Carlo Mattogno, Thomas Kues, Jurgen Graf: RISPOSTA AGLI OLO-CIALTRONI DI "HOLOCAUST CONTROVERSIES"

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    RISPOSTA

    AGLI OLO-CIALTRONI DI HOLOCAUST CONTROVERSIES

    - ANTEPRIMA -

    Antefatto

    Nel dicembre 2011, cinque bloggers antirevisionisti - Jonathan Harrison, Roberto Muehlenkamp,Jason Myers, Sergey Romanov e Nick Terry - hanno pubblicato in rete un saggio in PDF dal titolo

    Belzec, Sobibor, Treblinka. Holocaust Denial and Operation Reinhard. A critique of the Falsehoodsof Mattogno, Graf and Kues. Ad eccezione di Myers, questi personaggi sono notoriamente legati alfamigerato blog Holocaust Controversies.Di due, Sergey Romanov e Roberto Muehlenkamp, mi ero gi occupato in precedenza, in

    particolare in due studi (Beec e le controversie olocaustiche di Roberto Muehlenkamp eIlcomitato di soccorso Zimmerman o gli olo-bloggers in (denigr)azione nel web ), mettendo inevidenza la loro crassa ignoranza storica, la loro piatta inettitudine, la loro aperta malafede e la loro

    profonda disonest.Il nuovo saggio non si discosta da queste caratteristiche essenziali, anzi, vi aggiunge il plagiometodico e sfrontato. Esso vorrebbe essere una confutazione di tre studi revisionistici sui cosiddetticampi di sterminio dell' Azione Reinhardt redatti dagli autori della risposta che segue, vale adire:

    Beec in Propaganda, Testimonies, Archeological Research, and History. Theses & DissertationsPress, Chicago 2004 (edizione italiana:Beec nella propaganda, nelle testimonianze, nelleindagini archeologiche e nella storia. Effepi, Genova, 2006), di C. Mattogno;

    Treblinka. Extermination Camp or Transit Camp? Theses & Dissertations Press, Chicago, 2004,di J. Graf e C. Mattogno;

    Sobibr. Holocaust Propaganda end Reality, di J. Graf, T. Kues e C. Mattogno.Si tratta di un testo di oltre 500 pagine, con una vasta bibliografia e una quantit enorme di note,che per ha soltanto lasbiaditaparvenza di un'opera scientifica, gi per il fatto che frutto di unsaccheggio sistematico e pervicace di fonti altrui.

    Nella mia analisi, ne ho invividuate ed elencate ben oltre 400, il che gi pi che sufficiente perqualificare i suddetti autori come volgari cialtroni plagiari.Un'altra peculiarit della loro opera scientifica che, in questo plagio metodico, essi - trannerarissime eccezioni -, hanno presentato, in traduzione inglese, semplici frasi o spezzoni di frasi o

    parole estrapolate (ad opera di svariati storici olocaustici, vittime dei loro plagi) da documentitedeschi di cui i plagiari ignorano persino il testo originale. La fatica pi cospicua che abbiamodovuto affrontare nella nostra replica, e che ha comportato anche la maggior perdita di tempo, non

    riguarda la confutazione della struttura argomentativa di questi olo-cialtroni, puerile e inconsistente,ma, appunto, l'individuazione e la verifica delle loro innumerevoli citazioni. Ogni volta che ci stato possibile, cio nella maggior parte dei casi, abbiamo riportato la citazione al suo realesignificato, inserendola nel suo contesto e pubblicando l'intero brano relativo - nel caso deidocumenti -, in testo tedesco.Sebbene la loro critica sia chiaramente rozza e raccogliticcia, non potevamo permetterci diignorarla senza mettere a rischio la nostra credibilit. All'inizio avevamo pensato di accontentarcidi una risposta relativamente breve, sottolineando le fallacie pi evidenti degli olo-cialtroni, ma poiabbiamo deciso di scegliere il metodo del rullo compressore, esaminando e demolendo

    praticamente ogni singolo argomento addotto dai cinque bloggers.I capitoli da me redatti - i soli ad avere, al momento, questa struttura - si articolano

    complessivamente in oltre 800 punti, ciascuno dei quali discute in genere pi obiezioni.Come viene adeguatamente spiegato nel capito 2, questo studio non soltanto una risposta a tutte lecritiche possibili e immaginabili, spesso sciocche e insensate, che gli olo-cialtroni hanno

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    diligentemente raccolto, ma soprattutto un riesame e una ridiscussione - in gran parte basata sunuove fonti e che si risolve alla fine in una demolizione radicale - di tutte le prove relativeall'esistenza di camere a gas nei campi summenzionati - prove che essi hanno setacciato espigolato dalla relativa letteratura, presentandone una sorta di Summa Holocaustica.Bisogna ringraziare sinceramente gquesti olo-cialtroni per il loro contributo decisivo a questademolizione. Che siano in realt dei criptorevisionisti che lavorano occultamente per il fine opposto

    a quello che affermano di perseguire?Un ringraziamento speciale spetta a Roberto Muehlenkamp: con le enormi corbellerie e lestupefacenti balordaggini che ha scritto sul tema fosse comuni e cremazione nei campi dell'Azione Reinhardt, egli ha magistralmente messo in risalto tutta l'assurdit tecnica del presuntosterminio ebraico con annessi e connessi.

    La stesura definitiva di questa replica, che lunga pi o meno il doppio della critica degli olo-cialtroni, richieder ancora un certo tempo e sar pubblicata in formato PDF anzitutto in inglese.Ma poich gli autori (Jrgen Graf, Thomas Kues, Carlo Mattogno) non vogliono esimersidall'onorare adeguatamente la Giornata della Memoria, ne pubblicano in anteprima la parteiniziale, che comunque potr poi essere soggetta a modifiche.

    Carlo Mattogno

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    INTRODUZIONE

    I PATETICI UCCISORI DEL DRAGO

    (Jrgen Graf)

    1) L'imbarazzo del dott. James Smith

    Il 7 ottobre 2010, The Jewish Chronicle Online rifer quanto segue:La negazione dell'Olocausto sta diventando lentamente una cosa del passato, stando ad unautorevole esperto, il quale asserisce che restano soltanto tre o quattro puri espertinegazionisti. Il dott. Nicholas Terry, fondatore del blog antinegazionista HC [HolocaustControversies], in una conferenza allaLeicester University ha dichiarato che la negazioneha attualmente grande notoriet di marchio, ma zero venditori. Il dott. Nicholas Terry,storico presso l'Exeter University, ha detto: A mio avviso, dagli anni Quaranta, ci sono staticirca 100 autori che hanno scritto libri o opuscoli che si possono considerare puramentenegazionisti. Attualmente la maggior parte di questi esperti sono morti o inattivi. Essi sonoscesi a solo tre o quattro autori che siano capaci di scrivere tali libri. Egli ha aggiunto che ci

    sono altri 100 sostenitori o propagandisti che chiacchierano di Olocausto, ma senzaapportare idee originali. Questa cifra include il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejade 500 fanti che sono attivi nel web. [...]. Ma il dott. James Smith, presidente del BethShalom Holocaust Centre, ha messo in guardia contro il pericolo perdurante e ha aggiunto:Il problema che, perfino dopo che negatori professionisti dell'Olocausto sono morti, ilmateriale da loro pubblicato resta in circolazione, disponibile in Internet e rimane dannosoe pericoloso come prima.

    La stima del dott. Nicholas Terry che dagli anni Quaranta ci sono stati all'incirca cento autori chehanno scritto libri o opuscoli revisionisti molto realistica; io sono giunto ad una cifra molto simileun paio di anni fa. Per questi circa 100 scrittori revisionisti evidentemente erano, e sono, cos

    pericolosi, non soltanto per la storiografia ufficiale, ma per l'intero sistema democratico del

    mondo libero, che molti paesi occidentali hanno adottato leggi contro la libert di opinione cherendono il revisionismo un'offesa criminale e soffocano qualunque libero dibattito sull'entit della

    persecuzione ebraica durante la seconda guerra mondiale.Non c' bisogno di dire che queste leggi totalitarie violano in modo flagrante le costituzioni deirispettivi paesi e smascherano come spudorati ipocriti i loro capi politici, che declamano senzacessa su libert e diritti umani. La repressione antirevisionistica particolarmente feroce inAustria e nella Repubblica Federale Tedesca, dove parecchi revisionisti sono stati condannati amolti anni di prigione. Non si potrebbe trovare prova migliore per dimostrare che la versioneufficiale della sorte degli Ebrei durante la seconda guerra mondiale marcia fino al midollo.I sostenitori dell'ortodossia storica olocaustica paragonano comunemente i revisionisti a personeche pensano che la terra sia piatta. Tali persone esistono davvero e hanno perfino una loroorganizzazione, la Flat Earth Society, e il loro sito web 1. Ma molto degno di nota il fatto chenessuno infastidisce i loro sostenitori. La classe dirigente politica e scientifica rifiuta di prestar loroqualunque attenzione; neppure nei loro sogni pi folli i nostri politici immaginerebbero di

    promulgare leggi anticostituzionali per metterli a tacere. Nessun dott. James Smith di nessunBethShalom Holocaust Centre addita il materiale da essi pubblicato come dannoso e pericoloso. In findei conti, i fautori della terra piatta non hanno alcuna possibilit di vittoria: qualsiasi astronomocompetente pu sgominarli facilmente in un pubblico dibattito.Di contro gli storici olocaustici ortodossi sono mortalmente terrorizzati da un dibattito conricercatori revisionisti qualificati. Per dimostrare questa asserzione, non dobbiamo far altro chevolgerci al volume collettivoNeue Studien zu nationalsozialistischen Massenttungen durch

    Giftgas (Nuovi studi su uccisioni in massa nazionalsocialistiche mediante gas tossico)2

    , che apparso nel 2011, nell'Introduzione a questo, volume Thomas Krger scrive:

    1In: http://theflatearthsociety.org/cms/

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    http://theflatearthsociety.org/cms/http://theflatearthsociety.org/cms/
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    Questo volume collettivo [...] spiega le intenzioni e le strutture della propagandarevisionistica e presenta stimoli e concetti per trattare la negazione dell'Olocausto 3.

    Non essendo possibile trattare la negazione dell'Olocausto su base scientifica senza compendiareed analizzare le affermazioni e gli argomenti revisionistici, ci si aspetterebbe ovviamente che gliautori di Neue Studien zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas abbiano fatto

    precisamente ci, ma in realt essi rifiutano categoricamente il dibattito. Gnter Morsch e Bertrand

    Perz, due degli editori del volume, spiegano perch sono contrari a discutere gli argomenti dei loroavversari:Non si devono per riprendere argomenti pseudoscientifici per confutarli, perch cisignificherebbe una rivalutazione dei loro rappresentanti e delle loro astruse teorie 4.

    Conformemente a questa strategia, G. Morsch, nel suo articolo sulle presunte gasazioni omicide nelcampo di concentramento di Sachsenhausen5, decide di ignorare l'unico studio revisionisticodettagliato su questo campo, un articolo di Carlo Mattogno pubblicato nel 2003 6. Allo stesso modo,Dieter Pohl, l'autore di un articolo sui campi dell' Azione Reinhardt 7, non menziona lemonografie revisionistiche su Treblinka8 e Beec9.Uno degli autori diNeue Studien zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas sidiscosta per dalla strategia delineata da G. Morsch e B. Perz, discutendo e tentando di confutare

    vari argomenti revisionistici nel suo articolo Die todbringenden Gase (I gas letali)10, attribuendo ainegatori pseudoscientifici una rivalutazione, secondo le parole di Morsch e Perz.Sfortunatamente per Trunk, la sua confutazione fallisce miseramente, perch nella sua risposta alvolume collettivo, Carlo Mattogno demolisce con grande facilit le obiezioni di Trunk11.L'unico argomento revisionistico che Trunk riesca a confutare l'affermazione di Fred Leuchter chel'esplosivit dell'acido cianidrico avrebbe impedito alle SS di installare camere a gas nella stessacostruzione in cui si trovavano i forni crematori. Quest'argomento in effetti sbagliato, perch il

    pericolo di esplosione sussisterebbe soltanto se fossero state impiegate quantit esorbitanti diZyklon B, in modo da superare il limite inferiore di esplosivit dell'acido cianidrico. Ma, giacchCarlo Mattogno ha sottolineato questo fatto 15 anni prima della pubblicazione di questo volume

    2G. Morsch, B. Perz, A. Ley (a cura di), Neue Forschungen zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas,

    Metropol Verlag, Berlino, 2011.3

    Idem, p. XII.4

    Idem, p. XXIX.5

    Idem, pp. 260-276.6

    C. Mattogno, KL Sachsenhausen. Strkemeldungen und Vernichtungsaktionen 1940 bis 1945, in: Vierteljahres-hefte fr freie Geschichtsforschung, n. 2, 2003, pp. 173-185.7

    G. Morsch, B. Perz, A. Ley (a cura di), Neue Forschungen zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas,op. cit., pp. 185-196.8

    C. Mattogno, J. Graf, Treblinka: Vernichtungslager oder Durchgangslager?, Castle Hill Publishers, Hastings, 2002.Versione in inglese: Treblinka: Extermination camp or transit camp? Theses & Dissertation Press, Chicago, 2004.9

    C. Mattogno,Beec in Propaganda, Testimonies, ArcheologicalResearch and History, Theses & Dissertation Press,Chicago 2004. Versione italiana: Beec nella propaganda, nelle testimonianze, nelle indagini archeologiche e nellastoria. Effepi, Genova, 2006.10

    G. Morsch, B. Perz, A. Ley (a cura di), Neue Forschungen zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas,

    op. cit., op. cit., pp. 23-49.11

    C. Mattogno, Schiffbruch. Vom Untergang der Holocaust-Orthodoxie. Castle Hill Publishers, Uckfield, 2011, pp. 28-45.

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    collettivo12, e poich l'errore di Leuchter fu corretto nell'edizione rivista del suo rapporto di cuiGermar Rudolf e Robert Faurisson sono coautori13, Trunk sfonda soltanto una porta aperta.In estrema sintesi, gli storici olocaustici ortodossi si trovano di fronte al dilemma: o scelgono di nonrispondere ai revisionisti, il che equivale a una resa incondizionata, oppure tentano di confutarli,iniziando cos un dibattito che sono destinati a perdere. Comprendiamo dunque perfettamentel'imbarazzo del povero dott. James Smith, presidente delBeth Shalom Holocaust Centre, la cui idea

    che perfino dopo che negatori professionisti dell'Olocausto sono morti, il materiale da loropubblicato resta in circolazione, disponibile in Internet e rimane dannoso e pericoloso comeprima lo tormenta giorno e notte. Bisogna avere un cuore di pietra per non sentire un profondodolore per quest'uomo sfortunato!

    2. Quattro intrepidi uccisori del drago

    Il dott. Smith non ha pi di che preoccuparsi: i salvatori si appropinquano. Quattro intrepidi uccisoridel drago si sono fatti avanti per liberare il mondo dal pericolo revisionistico. E, guarda caso, uno diessi non altri che lo stesso dott. Nicholas Terry citato da TheJewish Chronicle all'iniziodell'articolo summenzionato. Insieme ad altri tre eroici combattenti contro il negazionismo -Roberto Muehlenkamp, Jonathan Harrison e Sergey Romanov, Nicholas Terry gestisce il blog

    Holocaust Controversies che, a differenza di altri sostenitori dell'ortodossia storica olocacaustica,non solo menzionano i libri e gli argomenti revisionistici, ma li discutono e li fanno a pezzettini,come dice Sergey Romanov:Mattogno e Graf non sono davvero nient'altro che nani intellettuali. Perfino un dilettante come

    Roberto [Muehlenkamp] o me, basandoci su fonti accessibili a tutti, possiamo farli a pezzettini14.Ascolta la buona novella, dott. Smith!Holocaust Controversies pu fare a pezzettini i revisionsiti!Questi geni sono stati mandati senza dubbio da Jahveh stesso per salvare la sua trib elettadall'orribile drago revisionista? Gli articoli che questi geni hanno pubblicato sul loro blog appaionosenza dubbio tutti a stampa in una serie ognora crescente di volumi collettivi che sono il vanto diogni biblioteca universitaria del Mondo Libero? Gli storici olocaustici, riconoscenti, fanno senzadubbio ampio uso delle inestimabili intuizioni di questi geni?Tutt'altro. Sebbene Terry, Muehlenkamp, Harrison e Romanov abbiano redatto centinaia di articolidalla creazione del loro blog nel 2006, non hanno mai pubblicato nulla a stampa. Gli storiciolocaustici li ignorano persistentemente. L'opera collettiva Neue Studien zunationalsozialistischen

    Massenttungen durch Giftgas non li nomina neppure in una nota. Invece il sito web AktionReinhard Camps (ARC) li nomina, ma soltanto per lanciare un veemente attacco contro di loro:

    Links non autorizzati al nostro sito web da postings del blog dell'odio polemico egrossolanamente impreciso delle seguenti persone: Roberto Muehlenkamp - SergeyRomanov - Dr. Nick Terry non sono tollerati dall'ARC. Noi non abbiamo alcuna relazionecon i blog dell'odio e vogliamo mettere in guardia tutti per evitare di essere ingannati daquesti individui15.

    12 C. Mattogno, Olocausto: Dilettanti allo sbaraglio. Edizioni di Ar, Padova, 1996, pp. 212-215.

    13F. Leuchter, R. Faurisson, G. Rudolf, The Leuchter Reports. Critical Edition. 2

    aed., Washington, 2011.

    14In: http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/10/thats-why-it-is-denial-not-revisionism.html

    [Con un curioso effetto di trasfert, Romanov attribuisce a noi l'indecoroso trattamento che egli stesso e il suo degnocompare Roberto hanno subto ad opera mia, in due confutazioni che li prende di mira direttamente ed espongono illoro nanismo non soltanto intellettuale, ma anche e soprattutto morale. Vedi Il comitato di soccorso Zimmerman ogli olo-bloggers in (denigr)azione nel web, in: http://ita.vho.org/58_Il_Comitato_di_Soccorso_Zimmerman.pdf , eBeec e le controversie olocaustiche di Roberto Muhelenkamp, in:http://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/ CMMuehlen.pdfIn questi scritti ho fatto letteralmente a pezzetti le menzogne, i vaneggiamenti e le corbellerie di questi due

    dilettanti [C.M.].15

    In:http://www.deathcamps.org/dedication/

    5

    http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/10/thats-why-it-is-denial-not-revisionism.htmlhttp://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/10/thats-why-it-is-denial-not-revisionism.htmlhttp://ita.vho.org/58_Il_Comitato_di_Soccorso_Zimmerman.pdfhttp://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/CMMuehlen.pdfhttp://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/CMMuehlen.pdfhttp://www.deathcamps.org/dedication/http://www.deathcamps.org/dedication/http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/10/thats-why-it-is-denial-not-revisionism.htmlhttp://www.deathcamps.org/dedication/http://ita.vho.org/58_Il_Comitato_di_Soccorso_Zimmerman.pdfhttp://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/CMMuehlen.pdfhttp://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/CMMuehlen.pdf
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    Perch questa crudele ingratitudine? Perch questi indefessi combattenti contro il negazionismosono ignorati o vituperati dai loro colleghi anti-negazionisti? Perch i gretti storici olocausticirifiutano caparbiamente di riconoscere il loro sforzo titatico?La soluzione di questo apparente enigma molto facile. Anzitutto, alcuni dei ControversialBloggers hanno usato ripetutamente un linguaggio disgustoso o osceno, che ampiamentesufficiente a screditarli. In special modo Muehlenkamp, che il pi primitivo della compagnia

    (seguito immediatamente da Terry), cosparge i suoi articoli e i suoi messaggi privati di parolevolgari di quattro lettere [in italiano di dieci], mostrando cos quanto deplorevolmente basso sia ilsuo livello intellettuale e morale. Peggio ancora, egli a volte scrive cose che lo rendono lo zimbellodi ogni persona che abbia un quoziente di intelligenza superiore a zero. A titolo di esempio: nellasua discussione del rapporto Gerstein e delle presunte camere a gas di Beec, Muehlenkamp cita untal Charles Provan secondo il quale 703 persone, la met delle quali bambini, pu entrare inun'area di 25 metri quadrati e continua: Il numero era probabilmente pi alto nelle camere a gasdi Belzec, considerando che gli Ebrei quivi uccisi erano emaciati a causa della mancanza di cibonei ghetti della Polonia orientale nel 1942 e della statura relativamente piccola, come ha

    sottolineato Provan16. Ora, a qualcuno l'idea che gli Ebrei pretesamente gasati a Beec fosserotutti bambini o lillipuziani e che nelle camere a gas stavano gli uni sulle spalle degli altri (perch ci

    esattamente ci che implica la pretesa di Muehlenkamp), pu sembrare comico, ma gli Ebreicertamente non apprezzano questo genere di umorismo. Essi non vogliono che il loro sacroOlocausto sia difeso da pagliacci.A pagina 35 del loro saggioBelzec, Sobibor, Treblinka. Holocaust Denial and Operation Reinhard,che costituisce l'oggetto della presente confutazione, gli autori dichiarano:Questa critica stata redatta in modo non retribuito durante il nostro tempo libero serale, fine

    settimanale e feriale. Nessuno di noi mai stato pagato per le nostre attivit.Se c' un solo passo in tutto il saggio al quale io creda parola per parola, certamente questo!

    Nessuno sano di mente sborserebbe un centesimo per la ricerca ad opera di persone chepretendono che in un'area di 25 metri quadrati si possano ficcare 703 persone o pi. Per gli Ebrei,

    gente come Muehlenkamp imbarazzante, fastidiosa; un alleato di cui gli Ebrei possono fare ameno. Gli Ebrei hanno bisogno di alleati - o di shabbat goijm,per essere pi esatti - di un generecompletamente differente. Hanno bisogno di politici che promulghino leggi contro il revisionismo.Hanno bisogno di giudici che applichino queste leggi e mandino i revisionisti in galera, o li rovininocon pesanti multe. Hanno bisogno di giornalisti che insultino i revisionisti senza aver mai lettonessuno dei loro scritti. Hanno bisogno di storici di corte che rimpastino la scienza tradizionaleolocaustica senza mai considerare la questione se i presunti eventi furono fisicamente possibili. Macertamente non hanno bisogno di aiutanti che li gettino nello scompiglio esponendoinavvertitamente l'assurdit travolgente della concezione olocaustica.

    3) Perch i membri diHolocaust Controversies sono detestati da storici e propagandistiolocaustici

    Muehlenkamp, dicevo, crede che si possano stipare 703 o pi persone in un'area di 25 metriquadrati. Ma i giudici tedeschi del primo processo Treblinka di Dsseldorf (1964-1965) ebbero ingrazia una dotazione mentale solo appena pi grande di questi lillipuziani intellettuali. Nella lorosentenza essi descrissero il vecchio edificio delle camere a gas come segue:

    L'edificio di mattoni solidamente costruito su un basamento di cemento conteneva trecamere a gas, che misuravano circa 4 x 4 metri ed erano alte all'incirca 2,60 metri. [...] Unacapienza presunta di 250-300 persone in ogni camera a gas nella vecchia casa [...] potrebbeessere in fin dei conti la pi verosimile17.

    16In:http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/carlo-mattogno-on-belzec_27.html

    17Adalbert Rckerl,NS-Vernichtungslager im Spiegel deutscher Strafprozesse. Dtv, Francoforte, 1977, p. 203, 226.

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    http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/carlo-mattogno-on-belzec_27.htmlhttp://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/carlo-mattogno-on-belzec_27.htmlhttp://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/carlo-mattogno-on-belzec_27.html
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    Perci, secondo questi esimi giuristi, nelle tre camere a gas del vecchio edificio si potevanoammucchiare fino a 22 persone per metro quadrato! (A proposito, nessuno storico olocaustico mairiuscito a spiegare perch sarebbe stata una buona idea suddividere l'edificio di gasazione in trelocali, riducendo cos lo spazio disponibile e complicando il procedimento di gasazione).Per quanto queste pretese siano dissennate, esse sono la logica conseguenza del quadro ufficialedell'Olocausto.

    Se non meno di 491.000 Ebrei furono gasati a Treblinka tra il 23 luglio e il 30 settembre 1942,come vuole farci credere lo storico olocaustico isareliano Yitzhak Arad nella sua opera classicasui campi dell' Azione Reinhardt18, e se le camere a gas del vecchio edificio avevanoeffettivamente una superficie di appena 48 metri quadrati, la capacit di queste camere dev'esserestata davvero sbalorditiva, proprio come il motore Diesel presuntamente usato per effettuare legasazioni deve aver funzionato continuativamente e impeccabilmente durante l'intero periodo di 70giorni. A ragione gli storici olocaustici non hanno interesse a rivolgere l'attenzione del pubblicosull'inanit della versione kosher degli eventi. Appunto per questo si oppongono a qualsiasidiscussione sulla attuabilit tecnica dell'Olocausto. Essi si attaccano al famoso aforisma dei 32storici francesi che, nel 1979, dichiararono:

    non bisogna chiedersi se lo sterminio ebraico stato possibile: esso stato possibile perch

    ha avuto luogo19.Se Kurt Gerstein, che il testimone chiave delle presunte gasazioni a Beec, aveva dichiarato chein una camera a gas di 25 metri quadrati erano state ammassate 700-800 vittime, qualunque storicoe propagandista olocaustico mediamente intelligente capisce che chiunque tenti di giustificarequesta ridicola asserzione, come fa Muehlenkamp, non solo fa la figura dell'idiota, ma mette in luceanche la totale inattendibilit del rapporto Gerstein, infliggendo cos un colpo devastante allacredibilit della versione ufficiale su Beec. Quando lo storico israeliano Yitzhak Arad cit un

    passo di questo rapporto nella ben nota opera collettivaNationalsozialistische Massenttungendurch Giftgas [Uccisioni in massa nazionalsocialiste mediante gas tossico], ebbe il buon senso dieliminare qualunque riferimento alla presunta capacit delle camere a gas 20.Raul Hilberg, che fu indubbiamente lo storico olocaustico pi brillante, lo aveva compreso

    perfettamente. Proprio per questo nella sua opera di riferimento The Destruction of theEuropeanJews21 non accenn mai all'esistenza dei revisionisti.Contrariamente a Hilberg, Jean-Claude Pressac non si attenne mai all'ingiunzione dei 32 storicifrancesi. In due libri22 egli cerc di mostrare che il preteso assassinio in massa nelle camere a gas diAuschwitz era stato in effetti tecnicamente possibile, consentendo in tal modo ai ricercatorirevisionisti di mettere in rilievo numerosi errori nel suo ragionamento e aprendo una breccia nelmuro del bastione olocaustico23.

    18Y. Arad,Belzec, Sobibor, Treblinka. The Operation Reinhard Death Camps, Indiana University Press. Blooming-

    ton/Indianapolis, 1987, pp. 392-397.

    19Le Monde, 21 febbraio 1979.

    20Eugen Kogon, Hermann Langbein, Adalbert Rckerl (a cura di), Nationalsozialistische Massenttungen durch

    Giftgas, Fischer Taschenbuch Verlag. Francoforte, 1983, p. 171 sg.21

    Raul Hilberg, The Destruction of the European Jews, 3 volumes, Homes and Meier, New York, 1985.22

    J.-C. Pressac,Auschwitz. Technique and Operation of the Gas Chambers. The Beate Klarsfeld Foundation, NewYork, 1989; Id., Les crmatoires dAuschwitz, CNRS, Parigi, 1993.23

    R. Faurisson, Bricolages et gazouillages Auschwitz et Birkenau selon J. C. Pressac,in:Revue dHistoireRvi-

    sionniste, n. 3, novembre 1990; S. Verbeke (a cura di), Auschwitz. Nackte Fakten, Berchem, 1995; C. Mattogno,Auschwitz.The Case for Sanity. A historical and technical study of Jean-Claude Pressacs Criminal Traces and RobertJan van Pelts Convergence of Evidence. The Barnes Review, Washington, 2010. Versione it.: Le camere a gas diAuschwitz. Studio storico-tecnico sugli indizi criminali di Jean-Claude Pressac e sulla convergenza di prove di

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    L'epilogo della storia ben noto: Pressac fece le pi ampie concessioni ai revisionisti e ridussedrasticamente il tasso di morti per i cosiddetti campi di sterminio 24. A causa di questaimperdonabile eresia, egli cadde in disgrazia presso i potenti del mondo. Quando mor, nel 2003,all'et di 59 anni, i mezzi di informazione che, dopo la pubblicazione del suo secondo libro nel1993, lo avevano acclamato come la nemesi dei revisionisti, reagirono con un gelido silenzio;ironicamente, gli unici necrologi che lo commemorarono furono scritti da Robert Countess, da

    Carlo Mattogno e da me stesso25

    .I propagandisti che gestiscono il sito webAktionReinhard Camps possono essere disonesti, ma nonsono dei semplici pazzi. Esattamente come Ytzhak Arad, Raul Hilberg o gli autori dell'operacollettivaNeue Studien zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas, essi non mettonoin evidenza le assurdit tecniche e logiche della storia olocaustica, ma le tacciono. Essi rifuggono daqualsivoglia discussione sull'accuratezza storica della versione ufficiale degli eventi, perch sannoesattamente che una simile discussione aprirebbe il proverbiale vaso di Pandora 26. Questa, non certol'odioso linguaggio di Nicholas Terry o le oscenit di Roberto Muehlenkamp, la vera ragione percui essi aborriscono il blogHolocaust Controversies e mettono in guardia tutti per evitare di essereingannati da questi individui.

    4) Le tattiche dei Controversial Bloggers

    Quasi tutti i libri storici contengono probabilemnte alcuni errori. Se l'autore se ne accorge, o se glivengono segnalati da amici o avversari, egli di norma li corregge nell'edizione successiva, se ce n'una. ovvio che i libri revisionistici non costituiscono un'eccezione a questa regola.Le tattiche messe in atto dai Controversial Bloggers sono fondamentalmente semplici: vanno allaricerca di errori nei libri dei loro avversari - un errore a p. 82, un secondo a p. 175, un terzo a p. 243- e poi cercano di usare questi errori per gettare discredito sull'intero libro. Per illustrare questometodo baster un solo esempio.

    Nella mia cririca a Hilberg27, ho asserito erroneamente che questi non ha addotto alcun riferimento

    per la sua affermazione che il 12 ottobre 1941 i Tedeschi fucilarono 10.000 Ebrei nel cimitero diStanisaww, in Polonia. In realt Hilberg aveva effettivamente menzionato una fonte (del tuttoinattendibile), le dichiarazioni di alcuni sedicenti testimoni oculari. Il mio errore, ovviamentedovuto a negligenza, indusse Nicholas Terry a scrivere:Graf ha scelto di omettere il contenuto della nota nella stessa pagina e di pretendere che non

    stata addotta alcuna prova. Perci Graf autentico mentitore28. Ma per quale ragione al mondoavrei scelto di omettere il contenuto della nota? La questione della presunta fucilazione diStanisaww non di particolare importanza; se non l'avessi menzionata affatto, la mia critica diHilberg non avrebbe perduto nulla della sua forza. Di fatto, l'imbarazzo che mi poteva derivare dalfatto che un tale errore elementare potesse essere messo in rilievo da un avversario, contachiaramente pi di qualunque beneficio che potessi sperare di ricevere da un inganno intenzionale.

    Per ironia della sorte, Terry commette simili errori due volte allorch mi attacca nel saggioantirevisionistico Belzec, Sobibor, Treblinka. Holocaust Denial and Operation Reinhard, di cui

    Robert Jan van Pelt. Effepi, Genova, 2009.24

    Valrie Igounet,Histoire du ngationnisme en France. ditions du Seuil, Parigi, 2000, p. 641.25

    Vierteljahreshefte fr freie Geschichtsforschung, n. 3, 2003.26

    Alla lettera vaso dei vermi (can of worms).27

    J. Graf,Riese auf tnernen Fssen. Raul Hilberg und sein Standardwerk ber den Holocaust. Castle Hill Publi-

    shers, Hastings, 1999. Versione ingl.: The Giant with Feet of Clay. Raul Hilberg and his Standard Work on theHolocaust. Theses & Dissertation Press, Chicago, 2001.28

    In: http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/jrgen-graf-is-liar.html

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    http://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/jrgen-graf-is-liar.htmlhttp://holocaustcontroversies.blogspot.com/2006/05/jrgen-graf-is-liar.html
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    coautore. Il primo errore riguarda la persona di Erich Bauer, il presunto Gasmeister (capo del gas)di Sobibr. Nel libro su questo campo scritto da Thomas Kues, Carlo Mattogno e me29, ho asserito:

    Qual la base di questa asserzione [che Bauer era il Gasmeister]? Nei primi racconti deitestimoni su Sobibr, Erich Bauer o non viene menzionato affatto, oppure menzionato solomarginalmente. Il suo nome non appare nei due rapporti di Pechersky e neppure nellatestimonianza di Leon Feldhendler - che, in fin dei conti, elenca per nome 10 SS. Zelda

    Metz riporta un totale di diciassette SS che stazionavano a Sobibr [i cui nomi sonoenumerati nella mia nota 494, Bauer il quindicesimo della lista] ma non gli ascrive alcuncrimine specifico (p. 172, 173).

    Ci non impedisce a Terry di scrivere: Tipicamente, Graf accentua l'assenza di Bauer nellatestimonianza di un testimone [Feldhendler], mentre omette la sua presenza nella dichiarazione

    successiva della sua fonte [Metz] (p. 76).In base ai suoi stessi criteri, io sono pertanto autorizzato a definire Terry un autentico mentitore!A pagina 150, Terry scrive:In The Giant with Feet of Clay, Graf non riesce a menzionare una sola volta la parola ghetto.Se questo splendido ricercatore si fosse preso la briga di leggere The Giant with Feet of Clay conmaggiore attenzione, si sarebbe accorto che la parola ghetto appare non meno di undici pagine di

    questo libro (p. 16, 17, 18, 38, 39, 40, 42, 107, 108, 109, 113).Lo stesso Nicholas Terry, per il quale banali errori diventano automaticamente autentichemenzogne quando sono commessi dai revisionisti, quantunque egli si renda personalmentecolpevole di errori pi seri, non rifugge dal lanciare una vera e propria calunnia. Due volte, nelgiugno 2009 e nel maggio 2011, Terry accus il revisionista tedesco Udo Walendy di essere unospudorato falsario. Nella sua rivistaHistorische Tatsachen (Fatti storici) Walendy aveva riprodottoin facsimile un ritaglio del giornale polacco con sede a Londra Dziennik Polski (Gazzetta polacca)datato 11 luglio 1942, insieme alla traduzione tedesca dei passi pi importanti 30. Stando a questogiornale, i Tedeschi avevano gasato un gran numero di Ebrei a Treblinka. Ma poich gli storiciolocaustici concordano nell'affermare che i primi trasporti arrivarono a Treblinka il 23 luglio 1942,dodici giorni dopo la pubblicazione dell'articolo, l'informazione comunicata dalDziennik Polski eranecessariamente falsa - un classico caso di propaganda basata su atrocit che getta luce sulle originidel mito di Treblinka31.Il 19 giugno 2009 Terry scrisse:Non vedo l'ora di consultare quando sar, in futuro, una copia del Dziennik Polski della data inquestione e mostrare che questo un esempio inequivocabile di falsificazione32.Quasi due anni dopo, il 31 maggio 2011, Terry non aveva ancora consultato una copia del

    Dziennik Polski della data in questione - il che non imped a questo nobile ricercatore di ripetere isuoi attacchi contro Walendy. Alcuni mesi dopo, Thomas Kues inflisse a Terry la giusta punizione;egli venne in possesso di una copia del giornale polacco e mostr che non c'era stata alcunafalsificazione: ilDziennik Polski aveva in effetti parlato di gasazioni a Treblinka circa due settimane

    prima che il campo fosse operativo33

    .Accusare un ricercatore di falsificare le sue fonti il rimprovero forse pi grave che gli si possarivolgere. Il fatto che Terry abbia avuto la sfrontatezza di definire Walendy falsario senza alcuna

    prova per corroborare quest'accusa, lo smaschera come disonesto calunniatore. Il suo errore immensamente peggiore di quello che ho commesso io nel caso della presunta fucilazione di

    29J. Graf, T. Kues, C. Mattogno, Sobibr. Holocaust Propaganda and Reality. The Barnes Review, Washington, 2010.

    30U. Walendy,Historische Tatsachen, n. 44, Der Fall Treblinka. Verlag fr Volkstum und Zeitgeschichtsforschung,

    Vlotho, 1990.31

    Ma si veda al riguardo l'approfondimento che appare nel capitolo 3.32In:http://rodohforum.yuku.com/sreply/130194/Revisionists-proven-Udo-Walendy-forged-document-reply-130196

    33In:http://www.inconvenienthistory.com/archive/2011/volume_3/a-premature_news_report.php

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    http://rodohforum.yuku.com/sreply/130194/Revisionists-proven-Udo-Walendy-forged-document-reply-130196http://rodohforum.yuku.com/sreply/130194/Revisionists-proven-Udo-Walendy-forged-document-reply-130196http://rodohforum.yuku.com/sreply/130194/Revisionists-proven-Udo-Walendy-forged-document-reply-130196http://www.inconvenienthistory.com/archive/2011/volume_3/a-premature_news_report.phphttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2011/volume_3/a-premature_news_report.phphttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2011/volume_3/a-premature_news_report.phphttp://rodohforum.yuku.com/sreply/130194/Revisionists-proven-Udo-Walendy-forged-document-reply-130196http://www.inconvenienthistory.com/archive/2011/volume_3/a-premature_news_report.php
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    Stanisaww, perch non ho accusato Hilberg di aver falsificato alcunch; ho soltanto affermato(erroneamente) che non aveva fornito alcun riferimento specifico per la sua asserzione.

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    CAPITOLO 1

    LA FOLLE SFIDA

    (Jrgen Graf)

    1) Le menzogne di Mattogno, Graf e Kues

    Dal momento che ero curioso di vedere come i membri di Holocaust Controversies avrebberoreagito quando fossero stati sfidati a scrivere una critica esaustiva di un libro revisionistico, per duevolte lanciai il guanto di sfida a Muehlenkamp, la prima volta nell'ottobre 2010, la seconda nelgiugno 2011, dandogli la scelta tra vari libri revisionistici. Non avendo da lui ricevuto alcunarisposta fino al 5 dicembre 2011, dichiarai in un mio articolo che egli aveva gettato la spugna 34.Ci era un po' prematuro, perch solo tre settimane dopo Muehlenkamp (o uno dei suoi accoliti) miinvi un lungo testo intitolatoBelzec, Sobibor, Treblinka. Holocaust Denial and Operation

    Reinhard. A Critique of the Falsehoods of Mattogno, Graf and Kues 35. Ne sono autori JonathanHarrison, Roberto Muehlenkamp, Jason Myers (evidentemente Jahveh, nella sua infinita sapienza,ha reclutato un quinto genio per assistere gli altri quattro nel loro sforzo), Sergey Romanov e

    Nicholas Terry. L'oggetto della loro critica sono i tre libri che seguono: Carlo Mattogno, Jrgen Graf, Treblinka: Extermination Camp or Transit Camp? Theses &Dissertation Press, Chicago, 2004 (d'ora in poi: Treblinka). Carlo Mattogno,Beec in Propaganda, Testimonies, Archeological Research and History. Theses& Dissertation Press, Chicago, 2004 (d'ora in poi:Beec). Jrgen Graf, Thomas Kues e Carlo Mattogno, Sobibr. Holocaust Propaganda and Reality. TheBarnes Review, Washington, 2010 (d'ora in poi: Sobibr).Confesso che fui molto sbalordito della follia di questa gente. Alla fin fine, confutare la nostratrilogia sui campi dell' Azione Reinhadt equivale a dimostrare che Beec, Sobibr e Treblinkaerano dei veri e propri campi di sterminio, in cui un numero enorme di Ebrei furono assassinati in

    camere a gas. Ma Raul Hilberg, che aveva una conoscenza dei documenti del periodo bellicoimmensamente maggiore dei cinque Controversial Bloggers, non era riuscito a dimostrare che unsolo Ebreo era stato gasato in qualsivoglia di questi tre campi: come dunque possibile che nullitcome Harrison, Muehlenkamp, Myers, Romanov e Terry sperino di avere successo laddove glistorici olocaustici pi informati hanno fallito? Credono seriamente di essere migliori di Hilberg?

    2) Tre errori nei miei scritti

    facile immaginare con quanta frenesia i Controversial Bloggers siano andati alla ricerca dierrori nei nostri libri ed era immaginabile fin dall'inizio che qualcuno l'avrebbero trovato. Nei miei

    scritti, essi hanno potuto individuare tre errori; uno in Sobibr, uno in The Giant with Feet of Clay euno nel mio articolo David Irving and the Aktion Reinhardt Camps.Il primo di questi tre errori fu rilevato da Nick Terry a p. 76. In Sobibravevo commentato il

    processo di Hubert Gomerski e Johann Klier, che si svolse a Francoforte nel 1950, asserendo che iprocedimenti furono accompagnati da una massiccia campagna nei mezzi di informazione ancorasotto controllo alleato36. Al che Terry obietta: Per sostenere la sua asserzione, egli [Graf] cita

    precisamente un articolo di giornale del Frankfurter Rundschau, un quotidiano che aveva sede

    34A challenge to Dr. Christian Lindtner, in: http://globalfire.tv/nj/12en/history/lindtner.htm.

    35Jonathan Harrison, Roberto Muehlenkamp, Jason Myers, Sergey Romanov, Nicholas Terry, Belzec, Sobibor, Tre-

    blinka. Holocaust Denial and Operation Reinhard. A Critique of the Falsehoods of Mattogno, Graf and Kues, AHolocaust Controversies White Paper, http://holocaustcontroversies.blogspot.com, dicembre 2011.36

    Sobibr. Holocaust Propaganda and Reality, op. cit., p. 179.

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    nella stessa citt in cui fu celebrato il processo. Questa massiccia campagna nei mezzi diinformazione evidentemente non incluse Die Zeit o Der Spiegel, nessuno dei quali pubblic un

    solo articolo sul processo. Ne prendo atto. Prima di parlare di una campagna massiccia, avreidovuto in effetti verificare se sui processi avevano riferito altri mezzi di informazione tedeschi.Il mio secondo errore fu sottolineato da Jonathan Harrison nelle pagine 106-107. A pagina 40 di

    The Giant with Feet of Clay avevo scritto che, secondo Raul Hilberg, l'Einsatzgruppe A avevaucciso 125.000 Ebrei fino al 15 ottobre 1942, la stragrande maggioranza dei quali tra agosto eottobre. Poich l'Einsatzgruppe A contava soltanto 990 membri, di cui 240 non combattenti,conclusi che, per ragioni logistiche, quest'unit non avrebbe potuto uccidere 120.000 Ebrei in duemesi e mezzo. Ma Hilberg dice esplicitamente che l'Einsatzgruppe A era appoggiata da altre unittedesche, inoltre da ausiliari locali. Alla luce di questi fatti, devo concedere che le presunte uccisioniin massa sarebbero state possibili dal punto di vista logistico il che non significa naturalmente cheavvennero davvero.Il mio terzo errore fu messo in risalto da Nick Terry alle pagine 221-222. Nel mio articolo David

    Irving and the Aktion Reinhardt Camps37 (che Terry definisce erroneamente una lettera aperta a

    David Irving), avevo sostenuto che il trasporto a Minsk di 1.000 Ebrei di Varsavia doveva esserepassato necessariamente per Treblinka, giacch la deportazione di Ebrei dal ghetto di Varsavia eracominciata otto giorni prima e tutti concordano sul fatto che all'epoca tutti gli Ebrei di Varsaviafurono deportati a Treblinka. Dacch circa 11.000 Ebrei deportati da Varsavia non andarono aTreblinka, quest'argomento non era fondato. Come Terry nota a p. 221, successivamente horiconosciuto il mio errore in un messaggio privato in svedese a un corrispondente in Svezia.Cos i membri di Holocaust Controversies hanno dimostrato ancora una volta di essere certamentecapaci di individuare un paio di errori isolati disseminati in svariati libri e articoli revisionistici cosa di cui in via di principio nessuno mai ha dubitato. Ma il loro scopo di gran lunga pi

    ambizioso. Essi vogliono dimostrare che Beec, Sobibr e Treblinka furono realmente centri disterminio, confutando in tal modo le tesi revisionistiche, secondo le quali furono campi di transito.Diamo dunque uno sguardo alle fonti che utilizzano per conseguire il loro obiettivo.

    3) Le fonti dei nostri avversari

    A prima vista, il saggio presentato dai nostri avversari 533 pagine copiosamente annotate sembra impressionante, ma gi una prima scorsa mostra che contiene una quantit di ciarpameinutile. Invece di concentrarsi sul loro scopo dichiarato la confutazione di Mattogno, Graf e Kues, i cinque autori presentano un riassunto complessivo della versione ortodossa circa il destino degliEbrei in Polonia e nei territori occupati. Al fine di mostrare la loro erudizione e dare al loro scritto

    polemico una parvenza di cultura accademica, essi adducono una pletora di note, citando miriadi dilibri, la maggior parte dei quali - ne sono sicurissimo -, non hanno letto.Pur essendo il linguaggio dei nostri avversari pi pacato rispetto a quello del loro blog (essi siastengono dall'uso di linguaggio osceno, sebbene a p. 52 Terry dimostri il suo livello intellettualesventuratamente basso adoperando il termine bullshit [cazzate]), il loro stile arrogante einsolente. Per questa ragione non possono aspettarsi da noi di essere trattati coi guanti bianchi.L'analisi delle prove addotte dagli autori per dimostrare il preteso sterminio sistematico degli Ebreirivela una spaventosa mancanza di senso critico. Essendo dei fondamentalisti olocaustici, i nostriavversari accettano incondizionatamente persino le fonti pi spurie fin tanto che avvalorano le loro

    affermazioni. Neppure in un milione di anni sarebbero disposti ad ammettere la possibilit che certi

    37J. Graf, David Irving and the Aktion Reinhardt Camps, in: Inconvenient History, vol. 1, n. 2, 2009.

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    documenti siano stati manipolati o falsificati, che certe confessioni di certi esecutori nazisti sianostate ottenute sotto coercizione, che certi testimoni abbiano mentito. Se le dichiarazioni di sedicentitestimoni oculari sono tanto folli che perfino i Controversial Bloggers non possono far finta chesiano vere, essi arguiscono che il testimone ha soltanto commesso un errore scusabile. Inriferimento a testimoni che avevano asserito due o tre milioni di vittime per ciascuno dei tre campi

    Reinhardt, i nostri avversari hanno l'audacia di parlare di sovrastime di superstiti disorientati! (p.17). Ripetutamente i membri diHolocaust Controversies fanno assegnamento su provedimostrabilmente ciarlatanesche. Potrei addurre una moltitudine di esempi, ma per ragioni di s paziomi limiter a due: il rapporto Gerstein e l'immaginaria fucilazione in massa denominata Erntefest(festa del raccolto).Il rapporto GersteinSiccome la strana confessione dell'ufficiale SS mentalmente disturbato Kurt Gerstein semprestata il fondamento del mito del campo di sterminio di Beec, Nick Terry, autore del primocapitolo del libro (The Hoax That Dare Not Speak Its Name, L'impostura che non osamanifestarsi in pubblico), non ha alcuna possibilit di dipingere Gerstein come un testimone

    attendibile, argomentando che difficile per i negatori spiegare perch Gerstein abbia fornitouna descrizione dettagliata delle camere a gas di Belzec (p. 70). Ora Terry pu non aver letto illibro di Mattogno sul rapporto Gerstein 38, dato che non riuscito a trovarlo in una biblioteca inglese(p. 53), ma egli conosce certamente l'analisi delle sei diverse versioni di questo rapporto effettuatada Henri Roques39, che ampiamente sufficiente a fare a pezzettini questo testimone, comedirebbe il compagno di merende di Terry, Sergey Romanov. Non contento dell'affermazione che aBeec in una camera a gas di 25 metri quadrati c'erano 700-800 persone, Gerstein asser che eranostate gasate 20 milioni di persone! E queste sono soltanto due tra le assurdit pi salienti di questeconfessioni. Il fatto che Terry sia costretto a citare come fonte attendibile questo rapporto che

    credibile come le confessioni delle streghe medievali sulle loro orge selvagge col diavolo , mostratutta la sua disperazione. Chi, se non il disinformato, spera di prendere in giro questo storico diterza categoria?L' immaginario massacro Erntefest40

    Il 24 luglio 1944 il campo di concentramento di Majdanek fu liberato dall'Armata Rossa. Tresettimane dopo, una commissione polacco-sovietica accert che in questo campo erano statiuccisi non meno di 1.500.000 detenuti. Successivamente, la storiografia polacca ridusse questa cifraa 360.000 nel 1948 e a 235.000 nel 199241. Nel 2005 Thomas Kranz, direttore del settore storico delMuseo di Stato di Majdanek, suscit una minore sensazione fissando la cifra a 78.000 42. Come homostrato in un articolo, la cifra di Kranz ancora troppo alta di almeno 28.000 decessi 43. CarloMattogno, nel libro su Majdanek, di cui coautore con me e che apparve per la prima volta intedesco nel 1998, giunse alla conclusione che a Majdanek perirono circa 42.200 detenuti 44, cifra che

    38C. Mattogno, Il rapporto Gerstein. Anatomia di un falso, Sentinella dItalia, Monfalcone, 1985.

    39Andr Chelain,La thse de Nantes et laffaire Roques, Polmiques, Parigi, 1989.

    40La questione viene ripresa e approfondita nei punti 186-187 del capitolo 6.

    41Jrgen Graf, Carlo Mattogno, Concentration Camp Majdanek. A Historical and Technical Study, Theses & Dis-

    sertation Press, Chicago 2003, capitolo 4.

    42 Tomasz Kranz, Ewidencja zgonw i miertelno winiw KL Lublin, in Zeszyty Majdanka, XXIII (2005).43

    J. Graf, Rvision du nombre des victimes de Majdanek, in: Sans Concession, n. 42-45 (settembre-dicembre 2008).Trad. ted: Zur Revision der Opferzahl von Majdanek, in: http://juergen-graf.vho.org/articles/index/html

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    http://juergen-graf.vho.org/articles/index/htmlhttp://juergen-graf.vho.org/articles/index/html
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    potrebbe essere pi bassa di qualche migliaio45. Perci gli storici ortodossi, che ebbero a lorodisposizione tutti i documenti fin dall'inizio, mentirono impudentemente e tenacemente per moltedecadi, metre due negatori che avevano trascorso insieme un paio di giorni negli archivi diMajdanek, arrivarono molto vicino alla verit! Non c' bisogno di dire che i nostri cinque oppositori

    preferirebbero azzannarsi la lingua piuttosto che ammettere questo fatto imbarazzante.

    Dato che la sua sorprendente revisione intaccava la credibilit della storia ufficiale del campo(ammesso e non concesso che sia mai stata credibile), Tomasz Kranz, che ovviamente volevalimitare i danni, cerc di salvare i due pilastri centrali della leggenda del campo di sterminio: lamenzogna che a Majdanek vi erano state gasazioni omicide (in un articolo successivo, Kranz asserche vi furono gasati 11.000-12.000 detenuti46) e la menzogna che 17.000 Ebrei, che erano stati in

    precedenza impiegati in siti per la produzione di armamenti, erano stati fucilati a Majdanek il 3novembre 1943. Lo stesso giorno, altri 25.000 lavoratori ebrei furono presuntamente fucilati in duecampi ausiliari, Poniatowa e Trawniki. Inesplicabilmente, questo massacro inventato entr a far

    parte della mitologia olocaustica come Operazione Erntefest.Com'era prevedibile, Nicholas Terry abbraccia totalmente questa storia (pp. 233-234). Una

    settimana prima della pretesa gasazione, Oswald Pohl, capo dell'Uffico Centrale Economia eAmministrazione delle SS [SS-WVHA], invi una direttiva ai comandanti di tutti i campi diconcentramento, incluso Majdanek. Egli rilev:

    Dal nulla abbiamo creato fabbriche di armamenti che non hanno pari. Ora dobbiamo fare inmodo con tutte le forze che i risultati gi raggiunti siano non soltanto mantenuti, ma anchecostantemente accresciuti in futuro. Poich le officine e le fabbriche in sostanza restanoquelle, ci per noi possibile solo conservando la forza lavorativa dei detenuti eaccrescendola ulteriormente47.

    Questa direttiva mostra quanto disperato bisogno di lavoratori avesse l'industria militare tedesca,

    perci come potrebbe, una persona sensata, credere seriamente che i Tedeschi ne assassinaronosenza alcuna necessit 42.000 appena una settimana dopo? Inutile dire che non esiste neppure un

    briciolo di prova documentaria o materiale che confermi che un tale massacro sia mai avvenuto;come spesso accade, tutta la storia basata esclusivamente su rapporti di testimoni oculari.Ironicamente, la storiografia ufficiale polacca non nasconde il fatto che anche prima del presuntomassacro Erntefest dei detenuti malati furono trasferiti a Majdanek da Auschwitz. Sotto la datadel 3 giugno 1943 Danuta Czech dice:

    542 detenuti e 302 detenute provenienti da Majdanek furono trasferiti ad Auschwitz dalcampo di concentramento di Lublino-Majdanek48.

    La medesima fonte, il 25 novembre 1943, registra:

    44J. Graf, C. Mattogno,KL Majdanek.Einehistorische und technische Studie, Castle Hill Publishers, Hastings, 1998,

    capitolo 4.45

    J. Graf, Rvision du nombre des victimes de Majdanek, op. cit.46

    T. Kranz, Massenttungen durch Giftgas im Konzentrationslager Majdanek, in: G. Morsch, B. Perz, A. Ley (a curadi),Neue Forschungen zu nationalsozialistischen Massenttungen durch Giftgas, op. cit., p. 227.47

    Archiwum Muzeum Stutthof, I-IB 8, p. 53. Traduzione e trascrizione del documento in: C. Mattogno,Auschwitz:

    Assistenza sanitaria e selezioni dei detenuti immatricolati, Effepi, Genova, 2010.48

    Danuta Czech,Kalendarium der Ereignisse im Konzentrationslager Auschwitz-Birkenau 1939-1945, Rowohlt Verlag.Reinbeck, 1989, p. 511.

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    Si ordina che all'ospedale dei detenuti e nei blocchi di convalescenza tutti i detenuti malatidi malaria debbano essere registrati. I detenuti malati di malaria vengono trasferiti nel KLLublino (Majdanek)49.

    Perch le SS di Auschwitz non uccisero queste bocche inutili mediante gasazione o iniezioneletale, ma decisero invece di mandarle a Majdanek, dove essi non furono sterminati neppure l?

    Tra il 12 dicembre 1943 e il marzo 1944 trasporti di detenuti malati giunsero a Majdanek da varicampi del Reich50. Di nuovo, nessuno asserisce che essi furono sterminati a Majdanek. A quantopare, le cose andarono al contrario: invece di uccidere Ebrei malati e risparmiare quelli sani, le SSrisparmiarono gli invalidi e fucilarono i robusti! Un acume veramente rivoluzionario, non vero,Terry? Nel capitolo nono del nostro libro su Majdanek, Mattogno cita le confessioni di ErichMufeldt51, gi capo del crematorio di Majdanek, che descrisse nella prigionia polacca come gliEbrei furono fucilati nelle tre fosse presso il crematorio 52 . Mattogno poi riassume la dichiarazionecome segue:

    Secondo Erich Mufeldt, lazione inizi alle 6 o alle 7 del mattino e termin alle 5 delpomeriggio, sicch dur non pi di 11 ore. Gli Ebrei furono uccisi a gruppi di 10, perci,

    supponendo che le fucilazioni si svolgessero contemporaneamente nelle tre fosse, le circa17.000 vittime furono uccise in (17.000 : 30 =) 567 azioni. Ogni azione si svolse in ([11 x3.600] : 567 =) circa 70 secondi. In questo tempo le 10 persone di ciascuno dei tre gruppidovevano scendere nella rispettiva fossa, percorrere in media 50 metri, sdraiarsi sui corpidelle vittime precedenti ed essere fucilate a loro volta; dopo le prime esecuzioni, le vittimedovevano arrampicarsi sui corpi delle vittime precedenti...53.

    Sarebbe stato possibile? Forse, ma solo se fosse andato tutto liscio. Che peccato che Mufeldt nonabbia detto a coloro che lo interrogarono per quanto tempo le SS e gli Ebrei si erano esercitati inquesta procedura, vero, Terry? Naturalmente l'intera storia insensata: gli Ebrei avrebbero capito

    che non avevano pi nulla da perdere e avrebbero tentato di fuggire o di opporre resistenza. Terry,che ha letto il nostro libro su Majdanek, ne pienamente consapevole. Essendo suo malgradoincapace di controbattere gli argomenti di Mattogno, lo storico britannico ricorre a un sotterfugio:

    Il tentativo di Mattogno di smascherare i massacri nella sua brossura [sic!] del 1998 suMajdanek piuttosto debole nella sua considerazione delle fonti disponibili. [...]. Per di pi,la sua totale ignoranza/omissione dei massacri paralleli a Trawniki e a Poniatowa significache noi lo rimanderemo semplicemente alla biblioteca [bibliografia] e agli archivi pertrattare tutte le prove piuttosto che selezionarle a proprio piacimento(p. 234).

    Se Mattogno ed io avessimo scritto un libro sull' Operazione Erntefest, avremmo indubbiamentestudiato anche le prove dei massacri paralleli, ma il nostro tema era Majdanek, e solo uno dei suoicapitoli tratta dell' Erntefest. Giacch l'idea stessa che i Tedeschi avrebbero dovuto uccidere ungran numero di operai di cui avevano una disperata necessit risibile gi in via di principio, e

    poich le prove citate dagli storici olocaustici in relazione alla presunta uccisione a Majdanek sonofrancamente assurde, n Mattogno n io ci siamo sentiti obbligati ad occuparci di Trawniki e di

    49Idem, p. 663.

    50J. Graf, C. Mattogno, Concentration Camp Majdanek, op. cit., p. 65.

    51Il nome appare scritto anche nella forma Muhsfeldt o Mussfeld.

    52Anna Zmijewska-Winiewska, Zeznania szefa krematorium Ericha Muhsfeldta na temat byego obozu koncentracy-

    nego w Lublinie (Majdanek) [Le testimonianze del capo del crematorio Erich Muhsfeldt sul tema dell'ex campo diconcentramento di Lublino (Majdanek)], in:Zeszyty Majdanka, n. I, 1965.53

    J. Graf, C. Mattogno, Concentration Camp Majdanek, op. cit., p. 219.

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    Poniatowa. Se la parte centrale di una storia strampalata e inattendibile, non c' ragione dipresumere che le parti secondarie siano migliori.Il fatto che la pi grande fucilazione pretesamente perpetrata dai Tedeschi nella seconda guerramondiale appartenga al dominio della fantasia, non significa certo che non ebbe luogo alcunafucilazione di Ebrei o non Ebrei (nessun revisionista serio ha mai fatto un'affermazione cos

    stravagante), ma dovrebbe far riflettere un revisionista moderato come Samuel Crowell, che nelsuo interessante libro The GasChamber of Sherlock Holmes respinge la menzogna delle camere agas, ma accetta acriticamente la pretesa che la Germania nazista massacr (cio fucil) milionidi Ebrei54.

    4) Il ruolo di Auschwitz e dei campi Reinhardt nella storiografia ortodossa e in quella

    revisionistica

    stato detto che l'inizio di un libro il biglietto da visita del suo autore/o dei suoi autori. Diamodunque un'occhiata al biglietto da visita dei cinque autori diBelzec, Sobibor, Treblinka. Operation

    Reinhard and Holocaust Denial. La loro confutazione di Mattogno, Graf e Kues comincia cos:

    Dai primissimi giorni del loro movimento, i negatori dell'olocausto hanno largamenteincentrato iloro argomenti sul campo della morte di Auschwitz. Esaminando la letteraturache elabora il cosiddetto revisionismo olocaustico, l'ossessione [sic!] di Auschwitz senzadubbio una delle caratteristiche che lo definiscono.

    Dall'inizio degli anni Novanta, coll'avvento del moderno web diffuso inn tutto il mondo, inegatori dell'Olocausto si sono affidati a internet per mettere alla prova e sostenere la lorotesi. Fino al non molto tempo fa, i dibattiti in rete che ne sono conseguiti tra gli avvocatidella negazione dell'Olocausto e i loro critici sono stati parimenti incentrati su Auschwitz.

    Nel 2005 ci fu anche un dibattito formale su Auschwitz tra vari importanti revisionisti e i

    loro critici, ospitato al Real Open Debate nel forum sull'Olocausto. All'incirca nello stessoperiodo, tuttavia, cominci a farsi sentire un evidente cambiamento nel discorsorevisionistico. Dopo aver discusso per tanto tempo su Auschwitz e dopo aver perduto i loroargomenti in pubbliche udienze durante il processo per diffamazione Irving contro Lipstadtnel 2000, i negatori cominciarono a rivolgere la loro attenzione ai campi della cosiddetta

    Azione Reinhard di Belzec, Sobibor e Treblinka. Sebbene questi campi fossero stati discussimarginalmente in varie vecchie opere revisionistiche, fu solo dal 2005 che divennero unavera fissazione per i negatori dell'Olocausto (p. 6).

    L'affermazione che i negatori cominciarono a rivolgere la loro attenzione ai campi Reinhardtdopo aver discusso per tanto tempo su Auschwitz e dopo aver perduto i loro argomenti in

    pubbliche udienze durante il processo per diffamazione Irving contro Lipstadt nel 2000 ridicola enon merita alcun commento55. Si consideri quanto segue:David Irving un brillante storico della seconda guerra mondiale, ma non decisamente un espertosull'Olocausto. Infatti egli non ha mai scritto un articolo scientifico sull' argomento, meno che maiun libro.Come ho mostrato nel mio articolo summenzionato David Irving and the Aktion ReinhardtCamps, Irving non , e non mai stato, un vero e proprio revisionista. L'unico aspetto della storiaolocaustica ufficiale che egli contesta, sono le presunte gasazioni nei crematori di Auschwitz I eBirkenau.

    54S. Crowell, The Gas Chambers of Sherlock Holmes. Nine-banded books, Charlestown, 2011, p. xiv.

    55La questione viene ripresa e approfondita nel capitolo 2.

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    Al processo Irving contro Lipstadt del 2000, il giudice Charles Gray non doveva decidere sel'Olocausto un fatto storico o no. Ci avrebbe ecceduto le sue competenze. Egli doveva decideresoltanto se Lipstadt e la casa editrice Penguin books avevano diffamato Irving definendolonegatore dell'Olocausto, ed egli decise che avevano ragione.Sebbene il giudice Gray fosse chiaramente prevenuto contro Irving e avesse fatto osservazioni poco

    lusinghiere sul suo conto, egli ammise onestamente:Devo confessare che, come immagino la maggior parte della gente, avevo supposto chele prove dello sterminio in massa di Ebrei nelle camere a gas di Auschwitz fosseroconvincenti. Tuttavia, quando ho valutato le prove addotte dalle parti in questa causa, homesso da parte questo pregiudizio56.

    Cos gi nella settima affermazione del loro saggio, i Controversial Bloggers mostrano la lorosfacciata disonest. innegabilmente vero che i revisionisti all'inizio concentrarono la loro attenzione quasiesclusivamente su Auschwitz, ma ci si spiega facilmente col fatto che gli storici olocausticiavevano fin dall'inizio incentrato la loro propaganda su questo stesso campo, costringendo cos i

    loro avversari a scontrarsi sul campo di battaglia scelto da questi stessi storici.Che Auschwitz fosse destinato a diventare il pilastro del mito olocaustico era logico per varieragioni.Alla fine della seconda guerra mondiale, l'Europa pullulava letteralmente di ex detenuti diAuschwitz. Molti di essi descrissero poi la loro miracolosa sopravvivenza, dando cos ai mezzi diinformazione l'opportunit di inondare il mondo di un profluvio di insulsa propaganda suAuschwitz. Quando i Sovietici si impadronirono del campo, sequestrarono montagne di documentilasciati dall'amministrazione tedesca. In questa enorme massa di documenti essi trovarono alcunecarte che si potevano interpretare come conferma delle camere a gas e delle pretese di sterminio; gli

    esempi pi famosi sono la lettera di Karl Bischoff del 29 gennaio 1943, nella quale vienemenzionata un Vergasungskeller (scantinato di gasazione) 57 e altri documenti nei quali Jean-Claude Pressac ravvis poi i suoi indizi criminali.Il campo di Auschwitz cadde nelle mani dei Sovietici quasi intatto, permettendo cos ai comunisti

    polacchi di insediarvi un memoriale dove si potessero mostrare a visitatori inorriditi un cancellocoll'iscrizione Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi), barattoli vuoti di disinfestante, mucchi discarpe e altre prove irrefutabili di un gigantesco massacro in mattatoi chimici.Quanto a Beec, Sobibr e Treblinka, la situazione era radicalmente diversa. C'erano relativamente

    pochi rapporti di testimoni oculari; i documenti sopravvissuti erano appena una manciata; iTedeschi avevano distrutto i campi prima di ritirarsi. In queste circostanze, i tre campi Reinhardtnon si prestavano a fini propagandistici cos bene come Auschwitz, bench il surrealistico rapportoGerstein fosse divenuto un pilastro importante della nascente storia olocaustica subito dopo la finedella guerra e nonostante il fatto che successivamente i mezzi di informazione avessero fatto delloro meglio per promuovere le sensazionali fantasie di lestofanti come Jean-Franois Steiner,Martin Gray, Richard Glazar e Toivi Blatt.La menzogna di Auschwitz aveva i giorni contati fin dall'inizio. Gli stessi fattori che erano risultatiutili ai beneficiari della leggenda, permisero poi ai revisionisti di smascherarla. Molti testimoni,come Rudolf Hss e i membri del Sonderkommando, avevano descritto le presunte gasazioni in

    56 England e Wales High Court (Queens Bench Division), Decision David Irving v. Penguin Books Limited, DeborahE. Lipstadt, 13.71.57

    Archiwum Pastwowego Muzeum w Ocwicimiu, BW 30/34, p. 100.

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    modo molto dettagliato. Prima o poi doveva emergere un ricercatore scettico che studiasse laletteratura tecnica sullo Zyklon B e la confrontasse con i rapporti dei testimoni oculari. Questoricercatore scettico fu Robert Faurisson, che a fine anni Settanta fu il primo a mettere in rilievo leimpossibilit della presunta procedura di gasazione.Lungi dal confermare una politica tedesca di sterminio, i documenti di Auschwitz, che divennero

    gradualmente accessibili agli storici revisionisti, dimostrano che una tale politica non c'era maistata. Gli Sterbebcher(registri dei decessi) di Auschwitz, che i Russi consegnarono alla CroceRossa nel 1990 e i cui dati furono pubblicati a stampa cinque anni dopo 58, mostrano che bambini evecchi ebrei non furono gasati immediatamente all'arrivo senza immatricolazione, come pretendela storiografia ufficiale, ma regolarmente registrati.La grande quantit di documenti sulle cure mediche ad Auschwitz 59 esclude categoricamente la

    possibilit che fosse un campo di sterminio. Preziose informazioni su quest'aspetto della storia delcampo si possono racimolare perfino nella letteratura olocaustica ortodossa. Come ci informa lostorico polacco Henry wiebocki, ad Auschwitz soltanto tra il 10 settembre 1942 e il 23 febbraio1944 non meno di 11.246 detenuti furono sottoposti ad interventi chirurgici60.

    Le forniture di coke al campo di concentramento di Auschwitz sono pienamente documentate per ilperiodo che va dal febbraio 1942 all'ottobre 1943: esse ammontano a 1.032,5 tonnellate 61. In mediala cremazione di un corpo umano richiedeva 20 kg di coke, il che significa che ad Auschwitz nel

    periodo suddetto si poterono cremare 51.625 corpi. Come risulta dagli Sterbebcher, questa cifracorrisponde quasi esattamente al numero dei detenuti periti tra il febbraio 1942 e l'ottobre 1943.L'unica conclusione possibile che le SS non prevedevano di cremare i corpi delle vittime diipotetiche gasazioni62.Due documenti del periodo bellico citati da Mattogno in uno dei suoi articoli 63, dimostra che icadaveri dei detenuti deceduti al campo potevano essere portati ai crematori in qualunque momento.

    Donde la conclusione inevitabile che le camere mortuarie dei crematori non potevano essereimpiegate in alcun modo come camere a gas omicide.Secondo la storia olocaustica, ilLeichenkeller(camera mortuaria) 1 del crematorio II di Birkenau ful'epicentro del genocidio. Robert J. van Pelt ci ritiene tanto stupidi da credere che in questo locale,che aveva esattamente una superficie di 210 metri quadrati, furono gasati mezzo milione di Ebrei64.(A titolo di confronto: durante la seconda guerra mondiale furono uccisi in azione su tutti i fronti291.557 soldati americani65). Poich ilLeichenkeller 1 sopravvissuto alla sua demolizionerelativamente bene, Fred Leuchter e Germar Rudolf poterono prelevare dalle sue pareti campioni dimattoni che sarebbero stati successivamente analizzati in laboratori e mostrare che contenevano

    58 Staatliches Museum Auschwitz-Birkenau (a cura di),Die Sterbebcher von Auschwitz, Monaco, 1995.59

    C. Mattogno,Auschwitz: Assistenza sanitaria e selezioni dei detenuti immatricolati, op. cit., pp. 49-67.60

    Staatliches Museum Auschwitz-Birkenau, Auschwitz: Studien zur Geschichte des Konzentrations- undVernichtungslagers, Owicim, 1999, vol. IV, p. 330.61

    Archiwum Pastwowego Muzeum w Ocwicimiu, D-AUI-4, Segregator 22, 22a.62

    Sulla questione si veda: C. Mattogno,Le camere a gas di Auschwitz. Studio storico-tecnico sugli indizi criminalidi Jean-Claude Pressac e sulla convergenza di prove di Robert-Jan van Pelt. Effepi, Genova, 2009, pp. 275-280.

    63C. Mattogno, Die Leichenkeller der Krematorien von Birkenau im Licht der Dokumente, in: Vierteljahreshefte fr

    freie Geschichtsforschung, n. 3-4, 2003.

    64 R. J. van Pelt, The Case for Auschwitz, Indiana University Press, Bloomington and Indianapolis 2002, p. 68, 458,469.65

    In: http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_military_casualties_of_war

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    http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_military_casualties_of_warhttp://en.wikipedia.org/wiki/United_States_military_casualties_of_war
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    quantitativi irrilevanti di cianuri. Come hanno dimostrato Germar Rudolf66, Brian Renk67 e CarloMattogno68, le aperture sulla copertura delLeichenkeller 1 attraverso le quali i granuli di Zyklon Bvenivano presuntamente introdotti nella camera a gas, non sono mai esistite.In pratica, il mito della gasazione asd Auschwitz era completamente smascherato gi nel 1994,grazie alla pubblicazione del volume collettivo importantissimo Grundlagen zur Zeitgeschichte69.

    Ci non significa evidentemente che non fosse pi necessaria alcuna ricerca su Auschwitz, ma chepermise ad alcuni ricercatori revisionisti di dedicare parte del loro tempo e delle loro forze allostudio di altri campi di sterminio.Alla fine del 1995, durante la nostra seconda visita a Mosca, Mattogno ed io decidemmo di scrivereun libro su Treblinka. In seguito modificammo i nostri piani e intraprendemmo anzitutto lo studiosu Majdanek perch era un argomento molto pi facile 70; Treblinka doveva essere il successivo,seguito da Beec e Chemno (studiati da Mattogno da solo) e Sobibr (studiato da noi due e daThomas Kues, che aveva precedentemente scritto vari articoli accuratamente documentati su questocampo).

    Nella mia Introduzione a Treblinka dichiarai:

    Lo storico che voglia esaminare con metodi scientifici il quadro dei quattro campi disterminio puri [i tre campi Reinhardt e Chemno] si trova di fronte a un compito pidifficile rispetto a un ricercatore che si sia assunto lo stesso obiettivo in relazione adAuschwitz e Majdanek. Questi pu studiare i documenti dell'amministrazione del campo,che sono disponibili in grande quantit; pu esaminare i locali alcuni dei quali sono

    preservati intatti, altri sono in rovina che, secondo la concezione prevalente, servivano dacamere a gas per uccidere esseri umani, per vedere se la loro struttura era adatta allo scopo ese i crematori erano in grado di ridurre in cenere il numero di corpi asserito. Tutte queste

    possibilit sono negate allo storico dei campi di sterminio puri71.

    Per queste ovvie ragioni i membri diHolocaust Controversies hanno scelto di contestare irevisionisti sui campi Reinhardt, non su Auschwitz o Majdanek. In effetti, qualunque tentativo diconfutareLe camere a gas di Auschwitz di Mattogno o Concentration Camp Majdanek. Ahistorical and technical study di Graf e Mattogno sarebbe stato per loro l'apice della follia. Perquanto riguarda Auschwitz e Majdanek, la posizione olocaustica disperata fin dall'inizio e gliautori diHolocaust Controversies sono perfettamente consapevoli di questo fatto.

    5) La presunta teoria della cospirazione revisionistica

    All'esordio del suo capitolo The Hoax that dare not speak its Name, Terry scrive:Dal suo inizio, il revisionismo olocaustico ha ripetutamente asserito che siamo statiingannati sulla sorte degli Ebrei d'Europa nelle mani dei nazisti. Per quanto ci possaessere ricusato da alcuni negazionisti contemporanei, la negazione dell'Olocausto inconcepibile senza una forma di teoria della cospirazione (p. 38)

    66G. Rudolf, The Rudolf Report, Theses & Dissertation Press, Chicago, 2003.

    67Brian Renk, Convergence or Divergence? On Recent Evidence for Zyklon Introduction Holes at Auschwitz-

    Birkenau Crematory II, in: http://www.ihr.org/jhr/v20/v20n5p33_Renk.html68

    C. Mattogno, Keine Lcher, keine Gaskammern, in: Vierteljahreshefte fr freie Geschichtsforschung, n.3, 2003.69

    Ernst Gauss (a cura di), Grundlagen zur Zeitgeschichte, Grabert Verlag, Tubinga, 1994. Traduzione inglese ampliata :

    Germar Rudolf (a cura di),Dissecting the Holocaust, op. cit.70In virt della ricca documentazione che trovammo su questo campo [CM].

    71Treblinka: Extermination camp or transit camp?, op. cit., p. 10.

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    http://www.ihr.org/jhr/v20/v20n5p33_Renk.htmlhttp://www.ihr.org/jhr/v20/v20n5p33_Renk.html
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    Con la sua solita disonest, Terry presenta qui una versione caricaturale della tesi revisionistica.Naturalmente nessuno che sia in possesso delle sue facolt mentali asserirebbe seriamente che unacombriccola di Savi di Sion, barbuti, col naso adunco, fabbric la menzogna olocaustica in qualcheufficio di New York durante la seconda guerra mondiale. Per confutare l'insensata insinuazione diTerry, riassumer brevemente come nacque la leggenda.

    un fatto ben noto che la prima vittima della guerra la verit. Durante prima guerra mondiale,trafficanti di atrocit britannici accusarono la Germania di tagliare le mani a bambini belgi, dicrocifiggere i soldati nemici sui portoni delle chiese e di distillare glicerina dai corpi dei loro proprimorti72. Dopo la fine della guerra, questa primitiva propaganda contro gli Unni fu abbandonata.

    Non era pi necessaria. Nel 2002 e all'inizio del 2003 il regime di Washington e i suoi lacchbritannici diffusero la menzogna che Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa,tentando in tal modo di giustificare la loro imminente aggressione contro un paese che non potevain alcun modo minacciarli. Alcuni mesi dopo l'occupazione dell'Iraq, le armi di distruzione dimassa di Saddam erano dimenticate.

    Nel settembre 1939 i Tedeschi conquistarono la met occidentale della Polonia, dove vivevano

    grandi comunit ebraiche. Nell'estate del 1941 invasero la met orientale precedentemente occupatadai Sovietici. Poich i Tedeschi erano armati fino ai denti, gli Ebrei, che ne avevano pochissime,non furono in grado di resistere alle misure sempre pi dure che resero la loro vita miserabile e ne

    provocarono la morte in gran numero. Allo scopo di mobilitare il mondo contro i tormentatori delloro popolo, i movimenti di resistenza ebraici cominciarono a diffondere storie strabilianti di ognigenere sullo sterminio dei loro correligionari, che i Tedeschi uccidevano, si presumeva, conelettricit, vapore, gas o altri mezzi.I membri diHolocaust Controversies tentano vanamente di spiegare i rapporti imbarazzanti suimpianti di folgorazione e camere a vapore come semplici inesattezze, dicerie del periodo

    bellico e sussurri cinesi (p. 16), ma questa patetica spiegazione non sta in piedi un istante. Perfare a pezzettini questa teoria (per usare l'elegante espressione di Romanov), basta ricordare illungo rapporto sulle camere a vapore di Treblinka pubblicato dal movimento di resistenza delghetto di Varsavia il 15 novembre 1942. Ne cito un brano:

    Ora viene l'atto finale della tragedia di Treblinka. La massa terrorizzata di uomini, donne ebambini comincia il suo ultimo cammino verso la morte. Davanti un gruppo di donne ebambini viene spinto, picchiato da accompagnatori tedeschi con le fruste nelle mani. Quantopi rapidamente viene spinto, tanto pi intensi sono i colpi che cadono sulle teste delledonne folli di paura e di sofferenza. [...]. Il pavimento delle camere scivoloso. Le vittimescivolano e cadono, ma non possono rialzarsi perch nuove masse di vittime spinte a forzacadono su di loro. Il capo getta i bambini piccoli nella camera sopra la testa delle donne.Quando le camere di esecuzione sono piene, le porte vengono chiuse ermeticamente ecomincia la lenta asfissia delle persone prodotta dal vapore che esce da numerosi fori neitubi. All'inizio dall'interno giungono grida smorzate, che gradualmente si affievoliscono, edopo 15 minuti l'esecuzione terminata73.

    72Arthur Ponsonby, Falsehood in Wartime. George Allen and Unwin, 1928. Rist.: Institute for Historical Review,

    Torrance, 1980, pp. 78-82, 91-93, 102-113.73

    K. Marczewska, W. Waniewski, Treblinka w wietle Akt Delegatury Rzdu na Kraj,Biuletyn GlwnejKomisjiBadania Zbrodni Hitlerowskich w Polsce, volume XIX, Varsavia, 1968, p. 136 sg. Cfr. Treblinka: Extermination campor transit camp?, op. cit., pp. 52-57.

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    Secondo lo stesso rapporto, nelle camere a vapore di Treblinka erano gi stati uccisi due milioni (!)di Ebrei e i Tedeschi si apprestavano a sterminare l'intera popolazione polacca in queste stessecamere!

    Nel 1944 il rabbino Adolf Abraham Silberschein, che risiedeva a Ginevra, pubblic un altro lungorapporto su Treblinka, che decise di ribattezzare Tremblinki 74. Dato che il pio rabbino non era

    evidentemente troppo sicuro sul metodo di uccisione impiegato a Tremblinki, opt per unasintesi creativa: da un lato parl di camere a gas, dall'altro disse che i corpi sotto l'azione delvapore acqueo si attaccavano gli uni agli altri. Ora voglio citare qualche passo del suo capolavoro:

    Ogni giorno gruppi di mille persone ciascuno venivano portati alle camere a gas e dei forni[fenkammern: Tutti gli storici concordano sul fatto che a Treblinka non ci furono fornicrematori]. Dapprima, al loro arrivo, venivano condotti dai Kapos nel bagno. Ognunodoveva togliersi i vestiti e le scarpe e restava nudo. Per ingannare ulteriormente le vittime, siconsegnava a ciascuno un pezzetto di sapone. [...]. LoHauptmann Sauer li accoglieva nellasala di ricevimento dell'impianto di sterminio. [...]. Egli non si lascia sfuggire l'occasione difrustare ogni singola persona [Se ogni giorno venivano portati a Tremblinki gruppi di

    mille persone, e se Sauer frustava ogni singola vittima, avrebbe dovuto essere in una formafisica invidiabile; sarebbe stato l'orgoglio di ogni club di fitness]. [...]. Le celle di sterminiosi riempiono. Quando sono piene, vengono chiuse ermeticamente, da ogni parte si apronotubi dai quali esce il gas. La morte per asfissia miete un rapido raccolto. In un quarto d'ora tutto finito. Poi i Kapos si devono mettere all'opera. Le guardie li costringono a lavorare concolpi spietati. Le porte della morte si aprono ma non si possono estrarre i corpi mortisingolarmente: infatti sotto l'azione del vapore acqueo sono appiccicati gli uni agli altri eirrigiditi. [...]. Ma il campo di Tremblinki ha anche un'altra specialit. Vi fu infatticoncentrata l'orchestra ebraica Arthur Gold ed era obbligata a suonare per coloro che

    venivano portati alla morte!!! Nello stesso momento in cui migliaia di Ebrei morivano nellecamere a gas, i musicisti dovevano suonare arie allegre. Chi di loro si rifiutava, venivaappeso per i piedi a testa in gi 75.

    Pretendendo che gli autori di simili ridicoli rapporti, che Mattogno ed io abbiamo ampiamentecitato nel nostro libro su Treblinka, abbiano agito in buona fede e che abbiano semplicementecommesso un errore scusabile riferendo dicerie del periodo bellico, i nostri avversari si copronodi ridicolo da soli. In realt, i rapporti erano classici esempi di propaganda basata su atrocit; eranoevidenti imposture. La teoria dei sussurri cinesi non spiega neppure essa perch la commissionesovietica che ispezion Treblinka alla fine di agosto del 1944 e interrog venti ex detenuti delcampo, accert che tre milioni di persone(!) vi erano state uccise pompando via l'aria dallecamere (!)76.A partire dal dicembre 1941, i rapporti inventati da vari movimenti di resistenza ebraici furonoinoltrati a organizzazioni ebraiche in tutto il mondo e ad essi fu data grande pubblicit da giornalicontrollati da Ebrei come ilNew York Times. Fino a che punto i dirigenti ebrei dei paesi alleati eneutrali credessero a queste fandonie grottesche, resta una questione senza risposta, ma io sospetto

    74A. A. Silberschein,Die Judenausrottung in Polen, Geneva 1944, Terza Serie. Cfr. Treblinka: Extermination camp or

    transit camp?, op. cit., pp. 58-62.75

    Testo tedesco originale in: C. Mattogno, J. Graf, Treblinka. Vernichtungslager oder Duyrchgangslager? Castle HillPublishers, Hastings (Gran Bretagna), 2002, pp. 75-76.76

    GARF, Gosudarstvenny Arkhiv Rossiskoy Federatsii [ ], Mosca,7021-115-9, p. 108. Cfr. Treblinka: Extermination camp or transit camp?, op. cit., pp. 78-81.

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    che essi erano troppo intelligenti per prenderle alla lettera. Per quanti difetti possano avere, gli Ebreinon sono certo stupidi.Dopo la guerra, i vincitori decisero di continuare la propaganda di sterminio perch, a differenzadelle orride storie della prima guerra mondiale e delle menzogne sulle armi di distruzione di massairachene, era ancora utilissima. Gli Ebrei compresero immediatamente che la fandonia olocaustica

    avrebbe attribuito loro la condizione di nazione martire che era stata vittima di crimini diun'ampiezza senza precedenti. Da allora in poi, qualunque critico dell'ebraismo, dei suoi fini e deisuoi metodi, sarebbe stato automaticamente castigato come bieco antisemita, ansioso di

    perpetrare un nuovo Olocausto. In altre parole: la storia dell'Olocausto rese gli Ebrei praticamenteintoccabili. Rese inoltre possibile lanacronistica creazione dello stato di Israele nel 1948. All'epocai Britannici avevano appena concesso l'indipendenza all'India; decine di territori asiatici e africanicercavano sempre pi decisamente di liberarsi del ruolo dell'uomo bianco. Eppure proprio in unmomento di decolonizzazione fu permesso ai sionisti di lanciarsi in un'avventura coloniale nelVicino Oriente, con terribili conseguenze per il popolo palestinese.Abba Eban, ex ministro israeliano alle Nazioni Unite, non fece mistero del fatto che l'Olocausto era

    stato determinante per la fondazione dell'entit sionista:Una ragione di questa vittoria davvero stupenda fu senza il minimo dubbio la Shoah. Lamemoria del genocidio era ancora viva77.

    Malgrado la leggendaria ostilit che aveva sempre caratterizzato le relazioni polacco-ebraiche, iPolacchi trassero grandi benefici dall'impostura dell'Olocausto ebraico. In fin dei conti, la Polonia siera appena annessa vasti territori tedeschi e aveva brutalmente espulso la schiacciante maggioranzadella loro popolazione. Per giustificare questo crimine contro l'umanit, essi avevano bisogno di uncrimine tedesco ancora pi atroce l'Olocausto. Tuttavia, se la storia dell'Olocausto dovevarisultare credibile su vasta scala, doveva ricevere un minimo di coerenza. Poich non si poteva

    proprio credere che i Tedeschi, nei loro campi di sterminio, avessero usato una vasta serie dibizzarri metodi di uccisione, le camere a vapore, le installazioni di folgorazione sotterranee, ecc.vennero relegate nel dimenticatoio e sostituite da camere a gas omicide.Per gli Alleati occidentali, ma anche per l'Unione Sovietica, la favola dello sterminio ebraico fu dicruciale importanza per insabbiare i propri crimini, come il bombardamento di citt tedesche con

    bombe incendiarie e il massacro di Katyn. Grazie alla storia dell'Olocausto, Stalin pot svolgere ilruolo del salvatore che aveva liberato l'Europa da una tirannia ancora pi crudele della sua. Ciche pi importa, che le potenze vincitrici poterono usare efficacemente il mito dell'Olocausto perimpedire qualunque rinascita del nazionalismo tedesco. Esso permise loro di avvelenare i Tedeschicon un complesso di colpa collettivo che li rese incapaci di difendere i loro interessi nazionali.Come si vede, non c' bisogno di alcuna teoria della cospirazione per spiegare la nascita del mitodell'Olocausto e della sua sopravvivenza dopo il 1945, mentre il termine di impostura usato daArthur Butz nel suo studio germinale The Hoax of the Twentieth Century78 colpisce nel segno. Nelsuo eccellente articolo La compartecipazione non ebraica nella mitologia olocaustica79, PaulGrubach menziona una quantit di ragioni per cui l'impostura tenacemente difesa ancora seidecadi e mezzo dopo la fine della seconda guerra mondiale.

    77Citato in: Sans Concession, n. 67-70, ottobre 2011, p. 15.

    78 A. Butz, The Hoax of the Twentieth Century, Historical Review Press, Brighton, 1976.79

    I n : http://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_ mytho-logy.php#notes

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    http://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#noteshttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#noteshttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#noteshttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#noteshttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#noteshttp://www.inconvenienthistory.com/archive/2010/volume_2/number_1/non_jewish_stake_in_holo-caust_mythology.php#notes
  • 7/29/2019 Carlo Mattogno, Thomas Kues, Jurgen Graf: RISPOSTA AGLI OLO-CIALTRONI DI "HOLOCAUST CONTROVERSIES"

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    6) L'inequivocabile assurdit della versione ufficiale degli eventi

    La versione ufficiale di ci che accadde nei campi Reinhadt si pu riassumere in poche frasi:Beec, Sobibr e Treblinka erano campi di sterminio puri. Ad eccezione di un manipolo di

    Arbeitsjuden (Ebrei destinati al lavoro) necessari per il funzionamento del campo e alcuni gruppettidi Ebrei trasferiti a Majdanek o in campi di lavoro del distretto di Lublino, tutti gli Ebrei deportati

    in questi tre campi furono immediatamente gasati con gas di scarico di motori senza esserepreviamente registrati, indipendentemente dal fatto che fossero robusti [abili al lavoro] o no.Siccome nei campi Reinhardt non esistevano crematori, i corpi dei gasati dovettero essere bruciatiall'aperto, molti di essi dopo una inumazione provvisoria.A cose di tal fatta si dovrebbe rispondere con una risata sprezzante. Si considerino questi due punti:Il presunto sterminio di Ebrei robusti

    Numerosi documenti, un certo numero dei quali sono stati citati da Mattogno e da me nei nostrilibri, dimostrano che i Tedeschi erano in costante e disperato bisogno di manodopera. Qui sarsufficiente un solo esempio.Il 28 dicembre 1942, Richard Glcks, ispettore dei campi di concentramento, invi una circolare a

    tutti i comandanti dei campi di concentramento rendendoli personalmente responsabili delmantenimento della capacit lavorativa dei detenuti. Glcks continuava:

    I medici primari dei campi si devono impegnare con ogni mezzo a loro disposizioneaffinch il tasso di mortalit diminuisca considerevolmente. [...] Il Reichsfhrer-SShaordinato che la mortalit debba assolutamente diminuire80.

    Perci come pu una persona ragionevole credere che i Tedeschi fossero cos stupidi da ucciderecentinaia di migliaia di preziosi lavoratori? In tale contesto, bisognerebbe ricordare che perfinosecondo la versione ortodossa degli eventi gli Ebrei robusti non furono sterminati ad Auschwitz.

    Nessuno storico olocaustico mai stato in grado di spiegare questa lampante contraddizione.

    La mancanza di crematoriCampi di concentramento normali come Buchenwald e Dachau, ai quali non viene imputataalcuna uccisione in massa, erano equipaggiati con crematori per eliminare i corpi dei detenuti mortinei campi, ma inesplicabilmente le SS dimenticarono di installare crematori nei campi disterminio puri, dove sarebbero stati cento volte pi necessari. Di conseguenza, un milione e mezzodi cadaveri dovettero essere bruciati all'aperto con mezzi manuali primitivi, all'incirca mezzomilione d'inverno!81

    Piuttos