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 Prodotti speciali per la prefabbricazione Ruredil book  Fissaggi e collegamenti strutturali, sistemi a mensola, sistemi di sollevamento, sistemi per pannelli a taglio termico , sistemi di sicurezza, dispositivi antiscoppio

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Ruredil SpaVia B. Buozzi, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI)Tel. +39 02 5276.041 - Fax +39 02 [email protected] - www.ruredil.itProdotti e tecnologie per ledilizia modernaRuredilbookNella stessa collana: Prodotti per calcestruzzo Prodotti da costruzione, ripristino e protezione Naturcalce - Malte e fniture a base calce e silicatoDistanziatori, profli, elementi di giunzione Rinforzi strutturaliPRODOTTI SPECIALI PER LA PREFABBRICAZIONERuredilbookmakelab.itProdotti speciali per la prefabbricazione RuredilbookPrima Edizione 01/2012Cod. 0051001085Fissaggi e collegamenti strutturali, sistemi a mensola, sistemi di sollevamento, sistemi per pannelli a taglio termico,sistemi di sicurezza, dispositivi antiscoppioRuredil, inserti di qualitper ogni necessitLostabilimentodiprefabbricazionegeneramanufattiincalcestruzzo armato; detti elementi, voluminosi e massivi, sono progettati per essere parte di un insieme, realizzati in un luogo e destinati ad essere assemblati a distanza. Travi,pilastri,plinti,pannelliecoperturedevonoquindiessere progettati in modo che ogni fase sia preventivamente presidiata: dalla movimentazione al trasporto, dalla posa al collegamento tra essi. Faciledesumerequantosiaimportantecheilprogettistapossa prevedere,gineidisegnidiognielemento,linsertodapredisporre adattoperognifase.Inognifaseeperformeemasseassaidiverse, linsertodevemostrarediessereversatileeadattabile,sempliceed efficace, prestazionale ma economico, in poche parole migliore di ogni soluzione tradizionale.Gialdisarmoquindinecessarioprevederenelmanufattolinserto capace di reggerne il peso per rimuoverlo dal cassero e trasferirlo allo stoccaggio, in attesa di trasportarlo presso la destinazione finale. Queste operazioni di movimentazione e trasporto, fino al montaggio, sonoaffidatenormalmenteadancorantidisollevamentochedevono garantire ogni fase tenendo conto della forma, del peso, del tipo di sollevatore, dellinclinazione delle funi, dei punti di sollevamento edelcaricodinamico,garantendoladeguatomarginedisicurezzae materiali duttili e resilienti adeguati ad ogni clima.R-Systemilsistemadisollevamentopicompletoeversatile disponibileperiprefabbricatori;noncforma,sezione,anchela piridotta,chenonpossaessererisoltaconletipologiediancoranti disponibili;anchelepiastrepisottilieimuripisnellitrovanoil piadeguatoinsertoeportatechevannoda13KNa32KNconun coefficientedisicurezzagarantito3,75,quindilaportatanominale corrispondente al peso sostenibile.Malamovimentazioneeiltrasportocopronosololaprimapartedei bisognipostproduzionedeiprefabbricati;imanufattirealizzati,infatti, vanno successivamente montati; le prescrizioni al montaggio in materia di sicurezza sul lavoro sono severe e soprattutto normate da stringenti leggi.Rurefast,lalineadisicurezzaperilmontaggiodeiprefabbricati certificata CE, predisponibile nei getti dei prefabbricati, risolve, con un sistema semplice e sicuro, gli adempimenti di prevenzione contro le cadute dallalto nei cantieri mobili.Ilprogettoinzonasismica,oggipichemai,ponescelte,comele fondazionicontraviapavimentorispettoaiplintiabicchiere,incui lenuovetecnologiedisponibilidannounaiutoimportantesiaper legaranziestaticherichieste,siaperlaconvenienzaeconomicache nederiva;ilsistemaKaptor,checollegameccanicamenteeper sovrapposizione secondo NTC 2008 elementi strutturali come plinti e pilastri o travi e pilastri, accelera tutte le fasi della costruzione a cominciare dalla messa a piombo. Grazie allassemblaggio meccanico peravvitamentononnecessitanopideipuntellinelposizionamento deiclassicipilastrisuplintiabicchiereevengonoinoltresoddisfattii requisitiallaparidiunplintoconpilastromonolitici,conladifferenza chenoncisonotempidiattesatrailcollegamentodellestruttureeil proseguimento del montaggio.Civorrebbeunlunghissimoelencopercitaretuttiifissaggieglialtri collegamenti; tra i tanti si pu menzionare il classico nodo trave-pilastro sul capitello in cui la Boccola Rur, una boccola filettata che si ancora alcalcestruzzoperrisalto,trovaunlargoutilizzo.Cpoiilcasodel fissaggio dei pannelli alla struttura dove Fisis 30, in considerazione deicarichiedellazonasismica,diversamentedaifissaggitradizionali costituiti da profili leggeri che potrebbero essere insufficienti per portata operlamancanzadiscorrimentitraipannellielastruttura,risolve brillantementeedefficacementeognicasosiaperipannelli orizzontalicheperipannelliverticali.Maseperlaritenutasuperiore ilfissaggiosismicoFISIS30unvalidorimedio,altrettantoRuredilha studiatoperilsostegnodeipannelliorizzontaliappesiaipilastriil sistemaamensolaGirellaSeTirellaSnellaversioneaggiornataS. Grazie alla maggiore inclinazione dellappoggio Girella S e Tirella S risolvono il problema della sospensione dei pannelli anche in zona sismica. Un caso a parte nel progetto dei prefabbricati la scelta della soluzione pi idonea per realizzare pannelli con ridotta trasmittanza; questi pannelli, comunementechiamatiatagliotermicodevonogarantirestaticite resistenzatermica,libertdiallungamentiecontenutedeformazioni, sezionicontenuteedeconomicit.RuredilconKonnektor,dal1997 ha realizzato circa 5.000.000 di mq di pannelli a taglio termico con connessioni in acciaio inox e sostegni portanti che garantiscono lo scorrimentodellostratoappeso,dovutoallevariazionitermiche riducendodrasticamenteledeformazioni,lefessurazioniegli spanciamenti.3IndiceFisis 305Fissaggi sismici per pannelli6Tipologia di collegamento7Altre veriche8Scelta dei ssaggi9Dimensionamento dei ssaggi 10Descrizione articoli11Kaptor13Descrizione del sistema14Collegamento per sovrapposizione15Collegamento KPF - KPP18Vantaggi del collegamento Kaptor20Esempio di progettazione23Descrizione articoli25Boccola RUR27Descrizione del prodotto28Esempi di applicazioni tipo29FISSAGGI E COLLEGAMENTI STRUTTURALIGirella Tirella S 31Mensola Girella S34Impiego della mensola Girella S36Mensola Tirella S42Verica delle mensole46Posizionamento in fase di getto 50Montaggio delle mensole52Mensola di emergenza 53Schede tecniche55Konnektor113Dispositivi di sostegno114Dispositivi di connessione116Criteri di progettazione118Prestazioni termiche119Fasi operative120Disegni tecnici121R-System 63Criteri di sicurezza66Portata nominale67Tipi di ancoranti e accessori75Posizionamento degli ancoranti76Ancoranti a risalto77Ancoranti a risalto prescrizione geometriche79Ancoranti con foro86Ancoranti ad aderenza 91Ancoranti per ribaltamento RS 92Ancoranti a piastra95Guaine per il posizionamento dellancorante97Istruzioni operative per la testa sferica universale103Esempi di calcolo106Boccola109Descrizione del prodotto110Esempi di applicazioni tipo111Rurefast3123Sistema anticaduta a rapido innesto124Requisiti essenziali di salute e sicurezza125Requisiti supplementari126Requisiti supplementari specici 127per i rischi da prevenire Prescrizioni per il progetto128Prescrizioni di utilizzo129Componenti130Accessori133Software linea anticaduta136Jet139Ruredil Jet, perch installarlo140Le prove di laboratorio141Descrizione dello sato di sicurezza Ruredil Jet141Schemi tipici di posizionamento142Descrizione articoli144SISTEMI A MENSOLASISTEMI PER PANNELLI A TAGLIO TERMICOSISTEMI DI SOLLEVAMENTOSISTEMI DI SICUREZZADISPOSITIVI ANTISCOPPIO45FISSAGGI E COLLEGAMENTI STRUTTURALIFissaggi sismici per pannelliACCREDITATO INSERTI QUALIT Le pareti costituite da pannelli prefabbricati che scaricano a terra il loro peso, presentanounanotevolerigidezzatantocheindispensabileutilizzare collegamenticheconcedanoallastrutturadimuoversiindipenden-temente dai pannelli che rimangono fissi, cio senza che la massa dei pan-nelli entri in gioco. Se i pannelli prefabbricati orizzontali, invece, scaricanoil loro peso sui pilastri, la loro massa entra in gioco ma occorrer comun-que fare in modo che non diano rigidezze aggiuntive alla struttura.I pannelli non offrono alcuna rigidezza e il loro collegamento alla struttura deve essere dimensionato sulla loro massa, con vincoli che vanno rapportati allaccelerazione di progetto. Tuttiifissaggihannounaresistenzaallazionesismicaperpendicolarealla superficie della parete di 30 kN allo SLU.Fissaggi sismici per pannelliAZIONE SISMICAPARALLELA ALLA SUPERFICIE DEI PANNELLIAZIONE SISMICAPERPENDICOLARE ALLA SUPERFICIE DEI PANNELLI1 26Tipologia di collegamentoLE PROVE DI LABORATORIOIn funzione della tipologia costruttiva, bisogna distinguere il caso in cui il fissaggio alla struttura avviene su una superficie piana con ausilio di tasselli FV/10 e FV/20 o con i fissaggi predisposti nel getto FVG/10 e FVG/20 (vedi Fig. 2) dal caso in cui il fissaggio avviene in una superficie inclinata (FV/10, FV/20) con tasselli o contropiastra FVCP (vedi Fig. 1). Il fissaggio per pannelli verticali denominato FV/10 FVG/10 concede uno spostamento relativo di 10 cm. Il fissaggio denominato FV/20 FVG/20 concede uno spostamento relativo di 20 cm, cio il doppio del precedente.Seipannellisonofissatiaipilastri(es.sumensoletipoGirellaoTirella), occorre togliere ogni rigidezza, con il fissaggio FO/00 FOG/00 che realizza una cerniera impedendo lo scorrimento relativo tra il bordo superiore del pannello orizzontale e il pilastro (vedi Fig. 3). Il bordo inferiore, invece, deve appoggiare su 2 carrelli per avere la possibilit di scorrere di almeno 4 cm sulle mensole di sostegno inferiori.Laguidapostasulpilastrohasolofunzionediposizionamentoedi regolazione verticale mentre la guida da utilizzare nel pannello sempre la 3 cm con blocco verticaleIncasodisismaindirezioneparallelaallasuperficiedelpannelloillimite dellazione sismica sul fissaggio FO/00 deve essere aumentato da 30 a 60 kN. Infunzionediscelteprogettualisipudisporreunfissaggioavistacon tasselli nei pilastri (FO/10, FO/20) o con profili annegati nel getto FOG/10 eFOG/20(vediFig.4)oppurediunfissaggioascomparsacheconsente scorrimenti variabili da 3 cm a 20 cm (vedi Fig. 3). Il fissaggio a scomparsa prevedesempredueguideannegatenelgettoedindicatoquando bisogna garantire una resistenza al fuoco.Pannelli verticali che appoggiano a terraPannelli orizzontali che appoggiano a terraPannelli orizzontali sostenuti dai pilastri3 47FISIS 30Per norma necessario verificare gli spostamenti indotti dallazione sismica in corrispondenza al punto di ritenuta (trattandosi di un collegamento gli spostamentinonsonoquellidellaverificadidanno,maquelliallostato limiteultimo).Infunzioneditalispostamenti,occorreverificarese sufficiente una guida che concede 10 cm o se occorre uno spostamento doppio (20 cm).IlcalcolodellaforzaorizzontaleFadiritenutavaeseguitosecondoNTC (D.M. 14/01/2008) o secondo EC8 e pu essere verificato con la seguente relazione in cui Fa la spinta orizzontale sismica (kN/m2): Fa = 3,72 . pDove:3,72 =coefficiente ricavato assumendo: qa = 2 . (pareti)S = fattore di suolo = 1,35z/h = 1Ta/T = 1 = a/g = accelerazione di progetto p = peso del pannello (kN/m2)Sipunotarecomeperlaverificadeicollegamentilazionesismicaorizzontaleallo SLU di zona 1 (= 0,35) supera il peso cio Fa= 1,3 p.importanteprecisarechelaguidadiscorrimentohaunospessoreridottoche evita di interrompere le armature dellelemento in cui inserita.Altre vericheVERIFICHE DEL COLLEGAMENTO8Nei collegamenti a bassa sismicit(terza e quarta zona) bisogna verificareche lazione del vento non sia maggioredel sisma stesso.Scelta dei ssaggiFIG. 5FIG. 6FIG. 7FIG. 8Pannelli VerticaliPannelli OrizzontaliCollegamento tipo FV/10/20- La massa non partecipa al sisma in direzione X - La massa partecipa al sisma in direzione Y Massimo tiro Fa = 50 kNFV/10Spostamenti relativi < 10 cmFV/20Spostamenti relativi < 20 cmCollegamento tipo FVG/10/20- La massa non partecipa al sisma in direzione X- La massa partecipa al sisma in direzione YMassimo tiro Fa = 30 kNFVG/10Spostamenti relativi < 10 cmFVG/20Spostamenti relativi < 20 cmCollegamento tipo FO-FOG/3/10/20-La massa non partecipa al sisma in direzione X(ilpesosiscaricasullefondazioni)sposta-menti relativi < 20 cm-La massa partecipa al sisma in direzione YMassimo tiro Fa = 30 kN9FISIS 30Collegamento tipo FOG/00-La massa partecipa al sisma in direzione X Massimo tiro Fa = 60 kN- La massa partecipa al sisma in direzione Y Massimo tiro Fa = 30 kN- Spostamentitralemboinferioredelpannello e mensola 4 cmUtilizzandolamensolaGirella/Tirella,sipucontaresuuna ritenutainferioredatadallinclinazionedi13delpianodi appoggiodellamensolapurch,chiamataRlareazionesulla mensola del pannello, si verifichi che: Fay= tg 13 R = 0,23 R. Se il valore Fay supera 0,23 R, occorre impedire che il pannello si sollevi, utilizzando un apposito blocco verticale.Dimensionamento dei ssaggi10ESEMPIO 1:Pannello verticaleda 12 x 2,5 m(3,8 kN/m2 sito in zona con accelerazione di progetto a =0,25 g)Si prevedono 2 fissaggi in sommit:Lazione sismica sul fissaggio vale: In questo caso si utilizzano n. 2 FVG 10/20 in funzione dello spostamento della struttura nel punto di ritenuta.ESEMPIO 2:Pannelloorizzontalesovrappostoaquelloinferioreappoggiatoaterrao sospeso su mensole da 10 x 2,5 m (3,80 kN/m) sito in zona con accelerazione diprogettoa=0,25g.Seipannellihannoungiuntomaschio-femmina, consideriamo di utilizzare 2 fissaggi.Si prevedono 2 fissaggi in sommit:Lazione sismica sul fissaggio vale: In questo caso si utilizzano n. 2 FVG 10/20 in funzione dello spostamento della struttura nel punto di ritenuta.Pannelloorizzontalesostenutoda2mensoleda10x3minzonacon accelerazione di progetto a= 0,25 g.Si prevedono n. 2 fissaggi in sommit (cerniere) e 2 ritenute inferiori (carrelli) nelle mensole tipo Girella/Tirella.Azione sismica perpendicolare alla superficie del pannello ogni fissaggio deve avere una ritenuta superiore a FayAzione sismica parallela alla superficie del pannelloSi prevedono quindi n. 2 FOG/00 in quanto in direzione X la resistenza del fissaggio doppia (60 kN).COLLEGAMENTO FVG 10/20COLLEGAMENTO FOG/00Fay = 3,72 . 0,25 . 3,8 . 12 . 2,5 = 26,50 kN2 . 2 Fay = 3,72 . 0,15 . 3,8 . 10 . 2,5 = 26,50 kN2 Fay = 3,72 . 0,15 . 3,8 . 10 . 2,5 = 26,50 kN2 Fay = 3,72 . 0,25 . 3,8 . 10 . 3 = 53,01 kN 2 Descrizione articoli11FISIS 30COLLEGAMENTO FV/10/20COLLEGAMENTO FOG/10/20 G/10/20COLLEGAMENTO FOG/00Zincatura elettrolitica 7m CodiceArticoloMaterialePezzi/confezione(1)0302101002Guida di scorrimento 10 cmS355 (Riempimento in spugna poliuretanica)20 pz(2)0302101003Guida di scorrimento 20 cmS355 (Riempimento in spugna poliuretanica)12 pz(3)0302104001Fissaggio pannelli verticaliS355Sfuso(4)0302107001Attacco pannelli verticaliS35524 pz(5)0302103001Attacco pannelli orizzontali L=120S35540 pz(5)0302103002Attacco pannelli orizzontali L=170S35540 pz(6)0302105101Blocco verticaleS35580 pz(7)0302102001Attacco lettato cortoS35540 pz(8)0302101001Guida di scorrimento 3 S35540 pz(9)0302106001Guida di emergenza L=10 cmS355Sfuso(10)0302106002Guida di emergenza L=20 cmS355Sfuso(11)0302013001Contropiasta FVCPS35524 pz(1)(3)(2)(4)(11)(6)(1)(5)(6)(7)(8)(9)(10)(2)(1)(1)(5)(7)Nota: per la progettazione e luso consultare anche i disegni FIS F3-01 F3-21 che integrano e completano le istruzioni per luso13Collegamento meccanicoper sovrapposizioneFISSAGGI E COLLEGAMENTI STRUTTURALIACCREDITATO INSERTI QUALIT KAPTOR un sistema meccanico per strutture prefabbricate in calcestruzzo armato che consente collegamenti di tipo C (vedi cap. 7.4.5.2.1 NTC 2008).I collegamenti realizzabili sono cos classificati:KPP collegamento Pilastro-PilastroKPF collegamento Pilastro-FondazioneIl collegamento ottenuto dallunione tramite avvitamento in opera di un inserto metallico (tipo A) inserito nel primo elemento, e un inserto metallico (tipo B) nel secondo elemento.Gli inserti di tipo A e B possono essere:KS (piastra lineare), con 2 barre ad aderenza migliorataK3 (piastra angolare), con 3 barre ad aderenza migliorataSono previste due serie di inserti, in funzione delle armature che devono essere riprese per sovrapposizione. La prima serie viene utilizzata per barre di armatura di diametro 26 - 25 - 24 mm, la seconda serie viene prevista per barre di armatura di diametro 20 - 18 - 16 mm.Inognipiastra,vengonoinseriteebloccatemanualmentelebarread aderenza migliorata K, appositamente sagomate con ringrossi terminali calibrati.LepiastretipoA,diKSediK3presentanodeifori,checonsentonolinserimento delle viti di collegamento alle analoghe piastre di tipo B.1 CHE COS KAPTOR? Descrizione del sistema14Barra Kin opera di unserto metallicoare che devonozzata per barreviene previstatelebarreadgrossi terminalieconsentonostre di tipo B.KPPKPF15KAPTORPer i collegamenti, nelle NTC 2008 cap. 4.1.6.1.4 si precisa che:si trasmettono le forze da una barra allaltra mediante:sovrapposizione di barresaldaturadispositivi meccaniciSi esclude quindi di poter trasferire le forze per ancoraggio.Kaptorriprendepersovrapposizionelearmaturedeidueelementiche vengono collegati.Seciriferiamo,peresempio,alcollegamentoKPP,lebarrediarmatura della sezione corrente del pilastro sono riprese da barre di ugual diametro che trasferiscono, per sovrapposizione, il tiro dalle barre inferiori a quelle superiori.Lutilizzo del sistema Kaptor semplice e non richiede calcoli perch con-sente la ripresa per sovrapposizione delle stesse barre previste dal progetto.In base al numero e al diametro dei ferri di armatura, si ricava il numero e il tipo di collegamento da prevedere. (vedi esempio cap.5)Lassemblaggio tra piastre e barre K, non richiede saldature; laccoppia-mento avviene manualmente in fase di esecuzione delle gabbie.Inquestomodosievitadimovimentareinsertimoltoingombrantie pesanti componendo i collegamenti con barre di lunghezza e diametro richiesto dal progetto, direttamente sul cassero.In particolari applicazioni comunque consentito saldare direttamente le barre di armatura alle piastre, purch tale saldatura sia fatta con lo basico adaltaresistenzaedapersonalespecializzato,provvistodipatentino. (si rimanda al cap. 4.3 per ulteriori dettagli)Collegamento per sovrapposizione2TIPOLOGIA DEL COLLEGAMENTO2.1 CRITERI DI PROGETTO2.2 UNIONE PIASTRE-BARREEsempio di dima per K3A Esempio di dima per K3B162.2.1 SCELTA DELLE BARREA seconda del tipo di collegamento, si distinguono diverse tipologiedi base: 1 BARRE K NON IN ZONA CRITICA dove LK = 50 +20 cmK26L = 150 cm K25L = 145 cmK24L = 140 cmK20L = 120 cm K18L = 110 cmK16L = 100 cm2 BARRE K IN ZONA CRITICA dove LK = Lc + 50 K26L = 280 cmK25L = 275 cmK24L = 270 cmK20L = 250 cmK18L = 240 cmK16L = 230 cm3 BARRE IN FONDAZIONE KF doveLKF = 22 + 5 cmKF26L = 65 cmKF20L = 50 cmKF24L = 55 cmUtilizzabili per lunghezzedi zona critica 150 cmfilettate con dadoallestremit17KAPTORNelsistemaKaptorlevitielepiastresonostatedimensionateconlargo margine di sicurezza rispetto allo snervamento delle barre.Il sistema stato collaudato sia per verificare la rispondenza al calcolo delle piastre e delle viti, sia per verificare che la ricalcatura delle barre non riduca le caratteristiche resistenti delle stesse in corrispondenza dellunione.Siricordachelazonacriticalazonadidissipazioneenergetica,dove avvengonolefessurazionidiffuse,assumendo,nelcalcolosismico,un coefficiente di struttura (o di comportamento) q > 1.LeNTC2008prescrivonoalpunto7chenellezonecritichedistrutture realizzateinzonasismica,nonsideveaverelasovrapposizionedelle armature.Kaptor consente di spostare la zona di sovrapposizione oltre la zona critica, realizzando un collegamento che in zona critica non aumenta larea di ferro prescritta dal progetto. Per il serraggio delle viti e dei bulloni in tutti i collegamenti Kaptor prevista una coppia ridotta, pari a 150 N (15 kgf) con un braccio di 20 cm.Il momento di serraggio equivalente risulta quindi pari a 150x20 = 3000 Ncm.2.3 SICUREZZA DEL COLLEGAMENTO2.4 UTILIZZAZIONE IN ZONA CRITICA2.5 SERRAGGIO DEI BULLONI18KPF il collegamento tra il plinto di fondazione e il pilastro, mentre KPP realizza il collegamento tra 2 pilastri; entrambi consentono la continuit alle armature correnti per sovrapposizione.Il collegamento si realizza posizionando sempre nei quattro angoli del pilastro un elemento angolare (K3). Tutti i collegamenti sono concepiti per garantire che la distanza tra lasse della barra di armatura e il lo esterno del pilastro sia di 5 cm; comunque possibile aumentare o ridurre no a 1,25 cm tale distanza.Ogni piastra angolare dotata di 2 viti a testa cava esagonale per il ssag-gio, oltre ad una speciale vite di regolazione usata per il centraggio e la messa a piombo, che consente tolleranze di montaggio sulla verticale di 30 12 mm. La tolleranza di centraggio invece di 5 mm.Dopo avere messo a piombo il pilastro, agendo sulle viti di regolazione, si serrano tutte le viti previste e successivamente, si cola una malta a ritiro compensato tipo Exocem G1. KPF-KPP realizzano il collegamento a secco tramiteavvitamentoeliminandolecostosepuntellaturedeipilastrie velocizzando le operazioni di montaggio.Collegamento KPF - KPP3 CARATTERISTICHE DEL COLLEGAMENTOLepiastreKaptorsonoconcepiteperessereassemblateconiferri longitudinali direttamente sul cassero.Questosistema,quindi,risolveilproblemadelpeso,degliingombrie della movimentazione, tipici di sistemi analoghi.Risulta quindi evidente la semplificazione delle operazioni di inserimento nelle gabbie e sulle testate dei casseri.Il posizionamento delle piastre sul cassero pu avvenire nei seguenti modi:allestendo le testate con apposite dime saldate sul separatore;forando il separatore e fissando con viti le piastre.Le barre ad aderenza possono essere inserite e fissate alle piastre Kaptor con semplice rotazione sulle forature predisposte, assicurandosi che dopola rotazione la barra si blocchi per attrito. altres consentito fissare tramite saldatura i ferri longitudinali; la saldatura dovr essere eseguita con filo basico e da personale specializzato.Posizionare sul plinto o sul pilastro inferiore le viti di regolazione.Sollevare il pilastro e calarlo centrando le viti di regolazione.Effettuareleregolazionidicentraggioeverticalitoperandosullapposito dado.Bloccare con il dado superiore le viti di regolazione.Inserire e serrare tutte le viti a brugola.Effettuare il getto di completamento con la malta a ritiro compensatoExocem G1.3.1 POSIZIONAMENTO NEL CASSERO3.2 ISTRUZIONI PER LA MESSA IN OPERAKAPTOR19204 IN FONDAZIONEVantaggi del collegamento KaptorAd oggi le soluzioni pi utilizzate per collegare un pilastro alla fondazione sono le seguenti:plinto a bicchieretubi corrugati in fondazione entro cui entrano le armature uscenti dalpilastro (arma-tubo).Entrambelesoluzioniimpongonofondazioniprofonde,picostosee problematiche.IlcollegamentoKPForenotevolivantaggirispettoaquestesoluzioni,il primo proprio quello di poter realizzare una fondazione superciale.Lafondazionesupercialevantaggiosaspecieinzonasismica,dove occorre collegare le fondazioni con un grigliato di travi. La possibilit di realizzarleinspessoredipavimento,avendofondazionichenonsupe-rano gli 80 cm di altezza, un notevole risparmio economico.Rispettoallesoluzionitradizionali,Kaptorconsentedifssarea secco senza puntelli.Nonsonoutilizzabiliinzonacriticalebarrefuoriuscentidallefonda-zionichesiinlanoinguaineposizionatenelpilastro,oppureisistemi che fanno fuoriuscire barre lettate dalle fondazioni, che si bloccano con dadiapiastreancoratenelpilastro,conposizioniediametripernulla sovrapponibili alle barre correnti del pilastro, essendo per norma vietate le sovrapposizioni in zona critica.Soluzioni non realizzabili in zona criticaI vantaggi del sistema Kaptor in fondazione si possono cos sintetizzare:Possibilitdirealizzarefondazionisupercialietravidicollegamentoin spessore di pavimento;Nessun elemento in aggetto dal piano di fondazione;Rapida e precisa messa a piombo del pilastro;Fissaggio a secco;Nessuna controindicazione di utilizzo in zona critica.4.1 NELLA MESSA A PIOMBO CON SOLUZIONI MISTE4.2 UTILIZZANDO BARRE SALDATEKAPTOR21Kaptor pu essere utilizzato anche parzialmente, per facilitare unicamente lamessaapiombodelpilastro,collegatoallafondazioneoalpilastro superioreconunsistematradizionale(notocomearma-tubo);inquesto casosipossonoutilizzarelevitidiregolazione,inseritein3o4elementi lineari KS posti al centro dei lati del pilastro.4.2.1 SALDATURA DELLA BARRA K CON UNA BARRA DI UGUAL DIAMETROLasaldaturatrabarrediugualdiametro,deveessereeffettuatasulla verticale tra le barre e deve essere simmetrica. Le prescrizioni di saldatura sono analoghe a quelle viste in precedenza (vedi cap. 2.2)Esempio di saldatura tra 2 barre 26 (spessore cordone di saldatura H = 15 mm)Si pone quindi:L . 1,5 = A26. 4da cui: L =5,3 . 4 = 14,1 cmSi fissa quindi L = 15 cmEsempio di saldatura tra 2 barre 20 (spessore cordone di saldatura H = 12,5 mm)L . 1,25 = A20 . 4L = 3,14 . 4 = 10 cmSi pone L = 10 cmLa saldatura tra barre di ugual diametro possibile anche in zona critica.1,5La lunghezza L e laltezza H delle saldature sono cos denite.Utilizzo Kaptor per centraggio e ssaggio con sistema arma-tubo,Pizzarotti/RDB, ampliamento era di Parma.224.2.2 SALDATURA DELLA BARRA K CON 2 BARRE DI DIAMETRO INFERIORE anche possibile saldare a una barra K gi bloccata alla piastra, 2 barre che abbiano unarea complessiva non inferiore a quella della barra K.Queste saldature vanno evitate in zona critica.La lunghezza L e laltezza H della saldatura sono cos definite:Esempio di saldatura della barra K 26 con 2 barre 20 (H = 12,5 mm)L . 1,25 . 2 = A26 . 4L = A26 = 4 =5,3 . 2 = 8,48 cm ~ 10 cmEsempio di saldatura della barra K 20 con 2 barre 16 (H = 10 mm)L . 1 . 2 = A20 . 4L = 3,14 . 2 = 6,28 cm ~ 6,5 cm4.2.3 CALCOLO DELLE SALDATURE SULLE BARRESi ipotizza che la saldatura possa arrivare a una tensione di esercizio di 60 N/mm, cio pari a 1/4 della tensione delle barre.4.2.4 SALDATURA DELLE BARRE LONGITUDINALI DIRETTAMENTE ALLA PIASTRAanchepossibilesaldaredirettamentelebarrediarmaturaallepiastre, asportandoogniimpuritedeventualiresiduidicalamina,conle seguenti prescrizioni di saldatura.La barra deve essere tenuta sotto il filo piastra di S = 7,5 mm 2,5 mm per la prima serie (K26), di S = 12,5 mm 2,5 mm per la seconda serie (K20). La saldatura deve essere realizzata di spessore H 12,5 mm per la prima serie e H 10 mm per la seconda serie.Ilsaldatore,necessariamentepatentatoedesperto,devefareuna saldatura che assicuri una omogeneit di spessore.1,25 . 2 1,25 . 25 DATI DI PROGETTO Esempio di progettazionePilastro 50x50, con pluviale 15, nelle 4 sezioni pi signifcative:1) da quota 0 a quota 25 cm2) da quota 25 cm a quota 90 cm3) da quota 90 cm a quota 210 cm4) sezione corrente da quota 210 cmPilastro 50x50 con pluviale 150 mm centrale.Armatura corrente = n12 24Copriferro 3 cmStaffe 8Coefficiente di struttura q = 2,5Altezza zona critica Lc = 90 cmSoluzione KaptorNel pilastro:n4 K3A 26-25-24n12 K 24, L = 270 cm ( Lc + Ls = 90 + 50 . 24)In fondazione:n4 K3B 26-25-24n12 K 26, L = 65 cmKAPTOR235.1 STAFFATURA DEL PILASTRO24Le staature in zona critica sono fondamentali per assicurare duttilit alla base del pilastro incastrata alle fondazioni.Si possono distinguere 3 zone:1)Lazona1,dovelestaaturesonocongurateaspilloimpegnando tutte le barre, con diametri ridotti (6 o 8 mm) e con passo richiesto dalcalcolo. In questa zona alta circa 20 cm non possibile avere la classicastaatura perimetrale.2) La zona 2, sempre zona critica, dove ci sono le sole barre del sistemaKaptor,edovepossibileaverelastaaturaperimetraleconilpassorichiesto dai calcoli.3)Zona3disovrapposizione,dovetuttelebarreKaptorsisovrappon-gono a quelle del pilastro, e dove la staatura perimetrale le contieneentrambe.4)Zona 4, sezione corrente.KAPTOR25Descrizione articoliCOLLEGAMENTO KPF-KPP PER FERRI DI ARMATURA 26-25-24 Codice Rif.ArticoloConf.0307002001 1K3A 26-25-24singolo03070030012K3B 26-25-24singolo03070100013Vite M24 x 140singolo03070120014Vite di regolazione M24 x 180singolo03070310015Scatola polistirolo K3 26-25-2430 pezzi03070060026Barra K24 L= 270 cm30 pezzi 6a*Barra K25 L= 275 cm30 pezzi 6b*Barra K26 L= 280 cm30 pezzi 6c*Barra K24 L= 140 cm30 pezzi 6d*Barra K25 L= 145 cm30 pezzi 6e*Barra K26 L= 150 cm30 pezzi03070050027Barra KF24 L= 55 cmsingolo7a*Barra KF25 L= 60 cm30 pezzi 7b*Barra KF26 L= 65 cm30 pezzi 03070080018Rondella 50x26x4singolo03070010029KSA 26-25-24singolo030700400210KSB 26-25-24singolo030701000511Vite M33 x 140singolo030701200212Vite di regolazione M33 x 200singolo030703500213Scatola polistirolo KPF 26-25-2480 pezzi030700900414Rondella 60x34x4singolo* articoli a richiestaCodice Rif.ArticoloConf.03070020021K3A 20-18-16singolo03070030022K3B 20-18-16singolo03070100033Vite M20 x 120singolo03070120034Vite di regolazione M20 x 180singolo03070310025Scatola polistirolo K3 20-18-1630 pezzi03070060016Barra K20 L= 250 cmsingolo 6a*Barra K18 L= 240 cm singolo 6b*Barra K16 L= 230 cmsingolo 6c*Barra K20 L= 120 cmsingolo 6d*Barra K18 L= 110 cmsingolo 6e*Barra K16 L= 100 cmsingolo03070050017Barra KF20 L= 50 cmsingolo7a*Barra KF18 L= 45 cm30 pezzi 7b*Barra KF16 L= 40 cm30 pezzi 03070090018Rondella 50x22x4singolo03070010039KSA 20-18-16singolo030700400310KSB 20-18-16singolo030701000311Vite M27 x 120singolo030701200412Vite di regolazione M27 x 180singolo030703500113Scatola polistirolo KPF 20-18-1680 pezzi030700900214Rondella 50x29x4singolo* articoli a richiestaCOLLEGAMENTO KPF-KPP PER FERRI DI ARMATURA 20-18-16Nota: per la progettazione e luso consultare anche i disegni a corredo che integrano e completano le istruzioni per lusoACCREDITATO INSERTI QUALIT 27Sistema a boccola lettata autoportanteFISSAGGI E COLLEGAMENTI STRUTTURALIBoccola RURBoccolainacciaioconrisalto;inseritanelcalcestruzzoconsente laccoppiamentoconbarrefilettate.Glielevaticarichidirotturane consentono luso anche per la realizzazione di giunti antisismici.Applicazioni tipoUnione trave-pilastro.Unione trave-pilastro antisisma.Unione pilastro-pilastro.Unione plinto-trave in fondazione.Riprese di getto.Fissaggi in genere.Prescrizioni per il calcestruzzoRck40 N/mmq con armature aggiuntive (Af*).MaterialeAcciaio 11 S Mn Pb 37 UNI EN 10087.S355J243 (EN 10025).VerificheIl valore a trazione stato ricavato con tiro in asse della boccola e siriferisce alla rottura del calcestruzzo.Ilvaloreditaglioricavatoagendosullabarrafilettata,esercitandounaforzaa90rispettoallassedellaboccola.Ilvaloreriportatoin tabella si riferisce alla rottura del calcestruzzo.I valori riportati in tabella, essendo carichi di rottura, ai fini dei calcolidiprogetto,sidevonoconsiderarecongliopportunicoefficientidi sicurezza previsti dalle normative vigenti.

1 CHE COS KAPTOR?Boccola RURSistema a boccola lettata autoportanteDESCRIZIONE DEL PRODOTTO28CodiceFilettoCaricodi rotturaL 1A 0,5-1B 0,5-1D 0,2Distanzaminimadal bordoAf*PesoQ.t/Conf.Peso/Conf.Ma trazionekNa tagliokNmm mm mm mm mmcm2kg n kg0317050001 M12 30 20 75 26 32 20 75 1.44 0.12 100 12.000317050002 M16 60 40 90 30 36 25 90 1.44 0.15 100 15.000317050003 M20 90 60 115 35 42 30 115 2.30 0.38 50 19.000317050004 M24 120 90 130 40 49 35 130 2.30 0.40 30 18.000317050005 M30 150 100 150 40 58 42 150 2.30 0.98 20 19.6029BOCCOLA RURBoccola RUREsempi di applicazioni tipoUnione trave-pilastro a cernieraEsempio tipico di fissaggioUnione trave-pilastro a incastroInserimento della boccola nel cassero3031Sistema a mensolaSISTEMA A MENSOLAACCREDITATO INSERTI QUALIT Le esigenze che hanno portato alla progettazione dei sistemi a mensola Ruredil sono frutto dellesperienza maturata in pi di cinquantanni nel settore delle tecnologie e dei prodotti speciali per la prefabbricazione. Fra gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere con ladozione dei nostrisistemi,particolarerilevanzaassumonolariduzionedincidenza dellamanodopera,lafacilitdiposainproduzione,lavelocitela praticit in fase di montaggio, e la versatilit nellimpiego.La proposta Ruredil per il sostegno dei pannelli orizzontali prefabbricati, conleliminazionedellemensoleinaggettoelecorrezioniinfase dimontaggio,siarticolaconduetipologiedimensole(entrambe brevettate) che hanno gli stessi criteri progettuali e le stesse possibilit diregolazione,puressendofisicamentedifferentiperpotersimeglio adattare alle varie ipotesi di utilizzo.Le mensole Girella e Tirella tipo S sono da utilizzarsi esclusivamentepredisponendo nel pannello gli accessori adeguati (piastra pannello S).Leventuale uso combinato di mensole tipo S con piastre pannello nondella stessa linea S, e viceversa, non consentito.Sistemi a mensolaGIRELLA E TIRELLA S32Facilit di posizionamentonel casseroSicurezza di ripartizione del carico senza armatureaggiuntiventeo S).nonTirella SGirella S Girella SLamensolaGirellaSprevedeuninsertonelpilastroeuninsertonel pannellosenzadoverinserireoapplicarenullainopera.Linsertonel pilastro(oinaltroelementoportantecomeunpannelloverticale,un solaio,unatrave,ecc.)costituitodaunamensolacollocata,afilogetto, allinterno di una scatola dove rimane nelle fasi di trasporto e di montaggio dellelemento. Al montaggio del pannello, dopo aver rimosso il coperchio disicurezza,lamensolavieneestrattaperrotazionee,senzaulteriori assemblaggi di elementi metallici, si posiziona automaticamente, in modo da offrire lappoggio a scomparsa per il pannello orizzontale. TuttoquestofadiGirellaSlaprimamensolaascomparsa,prontaperil sostegno dei pannelli prefabbricati. LA MENSOLA GIRELLA S33GIRELLA TIRELLA SLA MENSOLA TIRELLA SLamensolaTirellaSstatapensataperrisolvereledifficoltprogettuali e/o di produzione, per le quali un ridotto ingombro, anche in altezza, risulta indispensabile.TirellaSprevedetreelementidistinti,uninsertonelpilastro(oinaltro elemento portante), una mensola e un inserto nel pannello, identico a quello impiegatoperlamensolaGirellaS.Sidistinguedaquestultimainquanto lamensolavainserita,infasedimontaggio,nellalloggiamentoricavato togliendo il coperchio di sicurezza dallinserto che precedentemente era stato collocato nellelemento portante.Minimi ingombri tra le armature verticaliAmpiecapacit di regolazioni al montaggioLaportatanominaledellamensola,cioilvaloreinkNstampigliatosulla mensola,quelpesochelastessa,senzaaggiuntediarmaturaeperuna precisata resistenza caratteristica del calcestruzzo, in grado di sostenere con i coefficienti di sicurezza previsti dalla norma vigente.Girella S disponibile in due valori di portata nominale:60 kN (scheda tecnica 1)120 kN (scheda tecnica 2)Si richiede per i pannelli una resistenza caratteristica:Rck 25 N/mm2 per pilastri e travi:Rck 25 N/mm2 utilizzando la mensola da 60 kNRck 35 N/mm2 utilizzando la mensola da 120 kN.TuttiicomponentidellamensolaGirellaSsonoprotetticonzincatura elettrolitica da 25 m. Di conseguenza, Girella S pu essere esposta alle intemperie senza necessit di protezione.In base alle indicazioni standard di progetto, la mensola si trova inserita in una nicchia e risulta del tutto protetta da uno spessore di calcestruzzosu ciente a garantire R 180.Mensola Girella S1 PORTATA NOMINALE E RESISTENZE CARATTERISTICHE1.1 RESISTENZA CARATTERISTICA DEL CALCESTRUZZO1.2 TRATTAMENTI PROTETTIVI1.3 RESISTENZA AL FUOCO34PARTICOLARE 1MensolaGIRELLA SPiastra pannelloPARTICOLARE 2Q filo inferioreLamensolaelaritenutasuperiorevannovericateinfunzionedellazione sismica di progetto, garantendo con ci il collegamento sismico anche nella peggiore ipotesi. Per maggiore chiarezza si rimanda al capitolo 4.1.4 RESISTENZA SISMICA1.5 INDICAZIONI DI PROGETTOParticolare 1Particolare 2Nellaredazionedelprogetto,occorreimporresemprechetrapilastroe pannello orizzontale (direzione Y) ci sia una distanza teorica di 1 cm, che pu poi subire una variazione no a 2 cm in pi (distanza tra pilastro e pannello 3cm).Taleregolazione,nelpianoorizzontale(direzioneY),datadalla possibilit di aggiungere le piastrine di spessoramento a L (schede tecniche 9, 12). Nel progetto occorre riportare la quota di riferimento che segnata in rilievo sul coperchio di plastica posto a chiusura della mensola Girella S.La quota di riferimento in direzione Z rispetto a una quota zero di progetto viene cos determinata come standard:Qriferimento = Quota inferiore pannello + 30 cmPersoluzioniparticolari,utilizzandounascatolatipoveletta,ilvaloreQ standard(30cm)sipuridurrenoa15cm,conmensolaavistaenona scomparsa (vedifg.8apagina39). La distanza in direzione Z tra quota di riferimentoepiededelpilastropermetteunprecisoposizionamentodella mensola, rispetto a cui si ha una tolleranza di 2,5 cm, (fg. 2), dovuta a errori di tracciamento o posizionamento in quota del pilastro (in positivo si arriva no a + 4,5 cm saldando uno spessore nella piastra pannello, o le piastrine di spessoramento tra loro, per un massimo di 2 cm).La regolazione, per realizzare la tolleranza di 2,5 cm, data semplicemente dallapossibilitditogliereoaggiungere,manualmente,lepiastrinedi spessoramento(schedetecniche712).Tutteleregolazioninecessarie avverranno esclusivamente nella fase di montaggio, a mensola gi ruotata inposizionenale.Perquantoconcernelatolleranzaconcessapererrori ditracciamentoinpiantadeipilastri,nelpianoorizzontalesecondola direzione X, si distingue:4cmnelcasodimensolaGirellaS120kNabbinataapiastra pannello;4,5cmnelcasodimensolaGirellaS60kNabbinataapiastra pannello.35GIRELLA TIRELLA SNel caso di utilizzo di Girella S tra pannello verticale e pannello orizzontale la tolleranza pari a: 0,5 cm nel caso di mensola Girella S 120 kN abbinata a piastra pannello piccola;1 cm nel caso di mensola Girella S 60 kN abbinata a piastra pannello piccola.La tolleranza concessa per errori di verticalit nella posa della mensola di 5, che sullaltezza di 20 cm corrisponde a circa 1,75 cm.Errorivistosidiposizionamentodellapiastrapannello,cheprocuranouna mancata planarit tra mensole e piastra pannello, possono essere rimediati con una piastra in piombo da 5 mm di spessore, in sostituzione della piastra inferiore di spessoramento. 362 IMPIEGO DELLA MENSOLA GIRELLA SFig. 45$1,75 cmQ. appoggioQ. riferimento16Rappresentailpicomuneefrequenteposizionamentodimensolenei pilastri (vedi fgg. 5-6).Perottenerelamassimae cienzarispettoallaprotezionealfuoco,la migliore nitura estetica (chiusura della nicchia per lappoggio nel pannello) ed evitare l interruzione dei ferri darmatura correnti, si consiglia ladozione delle seguenti distanze in direzione X:distanza normalizzata tra asse pilastro e asse mensola Girella S di 12,5 cm;distanza minima tra asse mensola Girella S e filo esterno pilastro di 7,5 cm.La distanza tra asse piastra pannello e lo esterno del pannello deve essere di 12 cm, se tra i pannelli previsto un giunto di 1 cm.Per i pilastri dangolo le mensole vengono poste su due lati adiacenti, anche inquestocasoopportunomantenereladistanzadi12,5cmtraasse pilastroeassemensola(vedifgg.7-8).Inmodoanalogovienerealizzato ilposozionamentodellemensole,ancheinpresenzadipannellodangolo verticale (o angolare).2.1 POSIZIONAMENTO DI DUE MENSOLE GIRELLA S ABBINATE SULLO STESSO LATO DI UN PILASTRO2.2 POSIZIONAMENTO DI DUE MENSOLE GIRELLA SABBINATE SU DUE LATI ADIACENTI DI UN PILASTRO (PILASTRO DANGOLO)37GIRELLA TIRELLA SFig. 5 Fig. 6Fig. 6/AFig. 5/AQualora si voglia posizionare la mensola in prossimit della testa del pilastro (quotadiriferimentoadistanzaminoredi25cmdallatestapilastro,vedifg. 10), non sono richieste armature aggiuntive nei seguenti casi:quando il carico permanente che grava in testa pilastro, e in particolare quello che grava su Girella S, maggiore del carico nominale di Girella S (vedi fig. 7);oppure:quando nella testa del pilastro vi unarmatura di diffusione dei carichi o una staffatura di sommit (il che richiede che ci siano almeno 5 cm sopra la sommit della Girella S).Esclusiquesticasi,occorreintervenireconarmaturaaggiuntiva(212per entrambe le portate) secondo lo schema indicato nella fgura 9.Utilizzando una scatola tipo veletta (magnetica o di polistirolo), si ottiene la minima distanza di 27 cm tra lo inferiore pannello e testa del pilastro, come da fgura 8.382.3 POSIZIONAMENTO DELLA MENSOLA GIRELLA S IN TESTA AL PILASTRO PILASTRO2 12L= 72 cmPOS.115 1516 1610POS.1Fig. 8Fig. 7Fig. 10Fig. 9 anche possibile posizionare la mensola in un pannello, purch sia di almeno 20cmdispessore,persostenerloappeso.IntalcasolamensolaGirellaSrisulter ruotata di 180 rispetto allutilizzo abituale, come da fgura 11.Nel caso si voglia spostare il pannello pi in alto, occorre inserire la mensola nel ringrosso di testata della trave, purch la quota di riferimento sia a distanza 25 cm dal lembo superiore e 30 cm dal lembo inferiore della trave (fg. 12).Con lo spessore di calcestruzzo sotto la scatola di almeno 16 cm, se presente la staatura della trave, non occorre aggiungere alcuna armatura.2.4 POSIZIONAMENTO DELLA MENSOLA GIRELLA S IN UN PANNELLO A SOSTEGNO DI SE STESSO2.5 POSIZIONAMENTO DI DUE MENSOLE GIRELLA SIN UNA TRAVE O IN UN CORDOLO39GIRELLA TIRELLA SFig. 12Fig. 11Se la distanza tra la quota di riferimento e il lembo superiore compresa tra 11,5 e 20 cm, si procede con laggiunta di 2 stae 12 (Pos.1) come da fgura 9.Se la distanza tra la quota di riferimento e il lembo inferiore < 30 cm, ma 20 cm, occorre aggiungere 2 stae 16 (Pos.2) come da fgura 14.Se la mensola va inserita in un cordolo di spessore minimo dove la distanza traquotadiriferimentoelembosuperiorecompresatra25e11,5cm, econtemporaneamenteladistanzatraquotadiriferimentoelembo inferiore compresa tra 30 e 20 cm, occorre aggiungere le stae (Pos.1 e Pos.2) come da fgura 15.40Fig. 13Fig. 14Fig. 15min. 15 1Q riferimento11,5 8

25 2 16L = 80 cmPOS.21020 2015 15POS.2630> > Q riferimentoIl ridotto ingombro di Girella S consente di inserire la mensola anche sulla costoladiunpannelloverticale,purchlasuanervaturaportanteabbia uno spessore 15 cm.Nelcorrispondentepannelloorizzontaleverrinserita,inposizionedi mezzeria, la piastra pannello piccola (scheda tecnica 6). Anche in questo caso lo spessore minimo di 15 cm.Gli assi della piastra pannello piccola, della mensola Girella S, del pannello orizzontale e del pannello verticale devono coincidere.In fase dimontaggio, mentre viene calato il pannello orizzontale e volendo ottenere un pannello orizzontale con appoggio a scomparsa, prevista la possibilit di una rotazione della lama della mensola Girella S tramite una cordicella inserita nellapposito foro, come da fgura 17.2.6 POSIZIONAMENTO DELLA MENSOLA GIRELLA SIN UN PANNELLO VERTICALE A SOSTEGNODI UN PANNELLO ORIZZONTALE41GIRELLA TIRELLA SFig. 17 Fig. 18Q riferimentoPiastra pannello piccolamin. 4560min. 4510100 10 160min. 75min. 75PANNELLO VERTICALE PANNELLO ORIZZONTALEASSE PANNELLOFig. 16La mensola Tirella S, brevettata da Ruredil, stata pensata per risolvere le di colt, progettuali o di produzione, nelle quali un ridotto ingombro, anche in altezza, risulta indispensabile.TirellaSsicomponediunelementodainserirenelpilastro(scatola),nel quale, in fase di montaggio, viene inserita la mensola (lama); linserto nel pannello identico a quello del sistema Girella S (piastra pannello).Graziealridottoingombroealpesocontenutoilposizionamentodella mensola nel cassero risulta molto pi agevole.Laportatanominale,cioilvaloreinkNstampigliatosullamensola, quel peso che la mensola, senza aggiunte di armatura e per una precisata resistenzacaratteristicadelcalcestruzzo,ingradodisostenereconi coe cientidisicurezzaperlacciaioeperilcalcestruzzoprevistidalla norma vigente.Tirella S disponibile in due valori di portata nominale:60 kN (scheda tecnica 26)120 kN (scheda tecnica 32)Si richiede per i pannelli: Rck 25 N/mm2per pilastri e travi: Rck 40 N/mm2Mensola Tirella S423 PORTATA NOMINALE E RESISTENZECARATTERISTICHEa,atanialla3.1 RESISTENZA CARATTERISTICA DEL CALCESTRUZZOTuttiicomponentidellamensolaTirellaSsonoprotetticonzincatura elettroliticada25m.DiconseguenzaTirellaSpuessereespostaalle intemperie senza necessit di protezione.Perquantoattieneallaresistenzaalfuoco,lamensolasitrovainseritain unanicchiaerisultadeltuttoprotettadaunospessoredicalcestruzzo su ciente a garantire R 180.Lamensolainferioreelaritenutasuperiorevannovericateinfunzione dellazione sismica di progetto garantendo con ci il collegamento sismico anche nella peggiore ipotesi. Per ulteriori chiarimenti si rimanda al capitolo 4.43GIRELLA TIRELLA S3.2 TRATTAMENTI PROTETTIVI3.3 RESISTENZA AL FUOCO3.4 RESISTENZA SISMICA120 mm160 mmO r|fer|mento606030150 mm60 mmp|astra b|occa r|entroO r|fer|mento194 mm160 mm5082144 mm62p|astra b|occa r|entro70 mmTirella S 60 kN Tirella S 120 kNFig. 20Fig. 19LamensolaTirellaShaunalamadimaggiorspessoremadialtezza ridotta. Si ridotto al minimo lingombro verticale della scatola, lasciando pressochinalteratoquelloorizzontaleeaumentandolospessore(2mm)peragevolarelesaldatureallearmature,quandovieneposizio-nata e ssata nei casseri.Lamensolagarantiscelaportatanominalesenzaarmatureaggiuntive con un ricoprimento minimo di calcestruzzo in sommit pari a 20 cm; tale ricoprimento si pu ridurre a 5 cm qualora in testa al pilastro ci sia un peso uguale alla portata nominale della mensola o armatura 16 a protezione degli spigoli. I criteri di posizionamento della mensola Tirella S nel pilastro sono del tutto uguali a quelli della mensola Girella S; vedi capitolo 2.1 e 2.2. In fase progettuale, occorre indicare la quota di riferimento, rispetto a una quota zero di progetto che, analogamente a quanto avviene per Girella S, con lutilizzo di scatola magnetica o scatola polistirolo, (vedi esempio a pag. 38), viene cos determinata come standard:Qriferimento = Quota inferiore pannello + 30 cmFannoeccezioneicasiincuisiutilizzanolescatoleveletta,(schede tecniche 28, 30) con risultante mensola a vista, per i quali si ha:Qriferimento = Quota inferiore pannello + 15 cm443.5 INDICAZIONI DI PROGETTOFig. 21O r|fer|mentoO |nfer|ore panne||om|n. 15m|n. 6m|n. 121*r|dotta ne| panne||ocon scato|a |n po||st|ro|o*m|n. 15 1O r|fer|mentoO |nfer|ore panne||om|n.12m|n. 9 *r|dotta ne| panne||ocon scato|a |n po||st|ro|o*

Fig. 22 Fig. 23Tirella S 60 kN Tirella S 120 kNNellagura21sivedecome,utilizzandolamensolaTirellaSelascatola polistiroloveletta,sipurealizzarelaminimadistanzapossibile(18cmcon Tirella S 60kN, 21 cm con Tirella S 120kN), tra lo inferiore pannello e sommit del pilastro.Perottenerequesto,occorreperridurreinaltezzalascatolapolistirolo veletta(rispettivamentedi8odi5cm)e,allostessotempo,essereprecisi neiposizionamentiinmododaconsentireleeventualiregolazioniverticali solamente in negativo 2,5 cm, (altrimenti la mensola uscirebbe dal lo inferiore del pannello). Quindi:Qriferimento = Quota inferiore pannello + 6 cm (+ 9 cm, con Tirella S 120kN)Tirella S viene utilizzata anche nei casi in cui la mensola si deve posizionare in spessori ridotti di calcestruzzo (per esempio cordoli di solaio, travi di altezza ridotta,ecc.),conlausiliodistaeaggiuntive(vediparagrafo2.3Pos.1),oin zonedovecmoltaarmatura:TirellaS60kNsiinseriscecomodamentetra staeadinterasse12cm,mentreTirellaS120kNnecessitauninterasse verticalediminimodi15cm;nelcasodielementiasbalzo(vedig.24)di altezza compresa tra 22 e 40 cm, occorre inserire le stae (Pos.1 e Pos.2), vedi paragrafo 2.5.LinserimentodiTirellaSnelpannelloverticaleasostegnodelpannello orizzontale possibile utilizzando la scatola polistirolo piccola aperta (scheda tecnica29)olascatolamagneticapiccolaaperta(schedatecnica31);in questo caso:Qriferimento = Quota inf. pannello orizzontale + 15 cmLetolleranzeperrimediareaglierroridiposizionamentoeleregolazioni nelle tre direzioni ortogonali sono uguali a quelle di Girella S 120kN. Anche le piastrinedispessoramentoperleregolazionisonoquellediGirellaS120kN (0,5/120 1,0/120 L/120).La mensola Tirella S, viene fornita comprensiva di 4 piastrine di spessoramento, treperleregolazioni,piunatipo0,5/120cheimpiegatacomedafgura26 serve, nel caso di eventi sismici, a evitare il martellamento tra pannello e pilastro.45GIRELLA TIRELLA SFig. 25 Fig. 26m|n 5m|n 512m|n. 150m|n 22POS.1POS.2Fig. 24Verica delle mensoleper lazione sismica e per la depressione o controspinta del vento464 VERIFICA DELLA CONTROSPINTA DEL VENTO4.1 VERIFICA DELLAZIONE SISMICA (RIF. NTC 2008; EC 8)Fig. 27PesoFXZSismaFig. 281200 m2m3mLeNTC2008prevedonounaspintadelvento(azionecaratteristica)che cautelativamente si pu assumere pari a:(0,8 + 0,2) = 1 kN/m.La pressione del vento spinge il pannello contro al pilastro, e non da luogo a problemi. La depressione vale invece: (0,4 + 0,2) = 0,6 kN/m.Sesiconsideraunpannellodialtezza2,5m,dilunghezza12mepeso3,8 kN/m su ogni mensola arriva un carico P = 57,00 kN (vedi fg. 28).La depressione del vento si scarica, sui 4 vertici del pannello, con unazione orizzontale che vale:V = =4,50 kNtg = =0,079 da cui = artg 0,079 = 4,5tale angolo nettamente inferiore ai 20 dellinclinazione della mensola.Se sotto al pannello ci fosse una nestra, alta come il pannello, il valore V raddoppierebbe, mentre P rimarrebbe costante e quindi:tg = 0,158 da cui =9 e comunque sempre< 20.Indenitiva,aglieettidelvento,lamensolaassicuracheilpannello nonpossascorreresulpianoinclinatosottolaspintadelladepressione, perdendo quindi lappoggio.LemensoleGirellaSeTirellaSsostengonopannelliorizzontalichesi ssanoaipilastriechequindisonosottopostiallestesseaccelerazioni sismichedellastruttura.SiapplicailcodicedicalcoloeuropeoEC8esi considera che il pannello sia un elemento non strutturale.L azione sismica vale quindi: Fa = Sa . p . a / qadove: a=1; qa =2 (per pareti) =rapporto tra a g con valore massimo 0,35S=fattore di suoloz/h =massimo valore 1TA=periodo vibrazione del pannelloTI=periodo vibrazione della strutturaper semplicare si assume TA/TI= 1; S=1,35 cos si ottiene:Sa= . 1,35 . =7,425 . Quindicon 0,05 0,35 in funzione della zona.Sisma in Z non sono previsti incrementi delle azioni verticali.Sisma in yLo schema statico per un sisma y, premesso che il pannello non partecipa alla rigidezza strutturale del telaio, quello di 2 cerniere nei 2 collegamenti superiori, e di 2 carrelli in quello inferiore.Le mensole Girella S e Tirella S hanno un appoggio con ampia tolleranza, concedendo uno spostamento in direzione y di 3 cm, del tutto sufficiente aconsiderareillembosuperioredelpannellounastaincernieratadi collegamento tra i 2 pilastri, che non si oppone agli spostamenti strutturali.La cerniera superiore sottoposta a un tiro che vale:Fa/2 = 3,7125 . p . = 1,85 . p . (kN)dovep = peso del pannello= coeff. di accelerazione di progetto.Infunzionedipedivaverificatalaritenutasuperiore;sullemensole invece non ci sono problemi.Sisma in xPer il sisma in x, il pannello riceve una spinta Fa dovuta alla accelerazione sismica di progetto, la cui intensit proporzionale alla massa del pannello, dipende dallaltezza sul terreno del baricentro del pannello ed correlata a coefficienti amplificativi in funzione del tipo di terreno e del periodo di vibrazione del pannello (secondo la formula contenuta nella NTC 2008).Lazione Fa si ripartisce in parti uguali su 4 punti, nellipotesi che le 2 mensole Girella S e Tirella S siano in grado di impedire al pannello di staccarsi dal pilastro, risalendo il piano inclinato di 20.ConleipotesifatteinprecedenzadalleNTC,considerandocautelativa-mentelaltezzadelbaricentrodelpannellocoincidenteconlaltezzadel pilastro (z/h = 1), si ottiene:Fa=3,7125 . p . (kN)dove:p il peso del pannello in kN= a _g = coefficiente di accelerazione di progetto, variabile da 0,05 a 0,35.47GIRELLA TIRELLA SFa/2 Fa/2FaPyFa/2Fa/2 Fa/4Fa/4FayPx48La spinta orizzontale Fa sulla mensola pu essere espressa evidenziando il peso del pannello che grava sulla mensola e che vale Psw = P/2Fa =3,7125 . 2 Psw . = 1,85 . Psw . Con linclinazione di 20 della mensola, possiamo imporre la seguente relazione:tg 20 1,85 . . Pswdacuisivedechelapossibilitdellamensoladicontrastarelazione orizzontalesismicanondipendedalpesodelpannello,masolodal coefficiente di accelerazione sismica = a/g da cui: limite = tg 20 0,364cio il coefficiente di accelerazione massimo per cui la mensola trattiene il pannello vale:Percoefficientidiaccelerazionesismicamaggioridi0,2siapplicanella ritenutasuperioretipoFISISF0/00ilbloccoverticalecheimpedisceal pannello di sollevarsi. Tale dispositivo in grado di resistere a una spinta verso lalto pari a 30 kN (SLU).Eventua|e b|occo vert|ca|eAttacco panne||| or|zzonta|||=120Gu|da d| scorr|mento 3Menso|a G|re||a o T|re||a SAttacco f||ettato cortoGu|da d| scorr|mento 3 o 102020PswFaRmPsw 1,854Psw limite = 0,2Ma cos rientra in gioco il valore Psw = P/2*limite =0,364 (Psw + 30)nel caso di una mensola da 60 kN*limite =0,364 (60 + 30) = 0,30 che il massimo coefficiente di accelerazione sismica previsto.Se la verifica non tornasse, per via ad esempio, di un coefficiente > 0,30, dellelevata quota a cui posizionato il pannello, oppure per terreni di tipo C o in genere qualora si ritenesse opportuno non utilizzare il blocco verticale, sempre possibile vincolare il pannello al pilastro, nella zona della mensola, con un attacco FISIS 30 tipo FO/10.Da questa trattazione si pu concludere che la mensola Girella S (Tirella S) in grado di resistere alle azioni sismiche con coefficiente di accelerazione 0,2; ed in grado di resistere alle azioni sismiche utilizzando il semplice edeconomicodispositivodibloccaggio,applicatoallattaccosismico superiore (FO/00) in tutte le zone con 0,2 < 0,30.Percasiparticolari(pannellisovrapposti,pannelliorizzontaliportatida pannelliverticali,ecc.)occorrervalutaresenecessarioilricorsoad attacchi FISIS 30 tipo FO/10, posizionati allaltezza della mensola.49GIRELLA TIRELLA S1,85 Psw1,85 . 60Ilposizionamentodellemensoleneipilastriinproduzionedovrtenere conto, come nella fase di progetto, della quota di riferimento. Non essendo sempre visibile la tacca evidenziata sul coperchio di plastica, siprecisachelaquotadiriferimentocorrispondeallabaseinferiore delringrossodellascatolametallicadellamensolaGirellaSeallalinea orizzontale continua su tutta la lunghezza della scatola, nel caso si utilizzi la mensola Tirella S.Per Girella S, si raccomanda di eseguire le saldature sui rinforzianzich sul lamierino di 0,5 mm.Posizionamento in fase di getto505 POSIZIONAMENTO DELLE MENSOLE NEI CASSERIPosizionamentomensolaGirella Sin un pilastroPosizionamentomensola Tirella Sin un pilastroFig. 34Fig. 30 Fig. 29Fig. 31Fig. 32Fig. 33Nelcasodisospensionetrapilastroepannello,sarprevistalapiastra pannello (scheda tecnica 5). Nel caso di sospensione tra pannello verticale e orizzontale si utilizzer la piastra pannello piccola (scheda tecnica 6).La piastra, annegata nel calcestruzzo fresco, viene posizionata nel pannello tramite una dima dacciaio riutilizzabile detta scatola magnetica (scheda tecnica 17) per la piastra pannello e scatola magnetica piccola (scheda tecnica 18) per la piastra pannello piccola.Ladima,inposizioneditesta,contieneunmagnetepermanenteche ssa la piastra pannello. La scatola magnetica, nella sua faccia superiore, dotata di 2 fori 8 atti ad accogliere due viti M8, utili per ssare la scatola alle sponde del cassero del pannello. La faccia superiore della scatola dovr risultareinquotaconlaltezzadellaspondaedunquealosupercie pannello.Lappositamanigliapredispostanellascatolamagneticaconsenteuna rapida estrazione della stessa al momento del disarmo (vedi fgura 41). Si prescriveditrattarelascatolamagneticacondisarmanteperfaciltarne lestrazionealmomentodelloscasserodelpannello.Sonoanche disponibili scatole a perdere, in polistirolo, alternative a quelle magnetiche (schede tecniche 28, 29, 30).51GIRELLA TIRELLA S5.1 POSIZIONAMENTO DELLA PIASTRA PANNELLONEL CASSERO UTILIZZANDO LA SCATOLA MAGNETICAFig. 20 Fig. 41Fig. 38Fig. 40(scheda tecnica 24)Posizionamentomensola Girella Sin un pannelloverticaleFig. 35Fig. 36Fig. 36Posizionamentomensola Tirella Sin un pannelloverticaleA pilastri montati, si verica la corrispondenza tra la quota di riferimento, evidenziata sul coperchio di plastica e la quota di progetto.Si determina cos, prima di estrarre o di inserire le mensole, lo spessoramento occorrente,nellipotesichenonvisianoerrorinelposizionamentodella piastra pannello.Gli spessori piastrine di spessoramento vengono posizionati per semplice incastro nella lama delle mensole stesse.Quando,procedendoalmontaggio,sivericacheincorrispondenzaal pilastro si usciti (direzione Z) di oltre i + 2,5 cm consentiti dalla normale regolazione, si possono saldare gli spessori nella piastra pannello per un massimo di 2 cm, arrivando quindi a +4,5 cm.Qualoralaquotarisultasseinferiorea-2,5cm,sidevonoutilizzarele mensole di emergenza.526 MONTAGGIO DELLE MENSOLEFig. 45Fig. 43 Fig. 42In caso di errore superiore ad ogni possibile tolleranza, oppure quando, per errore, non sia stata posizionata la mensola Girella S, occorre prevedere un intervento con la mensola di emergenza (scheda tecniche 3, 4).Sihannoadisposizione2portate,mensoladiemergenzaS120kNe mensola di emergenza 60 kN.LamensoladiemergenzaSdotatadi8fori.Verrannoutilizzatii4 foripiviciniallassedellamensolaoi4foripilontaniasecondadella compatibilitgeometricaconiferridarmaturainternialpilastro.Per sfruttare al massimo la possibilit di regolazione orizzontale del pannello si consiglia, se possibile, lutilizzo dei 4 fori pi vicini allasse della mensola.Mensola di emergenza S 120 kN (gura 45):foro 26, profondit 155 mm con tassello meccanico dacciaio classe 8.8 tipo Rurmec AS25/40 M16, L = 180 mmMensola di emergenza S60 kN (gura 46): foro 26, profondit 130 mm con tassello meccanico dacciaio classe 8.8 tipo Rurmec AS25/15 M16, L = 155 mmSi prescrive di tassellare prima i 2 fori inferiori e successivamente i 2 superiori. Lemensolediemergenzavengonofornitesprovvistedipiastrinedi spessoramento.Perleregolazioninelletredirezionivalgonolestesseindicazionie procedure indicate per la mensola Girella S.53GIRELLA TIRELLA S7 MENSOLA DI EMERGENZAFig. 46 Fig. 45Schede tecnicheSCHEDA1Mensola Girella S da 60 kN55SCHEDA 2Mensola Girella S da 120 kN SCHEDA 3Mensola demergenza S da 60 kN SCHEDA 4Mensola demergenza S da 120 kN SCHEDA 5Piastra pannello S56SCHEDA 6Piastra pannello piccola S SCHEDA 7Piastrine di spessoramento 0,5 cm per mensola da 60 kN SCHEDA 8Piastrine di spessoramento 1,0 cm per mensolada 60 kN SCHEDA 9Piastrine di spessoramento 0,5 cm a L per mensola da 60 kN57SCHEDA10Piastrine di spessoramento 0,5 cm per mensolada 120 kN SCHEDA11Piastrine di spessoramento 1,0 cm per mensolada 120 kN SCHEDA12Piastrine di spessoramento 0,5 cm a L per mensolada 120 kN SCHEDA17Scatola magnetica S58SCHEDA18Scatola magnetica piccola S SCHEDA21Sistema a mensola Girella S SCHEDA22Sistema Girella S con mensola demergenza59SCHEDA24Posizionamento della piastra pannello nel cassero SCHEDA26Mensola Tirella S da 60 kN60Scatola Tirella S da 60 kN SCHEDA27Mensola Tirella S da 120 kNScatola Tirella S da 120 kNSCHEDA28Scatola polistirolo S SCHEDA29Scatola polistirolo veletta S SCHEDA30Scatola polistirolo piccola aperta S61SCHEDA31Scatola magnetica veletta S SCHEDA32Scatola magnetica piccola aperta S62SCHEDA33Sistema a mensola Tirella S 5455GIRELLA TIRELLA SQUOTA DI RIF.2 PIASTRINE DI SPESSORAMENTO 1,0/601 PIASTRINA DI SPESSORAMENTO 0,5/60COMPRESE NELLA CONFEZIONEQ. RIF.1001011711555176.5285116.538RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA "GIRELLA S"ARTICOLOMENSOLAIRELLA S60kNCODICE0310601001CONFEZIONE1 PEZZOMATERIALEFe 510 PER 1, Fe 360 PER TUTTO IL RESTOZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP.25 mic.PORTATA60 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 1 RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OMENSOLA D'EMERGENZA S 60kNOODlOE0310402001OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 510 PER POS.1E Fe 360 PER TTTO l| RESTOZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.PORTATA60 kNTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 3 OOTA Dl RlF.6022020 10101002030120 263020201012060101RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OMENSOLA D'EMERGENZA S120kNOODlOE0310402002OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 510 PER POS.1,E Fe 360 PER TTTO l| RESTOZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.PORTATA120 kNTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 4 OOTA Dl RlF.2030120302026201060202201206020 1015951OOTA Dl RlF.O. RlF.2 PlASTRlNE Dl SPESSORAMENTO 1,0/1201 PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 0,5/120OOMPRESE NE||A OONFEZlONE116.52856011548119201001RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OMENSOLA GIRELLA S120kNOODlOE0310601002OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 510 PER 1, Fe 360 PER TTTO l| RESTOZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP.25 m|c.PORTATA120 kNTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 2SCHEDA TECNICA 1 SCHEDA TECNICA 2SCHEDA TECNICA 3 SCHEDA TECNICA 456RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S" ARTlOO|OPIASTRA PANNELLO SOODlOE0310403001OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360 ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.SOlNSERTO NlvERSA|E NE| PANNE||O: NODO Pl|ASTRO PANNE||OTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 5 5140851402567.696.2RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO 0,5/60 kNCODICE0310004001CONFEZIONE200PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 60 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 60 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 75302010010,5RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO 1,0/60 kNCODICE0310004006CONFEZIONE100PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 60 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 60 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 810030102010,5257085140596.267.6RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S" ARTlOO|OPIASTRA PANNELLO S PICCOLAOODlOE0310403002OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360 ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.SOlNSERTO NlvERSA|E NE| PANNE||O: NODO Pl|ASTRO PANNE||OTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 6SCHEDA TECNICA 5 SCHEDA TECNICA 6SCHEDA TECNICA 7 SCHEDA TECNICA 857GIRELLA TIRELLA SRUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO A L/60 kNCODICE0310004011CONFEZIONE200PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 60 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 60 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 9 10.527.510552030RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO 1,0/120 kNCODICE0310004007CONFEZIONE100PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 120 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 120 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-CSCHEDA TECNICA 11 4020.51020100RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO A L/120 kNCODICE0310004012CONFEZIONE200PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 120 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 120 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 1220.527.510552040RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA S ARTICOLOPIASTRINA DI SPESSORAMENTO 0,5/120 kNCODICE0310004002CONFEZIONE200PEZZIMATERIALEFe 360 ZINCATURAELETTROLITICA BIANCA SP. 25 mic.ABBINARE A:MENSOLA GIRELLA 120 kN, MENSOLA D'EMERGENZA 120 kNTOLLERANZE DIMENSIONALI: UNI EN 22768-C SCHEDA TECNICA 10 4020.5520100SCHEDA TECNICA 9 SCHEDA TECNICA 10SCHEDA TECNICA 11 SCHEDA TECNICA 1258RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OSCATOLA MAGNETICA SOODlOE0310404001OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360 ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.DESORlZlONEE|EMENTO RElMPlEGABl|E PER l| POSlZlONAMENTO DE||A PlASTRA PANNE||O TO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 17 313155100120160RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A" S ARTlOO|OSCATOLA MAGNETICA PICCOLA SOODlOE0310404003OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360 ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.DESORlZlONEE|EMENTO RElMPlEGABl|E PER l| POSlZlONAMENTO DE||A PlASTRA PANNE||O PlOOO|A TO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 18 1003136050SCHEDA TECNICA 17 SCHEDA TECNICA 18SOHEDA TEONlOA 21 RREDl| S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA A GIRELLA S'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO A |"'PlASTRA PANNE||O S"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 1,0"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 0,5"'MENSO|A GlRE||A S"SCHEDA TECNICA 2159GIRELLA TIRELLA SSOHEDA TEONlOA 22 RREDl| S.P.A. : MENSOLA D'EMERGENZA S'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO A |"'PlASTRA PANNE||O S"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 1,0"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 0,5"4 TASSE||l'MENSO|A D`EMERGENZA S"SOHEDA TEONlOA 24 RREDl| S.P.A. : POSIZIONAMENTO DELLA PIASTRA PANNELLO NEL CASSERO'SOATO|A MAGNETlOA S"'PlASTRA PANNE||O S"SCHEDA TECNICA 24SCHEDA TECNICA 2260OOTA Dl RlF.O. RlF.2 PlASTRlNE Dl SPESSORAMENTO 1,0/1202 PlASTRlNEDl SPESSORAMENTO 0,5/120OOMPRESE NE||A OONFEZlONE1581556025120201001601RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'TlRE||A S"ARTlOO|OMENSOLA TIRELLA S 60kNOODlOE0310401001ARTlOO|OSCATOLA TIRELLA S 60kNOODlOE0310406001OONFEZlONE4 PEZZlMATERlA|EFe 510 POS. 1, Fe 360 PER TTTO l| RESTOZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.PORTATA60 kNTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 26 RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OSCATOLA POLISTIROLO SOODlOE0310405001OONFEZlONE40PEZZlMATERlA|EPO|lSTlRO|O DENSlTA 25 kg/mc DESORlZlONEE|EMENTO A PERDERE PER l| POSlZlONAMENTO DE||APlASTRA PANNE||OTO||ERANZE DlMENSlONA|l: + 2mmSOHEDA TEONlOA 28 62,5716070451559829810020 80135RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OSCATOLA POLISTIROLO VELETTA SOODlOE0310405002OONFEZlONE40 PEZZlMATERlA|EPO|lSTlRO|O DENSlTA 25 kg/m3 DESORlZlONEE|EMENTO A PERDERE PER |A POSA DE||A PlASTRA PANNE||O TO||ERANZE DlMENSlONA|l: 2 mm SOHEDA TEONlOA 291204563 25020580 20 70160100O. RlF.2 PlASTRlNE Dl SPESSORAMENTO 1,0/1202 PlASTRlNEDl SPESSORAMENTO 0,5/120OOMPRESE NE||A OONFEZlONE1581947025144251001601OOTA Dl RlF.RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'TlRE||A S"ARTlOO|OMENSOLA TIRELLA S 120kNOODlOE0310401002ARTlOO|OSCATOLA TIRELLA S 120kNOODlOE0310406002OONFEZlONE4 PEZZlMATERlA|EFe 510 POS. 1, Fe 360 PER TTTO l| RESTOZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c.PORTATA120 kNTO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-O SOHEDA TEONlOA 27SCHEDA TECNICA 26 SCHEDA TECNICA 27SCHEDA TECNICA 28 SCHEDA TECNICA 2961GIRELLA TIRELLA S1204563 25020580 20 70160SMSSORREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OSCATOLA MAGNETICA VELETTA SOODlOE0310404002OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c. DESORlZlONEE|EMENTO REOPERABl|E PER l| POSlZlONAMENTO DE||A PlASTRA PANNE||O TO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-OSOHEDA TEONlOA 31 4563 25020580 20 7060100 RUREDIL S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA GIRELLA SARTICOLOSCATOLA POLISTIROLO PICCOLA APERTA SCODICE0310405003CONFEZIONE80 PEZZIMATERIALEPOLISTIROLO DENSIT 25 kg/m3 DESCRIZIONEELEMENTO A PERDERE PER LA POSA DELLA PIASTRA PANNELLO PICCOLA TOLLERANZE DIMENSIONALI: 2mmSCHEDA TECNICA 30

Sistema a mensolaSCHEDA TECNICA 30SCHEDA TECNICA 3162-11,563 250+11,580 20 7060100 RREDl| S.P.A. : SlSTEMA A MENSO|A 'GlRE||A S"ARTlOO|OSCATOLA MAGNETICA PICCOLA APERTA SOODlOE0310404004OONFEZlONE1 PEZZOMATERlA|EFe 360ZlNOATRAE|ETTRO|lTlOA BlANOA SP. 25 m|c. DESORlZlONEE|EMENTO REOPERABl|E PER |A POSA DE||A PlASTRA PANNE||O PlOOO|A TO||ERANZE DlMENSlONA|l: Nl EN 22768-OSOHEDA TEONlOA 32 SOHEDA TEONlOA 33 RREDl| S.P.A. : SISTEMA A MENSOLA TIRELLA S'PlASTRA PANNE||O S"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 1,0"'PlASTRlNA Dl SPESSORAMENTO 0,5"'PlASTRlNA Dl B|OOOAGGlO 0,5"'MENSO|A TlRE||A S"SCHEDA TECNICA 33SCHEDA TECNICA 3263Sistema di sollevamento a testa sfericaSISTEMI DI SOLLEVAMENTOACCREDITATO INSERTI QUALIT R-SystemQuotidianamentevengonosollevatiemovimentatimigliaiadielementi prefabbricati pesanti in calcestruzzo. R-Systemilsistemadisollevamento,collaudatoecerticato,piutiliz-zatoinItaliaegarantisceinognifase,dallaprogettazionealmontaggio incantiere,massimasicurezza,rapidit,efcaciaefunzionalit.Il sistema di sollevamento R-System nasce dalla cinquantennale esperienza Ruredil nelle tecnologie speciali per ledilizia.Ruredil ha rinnovato radicalmente loriginale sistema tedesco a testa sferica, introducendo su tutta la produzione un acciaio le cui caratteristiche mec-canichesononotevolmentemaggioridituttiglistandardattual-mente sul mercato.Sistema di sollevamento a testa sfericaCHE COS R-SYSTEM?6465R-SYSTEMR-System levoluzione italiana delloriginale sistema a testa sfe-rica, che risolve il problema del ribaltamento e della movimenta-zione dei pannelli prefabbricati in calcestruzzo. Permigliorareilsistemastatacreataunaspecialeguainaaperderein plastica particolar mente adattabile e pratica nellimpiego, che vincola lanco-rante nel getto e permette di coprire gli alloggiamenti preposti allaggancio.R-Systeminnovativoperch,orendoil50%diefcienzainpi, semplica il lavoro del progettista introducendo, unicoinItalia, il criterio portata nominale = peso sostenibile.Da oggi la tranquillit in cantiere ha sempre e ovunque il giusto peso.Per movimentare tutto al meglio, esiste una vera innovazione:R-System, il sistema di sollevamento a testa sferica.SISTEMA INNOVATIVO E UNICO IN ITALIALancorante di sollevamento un elemento metallico, una parte del quale si ancora nel calcestruzzo costituendo quindi un vero e proprio inserto. Lapartechefuoriescedalcalcestruzzovieneinveceagganciatadauna maniglia metallica (testa sferica) per il sollevamento. Ilcoe cientedisicurezzaperrotturadelcalcestruzzocheavvolgelan-corante,confermatodaprovesperimentali,valec>3,00.Lancorante dimensionato secondo la normativa di calcolo per lacciaio a = 2,50 (coef-ciente di sicurezza per rottura dellacciaio) e il coe ciente di sicurezza per la testa sferica, soggetta a molti reimpieghi, vale > 4,00.1 CRITERI DI SICUREZZA662 PORTATA NOMINALE67R-SYSTEMSi denisce portata nominale dellancorante (Pn) la quota di peso che com-pete allancorante, essendo questultimo dimensionato per poter sostenere unincrementodisollecitazionedel50%(R-System),utilizzabileperattriti allo sformo, azioni dinamiche nella movimentazione e montaggi con funi inclinate no a 45. Si impone quindi che la portata nominale sia pari al peso sostenibile con un coe ciente di sicurezza a rottura t, che congloba gi un incremento di tiro del 50%, per cui:t = R-System x a = 1,50 x 2,50 = 3,75per la parte metallica fuoriuscente;t = R-System x c = 1,50 x 3,00 = 4,50per la parte che si ancora nel calcestruzzo.Nel caso di tiro in asse lancorante sostiene, oltre al peso proprio del manu-fatto, anche le azioni dinamiche con coe ciente d = 1,50 oppure unade-renza del manufatto sul cassero allatto dello sformo che non superi il 50% del suo peso.i x d = 1 x 1,50 = 1,50 = R-Systemil coe ciente di sicurezza a rottura;t = R-System x a= 1,50 x 2,50 = 3,75 per la parte metallica fuoriuscente.i = coe ciente di maggiorazione per tiri inclinati.2.1 PER TIRI IN ASSE ALL ANCORANTEPeso sostenibile portata nominale682.3 PER TIRI CON ANGOLO SULLA VERTICALECOMPRESO TRA 0 E 452.2 PER TIRI CON ANGOLO SULLA VERTICALE DI 45(FASE DI MOVIMENTAZIONE)0 1505i 1,00 1,03 1,15 1,30d 1,50 1,46 1,30 1,15R-System 1,50 1,50 1,50 1,5001,001,501,50 01,151,301,50Il peso sostenibile dallancorante deve essere, come per il tiro in asse allan-corante, pari alla portata nominale.Inquestocasosihauncoe cientedimaggiorazionedelpesopertiro inclinato che vale i = 1,30. Tale coe ciente trova giusticazione da prove a rottura di laboratorio. Nella fasedimovimentazionesiassumeuncontemporaneocoe cientedina-mico d = 1,15 minimo coe ciente dinamico (se si opera con autogru spe-cializzate per il prefabbricato e con stabilizzatori a terra). Risulta cos:i x d = 1,30 x 1,15 = 1,50 = R- Systeme quindi, come nel caso del tiro in asse allancorante, un coe ciente di sicurezza a rottura;t =R- System x a = 1,50 x 2,50 = 3,75 per la parte metallica fuoriuscente.Pervaloricompresitra0e30sipuassumereinsicurezza i = 1 / cos , mentre per = 45 abbiamo visto che i = 1,30.Daquestatabellasideducecomesisuddivideilcoe cienteR- Systemtra carichi dinamici e carichi dovuti allangolo di tiro sulla verticale. Ad esempio, per trasportare un manufatto con lautogru, se si pu limitare a 15 linclinazione sulla verticale del tiro, rimane a disposizione un coe ciente dinamico d pari a 1,46; in questo modo si possono sfruttare al meglio le caratteristiche dellancorante senza passare a una Pn superiore.2.4 DETERMINAZIONE DELLA PORTATA NOMINALE PN 69R-SYSTEMCon le premesse fatte no ad ora, dovendo movimentare un elemento di peso 100 kN, la portata nominale di 2 ancoranti simmetricamente disposti di 50 kN consente: seiltiroverticale,diaveredisponibileunattritoalloscasserooun coe ciente dinamico nella movimentazione e nel montaggio pari a 1,50;seladirezionedeltirotra0e15sullassedellancorante,diavere disponibile un attrito allo scassero o un coe ciente dinamico pari a 1,46; seladirezionedeltirotra16e30sullassedellancorante,diavere disponibile un attrito allo scassero o un coe ciente dinamico pari a 1,30; seladirezionedeltirotra30e45sullassedellancorante,diavere disponibile un attrito allo scassero o un coe ciente dinamico pari a 1,15. Nelcasoinvecesipossaapplicareilcoe cientedinamicominimo(d=1,15),peresempioquandoalmontaggiosiposizionalautogrusu stabilizzatori, la portata nominale pu essere incrementata di un fattore c che vale c = R- System /(i d ).Peresempio,dueancorantidaribaltamentoconPn=50kNpossono sollevare, con tiro verticale, un pannello di 50 1,30 2 = 130 kN.0 1505R-System 1,50 1,50 1,50 1,50i d 1,15 (1,03 1,15) (1,15 1,15) (1,30 1,25)1,30 1,26 1,13 1,0001,501,151,30 01,50(1,15 1,15)1,13Peso sostenibile portata nominaleLaderenzaalcasserodelmanufattodidi ciledeterminazione,perch lattrito dipende principalmente dalle cacia del disarmante (composizione chimica,tipo,quantit,temperatura,puliziadellesuperci,ecc.)edalla rugosit del materiale con cui si realizza la cassaforma.Inoltre, le strutture precompresse assumono una monta che annulla o riduce fortementeladerenzaalcassero,mentrelattritopudiventareveramente elevato in presenza di superci poco svasate, come nei TT. Laderenza al cassero e lazione dinamica non sono mai contemporanee, ma buona regola che, nella fase di scassero, il tiro sia verticale; in questo caso rimane a disposizione una forza di aderenza pari al 50% della quota di peso portata dallancorante (coe ciente di eetto ventosa i= 1,50).Se laderenza superiore al 50% del peso, si deve dimensionare lancorante per una portata nominale maggiorata della dierenza tra aderenza eettiva ev=1,50.Nonessendopossibiledareperognicasserounvaloredi aderenzaam2,opportunovalutarealloscasseroleaderenzesuperiorial 50% del peso ed eventualmente agire con i vibratori a cassero per favorire il distacco del manufatto. Ilcoe cientecheincrementailpesodellelementopereettidinamici pu assumere valori anche elevati (no a 2,20) in funzione di diversi fattori, il pi importante dei quali la velocit di movimento del manufatto.Seperesempiounmanufatto,sospesoaisuoiancoranti,viene movimentato da un veicolo con velocit pi o meno elevata, chiaro che il coe ciente dinamico pu assumere valori compresi tra 1,30 e 2,20.Nellafasedimontaggio,operandoconautogruadattealprefabbricato constabilizzatoriaterra,eipotizzandocomeavvienedisolitochesi utilizzino funi inclinate al massimo a 45, si ha a disposizione il coe ciente dinamicominimodid=1,15coscomeindicatonellanormativadelle strutture prefabbricate DM 7/12/87.702.6 CARICHI DINAMICI2.5 ADERENZA AL CASSERO(Periproblemidiaderenzaalcasserodiunmanufatto agganciato con 4 punti di sollevamento vedi cap. 2.7).2.7 CRITERI DI POSIZIONAMENTO DEGLI ANCORANTI 71R-SYSTEM0,2 L 0,2 L0,2 L 0,25 L= = 45Caso di 2 ancorantiIn un elementosimmetrico, dove la verticale sul baricentro sia a met lato,sihalapossibilitdiposizionarei2ancorantisimmetricamente rispetto allasse, cio a uguale distanza dallestremit. Tra le tante soluzioni preferibile, nel caso di armatura lenta, posizionare ipuntidisollevamentoaunadistanzacompresatra0,2Le0,25L,in modo che sia minimizzata la flessione dovuta al peso proprio.Nel caso di elementi precompressi, gli ancoranti vanno invece posizionati a una distanza dalla testata compatibile con le sollecitazioni flessionali indotte dal peso degli sbalzi, e comunque non superiore a 0,2 L.In un elemento non simmetrico, gli ancoranti vanno disposti con i criteri precedentemente esposti, ma simmetrici rispetto alla verticale passante perilbaricentro,inmodociocheilpesototalesiripartiscainparti uguali sui 2 ancoranti.

Lusodiunbilancinoautocentrante,cheposizionailpuntodi sollevamento sulla verticale del baricentro, comporta che un ancorante sopporti pi peso dellaltro. In compenso, in tal caso, con un bilancino con tiri in asse allancorante, la portata nominale del singolo ancorante pu considerarsi incrementata del 30% (v. cap. 02.4).72Caso di 4 ancorantiPerevitareilpericolodiunaripartizionedelcaricononcontrollabile,ilcasodi4ancorantiinlineadeveesserericondottoaquellodi2 ancoranti, collegandoli a 2 a 2.Anchenelcasoditiroinclinato,lamassimainclinazionedellasingola fune che parte dallancorante deve essere 45.Nelcasodi4ancorantinoninlinea,occorreche2ancorantisiano collegati da una carrucola o da una piastra a triangolo o da un bilancino, affinch il sistema sia isostatico e un minimo errore nel posizionamento degli ancoranti non comporti il grande pericolo di una ripartizione del carico su 2 soli dei 4 ancoranti. Tra carrucola, piastra a triangolo e bilancino, comunque preferibile, allo scassero, una piastra a triangolo con ridotta distanza tra i 2 punti di arrivo delle funi, in modo che ci sia un limite nella ripartizione del carico; con questa soluzione si pu evitare, al disarmo, che una forza di aderenza su una sola nervatura provochi la rottura del pezzo durante lestrazione. In caso di mancata possibilit di scassero dal lato della piastra a triangolo, occorre semplicemente riposizionare tale piastra sugli altri 2 ancoranti. 45piastraa triangolo73R-SYSTEMNel caso si abbiano a disposizione due carriponte allo sformo, occorrono 4 funi uguali indipendenti.In caso di ribaltamento, opportuno che il tiro delle funi agisca sempre in verticale, utilizzando 2 carriponte o lapposito bilancino. Incasodipannelliaribaltamentocon4puntidiancoraggio, conveniente utilizzare un bilancino tra i 2 punti vicini, imponendo quindi che la distanza tra i 2 punti vicini non cambi al variare della lunghezza del pannello, per avere sempre lo stesso bilancino.Fase iniziale In questa fase, TF > P/2, ma supponendo il carico dinamico d= 1,15 e il tiro verticale o inclinato al massimo di /2 = 15 sulla verticale, possiamo accettare un tiro maggiore del nominale del 30%. Se a = L/5 Iltiro2TcinferioreaP/2eidueancorantiditestasonosottoposti ciascuno a un tiro Tc < P/4. Sea>L/5oppureiltiropiinclinatodi15sullaverticale,il dimensionamentodellancoranteFvafattonellafaseinizialedel ribaltamento.Fase intermedia di raddrizzamento Si solleva la carrucola collegata ai punti C mentre la fune F rimane fissa, con il pannello sollevato da terra. SullancoranteFsiriduceiltiroTFavvicinandosiaP/2,mentresugli ancoranti C il valore Tc si avvicina progressivamente a P/4.Fase finale Quando, continuando a recuperare, la fune TF si disimpegna, il pannello stato raddrizzato e il valore Tcpassa da P/4 a P/2.Riassumendo, se a L/5 e se il tiro ha uninclinazione sulla verticale non superiore a 15, il dimensionamento dei 2 ancoranti F viene fatto nella fase di scassero, con il pannello messo in orizzontale. Il dimensionamento dei 2 ancoranti C viene fatto nella fase finale di verticalizzazione, con TF = 0. Si precisa che le prescrizioni per la scelta del tipo e della portata nominale degli ancoranti sono quelle relative allutilizzo in spessori ridotti.742.8 VERTICALIZZAZIONE DEI PANNELLI AL MONTAGGIO= P 0,647 27 J (- 20 C),coefficiente di sicurezza 3,75.Le teste sferiche sono accessori con 6 portate nominali massime, e precisamente:T APT kNP

kN6102 - 1,3 13 136102 - 1,5/2,5 25 256102 - 3/5 5040506102 - 6/10 100751006102 - 12/20 2001502006102 - 32 320 320PT kN132550100200320IDENTIFICAZIONE DEGLI ANCORANTI - TIPI DI MARCATURATutti gli ancoranti a testa sferica Ruredil sono identicabili dalla marcatura impressa sulla testa.xxxxAncoranti a risalto a piastramarchioe lottosu risalto inferioreportata (t) portata (t) portata (t) portata (kN)Ancoranti ad aderenzamarchioe lottologo sulla testaAncoranti con foromarchioe lottosullo steloAncoranti per ribaltamentomarchio, lottoe logo sul fancoAppositeguainevannomontateprimadelgettosullancoranteper realizzareunasedesemisfericanellaqualeintrodurrelatestasferica. necessario che la guaina si trovi a lo con il calcestruzzo, in modo che ci sia un corretto accoppiamento tra testa sferica e ancorante.764 POSIZIONAMENTO DEGLI ANCORANTIS No5 ANCORANTI A RISALTO5.1 ANCORANTI A RISALTO NEL CALCESTRUZZO NON ARMATO77R-SYSTEMIlcalcestruzzoincuisiposizionalancorantevienedimensionatocon uncriteriodicalcoloderivatodagliEurocodicievericatoconprove sperimentali per ottenere un coe ciente 3 di sicurezza per il tiro in asse ancorante, incrementato del coe ciente R-System = 1,5 cio con t= 3 x 1,5 = 4,5 Siformulalipotesi,confermatadalleprovearotturaeseguite,chela diusionedeglisforziduranteilcaricodesercizio(ciononarottura) avvenga con una diusione a 45, partendo dal lo esterno del risalto.Lungo la supercie del cono di diusione si presuppongono delle tensioni ditrazioneperpendicolariallasupercie,lecuicomponentiverticali, moltiplicate per larea circolare di diametro 2Ht, danno come risultante il tiro applicato in asse.Il dimensionamento della profondit del risalto deriva dalla resistenza del calcestruzzo allatto dellimpiego, che si assume:D2LsHtHr=d2D2 /2HtHrper strutture in CAO allo sformo R k 15 N/ 2per strutture precompresse allatto del rilascio dei cavi o in CAO che abbiano raggiunto il grado di maturazione richiesto R k 0 N/ 2Per la gamma di portate nominali si hanno i seguenti valori, in centimentri, diHt(distanzaminimanecessariatralancoranteeilbordo),incasodi elementi che non abbiano armature nel cono di diusione dellancorante.Peresempio,utilizzandounancoranteda50kNperipilastri (Rckj15N/mm2)didimensione50x50,nonoccorreminimamente preoccuparsi di armatura aggiuntiva perch Ht = 20,85 cm < 50/2 = 25 cm.Analogamente, nel caso di travi piane precompresse (Rckj 30 N/mm2), si verica che, per Pn = 50 kN, si ha 2 H = 16,57x2 = 33,14 < 40 cm, e quindi non si richiedono armature aggiuntive.7833,1440Pn = 50 kN Rckj 15 N/ mm2Pn = 50 kN Rckj 30 N/ mm241,7050PkN 13 25 40 50 75 100 150 200 320

R k 15 N/ 210,63 14,74 18,65 20,85 25,54 29,50 36,11 41,70 52,75

R k 0 N/ 28,45 11,72 14,82 16,57 20,30 23,44 28,71 32,14 41,93Ancoranti a risalto79R-SYSTEMAPkNL D

R k 15 N/ 2R k0 N/ 26000 - 1,3 - 85 8,506000 - 1,3 - 120 13 12 10,63 8,456000 - 1,3 - 240 246000 - 2,5 - 120 126000 - 2,5 - 170 25 17 14,74 11,726000 - 2,5 - 340 286000 - 4,0 - 120 176000 - 4,0 - 170 40 21 18,65 14,826000 - 4,0 - 340 346000 - 5,0 - 180 186000 - 5,0 - 240 50 24 20,85 16,676000 - 5,0 - 340 346000 - 7,5 - 200 206000 - 7,5 - 300 75 30 25,54 20,306000 - 7,5 - 540 546000 - 10,0 - 250 256000 - 10,0 - 340 100 34 29,50 23,446000 - 10,0 - 680 686000 - 15,0 - 300 306000 - 15,0 - 400 150 40 36,11 28,716000 - 15,0 - 1000 1006000 - 20,0 - 340 346000 - 20,0 - 500 200 50 41,70 32,146000 - 20,0 - 1000 1006000 - 32,0 - 500 506000 - 32,0 - 700 272 70 52,75 41,936000 - 32,0 - 1200 120sL HtPrescrizioni geometriche per ancoranti standard80A volte, con una lunghezza dancorante maggiore di quella minima, si pu ridurrelospessorenelqualeinseritolancorante,purchsiadisponibile unarea rettangolare di diusione non minore di quella riportata nelle tabelle seguenti.5.2 SPESSORE MINIMO NECESSARIO PER CALCESTRUZZO NON ARMATO SENZA RIDUZIONE DI PORTATAd2Htd1d1d2HrHtd1d1d2AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 1,3 - 85 8,50 10,75 10,63 10,00 8,45 5,546000 - 1,3 - 120 12 14,25 10,63 6,50 8,45 4,006000 - 1,3 - 240 24 26,25 10,63 3,40 8,45 2,10*AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 2,5 - 120 12 14,85 14,74 14,10 11,72 7,706000 - 2,5 - 170 17 19,85 14,74 9,00 11,72 5,606000 - 2,5 - 280 28 30,85 14,74 6,20 11,72 3,90AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 4,0 - 170 17 20,75 18,65 15,50 14,82 9,406000 - 4,0 - 210 21 24,75 18,65 11,50 14,82 7,106000 - 4,0 - 340 34 37,75 18,65 7,40 14,82 4,60*s=1LD2D2/ 2=1,25Hrs=1,10LD2D2/ 2=1,75Hrs=1,50LD2D2/ 2=2,25Hr* Si consiglia limpiego con d1 D2 = 3,0 cmPn = 13 kNPn = 25 kNPn = 40 kN81R-SYSTEMAL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 5,0 - 180 18 22 20,85 17,70 16,67 10,406000 - 5,0 - 240 24 28 20,85 12,70 16,67 8,006000 - 5,0 - 340 34 38 20,85 10,20 16,67 6,50AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 7,5 - 200 20 24,50 25,54 - 20,30 14,206000 - 7,5 - 300 30 34,50 25,54 15,40 20,30 9,606000 - 7,5 - 540 54 58,50 25,54 8,80 20,30 5,60*AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 10,0 - 250 25 30 29,50 23,80 23,44 14,956000 - 10,0 - 340 34 39 29,50 18,30 23,44 11,506000 - 10,0 - 680 68 73 29,50 10,10 23,44 6,00** Si consiglia limpiego con d1 D2 = 7,0 cm* Si consiglia limpiego con d1 D2 = 6,0 cmPn = 50 kNPn = 75 kNPn = 100 kNs=1,50LD2D2/ 2=2,50Hrs=1,50LD2D2/ 2=3Hrs=1,50LD2D2/ 2=3,50HrAncoranti a risalto82*Si consiglia limpiego con d1 D2 = 3,0 cmAL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 15,0 - 300 30 35,75 36,11 - 28,71 21,206000 - 15,0 - 400 40 45,75 36,11 25,10 28,71 14,606000 - 15,0 - 1000 100 105,75 36,11 12,80 28,71 7,70*AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 20,0 - 340 34 40,5041,70 - 32,14 21,106000 - 20,0 - 500 50 56,50 41,70 25,10 32,14 14,606000 - 20,0 - 1000 100 106,50 41,70 12,90 32,14 7,70*AL

2 R k 15 N/ 2R k0 N/ 2

1

16000 - 32,0 - 500 50 58,25 52,75 41,40 41,93 24,506000 - 32,0 - 700 70 78,25 52,75 28,60 41,93 17,906000 - 32,0 - 1200 120 128,25 52,75 17,10 41,93 10,80*Pn = 150 kNPn = 200 kNPn = 320 kN con Krid = 0,85s=1,50LD2D2/ 2=4,25Hrs=1,50LD2D2/ 2=5Hrs=1,50LD2D2/ 2=6,75Hr83R-SYSTEM5.3RIDUZIONE DI PORTATA NOMINALE PER SPESSORIMINORI DI 2D1 IN CALCESTRUZZO NON ARMATO5.4 RIDUZIONE DI PORTATA NOMINALE PER RESISTENZECARATTERISTICHE MINORI DEL CALCESTRUZZO NON ARMATO5.5 ARMATURA DI RINFORZO PER OTTENERELA PORTATA NOMINALE IN SPESSORI RIDOTTId2Htd1d1d2Dato il rettangolo che caratterizza la portata nominale, di area 2d1 2d2, pervalorid*ridottirispettoaquellitabellati,laportatanominale(P*)si riduce nel rapporto d*/d1P* = Pn d*/ d1 EsempioConsiderando un ancorante con Pn = 50 kN, se Rckj = 15 N/mm2 d1 = 17,7 cm.Avendo a disposizione d* = 15 cm, si ottiene:P* = 50 15/17,7 = 42,4 kNSi sono adottate 2 resistenze caratteristiche: Rckj = 15 N/mm2 (elementi non precompressi allo sformo), e Rckj = 30 N/mm2 (elementi precompressi oppure elementi in CAO maturi allatto del sollevamento). Per valori minori, la portata nominalePnproporzionaleafctk,asuavoltaproporzionaleallaRckj 2/3 per cui Rckj* = K Rckj tabulato, con K compreso tra 0,75 e 1, risulta quindi:Pn* = Pn (Rckj* / Rckj)2/3 EsempioSe Rckj* = 25 N/mm2, invece di 30 N/mm2per un ancorante da Pn = 50 kN avr:Pn* = 50 (25/30)2/3 = 44 kNSe il cono di diusione non completo, si pu intervenire con armatura apposita, purch tutta la portata nominale sia a data alla sola armatura. Si ha cos: Af = Pn 1,5 /amm Per esempio se Pn = 50 kN, in uno spessore di 15 cm, utilizzando acciaio tipo FeB44kAf = 50 1,5 / 26=2,88 cm2=4 10Di solito si posizionano 2 ferri a U come da gura.Ancoraggio confilo metallicoNOSALDATURElunghezzaancoraggioper Rckj = 15 kN/ mm2 = 60 per Rckj = 30 kN/ mm2 = 42 per Rckj = 40 kN/ mm2 = 35 d1 d1845.6 PRESCRIZIONI GEOMETRICHE PER ANCORANTI CORTI5.7 LIMITI DI UTILIZZAZIONE DEGLI ANCORANTI A RISALTOAPkNL

1

AR k 150 N/ 2R k 0 N/ 2

k 2,20 N/ 2A

2

6000 - 1,3 - 65 13 6,50 8,75 7,69 0,75 4 66000 - 2,5 - 85 25 8,50 11,35 10,66 1,44 4 86000 - 4,0 - 100 40 10,00 13,75 13,48 2,30 4 106000 - 5,0 - 120 50 12,00 16,00 15,08 2,88 4 106000 - 7,5 - 165 75 16,50 21,00 18,46 4,32 4 126000 - 10,0 - 170 100 17,00 22,00 21,32 5,77 4 146000 - 15,0 - 210 150 21,00 26,00 26,11 8,65 4 18PkN 1 250 505 100 150 200 2 2d1 (min) cm 3,03,74,7 5 6 6,9 8,5 9,8 13,5PkNcm253,7 5051006,92009,8Gliancorantisottoriportatipossonocomunqueessereutilizzatisenza armatura aggiuntiva, purch la loro distanza dal bordo sia Ht e purch sia Rckj 40 N/mm2. Larmatura aggiuntiva permette di utilizzare tali ancoranti a risalto di lunghezza ridotta sia per Rckj< 40 N/mm2, sia per distanze dal bordo inferiori a Ht.Occorre comunque porre un limite alla distanza d1 tra lasse dellancorante elasupercieesternaimponendo,peresempio,chetalevalorenon superi il maggiore tra il diametro del risalto inferiore (D2) e il raggio della sede semisferica ( / 2), quindi:In caso di spessori inferiori a questi, opportuno utilizzare un ancorante con foro (DF) o un ancorante ad aderenza (AS). opportuno anche ricordare che lancorante, in caso di spessori ridotti, deve essereposizionatoconprecisioneequindinonpuessereinseritoagetto avvenuto. Inoltre, non deve avere la possibilit di spostarsi durante il getto e/o la vibrazione.Ancoranti a risalto85R-SYSTEMAncoranti a risaltoRD1L SD2 D* Articoli a richiestaCAPkNL

D 0,5D1 D2

R C

N030100101003010010110301001012030100101403010020030301002004030100200503010020066000 - 1,3 - 656000 - 1,3 - 856000 - 1,3 - 1206000 - 1,3 - 2401313131365851202401010 101019 (1)19 (1)19 (1)19 (1)25 (+2/ -3)25 (+2/ -3)25 (+2/ -3)25 (+2/ -3)1010101030303030300200200100030100102203010010230301001024030100102503010020110301002012030100201303010020146000 - 2,5 - 856000 - 2,5 - 1206000 - 2,5 - 1706000 - 2,5 - 28025252525851201702801414141426 (1)26 (1)26 (1)26 (1)35 (+2/ -4)35 (+2/ -4)35 (+2/ -4)35 (+2/ -4)111111113737373710050504003010010280301001030030100103103010010320301001033030100202503010020270301002028030100202903010020306000 - 4,0 - 1006000 - 4,0 - 1706000 - 4,0 - 2106000 - 4,0 - 2406000 - 4,0 - 3404040404040100170210240340181818181836 (1)36 (1)36 (1)36 (1)36 (1)45 (+2/ -5)45 (+2/ -5)45 (+2/ -5)45 (+2/ -5)45 (+2/ -5)151515151547474747475040252520030100103703010010380301001039030100104003010020450301002046030100204703010020486000 - 5,0 - 1206000 - 5,0 - 1806000 - 5,0 - 2406000 - 5,0 - 340505050501201802403402020202036 (1)36 (1)36 (1)36 (1)50 (+2/ -5)50 (+2/ -5)50 (+2/ -5)50 (+2/ -5)151515154747474740252515030100104403010010450301001046030100104703010020690301002067030100206803010020706000 - 7,5 - 1656000 - 7,5 - 2006000 - 7,5 - 3006000 - 7,5 - 540757575751652003005402525252546 (1) 46 (1)46 (1)46 (1)60 (+3/ -6)60 (+3/ -6)60 (+3/ -6)60 (+3/ -6)151515155959595920101050301001051030100105203010010540301001056