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AZIONE CATTOLICA ITALIANA DIOCESI DI GENOVA Convegno di inizio Anno Genova 7 Ottobre 2016

AZIONE CATTOLICA ITALIANA DIOCESI DI GENOVA … · 2016-10-10 · •è riferimento per l’unità interna dell’asso iazione: ... •Occorre prima di tutto fare una verifica del

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AZIONE CATTOLICA ITALIANA

DIOCESI DI GENOVA Convegno di inizio Anno

Genova 7 Ottobre 2016

Il contesto • AC - Anno assembleare

• Diocesi - Anno pastorale

– dopo il Congresso Eucaristico

– Conclusione anno misericordia

– Decennio educazione

– Gioia Piena

Il calendario

• In continuità con le iniziative degli anni precedenti

• ASSEMBLEE PARROCCHIALI OTT-DIC 2016

• ASSEMBLEA DIOCESANA – 5 FEB 2017

Le novità • Incontro Giovani Adulti-Adulti Giovani (20 Ott)

• Ritornano le scuole Educatori Zonali (Nov)

• Ciclo incontri educatori Giovanissimi (da Nov)

• Incontro Insegnanti (13 Gen)

• Bivacco Giovanissimi (6-7 Mag)

Percorso assembleare • Ottobre/Dicembre 2016

• Assemblee Parrocchiali

• Consiglio Diocesano Gennaio 2017 • Approvazione bozza documento

• Assemblea Diocesana 5 Febbraio 2017 • Elezione nuovo consiglio diocesano

• Cambio presidenza

• Assemblea Regionale 25 Marzo 2017

• Assemblea Nazionale 28-30 Aprile 2017

Il responsabile (da Progetto Formativo)

• conosce e vive con convinzione il carisma dell’AC, e si impegna perché la sua associazione locale ne rifletta in concreto l’ispirazione;

• è capace di tessere continui rapporti di comunione con tutti: con i pastori, con gli organismi pastorali, con la vita ecclesiale entro cui l’AC vive. Fa trasparire sul territorio il valore di un’esperienza comunitaria come quella associativa, in quanto realtà di servizio e di disponibile collaborazione ad ogni progetto positivo a favore delle persone e della comunità;

Il responsabile • è riferimento per l’unità interna dell’associazione: in

essa contribuisce a costruire rapporti di comunicazione e di fraternità che costituiscano il tessuto connettivo di una vera vita associativa;

• possiede un corretto senso dell’istituzione: pone attenzione a tutti gli aspetti concreti della vita associativa, senza sottovalutarli e senza enfatizzarli, perché l’AC non si dissolva in un gruppo spontaneo, né si trasformi in un’esperienza formale o burocratica dove l’aspetto esteriore prevalga sul resto;

Il responsabile • conosce il valore di comunione della scelta

democratica e aiuta a viverla in modo alto, in tutto il suo significato

RISPONDERE GENEROSAMENTE SE CHIAMATI ALLA RESPONSABILITÀ

Da dove partiamo • Giubileo della Misericordia (riscoprire che Dio

guarda ogni uomo con immenso amore di Padre)

• Evangelii Gaudium e missionarietà paradigmatica

• Rimanere, andare e gioire (disorso Papa Francesco all’AC – 4 maggio 2014)

• 150esimo anniversario dell’AC (1868) • Dalla nostra realtà (non è un ostacolo ma è il

contesto in cui siamo, è il nostro “hic et nunc”)

ASSEMBLEA NAZIONALE

FARE NUOVE TUTTE LE COSE RADICATI NEL FUTURO, CUSTODI

DELL’ESSENZIALE

DOCUMENTO NAZIONALE

• È stato pensato come un vero e proprio Instrumentum laboris, uno strumento di lavoro appunto e non un documento classico.

– Stile sinodalità , cioè basato sulla capacità di lavorare insieme (Papa Francesco – Conv Ecclesiale Firenze)

• Principio ispiratore la Evangelii Gaudium

– per una Chiesa e una Azione Cattolica in uscita

Documento Nazionale Temi Riflessione

• in che modo l’Azione Cattolica può ripensare se stessa, le sue proposte e i suoi cammini formativi, per essere parte attiva della “Chiesa in uscita” nei nostri territori?

• Quali elementi della nostra storia vanno mantenuti, quali rami secchi vanno invece potati, per mettere al centro l’essenziale del nostro servizio alla Chiesa e a Cristo?

LA NOSTRA STORIA • Ripercorrere la propria storia, fare memoria delle

buone tradizioni, delle figure più significative

• Memoria grata (no a nostalgie anacronistiche o pessimismi che giustificano disimpegno)

• Saper prendere iniziative insieme, in comunione con i sacerdoti, immagine di comunità corresponsabile

• Intergenerazionalità, scelta religiosa e scelta democratica, missione e formazione

Discernimento Comunitario

• Occorre prima di tutto fare una verifica del triennio che si sta concludendo, mettendo in luce ciò che è andato bene e ciò che si può migliorare.

• Riflessione su 222-237 di Evangelii Gaudium (vedi punto 7)

Stile del Discernimento Nel discernimento ci guidano le radici della nostra

identità associativa, maturate nel corso della nostra storia: – dedizione alla Chiesa universale e locale

– impegno educativo

– intergenerazionalità e unitarietà

– democraticità

– corresponsabilità

– scelta religiosa

– scelta missionaria

I QUATTRO PASSAGGI i) «La realtà è più importante dell’idea»

Attenti al contesto

ii) «Il tempo è superiore allo spazio» Quali processi innescare

iii) «Il tutto è superiore alla parte» Quale AC per questi contesti

iv) «L’unità prevale sul conflitto» Quali alleanze costruire

La realtà è più importante dell’idea: ATTENTI AL CONTESTO • Quali persone vivono in questo territorio? Che

bisogni e desideri esprimono le persone che abitano il nostro territorio?

• In questo territorio quali sono le esperienze, i problemi, le caratteristiche che accomunano la gente, situazioni che la popolazione condivide, difficoltà che raccolgono le preoccupazioni di molti (lavorative, familiari, economiche, sociali)?

• Quali sono invece le opportunità, le realtà belle e vive, le iniziative che aggregano tante persone, e alle quali anche l’Azione Cattolica dà o potrebbe dare un valido contributo?

Il tempo è superiore allo spazio (E.G. 221-225)

• La bontà delle nostre proposte non si misura dal numero di persone che vi prendono parte ma dalla qualità

• La superiorità del tempo ci rimanda all’attesa del seminatore, al pensare e progettare a mani larghe, senza fare calcoli

Il tempo è superiore allo spazio QUALI PROCESSI INNESCARE • Alla luce del contesto che abbiamo individuato,

quali risposte può dare la nostra associazione parrocchiale?

• Riuscite a indicare qualche processo (educativo, di formazione, di impegno caritativo …) che l’associazione desidera avviare?

• Siamo in grado di compiere scelte? Come si concretizzano nella programmazione associativa?

Il tutto è superiore alla parte (E.G. 234-237)

• Il poliedro e non la sfera: la bellezza dei talenti delle persone, arricchirsi con gli altri

• La creatività può essere fonte di progetti che esprimono la testimonianza credente dentro le situazioni della vita

Il tutto è superiore alla parte QUALE AC PER QUESTI CONTESTI

• Quali sono le “facce” che compongono quel poliedro che è la nostra associazione parrocchiale?

• Quali strutture siamo chiamati a mettere in discussione?

• Quali vanno custodite per salvaguardare la diversità poliedrica e positiva?

L’unità prevale sul conflitto (E.G. 226-230)

• Da una realtà frammentata ad una esperienza che unifica

• Individuare obiettivi comuni per ricercare alleanze buone, costruire ponti e non muri, con coloro che hanno buona volontà

L’unità prevale sul conflitto QUALI ALLEANZA COSTRUIRE • Quali alleanze sono state messe in atto nella

nostra comunità?

• In base alla lettura della realtà e ai bisogni emersi, in che possiamo accogliere e valorizzare le diversità presenti sul territorio al fine di dare vita ad alleanze che migliorino il luogo in cui abitiamo?

In sintesi • Verificare guardando al domani

• Soggetti della verifica (persone, luoghi, modi, tempi e motivazioni)

• Punti di forza e debolezza

• Essere realisti

Documento Parrocchiale ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE Individuare max 2 proposte concrete per ognuna

delle 4 aree tematiche seguendo il processo costituito dai seguenti 4 passaggi: i) «La realtà è più importante dell’idea»

Attenti al contesto

ii) «Il tempo è superiore allo spazio» Quali processi innescare

iii) «Il tutto è superiore alla parte» Quale AC per questi contesti

iv) «L’unità prevale sul conflitto» Quali alleanze costruire

Quanto proposto deve avere le seguenti caratteristiche:

• semplice nella forma ovvero comprensibile

• un obiettivo che si può raggiungere, non senza alcune fatica, ma un obiettivo alla portata ovvero sostenibile

• un obiettivo di cui si possa controllare lo stato, sul quale si possa fare una revisionse, ovvero verificabile

Documento Parrocchiale ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE

Documento diocesano • Il Documento Diocesano sarà composto

unificando le proposte proventienti dalle parrocchie ed eventualemente integrandole con quanto prodotto dal consiglio diocesano.

• Il lavoro sarà curato da una apposita commissione sul documento nominata dal Consiglio Diocesano.

Aree tematiche a) Identità associativa

Ritornare a comprendere cosa è l'AC, come è nata e si è sviluppata, come è unita alla Chiesa e al S.Padre, come svolge la sua attività al fianco del suo Vescovo, come "serve" la parrocchia. 150 anni di storia devono aiutare a scoprire il tutto questo per rilanciarlo in chiave rinnovata e non nostalgica. Utili strumenti sono lo statuto ed il progetto formativo.

Aree tematiche b) Formazione

Ridare centralità ai percorsi formativi e migliorare la preparazione degli aderenti. Processo imprescindibile è la formazione dei responsabili/educatori senza la quale l'Associazione non ha futuro.

Aree tematiche c) Giovani

Prendere coscienza che la nostra Associazione fatica in questo settore. Gruppi giovani numericamente ridotti, spesso costituiti da soli educatori ACR, una limitata disponibilità ad impegnarsi per un tempo significativo (es:triennio). Necessità di offrire delle proposte di servizio anche extra-associative (parrocchiale, sociale, quartiere, etc..)

Aree tematiche d) Rapporto con il territorio - Servizio alla

Carità Un’AC in “uscita” guarda al territorio, alle relazioni, alle situazioni di "fragilità" lasciandosi coinvolgere e lavorando al fianco di quanti hanno buona volontà.

BUON CAMMINO!!!