Capire l’Estetica Giapponese

7/25/2019 Capire l’Estetica Giapponese

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Capire l’estetica giapponeseCapire l’estetica giapponese

Luciana Galliano



Il fascino dell’ignoto

• Il Giappone è vicino... o almeno cosìsembrerebbe: importanti mostre presso grandigallerie, raffinati ristoranti giapponesi ovunque,cartoni animati sugli schermi e film di !u nei

cinema d"essai... #n!i, il Giappone è di moda,dai pi$ raffinati prodotti di design % che siaabbigliamento, arredamento, grafica % allaletteratura, i manga, i corsi di lingua, di arti

mar!iali e calligrafia... &ppure c"è qualcosa dellaraffinatissima estetica giapponese che affascinama sfugge, che conquista ma inquieta nellostesso tempo.



'na belle!!a (dimessa) e sfuggente

• L’architettura, la grafica, il teatro, la dan!a, laletteratura, gli oggetti e perfino la presenta!ionedel cibo... 'na particolare belle!!a emana da

tutto ci* che viene dal Giappone, e, mentrequasi tutti riconoscono il valore dell’esteticagiapponese, appare talvolta difficile capire qualisiano i tratti specifici che risultano tantoaffascinanti: la nette!!a delle linee, laessen!ialit+ dell’espressione, la patina disublime quotidianit+, l’afflato di impermanen!a ...



ell’area di influen!a cinese

• -ul fondo di una antica discussione intellettuale colpensiero e con le forme artistiche cinesi, la culturagiapponese elabora, in base alla propria peculiaresensibilit+, delle inedite idee di belle!!a sabi e wabi

che modellano la produ!ione artistica. Lo !en, fondo diquesta sensibilit+ identitaria na!ionale, deriva dal cinesechan ma si sviluppa in modo autonomo, non limitandosiad una sorta di mistica del pensiero ma diventandopratica spirituale secondo cui la concentra!ione anche

nell’espressione artistica aspira alla dimentican!a del s/individuale nell’identifica!ione con il 0utto.



il vuoto

• La condi!ione fisica: es. dell’elettrone di 1• la defini!ione, fondata nel pensiero buddhista, di

vuoto come principio fecondo2 il principio daoista:

• (L"utilit+ del nulla): 3trenta raggi si incontrano inun mo!!o 4 e in quel che è il suo vuoto sta l"usodel carro 4 si tratta l"argilla e se ne foggia un vaso4 e in quel che è il suo vuoto sta l"uso del vaso 4

si forano porte e finestre per fare una casa 4 e inquel che è il vuoto sta l"uso della casa3.



Shōrin-zu byōbu 56aravento con pini7

Il paravento in sei pannelli, di cm.89.; < =9, è 0esoro a!ionale, opera delgrande pittore di epoca >omo?ama 0@haAu 1asegaBa 589=C%88D7



l’estetica di ma

• il vasto senso ontologico del vuoto

• Il ma delle arti ma anche della vita

quotidiana, come nervatura di for!a



Paesaggio 58EC97 di -esshF0@?@ 58ED%89D7% cm. 8EC <==2 stile a (inchiostrospru!!ato), applica!ione di

inchiostro scuro su uninchiostro pi$ chiaro nonancora asciutto2 si ottiene uneffetto morbido e leggermenteconfuso, atto a comunicarel’impressione di un paesaggio

colto sull’attimo, attraversouna mutevole bruma. elcolophon 5che non si vede inquesta riprodu!ione7 -esshFricorda la propria vita e i proprimaestri Hosetsu e -hFbun, edichiara la propria convin!ioneche la pittura debba trarreispira!ione dalla natura e danient’altro.



Paesaggio 58EC97 di -esshF 0@?@ 58ED%89D7

• (ero protagonista del kakemono è lo spa!io vuoto, che rappresental’;EJ della superficie totale e da cui emergono, in lontanan!a, lesagome diafane di alcuni picchi montani e, in primo piano, pochi ebrevi tratti con i quali si accenna alla presen!a di arbusti, rocce etetti. #nche in questo caso l’ampio sfondo vuoto viene messo inrisalto non come elemento opposto alla figure, ma in continuità conesse, esaltandole, come matrice pulsante, vivente che le produce:un efficace espediente per mostrare questa continuit+ attiva trasfondo e figure consiste nel fatto che queste non sono definite ebloccate entro perimetri di disegni conclusi, n/ sono riempite dastesure omogenee di inchiostro su uno sfondo inerte, ma sonoeseguite con rapidi tratti di pennello, lasciando tra di essi ampie

tracce di spa!i vuoti e addirittura in essi: il pennello lasciavolutamente ampie tracce di bianco nel tratto di inchiostro. I tratti poisono sfumati e dunque non definiscono qualcosa di chiuso: undisegno preciso sarebbe come un concetto, cioè qualcosa di finito.La sfumatura di inchiostro estremamente diluito sembra farpenetrare lo sfondo nelle figure.)



la linea

• Il senso dello sviluppo lineare piuttosto che architettonico

• L’arte non ha a che fare in modo precipuo con lasedu!ione, con il piacere dei sensi2 l’esperien!a esteticaserve ad illuminare un particolare tipo di coscien!a

• la perce!ione estetica non mette a fuoco il movimento, ildivenire, ma l’arrivare di questo ad una stasi, ad un

istante in s/ concluso e perfetto, isolato in certo mododall’essere impermanente attraverso la sensibilit+dell’artista che deve, secondo il grande Keami,-tabilire la propria mente MNO nell’onnicomprensiva eimmacolata, trasparente ia del ullaP.



Linji Yixuan (†866) maestro della scuolaRinzai fondata da Myōan Eisai, tornato dalla

Cina nel 1191

• Gli studenti di oggi M...sOcrivono le parole di qualche vecchietto mortoda un pe!!o in un grosso taccuino, lo avvolgono in quattro o cinquepe!!e di stoffa M...O Qiechi idiotiR Qhe specie di succo cercate da taliossa rinsecchiteR La verit+, come l"acqua o la natura o il silen!io, è

inafferrabile. Qhi cerca di seguire le dottrine scritte o riferite daqualche maestro è un idiota % LinSi è quel famoso maestro chediceva brutalmente -e incontri il Tuddha, uccidiloP, per dire chese incontrate qualcuno che riconoscete come la personifica!ionedella verit+, dovete ucciderlo, perch/ è precisamente questaidentifica!ione che va eliminata. Tisogna eliminare l"idea chequalcosa di infinito come la verit+, l"illumina!ione, la natura possa

essere catturato.



U@gen &ihei 58DD%89=7

• L"universo non è ingabbiato da idee di ampio o minuscolo, grande opiccolo2 non è n/ quadrato n/ rotondo, non è il centro, non è vitalit+n/ splendore2 solo quando trascendiamo queste forme l"universoappare. 5U@gen DD=, p. VD7

• L"acqua pura non è costretta da argini o sponde. Wuando i pesci

nuotano in questo genere di acqua pura non vanno da nessunaparte2 vale a dire, anche se si spostano di diecimila miglia, l"acquanon pu* essere misurata, non pu* essere delimitata, non pu*essere arginata e non pu* essere contenuta. X sen!a fondo e nonpu* essere scandagliata. -e cerchiamo di scandagliarla nontroviamo altro che acqua pura. 5U@gen DD=, p. 8D7

• Wuesta metafora dell"acqua spiega, meglio di qualsiasi concettoastratto, che l"esperien!a non è catturabile e tuttavia è al fondo diogni cattura.



ishida Yitar@ 58;VD%8CE97, considerato fondatore dellascuola di Y?oto

• L’attitudine a voler cogliere l’esperien!a prima di ogni contamina!ione concettuale elinguistica è talmente radicata nella cultura giapponese che la troviamo anche, in tempi pi$recenti, nelle pagine del pi$ importante filosofo giapponese contemporaneo, ishida. Il primocapitolo del suo primo libro è dedicato proprio all’esperien!a pura 5 junsui keiken7 5ishidaDDV, pp. 88%8;72 a questa locu!ione e al concetto che le corrisponde ishida associa itermini etoku Zincontrare ed appropriarsi’2 taitoku Zappropriarsi col corpo’2 jitoku Zappropria!ione spontanea’2 e contrappone il termine rikai Zcomprensione intellettuale’. #nchein seguito, in un saggio del 8C=, ishida ribadisce con le seguenti parole la centralit+ del

cogliere e non Zdescrivere’ o Zcatturare’ l’esperien!a pura con l’intui!ione: oi possiamopensare di raggiungere in qualcosa come l’intui!ione artistica un’autoconsapevole!!a pi$profonda di quella meramente concettualeP 5ishida 8C=, vol. =, p. EDE7.i è dunque perishida una consapevole!!a pi$ profonda di quella puramente concettuale, astratta, formale,che è data nell’intui!ione artistica, la quale si reali!!a in una forma di atten!ione che va oltreogni separa!ione artificiale

• (6erci* l’ambito dell’esperien!a pura coincide di per s/ con l’ambito dell’atten!ione. >a io

penso che l’ambito dell’esperien!a pura non sia per for!a limitato a un tipo di atten!ionepuntuale. -en!a aggiungere il bench/ minimo pensiero, noi possiamo portare la nostraatten!ione in uno stato che precede la distin!ione di soggetto e oggetto. 6er esempio comenel caso in cui si scala una parete profondendovi tutto l’impegno possibile, oppure comequando un musicista suona un brano provato e riprovato.) 5ishida DDV, p. 8=7

• L’atten!ione profonda è rivolta allo stato che precede la separa!ione tra soggetto e oggetto e,in generale, ogni tipo di separa!ione



L’arte come (esperien!a pura)

• !E"#ER$E%&' #R' si articola secondo

il pensiero* in cui la realt+ ci si ore cos- com! .,

la volontà* da cui trae ori/ine l!etica* l!arte educaall0armonia, e i diersi ideo/rammi c2e in

/ia33onese, a 3artire da/li antic2i trattati, o/lionodire 04ello5 , sono letti sem3re yoshi (4uono), edesiste una relazione con un0idea di 4ellezza 3i simileal /reco to kalon c2e non al latino pulchrum, 3oic27il termine /reco com3rende la 4ont+ dell0animo con la

4ont+ dell0as3etto l!intuizione intellettuale* da cui si silu33a

l!es3erienza reli/iosa: del %ulla assoluto ;uale

ori/ine e 3rinci3io uni<catore dell!intero Essere





aso per l’acqua, ceramica di Ti!en, h. cm. 8E. &poca>omo?ama, fine sec. [I



wabi 侘び– sabi 寂• Wabicha è lo stile elevato che assume la cerimonia del t/ nel [I sec., la cui caratteristica è

l’estetica di wabi , termine difficile da tradurre ma che indica una assoluta sobriet+2 wabi è unconcetto della ristrette!!a, è la totale mancan!a di eccesso, la belle!!a fortemente solenne eaustera della frugalit+

• sabi : il termine deriva dal verbo sabiru, che vuol dire decadere, perdere fresche!!a, e designa laparticolare belle!!a che assumono le cose che recano la traccia del tempo. Qonsiste nelcogliere nella consun!ione, nello squallore e nella degrada!ione la tensione metafisica fra ilrelativo e l"assoluto, fra il caduco e l"eterno, fra il particolare e l"universale2 oltre alla semplicit+ eal sapore di arcaico, in sabi c"è una sfumatura di solitudine è lo stesso radicale del terminesabishii , che vuol dire solo, triste come qualit+ radicata nella perce!ione dell"individualit+ edevanescen!a della vita umana. 'n termine correlato e relativo alla belle!!a è shibumi , cheindica letteralmente il sapore allappante di un limone, il tatto di una superficie ruvida, e ingenerale esprime esteticamente 3la sontuosit+ di ci* che è dimesso3.

• X evidente quanto questi concetti di una belle!!a astratta e austera, avente a che fare conregioni della sensibilit+ per l"ccidente difficilmente collegate al piacere estetico, derivino da unpensiero morale e religioso che ha le sue radici nel continente asiatico: nel Qonfucianesimo

cinese e nel Tuddhismo di deriva!ione indiana anch"esso filtrato attraverso il pensiero cinese.Ual pi$ antico pensiero confuciano procede la stretta corrisponden!a fra il bello e il buono2 perQonfucio l"arte è superiore, rispetto al sapere, nel coltivare lo spirito umano. & davverosembrerebbe che in Giapponese i due concetti siano in parte assimilati, con per di pi$ il pathosbuddhista della nega!ione del mondo, dell"astra!ione necessaria all"animo umano per arrivarealla Telle!!a incontaminata che giace sotto il velo ingannevole dell"apparen!a.



Mono no aware 物の哀れ

• (sentimento delle cose), (la coscien!a della cosa)• mono no aware è il senso ultimo dell’esperien!a estetica, la triste!!a o la gioia nel

discernere al contatto con le coseP 5orinaga >otoori,8V=D%8;D872 è una visioneintrospettiva dell"esperien!a estetica: la comprensione di mono no aware è il punto incui si definisce la sensibilit+ dell"uomo precisamente in quanto essere umano.

• Il linguaggio interiore della comprensione estetica nasce dalla autocoscien!ailluminata. Il moto dinamico del sentimento estetico è espressione della soggettivit+,

ma il soggetto che ha attraversato lZesperien!a della autocoscien!a ha perso laeffimera connota!ione di ware come (personalit+), individualit+ illusoria, peresaltare il ware come persona, connota!ione umana della coscien!a, concettotrascendentale e panicamente indifferen!iato. 'n grande studioso, -unaga Yatsumi,definì in un importante saggio del 8C=E (nascosta nuclearit+ del sentimento) ilcarattere tipico dell"arte giapponese di controllo e restri!ione dell"espressioneemotiva, cosa che produce un incremento di tensione e un carattere universale einteriormente scavato dell’espressione stessa. Wuesto tratto, accompagnato alla

formali!!ata squisite!!a dei dettagli, spiega come sia raggiunto con poco materialeun"inatteso spessore del significato, che sembra fissare l"istante entro lo scorrereeterno del tempo.



la formalizzazione:

• la griglia delle regole stilistiche e la tensione a(dimenticare tutte le regole)

• il gesto (naturale), definitivo e non emendabile,dell’artista

• una attitudine culturale

• una raffinata cultura orale



Qucchiaino chashaku 5-en no \iA?F, 898%89C87



'n esempio di formali!!a!ione

• \iA?F concepì un cucchiaio chashaku con un nodo quasi al centro,in un punto della parte centrale del manico non proprio a met+ macorrispondente all"incirca alla posi!ione della se!ione aurea.Wuesto cucchiaio chashaku rappresent* una rivolu!ione. Uatol"addio al periodo dell"imita!ione di imita!ione degli oggetti importatidalla Qina, \iA?F cre* un chashaku con un nodo centrale, ci* che fuuno dei presupposti per la crea!ione di una cultura della cerimoniadel t/ originalmente originalmente giapponese. Ui lì in poi quellasar+ la forma utili!!ata a tutt"oggi per il cucchiaio chashaku fra glioggetti del tè di ogni scuola. 'na tale forma plastica, con un nodoquasi centrale che separa il mondo della se!ione a monte del nododa quello a valle, crea la belle!!a di ma dando un valore continuo

ad una discontinuit+, discontinuit+ basata su di una rottura che noncrea un vuoto.



Tash@ >atsuo

• kane kiete Il suono della campana dilegua,hana no ka wa tsuku persiste la fragran!a dei fioriyube kana ed è sera



'na rigorosa formali!!a!ione poetica

• Makura kotoba a fornire il ritmo sillabico• 6arole di stagione, necessarie per la colloca!ione emo!ionale• l’impiego di kireji , termini linguistici definibili Zcenemi’, come ya, kana, kamo,

keri , i quali non possiedono un particolare significato, ma indicano unapausa, una sospensione, un Zvuoto’ nel corpo della poesia.

• ella poesia haiku la formali!!a!ione linguistica conduce l’immagina!ione atracciare un’immagine aperta che non è una rappresenta!ione finita, unZquadretto’, ma piuttosto lo sfondamento della cornice.

• la sospensione è indicata dal silen!io che segue il suono della campana,che non è assoluto, ma attraversato dal progressivo spegnersi del riverberodel suono della campana. Wuesto progressivo dileguarsi del suono è ci* checonnette il suono stesso con il silen!io, cioè con lo sfondo che è all’originedi s/, così come è all’origine di ogni altro suono, o rumore. Wuesto Zandareverso il silen!io’ non ha nessuna connota!ione malinconica, che si vuolevedere secondo uno stereotipo di malinconica passione per l’effimero tipicadei giapponesi. Giapponese è piuttosto l’atten!ione a queste sfumature deldileguare, del trasformarsi, dell’andare verso uno sfondo, che sia la natura oil silen!io o il bianco del foglio.



YitagaBa 'tamaru 58V9=%8;D7: Lavoro d’ago, 8VCE ca,

cm. =;,; < 9,E

[ilografia



YatsushiAa 1oAusai 58VD%8;EC7, Manga, cm. =;,= ] V,9



l’idea di (non) espressione

• l’artista come risonatore di un senso pi$ vasto di quello della propriaindividualit+, l’idea di natura come contenitore e non come sfondo

• Imamichi 0omonobu ha parlato di estetica di una visione vegetaledel mondoP è l’idea profondamente cinese che il non%fare 5wuwei)

sia meglio del fare

• la concentra!ione ottenuta attraverso la medita!ione aspira allaconquista della calma dello spirito e alla dimentican!a del s/individuale nell’identifica!ione con il 0utto

• on la monumentale architettura della forma occidentale ma ildiscontinuo brillìo degli istanti 5(c’è un infinito da percepire in ogniistante che passa)7, la breve giustapposi!ione di eventi esposti quasicome irrelati è ci* che l’artista giapponese crea an!i (registra) dallapropria sensibilit+, tendendo alla ridu!ione essen!iale del materiale.



natura

• l’amore per la atura e il sentimento di gratitudine dell’uomo per lasua belle!!a e per le emo!ioni che suscita, la cura e la delicate!!a.La profonda sensibilit+ di questi temi è legata in primo luogo a certiaspetti di personifica!ione della atura tipici dell’animismo shintoista.Lo shintoismo vede in ogni elemento della natura e del mondo ingenerale un kami , cioè un principio divino. 6er questo ogni elemento,

ogni luogo della atura viene personificato, considerato un esserevivente dotato di un’anima e di un sentire. 'n altro aspetto dellapersonifica!ione della atura tipica dell’espressione artisticagiapponese derivata dall’animismo shintoista è il proiettare sullaatura i propri sentimenti, in una visione p+nica 5cioè di fusionedell’Io con la atura7 simile ma in un certo senso di verso contrario a

quella occidentale: non l’identifica!ione con la atura, come adesempio presso i poeti romantici, ma la personifica!ione, laproie!ione del proprio sentire nell’elemento naturale.



#rte e natura

• 'na chiave interpretativa del suono dello shakuhachi è chikurai 築来 , che indica il suono della bre!!a in unboschetto di bamb$2 si dice che, poich/ il bamb$ viveaccumulando suoni e soffi nel suo interno cavo,la belle!!a

della musica dello shakuhachi consista nell’estrarre I suoniche si celano al suo interno, accumulatisi sin dalla suanascita, facendoli risuonare nuovamente. Il piacere per isuoni naturali deriva dalla Qina 0ang, ma è stato elaboratosoprattutto in Giappone si veda uno dei pi$ noti brani per

shakuhachi , hika no t!ne, che imita il grido del cervo.

• ^ hika no " !ne, #oAi -hi!uo, -haAuhachi: _oAo?ama Yatsu?a



La belle!!a dell’effimero

• X vedere la realt+ come pura apparen!a, porre l’accentosull’impermanen!a della vita e di tutti gli aspetti del mondofenomenico, sottolineando la necessit+ del distacco anche dagliaffetti umani. In un’anima sensibile, questi temi hanno da secoli una

profonda eco e conformano l’espressione artistica2 i vari aspettidella natura e della vita umana sono percepiti pi$ belli, dotati di pi$fascino proprio per via del loro essere effimeri, irreali. La ossessivacelebra!ione della belle!!a giovanile, della fugacit+ delle stagioni edella belle!!a degli istanti di felicit+, meravigliosi proprio perchèmomentanei, ha la sua radice nel pensiero buddhista. I delicati fioridi ciliegio che cadono, le cangianti fasi della luna, i cambiamentilegati al ciclo delle stagioni diventano simboli dell’impermanen!a edella belle!!a fuggevole e sono temi ricorrenti dalle semplicimelodie delle can!oni popolari alla poesia pi$ elevata.





L’idea del divenire, eterno emeraviglioso della vita



'n film di successo di alcuni annifa, protagonisti dei raga!!i che

per* nel manga hanno un aspettoancora pi$ infantile2 l’ossessioneper la giovine!!a è in Giappone unleit%motiv sociale che attraversatutte le classi e le professioni.

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