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Convegno nazionalePer un curriculum interculturale. Se non ora, quando?
Bologna, 26 e 27 novembre 2009Sala “G. Di Vittorio”
Camera del Lavoro, Via G. Marconi, 67
Per una scuola interculturale in Molisedi Aida Trentalance, Maria Citro e Gianluigi Giuliano
Referenti Intercultura FLC Cgil Molise
Dal 19 novembre 2007, data di costituzione del Coordinamento Nazionale Intercultura della FLC CGIL, sono state organizzate numerose iniziative nazionali per meglio conoscere i diversi problemi a livello locale in modo da poter presentare proposte concrete. La FLC Molise ha sempre accolto l’invito del Coordinamento Nazionale a essere presente per affermare il proprio impegno sul piano dell’Intercultura in ambito regionale e ha avviato fin dallo scorso anno una indagine conoscitiva sulla presenza degli alunni immigrati nelle scuole molisane, indagine tuttora in corso con un’attenzione particolare agli effetti della riduzione del tempo-scuola a seguito dei tagli della Gelmini. (slides 1-4)
(slide 5)Nel Molise l’incidenza degli alunni stranieri è di poco superiore al 2%.
(slide 6)Anche se nel Comune di Campobasso a fronte di una diminuzione del totale degli alunni “italiani” pari all’1,9% si registra un incremento degli alunni stranieri nel 2009 pari quasi al 19%.
(slide 7)In Molise il fenomeno dell’immigrazione ha avuto luogo in tempi più recenti rispetto ad altre regioni. A cura dell’Assessorato alle Politiche sociali e più precisamente per iniziativa dell’Ufficio Accoglienza ed Integrazione per gli Immigrati è stata pubblicata una Guida per gli Operatori (Molise: Terra di accoglienza) disponibile anche on-line sul sito della Regione – Osservatorio Fenomeni Sociali. Nella guida si
www.flcgil.it e-mail: [email protected] Tommaso Mosca n. 11, 86100 Campobasso tel. - fax 0874 69 86 24
legge che gli immigrati residenti in Molise nel 2007 sono 4834 pari al 1,51%, provenienti per la maggior parte da Romania, Albania, Marocco, Ucraina e Polonia.
(slides 8-11)A queste si aggiungono altre nazionalità emergenti quali: cinese, argentina (in molti piccoli comuni si tratta di una immigrazione di ritorno), brasiliana, russa, indiana, bulgara, macedone, moldava. Non mancano anche stranieri in arrivo da Tunisia, Venezuela, Colombia, Ecuador, Cuba, Perù, Repubblica Dominicana, Camerun, Sri Lanka. Nonostante le limitate opportunità di lavoro e i bassi livelli di reddito, la causa principale dell’immigrazione resta il lavoro, in particolare nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei servizi alle persone (sono soprattutto le donne dell’Est europeo ad assistere gli anziani e a svolgere lavori domestici).
(slides 12-13)Molti di questi immigrati hanno figli nati in Italia o comunque residenti ormai da diversi anni, il cui problema principale non è certo la conoscenza della lingua italiana.Eppure tra le misure adottate per garantire, o quanto meno avviare, un processo di integrazione sicuramente le più diffuse sono le misure di sostegno linguistico. Su un totale di 92 Istituzioni Scolastiche, 39 per l’anno scolastico 2006/2007 e 35 per l’anno scolastico 2007/2008 hanno ottenuto finanziamenti per progetti relativi alle aree a forte processo immigratorio (art. 9 C.C.N.L.). Da rilevare è la scarsa messa in rete con altre scuole. Infatti si registrano solo quattro reti lo scorso anno (3 di tre scuole e 1 di due) e due reti l’anno in corso (1 di quattro scuole e 1 di due). Significativi sono i titoli dei progetti che hanno come obiettivo l’insegnamento della lingua italiana: Alunni stranieri, Integrazione e alunni stranieri, Armonizzare Babele, Abilità linguistiche di base, Recupero abilità di base, Bada a come parli. Tra l’altro gli stessi corsi di formazione per docenti in materia di Intercultura privilegiano la formazione per l’insegnamento di L2.
(slide 14)La Flc Molise insieme a Proteo Molise ha organizzato a Maggio 2009 un corso di formazione per sensibilizzare sui temi dell’intercultura e riflettere insieme su idee e pratiche condivise per una scuola interculturale. Insieme a Salvatore Tripodi nella prima giornata sono stati forniti i dati quantitativi del fenomeno a livello nazionale e regionale per passare poi a discutere dei numerosi problemi ancora aperti. Nella seconda giornata sono stati invitati amministratori e soggetti del territorio per tentare di avviare un percorso condiviso sull’educazione interculturale con la guida di Elisabetta Micciarelli (dirigente scolastico e referente per l’intercultura dell’USR delle Marche). Per arrivare poi a individuare strumenti operativi al fine di progettare interventi nelle scuole con l’aiuto di Angela Rodano (esperta in diritto dell’immigrazione). Purtroppo molte promesse fatte in quei giorni non hanno avuto alcun seguito e permangono aspetti critici già da tempo individuati…
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(slides 15-16)Senza dubbio in Molise non c’è il problema della concentrazione delle presenze di alunni stranieri in singoli centri abitati o in singole scuole poiché i numeri degli immigrati sono ancora bassi. Tuttavia non sono molte le commissioni di accoglienza o i protocolli appositamente istituiti per l’inserimento nella classe e spesso manca del tutto una figura referente all’interno della scuola. Il gruppo insegnante, a volte come consiglio di classe, raramente come collegio, generalmente in modo informale, affronta il problema dell’inserimento. Le domande di iscrizione vengono accettate in qualsiasi momento dell’anno e si cerca se possibile di inserire l’alunno nella classe corrispondente alla sua fascia di età. Ma in base a gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Fenomeni Sociali della Regione Molise l’età anagrafica dell’80% degli alunni stranieri non è congruente con l’età scolastica. L’incongruenza tra l’età anagrafica e la classe in cui l’alunno straniero è inserito è un dato da non sottovalutare. La stessa normativa (Linee Guida 2006) invita a ponderare con molta attenzione anche lo slittamento di un anno su classe inferiore. Per un pieno inserimento è necessario conoscere la storia personale e scolastica dell’alunno ed è importante un’azione didattica che deve coinvolgere tutti gli insegnanti. Nell’attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle Istituzioni scolastiche autonome ed alle stesse è assegnata la responsabilità di individuare modalità e criteri di valutazione (art. 4 del DPR n.275/1999) nonché la responsabilità di realizzare percorsi idonei per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (art. 4, comma 2 decreto legislativo n.76/2005). È possibile, quindi, come si legge nelle Linee Guida 2006, che un ragazzo al di sopra dei 14 anni e non in possesso di tale titolo possa essere accolto da un Istituto di II grado, con l’impegno però della stessa scuola di attivare un percorso parallelo finalizzato all’acquisizione del titolo di scuola secondaria di I grado. Resta il problema su come mettere in atto una efficace accoglienza sul territorio poiché occorrono risorse aggiuntive e soprattutto stabili. Quelle a disposizione di chi si impegna quotidianamente nei progetti di integrazione degli alunni immigrati sono limitate e di breve durata, come i finanziamenti ex art. 9 C.C.N.L. (che tra l’altro hanno lo svantaggio di non poter essere utilizzati per retribuire eventuali esperti esterni né per acquistare materiale didattico) spesso integrati con economie del Fondo d’Istituto. Nei piccoli Comuni si ha a volte la fortuna di ricevere un sostegno economico dall’amministrazione comunale, ma anche questo è insufficiente. Piccoli aiuti arrivano da altri enti territoriali quali Piano Sociale di Zona, e collaborazioni, spesso a titolo gratuito, da parte di associazioni sportive, gruppi folkloristici, docenti dei CTP, comitati festa, centri culturali e aziende agricole locali. Troppo spesso quindi i percorsi formativi rivolti agli alunni stranieri e agli alunni del posto sono iniziative singole di docenti che si trovano ad agire in solitudine senza un necessario e utile raccordo con le istituzioni locali, mancando così una rete di sostegno. Al convegno nazionale sugli alunni immigrati tenutosi a Catania nell’ottobre dello scorso anno fu più volte richiamata l’attenzione sulla necessità di un approccio
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educativo finalizzato a favorire una dialettica costruttiva tra identità e alterità, al fine di allontanare una concezione della diversità quale negatività. Eppure si continua a temere l’altro, invece di imparare ad accettarlo all’interno di un dialogo responsabile. Siamo responsabili di quanto accade a noi e agli altri. E possiamo dire “no” se necessario. Ma spesso si vuole difendere una identità che si ritiene minacciata e si riversa sull’altro l’ansia della propria precarietà, dimenticando che le identità non sono scolpite nella roccia. Di fronte a tristi immagini, come i migranti che sbarcano sulle nostre coste, esplodono sentimenti di compassione, temporaneamente, poi ci si distrae fino al prossimo evento. Qualcuno diceva che c’è una profonda umiliazione in una vita priva di dignità, perché priva di prospettive, e non ci sono affatto soluzioni semplici al problema della dignità. I piccoli interventi educativi che si attuano nelle scuole sono per lo più legati a progetti a termine che non fanno che rendere ancora più transitori i legami alle persone e ai luoghi. Si passa da un progetto all’altro, progetti che sono spesso solo per il momento, ogni volta bisogna finire in fretta e ricominciare dal principio. Nel processo di avvicinamento alla cultura dell’altro svolgono un ruolo importante i mediatori culturali. E purtroppo nella nostra regione sono del tutto assenti figure stabili di mediazione linguistico-culturale tra scuola e famiglia. Ci sono esempi di scuole che hanno cercato un mediatore, preferibilmente madrelingua, con un apposito bando di concorso, retribuito o con il Fondo d’Istituto o con i fondi della legge 440/97. La questione della mediazione culturale nella Regione Molise è per ora in una fase di progettazione e formazione. Da segnalare è l’impegno che da sempre caratterizza l’associazione Dalla Parte degli Ultimi, un’organizzazione non governativa attiva da circa 20 anni sul territorio (dove gestisce tra l’altro centri di accoglienza) con progetti di cooperazione con paesi in via di sviluppo. Grazie all’associazione alcuni immigrati sono stati formati quali mediatori culturali con un corso autorizzato dalla Regione Molise e si sono costituiti in una cooperativa.
Aida Trentalance, Maria Citro e Gianluigi GiulianoReferenti Intercultura FLC Cgil Molise
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Denominazione
Indirizzo
E-mail Fax
Dirigente Scolastico
E-mail* Cell.*
m f m f m f m f m f
Via T. Mosca n. 11 / 86100 CampobassoTelefono e fax: 0874.698624 / E-mail: [email protected]
Totale
Telefono*
Comune
Telefono
5°
0
0
0
Bambini
1° 2° 3° 4°
0
0
N. classi
Alunni
N. classi
Alunni
0
Sesso
Anno
Alunni
0
Istituzione scolastica
0
0N. sezioni
f Totale
0
SCUOLA E ALUNNI IMMIGRATI
Referente intercultura*
Primavera
Infanzia
Popolazione scolastica a.s. 2008/09m
Secondaria 2° grado
Primaria
Secondaria 1° grado
Ordine di scuola Sesso
Bambini
N. sezioni
N. classi
Molise Molise
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molise
1
denominazione scuola
m f m f m f m f m f
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
m f m f m f m f m f
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
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0
0
0
0
0
Totale
0
0
0
3° 4°scuola primaria
stato di provenienza
totale alunni iscritti a.s. 2008/09
alunni immigrati
immigrati con incongruenza anagrafica
immigrati nati in Italia
Totale
0
1° 2° 5°
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denominazione scuola
Nella scuola è presente:
Finalità
Soggetti istituzionali coinvolti
Mediatori culturali coinvolti
Titolo e anno/i di realizzazione
Titolo e anno/i di realizzazione
Soggetti istituzionali coinvolti
Finalità
Soggetti istituzionali coinvolti
(indicare sì o no)
(indicare sì o no)
Finalità
Azioni individuate dalla scuola finalizzate all'int egrazione (esempio: progetti art.9, scuole aperte, FIS )
Mediatori culturali coinvolti
Titolo e anno/i di realizzazione
Mediatori culturali coinvolti
0
una commissione di accoglienza alunni immigrati
un referente intercultura
Modalità di accertamento del titolo di studio conse guito nel paese di origine
Organizzazione didattica
Criticità rilevate in fase di accoglienza
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a.s. 2007/08 a.s. 2008/09
dati parziali FLC Molise
(64 scuole / 32977 alunni)
2,13% 2,05%
2,07%
2,31% 2,60%
2,53%
642191703260
dati incrociati USR Molise / FLC Molise
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5
Alunni immigrati 07/08 e 08/09
Alunni immigrati scuole Campobasso*
88
74
65
70
75
80
85
90
1
08/09
07/08
+ 18,9%+ 18,9%
* Scuole infanzia, primaria e secondaria 1° grado di Campobasso + 5 comuni limitrofifonte FLC Molise
-- 1,9%1,9%Alunni CB
-- 0,8%0,8%Alunni Molise
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Popolazione residente al 01/01/2007totale stranieri %
Molise 320074 4834 1,51Campobasso 231031Isernia 89043
Alunni a.s. 2007/08totale stranieri %
Molise 46429 963 2,07Campobasso 34245 703 2,05Isernia 12184 260 2,13
dati MPI dati USR/FLC
dati ISTAT
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Presenze alunni immigrati in provincia di Campobasso (48 scuole / a.s. 08/09) America Asia
Bulgaria Albania Camerun Argentina Bangladesh3 0,5% 118 0 13 2,0% 4
Danimarca Bosnia Egitto Brasile Cina1 0,2% 1 0 10 1,6% 17
Germania Kosovo Etiopia Colombia India7 1,1% 0 0 2 0,3% 17
Grecia Lituania Marocco Cuba Iran1 0,2% 5 87 3 0,5% 1
Lussemburgo Macedonia Tunisia Ecuador Iraq0 0,0% 4 6 1 0,2% 3
Polonia Moldavia Guatemala Kazakistan30 4,7% 8 0 0,0% 1
Regno Unito Montenegro Nicaragua Pakistan1 0,2% 0 1 0,2% 3
Rep. Ceca Russia Perù Sri Lanka1 0,2% 10 0 0,0% 0
Romania Serbia Rep. Dominicana Malesia223 34,7% 6 9 1,4% 0
Ungheria Svizzera Uruguay1 0,2% 9 1 0,2%
Turchia USA1 3 0,5%
Ucraina Venezuela26 4 0,6%4,0%
0,0%
0,9%
0,0%
0,6%
0,2%
0,6%
Europa extra EU
0,8%
1,2%
0,0%
0,9%
1,6%
1,4%
0,5%
2,6%
2,6%
0,2%
0,5%
0,2%
13,6%
0,0%
Unione Europea
0,0%
0,0%
0,0%
Africa
18,4%
0,2%
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8
Distribuzione alunni immigrati in provincia di Campobasso (48 scuole – a.s. 08/09)
alunni immigrati CB a.s. 08/09
Africa14,5% Asia
7,2%
America7,3%
UE41,7%
Europa extra UE29,3%
UE
Europaextra UE
Africa
America
Asia
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Presenze alunni immigrati in provincia di Isernia (16 scuole – a.s. 08/09) America Asia
Bulgaria Albania Camerun Argentina Bangladesh1 0,5% 11 0 7 3,7% 0
Danimarca Bosnia Egitto Brasile Cina1 0,5% 0 2 1 0,5% 6
Germania Kosovo Etiopia Colombia India2 1,0% 11 1 1 0,5% 6
Grecia Lituania Marocco Cuba Iran0 0,0% 0 59 2 1,0% 0
Lussemburgo Macedonia Tunisia Ecuador Iraq1 0,5% 0 4 0 0,0% 0
Polonia Moldavia Guatemala Kazakistan14 7,3% 1 0 0,0% 0
Regno Unito Montenegro Nicaragua Pakistan0 0,0% 2 0 0,0% 0
Rep. Ceca Russia Perù Sri Lanka0 0,0% 3 0 0,0% 0
Romania Serbia Rep. Dominicana Malesia39 20,4% 0 3 1,6% 1
Ungheria Svizzera Uruguay0 0,0% 3 0 0,0%
Turchia USA0 0 0,0%
Ucraina Venezuela7 2 1,0%
0,0%
0,0%
3,7%
0,0% 0,5%
1,6%
1,0% 0,0%
1,6% 0,0%
0,0% 2,1% 0,0%
0,5% 0,0%
5,8% 0,5% 3,1%
0,0% 30,9% 0,0%
0,0% 1,0% 3,1%
Unione Europea Europa extra EU Africa
5,8% 0,0%
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Distribuzione alunni immigrati in provincia di Isernia (16 scuole – a.s. 08/09)
alunni immigrati IS a.s. 08/09
Europa extra UE
19,9%
UE30,4%
America8,4%
Asia6,8%
Africa34,6%
UE
Europaextra UE
Africa
America
Asia
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Alunni nati in Italia in provincia di Campobasso (35 scuole - a.s. 08/09)
Infanzia 40,6%
Primaria 10,7%
Secondaria 1° grado 5,1%
Secondaria 2° grado 2,0%
13,5%
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Alunni nati in Italia in provincia di Isernia (6 scuole - a.s. 08/09)
Infanzia 69,2%
Primaria 12,0%
Secondaria 1° grado 0,0 %
Secondaria 2° grado 0,0%
20,3%
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Informazione: dati aggiornati disponibili sugli alunni stranieri
ancora frammentari
Sinergia tra scuole: limitata capacità delle scuole di costituire
reti per la realizzazione di azioni progettuali (art. 9 CCNL)
Processo di integrazione: misure rivolte agli alunni stranieri
affidate per la maggior parte al sostegno linguistico e solo in
parte ad interventi di maggiore spessore interculturale
Aspetti critici
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Organizzazione scolastica: limitato numero di commissioni
intercultura e di figure referenti ovvero protocolli per
l’accoglienza all’interno della classe
Inserimento scolastico: incongruenza tra età anagrafica e
classe frequentata
Risorse finanziarie: interventi di accoglienza ed integrazione
necessitano di risorse aggiuntive e soprattutto stabili
Aspetti critici
Mediazione interculturale: assenza di figure stabili di
mediazione linguistico-culturale tra scuola e famiglia
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