent

Dall�Europa agli Stati Uniti

e rivoluzione

ESTEPONA - Il segmento di mercato delle vet-ture medie, dove la nuova Volvo S40 andrà adinserirsi dal prossimo febbraio, ha registratonegli ultimi sette anni un costante calo, dopoaver raggiunto l’apice nel 1998 con quasi240mila immatricolazioni delle quali più dellemetà nella classica configurazione a quattro ocinque porte. Lo scorso anno quest’ultimo sot-tosegmento ha registrato 53.138 immatricola-zioni con l’Alfa 156 che ha fatto propria unaquota del 32 per cento, la Lancia Lybra il 10per cento, la Volkswagen Passat il 10 percento, l’Opel Vectra il 6 per cento, la RenaultLaguna il 4 per cento mentre l’attuale model-lo Volvo S40 si è tenuto su un dignitoso 2 percento.

La nuova S40 ha i tratti e le caratteristicheper interessare sia i clienti del segmento delle

berline medie, che in Italia nel 2004 dovrebberegistrare 48.300 immatricolazioni delle quali2.100 unità della nuova S40, pari dunque auna quota del 4,6 per cento, sia il segmento Cdelle berline medie premium, previsto in17.040 immatricolazioni e al quale la nuovaS40, con 940 esemplari, dovrebbe parteciparecon una quota del 5,5 per cento.

È importante ricordare che la Volvo S40sarà caratterizzata da un equipaggiamento diserie molto ricco, che comprende, tra l’altro,climatizzatore automatico Ecc, volante e po-mello in pelle, impianto audio con lettore CD,Idis (Intelligent Driver Information System),Stc (Stability and Traction Control), Eba(Electronic Brake Assistance), Sips (Side, Im-pact Protection System). Tre i livelli di allesti-menti, definiti Concept, Kinetic e Momentum.

La concorrenza da battereIL MERCATO DOVE SI INSERISCE LA NUOVA VOLVO S40

Il particolare tagli dei fanalini posteriori è unacaratteristica di tutte le Volvo dell’ultimagenerazione. La nuova S40 si comporta molto benenella guida sportiva sui percorsi ricchi di curve.

Per i 40 annidella Lamborghini

SpecialeMurciélago

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22 AUTORAMA Dicembre 2003

MILANO - DaimlerChryslerItalia presenta oggi il pro-getto del Mercedes-BenzCenter di Milano, una nuovastruttura moderna e funzio-nale, simbolo dei valoriMercedes nel nostro Paese,un nuovo punto di riferi-mento dell’interazione glo-bale tra Mercedes-Benz e lasua clientela. Mercedes-Benz Center Milano rappre-senterà un perfetto esempiodel “Metropolenkonzepten”,il nuovo concetto di distri-buzione diretta realizzato inalcune importanti città eu-ropee.

Un ruoloche è fondamentaleIl Gruppo DaimlerChry-

sler Italia rappresentaun’importante realtà:4.922.747 milioni di euro difatturato netto nel 2002 conun incremento del 2,4 percento rispetto al 2001 e circa2.000 collaboratori suddivisifra le Società del Gruppo:DaimlerChrysler Italia,DaimlerChrysler Servizi,DaimlerChrysler Servizi Fi-nanziari, DaimlerChryslerServizi Assicurativi, Merce-des-Benz Rental, Evobus Ita-lia, DaimlerChrysler Advan-ced Design Italia, Mercedes-Benz CharterWay, MB Rela-tionship Marketing Roma ele due Filiali di Roma e Mi-lano. Tra tutti i prestigiosimarchi commercializzati daDaimlerChrysler nel nostroPaese, Mercedes-Benz assu-me un ruolo fondamentale.Nel 2002 il marchio con laStella ha ottenuto il suo re-cord di immatricolazionicon 74.000 unità ed un incre-mento del 11,7 per cento ri-spetto all’anno precedente.Anche smart ha riconferma-

legato di Mercedes-Benz Mi-lano è il Dott. Stefan L. Ran-dak, nato il 13 settembre1963 a Gangkofen (Baviera) elaureato in Economia eCommercio presso l’IstitutoSuperiore di Landshut. Ran-dak ha ricoperto diversi in-carichi in DaimlerChryslerAG nel corso degli anni finoa divenire AmministratoreDelegato della “Auto-HenneGmbh” di Monaco, una con-cessionaria con partecipa-zione al 100 per cento dellaDaimlerChrysler AG, non-ché membro del Consiglio diAmministrazione della Fi-

to il suo successo con un in-cremento di quasi il 10 percento e oltre 31.000 unità im-matricolate.

Alla base di questo suc-cesso c’è la grande capacitàdella rete commerciale ditrasmettere con professiona-lità i valori dei propri pro-dotti, e di creare dei legamicon i suoi clienti. La reteMercedes-Benz in Italia ècomposta da 80 concessiona-rie tra vetture, veicoli com-merciali e industriali, lequali, presenti in modo ca-pillare su tutto il territorio,offrono una gamma comple-

ta di prodotti e servizi. Aqueste si affiancano gli MBSpot e i Mercedes-Cafè, nuo-vi luoghi d’incontro nati neicentri delle città per crearevere e proprie “finestreaperte sul mondo Merce-des”, attraverso le quali siapossibile entrare in contattocon la stella a tre punteanche per un pubblico total-mente nuovo ed in modo nontradizionale. Gli Spot, pre-senti in undici città italiane,rappresentano raffinati pun-ti vendita di articoli realiz-zati in esclusiva per Merce-des da prestigiose aziende,

tra cui capi d’abbigliamen-to, preziosi orologi e acces-sori.

Pianificatoun nuovo centro

I Mercedes Cafè, presentia Roma e Verona, sonopunti di ritrovo dove è possi-bile passare momenti di re-lax e gustare ricercate pro-poste eno-gastronomiche. Sudue grandi città come Romae Milano, DaimlerChryslerha deciso d’investire ulte-riormente, ponendosi l’o-biettivo di accogliere tutti i

clienti e gli appassionati delmarchio con la Stella instrutture in grado di unirealla tradizionale offerta diservizi proposti dalle con-cessionarie (vendita nuovo eusato, assistenza e consulen-za finanziaria) una nuovaforma di accoglienza. Merce-des-Benz Center Milano na-scerà alla fine del 2006 sul-l’esempio dei Centri già ope-rativi di Berlino (2000) e Mo-naco (2003). Inoltre, ulterioriCentri in fase di progettazio-ne saranno realizzati a Lon-dra, Colonia, Stoccarda eParigi. Amministratore De-

� DAIMLERCHRYSLER ITALIA / Nasce Mercedes-Benz Center Milano

Il concetto metropolitano

FACILMENTE RAGGIUNGIBILE CON LE PRINCIPALI ARTERIE

MILANO - La nuova sede di Mercedes-Benz Milano sor-gerà nelle vicinanze dell’attuale sede che da ormai 40anni ospita la Filiale Mercedes-Benz di Milano. Situa-to a Nord Ovest della città, il nuovo complesso di edi-fici risulta facilmente raggiungibile dalle autostradeA8 e A4 e dalla città di Milano attraverso la tangen-ziale ovest. L’intero complesso è stato progettato dalcentro di architettura DaimlerChrysler di Stoccarda esarà seguito da progettisti locali, con il coordinamen-to della DaimlerChrysler Italia e della Mercedes-BenzMilano. Il nuovo grande centro dell’automobile sicompone di un Mercedes-Benz Center, di un centroAssistenza (officine e magazzino ricambi), di un UsedCar Center e di uno smart Center. Tramite un unicoingresso carrabile a forma circolare il cliente potràraggiungere facilmente il servizio accettazione Merce-des-Benz, l’Express Service ed i parcheggi destinatiall’usato ed all’accettazione smart. Il Mercedes-BenzCenter rappresenta un nuovo modo di comunicare iprodotti e le emozioni della Casa con la Stella nellepiù importanti metropoli europee.

Le caratteristiche architettoniche del centro consen-tono di ricevere i clienti per il servizio e la riparazionedelle autovetture offrendo anche la presentazione dellagamma autovetture Mercedes-Benz in una strutturaespositiva innovativa. L’intera struttura, funzionale e

dai volumi misurati, è stata creata immaginando unpiccolo centro urbano a misura d’uomo. L’architetturae la disposizione degli edifici richiama il modello rina-scimentale di città ideale, caratterizzato dalla conce-zione simmetrica e razionale degli spazi per risponderecon armonia ed equilibrio alle varie esigenze. Merce-des-Benz Center Milano interpreta questi concetti inchiave moderna:la vita al suo interno, infatti, ruota in-torno al centro del complesso ovvero la piazza princi-pale, che presenta una grande copertura in vetro ed ècircondata da fabbricati diversamente caratterizzatisecondo le loro destinazioni funzionali. Questo atriocentrale, autentico luogo di incontro dei clienti edamici della Stella, sarà utilizzato anche in occasione diavvenimenti ed iniziative a loro dedicati. Alla sinistradella zona d’ingresso si trova l’area destinata alla con-segna delle autovetture nuove, collegata all’esposizio-ne e vendita di accessori, al bistrò ed ai diversi salonidi esposizione. Sul lato destro i clienti troveranno ilbanco di ricevimento ed accettazione e, proseguendo,un altro salone espositivo. Sul fondo del grande atriouna torre cuneiforme, denominata Brand Gallery, sislancia all’esterno dell’edificio verso la zona verde e viaGallarate, per divenire fin dal primo sguardo un segnodi forte caratterizzazione del mondo Mercedes-Benz eun importante punto di riferimento per la città.

Grazie a un ascensore panoramico e diverse scalesi può accedere ai diversi piani della torre, per visita-re l’esposizione completa di storia, prodotti e innova-zioni che hanno reso famoso nel mondo il marchiocon la Stella. Il Centro Usato, con due piani fuoriterra e uno interrato, ha un’esposizione di circa 230auto ed è collegato al Mercedes-Benz Center con unponte pedonale posto al primo piano. Nella parte re-trostante l’intero complesso di edifici è collocata l’offi-cina che prevede, fra l’altro, un posto di assistenza de-dicato a Maybach, la zona Express Service ed un tota-le di circa 50 postazioni di lavoro, mentre lateralmen-te si sviluppa il magazzino ricambi per una superficietotale di oltre 800 mq.

Lo smart Center è posizionato all’angolo Nord Ested è caratterizzato da un grande spazio espositivo cir-colare affiancato da un corpo rettangolare: un’imma-gine facilmente riconoscibile ed identificabile con ri-chiami ai valori ed alle emozioni del marchio smartsenza trascurare la necessaria funzionalità. Sotto gliedifici, a eccezione della zona destinata al magazzinoricambi, sarà realizzato un piano interrato con localitecnici, depositi e un parcheggio per circa 300 auto-vetture che, insieme ai parcheggi presenti nei piazza-li, consente di raggiungere la capacità complessiva dicirca 700 vetture.

Struttura all�insegna dell�eleganza e della funzionalità

La nuovastruttura

costituisce unnuovo approccio

al mondo deiprodotti e dei

valori Mercedes-Benz. Ben

60mila metriquadrati distrutture e

servizi per lapiena

soddisfazionedella clientela

milanese. Circa 84 milioni

di eurol�investimento

previsto.

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liale DaimlerChrysler diMonaco. Il Dott. Stefan Ran-dak avrà quindi l’importan-te ruolo di sviluppare anco-ra di più lo speciale rappor-to che lega Mercedes-Benzal pubblico milanese, facen-do vivere una totale espe-rienza di marca e fornendorisposte adeguate ad ogniesigenza relativa alla mobi-lità.

Oltre all’investimento dicirca 84 milioni di euro sul-la nuova sede in via Gallara-te, Mercedes-Benz Milanosta pianificando, in un altroterreno, la realizzazione di

un Commercial Vehicle Cen-ter, un grande centro per lavendita e l’assistenza di Vei-coli Commerciali ed Indu-striali, e di una Carrozzeria(LAKAZE= Lack und Karos-seriezentrum) per un ulte-riore investimento totale dicirca 28,3 milioni di Euro. IlDott. Stefan L. Randak, Am-ministratore Delegato Mer-cedes-Benz Milano S.p.A., hadichiarato: “La decisione direalizzare la nuova costru-zione è fin da ora una fortemotivazione per i nostri col-laboratori. Il nuovo edificioper noi significa un vantag-

gio sulla concorrenza ed èun highlight assoluto per inostri clienti di Milano”.

La nuova struttura è si-tuata in un punto della cittàche è agevolmente raggiun-gibile non solo con l’auto maanche con i mezzi pubblici evanta strutture logistiche ingrado di consentire agevol-mente il parcheggio delleauto ai visitatori. La sua ubi-cazione facilita anche l’ac-cesso alla struttura da partedelle bisarche e dei camionportaricambi, che necessita-no di spazi per muoversi.

Gianni Mirto

AUTORAMA 23Dicembre 2003

Il nuovo Mercedes-Benz Center di Milano occupaun’area di 60mila mq. Durata lavori di costruzio-ne: 2-3 anni (apertura prevista alla fine del 2006).Investimento totale: circa 84,0 milioni di euro.L’area di vendita vanta spazi espositivi per 70 vet-ture nuove Mercedes-Benz e 230 vetture usate Mer-cedes-Benz (in un edificio separato), inoltre ospitail Centro Maybach con esposizione di un esemplaredi Maybach e una Mercedes-Benz SLR McLaren,nonché lo smart center con strutture dedicate.L’area servizi comprende il Brand Gallery (per

ospitare esposizioni permanenti e itineranti sulmondo Mercedes-Benz), il Center Hall (grande salaper eventi e manifestazioni), l’Accessory-shop(esposizione della Collezione abbigliamento ed ac-cessori Mercedes-Benz), il Parcheggio (per circa 700vetture riservato ai clienti e per esigenze interne),infine il Catering (bar, bistrò, lounge/sala d’attesa).Le strutture per l’assistenza comprendono officinae magazzino Mercedes-Benz, Maybach e smart, conarea dedicata all’Express Service, per un totale dicirca 50 postazioni di lavoro.

I numeri del Mercedes-Benz MilanoUN’AREA DI 60MILA METRI QUADRI

Vendita - Qualificati consulenti di vendita, punti di riferimentoper il cliente, in grado di soddisfare nel migliore dei modi ogniesigenza, anche dopo la vendita.

Customer First è lo specchio dell’orientamento al cliente senzacompromessi, valore fondante di Mercedes-Benz. È un’ulterioregaranzia gratuita che DaimlerChrysler Italia S.p.A. fornisce atutti gli acquirenti di vetture e che consente, al verificarsi di unepisodio di insolvenza o inadempienza da parte di un concessio-nario della Rete Ufficiale, la consegna della vettura prenotata, ilriconoscimento dell’importo versato come caparra confirmatoria,gli eventuali anticipi e il valore dell’usato ritirato in permutaprima della consegna della vettura nuova. Alla firma della pro-posta d’acquisto viene consegnato al cliente uno speciale coupondi certificazione del servizio;

Safety Car consente al cliente, in caso di furto, rapina o incen-dio della vettura nel corso del primo anno dall’acquisto, di rice-verne una nuova ed equivalente. In attesa della nuova auto, Mer-cedes-Benz mette a disposizione una vettura di cortesia per ga-rantire la mobilità del cliente fino ad un max di 30 giorni. Il ser-vizio è rinnovabile negli anni successivi. 2.Vetture usate - Ex Novo è il programma per l’usato di qualità ditutte le marche, garantito e controllato al 100 per cento da Mer-cedes-Benz: quattro fasi, che comprendono l’adozione di un con-tratto unico per tutti i concessionari, tre controlli completi dellavettura, l’attestazione del TÜV e l’assistenza 24 ore su 24, in casodi guasto o incidente, per un anno, costituiscono i principali van-taggi, per il cliente che ha scelto una vettura certificata “Exnovo”.Post-vendita - Operatori qualificati, supportati da strumenti di

diagnosi e riparazione all’avanguardia, si prendono cura dellevetture e dei veicoli commerciali e industriali. Orari prolungatiper garantire costantemente i più alti standard di qualità del ser-vizio.

Express Service è il nuovo servizio di assistenza rapida creatoper offrire ai clienti la possibilità di effettuare velocemente e co-modamente i più comuni lavori di manutenzione e sostituzionedelle parti usurate quali olii, filtri, pastiglie e dischi freni, pneu-matici, ammortizzatori e marmitta. È sufficiente un’ora per i la-vori previsti da Express Service e non è necessario prendere ap-puntamento; è inoltre prevista una accogliente area in cui tra-scorrere in modo utile e piacevole il tempo di attesa;

Service 24h. Tutto l’anno, giorno e notte, le misure di soccorsonecessarie ad un cliente che ne faccia richiesta, tramite il nume-ro verde dedicato, vengono avviate immediatamente e il serviziomobile di assistenza stradale fa in modo di riparare il guasto di-rettamente sul posto dove è avvenuto.

Mobilo life è il pacchetto a garanzia della mobilità che vienefornito, fin dall’ottobre del 1998, di serie su ogni vettura nuova.In caso di guasto alla vettura il servizio prevede, qualora sianostati effettuati i regolari interventi di manutenzione, un’ampiaserie di servizi di assistenza alla persona, che vanno dal ritiro ericonsegna della vettura nel raggio di 40 km dall’officina, al per-nottamento in albergo per la durata della riparazione.

Accordo Assistenza offre maggior sicurezza a tutti gli acqui-renti sia di vetture che di veicoli commerciali e industriali, a costicalcolabili predefiniti. A fronte di un canone mensile fissato indi-vidualmente in base alla percorrenza prevista, alla durata delcontratto (da 2 a 6 anni), al modello del veicolo ed al tipo di uti-

lizzo, copre - anche a garanzia scaduta - tutti i costi di manuten-zione ordinaria e straordinaria, compresi olii e ricambi.

Helpyou, è un servizio gratuito per tutti coloro che hanno ac-quistato una vettura dal primo settembre 2001e sottoscritto Ac-cordo Assistenza o Safety Car. In caso di incidente Helpyou siprende cura sia delle vetture che delle persone coinvolte: prevedeil soccorso stradale e, se l’intervento supera le otto ore, la vetturain sostituzione o, in alternativa a quest’ultima, le spese d’albergoo di taxi (in partnership con Europe Assistance). Servizi finanziari e di noleggio - L’impegno costante nel creareformule semplici, convenienti ed unite da una comune filosofia:ogni cliente necessita di differenti risposte alle sue specifiche esi-genze, come differenti sono le personalità espresse dalle nostrevetture. Tutto ciò grazie alla partnership con le società del grup-po DaimlerChrysler.

Con la collaborazione della DaimlerChrysler Servizi Finanzia-ri SpA:

Finanziamenti su misura a rata fissa e variabile mensilmentenegli importi, calcolabili in tempo reale dal cliente attraverso po-stazioni Internet.

Light lease: speciali offerte finanziarie limitate nel tempo e sudeterminate gamme di vetture.

Leasing finanziario con valore di riscatto personalizzato, a ca-none fisso o variabile.

Con il broker DaimlerChrysler Servizi Assicurativi SpA: Assicurazione - Tutte le tipologie di coperture assicurative per

vetture, veicoli commerciali e industriali, con la possibilità di ra-teizzare il premio assicurativo nei canoni di leasing e nelle rate difinanziamento.

Servizi di qualità per la clientela

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24 AUTORAMA Dicembre 2003

ROMA - Freelander, il bestseller a livello internaziona-le della Land Rover, si pre-senta con il modello 2004 ul-teriormente arricchito e mi-gliorato, con nuovi interni eimportanti variazioni stili-stiche degli esterni, fra cuiquelli nella parte anterioree posteriore del veicolo. Perl’Europa, la gamma si arric-chisce anche di un nuovomodello, Freelander Sport,il veicolo più maneggevole esportivo mai prodotto dallaLand Rover. Freelander èstata la 4x4 più venduta inmolti mercati e ha sostan-zialmente contribuito allacreazione del proprio seg-mento di mercato, quellodelle 4x4 compatte “pre-mium”. I fari a doppia para-bola stile Range Rover,montati per la prima voltasulla Freeelander, non solohanno un aspetto più moder-no, ma offrono un’intensità

luminosa sostanzialmentemaggiore, con un aumentodel settanta per cento, e unaluce più “bianca” e megliodistribuita.

Anteriormente troviamouna nuova griglia e i paraur-ti anteriori ridisegnati e intinta con la carrozzeria -precedentemente erano neri- che incorporano, su alcunimodelli, i fari fendinebbiaintegrati. Il paraurti di nuo-vo disegno non varia l’otti-mo angolo di approccio delFreelander in fuoristrada.Come sempre i componentimeccanici principali sonosituati in posizione del tuttosicura. Ad esempio la scato-la guida della Freelander èmontata ben in alto sulla pa-ratia, lontana dai pericolidella strada, a differenza diquella di molti concorrenti.Le lettere “Land Rover” sulcofano sono nuove e ripren-dono lo stile di quello della

Range Rover e della Disco-very. I paraurti posterioridella nuova Freelander so-no di nuovo disegno, in tintacon la carrozzeria e non piùdi colore nero. Anche le luciposteriori sono nuove e oraposizionate più in alto sulparaurti per una miglioresegnalazione ai veicoli cheseguono. Questo vuole anchedire che ora tali luci sonomeno soggette a essere oscu-rate dallo sporco o dal fangodel fuoristrada. Anche ilbadge sul portellone è statoaggiornato.

Come nei modelli prece-denti la nuova Freelanderha una funzione di aperturadel lunotto del portellonetramite comando a distanza,con un interruttore dal po-sto guida, particolarmenteutile per caricare le borsedello shopping senza aprireil portellone stesso. LaFreelander è sempre stata

facile da parcheggiare, perla sua visibilità e manegge-volezza. Oggi, per rendere lemanovre ancora più sempli-ci, per la prima volta sonodisponibili i sensori di par-cheggio. È disponibile inol-tre un cerchio in lega da 18”di nuovo disegno, standardsul modello Sport e opziona-le sulle altre versioni, cheporta a nove il numero deicerchi in lega offerti sullaFreelander. I colori nuovisono tre: il Giverny Green,lanciato con la nuova RangeRover, l’Helsinki Blue (chesostituisce l’Icelandic Blue)e il Maya Gold (che sostitui-sce il White Gold). I colori dicarrozzeria a disposizionesalgono perciò a quindici,fra colori pastello, metalliz-zati e micatallici.

All’interno la Freelanderè stata completamente ridi-segnata. Land Rover ha vo-luto offrire la classe più ele-vata nella categoria delle4x4 compatte. I materiali de-gli interni sono migliorati:dalla pelle impiegata nei ri-vestimenti, alle finiture me-talliche. Il concetto stilisticoportante è stato quello direalizzare una cabina diclasse molto elevata e nellostesso tempo non chiassosa.Il disegno formato da pianiorizzontali e verticali, ele-mento già caratterizzantedella Range Rover, è statoripreso per la Freelander.Questo stilema è ora nelDna del design Land Rover.I nuovi interni offrono piùcomfort, praticità, stile, si-curezza e qualità. Su tutta lagamma sono stati montatinuovi sedili, con un migliorsupporto per il corpo e le

gambe. La plancia e la strumen-

tazione sono nuove. Gli in-terruttori sono di nuovo di-segno, come pure le finituredelle portiere che conserva-no la pratica tasca porta-mappe con fermabottiglie.Gli interruttori degli alza-cristalli sono ora posizionatinelle portiere (per le versio-ni a 5 porte). L’airbag per ilpasseggero è standard sututte le versioni della Free-lander. La consolle centraleè nuova, e così i portalattinepiù grandi al centro dellaplancia. Oltre al colore ne-ro, gli interni offrono anchedue nuovi colori: AlpacaBeige e Light Tundra. I rive-stimenti possono esserescelti in tessuto, in alcanta-ra o in pelle traforata. Ilnuovo modello Sport pre-senta un nuovo rivestimento“tecnico”, chiamato BlackMogul, dal look giovane edalla superficie pensata pertrattenere meglio il corpodurante una guida sportiva.Anche il sistema audio èstato molto migliorato. Nellamaggior parte dei mercati èdi serie un riproduttore diCD singolo, con sei altopar-lanti. Sul top della gammaHSE e sui modelli Sport vie-ne offerto un caricatore per6 CD montato nella plancia,e il sistema audio top digamma Harman Kardon connove altoparlanti. È disponi-bile anche un navigatore sa-tellitare.

Sono disponibili tre mo-torizzazioni: il 2.5 litri V6benzina, quadrialbero aventiquattro valvole, il 2.0Td4, quattro cilindri turbo-diesel e il 1.8 benzina a

Roma - La nuova Freelander Sport è la LandRover più sportiva e maneggevole mai prodot-ta. La Freelander Sport è immediatamente ri-conoscibile dal badge “Sport” e dalle ruotecon cerchi in lega da 18”. Nel nuovo allesti-mento è stato abbassato il baricentro di 30mm, e quindi ridotta la luce da terra, per unamaggiore maneggevolezza ed una risposta piùpronta. Le sospensioni indipendenti sono piùrigide. Molle e ammortizzatori sono stati tara-ti per minimizzare rollio e beccheggio. Free-lander ha già in partenza un centro di gravitàbasso, e pertanto offre un rollio minore dimolte concorrenti 4x4. Abbassando ancora lacarrozzeria di 30 mm si migliora ulteriormen-te la già ottima soluzione. Questo modellooffre i nuovi rivestimenti “Black Mogul” unmateriale “tecnico” che conferisce un aspettogiovane agli interni, è molto resistenteall’usura e “trattiene” il corpo durante laguida vivace.

L’allestimento Sport è offerto in due moto-rizzazioni: il 2.0 Td4 quattro cilindri turbodie-sel Common Rail (28.710 euro la tre porte e30.700 euro la cinque porte) ed il 2.5 V6 24valvole a benzina (tre porte 31.600 euro, cin-que porte 33.900 euro). È disponibile con tra-smissione a cinque marce automatica o ma-nuale, in versione tre o cinque porte. Nono-stante la minore altezza da terra, FreelanderSport si comporta estremamente bene su ter-reni a scarsa aderenza. Come tutte le Freelan-der My 2004, la Sport è molto ben equipaggia-ta. Sono infatti di serie il riproduttore CD sin-golo con 6 altoparlanti, i fari fendinebbia an-teriori, il climatizzatore, la corona del volantein pelle, i comandi audio ripetuti al volante,gli airbag per guidatore e passeggero, l’ABS, ilControllo della Trazione (ETC), il SistemaAutomatico di Rallentamento in Discesa(HDC) e il livellamento dei fari.

l.sin.

Per chi vuole di piùC’È ANCHE LA FREELANDER SPORT

È ciò che lo sport utility inglese vuole riaffermare con la sua rinnovata ge-nerazione, caratterizzata da importanti nuovi contenuti formali e tecnici.

� LAND ROVER / Il best seller Freelander torna all’attacco

I diritti della classe

Nella nuova Freelander è stato rivisto completamente il cruscotto rispetto alla serieprecedente. L’abitacolo ora è più lussuoso e anche il comfort è stato migliorato.

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quattro cilindri, bialbero a16 valvole in alluminio. Il V6e il turbodiesel sono stati in-trodotti con la FreelanderMy 2001. Le trasmissionicomprendono un cambio au-tomatico a 5 velocità a con-trollo elettronico ed un cam-bio Getrag manuale (a se-conda delle motorizzazioni).La trasmissione automaticaoffre anche la selezione ma-nuale Command-shift per unmaggior piacere di guida,maggiori prestazioni e uncontrollo ottimale in fuori-strada. Come in precedenzaFreelander è prodotta indue versioni: a tre porte(soft o hard top) - unica nellasua classe - e a cinque porte.

Freni antibloccaggio,sterzo servoassistito e unavarietà di controlli elettro-nici sono di serie. Fra questitroviamo il Sistema Automa-tico di Rallentamento in Di-scesa (HDC), un progetto ori-ginale Land Rover che assi-cura il pieno controllo delveicolo anche nelle discesepiù impegnative. Il Control-lo Elettronico della Trazio-ne (ETC) agisce sulle quat-tro ruote. Se una ruota per-de aderenza, la coppia mo-trice viene istantaneamentedeviata verso la ruota cheha motricità, contribuendo amantenere il veicolo in mo-vimento. Sulla Freelandertroviamo anche il Ripartito-re Elettronico della forzafrenante (EBD), un sistema acontrollo elettronico che as-sicura la miglior frenatapossibile su entrambi gli as-sali. Questo ne aumenta lasicurezza e riduce le distan-ze di frenata.

A differenza di molti con-correnti, la trazione integra-le della Freelander è per-manente, garantendo co-stantemente maggior sicu-rezza in ogni condizione.Grazie alla funzione adatti-va la trasmissione automati-ca “avverte” anche le diver-se condizioni di guida ade-guando la logica dei cambidi marcia in funzione di sa-lite ripide (mountain mode)o discese (descent mode). Lesospensioni indipendenti alunga escursione sono piùrobuste di quelle di molticoncorrenti e garantisconoun’ottima stabilità anche supercorsi particolarmente

difficili. Freelander trainafacilmente una barca, unaroulotte, o qualsiasi altro ri-morchio.

Land Rover Freelanderviene venduta in 140 mercatie per lungo tempo ha mante-nuto il primato di 4x4 piùvenduta in Europa. Dal 1998al 2001 è stata in cima alleclassifiche europee, e primanei maggiori mercati comeInghilterra, Germania, Fran-cia, Italia, Spagna, Belgio eOlanda. Nel 2002 ha ceduto -

con lieve margine - la coro-na europea alla nuova Toyo-ta RAV 4. Freelander godeancora di un ottimo succes-so di vendite in Europa, ed èdi gran lunga la Suv più ven-duta in Inghilterra. Le ven-dite negli anni 2001 e 2002sono state praticamenteidentiche (24.811 nel 2001 e24.008 nel 2002), e nel 2003sembrano attestarsi suglistessi livelli.

Freelander si posizionain un mercato leggermente

differente da quello delle ri-vali giapponesi, un mercatodi classe più elevata: quellodei veicoli premium. Orache il settore delle 4x4 èesploso, e rappresenta unacomponente anche percen-tualmente significativa delmercato automobilistico,non è realistico pensare cheun costruttore di veicoli pre-mium possa guidarne laclassifica. Al di fuori del-l’Europa il maggiore merca-to della Freelander sono gliStati Uniti, dove le venditesono iniziate nel tardo 2001.Nel 2002 sono state vendute15.000 Freelander, il che harappresentato un incremen-to del 52 per cento dellevendite Land Rover nelmaggiore mercato mondiale.Anche in Giappone le vendi-te della Freelander sonoiniziate nel 2001, con 1.600unità, triplicando la quotaLand Rover in questo Paese.Negli USA e in Giappone èdisponibile la sola versioneV6. A livello mondiale però,il motore Td4 turbodieselconquista il 55 per centodelle vendite, dominando inquelle europee. La versioneV6 raggiunge il 30 per centodelle vendite e quella 1.8 abenzina il 15 per cento. Almomento del lancio dellanuova Freelander sono statevendute nel mondo circa400.000 Freelander. I prezzidelle versioni 1.8 benzinavanno da 22.710 a 28.820euro, quelli delle versioni2.0 Td4 da 24.710 a 33.168euro, quelli delle versioni2.5 V6 Automatica da 31.600a 36.368 euro.

Lino Sinari

Dicembre 2003

La nuova Freelander ha mantenuto tutti i dispositivi di controllo della guida che erano statiapprezzati nelle serie precedenti, ma è stata migliorata nei punti soggetti a critiche.

Permette all�acquirente di una Range Rover di scegliere all�interno di unavasta gamma di elementi di arricchimento della vettura che comprende nuovicolori esclusivi, nuove combinazioni di interni e nuove tecnologie audiovisive.

� LAND ROVER / Range Rover Autobiography

Programma su misura per il cliente

ROMA - Land Rover ha introdotto sul mercato ver-sioni totalmente personalizzabili della nuovaRange Rover. Il Programma si chiama “Autobio-graphy” e permette all’acquirente di una RangeRover di scegliere all’interno di una vasta gammadi elementi di arricchimento della vettura checomprende nuovi colori esclusivi, nuove combina-zioni di interni e nuove tecnologie audiovisivequali i due schermi da 8 pollici situati nello schie-nale dei sedili anteriori. È inoltre disponibile unanuova versione del sistema hi-fi Harman KardonLogic 7 sound, un impianto Surround a 7 canali.

“La Land Rover ha già da tempo un reparto cheproduce veicoli personalizzati per una folta schie-ra di clienti famosi, fra i quali Sua Maestà la Regi-na Elisabetta - ha dichiarato Matthew Taylor, Di-rettore Sales & Marketing della Land Rover - per-ché la nostra filosofia è quella di ascoltare atten-tamente i clienti per dar loro esattamente quelloche desiderano”.

Il nuovo Programma Autobiography per laRange Rover è un ulteriore passo avanti in questadirezione. Una Range Rover Autobiography nascesempre con allestimento Vogue, il top di gamma.A questo punto l’acquirente può scegliere fra 25colori esclusivi Autobiography, con tonalità chevanno dalle più brillanti come il Sahara Yellow eil Volcano Orange, a quelle più sommesse come ilBlack Cherry e il Bordeaux Red. Sono poi disponi-bili dieci possibilità di combinazioni di coloridelle finiture interne, ed è possibile avere i sedilicon la banda centrale di pelle traforata. Anche lefiniture in legno naturale della plancia offrononuovi colori: Grand Black Lacquer, Burr MaplePrussian Blue, Lined Oak Antracite e VavonaBurl Amber.

Questa ampia scelta, che comprende tutti mate-

riali specificatamente progettati e collaudati,offre al cliente un grande numero di possibilicombinazioni fra le quali scegliere. Ulteriori toc-chi di personalizzazione comprendono le sogliedel vano portiere lucidate, lo stemma Autobio-graphy e la scelta fra quattro colori della moquet-te e 10 colori di tappeti, in tonalità coordinate. IlProgramma Autobiography consente al cliente discegliere e abbinare diversi colori di tappeti emoquette, rivestimenti delle portiere, colori delvolante (bicolore compreso), maniglie delle por-tiere e inserti in pelle dei sedili, in migliaia dipossibili combinazioni. I due schermi DVD poste-riori sono da 8 pollici e si avvalgono di un carica-tore a 6 dischi. È possibile seguire la TV su unoschermo e contemporaneamente un film sull’altro

e, una volta parcheggiati, si puòattivare anche lo schermoTV/DVD anteriore. La disponi-bilità dei vetri oscurati consen-te di migliorare la visione.

Il sistema Logic 7 più che un“hi”-fi può essere definito un“super” hi-fi. Gli ingegneri dellaHarman Kardon hanno saputoadattare perfettamente i 14 alto-parlanti e il subwoofer alle ca-ratteristiche acustiche dall’abi-tacolo Range Rover. Il risultatoè una qualità sonora quasi paria quella di uno studio professio-nale. La combinazione impiantoTV/DVD e Sistema Harman Kar-don Logic 7 produce risultati davera e propria sala cinematogra-fica semovente. I nuovi vetriLand Rover Supaglass sono

un’altra caratteristica del programma Autobiogra-phy: sono costituiti da un multilaminato antisfon-damento ad alta tecnologia che, in caso d’inciden-te o di aggressione, non proietta schegge all’inter-no dell’abitacolo.

Coloro che desiderano livelli di protezione su-periori possono ordinare il proprio veicolo sce-gliendolo fra le versioni blindate del ProgrammaLand Rover Protection and Security: un ulterioreesempio di personalizzazione offerto dalla LandRover. “L’obiettivo principale del Programma Au-tobiography è quello di lasciare al cliente il pia-cere di creare una Range Rover secondo il pro-prio gusto - dice Matthew Taylor - e la RangeRover con le sue caratteristiche è la vettura chemeglio si presta a tale scopo”.

SAN DONATO MILANESE - La Federazione panamericana dei giorna-listi dell’automobile ha eletto a Buenos Aires la nuova Bmw Serie5 “Auto panamericana dell’anno 2004” tra i quasi cinquanta altrimodelli candidati. Al terzo anno consecutivo della presentazionedi questo premio hanno partecipato noti giornalisti rappresentantidi 16 Paesi panamericani: Argentina, Barbados, Cile, Colombia,Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Stati Uniti, Guatemala, Messi-co, Panama, Paraguay, Perù, Puerto Rico, Repubblica Dominica-na e Venezuela. Ogni paese membro della Fipa ha diritto allo stes-so numero di punti e deve giudicare sulla base dei medesimi para-metri quali design, innovazione tecnologica, sicurezza, comporta-mento dinamico e prestazioni, valutati nell’ambito di ogni seg-mento. La nuova Serie 5 ha ottenuto 125 punti, 32 in più rispettoal secondo piazzato, e la Bmw Z4 Roadster, anch’essa tra i finali-sti, ha conseguito il settimo posto con 64 punti. È la seconda voltache un modello Bmw vince questo importante premio, dopo la M3vincitrice nel 2001. Dal lancio sono state vendute in tutto il mondo24.060 Serie 5. Il suo design distintivo, elegante e sportivo, la sicu-rezza e un’abbondante tecnologia hanno sedotto il pubblico di tuttii continenti. La nuova Serie 5 gioca un ruolo pionieristico nelcampo dell’ergonomia nel suo segmento grazie all’introduzionedell’“Head-Up Display”, un dispositivo che proietta le informazio-ni essenziali sul parabrezza, direttamente nel campo visivo del gui-datore, e all’integrazione di numerose funzioni nel sistema di con-trollo iDrive, già installato sulla Bmw Serie 7. Il riconoscimentodella stampa specializzata panamericama è il frutto della filosofiache Bmw persegue da tempo per ognuno dei suoi modelli: offrire lapiù elevata qualità e i migliori standard di sicurezza, cercandosempre di raggiungere le massime prestazioni.

BMW/Serie 5 auto panamericana 2004

STOCCARDA - Rappresentanti della Brembo Spa e di DaimlerChry-sler AG hanno firmato un accordo per la costituzione di una joint-venture che sarà operativa da gennaio 2004. Ciascuna società con-trollerà il 50 per cento del pacchetto azionario della nuova BremboCeramic Brake Systems Spa che avrà sede presso il parco dellascienza e della tecnologia “Chilometro Rosso” di Stezzano (BG). Idue partner, grazie alle conoscenze e alle competenze specifiche deipropri specialisti con le rispettive strutture produttive, contribui-ranno alla realizzazione di dischi freni in materiali ceramici. In unprimo momento Brembo Ceramic Brake Systems produrrà esclusi-vamente dischi freni in materiale ceramico per l’industria auto-mobilistica. I programmi di sviluppo prevedono che in seguito lesue attività saranno ampliate per comprendere lo sviluppo, la pro-duzione e la vendita di ulteriori componenti.

Accordo Brembo e DaimlerChrysler

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26 AUTORAMA Dicembre 2003

VERONA - Arrivano sul mer-cato le nuove Legacy StationWagon e Outback, i modellicon cui Subaru si prepara aconquistare un pubblico an-cora più ampio. Risultato diun mix fra elevati contenutitecnologici e stile europeo(è evidente la firma del nuo-vo design della casa giappo-nese), Legacy Station Wagone Outback, la versione “Suv”e più sbarazzina dedicata achi cerca un’auto fuori daisoliti schemi, rappresentanoun importante passo avantiper la casa delle Pleiadi.

Progettate per offrire ilmassimo in materia di sicu-rezza e di facilità di guida,oggi i celebri modelli targatiSubaru si ripropongono an-che con un indubbio appealestetico, in grado di trasmet-tere forti emozioni fin dalprimo sguardo.

Con gli stilemidel passato

Il design esterno richia-ma gli stilemi del passato mal’impronta è decisamentepiù europea. Le dimensionisono più generose rispetto aquelle della precedente ge-nerazioni. La Legacy StationWagon è larga 1.730 millime-tri, è lunga 4.720 millimetri,è alta 1.470 millimetri e haun passo di 2.670 millimetri.Stesso passo per l’Outbackche guadagna, però, 50 milli-metri in larghezza, 10 milli-metri in lunghezza e ben 70millimetri in altezza. Diffe-rente anche l’altezza daterra, 155 millimetri per la

LSW e 200 millimetri per laOutback, votata ancheall’uso in fuoristrada. Il desi-gn esterno è caratterizzatodalla grossa calandra e daigruppi ottici di forte perso-nalità. Più country e accatti-vante lo stile dell’Outbackcon i fascioni paracolpi intinta con la carrozzeria, ilcofano provvisto di nervatu-re e i grossi fendinebbia. Ilposteriore contrasta con ilmuso basso e profilato, gra-zie alle ampie superfici ve-trate e al portellone (realiz-zato in lega leggera come ilcofano motore) che semplifi-ca ogni operazione di carico.I gruppi ottici (sull’Outbacksono di colore rosso) sottoli-neano il carattere sportivo

della vettura. Le fiancate,ben modellate, sono allegge-rite dai montanti neri. Sullastruttura sono inseriti deimancorrenti (in alluminioanodizzato in tinta di contra-sto sull’Outback) e il doppiotetto panoramico, apribile einclinabile che pesa 7 chilo-grammi in meno rispetto alprecedente. Sono a Led sia iretronebbia (una novitàmondiale), sia gli indicatoridi direzione sugli specchiet-ti retrovisori.

Completamente rinnovatigli interni che adottano con-tenuti e materiali molto si-mili a quelli che si trovanoabitualmente nelle auto eu-ropee. La funzionalità èsempre al top ma le forme

sono più morbide per unabitacolo più accogliente.Gli strumenti, con corona ar-gentata attorno al quadran-te, sono disposti in manieraoriginale attraverso un gio-co di sovrapposizioni e sipresentano con un effettotridimensionale. L’illumina-zione a sfondo rosso aumen-ta la sensazione di sporti-vità. Al centro della consol-le si trovano (a seconda de-gli allestimenti), il lettoreCD, il sintonizzatore e i co-mandi per il controllo delclimatizzatore, di foggia hi-tech grazie all’impiego dimetallo spazzolato. L’orolo-gio è integrato nel visore po-sto nell’incavo nella partesuperiore del pannello cen-trale. Temperatura esterna,consumo di carburante (i-stantaneo e medio), autono-mia e tempo trascorso dal-l’avviamento del motore so-no le altre informazioni chepossono essere visualizzatepremendo il tasto “disp”.

Nuovi contenutitecnologici

Nello stesso incavo è pos-sibile montare (in after mar-ket) il sistema di navigazio-ne satellitare. I sedili elet-trici (dotati di serie di ri-scaldatore) sono equipaggia-ti di supporto lombare. Loscorrimento è stato ampliatodi 10,5 millimetri per un’e-scursione totale di regola-zione di 240 millimetri. Tut-to è stato realizzato nell’otti-ca della massima ergono-mia. Le posizioni d’impu-gnatura del volante e dellaleva del cambio, per esem-pio, sono state avvicinate alsedile di guida e sono mag-giori anche le possibilità diregolazione in inclinazionedel volante.

Ma Legacy Staton Wagon

e Outback non sono state mi-gliorate solo dal punto di vi-sta estetico, anche i conte-nuti meccanici sono stati ri-visti e rielaborati. Durantela progettazione grande at-tenzione è stata dedicata al-la riduzione dei pesi. Media-mente su ogni modello, infunzione degli allestimenti,sono stati tolti 100 chilo-grammi (la LSW pesa 1.390chilogrammi, la Outback1.430 chilogrammi), un risul-tato ottenuto incrementandoulteriormente il livello di si-curezza, una prerogativa peril marchio delle Pleiadi (laprecedente LWS è stata de-finita la migliore station wa-gon della sua categoria dal-l’Insurance for Highway Sa-fety americano).

Per alleggerire la vetturasono stati rivisitati centi-

L�elevata tecnologia Subaru sposa lo stile europeo per dare vita alla quartagenerazione Legacy. Design esterno accattivante, interni confortevoli e pre-stazioni al top per un modello che regala le emozioni di una vettura da rally.

� SUBARU / Le nuove Legacy station wagon e Outback

Come ti domino la strada

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AUTORAMA 27Dicembre 2003

punto di forza per i modelliSubaru, che è stato abbassa-to di 22 millimetri davanti edi 10 millimetri all’altezzadel differenziale anteriore.L’utilizzo di una farfalla del-l’acceleratore gestita elet-tronicamente consente un’e-rogazione della coppia mo-trice più fluida e un maggio-re controllo dei consumi.Una doppia marmitta di sca-rico riduce la resistenza di-namica dei gas di scarico: sitratta di marmitte a svilup-po rettilineo a bassa com-pressione molto simili aquelle utilizzate sui motorida corsa. Questo propulsorerispetta i limiti stabiliti dal-la normativa Euro 4. Il 2.5litri eroga una potenza mas-sima di 165 cavalli a 5.600 gi-ri al minuto e una coppia di226 Nm a 4.400 giri al minu-to. Un motore che consentealla LSW di superare abbon-dantemente i 200 chilometriorari e all’Outback di tocca-re i 198 chilometri orari. I

consumi della quarta gene-razione Legacy si mantengo-no su livelli inferiori rispet-to alle precedenti versioni:nel ciclo combinato sono ne-cessari 8,3 litri di carburan-te per percorrere 100 chilo-metri con la Station Wagon e8,5 litri per la Outback.

A questo motore sono sta-ti abbinati due cambi: ma-nuale con Dual Range o au-tomatico. La trasmissionemanuale a cinque marce of-fre la possibilità d’inseriredelle marce ridotte che au-mentano la brillantezza del-l’auto soprattutto in condi-zioni di uso gravoso (in mon-tagna o nei percorsi sterra-ti). Quattro, invece, le posi-zioni per la trasmissione au-tomatica: P, R, D e Sport. Ilprogramma Sport (per inse-rirlo è sufficiente spostarela leva D a sinistra) prevedeun controllo più diretto del-le cambiate e un’analisi del-le varie situazioni di marcia.Per una guida più sportiva

si può scegliere il program-ma Manuale: per inserire lamarcia successiva e per sca-lare basta spostare il “joy-stick” avanti o indietro. Lefunzioni M sono gestite daSportShift, un sistema svi-luppato e brevettato dallaProdrive, azienda all’avan-guardia nella realizzazionedelle vetture da rally.

Sicurezzaai massimi livelliLa trazione integrale è

una caratteristica di tutte leauto firmate Subaru. Lequattro ruote sono perma-nentemente collegate al mo-tore attraverso un differen-ziale autobloccante centra-le. La trasmissione è perfet-tamente simmetrica: la po-tenza è distribuita in modoomogeneo sugli assi per unamaggiore stabilità anche avelocità elevate e in presen-za di manti stradali in con-dizioni difficili.

Come ogni altra auto fir-mata dal marchio giappone-se, Legacy Station Wagon eOutback sono state sviluppa-te per garantire il massimolivello di sicurezza attivo epassivo. Ogni punto del te-laio è stato collegato in mo-do che, in caso d’urto, l’ener-gia liberata possa trovaredelle linee di fuga comples-se per interessare le parti vi-tali della vettura solo conquantità ridotte. Numerosicrash test hanno dimostratol’efficacia del sistema: incaso d’impatto frontale off-set è previsto un arretra-mento inferiore dell’a-bitacolo rispetto al modelloprecedente. Una serie di treanelli, poi, formano una bar-riera quasi impenetrabileper protegge al meglio lacellula abitativa. I suoi occu-panti possono contare anchesugli airbag frontali a dop-pio stadio (in funzionedell’entità della collisione),sui due airbag laterali e sui

poggiatesta attivi che con-sentono di proteggere le ver-tebre cervicali in caso ditamponamento. Le cinture disicurezza anteriori sono do-tate di pretensionatore. I se-dili esterni posteriori mon-tano meccanismi di fissaggioa standard ISO-FIX per iseggiolini per bambini.Grande attenzione è stata ri-servata anche alla protezio-ne dei pedoni con numerosiaccorgimenti come lo spaziomaggiore fra cofano e duomoe l’utilizzo di gruppi tergi ditipo a rottura programmata.

Legacy Station Wagon eOutback sono auto molto e-quilibrate che possono sfrut-tare al meglio le caratteristi-che del motore boxer propo-nendo una guida sportiva ediretta. Gli inserimenti incurva sono sempre precisi eil retrotreno segue senzasbavature per spostamentiall’insegna del comfort, dellasicurezza e dell’emozione.

Tiziana Altieri

L�amministratoredelegato dellafiliale italiana

dell�aziendagiapponese

illustra letendenze del

mercato e spiegain che modo

Subaru potrebbeincrementare laproposta di 4x4

con i nuovimotori di 3 litri.

VERONA - La quarta genera-zione Legacy si prepara a ri-spondere alle attese delmercato con tante novità, siasul piano stilistico sia suquello tecnico.

“Le nuove Legacy StationWagon e Outback - ha spie-gato Mario Sacchiero, ammi-nistratore delegato di Suba-ru Italia - raccolgono l’ere-dità del celebre modellopresentato, per la prima vol-ta, nel 1989. Il DNA di base,però, è stato migliorato peradattarsi a un pubblico sem-pre più esigente. Con laquarta generazione Legacy,Subaru compie un importan-te passo avanti in termini distile, avvicinandosi al gustoeuropeo. Auto prestazionali,quindi, ma anche dal designpiù accattivante e dagli in-terni più curati. Gli obiettividella casa delle Pleiadi, na-turalmente, sono molto am-biziosi. Siamo convinti che

il pubblico apprezzerà que-sti modelli dagli elevati con-tenuti tecnologici e capacidi regalare grandi emozionialla guida”.

Legacy Station Wagon eOutback sono in vendita, inItalia, dai primi giorni dinovembre. “Nel 2004 - hacontinuato Mario Sacchiero- stimiamo di venderne inItalia circa 1.500 unità.L’anno prossimo sarà dispo-nibile anche la motorizza-zione 3.0 litri, 6 cilindri, unvero e proprio gioiello perchi cerca prestazioni anco-ra più elevate. La rete divendita di Subaru copretutto il territorio. I nostriclienti possono, poi, contaresu numerose officine auto-rizzate, un punto di forzaper il nostro marchio”.Sette i colori disponibiliper la nuova Legacy StationWagon e otto (di cui tre bi-colore) per la Outback. Inte-

ressanti i prezzi che parto-no dai 30.980 euro (chiavi inmano) per la Station Wagon2.5 con cambio manuale ai32,480 euro (sempre chiaviin mano) per l’Outback 2.5con cambio manuale. Uniciequipaggiamenti disponibi-li a richiesta sono gli inter-ni in pelle (1.750 euro) e lavernice metallizzata (400euro).

“Sono circa 600mila - haconcluso l’amministratoredelegato - le auto che Suba-ru vende ogni anno nel mon-do, 50mila in Europa. In Ita-lia dovremmo chiudere il2003 con 3.300 unità imma-tricolate. Per l’anno prossi-mo puntiamo invece a rag-giungere quota 5.000. Ci au-guriamo che possano au-mentare le vendite di Fore-ster bi-fuel: la scarsa infor-mazione non consente diraggiungere i numeri stima-ti”.

MARIO SACCHIEROAmministratore delegato Subaru Italia

�Obiettivo cinquemila nel 2004�

L�Intervista

di PAOLO ALTIERI

naia di particolari. Gli inge-gneri nipponici hanno potu-to basarsi sulle esperienzefatte nel campionato mon-diale rally dove il peso e lasua distribuzione giocanoun ruolo fondamentale perl’andamento dell’auto in ga-ra. La minore massa ha per-messo ai tecnici di accen-tuare l’aspetto sportivo del-la guida, riducendo le rea-zioni dinamiche con inter-venti sulle sospensioni.Quelle anteriori sono McPherson, con barra stabiliz-zatrice, molle elicoidali eammortizzatori idraulici egarantiscono la massimaprecisione nelle traiettorie,quelle posteriori sono multi-link per dare rigore alla di-rezione di marcia. Affidabi-le anche l’impianto di frena-tura che sfrutta freni a disco(autoventilanti quelli ante-riori) e assicura spazi di ar-resto estremamente ridottiin ogni situazione.

Il motore è il boxer, un

L’Outback è la versione della nuova Legacy pensata per unmaggiore utilizzo anche lontano dall’asfalto. Ma sul pianodel comfort il livello rimane ugualmente molto elevato.Come tutte le Subaru dispone solo di un motore a benzina.

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28 AUTORAMA Dicembre 2003

MILANO - Alla Porsche Hausdi Milano, Loris Casadei, di-rettore generale di PorscheItalia, ha presentato nel cor-so del Focus Pit 2003 i risul-tati economici di Porschenell’anno fiscale 2002-2003chiusosi lo scorso 31 luglio.L’andamento positivo dellevendite del marchio di Stoc-carda in Italia anticipato loscorso marzo è stato confer-mato. Al 31 luglio scorsoPorsche Italia ha registratoun nuovo record commercia-le per il sesto anno consecu-tivo: 3.100 auto consegnate,di cui 1.549 Porsche 911, 723Boxster e 828 Cayenne (dicui a fine novembre ha de-buttato la versione Cayenneche si è aggiunta alle giàpresenti Cayenne S e Cayen-ne Turbo). Un aumento del-le vendite pari al 45,7 percento rispetto alle 2.129 uni-tà consegnate nel 2002.

Il successo è dovuto al-l’introduzione della Cayen-ne e al continuo interessedel mercato per la 911 e la

Boxster. Anche il fatturatodi Porsche Italia, relativo aiveicoli nuovi, è salito da134.277.000 a 195.064.000 eu-ro, con un incremento del 46per cento circa. Il fatturatototale è passato da152.440.000 a 218.450.000 eu-ro. Una conferma del suc-cesso che dal 1996 in poi -

anno d’introduzione dellaBoxster - ha coinvolto tutti imodelli prodotti da Porscheche, anno dopo anno, sonostati introdotti nel mercato.La Boxster ha subito un leg-gero restyling lo scorso annoe si può scegliere nelle ver-sioni base da 2.7 litri o S da3.2 litri.

La nuova 911, introdottanel settembre del 1997, haattualmente in listino ben 12versioni, mentre la versionidel Suv Cayenne saranno 3dal mese prossimo con l’in-troduzione della versionecon motore V6. Sono inoltrepresenti nella gamma anchedelle versioni speciali: la

911 “40 anni” (la produzioneè di soli 1.963 esemplari) ela GT3 RS Limited Edition.Sulle strade italiane si ve-drà anche la Carrera GT: dei1.500 esemplari che verran-no realizzati nell’impiantodi Lipsia, una trentina è de-stinata al nostro Paese. Por-sche Italia è inoltre impor-tatore diretto delle 911 dacompetizione: ad esempiosono già otto le nuove 911GT3 Cup che sono state ordi-nate per partecipare allaTarga Tricolore del 2004(campionato monomarca or-ganizzato dal Porsche ClubItalia) e due le 911 GT3 RSRche invece sono destinate alCampionato Italiano GT oalle gare di durata interna-zionali.

Porsche Italia - 25 conces-sionari, 28 officine autoriz-zate di cui 6 Motosport - èperfettamente in linea con irisultati ottenuti dalla casamadre nel mondo e si con-ferma il quarto mercatomondiale per Porsche. Le

vendite del marchio tedescoin tutto il mondo nell’annofiscale 2002-2003 sono au-mentate rispetto allo scorsoanno del 23,2 per cento conun totale di 66.806 vetture.La Cayenne ha contribuito aquesto risultato con 20.606unità, di cui il 23 per cento(4.740 unità) nella versioneCayenne Turbo. Nuovi re-cord sono stati conseguiti daPorsche AG anche a livellodi fatturato e di profitto. Ilgiro d’affari è cresciuto del15 per cento a 5,6 miliardi dieuro (4,86 miliardi lo scorsoanno).

Porsche sta inoltre diven-tando una realtà industrialecomplessa: insieme alla tra-dizionale sede di Stoccarda-Zuffenhausen, va preso inconsiderazione il nuovo sta-bilimento di Lipsia, dove so-no state prodotte 24.925 Ca-yenne ed è allestita la lineadi montaggio della CarreraGT, la Valmet in Finlandiache assembla la quasi tota-lità delle Boxster, la sedesales, after sales, marketinge training di Ludwisburg, lasede del Porsche Enginee-ring Group di Bietigheim-Bissingen e il centro ricer-che e sviluppo di Weissach.Inoltre l’azienda si sta muo-vendo sia nel supportare ifornitori sia nell’acquisizio-ne di società o nella realiz-zazione di nuove. Ha così ac-quisito il controllo al 100per cento di Car Top Sy-stems e ha creato una nuovasocietà con Porsche Designche prevede il controllo dimaggioranza da parte diPorsche AG.

M.S. Altieri

Nell�anno fiscale 2002-2003 vendute in Italia3.100 Porsche contro le 2.129 dell�anno preceden-te. È record commerciale per il sesto anno consecu-tivo. Quasi 67mila le Porsche vendute nel mondo.

� PORSCHE ITALIA / Cayenne spinge in avanti il marchio di Stoccarda

A vele spiegate

È stata la base di partenza per definire un veicolo urbano che abbia valori di personalità e libertàpropri del marchio Jeep, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità dei giovani del futuro.

� JEEP / Treo concept e il futuro degli Urban Mobility Vehicles

Il cliente di oggi come sarà domani

TOKYO - I progettisti delgruppo Chrysler hanno svi-luppato un prototipo cheesplora i limiti del marchioJeep, proponendo un proget-to innovativo basato su mo-derne tecnologie e compo-nentistica sviluppata nel ri-spetto dell’ambiente. Pre-sentato in anteprima mon-diale al 37° Salone di Tokyo,il prototipo Jeep Treo è unveicolo a tre posti compattoe versatile (è lungo 3.235mm, largo 1.680 mm, alto1.585 mm e ha un passo di2.450 mm), concepito per ri-spondere alle esigenze delpubblico più giovane ed atti-vo. Jeep Treo mantiene e-sternamente il classico stile-ma Jeep caratterizzato dallamascherina a sette feritoie.Il sistema di trazione inte-grale permanente è realizza-to sulla base di una nuovapiattaforma concepita peradottare la tecnologia drive-by-wire e sistemi di propul-sione a emissione zero comele fuel cell.

I progettisti di Treo han-no “proiettato nel futuro iclienti di oggi”: il risultato èun Urban Mobility Vehicleche propone i valori di per-sonalità e libertà propri delmarchio Jeep in un veicolocompatto e dalle linee puli-

te in grado di rispondere al-le esigenze dei più giovaniche vivono al tempo stessol’ambiente urbano ed extra-urbano. Il frontale di Treorappresenta una nuova in-terpretazione del classicovolto del marchio Jeep. Il lu-notto posteriore scende pro-gressivamente verso il bassoseguendo il profilo a gocciadella carrozzeria mentredue alettoni montati in altocontengono i gruppi otticiposteriori e fanno da soste-gno a due sofisticate moun-tain bike Jeep Rubicon. Lagrande apertura posterioredietro al portellone permet-te di accedere facilmente alvano di carico.

Esternamente Treo pre-

senta dei passaruota moltoalti che permettono ampiaescursione ai pneumatici so-vradimensionati (185/65R19), i ganci di traino sonobene in vista mentre fari especchietti retrovisori con-feriscono al frontale unaforte personalità stilistica.Le ruote con battistrada ditipo militare, la sospensioneanteriore a vista, i parafan-ghi avvitati alla carrozzeriae la pedana posteriore rial-zata sottolineano l’immagi-ne avventurosa della vettu-

ra. Gli interni sono essenzia-li e raffinati: il volante, ilpiantone dello sterzo, la pe-daliera, il tachimetro e tuttigli altri strumenti sono rac-colti in un unico modulo ches’inserisce nel cruscotto inmodo da poter essere adat-tato facilmente a veicoli conguida a destra o sinistra.L’autoradio, il navigatoresatellitare e il climatizzato-re hanno comandi “touch-screen” e sono posti in unsecondo modulo staccabile.I leggeri sedili dalla robusta

struttura in fibra di carbo-nio sono rivestiti in materia-le traslucido. Il sedile poste-riore si ripiega in avanti performare un ampio vano dicarico dalla superficie pia-na. Un’altra configurazionepermette di trasportare al-l’interno del veicolo un ter-zo passeggero e le mountainbike Rubicon dopo aversmontato loro le ruote ante-riori.

Nonostante le compattedimensioni del veicolo, ilgrande parabrezza, la ma-scherina a sette feritoie e iltetto trasparente danno unasensazione di grande spazio-sità interna. Treo è equipag-giato con due motori elettri-ci collegati alle ruote ante-riori e posteriori, che glipermettono di comportarsicome un veicolo a trazioneintegrale permanente. Per ilfuturo, è previsto l’utilizzodi nuove tecnologie come icomandi drive-by-wire, lefuel cell o altri sistemi dipropulsione avanzati. Lapresentazione del prototipoJeep Treo sarà accompagna-ta da un’originale animazio-ne che il gruppo Chrysler haprodotto appositamente peril Salone dell’Automobile diTokyo.

Robert Powell

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AUTORAMA 29Dicembre 2003

CASTAGNETO CARDUCCI (Li) -Nell’epoca del trionfo dellemotorizzazioni a gasolio,Honda, primo produttore dimotori al mondo, non potevafare a meno di riconfermarela sua leadership tecnologi-ca anche in questo settorecon un evento giustamentedefinito storico: la presenta-zione della Accord i-CTDiequipaggiata del primo mo-tore diesel totalmente pro-gettato e sviluppato dallaCasa giapponese al propriointerno. Siamo andati a Ca-stagneto Carducci per vede-re da vicino l’Accord i-CTDie per provarla in un percor-so misto nel suggestivo en-troterra toscano. “Abbiamovoluto creare un’auto dieselin grado di fornire ai clientiil massimo grado di fusionetra consumi contenuti, pre-stazioni ottimali e comfort -ha detto Alessandro Skerl,Direttore Generale di Hon-da Automobili Italia - mira-to alla riduzione dei livellidi rumore e delle vibrazioni,dandoci come riferimentouna semplice definizione“Premium Tourer”, ovvero“Gran Turismo di qualità”.

Sportivae tecnologica

Ampiamente apprezzatafin dal suo lancio, all’iniziodi quest’anno, per le suequalità complessive, la gam-ma Accord berlina e Tourer,protagonista del segmentoD, si arricchisce ora delnuovo e originale 2.2 i-CTDi,che si affianca ai benzina 2.0e 2.4 DOHC i-VTEC. “L’ideaalla base della nuova gam-ma Accord - ha detto ancoraAlessandro Skerl - era quel-la di realizzare una vettura

di carattere sportivo e tec-nologicamente avanzata, cheenfatizzasse il piacere diguida e che avesse uno stileindividuale ed elegante, conparticolare attenzione al-l’aerodinamicità”. È il con-cetto di “sporty & advan-ced”, che la versione dieselconcretizza ulteriormente,offrendo un insieme di pre-stazioni che è superfluo con-siderare parificate con quel-le di una tradizionale poten-te motorizzazione a benzina.Con una cilindrata di 2.204cc con rapporto di compres-sione di 16,7, l’i-CTDi di con-cezione avanzata e dallastruttura interamente in al-luminio, eroga 103 kW/140 cva 4.000 giri/min, con una cop-pia massima di 340 Nm a so-li 2.000 giri/min. L’unità a 4cilindri è montata trasver-salmente e dotata di doppioalbero a camme in testa,quattro valvole per cilindro,contralbero di bilanciatura,iniezione diretta commonrail di seconda generazionee turbocompressore a geo-metria variabile con inter-cooler. Il motore già superai requisiti richiesti dallenorme Euro IV sul controllodelle emissioni (143 g/km diCO2 per berlina e 153 g/kmper Tourer). La qualità in-trinseca del propulsore ècompletata da valori di con-sumo nel ciclo combinatopari a 5,4 litri/100 km per laberlina e 5,8 litri/100 km perla Tourer. L’Accord passada 0 a 100 km/h in soli 9,3 se-condi (10,1 secondi per laTourer) e la velocità massi-ma è di 210 km/h per la ber-lina e 198 km/h per la Tou-rer. Le intelligenti tecnolo-gie per la combustione com-prendono lo sfruttamento ot-

timale della camera di com-bustione, una valvola di con-trollo della turbolenza a va-riazione continua, il sistemacommon rail, turbocompres-sore a geometria variabile,sistema di ricircolo dei gasdi scarico (EGR) con raffred-damento ad acqua e una val-vola EGR a funzionamentoelettrico.

Combustioneintelligente

Una valvola di controllodella turbolenza a variazio-ne continua gioca un ruolochiave nel sistema di con-trollo intelligente della com-bustione. Posta nella cameradel collettore d’aspirazione,essa fornisce una gestioneuniforme e progressiva delrapporto di turbolenza, pas-sando da un valore elevato alminimo e ai medi regimi perportarlo al minimo agli altiregimi creando le condizioni

ideali per la combustione inogni condizione. Il sistemad’iniezione common rail as-sicura pressioni superiori a1.600 bar, permettendo unaprecisa regolazione dellapressione d’iniezione e dallafasatura per offrire presta-zioni ottimali in tutte le con-dizioni di marcia. Una pic-cola quantità di carburante -iniezione pilota - viene intro-dotta prima dell’iniezioneprincipale per contribuire aridurre la rumorosità dovutaalla combustione. Questo si-stema common rail interagi-sce strettamente con il tur-bocompressore a geometriavariabile per assicurare unagestione ottimale della pres-sione d’aspirazione, agevo-lando pressioni d’aspirazio-ne più elevate ai bassi regi-mi, e anche minori consumied emissioni nocive ridottegrazie a una combustionepiù magra. Il ricircolo deigas di scarico sotto la gestio-ne di una valvola EGR adazionamento elettrico au-menta il volume dell’aria

aspirata e riduce gli ossidi diazoto e il particolato. Il raf-freddamento ad acqua deigas di scarico prima del lororicircolo aiuta a ridurre ulte-riormente la formazionedegli ossidi di azoto.

Il diesel 2.2 litri è abbina-to a un cambio manuale acinque marce appositamenteconcepito per rispondere al-le elevate caratteristiche del-la coppia motrice. È un cam-bio che si lascia gestire inmaniera estremamente age-vole, in tutte le occasioni. Lenuove Accord diesel offronolo stesso stile delle loro equi-valenti a benzina, con pochiritocchi di dettaglio. Le di-mensioni esterne sono tali daoffrire un abitacolo ampio espazioso e, per la Tourer, unospazio di carico estremamen-te pratico e accessibile. Gliallestimenti sono gli stessidella versione benzina conl’aggiunta del VSA di serie,ovvero del sistema di control-lo della stabilità Vehicle Sta-bility Assist.

Fabio Basilico

Un evento storico: così Alessandro Skerl, Direttore Generaledi Honda Automobili Italia, ha definito la presentazionedell�Accord i-CTDi equipaggiata con il primo propulsore die-sel totalmente progettato e sviluppato dalla Casa giapponese.

� HONDA / Presentata la nuova Accord i-CTDi

Un diesel ambizioso

CASTAGNETO CARDUCCI (Li) - Alla base del lan-cio del nuovo propulsore a gasolio c’è la rapi-da progressione del mercato dei diesel, le cuivendite in Europa continuano ad aumentare.Nel segmento D, dove si propone la Accord, levetture con motore diesel sono spesso più ri-chieste delle corrispondenti versioni a benzi-na. Le vendite nei cinque principali mercatieuropei di Francia, Germania, Italia, Spagnae Regno Unito sono passate negli ultimi 10anni da circa 500.000 a oltre 1,2 milioni diunità. Con una media di diesel che arriva al60 per cento nelle stesse cinque nazioni: Italiae Francia oltre l’80 per cento, Spagna oltre il70 per cento, Germania oltre il 50 per cento eRegno Unito oltre il 40 per cento. In Italia si èpassati dalle 48.963 unità di dieci anni fa alle210.105 del 2002 e all’interno del segmento Dla percentuale di motorizzazione diesel pesaper l’83,5 per cento. Accord quindi va a con-frontarsi in un segmento che vale nel nostroPaese circa 200.000 unità (pari a poco meno

del 12 per cento del mercato), di cui circa il 60per cento sono station wagon, prevalentemen-te (oltre il 90 per cento) diesel. Il 40 per centodi berlina ha al suo interno circa l’80 percento di motorizzazioni diesel. Nel periodoaprile-ottobre Honda Automobili Italia havenduto circa il 70 per cento di Accord berlinae il 30 per cento di Accord Tourer. Le nuoveversioni diesel saranno presentate al pubblicoitaliano al prossimo Motor Show di Bologna.Il porte aperte è previsto per il 10 e 11 gen-naio. L’obiettivo di vendita totale per Accordnel 2004 è di 2.500 unità, di cui 300 in versio-ne benzina e 2.200 in versione diesel nonché1.000 berlina e 1.500 Tourer. Le previsioni divendita in Europa per le Accord diesel è di15.000 unità all’anno. La gamma Accord 2.2i-CTDi si comporrà di cinque versioni per laberlina e cinque per la Tourer: Sport, Sportnavi, Executive, Executive navi, Executivenavi pelle. I prezzi chiavi in mano vanno da25.900 e 31.000 euro per la berlina e da 27.500a 32.600 per la Tourer. Nei primi sei mesi diquest’anno, le vendite Honda in Europa sonoarrivate a 104.338 unità, con un aumento del13,2 per cento in un mercato in generale incalo del 2,6 per cento. Accord ha registratonello stesso periodo un aumento delle imma-tricolazioni di quasi 15.000 unità. Nel suocomplesso Honda ha registrato nel primo se-mestre dell’anno fiscale risultati positivi, conun volume d’affari europeo di 3.652 milioni dieuro e un utile d’esercizio di 134 milioni dieuro. A livello globale, il volume d’affari per ilterzo anno consecutivo ha rappresentato unrecord con 31.159 milioni di euro, il 4,5 percento in più rispetto allo stesso periododell’anno scorso. L’utile netto consolidato èstato pari a circa 1.851 milioni di euro con unaumento del 22,8 per cento. Le moto hannoraggiunto le 4.219.000 unità con un aumentodel 9,1 per cento, le auto le 1.443.000 unitàcon un incremento del 2,6 per cento. I prodot-ti power, infine, hanno consuntivato un au-mento del 9,4 per cento a 2.195.000 unità.

Protagonista nel DieselHONDA

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30 AUTORAMA Dicembre 2003

Bluetooth per la sicurezzaSAAB 9-3 / L’IMPORTANZA DELLA TECNOLOGIA

MILANO - Parlando della Saab 9-3 Aero va ri-levato l’utilizzo, per la prima volta in un’au-tomobile del protocollo Bluetooth. La tecnolo-gia wireless (senza cavi) Bluetooth consentela comunicazione (a breve raggio) tra appa-recchiature elettroniche quali telefoni cellula-ri, palmari e computer. La nuova 9-3 suppor-ta un sistema viva voce a controllo vocale at-traverso un controllo remoto auricolare, checonsente di non impegnare in alcun modo lemani.

La nuova 9-3 è il risultato del più vastoprogramma di sviluppo che Saab abbia maiintrapreso a livello autotelaistico: manegge-volezza, reattività alle decisioni del guidatore,risposta costante, sono aspetti che insieme ga-rantiscono un livello ottimale di interazionetra auto e pilota oltre ad aumentare il piaceredi guida. Oltre alle già citate ruote posterioriautosterzanti a dinamica passiva, tipo‘ReAxs’ vanno ricordati la cinematica dellesospensioni posteriori ottimizzata per una ri-sposta autosterzante delle ruote posteriori cheassicura un comportamento ottimale tanto inmaneggevolezza quanto in stabilità; la so-spensione posteriore indipendente quadri-link; l’elevata rigidità laterale in rollio permaggiore stabilità e controllo; il beccheggiocontrollato per un comportamento stradalepiù confortevole. Il piantone dello sterzo ab-

bassato garantisce inoltre sensibilità e preci-sione, con servoassistenza progressiva e rispo-sta pronta e rapida. La sospensione anterioreè a schema MacPherson, con quadrilateri in-feriori montati su un sottotelaio ausiliarioidroformato (cavo), con supporti isolanti ingomma. per una migliore risposta e precisionein curva la rigidità laterale in appoggio è ele-vata, mentre il beccheggio è controllato perun comportamento stradale più confortevole.Saab ha inoltre studiato un nuovo sistemaESP (Electronic Stability Program) sempliceda controllare, ma efficace. Tra le dotazioni diserie troviamo il sistema di distribuzione elet-tronica della forza di frenata EBD (ElectronicBrake force Distribution), il sistema di con-trollo frenata in curva CBC (Cornering BrakeControl) e il sistema di controllo della trazio-ne TCS (Traction Control System). Rispetto almodello precedente infine, i costi di manuten-zione previsti si riducono, grazie all’allunga-mento degli intervalli di servizio e la riduzio-ne dei tempi di officina.

L’ergonomia dell’abitacolo, la strumenta-zione, i comandi e la posizione del sedile sonostati sviluppati nella prospettiva di chi guida,senza rinunciare alla sicurezza. Con una rigi-dità di torsione di 22.000 Nm, la strutturadella carrozzeria risulta essere oltre due voltepiù robusta rispetto al modello precedente.Durante la fase di sviluppo sono stati effet-tuati 75 crash test, utilizzando la banca datidi Saab, che comprende 6.000 diverse tipolo-gie di incidenti basati su reali casistiche stra-dali. Tra i test più rilevanti troviamo l’impat-to laterale camion-automobile, impatto fron-tale auto-con-auto a una velocità di 120 km/h,nonché la particolare “prova dell’alce”. SaabActive Head Restraints (SAHR) di secondagenerazione. Il sistema, con cui Saab sottoquesto aspetto può affermare di essere stataprecorritrice, aiuta a prevenire danni al colloper gli occupanti anteriori (ad esempio il clas-sico colpo di frusta) in caso di tamponamen-to. I miglioramenti concernono i tempi di rea-zione, ora ancora più rapidi.

MONZA - Per Saab la nuova 9-3 è la vettura di punta nelsegmento delle berline spor-tive. L’idea era quella di co-struire un’auto su misuradel conducente, e in effettila sensazione che si prova alvolante della nuova Saab 9-3è avvolgente, forte e rassicu-rante al contempo. Primofrutto di uno progetto di di-mensioni senza precedentiper la Casa del Grifo, la ber-lina compatta costituisceuna valida risposta a rivali

quali Audi A4, Bnw Serie 3 eMercedes Classe C. Abbia-mo potuto testare a lungo lecaratteristiche rilevanti del-la 9-3 Sport Sedan in versio-ne Aero, che ruotano princi-palmente attorno a quattrofattori in sinergia: sensibi-lità di guida, prestazionibrillanti, adattabilità allecaratteristiche del pilota,design progettato intorno alconducente.

A dire il vero sotto il pro-filo estetico non sono stati

effettuati degli interventistravolgenti: la sagoma asso-miglia vagamente alla pre-cedente per cui si può parla-re di un restyling piuttostocontenuto. In realtà la 9-3Sedan è il primo risultato diun importante programmad’investimento e sviluppoche vedrà nascere una fami-glia di automobili completa-mente nuove, con l’ambizio-so obiettivo di portare levendite a oltre 200.000 unitàall’anno. Il lavoro di realiz-

zazione della Saab 9-3 SportSedan è partito dallo svilup-po delle proporzioni ester-ne.

Rispetto al precedentemodello 9-3 la Sport Sedanpresenta un’altezza maggio-rata di 17 mm e una larghez-za aumentata di 50 mm,mentre la lunghezza com-plessiva, pur con l’aggiuntadel “terzo” volume, è rima-sta invariata. Riducendo glisbalzi, anteriori e posterio-ri, è stato possibile aumen-tare l’abitabilità interna. Aquesto punto gli sforzi si so-no concentrati su un designche offrisse il massimo delpiacere di guida unita allasensazione di sicurezza.

Uno sterzomolto preciso

Stabilità di direzione,precisione dello sterzo, con-trollo del beccheggio e pre-stazioni dell’impianto fre-nante sono in sintesi le qua-lità che caratterizzano ilpiacere di guida di questaSport Sedan come abbiamoavuto modo di verificarelungo oltre 3.000 impegnati-vi chilometri del nostro test.Fra le numerose innovazio-ni tecnologiche segnaliamole ruote posteriori autoster-zanti a dinamica passiva, ti-po ‘ReAxs’, la sospensioneposteriore indipendentequadri-link, il piantone del-lo sterzo abbassato e l’auto-telaio con sistema di gestio-ne elettronico avanzato, sup-portato da una buona dosedi elettronica fra cui ESP(Electronic Stability Pro-gram), EBD (Electronic Bra-

ke force Distribution), CBC(Cornering Brake Control),TCS (Traction Control Sy-stem) e il prezioso ABS diultima generazione.

La Saab 9-3 è disponibilecon una scelta di tre moto-rizzazioni a benzina sovrali-mentate, interamente in al-luminio, la cui potenza ero-gata varia da 150 (110 kW) a210 cv (147 kW). Abbiamoavuto modo di testare l’Ae-ro, trovandola molto brillan-te e con temperamento mol-to Saab (celebre in Italiaper aver diffuso la tecnolo-gia “turbo”), con i suoi 210cv, 7.6 secondi per accelera-re da 0 a 100 km/h e 230 kmorari di velocità massima.Però è il caso di ricordareche nella gamma Saab figu-ra anche un turbodiesel da125 cv (92 kW) da 2,2 litri chescatta da 0 a 100 in 11 secon-di, supera il muro dei 200km/h e soprattutto chiede 6,6litri di gasolio ogni 100 km.

La trazione resta anterio-re con cambio manuale a seirapporti, ma c’è la possibi-lità di disporre di un cambioautomatico a cinque marcecon selezione manuale SaabSentronic e opzione di co-mando al volante. La varian-te Aero contraddistingue leversioni ad alte prestazioni:è la variante di punta dellagamma sotto il profilo delleprestazioni, prevede il telaioin assetto sportivo (ribassa-to) e alcuni dettagli distinti-vi a livello di design. Ed è di-sponibile, come abbiamodetto, esclusivamente con ilmotore da 210 cv. Costa34.900 euro chiavi in mano.

Armin Modena

Disponibile esclusivamente a quattro porte, questa versione si pone al topdella gamma della 9-3 per allestimento e prestazioni. Per la grinta che offree il piacere che dà nella guida ricorda le grandi Saab turbocompresse di ieri.

� SAAB / Al volante della berlina 9-3 Aero

Cavalli facili da gestire

Disponibile soltanto con carrozzeria a quattro porte, la Saab 9-3 sfrutta le sinergie dellaGeneral Motors che hanno consentito notevoli risparmi sui costi produttivi.

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AUTORAMA 31Dicembre 2003

MILANO - Al Sema Show diLas Vegas, tra i più impor-tanti saloni del mondo rivol-to al segmento degli SportUtility, Pirelli ha presentatoun equipaggiamento assolu-tamente eccezionale: unoScorpion Zero da 25 pollicidi calettamento dedicato aun vero e proprio mito ame-ricano: il gigantesco Hum-mer H2. Realizzato nella mi-sura record 315/40 VR 25, ca-pace di sopportare un caricodi ben 1.400 chilogrammi al-la velocità di 240 km/h conuna pressione di gonfiaggiodi 2,9 bar, il Pirelli ScorpionZero adottato dall’HummerH2 è un’ulteriore prova dicome Pirelli, leader in per-formance e innovazione, sicollochi tra i costruttori diriferimento nel segmento deiSUV, una categoria di veicoliche è il simbolo stesso dellamotorizzazione in America.Per Pirelli, “Zero” vuol dire“prestazione estrema”.

Come P Zero è diventatoil punto di riferimento perle supercar di tutto il mon-do, Scorpion Zero si è ormaiaffermato come il pneumati-co dei “superfuoristrada” dinuova generazione, per leelaborazioni uscite dallemani del tuner, per i pick-upsportivi. Ideale per le piùsofisticate trasformazionianche estetiche, aggressivonell’immagine, dotato di unapersonalità unica nel suogenere, Scorpion Zero è unosportivo di razza per chivuole ottenere dal proprioveicolo il massimo delleprestazioni. La cifra “Zero”ne fa un velocista del 4x4,pronto nella risposta allosterzo, altamente prestazio-nale sul bagnato, conforte-vole e silenzioso anche ad

alta velocità, piacevole tan-to nei lunghi percorsi auto-stradali quanto nei tracciatimisti veloci.

Un prodotto forte, su cuiPirelli ha basato gran partedella sua strategia di con-quista del primo equipaggia-mento americano, guidatadal vantaggio tecnologico da-to dal nuovo impianto MIRSdi Rome - a pochi chilometrida Atlanta - per la produzio-ne robotizzata di pneumaticiad alte prestazioni. Inaugu-rato a fine agosto 2002, coe-rentemente con il piano diallocazioni strategiche delprogetto globale PirelliMIRS, l’impianto georgianolavora attualmente su tremoduli produttivi e occu-perà un totale di oltre 40.000metri quadrati a regime.

Oggi i rossi robot della“minifabbrica” totalmenteautomatizzata che prende il

nome di Modular IntegratedRobotized System produco-no anche le linee ScorpionZero Asimmetrico, specializ-zate per il primo equipag-giamento negli Stati Uniti.Un esempio su tutti di comela tecnologia MIRS applica-ta al know-how Pirelli nelcampo dei pneumatici SUVpossa dare risultati eccezio-nali: gli Scorpion Zero da 20pollici che equipaggiano ilDodge RAM SRT-10, che conil suo motore 10 cilindri Vi-per da 500 cv per 150 mph divelocità è il pick up più ve-loce e potente mai costruito.Per un bolide come questo, irobot MIRS di Rome hannoportato all’omologazione ipiù grandi, resistenti e velo-ci Scorpion Zero mai co-struiti da Pirelli in tempi re-cord, grazie al ridotto timeto market consentito dallanuova tecnologia. Scorpion

Zero e Scorpion Zero Asim-metrico sono realizzati inuna gamma misure da 20 a25 pollici per l’equipaggia-mento dei SUV più potentied esclusivi, ma la gammadei pneumatici Pirelli per il4x4 comprende anche il re-centissimo Scorpion STR,un prodotto estremamenteversatile, disponibile inun’ampia gamma di misurein grado di soddisfare le esi-genze di un segmento in con-tinua evoluzione qual èquello che va dagli SportUtility Vehicles ai CrossOver, dagli Sport e UrbanActivity ai pick-up, fino ai ifuoristrada puri.

Negli Stati uniti, lo Scor-pion STR è già stato omolo-gato su veicoli di larghissi-ma diffusione come il FordExcursion e i pick up FordSuper Duty F-250 e F-350.Scorpion STR è l’ultimo ri-sultato della tecnologia Pi-relli “high performance” ap-plicata ai pneumatici 4x4, ingrado di coprire ogni richie-sta di performance globale:una tecnologia che garanti-sce all’utente finale nuovistandard d’integrità, altochilometraggio, comfort diguida e silenziosità sullelunghe distanze a velocitàcostante, maneggevolezza incittà e nei percorsi misti.

Beba Tancredi

Ideale per le piùsofisticate

trasformazionianche estetiche,

aggressivonell�immagine,

dotato di unapersonalitàche è unica

nel suo genere,Scorpion Zero èuno sportivo di

razza per chivuole ottenere

dal proprioveicolo il

massimo delleprestazioni.

È stato espostoa Las Vegas.

� PIRELLI / Il pneumatico per le prestazioni estreme

Scorpion Zero per l�Hummer H2

ROMA - Ford segna un altro importante record nell’anno celebrativo dei suoi primi cent’annidi vita: la produzione del suo 300milionesimo veicolo, una Ford Mustang rosso cremisi, nellostorico impianto Ford Rouge Center a Dearborn, nel Michigan. Il 2004 si preannuncia ricco dinovità in casa Ford: oltre alla Mustang che festeggerà il suo 40° compleanno, il costruttoreamericano lancerà 40 nuovi prodotti in tutto il mondo. Nei prossimi cinque anni Ford ha in-tenzione di lanciare non meno di 200 nuovi prodotti. Gli altri traguardi più significativi nellastoria di Ford sono stati raggiunti nel 1931 con le prime 20 milioni di unità prodotte, nel 1959con 50 milioni, nel 1977 con 100 milioni e nel 1996 con 250 milioni. L’impianto di assemblag-gio di Dearborn sorge all’interno del Ford Rouge Center, lo storico complesso produttivo che lasocietà sta trasformando in un centro allo stato dell’arte pe rla produzione più avanzata. Ilnuovo Dearborn Truck Plant nel Rouge Center, che inizierà la produzione dell’F-150 l’annoprossimo, sarà il fiore all’occhiello della futura generazione di impianti puliti e flessibili diFord. Stabilirà degli standard di riferimento a livello mondiale in termini di processi produtti-vi efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra i best seller Ford negli anni figura la famosa ModelT, con più di 15 milioni di unità costruite tra il 1908 e il 1927; il pick up Ford F-Series è il vei-colo con marchio Ford più diffuso al mondo con 29 milioni di unità prodotte.

Ford festeggia il traguardo dei 300 milioni di veicoli prodotti

STOCCARDA - In soli dodici mesi già 75.000 vetture sono state equipaggiate in tutto il mondocon l’innovativo sistema di protezione preventiva PRE-SAFE. Adottato di serie su Mercedes-Benz Classe S, il sistema è in grado di anticipare potenziali situazioni di pericolo e attivaquindi misure preventive atte a proteggere al meglio le persone a bordo. PRE-SAFE ha già ri-cevuto importanti riconoscimenti internazionali, come il premio “Intelligent Innovation” con-ferito dalla giuria della rivista di tutela dei consumatori tedeschi “Guter Rat”, il premio PaulPietsch della rivista “Auto Motor und Sport” e il “Europe’s No.1 car” della rivista specializza-ta “Auto Bild” e delle 13 pubblicazioni partner del magazine tedesco in Europa. Inoltre, loscorso settembre il gruppo di ricercatori responsabili della progettazione di PRE-SAFE ha ri-cevuto l’edizione 2003 del German Future Prize, direttamente dalle mani del Presidente dellaRepubblica Federale Tedesca. Mercedes-Benz ha sviluppato PRE-SAFE sulla base dei risultatidi ricerche sugli incidenti automobilistici dalle quali è emerso che in oltre due terzi dei casil’impatto è preceduto da situazioni d’emergenza: slittamenti, frenate d’emergenza e manovrepericolose. PRE-SAFE è in grado di individuare situazioni che possono portare a una collisio-ne e utilizza il tempo che precede il potenziale incidente per attivare misure di sicurezza pre-ventive. In altre parole PRE-SAFE fornisce per la prima volta la vettura di “riflessi” e, al paridi un essere umano, la fa reagire di fronte a un pericolo improvviso. Le nuove tecnologie di si-curezza presenti su Mercedes-Benz Classe S attivano tutti i sistemi interessati nel più brevetempo possibile per ridurre il pericolo per gli occupanti.

75mila auto montano il sistema Pre-Safe

SEOUL - La Hyundai introdurrà sul mercato coreano nel corso del 2004 una versione ibridadella sua auto compatta Getz con carrozeria a cinque porte. Questo modello, oltre al propulso-re a benzina di tipo tradizionale, ne avrà un secondo a trazione elettrica e a controllo elettro-nico. La stessa tecnologia verrà utilizzata anche per un veicolo ibrido che sarà introdotto sulmercato americano nel corso del 2006. Stando ad indicrezioni, dovrebbe trattarsi di una sportutility e dovrebbe derivare dalla Santa Fe, modello che ha avuto molto successo negli Usa.

La Hyundai punta sull�ibrida per il 2004

ATTUALITÀ

Pensato per le vetture ad alte prestazioni, lo Scorpion Zerodella Pirelli è particolarmente apprezzato sul mercato Usa.