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Le partecipate della Regione Calabria nel primo semestre 2013
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Deliberazione n.66/2013
REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA
composta dai Magistrati:
Cons. Giuseppe GINESTRA Presidente f.f., Relatore
Cons. Natale LONGO Componente, Relatore
Ref. Massimo AGLIOCCHI Componente
Ref. Cosmo SCIANCALEPORE Componente
nellAdunanza pubblica del giorno 10 ottobre 2013
VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio
Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni;
VISTO l'art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
VISTO l'art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131, recante
disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
VISTO il D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n.
213/2012, in particolare lart. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 che ha
stabilito che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci
preventivi e i rendiconti consuntivi delle Regioni con le modalit e secondo le
procedure di cui all'articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005,
n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilit
interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo
119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilit dell'indebitamento e
dell'assenza di irregolarit suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli
equilibri economico-finanziari degli enti;
2
Con deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n.
6/SEZAUT/2013/INPR - Adunanza del 22 febbraio 2013 sono state approvate le
linee-guida ed i criteri per la redazione della relazione per il bilancio di previsione
2013.
Il Presidente della Regione Calabria ha inoltrato a questa Corte la propria
relazione (prot. n. 0005187586 dell11/02/2013, prot. in arrivo n. 0000629 del
12/02/2013) sul bilancio di previsione ex art. 1, comma 3, del d.l. n. 174/2012;
Successivamente il Magistrato istruttore, con nota n. 981-04/06/2013, ha
instaurato regolare contraddittorio con lEnte, chiedendo ulteriori elementi ad
integrazione del questionario pervenuto;
Le controdeduzioni prodotte dal Presidente della Regione sono pervenute con
nota prot. n. 211881 del 25/6/2013 (acquisita al prot. n. 2253 del 26/6/2013);
VISTA la bozza di relazione sul bilancio di previsione della Regione Calabria per
lesercizio finanziario 2013 trasmessa regolarmente alla Regione con nota prot. n.
2687 del 3 settembre 2013 a cui la Regione ha controdedotto in data 18 settembre
2013 (nota acquisita al prot. n. 2785 del 18 settembre 2013).
VISTA l'ordinanza n. 34 del 4 ottobre 2013 con la quale il Presidente f.f. della
Sezione Regionale di Controllo per la Calabria ha convocato il Collegio per l'Adunanza
odierna, al fine di deliberare in ordine alla relazione conclusiva;
UDITO il relatore, Consigliere Natale LONGO;
UDITO lAssessore regionale al Bilancio e Programmazione dr. Giacomo Mancini.
DELIBERA
di approvare lallegata Relazione sul bilancio di previsione della Regione Calabria per lesercizio finanziario 2013;
di accertare, ai sensi dellart.1, comma 7, del d.l. 10/10/2012, n. 174 e s.m.i, le specifiche irregolarit/criticit siccome meglio individuate in motivazione e da
intendersi parte integrante del presente dispositivo;
che, conseguentemente, la Regione Calabria dovr, entro il termine di 60 giorni prescritto dalla legge, procedere alladozione dei provvedimenti idonei a rimuovere
le irregolarit e a ripristinare gli equilibri di bilancio.
ORDINA
che, a cura della Segreteria, copia della presente Deliberazione e dell'allegata
relazione siano trasmesse:
3
al Presidente della Regione Calabria e al Presidente del Consiglio regionale, ai fini delladozione, per quanto di rispettiva competenza, dei provvedimenti idonei a
rimuovere le rilevate irregolarit e a ripristinare gli equilibri di bilancio (art.1,
comma 7, del d.l. n. 174/2012 e s.m.i);
alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze per le determinazioni di competenza (art. 1, comma 8, d.l. n. 174/2012 e s.m.i).
Cos deciso in Catanzaro, nella Camera di consiglio del 10 ottobre 2013.
Il magistrato relatore Il Presidente f.f.,relatore
F.to Cons. Natale LONGO F.to Dott. Giuseppe Ginestra
Depositato in Segreteria il 10 ottobre 2013
Il Direttore della Segreteria
F.to Dr. Elena Russo
1
REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA
RELAZIONE
BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE CALABRIA PER LESERCIZIO FINANZIARIO 2013
(art. 1, comma 3, della legge 7 dicembre 2012, n. 213)
Approvata nelladunanza del 10 ottobre 2013
Magistrato relatore, Dott. Natale LONGO
2
__________________________________________________________
Magistrato relatore : Dr. Natale LONGO
Funzionario Rag. Michele PAPANDREA
3
Premessa
Con il D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/2012, il legislatore
nazionale ha inteso rafforzare i controlli della Corte dei conti sul complesso sistema della
finanza pubblica allargata.
In tal senso dispone proprio il primo comma dellart. 1, che ridefinisce il ruolo della Corte
dei conti quale istituzione fondamentale ai fini del coordinamento della finanza pubblica, in
particolare tra i livelli di governo statale e regionale, nonch per garantire il rispetto dei vincoli
finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, richiamando alluopo gli
articoli 28, 81, 97, 100 e 119 della Costituzione.
In particolare lart. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 ha stabilito che le Sezioni
regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti
consuntivi delle Regioni con le modalit e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi 166
e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi
annuali posti dal patto di stabilit interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di
indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilit
dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarit suscettibili di pregiudicare, anche in
prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti.
Con deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n.
6/SEZAUT/2013/INPR - Adunanza del 22 febbraio 2013 sono state approvate le linee-guida
ed i criteri per la redazione della relazione per il bilancio di previsione 2013.
Il presidente della Regione Calabria ha inoltrato a questa Corte la propria relazione (prot.
n. 0005187586 dell11/02/2013, prot. in arrivo n. 0000629 del 12/02/2013) sul bilancio di
previsione ex art. 1, comma 3, del d.l. n. 174/2012.
Dal canto suo, il Dirigente Generale del dipartimento bilancio ha curato la compilazione e
trasmesso a questa Corte la relazione-questionario relativa al bilancio di previsione 2013 della
regione Calabria (acquisita con prot. n. 1531 del 24/04/2013), in luogo del Collegio dei revisori
che, in quel momento. non era ancora stato istituito.
Infatti, cos come gi rilevato da questa Corte dei conti nella relazione di parifica al
rendiconto 2012 (pag. 39 e segg.), la Regione Calabria ha provveduto in ritardo, con legge
regionale del 29 marzo 2013, n. 14, a disciplinare il Collegio dei revisori dei conti della Giunta
regionale della Regione Calabria, i cui membri non risultano tuttora effettivamente nominati.
Successivamente il Magistrato istruttore, con nota n. 981-04/06/2013, ha instaurato
regolare contraddittorio con lEnte, chiedendo ulteriori elementi ad integrazione del
questionario pervenuto.
Le controdeduzioni prodotte dal Presidente della Regione sono pervenute con nota prot.
n. 211881 del 25/6/2013 (acquisita al prot. n. 2253 del 26/6/2013).
4
Successivamente, questa Sezione del Controllo ha approvato una Bozza di relazione sul
bilancio di previsione della Regione Calabria per lesercizio finanziario 2013, regolarmente
trasmessa alla Regione con nota prot. n. 2687 del 3 settembre 2013, rispetto alla quale la
Regione ha controdedotto in data 18 settembre 2013 (nota acquisita al prot. n. 2785 del 18
settembre 2013).
Al termine dellattivit istruttoria, sono state accertate irregolarit e criticit, di seguito
esposte, ritenute pregiudizievoli o comunque sintomatiche di inefficienze della gestione
finanziaria dellEnte, per le quali i chiarimenti forniti non hanno consentito di superare le
osservazioni formulate dal Magistrato istruttore.
5
SEZIONE II - REGOLARITA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE
2.1 Spesa per il personale
Lente ha riferito che nelle previsioni di bilancio la spesa per il personale rispetta i limiti di cui
allart. 9, comma 1, d .l. n. 78/2010, nonch che alla data odierna non sono state effettuate
assunzioni per l'anno 2013 e che Il risparmio di spesa conseguito a fronte delle cessazioni
2012 stato pari a 4.343.263,84.
A fronte della richiesta istruttoria finalizzata ad acquisire dimostrazione amministrativa
(pensionamenti etc..) e contabile dei detti risparmi di spesa (poste di bilancio del rendiconto
2012 e del preventivo 2013), lente ha riferito di aver quantificato detto risparmio secondo le
indicazioni riportate dalla nota prot. n. 11786 del 22.02.2011 del Dipartimento della Funzione
Pubblica, che per testualmente riguarda esclusivamente la programmazione delle assunzioni.
Ad ogni modo e nel merito, occorre rilevare che detto risparmio di spesa, come evidenziato
dalla stessa amministrazione, ha natura teorica, in quanto calcolato sempre per lintero
esercizio finanziario (rectius, su 13 mensilit anche nei casi di cessazione dal servizio
infrannuale). Pertanto, non possibile ricostruire una corrispondenza tra il risparmio per
turnover come sopra determinato ( 4.343.263,84) e le poste di bilancio (id est, rendiconto
2012 e bilancio di previsione 2013).
Inoltre, i suddetti risparmi di spesa non tengono conto della spesa del personale relativa agli
enti partecipati dalla Regione.
Peraltro, quanto alla complessiva spesa per il personale, emerso che gli importi delle
previsioni 2013 superano gli impegni definitivi 2012, come risulta dalla seguente tabella
Dirigenti Personale non dirigenziale TOTALE
Impegni definitivi 2012 19.003 86.775 105.778
Previsioni assestate 2013
20.781 85.273 106.054
Tuttavia, quanto al disposto dellart. 1, comma 557, della L. n. 296/2006 (che, secondo la
tabella inviata dallamministrazione, risulta rispettato fino al 2012), la Regione ha
puntualizzato che lindicazione riportata per il 2012 relativa agli impegni definitivi, mentre
quella del 2013 si riferisce a previsioni di Bilancio e, quindi, ulteriormente modificabili entro la
fine dellesercizio finanziario 2013.
2.5 Andamento delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale:
Dai dati forniti dalla regione, emerge un trend complessivo di riduzione dal 2010 alle previsioni
2013. In particolare si evince che la spesa (dati di competenza) passata da 12.800 migliaia
di euro del 2010 a 12.400 migliaia di euro del 2011, a 9.800 migliaia di euro del 2012, mentre
le previsioni relative al 2013 si attestano a 9.300 migliaia di euro del 2013.
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anni 2010 2011 2012 2013 Comparto 14.459 13.959 14.068 12.722 Dirigenza 8.724 8.659 8.659 8.659 totali 23.183 22.618 22.727 21.381
dati forniti dalla Regione
Tuttavia, lamministrazione ha precisato che per gli anni 2012 e 2013 ancora non sono stati
sottoscritti i relativi contratti collettivi, cosicch i relativi dati sono solo di previsione.
Peraltro, relativamente al personale non dirigenziale, si registrato nel 2012 un lieve
incremento rispetto al 2011.
2.6 Incidenza tra spesa di personale e spesa corrente con riferimento agli
stanziamenti iniziali 2013 (art.1, comma 557 della legge 296/2006. art. 76, comma 7, del
D.L.n.112/2008).
La Regione ha comunicato, ma senza specificare lallocazione in bilancio, che la previsione
2013 relativa alla spesa per il personale ammonta ad euro 106,2 milioni di euro, mentre la
spesa corrente complessiva prevista in bilancio, al netto della spesa sanitaria, pari a 914,6
milioni di euro. Il rapporto di incidenza a previsione quindi pari a 11,6 per cento, in lieve
incremento rispetto al 2012 (11%).
Nel dato fornito relativo al 2013 non risulta tuttavia inserita la spesa per il personale degli enti
partecipati, contrariamente a quanto previsto dallart. 76, comma 7, del D.L.n.112/2008, a
norma del quale occorre computare anche le spese sostenute anche dalle societ a
partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di
servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di
interesse generale aventi carattere non industriale, n commerciale, ovvero che svolgono
attivit nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di
natura pubblicistica.
2.9 Spesa per incarichi di consulenza e studio (rispetto del limite massimo previsto
dallart. 6, d.l. n. 78/2010), anche nel settore informatico (art. 1, co. 146, l. n.
228/2012).
A fronte della richiesta istruttoria finalizzata ad acquisire le direttive adottate dalla regione,
anche nei riguardi delle aziende sanitarie, ai fini del rispetto, nellesercizio 2013, dei limiti
previsto dalla legge, lamministrazione ha trasmesso n. 2 circolari del Dipartimento di
Presidenza della regione (n. 39552 del 5 febbraio 2013 e n. 125454 del 12 aprile 2013),
contenenti disposizioni utili allo scopo (sono anche previsti blocchi informatici e
amministrativi, sugli impegni di spesa, tesi al rispetto delle succitate direttive). Analoga
iniziativa, tuttavia, non stata comprovata nei riguardi delle aziende sanitarie.
Si richiama la necessit di verificare, gi in corso desercizio, leffettivo rispetto delle normativa
in questione, anche da parte delle aziende sanitarie.
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2.12 Termini di pagamento per i beni e servizi, ai sensi del novellato d. lgs. n.
192/2012, che recepisce la direttiva 2011/7/UE in materia di lotta contro i ritardi di
pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e Pubbliche Amministrazioni.
Lamministrazione Regionale non si trova nelle condizioni di poter ottemperare
sistematicamente alle recenti disposizioni sui termini di pagamento per i beni e servizi, come
peraltro testimoniato, tra laltro, dallesistenza di numerose procedure esecutive e
dallaccumulo di residui passivi, anche particolarmente vetusti.
Peraltro, con delibera n. 223/2012, la giunta regionale, pur richiamando lart.9, comma 2, del
D.L.78/2010, ha dato indirizzo allamministrazione regionale, al fine di conseguire il rispetto del
patto di stabilit, affinch sia data sostanzialmente priorit ai pagamenti di spese non
computate ai fini del patto, prevedendo nel contempo che Il Dirigente del Settore Ragioneria
generale, qualora accerti la compatibilit della spesa disposta dai singoli atti di spesa con
l'andamento complessivo delle spese regionali, ne d esecuzione; qualora, invece, la verifica
sugli atti di spesa dia esito negativo, la Ragioneria generale restituisce gli atti di spesa al
Dipartimento emittente.
In materia, pare appena il caso di richiamare levoluzione della giurisprudenza costituzionale in
materia di norme sospensive delle azioni esecutive nei confronti di aziende sanitarie locali e
ospedaliere delle Regioni sottoposte a Piano di rientro dai disavanzi sanitari, da ultimo
rinnovata fino al 31 dicembre 2013, dall' art. 1, comma 51 della l. 13 dicembre 2010, n. 220,
come modificato, da ultimo, dallart. 6-bis, comma 2, lettere a) e b), del d.l. 13 settembre
2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189. In
particolare, da ultimo la Consulta (sentenza n. 186 del 3 luglio 2013) ha dichiarato
lillegittimit costituzionale di queste disposizioni per violazione dellart. 111 della Costituzione,
avendo ritenuto che lesigenza di assicurare la continuit della erogazione delle funzioni
essenziali connesse al Servizio sanitario fosse gi da tempo sufficientemente garantita dalla
previsione di cui allart. 1, comma 5, del d.l. 18 gennaio 1993, n. 9 (Disposizioni urgenti in
materia sanitaria e socio assistenziale), convertito, con modificazioni, dalla legge 18 marzo
1993, n. 67, in base alla quale assicurata (ma nel rispetto di puntuali vincoli e modalit di
azione amministrativa) la impignorabilit dei fondi a destinazione vincolata essenziali ai fini
della erogazione dei servizi sanitari.
SEZIONE III - DATI CONTABILI
3.1 Equilibri di competenza. Disavanzo di parte corrente. Disavanzo di competenza
Secondo i dati riassunti nella tabella seguente, il bilancio di previsione contempla un disavanzo
di parte corrente, in termini di competenza, pari a euro 1.429.819,51, nonch di parte
capitale, in termini di competenza, pari a euro 3.701.133,56.
La sussistenza di un disavanzo di competenza corrente evidenzia che lEnte prevede di
impiegare, per lordinario funzionamento, risorse maggiori di quelle ordinariamente incassate e
che dunque sar costretto, per finanziarle, a ricorrere ad entrate in conto capitale ovvero
straordinarie (nella specie, avanzo di amministrazione presunto), vale a dire a risorse che, per
8
loro natura, in base ai principi di sana gestione, dovrebbero essere, previo effettivo
accertamento, preferenzialmente destinate al finanziamento della spesa per investimenti.
Conseguentemente ai saldi indicati, lente prevede dunque un disavanzo di competenza
complessivo di euro 5.140.703,39, che ha ritenuto di poter coprire facendo ricorso allavanzo
di amministrazione presunto.
La previsione di un disavanzo della gestione di competenza costituisce un fattore di rischio ai
fini della costruzione di una situazione di bilancio in equilibrio nei futuri esercizi. Infatti, un
disavanzo di gestione, pur in costanza di saldo positivo di amministrazione (in disparte la
problematica della sua attendibilit), evidenzia in sostanza che lEnte prevede di impiegare
risorse accumulate nei precedenti esercizi e che, pertanto, qualora mantenga anche in futuro il
medesimo livello di spesa, consumer verosimilmente del tutto le risorse pregresse e
conseguentemente produrr disavanzi non solo di gestione, ma anche di amministrazione.
In sede istruttoria, lEnte ha riferito, in proposito, che il saldo negativo tra entrate e spese
correnti determinato dalliscrizione delle economie di spesa e dalle economie derivanti dal
riaccertamento/eliminazione di residui propri o in perenzione (rilevate contabilmente alla data
di stesura del bilancio) relative ad assegnazioni statali e comunitarie con vincolo di
destinazione. Tali somme (in prevalenza economie di stanziamento, stanziate e non impegnate
nel corso dellesercizio finanziario 2012) devono essere rese immediatamente disponibili in
considerazione della necessit di garantire la spesa nel settore sanitario, nonch,
principalmente, lattuazione dei programmi comunitari e nazionali e non incorrere nella
riduzione (es. regola comunitaria delln+2) dei relativi fondi con grave danno allerario
regionale.
9
(valori in migliaia di euro)
Gestione di competenza previsione
Rendiconto n-2
Rendiconto n-1 2012
PRECONSUNTIVO
Bilancio di previsione 2013 corretto in sede di
contraddittorio
ENTRATE Titoli I, II e III (A) 4.551.833,18 4.344.427,94 4.254.267,32
di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome(B) 145,38 6,08 -
Altre Entrate corr. per Sanit registrate nelle cont. spec. (C) 1.000.000,00 1.000.000,00 1.778.927,53
Altre Entrate correnti registrate nelle contabilit speciali (D) 73.038,08 1.251.776,71 45.355,00
Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 5.624.871,26 6.596.204,65 6.078.549,86
Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: Titolo IV (F) 831.471,83 797.778,69 867.302,32
di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) - - -
di cui: Riscossione crediti (H) - - -
Accensione di prestiti: Titolo V (I) 1.010.924,21 539.369,80 279.650,90
di cui: Anticipazioni di cassa (J) 250.000,00 250.000,00 200.000,00
Totale conto capitale: (F+I)=(K) 1.842.396,04 1.337.148,49 1.146.953,22
Contabilit speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) 775.000,00 775.000,00 500.000,00
Totale Entrate (E+K+L)=(M) 8.242.267,30 8.708.353,14 7.725.503,07
Spese di parte corrente: Titolo I (N) 6.218.650,34 6.172.831,65 5.600.655,66
di cui: spesa corrente sanitaria (N1) 4.826.115,97 4.837.835,75 4.657.852,59
di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome(O) 10.070,82 - -
Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilit speciali (P) 1.000.000,00 1.000.000,00 1.778.927,53
Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilit speciali (Q) 73.038,08 1.251.776,71 45.355,00
Rimborso di prestiti: Titolo III (R) 332.949,06 332.998,13 283.431,17
di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 250.000,00 250.000,00 200.000,00
Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) 7.624.637,48 8.757.606,48 7.708.369,36
Spese in conto capitale: Titolo II (U) 3.975.773,25 4.104.138,50 4.657.837,10
di cui: concessioni di crediti (V) 13.280,32 16.750,32 -
di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) - 30,53 -
Spese per contabilit speciali al netto di (P+Q): Titolo IV (X) 775.000,00 775.000,00 500.000,00
Totale delle Spese (T+U+X)=Y 12.375.410,73 13.636.744,98 12.866.206,46
Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) - 1.749.766,22 - 1.911.401,83 - 1.429.819,51
Saldo netto c/capitale (K-H-J)(U-V) - 2.370.096,89 - 3.000.239,68 - 3.710.883,88
Saldo netto cont. Spec. (LX) - - -
Saldo entrate-spese (M-Y) - 4.133.143,44 - 4.928.391,84 - 5.140.703,39
Avanzo di amministrazione presunto 4.133.143,44 4.928.391,84 5.140.703,39
10
3.5 Copertura del disavanzo di gestione mediante avanzo di amministrazione solo
presunto
Sempre ad avviso della Regione, il saldo negativo sarebbe, per le ragioni gi esposte,
correttamente coperto mediante lavanzo di amministrazione presunto generato dai suddetti
fondi con vincolo di destinazione non impegnati nellanno precedente e/o derivanti dal
riaccertamento di residui propri o perenti, riprodotti nei pertinenti capitoli della spesa. In
proposito, lamministrazione ha richiamato il disposto dellart. 9, comma 4, e dellart. 52,
comma 7, lett. a), della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8, secondo cui nel bilancio di
previsione iscritto il saldo finanziario presunto alla chiusura dellesercizio precedente a quello
cui il bilancio si riferisce.
In particolare, secondo lart. 5 della legge di bilancio 2013, lavanzo di amministrazione
presunto, stimato in euro 5.140.703.392,35, utilizzato per come di seguito specificato:
A. euro 1.476.173.253,38 per la reiscrizione in bilancio delle economie di spesa
dellesercizio 2012 finanziate con fondi assegnati con vincolo di destinazione cos come
indicato nella parte A, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;
B. euro 380.762.392,21 per la copertura dei residui perenti cos come indicato nella parte
B, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;
C. euro 380.707.221,31 per la copertura di spese finanziate con la quota di disponibilit
residua, cos come indicato nella parte C, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;
D. euro 2.903.060.525,45 per la copertura del fondo pluriennale vincolato di cui ai
capitoli 83010301, 83010302, 83010304, 83010305, 3010306, 83010307,
83010308, 83010309, 83010310 dello stato di previsione della spesa del bilancio
2013.
Tuttavia, in proposito, non pu che richiamarsi la ormai consolidata giurisprudenza della
Consulta, che in un recente arresto ha dichiarato costituzionalmente illegittimi i commi 5, 6, 7,
8 e 9 dellart. 1 della legge regionale della Regione Campania n. 5 del 2011, per violazione
dellart. 81 quarto comma Cost., proprio in quanto disponevano che la copertura
finanziaria di alcune voci di spesa del bilancio di previsione 2011 fosse realizzata attraverso
lutilizzazione dellavanzo di amministrazione dellesercizio precedente soltanto presunto,
poich ancora in pendenza di accertamento per effetto della mancata approvazione del
rendiconto.
In particolare, la Corte costituzionale ha evidenziato che il risultato di amministrazione non
ancora accertato attraverso lapprovazione del rendiconto dellanno precedente si sostanzia in
una mera stima provvisoria priva di valore giuridico (giuridicamente inesistente) ai fini delle
corrispondenti autorizzazioni di spesa; pertanto, nessuna spesa pu essere accesa in
poste di bilancio correlate ad un avanzo presunto.
11
Al contrario, puntualizza la Corte, la fisiologia contabile nel senso delliscrivibilit
dellavanzo solo in corso di gestione, perch il termine per lapprovazione del bilancio di
previsione antecedente a quello di chiusura dellesercizio precedente.
In buona sostanza, coerentemente con lapproccio prudenziale tipico della pratica contabile, i
principi costituzionali interdicono lutilizzazione dellavanzo presunto per costruire gli equilibri
del bilancio, in quanto entit economica di incerta realizzazione e, per ci stesso, produttiva di
rischi per la sana gestione finanziaria dellente pubblico.
Per giunta, la Consulta non ha mancato di evidenziare che la situazione di pregiudizio per gli
equilibri di bilancio viene aggravata dalla natura corrente e/o obbligatoria (come nella specie,
stante il disavanzo di parte corrente) delle spese coperte con lavanzo di amministrazione
presunto.
Nella medesima sentenza n. 70/2012 e soprattutto nella successiva pronunzia n. 192/2012, la
Consulta ha altres puntualizzato che Lunica eccezione a questo principio riguarda la
utilizzazione di fondi vincolati rimasti inutilizzati al termine degli esercizi precedenti, quando
permangano le finalit perseguite attraverso il loro originario stanziamento. In tale evenienza
(verosimilmente nella specie ricorrente per parte dellavanzo vincolato in questione), i vincoli
di destinazione delle risorse confluenti a fine esercizio nel risultato di amministrazione
permangono anche se questultimo non capiente a sufficienza o negativo: in questi casi
lente deve ottemperare a tali vincoli attraverso il reperimento delle risorse necessarie per
finanziarie gli obiettivi, cui sono dirette le entrate vincolate rifluite nel risultato
di amministrazione negativo o incapiente. Tuttavia, la deroga al principio generale pu essere
adottata soltanto in relazione alla permanenza delle finalit originarie e non con riguardo ai
nuovi obiettivi enunciati in sede di reiscrizione delle somme nellesercizio di
competenza. Infatti, leccezione al principio di correlazione al risultato positivo di
amministrazione giustificata dalla clausola generale in materia contabile che garantisce
lesatto impiego delle risorse stanziate per specifiche finalit di legge (sent. n. 70/2012).
Daltra parte, la Corte costituzionale ha puntualizzato che, ai fini della legittima applicazione
del richiamato regime eccezionale (utilizzazione dellavanzo di amministrazione presunto
vincolato), necessario che la legge di approvazione del bilancio di previsione e le note a
corredo dello stesso devono individuare con esattezza le ragioni normative dei fondi vincolati,
nel rispetto dei principi di chiarezza e di verificabilit dellinformazione. Dunque, non
sufficiente invocare genericamente lutilizzo di un avanzo vincolato o di fondi POR e FAS:
lAmministrazione che lo invoca deve invece rendere ragione del vincolo normativo esistente e
della sua effettiva osservanza, indicandone chiaramente le fonti normative e producendo nella
legge approvativa del bilancio e nei suoi allegati tutte le informazioni atte a consentire
unefficace verifica della ricorrenza, nel caso specifico, del vincolo di destinazione e del suo
effettivo rispetto, come emergente da un adeguato livello di dettaglio circa limpiego dei fondi.
Infine, la Corte ha specificato che Al di fuori di questa fattispecie, il principio di tutela degli
equilibri di bilancio contenuto nellart. 81, quarto comma, Cost., impedisce di estrapolare dalle
risultanze degli esercizi precedenti singole partite ai fini della loro applicazione al bilancio
12
successivo. Si tratta di una regola posta a presidio della sana gestione finanziaria, dal
momento che la sottrazione di componenti attive dallaggregato complessivo (il quale
determina il risultato di amministrazione), effettuata senza la previa verifica di sussistenza
dellavanzo, pu aggravare gli eventuali saldi negativi del conto consuntivo. Essa viene infatti a
ridurre il saldo economico (risultante dallaggregato complessivo costituito dai residui attivi, dai
residui passivi e dal fondo di cassa) in misura pari alla risorsa sottratta per la reiscrizione
nellesercizio successivo. Trattasi, come tale, di una pratica, sostanzialmente elusiva della
salvaguardia degli equilibri complessivi di bilancio (sent. n. 192/2012).
3.1 bis Equilibri di cassa Lente prevede un saldo attivo sia della gestione corrente che di quella complessiva.
GESTIONE DI CASSA - (valori in migliaia di euro)
Gestione di cassa (risc./pag. tot.: residui + competenza)
Rendiconto n-2
Rendiconto n-1
(PRECONSUNTIVO 2012)
Bilancio di previsione n
Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) 4.151.139,83 4.320.127,24 6.854.433,72
di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) 343,20 124,08 978,28
Altre Entrate corr. per Sanit registrate nelle cont. spec. (C) 549.085,34 542.046,35 1.778.927,53
Altre Entrate correnti registrate nelle contabilit speciali (D) 42.096,98 262.559,83 164.414,91
Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 4.742.322,15 5.124.733,42 8.797.776,16
Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) 500.537,95 335.243,37 4.399.715,38
di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) 0,00 0,00 211,88
di cui: Riscossione crediti (H) 0,00 0,00 0,00 Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) 181.957,53 10.751,31 868.126,40 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0,00 0,00 200.000,00 Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) 682.495,48 345.994,68 5.267.841,78
Riscoss. da contabilit speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) 180.000,00 100.000,00 579.093,50
Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) 5.604.817,63 5.570.728,10 14.644.711,44 Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) 3.943.224,97 4.360.080,77 6.032.598,06
di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) 3.138.769,00 3.595.620,47 4.125.275,20
di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) 6.062,00 0,00 0,00
Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilit speciali (P) 457.664,38 226.683,59 2.185.711,25
Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilit speciali (Q) 60.033,92 283.852,13 50.766,27
Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) 60.811,56 68.172,46 324.727,85
di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0,00 0,00 200.000,00
Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) 4.521.734,83 4.938.788,95 8.593.803,43 Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) 676.402,75 680.042,97 1.762.179,20 di cui: concessioni di crediti (V) 6.115,80 1.541,19 11.200,30
di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) 0,00 30,53 0,00
Pagamenti per contabilit speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) 3.351,69 139.924,69 500.000,00
Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y 5.201.489,27 5.758.756,61 10.855.982,63
Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) 220.587,32 185.944,47 403.972,73
Saldo netto c/capitale (K-H-J)(U-V) 12.208,53 -332.507,10 3.316.862,88 Saldo netto cont. Spec. (LX) 176.648,31 -39.924,69 79.093,50 Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) 403.328,36 -188.028,51 3.788.728,81
fonte: dati forniti nel questionario integrati nelle controdeduzioni
13
La tabella evidenzia tuttavia che le previsioni 2013 (pur essendo coerenti con le previsioni
totali di cassa degli anni precedenti, come rappresentato dalla regione in sede di
contraddittorio) non sono in linea con lammontare di pagamenti/riscossioni totali degli anni
precedenti. Infatti, come agevolmente si evince dalla tabella precedente, la regione prevede di
riscuotere oltre 14 miliari di entrate totali a fronte di poco pi di 5 miliardi di entrate totali dei
due anni precedenti (dati da rendiconto). Allo stesso modo, si prevedono pagamenti totali per
oltre 10 miliardi a fronte di oltre 5 miliardi di riscossioni totali dei due anni precedenti.
In particolare, si evidenzia che lente prevede un notevole incremento delle entrate correnti
rispetto a quelle risultanti dai rendiconti degli esercizi precedenti (non rispetto alle previsioni
degli anni precedenti, rispetto alle quali risulta invece un lieve decremento).
A fronte della richiesta istruttoria di motivare e documentare detta evidenza, lente ha riferito
che le previsioni di cassa delle entrate della parte effettiva del bilancio, possono essere
influenzate dallandamento degli accertamenti degli esercizi precedenti.
Correlativamente, lente prevede un notevole incremento dei pagamenti correnti, anche con
riferimento alla spesa sanitaria.
A fronte della richiesta istruttoria di motivare e documentare detta evidenza, lente ha riferito
lopportunit di effettuare il confronto con le previsioni relative agli esercizi precedenti e ha
richiamato i principi (segnatamente quello di competenza finanziaria) del decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118, applicabili a decorrere dal 2014, in ossequio ai quali gli scostamenti tra
previsioni e accertamenti/riscossioni tenderanno a ridursi notevolmente.
Lente prevede altres un considerevole incremento, rispetto al rendiconto 2012, delle entrate e
delle spese in conto capitale, la cui concreta realizzazione appare condizionata alleffettivo
trasferimento e impiego di risorse relative alla gestione di interventi comunitari.
Ad ogni modo, si sollecita lamministrazione a monitorare diligentemente la gestione di cassa,
anche considerato che lesercizio 2012 si chiuso con un saldo di cassa di esercizio negativo (-
euro 299.877.053,59), nonch con un saldo negativo della gestione di cassa complessiva (-
euro 188.028.525,88).
3.3 Analisi delle contabilit speciali/partite di giro
Dalla elencazione delle contabilit speciali/altre partite di giro emerge limpropria
contabilizzazione di poste che non presentano i caratteri tipici dei servizi conto terzi/partite di
giro (ad esempio: pagamenti di emolumenti al personale).
In proposito, occorre che lamministrazione verifichi attentamente la corretta allocazione delle
poste, tenuto conto che limpropria imputazione tra le partite di giro rischia di alterare i saldi
contabili nonch il computo relativo al patto di stabilit (e in genere ai vincoli di bilancio).
Si richiama, in proposito, quanto gi deliberato in sede di parifica sul rendiconto 2012 nonch
quanto previsto dallart. 7 del D.lgs. n. 118/2011, dallart. 1 del decreto Ministro dellEconomia
e delle Finanze n. 0017114 del 5 marzo 2007, e dal Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 28 dicembre 2011.
14
3.4 Risultato di amministrazione
Richiamate le considerazioni svolte in merito allimpiego a copertura dellavanzo solo presunto,
si ribadiscono in via generale le osservazioni gi avanzate da questa Corte, fin dallanalisi del
rendiconto 2009, in tema di attendibilit del saldo di amministrazione, sia con riferimento alla
necessit di riaccertamento rigoroso dei residui attivi che con riferimento alla tematica della
copertura dei residui perenti.
Inoltre, in sede istruttoria si richiesta, senza esito, specifica quantificazione dei disimpegni
effettuati in ossequio alla delibera di giunta n. 223/2012, punto n.3, secondo cui il
dipartimento bilancio e patrimonio pu procedere al disimpegno delle risorse vincolate per le
quali non sar effettuato il pagamento entro il corrente esercizio, dandone comunicazione ai
dipartimenti competenti.
In tema, si richiama quanto gi deliberato in sede di parifica sul rendiconto 2012, ovvero che il
disimpegno di cui alla citata delibera della Giunta regionale, oltre a non trovare alcun
riscontro nella normativa e nei principi contabili, determina lulteriore confluenza di risorse
(fittizie) nellavanzo di amministrazione.
Quanto allapplicazione della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47, Titolo II, in ordine al
graduale adeguamento del sistema contabile regionale ai principi del decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (circolare n. 3358 del 4 gennaio 2012), occorre assicurare la neutralit,
ad ogni fine, delliscrizione a fondi pluriennali.
Si rileva altres che il saldo di cassa finale 2012 non coincide con il saldo di cassa iniziale
2013.
In sede istruttoria lAmministrazione ha chiarito che la fase di predisposizione del bilancio 2013
stata avviata ad inizio novembre 2012. Gi in quella fase stata effettuata una previsione
dei residui attivi e passivi, dellavanzo di amministrazione presunto e dellavanzo di cassa,
aggiornati da ultimo alla data del 15 dicembre, prima della definitiva approvazione da parte del
Consiglio regionale. Risulta evidente che la gestione di cassa dellultimo periodo dellanno ha
modificato i valori del saldo finale di cassa rispetto alla previsione 2013. Con lassestamento di
bilancio, il valore del saldo di cassa viene riallineato.
Si raccomanda allente, per il futuro, di allineare i dati gi in sede di approvazione del bilancio
di previsione.
3.12 Fondo svalutazione crediti.
In proposito, deve rilevarsi che la contabilit dellente evidenzia un notevole ammontare di
residui attivi al 31.12.2012 (6.817.196.058,26), superiore (127,32%) al valore-soglia
costituito dallimporto degli accertamenti di competenza.
Per giunta, lanalisi della loro vetust fa emergere una considerevole massa di residui attivi di
origine remota (ovvero formatisi precedentemente al 2008) e quindi verosimilmente di dubbia
esigibilit, pari a euro 1.950.254.604,16, escluse le partite di giro, scarsamente movimentati
nellesercizio.
15
A fronte di detto dato, lamministrazione non ha prudenzialmente costituito un fondo
svalutazione crediti (obbligatorio solo dal 2014).
Tuttavia, lamministrazione ha fatto presente di aver accantonato nellArea di intervento 8,
Programma 8.2, UPB 8.2.01.04 (fondi di riserva diversi) dellimporto di 292 milioni di euro
(importo che salirebbe a 450 milioni con lassestamento di bilancio), somme tolte dalla
disponibilit della spesa per far fronte ad eventuali problemi inerenti alla possibile inesigibilit
dei residui attivi allocati ai capitoli che finanziano il POR 2000-2006, la legge 64/86, la legge n.
185/92 e la legge 194/98.
3.14 Copertura dei residui perenti
E risultato in sede istruttoria che l'importo complessivo presunto degli impegni di spesa
regolarmente assunti negli esercizi precedenti, in perenzione amministrativa alla chiusura
dell'esercizio 2012, pari ad euro 543.946.274,58, di cui euro 254.520.313,30 di parte
corrente ed euro 289.425.961,28 di parte capitale. L'importo complessivo iscritto nelle
apposite UPB dello stato di previsione della spesa 8.3.01.01 (parte corrente) e 8.3.01.02
(parte in conto capitale), relativo ai residui in perenzione amministrativa che si prevede
possano essere reclamati dai creditori nel corso dell'esercizio finanziario 2013, determinato in
euro 380.762.392,21, corrispondente al 70 per cento del totale dei residui perenti presunti, di
cui euro 178.164.219,31 (capitolo 7003101) di parte corrente ed euro 202.598.172,90 di parte
capitale (capitolo 7003201).
La Regione ha riferito che i residui perenti sono coperti per il 70 per cento del loro ammontare
presunto. Tale percentuale era del 60 per cento nel 2012 e del 49 per cento nel 2011. Si
richiamano in merito le considerazioni gi svolte in materia di applicazione dellavanzo
presunto a copertura di squilibri di competenza.
Pur prendendo atto del positivo incremento della percentuale di copertura, si richiamano, a fini
di sensibilizzazione dellamministrazione, le argomentazioni riferite dalla Consulta nella
sentenza n.70/2012 , ove si evidenziato che la perenzione, fino alla decorrenza dei termini
per la prescrizione, non produce per alcun effetto sul diritto del creditore, la cui posizione
assolutamente intangibile da parte dei procedimenti contabili. Per questo motivo
lamministrazione debitrice deve essere sempre pronta a pagare secondo i fisiologici andamenti
dellobbligazione passiva: le somme eliminate, ma correlate a rapporti obbligatori non
quiescenti, devono quindi essere reiscritte nellesercizio successivo a quello in cui
maturata la perenzione per onorare i debiti alle relative scadenze.
Peraltro, la Consulta non ha mancato di sottolineare come lindefettibile principio di
conservazione delle risorse necessarie per onorare il debito della pubblica amministrazione si
di recente accentuato attraverso una pi rigorosa disciplina dei tempi di adempimento da parte
di questultima (decreto legislativo n. 192/2012, attuativo della direttiva 2000/35/CE, e
direttiva 16 febbraio 2011, n. 2011/7/UE).
16
3.17 Fondo per oneri latenti
Lente ha riferito di aver provveduto allistituzione del fondo in questione, con importo di euro
3.000.000,00 di euro allocati al capitolo 12040911.
Come gi evidenziato in sede di giudizio di parificazione sul rendiconto 2012, limporto dei
fondi (euro 10 milioni nel Fondo di riserva per le spese obbligatorie e dordine ed euro 3
milioni nel Fondo per il pagamento dei debiti pregressi accertati e riconosciuti nei confronti di
enti, persone fisiche e giuridiche, istituzioni ed organismi vari derivanti da attivit
dellamministrazione regionale) appare evidentemente sottodimensionato rispetto alla
considerevole mole di contenzioso gravante sulla regione Calabria.
3.19 Entrate tributarie
E stato rilevato in sede istruttoria che:
1) si prevedono per il 2013 maggiori accertamenti, rispetto al 2012, da entrate quota
accisa sulla benzina, Arisgam e tributo speciale da conferimenti in discarica. Occorre
fornire adeguata motivazione.
2) il notevole incremento previsto per le riscossioni coattive, sul quale si sono richieste
informazioni.
Lamministrazione ha tuttavia riferito che la fase di predisposizione del bilancio 2013 stata
avviata ad inizio novembre 2012, quando ancora le attivit di accertamento 2012 relative alle
entrate tributarie non erano state ancora completate, cosicch le previsioni di competenza
2013 delle imposte e tasse regionali sono state effettuate sulla base degli accertamenti
definitivi 2011.
La natura prudenziale delle previsioni risulta confermata, secondo quanto riferito dalla regione,
anche dalla previsione a zero nei capitoli delle riscossioni delle tasse automobilistiche non
versate negli anni precedenti, pur nella consapevolezza che le stesse si sarebbero comunque
verificate nel corso dellanno, come di fatto poi stato (circa 27 milioni di euro a met giugno,
gran parte delle quali impiegate tuttavia per la copertura di nuove spese disposte da leggi
regionali approvate nel 2013). Lunica eccezione riguarda le entrate per il recupero
dellevasione fiscale di cui ai capitoli 11040005 e 11050004, la cui dotazione per il 2013 stata
calcolata in base alle riscossioni mensili di fine anno 2012 proiettate sullintero anno 2013. Le
somme registrate per il recupero dell'evasione fiscale del 2012 sono infatti riferite ai soli mesi
di novembre e dicembre, in quanto la Convenzione con l'agenzia delle Entrate stata siglata il
5 settembre 2012 repertorio n. 1331 in attuazione della D.G.R. n. 385/2012. Le entrate
previste nel 2013 sono invece riferite all'intero anno. A conferma della correttezza delle
previsioni la Regione ha precisato che le riscossioni a met giugno sui due capitoli indicati
pari a circa 10 milioni di euro (la previsione del bilancio per lintero anno pari a euro
19.250.565,84).
17
Tenuto conto delle suddette modalit di quantificazione delle previsioni (e del sopravvenuto
impiego delle maggiori riscossioni di tasse automobilistiche), si evidenzia ulteriormente
lopportunit di un adeguato monitoraggio della gestione di cassa.
3.21 Recupero evasione tributaria
E stato rilevato in sede istruttoria che dai dati forniti si evince che nel mentre per lanno 2011
sono stati riscossi solamente (12%) 18 milioni di euro da evasione tributaria a fronte di 150
milioni circa di accertamenti, per il 2013 si prevede di incassare 27 milioni di euro circa a
fronte di accertamenti per 80 milioni di euro circa (33%).
Lamministrazione ha tuttavia riferito che la previsione relativa alla riscossione 2013 non
scaturisce dagli accertamenti emessi nel medesimo anno (che si prevedono pari ad 80.400.000
circa), bens principalmente dagli accertamenti emessi nelle annualit precedenti e che alla
data del 10/6/2013 sono stati incassati nel 2013 euro 15.108.309,32.
Inoltre, riguardo alle previsioni in bilancio degli accertamenti in argomento, lamministrazione
ha precisato che nel 2013, cos come negli anni precedenti, non sono state effettuate,
applicando il principio della prudenza, previsioni a fronte di eventuali riscossioni previste per il
recupero da evasione tributaria da tassa automobilistica o da altri tributi. Daltra parte, occorre
rilevare che i maggiori introiti derivanti da tasse automobilistiche relative ad anni precedenti
sono stati impiegati per la copertura di nuove spese disposte dalle leggi regionali n. 18 e 19 del
2013.
Peraltro, emerso in sede istruttoria che non stata siglata unintesa interistituzionale per il
coordinamento del sistema tributario regionale e locale nonch per lintegrazione e
linterconnessione delle basi dati informative dei vari enti impositori. La regione ha riferito che
tale inadempienza dovuta alla carenza di risorse finanziarie ed umane da destinare
all'attivit. Tuttavia, in fase di implementazione l'integrazione ed interconnessione delle
banche dati delle Tasse Automobilistiche con il Sistema Nazionale (cosiddetto ex-Replica con
SGATA).
3.27 Entrate libere e a destinazione vincolata
Lente presenta una ridotta manovrabilit delle entrate, tra le quali prevalgono decisamente
quelle a destinazione vincolata.
3.28 Entrate da beni del patrimonio
Risultano, a titolo di entrate da alienazione di beni patrimoniali, accertamenti per il solo anno
2011 per 2.966 milioni di euro. Ancora dette entrate non risultano riscosse, se non in minima
parte.
Lamministrazione in proposito ha riferito che tali residui di parte attiva sono stati conservati in
bilancio poich in itinere il perfezionamento delle procedure di vendita dei cespiti ricompresi
nel piano delle alienazioni-anno 2011.
Pi puntualmente, per limmobile denominato Casa del Forestiero, sito nel territorio
18
comunale di Spezzano della Sila, inserito nellelenco degli immobili da dismettere con
valorizzazione economica pari ad 1.150.000,00, stato preliminarmente acquisito parere di
congruit estimativa da parte dellAgenzia del Territorio e successivamente stata attivata la
procedura ad evidenza pubblica (cd. Asta), indetta con decreto DDG n. 10285-2012. Dato
lesito infruttuoso del primo esperimento di gara, si proceduto, ai sensi del vigente
regolamento sulle alienazioni immobiliari e con una riduzione del 10% del prezzo posto a base
di gara, ad indire, a cavallo tra lesercizio 2012 e 2013, un secondo esperimento con DDG n.
16509-2012.
Quanto agli altri cespiti immobiliari contemplati nel piano delle alienazioni, si ritenuto di
mantenere i residui poich per i medesimi stato siglato accordo con lAgenzia del Territorio ai
fini del rilascio del parere di congruit estimativa e sottoscritta unintesa con la Direzione
Regionale dei beni culturali ai fini del rilascio dellautorizzazione obbligatoria alla vendita,
trattandosi di immobili soggetti per legge alla presunzione di culturalit.
Lamministrazione ha infine precisato che, a seguito di specifica operazione di riaccertamento,
condotta in sede di approvazione del Rendiconto 2011, la previsione dei proventi derivanti
dalle alienazioni immobiliari (4.199 milioni di euro) stata ridotta a 2.966 milioni di euro per
effetto della volont dellEsecutivo di non procedere alla vendita della porzione immobiliare
ricadente allinterno del complesso denominato Palazzo Fazzari, sito in Catanzaro. Ed infatti, la
differenza tra 4.199 milioni di euro di stanziamento del bilancio di previsione 2011 e i residui
riportati nello stesso anno pari a 2.966, leffetto del riaccertamento effettuato e
conseguente allo stralcio del cespite suindicato (pari a 1.233 milioni di euro), contenuto nel
piano delle alienazioni 2011.
3.34 Dati sulle entrate
Analizzando i dati comunicati, si riscontrano incrementi delle previsioni iniziali di competenza
2013, rispetto a quelle del 2012, sui titoli II, IV e VI, la cui attendibilit si richiesto di
motivare sul piano giuridico-contabile (titolo giuridico).
Si riscontrano altres incrementi previsionali di cassa 2013, rispetto ai dati 2012, relativamente
ai titoli I, IV e VI.
In proposito, lamministrazione ha riferito che le differenze nelle previsioni di competenza sono
cos motivate:
a) Al titolo II sono dovute sostanzialmente alla maggiore previsione iniziale 2013
(63.973.765,23), rispetto a quella 2012 (21.680.000,00), con riguardo al capitolo
2326103 relativo a assegnazione di fondi dallo stato per la gestione dei servizi ferroviari in
concessione alla societ fs spa, conferiti alla regione ai sensi dell`art. 9 del decreto
legislativo 12.11.1997, n. 422 cosi come modificato dal decreto legislativo 20.9.1999, n.
400 (dpcm del 16.11.2000).
b) Al titolo IV lincremento deriva dalle nuove entrate a valere sulle assegnazioni del Fondo
per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per circa 270 milioni di euro;
c) Al Titolo VI, laumento di 693 milioni di euro dovuto allaumento di 1.178 milioni di
19
euro per registrare le movimentazioni fra la cassa ordinaria e la cassa Sanit e alla
riduzione complessiva di 675 milioni effettuata ai capitoli relativi alle movimentazioni sul
conto di tesoreria per lattuazione dei programmi comunitari e per la registrazione
provvisoria delle anticipazioni della Sanit.
Quanto agli incrementi delle previsioni di cassa, lamministrazione ha riferito che sono dovuti
allaumento delle previsioni di competenza, oltre che allaumento dei residui attivi.
Si ribadisce la necessit di adeguato monitoraggio della gestione di cassa.
SEZIONE IV: SOSTENIBILITA DELLINDEBITAMENTO E RISPETTO DEI VINCOLI
4.4 Relazione tra indebitamento e spese di investimento
Dallallegato n.3 al bilancio emerge che alcune spese ivi previste nellambito dei programmi
operativi POR FESR, FEP e FEASR (ad esempio: spese per lo sviluppo dei sistemi di formazione
- 49010101), finanziate con indebitamento, non sembrano avere natura di spese di
investimento.
In proposito, ferma rimanendo la necessit del rispetto (nella specie non posto in discussione)
della normativa comunitaria, occorre che lamministrazione regionale assicuri contabilmente il
rispetto del vincolo posto dallarticolo 119 della Costituzione.
In tema, si richiama quanto deliberato dalla Corte dei conti, Sez. autonomie (delibera n.
14/2012 e anche n. 17/2010), secondo cui Ai fini di un sostanziale rispetto dei menzionati
principi (costituzionali, n.d.r.), appare dunque necessario che il bilancio annuale sia integrato
da un documento che ponga in precisa connessione lindebitamento autorizzato a pareggio
con le spese dinvestimento previste, spese che dovranno corrispondere alle tipologie
individuate dallart. 3, comma 18, della l. 24 dicembre 2003, n. 350.
Di recente, la Corte costituzionale ha avuto modo di affermare (in particolare, sentenza n.
70/2012) che le prescrizioni legislative attuative dellart. 119 Cost. (tra le quali quelle
specificative delle spese di investimento) costituiscono contemporaneamente norme di
coordinamento della finanza pubblica ai sensi dellart. 117, terzo comma, Cost. (in
quanto servono a controllare lindebitamento complessivo delle amministrazioni nellambito
della cosiddetta finanza allargata, nonch il rispetto dei limiti interni alla disciplina dei prestiti
pubblici) e principi di salvaguardia dellequilibrio del bilancio ai sensi dellart. 81, quarto
comma, Cost. Pertanto, la mancata dimostrazione del loro rispetto nellimpostazione del
bilancio di previsione 2011 rende costituzionalmente illegittima in parte qua la legge (regionale
della Campania, n.d.r.) n. 5 del 2011.
4.5 Leasing in costruendo
Preso atto che in corso una preliminare valutazione regionale di opportunit sul ricorso a
leasing in costruendo (Sistema di Collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e
Universit della Calabria), si richiamano i principi giurisprudenziali enucleati in materia dalla
magistratura contabile (da ultimo, corte dei conti, sez. Controllo veneto, n. 74/2013,; ss.rr. n.
20
49/2011; si veda altres sez. Lombardia n. 1139/2009). In particolare, secondo la sezione
autonomie (delibera n. 14/2012), il contratto di leasing immobiliare in costruendo rientra
tra le forme di indebitamento ivi previste e i relativi oneri (canone di leasing) possono essere
considerati spesa di investimento (laddove sia prevista la facolt di riscatto e questa venga
effettivamente esercitata). Di conseguenza, la quota interessi va ad incidere sui limiti
quantitativi allindebitamento in quanto gli effetti finanziari di tale operazione sono assimilabili
allindebitamento.
Si da atto che lente ha comunicato di prevedere di volturare al soggetto gestore
dellinfrastruttura il contratto di leasing (relativo alla quota di finanziamento di
15.750.507,00).
Lamministrazione ha inoltre comunicato che la quantificazione dellimporto effettivo da
sottoporre a leasing, la durata temporale del contratto relativo e la quantificazione degli oneri
(di prelocazione e da canoni periodici) saranno determinati ad avvenuta aggiudicazione della
gara relativa allintervento di che trattasi, a seguito della quale verr stipulato lapposito
contratto di leasing che avr decorrenza, in ordine al pagamento degli oneri di prelocazione e
alla corresponsione dei canoni periodici, successivamente alla realizzazione dellinfrastruttura
non prima dellanno 2016 - ed allapprovazione del certificato di collaudo provvisorio.
4.6 Projet financing
Lente ha riferito di aver previsto il ricorso al projet financing per la realizzazione di n. 4
nuovi ospedali, con una ripartizione del finanziamento del 30% a carico del privato e del 70% a
carico dello Stato e della Regione Calabria.
Pur tenuto conto della riscontrata conformit a legge delle originarie ordinanze commissariali a
suo tempo registrate da questa Corte, si rileva come non si tratta di opere (ospedali) c.d.
calde e si richiamano le considerazioni svolte dalle sezioni riunite di questa Corte (delibera n.
15/2010), che sostiene che, qualora si riscontri un intervento finanziario pubblico non
marginale o addirittura superiore alla met del valore dellopera, si tratta di un uso improprio
(anche se non illegittimo, n.d.r.) del contratto, anche in relazione ai parametri stabiliti in sede
comunitaria in relazione alle partnership pubblico-private.
In chiave collaborativa, si evidenzia altres che il ricorso a forme alternative deve essere
assistito da una prudente valutazione di convenienza dello strumento finanziario, in
comparazione con il tradizionale modello del mutuo.
Si riportano i dati finanziari relativi alle opere in questione, trasmessi dallamministrazione, dai
quali emerge lelevata contribuzione a carico del settore pubblico (Stato e Regione Calabria),
pari complessivamente al 69,32% dellimporto complessivo degli oneri finanziari1.
1 Secondo un ulteriore prospetto inviati dalla regione, che non trova tuttavia riscontro nei piani finanziari trasmessi dalla regione medesima, vi sarebbero ulteriori oneri (che farebbero scendere al 66,26% la percentuale del finanziamento a carico del pubblico) gravanti sul concessionario per complessivi euro 20.279.786, a titolo di costi societ di progetto capitalizzati in costruzione e di costi dei finanziamenti capitalizzati.
21
PROSPETTO DI SINTESI DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
NUOVO OSPEDALE DELLA
SIBARITIDE
NUOVO OSPEDALE DI
VIBO VALENTIA
NUOVO OSPEDALE
DELLA PIANA DI GIOIA TAURO
TOTALE
Risorse Stato/Regione - AdP 2007 77.000.000,00 76.999.999,40 66.000.000,00 219.999.999,40
Stato 57.000.000,00 57.260.357,31 57.000.000,00 171.260.357,31 Regione Calabria 20.000.000,00 19.739.642,09 9.000.000,00 48.739.642,09
Risorse Stato/Regione ex l.r. 9/2011, art. 1 c. 5 Regione Calabria 6.710.928,33 0,00 16.952.735,67 23.663.664,00 Risorse Stato/Regione ex l.r. 9/2011, art. 1 c. 1 Regione Calabria 19.000.000,00 23.000.000,00 18.000.000,00 60.000.000,00
RISORSE PUBBLICHE (IVA Inclusa) 102.710.928,33 99.999.999,40 100.952.735,67 303.663.663,40
% SUL TOTALE 71,36 69,46 67,24 69,32
di cui: Contributo per Oneri Concedente (IVA inclusa) 10.525.944,78 11.547.115,13 9.185.039,28 31.258.099,19
di cui: Contributo per Oneri Concessionario (IVA inclusa) 92.184.983,55 88.452.884,27 91.767.696,39 272.405.564,21
RISORSE Concessionario (IVA Inclusa) 41.221.069,09 43.965.197,89 49.180.806,84 134.367.073,82
Totali Fonti 143.931.997,42 143.965.197,29 150.133.542,61 438.030.737,32
fonte: dati forniti dall'Amministrazione regionale
Per giunta, lesame della documentazione evidenzia lesistenza di ulteriori e rilevanti costi che
graveranno a carico delle aziende sanitarie interessate, secondo la tabella di seguito esposta.
CORRISPETTIVI A CARICO DELLE AZIENDE SANITARIE (su base annua)
CORRISPETTIVI A CARICO DELLE AZIENDE SANITARIE (su base annua)
NUOVO OSPEDALE
DELLA SIBARITIDE
NUOVO OSPEDALE DI
VIBO VALENTIA
NUOVO OSPEDALE
DELLA PIANA DI GIOIA TAURO
TOTALE ANNUO
Disponibilit dell'opera (durata 30 anni) iva esclusa 3.963.000,00 4.152.000,00 4.629.000,00 12.744.000,00
Disponibilit delle apparecchiature
biomediche (durata 8 anni) 1.537.500,00 1.543.000,00 1.703.000,00 4.783.500,00
Servizi economali 3.007.141,92 3.121.958,16 2.857.937,23 8.987.037,31
Servizi tecnici e manutentivi 4.546.286,86 4.547.271,46 4.708.908,60 13.802.466,92
TOTALI 13.053.928,78 13.364.229,62 13.898.845,83 40.317.004,23
+ IVA 20% fonte: dati forniti dall'Amministrazione regionale
22
Come pare evidente dallesame dei dati riportati, limporto del solo corrispettivo per la
disponibilit2 (contributo da riconoscere al concessionario per la mera disponibilit dei nuovi
ospedali, determinato in modo da remunerare gli investimenti a carico degli stessi) dellopera
(pur suscettibile di ribassi in sede competitiva) che le aziende sanitarie dovranno erogate alla
controparte privata (pari, nei 30 anni previsti dal piano finanziario, ad euro 382.320.000,00,
iva esclusa) supera di gran lunga, in valore assoluto (e salva la pur necessaria attualizzazione
dei corrispettivi), il contributo finanziario (euro 134.367.073,82, iva inclusa) apportato dai
privati alla realizzazione dellopera.
In sede di controdeduzioni, lamministrazione ha eccepito che (ma detta durata
espressamente contemplata nel piano finanziario) il corrispettivo non viene corrisposto per 30
anni ma per la sola durata della gestione, in quanto il suo pagamento prende avvio solo con il
collaudo dellopera e che conseguentemente i corrispettivi che le aziende sanitarie dovranno
erogare alla controparte privata (pari, negli anni di gestione previsti, a circa euro 196.980.00
iva esclusa a valori attuali) sostanzialmente equivalente in valori attuali con il contributo
finanziario apportato (circa euro 197.030.000, iva esclusa) apportato dai privati alla
realizzazione dellopera.
In proposito, tuttavia, la Regione non ha esplicitato quale debba ritenersi (a fronte della durata
trentennale contenuta nei piani finanziari) il periodo di durata della gestione n ha chiarito i
passaggi del computo delle cifre da ultimo riportate, non contenute nei suddetti piani
finanziari.
Con riguardo alla struttura dei costi, lAutorit di vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), con
delibera n. 106 dell11 dicembre 2011, pur non rilevando margini di intervento, ha
evidenziato lopportunit di prevedere obblighi pi stringenti in capo al soggetto privato al fine
di garantire un maggior trasferimento in capo allo stesso del rischio di costruzione e la
necessit di pi puntuale definizione delle questioni attinenti l'affidamento di opere
complementari, la gestione delle varianti, la remunerazione delle attivit non ricomprese nel
rimborso spese.
Infine, si evidenzia che la stessa amministrazione regionale, in sede istruttoria, ha
correttamente riferito che i corrispettivi complessivi sopra indicati che andranno a gravare
sui bilanci delle aziende a partire dal 2017 potranno essere compatibili con i vincoli posti dal
Piano di rientro, a condizione che le strutture sopra indicate (quelle pre-esistenti, n.d.r.), alla
data di attivazione dei nuovi ospedali e una volta ultimati i trasferimenti di attivit sanitaria,
2 Secondo quanto riferito nel piano economico finanziario delle opere, il corrispettivo di disponibilit per lopera rappresenta limporto da riconoscere per la disponibilit del nuovo ospedale, determinato in modo da remunerare gli investimenti a carico dello stesso. Il corrispettivo viene inflazionato annualmente secondo lindice, ipotizzato al 2,05%... Istat (indice Istat per famiglie di operai e impiegati Foi senza tabacchi), nella misura del 100% del tasso individuato. Il valore massimo del corrispettivo determinato in modo tale che il valore attuale (calcolato del tasso WACC ipotizzato pari al 5,41% dal piano) dei corrispettivi di disponibilit durante lintero periodo di concessione sia minore o al massimo pari al valore attuale degli investimenti in beni reversibili (investimenti in lavori, oneri di sicurezza, spese tecniche, oneri capitalizzati e arredi sanitari e non ad esclusione delle attrezzature biomediche e degli arredi e attrezzature per la gestione) effettuati dal concessionario, al netto dei contributi pubblici corrisposti, considerando le manutenzioni programmate e i riattrezzaggi previsti su tali investimenti nonch gli oneri finanziari sostenuti per il finanziamento degli stessi (relativi unicamente al senior debt).
23
vengano dismesse dalle funzioni sanitarie e ospedaliere e che, negli anni a seguire, la
realizzazione delle nuove strutture consenta un progressivo riassorbimento della mobilit
passiva. Eventualit, questultima, tutta da verificare e solo in residua parte dipendente dalla
qualit/vetust della struttura ospedaliera.
4.8 Finanza derivata
Come riconosciuto dalla stessa amministrazione regionale (e sintetizzato nella tabella di
seguito riportata), i saldi swap hanno presentato un andamento complessivamente negativo in
tutti gli esercizi finanziari successivi alla stipula dei contratti. Il saldo complessivo degli
strumenti finanziari stipulati ammonta a euro 13.770.481,14 e a euro - 13.202.440,18 in
termini di competenza; Relativamente al solo 2011, il saldo ammonta a euro -3.841.216,62 e
a euro -1.326.109,86 in termini di competenza.
Risultati delle operazioni di swap
Entrata (Capitolo 34040006) Uscita (capitolo 12040908) Differenza Differenza
Entrate derivanti da differenziali positivi sui mutui contratti dalla Regione a seguito di rimodulazione tramite swap.
Fondo rischi per far fronte a eventuali differenziali negativi derivanti da operazioni di swap
Differenza tra accertamenti e
impegni
Differenza tra riscossioni e pagamenti
Anno Previsioni Accertamenti Riscossione Previsioni Impegni Pagamenti
2003 3.187.726,00 3.174.798,05 3.174.798,05 544.734,00 543.395,00 543.395,00 2.631.403,05 2.631.403,05
2004 1.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00 2.332.807,00 2.332.807,00 2.332.807,00 -1.332.807,00 -1.332.807,00
2005 0 0 0 1.877.240,27 1.877.240,27 1.877.240,27 -1.877.240,27 -1.877.240,27
2006 3.037.056,42 3.316.745,18 3.316.745,18 4.675.844,20 4.675.844,20 4.675.844,20 -1.359.099,02 -1.359.099,02
2007 1.063.898,57 1.731.141,83 882.874,30 429.477,07 429.477,07 429.477,07 1.301.664,76 453.397,23
2008 839.971,27 980.853,14 492.680,49 4.974.822,98 4.974.822,98 4.974.822,98 -3.993.969,84 -4.482.142,49
2009 391.712,48 662.474,52 662.474,52 4.503.691,14 4.503.691,14 4.503.691,14 -3.841.216,62 -3.841.216,62
2010 0 1.004.069,93 1.004.069,93 3.054.404,05 3.054.404,05 3.054.404,65 -2.050.334,12 -2.050.334,72
2011 0 1.022.936,38 1.022.936,38 3.000.000,00 2.377.667,64 1.123.673,96 -1.354.731,26 -100.737,58
2012 0 413.396,28 413.396,28 3.000.000,00 1.739.506,14 2.225.100,00 -1.326.109,86 -1.811.703,72
Totale 9.520.364,74 13.306.415,31 11.969.975,13 28.393.020,71 26.508.855,49 25.740.456,27 -13.202.440,18 -13.770.481,14
Relativamente al bilancio di previsione 2013, occorre rilevare come nellambito dellallegato n.
4 al bilancio, ovvero nella nota informativa sugli oneri e gli impegni derivanti da contratti di
finanza derivata redatta ai sensi dellarticolo 62 del d.l. n. 112/2008 (conv. nella legge n.
203/2008), si riportano alcune significative affermazioni:
In ordine, poi, alle previsioni ricevute dagli istituti di credito per lesercizio finanziario 2012 stato rilevato uno scostamento di circa il 14% rispetto agli oneri
effettivamente sostenuti;
non sono stati ancora forniti tutti gli aggiornamenti del valore del mark to market alla data di redazione del presente allegato, cosicch vengono riportati alcuni valori
ricevuti nellanno 2011 e allinizio dellanno 2012.
In sostanza, emerso ictu oculi che la regione si limita a recepire dagli stessi istituti bancari,
24
controparti contrattuali, le previsioni sugli andamenti finanziari dei contratti e
conseguentemente il mark to market (valore complessivo attualizzato dello strumento
finanziario, sulla scorta dei contenuti contrattuali e delle previsioni di andamento del tasso
assunto a parametro), riferimento indispensabile per lamministrazione al fine di valorizzare
lo strumento contrattuale e di pianificare eventuali strategie di exit.
In proposito, stante i valori in perdita registrati in passato (pur in periodi di tassi di riferimento
molto bassi) e a fronte del saldo apparentemente positivo proposto dal menzionato allegato in
ordine ai previsti andamenti futuri dei contratti in questione, stato richiesto di motivare tale
dato e di fornire previsioni e valutazioni autonome in merito (sulla scorta degli andamenti
previsionali del tasso di riferimento), senza tuttavia conseguire adeguato riscontro da parte
dellamministrazione, fatta salva laffermazione (non suffragata dai dati rettificati) secondo cui
la circostanza di un mark to market positivo per tutti i contratti il risultato di un errore
materiale nella redazione della nota informativa in materia di contratti derivati ex. art. 62
comma 8 DL 112/2008, i cui importi sono riportati in valore assoluto, senza il segno meno
davanti a quelli (quali, e soprattutto perch? n.d.r.) che presentano un valore duscita
negativo.
La constatazione utile per segnalare allamministrazione la necessit di seguire (non
necessario neppure ricorrere a consulenze foriere di ulteriore spesa pubblica, essendo
sufficiente lopera diligente di un buon funzionario/dirigente, laureato in scienze economiche o
aziendali) autonomamente (evitando, per evidenti ragioni, di affidarsi alle valutazioni della
controparte contrattuale) levoluzione degli strumenti di finanza derivata, valutando in proprio
(sulla base delle proiezioni dei tassi di riferimento, sistematicamente pubblicate da organismi
anche pubblici; es: BCE) il valore attualizzato degli strumenti finanziari, onde poter
consapevolmente assumere iniziative in merito, anche ai fini della copertura di prevedibili oneri
finanziari.
Infatti, in assenza di una puntuale e consapevole quantificazione del Mark to market (cosi
come in presenza di un saldo negativo), occorre evidentemente risolvere la problematica della
copertura finanziaria dei prevedibili oneri, ratio fondamentale dellintervento normativo
tradotto nellarticolo 62 del d.l. n. 112/2008; ci in quanto, in assenza di una puntuale ed
autonoma quantificazione tecnica e conseguente congrua copertura, i prevedibili oneri da
strumenti finanziari costituiscono, nella sostanza, una ulteriore forma di indebitamento, per
giunta di natura contabilmente sommersa.
In proposito, la Corte costituzionale (sentenza n. 70/2012) ha precisato che la menzionata
norma del decreto legge n. 112/2008 ha, tra laltro, la finalit di garantire che le modalit di
accesso ai contratti derivati, caratterizzati da elevata aleatoriet, da parte delle Regioni e degli
enti locali siano accompagnate da cautele in grado di prevenire laccollo da parte degli enti
pubblici di oneri impropri e non prevedibili allatto della stipulazione. Conseguentemente, la
menzionata disposizione, a tutela sia del mercato e del risparmio che del patrimonio dei
soggetti pubblici, non si limita a richiedere unindicazione sommaria e sintetica dei derivati
stipulati dallente pubblico, ma pretende lanalitica definizione degli oneri gi affrontati e la
25
stima di quelli sopravvenienti sulla base delle clausole matematiche in concreto adottate con
riferimento allandamento dei mercati finanziari,., in considerazione del forte impatto che
questi contratti aleatori e pluriennali possono avere sugli elementi strutturali della finanza
regionale.
Per questo motivo, continua la Corte, la redazione della nota in termini sintetici ed incompleti
e la mancata indicazione analitica delle unit previsionali di base e dei capitoli, sui quali ricade
materialmente la gestione dei contratti, appaiono pregiudizievoli degli equilibri dellesercizio in
corso e di quelli futuri, nella misura in cui non determinano le modalit di copertura degli oneri
nascenti dallo sviluppo attuativo dei contratti derivati stipulati e non forniscono appropriate
informazioni per adottare coerenti opzioni contrattuali ed efficaci procedure di verifica.
4.10 Dimostrazione del rispetto del vincolo di indebitamento
Lentit dellindebitamento presenta un trend incrementativo (ulteriori 79,6 milioni di euro
circa), come gi evidenziato in sede di giudizio di parificazione del rendiconto 2012 (circa 285
milioni di euro; nel 2011 erano circa 268,4 milioni di euro).
Come noto, ai sensi della vigente normativa (art. 10, c. 2, della Legge n. 281/1970, sostituito
dallart. 23, c. 1, del D.lgs. n. 76/2000 e poi cos modificato dallart. 8, c. 2, della Legge n.
183/2011; art. 26, c. 4, della l.r. n. 8/2012), l'importo complessivo delle annualit di
ammortamento per capitale e interesse dei mutui e delle altre forme di indebitamento in
estinzione nell'esercizio considerato non pu comunque superare il 20% dell'ammontare
complessivo delle entrate tributarie non vincolate della Regione, a condizione che gli oneri
futuri di ammortamento trovino copertura nell'ambito del bilancio pluriennale della Regione
stessa. Tuttavia, con lart. 8, co. 2-bis, l. n. 183/2011, inserito dallart. 27, co. 2, d.l. 29
dicembre 2011, n. 216, convertito dalla l. 24 febbraio 2012, n. 14 (c.d. mille proroghe),
lefficacia della suddetta decurtazione stata in qualche misura ridimensionata, prevedendo
che Resta fermo il limite del 25 per cento per l'indebitamento autorizzato dalle regioni e dalle
province autonome di Trento e di Bolzano, fino al 31 dicembre 2011, limitatamente agli
impegni assunti alla data del 14 novembre 2011 per spese di investimento finanziate dallo
stesso, derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate e risultanti da apposito prospetto
da allegare alla legge di assestamento del bilancio 2012. L'istituto finanziatore pu concedere i
finanziamenti di cui al primo periodo soltanto se relativi agli impegni compresi nel citato
prospetto; a tal fine, tenuto ad acquisire apposita attestazione dall'ente territoriale.
Daltra parte, occorre evidenziare come lart. 8, co. 3 , l. n. 183/2011, ha previsto, dal 2013,
lobbligo per tutti gli Enti territoriali di ridurre lentit del debito pubblico con modalit da
stabilire con decreto di natura non regolamentare. Tale decreto deve stabilire: a) distintamente
per Regioni, Province e Comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite,
oltre la quale i singoli Enti territoriali hanno l'obbligo di procedere alla riduzione del debito; b)
la percentuale annua di riduzione del debito; c) le modalit con le quali pu essere raggiunto
l'obiettivo di riduzione del debito. A tal fine, si considera, comunque, equivalente alla riduzione
26
del debito il trasferimento di immobili al fondo o alla societ prevista dallart. 6, co. 1, della
stessa legge.
Ladempimento delle prescrizioni che saranno dettagliate nel provvedimento attuativo
assistito dai medesimi meccanismi sanzionatori che garantiscono losservanza delle disposizioni
sul patto di stabilit interno, con conseguente applicabilit delle disposizioni contenute nell'art.
7, co. 1, lett. b) e d), e co. 2, lett. b) e d), d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149 (articolo richiamato
dallart. 8, co. 4 , l. n. 183/2011).
Quanto al bilancio di previsione 2013 della regione Calabria, a seguito di interlocuzione
istruttoria, lamministrazione ha inviato un nuovo prospetto comprovante il rispetto del limite
del 20% posto dalla legge (art. 10 c. 2, L. n. 281/1970 e art. 26, c. 4, L.R. n. 8/2002), tuttavia
quasi raggiunto (19,83%).
A 4.051.197.106,050,00
capitoli a detrarre
1101111 IRAP per Sanit 149.331.239 1101112 Addizionale IRPEF (quota per Sanit) 185.001.000
11050002 Addizionale regionale IRPEF (quota per disavanzi Sanit) 75.044.000 11040003 IRAP per disavanzi 53.201.000 1202108 Iva destinata al finanziamento del S.S.r 2.823.259.133
12010003 Accisa sul gasolio per autotrazione 55.551.233 12010004 - Ulteriore quota accisa gasolio per autotrazione vincolata 6.500.00012010006 IRBA per restituzione anticipazione 10.082.6001101103 Quota tassa per restituzione anticipazione Stato 19.917.400
Totale tributi con vincolo di destinazione 3.377.887.604,85
C 673.309.501,20D 134.661.900,24
103.174.183,20
26.731.453,07
24.523.088,62
7.073.646,46 25.324.099,25
4.187.939,84 780.740,68
745.908,76
2.012.001,59 Parziale netto ricavo mutuo Ferrovie della Calabria (5 su 16,5 milioni) 1.968.000,00
9.827.304,93 30.350.000,00
15.450.000,00
14.000.000,00
900.000,00
Mutuo 80 milioni Ospedali (contrattualizzato ma non erogato)* 0,00 133.524.183,20
L 15,32%I 19,83%
*Ratadi7milionichedecorredal2014(art.1,comma2,leggeregionale6aprile2011,n.9)
Bilancio 2013 Prospetto dimostrativo della capacit di indebitamento PreventivoTotale Entrate Titolo I
Entrate titolo IV destinate alla copertura anche parziale di mutui a titolarit regionale
B
Entrate tributarie nette (A-B)Limite di indebitamento (20% di C)
Indebitamento a carico del bilancio regionale per mutui gi contratti a titolarit regionale Mutui sanit (capitale + interessi)
Mutui calamit naturaliMutuo parco autobus
F
Parte restante mutuo 16,5 milioni Ferrovie della Calabria (11,5 milioni)
ERate mutui opere pubbliche enti locali a titolarit regionale
Mutui regionali edilizia scolasticaProgramma urbano dei parcheggi a titolarit regionale
Estinzione passivit nel settore del CommercioEstinzione passivit opere di culto
Mutuo per Investimenti Sanit OspedaliIndebitamento a carico del bilancio regionale per mutui contrattualizzati ma non erogati
Indebitamento per cofinanziamento POR (contrattualizzati ma non erogati)Mutui per investimenti regionali per 150 milioni (contrattualizzati ma non erogati)
Livello di indebitamento Quadro E (rate da pagare effettivamente nell'anno) Livello di indebitamento Quadri E+F (compresi quelli contrattualizzati ma non erogati)
Totale indebitamento
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Quanto ai criteri di calcolo, pur concordando nella opportunit di pervenire a criteri di computo
condivisi e uniformi tra le diverse regioni, le uniche entrate da considerare nella
determinazione del parametro percentuale sono quelle tributarie non vincolate (titolo I),
mentre dal calcolo vanno coerentemente escluse le entrate del titolo IV inerenti a trasferimenti
destinati alla copertura anche parziale di mutui a titolarit regionale, essendo la Regione
lunico soggetto debitore (quandanche vi siano contribuzioni a carico di altri enti).
Ancor pi tenuto conto della percentuale di indebitamento raggiunta, si ribadisce quanto
raccomandato in sede di giudizio di parificazione, ovvero la necessit di dare compiuta
attuazione a quanto previsto dallart. 26, comma 4, della legge regionale n. 8/2002, attraverso
lelaborazione del piano pluriennale di indebitamento in vista del contenimento e della graduale
riduzione del debito.
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SEZIONE V ORGANISMI PARTECIPATI
5.1 Ricognizione delle partecipazioni regionali in enti
La regione Calabria prende parte a numerosi enti, come da tabella di seguito
riportata,contenete dati (peraltro incompleti) forniti dallamministrazione.
ORGANISMI
DATI SOCIETARI
(indicare gli importi in euro) Quote di partecipazione in %
Societ/ organismo partecipato
(1)
Forma giuridica
(2)
Capitale sociale (3)
della Regione o di societ
partecipata dalla Regione
(4a)
di altri enti
pubblici (4b)
di privati (4c)
1 Aeroporto S. Anna S.p.a. 120.000,00 14,11 85,89
2 Centro Tipologico Nazionale s.c.p.a. Altro 120.000,00 25,00 75,00
3 Cerere s.c.r.l. in liquidazione Altro 52.000,00 30,00 70,00
4 CIES in liquidazione Consorzio 831.951,00 1,46 98,54
5 COMAC S.r.l. 8.057.615,00 77,61 18,48 3,91
6 COMALCA s.c.r.l. Altro 5.131.400,00 27,29 71,32 1,39
7 COMARC in liquidazione S.r.l. 1.379.344,00 20,98 54,63 24,39
8 CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CROTONE S.p.a. 7.746.000,00 60,00 40,00
9 Lamezia Sviluppo s.c.r.l. Altro 57.500,00 1,74 28,70 69,56
10 Locride Sviluppo s.c.p.a Altro 258.200,00 20,00 41,00 39,00
11 Progetto Magna Graecia S.r.l. 120.000,00 51,00 49,00 0,00
12 SACAL S.p.a. 7.755.000,00 10,00 58,01 31,99
13 SIAL SERVIZI S.p.a. 500.000,00 100,00
14 SOGAS S.p.a. 3.843.367,00 1,31 98,69
15 SO.ME.SA. In liquidazione S.p.a. 258.000,00 50,00 50,00
16 SO.RI.CAL S.p.a. 13.400.000,00 53,50 46,50
17 Stretto di Messina S.p.a. 383.179.794,00 2,58 97,42
18 Sviluppo Italia Calabria in liquidazione Altro 1.458.165,00 18,21 58,29 23,50
19 Terme Sibaritide S.p.a. 3.639.737,00 100,00
20 Banca Popolare Etica Altro 30.944.917,00 0,34 99,66
21 Fincalabria S.p.a. 23.748.275,38 100,00
22 Calabria Etica Fondazione 1.000.000,00 100,00
23 Film Commission Fondazione 200.000,00 100,00
24 Fondazione Mediterranea Terina Fondazione 520.327,00 100,00
25 F.I.E.L.D. Fondazione 500.000,00 100,00
26 Fondazione dei Calabresi nel Mondo Fondazione 100.000,00
dati forniti nel questionario preventivo 2013 Dallesame della successiva tabella emerge altres la rappresentazione delle partecipazioni indirette della Regine Calabria
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Nella tabella seguente vengono forniti i dati relativi al patrimonio netto ed al risultato di esercizio degli organismi direttamente partecipati dalla Regione Calabria. In rosso vengono evidenziati i risultati di esercizio chiusi con una perdita.
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DATI DI BILANCIO - Esercizi 2012-2011
Societ/
organismo partecipato (1)
Patrimonio netto Risultato di esercizio
Preconsuntivo
2012 (2a)
2011 (2b)
Preconsuntivo 2012 (3a)
2011 (3b)
1 Aeroporto S. Anna 01937260790 -588.352,00 -708.352,00
2 Centro Tipologico Nazionale s.c.p.a. 02721380794 132.122,69 132.122,00 -111.388,76 -8.209,00
3 Carere s.c.r.l. in liquidazione 01545810804 205.081,00 -205.081,00 -10.322,00
4 CIES in liquidazione 06625760788
5 COMAC 00425570785 3.378.292,00 4.458.807,00 -1.080.408,00 -1.206.006,00
6 COMALCA s.c.r.l. 01226060794 10.728.649,00 10.722.525,00 6.123,00 -291.079,00
7 COMARC in liquidazione 00590070801 1.238.000,00 1.243.383,00 -5.000,00 -8.726,00
8 CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CROTONE 02573650799 66.748,00 66.748,00 59,00
9 Lamezia Sviluppo s.c.r.l. 02582730798 40.452,00 45.620,00 -5.168,00 -3.743,00
10 Locride Sviluppo s.c.p.a 01525090807 178.849,00 38.164,00
11 Progetto Magna Graecia 03179420785 112.043,00 -7.597,00
12 SACAL 01764970792 8.895.604,00 9.793.410,00 -879.806,00 -2.077.436,00
13 SIAL SERVIZI 02613420799 381.858,00 381.441,00 415,00 -130.226,00
14 SOGAS 00607320801 3.160.695,00 3.100.790,00 60.175,00 793,00
15 SO.ME.SA. In liquidazione 00269250668 240.432,00 9.500,00 -16.848,00
16 SO.RI.CAL 02559020793 16.631.676,00 31.046.613,00 14.414.937,00 -2.026.786,00
17 Stretto di Messina 05104310585 388.197.733,00 386.313.394,00 1.884.338,00 155.986,00
18 Sviluppo Italia Calabria in liquidazione 01767510785 -25.591.426,00 -25.363.903,00 227.523,00 1.038.846,00
19 Terme Sibaritide 00180310781 4.113.020,00 4.181.831,00 -68.812,00 13.294,00
20 Banca Popolare Etica 01029710280 38.303.224,00 1.490.374,00
21 Fincalabria 01759730797 22.475.666,00 22.475.666,00 45.833,00 37.346,00
22 Calabria Etica 97041470796 4.284.231,00 4.437.931,00 153.700,00 37.100,00
23 Film Commission 02768710796 1.002.853,00 634.100,00 368.753,00 743.723,00
24 Fondazione Mediterranea Terina 00984550798 - 2.827.278,56 -2.838.327,00 11.047,72 14.033,00
25 F.I.E.L.D. 97046130791 2.182.920,00 2.182.920,00 2.484.050,00 22.923,00
26 Fondazi