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Giornalino Scolastico Scuola Secondaria Sambuci - Anno 2014-15 N° 3 Gocce di inchiostro 1 Buon Natale a tutti

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Giornalino Scolastico Scuola Secondaria Sambuci - Anno 2014-15

N° 3Gocce di inchiostro

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Buon Natale a tutti

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Parla la prof

Cari Lettorila nostra corsa verso il successo continua! Che dite? Ètroppo? Va bene, diciamo allora che è il nostro impegno

che continua, alimentato e confortato dalla Vostra presenza.Il Natale è sopraggiunto in un battibaleno e anche le agognate va-canze. Ci riposeremo, ma... tirate un sospiro di sollievo, perché

abbiamo già lavorato e, nonostante le “ferie”, il nostro Giornalino verrà regolarmentepubblicato anche a Gennaio.

Buon Natale e Felice Anno NuovoProf.ssa Laura Cipriani

BARBIANCHI ANNA MARIA

Via Borgo Theodoli, 32

00020 SAMBUCI (RM)

Via A. Theodoli, 17 - 00020 SAMBUCI (RM)Tel. 0774 797268

La Bottegadei Sapori

Moderna Violenza gratuitaOggi le vittime di violenza sono numerose. Ad esempio è diventato comune aggredire persone perdivertimento! Il fenomeno conosciuto col nome di KNOCK GAME, consiste nel colpire con un pugnoimprovviso uno sconosciuto passante. E’ terribile pensare che il tutto avvenga a prescindere dall’etàe dal sesso e che il tutto venga filmato da amici complici e altrettanto immaturi del responsabile. Dal-l’inizio del fenomeno a oggi ci sono già stati tre morti. A differenza delle malefatte mafiose, incentratesu specifiche persone, come già detto questo nuovo tipo di aggressione non ha una vittima prescelta.I delinquenti oggi non sono interessati solo al denaro e al guadagno facile, ma traggono piacere nel-l’infliggere dolore e terrore alle vittime. Ogni giorno i notiziari trasmettono fatti di cronaca che riguar-dano delinquenti di giovane età che prendono di mira coetanei obesi o gay, solo per passatempo eper far capire che hanno loro il comando. Anche youtube contribuisce al diffondersi della violenza, es-sendo i filmati infatti accessibili a chiunque, ogni singolo individuo, anche di giovane età, purtroppotalvolta, imita questi gesti pensando in questo modo di dimostrare di essere diventato adulto.Purtroppo bisogna annoverare anche la violenza delle donne. Ogni giorno vengonoimportunate da stalker e aggressori che purtroppo fanno aumentare drastica-mente il fenomeno del femminicidio. Ormai l’aggressione di una donna è diventatala “norma” e, si contano ogni anno 66.000 donne e bambine che diventano vit-time di questo fenomeno. Dalle statistiche si sa che il 3% del femminicidio è pro-vocato da ex o da un partner.La violenza distrugge la libertà e la dignità dell’ uomo. Arianna, Daniel

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Mai avremmo pensato che in 2° media avremmo studiato la Divina Commedia.Durante il nostro viaggio l’Inferno abbiamo attraversato e le anime dei dannati abbiamo studiato.Nel primo cerchio abbiamo incontrato: i non battezzati,ma non per colpa loro sono stati dannati.Avari, Prodighi, Eretici, Lussuriosi, Ladri, Ipocriti e Golosi. Giù nelle tenebre nell’oscuritàgiace Lucifero per l’eternità.Il viaggio abbiamo continuato e il Purgatorio abbiamo attraversato.Qui per sempre non resteranno,dopo la purificazione al Paradiso andranno.Superbi, Invidiosi,Iracondi e Accidiosi. Quando in Paradiso siamo arrivati,abbiamo visto tutti eccitati.Con Dante Alighieri siamo andati e con la Cipriani siamo ritornati. Vivien, Anna-maria, Marin, Catalina, Gabriele, Andra,Martina

La Divina Commedia mi ha colpito per le pene che idannati subiscono: i Lussuriosi venivano puniti per-chè pensavano all’amore, mi succederà anche a mevisto di aver un chiodo fisso. Gli Adulatori che pen-savano solo alle bugie cercando di conquistare lasimpatia delle persone che però non pensavano,anche io dico delle bugie anche se per motivazionidiverse: ad esempio quando prendo brutti voti ecc...In fondo è solo immaginazione di Dante. Al purgato-rio ci sono delle pene dei dannati meno pesanti,come i Superbi che camminavano a testa altaadesso al purgatorio sono costretti a camminare atesta bassa con dei pesanti massi. Spero che nonmi accada mai. La divina commedia l’abbiamo stu-diata con la Cipriani. Valerio

È una cosa assai importante,la grand’opera di Dante. Non si studia col sorrisol’Inferno, il purgatorio e manca il paradiso! Comincia un gran bailamme,urla, fuoco, fumo e fiamme.

Il peccatore ad ogni gironead una pena si sottopone,un coro di angeli mi ha accompagnatoe “il dopo” morte mi ha mostrato.La mia avventura oramai è finita“ma che strano il mondo dopo la vita”. Amadio

La Divina Commedia è un poema secondo me fan-tastico. So che anche altri la considerano un ca-polavoro. Il fatto che mi ha impressionato di piùsono le pene inflitte ai peccatori. Non mi aspet-tavo proprio che i bambini non battezzati, adesempio, andassero all’inferno. Sono rimasto sor-preso pure che ci diniscono i golosi. Mi convienestare attento... Luigi

Nella Divina Commmedia c’è una cosa che mi hacolpito: il fatto che i golosi vanno all’inferno dovestanno supini nel fango. La cosa che mi ha fattorabbrividire di più è scoprire che il diavolo si por-terà con sé gli avari e prodighi, conosciuti come“tirchi e spendaccioni”. Perché io pensavo che ri-sparmiare era un bene, ma adesso... quasi quasicommetto due peccati: esco e vado a comprarmiil gelato. Riccardo

La nostra ...Divina Commedia

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Cronaca nera: Ennesima aggressione

di due “bravi”

Don Mario, conosciutissimo curato vicino a Tivoli èstato aggredito l’altra sera da due malviventi a voltocoperto. Il Parroco mentre passeggiava per una diqueste stradicciole, chiuse il breviario tenendovidentro per segno l’indice della mano destra.Messa poi questa nell’altra, dietro la schiena, pro-seguiva il suo cammino guardando a terra, but-tando con un piede verso il muro i ciottoli chefacevano inciampo nel sentiero. Poi alzava il visoe, girati oziosamente gli occhi all’intorno, li fissavaalla parte del monte dove la luce del sole già scom-parso, scappando per i fessi del monte opposto,si dipingeva qua e là sui massi sporgenti, come alarghe e inuguali pezzi di porpora. Aperto di nuovoil breviario, e recitato un’altro squarcio, giunse auna voltata della stradetta, dove era solito d’alzarsempre gli occhi dal libro, e di guardarsi dinanzi: ecosì fece anche quel giorno. Due uomini stavano uno di rimpetto all’altro all’incro-cio di due viottole: i due avevano i capelli lunghi rasta,barba incolta, grosse occhiaie coperte da occhiali rayban, indossavano camicie hawaiane stracciate, pan-taloni sopra il ginocchio bucati e sporchi di calce. Unodi loro indossava un giubbotto catarifrangente. I due

si diressero con passo furtivo verso don Mario, a cuisquillò il cellulare. I malviventi gli intimarono di non ri-spondere e gli ordinarono di non celebrare il matri-monio tra Maria e Giuseppe, perché uno dei duemalviventi era innamorato della bella Maria. DonMario rifiutò seccamente e allora uno dei due gli mo-strò una Calibro 64 e minacciò di sparargli. Il par-roco impavido reagì e a quel punto i due lo mal-menarono con un tirapugni, lasciandolo per terra tra-mortito. Le grida del parroco furono coperte dal ru-more del Tav che sfrecciava nella via nova. I duescapparono alla luce dei fari di una macchina che so-praggiungeva. Il Parroco fu soccorso e accompa-gnato al Policlinico Italia. Quando don Mario si ripreserilasciò un’intervista a RaiNews 24 sull’accaduto, lanotizia fu ripresa e pubblicata sul Gazzettino Laziale.Don Abbondio non era nato con un cuore di leonee si era invece trovato in una società basata sullaforza. Il povero don Abbondio rimase per un mo-mento a bocca a perta, come incantato; poi presequella delle due stradette che conduceva a casasua. Mettendo innanzi a stento una gamba dopol’altra, che parevano aggranchiate. Giunto tra il tu-multo di questi pensieri alla porta di casa sua, cheera in fondo al paesello, mise in fretta nella toppala chiave, che già teneva in mano, aprì, entrò, ri-chiuse diligentemente e, anzioso di trovarsi in unacompagnia fidata, chiamò subito: «Perpetua! Per-petua!» Avviandosi pure verso il salotto, dove que-sta doveva esser certamente ad apparecchiar latavola per la cena. Nicolò, Francesco

Una valida alternativa allasolita scontata gita sul Lago

di Como«Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzo-giorno, tra due catene non interrotte di monti,tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere edel rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ri-stringersi, e a prender corso e figura di fiume, traun promontorio a destra, e un’ampia costieradall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le duerive, par che renda ancor più sensibile all’occhioquesta trasformazione, e segni il punto in cui illago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poinome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo,lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi

I nostri ...

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golfi e in nuovi seni». Sicuramente sarebbe bello an-dare in gita in questo magnifico posto, ma perchénon visitare il laghetto “Le Roscelle”? Questo laghettosi trova in prossimità di Saracinesco. Certamente,non si può paragonare a quello di Como, però l’ac-qua in alcuni periodi dell’anno è limpida e in autunno,quando cominciano a cadere le foglie dagli alberi, èaffascinante grazie alle foglie multicolori che galleg-giano. Quando si va in questo laghetto in una gior-nata assolata c’è proprio una bella atmosfera. Infattimentre si sta pescando, e fa molto caldo, per stareun po’ all’ombra, intorno al laghetto ci sono delle pic-cole casette in legno per ripararsi e posare tutta l’at-trezzatura da pesca. Qui si fanno anche gare dipesca. Vi apettiamo numerosi in questo bellissimoposto. Francesco, Sara Mu.

La Sposa è sempre ...la sposa!“I neri e giovanili capelli, spartiti sopra lafronte, con una bianca e sottile drizzatura, siravvolgevan, dietro il capo, in cerchi molteplicidi trecce, trapassate da lunghi spilli d’argento,

che si dividevano all’intorno, quasi a guisa deraggi d’ un’aureola, come ancora usano le con-tadine nel Milanese. Intorno al collo aveva unvezzo di granati alternati con bottoni d’oro e fi-ligrana: portava un bel busto di broccato afiori, con le maniche separate e allacciate dabei nastri: una corta gonnella di filaticcio diseta, a pieghe fitte e minute, due calze vermi-glie, due pianelle, di seta anch’esse, a ricami”.

Oggi il colore più classico di un abito da sposa è ilbianco, ma in realtà ci sono infinite sfumature uti-lizzate. Dai toni freddi del ghiaccio a quelli più caldidell’avorio e del crema. A seconda del tipo di tes-suto dell’abito ma anche della carnagione e del co-lore dei capelli, va scelta la sfumatura più adatta.Ci sono poi i colori meno classici come le sfuma-ture pastello dell’ azzurro nuvola e del rosa cipria,dell’albicocca e del nocciola. Per coloro che vo-gliono osare di più, ci sono il rosso rubino e il bor-deaux. Si possono usare sfumature di bronzo, oroo grigio perla. Nel ’600 gli abiti da sposa erano ca-ratterizzati da pizzi e motivi floreali, le spose nonindossavano scollature molto ampie e i vestiti nonerano troppo ingombranti. Oggi, invece, le sposeindossano vestiti con corpetti e gonne molto pom-pose oppure, a tubino o a sirena adornati da unvelo.

Sara Ma., Giulia, Sara Mu., Alessandro

Promessi Sposi (parte seconda)

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Previsioni del Tempo della Classe 3 CLunedì: forte temporale per tre ore di Cipriani, manelle tre ore intermedie uscirà un forte sole per leore di musica, religione e algebra.

Martedì: 42,5 ° C nelle due ore di ed. fisica, annu-volamento pre ricreazione (antologia), leggera schia-rita post ricreazione (arte), annuvolamentoconclusivo (inglese, francese).

Mercoledì: sole mattutino fin dopo la ricreazione(ed. tecnica, arte, scienze) con temporale esage-rato all’arrivo della Cipriani.

Giovedì: fornirsi di arca di Noè per diluvio di paginedi storia da studiare, oltre alle ore di antologia e let-teratura. Il diluvio verrà momentaneamente inter-rotto dalle ore di musica algebra e geometria.

Venerdì: forti temporali e forti raffiche di compitiche potrebbero riempire il diario (inglese, geografia) nuvole dopo l’intervallo (francese), il sole potrebbefare capolino per le ore della Napolitano (geometria e scienze).

Sabato: sole a catinelle, “straordinari” a letto. Annuvolamento post fettuccine per i svariati compiti di di-verse materie ma di una sola prof.(Cipriani). Schiarita solo per la dottrina.

Domenica: sole per il tempo libero, passato a giocare ai videogames. Alte temperature per il pranzo (fet-tucce, lasagna, cannelloni, polenta ecc.). Nella mente una gelida e cupa serata, solo per al pensiero delgiorno dopo. Nicolò, Francesco

La differenza … che ci fa essere amici !!Fra di noi siamo tutti di carattere diverso:Daniel = super vivace,Sara Male = super silenziosa,Francesco Colasuga = super studioso,Willy = un po’meno,Arianna = super fortissima,Saretta = super attenta …,Giulia = super musicale,Aurora = super matta,Alessandro = super divertente …,Francesco Proietti = super calcistico,Nicolò = super amico di Francesco. Ecco questi siamo noi … ma nonostante tutte queste di-versità andiamo molto d’accordo … e aiutandoci l’un l’al-tro riusciamo a superare le avversità e i compiti in classe… quindi, se state leggendo il giornalino vi voglio dire: -grazie di essere miei amici! Aurora

Via Fontana di Ciocio, 100020 GERANO

Tel. 0774/798631 - Fax 0774/[email protected]

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Sotto ogni banco c’è una sotria da raccontare. Sotto ilmio banco si nasconde un universo parallelo, il miobanco è il mio compagno fedele, non mi tradisce mai.Lo uso per passare i bigliettini ai miei compagni, percontrollare l’ora che mi salverà la vita dalla lezioni. Louso anche per scrivere le mie emozioni. Alcuni banchihanno anche un lato negativo, che fortunatamente ilmio non ha, sono piene di gomme masticate e ... chea volte tornano utili perché vi si nascondono le rispostedi un compito. Quando penso al mio banco, penso alle tante genera-zioni che si sono sedute dietroe l’hanno usato come alleato.Spesso molte persone ci la-sciano anche le loro firme chepossono essere i loro nomi, di-segni o scarabocchi con lapenna o con il bianchetto.Sara

Se il mio banco potesse par-lare … bhè, non so cosa mi di-rebbe, ma ora proverò aimmaginarlo: per esempio mipotrebbe rimproverare per gliinnumerevoli buchi che ha e leinfinite scritte di cantanti enomi dei vecchi proprietari oancora per le povere zampedel tavolino che sono storte acausa del peso di alunni, libri ezaini. Ora vi racconterò di un episodio accaduto il mesescorso. Immaginate nell’ora di storia, mentre sono in-tento ad ascoltare, quando all’improvviso mi sento:«psss … psss …. Hai finito con quelle forbici??! Saiche mi stai facendo male, dopo lo dirò alla mamma

cattedra e tu passerai i guai!» Tu intanto ti stropiccigli occhi perché non ti sembra vero e cominci a pen-sare alle punture che i dottori ti dovranno fare perchései pazzo, quando lui ti ripete: «ehi, allora? sto par-lando con te, non fare finta di non sentirmi …. Al-lora???» tu a questo punto fai la prova del nove e glirispondi: «c..c..c..iao, ma tu parli???» e lui: «si io parloe ti vorrei chiedere il motivo per il quale non mi ri-spetti»: «scusa ma io non sapevo che fossi animato»poi pensi ad una cosa inverosimile e provi a chiedergli:«possiamo essere amici ??» lui ti fa aspettare un po’

poi ti risponde: «si certo sevuoi ti posso anche aiutare;che stai studiando?? Sai io hoascoltato tante cose e ne so al-trettante!!»: «io sto studiando ilrisorgimento»: «ok fammi sa-pere quando hai la verifica!!!»:«EHI, ALLORA, MI STAI ASCOL-TANDO O PARLI DA SOLO??»Mi fa la prof.: ...a lei avrei po-tuto dire che non parlavo dasolo ma con il banco, però nonso se avrebbe pensato che lastavo prendendo in giro, cosìmi limitai a stare zitto. Il giornodopo provai a parlare di nuovocon il mio banco, ma senza ri-sultato. Ci rimasi male, ma infondo sapevo che non potevaessere vero,o forse era vero

ma lui non poteva dire che esisteva o,cosa assai piùprobabile, che me lo ero sognato. Così mi rassegnaiad ascoltare la prof. e il risorgimento che forse mi sa-rebbe piaciuto un po’ di più con un “compagno spe-ciale”. Daniel

Se il mio banco potesse parlare

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L’amico non dice farò, ma fa subito quel che può.Friend never says I will do, but he does what he can.

I libri, sono come gli amici devono essere pochi e ben scelti.Books, are like friends, they should be few and well chosen.

Le amicizie devono essere immortali, e le inimicizie mortali.Friendship should be immortal and enmities should be mortal.

Nei pericoli si vede l’amico che ha vera fede.In dangers you can see a friend, who has true faith.

Patti chiari, amicizia lunga.Clear agreements, long friendship.

Un nemico è troppo, e cento amici non bastano.An enemy is too many, but one hundred friends are not enough.

Vale più avere amici in piazza, che denari in cassa.It is worth more to have friends in the square, that money in cash.

Chi trova un amico trova un tesoro.Who finds a faithful friend finds a treasure.

Francesco

Redazione: Prof.ssa Laura Cipriani, Tel. 0774 797025 (Scuola)

Collaboratori: Tutto il personale scolastico

Giornalisti: gli Alunni della Scuola Media Plesso di Sambuci

http://noicisiamo58.wordpress.com/

Giocando si imparaL’angolo dell’amicizia

Ridiamo un po’...